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Aforismi Alba - parte 2
Frasi trovate
:
639
La vita è un dono e va protetto: se l'avessi messa a repentaglio avrei fatto peccato. È capitato, ma non a causa dei miei libri, piuttosto in occasione di reportage di guerra come in
Alba
nia durante la guerra civile.
Gianluigi Nuzzi
Cit. da
ilgiornaleoff.ilgiornale.it, intervista, 4 marzo 2020
Frasi di Gianluigi Nuzzi
Stavo per morire di infezione però pensavo che si trattasse di una banale gastrite: sono stata male per due giorni, vomitavo, ma non andavo in clinica. Allora mia figlia ha chiamato Andrea
[Scala, il compagno ortopedico]
per chiedergli di prendere in mano la situazione e lui è arrivato subito. Ma, visto che mi conosce bene e sa che se fosse stato lui a dirmi di ricoverarmi io, cocciuta come sono, lo avrei mandato a quel paese senza tanti giri di parole, Andrea si è portato dietro anche il suo braccio destro: lo ha mandato su da me, mentre lui è rimasto in strada ad attendere, per ordinarmi di seguirli e di farmi ricoverare. Io non volevo, ma questo assistente di Andrea mi ha detto: 'Patrizia, hai gli occhi verdi'. E io: 'Certo, da sempre'. Ma lui: 'No, sono verdi di bile. Non c'è tempo da perdere". "Mi hanno detto che, senza l'operazione, non avrei visto l'
alba
. E comunque il mio calvario non era finito perché poi ho avuto la pancreatite, una malattia che ti uccide, che aveva cominciato a divorarmi polmoni e intestino. Sono rimasta ricoverata per tre mesi, e mi hanno operato cinque volte. Poi per fortuna tutto è tornato il sereno.
Patrizia De Blanck
Cit. da
liberoquotidiano.it, 23 novembre 2014
Frasi di Patrizia De Blanck
[All'accademia dei mutanti; Deadpool sta per bussare alla porta ma Testata Mutante Nagasonica lo precede aprendo la porta]
Deadpool
: Sigourney Weaver in Alien 3!
Testata Mutante Negasonica
: Quanto cazzo sei vecchio?!
Dedapool
: Ha-haaa! ...Risatina finta, nasconde dolore vero. Chiama Palle d'argento!
[riferito a Colosso]
Testata Mutante Negasonica
: Andate a mangiare? Menù per pensionati?
Deadpool
: Oh e che c'è di male a mangiare prima dell'
alba
e risparmiare? No! Hai presente il bastardo che vi siete fatti scappare?! Ha rapito la mia ragazza. Voi mi aiuterete a liberarla!
Colosso
[dall'interno della casa]
: Wade, sei tu?
Deadpool
: Sì sono io, Deadpool! E ti farò una proposta che non potrai rifiutare.
[6]
[a Testata Mutante Negasonica]
Aspetterò qui, ok? È una casa grande. Strano che veda sempre solo vuoi due, non è che la produzione non può permettersi altri X-Men?
Dal film:
Deadpool
Scheda film e trama
Frasi del film
Quel giorno il comandante chiuse il cerchio e ci condusse in un altro nuovo mondo: il mondo dei lupi di mare, dei padri, il mondo degli uomini. Dove è andato uno siamo andati tutti. A volte non ci si può sottrarre al vento, si possono solo mettere a segno le vele e tirare dritto.
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
Militare
: Sono solo dei ragazzi...
Christopher Sheldon
: Sono molto, molto di più, signore.
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
Non ci abbandoni anche lei, capitano! Non ci abbandoni, abbiamo creduto in lei!
Chuck Gieg
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
Militare
: White Squall è solo un fenomeno immaginario.
Christopher Sheldon
: Ciò che accadde alla mia nave non è stato immaginario!
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
Abbiamo navigato i mari più inimmaginabili.
Christopher Sheldon
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
Alice Sheldon
: Che stanno facendo?
Christopher Sheldon
: Rivendicano il loro posto nel mondo.
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
Dove va uno, vanno tutti!
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
Lancerò loro una sfida e diventeranno un solo uomo.
Christopher Sheldon
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
Voglio essere diverso da quando sono partito.
Chuck Gieg
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
Capitano Christopher "Skipper" Sheldon
: La nave su cui state non è un giocattolo. Andare a vela non è un gioco.
Dean Preston
: Allora perché lo facciamo?
Christopher Sheldon
: Forma il carattere, signor Preston. Cosa di cui lei ha disperato bisogno.
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono momenti in cui bisogna spiegare le vele e farsi trascinare dal vento.
Chuck Gieg
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
A volte non ci si può sottrarre al vento, si possono solo mettere a segno le vele e tirare dritto.
Chuck Gieg
Dal film:
L'Albatross - Oltre la tempesta
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono fatto
|
di cicatrici a forma di mondo
|
di pensieri di troppo
|
di colpi di fulmini
|
cuori non capiti
|
e fiducie andate a fuoco
|
|
sono fatto
|
di scelte improvvisate
|
di amori cadenti e stelle fisse,
|
di fiati trattenuti
|
sogni mancati per un pelo
|
e musica malinconica spinta
|
fino all'
alba
|
|
ho nostalgie immotivate
|
sbalzi di umore senza battesimo
|
ho lacrime dedicate a chi non sapeva
|
leggere i miei occhi
|
e non ho perso mai un treno importante,
|
io, i treni
|
me li sono inventati dal nulla,
|
sono fatto di biglietti di andata
|
e di ritorno da te
|
|
ho offerto il caffè
|
ai miei mostri
|
ma non ho brindato mai con loro,
|
ho suonato la chitarra
|
e mi sono tenuto accanto
|
solo chi ha cantato con me
|
i miei ritornelli tristi
|
|
sono di pelle dura
|
di cuore formidabile
|
e testa forte,
|
e non smetterò di credere
|
che questa
|
è una vita meravigliosa.
Gio Evan
Frasi di Gio Evan
Genova mia città intera.
|
Geranio. Polveriera.
|
Genova di ferro e aria,
|
mia lavagna, arenaria.Genova città pulita.
|
Brezza e luce in salita.
|
Genova verticale,
|
vertigine, aria scale.Genova nera e bianca.
|
Cacumine. Distanza.
|
Genova dove non vivo,
|
mio nome, sostantivo.
|
Genova mio rimario.
|
Puerizia. Sillabario.
|
Genova mia tradita,
|
rimorso di tutta la vita.
|
|
Genova in comitiva.
|
Giubilo. Anima viva.
|
Genova in solitudine,
|
straducole, ebrietudine.
|
|
Genova di limone.
|
Di specchio. Di cannone.
|
Genova da intravedere,
|
mattoni, ghiaia, scogliere.
|
|
Genova grigia e celeste.
|
Ragazze. Bottiglie. Ceste.
|
Genova di tufo e sole,
|
rincorse, sassaiole.
|
|
Genova tutta tetto.
|
Macerie. Castelletto.
|
Genova d'aerei fatti,
|
Alba
ro, Borgoratti.
|
|
Genova che mi struggi.
|
Intestini. Caruggi.
|
Genova e così sia,
|
mare in un'osteria.
|
|
Genova illividita.
|
Inverno nelle dita.
|
Genova mercantile,
|
industriale, civile.
|
|
Genova d'uomini destri.
|
Ansaldo. San Giorgio. Sestri.
|
Genova in banchina,
|
transatlantico, trina.
|
|
Genova tutta cantiere.
|
Bisagno. Belvedere.
|
Genova di canarino,
|
persiana verde, zecchino.Genova di torri bianche.
|
Di lucri. Di palanche.
|
Genova in salamoia,
|
acqua morta di noia.Genova di mala voce.
