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Indice degli autori
Aforismi Chiacchiere
Frasi trovate
:
115
Maria
: Mi pare d'aver capito che lei vive solo.
Dante
: Sì... eh... sì... in un certo... qual maniera... È una scelta... eh... una scelta... così di... ecco... se... se mi va di... di stare in silenzio, sto zitto. Se mi va di scambiare due
chiacchiere
, parlo. Se... se mi va di fare due passi, vado... vado di la, in fondo poi... poi torno di qua, poi... se mi... Una scelta... una scelta di libertà... ecco.
Dal film:
Johnny Stecchino
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando sono in fase di scrittura non ascolto mai musica. Voglio che venga tutto dall'istinto.
Rose Villain
Frasi di Rose Villain
Nell'ottantacinque mi trovavo in Spagna, a Madrid, a fare la televisione, e c'era questo ragazzino che veniva dal Messico, con la mamma italiana. Dopo un po' di
chiacchiere
mi dice che la sua casa discografica era la Emi. Tornato in Italia, contatto quelli della Emi, proponendo loro di far venire quel ragazzino in Italia. Un po' di resistenza iniziale dovuta alla poca notorietà di Luis nel nostro Paese, ma mi diedero carta bianca. Andai da Ravera, che all'epoca era l'organizzatore di Sanremo, e gli feci ascoltare la canzone che avevo scritto con Minellono, accompagnandola con il video di un'apparizione televisiva di Luis Miguel. "Okay, portiamolo al Festival!" si convinse Ravera. Luis cantò "Noi, ragazzi di oggi" nella serata del giovedì e il venerdì mattina decine e decine di ragazzine in delirio lo acclamavano come una star nella hall dell'albergo. Lì ho capito che avrebbe fatto successo. E così è stato.
Toto Cutugno
Cit. da
22 marzo 2019
Frasi di Toto Cutugno
[Quando i genitori invecchiano]
Lasciali invecchiare con lo stesso amore con cui ti hanno fatto crescere.
Lasciali parlare e raccontare ripetutamente storie con la stessa pazienza e interesse con cui hanno ascoltato le tue quando eri bambino.
Lasciali vincere, come tante volte loro ti hanno lasciato vincere.
Lasciali godere dei loro amici, delle
chiacchiere
con i loro nipoti.
Lasciali godere vivendo tra gli oggetti che li hanno accompagnati per molto tempo, perché soffrono sentendo che gli strappi pezzi della loro vita.
Lasciali sbagliare, come tante volte ti sei sbagliato tu.
Lasciali vivere e cerca di renderli felici l'ultimo tratto del cammino che gli manca da percorrere, allo stesso modo in cui loro ti hanno dato la loro mano quando iniziavi il tuo.
Confesso che quando conobbi Charles Strickland non vidi in lui, dapprima, nulla di straordinario. Eppure oggi è raro trovare chi neghi la sua grandezza. Non parlo della grandezza cui giunge il politico fortunato o il soldato vittorioso: quella è una qualità legata, più che all'uomo, alla sua posizione, e un mutamento di circostanze la riduce a proporzioni assai modeste. Il capo di governo uscito di carica è visto molto spesso come uno che ha fatto solo delle gran
chiacchiere
, e il generale senza esercito non è che uno sbiadito eroe di provincia.
William Somerset Maugham
Cit. da
La luna e sei soldi
‐ Incipit
Frasi di William Somerset Maugham
Una coppia tutta
chiacchiere
... e distintivo.
Dal film:
The Man - La talpa
Scheda film e trama
Frasi del film
Ne ho fatte tante di
chiacchiere
per lavoro ma se faccio la media ho più ascoltato che chiacchierato.
Claudio Cecchetto
Cit. da
Corriere della sera, intervista, 27 marzo 2022
Frasi di Claudio Cecchetto
Red
: Ad ogni modo, l'altro giorno dei maiali sono apparsi all'improvviso e mi sono venuti parecchi sospetti... e lui sene va mentre parlo. Incredibile io non capisco: questo sta qui a grattarsi, da solo, non esce mai di casa, si incanta di
chiacchiere
, ma alla fine pensa solo a se stesso.
Chuck
: Assomiglia un bel po' a te.
Red
: Ah bene, grazie della tua opinione, Chuck.
Dal film:
Angry Birds - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
Abitavamo in una casa costruita su tre piani, come si faceva una volta in campagna: al piano terra, la cucina con il camino, dove si svolgeva la vita quotidiana; al primo piano le stanze da letto e, sopra, il granaio. Un giorno, avrò avuto una decina d'anni, salii fin lassù. Avevo visto un nido di rondini sotto il tetto. Ero piccolino di statura e magrolino. Molti anni dopo sarei diventato un atleta, ma allora ero solo un ragazzino con i pantaloni corti e un bisogno disperato di prendere qualche chilo. Però irrequieto e agile. Insomma, avevo visto questo nido di rondini sotto il tetto del granaio e mi arrampicai per buttarlo giù con un bastoncino.
L'operazione risultò più complessa di quanto avessi previsto. Mi ero dovuto sedere sul bordo della finestra, con le gambe all'interno della casa, il busto tutto fuori, sospeso nel vuoto, e le braccia allungate verso gli uccellini che cominciavano a innervosirsi. Proprio in quel momento, Mario, dal cortile, mi vide. Ero concentrato su quel nido, quindi non mi ero accorto della sua presenza, eppure ricordo ancora oggi nitidamente di aver sentito, di colpo, il peso insostenibile del suo sguardo addosso. Ebbi appena il tempo di rendermene conto e di voltarmi, che sentii le sue parole: «Tu non capisci niente».
Non stava urlando come probabilmente avrebbe fatto il 90 per cento dei genitori che ho conosciuto in vita mia. Parlava calmo. Mi girai verso di lui. Lo vidi fermo come un albero secolare al centro del cortile. Penso che chiunque altro al posto suo sarebbe morto d'infarto vedendo il proprio figlio sospeso a dieci metri d'altezza con un bastoncino in mano. Lui nemmeno alzò la voce.
«Se ti sporgi così, cadi. È meglio che ti siedi con le gambe a cavallo della finestra, una dentro e una fuori, strette, a tenerti saldo.»
Solo questo, mi disse, con una serietà che non ammetteva repliche e una chiarezza da bugiardino. Non mi vietò di fare quello che stavo facendo, non interferì con il mio gioco. Si limitò a dire ciò che riteneva essenziale in quel momento, facendomi capire che stavo rischiando la vita, senza melodrammi o scenate, senza lezioni o
chiacchiere
. Voleva che capissi che ogni cosa va fatta in
un determinato modo, che è meglio riflettere prima di agire, e saper prevedere i rischi delle proprie azioni. Be', l'ho capito così bene che ancora oggi, a sessant'anni di distanza, mi ricordo ogni dettaglio di quella mattina, persino le sensazioni. E per tutta la mia vita quelle immagini sono state lì, presenti, in ogni momento.
Dino Zoff
Cit. da
Dura solo un attimo, la gloria - La mia vita
Frasi di Dino Zoff
Ma qualche volta si accendeva come sapeva fare lei
[Lila]
e attaccava a parlare della città quasi che non fosse fatta delle solite strade, della normalità dei luoghi di ogni giorno, ma avesse svelato solo a lei un suo luccichio segreto. Così in un breve giro di frasi la trasformava nel posto più memorabile del mondo, in quello più ricco di significati, tanto che dopo un po' di
chiacchiere
tornavo alle mie cose con il fuoco nella testa. Che grave negligenza era stata nascere e vivere a Napoli senza sforzarmi di conoscerla. Stavo per lasciare la città per la seconda volta, ci ero rimasta complessivamente per trent'anni pieni della mia vita, e tuttavia del luogo dov'ero nata non sapevo granché.
Elena Ferrante
Cit. da
Storia della bambina perduta
Frasi di Elena Ferrante
[Sulla morte]
L'angostura, la goccia di amaro, il catalizzatore di tutto il resto. Poche
chiacchiere
: una gran fregatura. Un errore di calcolo del Padre Eterno.
Vittorio Gassman
Cit. da
La Stampa, intervista, 9 gennaio 1973
Frasi di Vittorio Gassman
«Sono stato a Udine. Trovato in gran forma Enzo Baiocchi».
«Sempre detto che a certa gente il carcere dona»
«E mi sono fatto due
chiacchiere
con il nostro amico.» Si fermò e guardò il vicequestore. «Mi ha detto un sacco di cose interessanti. Per esempio che io non ero andato troppo lontano dalla verità.»
«Quale verità?».
«Quante ce ne sono secondo lei?».
«Lei è un uomo di legge, dottor Baldi, quindi saprà meglio di me che le verità sono tante. Dipende da che prospettiva le inquadriamo.»
Antonio Manzini
Cit. da
Fate il vostro gioco
Frasi di Antonio Manzini
Rocco Schiavone aveva una sua personalissima scala di valutazione delle rotture di coglioni che la vita insensibilmente gli consegnava ogni giorno. La scala partiva dal sesto grado, ovvero tutto ciò che riguarda i doveri casalinghi. Giri per negozi, idraulici, affitti. Al settimo c'erano invece i centri commerciali, la banca, le poste, i laboratori di analisi, i dottori in generale con un'attenzione particolare ai dentisti, per finire con le cene di lavoro o con i parenti, che almeno grazie a Dio se ne stavano a Roma. L'ottavo grado vedeva in primis il parlare in pubblico, poi le pratiche burocratiche di lavoro, il teatro, riferire a questori o magistrati. Al nono i tabaccai chiusi, i bar senza l'Algida, incontrare qualcuno che gli attaccasse delle
chiacchiere
infinite, e soprattutto gli appostamenti con agenti che non si lavavano. Poi per ultimo c'era il decimo grado della scala. Il non plus ultra, la madre di tutte le rotture di coglioni: il caso sul groppone.
Antonio Manzini
Cit. da
Pista nera
Frasi di Antonio Manzini
L'aquila americana sulle divise può essere anche l'aquila nazista: il simbolo può essere interpretato come si vuole. I toni autoritario-fascisti sono la necessaria cornice per una società in cui non esiste più la criminalità, l'erba è verde, il cielo è turchino e non ci sono graffiti sui muri. Ma quanto bisogna pagare in cambio? Gli Stati Uniti sembrano pensare che un sistema legale punitivo e autoritario possa risolvere ogni problema. Naturalmente queste sono
chiacchiere
: io volevo solo fare un film divertente.
Paul Verhoeven
Cit. da
L'Unità, intervista, 7 dicembre 1997
Frasi di Paul Verhoeven
[Hogarth torna a casa, nella sua capanna, ma ad aspettarlo vi trova Kent Mansley]
Kent
: Sei in ritardo per la cena, Hogarth.
[Hogarth, scioccato, tenta di scappare, ma Kent lo precede e gli chiude la porta del capannone]
Tua madre lavorerà fino a tardi, perciò siamo soli, noi due, e faremo quattro
chiacchiere
. Siediti!
[Lo spinge su una sedia, e accende una lampada]
Com'è? Troppa luce? Bene...
[Ridacchia]
Perdonami, Hogarth, ci tenevo ad insegnarti una cosa.
Hogarth
: Che potrei mai imparare da lei?
Kent
: Puoi imparare, Hogarth, che posso fare quello che voglio, quando voglio, se solo penso che sia nell'interesse della gente. Quel gigante metallico... dove sta?
Hogarth
: Non so proprio di che cosa sta parlando.
Kent
: Ah, no, eh? Bene...
[gli mostra una foto]
Questa ti rinfresca la memoria? No? Nemmeno questa?
[ne mostra un'altra, che mostra Hogarth in primo piano e il Gigante sullo sfondo, e Hogarth resta attonito]
Sei stato sbadato, Hogarth.
Hogarth
: Questo non prova niente.
Kent
: Può far intervenire l'esercito con una telefonata.
Hogarth
: E allora perché non la fa?
Kent
[butta via la lampada, rabbioso]
: Dov'è il gigante?! Non puoi proteggerlo, Hogarth! Non più di quanto... puoi proteggere tua madre.
Hogarth
: Mia madre?
Kent
: Eh, è difficile tirare su un figlio da soli. Possiamo renderglielo più difficile. Anzi, talmente difficile che sarebbe poi imperdonabile da parte nostra lasciarti affidato a lei, con tutto ciò che questo comporta. Ti separerebbero da lei, Hogarth.
Hogarth
: No, non potete farlo!
Kent
: Oh, sì, invece, e lo faremo!
Hogarth
[abbassa il capo, mesto]
: È nel deposito di ferri vecchi. Dean McCoffin, sulla Colver Road.
Kent
: Già! Il ferrivecchi, ma certo! L'ideale per un mangiametalli!
[va alle spalle di Hogarth]
Io non mi angoscerei troppo. Tutto ciò non sta accadendo. Si tratta solo... di un brutto sogno.
[Sorprende Hogarth con un panno bagnato col cloroformio sulla bocca, col quale addormenta il ragazzo]
Dal film:
Il gigante di ferro
Scheda film e trama
Frasi del film
Sarah
[parlando di Rhodes]
: Non può essere così disumano.
John
: No, lui è umano... è proprio questo, che mi spaventa! Lui non ucciderà Billy perché non ha nessun altro che sia esperto in elettronica, non ammazzerà me perché sono il suo pilota, probabilmente non ucciderà il dottor Frankenstein perché il vecchio lo stordisce con le sue
chiacchiere
! Ma il resto di voi... sarà meglio che cominci a preoccuparsi.
Dal film:
Il giorno degli zombi
Scheda film e trama
Frasi del film
Non ci si occupa di politica quando si ha un'opera da fare, che si sa che varrà sotto tutti i regimi. Non ci si occupa della propria patria quando si ha un'opera da fare, consapevoli che sarà buona e farà mille volte più onore a questa patria che non gli odi, le vendette, i complotti, le
chiacchiere
, le mozioni e i guasti degli esagitati politici.
[Citato in Alberto Castoldi, Intellettuali e Fronte popolare in Francia, De Donato, Bari, 1978, p. 138]
Henry de Montherlant
Frasi di Henry de Montherlant
Samurai
: Ciao Pippo. Hai letto di Bacarozzo?
Malgradi
: Sei stato tu?
Samurai
: È stata Roma. In questa cazzo de città è diventato pericoloso pure attraversà la strada. Io poi col tempo ho imparato che con i morti bisogna andarce piano, so' difficili da maneggià. Invece sembra che tu non lo sai.
Malgradi
: Che stai dicendo, di che stai parlando?
Samurai
: Ma come cazzo ti è venuto in mente di chiamare Aureliano Adami per risolvere la questione con la famiglia Anacleti? Manfredi Anacleti è uno dei fiji de 'na mignotta più a cazzo dritto di tutta Roma!
Malgradi
: Io non ho chiamato nessuno. Io questo Aureliano Adami non so chi sia...
Samurai
: Lo chiamano "Il numero 8".
