Aforismi
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Commenti alla frase di Jiddu Krishnamurti

  • Caro Ciroemilio,
    Non mi arrampico sugli specchi...è che il mio discorso si è allargato oltre noi
    [RIF.:Ciao davvero ho appreso molto nel comportarmi con gli altri in questi mesi di diatriba dialettica con te, ti voglio quasi bene, ah,ah,ah,ah!]
    Ma nemmeno io sono insensibile al tuo grido di speranza e di fede, ma se non ti procuri un altro recapito (Neteditor...ad es.!) perderai altri preziosi supporti per il tuo comportamento e per il rinforzo della tua fede!
    ciao! ulysse.

    Da: ulysse
    Data: lunedì 28 novembre 2011 alle ore 14:29
  • Per Ulysse,
    e a che ti serve l'intelligenza se la usi,nel nome della Libertà,della Fraternità e dell'Uguaglianza,per inventare la ghigliottina.
    Ho notato,specialmente nei tuoi ultimi commenti,che ti stai aggrappando agli specchi: "se aspiriamo all'autorealizzazione ed al successo...purtroppo concesso a pochi"(che adesso il successo è diventare la Hack o Berlusconi??!?, oppure il senso vero della vita è ottenere un successo solo secondo le norme costituzionali??!?); "ma sì, l’anima servirebbe… se esistesse una entità palpabile chiamata Anima...e fosse arruolata dalla Agenzia delle Entrate!!"(che significa che quando si conversa con se stessi,si sta facendo dibattere il lato destro con il lato sinistro del cervello??!?,quindi fondendo come si suol dire??!?; o bisogna pensare che le tasse siano giuste pagarle, perchè ce lo dicono coloro i quali s'arricchiscono con l'Agenzia delle Entrate??!?; "lì dove seminerai il tuo tesoro, lì incontrerai il tuo cuore" - Vangelo); "ottemperando così anche al detto di Gesù circa il dare a Cesare ciò che è di Cesare"(si, ma quando è che iniziano a dare Gesù, coloro i quali hanno dato a Cesare??!?, ma non sarà, percaso, il momento di rischiare per rosicare anche qualcosa, per la propria pace esistenziale e non solo per gli opportunismi laici??!?), ma non per questo perdo la mia sincera stima per la tua filosofia e sincera ammirazione per la tua teoria, soltanto sai si dice:- "se la teoria ed i fatti non ti soddisfano cambia i fatti"! - Ciroemilio, sempre pregherò per la tua redenzione.


    P.S.= Un piccolo pensiero da parte mia, visto che non si sa mai.....una recita scritta da un ragazzo che disse:- La grazia di guarire non l'ho ricevuta, ma la vera grazia che il Signore mi ha donato è di saper morire, di morire con la Pace nel cuore!


    PREGHIERA SENZA RISPOSTA



    HO CHIESTO A ”DIO” FORZA ED HO TROVATO DEBOLEZZA: COSÌ HO IMPARATO
    AD UBBIDIRGLI NELL’UMILTÀ.

    HO CHIESTO A ”DIO” SALUTE PER FARE COSE GRANDI, E MI HA DATO LA MALATTIA: COSÌ HO IMPARATO AD AVERE CORAGGIO E PAZIENZA.

    HO CHIESTO A ”DIO” SOLDI E FORTUNA, PER ESSERE FELICE, E MI HA DATO LA POVERTÀ: COSÌ HO IMPARATO AD ESSERE SAPIENTE.

    HO CHIESTO A “DIO” ONORE E GLORIA PERCHÉ TUTTI PARLASSERO DI ME ED HO AVUTO SOLO UMILIAZIONI: COSÌ HO IMPARATO A SENTIRE BISOGNO DI “LUI”.

    HO CHIESTO A “DIO” TUTTO CIÒ CHE RENDE BELLA LA VITA, E ”LUI” MI HA DATO SOLO LA VITA: COSÌ HO IMPARATO CHE TOCCA A ME RENDERE BELLE TUTTE LE COSE.

    “DIO” NON MI HA DATO NULLA DI CIÒ CHE CHIEDEVO, MA “LUI” MI HA DATO,
    TUTTO QUELLO CHE NON OSAVO SPERARE.

    A MIO DISPETTO “DIO” HA RISPOSTO, A TUTTE LE PREGHIERE CHE IO NON OSAVO FARE, DA FARMI SENTIRE TRA GLI UOMINI: UN “PREDILETTO”!



    UN DEVOTO MARIANO,A LOURDES.


    Ciao davvero ho appreso molto nel comportarmi con gli altri in questi mesi di diatriba dialettica con te, ti voglio quasi bene, ah,ah,ah,ah!

    Di nuovo ciao, Ciroemilio.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: lunedì 28 novembre 2011 alle ore 0:57
  • Caro Ciroemilio.
    [RIF.:si necessita a volte, quella intuitiva audacia che non potrà mai essere urgenza, per coloro che fanno della loro sapienza un diritto dovutogli e non un merito acquisito per volontà divina.]
    ….Per aspera ad astra! o più volgarmente…chi non risica non rosica…, ma niente di trascendentale!
    Infatti Kant, il padre dell’illuminismo, dice: esci dalla stato di minorità che imputi a te stesso per tua ignavia… e abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!

    Per quel poco di sapienza che forse mi pervade…”non lo ritengo un diritto”, ma un merito si: in fondo un poco mi sono dato da fare e anche un qualche sforzo l’ho fatto. Piuttosto mi sento colpevole per quel tanto che non ho fatto.
    Niente comunque attribuisco ad una qualche eventuale entità extra, né in bene né in male.

    [RIF.:Tuttavia non t'accorgi neanche più che la mia, secondo te, Citta di Dio sulla terra e - parole tue - "gli stati civili democraticamente retti, ove diritti e doveri sono eguali per tutti, le ricchezze equamente distribuite in proporzione al merito e la libertà del pensare e sentire è garantita", sono la stessa cosa; però con una differenza, per chi crede sinceramente in Dio e cerca di sviluppare la sua esistenza ad immagine di Suo figlio Gesù, sa bene che questo, oltre a non essere il fine della Fede]
    No dubitare che mi accorgo...ed in effetti già l’avevo detto. L’etica laica ha un forte debito verso l’ etica cristiana, ma l’origine ed i fini sono diversi: gli uomini non obnubilati da fedi e credenze, oramai anacronistiche, sanno benissimo che qualunque etica è, comunque, elaborazione umana evolventesi col progredire delle civiltà… con fini rivolti alla Città degli Uomini.
    Chi nutre una qualche “fede incrollabile” è solo un succube illuso che pone le origini ed i fini nella città di Dio…che sia essa in terra o in cielo non ha importanza…e questo costituisce un peso per un sano evolvere della vita civile che non necessita certo di direttive etiche fra loro contrastanti…alcune delle quali, per giunta, poggiano sulle esigenze o sui fini di una immaginaria e pretesa trascendenza.

    [RIF.:…perchè esiste il principe della terra, che un giorno dominerà tutto questo pianeta destinato a scomparire (verità anche scientifica),]
    In effetti fra circa cinque miliardi di anni (riscaldamento globale permettendo) il Sole terminerà il combustibile ed evolverà in una supernova che coinvolgerà tutto il sistema solare fino a scoppiare o collassare, forse, in un buco nero: ma non credo sia merito o demerito dell’ipotetico Principe della Terra! Accade perché così è la fisica.”
    [Rif.: mentre la parte laica, non ammetterà mai che questa realtà possibile diventi utopia evidente per colpa di quelle persone che, vivendo senza l'unità con gli altri in Dio, presenteranno sempre i loro codici di giustizia, le loro regole economiche e le nomenclature per la ricerca, cioè, uomini che diranno ad altri uomini:- "fidatevi di me o di noi perchè doneremo pace, serenità ed allegria",]
    Forse non è questo che dicono anche i teologi: che sia o non sia in nome di Dio non ha importqanza...è sempre parola di teologo!
    Daltra parte, non saprei cosa ci sia da ammettere ed anche non capisco perchè tu veda sempre nel laicismo operante una certa qual malevolenza ipocrita e mendace invece di una ponderata opinione. Forse per te l’aforisma di Voltaire non significa niente! Tu non lotteresti mai perchè il tuo avversario possa esprimere la sua opinione liberamente!
    Che poi abbia torto o ragione è un altro discorso!
    Certo che se non ci fosse qualcuno, che… per una qualche propria ragione o pulsione o inclinazione personale o semplice convenienza… si dedichi alla “governance” politica/economica/commerciale/culturale di questo mondo ce la passeremmo assai più male.
    Ce ne accorgiamo ora che il mondo occidentale, l’Europa e l’Italia stessa, sono abbandonate a se stesse prive di regole certe per la giustizia, l’economia, la ricerca e dal cielo non viene alcun segnale…se non dal Papa, che, novello Cristo, invoca: Dio perchè ci hai abbandonati!?! Non è significativo? Ma cosa può... un Papa di un Dio assente?
    [RIF.: e nel frattempo, (sono passati solo qualche 10.000 anni dai primi abusi di potere uomo/uomo) senza darsi conto, trasmettono dapprima ai loro figli/e e poi alle generazioni seguenti, l'etica di pensare prima a se stessi e poi al bene collettivo, questo succede, prescindendo dall'avidità delle persone che elevano l'Ego a Dio,]
    In effetti fin dall’antichità le caste sacerdotali, assieme a quelle politiche si sono autoalimentate e sempre hanno avuto la prevalenza con ogni genere di abuso sui semplici cittadini…sudditi o schiavi che fossero.
    Gli stessi martiri hanno cambiato di segno quando le armate dell’imperatore Costantino (in hoc signo vinces!) hanno prevalso su quelle romane e pagane, instaurando a Bisanzio una corte di satrapi.
    E’ di poco dopo, mi pare, il martirio di Ipazia, accusata di eresia.
    Quindi riferirsi al proprio ego o riferirsi a Dio non fa molta differenza: le stesse armate di Hitler avevano nominalmente Dio dalla loro parte: “Gott mit uns!” era scritto sul loro cinturone.

    [RIF.:anche perchè (altra stronzata) già è tutto scritto, ma per chi vive nel perbenismo e s'alimenta del favoritismo, è dura dopo capire perchè senza Dio, si ci senta come bugiardi con se stessi.]
    Ma non parlerei di stronzate: niente è scritto!... non esiste un vero determinismo: solo le leggi della fisica esistono! a meno che una qualche supernova o un qualche buco nero non le distorcano: ma nemmeno quelle la dottrina ecclesiastica conosce..infatti la casta sacerdotale cattolica non studia la fisica o la biologia…scienze nefaste!…tanto la fede smuove le montagne!
    [RIF.:….., non dimenticare che le regole morali cristiano-cattoliche non essendo umane, non sono per colpevolizzare le persone (altrimenti diverrebbero "etica laica" e chi le usa per questo scopo è ipocrita tanto quanto colui che gli crede),]
    Ma non credo che l'etica cristiano-cattolica non sia umana: non sono forse il Papa o il concilio dei vescovi a stabilre le regole? chi ha scritto il libricino del catechismo? ecc...?
    Comunque dici che la morale cattolica non colpevolizza! …ma stabilisce che è ipocrita chi segue altro riferimento morale: non è una contraddizione?
    Essere ipocriti non implica molte colpe?..fra cui la finzione ingannevole? La truffa… in definitiva!

    [RIF.: ma per indicare scelte umane e umanizzanti, poichè l'inferno, oltre ad esistere, altro non è che aver preso coscientemente e coerentemente la decisione di vivere non per Dio ma per l'Io, cioè, lontano dalla Verità, perciò la condanna se la prescrive uno stesso e nessun prete, innamorato davvero, la distribuirebbe.]
    Abbiamo il dono del libero arbitrio, ma non possiamo pensare e decidere liberamente: se scegliamo male, se Dio ci pare inaffidabile, mal ce ne incoglie. Magari l’inferno non è più quello tradizionale, fuoco e fiamme sono solo metafore, ma egualmente, lontani dalla “proclamata unica verità”, ci sentiremo come condannati all’inferno...per nostre scelta addirittura.
    Non è anche questa una contraddizione?...ed anche non mi pare molto democratico!

    Continuo a credere che un regime teista con leggi derivate dalle sacre scriture, dai vngeli o dagli editti e dogmi cattolici, sarebbe assai pericoloso: meglio affidarsi alla politica laica anche se essa stessa è, a volte, ipocrita e corrotta e non mantiene ciò che promette…ma almeno non pretende di entrare nei nostri pensieri e distorcere le nostre intime convinzione: in cabina, quando votiamo, nessuno ci vede, nemmeno Dio..o sì?...magari ci intercetta!
    Ciao! Ulysse

    P.S.:
    Ritengo che non sia etico continuare ad occupare questo sito per nostre personali elucubrazioni che poco a che fare hanno con gli scopi del sito: non ci posterò più!
    Magari iscriviti a neteditor: http://www.neteditor.it/
    Lì possiamo pubblicare opere e confabulare nel forum: la platea è molto più vasta e non è così pressante come in “riflessioni”. Il mio nick è sempre ulysse o ulixes.
    Ciao!

    Da: ulysse
    Data: domenica 27 novembre 2011 alle ore 19:53
  • Caro Ciroemilio,
    Riprendo una tua precedente affermazione che mi era rimasta impressa per una sua certa qual “enormità stravolgente” veramente insolita: che tale sia il pensiero cattolico in generale? o è solo una tua estrema particolarità?
    Ma in effetti capisco anche che nella foga di catturare anime il prete dispensi dal pulpito ai fedeli una cultura distorcente pro domo sua!
    Ad esempio non capisco tanta avversione, direi “odio” per l’illuminismo, per Voltaire in particolare! L’illuminismo nello stesso tempo prodromo ed epigono della rivoluzione francese (inneggiante a fraternità, libertà, legalità) non era certo tenero col clericalismo, ma ha costituito la base filosofica ed etica del pensiero occidentale, dello stato moderno, delle moderne costituzioni…a partire da quella americana: io cercherei, in proposito, una maggior “misura”…e approfondimento!
    Cito la tua frase:
    [RIF.:…..dalla tua contraddizione (?) sono rimasto senza argomenti, all'infuori che, come fedele a Cristo, mi auguro che non t'accada lo stesso che è successo ad Hitler, il quale secondo delle ricerche, sia giunto all'intuito della razza ariana, dopo aver letto e riletto le filosofie illuministe (!) ed in particolare quella di Voltaire, il quale affermava:- "Il sentimento di giustizia è così universalmente connaturato all'umanità da sembrare indipendente da ogni legge, partito o religione"!]
    Non vedo cosa di antietico contenga la frase di Voltaire tanto da ispirare Hitler nel suo folle desiderio di potere: forse che il sentimento e desiderio di giustizia non è generalmente coltivato dagli umani?
    Ma non credo che Hitler cercasse ispirazione nell’illuminismo! Non era nelle sua corde!
    In effetti non vedo come sia possibile estrapolare dall’ultima frase ed in generale, una qualche connessione dell’arianesimo di Hitler con l’illuminismo…se non che l’esclusivo riferimento alla cultura cattolica possa creare distorsioni storico/filosofiche.
    Mi perplime poi pensare che sia possibile accostare Hitler, nel suo folle perseguimento della cosiddetta pura razza ariana, con un Voltaire che così esprime la sua pulsione alla libertà:
    <“Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente.”>
    Potresti leggere gli aforismi di Voltaire su questo stesso sito: resteresti stupito della sua umanità.
    O forse potresti ricorre a un qualche libro o articolo di Vito Mancuso che pure è un teologo cattolico.
    Ciao! Ulysse.

    Da: ulysse
    Data: venerdì 25 novembre 2011 alle ore 20:04
  • Caro Ulysse,

    grazie per avermi accontentato con la tua risposta, anche se in cuor mio spero che ti sia donato anche a te, il piacere di sentire sul volto e sulla pelle la freschezza ed il vigore dell'acqua quando piove, ma a volte, vedi, ci vuole anche coraggio nel non aprire l'ombrello e nel togliersi il cappuccio per sconfiggere il timore di prendere l'influenza o di infradiciare i vestiti, si necessita a volte, quella intuitiva audacia che non potrà mai essere urgenza, per coloro che fanno della loro sapienza un diritto dovutogli e non un merito acquisito per volontà divina.

