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54
[Legge su un manifesto in metropolitana]
L'inerzia dell'acqua sotto una fronda di stelle. L'inerzia della tua bocca sotto un boschetto di baci.
[Scritta sottostante la frase "Variations by Federico García Lorca"]
Frannie Avery
Dal film:
In the Cut
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi hanno portato una conchiglia.
|
Dentro canta
|
un mare di carta.
|
Il mio cuore
|
si riempie d'acqua
|
con pesciolini
|
d'ombra e d'argento.
|
Mi hanno portato una conchiglia.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Caracola (conchiglia)
Frasi di Federico Garcia Lorca
Sorride da lontano.
|
Denti di spuma,
|
Labbra di cielo.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Il mare
Frasi di Federico Garcia Lorca
Non voglio vederlo!
|
Dì alla luna che si mostri;
|
non voglio vedere il sangue
|
d'Ignazio sopra l'arena.
|
Non voglio vederlo!
|
È spalancata la luna.
|
Cavallo di calme nubi
|
e circo grigio del sogno
|
con salici in prima fila.
|
Non voglio vederlo!
|
Il mio ricordo si brucia.
|
Avvisate i gelsomini
|
di minuscolo candore!
|
Non voglio vederlo!
|
La vacca del vecchio mondo
|
passava la triste sua lingua
|
sopra un muso di grumi
|
di sangue in terra versato.
|
Ed i tori di Guisando,
|
quasi morte e quasi pietra,
|
mugghiaron come due secoli
|
sazi di premere il suolo.
|
No.
|
Non voglio vederlo!
|
Sale Ignazio sui gradini,
|
tutta la sua morte a spalla.
|
Andava in cerca dell'alba
|
e l'alba non esisteva.
|
Cerca il suo fermo profilo
|
e il sogno lo disorienta.
|
Il suo bel corpo cercava
|
e trovò il suo sangue aperto.
|
Non ditemi di vederlo!
|
Non voglio sentire il getto
|
che sempre più s'affioca;
|
il getto che le tribune
|
illumina e si riversa
|
sopra il fustagno ed il cuoio,
|
della folla sitibonda.
|
Chi mi grida di mostrarmi!
|
Non ditemi di vederlo.
|
Non si chiusero i suoi occhi
|
nel vedersi lì le corna;
|
ma le terribili madri
|
rizzarono allora il capo.
|
Ed attraverso gli allevamenti
|
corse un vento di voci segrete,
|
a tori celesti gridate
|
da mandriani di pallida nebbia.
|
Non principe di Siviglia
|
potrebbe essergli pari,
|
né spada come la sua
|
né cuore del suo più vero.
|
Come un fiume di leoni
|
il suo stupendo vigore,
|
e come un torso di marmo
|
la sua lineata saggezza.
|
Aria di Roma andalusa
|
gli dorava la testa
|
dove il suo riso era un nardo
|
di sale e d'intelligenza.
|
Che gran torero in arena!
|
Che buon montanaro ai monti!
|
Quanto mite con le spighe!
|
Quanto duro con gli sproni!
|
Tenero con la rugiada!
|
Che bagliore nella fiera!
|
Quanto tremendo con l'ultime
|
banderillas della tenebra!
|
Ma ora dorme in eterno.
|
Ora i muschi e l'erba dischiudono
|
con loro dita sicure
|
il fiore del suo teschio.
|
E il suo sangue ora viene cantando:
|
cantando per maremme e praterie,
|
sdrucciolando su corna intirizzite;
|
senz'anima vacilla nella nebbia.
|
In migliaia di zoccoli inciampando
|
come una lunga, oscura, triste lingua,
|
per formare una pozza d'agonia
|
presso il Guadalquivir del firmamento.
|
Oh bianco muro di Spagna!
|
Oh nero toro di pena!
|
Oh sangue duro d'Ignazio!
|
Oh usignolo delle sue vene!
|
No.
|
Non voglio vederlo!
|
Un calice non v'è che lo contenga,
|
non vi son rondinelle che lo bevano,
|
non v'è brina di luce che lo geli,
|
non di gigli v'è canto né diluvio,
|
non cristallo che lo copra d'argento.
|
No.
