Aforismi
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Commenti alla frase di Giuseppe Prezzolini

  • verissima !!!

    Da: Gabriele
    Data: venerdì 23 dicembre 2011 alle ore 11:24
  • Salve Ulysse,
    è proprio grazie a questo interessarsi d'altro dei cittadini, sicuramente non molto in sintonia con i consigli del Salvatore, con la fedeltà di Maria e con le virtù dei Santi, che s'ottiene la società in cui viviamo: penso perciò esisto, ho e perciò sono; ma per chi, grazie a Dio, riesce a non farsi "attrarre" e s'impegna nella preghiera e nei gesti quotidiani per raggiungere le promesse racchiuse nella pace del cuore, il solo aforisma che risalta scolpito nella propria esistenza è: Amo e per questo vivo"!
    Noto che la strada per la ricerca della Verità, diventa un vicolo cieco se riteniamo l'egoismo più soddisfacente della pace nel cuore, le faccende private più importanti del bene collettivo, l'Io al pari di Dio.
    La pace nel cuore non è il risultato d'una attenta elucubrazione, ma accettare con seria ed umile introspezione d'affrontare la nostra vigliaccheria spirituale.
    .

    Saluti, Ciroemilio.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: mercoledì 21 dicembre 2011 alle ore 13:47
  • Ciao Ulysse,
    le cattedrali gotiche, le stazioni spaziali, i satelliti in orbita se non collaborano all'incontro dell'Anima negli uomini, resteranno sempre "materia" (ciò che in fine ed in realtà sono) e se nel gene dell'egoismo c'è qualcosa d'immortale, questo Dawkins è giunto tardi, poichè sul pianeta terra, da molti millenni, alcuni lo chiamano inferno eterno (ma forse alludeva a questo visto che con l'egoismo è più facile raggiungerlo).
    Quell'incontro con la propria parte interna, con la propria Anima, con uno stesso rende possibile la pace nel cuore, ma se non diventa il nostro fine non è neanche quello a cui tutti aspiriamo (sei caduto per l'ennesima volta in contraddizione), il non accontentarsi certamente genera nuovi desideri, nuovi stimoli, ma se non conducono alla massima aspirazione umana, ossia, la gioia razionale, libera e confidenziale dell'amore totale, in poche parole la pace nel cuore, creeranno solo tristezza, isolamento, disperazione.
    Con la pace nel cuore è stata sconfitta l'apharteid ed è crollato il muro di Berlino, non è che poi ci si può fare molto con essa.

    Ciao, Ciroemilio.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: mercoledì 21 dicembre 2011 alle ore 13:23
  • Caro Ulysse,
    hai perfettamente colto il messaggio, anzi, ha sempre fatto parte di te, soltanto che la parte difficile, come per tutti del resto, è metterlo in pratica.
    La vanità in Dio se diventa (come i don Verzè) patrimonio o si trasforma (come nel caso degli egoisti) superbia, già non è in Dio ma per se stessi, con tutte le conseguenze visibili solo agli occhi della propria coscienza, quindi, abbi fiducia, non conviene.
    La vanità in Dio, oltre ad essere possibile solo dopo la totale consegna della propria vita alla Sua volontà, è raccogliere la conquista del favore divino alla morte, senza nulla chiedere di tutto ciò si nutre e s'alimenta l'egoismo, che tu decanti e che è alleato della falsa Via, della falsa Vita, della falsa Verità in questo pianeta.
    Non dimenticare neanche quello che già ti dissi tempo addietro: "ognuno è missionario solo di se stesso, per quanto riguarda gli altri si convinceranno da soli", altrimenti potresti pensare che il mio scopo sia quello di convertire, questo compito tocca al Cristo, altro che un fedele cristiano che ti parli, sicuramente può utilizzarmi, ma è Lui a decidere non io ad imporre, altrimenti si realizzerebbe la "vanità/egoismo" ed io diventerei la più grave delle abominazioni: un fariseo, uno scriba.


    Saluti, ci sentiamo per il Buon Natale, Ciroemilio.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: mercoledì 21 dicembre 2011 alle ore 12:58
  • Caro Ciroemilio,
    Quindi è così: l’egoismo è il grande motore che regge e sostiene l’umano universo...solo che l’egoismo tendente alla conquista del favore divino non sarebbe egoismo… viene declassato a vanità, servizio, devozione e fiducia nel padre dalle cui indicazioni puoi trarre un patrimonio (vedi Don Verzè)... quindi conviene!
    Comunque c’è confusione, infatti non ho parlato di vana vanità, ma di soddisfazione concreta del proprio ego.