    Tuttavia non t'accorgi neanche più che la mia, secondo te, Citta di Dio sulla terra e - parole tue - "gli stati civili democraticamente retti, ove diritti e doveri sono eguali per tutti, le ricchezze equamente distribuite in proporzione al merito e la libertà del pensare e sentire è garantita", sono la stessa cosa; però con una differenza, per chi crede sinceramente in Dio e cerca di sviluppare la sua esistenza ad immagine di Suo figlio Gesù, sa bene che questo, oltre a non essere il fine della Fede (la città di Dio, cioè, la vita eterna, il Paradiso non è qui, ma in Cielo), è umanamente impossibile, perchè esiste il principe della terra, che un giorno dominerà tutto questo pianeta destinato a scomparire (verità anche scientifica), mentre la parte laica, non ammetterà mai che questa realtà possibile diventi utopia evidente per colpa di quelle persone che, vivendo senza l'unità con gli altri in Dio, presenteranno sempre i loro codici di giustizia, le loro regole economiche e le nomenclature per la ricerca, cioè, uomini che diranno ad altri uomini:- "fidatevi di me o di noi perchè doneremo pace, serenità ed allegria", e nel frattempo, (sono passati solo qualche 10.000 anni dai primi abusi di potere uomo/uomo) senza darsi conto, trasmettono dapprima ai loro figli/e e poi alle generazioni seguenti, l'etica di pensare prima a se stessi e poi al bene collettivo, questo succede, prescindendo dall'avidità delle persone che elevano l'Ego a Dio, anche perchè (altra stronzata) già è tutto scritto, ma per chi vive nel perbenismo e s'alimenta del favoritismo, è dura dopo capire perchè senza Dio, si ci senta come bugiardi con se stessi.

    Infine - oggi grazie allo Spirito Santo ho parlato molto, scusami - per non equivocarti, non dimenticare che le regole morali cristiano-cattoliche non essendo umane, non sono per colpevolizzare le persone (altrimenti diverrebbero "etica laica" e chi le usa per questo scopo è ipocrita tanto quanto colui che gli crede), ma per indicare scelte umane e umanizzanti, poichè l'inferno, oltre ad esistere, altro non è che aver preso coscientemente e coerentemente la decisione di vivere non per Dio ma per l'Io, cioè, lontano dalla Verità, perciò la condanna se la prescrive uno stesso e nessun prete, innamorato davvero, la distribuirebbe.


    Ciao, a Domenica per il dopo caffè.
    Ciroemilio.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: venerdì 25 novembre 2011 alle ore 13:39
  • Caro amico Ciroemilio,
    Mi pareva chiaro e lapalissiano il mio pensiero in proposito, per cui la mia risposta, pur sottintesa, mi pareva evidente: inutile prendere in considerazione ipotesi impossibili o ad altissima improbabilità.
    Comunque…cosa farei se esistesse la prova certa, oggettiva, incontrovertibile della esistenza di Dio, comunque di un afflato spirituale che gestisce e domina l’universo? …che è un Dio che guida e gestisce le nostre vite?
    E’ ovvio che riconoscerei la realtà e mi adeguerei… non ci sarebbe alternativa, se essa realtà interferisse con le mia vita: del resto lo faccio in rapporto ad ogni enunciato scientifico incontrovertibile al momento: cerco di sfruttarne i vantaggi e di rifuggirne gli svantaggi. In sostanza credo che mi comporterei come chi ha la certezza della fede…che allora non sarebbe più fede, ma fatto scientificamente provato: chi mai potrebbe più essere definito credente, scettico, ateo, agnostico o altro? Tutti credenti, o meglio, "adeguati e soggetti", ma anche liberi…se il dio fosse solo creatore e non gestore e non ci promettesse l’inferno o il paradiso.
    Quindi il valutare la cosa dal punto di vista di un nostro bene o male è piuttosto difficile: dipenderebbe dall’effettivo comportamento del nuovo Dio riconosciuto e dei suoi più vicini consiglieri.
    Comunque mi pare ovvio e ragionevole che quando piove si apre l’ombrello…o si tira su il cappuccio!…

    Ma a che mai potrebbe servirti una tale mia risposta?
    Mi sa che tu, o il padre Trevant, vorreste trovarci una qualche rivalsa: visto? te l’avevo detto io! e tu che non volevi crederci!
    Ma siamo ancora nell’ambito di improbabili “se”…e non considero che sia una scommessa.
    Con affetto, ciao, ulysse.

    Da: ulysse
    Data: venerdì 25 novembre 2011 alle ore 11:45
  • Salve Ulysse,
    non è per polemizzare, ma continuo ad osservare che non rispondi a dei quesiti leali o domande chiare che vengono poste nei miei commenti, ma non potrebbe essere altrimenti essendo illuminato dalla realtà, prettamente, umana e materialista, però gradirei (rendendomi più netto il tuo vero vivere) conoscere che cosa faresti o penseresti o immagineresti di fare, rispondendo sinceramente a questa spontanea ed onesta proposta:- "La cosa interessante degli scettici, degli atei è che siamo sempre alla ricerca di prove, di certezze, ma la questione vera è che cosa faremmo se le trovassimo"!--(Padre Lucas Trevant, nel film il Rito)


    Grazie per l'attenzione e scusa il disturbo.

    Ciao, Ciroemilio.

    N.B.= Per favore senza nominare la Fede nella risposta, perchè chi ce l'ha, già vive di certezze derivanti dalla prova ottenuta o trovata (decidi tu)!

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: venerdì 25 novembre 2011 alle ore 0:55
  • Caro Ciroemilio,
    [RIF.: L'etica laica è fondata sull'utilità. Essere etici conviene, è utile.
    Conviene all'intera umanità, e quindi anche a ogni singolo individuo.]
    Ma anche l’etica religiosa, secondo i teisti, converrebbe anche su questa terra…a tutti e singolarmente.
    Sotto questo aspetto non c’è molta differenza fra l’etica religiosa e l’etica laica di cui quella religiosa fu originariamente ispiratrice.
    D’altra parte, nella visione teistica dell’anima immortale, è nella nostra convenienza perseguire l’etica religiosa per accedere al paradiso e sfuggire le fiamme dell’inferno...difficile sottrarsi: è condizione conclamata per sfuggire al terrore dalla morte.
    Come potresti, diversamente, vivere tranquillo, beato e sereno? Tu l’hai detto!
    [RIF.:Eppure quel singolo individuo potrebbe chiedersi: “Per quale motivo non dovrei agire direttamente per la mia utilità, per il mio interesse personale, anche se in contrasto con l'interesse dell'umanità?”]
    In effetti alcuni, relativamente poco accorti e socialmente non inseriti, ragionano così: sono anticorpi da espellere e neutralizzare. E’ logico che lo stato, la società, per il bene comune, predisponga mezzi evolutivi, culturali e costrittivi per sopperire!
    In effetti così come è condizionamento familiare e sociale la cultura e morale religiosa.... così anche è condizionamento familiare e sociale la cultura laica perseguita negli stati civili democraticamente retti, ove diritti e doveri sono eguali per tutti, le ricchezze equamente distribuite in proporzione al merito e la libertà del pensare e sentire è garantita…senza escludere un senso di reciproco rispetto nella fratellanza, solidarietà e reciproca cura…anche nel welfare.
    Ovviamente tutto questo non è esaustivamente realizzato, così come, da parte religiosa, la Città di Dio in terra non si realizza!
    Ma la morale laica persegue quanto detto con un intento di lotta continua per acculturamento e formazione di cui personalmente, socialmente e politicamente siamo tutti responsabili.
    Su questa strada il perseguimento della dottrina religiosa non è di aiuto, anzi è di ostacolo: le tue frasi, acidamente critiche, che appaiono di seguito, ne sono una dimostrazione: così pensano i cittadini cattolici!
    Ma è naturale e consequenziale che così sia…infatti le focalizzazioni degli scopi sono opposte: mentre tu persegui la Città di Dio in terra e tutto si risolve nell’amore in Dio, io perseguo la Città dell’Uomo che necessita, per essere realizzata, oltre che di spiritualità, cultura laica e partecipazione, anche di opere concrete di gestione e organizzazione, di conoscenze scientifiche, giuridiche, economiche, nella loro massima avanzata esplicazione ecc… opere, infrastrutture, sevizi, manufatti, ecc…istituti, scuole, università di istruzione e formazione…tutte cose che la preghiera o il misticismo non realizzano…occorre l’ingegno dell’uomo!
    Per quanto, alla fine, nessuno vieta di pregare nella libertà di pensiero e di culto che la costituzione laica garantisce.
    [Rif.:Un'etica che si fonda sull'utilità è la negazione di se stessa. Semplicemente non esiste.]
    Della evidente utilità, o piuttosto della convenienza, di perseguire l’etica religiosa, abbiamo detto.
    D’altra parte gli stati che perseguono la democrazia perseguono anche la laicità, nella più ampia libertà di culto: una dittatura religiosa sarebbe deprecabile quanto una qualunque dittatura politica, ideologica o militare: primavera araba docet!....sperando che ce la faccia.
    [RIF.:Il laicismo, da sempre, maschera il proprio vuoto morale con un moralismo ipocrita, che si vanta di non avere certezze se non quella di essere onesto.]
    Anche la religione sostiene l’onestà, ma non è questo il punto: la certezza della fede guarda al passato, la certezza che tutto evolve, guarda al futuro, a un sapere sempre più vasto che allarga e nutre lo spirito dell’uomo.
    Di quale vuoto morale e ipocrita parli?...Ti prego di notare che il significante “ipocrita” non fa parte del mio linguaggio.
    Oltretutto non capisco perché chi non persegue la fede debba sempre essere ipocrita.
    [RIF.:Un moralismo che assume di volta in volta le forme dell'ambientalismo, del pacifismo o del giustizialismo, e che per convincere se stesso e gli altri di esistere ha bisogno di condannare.
    E di usare violenza.]
    Credo che la preservazione dell’ambiente ed il perseguimento della pace, della giustizia, ecc…siano valori morali che anche la Chiesa dovrebbe perseguire. Quindi perché usare gli “…ismi” che hanno una implicazione negativa?
    D’altra parte la morale laica non persegue la violenza, se mai persegue l’acculturamento, la formazione, l’integrazione, il recupero alla vita civile e sociale: credo che dovresti leggere la nostra costituzione o il documento relativo ai Diritti Umani emesso dall’ONU…o altri documenti similari dell’ONU, dell’UNICEF, ecc… .
    [RIF.:La morale, quella vera, non si nutre di condanne, ma della Misericordia e dell'Amore di un Padre, se non ci fosse il quale non potremmo mai essere, come siamo, fratelli".]
    La morale quella vera, che da poco ha tralasciato di bruciare i dissidenti, non si nutre di condanne,… ma, se non ci stai attento e ti distrai, spedisce la tua anima a bruciare all’inferno…per l’eternità!
    Non lo dico io, lo dice il prete!
    Mi pare, in effetti, che uno degli ultimi Papi abbia detto che l’inferno esiste veramente…per le anime cattive!?
    Con affetto, ciao! ulysse.

    Da: ulysse
    Data: giovedì 24 novembre 2011 alle ore 23:52
  • Per Ulysse,
    però solo dalla contraddizione viene fuori la sicurezza, così come dai paradossi, presenti nei dogma, s'eleva Dio.
    Ma non era questo il punto principale che volevo evidenziare per illuminarti - (uso questo termine che a te ti consola) -, bensì, una riflessione sulla tua affermazione, ossia, che per credere senza prove, anche se può sembrare stupido, ci vuole coraggio, altrimenti che merito c'è nell'amare solo gli amici ed i parenti??!? Quindi, caro Ulysse, l'incredibile non esiste per Super Mario, l'impossibile diventa eterno per Gesù e il "mai dire mai" forma l'unico e concreto senso della vita, ossia, che essa non è un nostro diritto, ma un Suo dono.
    Al contrario, senza coraggio, si ha timore e qualcuno sviluppa la propria esistenza soltanto con ciò che può controllare, affermando solo ciò che gli conviene presentare come Verità, per non correre il rischio di perdere il controllo (e la faccia) del tutto, anche accorgendosi in fin dei conti poi, che non si controlla un bel niente, se non altro la decisione di genufletterci a Creatore od elevare il nostro Ego.


    Ciao, con simpatia, Ciroemilio.


    P.S.= La burla se la incide uno stesso nel giungere in fin di vita e rendersi conto di non aver vissuto (ma sempre se Lui concede il tempo di poterci pensare). E poi, onestamente, che podestà abbiamo noi, per condurre Dio a non turlupinarsi del nostro limite umano??!? Dovremmo, invece, attuare con più Fede, per non essere vittime del turlupinare delle classi dirigenziali e politiche del mondo.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: giovedì 24 novembre 2011 alle ore 21:14
  • Amico Ciroemilio,
    non solo gli scettici e gli atei cercano prove e certezze, ma tutti abbiamo desiderio di conoscere e sapere...se non nella certezza, almeno con ragionevole probabilità che sia vero.
    La contraddizione della fede è prorio questa: devi credere, senza prove...all'incredibile!
    Ma in tal caso chiunque, non solo Dio, ti può turlupinare!
    Ciao!

    Da: ulysse
    Data: giovedì 24 novembre 2011 alle ore 18:56
  • Per l'amico Massimo Massei,

    l'importante è, che la virtù nella vita di Gesù, cioè, il valore della Chiesa (e non degli uomini e donne della Chiesa), siano umanamente inattacabili ed Universalmente l'unica morale che può renderci fratelli e sorelle (oltre ad indicare l'unico coerente senso della vita). Quindi oltre a studiare la filosofia poni in pratica seriamente, sinceramente, semplicementi ciò che per te significhi beneficio collettivo e completezza spirituale, e poi (non è per redarguirti, ma è giusto rammentarlo visto che sei ancora un pischello) riprova a commentare, che forse (come sostiene l'amico Ulysse) sarai più fortunato.

    Sinceri saluti,Ciroemilio

    Da: Anonimo
    Data: giovedì 24 novembre 2011 alle ore 11:16
  • *La cosa interessante degli scettici, degli atei è che siamo sempre alla ricerca di prove, di certezze, ma la questione vera è che cosa faremmo se le trovassimo!!--(Padre Lucas Trevant, nel film il Rito)


    Saluti,Ciroemilio.

    Da: ciroemilio
    Data: mercoledì 23 novembre 2011 alle ore 14:05
  • L'etica (dal greco antico εθος
    (oήθος),èthos, "carattere", "comportamento", "costume", "consuetudine") è un ramo della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico ovvero distinguerli in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati.
    La definizione data di etica laica è del tutto soggettiva e non assolutamente riconducibile necessariamente all'utilità.Il presupposto del ragionamento è una forzatura e lo è tutto il conseguente ragionamento.Infatti è noto come i concetti di umanità, di rispetto per la vita, per l'ambiente, per gli animali, per le idee altrui, per la liberta' e altri valori fondamentali....siano da tutti riconosciuti e difesi indipendentemente da spirito laico o religioso.Non esiste nessun primato delle religioni sullo spirito laico...se non quello che le religioni, si danno con lo scopo...ovvio..di primeggiare.Purtroppo le religioni per spartirsi il mondo....hanno fatto guerre morti e sangue...e mi spiace ma...non sono sempre..state coerenti al messaggio e ai valori dichiarati.Molto meglio..mi pare abbia fatto lo spirito laico...e l'etica...laica....

    Da: Massimo Massei
    Data: lunedì 21 novembre 2011 alle ore 5:19
  • Per l'amico Ulysse,
    <"L'etica laica è fondata sull'utilità.
    Essere etici conviene, è utile.
    Conviene all'intera umanità, e quindi anche a ogni singolo individuo.
    Eppure quel singolo individuo potrebbe chiedersi: “Per quale motivo non dovrei agire direttamente per la mia utilità, per il mio interesse personale, anche se in contrasto con l'interesse dell'umanità?”
    Un'etica che si fonda sull'utilità è la negazione di se stessa. Semplicemente non esiste.
    Il laicismo, da sempre, maschera il proprio vuoto morale con un moralismo ipocrita, che si vanta di non avere certezze se non quella di essere onesto.
    Un moralismo che assume di volta in volta le forme dell'ambientalismo, del pacifismo o del giustizialismo, e che per convincere se stesso e gli altri di esistere ha bisogno di condannare.
    E di usare violenza.
    La morale, quella vera, non si nutre di condanne, ma della Misericordia e dell'Amore di un Padre, se non ci fosse il quale non potremmo mai essere, come siamo, fratelli".>


    ---Giorgio Roversi---


    P.S.= A chi questa riflessione, commento, come lo si voglia chiamare, ha strappato un sorriso, grazie anticipatamente.