|
Io non voglio vederlo!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Compianto per Ignazio Sanchez Mejias
Frasi di Federico Garcia Lorca
Eran le cinque in punto della sera.
|
Un bambino portò il lenzuolo bianco
|
alle cinque della sera.
|
Una sporta di calce già pronta
|
alle cinque della sera.
|
Il resto era morte e solo morte
|
alle cinque della sera.
|
|
Il vento portò via i cotoni
|
alle cinque della sera.
|
E l'ossido seminò cristallo e nichel
|
alle cinque della sera.
|
Già combatton la colomba e il leopardo
|
alle cinque della sera.
|
E una coscia con un corno desolato
|
alle cinque della sera.
|
Cominciarono i suoni di bordone
|
alle cinque della sera.
|
Le campane d'arsenico e il fumo
|
alle cinque della sera.
|
Negli angoli gruppi di silenzio
|
alle cinque della sera.
|
Solo il toro ha il cuore in alto!
|
alle cinque della sera.
|
Quando venne il sudore di neve
|
alle cinque della sera.
|
quando l'arena si coperse di iodio
|
alle cinque della sera.
|
la morte pose le uova nella ferita
|
alle cinque della sera.
|
Alle cinque della sera.
|
Alle cinque in punto della sera.
|
|
Una bara con ruote è il letto
|
alle cinque della sera.
|
Ossa e flauti suonano nelle sue orecchie
|
alle cinque della sera.
|
Il toro già mugghiava dalla fronte
|
alle cinque della sera.
|
La stanza s'iridava d'agonia
|
alle cinque della sera.
|
Da lontano già viene la cancrena
|
alle cinque della sera.
|
Tromba di giglio per i verdi inguini
|
alle cinque della sera.
|
Le ferite bruciavan come soli
|
alle cinque della sera.
|
E la folla rompeva le finestre
|
alle cinque della sera.
|
Alle cinque della sera.
|
Ah, che terribili cinque della sera!
|
Eran le cinque a tutti gli orologi!
|
Eran le cinque in ombra della sera!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Alle cinque della sera
Frasi di Federico Garcia Lorca
Erano tre.
|
(Venne il giorno con la scure).
|
Erano due
|
(Ali striscianti d'argento)
|
Era uno.
|
Era nessuno.
|
(Restò nuda l'acqua).
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Tagliarono tre alberi
Frasi di Federico Garcia Lorca
Mamà.
|
Voglio essere d'argento.
|
|
Figlio,
|
avrai molto freddo.
|
|
Mamà.
|
Voglio essere d'acqua.
|
|
Figlio,
|
avrai molto freddo.
|
|
Mamà.
|
Ricamami sul tuo cuscino.
|
|
Questo si!
|
Figlio, e subito!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Canzone sciocca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Cero, lucerna,
|
lampione e lucciola.
|
|
La costellazione
|
della saeta.
|
|
Finestrelle d'oro
|
tremano,
|
e nell'aurora dondolano
|
croci sovrapposte.
|
|
Cero, lucerna,
|
lampione e lucciola.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Notte
Frasi di Federico Garcia Lorca
Né tu né io
|
siamo pronti
|
a incontraci.
|
Tu per quello che sai.
|
L'ho amata tanto!
|
Segui quella stradina.
|
Nelle mani
|
ho i buchi
|
dei chiodi.
|
Non vedi come
|
mi dissanguo?
|
Non guardare mai indietro.
|
Vai adagio
|
e prega con me
|
San Gaetano
|
che né tu né io
|
siamo pronti
|
ad incontrarci.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Incontro
Frasi di Federico Garcia Lorca
Quando spunta la luna
|
tacciono le campane
|
e i sentieri sembrano
|
impenetrabili
|
Quando spunta la luna
|
il mare copre la terra
|
e il cuore diventa
|
isola nell'infinito
|
Nessuno mangia arance
|
sotto la luna piena
|
Bisogna mangiare
|
frutta verde e gelata
|
Quando spunta la luna
|
dai cento volti uguali,
|
la moneta d'argento
|
singhiozza nel taschino.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Spunta la luna
Frasi di Federico Garcia Lorca
La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
|
una sonnolenza rassegnata e amabile,
|
una musica umile si sveglia con lei
|
e fa vibrare l'anima addormentata del paesaggio.