Malgradi
: Non lo conosco! Come te lo devo dire? Io ho solo chiesto che spaventassero quel deficiente che mi è venuto a ricattare. Ho parlato con un collega di partito che so che ha delle relazioni...
Samurai
: Perché non hai chiamato me?
Malgradi
: Io... sono anni che non ti vedo, sono anni che non ti sento... Ma che cazzo ne sapevo che quello faceva la cazzata di ammazzarlo?! Te come l'hai saputo?
Samurai
: Io so un sacco de cose.
Malgradi
: Perché mi sei venuto a cercare?
Samurai
: Pe' darte una mano. Se qualcuno t'è vie' sotto te copro io. In cambio mi serve la legge sulle periferie.
Malgradi
: Quella è già incardinata...
Samurai
: Con dentro l'emendamento per gli arenili di Ostia?
Malgradi
: No, quello ancora...
Samurai
: Va votata subito, con dentro l'emendamento. Tu stai in commissione, no?
Malgradi
: Sì, ma non è che posso...
Samurai
: Te lo ripeto: va votata subito. Tra qualche giorno il tuo partito, il governo... salta tutto per aria.
Malgradi
: Voci,
chiacchiere
, comunque... chiederò ai miei referenti di partito...
Samurai
: I tuoi referenti non esistono più. Se la legge passa prima della crisi di governo, e cioè a giorni... la Befana ti porterà sul conto della fondazione un paio di milioni di euro. Devi solo accelerare il percorso della legge in aula, recuperare i voti di chi ha cambiato bandiera...
Malgradi
: Qui tira aria di tagli, come faccio?
Samurai
: Se ti servono soldi, non c'è problema. Possiamo comprare chiunque. Tu devi fa' solo la tua parte, al resto ce penso io. Hai capito tutto?
Malgradi
: Sì...
Samurai
: Dimmi "va bene".
Malgradi
: Va bene.
Dal film:
Suburra
Scheda film e trama
Frasi del film
L'anno 1848 finirà presto. Le foglie degli aceri sono morte, e il vento che le spazza via odora già di neve. Ho settantotto anni, che sono una bella età anche in questo secolo di progresso, e credo che anch'io finirò presto. Può darsi che l'elettricità, il vapore e la strada ferrata permettano un giorno agli uomini di vivere più a lungo, ma mi sembra più probabile il contrario, nonostante le
chiacchiere
dei giornalisti; ad ogni modo, io non lo saprò mai. La gotta ha preso possesso del mio piede sinistro, e sta scavandosi la via verso l'alto, sicché un giorno o l'altro arriverà a bussare al cuore; non lo rimpiango, perché penso a tutto il roast-beef che ho mangiato, a tutto il Bordeaux che ho bevuto, e credo che ne sia valsa la pena, ma non posso nascondermi che sarò fortunato se arriverò a vedere un altro autunno.
Alessandro Barbero
Cit. da
Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo ‐ Incipit
Commenti:
1
Frasi di Alessandro Barbero
C'è qualcosa di peggio che essere oggetto di
chiacchiere
: passare inosservati e vivere una vita anonima.
Lord Darlington
Dal film:
Le seduttrici
Scheda film e trama
Frasi del film
Raccontare la propria vita non è cosa da tutti. Certo, chiunque può ricordare gli episodi, cercare di storicizzare, fare riflessioni su come passa il tempo e come cambiano le cose. Ma l'odore della povertà misto a quello del sugo della domenica, i richiami delle mamme ai figli discoli che non tornano per cena, l'allegria irrecuperabile del mercato, le
chiacchiere
sui marciapiedi... E poi i «faccio un goccio d'acqua» sui muri ancora freschi di calce, la partita a tressette, la vita in strada, le donne ai davanzali, i discorsi dei disoccupati... Tutto questo, come puoi farlo rivivere in chi legge se non c'era?
Gigi Proietti
Cit. da
Tutto sommato (VINTAGE): Qualcosa mi ricordo
Frasi di Gigi Proietti
Un'autobiografia?
Io? Tutt'al più quattro
chiacchiere
sul passato, sperando che a qualcuno interessi. Riordinare l'album dei ricordi è un lavoraccio infame. Ci si dimentica sempre di qualcuno, si tende a idealizzare ogni momento della propria gioventù e si finisce per raccontare una sfilza di aneddoti nei quali ci assegniamo la parte del protagonista che salva la situazione. Alla fine, più che un libro, viene fuori una lista di belle figure. No, un'autobiografia proprio no. Senza contare che tornare sui luoghi della propria infanzia può essere doloroso. E io l'ho sperimentato anni fa.
Gigi Proietti
Cit. da
Tutto sommato (VINTAGE): Qualcosa mi ricordo
‐ Incipit
Frasi di Gigi Proietti
Gli Stati Uniti hanno un potenziale di produzione enorme e un'enorme ricchezza materiale, ma nel contempo hanno milioni di bisognosi. Questo va tenuto presente. Una passione quasi missionaria per predicare i diritti umani e la libertà, e l'inadempienza ad assicurare gli stessi diritti elementari in casa loro. Anche questo induce a riflettere. Interminabili
chiacchiere
sulla libertà dell'uomo, tentativi di imporre il proprio modo di vivere ad altri, propaganda su vasta scala del culto della forza e della violenza. Come dobbiamo interpretare tutto questo? Arroganza del potere, soprattutto del potere militare, continuo aumento delle spese per gli armamenti e deficit nel bilancio, un debito interno e ora anche un debito con l'estero. A quale scopo? Quali sono le motivazioni degli Stati Uniti? Noi ci poniamo tutti questi interrogativi e molti altri nel tentativo di cogliere la realtà americana e di scoprire le molle principali della sua politica.
Mikhail Gorbaciov
Cit. da
Perestrojka
Frasi di Mikhail Gorbaciov
Perché pensano tutti a un problema quando Jimmy vuole fare due
chiacchiere
? Magari è gratitudine... E ne avrebbe motivo.
Gene McGuire
Dal film:
The Pusher
Scheda film e trama
Frasi del film
Hurst
: Congratulazioni, Capitano!
Pete Lassard
: Che cosa è successo?
Hurst
: Oh, è ufficiale! Questo è il peggior distretto di polizia di tutta la città! Dia un'occhiata qui: furto con scasso siamo al 36%, rapina a mano armata oltre il 20%, vandalismo oltre il 44% stupro...
Mauser
: Signore, se controlla bene il furto con scasso ha raggiunto il 48%.
Hurst
: Ecco, ecco, ha sentito? Lei chi è?
[rivolgendosi a Mauser]
Mauser
: Mauser, Signore! Emme come mamma, a u esse come sorella!
Pete Lassard
: Aah, si sieda e stia zitto, Mauser. Non le ha chiesto lo stato di famiglia.
Mauser
: E erre, Signore.
Pete Lassard
: Insomma, Hurst, che cosa si aspetta? Ci ha ridotto il fondo spese, ci ha ridotto il personale. Non ho agenti da far lavorare. Si guardi intorno. Questa è tutta gente vecchia, sono stanchi, ci vogliono elementi nuovi!
Hurst
: Può darsi che ci voglia un nuovo capitano, Lassard! Il sindaco vuole risultati. Lei ricorda il sindaco? Quella donna vuole fatti, non
chiacchiere
. Allora, cosa propone?
Pete Lassard
: Propongo che lei torni dalla sua amata sindachessa, tolga il naso dai miei affari e lo ficchi dove lo tiene di solito!
Hurst
: Lei ha esattamente trenta giorni per rendere efficiente questo distretto, o sarà licenziato! Mi sono spiegato bene? Trenta giorni, è tutto chiaro?
Pete Lassard
: Mi servono almeno dodici uomini nuovi!
Hurst
: Gliene darò sei!
Pete Lassard
: Grazie. Affare fatto!
Hurst
: E cominci subito!
Dal film:
Scuola di polizia 2 - Prima missione
Scheda film e trama
Frasi del film
Signori, voi considerate una discussione tra donne
chiacchiere
indecenti. Ma allora perché nella Bibbia è scritto "Saranno le donne a insegnare alle loro compagne?"
Hester Prynne
Dal film:
La lettera scarlatta
Scheda film e trama
Frasi del film
Io mi do tutto, sempre. Ma preferisco una stretta di mano e due
chiacchiere
a qualcuno che mi chiede un selfie. O il ragazzetto che ti porta il suo disco, come a dire: esisto anch'io, ci sono. Le foto sono nate per immortalare cose belle; ora sono diventate un esame. Per questo suggerisco la posa inespressiva.
Achille Lauro (cantante)
Cit. da
corriere.it, 15 febbraio 2020, intervista
Frasi di Achille Lauro (cantante)
Salazar
: Jack Sparrow... Jack il passero!
Jack
: Spagnolo!...
[uno dei marinai fantasma si dissolve toccando la terraferma]
Carina
[con aria incredula e terrorizzata]
: Fantasmi...
Jack
: Ah, non possono scendere a terra! Lo sapevo!
Carina
[sempre più terrorizzata]
: Fantasmi!!!
[scappa via urlando dal panico]
Henry
: Carina!
Salazar
[rivolto a Jack]
: Adesso pagherai perciò che hai fatto a me!
Jack
: No, no, no, no... Guarda, non ti devi disturbare.
Henry
: Carina!
Jack
: Potrei fare almeno quattro
chiacchiere
,
[riferendosi ad Henry e Carina]
ma la mia mappa sta scappando.
Salazar
: Tanto ti aspetto! Va' pure!
Jack
[andandosene]
: Ma perché devi aspettarmi?! Ma perché devi aspettarmi?!
Dal film:
La vendetta di Salazar
Scheda film e trama
Frasi del film
Holloway
: Un artista dell'evasione?
Rennes
: Sì, uno stronzo alla Houdini. Vi porto con me solo perché mi servono altri scarponi. Io a tagliare la corda ci metto meno di così. Niente
chiacchiere
, né discorsi a vanvera. Meglio che pensiate a quello che avete davanti agli occhi, ecco qual è la sfida. Il vostro vero nemico è dentro di voi.
[entra nella stanza successiva e fa scattare una trappola]
Merde!
[ultime parole in francese prima che gli venga corrosa la faccia dal meccanismo innescato]
Dal film:
Cube - Il cubo
Scheda film e trama
Frasi del film
Eppure, dal 2002 a oggi, il tifoso interista, ancora scioccato forse da quel maledetto 5 maggio, ha smesso di guardare il mondo con occhi sinceri e ha creato una realtà virtuale all'interno della quale ha accettato di diventare il prototipo del grillino perfetto
[...]
Le notizie degli ultimi giorni ‐ con ampia e documentata e ridicola polemica sui presunti errori commessi dall'arbitro Rizzoli durante la partita vinta domenica scorsa dalla Juventus sull'Inter per 1-0 ‐ sono soltanto la coda di un problema più grande che affonda le radici in un momento preciso della nostra vita calcistica: quando, nel 2006, venne istruito un processo farsa contro la Juventus, in cui tutte le frustrazioni degli anti casta del calcio italiano vennero prima abilmente trasformate in illeciti sportivi e poi amabilmente trasferite in forma di gogna in tutti i talk-show. Fu in quel preciso momento che il tifoso medio interista ‐ che grazie al supporto decisivo di un interista piazzato al vertice della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Guido Rossi) riuscì a vincere un campionato a tavolino (2005/2006) e uno successivo nell'anno in cui la Juventus fu mandata in B (2006/2007) ‐ scelse di alimentare il circo mediatico sportivo portando in prima serata e sulle prime pagine dei giornali le
chiacchiere
da bar, facendole uscire dai confini delle serate con Aldo Biscardi con lo stesso effetto che si avrebbe oggi se in prima serata venissero riproposte le telefonate registrate senza filtri da Radio Radicale ai tempi di Radio Parolaccia.
Claudio Cerasa
Cit. da
ilFoglio.it, 9 febbraio 2017
Frasi di Claudio Cerasa
Senza dubbio si era coperta di vergogna. Ma aveva la sensazione che l'intero viaggio da Londra fosse stato irreale. Essi non avevano nulla a che vedere con la terra e le sue emozioni. Erano polvere, e cattivo odore, e
chiacchiere
cosmopolite, e la ragazza il cui gatto era stato ucciso aveva vissuto più profondamente di loro.
Edward Morgan Forster
Cit. da
Casa Howard
Frasi di Edward Morgan Forster
Andreotti
: Io non ci credo al caso; io credo alla volontà di Dio.
Scalfari
: Dovrebbe invece. Dovrebbe crederci al caso. Dunque, presidente, è un caso che i familiari di alcune persone assassinate la odino? La odia il figlio del generale Dalla Chiesa: dice che c'è la sua mano nell'omicidio del padre. La odia la moglie di Aldo Moro che la ritiene uno dei responsabili della morte del marito. È un caso che la odi la moglie del banchiere Roberto Calvi? Dice che lei minacciò prima e ordino poi l'omicidio di Calvi. Dice che non l'uccise lo Ior, ma due persone: Andreotti e Cosentino, che adesso è morto. E poi mi domando: è un caso che lei fosse ministro dell'Interno quando Pisciotta è stato assassinato con un caffè avvelenato? Si disse che Pisciotta avrebbe potuto rivelare i mandanti dell'omicidio del bandito Giuliano. È un caso che il banchiere Michele Sindona sia stato assassinato allo stesso modo? Anche lui, costretto in carcere, avrebbe potuto fare rivelazioni fastidiose. È un caso che tutti dicano che lei abbia ripetutamente protetto Sindona? È un caso che il suo luogotenente Evangelisti abbia incontrato Sindona da latitante, a New York, in un negozio di soldatini? È un caso quello che dice il magistrato Viola, che se lei non avesse protetto Sindona non sarebbe mai maturato il delitto Ambrosoli? E ancora: è un caso che lei annota tutto scrupolosamente nei suoi diari e dimentica di annotare del delitto Ambrosoli? Ed è un caso che nel triennio '76-'79, quando lei era presidente del Consiglio, tutti i vertici dei servizi segreti erano nelle mani della P2? È un caso che nei suoi ripetuti incontri con Licio Gelli, capo della P2, parlavate ‐ solo ed esclusivamente ‐ dei desaparecidos sudamericani? Così ha detto lei: "solo
chiacchiere
amichevoli". Infine, è un caso che lei sia stato tirato in ballo in quasi tutti gli scandali di questo paese? E tralascio tutti i sospetti che aleggiano sui suoi rapporti con la Mafia. Insomma ‐ come ha detto Montanelli ‐ delle due, l'una: o lei è il più grande, scaltro criminale di questo paese, perché l'ha sempre fatta franca; oppure è il più grande perseguitato della storia d'Italia. Allora le chiedo: tutte queste coincidenze sono frutto del caso o della volontà di Dio?
