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Cuore sacro

Frasi del film

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Frasi di Cuore sacro

Riassunto e trama del film Cuore sacro

[da Wikipedia]

Manager di successo, Irene Ravelli (Barbora Bobulova) è riuscita, anche grazie all'aiuto di zia Eleonora sua socia in affari, ad ottenere il dissequestro dell'antico palazzo di famiglia che vuole sfruttare a scopi imprenditoriali. Tornata nel palazzo per un nuovo sopralluogo, Irene incontra Aurelio (Gigi Angelillo), anziano custode dell'abitazione, che le fa visitare la stanza di Adriana, madre di Irene, rimasta immutata dal tempo della sua morte, come se ella vi abitasse ancora. La camera presenta strane scritte, simboli senza significato incise sulle pareti. Vi sono anche numerose immagini religiose possono alludere ad un sincretismo religioso della donna.

Fuori dal palazzo Irene incontra Benny (Camille Dugay Comencini), un'impertinente ragazzina che con uno stratagemma le ruba il portafoglio. Prontamente riacciuffata, la bambina si chiarisce con Irene offrendole di pagarle la cena la prossima volta che si sarebbero riviste. In seguito, Irene e Eleonora si recano da Maria Clara, zia alcolizzata di Irene, ricoverata in un centro riabilitativo, la cui firma è necessaria per far iniziare i lavori nel palazzo. Maria Clara però rifiuta di firmare, nonostante le minacce di interdizione lanciatele dalla sorella Eleonora.

Poco tempo dopo, Irene incontra nuovamente Benny: mentre sono assieme, Irene le fa notare una piccola giraffa giocattolo, simile a quella che possedeva da bambina. In seguito la ragazzina chiede a Irene di aiutarla a portare delle buste (riempite con le cose comprate al supermercato prima di cena) a determinati indirizzi nel vicinato. Nonostante l'iniziale rifiuto, Irene accetta e viene per la prima volta a contatto con una realtà a lei sconosciuta, caratterizzata da una estrema povertà.

Dopo una serie di vicissitudini, Irene scopre che la bambina è collegata al volontariato della Chiesa di padre Carras. Benny però nega di prendersi cura di quella gente su ordine del parroco, anzi padre Carras l'aveva ripresa più volte, chiedendole invece di convincere quelle persone ad andare alla mensa dei poveri. Infine Irene e Benny dormono assieme nel palazzo, ma la mattina dopo la bambina è sparita lasciando alla manager un biglietto in cui la sfida a trovarla.

Dopo aver ricevuto il consenso all'inizio dei lavori da parte della zia Maria Clara, Irene scopre che Benny è morta investita da un'auto mentre stava scappando dopo aver rubato una piccola giraffa giocattolo. Sentendosi responsabile della morte della bambina, ma anche del suicidio dei coniugi Marchetti dai quali aveva acquisito l'azienda in bancarotta, Irene entra in un profondo conflitto interiore.

Guidata dallo spirito di Benny e ricercando la spiritualità materna, Irene inizia, assieme a padre Carras, a prendersi cura dei meno abbienti mettendoci anima e corpo: trasforma il palazzo di famiglia in una mensa per i poveri e utilizza i suoi soldi per regalare le case popolari alla gente, compromettendo però la sua abilità imprenditoriale, cosa che preoccupa sua zia Eleonora, che la giudica "pazza" come Adriana.

Padre Carras è in parte d'accordo con Eleonora, giudicando il comportamento di Irene come un'autopunizione. La donna invece è convinta di poter ritrovare la fede accanto ai bisognosi e non nei vari luoghi di culto. Il prete allora la porta a visitare i numerosi senzatetto che vivono fra le rovine di Roma e le chiede come possa essere così presuntuosa nel credere di salvarli tutti senza un aiuto organizzato, che solo un riconoscimento ufficiale del suo lavoro da parte della Chiesa può darle.

Dopo aver osservato tutta quella gente, Irene accarezza il parroco e, come in uno stato di trance, si reca in metropolitana dove, osservando le innumerevoli persone presenti, inizia lentamente a disfarsi di tutto ciò che ha: i gioielli, le scarpe, i vestiti, arrivando a denudarsi. Ricoverata in ospedale con una diagnosi d'ingresso di "disturbo dissociativo d'identità con pulsioni altruistiche incontenibili", Irene viene visitata da una psicologa che la riconosce sana di mente, rimanendo colpita da lei e dal suo altruismo.

L'ultima scena del film si svolge nei sotterranei del palazzo Ravelli: viene inquadrato un grande dipinto raffigurante la madre di Irene, che ha il volto di Benny.

Anno

2005 (19 anni fa)

Titolo originale

Cuore sacro

Genere

Drammatico

Durata

120 minuti (2 ore)

Regia

Ferzan Özpetek

Film di Ferzan Özpetek

Data di uscita

venerdì 25 febbraio 2005

Poster e locandina

Attori del film Cuore sacro

Barbora Bobulova nel ruolo di Irene Ravelli
Camille Dugay Comencini nel ruolo di Benny
Lisa Gastoni nel ruolo di Eleonora Ravelli
Massimo Poggio nel ruolo di padre Carras
Gigi Angelillo nel ruolo di Aurelio
Erika Blanc nel ruolo di Maria Clara Ravelli
Andrea Di Stefano nel ruolo di Giancarlo
Caterina Vertova nel ruolo di Angela Marchetti
Stefano Santospago nel ruolo di Giorgio Marchetti
Michela Cescon nel ruolo di Anna Maria
Paolo Romano nel ruolo di Alberto
Stefania Spugnini nel ruolo di Liliana
Elisabetta Pozzi nel ruolo di Psicologa

Biografie correlate al film Cuore sacro

Soggetto e sceneggiatura

Ferzan Özpetek, Gianni Romoli

Musiche

Andrea Guerra

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