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Fu nelle vie di questo | Borgo che nuova cosa | m'avvenne. | | Fu come un vano | sospiro | il desiderio improvviso d'uscire | di me stesso, di vivere la vita | di tutti, | d'essere come tutti | gli uomini di tutti | i giorni. | | Non ebbi io mai sì grande | gioia, né averla dalla vita spero. | Vent'anni avevo quella volta, ed ero | malato. Per le nuove | strade del Borgo il desiderio vano | come un sospiro | mi fece suo. | | Dove nel dolce tempo | d'infanzia | poche vedevo sperse | arrampicate casette sul nudo | della collina, | sorgeva un Borgo fervente d'umano | lavoro. In lui la prima | volta soffersi il desiderio dolce | e vano | d'immettere la mia dentro la calda | vita di tutti, | d'essere come tutti | gli uomini di tutti | i giorni. | | La fede avere | di tutti, dire | parole, fare | cose che poi ciascuno intende, e sono, | come il vino ed il pane, | come i bimbi e le donne, | valori | di tutti. Ma un cantuccio, | ahimé, lasciavo al desiderio, azzurro | spiraglio, | per contemplarmi da quello, godere | l'alta gioia ottenuta | di non esser più io, | d'essere questo soltanto: fra gli uomini | un uomo. | | Nato d'oscure | vicende, | poco fu il desiderio, appena un breve | sospiro. Lo ritrovo | - eco perduta | di giovinezza - per le vie del Borgo | mutate | più che mutato non sia io. Sui muri | dell'alte case, | sugli uomini e i lavori, su ogni cosa, | è sceso il velo che avvolge le cose | finite. | | La chiesa è ancora | gialla, se il prato | che la circonda è meno verde. Il mare, | che scorgo al basso, ha un solo bastimento, | enorme, | che, fermo, piega da un parte. Forme, | colori, | vita onde nacque il mio sospiro dolce | e vile, un mondo | finito. Forme, | colori, | altri ho creati, rimanendo io stesso, | solo con il mio duro | patire. E morte | m'aspetta. | | Ritorneranno, | o a questo | Borgo, o sia a un altro come questo, i giorni | del fiore. Un altro | rivivrà la mia vita, | che in un travaglio estremo | di giovinezza, avrà per egli chiesto, | sperato, | d'immettere la sua dentro la vita | di tutti, | d'essere come tutti | gli appariranno gli uomini di un giorno | d'allora. | | (Dal Canzoniere, Milano, Garzanti, 1951)

Umberto Saba

Titolo della poesia: Il Borgo

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