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Mia delizia. Mia croce.
|
Genova d'Oregina,
|
lamiera, vento, brina.
|
Genova nome barbaro.
|
Campana. Montale, Sbarbaro.
|
Genova dei casamenti
|
lunghi, miei tormenti.
|
|
Genova di sentina.
|
Di lavatoio. Latrina.
|
Genova di petroliera,
|
struggimento, scogliera.
|
|
Genova di tramontana.
|
Di tanfo. Sottana.
|
Genova d'acquamarina,
|
area, turchina.
|
|
Genova di luci ladre.
|
Figlioli. Padre. Madre.
|
Genova vecchia e ragazza,
|
pazzia, vaso, terrazza.
|
|
Genova di Soziglia.
|
Cunicolo. Pollame. Trilia.
|
Genova d'aglio e di rose,
|
di Pré, di Fontane Masrose.
|
|
Genova di Caricamento.
|
Di Voltri. Di sgomento.
|
Genova dell'Acquasola,
|
dolcissima, usignuola.
|
|
Genova tutta colore.
|
Bandiera. Rimorchiatore.
|
Genova viva e diletta,
|
salino, orto, spalletta.
|
|
Genova di Barile.
|
Cattolica. Acqua d'Aprile.
|
Genova comunista,
|
bocciofila, tempista.
|
|
Genova di Corso Oddone.
|
Mareggiata. Spintone.
|
Genova di piovasco,
|
follia, Paganini, Magnasco.Genova che non mi lascia.
|
Mia fidanzata. Bagascia.
|
Genova ch'è tutto dire,
|
sospiro da non finire.Genova quarta corda.
|
Sirena che non si scorda.
|
Genova d'ascensore,
|
paterna, stretta al cuore.
|
Genova mio pettorale.
|
Mio falsetto. Crinale.
|
Genova illuminata,
|
notturna, umida, alzata.
|
|
Genova di mio fratello.
|
Cattedrale. Bordello.
|
Genova di violino,
|
di topo, di casino.
|
|
Genova di mia sorella.
|
Sospiro. Maris Stella.
|
Genova portuale,
|
cinese, gutturale.
|
|
Genova di Sottoripa.
|
Emporio. Sesso. Stipa.
|
Genova di Porta Soprana,
|
d'angelo e di puttana.
|
|
Genova di coltello.
|
Di pesce. Di mantello.
|
Genova di lampione
|
a gas, costernazione.
|
|
Genova di Raibetta.
|
Di Gatta Mora. Infetta.
|
Genova della Strega,
|
strapiombo che i denti allega.
|
|
Genova che non si dice.
|
Di barche. Di vernice.
|
Genova balneare,
|
d'urti da non scordare.
|
|
Genova di "Paolo & Lele".
|
Di scogli. Furibondo. Vele.
|
Genova di Villa Quartara,
|
dove l'amore s'impara.
|
|
Genova di caserma.
|
Di latteria. Di sperma.
|
Genova mia di Sturla,
|
che ancora nel sangue mi urla.Genova d'argento e stagno.
|
Di zanzara. Di scagno.
|
Genova di magro fieno,
|
canile, Marassi, Staglieno.Genova di grige mura.
|
Distretto. La paura.
|
Genova dell'entroterra,
|
sassi rossi, la guerra.
|
Genova di cose trite.
|
La morte. La nefrite.
|
Genova bianca e a vela,
|
speranza, tenda, tela.
|
|
Genova che si riscatta.
|
Tettoia. Azzurro. Latta.
|
Genova sempre umana,
|
presente, partigiana.
|
|
Genova della mia Rina.
|
Valtrebbia. Aria fina.
|
Genova paese di foglie
|
fresche, dove ho preso moglie.
|
|
Genova sempre nuova.
|
Vita che si ritrova.
|
Genova lunga e lontana,
|
patria della mia Silvana.
|
|
Genova palpitante.
|
Mio cuore. Mio brillante.
|
Genova mio domicilio,
|
dove m'è nato Attilio.
|
|
Genova dell'Acquaverde.
|
Mio padre che vi si perde.
|
Genova di singhiozzi,
|
mia madre, Via Bernardo Strozzi.
|
|
Genova di lamenti.
|
Enea. Bombardamenti.
|
Genova disperata,
|
invano da me implorata.
|
|
Genova della Spezia.
|
Infanzia che si screzia.
|
Genova di Livorno,
|
Partenza senza ritorno.
|
|
Genova di tutta la vita.
|
Mia litania infinita.
|
Genova di stoccafisso
|
e di garofano, fisso
|
bersaglio dove inclina
|
la rondine: la rima.
Giorgio Caproni
Titolo della poesia:
Litanìa
Frasi di Giorgio Caproni
Ros
alba
: Come si diventa disperati come te?
Geremia
: Trascorrendo un'infanzia felice.
Dal film:
L'amico di famiglia
Scheda film e trama
Frasi del film
Ros
alba
: Perché porti questa fascia in testa?
Geremia
: L'emicrania mi uccide; ma ora mi è passato.
Ros
alba
: No, non toglierla, ti dona.
Geremia
: Tu mi stai prendendo in giro; ti ho quasi rovinato il giorno del tuo matrimonio, in più sono l'essere meno affascinante della Terra, con o senza la fascia.
Ros
alba
: Mi fai tanta pena.
Geremia
: Ah ecco, ora mi raccapezzo.
Dal film:
L'amico di famiglia
Scheda film e trama
Frasi del film
Innamorarmi di te è l'ultima cosa al mondo che mi doveva capitare. È una cosa orrenda e schifosa. Però è capitata. E io non voglio tirarmi indietro. Non voglio essere codarda ed avere rimpianti per tutto il resto della mia vita. Voglio essere coraggiosa. In fondo il coraggio è l'unica possibilità che abbiamo di cambiare le nostre vite quando non ci piacciono più. I rimpianti, invece, i rimpianti ci fanno morire tristi e soli.
Rosalba De Luca
Dal film:
L'amico di famiglia
Scheda film e trama
Frasi del film
Io ti ho uccisa, lo so; ma quando uccidi una persona muori insieme a lei. Io sono morto con te, lo capisci, Ros
alba
?
Geremia de' Geremei
Dal film:
L'amico di famiglia
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi commuove la tua ingenuità, Ros
alba
. Non esistono cose giuste in questa vita.
Geremia de' Geremei
Dal film:
L'amico di famiglia
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sull'allargamento dell'Unione europea]
Sono convinta che è nel nostro interesse strategico avvicinare a noi il più possibile i Balcani occidentali, Macedonia e
Alba
nia, due paesi ai quali abbiamo chiesto molte cose, hanno fatto molto perché abbiamo aperto i negoziati ma ora bisogna convincere i membri del Consiglio.
Ursula von der Leyen
Cit. da
27 novembre 2019
Frasi di Ursula von der Leyen
...perché bisogna diventare ciechi, per riuscire a Vedere davvero.
Alba Ragona
Alba Ragona
Ma come disegnare qualcosa avendo il pennello colorato ma non una tela... nè un foglio... nè nulla... se non il vuoto scuro della propria mente?
Alba Ragona
Alba Ragona
Con la reciproca convinzione che l'altro sia colui tenuto a fare il primo passo, la falce dell'ombra della morte sradicherà anche quella modica quantità di semi piantati orsono.
Alba Ragona
Alba Ragona
È facile volersi bene. A volte è facile anche amarsi, ma poi... Poi non è scontato Stare Bene; mantenere l'allegria e l'ironia. Sapersi prendere in giro. Discutere senza litigare, mettendo un confine impercettibile col fare poi l'amore.
Alba Ragona
Alba Ragona
Alba
: Non dovevamo invitarlo Riccardo, è tutta colpa mia!
Pietro
: Sempre questa tua mania della famiglia unita... Io sono cresciuto orfano! A me la famiglia mi sta sul cazzo!
Dal film:
A casa tutti bene
Scheda film e trama
Frasi del film
Alba
: Guarda che io sono tua madre: vedo e sento tutto, anche se non ti sembra.
Paolo
: Mamma, ho quarantadue anni e ho fallito in talmente tante cose, sei sicura di vederle tutte?
Alba
: Tu sei un artista , sono altre le cose in cui ti esprimi, no?
Paolo
: Sì, va bene...
Alba
: Che c'è?
Paolo
: C'è che vorrei una vita normale.
Alba
: Le vite normali non esistono, hai visto i tuoi fratelli. Tu pensi che la mia vita con tuo padre sia stata normale? Tu vivrai tante vite e lo farai attraverso i personaggi dei tuoi libri. sai che sei speciale? non dubitarne mai.