    Dawkins col suo libro del 1976 mostrò come il nostro gene egoista conquista l’immortalità…anche senza l’intervento divino. Dovresti darci un’occhiata!
    Comunque il fondamento è che il gene egoista non si accontenta della “pace del cuore”.
    Dall’egoismo umano o, piuttosto, dalla volontà di autorealizzazione e soddisfazione del proprio valore, sono scaturite le grandi imprese: cattedrali gotiche, stazioni spaziali, satelliti in orbita, LHC, ecc…
    Infatti con solo la pace nel cuore, cui comunque tutti aspiriamo, non è che ci puoi fare molto!

    Forse gli è che in antico non c’era ancora la visione ed esigenza di una società da costruire e sostenere…a questo ci pensava Cesare…al cristiano bastava l’allegria e la pace nel cuore!
    La sola promessa della pace nel cuore andava bene per i popoli oppressi, servi della gleba, ma oggi i “cittadini” s’interessano d’altro.

    Noto che per me e per te la ricerca della cosiddetta verità persegue due strade diverse e opposte...divergenti.
    Tu, in realtà, la verità ce l’hai già…o credi di avercela…ti soddisfa e ti preme solo confermarla ad altri avvalendoti di documenti e testimonianze già orientate allo scopo…in definitiva è una ricerca fasulla.
    Io non so quale sia la verità e non mi interessa se sia bianca o nera, se mi dia o non mi dia la pace del cuore…mi interessa che il mio elucubrare mi porti alla verità oggettivamente vera.
    Ciao!

    Da: ulysse
    Data: lunedì 19 dicembre 2011 alle ore 18:02
  • SE IL MONDO E’ VARIO E’ MEGLIO…NON TROPPO PERO’!
    La Vision di michele è interessante, ma si può migliorare: in effetti quasi mai le cose sono perfette, ma si possono sempre migliorare.

    Effettivamente il mondo è bello o interessante perchè è vario!
    E’ affermazione un po’ ottimistica: forse il mondo non è proprio bello, forse potrebbe essere meglio, ma proviamo ad immaginare un mondo sempre uguale a se stesso, mai niente di nuovo, un pensiero unico: sarebbe di una noia mortale!
    Il buono è che non potrebbe peggiorare, ma nemmeno migliorare

    Tutta questa variabilità è certo causa di tutti i mali, ma anche di tutti i beni!
    Facciamo la somma e vedremo che in questo vario mondo prevalgono globalmente i beni: del resto se avessero prevalso i mali non ci saremmo più da un pezzo.
    Non è saggezza questa?
    Certo non è tutta, è solo un pochino e anche se ci credessi, di avere la soluzione in tasca, comunque non ce l’avrei, ma se non ci provassi, se nessuno ci provasse, non ci sarebbe alcuna soluzione e ancora sarebbe la fine, anzi, niente sarebbe mai iniziato.

    Del resto il nostro cervello è strutturato per questo: evoluto in milioni di anni di difficoltà anche mortali, si è adattato….una soluzione, non dico per il singolo, ma per la specie, c’è sempre stata: qualcuno da solo, o in team, o salendo sulle spalle di giganti, una soluzione l’ha sempre trovata…certo non mai definitiva!
    Infatti una “soluzione definitiva” non c’è…è nemmeno un “bene per tutti” c’è, ma sempre “un meglio”…speriamo ci sia.

    L’uomo geneticamente non porta in sé tutti i pregi ed i difetti degli antenati, ma solo i caratteri migliori… migliori nel senso di meglio saper sopravvivere e vivere: uomo e donna si scelgono e, statisticamente, i geni più adatti hanno maggiori probabilità di trasmettersi: i nostri geni sono quasi immortali ed hanno maggiori probabilità di trasmettersi quelli migliori…a meno che un ambiente “invivibile” (radiazioni, riscaldamento globale, glaciazione planetaria, meteoriti, ecc..) non ci distrugga tutti: la fine dei dinosauri!

