Commenti alla frase di George Eliot
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Certo che il pentimento è il pianto dell' "io" che si vede sconfitto e gettato nella polvere. In seguito a questo dovremmo divenire consapevoli delle nostre debolezze e dei nostri limiti. Il vero pentimento sta nel comprendere e acquisire maggior forza per superare le nostre debolezze. Questa e questa sola è, al momento del pentimento, la vera scuola di iniziazione per una nuova vita.
Da: brunaData: lunedì 12 novembre 2012 alle ore 11:44 -
La frase si rivolge a qualcuno che ha fatto qualcosa di sbagliato e vuole cambiare. Non parla di figli al di fuori del matrimonio, se questi non sono considerati un errore dal soggetto interessato la frase semplicemente non si applica. lasciamo i bigottismi ai bigotti.
Da: MarcoData: lunedì 12 novembre 2012 alle ore 9:13 -
Mi sembra molto cattolica. Allora ci si dovrebbe pentire dopo, per esempio, aver concepito un figlio fuori dal sacramento del matrimonio? Ma se sono i figli che riescono meglio!!!
Da: Gigi CorettiData: domenica 11 novembre 2012 alle ore 12:22 -
Particolarmente azzeccata. Ma chi ci crede?
WillyDa: AnonimoData: domenica 11 novembre 2012 alle ore 10:37 -
Si, ma solo se il pentimento è sincero e spontaneo e non ipocrita e gattopardesco.
Da: Marcello MaraniData: domenica 11 novembre 2012 alle ore 6:07