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Commenti alla frase di San Giovanni della Croce

  • in tal caso... quando si gode?

    Da: Mirella Curione
    Data: martedì 30 agosto 2011 alle ore 23:31
  • Ecco le frasi che scrive il nostro eroe tutte uguali.. e tutte significano: Per andare in Paradiso, nell'altra vita, devi passare per l' Inferno di questa! ma, lui si è fatto frate per non passarci!:


    Dio umilia grandemente l'anima per innalzarla poi molto.
    „

    Per giungere al possesso del tutto, non voler possedere niente.
    „

    Per giungere a gustare il tutto, non cercare il gusto in niente.
    „

    Per giungere ad essere tutto, non voler essere niente.
    „

    Per venire a ciò che ora non godi, devi passare per dove non godi.
    „

    Per giungere alla conoscenza del tutto, non cercare di sapere qualche cosa in niente.
    „

    Colui che vuole restare solo senza il sostegno di un maestro e di una guida, è come un albero solo e senza padrone in un campo, i cui frutti, per quanto abbondanti, verranno colti dai passanti e non giungeranno quindi alla maturità.
    „

    L’anima che vuole salire sul monte della perfezione deve rinunciare a tutte le cose.
    „

    Per giungere a ciò che non sai, devi passare per dove non sai.

    Da: p
    Data: lunedì 25 aprile 2011 alle ore 11:18
  • sarò stupido o troppo raqzionale, ma non l'ho capita. Qualcuno me la spieghi!

    Da: Gian Carlo
    Data: domenica 24 aprile 2011 alle ore 11:47
  • Quale anno di nascita più probabile viene indicato il 1540, a Fontiveros (Avila, Spagna). Rimase ben presto orfano di padre e dovette trasferirsi con la mamma da un luogo all'altro, mentre portava avanti come poteva i suoi studi e cercava di guadagnarsi la vita. A Medina, nel 1563, vestì l'abito dei Carmelitani e dopo l'anno di noviziato ottenne di poter vivere secondo la Regola senza le mitigazioni. Sacerdote nel 1567 dopo gli studi di filosofia e teologia fatti a Salamanca, lo stesso anno si incontrò con S. Teresa di Gesù, la quale da poco aveva ottenuto dal Priore Generale Rossi il permesso per la fondazione di due conventi di Carmelitani contemplativi (poi detti Scalzi), perchè fossero di aiuto alle monache da lei istituite. Dopo un altro anno - durante il quale si accordò con la Santa - il 28 novembre 1568 fece parte del primo nucleo di riformati a Duruelo, cambiando il nome di Giovanni di S. Mattia in quello di Giovanni della Croce.Vari furono gli incarichi entro la riforma. Dal 1572 al 1577 fu anche confessore-governatore del monastero dell'Incarnazione di Avila (non della riforma, ma vi era priora S.Teresa, all'inizio). Ed in tale qualità si trovò coinvolto in un increscioso incidente della vita interna del monastero, di cui fu ritenuto in certo modo responsabile: preso, rimase circa otto mesi nel carcere del convento di Toledo, da dove fuggì nell'agosto 1578; in carcere scrisse molte delle sue poesie, che più tardi commentò nelle sue celebri opere.

    Dopo la vicenda di Toledo, esercitò di nuovo vari incarichi di superiore, sino a Vicario Generale!
    Paragoniamola alla vita dei contadini! nel xvi secolo, a lui contemporanei!:
    Dal XIV secolo al XVI secolo, in alcuni Paesi europei, come l'Inghilterra, la Francia e la Germania, esplosero moti di ribellione condotti dagli agricoltori vessati da cattive condizioni economiche e da trascuratezze da parte della classe dirigente. Si ricorda, in particolar modo, la guerra dei contadini iniziata sul territorio tedesco dopo la rivoluzione luterana e terminata con una sanguinosa repressione intorno al 1525.[1]
    Se il secolo dei lumi vide l'introduzione di alcune riforme attuate da regnanti illuminati che consentirono un certo miglioramento economico, seppur limitato solo ad alcune figure agricole, solo dopo laRivoluzione francese si conclusero, in Occidente, la pagina di storia della servitù della gleba e la diversificazione dei diritti tra gli abitanti rurali e quelli cittadini. Paolo

    Da: Paolo
    Data: domenica 24 aprile 2011 alle ore 10:12
  • io ho commentato una frase che, a prescindere da chi la formula, non ha senso compiuto infatti: per venire a ciò che ora non godi, devi passare per dove non godi. è un anacoluto:

    anacoluto
    [a-na-co-lù-to] s.m.
    • gramm. combinazione di due espressioni linguistiche, collegate tra loro per il senso ma non armonizzate sintatticamente, così che la prima resta come sospesa (p.e., questa casa, non voglio più spenderci tanti soldi)
    • a. 1819
    • classificato nelle grammatiche scolastiche come errore, l'anacoluto è in realtà molto diffuso nella nostra e in altre lingue. ha la sua ragion d'essere nello svolgersi di un discorso costruito dal punto di vista semantico ma non pianificato a livello sintattico. è tipico della comunicazione parlata e risponde alla necessità di procedere più speditamente nella manifestazione e concatenazione delle idee| se lei mi commenta una frase, esprimendo la più alta considerazione per chi l'ha detta, primo esce fuori tema, seondo quella frase sempre anacoluta e priva di logica resterà... non è difficile il concetto di chiosa di una massima..o no? paolo

    Da: Paolo
    Data: domenica 24 aprile 2011 alle ore 10:10
  • S.Giovanni della Croce Dottore della Chiesa, uno tra i più grandi Mistici, considerato il cantore dell'amore. attraverso la sua dottrina e la testimonianza della sua vita vissuta fin dalla nascita nella grande sofferenza, in particolare durante gli anni di prigionia e di persecuzioni, ci ha lasciato un grande esempio di come è necessario non cercare il piacere su questa terra per poter un giorno godere e gioire dei piaceri della vita eterna. Il suo motto era: NADA,NADA,NADA! Le sue opere aiutano a scendere nelle profondità dell'anima per trovare quella stanza nuziale dove sola con Dio può celebrare le nozze mistiche.

    Da: Girasole
    Data: domenica 24 aprile 2011 alle ore 8:39
  • è una delle frasi più stupide e banali che ho mai letto! un vero e proprio anacoluto, privo di qualsivoglia logica!

    Da: Paolo
    Data: domenica 24 aprile 2011 alle ore 8:39

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