Commenti alla frase di Mark Twain
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Quello che comprendiamo deve fare i conti con quanto abbiamo già compreso.
Da: Graziano SarritzuData: domenica 20 gennaio 2019 alle ore 11:11 -
poichè le strade della Bibbia su cui muovere i propri passi sono tutte in salita...
Da: Maria VittoriaData: domenica 13 gennaio 2019 alle ore 13:04 -
«Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo». Di Mark Twain ricordo di aver letto un suo libro che molto mi piacque. "Le avventure di Tom Sawyer". Della trama, purtroppo, non ricordo nulla. Quando anche una Mente sopraffina come quella di Mark Twain si sofferma sulla Religione, dovrebbe porre a molta attenzione. A Te che mi leggi, avrai notato senza dubbio, che ho scritto "Religione" e non "Fede". Non sono lo stesso argomento, per quanto così possa sembrare. Se non altro perché le Regole della Religione e, quindi, quelle della Chiesa, sono cambiate migliaia e migliaia di volte, quelle della Fede, al contrario, sono restate immutate nel Tempo. Un solo piccolo esempio. "Uccidere", "Commettere adulterio", "Rubare". È facilissimo verificare che le pene sono, e di molto, cambiate. La Fede, invece, continua a insegnare "Non uccidere", "Non commettere adulterio", "Non rubare" e mai a chi ruba saranno tagliate le mani, chi uccide sarò sottoposto alla pena capitale, a chi commette adulterio … Nella prima parte dell'aforisma l'autore afferma che la gente è infastidita quando, leggendo un passo della Bibbia, non ne comprende il significato. Sembra una qualità negativa; potrebbe non essere così. A me è capitato tantissime volte. Leggendo un brano del Libro dei Libri che non comprendo, cerco di superare l'ostacolo, che può dipendere da tantissimi motivi. Di certo non giro la pagina. Aggiunge, sempre, Mark Twain, che è infastidito dalle letture delle quali comprende appieno il significato. In questo caso ci troviamo di fronte a una motivazione del tutto diversa. Non crede perché non riconosce l'esistenza dell'Ente Supremo. La mia Fede, ad esempio, è molto semplice. Credo, punto e basta. Senza Se e Senza Ma. Di conseguenza mai e poi mai mi verrebbe da pensare che è in "peccato mortale" chi non la pensa come me. No, può essere semplicemente che la vita di Twain sia stata colma di dolori e amarezze, sia diventato pessimista oltre ogni limite, e che si sia rifiutato di credere. Ritenendo LUI responsabile del tutto. Se così fosse, avrebbe sbagliato Twain come ha sbagliato Vittorio Sgarbi il quale, nel corso di un'intervista, ha portato un semplice (per lui, è ovvio) ragionamento. Dio non esiste perché se esistesse avrebbe protetto le sue chiese ed avrebbe evitato che crollassero causa terremoto. Un consiglio. "Scherza con i fanti, ma lascia stare i santi".
Da: Antonio ScroccarelloData: venerdì 11 gennaio 2019 alle ore 16:09