|
|
È un bacio azzurro che riceve la Terra,
|
il mito primitivo che si rinnova.
|
Il freddo contatto di cielo e terra vecchi
|
con una pace da lunghe sere.
|
|
È l'aurora del frutto. Quella che ci porta i fiori
|
e ci unge con lo spirito santo dei mari.
|
Quella che sparge la vita sui seminati
|
e nell'anima tristezza di ciò che non sappiamo.
|
|
La nostalgia terribile di una vita perduta,
|
il fatale sentimento di esser nati tardi,
|
o l'illusione inquieta di un domani impossibile
|
con l'inquietudine vicina del color della carne.
|
|
L'amore si sveglia nel grigio del suo ritmo,
|
il nostro cielo interiore ha un trionfo di sangue,
|
ma il nostro ottimismo si muta in tristezza
|
nel contemplare le gocce morte sui vetri.
|
|
E son le gocce: occhi d'infinito che guardano
|
il bianco infinito che le generò.
|
|
Ogni goccia di pioggia trema sul vetro sporco
|
e vi lascia divine ferite di diamante.
|
Sono poeti dell'acqua che hanno visto e meditano
|
ciò che la folla dei fiumi ignora.
|
|
O pioggia silenziosa; senza burrasca, senza vento,
|
pioggia tranquilla e serena di campani e di dolce luce,
|
pioggia buona e pacifica, vera pioggia,
|
quando amorosa e triste cadi sopra le cose!
|
|
O pioggia francescana che porti in ogni goccia
|
anime di fonti chiare e di umili sorgenti!
|
Quando scendi sui campi lentamente
|
le rose del mio petto apri con i tuoi suoni.
|
|
Il canto primitivo che dici al silenzio
|
e la storia sonora che racconti ai rami
|
il mio cuore deserto li commenta
|
in un nero e profondo pentagramma senza chiave.
|
|
La mia anima ha la tristezza della pioggia serena,
|
tristezza rassegnata di cosa irrealizzabile,
|
ho all'orizzonte una stella accesa
|
e il cuore mi impedisce di contemplarla.
|
|
O pioggia silenziosa che gli alberi amano
|
e sei al piano dolcezza emozionante:
|
da' all'anima le stesse nebbie e risonanze
|
che lasci nell'anima addormentata del paesaggio!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Pioggia
Frasi di Federico Garcia Lorca
Dalla grotta escono
|
lunghi singhiozzi.
|
|
(Il viola
|
sul rosso).
|
|
Il gitano rievoca
|
paesi remoti.
|
|
(Torri alte e uomini
|
misteriosi).
|
|
Nella voce rotta
|
vanno i suoi occhi.
|
|
(Il nero
|
sul rosso).
|
|
E la grotta
|
imbiancata
|
trema nell'oro.
|
|
(Il bianco
|
sul rosso).
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Grotta
Frasi di Federico Garcia Lorca
Vederti nuda è rievocare la terra.
|
La terra piana e priva di cavalli.
|
La terra senza un giunco, forma pura
|
chiusa al futuro: confine d'argento.
|
|
Vederti nuda è comprendere l'ansia
|
della pioggia che cerca fragili fianchi,
|
o la febbre del mare dal volto immenso
|
che non trova la luce della sua guancia.
|
|
Il sangue risuonerà nelle alcove
|
e verrà con spada di folgore,
|
ma tu non saprai dove si celano
|
il cuore di rospo o la violetta.
|
|
Il tuo ventre è uno scontro di radici,
|
le tue labbra un'alba senza profilo,
|
e sotto le tiepide rose del letto gemono
|
i morti, in attesa del loro turno.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Casida della donna distesa
Frasi di Federico Garcia Lorca
Il grido lascia nel vento
|
un'ombra di cipresso.
|
|
(Lasciatemi piangere
|
in questo campo)
|
|
Tutto si è rotto nel mondo.
|
Non resta che il silenzio.
|
|
(Lasciatemi piangere
|
in questo campo)
|
|
L'orizzonte senza luce
|
è morso dai falò.
|
|
(Vi ho già detto di Lasciarmi
|
piangere
|
in questo campo).