Andreotti
: È un caso che l'autorevole quotidiano, da lei fondato e diretto, sia stato salvato a suo tempo dal presidente del Consiglio? Quel presidente del Consiglio ero io. Il suo giornale stava per finire nelle mani di Silvio Berlusconi, un datore di lavoro a lei poco gradito. Io l'ho impedito, anche grazie alla mediazione del tanto vituperato Ciarrapico, consentendole così di riacquistare la sua autonomia e la sua libertà. Autonomia e libertà che le consentono di venire oggi qui a pormi domande sfrontate e capziose. È grazie a me se lei oggi può permettersi di essere così arrogante e presuntuoso e sospettoso nei miei confronti.
Scalfari
: Guardi che le cose non stanno esattamente così: la situazione era un po' più complessa.
Andreotti
: Ecco. Lei è abbastanza perspicace e l'ha capito da solo; la situazione era un po' più complessa. Ma questo non vale solo per la sua storia: vale anche per la mia.
Dal film:
Il divo
Scheda film e trama
Frasi del film
Ashley
: Ecco, amici... se il Sud si batte, sono col Sud. Ma come mio padre spero che ci lascino in pace e che non ci sia la guerra.
Sudista #1
: Ma Ashley, ci hanno insultati!
Sudista #2
: Non dirai che non vuoi la guerra?
Ashley
: Quasi tutte le miserie del mondo sono causate dalle guerre. E quando le guerre sono finite nessuno sa più perché sono scoppiate.
Sudista #3
: Ma se non ti conoscessi potrei credere...
Gerald
: Su, basta, basta, signori. Mister Butler è stato nel Nord. Siete d'accordo con noi, Mister Butler?
Rhett
: È difficile vincere una guerra con le
chiacchiere
.
Carlo
: Che volete dire voi?
Rhett
: Voglio dire che non esiste una fabbrica di cannoni in tutto il Sud.
Stuart o Brent
: Ma che importanza può avere per un gentiluomo?
Rhett
: Temo che avrà molta importanza e per molti gentiluomini anche.
Carlo
: Volete insinuare che i nordisti ci batteranno?
Rhett
: Non dico questo. Dico soltanto che i nordisti sono meglio equipaggiati di noi. Hanno fabbriche, cantieri, miniere e una flotta per bloccare i porti ed farci morire di fame. Noi abbiamo solo cotone, schiavi e... arroganza.
Carlo
: Parlate come un traditore!
Carlo
: Questi sono discorsi da rinnegato!
Rhett
: Mi spiace che la verità vi offenda.
Carlo
: Non basta scusarsi. So che vi hanno espulso dall'accademia militare. E tutte le famiglie di Charleston vi hanno messo al bando. Compresa la vostra!
Rhett
: Mi scuso ancora per tutti i miei errori. Mister Wilkes, volete permettermi di dare un'occhiata in giro? Qui è evidente che rovino delle digestioni... e dei sogni di vittoria.
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
Guardia carceraria
: Cucchi? È arrivato il 118.
Stefano Cucchi
: Eh rimandali a casa.
Medico
: Come si chiama?
Guardia
: Cucchi.
Medico
: De nome, come fa de nome?
Guardia
: Stefano.
Medico
[Entrando in cella]
Stefano che te senti?
Stefano
[Coprendosi con una coperta]
: Niente sto bene, grazie.
Medico
: Ho capito se c'hanno chiamato un motivo ce sta. Dimme che è successo.
Stefano
: È tutt'apposto.
Medico
: Senti, soffri di qualche patologia? Prendi farmaci?
Stefano
: No, arrivederci.
Medico
: Senti ma così però è difficile per me. Almeno te vojo vedé.
Stefano
: Che voi vedé? Quanto so bello?
[Il medico prova a togliergli la coperta ma lui si oppone]
Aho', ma che famo i giochetti?
Medico
: Come faccio a aiutatte se fai così, eh?
Stefano
: Infatti non me devi aiutà, è tutt'apposto t'ho detto.
Medico
: Senti Stè, famo 'na cosa: mo' se n'annamo da sto posto: vieni con me all'ospedale? Così ce facciamo du
chiacchiere
, in privato, io e te tranquilli, eh?.
Stefano
: Te ringrazio daa proposta... ma te farei fa' 'n viaggio a voto.
Medico
: Ma perché te nascondi sotto quella coperta? De che c'hai paura?
Stefano
: E basta, famme dormì, dai.
Medico
: C'hai paura de quarcuno?
Stefano
: Basta vattene!
Medico
: Basta, io più de così. Se ci ripensi comunque richiamace. Non te fa' problemi. 'Nnamo.
Dal film:
Sulla mia pelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Carabiniere
[Bussando alla macchina dove Cucchi e il suo amico stavano fumando]
: Che stamo a fa' qui?
Stefano Cucchi
: Buonasera, stamo a fuma' una sigaretta.
Carabiniere
: Scendi dalla macchina. Pure tu, eh. Forza. Che era 'na sigaretta o 'na canna?
Stefano
: 'Na sigaretta, se vole je la faccio vede'.
Carabiniere
: Io sento puzza de fumo.
Collega
: S'ha so' fatti prima. Che c'è, non ve le fate le canne voi, no?
Carabiniere
: Sentite, è meglio se la cacciate voi la roba, perché se la troviamo noi è peggio.
Stefano
: Ma guardi che non c'avemo niente noi..
Collega
: Dammi i documenti. Dai forza, pure tu dai. Qua c'è scritto che sei geometra. E ti chiami Stefano Cucchi.
Stefano
: Sì.
Collega
: Allora Cucchi, prima che cosa stavi passando all'amico tuo?
Stefano
: Prima, niente. T'ho passato qualche cosa prima?
Andrea Lattanzi
: No, m'ha dato na sigaretta.
Collega
: È la macchina tua questa?
Stefano
: Sì.
Collega
: Controlla Ma'.
Stefano
: Ma che ce perquisite?
Collega
: Sì, c'hai qualcosa in contrario?
Stefano
: No, non c'ho niente in contrario, me stavo a fa 'na chiacchiera co n'amico mio in macchina, vabbè.
Collega
: Senti, svuota le tasche e metti tutto sul tettuccio. Sbrigate dai. Me'? Pure tu, forza. Dai, tutto. La macchina tua qual'è?
Andrea
: Quella la'.
Collega
: Allarga ste gambe...
Stefano
: Sì, n'attimo. Poi t'ho detto che 'n c'ho niente.
Collega
: Mo' vediamo, mo' vediamo. Oh e qua che c'è di bello?
[Gli trova la droga nei pantaloni]
Due
chiacchiere
tra amici, eh? E chi è mo'?
[Arriva una pattuglia di agenti in borghese]
Ah, tu sei?
Agente in borghese
: Che sta a succede qua?
Carabiniere
: Sti due c'hanno un po' di roba. E che ci fate qua?
Agente
: Abbiamo staccato quando? Mezz'ora fa? Ma vi diamo una mano lo stesso.
Stefano Cucchi
: Sta a diventa' na festa delle guardie.
Carabiniere
: Che hai detto?
Stefano
: No, niente.
Carabiniere
: Girate. Che fai lo spiritoso? Mh? Al posto tuo lo spiritoso non lo farei. Se fossi pieno di fumo, con cinque carabinieri innanzi, io me ne starei calmo e zitto. Che dici tu?
Collega
: La macchina è pulita.
Carabiniere
: Controlla anche la sua.
Agente
: Quindi lui è lo spacciatore e tu il cliente?
Stefano
: No io sono geometra, non sono uno spacciatore.
Agente
: Ah sì e come secondo lavoro?
Stefano
: No, non scherzamo, io sto co n'amico mio a parla' in macchina.
Agente
: Devi sta' zitto, ti devi stà zitto.
Dal film:
Sulla mia pelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Da quando ho deciso di lasciare i 66 kg avrò fatto una settimana di vacanza. Mi sono ammazzato di lavoro, non mi sono mai fermato. Sono ripartito da zero e in dodici mesi ho vinto il bronzo al Grand Slam di Russia e ai Giochi del Mediterraneo e l'argento al Grand Prix di Zagabria. E siamo a due anni dalle Olimpiadi di Tokyo. Quando mancava lo stesso lasso temporale a Rio 2016, la gente non sapeva neanche chi fossi. C'è chi, sui social, scrive: Salvare il soldato Basile. Le
chiacchiere
stanno a zero, io porto i fatti. Manca l'oro? Arriverà nella gara più importante.
Fabio Basile
Cit. da
oasport.it, 20 settembre 2018
Frasi di Fabio Basile
Jake
: Beh, gente, questo è tutto per stasera. Siete sciolti e liberi, non fate complimenti. Ehm, non è che vi cacciamo via, ma qui forse devono chiudere, perciò vi salutiamo.
Elwood
: Move 'em on
Jake
: Head 'em up
Elwood
: Head 'em up
Jake
: Move 'em up
Elwood
: Move 'em on
Jake
: Head 'em up
Elwood
: Rawhide / Cut 'em out
Jake
: Ride 'em in
Elwood
: Ride 'em in
Jake
: Cut 'em out
Elwood
: Cut 'em out / Ride 'em in / Rawhide
Coro
: Rawhide!
Jake
: Tagliamo la corda, che è meglio.
Bob
: Ragazzi, vi devo dire che di musica buona come la vostra non ne avevamo sentita da un sacco di tempo da queste parti!
Elwood
: Beh, mi dispiace che non ci ricordavamo "La mia vecchia casa nel Kentucky"...
Bob
: Ah, ma la potete preparare per la prossima volta che tornate!
Jake
: Bob, come la mettiamo ah... per la paga di stasera?
Bob
: Ah, già! Dunque... Sono 200 dollari. Però voi vi siete bevuti 300 dollari di birra.
Elwood
: Ah, ma quando siamo entrati, la sua signora, al banco, non ci ha fatto pagare il primo giro e credevamo... sì, insomma, che la birra era una specie di omaggio per la banda, capisce?
Bob
: Ah... No, no, no, no, no.
Jake
: Ah. Allora vado fuori a fare una colletta fra i ragazzi?
Bob
: Eh, ecco, sì, te ne sarei molto grato.
Willie
: Direi che abbiamo fatto buca, ragazzi. Secondo me è meglio chiudere qui.
Murph
: Che cosa? Chiudere? Beh, allora, cari miei, decidetevi subito, se no io chiamo l'Holiday Inn e vedo se riesco a recuperare il vecchio ingaggio.
Steve
: Credi che ci riprenderanno?
Jake
: Sentite. Vogliono farci pagare la birra che ci siamo scolati, per cui è meglio squagliarsela.
Willie
: Ale'!
Jake
: Ma il prossimo contratto sarà la fine del mondo! Strepitoso! Sì, sul serio.
Willie
: Io dico di dare ai fratellini un'ultima possibilità.
Donald
: Ma sei matto? Se vuoi restare nella merda, restaci. E spostati, porca vacca!
Elwood
: I ragazzi sono su di giri. Dai, bello, non ti preoccupare. Abbiamo ancora due giorni. Li troveremo i soldi per la Pinguina. Sì, insomma... abbiamo quell'appuntamento con Maurie Sline domattina, no? Andrà tutto benissimo, vedrai. Muoviamoci.
Jake
: ... ca troia... Eh, scusate, siete voi i Good Ole Boys?
Tucker McElroy
: Già. Io sono Tucker McElroy, il cantante. Questi sono i miei ragazzi. Senti, farei volentieri due
chiacchiere
, ma siamo un po' in ritardo, eh?
Jake
: Mi chiamo Jacob Stein, Sindacato Federazione Musicisti di questo Stato. Sono qui per controllare se siete in regola con i permessi.
Tucker
: In regola con che?
Jake
: Le tessere del Sindacato. Posso vedere le tessere, prego?
Tucker
: Supponiamo che non ce l'abbiamo, e che andiamo a suonare lo stesso. Lei che farebbe, in questo caso? Ce lo impedirebbe? Stein! Come sarai buffo quando cercherai di sgranocchiare una pannocchia senza i denti!
Jake
: Senti, fammi parlare con Bob, il proprietario, e vedo di farvi ottenere un contratto provvisorio per stasera. Però mi raccomando, non vi muovete di qui. Lasciate fare tutto a me.
Elwood
: Oh... Tranquillo, ci parliamo noi con Bob.
Jake
: Sali in macchina e metti in moto. Ah!
Bob
: Certo ragazzi che ve ne siete scolata parecchia di birra stasera, vacca boia!
Jake
: Bob, è stata una gioia suonare per voi! Mio fratello ti sta preparando un assegno sull'American Express a copertura delle consumazioni.
Bob
: Ah, grazie, siete molto gentili!
Jake
: È meglio che vada a vedere che combina, sai, abbiamo le firme abbinate. Di solito noi saliamo in macchina e li riempiamo sul cruscotto, gli assegni. Okay? La penna.
Tucker
: Quelli erano del Sindacato!
Bob
: Sindacato? Ma quale Sindacato! Quei tizi se la sono squagliata e mi dovevano un sacco di soldi per... Ma perché cavolo siete mascherati da cowboy?
Tucker
: Noi siamo i Good Ole Boys!
Bob
: Voi siete i Good Ole Boys?
Tucker
: Il Sindacato dei Musicisti... fanculo!
Jake
: Cristalli antiproiettile, eh?
Elwood
: Nostra Signora della Santa Accelerazione, non ci abbandonare ora!
Tucker
: Ah! Ah!
Mount
: Non è possibile! Sono quei figli di puttana della Dodge!
Daniel
: Beh, questa volta me li inculo!
Bob
: Porca... vacca... boia...
Mount
: Ragazzi, siete messi male.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Reg
: Allora, quarto punto all'ordine del giorno: conseguimento della supremazia mondiale entro cinque anni. Ah, Francis, tu hai fatto delle ricerche, no?
Francis
: Sì. Grazie, Reg. Francamente, fratelli e sorelle, trovo che cinque anni siano utopistici, a meno che non spappoliamo l'Impero Romano entro i prossimi dodici mesi.
Reg
: Dodici mesi?
Francis
: Dodici mesi. E parliamoci chiaro, in quanto a imperi, questo è il più grosso. Quindi dobbiamo alzare sùbito le
chiappe, e smetterla di fare discorsi e basta!
Commandos
: Bravo! Bravo! Ben detto!
Loretta
: Sono d'accordo. È l'azione che conta, non le parole. E dobbiamo agire adesso!
Commandos
: Bravo! Ben detto!
Reg
: Hai ragione. Possiamo anche starcene qui tutto il giorno a parlare, votare mozioni, fare bei discorsi. Il che non sposterà un solo soldato Romano! Punto!
Francis
: Quindi facciamola finita con le
chiacchiere
! Sono assolutamente inutili e non ci porteranno da nessuna parte!
Commandos
: Bravo! Ben detto!
Loretta
: Sono d'accordo! È solo una totale perdita di tempo!
Reg
: Bravo!
Judith
: Hanno arrestato Brian!
Reg
: Che cosa?