    Saluti, Ciroemilio.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: domenica 20 novembre 2011 alle ore 18:01
  • aspetto e rido... chi vuole spiegare come non esista etica nello spirito laico!!!

    Da: Massimo Massei
    Data: domenica 20 novembre 2011 alle ore 15:17
  • Ciao Ulysse,
    purtroppo continui nell'affermare (e dalle tue parole constato che non sei un caso nel mio cammino spirituale, ma una tappa importante per amare, oltre che nell'Anima, ancora maggiormente Dio nella mia, forse limitata ma fantasiosa, intelligenza) che il Tutto o la Verità sia possibile solo crearli o giungervi grazie all'uomo, che non esiste nient'altro all'infuori di questa timida realtà, che cerca di farsi strada nella "superstizione" umana; ma poi credi anche nella fortuna, quella che aiuta gli audaci, quella che ha permesso ad Ulysse di poter riabbracciare e baciare Penelope; che ti posso più replicare, dalla tua contraddizione sono rimasto senza argomenti, all'infuori che, come fedele a Cristo, mi auguro che non t'accada lo stesso che è successo ad Hitler, il quale secondo delle ricerche, sia giunto all'intuito della razza ariana, dopo aver letto e riletto le filosofie illuministe ed in particolare quella di Voltaire, il quale affermava:- "Il sentimento di giustizia è così universalmente connaturato all'umanità da sembrare indipendente da ogni legge, partito o religione"!--vedi caro amico, (ed oggi compagno di pellegrinaggio verso la Verità) quel "sentimento" è ciò che differenzia le azioni di noi umani limitati, e quel "sembra", alcuni ammettono che si possa regolare in base alla norma di che cosa ognuno definisce di buono e giusto ed altri, come me, ritengono che sia buono e giusto poichè non umano (almeno per adesso).


    Saluti, poi domani dopo la Messa ti spiego il perchè dell'inesistenza dell'etica laica, ciao,
    Ciroemilio.




    N.B.= Causa ed effetto, per chi crede in Dio attraverso la consegna della sua vita come fece Gesù, sono il Suo progetto Universale: dalla Genesi all'escatologica conclusione.

    P.S.=Quella cristiana non è un'etica (questo termine è una scusa per austeri lassisti) ma morale divina, e le Sue regole non sono per colpevolizzare le persone, ma per indicare scelte umane ed umanizzanti, soprattutto in una società che banalizza il sesso, il matrimonio e l'Amore.

    Da: ciroemilio
    Data: sabato 19 novembre 2011 alle ore 22:23
  • Ciao Ciroemilio
    [Rif.:--"Il cuore ha le sue prigioni che l'intelligenza non può aprire"!!--]
    Frase fascinosa e conturbante, ma non ha significato pratico: mette in opposizione la capacità intellettiva e raziocinante dell’organo cerebrale, in definitiva di noi stessi coi nostri intimi contrasti, con un semlice muscolo ovviamente privo di consapevolezza.
    Il cuore, il fegato ed altri ammennicoli non ci hanno a che fare col nostro “sentire”.
    Sono solo metafore richiamate nel parlare comune…Il guaio è che distorcono, negli "ignari", la capacità di comprendere le vere funzioni dei nostri organi.
    Il problema è se ci si crede veramente o si sa che si parla per metafora di antica derivazione.

    Gli innamorati, senza cuoricini da disegnare e inviare a Natale come farebbero ad esprimere il loro amore?
    Ma è lapalissiano che inviando cuoricini sappiamo benissimo che il cuore non c’entra: l’amore è nella nostra mente e nella nostra consapevolezza…che fa battere il cuore.... o no?

    Quindi non si tratta di negare l’intervento, attraverso le nostre azioni, oltre che del pensiero, anche di emozioni, di sentimenti, di aspirazioni, di desideri, dell’audacia di esporsi al rischio o la vigliaccheria, o dell’empatia verso i propri simili ecc..…ma di sapere che il tutto emerge alla consapevolezza dai nostri processi mentali…magari sollecitati da un qualche chimismo che avviene altrove.
    Che poi si cada nella depressione o nelle più gioiosa esaltazione è sempre questione di processi mentali…conseguenti e sollecitati da eventi più o meno felici…o illusori e virtuali.
    L’irreale dualismo mente/cuore non ci ha a che fare…ovviamente!

    [RIF.: N.B.= Ma davvero credi che quando Ulysse baciò Penelope, al suo rientro ad Itaca, l'abbia fatto solo con la Mente??!?; e che, perdipiù, ci sia giunto soltanto grazie al "caso", alla sua intelligenza, alla dea fortuna, ai suoi meriti insomma e non per volontà di Dio??!?]
    A sentire il mito, Ulisse, nel suo girovagare, mobilitò tutti gli dei dell’Olimpo chi a favore e chi contro, ma Ulisse seppe ben giostrarsela, e se ritornò ad Itaca fu per gran parte merito suo…della sua intelligenza, furbizia ed audacia…ed un pò anche merito del Fato: fortuna audacia adiuvat…timidosque repellit!

    Gli antichi non avevano un preciso concetto delle relazioni di causa/effetto...per cui ogni causa era attribuita al volere e intervento di un Dio…ma oggi il principio causa/effetto dovrebbe essere ben chiaro…soprattutto per chi afferma non esserci divaricazione fra scienza e fede..

    [Rif.: P.S.=Quale etica laica è quella che concorda, ecc…………. affinchè la mia volontà prevalga sul mio Ego; è sulla responsabilità individuale, effettuata con coraggio morale e libertà assennata, che si fonda "l'etica di Cristo Gesù", che impedisce ogni tentativo facile e farisaico di deresponsabilizzazione.]
    Lascia perdere i vari Obama…leggi piuttosto gli autori del periodo dell’illuminismo francese ed i vari filosofi che si susseguirono…anche quelli che diedero vita al nostro risorgimento fino ad oggi…vedrai che l’etica laica non differisce molto dall’etica di Gesù…salvo che Gesù non è citato, e, in più, l’etica laica è finalizzata alla formazione dello stato laico e di liberi cittadini non soggetti a Re, Principi, Vescovi, Papi, ecc…L’antico Cesare, cui Gesù si limitava ad attribuire obbedienza per le cose terrene, non è più così tranquillo... seduto su di un instabile trono.
    Che poi la cosa riesca perfettamente è un altro conto…nemmeno l’etica cristiana è completamente riuscita…pur da 2000 anni operante : è sempre un tendere!...importante è impegnarsi!
    Con affetto e stima…ciao!

    Da: ulysse
    Data: sabato 19 novembre 2011 alle ore 19:50
  • Salve caro Ulysse,
    se tu ami qualcuno, t'emozioni d'avanti ad un film, o pensi ad un defunto solo con la Mente, ovviando lo Spirito, l'Anima, il Cuore, è una tua convinzione più che giusta sotto il punto di vista scientifico e nella logica della filosofia materialista, ma questa tua stessa opinione, diverrà perplessità quando, così come il mitico Ulysse, vorrai rientrare ad Itaca, da Penelope ed Argo, nei tuoi vigneti e frutteti e qualche circostanza "casuale", ti farà circumnavigare per il Mediterraneo; allora senza fegato (il coraggio), senza cuore (la generosa carità), e discutendo solo con la mente, ci si può anche abbandonare alla disperazione o, come viene interpretata oggi, alla depressione.
    --"Il cuore ha le sue prigioni che l'intelligenza non può aprire"!!--

    Sinceri saluti affettuosi,
    Ciroemilio.

    N.B.= Ma davvero credi che quando Ulysse baciò Penelope, al suo rientro ad Itaca, l'abbia fatto solo con la Mente??!?; e che, perdipiù, ci sia giunto soltanto grazie al "caso", alla sua intelligenza, alla dea fortuna, ai suoi meriti insomma e non per volontà di Dio??!?
    Pensaci sù!


    P.S.=Quale etica laica è quella che concorda, quella di Obama l'americano oppure di Obama l'afgano??!?; nel frattempo che s'accordano io mi sforzo, nei fatti, facendomi anche violenza, affinchè la mia volontà prevalga sul mio Ego; è sulla responsabilità individuale, effettuata con coraggio morale e libertà assennata, che si fonda "l'etica di Cristo Gesù", che impedisce ogni tentativo facile e farisaico di deresponsabilizzazione.


    Ciao.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: giovedì 17 novembre 2011 alle ore 15:32
  • Ciao Ciroemilio,
    Ti ringrazio delle spiegazioni circa l’ambito pensante e senziente, ma è pura fantasia è riflette una ideologia non più accettata…nemmeno, credo, dalla teologia ufficiale della Chiesa.
    Fino al XIX secolo si sapeva ancora molto poco circa le funzioni dei vari organi del nostro corpo per cui si attribuivano loro funzioni improprie.
    Per esempio al cuore si attribuivano le esternazioni relative al sentimento alla generosità, al coraggio…magari assieme col fegato.
    Ad esempio di un uomo coraggioso si diceva che aveva fegato!
    Di un uomo generoso e caritatevole si diceva che aveva cuore!
    E, per derivazione/estrapolazione/estensione, lo si dice anche oggi…nel parlare comune e nella psicologia ingenuo/popolare o dell’amore in genere.
    In realtà il cuore è solo un muscolo adeguatamente strutturato, con cellule ad hoc, ad espletare la sua azione di pompaggio ritmico ed il fegato è un grande laboratorio chimico.

    Nessun pensiero, sentimento, pulsione, ha origine in essi.
    Stessa sorte spetta ad altri organi del corpo cui si attribuirebbero funzioni relative al nostro stato mentale od esplicante un suo controllo.

    L’unico nostro organo legittimato a pensare, sentire, decidere, esplicare, ecc…con maggiore o minore impegno, intensità e forza è il nostro organo cerebrale supportato dal sistema nervoso che ha ramificazioni in tutto il corpo a raccogliere i segnali (eccitazioni elettrochimiche con produzione di particolari molecole, adrenalina, ormoni, ecc…) coi quali le varie parti del corpo comunicano al cervello il proprio stato o le proprie esigenze …e, viceversa, il cervello innesca le azioni/reazioni opportune conscie o inconscie che siano.
    Anch’io ho fatto qui un pò di neuroscienza ingenua, ma certo più prossima alla realtà di quanto tu sembri pensare…prossimo al fantasticare.
    Bisognerebbe vedere alcune definizioni per lo meno approssimate.
    *-ISTINTO: sono indicate come prodotto dell’istinto (del DNA) le esternazioni e caratteristiche comportamentali derivate direttamente dal sistema genetico del vivente. Nell’uomo tali esternazioni si dicono anche pulsioni ed il raziocinio si sforza di dominarle inducendo fin da piccoli educazione, formazione, abitudini, trasmissione culturale, condizionamenti, ecc…persino capacità di ipocrisia…sperabile nella sua più elevata accezione.
    Nei cosiddetti animali inferiori l’istinto tende a prevalere e, mancando essi di raziocinio, l’istinto è essenziale al loro vivere tanto che i più bassi livelli (ad es.: lombrichi, insetti…ecc..e poi… unicellulari, batteri, amebe, ecc…) …vivono solo diretti dal puro istinto.

    *-INTUITO: capacità di giungere, nell’attimo, ad una esplicazione concettuale saltando alcuni passi usuali del processo raziocinante. Magari ci avevi pensato tutto il giorno senza cavare un ragno dal buco…ma la notte o il mattino dopo improvvisamente tutto ti diventa chiaro.
    Si dice anche capacità di pensiero laterale o divergente in contrapposizione al pensiero verticale che sarebbe quello del raziocinio.
    Di pensiero laterale devono essere specialmente dotati gli artisti ed i creativi in genere…compresi i ricercatori scientifici.…altrimenti non lo sarebbero. In effetti non si vive solo di raziocinio o, d’altra parte, solo di pensiero laterale intuitivo: i due tipi di pensiero sono sinergici…indispensabili l’uno all’altro per giungere a soluzione.

    Ad es.: si dice che dall’ osservazione della caduta della leggendaria mela, Newton abbia ricavato l’intuizione della “gravitazione universale”!
    Ma è anche vero che l’intuizione improvvisa la ebbe finalmente Newton perchè lui stesso, e prima di lui altri e Galileo stesso, già ci avevano ragionato sopra per anni e secoli.

    [Rif.:P.S.= rileggi meglio la mia affermazione sul raziocinio, hai saltato un "mai".]
    Hai ragione, mi congratulo per la tua analisi e chiedo scusa: cancella l’osservazione relativa!

    [Rif.: N.B.= La più alta ed armonica apologia non è niente al cospetto del più insignificante ma sincero atto di Carità, cioè, la migliore teologia può far apparire che qualcosa di vero sia contenuta in essa, ma non serve a niente se non seguita dall'azione ed eseguita con tutto se stessi. Dio è nei fatti non nelle chiacchiere.]
    E’ vero: più fatti e meno chiacchiere!
    Ma il ricorso a Dio è una evidente metafora!
    Comunque l’etica laica concorda!
    Ciao! ulysse

    Da: ulysse
    Data: mercoledì 16 novembre 2011 alle ore 19:22
  • Ciao Ulysse,
    ogni promessa è un dovere e quindi ti spiego, semplicemente, qual'è, secondo me, la differenza tra l'istinto e l'intuito; allora l'istinto è quando ragioni solo col cuore od ami solo con il cervello, ossia, quando affronti la Vita e tutte le sue vicessitudini con uno solo di questi evoluti organi (secondo te), doni divini (per me); mentre l'intuito è quando, prima inconsciamente e poi sempre più volutamente, vivi facendo interagire completamente questi due mondi.


    Saluti, Ciroemilio.


    P.S.= rileggi meglio la mia affermazione sul raziocinio, hai saltato un "mai".




    N.B.= La più alta ed armonica apologia non è niente al cospetto del più insignificante ma sincero atto di Carità, cioè, la migliore teologia può far apparire che qualcosa di vero sia contenuta in essa, ma non serve a niente se non seguita dall'azione ed eseguita con tutto se stessi. Dio è nei fatti non nelle chiacchiere.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: martedì 15 novembre 2011 alle ore 19:02
  • Salve Ulysse,
    certo è difficile essere coordinati e senza distorsioni nella propria "espressione linguistica", avendo studiato fino alla terza media, ma come tu ben sottolinei: "la confidenza" proveniente dalla Fede, e sviluppata ancora più profondamente, dopo la sottomissione a Dio, attraverso Cristo Gesù e tutte le Sue leggende, mi concedono il piacere di vivere, essendo ancora "molto umano" (infatti Santi si è acclamati dopo la Morte), con più serenità, allegria e pace nel cuore le mie contraddizioni, il mio essere limitato.
    Come, invece, reagiscono gli umani (senza Dio) nel momento che non raggiungono l'autorealizzazione, oppure non riescono a giungere ciò che s'erano prefissi??!?
    Con la disperazione; perchè per loro, non essendoci un Dio, hanno fallito secondo gli schemi umani dettati dai dogma sociali, non hanno potuto concludere i loro "personali" progetti, perchè "casualmente" è accaduto qualcosa, che ha reso vano ogni orgogliosa e superba "fiducia", nella sola ed unica cosa che conta per loro: il loro Ego.


