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Distretto 13: le brigate della morte

Frasi del film

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Frasi di Distretto 13: le brigate della morte

Riassunto e trama del film Distretto 13: le brigate della morte

[da Wikipedia]

Los Angeles, ghetto di Anderson. È un periodo di continui scontri a fuoco tra la polizia metropolitana e le gang di strada che imperversano per la città. Sei membri della gang "Tuono verde" vengono uccisi dalla polizia, mentre cercano di entrare in un deposito di armi. Avendo saputo cos'è successo, i "Voodoo", alleati dei "Tuono verde", giurano vendetta - tramite un patto di sangue - ai poliziotti. Vista l'esposizione agli assalti, il comando pensa di spostare il tredicesimo distretto al centro di Anderson.

A supervisionare il trasloco viene chiamato il tenente - fresco di nomina - Ethan Bishop (Austin Stoker) . Contemporaneamente, il poliziotto Starker (Charles Cyphers) si reca al penitenziario dove dovrà aiutare i colleghi a trasportare il pericoloso detenuto - condannato alla pena di morte - che si fa chiamare Napoleone Wilson (Darwin Joston) ed altri suoi compagni di cella: Wells (Tony Burton) ed un altro ancora, scosso dalla tosse. Allo stesso tempo, Lawson (Martin West) Richards e sua figlia Kathy (Kim Richards) si recano ad Anderson per convincere la figlia maggiorenne a rientrare a casa.

I "Voodoo" si mettono in auto e iniziano a girovagare per il quartiere, cercando un obiettivo da eliminare per vendicarsi nei confronti della polizia, che la notte scorsa ha eliminato sei dei loro uomini. Il capo rimane indeciso se uccidere con un fucile M-16 munito di silenziatore e telescopio una vecchietta o un vagabondo, sino a quando le sue mire non ricadono sul camioncino dei gelati.

Kathy inizia ad avere fame e chiede al padre di fermarsi in un posto dove poter mangiare qualcosa. Lawson accetta, anche perché ha bisogno di chiamare la figlia per chiederle dove sia casa sua. Alla prima occasione utile, Lawson si ferma vicino ad una cabina telefonica. Il gelataio, intanto, vedendo che l'auto continua a seguirlo, inizia a sospettare qualcosa, conoscendo anche la fama del quartiere.

Nel pullman che trasporta i prigionieri a Sonora, Starker intraprende un colloquio con Napoleone Wilson riguardo alla sua innocenza, interrotto solo dai lamenti del prigioniero malato, che pare più grave del previsto. Starker comunica all'autista di fermarsi al primo distretto utile: il tredicesimo distretto, ad Anderson.

La piccola Kathy scorge il furgone del gelato e vi si reca. Il gelataio, spaventato e sbrigativo, cerca di togliersi di torno la bambina servendola immediatamente. Non appena la bambina si allontana, i membri dei "Voodoo" si fanno vivi e prendono a pugni il gelataio; poco dopo lo uccidono con una pistola silenziata. La bambina si accorge che il gelato non è quello che lei aveva pagato e torna indietro, morendo per mano del capo della banda.

Lawson si accorge della morte della figlia e accorre; dapprima la copre, poi, accecato dalla rabbia, prende il revolver del gelataio e inizia a inseguire la banda, che fugge verso il rifugio.

I prigionieri arrivano al tredicesimo distretto; Bishop non vuole che restino, perché l'edificio sta chiudendo e la zona è molto pericolosa. Starker insiste, anche perché se il prigioniero è affetto da polmonite la responsabilità del soccorso non prestato ricadrebbe su Starker stesso o sul tenente. Dopo averlo convinto, Starker porta i prigionieri sani nelle celle e chiama un medico.

Lawson riesce a raggiungere la banda in una strada solitaria e uccide il capo. Il gesto non può essere tollerato dai membri restanti, che, dunque chiamano i compagni e inseguono Lawson sino al distretto. Il loro compito è quello di uccidere il responsabile dell'omicidio, anche a costo di morire a loro volta. Il fatto che - oltre tutto - Lawson si sia rifugiato all'interno del distretto soddisfa entrambi gli interessi della famigerata gang: vendicarsi dei poliziotti e dell'assassino del loro capo.