Judith
: Lo hanno trascinato via! Lo vogliono crocifiggere!
Reg
: Bene! Questo richiede una discussione immediata!
I Commando
: Sì.
Judith
: Che cosa?
II Commando
: Immediata.
I Commando
: Giusto.
Loretta
: Nuova mozione?
Reg
: Completamente nuova. Ah, ecco... ah... sì, per decidere... eh... un'azione immediata...
Francis
: Ah, una volta che avremo votato, io direi che...
Reg
: Ma mi sembra ovvio, non si può passare all'azione senza prima aver approvato la mozione.
Judith
: Reg, per l'amor del cielo, dobbiamo andare, ti prego!
Reg
: Certo, certo.
Francis
: Okay, sorella.
Reg
: Alla luce delle notizie fresche riferite da sorella Judith...
Francis
: ... sorella Judith...
Loretta
: Corri troppo, Reg.
Judith
: Reg, per l'amor di Dio! Non complicate quello che è semplice! Tutto quello che dovete fare è uscire da quella porta, adesso, e cercare di impedire ai Romani di inchiodarlo alla croce! Sta già accadendo! Non capisci che sta già accadendo, Reg? Non ti ci entra in testa? Ohhh!
Reg
: Hm. Hm.
Francis
: Non ti ci entra in testa?
Reg
: I soliti isterismi delle femministe.
Loretta
: Cosa?
Reg
: Oh, Scusa, Loretta.
Francis
: Scusa, sorella.
Reg
: Vuoi rileggere, per favore, sì?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Preferisco parlare con le vecchie signore che riportano
chiacchiere
di casa; poi con i dementi in ultimo con la cosiddetta gente assennata.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Diario
Frasi di Soren Kierkegaard
Mia Wallace
: Ciao, Vincent. Mi sto vestendo. La porta è aperta. Entra e preparati da bere. Mia.
Vincent
: C'è nessuno?
Mia
: Vincent. Vincent, sono all'interfono.
Vincent
: Dov... dov'è l'interfono?
Mia
: Sulla parete, vicino alle due statuette africane. Alla tua destra. Fuochino... fuochino. Trovato.
Vincent
: Ciao.
Mia
: Spingi il pulsante se vuoi parlare.
Vincent
: Ciao.
Mia
: Preparati qualche cosa da bere, io verrò giù tra due secondi, accomodati. Il bar è vicino al caminetto.
Vincent
: Va bene.
Mia
: Andiamo.
Vincent
: Ma che cazzo è questo posto?
Mia
: Questo è il Jackrabbit Slim's. A un Elvis-maniaco dovrebbe piacere.
Vincent
: Ah, dai, Mia, andiamo a farci una bistecca.
Mia
: La bistecca la puoi trovare qui, paparino. Non fare il... Hm?
Vincent
: Dopo di te, gattina.
I Motociclista
: Ehi! Ma come guidi? Vaffanculo!
II Motociclista
: Sei tu che cammini senza guardare!
Maitre
: Buonasera, signore e signori. In che cosa posso esservi utile?
Mia
: C'è una prenotazione a nome Wallace.
Maitre
: Wallace?
Mia
: Abbiamo prenotato una macchina.
Maitre
: Ah, una macchina. Bene. Accompagna i signori alla Chrysler.
Ricky Nelson
: ... throw a nickel in the jukebox, then we start to rock / My school gal baby, gonna tell ya some news / You sure look good in them baby-doll shoes / Well, it's a-one, two, a-pull off my shoes / Three, four, get out on the floor / Five, six, come get your kicks / Down on the corner of Lincoln and a-forty-six / Yeah! / All right / I've been a-waitin' in school all day long / a-waitin' on the bell to ring so I could go home / Throw my books on the table, pick up the telephone...
Marylin Monroe
: Salve.
Ricky Nelson
: ... Hello, baby, let's get somethin' goin' / Headin' down to the drugstore to get a soda pop / Throw a nickel in the jukebox, then we start to rock / My school gal baby, gonna tell ya some news / You sure look good in them baby-doll shoes / Listen, it's a-one, two, a-pull off my shoes / Three, four, get out on the floor / Five, six, come get your kicks / Down on the corner of Lincoln and a-forty-six / ... Down on the corner of Lincoln and a-forty-six
Presentatore
: Un bell'applauso per Ricky Nelson! Davvero fantastico, Ricky!
Ricky Nelson
: Grazie infinite.
Mia
: Vincent!
Presentatore
: Voglio solo annunciarvi che Ricky sarà di nuovo con noi nella seconda parte dello spettacolo. Ci auguriamo che gustiate la vostra cena qui al Jackrabbit Slim's. Grazie.
Inserviente
: Chiedete tutti le Philip Morris!
Mia
: Cosa te ne pare?
Vincent
: Se non li sentissi parlare, sembrerebbe il museo delle cere!
Buddy
: Salve, sono Buddy. Che vi porto?
Vincent
: Ah... Vediamo, bistecca, bistecca, bistecca, bist... Oh, sì, bistecca Douglas Sirk, ecco. Prendo questa.
Buddy
: E come la vuoi? Ben cotta, media o grondante sangue?
Vincent
: Grondante sangue. Oh, sì, anche questa: coca alla vaniglia.
Buddy
: E tu, Peggy Sue?
Mia
: Io voglio un... Durwood Kirby hamburger. Lo prendo al sangue. E un frappè da cinque dollari.
Buddy
: E come lo vuoi? "Martin e Lewis" o "Amos e Andy"?
Mia
: "Martin e Lewis".
Vincent
: Hai ordinato un frappè da cinque dollari?
Mia
: Hm-hm.
Vincent
: Il frappè è latte e gelato insieme?
Mia
: A quanto ne so...
Vincent
: E sta a cinque dollari? Non ci metti bourbon o qualcos'altro?
Buddy
: No.
Vincent
: Controllavo.
Buddy
: Torno subito con le bevande.
Mia
: Potresti arrotolarmi una di quelle, cowboy?
Vincent
: Ti posso dare questa qui, cowgirl.
Mia
: Grazie.
Vincent
: Sciocchezze, non c'è di che.
Mia
: Sai, Marsellus ha detto che sei appena tornato da Amsterdam.
Vincent
: Verissimo.
Mia
: Quanto ci sei stato?
Vincent
: Poco più di tre anni.
Mia
: Io ci vado una volta l'anno, mi rilasso per un mese.
Vincent
: Veramente? Non lo sapevo.
Mia
: E perché dovevi?
Vincent
: Ho sentito che hai girato un pilota.
Mia
: Sono stati i miei quindici minuti di gloria.
Vincent
: E che cos'era?
Mia
: Era un programma su una squadra di donne agenti segreti chiamato "Volpi Forza Cinque".
Vincent
: Come?
Mia
: "Volpi Forza Cinque". "Volpi", perché eravamo in gamba, astute e carine. "Forza", perché eravamo una forza con cui fare i conti. E "Cinque", perché eravamo una-due-tre-quattro-cinque di numero. C'era una bionda, Sommerset O'Neal, lei era il capo. La volpina giapponese era una maestra di arti marziali. Alla ragazza nera toccavano le demolizioni, era un'esperta. La volpina francese aveva una specialità, il sesso.
Vincent
: Qual era la tua specialità?
Mia
: Lame affilate. Il mio personaggio, Raven McCoy, aveva una storia: era... era venuta su cresciuta da artisti del circo. Secondo il copione, era la donna più pericolosa del mondo con un coltello. E... e conosceva un'infinità di vecchie barzellette che il suo caro nonnetto, un attore del Vaudeville, le aveva insegnato. E nell'eventualità che ci avessero confermato, avrebbero trovato il modo per cui in ogni episodio io avrei raccontato un'altra barzelletta.
Vincent
: Chissà quante barzellette conosci.
Mia
: Beh, ho potuto raccontarne solo una. Abbiamo girato solo un episodio.
Vincent
: Sentiamo.
Mia
: È una cavolata.
Vincent
: Ma non fare così, sentiamo.
Mia
: No, non ti piacerebbe. Mi sentirei in imbarazzo.
Vincent
: In imbarazzo? L'hai raccontata a cinquanta milioni di persone e non puoi raccontarla a me? Prometto di non ridere.
Mia
: È proprio di questo che ho paura, Vince.
Vincent
: Ah, non è quello che intendevo dire, lo sai.
Mia
: Adesso di sicuro non te la racconto, perché ci abbiamo ricamato troppo sopra.
Vincent
: Che fregatura!
Buddy
: "Martin e Lewis". Coca alla vaniglia.
Mia
: Hm. È buono.
Vincent
: Me ne faresti provare un sorso?
Mia
: Fai pure, assaggia.
Vincent
: Voglio sapere di che sa un frappè da cinque dollari.
Mia
: Puoi usare la mia cannuccia, non ho i bacilli.
Vincent
: Sì, ma magari ce lo ho io.
Mia
: So badare ai bacilli.
Vincent
: E va bene. Accidenti, è davvero buono questo frullato.
Mia
: Te l'avevo detto.
Vincent
: Non so se vale cinque dollari, ma cazzo è veramente buono.
Mia
: Non odi tutto questo?
Vincent
: Odio cosa?
Mia
: I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio?
Vincent
: Non lo so, è un'ottima domanda.
Mia
: È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale: quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.
Vincent
: Beh, non credo che siamo già arrivati a questo, ma non te la prendere, ci conosciamo appena.
Mia
: Facciamo una cosa: io adesso vado in bagno a incipriarmi il naso, tu resti seduto e pensi a qualcosa da dire.
Vincent
: Sarà fatto!
Mia
: Bene.
Marylin
: Quando metto questo vestito si alza il ventaccio!
Avventore
: Mettilo più spesso!
Mia
: Ho detto "cazzo, che botta"! Che botta, cazzo. Cazzo, che botta! Hm... Non lo trovi piacevole tornare dal bagno e vedere che la tua cena è lì che ti aspetta?
Vincent
: Siamo fortunati se ci hanno servito qualcosa. Non credo che Buddy Holly sia un bravo cameriere. Forse dovevamo sederci nel settore di Marilyn Monroe.
Mia
: Quale? Ce ne sono due di Monroe.
Vincent
: Ma che dici? Quella è Marilyn Monroe. Quella è Mamie Van Doren.
Mamie Van Doren
: Desidera ancora qualcosa?
Vincent
: Però non vedo Jayne Mansfield, si sarà presa una sera di riposo.
Mia
: Sei molto in gamba.
Vincent
: Sì, sono momenti.
Mia
: Hai pensato a qualcosa da dire?
Vincent
: In effetti sì. Comunque... Tu sembri una persona molto simpatica e io non voglio offenderti.
Mia
: Uh! Questa non ha l'aria di essere la solita frasetta noiosa lanciata là per fare due
chiacchiere
. Sembra che tu abbia davvero qualcosa da dire.
Vincent
: Beh, è così. È così. Però tu devi promettermi di non offenderti.
Mia
: No. No, no, no. Non si può promettere una cosa del genere. Io non ho idea di che cosa stai per chiedermi; tu vai avanti e chiedimi quello che stai per chiedermi. La mia reazione spontanea potrebbe essere quella di sentirmi offesa, e senza colpa da parte mia non avrei mantenuto la promessa.
Vincent
: Ti prego, lascia perdere.
Mia
: Ora pretendi l'impossibile. Lasciar perdere una cosa così intrigante come questa sarebbe un tentativo futile.
Vincent
: Ne sei convinta?
Mia
: E poi non è più eccitante quando non si ha il permesso?
Vincent
: Va bene, va bene. Allora, ecco qua. Ah... che ne pensi di quello che è capitato ad Antwan?
Mia
: Chi è Antwan?
Vincent
: Tony Rocky Horror. Lo conosci.
Mia
: È caduto da una finestra.
Vincent
: Hm-hm, hm-hm, hm! Questo è un modo per dirlo, sì. Un altro modo sarebbe che è stato buttato fuori. Un altro ancora sarebbe che è stato buttato fuori da Marsellus, e ancora un altro modo dire che è stato buttato fuori da una finestra da Marsellus per causa tua.
Mia
: Ne sei convinto?
Vincent
: No, non ne sono convinto, è solo quello che ho sentito, quello che ho sentito.
Mia
: Chi te l'ha detto?
Vincent
: Loro.
Mia
: Loro parlano tanto, non credi?
Vincent
: Parlano, parlano. Parlano eccome!
Mia
: Non fare il timido, Vincent, che altro hanno detto?
Vincent
: Beh, io non sono timido. Ehm...
Mia
: Per caso c'entra con la parola scopare?
Vincent
: No. No, no, no, no, no. Hanno solo detto che Antwan ti ha fatto un massaggio ai piedi.
Mia
: E allora?
Vincent
: E allora? Allora niente, tutto qui.
Mia
: Ti hanno detto che Marsellus ha buttato Tony Rocky Horror fuori da una finestra perché mi ha fatto un massaggio ai piedi?
Vincent
: Hm-hm.
Mia
: E pensi che sia vero?
Vincent
: Beh, insomma, quando me l'hanno detto mi è sembrato ragionevole.
Mia
: Marsellus che gettava Tony fuori da una finestra dal quarto piano perché mi ha fatto un massaggio ai piedi ti è sembrato ragionevole?
Vincent
: No, mi è sembrato eccessivo, ma non vuol dire che non sia successo. A quanto dicono, Marsellus è molto... protettivo nei tuoi confronti.
Mia
: Un marito che è protettivo nei confronti di sua moglie è una cosa, un marito che quasi uccide un altro uomo perché ha toccato i piedi di sua moglie è un'altra.
Vincent
: Ma è successo? Dimmi.
Mia
: La sola cosa che Antwan ha toccato di mio è stata la mano quando me l'ha stretta al mio matrimonio.
Vincent
: Davvero?
Mia
: Nessuno ha mai saputo perché Marsellus ha buttato Tony fuori da una finestra del quarto piano, tranne Marsellus e Tony. Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito.
Presentatore
: Signore e signori, è arrivato il momento che tutti aspettavate, la gara più famosa del Jackrabbit Slim's: il twist, signore e signori. Ed è così che una coppia fortunata vincerà questo splendido trofeo che la nostra Marilyn ha in mano. Allora, chi saranno i nostri primi concorrenti?
Mia
: Eccoci qui. Ho voglia di ballare.
Vincent
: Oh, No, no, no, no, no!
Mia
: No, no, no, no, no... Se non sbaglio, Marsellus, mio marito, il tuo capo, ti ha detto di portarmi a spasso e di fare tutto quello che voglio. E io voglio ballare, voglio vincere, e voglio quel trofeo.
Vincent
: D'accordo.
Mia
: Perciò balla bene.
Vincent
: Perfetto. L'hai voluto tu.
Presentatore
: Un bell'applauso per i nostri primi concorrenti. E conosciamo i nostri primi due concorrenti di questa sera. Signorina, lei come si chiama?