Dal film:
A casa tutti bene
Scheda film e trama
Frasi del film
C'è un momento nella vita in cui comprendi tutte le cose che hai sbagliato. Vorresti ricominciare per correggerle. Vorresti rimettere tutto in ordine. Vorresti rammendare tutte le ferite. Vorresti ripartire da zero e vivere una vita migliore di quella che hai vissuto. E pensi al tempo che hai buttato via. Ma sei ancora in tempo, pensi. Sei ancora in tempo per essere felice. Ancora un po'.
Alba
Dal film:
A casa tutti bene
Scheda film e trama
Frasi del film
Come si diceva una volta: "arrivederci a tutti, ai belli e ai brutti."
Alba
Dal film:
A casa tutti bene
Scheda film e trama
Frasi del film
Ricordati signorina che noi donne siamo fatte per sorreggere il mondo.
Alba
Dal film:
A casa tutti bene
Scheda film e trama
Frasi del film
Cos'è più bello un tramonto o un'
alba
? Paragoneresti mai l' amore di un figlio rispetto ad un altro?
Nicola Ricciardi
Nicola Ricciardi
Quando non c'è più spazio all'inferno, i morti cammineranno sulla Terra.
[When there's no more room in hell, the dead will walk the Earth.]
Dal film:
L'alba dei morti viventi
Scheda film e trama
Frasi del film
[Si devono portare delle scorte di cibo ad Andy, un uomo intrappolato sul tetto di un negozio poco lontano.]
Michael
: Sentite, non possiamo discutere in eterno. Occorre una soluzione. Gli dobbiamo portare da mangiare, ok?
Steve
: Io ho un'idea. Tiriamo a sorte, chi perde corre in mezzo al parcheggio con un panino al prosciutto!
Dal film:
L'alba dei morti viventi
Scheda film e trama
Frasi del film
Michael
: Ho visto un paio di autobus in garage. Potremmo attrezzarli, rinforzarli. E andarcene il più lontano possibile.
Tucker
: E poi che facciamo?
Steve
: Ho un'idea. Già che ci siamo perché non facciamo un salto al porticciolo, saliamo sulla mia barca e partiamo per una bella crociera, razza di imbecilli?!
[Tutti discutono sul fatto che l'idea non sia poi tanto stupida e decidono di partire]
C.J.
: Scusatemi, non voglio guastare la festa a nessuno, ma fatemi capire se ho afferrato bene il concetto. State dicendo di prendere un paio di navette per il parcheggio e rinforzarle con le fiancate in alluminio, poi di andare al negozio di armi dove il nostro amico Andy interpreterà un film di cow-boy con tanto di assalto al vagone postale, e poi attraversiamo un intera città devastata in mezzo a qualche migliaio di cannibali morti, per poi salpare al tramonto sulla barca di questo povero stronzo? Diretti verso un'isola che forse nemmeno esiste?
[Assenso generale]
C.J.
: Ci sto!
Dal film:
L'alba dei morti viventi
Scheda film e trama
Frasi del film
[Steve appena arrivato parla con i superstiti nel centro commerciale]
Steve
: No, quel posto è fottuto. Lascia perdere. Si ammazzano laggiù.
Kenneth
: Tu che ne sai?
Norma
: Da dove crede che veniamo?
Kenneth
: Sono morti tutti quanti?
Steve
: Semi-morti.
Kenneth
: Ho chiesto se sono morti TUTTI.
Steve
: Sì. Nel senso che sono tutti... sono... ehm... caduti per terra, poi...
Kenneth
[allontanandosi]
: Vado a vedere di persona.
Michael
: Non ce la farai mai.
Steve
[Continuando a parlare]
:...si sono rialzati e ...
Kenneth
: Arrivo dove voglio!
Michael
: Ovvero circa 20 centimetri oltre quella porta.
Steve
: ...e si sono mangiati fra di loro.
Dal film:
L'alba dei morti viventi
Scheda film e trama
Frasi del film
Ieri hai visto l'inferno e adesso hai paura di finirci dentro per tutte le puttanate che hai fatto. Ti do un consiglio: va' nel cesso, di' cinque Ave Marie, pulisciti il culo e così tu e Dio sarete pari!
Kenneth
Dal film:
L'alba dei morti viventi
Scheda film e trama
Frasi del film
L'inferno è sovraffollato, e Satana ci sta mandando i suoi morti. Perché? Perché voi fate sesso fuori dal matrimonio! Voi uccidete i bambini con l'aborto! Vedo uomini che si accoppiano fra di loro... celebrate matrimoni fra lo stesso sesso! Come pensate che vi giudicherà il vostro Dio? Ebbene amici, ora lo sappiamo. Quando non ci sarà più posto all'inferno... i morti cammineranno sulla terra.
Uomo alla TV
Dal film:
L'alba dei morti viventi
Scheda film e trama
Frasi del film
Domandare è lecito, fatti i cazzi tuoi è la risposta!
[Cetto La Qualunque]
Antonio Albanese
Frasi di Antonio Albanese
[...]
una lotta ancestrale iniziata molto prima e continuata dopo... La grande guerra di chi nel suo tempo libero vuole fare un po' il cazzo che gli pare contro chi vuole decidere come si devono divertire gli altri. Anche detta G.G.D.C.N.S.T.L.V.F.U.P.I.C.C.G.P.C.C.V.D.C.S.D.D.G.A. Una guerra i cui nomi dei caduti, dall'
alba
dei tempi, sono scritti in Times New Roman in corpo 5, su una stele alta fino al cielo. Alla cui base brucia un braciere in cui bruciano le speranze di chi crede che un giorno possa finire.
Michele Rech
Cit. da
Wired.it, 10 agosto 2016
Frasi di Michele Rech
Non mi considero una persona straordinaria
[...]
. Io, come molti altri compagni, ho fatto quanto dovevo fare nel momento giusto. Essere un rivoluzionario latinoamericano negli anni '60 e '70 era un'attitudine etica e si praticava in base a quella etica.
Luis Sepulveda
Frasi di Luis Sepulveda
L'incrinatura che si determinò tra l'Unione Sovietica e l'
Alba
nia fu causata soprattutto dalla paura che gli
alba
nesi nutrono per la democrazia.
Nikita Kruscev
Cit. da
Kruscev ricorda
Frasi di Nikita Kruscev
Generale Erinmore
: Il Colonnello Mackenzie è al comando del Secondo
[battaglione]
. Ha comunicato ieri mattina di voler dare la caccia ai tedeschi in ritirata. E' convinto di averli messi in fuga. Pensa che se spezza le linee le sorti cambieranno. Si sbaglia. Il colonnello Mackenzie non ha visto le foto aeree della nuova linea nemica. Prego, avvicinatevi. Profonda cinque chilometri, fortificazioni campali, difese e artiglieria come non si erano mai viste prima. Il Secondo attaccherà le linee al sorgere dell'
alba
, domani. Non sanno a cosa vanno incontro. E non possiamo avvisarli: come regalo d'addio il nemico ci ha tagliato le linee telefoniche. I vostri ordini sono di raggiungere il Secondo al bosco di Croisilles, un chilometro e mezzo a Sud-Est dalla cittadina di Écoust, dare questa al Colonnello Mackenzie
[consegna una lettera]
: l'ordine diretto di annullare l'attacco di domani. Se non lo fate sarà un massacro: perderemo due battaglioni; 1600 uomini tra cui suo fratello. Pensate di farcela?
Tom Blake
: Sì, signore.