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Lamento
Frasi di Federico Garcia Lorca
Alberi,
|
foste frecce
|
dall'azzurro cadute?
|
Quali crudeli guerrieri vi scagliarono?
|
Furono le stelle?
|
|
Le vostre musiche vengono dall'anima degli uccelli,
|
dagli occhi di Dio,
|
dalla passione perfetta.
|
Alberi!
|
Riconosceranno le vostre radici
|
il mio cuore in terra?
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Alberi
Frasi di Federico Garcia Lorca
Vento dell'est
|
una lanterna
|
e un pugnale
|
nel cuore.
|
La strada
|
ha un fremito
|
di corda
|
tesa.
|
Un fremito
|
di tafano enorme.
|
Da ogni parte
|
io
|
vedo il pugnale
|
nel cuore.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Crocicchio
Frasi di Federico Garcia Lorca
I labirinti
|
creati dal tempo
|
svaniscono.
|
|
(Rimane solo
|
il deserto).
|
|
Il cuore,
|
fonte del desiderio,
|
svanisce.
|
|
(Rimane solo
|
il deserto).
|
|
L'illusione dell'aurora
|
e i baci
|
svaniscono.
|
|
Rimane solo
|
il deserto;
|
l'onduloso
|
deserto
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
E dopo?
Frasi di Federico Garcia Lorca
I bambini guardano
|
un punto lontano.
|
|
Le lucerne si spengono.
|
Fanciulle cieche
|
interrogano la luna,
|
e si levano in aria
|
spirali di pianto.
|
|
Le montagne guardano
|
un punto lontano.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Passaggio
Frasi di Federico Garcia Lorca
Sul monte spoglio
|
un calvario.
|
Acqua chiara
|
e ulivi centenari.
|
Per le stradette
|
uomini intabarrati
|
e sulle torri
|
banderuole che girano.
|
Che eternamente
|
girano.
|
Oh paese perduto
|
nell'Andalusia del pianto!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Paese
Frasi di Federico Garcia Lorca
Notte d'estate.
|
L'acqua della fonte
|
suona il suo tamburo
|
d'argento.
|
Gli alberi
|
tèssono il vento
|
e i fiori lo tingono
|
di profumo.
|
Una ragnatela
|
immensa
|
fa della luna
|
una stella.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Notte d'estate
Frasi di Federico Garcia Lorca
Controluce a tramonti
|
di pesca e zucchero.
|
E il sole dentro la sera
|
come il nocciolo nel frutto.
|
|
Agosto.
|
I bambini mangiano
|
pane nero e luna piena.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Agosto
Frasi di Federico Garcia Lorca
Una rondine vola
|
lontano!...
|
|
Ci sono fioriture di rugiada
|
sul mio sogno,
|
e il mio cuore gira
|
pieno di noia,
|
come una giostra su cui la Morte
|
porta i suoi bambini.
|
Vorrei a questi alberi
|
legare il tempo
|
con una corda di notte nera
|
e tingere poi
|
del mio sangue le rive
|
pallide dei ricordi!
|
Quanti figli ha la Morte?
|
Li ho tutti nel cuore!
|
|
Una rondine viene da molto lontano!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Altro sogno (1919)
Frasi di Federico Garcia Lorca
Il mio cuore come una serpe
|
si è spogliato della sua pelle
|
e la tengo fra le mie dita
|
piena di ferite e di miele.
|
|
I pensieri annidati
|
nelle tue rughe, dove sono?
|
Dove le rose che profumavano
|
di Gesucristo e di Satana?
|
|
Povero involucro che opprimevi
|
la mia stella fantastica!
|
Grigia pergamena indolenzita
|
di ciò che volli e ora non amo più.
|
|
Vedo in te embrioni di scienze,
|
mummie di versi e scheletri
|
di antiche mie innocenze
|
e di miei romantici segreti.
|
|
Ti appenderò ai muri
|
del mio museo sentimentale,
|
vicino ai gelidi e oscuri
|
gigli dormienti del muio male?
|
|
O ti metterò sopra I pini
|
-libro dolente del mio amore-
|
perché tu conosca I trilli
|
dell'usignolo all'alba?