La gang inizia a far fuoco sul distretto, dapprima uccidendo l'agente Chaney e poi i poliziotti di scorta ai prigionieri, il prigioniero malato e Starker. Napoleone Wilson si salva e si rifugia all'interno, chiudendo il portone secondario.

Da un lato ci sono i poliziotti ed i prigionieri, insieme a Leigh (Laurie Zimmer) e Julie (Nancy Kyes), due assistenti della polizia: dall'altro i membri dei "Voodoo". Dopo aver intimorito i poliziotti, i banditi gettano contro di loro un recipiente di vetro contenente sangue, insieme ad una bandiera e si nascondono in mezzo ai cespugli proprio di fronte al distretto.

Bishop ritiene sia meglio liberare i prigionieri, cosicché anch'essi possano aiutarli nella resistenza. Wells e Wilson vengono dunque messi in libertà ed armati. Non appena fuori, Wells pretende di sapere cosa stia succedendo: Leigh gli descrive l'ultimo gesto compiuto dalla banda e Wells capisce subito di chi si tratti.

"Quello straccio vuol dire vendetta...anche a costo di morire... sono dei pazzi... non gliene frega niente di farsi ammazzare, pur di soddisfare il loro gusto di uccidere - dicono che è bello morire!".

Bishop e gli altri risultano ancora più allarmati, sino a quando a quest'ultimo non viene in mente di creare un diversivo e far scappare Wells dall'edificio, in maniera tale che possa chiamare una pattuglia.

Wells accetta ed esce dal sistema fognario: fuori, pochi istanti dopo finisce ucciso per mano della banda. I seguito alle continue telefonate di cittadini che sentono colpi di arma da fuoco provenire dal ghetto di Anderson, dalla centrale operativa viene inviata per controllare la situazione una pattuglia. I due agenti di ronda, dopo una lunga perlustrazione della zona a bordo dell'auto di servizio con esito negativo, si accorgono dell'assassinio di un tecnico della linea telefonica, trovato senza vita ancora legato al palo sul quale stava lavorando, e riescono a dare l'allarme alla centrale. L'ultima speranza degli occupanti il dismesso distretto di polizia, ormai isolato sia telefonicamente che elettricamente, risiede in una bombola di metano che Bishop vuole fare esplodere (grazie a della nitroglicerina trovata in una cassa di prove) dopo avere attirato i delinquenti all'interno del distretto ed essersi rifugiato dietro un'ampia lastra di metallo.

La gang riesce a far breccia nelle difese del distretto ed entrare: Bishop attende il momento propizio ed usando un fucile da cecchino fa saltare in aria la bombola. I membri della banda finiscono uccisi a causa delle schegge. Accorrono finalmente alcune pattuglie della polizia, che portano in salvo Bishop, Leigh, Wilson e Lawson.

Bishop rimane a chiacchierare con Napoleone Wilson, accompagnandolo a tornare a scontare la sua pena.

Anno

1976 (48 anni fa)

Titolo originale

Assault on Precinct 13

Genere

Azione, Thriller

Durata

91 minuti (1 ora e 31 minuti)

Regia

John Carpenter

Film di John Carpenter

Data di uscita

mercoledì 3 novembre 1976

Poster e locandina

Attori del film Distretto 13: le brigate della morte

Austin Stoker nel ruolo di Ethan Bishop
Darwin Joston nel ruolo di Napoleone Wilson
Laurie Zimmer nel ruolo di Leigh
Martin West nel ruolo di Lawson
Tony Burton nel ruolo di Wells
Charles Cyphers nel ruolo di Starker
Nancy Kyes nel ruolo di Julie
Peter Bruni nel ruolo di gelataio
Henry Brandon nel ruolo di agente Chaney
Kim Richards nel ruolo di Kathy
John J. Fox nel ruolo di Warden

Doppiatori italiani

Luciano De Ambrosis nel ruolo di Ethan Bishop
Nando Gazzolo nel ruolo di Napoleone Wilson
Paila Pavese nel ruolo di Leigh
Glauco Onorato nel ruolo di Wells
Ferruccio Amendola nel ruolo di Starker
Gianni Marzocchi nel ruolo di Lawson
Anna Rita Pasanisi nel ruolo di Julie

Biografie correlate al film Distretto 13: le brigate della morte

Soggetto e sceneggiatura

John Carpenter

Musiche

John Carpenter

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