Dal film:
1917
Scheda film e trama
Frasi del film
Elettra, Elettra Lamborghini
Mi piace la musica fino al mattino
Faccio casino lo stesso ma non bevo vino
Ridi cretino
La vita è corta per l'aperitivo
Innamorata di un altro cabrón
Esta es la historia de un amor
Non mi portare a Parigi o ad Hong Kong
Tanto lo sai che poi faccio così (faccio così)
Cado cado, per la strada parla piano piano
Questa notte dormo sul divano
Altro che pensare a te
Tanto qui resta la
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
E anche se non mi hai detto mai quanto sei bella
Io non ho mai smesso di sorridere
E anche se non mi hai detto mai amore aspetta
Tutto quello che resta quando penso a te è
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Mi piace guardare le luci dell'
alba
Girare nuda per casa e nessuno mi guarda
Quanto ti manca
Sì, mi hai chiamato col nome di un'altra
Innamorata di un altro cabrón
Esta es la historia de un amor
Ci stavo male per te e ora no
Tanto lo sai che io faccio così (faccio così)
Sola sola, ti ho dato tutto e ancora ancora
Resto qui e non dico una parola
Altro che pensare a te
Tanto qui resta la
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
E anche se non mi hai detto mai quanto sei bella
Io non ho mai smesso di sorridere
E anche se non mi hai detto mai amore aspetta
Tutto quello che resta quando penso a te è
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Innamorata di un altro cabrón
Esta es la historia de un amor (de un amor)
E anche se non mi hai detto mai quanto sei bella
Io non ho mai smesso di sorridere
E anche se non mi hai detto mai amore aspetta
Tutto quello che resta quando penso a te è
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Elettra Lamborghini
Cit. da
Musica e il resto scompare
Frasi di Elettra Lamborghini
Dopo che all'
alba
rientrerai e ti sarai specchiata e stiracchiata | Leggerai questo e andrai nel panico.
Rancore
Cit. da
Giunti al Dunque
Frasi di Rancore
Dimmi addio per quest'ultima serata | Però domani l'
alba
arriverà comunque | Un'
alba
che quando la guardi la pensi ovunque
Rancore
Cit. da
Giunti al Dunque
Frasi di Rancore
È l'
alba
. S'illumina il mondo
|
come l'acqua che lascia cadere sul fondo
|
le sue impurità. E sei tu, all'improvviso
|
tu, mio amore, nel chiarore infinito
|
di fronte a me.
|
|
Giorno d'inverno, senza macchia, trasparente
|
come vetro. Addentare la polpa candida e sana
|
d'un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia
|
all'aspirare l'aria in un bosco di pini.
|
|
Chi sa, forse non ci ameremmo tanto
|
se le nostre anime non si vedessero da lontano
|
non saremmo così vicini, chi sa,
|
se la sorte non ci avesse divisi.
|
|
È così, mio usignolo, tra te e me
|
c'è solo una differenza di grado:
|
tu hai le ali e non puoi volare
|
io ho le mani e non posso pensare.
|
|
Finito, dirà un giorno madre Natura
|
finito di ridere e di piangere
|
e sarà ancora la vita immensa
|
che non vede non parla non pensa.
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
Rubai
Frasi di Nazim Hikmet
Ricordo la fatica delle sveglie all'
alba
a 14 anni per andare a lavorare l'uva da esportare. Ne resti segnata.
Teresa Bellanova
Cit. da
huffingtonpost.it, 8 settembre 2019
Frasi di Teresa Bellanova
La donna era ricoverata da qualche mese nella clinica per malati gravi. Il suo sguardo stremato indugiava sul grande acero, che poteva vedere dall'ampia finestra della sua camera al secondo piano.
L'autunno si era sbizzarrito a colorare di arancione le foglie, una dopo l'altra. Poi, giorno dopo giorno, le foglie cominciarono a cadere. L'albero alzava verso il cielo i rami scuri e spogli come invocazioni.
"L'ultima foglia"
- disse la donna -
"quando cadrà l'ultima foglia io morirò"
.
La paziente era diventata così debole che riusciva a malapena a sollevare la testa per guardare dalla finestra.
Osservava l'albero dalla mattina alla sera. Lo faceva avidamente, come se anche lei succhiasse la linfa restante.
Alla fine sull'albero rimase una sola foglia.
La donna la vedeva nitidamente dalla finestra della clinica.
Una notte una forte tempesta spazzò la città, strappando e sconvolgendo alberi, tronchi, rami, semafori e cartelli pubblicitari. All'
alba
la donna sentì che il suo ultimo giorno era arrivato.
Si voltò verso la finestra cercando con lo sguardo la foglia. Era avvenuto un miracolo: la foglia, quell'ultima foglia era ancora là!
Aveva sfidato la tempesta e aveva vinto!
Un'ondata di speranza travolse la donna. Fu pervasa da una forza ribelle e selvaggia:
se la fragile foglia era riuscita a resistere alla violenza della bufera, anche lei avrebbe potuto sconfiggere la sua malattia!
Solo dopo che si fu ripresa e dopo che i medici stupiti la dichiararono guarita, la donna seppe che in quella notte tempestosa suo marito aveva dipinto la foglia sul vetro della finestra.
Non smettere mai di sperare. Trova ispirazione, esempio e forza in ciò che ti circonda. E se qualcuno a te caro ha bisogno di ispirazione e speranza, trova un modo semplice per donargliela: a te magari costa poco, ma può produrre negli altri un effetto straordinario.
Da:
La forza di una foglia
In Pakistan ogni musulmano era sempre stato libero di decidere se digiunare o no durante il mese sacro del ramadan. Sotto Zia i ristoranti pubblici e gli spacci di viveri ebbero l'ordine di chiudere dall'
alba
al tramonto. Nelle università veniva tolta l'acqua dalle fontane e persino nei bagni per impedire che qualcuno bevesse durante il digiuno. Bande di fondamentalisti si aggiravano per le strade e bussavano alle porte nel cuore della notte per assicurarsi che la gente preparasse il sehri, il pasto da consumare prima dell'
alba
. Chi fumava sigarette, beveva acqua o mangiava in pubblico era punibile con l'arresto. Non doveva più esserci spazio per la scelta personale nel Pakistan, ma solo il pugno di ferro di un regime che si spacciava per religioso.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia del destino
Frasi di Benazir Bhutto
C'innamorammo delle piazze, delle fontane, delle statue. Mi piaceva che il Foro fosse un gran giardino, con i suoi lauri che spuntavano lungo la Via Sacra, e le rose rosse intorno alla piscina delle Vestali. Ed eccomi qui a passeggiare per il Palatino! Ma la presenza di Mussolini nella città era schiacciante; i muri erano pieni di scritte, le camicie nere dominavano dappertutto. La notte le strade erano deserte: questa città in cui i secoli pietrificati trionfavano superbamente del nulla, ricadeva nell'assenza; una sera decidemmo di vegliarvi fino all'
alba
, soli testimoni
[...]
era emozionante camminare per quelle stradette romane senza udir altro che il rumore dei nostri passi: come avessimo miracolosamente atterrato in una di quelle città maya che la giungla difende da ogni sguardo.
Simone de Beauvoir
Cit. da
L'età forte
Frasi di Simone de Beauvoir
Si avviarono verso il paese, diretti al commissariato. Di andare dai carabinieri manco gli era passato per l'anticamera del cervello, li comandava un tenente milanese. Il commissario invece era di Catania, di nome faceva Salvo Mont
alba
no, e quando voleva capire una cosa, la capiva.
Andrea Camilleri
Cit. da
La forma dell'acqua
Frasi di Andrea Camilleri
Lume d'
alba
non filtrava nel cortiglio della «Splendor», la società che aveva in appalto la nettezza urbana di Vigàta, una nuvolaglia bassa e densa cummigliava completamente il cielo come se fosse stato tirato un telone grigio da cornicione a cornicione, foglia non si cataminava, il vento di scirocco tardava ad arrisbigliarsi dal suo sonno piombigno, già si faticava a scangiare parole.
Andrea Camilleri
Cit. da
La forma dell'acqua ‐ Incipit
Frasi di Andrea Camilleri
L'evoluzione diverrà rivoluzione.
[Evolution becomes revolution]
Dal film:
L'alba del pianeta delle scimmie
Scheda film e trama
Frasi del film
Will Rodman
: Cesare. Mi dispiace. È colpa mia. Ma dovete fermarvi. Non è questo il modo. Tu sai come sono capaci di fare. Ti prego, torna a casa. Se torni da me a casa, io ti proteggerò.
Cesare
[lo abbraccia, e bisbiglia nell'orecchio]
: Cesare è a casa.
Will Rodman
: Va bene. "Cesare è a casa". Vai.
Dal film:
L'alba del pianeta delle scimmie
Scheda film e trama
Frasi del film
Dodge Landon
: Togli quella zampa puzzolente, lurida maledetta scimmia!