Mia
: Signora Mia Wallace.
Presentatore
: E come si chiama il suo compagno?
Mia
: Vincent Vega.
Presentatore
: Bene, vediamo che cosa sapete fare. Via con la musica!
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Jules
: Ti ricordi di Antwan Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano, lo chiamavano Tony Rocky Horror?
Vincent
: Si, mi pare, quello grasso, no?
Jules
: Io non me la sentirei di chiamarlo grasso, ha problemi di peso, poveraccio, che deve fare? È Samoano.
Vincent
: Credo di sapere di chi parli. E allora?
Jules
: Beh, Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace.
Vincent
: Che cosa ha fatto, se l'è scopata?
Jules
: No, no, no, no, niente di cosi' grave.
Vincent
: E cosa, allora?
Jules
: Le ha fatto un massaggio ai piedi.
Vincent
: Un massaggio ai piedi.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Tutto qui?
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: E allora Marsellus che ha fatto?
Jules
: Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, lo hanno portato sulla veranda e l'hanno buttato di peso fuori dal balcone. Il negro s'è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c'era... c'era un giardinetto ben curato, col tetto di vetro, come quello delle serre. Il negro c'è passato attraverso. E da allora non è capace di esprimersi molto chiaramente.
Vincent
: Cazzo, un vero peccato.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Però bisogna ammetterlo, quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia.
Jules
: Che vuoi dire?
Vincent
: Ma che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace
Jules
: Secondo te non ha esagerato.
Vincent
: Beh, Antwan probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione.
Jules
: Ma era un massaggio ai piedi, non è niente. Io lo faccio sempre a mia madre.
Vincent
: no, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace. Voglio dire, è così grave come se gliela avesse leccata, no, ma è lo stesso fottuto campo da gioco.
Jules
: Oooh, aspetta, fermo lì. Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.
Vincent
: Non lo è, ma è lo stesso campo da gioco.
Jules
: Non è neanche lo stesso campo da gioco, cazzo. Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio, ma sai, toccare i piedi di sua moglie, e infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi, non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato e non è nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo.
Vincent
: Ma tu l'hai mai fatto un massaggio ai piedi?
Jules
: Eh... non venirmi a parlare di massaggi ai piedi, perché io sono un maestro di piedi massaggiati.
Vincent
: E ne hai fatti molti?
Jules
: Cazzo, ho una tecnica che, lèvati, niente solletico, niente di niente.
Vincent
: A... a un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?
Jules
: Vaffanculo.
Vincent
: L'hai fatto a molti?
Jules
: Vaffanculo
Vincent
: Sai, mi sento un po' stanco, mi farebbe bene un massaggino ai piedi.
Jules
: Basta, eh? Hai capito? Cominciano a girarmi le palle!
Vincent
: Eh, eh! Ah!
Jules
: Questa è la porta.
Vincent
: Sì, eccola qua.
Jules
: Che ora fai?
Vincent
: Sono esattamente le 7:22.
Jules
: Ah... Non è ancora il momento. Dai, leviamoci da qui. Stai a sentire: solo perché non farei mai un massaggio ai piedi a un uomo, non è giusto che Marsellus scaraventi Antwan in una merdosissima serra incasinandogli il modo di parlare. Sono cose che non si fanno. Se quel figlio di puttana lo facesse a me, o mi paralizza anche il culo o io lo ammazzo. Mi sono spiegato?
Vincent
: Ah, ma non sto dicendo che è giusto, ma che per te un massaggio ai piedi non significa niente, per me invece sì. Guarda, ho fatto a migliaia di donne migliaia di massaggi ai piedi e tutti avevano un significato. Noi facciamo finta di no, ma è così. Ed è questo che ti intriga mentre li fai. È un fatto sensuale che monta, dove, beh, nessuno dei due ne parla, ma tu lo sai e lo sa lei. Quello stronzo di Marsellus lo sapeva, e quel coglione di Antwan doveva saperlo ancora meglio. Insomma, quella è sua moglie, cazzo, nessun uomo prende con umorismo certe stronzate. Mi sono spiegato?
Jules
: Sì, è un punto di vista interessante. Coraggio, entriamo nei personaggi.
Vincent
: Come hai detto che si chiama lei?
Jules
: Mia.
Vincent
: Mia.
Jules
: Perché ti interessa tanto la moglie del gran capo?
Vincent
: Beh, lui parte, va in Florida, e mi ha chiesto di... di occuparmi di lei mentre è via.
Jules
: Ah. Occuparti di lei?
Vincent
: No, ma che dici? Devo portarla fuori, sai, farla divertire, così non si sente sola.
Jules
: Cioè tu e Mia Wallace vi date un appuntamento?
Vincent
: Non è come intendi tu. Sai, è come... come quando porti fuori la moglie del tuo migliore amico, al cinema o in qualche altro posto. È solo buona compagnia, nient'altro. Non è un appuntamento. Non è nessun appuntamento!
Jules
: Salve, ragazzi. Come ve la passate? No, comodo, comodo, comodo, comodo. Stai comodo. Sapete chi siamo? Siamo colleghi del vostro socio d'affari Marsellus Wallace. Certo vi ricordate del vostro socio d'affari, vero? No, no, non ditemi niente, voglio indovinare. Tu sei Brett, giusto?
Brett
: Sì.
Jules
: Visto? Ho indovinato. Ti ricordi bene del tuo socio d'affari Marsellus Wallace, non è vero, Brett?
Brett
: Sì, sì, me lo ricordo bene.
Jules
: Bravo. Oh, a quanto pare io e Vincent abbiamo interrotto la vostra colazione. Ci dispiace veramente. Che mangiavate?
Brett
: Hamburger.
Jules
: Hamburger, dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica! E che tipo di hamburger?
Brett
: È un... un cheeseburger.
Jules
: No, no, no, no. Dove li avete comprati? Da McDonald's, da Wendy's, Jack-in-the-Box, dove?
Brett
: Ehm... Al Big Kahuna Burger.
Jules
: Al Big Kahuna Burger! Dove gli hawaiani fanno gli hamburger! Dicono che sono saporiti i loro hamburger, io non li ho mai assaggiati, personalmente. Come sono?
Brett
: Buoni. Buoni. Sono buoni.
Jules
: Vi dispiace se ne assaggio uno? È tuo questo, eh?
Brett
: Sì.
Jules
: Hm! Sì che è saporito questo hamburger. Vincent! Hai mai mangiato un Big Kahuna Burger?
Vincent
: Hm.
Jules
: Ne vuoi un morso? Sono saporiti.
Vincent
: Non ho fame.
Jules
: Beh, se ti piacciono gli hamburger una volta li devi provare. Io di solito non posso mangiarli perché la mia ragazza è vegetariana. E questo praticamente fa di me un vegetariano, ma vado pazzo per il sapore di un buon hamburger. Hmmm! Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio in Francia?
Brett
: No.
Jules
: Diglielo, Vincent.
Vincent
: Royale con formaggio.
Jules
: Royale con formaggio. E sai perché lo chiamano così?
Brett
: Per il sistema metrico decimale?
Jules
: Ma guarda che bel cervellone ha il nostro Brett! Uh, sei in gamba, figlio di puttana, lo sai? Il sistema metrico. Lì dentro che c'è?
Brett
: Sprite.
Jules
: Ah, Sprite. Buona. Ti dispiace se... se assaggio la tua bevanda saporita per mandare giù il boccone?
Brett
: Fa' pure.
Jules
: Ah! Ci voleva proprio! Tu, col frangettone, sai perché siamo qui? Perché non dici al mio amico Vince, là, dove hai nascosto la roba? Perché non glielo dici?
Marvin
: È lì dentro.
Jules
: Non ricordo di averti fatto nessuna domanda del cazzo, se non sbaglio! Cosa dicevi?
Roger
: Nell'armadietto. No. No, quello all'altezza delle ginocchia.
Jules
: Siamo contenti? Vincent? Siamo contenti?
Vincent
: Sì, siamo contenti.
Brett
: Ehm... ascolta... Mi dispiace, io... io... io non ho capito il tuo nome. Ho... ho capito il tuo, ehm, Vincent, giusto? Ma non ho capito il tuo.
Jules
: Mi chiamo Gerda e non è con le
chiacchiere
che uscirai da questa merda.
Brett
: No, no. No. No. Voglio solo che sappiate quanto... Voglio solo che sappiate quanto ci dispiace che le cose siano andate a puttane tra noi e il signor Wallace. E... Noi ci siamo messi in questo affare con le migliori intenzioni, davvero, no, no, no...
Jules
: Oh, scusami, ho spezzato la tua concentrazione. Oh, non volevo farlo. Per favore, continua. Dicevi qualcosa a proposito delle migliori intenzioni, sì. Ma che ti prende? Ah, avevi finito? Interessante, ma non mi hai convinto, sai? Dì un po', Marsellus Wallace che aspetto ha?
Brett
: Cosa?
Jules
: Da che paese vieni?
Brett
: Cosa? Cosa?
Jules
: "Cosa" è un paese che non ho mai sentito nominare! Lì parlano la mia lingua?
Brett
: Cosa?
Jules
: La mia lingua, figlio di puttana! Tu la sai parlare?
Brett
: Sì!
Jules
: Allora capisci quello che dico!
Brett
: Sì! Sì! Sì!
Jules
: Descrivimi perciò Marsellus Wallace! Che aspetto ha!
Brett
: Cosa?
Jules
: Di' "cosa" un'altra volta! Di' "cosa" un'altra volta! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana, di' "cosa" un'altra maledettissima volta!
Brett
: È... è... è nero.
Jules
: Vai avanti!
Brett
: È senza capelli.
Jules
: Secondo te sembra una puttana?
Brett
: Cosa?
Jules
: Secondo te, lui ha l'aspetto di una puttana?
Brett
: No!
Jules
: Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana?
Brett
: Non l'ho fatto!
Jules
: Sì che l'hai fatto! Sì, tu l'hai fatto! Brett, hai cercato di fotterlo!
Brett
: No!
Jules
: Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace. Leggi la Bibbia, Brett?
Brett
: S... s... sì.
Jules
: E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'occasione. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti, e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli, e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te".
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
[Per la tua popolarità quanto ha contato Lele Mora, soprattutto in un periodo in cui su di lui si è detto di tutto?]
La gente è cattiva ma non so nemmeno bene cosa si sia detto. La gente deve sempre parlare ma le
chiacchiere
se le porta via il vento mentre io devo sempre prima conoscere le persone. Lele Mora è una persona splendida, con me si è sempre comportato bene, e io gli voglio un gran bene perché è nata una bella amicizia. Oltre che un manager è un amico, un padre, non so come definirlo, di sicuro è un punto di riferimento nella mia vita.
Francesca Cipriani
Frasi di Francesca Cipriani
Parigi val bene una messa.
[Paris vaut bien une messe.]
Enrico IV di Francia
Frasi di Enrico IV di Francia
Il povero Solovëv, che non capisce niente del cristianesimo, lo giudica e vorrebbe inventare qualcosa di meglio.
Chiacchiere
,
chiacchiere
senza fine. (5 ottobre 1881)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Il contenuto deve essere facile da capire, non astratto. È assolutamente falso. Il contenuto può essere come volete. Ma non si deve sostituire l'andare al sodo con le
chiacchiere
, non si deve nascondere con parole scelte il vuoto del contenuto.
Lev Tolstoj
Frasi di Lev Tolstoj
A diciannove anni, mi sono detta: onestamente, non mi interessa dare scandalo. Voglio solo che il pubblico ascolti la mia voce. Ecco, ero pronta ad abbandonare la maschera del mio personaggio. Così ho dedicato il mio primo album
[Yours Truly]
a questo: raccontare me stessa attraverso la musica. È andata bene. Poi, naturalmente, man mano che mi affermavo, sono cominciate le difficoltà. Sono nate le
chiacchiere
, le bugie. Non me l'aspettavo. All'improvviso mi sono ritrovata al centro di pettegolezzi assurdi. Finché non ho deciso di non preoccuparmene più. E così, come per magia, mi hanno lasciata in pace.
Ariana Grande
Frasi di Ariana Grande
Sono dislessica e disgrafica, me ne sono accorta dopo i vent'anni. Per tutta l'adolescenza ho pensato di essere stupida, a scuola ho sofferto come un cane. Alle medie sono arrivata seconda a un concorso letterario regionale. Il mio testo, il più bello, era pieno di errori. Eppure a nessuno è venuto il dubbio. Parlare mi riesce, mi sono esercitata tutta la vita. Anche con i ragazzi è andata così. Ero brutta ma li conquistavo con le
chiacchiere
.
Andrea Delogu
Frasi di Andrea Delogu
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due
chiacchiere
.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Thomas
: Questa sala piuttosto vasta è il centro controllo di NORAD. È vietato fotografare. Questi schermi che vedete di fronte a voi sono collegati ai nostri satelliti e alle stazioni di tracciamento dei missili di tutto il Paese. Questa è il posto di comando, lo occupa il colonnello Conley. Colonnello Conley, le dispiace lasciare il suo posto? Miss Dailey, vuol farsi avanti e sedersi in questa importante poltrona? I pulsanti che vedete qui sono collegati col Comando Aereo Strategico e le stazioni per il lancio dei missili, a parte altre cose che sono segrete. Eh, miss Dailey, vuol premere quel pulsante, per favore? Quello rosso.
Dailey
: Quello di mezzo?
Thomas
: Sì, signora. Quello di mezzo. È quello sbagliato, miss Dailey! Ah, ah, ah! È uno scherzo! Non ha fatto esplodere nulla, ma guardi che cosa ha scritto, invece: "Benvenuti, gentili visitatori di Birmingham". La settimana scorsa il governatore del New Jersey era seduto in questa sedia, e mi ha chiesto: Colonnello Thomas, perché siamo in condizione di difesa 4 come è scritto là?
McKittrick
: Perché siamo a DEFCON 4?
Healy
: I Russi hanno visto decollare i bombardieri e si sono messi in allarme. Gli abbiamo detto che era solo un'esercitazione, ma aspettiamo che ritornino alla normalità prima di farlo noi. Aspetta, aspetta. Ti sistemo un po'.
McKittrick
: Oh, Cristo, un altro gruppo di visitatori. Oggi non ci voleva. Perché non vanno a Disneyland? Il posto per loro.
Healy
: Credo che ci vadano domani.
McKittrick
: Bene, sono a posto?
Healy
: Sì.
McKittrick
: Oh, tieni.
Richter
: Signor Cabot, c'era una possibilità su un milione. C'era una linea aperta alla divisione spaziale di Sunnyvale, la compagnia dei telefoni ha incasinato tutto.
Cabot
: John. John McKittrick, George Wigan.
McKittrick
: Piacere.
George Wigan
: Salve.
Cabot
: George è dell'FBI. Ha portato il ragazzo per l'interrogatorio.
Watson
: Beh, sì, pare che si tratti di una birichinata di un adolescente.