    [(in settimana ti esprimerò linguisticamente,secondo me(umilmente) qual'è la differenza tra l'istinto e l'intuito)]

    Saluti, Ciroemilio.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: domenica 13 novembre 2011 alle ore 22:56
  • Amico Ciroemilio,
    Della mia coerenza non saprei…ma nel tuo giudizio c’è un conflitto di interessi…come s’usa dire…per cui…!?.
    Trovo invece, nelle parole e frasi di questa tua nota, oggettive incoerenze e contraddizioni…presumibilmente le vivi anche…ma certo confidi nella fede: se smuove le montagne vuoi che non possa distorcere, a fin di bene, una qualche espressione linguistica?
    A mio disdoro, l’esaltazione mistica può tutto!
    Comunque, perdona, ma ho letto scritti di teologia assai più coerenti e meno contradditori!
    ANALISI:
    [Rif.:forse hai ragione, preferisco rispondere ad una tua interrogazione che dover, ulteriormente, cercare di farti comprendere l'incoerenza nel dire e, soprattutto, nel vivere,]
    Nel mio kilometrico precedente post avevo fatto osservazioni e domande:…a nessuna hai risposto nel merito: parli solo di incoerenza…ma vorrei di seguito analizzare le tue incoerenze: ad es.:
    [RIF.:… il non credere ai marziani è istintivo e quindi animalesco,]
    Hai mai visto marziani? Fotografie? Indizi? Credo mai…ma appaiono tanto inevidenti che potremmo persino adorarli e trovarci serenità, conforto o esaltazione…come in effetti accade con altri analoghi casi di inevidenza…come, ad es.. nel piacere e immensa gioia nell’incontrare Dio e nel recepirne il consiglio!
    Purtroppo io non l’ho mai incontrato…ma la fede, supportata dalla immaginazione e dal desiderio, può tutto.
    Perché non approfittarne? Capisco che, per un credente, la cosa sia inconcepibile!

    Comunque anche gli umani sono normalmente dotati di istinti: cosa sarebbe il DNA?. In ogni caso, pur attribuendo al significante “animalesco” un significato spregiativo, la mia gatta mi induce tranquillità, mi dà conforto ed amicizia…pur nelle sue limitate esternazioni di piccolo animalino…anche dotato di unghie e di denti!
    [RIF.;niente a che vedere con il piacere della razionalità dell'intuito umano.]
    Prima dici che è istintivo animalesco poi che l’intuito umano è razionale: Osservo che l’istinto non è esclusivo degli animali (che poi, a rigori, anche noi HSS saremo animali) ed osservo anche che l’intuizione non rientra nei processi raziocinanti….si dice piuttosto che l’intuito (esplicazione, peraltro, pregevole) sia una possibilità del pensiero laterale o divergente…che facciamo emerge per altra via che non il raziocinio.

    [RIF.: …nel sagace e mai impulsivo e passionale raziocinio.]
    Il mio vocabolario non parla di “impulsività passionale” insita nel ”raziocinio”. Direi che le due esplicazioni sono incompatibili e reciprocamente contrarie: sembra, in effetti, che ogni deviazione dialettica sia buona …”pro domo tua”!
    [RIF.:Saluti... e poi la cenere cosparsa la lascio agli scribi ed ai farisei,]
    Ma credo che anche i santi penitenti si cospargessero il capo di cenere…all’occasione!...ma era uso antico anche pagano.
    [RIF.: noi cerchiamo di diventare fratelli in Cristo, protagonisti della propria vita, capitani della propria Anima.]
    Tendere alla fratellanza, rivolta al bene comune, è ottima cosa che sia in Cristo, in Budda, in Allah o in Mao, ecc…ma temo che questo significhi rinunciare al proprio protagonismo, per lo meno non chiamarlo tale, sarebbe supponenza e mancanza di umiltà.
    Ed anche aspirare ad essere “Capitani della propria anima” contrasterebbe con le regola dell’umiltà…e poi bisognerebbe prima trovarla l’anima…Ma poi come sarebbe possibile? non è l'anima che ci guida e preserva?
    Io parlerei piuttosto di mente, consapevolezza, autorealizzazione, ecc…
    Ciao!....alla prossima!...ulysse

    Da: ulysse
    Data: domenica 13 novembre 2011 alle ore 14:07
  • Per il mitologico acheo,
    forse hai ragioni, preferisco rispondere ad una tua interrogazione che dover, ulteriormente, cercare di farti comprendere l'incoerenza nel dire e, soprattutto, nel vivere, che il non credere ai marziani è istintivo e quindi animalesco, niente a che vedere con il piacere della razionalità dell'intuito umano.
    Dio è nel piacere delle azioni sotto i suoi consigli, ma anche immensa gioia (beatitudine), nell'incontrarlo nel sagace e mai impulsivo e passionale raziocinio.
    Saluti e poi la cenere cosparsa la lascio agli scribi ed ai farisei, noi cerchiamo di diventare fratelli in Cristo, protagonisti della propria vita, capitani della propria Anima.

    Ciao, Ciroemilio.

    Da: Anonimo
    Data: mercoledì 9 novembre 2011 alle ore 15:23
  • Amico Ciroemilio,
    Non c'è bisogno che ti cosparga il capo di cenere....
    Ma la prossima volta t'interrogo!
    ciao.

    Da: ulysse
    Data: mercoledì 9 novembre 2011 alle ore 13:00
  • Per Ulysse,
    scusa e perdonami.

    Sempre più vicino alla tua causa,
    Ciroemilio.

    Da: ciroemilio
    Data: martedì 8 novembre 2011 alle ore 16:07
  • Salve caro amico Ciroemilio,
    Un piccolo rimoprovero: io m’impegno a chiosare ogni tua frase e tu nemmeno leggi…una semplice scorsa e via: ti sei preso paura dalla lunghezza! Ma, come sai, la via della conoscenza e dura e perigliosa: se non leggi le mie chiose finisci col pensare e dire sempre le stesse cose!

    Infatti , immagino , sempre con credenti cattolici baciapile avrai a che fare: che contributo possono darti essi? forse dei conforto in ciò che gia credi e sai, ma che altro di sapere universale?
    Quindi, consiglierei ...estendi la tua cerchia!
    Anche se non concordi devi capire ciò che scrivo e rispondere a tono …se no che gusto c’è? …restiamo sempre allo stesso punto!
    Dunque:
    [Rif.:mi sarebbe bastato anche un semplice e molto umano "non Credo in Dio", perchè il voler spiegare anche il perchè di questa decisione, (visto, più che letto, tutto il tuo commento), è come voler far comprendere (a qualcuno che crede), che la pena di morte è molto più efficace che il carcere a vita e quindi giustificare tale risoluzione.]
    In primi, il fatto di non credere non deriva da una decisione: è un fatto spontaneo...come non credere ai marziani!

    Quindi non mi limito mai ad una enunciazione apodittica senza spiegare il perché: se non ti dico il perchè tu puoi risponde solo… sì,no, bene, male,…ecc…senza niente conoscere o conoscermi. Ti offro invece l’occasione di controbattere: ogni enunciazione deve offrire la possibilità della confutazione dialettica.

    Forse dipende dal nostro rispettivo percorso formativo: per me tendenzialmente dialettico, per te prevalentemente dogmatico.

    [Rif.:Per chi agisce, riflette e gestisce il tutto, sempre e solamente, con la coesione coerente del cuore e della mente, solo Dio può giustificare, illuminare e glorificare.]
    Ecco, questa è un’affermazione apodittica senza alcuna spiegazione o dimostrazione o ragionamento logico: è così perchè è così!?
    No c’è appiglio per confutare e concordare dialetticamente: forse un testo di teologia (di cui non dispongo) potrebbe offrire un qualche riferimento logico
    Qui, per ora, posso solo riferirmi alla mia esperienza: io agisco, gestisco e coordino nei pensieri, decisioni ed emozioni, a confronto con l’ambiente, in modo logico, coerente e indipendente...credo.… se non fosse per le esigenze sociali, affettive, ecc… del vivere civile.
    Non percepisco in alcun modo giustificazioni glorificanti extraumane…non ne vedo/sento la necessità: è un significante senza significato, forse frutto dell’immaginario collettivo dei credenti.

    [Rif.:Così come ha detto il Papa, ai non credenti presenti e da lui invitati la settimana scorsa ad Assisi, mi commiato oggi:- "Che nella tua ricerca della Verità, nel tuo pellegrinaggio verso questa sagace Sapienza universale, possa sempre incontrare circonstanze che diventino occasioni e persone che si trasformino in opportunità d'empatia, d'amore, di solidarietà"!!]
    Ti ringrazio dell’augurio per il mio pellegrinaggio verso la sagace conoscenza e sapienza universale… della scienza… che sempre mi sforzo di perseguire e diffondere …persino fra i credenti.
    Il mio augurio, che tu persegua la stessa sapienza e circostanze similari, se non così autoritario come quello del Papa (non ho dietro di me una storia bimillenaria), è però altrettanto sincero.
    Ciao!....ulysse

    Da: ulysse
    Data: martedì 8 novembre 2011 alle ore 14:18
  • Salve caro amico mio Ulysse,
    mi sarebbe bastato anche un semplice e molto umano "non Credo in Dio", perchè il voler spiegare anche il perchè di questa decisione, (visto, più che letto, tutto il tuo commento), è come voler far comprendere (a qualcuno che crede), che la pena di morte è molto più efficace che il carcere a vita e quindi giustificare tale risoluzione.
    Per chi agisce, riflette e gestisce il tutto, sempre e solamente, con la coesione coerente del cuore e della mente, solo Dio può giustificare, illuminare e glorificare.
    Così come ha detto il Papa, ai non credenti presenti e da lui invitati la settimana scorsa ad Assisi, mi commiato oggi:- "Che nella tua ricerca della Verità, nel tuo pellegrinaggio verso questa sagace Sapienza universale, possa sempre incontrare circonstanze che diventino occasioni e persone che si trasformino in opportunità d'empatia, d'amore, di solidarietà"!!

    Ciao alla prossima.
    Ciroemilio

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: lunedì 7 novembre 2011 alle ore 14:26
  • Carissimo Ciroemilio
    Forse è un pò presunzione quella tua di pensare di trasmetermi verità ed equilibrio. Ma perchè non potrei essere io, invece, il traghettatore nel regno della verità?
    (Noto che in seguito indicherò con [RIF.:…..] le tue frasi in commento.)

    [RIF.: Il male principale in ciascuno essere umano, oltre l'intolleranza, è l'ipocrisia; ma non tanto quella gestita verso gli altri, ma propria la più difficile d'affrontare: quella verso noi stessi!!]
    Noto che insinui spesso l’idea della ipocrisia, del non essere sinceri. Sembra che per te, un non credente, un ateo, un agnostico...un semplice laico, non possa essere cosciente e sincero verso gli altri o verso se stesso…quindi ipocrita…che rimuove l’idea di dio per mancanza di coraggio!?
    Io, invece, ti credo sincero nel tuo credere, ma anch’io rivendico la mia sincerità nel non credere e così è per tanti altri.
    Non è più il tempo dei mangiapreti! Non siamo nemici di dio o amici del diavolo : non si può essere amici o nemici di qualcosa che non c’è!

    [RIF.:Se uno non ha il coraggio di esaminarsi seriamente e non vuole accettare, obiettivamente, le sue paure, le proprie"verità" presenti e progredite nel coerente centro del più intimo sé stesso, non è che vivrà connesso, felicemente, alla sola ed unica Verità, sempre uguale e non semplice per tutti, e molto meno potrà giungere alla totale soddisfazione mentale, ovviando questa visione, questa buona battaglia, come qualcuno ama definirla.]
    Il tuo discorso sarebbe logico e consequenziale se questa “verità” esistesse: solo che non esiste: come posso connettermi a qualcosa che non c’è se non nella immaginazione e desiderio di qualcuno…di quelli che si definiscono credenti?

    D’altra parte tu attribuisci la mancata connessione al fatto che non avrei coraggio o sarei incapace di autoanalizarmi, di guardarmi dentro, sia perché questa verità è complessa sia per paura ed ipocrisia o malanimo.
    In realtà penso che la mia capacità di analisi, sia essa interiore o esteriore, sia comunque superiore alla media degli umani, soprattutto perché la mia formazione tecnico/scientifica mi ci ha allenato. Non parlo di meditazione mistica su di una indefinita entità in cui, comunque, già pregiudizialmente, si crede, ma di analizzare compiutamente le possibilità di essere o non essere vere le leggi dell’universo e relative conseguenze…fino agli accadimenti quotidiani…al di fuori di ogni pregiudizio.

    Che poi non capisco perché dovrei avere timore di riconoscere un qualcosa che mi appare vero e reale e cosa c’entri l’ipocrisia.
    Se una enunciazione mi appare invece falsa è ovvio che non la posso riconoscere vera e reale…senza alcuna ipocrisia.

    Ed anche non mi spiego perché il non perseguire ciò che tu chiami “verità” (che comunque non è supportata da alcun fatto o indizio o sperimentazione) dovrebbe inibire l’accesso al mio pieno equilibrio mentale…che in realtà già penso di possedere…almeno entro la media degli orsi.
    E ancora ti chiedo cosa sia la verità…soprattutto cosa dice: s’intende per “verità” cio’ che dicono le cosiddette sacre scritture (ma si tratta in genere di storielle!) o s’intende e si raccomanda l’amore, la speranza, la tolleranza, ecc… in senso lato?
    Ma mi pare che questo già sappiamo: lo dice anche la costituzione, la carta dei diritti dell’uomo, degli animali, ecc…ed io ovviamente concordo!
    Ma lo posso leggere in Wikipedia…non è necessario ricorrere ad antichi sacri testi o alla comunione con l’ipotetico dio.

    [RIF.:Quindi continuando a dire che Fede & Scienza sono due mondi totalmente differenti, significa che non accetti ancora di scendere dal piedistallo e mostrarti davvero come tu sei, cioè, una persona che non crede in Dio, non ci vedo niente di strano, è una tua libera scelta,]
    In realtà non c’è alcun piedistallo e non ho difficoltà, come ben vedi, a dire che non credo esista un dio. In realtà vado ben oltre: non esiste nel bio-micro-macro universo o multiverso alcuna entità trascendente dotata di un qualche tipo di intelligenza/volontà ordinatrice.

    La materia/energia di cui si costituisce l’universo in senso lato, ha certe specifiche proprietà da cui scaturiscono le leggi mutevoli dell’universo medesimo in continua evoluzione.
    Come può accadere questo?
    In parte la scienza stabilizzata ce lo dice e in parte è in corso di ricerca…e sempre più si saprà!
    Ciò che già sappiamo ci conferma in questa "fede"…che possiamo tuttavia mutare, se fatti e teorie avverse intervengono. Comunque oggi funziona secondo l'interpretazione della scinza...

    L’immutabilità di leggi e dogmi non è affatto indice di verità certa anzi…è il contrario!
    Infatti ogni teoria è confutabile e prima o poi lo sarà… sia pure fra mille anni.
    Di contro la fede teologica, non dice niente…se non che tutto viene da dio! …quindi ne sappiamo quanto prima!
    Non possiamo certo fermarci al discorso della Genesi!...ci ricaveremmo i superconduttori? …tanto per fare un esempio?..o la Tomografia Assiale Computerizzata?...o tutto il resto?
    Comunque non c’è niente da decidere: è solo questione di distinguere l’esistente dall’inesistente.

    [RIF.:cosa che è più difficile da comprendere verso chi sceglie, sempre liberamente, d'essere agnostico, ossia, una persona che si "astiene" dal prendere una posizione, che poi in fin dei conti è pur sempre una decisione, una presa di parte, ma con molto timore ed una larga discrepanza nella propria definizione di Verità!!]
    Chi si dichiara agnostico è semplicemente dubbioso: ammette che qualcosa gli possa sfuggire...non c'è alcun timore...ma timore di che cosa?
    Del resto io stesso considero ogni eventualità, ma poichè tengo i piedi per terra non posso lasciarmi andare a fantasie piu' o meno fascinose e salvifiche.

    Del resto anche la scienza assume un posizione agnostica: l’universo emerge e funziona da sé, non c’è bisogno di interventi extra, ma se anche un qualcosa d’altro vuole esserci faccia pure…per quanto non sia indispensabile.
    Se per le possibili domande che ci facciamo dovessimo attribuire a un dio la soluzione...sarebbe finita la scienza!