Cesare
: Nooo!!!
Dal film:
L'alba del pianeta delle scimmie
Scheda film e trama
Frasi del film
Stupida scimmia!!! Nooo!!! Nooo!!!
[Ultime parole rivolto a Koba]
Steven Jacobs
Dal film:
L'alba del pianeta delle scimmie
Scheda film e trama
Frasi del film
Vi scioglierò uno per uno!
[Ultime parole rivolto a Cesare e le altre scimmie]
Dodge Landon
Dal film:
L'alba del pianeta delle scimmie
Scheda film e trama
Frasi del film
Non sei un animale domestico!
[Rivolto a Cesare]
Will Rodman
Dal film:
L'alba del pianeta delle scimmie
Scheda film e trama
Frasi del film
Cesare mostra capacità cognitive che eccedono di gran lunga quelle di un suo omologo umano.
Will Rodman
Dal film:
L'alba del pianeta delle scimmie
Scheda film e trama
Frasi del film
Rapide mani fredde
|
ritirano a una a una
|
le bende dell'ombra
|
Apro gli occhi
|
sono
|
ancora vivo
|
nel centro
|
di una ferita ancora fresca.
Octavio Paz
Titolo della poesia:
Alba
Frasi di Octavio Paz
In quella falsa
alba
blu le Pleiadi sembravano levarsi nell'oscurità sopra il mondo trascinando con sé tutte le stelle, mentre il gran diamante di Orione, Cepella e il marchio di Cassiopea sembravano una rete da pesca gettata nel buio fosforescente. Rimase là a lungo ad ascoltare il respiro degli altri che dormivano e a contemplare la natura selvaggia fuori e dentro di sé.
Cormac McCarthy
Cit. da
Cavalli selvaggi
Frasi di Cormac McCarthy
Ascoltatemi, abitanti di questo mondo. Questo è un messaggio, un messaggio per ogni uomo, donna e mutante: voi avete perduto voi stessi, ma io sono ritornato. Il giorno della resa dei conti è giunto. Tutti i vostri palazzi, tutte le vostre città, tutti i vostri grattacieli e i vostri templi crolleranno e sorgerà l'
alba
di una nuova era. E non potrete far nulla per impedire quanto sta per giungere. Questo messaggio ha un'unica ragione, una sola:
[resistendo]
a coloro coi più grandi poteri, proteggete chi non ne ha! Questo è il mio messaggio al mondo.
[Posseduto da Apocalisse]
Charles Xavier
Dal film:
X-Men - Apocalisse
Scheda film e trama
Frasi del film
Levanaj
: In
Alba
nia ne ho visti parecchi ridotti come te.
Stefano Cucchi
: N'è niente.
Levanaj
: Aspetta, aspetta a dirlo. Dolore traditore: viene fuori piano piano. Ahò. Come ti chiami?.
Stefano
: Stefano.
Levanaj
: Io Levanaj.
[Riferendosi ai lividi sul volto]
So' stati i carabinieri?
Stefano
: Sì.
Levanaj
: Quelli che t'hanno portato qui?
Stefano
: No. Quelli... quelli di ieri.
Levanaj
: Brutta storia fasse nemici i carabinieri, eh? Sì sa quando che cominci, non si sa quando che finisci.
Dal film:
Sulla mia pelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Avanti. Voglio che vi guardiate intorno. I migliori dello stato, giusto? Tutti quelli che sono qui meritano di esserci. Voi compresi. Ma loro non hanno quello che avete voi. D'accordo? Loro non si alzano all'
alba
, come voi, per andare a lavorare nei campi, giusto? Non vanno a scuola tutto il giorno, per poi ritornare in quegli stessi campi. Questo lo fate voi. E poi uscite ancora con me, correte per otto miglia, dieci miglia e sopportate. Sopportate ancora dolore. Loro non lo fanno, non lo possono neanche immaginare. Quando sono venuto con voi quel giorno sui campi Diaz, sarò onesto... è stato il giorno di lavoro più duro della mia vita. E mi sono detto: non sarei mai in grado di sopportare tutto quello che sopportano loro. Voi ragazzi lo fate ogni giorno. E i vostri genitori sperano di farlo per tutta la vita, se questo vuol dire una vita migliore per voi. Voi siete dei super umani. Per quello che avete passato per essere qui, per avere una possibilità e per i privilegi che quelli come me danno per scontati. Non c'è nulla che non possiate fare con questa forza. Con questo cuore. Perché avete i cuori più grandi che abbia mai visto. Ora correte la vostra gara.
Jim White
Dal film:
McFarland USA
Scheda film e trama
Frasi del film
Una mattina che uscivo sul corso per andare a giocare al parco vidi tante persone tutte agitate che andavano verso la piazza. E allora io che faccio? Vado anch'io. C'era una folla vicino al castello, vidi dei repubblichini che mandavano indietro la gente. Io, essendo più piccola, riuscii a farmi largo. All'
alba
avevano ammazzato sedici partigiani, e infatti oggi si chiama piazza dei martiri, e io li vidi. Un gruppo di giovani uomini, gettati l'uno sull'altro a terra, col sangue raggrumato. E i parenti erano tutt'intorno tenuti fermi dai repubblichini. Impedivano di portarseli via, dovevano stare lì al momento, come esempio, come nell'Antigone. Quell'episodio, tutti quei cadaveri, mi tornò in mente quando giravo il film I cannibali, l'avevo cancellata. Ma ora è come se la vedessi, nei minimi dettagli. Eppure non l'avevo mai raccontata a nessuno, neanche in casa mia, evidentemente un meccanismo di rimozione mi aveva fatto dimenticare.
Liliana Cavani
Cit. da
stateofmind.it, intervista, 24 giugno 2015
Frasi di Liliana Cavani
Temistocle
: Qual è il tuo nome?
Efialte
: Efialte, Efialte di Trachis.
Temistocle
: Così sei tu! Tu che hai tradito il tuo re e ti sei tolto dalle spalle il cremisi per rimpiazzarlo con l' oro persiano:ora bisognerà bagnare questa nobile lama con il tuo sangue!
Efialte
: Avresti tutto il diritto di farlo Temistocle! C'è così poca bellezza in me
[singhiozza]
... C'è così poca bellezza in quello che ho fatto...
Temistocle
: Quale messaggio ci porti?
Efialte
: Imploro te... e tutta Atene! Il dio-re raderà questa città al suolo!!!
[I componenti dell'assemblea urlano]
Temistocle
: Porta questo messaggio a Serse:la flotta si riunirà per finire il nemico nella baia di Salamina!
Efialte
: Ma arriveranno morte e distruzione!
Temistocle
: Sì, arriveranno entrambe.
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
Serse
: Ecco! Che marcino pure sui loro cadaveri e vedano che succede a chi osa sfidare il suo re! Niente potrà fermare la marcia del mio impero!
Efialte
: Mio re! Maestà!
Serse
: Tu, porta la spada del re morto ad Atene e rendi loro noto che Serse sta arrivando!
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
Daxos
: Siamo stati traditi da un gobbo! Gli spartani sono stati trucidati! Le Termopili sono cadute!
Temistocle
: Sarà proprio il sacrificio di Sparta a unirci!
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
Delios
: Temistocle, vecchia serpe! Cosa ti porta quaggiù?
Temistocle
: Sono venuto a chiedere appoggio per la guerra ormai imminente.
Delios
: Anche noi siamo nella stessa situazione. Un messaggero persiano ci ha chiesto la sottomissione a Serse:un' offerta simbolica di terra e acqua! Spartani! Chi è pronto a morire a fianco del nostro re?!
Spartani
: Auh! Auh! Auh!
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
Artemisia chiamò maghi e mistici da ogni angolo dell'Impero. Questi fasciarono il giovane re con bende cimmere imbevute di antiche pozioni e lo mandarono a vagare nel deserto. Lì in un delirio di calore e sete si imbatté in una caverna di eremiti. Camminando tra i vuoti sguardi delle cupe creature che dimorano nel cuore di ogni uomo egli si abbandonò a un potere talmente malvagio e perverso che quando riemerse dell' uomo chiamato Serse non era rimasto più nulla:i suoi occhi ardevano come braci. Svestito, coperto di gioielli, glabro, purificato: Serse l' uomo era rinato dio.