    Poichè il mondo è sempre vario, e vari sono in nostri geni, facciamo sempre esperienze diverse o diversamente interpretate, è naturale che insorgano idee e visioni diverse, ciascuno la sua, in contrasto e confronto dialettico con quelle di altri: è un arricchimento! Ne emergono e s’incrementano idee e vision sempre nuove…mediamente anche migliori e pensiamo persino di essere, oggi, più evoluti e civili che non qualche decina, centinaia o migliaia di anni fa…e forse è vero: comunque lo dobbiamo alla varietà degli eventi, delle culture, delle idee!

    La cultura della democrazia che perseguiamo, non è esplica certo il migliore dei sistemi sociali possibili, ma, per ora, sembra che non abbiamo di meglio…per quanto si può cercare di migliorare.
    Comunque consideriamo che un tempo le idee e i poteri si confrontavano sui campi di battaglia e ci scappavano carneficine: è successo ancora nel secolo scorso e ancora succede ove la democrazia non c’è o viene sopraffatta.
    Con la democrazia, con la diffusione delle democrazie nei diversi stati, ci si confronta con le idee. Nel contrasto dialettico una soluzione salta sempre fuori e le rivoluzioni e le guerre sono improbabili.
    Certo che non sempre le democrazie sono pienamente realizzate nella mente dei singoli e dei popoli…e allora…accade il peggio.

    Prezzolini, pur grande giornalista, era un conservatore vecchio stampo e non credeva nella evoluzione dell’uomo: per lui il carattere dell’uomo restava sempre tal quale pur nell’evolversi della conoscenza ed esperienza.
    Io credo invece che conoscenza ed esperienza, contribuiscano all’evolvere del carattere dell’uomo, delle sue pulsioni, singolarmente e socialmente,…se lo vuole e se s’impegna in tal senso, in una società pur’essa in evoluzione nell’elaborare e condividere comportamenti e leggi sempre migliori.

    Certo che è un saliscendi…a volte si peggiora fino a toccare il fondo, poi si risale a picchi impensabili…ma credo che nel complesso della storia, il trend verso il meglio sia crescente,

    In effetti, una società perfetta non esiste ed è veramente illusione crederci, ma non è, illusione, credere che la società possa migliorare se l’uomo, il cittadino, migliora e non si abbandona ad autocommiserazione e non insegue fanfaluche.
    Del resto come altro potrebbero essere gli uomini e le società se non tese al continuo miglioramento?
    Certo che, se vogliamo che la cosa funzioni, non dobbiamo sempre aspettarci che l’essere meglio parta dagli altri…dobbiamo impegnarci noi stessi …in primis…anche se il periodo attuale non è dei migliori.
    Tanto più per questo che ogni giorno qualcosa un minimo meglio del giorno precedente la possiamo pur fare e pensare!

    Quindi la società non è per sua natura destinata a fallire, ma ad evolvere e migliorare… se ci diamo da fare…se siamo migliori noi stessi…se non ci lasciamo sopraffare dallo scoramento di fronte a forze più grandi di noi: la società comunque migliora se i cittadini migliorano… e viceversa.

    Darsi da fare per migliorare significa: studiare, leggere, cercare di capire, essere oggettivi, prescindere dal naturale egoismo personale, coltivare e trasmettere idee positive e costruttive, approfondire gli argomenti, essere empatici, interessati agli altri e solidali, partecipare, attenersi all’etica ed alle leggi, migliorarle anche, impegnarsi nel lavoro (se c’è) qualunque sia il livello ed il campo di azione… e quant’altro possa servire…anche rilassarsi e divertirsi…se resta tempo.
    Ciao!

    Da: ulysse
    Data: lunedì 19 dicembre 2011 alle ore 12:55
  • Ciao Ulysse,
    questa tua riflessione è giusta, ma è già stata redatta e ripetuta incessantemente dall'autore del libro l'Ecclesiaste (che ti consiglio di sfogliare); testo nella Bibbia che non sembra molto incoraggiante per una vita fedele a Dio, ma che conclude, dopo aver bien spiegato la "vanità delle vanità, dicendo: "abbi fiducia nel Padre e segui le Sue indicazioni".
    Anche Qoelet e molto tempo prima di me, aveva concluso la sua intensa ed approfondita ricerca della Verità, con la speranza certa che non c'è altra alternativa per essere allegri, sereni e conquistare la pace del cuore, se non quella della Vanità d'essere servi del Signore.