    [RIF.:Allora dare la certezza, che la probabile formula corretta della Verità è celata nella sola Scienza, per me personalmente è senza criterio, e proprio grazie a te come già t'ho riferito che mi si è illuminato l'intuito; ascolta: se Dio esiste, essendo Onnipotente, Fede & Scienza, obbligatoriamente, discendono da Lui,]
    Sarebbe ovvio , il problema è che dio non esiste…e non solo…se anche ammettiamo che esista e che abbia strutturato l’universo, con relative leggi, egli non ce ne ha parlato!
    Gesù ha parlato d’amore, ma niente di leggi dell’universo…quelle ce le dobbiamo cercare e scoprire da noi con la ricerca scientifica...quindi è come se non....
    La teologia cui si riferisce la fede, infatti, non dice e non puo' sapere niente in proposito...altrimente sarebbe scinza! Ma non solo…rema anche contro!
    Per fare un esempio, Galileo fu processato dal sant’uffizio come eretico: diffondeva idee e concetti che la bibbia ed i pitagorici non approvavano e fu costretto ad abiurare, cioè a ritrattare la verità.
    Ma non è roba d’altri tempi, è roba attuale: papa Woityla solo una ventina d’anni fa ha accolto Galileo nell’Olimpo degli scienziati ammessi dalla Accademia Vaticana delle Scienze.
    Il libro di Darwin (l’origine delle specie) è rimasto all’indice fino alla metà del secolo scorso…e la teoria neodarwinista nemmeno oggi è ben accetta dalla chiesa.
    Lo stesso nostro parlamento, che dovrebbe essere rigorosamente laico, ha approvato recentemente leggi contrastanti la libertà di ricerca e sperimentazione scientifica e relative applicazioni.

    [Rif.: se Dio non esiste, non potrà mai la sola Scienza crearsene uno, perchè non esiste, sarebbe artificiale come: Manitù, Giove, Iside ecc., ecc., a meno che, la Scienza, non lo faccia per soddisfare il proprio orgoglio, la propria presunzione, ma allora si chiamerebbe il dio dell'egoismo e non, come noi cristiani cattolici praticanti precisiamo, un Dio d'Amore!!]
    Ma la scienza non vuole creare nessun dio; ne prescinde! Non c’è alcuna questione di orgoglio o presunzione: la scienza vuole solo essere libera e dotata di mezzi per scoprire sempre più a fondo quali sono le leggi che reggono e regolano il bio-micro-macro universo e preferirebbe che le ideologie se ne stessero per conto loro.

    Purtroppo, come la religione, anche la scienza, se non dispone di investimenti, finisce a catafascio..quindi è questione di crederci…a cosa? alla religione o alla scienza?
    Cosa è più urgente per l’umanità ..la ricerca per combattere il riscaldamento globale o sostenere le vocazioni dei preti…con amore!?
    Si potrebbe dire che non è necessario porre l’alternativa, ma il riscaldamento globale o il cancro o l'HIV, o altra piaga che colpisca l’umanità sono impellenti e gli investimenti per la ricerca non sono mai sufficienti.
    Non credo che il ricorrere alle preghiere, sia pure con amore, possa migliorare le cose. Ma anche sarei favorevole se non costasse niente…se tante energie, anche intellettive, non andassero sprecate.

    [RIF.:Da tutto ciò risolvo che non esiste un duello tra Fede & Scienza, ma, ripeto, tra chi crede in Dio e chi non lo vuole accettare nella propria esistenza, nient'altro.]
    Quindi supponi che coloro che non credono nella esistenza di un dio siano pazzi? O siano solo malevoli, egoisti, orgogliosi e presuntuosi?...ma per che cosa?
    Non pensi che possano avere le loro ragioni? Per esempio per la semplice ragione che un dio non esiste? Oppure per il fatto che, con tutto ciò che gli attribuiamo, egli non si manifesta?
    O non è invece che l’invenzione di dio sopperisce all’egoistica esigenza di conforto di chi non ha la forza d’animo di affrontare da solo la realtà della vita?
    In fondo è sempre stato questo il compito delle religioni: proteggere e salvare l’uomo dalle ire celesti!....dargli la motivazione e lo scopo che non è capace di costruirsi da solo.

    La religione quindi non ha fiducia che l’uomo possa farcela da solo e di conseguenza l’uomo effettivamente non ce la fà… ma,suddito e succube del cielo, si perde e si confonde.

    [RIF.:Sempre a tua disposizione, ma non contrapporre, illogicamente, due mondi che appartengono allo stesso Universo, non esiste un uomo senza cervello e molto meno può sopravvivere "senza cuore" !!!]
    Cercheremo di sopravvivere..noi pazzi che sfidiamo il cielo (sic!)
    Ma non è questione né di cervello né di cuore o di illogica contrapposizione.
    Il fatto è che la realtà dell’universo e sue ricadute tecnologiche, anche nel campo della biologia, è solo quella che si evolve nella interpretzione della scienza.
    Le religioni, dal canto loro predichino pure l’amore e la fratellanza che nemmeno la rivoluzione francese contestava…anzi!
    Ma, in riferimento alla conoscenza, le religioni, tradizionalmente legate ai sacri antichi testi e dogmi, non sanno gestire il cambiamento che le leggi dell’universo e dell’uomo perseguono….quindi le narrazioni religiose non possono essere che false e restare tali…di un mondo vecchio di 2000 anni.
    Saluti sempre più affettuosi e sinceri… ulysse!!

    Da: ulysse
    Data: domenica 6 novembre 2011 alle ore 21:15
  • Carissimo Ulysse,
    non ho avuto il tempo di risponderti ieri, ma è impossibile, così come c'insegnano le "parabole", non soddisfare un'anima, una persona, un'amico che ha sete di Verità e fame di equilibrio!!
    Il male principale in ciascuno essere umano, oltre l'intolleranza, è l'ipocrisia; ma non tanto quella gestita verso gli altri, ma propria la più difficile d'affrontare: quella verso noi stessi!!
    Se uno non ha il coraggio di esaminarsi seriamente e non vuole accettare, obiettivamente, le sue paure, le proprie"verità" presenti e progredite nel coerente centro del più intimo sé stesso, non è che vivrà connesso, felicemente, alla sola ed unica Verità, sempre uguale e non semplice per tutti, e molto meno potrà giungere alla totale soddisfazione mentale, ovviando questa visione, questa buona battaglia, come qualcuno ama definirla.
    Quindi continuando a dire che Fede & Scienza sono due mondi totalmente differenti, significa che non accetti ancora di scendere dal piedistallo e mostrarti davvero come tu sei, cioè, una persona che non crede in Dio, non ci vedo niente di strano, è una tua libera scelta, cosa che è più difficilele da comprendere verso chi sceglie, sempre liberamente, d'essere agnostico, ossia, una persona che si "astiene" dal prendere una posizione, che poi in fin dei conti è pur sempre una decisione, una presa di parte, ma con molto timore ed una larga discrepanza nella propria definizione di Verità!!
    Allora dare la certezza, che la probabile formula corretta della Verità è celata nella sola Scienza, per me personalmente è senza criterio, e proprio grazie a te come già t'ho riferito che mi si è illuminato l'intuito; ascolta: se Dio esiste, essendo Onnipotente, Fede & Scienza, obbligatoriamente, discendono da Lui, se Dio non esiste, non potrà mai la sola Scienza crearsene uno, perchè non esiste, sarebbe artificiale come: Manitù, Giove, Iside ecc., ecc., a meno che, la Scienza, non lo faccia per soddisfare il proprio orgoglio, la propria presunzione, ma allora si chiamerebbe il dio dell'egoismo e non, come noi cristiani cattolici praticanti precisiamo, un Dio d'Amore!!
    Da tutto ciò risolvo che non esiste un duello tra Fede & Scienza, ma, ripeto, tra chi crede in Dio e chi non lo vuole accettare nella propria esistenza, nient'altro.
    Sempre a tua disposizione, ma non contrapporre, illogicamente, due mondi che appartengono allo stesso Universo, non esiste un uomo senza cervello e molto meno può sopravvivere "senza cuore" !!!
    Saluti sempre più affettuosi e sinceri, Ciroemilio!!

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: lunedì 31 ottobre 2011 alle ore 23:56
  • Amico Croemilio,
    Rispondo in prevalenza alla prima tua frase…forse in seguito risponderò ad altre.
    [RIF.: ancora non accetti….. che non esiste rivalità tra Fede & Scienza, ma solo c'è una differenza di comportamenti nei rapporti con la vita e con il prossimo, tra chi crede in Dio (sinceramente) e chi è scettico/miscredente.]

    Non parlerei di rivalità…sono prorio due mondi: conseguentemente anche il comportamento, il sentire ed il pensare di chi appartiene ad un mondo differiscono da quelli dell’altro…con tutte le gradazioni intermedie.
    In particolare, sembra che i credenti pensino che gli scettici, agnostici e atei vivano turbati e confusi…persino infelici, e che debbano aprirsi a Dio se si vogliono salvare nella vita eterna e sentirsi sereni e in pace con la coscienza…e sempre si crede che, prima o poi, questo accadrà per tutti…per i buoni almeno.

    Invero, io non mi sento affatto confuso e turbato. Ho fiducia nella esplicazione scientifica non come verità assoluta, ma come la più affidabile, nelle sue congruenze con il reale, fra le varie verità che vengono propagandate.
    Spero che la scienza ci salverà, ma non intendo una salvezza spirituale per il supposto mondo di dopo, ma semplicemente la salvezza fisica della specie e del mondo dagli incombenti disastri ecologici.
    A salvarci dai disastri economico/sociali ci dovrebbe pensare la politica. In ogni caso è l’uomo, che, nella eticità delle sue istituzioni, deve essere protagonista.

    Peraltro la scienza non è in competizione con la fede: semplicemente ne prescinde e le strade perseguite divergono.
    Ora non si tratta di credersi forti o deboli, di essere presuntuosi o ignavi o di essere o non essere vittime delle pulsioni che l’uomo persegue: i caratteri dei singoli non c’entrano… solo è vero che l’universo biofisico, nella sue astrazioni e concretezze che siano, è autonomo, non è permeato da forze trascendenti o da volontà superiori e, in definitiva, non si può credere ciò che non è: non c'è nessuna rivelazione se non nell'immaginario sperato.
    Ne consegue che è meglio accettare il fatto che è e prepararsi/allenarsi, studiare per essere fisicamente e spiritualmente autosufficienti nel nostro spirito e nelle nostre aspirazioni di uomini.

    Tu cerchi la salvezza in Dio fautore di tutte le virtù: per te ciò che diverge dal Dio che ti conforta e ti pacifica ha scarsa o nulla importanza: se il premio è l’unione con Dio, tutta la specie umana può essere fisicamente sacrificata.
    Io cerco e trovo in me stesso, spero, e nella società, con le sue esplicazioni affettive, empatiche, artistiche, scientifiche, ecc… la forza e l’incentivazione a sopravvivere e migliorare, fisicamente, spiritualmente e moralmente insieme con l’ambito sociale in cui mi trovo.
    Può essere che ancora non siamo maturi per questo e che non siamo emotivamente autosufficienti…ma questa è comunque la strada per diventare autosufficienti: penso che confidare in forze esterne trascendenti sia illusione dannosa che deprime le capacità umane.

    Nonostante il cosiddetto libero arbitrio, il credente resta succube.
    Per Sant’Agostino, infatti, solo con l’aiuto di Dio l’uomo può spiritualmente salvarsi e fare il bene.

    Per noi laici la realtà e funzionalità del biouniverso, che certo la scienza ancora non conosce nella sua interezza, ma cbe in buona parte conosce, è insita nella natura dell’universo medesimo in continua trasformazione ed evoluzione tanto da arrivare al formarsi di un ambiente antropico e a far scaturire la vita, il pensiero, la mente e la spiritualità umana, da particolari combinazioni e interazioni caratteristiche degli elementi fondamentali di origine materiale ed energetica.
    Noi siano il frutto del superamento della materialità a prescindere dal sussidio della divinità: spetta solo a noi di laicamente mantenerci e migliorare nelle varie implicazioni personali e sociali.

    Mi viene ora in mente un libro abbastanza recente di Eugenio Scalfari edito da Einaudi: ”Per l’alto mare aperto”.
    Forse la sua lettura potrebbe introdurti ad una nuova piu' ampia visione.
    Ciao!

    Da: ulysse
    Data: mercoledì 26 ottobre 2011 alle ore 18:31
  • Caro Ulysse,
    per prima cosa sono felice di riascoltarti, anche se posso constatare che ancora non accetti (e non per questo diminuendo su efficacia) che non esiste una rivalità tra Fede & Scienza, ma solo c'è una differenza di comportamenti nei rapporti con la vita e con il prossimo, tra chi crede in Dio (sinceramente) e chi è scettico su questa teoria o miscredente.
    Affermare che in una delle due parole risieda tutta la Verità è logicamente (per la logica umana) impossibile, ed io ci sono giunto grazie a questo nostro ciarlare, che va avanti da un paio di mesi se non oltre.
    Non ti fermare a cercare di sfamare, con la sola Scienza, tutta la popolazione che giace su questo pianeta affamato, prova, se ci riesci, a cercare di vincere, con la Fede, la tua "schiavitù" ai vizi ed a quegli abusi d'abitudini che t'allontanano da quella serenità che è in noi.
    "Vincere l'intima servitù è più importante che vincere il mondo intero"!!, si diceva già nel Medio Evo, questo è rispondere soggettivamente, senza paure o sotterfugi, a se credo o non credo nella mia forza e sapienza spirituale; non se il mondo è stato creato dal Bing-Bang o da Dio, queste sono deviazioni per evitare di confrontarci con quelle "parabole Universali" che oggi tutti, grazie all'evoluzione, conosciamo.
    E se hai il coraggio di riconoscere le tue dobolezze, hai già tutta la forza che ti servirà per superarle, questo è inspiegabile, per adesso, dalla Scienza, ma non per questo essere limitati, uno si schiera contro la Scienza o s'allontana da essa, anzi, è la Fede riposta nella Scienza che darà l'impulso e farà superare le prove che aspettano l'umanità, come collettività e non come singoli spettatori.
    L'anima e cio' che essa ci suggerisce anche quando non vogliamo darle ascolto, è la piu' angosciante spia che un nemico o anche un amico possa mandare!; ascoltala ogni tanto, caro Ulysse, e vedrai che già puoi essere salvato!!

    Saluti sinceri,
    Ciroemilio.

    P.S.= Sperare che le cose diano frutti, ti ricordo che già tempo fa ti spiegai, è non dare il vero e giusto significato a questo stato d'animo, perchè in caso non ci siano i frutti come reagiresti??!? Con la disperazione!!
    Mentre dare il valore che "speranza= tutto ha un senso", anche i tuoi frutti marci acquisteranno una Scienza, no??!?

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: lunedì 24 ottobre 2011 alle ore 3:03
  • Amico Ciroemilio
    Certo è difficile, per chi persegue una unica e sola Vision, che chiama VERITA’, ammettere che siano VERE o concepibili altre VERITA’: chi non “vede” l'evidente non può essere che cieco.
    Certo si può anche dire che quella attribuita a Cristo sia una verità universale, sulla quale non dubito che concordiamo, ma è troppo facile!
    Se parliamo di amore, pace, tolleranza, giustizia, generosità, empatia, difesa della dignità e della vita umana, ecc… concordiamo che sono valori da perseguire col massimo impegno, ma è quando arriviamo al “come” che cominciano i guai:…”il foglio del come manca!”
    Penso che il tuo “come” si fermi al “perseguire” i valori enunciati sulla via indicata da Dio,…al resto ci pensa appunto Dio.
    I sacri testi, infatti, oltre a reclamare il rispetto per la natura, nulla dicono sul come sfamare su questo pianeta 7 miliardi di persone e presto saranno 10 e più: sarà certo necessaria la tolleranza, ma non sono sufficienti l’amore, la carità…il misticismo, le preghiere, ecc….
    Occorre procurare e produrre risorse e non si può certo contare sul fatto che il Signore che sfama gli uccellini del cielo sfamerà anche te.
    Dobbiamo invece essere noi a darci da fare…e diventa naturale che chi più si dà da fare o chi meglio sa come fare, nel bene o nel male, voglia anche tenersi la “giusta” mercede…e il giudizio sul “giusto” non può essere che soggettivo…anche nel perseguimento dei valori cristiani.
    In effetti il concetto di “morale” o di “valore” può essere facilmente distorto a supporto e giustifica dei propri interessi,…e la buona volontà, tanto invocata, non basta.