Regina Gorgo
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
Un momento apparve
[riferendosi a re Dario]
e Temistocle non se lo lasciò sfuggire. Ma capì di aver commesso un terribile sbaglio quando vide Serse un giovane i cui occhi avevano il sentore del destino.
Regina Gorgo
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
I Greci non sono obbligati dalla magnifica morte di uno Spartano
[riferendosi a Re Leonida morto alle Termopili]
. Non amano la guerra i Greci... eppure lui si è sacrificato per loro.
Regina Gorgo
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
Le parole dell'Oracolo suonano da monito, una profezia:Sparta cadrà... la Grecia tutta cadrà.Soltanto robuste navi di legno potranno salvarla. Navi di legno... e un'onda sorta dal sangue degli eroi.
Regina Gorgo
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
Non gettare il pane che t'avanza;
|
c'è qualcuno dietro la tua porta,
|
c'è chi non perde mai la speranza
|
|
se non vede la tua faccia torta.
|
E limpido il chiaro del mattino
|
che, in silenzio, copre l'
alba
morta
|
|
dorme nei suoi occhi di bambino.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Serenità
Frasi di Salvatore Quasimodo
Una sera: nebbia, vento,
|
mi pensai solo: io e il buio.
|
|
Né donne; e quella
|
che sola poteva donarmi
|
senza prendere che altro silenzio,
|
era già senza viso
|
come ogni cosa ch'è morta
|
e non si può ricomporre.
|
|
Lontana la casa,
|
ogni casa che ha lumi di veglia
|
e spole che picchiano all'
alba
|
quadrelli di rozzi tinelli.
|
|
Da allora
|
ascolto canzoni di ultima volta.
|
Qualcuno è tornato, è partito distratto
|
lasciandomi occhi di bimbi stranieri,
|
alberi morti su prode di strade
|
che non m'è dato d'amare.
|
|
Ognuno sta solo sul cuor della terra
|
trafitto da un raggio di sole:
|
ed è subito sera.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Solitudini
Frasi di Salvatore Quasimodo
Oh l'orchidea cristallina
|
del mio sogno,
|
sbocciata nel vespero
|
agonizzante
|
intriso di sangue,
|
striato
|
da fili di latte
|
coagulato;
|
sfiorita ne la sera
|
fuligginosa, senza trilli metallici
|
d'usignoli,
|
senza voli
|
di capinera,
|
senza tremuli tintinni
|
di sonagli opalini
|
della veste celeste
|
abbrunata d'una dama misteriosa!...
|
|
Oh l'orchidea!
|
In un'
alba
imbellettata
|
di biacca rosata
|
con le labbra violacee
|
da brividi alitanti di gelo,
|
rividi i petali biancastri, malaticci
|
del mio sogno iridescente
|
imputriditi laggiù
|
nel palude affogato
|
di limo - calice
|
di lacrime salmastre stillate
|
da un salice
|
che non piange più!
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Sfioritura
Frasi di Salvatore Quasimodo
Ho tutta l'anima incrinata di brividi di stelle.
|
Trillano ancora dei grilli lungo i lembi verderame dei fossati polverosi, e dai pantani melmosi scoppiano cori lontani di rane arrochite.
|
Il silenzio intorno a quel pino bagnato d'ombra, che ogni sera al vespro china mesto il capo, dopo aver sorriso a l'ultima vampata di sole, mi succhia l'anima ai ricordi.
|
Sento ancora il volitare vellutato dei lapilli d'un mucchio morbido di sogni, incenerito una sera lontana sotto l'archetto di platino dorato de la luna.
|
I freschissimi ciclamini di luce de l'
alba
non hanno ancora del tutto distrutto il mosaico de la notte: qualche pietruzza lucente, paurosa, tremola ne l'ignoto...
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Albore
Frasi di Salvatore Quasimodo
Kirk
: Ce l'abbiamo fatta, Carol! Sala macchine? Ottimo lavoro, Scotty!
McCoy
: Jim... è meglio che venga qui.
Kirk
: Bones?
McCoy
: E cerchi di fare in fretta!
Kirk
: Saavik, prenda il comando!
McCoy
: No! Inonderà tutto il settore!
Kirk
: Ma morirà!
Scott
: È inutile... È inutile, è già morto.
McCoy
: Troppo tardi.
Kirk
: Spock... Spock!
Spock
: La nave... è fuori pericolo?
Kirk
: Sì.
Spock
: Non si addolori, Ammiraglio. È la logica. Le esigenze di molti contano di più...
Kirk
: ... di quelle dei pochi.
Spock
: O di uno. Non avevo mai fatto... il test della Kobayashi Maru... finora. Cosa ne pensa della mia soluzione?
Kirk
: Spock...
Spock
: Ammiraglio, sono sempre stato... suo amico. Lunga vita e prosperità.
Kirk
: No... Siamo qui riuniti per rendere omaggio a un glorioso scomparso. In tutto questo dolore, ci conforta il pensiero che la sua morte è avvenuta all'ombra di una nuova vita. L'
alba
di un nuovo mondo. Un mondo per il quale il nostro amato compagno ha dato la sua vita. Egli non ha fatto sentire questo sacrificio vano o vuoto. Noi non discuteremo della profonda saggezza del suo operato. Del mio amico posso dire solo questo: di tutte le anime che ho incontrato, durante i miei lunghi viaggi, la sua è stata... la più umana.
Sulu
: Equipaggio! Attenti!
Kirk
: Avanti!
David
: Spero di non disturbare.
Kirk
: No, affatto, dovrei essere in plancia.
David
: Posso parlarti un momento?
Kirk
: Stavo bevendo qualcosa, ne vuoi?
David
: Il Tenente Saavik aveva ragione. Non hai mai affrontato la morte.
Kirk
: No, non in questo modo. Non ho affrontato la morte, l'ho ingannata. Sono riuscito a giocarla, la morte, e mi sono compiaciuto per questa mia scaltrezza. Io non so niente.
David
: Sapevi abbastanza, non hai detto a Saavik che affrontare la morte è importante almeno quanto affrontare la vita?
Kirk
: Soltanto parole.
David
: Ma parole buone. È da queste che nascono le idee. Forse dovresti ascoltarle anche tu. Ho sbagliato su di te. Mi dispiace.
Kirk
: Sei venuto per dirmi questo?
David
: Soprattutto. E anche... che sono... fiero. Molto fiero... di essere tuo figlio.
Kirk
: Giornale di bordo, data stellare 81 32 punto 6. Nave stellare Enterprise diretta a Ceti Alpha 5 per il recupero dell'equipaggio della USS Reliant.Tutto procede regolarmente. Eppure non posso fare a meno di pensare all'amico lasciato dietro di me. Ci sono sempre delle vie di scampo, diceva Spock, e se il Genesi è in realtà la vita che nasce dalla morte, io devo tornare là di nuovo.
McCoy
: Finchè lo ricorderemo, Spock non morirà mai.
Kirk
: Diceva... é la cosa migliore che abbia mai fatto in tutta la mia vita. È un luogo...meraviglioso per riposare, ma che non ho mai conosciuto.
Carol
: Cos'è? Una poesia?
Kirk
: No. Qualcosa che Spock cercò di dirmi quando ho compiuto gli anni.
McCoy
: Jim... Sta bene? Come si sente?
Kirk
: Giovane. Mi sento giovane...
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
[Durante il funerale di Spock]
Siamo qui riuniti per rendere omaggio a un glorioso scomparso. In tutto questo dolore ci conforta il pensiero che la sua morte è avvenuta all'ombra di una nuova vita. L'
alba
di un nuovo mondo. Un mondo per il quale il nostro amato compagno ha dato la sua vita. Egli non ha fatto sentire questo sacrificio vano o vuoto. Noi non discuteremo della profonda saggezza del suo operato. Del mio amico posso dire solo questo: di tutte le anime che ho incontrato, durante i miei lunghi viaggi, la sua è stata... La più umana.
