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Phil: Oh, eccolo qui. Te l'avevo detto! Allora, racconta, com'è andata?

Bob: Bene.

Phil: L'hai... l'hai trovato?

Bob: Sì, certo, l'ho trovato.

Phil: E...?

Bob: E abbiamo parlato.

Larry: E...?

Bob: Niente, abbiamo parlato.

Larry: Va bene. Di cosa avete parlato? Bob, di cosa avete parlato?

Bob: Abbiamo parlato di Cristo.

Larry: Avete parlato di...

Bob: Gesù.

Larry: Gli hai detto per caso che tipo di lubrificanti industriali avrebbe adottato Gesù?

Phil: Larry!

Larry: Che cosa gli hai detto, Bob?

Bob: Abbiamo discusso di varie cose.

Larry: Riguardo a Gesù?

Bob: Riguardo a tanti argomenti.

Larry: In relazione con...

Bob: Gesù.

Larry: Gesù. Sì. Sì, sì, sì. Quindi l'argomento lubrificanti non è saltato fuori, immagino.

Bob: La natura della conversazione ha fatto sì che non lo si toccasse.

Larry: La natura è stata. Tutta da sola.

Bob: Sì.

Larry: Quindi la conversazione andava avanti tranquilla per conto suo e così, tutto d'un tratto, all'improvviso, senza che nemmeno te ne accorgessi, stavate parlando di Dio o di Gesù, esatto?

Bob: Eravamo due persone che parlavano.

Larry: Sto per dirti una cosa, sai, Bob? Ed è qualcosa che non dico a molte persone, perché devo veramente pensarla ed esserne convinto. Perché per me è come dire a qualcuno di andare all'inferno. Capisci quanta importanza gli do?

Bob: E cos'è?

Larry: È che io non riesco a crederti, Bob.

Bob: Tu non...?

Non ... ti credo, esatto. Sto facendo un grande sforzo per convincermi che quello che hai appena raccontato è vero.

Bob: È vero.

Larry: Può darsi, ma non riesco a mandarla giù, capisci?

Phil: Larry, andiamo!

Larry: Lasciami in pace! Mi fai il favore? Sto cercando di chiarire la situazione, quindi non interrompermi un'altra volta.

Bob: Va bene così, Phil.

Larry: Sì, va bene così. Adesso, Bob, vorrei farti una domanda... e vorrei una risposta franca, me la puoi dare?

Bob: Sì.

Larry: Chi ha... tirato in ballo l'argomento Gesù, onestamente?

Bob: Io, Larry.

Larry: Tu.

Bob: Sì.

Larry: Hai menzionato Gesù per primo.

Bob: Sì.

Larry: Perché?

Bob: Perché è molto importante per me che le persone sentano parlare di Gesù.

Larry: Vuoi dire del fatto che è morto per i nostri peccati?

Bob: Sì.

Larry: Allora, Bob, fammi riformulare la domanda. Sapendo che era molto importante, rispetto alla nostra presenza qui, avere un incontro e parlare con Fuller riguardo ai lubrificanti per la sua azienda, perché mai, invece, hai deciso di parlargli di Gesù?

Bob: Perché credo che sia più importante.

Larry: Anche se siamo a una convention dove è più abituale e consueto parlare di affari?

Bob: Sì. Guarda che ho capito, Larry, ma, proprio non vedo dove sta il delitto nel voler parlare da essere umano a essere umano. Non ho parlato di lavoro, lubrificanti, eccetera, perché non volevo pensasse che avevo usato l'argomento religione per ingraziarmelo, per spingerlo a firmare qualche contratto. Non volevo pensasse che ero insincero.

Larry: Ma tu effettivamente eri insincero, in un senso più generale.

Bob: Se noi qui siamo soltanto delle funzioni, perché non mandano dei robot, allora?

Larry: Non mandano dei robot per la semplice ragione che non li hanno ancora inventati. Verrà il giorno in cui costruiranno un robot che fa quello che facciamo noi, e magari meglio, allora vedrai che ce lo manderanno. Puoi starne certo. Ma fino a quel giorno, mandano noi. Dicono: "Ehi, Bob, Larry, Phil, perché non ve ne andate a Wichita per un paio di giorni? Non preoccupatevi di vitto e alloggio, ci pensiamo noi". E per un paio di giorni, Bob, noi rinunciamo alla nostra identità, qui, a Wichita. E diventiamo le mani della nostra azienda. Che stringono tutte le altre mani che ossono! Quel che hai fatto, la ragione per cui sei stato insincero, è che hai infranto quel vincolo. Sarebbe come se una mano, che so, si staccasse dal braccio e dicesse: "Oh, guarda che ho altre cose importanti da fare qui in giro che non hanno niente a che fare con te!".

Bob: Ma Paolo dice che...

Larry: Per favore, no. Per favore, no, voglio discutere con te! Che c'entra l'apostolo Paolo? Stiamo facendo tutt'un altro discorso!

Bob: Non vedo come si possa affrontare una discussione del genere, se non mi è permesso parlare di Dio!

Larry: Perché non stiamo parlando di Dio, ma di qualcosa di più grosso.

Bob: Più grosso di Dio?

Larry: La questione, Bob, non è la tua fede in Dio o il tuo desiderio di diffondere questa fede. La questione è cosa stiamo facendo qui.

Bob: E che cos'è, Larry? Forza, che cos'è?

Larry: Siamo qui per vendere lubrificanti! Lubrificanti industriali! Non siamo qui per salvare anime!

Bob: Non siamo qui neanche per andare a caccia di donne, ma questo non sembra fermarti!

