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Jana Cassidy: In seguito ai fatti di Waco e Ruby Ridge, e alle polemiche sull'uso della forza nella repressione delle organizzazioni eversive, al Ministero della Giustizia si avverte la necessità di individuare al più presto i responsabili dei catastrofici danni arrecati alla cosa pubblica con attentati terroristici, nonché del pesante tributo di sangue che ne è conseguito. Restano ancora da chiarire molti dettagli, tuttavia il Ministro in persona ci sollecita a un'esauriente relazione sull'accaduto in modo da poter rilasciare una dichiarazione ufficiale. Risulta che cinque persone hanno perso la vita nell'esplosione. L'agente specia... L'agente speciale in capo Darius Michaud che stava tentando il disinnesco della bomba, tre vigili del fuoco di Dallas e un bambino. Vorrei dare inizio all'udienza della...

Mulder: Domando scusa. I vigili del fuoco e il bambino si trovavano nell'edificio?

Cassidy: Agente Mulder, visto il ritardo con cui si presenta all'udienza, la pregherei di aspettare fuori, così l'agente Scully ci potrà esporre la sua versione dei fatti senza che le venga inflitta la stessa mancanza di riguardo.

Mulder: Il palazzo era sgombro, a quanto ne so.

Cassidy: Aspetti il suo turno, agente Mulder. È pregato di uscire.

Walter S. Skinner: Si sieda, stanno ancora interrogando l'agente Scully.

Mulder: Riguardo a cosa?

Skinner: Alla sua presenza in un edificio diverso dal presunto obiettivo.

Mulder: Scully era con me.

Skinner: Lei non si rende conto di cosa c'è in ballo. Danni materiali per quarantacinque milioni di dollari, cinque vittime e neanche un'ipotesi sui colpevoli. La versione che sta prendendo forma
è che si poteva evitare.

Mulder: Vogliono dare la colpa a noi?

Skinner: Agente Mulder, sappiamo entrambi che se si mette male, si mette male per l'FBI. Un capro espiatorio bisogna trovarlo.

Mulder: Se è questo che vogliono, diano pure la colpa a me. Scully non c'entra.

Skinner: In questo istante sta dicendo la stessa cosa di lei.

Mulder: No, ho violato io il protocollo. Ho lasciato l'agente in capo a disinnescare da solo la bomba, ignorando una fondamentale regola tattica.

Skinner: L'agente Scully sostiene d'averla costretta ad uscire...

Mulder: No.

Skinner: ... contro la sua volontà.

Mulder: No.

Scully: Vogliono lei, signore.

Skinner: Grazie.

Mulder: Non so cosa hai detto, ma non sei tenuta a proteggermi.

Scully: Non ho detto altro che la verità.

Mulder: Vogliono dividerci. Guai se glielo consentiamo.

Scully: Purtroppo ci hanno già divisi. Le nostre vite si separano.

Mulder: Cosa? Come sarebbe a dire?

Scully: Dopodomani ho un altro incontro con la Commissione per l'assegnazione a un nuovo incarico.

Mulder: Ma se ci hanno messi insieme loro!

Scully: Semplicemente perché volevano che io invalidassi le tue indagini sul paranormale, però... credo che stavolta la posta in gioco sia più grossa.

Mulder: Non è con te che ce l'hanno. Vogliono colpire me.

Scully: Loro non c'entrano. Mulder, io ho rinunciato a una carriera in medicina perché ero intimamente convinta di poter dare il meglio di me stessa nel FBI, ma le cose hanno preso un'altra piega. E adesso, se... se per caso avessero intenzione di trasferirmi a Omaha, o a Cleveland, o in qualche altra sede periferica, è chiaro che il mio interesse per l'FBI non potrebbe più essere lo stesso. Non dopo le cose che ho visto e fatto.

Mulder: Ti dimetti.

Scully: Forse faresti bene a chiederti se anche in te qualcosa è cambiato.

Skinner: Agente Mulder, tocca a lei.

Scully: Ti chiedo perdòno. Mulder. In bocca al lupo.

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