James T. Kirk
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Suonava la messa dell'
alba
a San Giovanni; ma il paesetto dormiva ancora della grossa, perché era piovuto da tre giorni, e nei seminati ci si affondava fino a mezza gamba. Tutt'a un tratto, nel silenzio, si udí un rovinio, la campanella squillante di Sant'Agata che chiamava aiuto, usci e finestre che sbattevano, la gente che scappava fuori in camicia, gridando: "Terremoto! San Gregorio Magno!"
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
‐ Incipit
Frasi di Giovanni Verga
Non so quando spunterà l'
alba
|
non so quando potrò
|
camminare per le vie del tuo paradiso
|
|
non so quando i sensi
|
finiranno di gemere
|
e il cuore sopporterà la luce.
|
|
E la mente (oh, la mente!)
|
già ubriaca, sarà
|
finalmente calma
|
e lucida:
|
|
e potrò vederti in volto
|
senza arrossire.
David Maria Turoldo
Frasi di David Maria Turoldo
Werner
: ... è una decisione difficile...
Interlocutore
: Ja, Herr Kommandant. Ne abbiamo catturati dieci. Sono tutti Francesi, ma la loro attività dimostra che sono nemici del popolo.
Werner
: Si dicono patrioti, ma in realtà... in realtà sono dei criminali.
Interlocutore
: Certo, Comandante.
Werner
: L'esecuzione abbia luogo all'
alba
.
Interlocutore
: Bene.
Molina
: Le mani le tremavano per il tormento di tradire l'uomo che amava.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Centurione
: Cosa stiamo facendo qui? Romanes eunt domus. Certi chiamati Romanes vanno la casa?
Brian
: Vuol... vuol dire "Romani andate a casa".
Centurione
: No, carino. Come si dice "Romano"? Forza, in latino.
Brian
: Romanus!
Centurione
: Della?
Brian
: Seconda.
Centurione
: La desinenza del vocativo plurale...
Brian
: I... i.
Centurione
: Quindi, Romani. Che vuoi dire con "eunt"?
Brian
: Andate.
Centurione
: Coniuga il presente indicativo di "andare"!
Brian
: Ire... Eo, is, it, imus, itis, eunt.
Centurione
: Quindi eunt è...?
Brian
: Aah, ehm... terza persona plurale, presente indicativo. "Essi vanno".
Centurione
: Ma "Romani andate a casa" è un ordine, quindi devi usare che cosa?
Brian
: Aah! L'imperativo!
Centurione
: E cioè?
Brian
: Ehm, oh... oh, ehm... i, i!
Centurione
: Ma quanti sono i Romani?
Brian
: Ah, già, plurale! Ite! Ite!
Centurione
: Ite.
Brian
: Aah, ah.
Centurione
: Domus. Nominativo? "Andate a casa" è moto a luogo, giusto, giovanotto?
Brian
: Ehm... ehm... dativo, signore? Aih! Ooh! No, no no! Non dativo, signore, no! No, aah! Accusativo! Accusativo! Aah! Domum, signore! Ad domum! Aah, aah!
Centurione
: Solo che domum vuole il...?
Brian
: Aah! Il locativo, signore! Aah!
Centurione
: E cioè?
Brian
: Domum! Aah, ah, aah...
Centurione
: Domum... Domum. Hai capito?
Brian
: Sì, signore!
Centurione
: Allora scrivilo cento volte.
Brian
: Sì, signore! Grazie, signore! Ave, Cesare!
Centurione
: Ave, Cesare! E se all'
alba
non hai finito ti taglio le palle.
Brian
: Grazie signore, troppo buono! Ave, Cesare! Ave, Cesare! Aah... Finito!
Soldato
: Bravo! Vedrai che adesso non sbagli più!
Brian
: No, no. Buongiorno.
Uomo
: E sta' un po' attento!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
O Magali, mia tanto amata, metti la testa | alla finestra, ascolta un po' quest'
alba
da di tam- | burini e violini. || È pieno di stelle lassù, il vento è caduto: | ma le stelle impallidiranno, quando ti vedranno. || Non più che del mormorare delle frasche, | della tua
alba
da io fo caso. Ma io me ne vo nel | mar biondo a farmi anguilla di rocca. || O Magali, se tu ti fai il pesce dell'onda, io | il pescatore mi farò, ti pescherò. || Oh, ma se tu ti fai pescatore, quando le tue | nasse getterai, io mi farò l'uccello volatore, vo- | lerò nelle lande. || O Magali, se tu ti fai l'uccel dell'aria, io il | cacciatore mi farò, ti caccerò. || Alle pernici, agli uccellini
[di becco fine]
se | vieni tu a tendere i lacci, io mi farò l'erba fio- | rita e mi nasconderò nelle praterie. || O Magali, se tu ti fai la margherita, io mi | farò l'acqua limpida, t'annaffierò. || Se tu ti fai l'acquetta limpida, io mi farò il | nuvolone, e me n'andrò ratto in America, lag- | giù
[non mi raggiungerai]
mai. || O Magali, se tu te ne vai lungi in America, | il vento del mare io mi farò,
[là]
ti porterò. || Se tu ti fai vento marino, io fuggirò d'un al- | tro lato, io mi farò un incandescente sbattimento | di sole, che fonde il ghiaccio. || O Magali, se tu ti fai raggio di sole, la verde | lucertola io mi farò, e ti beverò. || Se tu ti rendi la salamandra che si nasconde | nella macchia, io mi renderò la luna piena che | nella notte fa lume alle streghe. || O Magali, se tu ti fai luna serena, io bella | nebbia mi farò, t'avvolgerò. || Ma se la nebbia m'avvolgerà, non tu per ciò | mi terrai: io bella rosa verginella sboccerò nel | cespuglio. || O Magali, se tu ti fai la rosa bella, la far- | falla io mi farò, ti bacerò! || Va', seguitante, corri, corri. Giammai giam- | mai mi agguanterai. Io della corteccia d'una | gran quercia io mi vestirò nella foresta nera. || O Maddalena, se tu ti fai l'albero dei tristi, | io mi farò la rama dell'ellera, t'abbraccerò.
Frédéric Mistral
Cit. da
Mirella
Frasi di Frédéric Mistral
Da Relativity: Essence of the Theory of Relativity, American People's Encyclopedia, Spencer Press, Chicago, 1949, vol. 16, coll. 604-608.
[Sull'istruzione - Discorso tenuto ad
Alba
ny, 15 ottobre 1936]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
La scuola dovrebbe sempre tendere a sfornare giovani dalla personalità armonica, non degli specialisti. Il che, a mio avviso, vale in un certo senso anche per le scuole tecniche, i cui studenti si dedicheranno a una professione del tutto specifica. Bisognerebbe sempre dare la priorità allo sviluppo di una capacità generale di pensiero e di giudizio indipendente, non all'acquisizione di una competenza specialistica.
[Sull'istruzione - Discorso tenuto ad
Alba
ny, 15 ottobre 1936]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
A me sembra che dal punto di vista metodologico la cosa peggiore per una scuola sia far leva soprattutto sulla paura, sulla costrizione e sull'autorità artificiosa. Tale impostazione distrugge i sentimenti sani, la sincerità e la fiducia in se stessi degli alunni, producendo soggetti passivi.
[...]
È relativamente semplice mettere al riparo la scuola da questo che è il peggiore di tutti i mali. Basta dotare gli insegnanti del minor numero possibile di strumenti coercitivi, in modo che per essi l'unica fonte di rispetto da parte dell'alunno siano le loro qualità umane e intellettive.
[Sull'istruzione - Discorso tenuto ad
Alba
ny, 15 ottobre 1936]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Si deve tendere alla formazione di individui che agiscano e pensino in modo indipendente, pur vedendo nel servizio della comunità il proprio più alto compito vitale.
[Sull'istruzione - Discorso tenuto ad
Alba
ny, 15 ottobre 1936]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Nel nostro caso la sola conoscenza della verità non è sufficiente; al contrario tale conoscenza va rinnovata di continuo, con sforzo incessante, se non si vuole che vada perduta. È come una statua di marmo che si erge nel deserto e sia continuamente minacciata di seppellimento dai movimenti delle sabbie. Le mani di chi si pone al servizio del prossimo non devono avere un istante di quiete, affinché il marmo possa continuare a risplendere durevolmente al sole. A tali mani pronte al servizio si uniranno sempre anche le mie.