Larry: Con che coraggio ti azzardi a rinfacciarmi questo? Con che coraggio, ragazzino brufoloso? Non c'è niente di sbagliato nell'ammirare il panorama mentre si fanno affari. Fintantoché noi continuiamo a fare affari. E per tua informazione, cocco, in quindici anni, neanche una volta ho tradito mia moglie.

Bob: Se guardi le donne con lussuria, è come se...

Larry: No, non lo è, non lo è, c'è una differenza enorme!

Bob: Non è questo che ha detto Gesù!

Larry: Ma che ne sai di cosa ha detto Gesù, Cristo Santo! C'eri?

Bob: Ho letto le sue parole.

Larry: No, qualcuno le ha scritte in un libro!

Phil: Larry.

Larry: Qualcuno l'ha tramandato e tu ci credi!

Bob: L'hanno scritto gli evangelisti, e quella è la verità!

Larry: Certo, ma non si può dire che è vero, che ho ragione io o ce l'hai tu. Non c'eravamo.

Phil: Larry.

Bob: Il Vangelo dice chiaramente...

Larry: Non citare le scritture con me, Bob, non le citare!

Bob: Io devo ritornare all'apostolo Paolo...

Larry: L'apostolo Paolo non è stato mandato qui sulla Terra per dire cose...

Bob: ... il quale dice chiaramente che lo sguardo lussurioso è tradimento...

Larry: Ma lo vuoi capire...

Phil: No, aspetta, Larry!

Larry: Basta!

Larry! Larry! Larry! Con o senza il cliente, vivremo. Alzati.

Bob: Mi dispiace.

Larry: Certo, vivremo.

Phil: Vivremo.

Larry: Mi pare d'averlo già detto. Mi sto rendendo conto all'improvviso di quanto si è fatto tardi. A che ora vuoi che ci vediamo domani mattina?

Phil: Beh, non ha... non ha importanza.

Larry: A che ora?

Phil: Alle sette e mezza.

Larry: Facciamo le otto.

Phil: Certo, le otto.

Larry: Perdonami, Bob, se... mi sono comportato come fossi tuo padre. Stavo cercando di darti un qualcosa di quello che sono.

Bob: Capisco.

Phil: Larry? Buonanotte. C'è una cosa che voglio dirti. E voglio che ascolti con molta attenzione, perché è molto importante. L'uomo che abbiamo appena cacciato da qui...

Bob: Non direi che abbiamo cacciato qualcuno.

Phil: L'uomo che è uscito da questa camera un momento fa è un mio carissimo amico. Perché lo conosco ormai da tanto tempo?

Beh, ci sono tante persone che conosco da un bel pezzo, e ad alcune non farei neanche pulire il culo del mio cane. Altre mi sono del tutto indifferenti, non contano per me. Ma Larry per me conta
molto. E la ragione è... che posso fidarmi. Io so che posso fidarmi. È onesto.

Bob: È onesto o è solo brutale?

Phil: È onesto, Bob. È anche brutale, certo. Il che a volte fa parte dell'essere onesto. Perché tante persone sono brutali, ma non oneste. Larry non è uno di quelli. Larry è una persona onesta. Anche tu sei una persona onesta, ne sono convinto. Perché, radicato profondamente dentro di te, c'è qualcosa che combatte per l'onestà. La domanda, che è il caso che tu ti faccia, è se questo qualcosa è presente in tutti gli aspetti della tua vita.

Bob: Che vorrebbe dire?

Phil: Vuol dire che il tuo propagandare Gesù non è diverso da quando Larry o chiunque altro propaganda i lubrificanti. Non importa se cerchi di vendere Gesù, o Buddha, o i diritti civili. O come arricchirsi nel settore immobiliare senza rischiare un soldo. Questo non fa di te un essere umano. Semmai fa di te un agente vendite. Se vuoi parlare con qualcuno sinceramente, da essere umano, chiedigli dei suoi figli, scopri quali sono i suoi sogni. Solo per saperlo, per nessun'altra ragione. Perché appena cerchi di prendere le redini di una conversazione, per pilotarla, non è più una conversazione. È un pistolotto e tu non sei un essere umano, sei un venditore, un piazzista.

Bob: Perdonami se rispettosamente dissento.

Phil: Stavamo parlando prima del... carattere. Mi hai fatto delle domande sul carattere. E allora si è parlato delle facce, ma la questione è molto più profonda di così. La questione è: tu ne hai di
carattere o no? E se vuoi la mia sincera opinione, Bob, non ne hai. Per la semplice ragione che... ancora non provi rammarico per qualcosa.

Bob: Vuoi dire che non avrò carattere finché non avrò fatto qualcosa che mi rincresce?

Phil: No, Bob, perché di sicuro hai fatto tante cose di cui rincrescerti, solo che non sai quali sono. È quando alla fine le scopri, quando vedi l'assurdità di qualcosa che hai fatto, e desidereresti tornare indietro, cancellarlo, ma sai di non potere, perché è troppo tardi. Quindi quella cosa non puoi che prenderla e portarla con te, perché ti ricordi che la vita va avanti, il mondo girerà anche senza di te. Alla fine tu non conti. È allora che acquisterai il carattere. Perché l'onestà emergerà da dentro di te, e come un tatuaggio ti resterà impressa sulla faccia. Fino a quel giorno, in ogni caso, non ti puoi aspettare di arrivare oltre un certo punto.

Bob: Posso andare adesso?

Phil: Vai, vai.

Bob: Grazie.

Phil: Buonanotte. Pronto? No, non puoi, se n'è appena andato. Che c'è? Ti voglio bene anch'io. Sì.

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