    Saluti, Ciroemilio.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: lunedì 19 dicembre 2011 alle ore 12:10
  • Qualcuno affermò un giorno,che il mondo è bello perchè è vario.Io credo invece che in qualche modo potrebbe essere proprio questa la causa di quasi tutti i mali.
    In tutti i commenti o ideali degli uomini di questo mondo,si percepisce sempre e comunque una certa aria di saggezza di ordine:morale,etico,intellettuale.Una rigorosa affidabilità in ciò che si afferma,sembra sempre che tutti parlino a tutti,che abbiano la soluzione in tasca,atta a garantire il bene di tutti.
    Sfugge sempre un perticolare a tutti come al sottoscritto,cioè che l'uomo fin dalla nascita porta con se tutti i pregi e difetti dei suoi antenati.Qualsiasi possa essere un'idea comune di:bello,buono,onesto,giusto.Sarà sempre in contrasto con qualcuno,il quale avendo un'altra opinione della vita e della realtà,farà di tutto per negare il nostro credo,è come il cane che si morde la coda.
    La bugia più grande del nostro tempo a mio giudizio,è credere a un'ideale di democrazia dove possano convivere idee politiche o posizioni sociali spesso volutamente agli antipodi tra di loro.
    Nel sottile e saggio aforisma di Giuseppe Prezzolini,oltre ad una realtà di fondo incontrovertibile,si annida una sorta di denuncia allo spirito dell'uomo,in quanto esso non può cambiare,forse migliorare.Di conseguenza a tal proposito è un'illusione credere a una coscenza civile elevata e perfetta,nella quale condividere e rispettare le regole.La società quindi come è concepita sarà sempre rer sua natura contorta destinata a fallire.

    Da: michele
    Data: domenica 18 dicembre 2011 alle ore 10:51
  • Amico Ciroemilio, tutti noi facciamo progetti più o meno etici o non etici, piccoli o grandi che siano e ci sforziamo di realizzarli...ci sacrifichimo persino ...o sacrifichiamo i nostri simili.
    Perché lo facciamo?
    Per perseguire la gloria di Dio (e qualcuno "lo dice" anche) o per soddisfare le nostre esigenze e pulsioni?
    Al limite, anche chi innalza una cattedrale lo fa per un egocentrico desiderio di essere più degno della attenzione di Dio e per acquisire più punti per accedere al paradiso!
    Ciao!

    Da: ulysse
    Data: sabato 17 dicembre 2011 alle ore 18:48
  • Caro Ulysse, dopo l'egocentrico: "ammesso che ci riescano", mi presenti un per niente oggettivo: "democratico egoismo", sei alla frutta, manca solo che mi dici che condividi l'etica di Riina e l'intelligenza e la volontà di fare di Berlusconi e ci prendiamo anche caffè e digestivo.
    Non so cosa ti stia succedendo nella tua sfera privata, ma hai perso vigore e senso logico; la bontà e l'altruismo "qualità utopiche", "dopo 2000 anni...gli uomini sono ancora egoisti", ma dove stai vivendo nel Parlamento o lavori per Hugo Chavez, ma da quando non entri in una Chiesa; poi Dio non si fa scudo del libero arbitrio, casomai "ne è il Creatore", ed il motore degli eventi non è alto che le scelte che uno prende con esso, schierandosi a favore dell'amor per sé o prediligendo l'abnegazione a pro del prossimo.
    Forse non ti rendi conto che dire ai supposti (solo secondo quelli che la pensano e vivono come te) "fessi", che gli egoisti (i senza Dio li definisco io) sono i possessori delle chiavi, della formula di come funziona questo mondo, è proporre una vita priva d'un fine e piena di deficit spirituale, in poche parole la disperazione.

    Saluti Ciroemilio.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: sabato 17 dicembre 2011 alle ore 0:27
  • Amico Ciroemilio
    In un sito come questo l’esigenza di contenere le parole genera una certa superficialità e misunderstanding.
    E’ chiaro che parole come “fesso” e “furbo” assumono nel nostro immaginario collettivo un globale senso di negatività morale, ma Prezzolini amava un linguaggio forte che colpisse l’immaginario collettivo ed in effetti, a giudicare dai numerosi commenti, si può dire che Prezzolini ha colpito ancora.

