Commenti alla frase di Charles De Gaulle
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con questa affermazione c.de gaulle riporta alla luce il motto di luigi xiv: "lo stato sono io".il tempo passa;ma le idee di un prestiogioso ed imperioso comando rimane sotto le piu'diverse latitudini.gli uomini di stato hanno il medesimo ed inossidabile pallino di condirerarsi arbitri del destino dello stato.allora lo stato democratico inteso come espressione della sovrana volonta'popolare possiamo,benissimo,buttarlo alle ortiche perche' e' e,fatalisticamente,rimarra'sempre un sogno utopico di sognatori che faranno meglio ad ammirare il cielo stellato,come ben suggerisce,kant;invece di credere in uomini al servizio del bene comune.gli elettori vengono periodicamente invitati,attraverso libere elezioni,a formulare i propri giudizi e,periodicamente e sistematicamente ,vengono,democraticamente,presi per i fondelli.la storia si ripetera'all'infinito e noi cittadini creduloni continueremo a credere,fanciullescamente,in uomini seri e votati per il bene comune.tutto cio'mi fa,amaramente,sorridere e dire,sulla scia del sarcastico de curtis: "vota antonio la trippa" perche'la trippa e'l'ideale prorompente di politici arrrivisti ed ingannatori della dabbenaggine degli sciocchi elettori.il 15 e 16 maggio 2011 si avvicinano,a passi di gigante,ma le amare delusioni in uomini onesti e cristallini per un sacro impegn o morale aumentano,a dismisura,in progressione geometrica.
Da: Claudio Cavaliere:Il Moschettiere DelData: lunedì 25 aprile 2011 alle ore 12:01