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Cuore nuovo
Frasi di Federico Garcia Lorca
Mi specchiai nei tuoi occhi
|
pensando all'anima tua.
|
|
Oleandro bianco
|
|
Mi specchiai nei tuoi occhi
|
pensando alla tua bocca
|
|
Oleandro rosso
|
|
Mi specchiai nei tuoi occhi
|
ma eri morta!
|
|
Oleandro nero
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Piccolo stagno (Remansillo)
Frasi di Federico Garcia Lorca
Bisogna esprimere il profumo
|
racchiuso nelle nostre anime!
|
Bisogna essere tutti canto,
|
luce e bontà.
|
Bisogna aprirsi interamente
|
di fronte alla notte nera,
|
per riempirci di rugiada immortale!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Bisogna esprimere il profumo
Frasi di Federico Garcia Lorca
Lo stagno dell'aria
|
sotto il ramo dell'eco.
|
Lo stagno dell'acqua
|
sotto fronde di stelle.
|
Lo stagno della tua bocca
|
sotto una pioggia di baci.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Variazione (El remanso)
Frasi di Federico Garcia Lorca
Unisci la rossa tua bocca alla mia,
|
o Estrella gitana!
|
Sotto l'ora solare del mezzogiorno
|
morderò la Mela.
|
Fra i verdi ulivi della collina
|
c'è una torre moresca,
|
colore della tua carne agreste
|
che sa di miele e d'aurora.
|
Mi offri nel tuo corpo ardente
|
il divino nutrimento
|
che dà fiori al ruscello quieto
|
e stelle al vento.
|
Come ti donasti a me, luce bruna?
|
perché mi desti pieni
|
d'amore il sesso di giglio
|
e la sonorità dei tuoi seni?
|
Fu per la mia tristezza?
|
(Oh, miei goffi passi!)
|
Forse destò pietà in te
|
la mia vita spenta di canti?
|
Perché non hai preferito ai miei lamenti
|
le cosce sudate
|
di un San Cristoforo contadino
|
pesanti in amore e belle?
|
Danaide del piacere sei con me.
|
Femminile Silvano.
|
I tuoi baci odorano come il grano
|
secco dall'estate.
|
Oscurami la vista col tuo canto.
|
Sciogli la tua chioma
|
dispiegata e solenne come un manto
|
d'ombra sopra i prati.
|
Dipingi con la bocca insanguinata
|
un cielo d'amore,
|
su un fondo di carne, la stella
|
violetta del dolore.
|
Prigioniero è il mio cavallo Andaluso
|
dei tuoi occhi aperti,
|
e volerà desolato e assorto
|
quando li vedrà morti.
|
Se tu non m'amassi t'amerei
|
per il tuo sguardo cupo
|
come l'allodola ama il giorno nuovo
|
per la rugiada.
|
Unisci la rossa tua bocca alla mia,
|
o Estrella gitana!
|
Lasciami sotto il giorno chiaro
|
consumare la mela.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Madrigale di primavera (1920)
Frasi di Federico Garcia Lorca
Sui rami dell'alloro
|
camminano due colombe oscure.
|
L'una era il sole,
|
l'altra la luna.
|
"Casigliane mie," chiesi,
|
"dove sta la mia sepoltura?"
|
"Nella mia coda", disse il sole.
|
"Nella mia gola", disse la luna.
|
Ed io che andavo camminando
|
con la terra alla cintola
|
vidi due aquile di neve
|
e una ragazza nuda.
|
L'una era l'altra
|
e la ragazza era nessuna.
|
"Care aquile," chiesi,
|
"dove sta la mia sepoltura?"
|
"Nella mia coda", disse il sole.
|
"Nella mia gola", disse la luna.
|
Sui rami dell'alloro
|
vidi due colombe nude.
|
L'una era l'altra
|
ed entrambe nessuna.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Cassida delle colombe oscure - A Claudio Guillén
Frasi di Federico Garcia Lorca
Nella notte del giardino,
|
sei gitane,
|
vestite di bianco,
|
ballano.
|
Nella notte del giardino,
|
incoronate,
|
con rose di carta
|
e visnaghe.
|
Nella notte del giardino,
|
i denti perlacei
|
scrivono l'ombra
|
bruciata.