    Comunque, nonostante certi cosiddetti furbi che, con metodi a dir poco discutibili, aspirano a prevalere e anche prevalgono nella società a scapito dei più, direi che il vero motore degli eventi non è la "furbizia", ma l’"egoismo" unito alla intelligenza ed alla volontà di fare.
    Credo che un democratico egoismo, a tutti accessibile del resto, supportato da intelligenza, conoscenza e volontà, sia forza legittima che, adeguatamente diretta e circoscritta nelle dinamiche sociali, ha permesso l’evolversi civile della società ed il reperimento e messa in atto dei mezzi per sostenerla...sia pure, spesso, non equamente.

    Le più grandi imprese e costruzioni sono avvenute sotto la spinta dell'egosmo.
    Senza una tale spinta saremmo ancora all’età della pietra o, forse, nemmeno saremmo.

    Il cristianesimo, parla di bontà, altruismo e spiritualità, qualità eticamente utopiche di alto valore, ma dopo 2000 anni di elevazione agli altari di santi buoni e generosi dediti al sacrificio, gli uomini sono ancora egoisti, puntano al proprio interesse e prevalgono con mezzi sempre più evoluti ed efficaci...sperabilmente leciti.
    Lo stesso Dio, facendosi scudo del cosiddetto "libero arbitrio", si guarda bene dall'intervenire.
    Riconosciamo quindi la realtà delle cose e, mentre deprechiamo la subdola, sterile, furbizia, concediamo al sano egoismo dei molti uomini intraprendenti il giusto riconoscimento.

    In questo senso intendo l’incitamento ai cosiddetti “fessi” di farsi “furbi”: di farsi, cioè, conoscitori di come funzionano le cose di questo mondo e di farsi intraprendenti…ne trarranno le conseguenze più opportune…magari anche con empatia...e tutta la società, compresi i coseddetti "fessi", ne avrà vantaggio.
    Ciao!

    Da: ulysse
    Data: venerdì 16 dicembre 2011 alle ore 18:44
  • Non sono d'accordo: essere onesti, fare il proprio dovere tutti i giorni, sopportare sacrifici, resistere alle difficoltà, andare avanti nonostante le umiliazioni, credere nel proprio lavoro, non cedere a tentazioni che possano infangare la propria coscienza, non lasciarsi andare non è essere fessi, è essere persone mature, responsabili e dignitose. Quelle che portano avanti il mondo e lo fanno crescere.

    Da: Paolo
    Data: venerdì 16 dicembre 2011 alle ore 12:24
  • I fessi, caro Ulysse, se s'intendono come persone con discapacità fisico-mentali rispetto ad altre, non ci possono far niente: per me, è volontà di Dio, è il caso, secondo te; se, invece, s'intendono quelli che non reagiranno mai con la stessa angheria o abuso d'astuzia dei "cosiddetti" furbi, allora si chiamano buoni(a volte, anzi molte volte, il buono passa per fesso, si dice in alcune regioni), integri nella loro dignità, umili e miti per il cristianesimo, ed in nessuno dei due casi l'unica soluzione che hanno per sconfiggere l'avidità e l'opportunismo umano, amplificato volutamente con tutto l'animo in quei soggetti, è di diventare furbi a loro volta, che Dio li protegga e li aiuti; altrimenti l'aldilà diverrebbe un ristoro per tutti, senza tener conto del merito nella forza di volontà impiegata per continuare ad essere definiti fessi, anche sapendo d'essere molto più scaltri dei "cosiddetti" furbi per dovere.
    Sono mesi che discutiamo e riflettiamo insieme, quindi un poco, consentimi, ci conosciamo e penso che il tuo:- "ammesso che ci riescano", sia stato dettato dalla fretta di scrivere, altrimenti giustificheresti coloro i quali essendo buoni, giungerebbero a divenire parte della casta dei privilegiati approfittatori che rendono invivibile il mondo, convalideresti che l'etica umana è al di sopra della morale divina.


    Saluti, Ciroemilio.

    P.S.= Sperare nell'aldilà significa tentare negli sforzi di renderlo già presente adesso, non solo nell'aldilà.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: giovedì 15 dicembre 2011 alle ore 12:21
  • Mai letta una frase più veritiera e rispondente alla realtà, non solo attuale, ma di sempre!!!