    Quindi accanto ai valori cosiddetti cristiani, oramai acquisiti e incrementati in ambito laico dalle costituzioni, dalle leggi e dallo stesso pensare e sentire comune, occorre perseguire e sviluppare anche i valori della conoscenza, da secoli divenuta “scienza” per l’esplicazione della ricerca del sapere nei più diversi campi… dal biopsichismo umano al fisico del micro-macro universo.

    Certo che fidare in un Dio che pensa a noi può dare la pace dello spirito, il conforto e la speranza, ma è una speranza sterile che nulla produce…se non l’illusione di Dio!
    Mi chiedo invece se le ideologie umane del lavoro, del sapere, dell’arte, del'amore umano, del convivere e sopravvivere in questo mondo, fidando sul proprio valore e intelligenza, come in effetti facciamo, non possano sopperire.
    Io credo che l’uomo, come già disse Kant, debba oramai sittrarsi e liberarsi da tutoraggio del cielo o almeno comincire a imparare a farlo.
    L’ideologia laica è oramai matura e forse anche quella religiosa può abbandonare gli orpelli del cielo, tralasciare i dogmi del divino e dedicarsi all’uomo protagonista autonomo della vita e della storia.

    Se Gesù ha portato una nuova filosofia, era comunque una filosofia dell’uomo, perchè inframmischiarla col divino?
    Forse perchè gli uomini di allora ne restassero impressionati e meglio credessero, ma ciò è ancora necessario?
    Possiamo oggi ancora credere alla esistenza di una volontà superiore che tutto sovrasta e tutto origina…quando nemmeno l’universo, forse, (parola di Hawking) è opera di Dio?

    I disastri naturali ed i pericoli incombenti sul mondo come immani tragedie esistono comunque…non ne possiamo incolpare Dio e Dio stesso non cambia il corso degli eventi…nemmeno degli eventi umani…se non in piccola parte per l'azione dell’idea religiosa…un tempo forte e guerriera ed ora sempre meno…per lo meno nel nostro occidente.

    Non sono profeta, ma estrapolando gli eventi umani con relative culture, credo che la tua speranza di un mondo sempre più aperto a Dio sia destinata a fallire.
    Forse nei decenni…o forse nei secoli, l’uomo sarà sempre più protagonista e conscio del suo valore…se un meteorite o un qualche altro accidente (mandato da Dio?) non ci colpirà prima.

    Comunque, sbagliando s’impara! ed è vero che ci resta sempre la scienza: essa ci salverà!
    Anch’io coltivo una speranza, quindi!
    Ciao!

    Da: ulysse
    Data: domenica 23 ottobre 2011 alle ore 19:35
  • Ciao Ulysse,
    mi dispiace che avverti il mio pensiero senza umiltà e tolleranza, ma hai ragione ed è colpa mia, forse è dovuto al fatto che, in 2 mesi o più che dialoghiamo, la Verità in questione è una, unica ed universale e per quanto ce ne possano esistere un milione di versioni differenti, sempre, qualsivoglia che sia, trionferà.
    Allora, molte volte, sono anche vanitoso e orgoglioso d'averla incontrata o d'essere stato investito da essa (in questo decidi come per te sia più logico nella la tua filosofia di vita) e questo non m'aiuta molto per passare al prossimo gradino di cultura e vita spirituale.
    Sono perfettamente d'accordo con te: che un Papa porta acqua al suo mulino, ma questo non toglie che il "Messaggio di Cristo", cioè, il messaggio della Chiesa, non deve essere confuso con le azioni che, ripeto, vengono commesse da uomini e donne umani, incerti e peccatori come chiunque, altrimenti ci sarebbero solo Santi ecclesiastici, mentre esistono anche i Santi laici.
    Poi non è vero che reputo colui che non accetta la nostra versione della Verità (Santa Romana Chiesa), con le pigne nella testa, e la dimostrazione è nel cambio di toni, che tra noi due in 2 mesi, (più o meno se non sbaglio), sono cambiati, o mi sto equivocando??!?
    Forse opino che le pigne ce l'abbia nel cuore,(ah,ah,ah!) perchè la Fede, prima di diventare certezza e sicurezza nella mente, deve vivere l'aprirsi del cuore ipocrita ed egoista, verso un cuore completamente altruista e totalmente sincero, questo è il primo passo, e questo, almeno per me, è avvenuto dopo un percorso di convinto e costante peccatore.
    "Ma ognuno è missionario di se stesso per quanto riguarda gli altri si convertiranno da sé"!
    Tuttavia anche se per me, oggi sia più semplice e intuitivo comprendere il vero senso della vita, capisco e grazie anche a te (non è un complimento lecchino, ma una onesta constatazione dei fatti) ed alle nostre differenze, che le problematiche che altri hanno ancora, per distinguere la Verità nella loro vita, sono dovute specialmente agli attacchi di coloro che, già vivendola e godendone gli effetti, condannano e giudicano, ampliando l'ira ed alimentando il rifiuto ad avvicinarsi alla Verità, più per una questione di principio, che per mancanza di prove nella propria esistenza.
    "La soluzione sbagliata ti indicherà quella giusta"-(Paulo Coelho)-questo aforisma è la chiave con la quale affronto la mia quotidianità umana, per ricevere la redenzione eterna, e, te lo dico con il mio nuovo cuore, anzi te lo dico con l'incontro del mio cuore con la mia mente, della Fede con la Scienza (per fomentare un poco) .- Che tu ci creda o no poco importa, perchè funziona sempre!!


    Saluti e buona settimana.
    Ciroemilio, un trafficante di speranza.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: domenica 16 ottobre 2011 alle ore 21:18
  • Caro Ciroemilio,
    Il papa non può parlare che "pro domo sua": ha una organizzazione e 2000 anni di storia cristiano/cattolica da difendere e sostenere. Entra anche in una personale interpretazione di concezioni e teorie scintifiche che i suoi esperti di parte gli hanno suggerito, ma certo non può farne una "lectio magistralis" in una nostra iniversità laica...per qunto, non si sa mai: alla Sapienza di Roma il colpo gli era quasi riuscito.
    Papa Woytila mi pareva piu aperto: "la vertità non puo' contraddire al verità!"...e intendeva porre le due verità alla pari. Per Ratzingher c'è sempre solo la sua verita!...del resto è così che tu pensi: il contrasto è tra la fede e l'incredulità!...quindi o accetti la verità della fede o ci hai le pigne in testa!
    E' segno di tolleranza e umiltà intellettuale questo?
    Ciao!

    Da: Ulysse
    Data: giovedì 13 ottobre 2011 alle ore 14:25
  • Ciao Ulysse,
    sarà per caso o perchè il destino ci premia, ma questa sera ho trovato questo scritto di Papa Benedetto XVI, che t'invio, discorso enunciato dopo la scoperta che i neutrini hanno sconfitto la velocità della luce, scusami se non ti rispondo personalmente, ma ho deciso di farlo solo la Domenica pomeriggio, mi viene meglio, saluti di cuore.


    “Il racconto della creazione ci dice, dunque, che il mondo è un prodotto della Ragione creatrice. E con ciò esso ci dice che all’origine di tutte le cose non stava ciò che è senza ragione, senza libertà, bensì il principio di tutte le cose è la Ragione creatrice, è l’amore, è la libertà. Qui ci troviamo di fronte all’alternativa ultima che è in gioco nella disputa tra fede ed incredulità: sono l’irrazionalità, l’assenza di libertà e il caso il principio di tutto, oppure sono ragione, libertà, amore il principio dell’essere? Il primato spetta all’irrazionalità o alla ragione?”. La corda scoperta sta nel fatto che la vulgata di moda sui giornali e sui libri di scuola è quella di assolutizzare il criterio opposto: il marchio profondo dell’irrazionale nel mondo.

    La teoria dell’evoluzione, ipotesi utile e geniale, è ancor oggi una “teoria”, ben lungi dunque da essere una “legge”; e l’assolutizzazione del Big Bang come prova dell’origine dal nulla dell’essere - teorizzata dal fisico Stephen Hawkings - ha in sé una fede nella presenza di leggi che questo big bang hanno dominato, che smentiscono casualità e irrazionalità, nonostante che chi le citi voglia affermare il contrario: non si è mai vista una legge fisica casuale, infatti, dato che la legge fisica è di natura universale e rigida.

    La teoria di Darwin viene oggi a cozzare con le nuove scoperte della genetica, che mostrano l’importanza dell’influsso dell’ambiente sull’espressione del genoma (Ginsburg S, Jablonka E. Epigenetic learning in non-neural organisms. J Biosci. 2009 Oct), proprio l’opposto dell’idea che il genoma è l’unico motore della vita e che la vita stessa dipende da mutazioni casuali e dalla violenza con cui queste mutazioni casuali sia affermano per far trionfare il “più adatto”, cosa che d’altronde tornava a pennello con il clima dell’epoca di Darwin, in cui l’Impero inglese - autodefinitosi il più civile e il più evoluto- cercava una giustificazione biologica per la conquista con le armi di mezzo mondo.
    Benedetto XVI


    P.S.= L'unica cosa che volevo farti sapere è che la buona battaglia, non è tra Fede e Scienza come sostengo, confermo e dopo queste parole affermerò ancora più convincentemente nella mia umile e magnifica vita , ma, bensì, tra Fede ed Incredulità.

    Ciroemilio

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: martedì 11 ottobre 2011 alle ore 22:31
  • Amico Croemilio,
    Al fine superare l'empasse di Einstein che avrebbe voluto associare al religione alla scienza (!!!???) ...ma chissà in quale contesto (?), ti cito l'ultimo libro di Hawking/Moldimow: "IL GRANDE DISEGNO"...che dichiara lautonomia della fisica nella costruzione/evoluzione dell'Universo: di Dio non ci sarebbe stata alcuna necessità!
    Non che Hawking sia la verità asoluta...certo altri scoop verrano fuori in futuro... ma Hawking non è l'ultimo arrivato: è (o era) un ricercatore geniale forse al livello di Einstein o più, e la sua opinione dovrebbe essere rispettata...per lo meno finchè non ne uscirà fuori un'altra piu intrigante.
    O anche lui avrebbe la crusca nella testa , o sarebe in malafede, o solo il diavolo la avrebbe ispirato...o altro?
    Comunque mi chiedo e ti chiedo come sia che tutti quelli che non seguono la tua dotrina sarebbero preda della confusione e del caos incapaci di vedere chiaramente nei propri pensieri e sentimenti, deprivati della "libertà"(?) che solo in Dio...nel tuo Dio... si trova?
    Eppure 2000 anni di storia ci dicno che i cristiani, complice la religione, più spesso che vittime fuono anche fautori di oppressioni, costrizioni, massacri e torture indicibili... verso singoli individui , ma anche verso popoli interi.
    Forse i Papi, pur di restare Papi, hanno chiesto scusa, ma tali fatti attestano che l'incontro con la religione non implica automaticamente la pace, la tolleranza, l'umiltà: si evidenzia invece che, nella religione e per la religione, tutto è lecito.
    Infatti tu ti dichiari umile, ma ciò non ti impedisce di guardarmi dall'alto della tua Verità e preghi affinchè io abbandoni l'errore e risalga a vedere la luce!
    ...Ma non potrebbe essere l'inverso?
    ciao!

    Da: Ulysse
    Data: martedì 11 ottobre 2011 alle ore 13:54
  • Salve Ulysse.

    L'aver incontrato dal ritorno da Messa, la tua utopistica riflessione, è una grande gioia, anche perchè la mia, di riflessione, sarà carica dello Spirito Santo che in me adesso è più evidente, dovuto alla Santa Eucarestia che poc'anzi (30 minuti or sono) ho ricevuto.
    Siccome questo nostro dibattito sulla Verità è (almeno per me) un inno, una lode alla coerenza che nasce dalle contraddizioni, vorrei dirti solamente di riflettere che forse il termine "caos", non è altro che una parola creata per ogni Verità, che causa "confusione" nella nostra mente ed ovviamente nella nostra vita, cioè, se qualche Verità fosse, per caso, vera e coscientemente inattacabile, se fosse l'ordine perfetto che provoca razionalmente ed effettivamente squilibrio in una vita che si credeva impeccabile, ma infine instabile e disordinata, come si definirebbe lo stato di smarrimento,turbamento, imbarazzo, sbigottimento, disorientamento che provocherebbe questa supposta Verità in quell'esistenza ??!?-: IL CAOS!!

    Quindi può darsi che più che un "complesso", in quella mente, ci sia "un'orchestra sinfonica" (è una battuta copiata dal film-cult. Ricomincio da tre- di Troisi, quindi sorridi)!!!!

    Allora, visto che già l'aforisma di Albert Einstein:- La Scienza senza la Relig....etc.etc.-all'epoca aveva creato una confusione in te (al punto che gridasti:- Eresia!!) e che oggi hai già un omonimo e non è in un mondo parallelo, poichè t'ha costretto a cambiare il tuo nome che, rispetto a quello di Gesù, sì invece è un mito (vedi Odissea); sommando tutto ciò, al fatto che chi perse il filo fù Arianna e forse un pò anche tu, e non il Mistero della Fede), perchè non provi a vivere in questa realtà, di rientrare in questo mondo, di non illuderti di mondi terapeutici o dimensioni parallele e tenti, anche cambiandoti il nome in Teseo (non si sà mai), d'incontrare anche tu la Verità nell'equilibrio e non nel pandemonio, nel far coincidere il tuo cuore con la tua mente o viceversa??!?

    La verità nasce dal disaccordo tra amici.(David Hume)


    Sinceri saluti, buona Domenica e buon appetito.

    Ciroemilio



    N.B.= Ti devo una cena, grazie per l'indirizzo mediatico, ciao.



    P.S.=La prima e la più efficace arma del Diavolo (ieri come oggi e domani) è far credere agli umani, in cerca della Verità, che lui non esiste, e per quelli che s'illudono, nel dire che non La cercano, di farli convincere che il proprio ego è ciò che deve essere sempre soddisfatto, che la materia è l'unica ragione della vita e che si può anche giudicare la volontà di Dio!!

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: domenica 9 ottobre 2011 alle ore 13:42
  • Amico Ciroemilio,
    Ti ringrazio delle buone parole e dell'affetto, ma io vivo in un "mondo parallelo" dove sei tu a scrivere il libro e sei tu quello che paga la cena...mi piacerebbe proprio!
    Basta trovare il portale d'accesso o, almeno, la mail.
    Nel fantasticare non c'è niente di male...anzi è terapeutico per un certo tempo... basta saperlo...che è solo fantasia!
    Comunque "caos" non significa "caso"....significa solo "complesso" tanto da non trovarci il filo...che pure c'è: a questo serve la cosidetta "scienza del caos": a trovarci il filo...e dopo è tutto è chiaro...o almeno... quasi tutto!
    Quanto al "caso"..beh! lì proprio il filo non c'è, ...ma non significa che non sia proprio così che vanno le cose...anche se preferiremmo andassero diversamente.
    Ciao!
    Con altrettanto affetto, Ulysse.

    P.S: Iscriviti a "www.neteditor.it".... Lì sono "ulixes"...ulysse era già occupato: è un sito di poeti e scrittori, più che di filosofi, ma c'è anche un forum...è appena iniziato...qualcuno ci deve pur discutere!....Ciao!

    Da: ulyssse
    Data: sabato 8 ottobre 2011 alle ore 18:56
  • Amico Ulysse,
    stò iniziando a volerti bene davvero, e siccome non credo nel caos, anche il nostro dibattito, dialogo, discussione non è frutto del caso, ed allora mi permetto (dato che m'illudo facilmente) di fantasticare che, grazie alla tua preparazione culturale, scriverai un saggio, un romanzo, insomma un libro e ti firmerai Ulysse, avrai un'enorme successo, ed io verrò alla Feltrinelli, dove tu starai firmando le copie promozionali in omaggio e quando, dopo aver fatto la mia fila, mi chiederai a nome di chi devi firmare il libro, io pronuncerò Ciroemilio e noi, a quel punto, ci stringeremo la mano e tu m'offrirai la cena (con i proventi dall'editore, logica umana chiaro?!?!).

    Hai visto basta poco per illudersi, ma a me ha dato tanta pace, tanta allegria e serenità questa utopia.