|
E nella notte del giardino,
|
le loro ombre
|
si allungano,
|
e raggiungono il cielo
|
violacee.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Danza - Nel giardino della Petenera
Frasi di Federico Garcia Lorca
Che dolcezza infantile
|
nella mattinata tranquilla!
|
C'è il sole fra le foglie gialle
|
e i ragni tendono fra i rami
|
le loro strade di seta.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Che dolcezza infantile
Frasi di Federico Garcia Lorca
Il mio cuore oppresso
|
con l'alba avverte
|
il dolore del suo amore
|
e il sogno delle lontananze.
|
La luce dell'aurora porta
|
rimpianti a non finire
|
e tristezza senza occhi
|
del midollo dell'anima.
|
Il sepolcro della notte
|
distende il nero velo
|
per nascondere col giorno
|
l'immensa sommità stellata.
|
Che farò in questi campi
|
cogliendo nidi e rami,
|
circondato dall'aurora
|
e con un'anima carica di notte!
|
Che farò se con le chiare luci
|
i tuoi occhi sono morti
|
e la mia carne non sentirà
|
il calore dei tuoi sguardi!
|
|
Perchè ti persi per sempre
|
in quella chiara sera?
|
Oggi il mio petto è arido
|
come una stella spenta
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Alba
Frasi di Federico Garcia Lorca
Sera piovosa in grigio stanco.
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E così va la vita.
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Gli alberi secchi
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la mia stanza solitaria.
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E i ritratti vecchi
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e il libro intonso...
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Trasuda la tristezza dai mobili
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e dall'anima. Forse
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la Natura ha per me
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il cuore di cristallo.
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E soffro fin nel profondo del cuore
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e nel profondo dell'anima. E parlando
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le mie parole restano nell'aria
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come sugheri sull'acqua.
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Solo per i tuoi occhi
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soffro questo male;
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tristezze del passato
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tristezze che verranno.
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Sera piovosa in grigio stanco.
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E così va la vita.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Sera piovosa (1919)
Frasi di Federico Garcia Lorca
Sui rami
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indecisi
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andava una fanciulla
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ed era la vita.
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Sui rami
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indecisi.
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Con uno specchietto
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rifletteva il giorno
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che era lo splendore
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della sua fronte pura.
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Sui rami
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indecisi.
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Sulle tenebre
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andava sperduta,
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piangendo rugiada,
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prigioniera del tempo.
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Sui rami
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indecisi.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Prigioniera
Frasi di Federico Garcia Lorca
Vorrei lasciare in questo libro
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tutto il mio cuore.
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Questo libro che ha visto
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con me i paesaggi
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e vissuto ore sante.
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Che pena quei libri
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che ci riempiono le mani
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di rose e di stelle
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e lentamente passano!
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Che tristezza profonda
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lasciare i pannelli
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di pene e dolori
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che un cuore porta!
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Veder passare gli spettri
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di vite, che si cancellano,
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vedere l'uomo nudo
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in Pegasi senz'ali,
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veder la vita e la morte,
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la sintesi del mondo
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che in spazi profondi
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si guardano e ci abbracciano.
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Un libro di poesie
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è un autunno morto:
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i versi son le foglie
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nere sulla bianca terra,
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e la voce che li legge
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è il soffio del vento
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che li affonda nei cuori
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- intime distanze -
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Il poeta è un albero
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con frutti di tristezza
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e con foglie secche
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per pianger ciò che ama.
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Il poeta è il medium
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della Natura
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che spiega la sua grandezza
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con delle parole.
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Il poeta capisce
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tutto l'incomprensibile,
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e chiama amiche
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cose che si odiano.
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Sa che i sentieri
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sono tutti impossibili
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e per questo la notte
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li percorre con calma.
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Nei libri di versi,
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fra rose di sangue,
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passano le tristi
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e eterne carovane
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che lasciano il poeta,
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quando piange la sera,
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circondato e stretto
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dai suoi fantasmi
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Poesia è amarezza
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celeste miele che sgorga
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da un invisibile favo
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che fabbricano i cuori.
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Poesia è l'impossibile
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fatto possibile. Arpa
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che invece di corde
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ha cuori e fiamme.
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Poesia è la vita
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che attraversiamo in ansia
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aspettando colui che porta
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la nostra barca senza rotta.
