Data di morte di Arthur Rimbaud
Arthur Rimbaud è morto il giorno 10 novembre 1891
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Commento a una frase di Antonio Scurati
Veramente penoso che non sappia altro che vivere di parole; dimostra veramente la sua pochezza intellettuale. Chiedo al Compagno Scurati: lui si mai... Leggi di più
Commento a una frase di Antonio Scurati
Frase di un nostalgico del comunismo, tra l'altro strabico vede quello che è successo 80 fa in italia, E DURATO PER 20 ANNI, e non vede quello che DA più... Leggi di più
Commento a una frase di Antonio Scurati
Frase di inutile e vacuo ideologismo. La democrazia vive sulla concretezza del presente non sui ricordi partigiani del passato Leggi di più
Commento a una frase di Antonio Scurati
Solite strumentalizzazioni farneticanti e faziose di un comunistoide prezzolato che deve aizzare i suoi supporter senza cervello altrimenti non vende le... Leggi di più
Commento a una frase di Antonio Scurati
Pretese assurde e, solamente, ideologiche. Nazismo e Fascismo non esistono più... il Comunismo, con anche i suoi crimini, esiste ancora... e nessuno... Leggi di più
Commento a una frase di Antonio Scurati
Credo che nella vita contino più i fatti che le parole. Inutile riempirsi la bocca con tale parola, quando analizzando bene i fatti si possono riscontrare... Leggi di più
Commento a una frase di Vittorio Gassman
Visto che lo afferma Gassman, attore rinomato, dobbiamo crederci che sia così. Per fare l'attore uno deve avere la vocazione e credo che non sia un... Leggi di più
Commento a una frase di Vittorio Gassman
Incontenibile, vitale, estroverso in gioventù... morto per profonda, incurabile depressione in età avanzata... non poteva esserci una via di mezzo più... Leggi di più
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Sarei già andato davvero lontano, Tanto lontano quanto è grande il mondo, Se non mi trattenessero le stelle Che hanno legato il mio al tuo destino, Così che solo in te posso conoscermi. E la poesia, i sogni, il desiderio, Tutto mi spinge a te, alla tua natura, E dalla tua dipende la mia vita.
‐ Johann Wolfgang Goethe ‐
Papa Pio VII: Ricordati figliolo che la Giustizia non è di questo mondo, ma dell'altro.
Marchese del Grillo: Eh, lo so Santità. Giustizia dell'altro mondo...
Papa Pio VII: Proprio così figliolo... E poiché Noi purtroppo siamo di questo mondo, ti condanniamo ugualmente a trenta giorni di fortezza. Dieci giorni per aver mancato di rispetto alla persona del Pontefice, dandolo per morto, del che facciamo i dovuti scongiuri; altri 10 giorni per esserti preso gioco della giustizia di questo nostro regno, facendo condannare un povero innocente.
Marchese del Grillo: No, eh, quello l'ho risarcito, Santità, hai voglia! Ho pagato tre volte il suo credito, in più gli ho regalato un terreno fuori Porta San Sebastiano... eh eh. Avesse visto la faccia di Aronne Piperno, non stava più in sé dalla gioia!
Papa Pio VII: Eh vabbè... sorvoliamo e ti diamo un solo giorno.
Marchese del Grillo: Grazie...
Papa Pio VII: Uno per ogni cardinale, per ogni principe, per ogni funzionario da te indotto in corruzione. Quanti sono?
Marchese del Grillo: Chi, i corotti?
Papa Pio VII: Sì, quandi so'?
Marchese del Grillo: Beh, 'na ventina.
Papa Pio VII: E allora i conti tornano! Son sempre trenta giorni! Questo è il verdetto emesso dal Pontefice Pio VII in qualità di capo del governo pontificio.
[..]
Papa Pio VII: Onofrio, come papa e come capo della Chiesa di Cristo misericordioso, commuto seduta stante i trenta giorni di fortezza...
Marchese del Grillo: Grazie, grazie.
Papa Pio VII: ...in trenta pateravegloria da dirsi trenta volte per trenta giorni consecutivi.
Marchese del Grillo: Ecco... allora era meglio anna' in fortezza!