    Da: Delia
    Data: mercoledì 14 dicembre 2011 alle ore 14:06
  • Prezzolini fu un grande giornalista e scrittore del secolo scorso, ma non c'era bisogno di Prezzolini per dirci ciò che è vero da sempre e già sapevamo: non è una novità!
    I fessi hanno sempre avuto una unica soluzione davanti a sè: diventare furbi!
    Solo che una volta diventati furbi, ammesso che ci riescano, si comportano da furbi....e siamo di nuovo da capo!
    O forse ha ragione Ciro: speriamo nell'aldilà!
    Ciao Ciro!

    Da: ulysse
    Data: mercoledì 14 dicembre 2011 alle ore 12:12
  • Personalmente non conosco il Sig. Prezzolini, Complimenti è una persona molto saggia!!!

    Da: Donatella Passerini
    Data: mercoledì 14 dicembre 2011 alle ore 8:57
  • questa è la filosofia
    di come è guidato il pianeta
    che stiamo distruggendo
    non solo in quella poca di giustizia
    che c'è ancora. in troppi pensano che meglio un giorno da leone che molti da pecore, perché non pensano che il loro agire da criminali briganti incivili non li faccia svegliare per renderli consapevoli della loro nuda inutile vita senza essere VISSUTO niente altro che nel nulla. Nela ricchezza come nel successo si TROVA SOLAMENTE INFELICITA'. ciao da guido un po' in confusione

    Da: guido
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 23:03
  • E' vero. Fin quando i fessi sono stati maggioranza l'andamento è stato favorevole per tutti - fessi e furbi - ma adesso, tempi di magra, le cose vanno male e spero per i furbi, perchè la furbizia non è un pregio è un grosso difetto.

    Da: Vincenzo Brunetto
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 17:28
  • Attualissima.

    Da: Anonimo
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 17:10
  • Questo aforisma sempre attuale dovrebbe campeggiare sui muri e sulle strade di tutta l'Italia,così che i fessi si ricordino dei furbi.

    Da: Pasquale Cardinale
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 16:58
  • Mai nulla fu così azzeccato, soprattutto in questo momento storio: grandissimo Prezzolini!!

    Da: Lorena
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 15:38
  • Esattamente quello che sta succedendo nell'ultimo periodo. Con l'aggravante che non la sanno neanche gestire il patrimonio statale, visto il disavanzo che hanno ottenuto per non fare i dovuti sacrifici/manovre necessarie in tempi utili. Maledetta la testa degli italiani che vedono i sogni come realtà assurde, e poi votano ancora peggio.

    Da: Giuseppe
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 15:14
  • sono assolutamente d'accordo, dopo 40 anni di lavoro devo farne 50, sono matti ? un po' di criterio non ce l'hanno ?
    tutti a casa devono andare, li abbiamo pagati fior di quattrini e
    se ne sono sempre approfittati, ladri legalizzati, ma questa poi ! portare
    l'italia sull'orlo del baratro !!! vergogna !

    Da: Nella
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 12:33
  • Quanto sono vere queste parole e quanto vorrei che tutto questo cambiasse.

    Da: Vittorio
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 12:22
  • Non sanno o fingono di non sapere nulla per adesso, ma innanzi alla bilancia della Carità, dovranno presentarsi anche loro, anche se non ci vogliono credere e là non ci saranno favoritismi e scaltrezze varie, ma soltanto e semplicemente la meritocrazia divina: date a Cesare ciò che è di Cesare ed a Dio ciò che è di Dio.

    Da: Ciro Scognamiglio
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 11:09
  • In realtà i tanto denigrati furbi sono una grande risorsa: costituisco un esempio per i fessi che vogliono diventari furbi.
    Ai fessi che vogliono restare fessi ci pensi lo stato: a che servirebbe altrimenti il wellfare?
    ...Però, a pensarci bene, chi sarebbero in tal caso i veri furbi?

    Da: ulysse
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 10:31
  • Attualissima, sembra scritta ieri, segno che gli italiani non cambiano e se cambiano lo fanno in peggio.

    Da: Ascardin
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 9:44
  • ...purtroppo è vera, non aggiungo altro!

    Da: marina
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 9:25
  • Nulla da aggiungere. Grazie!

    Da: Dana
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 9:06
  • Non è solo in Italia che va così.

    Da: Pino Granata
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 8:38
  • ...mai come in questo momento questa espressione di Prezzolini è calzata a pennello..dal nostro paese...

    Da: Anselmo
    Data: martedì 13 dicembre 2011 alle ore 7:29

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