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Dolci libri di versi
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sono gli astri che passano
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nel muto silenzio
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verso il regno del Nulla,
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scrivendo nel cielo
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strofe d'argento.
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Oh! che pene profonde
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e mai riparate,
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le voci dolenti
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che cantano i poeti!
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Vorrei in questo libro
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lasciar tutto il mio cuore.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Questo è il prologo
Frasi di Federico Garcia Lorca
Pronuncio il tuo nome
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nelle notte buie,
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quando gli astri vanno
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a bere alla luna
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e dormono gli alberi
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delle foreste cupe.
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Ed io mi sento vuoto
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di passione e di musica.
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Orologio impazzito che canta
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morte ore antiche.
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Pronuncio il tuo nome
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e in questa notte buia,
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il tuo nome suona
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più lontano che mai.
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Più lontano delle stelle,
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più dolente della spiaggia quieta.
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Ancora ti amerò
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come allora? Quale colpa
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ha il mio cuore?
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Se si alza la nebbia
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quale nuova passione m'attende?
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Sarà tranquilla e pura?
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Potessero le mie mani
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sfogliare la luna!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Potessero le mani sfogliare
Frasi di Federico Garcia Lorca
Ho chiuso la mia finestra
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perché non voglio udire il pianto,
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ma dietro i grigi muri
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altro non s'ode che il pianto.
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Vi sono pochissimi angeli che cantano,
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pochissimi cani che abbaiano;
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mille violini entrano nella palma della mia mano.
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Ma il pianto è un cane immenso,
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il pianto è un angelo immenso,
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il pianto è un violino immenso,
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le lacrime imbavagliano il vento.
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E altro non s'ode che il pianto.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Casida del pianto
Frasi di Federico Garcia Lorca
Notte alta, noi due e la luna piena;
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io che piangevo, mentre tu ridevi.
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Un dio era il tuo scherno; i miei lamenti
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attimi e colombe incatenate.
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Notte bassa, noi due. Cristallo e pena,
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piangevi tu in profonde lontananze.
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La mia angoscia era un gruppo di agonie
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sopra il tuo cuore debole di sabbia.
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L'alba ci ricongiunse sopra il letto,
|
le bocche su quel gelido fluire
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di un sangue che dilaga senza fine.
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Penetrò il sole la veranda chiusa
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e il corallo della vita aprì i suoi rami
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sopra il mio cuore nel sudario avvolto.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Notte dell'amore insonne
Frasi di Federico Garcia Lorca
Ho tanta paura
|
delle foglie morte,
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paura dei prati
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gonfi di rugiada.
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Vado a dormire;
|
se non mi sveglierai
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lascerò al tuo fianco il mio freddo cuore.
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|
Che cosa suona
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così lontano?
|
Amore. Il vento sulle vetrate,
|
amor mio!
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|
Ti cinsi collane
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con gemme d'aurora.
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Perchè mi abbandoni
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su questo cammino?
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Se vai tanto lontana
|
il mio uccello piange
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e la vigna verde
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non darà vino.
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Che cosa suona,
|
così lontano?
|
Amore. Il vento sulle vetrate,
|
amor mio!
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|
Non saprai mai
|
o mia sfinge di neve,
|
quanto
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t'avrei amata
|
quei mattini
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quando a lungo piove
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sul ramo secco
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e si disfa il nido.
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Che cosa suona
|
così lontano?
|
Amore. Il vento sulle vetrate,
|
amore mio!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Notturno (1919)
Frasi di Federico Garcia Lorca
[Federico
Garcia Lorca
, il poeta della Spagna libera, fu ucciso dai franchisti con atto di inutile crudeltà. La sua morte, rievocata con commozione e con sdegno da un altro grande poeta a lui contemporaneo, viene trasfigurata poeticamente e vista come l'ultima compagna, da sempre presenti]
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[a Federico
Garcia Lorca
]
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|
I
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|
Il delitto
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Fu visto, camminando tra fucili,
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in una lunga strada,
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uscire ai freddi campi,
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ancora con le stelle del mattino.
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Uccisero Federico
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quando la luce spuntava.
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Il plotone dei carnefici
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non osò guardargli la faccia;
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Tutti chiusero gli occhi; mormoravano:
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neppure Dio ti salva!
