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[More viene condotto dalla Torre di Londra, ove è tenuto prigioniero, davanti ad una commissione per rispondere delle accuse mossegli contro. Al tavolo dei commissari il duca di Norfolk, il segretario Cromwell e l'arcivescovo Cranmer; Richard Rich, appartato dietro More, stende il verbale. More adotta la tattica di non rispondere alle domande concernenti il suo rifiuto al giurare l'Atto di Successione]

Norfolk: Questa è la settima Commissione per il caso di ser Thomas More, nominata dal Consiglio di Sua Maestà. Avete qualcosa da dire?

More: No.

[Cromwell mostra alcune carte]

Cromwell: Avete mai visto questo?

More: Molte volte.

Cromwell: Questo è l'Atto di Successione. Questi sono i nomi di quelli che l'hanno giurato.

More: Vi ho già detto che l'ho visto molte volte.

Cromwell: E intendete giurarlo?

More: No.

Norfolk: Thomas, tu devi capire...

[Cromwell scatta di rabbia per il tono colloquiale, da fraterno e sincero amico, tenuto dal duca di Norfolk, il quale, dopo un'occhiata al segretario, ricomincia il discorso con un tono più formale]

Norfolk: Noi dobbiamo sapere se voi riconoscete alla prole della regina Anna il diritto di successione.

More: Il re ed il Parlamento glielo riconoscono, non so perché dovrei oppormi io.

Norfolk: E siete pronto a giurarlo?

More: Sì.

Norfolk: [arrabbiato] E allora perché non volete giurare l'atto?!

Cromwell: Perché c'è molto più di questo nell'Atto di Successione.

Cranmer: Sì, è così. Ser Thomas, nel preambolo c'è che il precedente matrimonio del re con lady Cathrine non era valido poiché era la vedova del fratello e quindi il Papa non poteva concedere la dispensa. È questo che negate?

More: ...

Cranmer: È questo che mettete in dubbio?

More: ...

Cranmer: È di questo che voi non avete la certezza?

More: ...

Norfolk: Thomas, tu stai offendendo Sua Maestà e il Consiglio nella persona del Lord arcivescovo.

More: Io non offendo nessuno. Io non voglio giurare e non dirò la ragione per la quale non voglio giurare.

Norfolk: In questo caso si deve trattare di tradimento.

More: Non si deve: si può.

Norfolk: Ah, è comunque una bella ipotesi!

More: La legge richiede molto più delle ipotesi: la legge richiede i fatti.

Cranmer: Io non so giudicare la vostra posizione legale, ma, finché non saprò le ragioni del vostro rifiuto, posso indovinare quella che presumibilmente è la vostra posizione spirituale.

More: Se è così non vi dovrebbe essere difficile indovinare la ragione delle mie obiezioni.

Cromwell: Ma allora avete delle obiezioni all'Atto!

Norfolk: Be' ma questo lo sappiamo, Cromwell!

More: No, signori, non lo sapete, voi supponete che io abbia delle obiezioni, ma sapete solo che io non voglio giurare e per questo non mi potete legalmente fare altro male. Mentre invece, se aveste ragione nel supporre che io abbia delle obiezioni, e ragione nel supporre che queste obiezioni rappresentino un tradimento, la legge vi permetterebbe di... decapitarmi.

[Norfolk rimane sorpreso al ragionamento mosso dall'umanista: evidentemente il duca non aveva ancora pienamente realizzato fino a quel momento che, se il suo amico fosse stato ritenuto colpevole di tradimento, More avrebbe rischiato la pena capitale]

Norfolk: Ah... già...

Cromwell: Oh, vi ringrazio, ser Thomas, ho cercato molte volte di spiegare questo punto a Sua Grazia!

Norfolk: [riprendendosi] Ah, al diavolo tutto questo! Io non sono un sapiente, non lo so se questo matrimonio è legale, ma perdiana, Thomas, guarda questi nomi, fa' come me e mettiti con noi, per amore dell'amicizia!

More: E quando moriremo, e tu andrai in Paradiso per aver seguito la tua coscienza, e io all'Inferno per non aver seguito la mia, ci verrai con me, per amicizia?

Cranmer: Secondo voi tutti noi che abbiamo giurato andremo all'Inferno, allora.

More: Io non posso leggere nella coscienza degli altri uomini e non condanno nessuno.

Cranmer: Allora la questione è discutibile, no?

More: Certamente.

Cranmer: Ma il fatto che voi dobbiate obbedienza al re non è discutibile quindi, tra un dubbio e una certezza, firmate!

More: ...alcuni dicono che la Terra sia tonda, altri non lo credono, e anche questo è una questione discutibile. Ma, se non è tonda, può un ordine del re renderla tonda? E se è tonda, può un ordine del re renderla quadrata? No. E io non firmerò.

Cromwell: E allora conta di più un vostro dubbio che un ordine del re.

More: Per me non c'è dubbio.

Cromwell: Dubbio di che?

More: Non c'è dubbio che non farò il giuramento, ma perché non lo farò, voi, messer segretario, non me lo farete dire.

Cromwell: Potrei anche ricorrere ad altri metodi.

More: State minacciando come un malvivente.

Cromwell: Come dovrei minacciare?

More: Come un ministro dello Stato: con la giustizia.

Cromwell: È proprio la giustizia quella che vi minaccia!

More: Allora non corro pericoli.

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