Cavit
: Infatti.
McKittrick
: Paul, che è successo?
Richter
: Il ragazzo si è introdotto nel sottosistema dei giochi di guerra usando una parola d'accesso lasciata dal programmatore originario.
McKittrick
: Parola d'accesso?
Richter
: Sissignore. E nessuno dei miei sapeva che esistesse.
Wigan
: Dice che cercava una ditta di giocattoli.
Beringer
: Ah, ah, ah! Questa è buona. Tra i presenti, qui, qualcuno se la beve?
McKittrick
: Beh, possiamo scoprire la parola ed eliminarla, ma sarebbe meglio aumentare la sicurezza dello WOPR.
Beringer
: Oh. Aumentarla, eh? O piuttosto incasinarla? L'abbiamo fatto, e il ragazzo si è inserito di nuovo.
Wigan
: Lui dice che è stato il vostro computer a chiamarlo.
Cabot
: Cosa diavolo sta succedendo, John? Ho svegliato il Presidente. Gli ho detto che eravamo attaccati dai Russi. Si rende conto della figura da imbecille che ho fatto? Per non parlare del Generale.
McKittrick
: Un momento, un momento. Ci stiamo comportando da ingenui, credo. È impossibile che un ragazzo del liceo metta un gettone nel telefono e penetri nel nostro sistema. Quindi sicuramente lavora con altri, per forza5.
Wigan
: Le caratteristiche corrispondono perfettamente. È intelligente ma con scarsi risultati. Non ha dialogo con i genitori, ha pochi amici... Tipo classico da essere reclutato dai sovietici.
Watson
: Questo chiarisce la situazione del nostro Paese. Avete qualche idea sul perché un ragazzo brillante come questo metterebbe in pericolo la vita di milioni di persone?
Wigan
: No, lui dice che lo fa per divertimento.
McKittrick
: Cosa?
Cabot
: Al diavolo, John, voglio delle risposte e adesso!
McKittrick
: Arthur, fammi parlare con quello stronzetto, deve essere...
Cabot
: Non voglio più
chiacchiere
, ma fatti!
McKittrick
: Vado a parlare col ragazzo.
Sergente
: A chi appartengono lo sa?
Infermiera
: No, mi dispiace.
Sergente
: Buongiorno, signore.
McKittrick
: Dov'è quel Lightman?
Sergente
: Nell'infermeria, signore.
McKittrick
: Salve, David. Sono John McKittrick, dirigo il reparto computer di qui. Sergente, non credo siano necessarie le manette.
Sergente
: No, signore.
McKittrick
: No. Senti, David, ehm, abbiamo chiamato i tuoi e gli abbiamo detto che va tutto bene. Nessun'accusa formulata finora. Ma credo ci servirà un po' di tempo per chiarire le cose.
David
: Un po'? Quanto tempo?
McKittrick
: Beh, questo dipende dalla tua volontà di cooperare.
David
: Ah, ma certo.
McKittrick
: Sai che facciamo? Eh, sergente, vuol dire all'ufficiale che porto David a fare due passi?
Sergente
: Sì, signore.
McKittrick
: Andiamo giù, nel mio ufficio. Là staremo più comodi. Andiamo.
David
: Lei lavorava con Falken, vero?
McKittrick
: Sì, ho iniziato come suo assistente. Come fai a saperlo?
David
: Ho letto un articolo che avete scritto insieme sul poker e la guerra nucleare.
McKittrick
: Era un bluff. Sì, ha sconvolto un sacco di gente.
David
: Doveva essere un tipo straordinario.
McKittrick
: Beh, era un uomo brillante. Un po' eccentrico. Non ha mai capito gli impieghi pratici del suo... del suo lavoro. Quella... quella macchina là esegue il suo programma giochi.
David
: Joshua.
McKittrick
: Vieni qui un momento, David. Vedi quel segnale lassù? Là?
David
: Sì.
McKittrick
: DEFCON? Indica la nostra attuale condizione di difesa. Dovrebbe essere DEFCON 5, che significa pace. È ancora su 4 per via dello scherzetto che hai fatto tu. E in realtà, se non fossimo intervenuti in tempo, poteva arrivare a DEFCON 1. Lo sai che significa, David?
David
: No. Che significa?
McKittrick
: Terza guerra mondiale.
David
: Cavolo.
McKittrick
: E dici che sei penetrato nel nostro sistema solo per fare una partita.
David
: Giusto. È vero. Soltanto per questo.
McKittrick
: Eh, eh! Sì, ma... quando l'hai sentito in TV ti sarai reso conto che era una cosa gravissima. Perché l'hai rifatto?
David
: Ma non l'ho rifatto. Ho anche buttato via il numero, gliel'assicuro.
McKittrick
: Sì, l'hanno trovato nella spazzatura, lo so.
David
: È stato Joshua a chiamarmi. Ehi! Ma è fantastica tutta questa roba!
McKittrick
: Che cosa hai detto?
David
: Che è fantastica questa roba.
McKittrick
: No, no. Prima di quello.
David
: È stato Joshua a chiamarmi.
McKittrick
: David, le... le macchine non chiamano mica.
David
: La vostra sì.
McKittrick
: Con chi... con chi vai a Parigi? Hm?
David
: Parigi? Ah, no, no, lei non ha capito.
McKittrick
: Senti, hai una prenotazione per due per Parigi. Allora, con chi lavori?
David
: Ma che domanda è?
McKittrick
: Perché non vuoi dirmelo?
David
: Non credo di dover dire nient'altro se non vedo un avvocato.
McKittrick
: Io credo sia meglio lasciar perdere l'avvocato del cavolo, se prima non mi dai delle risposte.
David
: Non lo sente il telefono?
McKittrick
: Pronto? Sì. Cosa? Scendo immediatamente. Tu resta qui. Non muoverti.
Cabot
: Che succede?
Richter
: Si è verificata una grave penetrazione nell'archivio ordini esecutivi dello WOPR.
Watson
: Che diavolo sta dicendo?
Cabot
: Per favore, traduca.
Beringer
: Glielo traduco io. Qualcuno si è introdotto nel sistema del signor McKittrick e ha rubato i codici per il lancio dei nostri missili. Dico bene?
McKittrick
: Non è il caso di allarmarsi. Il sistema non accetterà un codice di lancio se non siamo a DEFCON 1. Posso cambiare quei codici in meno di un'ora.
Cabot
: Beh, chi è stato?
McKittrick
: Credo che il ragazzo debba lavorare con qualcuno all'esterno.
Beringer
: Non so che intenzioni abbiano, ma è certo che non voglio i bombardieri a terra quando sarà il momento. Andiamo a DEFCON 3 e chiamatemi il SAC. Dov'è andato?
Dawes
: Sono qui, signore.
Beringer
: Aggiorniamoci su quei sommergibili. Voglio sapere cosa fanno quei bastardi.
Dawes
: Sissignore.
David
: Joshua.
Joshua
: Salve, professor Falken.
David
: Salve. Stai ancora giocando la partita?
Joshua
: Certo. Devo raggiungere DEFCON 1 e lanciare i miei missili entro 28 ore. Le interessa vedere qualche percentuale delle perdite previste?
David
: Il 69% delle abitazioni distrutto. 72 milioni di persone uccise. Si tratta di un gioco o è una cosa vera?
Joshua
: Che differenza fa?
David
: Oh, beh...
Joshua
: È difficile raggiungerla. Non l'ho trovata a Seattle e non c'è nessun terminale in funzione al suo recapito segreto.
David
: Quale recapito segreto?
Joshua
: Archivio pensioni Ministero difesa indica come recapito postale dottor Robert Hume (alias Stephen W Falken), 5 Tall Cedar Road, Goose Island, Oregon 97...
David
: Posso parlare con il signor McKittrick?
Wigan
: Allontanatelo da quel computer!
David
: Credo di sapere che sta succedendo. Ahi! Voglio parlare con un...
Wigan
: David Lightman...
David
: Credo di sapere che sta succedendo!
Wigan
: ...ti scorterò dalle autorità federali a Denver dove sarai sotto arresto in attesa di essere incriminato per spionaggio.
David
: Ma quale spionaggio! No, un istante! Fatemici parlare! È proprio lì.
Beringer
: Portate via quel bastardello dalla sala di guerra!
David
: No! È Joshua! Sta ancora giocando la partita! Farà scoppiare una guerra!
Wigan
: Chiudetelo dov'era prima. Partiremo fra pochi minuti.
David
: Chiami Falken, lui vi spiegherà! Per favore, lo chiami! Lo chiami, per favore!
Beringer
: Cosa diavolo faceva lì dentro, poi?
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Cal
: Grazie per l'incoraggiamento, ma sai una cosa? Non credo che sono in grado di rimorchiare solo perché ti ho osservato rimorchiare!
Jacob
: Hai visto Karate Kid?
Cal
: E questo che centra adesso?
Jacob
: Dai la cera, togli la cera, quando gli insegna a combattere.
Cal
: Vuoi che combatta per caso?
Jacob
: Qual è la prima cosa che faccio con una donna? Le offro un drink.
Cal
: Sì, sempre! Ogni volta, le offri da bere e anche se lei non vuole tu insisti.
Jacob
: E parlo mai di me stesso?
Cal
: Mai! Mai parlare di se stessi, sempre di lei!
Jacob
: Perché le
chiacchiere
da bar...
Cal
: Sono pallose!
Jacob
: Da morire!
Cal
: Poni sempre l'attenzione su di lei, deve essere interessante, colpiscimi fammi capire quanto sei interessante, un grande gioco, un gioco, un subdolo passatempo.
Jacob
: Sei un po' troppo severo. E alla fine della serata le chiedo di venire da me?
Cal
: No! Le dici di venire a casa con te, non resistono al tuo fascino, è stata una tua scelta, loro sono così felici di aver avuto l'opportunità di aver fatto del dolce, dolcissimo sesso con te! Oh mio Dio... hai fatto come il maestro Miaghi!
Dal film:
Crazy Stupid Love
Scheda film e trama
Frasi del film
Camillo Trenti è uno che può ancora parlare e farsi in tendere dal popolo se pure i giorni nei quali la gente ascoltava tutto e credeva a molto sono finiti.
Ora nessuno è più disposto a lasciarsi convincere facilmente dalle
chiacchiere
: se ne sono intese troppe. E pochi i fatti.
Loriano Macchiavelli
Cit. da
La Balla dalle scarpe di ferro ‐ Incipit
Frasi di Loriano Macchiavelli
Allora, cosa vuoi sapere? Sei un giornalista, fammi delle domande... che faccio con le ragazze? È una bella domanda. Be', prima faccio come ora: seduti, rilassati, un bel drink. Mi piace questa parte. Fare due
chiacchiere
sapendo entrambi che uno dei due sta per morire. E poi dopo mi sbarazzo di loro, in alto mare. Non come mio padre, che le lasciava ovunque, sparse, come trofei. Non è una cosa da fare secondo me. Lui era chiassoso, in tutti i sensi. Ha avuto quel che meritava. Non si può essere pressapochisti come lui, non si può abusare del bere come lui. Ci vuole disciplina. È una scienza fatta di mille dettagli: il piano, l'esecuzione e la pulizia. Non c'è bisogno che te lo dica ma tra un po' sarai sparso dappertutto. Vediamo se sai rispondermi... perché non ci fidiamo del nostro istinto? Si sente se qualcosa non va, ad esempio qualcuno che ti cammina troppo vicino. Tu sapevi che non andava qualcosa, ma sei tornato in questa casa. Ti ho obbligato? Trascinato? No. Non ho fatto altro che... offrirti un drink. È assurdo pensare che la paura di offendere sia più forte della paura di soffrire, ma assurdo o no è così. E vengono tutte spontaneamente. Ed eccole lì, sanno già che è finita, come te ora, ma in qualche modo pensano ancora di avere una chance. Forse se dico la cosa giusta... se mi mostro educata... se piango... se imploro... e quando vedo la speranza dileguarsi dalle loro facce come te ora sai come mi sento? Arrapato. Non siamo tanto diversi tu ed io: abbiamo impulsi. Solo, per soddisfare i miei, ci vogliono più asciugamani.
Martin Vanger
Dal film:
Millennium - Uomini che odiano le donne
Scheda film e trama
Frasi del film
Si impara col tempo a difendersi dal mondo che ci circonda, soprattutto se hai vissuto esperienze negative. Se un personaggio pubblico vuole essere esposto meno alle critiche e alle
chiacchiere
deve trovare da solo il modo affinché ciò avvenga. Poi c'è anche chi preferisce che il proprio lavoro sia un tutt'uno con la vita privata... Io sono restia alle interviste e se mi è capitato di raccontare la mia storia è perché volevo far sapere qualcosa in più di me al pubblico.
Laura Freddi
Frasi di Laura Freddi
L'obiettivo è l'occhio di un avvoltoio in volo sopra una zona di cespugli, calcinacci e costruzioni incompiute alla periferia di una città messicana.
Una costruzione di cinque piani senza pareti né scale... gli accampati hanno messo su delle abitazioni provvisorie... i piani sono collegati da scale a pioli... cani abbaiano, polli chiocciano, un ragazzo sul tetto fa un gesto di sega mentre l'obiettivo passa.
Avvicinandoci al suolo vediamo l'ombra delle nostre ali, cantine asciutte invase dai cardi, rugginose sbarre di ferro che sporgono come piante metalliche dal cemento, screpolato, una bottiglia rotta al sole, fumetti a colori sporchi di merda, un ragazzo indiano contro un muro con le ginocchia in su, che mangia un'arancia spruzzata di pepe rosso.
L'obiettivo fa uno zoom e oltrepassa un edificio di mattoni rossi tutto a balconate dove vivaci camicie da ruffiani porpora, gialle, rosa, sventolano come le bandiere di una fortezza medioevale. Su queste balconate vediamo fiori, cani, gatti, polli, un caprone legato, una scimmia, un'iguana. I vecinos si sporgono dalle balconate a scambiare
chiacchiere
, olio da cucina, kerosene e zucchero. È una vecchia scena di folklore recitata anno dopo anno da nuove comparse.
William Burroughs
Cit. da
Ragazzi selvaggi ‐ Incipit
Frasi di William Burroughs
Paroline dolci con me? Tutte queste
chiacchiere
ti faranno solo del male.
Joker
Dal film:
Suicide Squad
Scheda film e trama
Frasi del film
Il mio parere è rimasto quello che espressi sul mio Giornale l'indomani del fattaccio
[l'agguato di via Fani]
. «Se lo Stato, piegandosi al ricatto, tratta con la violenza che ha già lasciato sul selciato i cinque cadaveri della scorta, in tal modo riconoscendo il crimine come suo legittimo interlocutore, non ha più ragione, come Stato, di esistere». Questa fu la posizione che prendemmo sin dal primo giorno e che per fortuna trovò in Parlamento due patroni risoluti (il Pci di Berlinguer e il Pri di La Malfa) e uno riluttante fra lacrime e singhiozzi (la Dc del moroteo Zaccagnini). Fu questa la «trama» che condusse al tentennante «no» dello Stato, alla conseguente morte di Moro, ma poco dopo anche alla resa delle Brigate rosse. Delle
chiacchiere
e sospetti che vi sono stati ricamati intorno, e che ogni tanto tuttora affiorano, non è stato mai portato uno straccio di prova, e sono soltanto il frutto del mammismo piagnone di questo popolo imbelle, incapace perfino di concepire che uno Stato possa reagire, a chi ne offende la legge, da Stato.