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Cadde morto Federico
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sangue alla fronte e piombo alle viscere
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...Sappiate che fu a Granada il delitto
|
povera Granada! -, nella sua Granada...
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|
II
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|
Il Poeta e la Morte
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|
Fu visto camminare con Lei solo,
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non temendo la falce.
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Fu visto camminare...
|
Di pietra e sogno, amici, fabbricate
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un tumulo al poeta nell'Alambra,
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sopra una fonte dove l'acqua pianga
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e dica eternamente: nella sua
|
Granada fu il delitto, lì in Granada!
Antonio Machado
Titolo della poesia:
Il delitto avvenne a Granada
Frasi di Antonio Machado
Oltre all'arte dei neri, c'è solo l'automazione e la meccanizzazione.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Un libro di poesie | è un autunno morto: | i versi son le foglie | nere sulla bianca terra, |e la voce che li legge | è il soffio del vento | che li affonda nei cuori | intime distanze.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Fiore eterno. Supplica del sospiro. | Fiore grandioso, divino, snervante, | fiore di fauno e di vergine cristiana, | fiore di Venere furiosa e tuonante, | fiore mariano celeste e calmante, | il fiore che è vita e azzurra fontana | dell'amore giovanile e arrogante | che nel suo calice rischiara le ansie.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Annunziata dei Re, | ben lunata e mal vestita, | apre la porta alla stella | che per la strada le veniva incontro. | L'Arcangelo Gabriele, | tra giglio e sorriso, | pronipote della Giralda, | veniva in visita. | Sul corsetto ricamato | grilli occulti palpitavano. | Le stelle della notte | divennero campanelle.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Protestavo per tutta questa carne rubata al paradiso, maneggiata dagli ebrei dal naso gelido e dall'anima inaridita; e protestavo per la cosa più triste, perché i negri non volevano essere negri, perché inventano pomate con cui nascondere i deliziosi capelli ricci e polveri che mutino il grigio del viso e sciroppi con cui ingrassare e attenuare il florido cachi delle labbra.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Protestavo ogni giorno. Protestavo nel vedere i bambini negri come decollati dai colletti inamidati, con vestiti e stivaletti dai colori sgargianti, pulire le sputacchiere di uomini freddi che parlano come anitre.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Nessuno può riferire esattamente cosa sia una folla newyorkese; cioè, lo sapeva Walt Whitman che rifugiava in certe solitudini e lo sa T. S. Eliot che in un poema spreme la folla come un limone per ricavarne vati feriti, ombre bagnate e ombre fluviali. Ma se a questo si aggiunge che quella folla è ubriaca, avremo uno degli spettacoli più intensi che si possono ammirare.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Sono venuto qui non a tenere una conferenza su temi studiati e preparati, ma a conversare con voi di ciò che nessuno mi ha insegnato, di ciò che è sostanza e magia, di poesia.
Federico Garcia Lorca
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Frasi di Federico Garcia Lorca
Ho constatato che in genere colui che tiene una conferenza si mette in cattedra senza compiere il minimo sforzo per avvicinarsi al suo uditorio; parla di quel che sa senza il minimo logorio di nervi e con una mancanza totale di sentimento; tutto questo determina momentaneamente nei suoi confronti un odio profondo, che ci fa desiderare con tutto il cuore che scivoli scendendo dalla tribuna o starnutisca in modo così violento che gli cadano gli occhiali nel bicchiere.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
So benissimo che quella che si chiama conferenza serve nelle sale e nei teatri per lanciare negli occhi delle persone quelle punte di spillo, dove si infilzano gli irresistibili anemoni di Morfeo, e provocare certi sbadigli per i quali bisognerebbe avere una bocca da caimano.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
La poesia non cerca seguaci, cerca amanti.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Il denaro abbellisce.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Vederti nuda è ricordare la terra.
Federico Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Ah che fatica mi costa, amarti come ti amo!
Garcia Lorca
Frasi di Federico Garcia Lorca
Il mio sguardo si stupisce, si inchina, il mio cuore chiude tutti i suoi cancelli, per meditare di nascosto sul miracolo. Sei tanto bella.
Garcia Lorca
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Frasi di Federico Garcia Lorca
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