    Saluti sinceri Ciroemilio.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: giovedì 6 ottobre 2011 alle ore 23:18
  • Amico Ciroemilio,
    avevo promesso di astenermi dai commenti e me ne astengo...o evito di entrare nel merito...
    Forse la ragione l'ho detta, ma ripeto: non è possibile confutare logicamente affermazioni poste come dogmi! Infatti la tua foga di diffondere o difendere il "verbo"...la fede, ecc... fa sì che le tue non sono che sequele di affermazioni che non spiegano...cioè non hanno una base veridica se non le affermazioni di una dotrina oramai entrata nel mito.
    Io comunque credo che tu sia in buona fede, sebbene forse un pò illuso, a volte... e deviato da letture di parte...tanto da mettere Einstein fra i teologi e addirittura mettere Voltaire insieme con Hitler!...E' UNA BESTEMMIA!...ma tu supponi, e questo si che è grave, che noi pseudo scintifici siamo in mala fede, una massa di corroti e corruttori che si approfitano gli uni degli altri.... comunque prede del diavolo...e per questo preghi per noi!...te ne ringrazio , ma è perdita di tempo: il diavolo non c'entra!
    Piuttosto mi chiedo: "perchè bannato"?...me ne stupisco e non ne vedrei la ragione!...ma non credo sia solo per un contrasto religioso: me ne dispiace. Ciao!

    Da: ulysse
    Data: giovedì 6 ottobre 2011 alle ore 18:42
  • Forse, forse.....

    Da: massimo massei
    Data: mercoledì 5 ottobre 2011 alle ore 21:55
  • Caro Ulysse,
    le tue testuali parole sono state:-Però, un giorno, qualcuno me lo deve pur dire cosa sia o chi questa Verità: l'ho chiesto in giro ...e nessuno la conosce...deve nascondere qualcosa! ciao!- quindi non cambiare le carte in regola, anche se è classico nei laboratori scientifici, addirittura rubarle e attribuirsele come proprie.
    Allora se come ti ho già fatto sapere, la Verità di Cristo non fà per il tuo stile di vita, non sei il primo e (purtroppo e non grazie a Dio) l'ultimo ad ostentare questa difficoltà, ciononostante Gesù è là in ogni tuo pensiero, in ogni tua azione, anche durante tutta la tua giornata immerso nell'Io, ed è umanamente impossibile, ripeto, ovviarlo, a meno che uno non abbia come icona: Attila, Voltaire, Hitler; ma non credo sia il tuo caso, anche perchè prego per te.
    Dire che la Verità di Gesù è un pò ingenua, mi fà immaginare come siano altamente sociali, carichi di solidarietà e privi di inganno, ipocrisia e superego i tuoi rapporti intersociali, lavorativi e familiari o forse è il "caso" che ti ha donato la tua evoluzione morale e intellettiva, il tuo essere nato in Italia e la tua posizione sociale, è lì dove zoppica la Scienza, ma non perchè detto da me, cristiano-cattolico-praticante (non ancora Santo, ma tuttora peccatore), ma a suffragio degli studi del più grande scienziato contemporaneo: Albert Einstein, che non mi risulta brillasse in teologia o sbaglio??!?
    La Scienza senza Dio è zoppa, cioè, non può avanzare con allegria, serenità e soddisfazione, poichè si trascina una gamba putrefatta, cioè, morta, la quale è, ripeto, se essere più o meno intelligenti o completamente handiccapati è il risultato dell'evoluzione senza Dio, allora perchè non eliminarli tutti i senza-tetto, gli affamati, il mondo in difficoltà (tanto io sono un buon risultato dell'evoluzione)??!?; da dove, da quale formula scientifica deriva questo voler salvare gli altri che vivono in sofferenza (tanto a chi devo dare conto dopo la morte)??!?; da quale cellula o embrione dell'evoluzione s'è creato automaticamente il significato della parola, oggi sostantivo Amore??!?
    E' vero l'amore non ingrassa, ma non di solo pane vive l'uomo, ma per chi è abituato a soddisfare solo la carne, il pensiero, la teoria materialista-marxista (purtroppo o grazie a Dio) può sicuramente dare sicurezza del proprio operato.
    Te lo ritorno ad enunciare affinchè non potrai dire: non ne avevo la dimostrazione logica e materiale, tutto proviene dalla volontà di Dio.
    Io credo (e tu lo sai bene) che Dio sia il più grande scienzato-religioso dell'Universo, ecco perchè per me Fede e Scienza, riescono a discernere una coerenza umana, solo quando s'incontrano per l'equilibrio personale ed il guadagno collettivo, mentre separate, da sole non valgono una cicca.
    Infine nell'altra dimensione, nel Paradiso, ci si và, per l'eternità, in corpo & spirito, e no uno solo di questi elementi, ma bisogna crederci ed io credo che tu sì hai visto la nave spaziale, tanto anche lei esiste perchè è nel progetto Universale di DIO!!
    Che Dio ti benedica e che Gesù t'illumini.
    Ciroemilio

    P.S.= Se non vuoi commentare, anche questo lo sai bene, sono io quello che crede un poco di più nel libero arbitrio e non nel Bing-Bang.
    Ma puoi sfogarti nei forum di "riflessioni.it", tanto là chi parla di Gesù e che alle origini ci sia un Dio unico per tutti, viene bannato, forse, per loro, se esiste Gesù, sarà vero anche il Diavolo??!?

    Da: Anonimo
    Data: mercoledì 5 ottobre 2011 alle ore 16:55
  • Amico Ciroemilio,
    Sei tu a chiedere e spero ti sarà dato: infatti non fai che auspicare per tutti la Verità, come tutti i credenti del resto, ma non dici cosa dica questa Verità…magari un po’ ingenua: per me, infatti, è semplicemente un significante senza significato!
    Sì, è vero …sono parole d’amore, di fede, di speranza, parole di Cristo….magari di ogni credente: la bibbia, i vangeli l’immenso cumularsi dei saperi della Chiesa, ma niente di oggetivamente dimostrato…e niente vi appare del grande libro del futuro che la scienza ha in opera da Galileo in poi..questo sì domostrato logicamente e matematicamente e sperimentato riptutamente!
    E non solo di scienza fisica parlo, ma anche delle varie scienze dell’uomo: biologia, psicologia, sociologia, neuroscienza, antropologia, ecc….
    È vero che Galileo era uomo di fede ed aveva fede che Dio non potesse essere che matematico e che di conseguenza matematico fosse l’Universo come lo era la meccanica del moto che lui perseguiva…
    …ma appena accennò pubblicamente al fatto che è la Terra che gira e non il Sole, la Sacra Inquisizione lo colpì e gli impose di ritrattare pena la fine di Giordano Bruno…e Galileo, che non si sentiva della tempra eroica di Giordano Bruno, ritratto!
    Ora la cosa sembra superata, ma la Verità affettiva di cui parli pare ambigua: non si capisce se sia quella di Cristo che parla d’amore, di misericordia, di carità, di giustizia e tolleranza, o sia quella degli attuali epigoni della vecchia inquisizione che ancora contrasta, in modo aperto o strisciante, la libertà della scienza nelle risultanze delle sue ricerche e nelle relative ricadute tecnologiche…
    Ricadute forse invasive, ma pur sempre essenziali per l’economia del mondo: per molti, in effetti, si tratta di sopravvivenza fisica.
    Parafrasando un celebre ministro: l’amore è bello, ma non si mangia…purtroppo!
    Eppure un recente Papa ebbe a dire, negli anni ’90, di fronte al parlamento Italiano, che “la Verità non può contraddire la Verità”…alludendo all’ipotetico dualismo fra Verità affettiva della fede e Verità fisica della scienza… entrambe trattanti lo stesso oggetto: l’Universo! Quindi devono integrarsi pur attenendosi ciascuna a quanto di competenza.
    Comunque: era già un grande passo per un Papa: il Papa attuale certo se ne asterrebbe! Pur proclamando la verità ...sarebbe sempre la sua verità!
    Ma non era abbastanza. Non teneva conto, IL Papa, che mentre la religione è fatta di saperi antichi ed è effettivamente cieca senza la scienza, la scienza, dal canto suo, non ha assolutamente bisogno di un qualche supporto affettivo/religioso, comunque afferente una qualche pulsione umana: anzi ne deve prescindere…se non nella scelta dell’urgenza delle diverse tipologie di ricerche a fronte anche degli investimenti disponibili.
    Comunque la scienza nella sua libertà di ricerca ed esplicazione è semplicemente neutra! e lo deve essere: sarebbero altrimenti inquinati e inaffidabili i risultati.
    La ricerca scientifica non parte da risultanze predefinite nel rispetto di ideologie universali…deve piuttosto giungere a definirle queste risultanze: esse costituiscono le leggi dell’Universo biofisico e, una volta validate dalla comunità scientifica, le si devono accettare comunque siano e risultino: se il Dio c’è… è lui che le ha predefinite….se il Dio non c’è, è comunque così che stanno le cose.
    Certo che la risultanza, al momento ritenuta efficace, può apparire in seguito incapace di sostenere l’urto dei nuovi saperi nel frattempo esplicati. Non è problema… … ulteriori ricerche la modificheranno o banneranno, o la renderanno capace di prestazioni eclatanti, ma certo il giudizio di validità o non validità non può provenire dai dogmi della fede, di qualunque fede, o dai sacri testi esplicanti usi e costumi di società antiche nomadi e pastorali o dalle elucubrazioni di un qualche filosofo/teologo medioevale.
    La fede senza i saperi della scienza è inevitabilmente cieca…la rivelazione non tratta di neutrini e d’altra parte esclude l’inizio casuale della vita, ne ignora le modalità: quindi si deve aggiornare… deve entrare nel circuito logico della cultura moderna: il tempo dei miti è finito!
    Ne risulterebbe l’auspicio innovatore di Giovanni Paolo II: ”la Verità non può contraddire la Verità!”
    Oggi, invero, la verità della Fede contraddice la verità della Scienza, ma è la scienza il mondo vero…il nuovo sapere esplicante le leggi dell’Universo.
    Il mondo dell’uomo, che la religione afferma oggi di voler rappresentare nella sue pulsioni ed esigenze emotive, è obsoleto: il nuovo mondo, pur non sottacendo l’affettività dell’uomo, dovrà tener conto della continua evoluzione dei saperi della Scienza…o non sarà!
    Ciao.
    P.S.:
    Non si possono smentire affermazioni non dimostrate!
    Ad esempio:
    La scorsa notte un'atronave è scesa silenziosamente nel mio girdino e poi se n'è andata...piu' veloce della luce ...anzi del neutrino!
    Puoi dire che non è vero, che racconto balle, ma si tratta della mia parola contro le tua..e se tu sei solo ed io ho un seguito di amici e parenti che hanno fede in me...chi sarà creduto?...poichè si tratta solo di credere e di avere fede niente puoi dimostrare: non si tratta di sillogismi o di raziocinio: la mia affermazione è perfettamente logica...anche se l'accadimento è improbabioe, ma è proprio perchè è improbabile che riferisco: io ho visto, io so, questa è la mia fede, io affermo!...è vero!...la Verità!
    MORALE:...in genere è così che tu parli...pardon rifletti!
    ed anche è per questo che ho preferito dare un tono surreale ai mie precedenti post.
    Chiedo scusa, ma non commenterò piu' oltre su questo tema.
    ciao!

    Da: ulysse
    Data: mercoledì 5 ottobre 2011 alle ore 14:19
  • Per chi è un pò confuso, al punto di associare le gite scolastiche con i neutrini, nello scopo, per cercare di comprendere la Verità.
    Se il solo leggere il Vecchio e Nuovo Testamento o pregare 24 ore al giorno in una Chiesa, sarebbero fonte "sicura" per cogliere la Verità, tutti i sacerdoti, teologi e sacrestani diventerebbero santi, ma grazie a Dio non è così.
    E dare la colpa all'operato dei preti pedofili od ai credenti che, una volta lasciata la Chiesa, si trasformano in perseveranti peccatori, come causa per non seguire Cristo e la Verità celata nei suoi consigli, è solo il movente per dissimulare le proprie paure, insabbiare i propri limiti ed occultare la disperazione dovuta al deficit spirituale, che s'aggrava, s'accentua, s'ingrandisce sempre più, quando più c'allontaniamo dalla Verità; e poi non sono quegli avvenimenti a diminuire l'intensità della Verità di Cristo, perchè è umanamente impossibile ottenere un simile risultato.
    Inoltre Gesù disse:- "....lasciate che i bimbi vengano a me"- e non i neutrini-; questa anarchia mentale è un'altra discendente che provoca lo smarrimento di chi è confuso, tipica negli scienziati folli, sprovvisti di Dio, senza Verità.
    Infine San Paolo ci provò a sfidare Dio per soddisfare il proprio Ego, ma dopo 1975 anni, la gente che ci prova ancora, con costanza e perseveranza è in aumento sempre di più, ogni giorno; tanto la Misericordia del Signore Gesù Cristo è infinita, inesauribile, universale, ma non bisogna dimenticare che:-"....molti saranno i chiamati, ma pochi gli eletti"!!-; però anche questa leggenda fà parte di quella Verità, che in molti non autorizzano, con la propria volontà, di cambiare il loro cuore e di trasformare la propria mente.
    Comunque che piaccia o no, che dia rabbia o meno, dietro al diluvio, al neutrino, agli australobah......, al caso, alla scienza del caos, c'è Gesù e la Sua Verità, tutto il resto è ....noia!!!!
    Saluti sinceri.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: mercoledì 5 ottobre 2011 alle ore 0:37
  • Per Ulysse,
    "chiedete e vi sarà dato", tu hai implorato che qualcuno ti dicesse, che cosa sia mai questa Verità, e ti è stato detto, un indirizzo l'hai ricevuto, quindi adesso non potrai più dire od accennare che non ne sapevi niente.
    Poi, che a te questa Verità non ti stia bene o il cambio che condurrebbe alla tua esistenza questa realtà non ti soddisfa, d'accordo e sarei pronto a sacrificare me stesso, affinchè tu possa decidere, sempre spontaneamente e liberamente, ma non dimenticare mai: non c'è peggior cieco e sordo di chi non vuole guardare ed ascoltare.
    Il problema, purtroppo, nasce quando si vuole per capriccio o paura o convenienza, separare la Fede dalla Scienza, la Mente dal Cuore, il Corpo dall'Anima; Dio è nei sentimenti ma anche nella logica, ma la Sua di logica, non la nostra, altrimenti non sarebbe Onnipotente e Divino, sarebbe solo un'umano senza coscienza.
    Galileo disse che avrebbe studiato l'universo per trovare nella materia volgare le impronte del Creatore.
    Nasce la Scienza per un atto di Fede di uno studioso, verso colui che ha fatto il mondo, da questo, un'altro illustre scienziato, molti anni dopo disse:-"La Scienza senza religione è zoppa e la Religione senza scienza è cieca"!!
    Chi studierà questa scienza del caos, senza confrontarsi personalmente con l'oggettività di Crito, scontrerà sempre ed ogni giorno contro la Verità, la domanda che dovresti porti è: ci sarà Carità in questa ricerca??!?
    Perchè dove non c'è Carità non c'è Dio, non c'è Suo Figlio e non fiorirà la Verità.
    Scrivi bene, caro Ulysse, ma le parole se le porta via il vento, ciò che resta di noi saranno i fatti, le azioni, quindi dalle tue parole si deduce che la tua quotidianità è ricca di pensieri in cerca della Verità, però che non si soddisfano pienamente nel tuo operato, senza offesa credimi, oserei dire che semplicemente sei confuso, agitato, perplesso.
    Tutto ciò che ho enunciato è per scopo riflessivo e non di giudizio.
    Comunque per continuare a riflettere, cosa in cui ci favoreggiano gli aforismi:- In nessun periodo e nessuna generazione, la Veridicità" della parola di Gesù (carica ed immersa nella Carità) è stata mai smentita!!
    Saluti sinceri.
    Buon discernimento vocazionale.


    "Ritengo che la Verità sia l'Eternità, la Vita Eterna e che vi ci si possa giungere attraverso qualsiasi via di questo magnifico Pianeta, nella vita di Cristo e con la scuola della Carità".