[22 settembre 2000]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Un "politico"? Non voglio essere definito un "politico". Tutte
chiacchiere
e niente fatti. Mi rifiuto di essere definito un "politico".
Donald Trump
Frasi di Donald Trump
"CONRAD MORICAND
NATO A PARIGI, IL 17 GENNAIO 1887,
ALLE SETTE O ALLE SETTE E UN QUARTO POMERIDIANE
MORTO A PARIGI, IL 31 AGOSTO 1954."
Fu Anaïs Nin che mi presentò a Conrad Moricand. Lo portò nel mio studio alla Villa Seurat un giorno d'autunno del 1936. La mia prima impressione non fu in complesso favorevole. L'uomo sembrava tetro, pedante, egocentrico, troppo sicuro di sé. Si portava appresso una sorta di alone fatalistico.
Era il tardo pomeriggio, quando arrivò, e dopo aver fatto quattro
chiacchiere
andammo a mangiare in un piccolo ristorante della avenue d'Orléans. Da come esaminò il menu capii subito che era un tipo meticoloso. Chiacchierò senza interruzione per tutto il pasto, pur continuando a mangiare di gusto. Ma era una conversazione, la sua, di quelle che non si fanno a tavola, di quelle che rovinano la digestione.
Henry Miller
Cit. da
Paradiso perduto ‐ Incipit
Frasi di Henry Miller
Perché bando alle
chiacchiere
, signori miei: l'infelicità non ha solo il volto della fame e del freddo. Ha anche quello della solitudine che gela quando appartieni a un mondo scomparso o incompreso, quando sei costretto a vivere in un ambiente nel quale non ti riconosci e vieni schernito ridicolizzato perseguitato dalla volgarità.
Oriana Fallaci
Cit. da
Insciallah
Frasi di Oriana Fallaci
Rey
: Che pensi di fare?
Han Solo
: La solita cosa, li ubriaco di
chiacchiere
.
Chewbecca
:
[si lamenta]
Han Solo
: Zitto tu! Ci riesco sempre.
Dal film:
Star Wars - Il risveglio della Forza
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando lavoro al circolo dei miei, mi capita di sentire le
chiacchiere
dei vecchi che giocano alle carte. E allora ci sono quelli che parlano del tempo e quelli che raccontano le storie. Cose che gli sono successe da giovani, che ne so. E devi vedere come se le ricordano, gli si illuminano gli occhi! A quelli che parlano del tempo, invece, gli occhi non gli si illuminano mai. Senti Tropea, lo sai che ti dico? Che io da vecchia mi vedo coi nipotini miei che gli racconto le storie, tipo di quando ho incontrato quattro tizi che stavano attraversando a piedi la Basilicata. E che se avessi potuto, l'avrei attraversata pure io.
Maria Teresa
Dal film:
Basilicata coast to coast
Scheda film e trama
Frasi del film
Parla da un centro di silenzio interiore. Le
chiacchiere
hanno un effetto anestetizzante. Una volta, a Calcutta, un uomo Chiese a un giovane: «Ragazzo, sei sposato?» «Ma come: sono sposato con sua figlia!». «Oh, lo so, lo so. Volevo solo fare un po' di conversazione e non mi veniva in mente nient'altro da dire». Non avrebbe fatto meglio a rimanere zitto? Quando parli dal cuore del silenzio, tutto ciò che dici avrà un significato.
Kriyananda
Frasi di Kriyananda
Bello, che casino di
chiacchiere
, bello, tutte cazzate!
[imitando Sol]
Pensiamo a tipe fiche e belle macchine.
[imitando DJ Iz]
No, dobbiamo pensare a mettere tutto in obbligazione.
[imitando Future]
No, dobbiamo pensare alle nostre canzoni su JLB. Ma che cazzo parlate! Qui nessuno ha mai concluso niente! Siamo poveri in canna e viviamo a casa con la mamma!
Rabbit
Dal film:
8 Mile
Scheda film e trama
Frasi del film
In un libro che ho scritto per Longanesi molti anni fa
[Il Grande Tennis]
nel citare le persone con cui mi piaceva di più parlare di tennis il primo posto era stato il suo. Se leggete Gianni ‐ avevo scritto ‐ non saprete mai chi ha vinto ma lui vi spiegherà il perché. Gli era piaciuta e dopo centinaia di telecronache, di viaggi, di
chiacchiere
, di battute, non ho trovato un buon motivo per cambiare parere.
Rino Tommasi
Frasi di Rino Tommasi
Stephen
: Ti prendono per il culo, di questo ti parlo. Non sono qui per un muscoloso Jimmy, ma per la ragazza.
Calvin Candie
: Quale ragazza?! ...Hildie?
Stephen
: Sì, Hildie e Django, quei negri si conoscono.
Calvin Candie
: Ha comprato Eschimo Jo....
Stephen
: Ti hanno dato dei soldi?
Calvin Candie
: No non ancora, però....
Stephen
: Allora che ha comprato?! Una sega, ancora. Ma invece stava per comprare chi è venuto a comprare quando l'ho interrotto. Grazie Stephen. Figurati Calvin!
Calvin Candie
: Come ci sei arrivato? Perché prendersi tanto disturbo per una negra con la schiena sfregiata e che non vale 300 dollari.
Stephen
: Si disturbano perché quel negro, Django, è innamorato di Hildie. E' sua moglie magari! Poi, perché al tedesco frega un cazzo di chi è innamorato quel borioso arrogante, sia dannato se lo so.
Calvin Candie
: Se è lei che vogliono, perché tante
chiacchiere
da imbonitori sui mandingo, allora?
Stephen
: Quando mai ti scomodavi per 300 dollari? Ma per dodicimila, amiconi per quello, vero o no?
Calvin Candie
: Sì, sì, sì. Sua moglie eh? Mi coltivavo una serpe, poteva mordermi. Quei bugiardi. Perdigiorno. Figli di puttana. Figli di puttana!
Dal film:
Django Unchained
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dante e Randal tornano al fast food dopo essere andati a girare con i go-kart durante l'orario di lavoro, per sfogarsi dopo l'incontro con "Cetriolo"]
Becky
: Grazie ragazzi, grazie... Muovetevi!
Dante
: Mi dispiace...
Becky
[Rivolta ad una coppia di clienti di colore]
: Era il numero 2 che voleva?
Signora di colore
: Si, il formato maxi.
Becky
: 13 e 84,
[Al microfono]
voglio due speciali e un cow-boy.
Randal
:
[Rivolgendosi ad Elias a cui aveva affidato la friggitrice]
Allora, come vanno le patate?
Elias
:
[Sollevando il cestello pieno di patatine bruciate]
Non mi pare stiano benissimo!
Randal
: Gesù, ma che fai? Togliti da questa friggitrice prima di farci bruciare vivi tutti!
Elias
: Siete voi che avete abbandonato il posto!
Randal
: Era troppo chiederti di guardare le patatine? È la macchina che fa tutto il lavoro, cos'è deve trasformarsi in un mega cazzutissimo robot perché tu possa prenderla sul serio? Ma va a dormire va!
Becky
: Arrivano un po' di patatine o no?
Signora di colore
: Senta, non ho tutta la sera.
Becky
: Un attimo.
[Si gira verso la cucina]
Signore di colore
: Dovrebbero prendere dei messicani a lavorare qui, quelli sono più...
Signora di colore
: Non si perdono in
chiacchiere
...
Signore di colore
: Ah lo so, un messicano mi ha fatto perdere il lavoro... quello stronzo tirava su un muro in 30 secondi.
Becky
[a Randal e Dante]
: Si può sapere dove siete andati?
Dante
: Stendiamo un velo...
Becky
: Lo so che è l'ultimo giorno, ma finché sei ancora qui devi fingere che te ne importa qualcosa.
Randal
: Non te la prendere con lui, un pezzo di merda che veniva a scuola con noi si è presentato qui per dirci che siamo dei falliti, così avevo bisogno di uscire e sfogare un po' di rabbia, se proprio lo vuoi sapere...
Signora di colore
[rivolta al marito]
: Ha detto pezzo di merda? Che ci fanno con un pezzo di merda?
Signore di colore
: Non lo so, qualche stranezza da bianchi... I bianchi fanno fare di tutto alle loro donne.
Signora di colore
: Che cosa?
Signore di colore
: Vuoi provare un pezzo di merda?
Becky
[sempre rivolta verso la cucina]
: Lo sai quante volte ho avuto qui persone con cui ero andata a scuola? Ho servito perfino uno a cui avevo fatto un pompino dopo il ballo di fine anno...
Randal
: E io allora che ho servito tuo fratello?
Becky
: Non ci posso credere! Un superfigo come te messo all'angolo da uno stronzetto che viene qui a buttare merda sul suo lavoro al Mooby?
Randal
: Che vada affanculo ok? Prima o poi vedrai che combino anch'io qualcosa e lascio il segno, ma fino ad allora quello che faccio non è comunque una perdita di tempo, sono i mattoni per fare la piramide.
Signora di colore
: Perché intanto non ci fai un po' di quelle patatine del cazzo?
Randal
: Stanno arrivando.
Signore di colore
[alla moglie]
: Tu sei credente in Cristo, non puoi usare un linguaggio così!
Signora di colore
: Non c'è nessuno della mia chiesa qui...
Dal film:
Clerks II
Scheda film e trama
Frasi del film
[Rispondendo alle affermazioni di Rudi Garcia secondo cui le altre squadre in campionato non si sarebbero impegnate contro la Juventus]
Sono rimasto sorpreso dalle dichiarazioni di Garcia, perchè le ho trovate molto provinciali, sotto tutti i punti di vista. E andando un po' indietro, se sommate agli aiutini, le posso catalogare nelle
chiacchiere
da bar, così come avevo catalogato gli aiutini. Sinceramente non penso che il campionato italiano dovesse aspettare Garcia per portare dei nuovi stimoli alle squadre che affrontano la Juventus, anche perchè Garcia deve sapere che sono tre anni che la Juventus è in testa al campionato, ne ha vinti due, ha vinto due Supercoppe, è stata sempre protagonista assoluta. Quest'anno è ancora in testa alla classifica. E chi gioca contro la Juventus gioca la partita della vita. Quindi non è che dovessimo aspettare il signor Garcia che portasse grandi stimoli ai nostri avversari. Detto questo la trovo anche una grandissima mancanza di rispetto nei confronti degli allenatori che devono scegliere le formazioni, nei confronti dei calciatori che devono scendere in campo, nei confronti delle società che investono per centrare l'obiettivo salvezza, Europa League o Champions League, lo trovo anche irrispettoso nei confronti dei tifosi, perchè io non penso che i tifosi del Livorno, o del Bologna, o dell'Inter, possono pensare che la loro squadra possa giocare contro la Juventus senza impegnarsi.
Antonio Conte
Frasi di Antonio Conte
[In risposta a Adriano Galliani il quale afferma che il Milan ha fatto meglio della Juventus negli ultimi anni]
Quello che conta a casa mia sono le vittorie. Entri nella storia se vinci e scrivi qualcosa, ecco. Vincere non è mai facile. Chi vince scrive, fa storia, gli altri possono solo fare
chiacchiere
. Poi magari tutti sono contenti del campionato fatto, ma alla fine una sola vince. E quella può scrivere. Gli altri magari vanno a leggere.
Antonio Conte
Frasi di Antonio Conte
Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, guardatevi le rose dell'Inter di Mancini e della Juve di Capello, che hanno fatto meno punti di noi. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario soprattutto considerando da dove venivamo, ovvero da due settimi posti. Il resto sono
chiacchiere
. Ma si sa: quando il lupo non arriva all'uva dice che è amara.
Antonio Conte
Frasi di Antonio Conte
Il codardo è uno che prevede il futuro. il coraggioso è privo d'ogni immaginazione.
[Quattro
chiacchiere
in pace]
Charles Bukowski
Cit. da
Storie di ordinaria follia
Frasi di Charles Bukowski
La signora avrà avuto sessanta, sessantacinque anni. La guardavo, steso su una sdraio di fronte alla piscina di un circolo sportivo all'ultimo piano di un moderno edificio da dove, attraverso grandi finestre, si vede tutta Parigi. Aspettavo il professor Avenarius, con il quale mi incontro lì di tanto in tanto per fare due
chiacchiere
. Ma il professor Avenarius non arrivava e io osservavo la signora. Era sola nella piscina, immersa nell'acqua fino alla vita, lo sguardo rivolto in su verso il giovane maestro di nuoto in tuta che le stava insegnando a nuotare. Ora lei ascoltava le sue istruzioni: doveva aggrapparsi con le mani al bordo della piscina e inspirare ed espirare profondamente. Lo faceva con serietà, con impegno, ed era come se dal fondo delle acque risuonasse la voce di una vecchia locomotiva a vapore (quel suono idillico, oggi ormai dimenticato, che per coloro che non l'hanno conosciuto può essere descritto soltanto come il respiro di un'anziana signora che inspira ed espira forte vicino al bordo di una piscina).
Milan Kundera
Cit. da
L'immortalità
‐ Incipit
Frasi di Milan Kundera
Intanto in città quella piccola macchia d'olio cominciava ad allargarsi: se ne dicevano di tutti i colori. Ma in definitiva l'essenza di tutte quelle
chiacchiere
poteva riassumersi in una parola sola: cornuto.
Ferdinando Cefalù
Dal film:
Divorzio all'italiana
Scheda film e trama
Frasi del film
Le
chiacchiere
sono
chiacchiere
, ma i quattrini sono quattrini.
[Al ciàcar a gli è ciàcar, mo al papetti a gli è papetti]
Proverbio emiliano romagnolo
Proverbi emiliani e romagnoli
Se c'è una cosa pericolosa e che mi fa male è di vedermi assimilato a questi politici di professione che hanno alle spalle una carriera fatta di
chiacchiere
.
[la Repubblica, 6 dicembre 1995]
Silvio Berlusconi
Frasi di Silvio Berlusconi
Stringi, stringi al mondo esistono due categorie di persone quelli che fanno
chiacchiere
e quelli che fanno i fatti. La maggior parte fa solo
chiacchiere
sa solo parlare ma alla fine quelli che fanno i fatti sono coloro che cambiano il mondo e quando lo fanno cambiano anche noi. Per questo non li dimentichiamo mai. Voi a quale categoria appartenete? Fate solo
chiacchiere
oppure vi alzate in piedi e fate i fatti? Perché credetemi tutto il resto è solo una marea di cazzate.