[Sull'istruzione - Discorso tenuto ad
Alba
ny, 15 ottobre 1936]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Ho pianto per tutti i colori dei fiori e per l'attimo esatto in cui si schiudono. Ho pianto per l'azzurro del mare e per la spuma bianca, per il vento che muove i rami, per i pomeriggi silenziosi d'estate. Per la mia moka del caffè. Per la bellezza di un bicchiere di vino rosso, per il colore della frutta e per i peperoni gialli. Ho pianto a dirotto per ogni tramonto e per ogni
alba
, per ogni bacio dato e per ogni lacrima asciugata. Per ogni cosa bella che ritorna, per la strada verso casa la sera. Per tutto il tempo che non tornerà. Per ogni brivido vissuto, per ogni sguardo appoggiato. Ho pianto per il modo in cui mio nonno camminava e per la sua malinconia.
Fabio Volo
Cit. da
Un posto nel mondo
Frasi di Fabio Volo
«Che Dio ti salvi, o Marinaro, dal demonio che | ti tormenta! Perché mi guardi cosí, Che | cos'hai?» «Con la mia balestra, io ammazzai l'
Alba
tro!
Samuel Taylor Coleridge
Cit. da
La leggenda del vecchio marinaro
Frasi di Samuel Taylor Coleridge
Alla fine un
Alba
tro passò per aria, e venne a | noi traverso la nebbia. Come se fosse stato | un'anima cristiana, lo salutammo nel nome di Dio.
Samuel Taylor Coleridge
Cit. da
La leggenda del vecchio marinaro
Frasi di Samuel Taylor Coleridge
Erano giorni che mia moglie leggeva un libro
[di Andrea Camilleri]
, e la sentivo ridere come una pazza. Allora mi incuriosii, e decisi di dargli una chance. Il giorno dopo mi chiamò la mia manager, proponendomi un provino per Mont
alba
no.
Cesare Bocci
Frasi di Cesare Bocci
Io e Mont
alba
no abbiamo in comune l'amore per il territorio, per il cibo e per il mare. La mia Taranto è come Vigata. Ma Vigata è l'Italia, è la rappresentazione teatrale e la riscrittura "camilleresca" dell'Italia.
Michele Riondino
Cit. da
tvblog.it, 10 settembre 2015
Frasi di Michele Riondino
Come giovane Mont
alba
no, non possiamo permetterci svolte eccessive, sappiamo dove si deve andare a finire, lo sanno tutti. Nella prima stagione, abbiamo affrontato l'inserimento nel nuovo commissariato, nella seconda stagione, approfondiremo i rapporti umani.
[...]
I timori della prima serie erano legati all'inevitabile confronto con Luca Zingaretti. Il nostro lavoro non è una gara.
[...]
Non temo di restare incastrato in questo personaggio.
Michele Riondino
Cit. da
tvblog.it, 10 settembre 2015
Frasi di Michele Riondino
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'
alba
in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di marijuana per New York,
che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley, morte, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di sole e luna e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla luna, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'
alba
, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal finestrino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e infine se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la luna,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla finestra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la morte,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col cuore assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
Commenti:
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Frasi di Allen Ginsberg
Natale è un flauto d'
alba
, un fervore di radici
|
che in nome tuo sprigionano acuti ultrasuono.
|
Anche le stelle ascoltano, gli azzurrognoli soli
|
in eterno ubriachi di pura solitudine.
|
|
Perché questo Tu sei, piccolo Dio che nasci
|
e muori e poi rinasci sul cielo delle foglie:
|
una voce che smuove e turba anche il cristallo,
|
il mare, il sasso, il nulla inconsapevole.
Maria Luisa Spaziani
Titolo della poesia:
Voce
Frasi di Maria Luisa Spaziani
Era inverno.
Soffiava il vento dalla steppa
E aveva freddo il Bambino nella grotta
Sul pendio della collina.
Lo scaldava l'alito del bue.
Gli animali domestici
stavano nell'antro,
Sulla mangiatoia aleggiava un tiepido vapore.
Scossisi dalle pelli la paglia del giaciglio
E i grani di miglio,
I pastori assonnati
Guardavano alla lontananza di mezzanotte.
Lontano c'era un campo innevato e un cimitero,
Staccionate, pietre tombali,
Stanghe di carri nella neve,
E il cielo sul cimitero pieno di stelle.
Ma vicino, ignota fino allora,
Più timida di un lumino
Alla finestrina di un capanno
Baluginava la stella sulla via di Betlemme.
Ardeva come un pagliaio, in disparte
Da cielo e da Dio,
Come il riverbero di un incendio,
Come masseria in fiamme e fuoco in un granaio.
Si alzava come un covone ardente
Di paglia e di fieno
In mezzo all'universo intero,
Allarmato da questa nuova stella.
La sovrastava un bagliore sempre più acceso
E qualcosa significava,
E i tre scrutatori di stelle
Accorrevano al richiamo di fuochi mai visti.
Li seguivano i doni sui cammelli.
E gli asinelli bardati, uno più piccolo
Dell'altro, scendevano la montagna a piccoli passi.
E, come strana visione di tempi futuri,
si alzò in lontananza tutto ciò che avvenne poi.
Tutti i pensieri dei secoli, tutti i sogni, tutti i mondi,
Tutto l'avvenire di gallerie e musei,
Tutte le burle delle fate, tutte le opere dei maghi,
Tutti gli alberi di Natale del mondo, tutti i sogni dei bambini.
Tutto il tremolio delle candele accese, tutti i festoni,
Tutto lo sfarzo del luccichio colorato...
... Sempre più cattivo e furioso soffiava il vento dalla steppa...
Parte dello stagno era nascosta dalle cime degli ontani,
Ma l'altra si vedeva benissimo anche da qui.
Attraverso i nidi dei corvi e gli apici degli alberi.
I pastori riuscivano a distinguere bene
Come sull'argine andavano gli asini e i cammelli.
Andiamo con tutti, inchiniamoci al miracolo
Dissero allacciandosi le pelli.
Avevano caldo per la camminata nella neve.
Orme di piedi scalzi portavano alla capanna
Sulla radura chiara come fogli di mica.
A quelle orme, come a fiamma di moccolo,
Ringhiavano i cani sotto la luce della stella.
La notte di gelo pareva di fiaba,
E qualcuno dai monti nevosi di tormenta
Continuava a unirsi non visto a loro.
I cani si trascinavano guardandosi in giro inquieti,
E si stringevano al pastore e attendevano sventure.
Proprio per quella strada, proprio per quel luogo
passò qualche angelo nel folto della folla.
L'incorporeità li rendeva invisibili,
Ma il passo lasciava l'impronta del piede.
La gente in frotta s'affollava alla rupe.
Albeggiava. Si profilavano i tronchi dei cedri.
E voi chi siete? chiese Maria.
Siamo stirpe di pastori e inviati dal cielo.
Siamo venuti a dar lode a entrambi voialtri.
Non si può tutti insieme. Aspettate all'ingresso.
Grigia come cenere la foschia del mattino,
Battevano i piedi mulattieri e pecorai,
Chi era a piedi litigava con chi era a cavallo,
Presso il tronco cavo dell'abbeveratoio,
Mugghiavano i cammelli, scalpicciavano gli asini.
Albeggiava. L'
alba
spazzava dalla volta celeste
le ultime stelle, come granelli di cenere.
E di tutta l'innumerevole folla solo i Magi
Maria fece entrare nella fenditura della roccia.
Lui dormiva, tutto raggiante, nella mangiatoia di quercia,
come raggio di luna nelle profondità di un albero cavo.
Invece che pellicce di pecora
aveva labbra di asino e nari di bue.
Rimasero nell'ombra, in quel buio di stalla,
Sussurravano, trovando a stento le parole.
D'un tratto qualcuno nell'oscurità con la mano scostò
dalla mangiatoia un Mago verso sinistra,
E quello si voltò: dalla soglia alla Vergine
come un ospite guardava la Stella di Natale.
Boris Pasternak
Cit. da
La stella di Natale
Frasi di Boris Pasternak
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