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Commenti alla frase di Jorge Amado

  • per sfuggire al giorno.

    Da: Maria Luisa Bencivenni
    Data: martedì 1 gennaio 2019 alle ore 21:32
  • «La notte corre intorno a se stessa», così ha scritto Jorge Amado. Di questo scrittore mi è restato impresso un particolare, non molto raro. Ha la stessa età di mia madre. 107 anni. Mi piacerebbe chiedere un colloquio all'autore e chiedergli cosa intendesse affermare con questa citazione, incisa nel suo e nel nostro futuro, di coloro che sono passati e di coloro che verranno. A me il significato di questo aforisma è apparso subito chiaro. È vero, la notte corre intorno a se stessa, in modo talmente veloce che finisce con l'avvolgerti completamente. Nel caso ti cogliesse al momento giusto accade qualcosa. Questo "fenomeno", non saprei quale termine usare, "sintomo" forse, lo vivo ogni sera. Nessuna esclusa. Ricordi Trump quando, così sembra, ordinò di chiudere i ragazzi messicani restati senza genitori, arrestati per essere immigrati irregolari, in delle gabbie. Lo scopo era quello di protèggerli. Non so se l'episodio corrisponde al vero. Quando nacqui per la prima volta a me accadde qualcosa di molto simile. Per sei anni restai chiuso in una gabbia con un'unica differenza. Non aveva reti di contenimento. Ero libero di andare dovunque, purché per l'ora di pranzo fossi a casa. Naturalmente, essendo libero di introdurmi dovunque, nessuno si meravigliava che fossi solo partendo dal presupposto che i miei genitori fossero vicini. Dopo tanti anni, almeno settanta, vivo dei flashback, delle pericolosissime fiamme di ritorno, e rivivo la vita di quei momenti, come se fossi presente, spaventandomi come allora. Il flashback ha una particolarità unica, che lo distingue dagli altri fenomeni della psiche umana. L'episodio tu non lo ricordi solamente; no, lo rivivi come se stesse accadendo in quel preciso momento. E le conseguenze non sempre sono belle. Dimenticavo di precisare che tale fenomeno ha un nome ben preciso. Incubo. Mi piace pensare che la notte continui a correre intorno a se stessa, sino a circondarmi completamente e farmi precipitare nel sonno. Magari non tranquillo ma pur sempre ristoratore. La mattina, subito dopo il risveglio, mi sorprendo nel verificare che sono ancora sul pianeta Terra e a pensare, e programmare il mio futuro. La sera. Non mi azzardo a programmare i giorni successivi.

    Da: Antonio Scroccarello
    Data: domenica 30 dicembre 2018 alle ore 14:54

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