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: lunedì 3 ottobre 2011 alle ore 15:27
  • Molti non ci credono e passano il loro tempo a inseguire la Verità...pardon...i neutrini, sotto il Gransasso...altri li sparano da Ginevra e hanno fede che arrivino, ma ne arrivano pochissimi: per questo è difficile individuarli e acchiapparli...e poi devono anche perdere tempo...a segnare il tempo.
    Ma questo non è tutto inutile? un buttare soldi? anche nel tunnel che poi resta inutilizzato?...magari la Gelmini ci farà fare le gite scolastiche...dal G.S. al CERN in pochi secondi...col risparmi di 60 nanosecondi: è un bel vantaggio per il sistema scolastico!
    Ma che bisogno c'era poi...la Verità non lo diceva di già? non basta leggere e studiare il Vecchio ed il Nuovo testamento (non gli apocrifi che è peccato) e andare a messa la domenica se proprio non si capisce?
    E invece a buttare tempo e quatrini con le università, coi laboratori, con le ricerche... a giocare con i muoni, i bosoni, i fotoni, con gli acceleratori...fino a strutturare una teoria e una Scienza intera persino, suggerita dal Diavolo invidioso, ecc... ed ora anche a sparare e inseguir nutrini...invece di pregare...e con l'amore di Dio far tutto apparire!
    Mah! la gente è proprio strana! sempre più invidiosa e assetata di potere...per un neutrino in più...per un nanosecondo in meno...che poi senza la Verità imperversa la Falsità (!!!)...e nessuno che se ne accorga!
    Per quanto Gesu' disse: "lasciate che i neutrini vengano a me"...ma ballare col demonio, come si sta facendo, acceca! Parola di S.Paolo, che già ci aveva provato.
    Comunque il Giudizio Universale è vicino!...con la resurrrezione dei morti...della carne, per non confondersi: sono questi i segni... i neutrini...che trapassano le montagne...ce n'è gran bisogno...con tutti quei morti passati! ...a anche di più... se ci comprendiamo gli australopitechi.
    Comunque...oltre il neutrino... niente!!!
    ...o il Diluvio, bene che vada. Ciao

    Da: ulysse
    Data: lunedì 3 ottobre 2011 alle ore 13:21
  • Per Franky,
    è contro il dogma cristiano-cattolico(al quale io credo)mortificare le persone, specialmente chiunque dica di non credere, anche perchè non esiste, non è stato ancora creato quest'esemplare umano.
    Tutti crediamo in qualcosa, c'è anche chi crede che la vita è solo ciò che si fà e si dice su questo pianeta, nient'altro; tanto di cappello, viva il libero arbitrio, ma, come siano i rapporti, di questa codesta persona, nel lavoro, con i familiari, non c'è bisogno d'immaginazione, tutti siamo stati arroganti, ipocriti ed insoddisfatti.
    Il punto è, che è difficile attribuirsi un valore, dare un senso alla propria vita, se si crede che non ci sia stata una mente o qualcosa di simile ad iniziare il Tutto; che siamo quì per caso.
    Anche perchè, ciò che stò constatando è che, credere a questa fiaba non è solo il fatto di credere che sia vera, ma comporta un cambio, molte volte radicale, nella propria vita, rinunce in nome dell'altro e, ti garantisco, che non è facile; ma l'alternativa è alimentare l'ego, cioè, la disperazione.
    La Verità vi renderà liberi, dice la Bibbia, non è solo il credere che ciò possa essere possibile, che ti dona la pace, ma il consegnarsi completamente, con tutto se stesso, non al 98% a questa realtà nella nostra quotidianità.
    E stare a chiedersi il perchè un uomo subisce privazioni od umiliazioni è perdere tempo prezioso per confortarlo, per ascoltarlo, per amarlo.
    Saluti, che il Signore vi benedica.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: domenica 2 ottobre 2011 alle ore 23:19
  • Si potrebbe dire che la Verità, ci appare man mano realtà nella nostra vita, quando con coraggio affrontiamo e sconfiggiamo le nostre paure, ma diventerebbe dialettica per filosofi, cioè, persone che perdono tempo per svelare il Mistero, invece di viverLo.
    Quindi per renderlo più semplice è diretto: la "Verità" è Gesù Cristo fattosi uomo per la nostra salvezza.
    Ma la "Verità" rivelata in Gesù Cristo non è qualcosa che si possa toccare, né che si possa comprare in alcun mercato: ad essa si deve aprire il cuore e ci si deve solo affidare, sottomettendovi "perfino l'intelletto e la volontà".
    In altre parole è la fede che ce la fa' conoscere.
    Se così non fosse, Gesù sarebbe sceso dalla croce immediatamente e avrebbe perfino perseguitato quelli che ve lo avevano appeso... ma sarebbe stato tutto troppo semplice!
    Infatti è una pretesa assurda e semplicistica quella di aspettarsi un Dio che intervenga sempre e soltanto attraverso procedimenti di carattere soprannaturale o espedienti dirompenti e/o sconvolgenti: dove potremmo noi esercitare la virtù, specialmente nella lotta contro il male che imperversa in noi stessi e in quello che ci circonda?
    La verità di Gesù Cristo interpella quindi la nostra fede, così come insegnò lui stesso sperimentando la solitudine, lo scherno, lo sputo e i chiodi assillanti della croce!!
    Ma forse, analizzando bene questa folle leggenda(che purtroppo o grazie a Dio, è presente in tutti, nessuno escluso), è più facile e senz'altro comodo vivere e gioire nella bugia.

    P.S.: Per quanto riguarda il prisma: una molteplicità di verità si negano tra di loro.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: domenica 2 ottobre 2011 alle ore 21:31
  • In primis mi congratulo con Ulysse perchè ha scritto un commento gradevole anzi molto gradevole.

    Più semplicemente la Verità non esiste; esistono tante verità quante le facce di un prisma grande come il mondo.

    Da: lorenzo (www.intercettabolo.eu)
    Data: domenica 2 ottobre 2011 alle ore 20:23
  • Si dice che essere il risultato del caso sia un gran guaio: spero proprio di non esserlo...il risultato...per quanto, qualcuno lo deve pur essere, visti tutti i guai che ci capitano addosso proprio in questi giorni! ...ma forse sbagliano ...è piuttosto il caos che produce guai! è per questo, infatti, che, per prevenirlo, stanno elaborando le "scienze del caos": si puo' persino prevedere che tempo farà domani.... oppure avvertire i pechinesi che la famosa farfalla di Parigi ha batttuto le ali: si portino l'ombrello quando escono!
    Comunque niente è vero o falso per sempre ...tranne Dio che pero' in casa non c'è: Nelle stanze Vaticane dicono si sia preso una vacanza in fretta e furia lasciando tutto in sospeso...e quando si prende una vacanza lui..è questione di epoche!
    Certo anche questo contribuisce: il mondo è sbilenco ed i neutrini, profittandone, corrono piu' del dovuto e nemmeno io mi sento tanto bene!
    Si dice si sia portata con sè, come segretaria, anche la "Verità" della quale, quindi, sulla terrà siamo rimasti senza: purtroppo senza Verità, non sapimo che fare... siamo nulla!
    Ma a questo forse possiamo rimediare per ora dicendo che è fuori stanza...poi si vedrà!
    Però, un giorno, qualcuno me lo deve pur dire cosa sia o chi questa Verità: l'ho chiesto in giro ...e nessuno la conosce...deve nascondere qualcosa! ciao!

    Da: ulysse
    Data: domenica 2 ottobre 2011 alle ore 18:27
  • La Scelta di un Dio é una questione strettamente personale, che non si può e non si deve inculcare, e riferendomi alla questione originale del nostro discorso, alla riflessione di Krishnamurti, é questo il motivo che mi spinge a diffidare dalle religioni.
    In esse vi si raccontano montagne di fiabe e leggende che non hanno grandi sensi se non vengono approfondite e chiarite, la prma cosa che mi viene in mente la creazione del mondo secondo la Bibbia... le storie di Galileo Galilei e quelle della Chiesa... Moltitudini di storie che la gente comune confonde con la realtà come quella degli Angeli, esseri con le ali che volteggiano nell'alto dei cieli, si messaggeri di Dio... o degli Dei? E la loro funzioni nelle verie religioni? Quando appare la prima volta la figura dell'Angelo nella religione cristiana? Quindi cos'é l'Angelo? Attraverso le religioni si danno in pasto agli uomini credenze e modi di ragionare che non fanno altro che indebolire ogni essere che non dispone delle risorse per approfondire e chiarire, e quindi divenire piu cosciente. Invece che attendere l'aiuto dall'alto in caso di necessità (quale??? c'é chi si fa il segno della croce prima della partita di calcio) é meglio che l'uomo di renda conto che il primo aiuto può arrivare solo da se stesso, e questo lo spingerebbe ad osservare le cose con più realismo e coscienza ed ad agire di conseguenza. Dio é tutt'altra cosa, e si trova su un'altro piano... non metto in dubbio questo. Ma non occorre affatto mortificare l'uomo affermando che chi non crede é un nulla, ma cosa ne sappiamo mai di cosa ci sia davvero nel passato e nella vita di quell'uomo? Si é scelto di non riconoscersi in nessuna religione, che male c'é? Vi sono forme degenerative dell'organo celebrale che impediscono all'individuo una vita normale, ma non solo, gli impediscono sia di partecipare a qualunque tipo di Pellegrinaggio che a qualunque seduta da uno psichiatra, che lo costringono ad una vita di sofferenze inimmaginabili... E quale male ha mai fatto quell'uomo per meritarsi tutto ciò? Si torma a parlare di disegni... geroglifici anche. Quanto tormeto in questo mondo e non tutto causato dalla mano dell'uomo, alcuni per la semplice imperfezione della natura, che origina dolore e sofferenze. È sempre la storia del disegno...

    Concludo accordandomi con te che la Carità fatta col cuore e col sentimento é un'ottima via per raggiungere sollievo gioia e serenità.

    Da: Franky
    Data: domenica 2 ottobre 2011 alle ore 11:12
  • Dio non si vede: si cerca, s'incontra e si ama.
    Se dietro od all'origine dell'evoluzione umana non c'è un Dio, ed unico per tutti, siamo il risultato del caso, del caos.
    Si prega perchè limitati (essendo umani e non ancora angeli) e non costituiti di sola materia.
    I mali dell'Anima sono semplicemente dovuti all'opporci volontariamente od incoscientemente alla SUA volontà.
    Sana molto di più spendere 200 euro per un pellegrinaggio in in luogo mariano, che pagare la stessa cifra per due sessioni con uno strizzacervelli.
    In base a quale nomenclatura o metodo di riferimento, si valuta la propria coscienza??!?; La filosofia, la metafisica, la superbia!!?!
    La varietà delle nostre esperienze è dovuta al caso o ad un disegno/progetto escatologico (fine del pianeta terra) ??!?
    Vi sono frasi e religioni che terrorizzano gli esseri umani, ma quando hai compreso che libertà responsabile e coraggio morale sono sinonimi dell'Amore di Dio, ci si può spaventare solo di se stessi, cioè, della nostra parte tenebrosa, ipocrita, maligna, ma allo stesso tempo la si domina anche più coerentemente.
    L'unica dottrina che ci è concessa di professare, per giungere alla pace, all'allegria, alla serenità è la Verità nella Carità.
    Per quanto riguarda la nostra condizione di creature "misere", leggere le beatitudini, ma tra comprenderle e capirle c'è bisogno della Fede.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: sabato 1 ottobre 2011 alle ore 19:02
  • Dio non l'ho mai visto e se penso all'immensità dell'Universo, all'infinità di tempo e di spazio che ci circondano e a tutto quello che ha portato all'evoluzione dell'uomo, soffermandomi sulle sue questioni antropologiche intravvedo le motivazioni e i bisogni che lo inducono a pregare e a credere in "qualcosa". Se poi avete anche l'occasione di frequentare assiduamente cliniche psichiatriche e di familiarizzare con i mali dell'anima vi renderete conto che tutto quello che sta attorno a voi é solo la vostra visione e percezione, nella misura in cui avete la capacità di discernere ed interpretare. La varietà delle esperienze e il livello della nostra coscienza fanno noi stessi. Vi sono frasi che terrorizzano gli uomini e le religioni non si sono certo astenute da usarle. Ma poi si potrebbe concludere questo discorso dicendo molto goffamnente: "Cent cò cent crap" Cento teste cento modi di ragionare diversi. Ma quale Verità possiamo mai professare? Noi miseri esseri umani???

    Da: Franky
    Data: sabato 1 ottobre 2011 alle ore 14:21
  • Niente è vero o falso per sempre, tranne Dio, il Suo amore e la nostra coscienza (Anima), che molte volte è arida, cieca e impaurita, per nostra volontà!!


    Per "l'eroe acheo": è difficile sapere cosa sia la Verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità!!
    Se la Verità non esiste, siamo dei nulla e non c'è niente di peggio che essere il nulla!!

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: venerdì 30 settembre 2011 alle ore 20:17
  • La verità come entità astratta o rivelata nel suo complesso globale non esiste. Esistono cose e concetti veri, altri falsi: niente è vero o falso per sempre.

    Da: ulysse
    Data: venerdì 30 settembre 2011 alle ore 17:41
  • La liberazione è il risultato coerente e puro,scaturito dalla contraddizione.
    E senza religione o condividere la sua importanza è vivere senza coraggio,amare è coraggio.
    Il peccato,purtroppo,esiste e non solo nell'idea,ma è quando siamo lontani dalla Verità e non più liberi e sereni,quindi suoi schiavi.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: giovedì 1 settembre 2011 alle ore 10:54
  • consideragione molto saggia,sono pienamente in accordo con chi la pensata!!

    Da: pier franco servetti
    Data: mercoledì 31 agosto 2011 alle ore 14:25
  • Grande Jiddu Krishnamurti, che con gli anni ha compreso l'importanza di liberarsi da ogni vincolo religioso e dottrinale per cercare la sua verità in modo autentico e coraggioso. Questo é quello che occorrerebbe insegnare ai nostri bambini, l'indipendenza e la bontà! Senza retoriche, senza ricatti morali (l'idea del peccato) e senza mille preconcetti che creano solo divisioni e contrrasti, perseuendo una maturazione morale basata sulla riflessione, l'osservazione e l'introspezione. Quanti inutili incomprensioni, per non dire guerre, per le religioni.

    Da: Franky
    Data: martedì 30 agosto 2011 alle ore 19:33
  • questa e'una riflessione profonda e ricca di spiritualita' e ci invita a scoprire in noi stessi la verita'senza lasciarsi distrarre da prospettive ensterne alla propria interiorita'.

    Da: Claudio Cavaliere:La Vita E'Un Affascinante Enigma
    Data: martedì 30 agosto 2011 alle ore 16:57
  • All'aforisma avrei aggiunto anche le "religioni"

    Da: Ennio Maria Gioacchini
    Data: martedì 30 agosto 2011 alle ore 15:46
  • saqcrosanta....veritàQ

    Da: maria ljuba
    Data: martedì 30 agosto 2011 alle ore 14:20
  • Ritengo che è un pensiero equivoco e fallace,poichè la Verità si raggiunge con l'Amore!!!

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: martedì 30 agosto 2011 alle ore 13:12
  • Penso che la verità si può raggiungere solo con una buona
    predisposizione mentale e di coscienza e con il rispetto di se stessi.

    Da: Francesco Tinelli
    Data: martedì 30 agosto 2011 alle ore 12:19
  • In qualche modo bisognerà pur raggiungerla questa verirtà!...oppure la verità non esiste?
    Ma forse occorre prima mettersi d'accordo su cosa sia la verità!
    ciao!

    Da: ulisse
    Data: martedì 30 agosto 2011 alle ore 11:17
  • E' vero!
    La Verità è DIO!
    Quando la nostra esistenza sarà riunita a DIO in un'altra dimensione, solo allora la raggiungeremo.

    Da: Teresa
    Data: martedì 30 agosto 2011 alle ore 10:04
  • Algida ed annichilente.
    S'infila nel cuore e nella mente e ci lascia senza storia nè futuro.

    Da: lorenzo
    Data: martedì 30 agosto 2011 alle ore 7:43
  • Degna di una grande intelligenza......

    Da: Massimo Massei
    Data: martedì 30 agosto 2011 alle ore 5:00

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