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The Manchurian Candidate

Frasi del film

Nel nostro database ci sono 4 frasi relative al film The Manchurian Candidate. Leggile tutte.
Frasi di The Manchurian Candidate

Riassunto e trama del film The Manchurian Candidate

[da Wikipedia]

Bennett Marco è un soldato veterano il quale, dopo la sua esperienza nell'operazione militare denominata "Desert Storm", continua a essere tormentato da allucinazioni e strani incubi, che scopre essere ricorrenti anche ad alcuni suoi ex commilitoni. Fra essi c'è anche il sergente Raymond Prantiss Shaw, figlio della potentissima senatrice Eleanor Shaw, che si è candidato per il ruolo di Vice Presidente degli Stati Uniti: la donna è una politica manipolatrice e oltremodo influente, legata da un rapporto morboso al figlio, al punto d'essere stata la causa principale della fine della sua relazione giovanile con Jocelyne, figlia del senatore Tom Jordan, suo acerrimo rivale in politica.

Investigando su cos'è accaduto veramente in Kuwait a se stesso e al suo commando, Bennett Marco scopre di essere stato sottoposto a un elaborato lavaggio del cervello e a ripetuti esperimenti medici, compreso l'impianto di un microchip nascosto nel proprio corpo: questo è accaduto sia a lui, sia a Shaw, sia a tutti gli altri commilitoni, molti dei quali negli anni successivi si sono uccisi. Bennet Marco risale quindi alla Manchurian Global, onnipotente banca d'affari con forti legami con la scena politica americana, e in particolare con la famiglia Shaw.

Bennet Marco incontra una donna, Eugenie Rose, che poi scopre essere un agente sotto copertura dell'FBI, già sulle tracce di ciò che si cela dietro la Manchurian Global. Marco tenta di rivelare come stanno le cose al senatore Tom Jordan, che crede solo parzialmente alle sue parole, ma ugualmente si confronta con la senatrice Shaw, che l'accusa di voler utilizzare le notizie per una campagna denigratoria nei confronti di suo figlio. A quel punto la senatrice "attiva" suo figlio, attraverso un comando vocale rendendolo un burattino nelle sue mani.

Sotto gli ordini della madre, Raymond Shaw (Liev Schreiber) in "trance" uccide rimanendo freddo e impassibile il senatore e la figlia Jocelyne, donna che lui ha sempre amato. Quando Raymond Shaw si rende conto di ciò che è accaduto viene nuovamente manipolato dalla madre, affinché pensi che ciò che è accaduto era inevitabile e giusto. Senza più concorrenti, Raymond Shaw diventa il nuovo vicepresidente degli Stati Uniti. Intanto si rivela che il vero obiettivo della Manchurian Global e della senatrice non è la vicepresidenza ma la presidenza degli Stati Uniti: infatti, secondo i piani, la sera dell'elezione il nuovo presidente sarà ucciso, facendo in automatico diventare presidente degli Stati Uniti il vicepresidente neoeletto Raymond Shaw.

L'assassino designato sarà proprio Bennet Marco che, come Raymond Shaw, a causa degli esperimenti subiti in Kuwait può essere comandato come un burattino: ad attivare Bennet Marco affinché diventi l'assassino del presidente degli Stati Uniti è proprio la senatrice Eleanor Shaw, ormai chiaramente collusa con la Manchurian Global per la scalata alla Casa Bianca. Raymond Shaw e Bennet Marco però iniziano a rendersi conto di ciò che sta loro succedendo, nonostante siano sotto il controllo della Manchurian Global, e riescono persino ad avere un libero confronto fra loro grazie alla complicità dell'FBI. Attraverso una telefonata giunta in quell'occasione, la senatrice Shaw tenta di manipolare vocalmente la mente di Bennet.

Giunto il fatale momento della cerimonia, in cui Bennet, in virtù delle sue eccezionali qualità di cecchino, sarà costretto a sparare al presidente appena eletto, la scena viene resa intenzionalmente ambigua: sembra che Bennet e Raymond siano ancora sotto il controllo della senatrice ma, arrivato il momento fatidico, Raymond Shaw abbraccia la madre fingendo di festeggiare la vittoria e si posiziona con lei nel punto in cui sa che Marco è tenuto a sparare: Bennet Marco esplode il colpo e uccide sia Raymond che Eleanor Shaw, anziché il presidente; prima del colpo, Raymond rivolge un eloquente e sincero sorriso nel punto in cui sa che si trova l'amico appostato.

Il messaggio è chiaro: Raymond Shaw, nonostante i sofisticati tentativi di manipolazione comportamentale orditi dalla Manchurian Global con la complicità della madre, è riuscito a liberarsi dall'oppressivo vincolo psicologico. Con il suo estremo sacrificio, conferma definitivamente il suo autentico ideale politico di dedizione al proprio Paese e di un profondo senso di giustizia. Prima che Bennet Marco completi l'esecuzione dell'ordine ricevuto e quindi esploda il secondo colpo contro se stesso, viene scovato e fermato dall'agente Eugenie Rosie (Kimberly Elise) dell'FBI. Dopo la morte del vicepresidente Raymond, Eugenie Rosie decide di nascondere l'identità di Bennet Marco, che sarebbe stato designato comunque come l'assassino perché ripreso dalla videosorveglianza, e di sostituirla con quella d'un agente della Manchurian Global.

Quindi l'FBI decide di rivelare alla stampa le carte e i documenti relativi agli esperimenti condotti dalla Manchurian Global, accusandola pubblicamente di aver tentato un colpo di Stato contro il governo democratico degli Stati Uniti. Nell'ultima scena, Rosie porta Marco nei luoghi in cui erano stati effettuati gli esperimenti su di lui e sul suo plotone: Bennet Marco, ormai completamente conscio di cosa è accaduto, lascia che il mare porti via una fotografia del suo plotone, insieme alla medaglia d'onore regalatagli da Raymond Shaw, che ora, dopo il suo estremo sacrificio, è davvero un eroe.

Anno

2004 (20 anni fa)

Titolo originale

The Manchurian Candidate

Genere

Thriller

Durata

132 minuti (2 ore e 12 minuti)

Regia

Jonathan Demme

Film di Jonathan Demme

Data di uscita

venerdì 30 luglio 2004

Poster e locandina

Attori del film The Manchurian Candidate

Denzel Washington nel ruolo di maggiore Bennett Marco
Meryl Streep nel ruolo di senatore Eleanor Shaw
Liev Schreiber nel ruolo di Raymond Shaw
Jon Voight nel ruolo di senatore Thomas Jordan
Kimberly Elise nel ruolo di Rosie
Vera Farmiga nel ruolo di Jocelyne Jordan
Ted Levine nel ruolo di colonnello Howard
Miguel Ferrer nel ruolo di colonnello Garret
Jeffrey Wright nel ruolo di Al Melvin
Bruno Ganz nel ruolo di Delp
Pablo Schreiber nel ruolo di Eddie Ingram
Dean Stockwell nel ruolo di Mark Whiting
Teddy Dunn nel ruolo di Wilson
Anthony Mackie nel ruolo di Robert Baker
Roger Corman nel ruolo di mr. Secretary
Simon McBurney nel ruolo di dr. Atticus Noyle
Jude Ciccolella nel ruolo di David Donovan

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Sceneggiatura

Daniel Pyne, Dean Georgaris

Soggetto

Richard Condon

Musiche

Rachel Portman

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