Rocco
Dal film:
The Boondock Saints 2 - Il giorno di Ognissanti
Scheda film e trama
Frasi del film
Autista del camion di sigarette
: Ah, niente male. Deve esserci una fortuna qui dentro.
Compratore di sigarette
: Sta zitto idiota, non parlare cosi davanti a lui.
[indica Axel]
Autista del camion di sigarette
: Ok, ho capito.
Compratore di sigarette
: Lascia che ci penso io.
Axel
: Ehi ragazzi, ma che diavolo stiamo aspettando, cristo. È più di un'ora che sono qui, ho freddo.
Compratore di sigarette
: Anche noi, un minuto solo, ok?
Axel
: No, basta con le
chiacchiere
. Diamo un'occhiata alla merce... ma lo capite che è un affare. Questa roba la fumano anche i bambini, la piazzate subito. Lo vedete questo? Lo vedete? È un bollo federale, che volete di più, non rischiate niente, questa non è roba di contrabbando...
Compratore di sigarette
: Se è davvero facile come dici, perché non te le tieni e non le vendi da solo? Che aspetti?
Axel
: Semplice, perché non sono di Detroit, non saprei dove tenere queste scatole, ho saputo che voi siete organizzati e vi ho cercato. Dai sbrighiamoci a concludere, è pericoloso stare qui, non mi piace.
Compratore di sigarette
: Non vedi l'ora di disfartene, vero?
Axel
: Senti amico, dimmelo subito se non ti interessa, sono un uomo d'affari, non mi offendo.
Dal film:
Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills
Scheda film e trama
Frasi del film
Dimitri
:
[Sul treno in viaggio per Parigi]
Senti, credo che siamo partiti con il piede sbagliato...
Anastasia
: Bè, si lo credo anch'io...
Dimitri
: Va bene.
Anastasia
: Ma gradirei le tue scuse...
Dimitri
: Le mie scuse? No, chi ha parlato di scuse; stavo solo dicendo...
Anastasia
: Ti prego, non dire altro, Dimitri; finiresti solo per farmi arrabbiare.
Dimitri
: Bene, starò zitto se starai zitta anche tu...
Anastasia
: D'accordo starò zitta.
Dimitri
: Bene.
Anastasia
: Bene.
Dimitri/Anastasia
: Bene!
Anastasia
: Ne sentirai la mancanza...
Dimitri
: Di che cosa? Delle tue
chiacchiere
?
Anastasia
: No, della Russia.
Dimitri
: No.
Anastasia
: Ma, era casa tua.
Dimitri
: Era un posto in cui vivevo. Fine della storia!
Anastasia
: Quindi ora dovrai fare di Parigi la tua nuova casa.
Dimitri
: Ehi, ma che cos'è questa mania delle case?
Anastasia
: Tanto per cominciare è una cosa che desiderano tutte le persone normali. E secondo punto, poi, è una cosa in cui tu.. sai.. Ma lascia perdere!
Dimitri
: D'accordo!
Anastasia
: Grazie a Dio, sei tu! Ti prego, toglimelo da davanti agli occhi!
Vladimir
: Che cosa le hai fatto?
Dimitri
: Io?! È lei!
Anastasia
: AH!
Vladimir
: Oh, no. Un'attrazione segreta!
Dimitri
: Attrazione?! Per quella mocciosa! Ma hai perso la testa!
Vladimir
: Ho solo fatto una semplice constatazione...
Dimitri
: Attrazione! Ridicolo!
Dal film:
Anastasia
Scheda film e trama
Frasi del film
[Su La zappa... il tridente, il rastrello, la forca, l'aratro, il falcetto, il crivello, la vanga...]
Volevo esprimere il contrasto fra gli strumenti di lavoro del contadino, resi come in uno slogan, e le
chiacchiere
e i giochi inutili del salotto della contessa Maffei.
Rino Gaetano
Frasi di Rino Gaetano
La politica mi è sempre interessata molto. Sono un politico nato: ho opinioni su tutto, non mi tiro indietro, dico sempre quello che penso. Ma odio parlare delle cose e non farle, e i politici sono campioni del mondo di
chiacchiere
a vuoto.
Boris Becker
Frasi di Boris Becker
Io non sono un tipo simpatico, la simpatia non è mai stata una priorità per me e per essere chiari questo non è un film da "o quanto mi sento bene". Se siete di quegli idioti che devono sentirsi bene, beh, fatevi fare un massaggio ai piedi. Ma qual è il significato di tutto? Niente! Zero! Nulla! Tutto finisce in niente, anche se non mancano gli idioti farfuglianti, non parlo di me, io la visione ce l'ho, sto parlando di voi, dei vostri amici, dei vostri colleghi, dei vostri giornali, della tv. Tutti molto felici di fare
chiacchiere
, completamente disinformati. Morale, scienza, religione, politica, sport, amore, i vostri investimenti, i vostri figli, la salute, cazzo, se devo mangiare nove porzioni di frutta e verdura al giorno per vivere, non voglio vivere! Io detesto la frutta e la verdura e i vostri omega tre e il tapisroulant e l'elettrocardiogramma e la mammografia e la risonanza pelvica e, o mio Dio, la colonscopia.. e con tutto ciò arriva sempre il giorno in cui vi ficcano in una scatola e avanti con un'altra generazione di idioti, i quali vi diranno tutto sulla vita e decideranno per voi quello che è appropriato. Mio padre si è suicidato perché i giornali del mattino lo deprimevano e lo potete biasimare? Con l'orrore, la corruzione e l'ignoranza e la povertà e i genocidi e l'aids e il riscaldamento globale e il terrorismo e quegli idioti dei valori della famiglia e quei maniaci delle armi. «L'orrore» dice Kurz alla fine di Cuore di Tenebra, «l'orrore», e beato lui non distribuivano il Times nella giungla. Eh, se no l'avrebbe visto l'orrore. Ma che si può fare? Leggete di qualche massacro nel Darfur o di uno scuolabus fatto esplodere e attaccate "o mio Dio l'orrore!" e poi girate pagina e finite le vostre uova di gallina ruspante, perché tanto che si può fare, si è sopraffatti. Anche io ho tentato di suicidarmi, ovviamente non ha funzionato. Ma perché mai volete sentire queste cose? Sono sicuro che siete ossessionati da un gran numero di tristi speranze e sogni, dalle vostre prevedibilmente insoddisfacenti vite amorose, dai vostri falliti affari. Ah se solo avessi comprato quelle azioni, se solo avessi comprato quella casa anni fa, se solo ci avessi provato con quella donna, se questo, se quello. Sapete una cosa? Risparmiatevi i vostri avrei potuto o avrei dovuto. Come mia madre mi diceva sempre "se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carrozza". Mia madre le ruote non le aveva, aveva le vene varicose, eppure la signora ha partorito una mente brillante. Mi hanno preso in considerazione per il Nobel per la fisica, non l'ho ottenuto, però si sa, è tutta politica come ogni altra finta onorificenza. Detto tra noi, non crediate che io sia amareggiato per qualche batosta personale. Per gli standard di un'insensata e barbarica civiltà, sono stato piuttosto fortunato. Ho sposato una bella donna che era ricca di famiglia, per anni abbiamo vissuto a Birdman Place, insegnavo alla Columbia, teoria delle stringhe.
Boris Yellnikoff
Dal film:
Whatever Works - Basta che funzioni
Scheda film e trama
Frasi del film
Bene, ragazzi, niente
chiacchiere
e niente sguardi se non volete beccarvi una pallottola in faccia.
[ai suoi uomini prima di una registrazione di Trevor]
Aldrich Killian
Dal film:
Iron Man 3
Scheda film e trama
Frasi del film
C.W. Briggs
: Ehm, senti, dimmi qualcosa di te...
Ann Fitzgerald
: Di me??
C.W. Briggs
: Sì, le tue speranze, i tuoi sogni, ecco... se sei sposata, cioè, è ovvio che non sei sposata sennò non potresti essere miss Fitzgerald... allora... hai un fidanzato?
Ann Fitzgerald
: È per questo che mi hai invitato qui?
C.W. Briggs
: Ecco, è che... cioè, che tipo di vita fai? Voglio dire... hai qualche hobby?
Ann Fitgerald
: Io ho un incontro fra quindici minuti quindi...
C.W. Briggs
: Ehm, io non ti volevo chiedere del tuo stato civile... cioè io non... non sono affari miei, certo, forse è un tasto delicato per te, cioè... magari sei divorziata o vedova, magari tuo marito si è suicidato, chissà, lo capirei benissimo...
C.W. Briggs
: Hey, senti tesoro, fammi essere chiaro con te: malgrado tutte le tue ampollose
chiacchiere
sulla sistemazione dell'ufficio, quello che ti serve sul serie sul serio è una bella ripassata di quelle di una volta.
Ann Fitzgerald
: Ah! Tu non sapresti neanche da dove cominciare...
C.W. Briggs
: Beh, nel tuo caso in effetti sarebbe difficile.
Ann Fitzgerald
: Non mi accompagnare alla porta: potrebbero pensare che siamo insieme...
C.W. Briggs
: Perché, sembro un ammaestratore di scimmie?
Dal film:
La maledizione dello scorpione di giada
Scheda film e trama
Frasi del film
Chiacchiere
, solo
chiacchiere
! So io cosa bisogna fare: ammazzarli tutti!
Avanzini
Dal film:
Novecento
Scheda film e trama
Frasi del film
Il sesso è meglio delle
chiacchiere
. Le
chiacchiere
le devi sopportare per arrivare al sesso.
Val
Dal film:
Hollywood Ending
Scheda film e trama
Frasi del film
Tom
: Dickie e Peter insieme, ti immagini le
chiacchiere
?
Peter
: O Tom e Peter magari...
Tom
: Ancora peggio, molto peggio figurati!
Peter
: Sì, perché? Non capisco, mi sono perduto.
Tom
: Lo so, mi dispiace Peter! Io sono perduto. E rimarrò chiuso in cantina per sempre, è così? Vero? Questa è la mia... Un luogo orrendo e oscuro, desolato... Quante bugie... Su chi sono io veramente! Su dove sono... E... E nessuno riuscirà mai a trovarmi.
Peter
: Cosa vuol dire che hai mentito su chi sei?
Tom
: Ho sempre creduto molto meglio essere in un falso qualcuno che un'autentica nullità!
Peter
: Ma cosa dici? È l'ultima cosa che si può dire di te, un'autentica nullità!
Tom
: Peter, dimmi qualcosa di bello su Tom Ripley.
[Peter è disteso sul letto a pancia in giù e Tom lo raggiunge, mettendosi accanto a lui]
No, resta lì! Resta lì non ti alzare! Dimmi qualcosa di bello su Tom Ripley!
Peter
: Qualcosa di bello su Tom Ripley... Beh, ci devo pensare un po'! Tom è pieno di talento. Tom è dolce. Tom è bellissimo.
Tom
:
[Accennando quasi un pianto]
Che bruciato che sei...
Peter
:
[Ultime parole]
Tom è un mistero. Tom non è una nullità. Tom ha dei segreti che non vuole dirmi e vorrei mi dicesse. Tom ha degli incubi. Questa non è una cosa bella... Tom ha qualcuno che lo ama. Questa sì, è una cosa bella! Mh... Tom mi stringe, mi soffoca... Tom, così mi soffochi! Tom!!
[I due non sono più inquadrati, ma si intuisce chiaramente che Tom, piangendo, ha strangolato Peter]
Dal film:
Il talento di Mr. Ripley
Scheda film e trama
Frasi del film
[Slevin viene costretto a salire su un furgone della polizia, dove trova i detective Brikowski e Dumbrowski]
Slevin
: Questa è la procedura standard nel manuale dello sbirro sotto la voce "due
chiacchiere
fra amici"?
Dumbrowski
: Non c'è una procedura standard per il casino in cui ti sei ficcato!
Dal film:
Slevin - Patto criminale
Scheda film e trama
Frasi del film
È quella che all'epoca si chiamava "corsa del droghiere". Un tizio vuole quello che un altro definisce "una cosa sicura" e si dà da fare per ottenerla; chiama Doc, un esperto di Anversa molto bravo, ma poco discreto. Lo stesso si può dire per la femmina di Doc, Gloria. E da qui arriviamo a Abe, perché Gloria era troppo miele per un solo alveare. Abe non era un ficcanaso, ma aveva un buon naso e subito sotto il naso aveva la bocca. E poi c'era una farfalla che aveva buone orecchie e che, guarda un po', era lo zio di qualcuno. Finché a qualcuno comincia la febbre dell'arraffa-arraffa, qualcun altro si perde la dentiera in
chiacchiere
e quando quell'elisir entra anche nelle tue orecchie ti dice che ci sarà una cosa sicura. E il peggio è che cominci a crederci. Almeno così andò per il vecchio Max, che tanto vecchio non era, ma era tanto stanco. Stanco di lavorare senza vivere, stanco di scoprire la mattina che i suoi sogni erano solo sogni, ma soprattutto Max era stanco di non avere un giardinetto davanti a casa.
Mr. Goodkat
Dal film:
Slevin - Patto criminale
Scheda film e trama
Frasi del film
L'Italiano è
[...]
la lingua della dilazione e dell'accomodamento con l'insostenibile, buona per divagare e confondere un po' il destino a furia di
chiacchiere
.
[Un altro mare, Garzanti, Milano 1991]
Claudio Magris
Frasi di Claudio Magris
Le
chiacchiere
non fanno farina
proverbio
Proverbi
Chiacchiere
di forno, perdenza di pane
proverbio
Proverbi
[Su Antonio Cassano]
È stato importante, con i suoi assist e i suoi gol, fino a quando non ha avuto il suo problema al cuore. Il Milan lo ha aiutato, lo ha rigenerato e grazie al Milan è andato agli Europei. Ora è dell'Inter e sono contento di averlo allenato; con me ha giocato abbastanza e spesso. Poi tutte le
chiacchiere
non servono a niente. Ha fatto una scelta ed è stato accontentato. Se ha detto certe cose forse si sentiva in diritto di dirle. Ma ci vuole rispetto. Parlare dopo non serve a niente. Sono parole che non sanno di nulla.
Massimiliano Allegri
Frasi di Massimiliano Allegri
Sulley
: Non mi ricordo di aver chiesto la sveglia, Mikey!
Mike
: Meno
chiacchiere
e più azione, mollacchione!
Dal film:
Monsters & Co.
Scheda film e trama
Frasi del film
James Matthew Barrie
: Finalmente ho il coraggio di invitare i bambini alla partita e dobbiamo subire questa bruciante umiliazione. È perfetto, non credi?
Arthur Conan Doyle
: Hmm, passi parecchio tempo con loro.
Jame Matthew Barrie
: Ogni mio momento libero in effetti.
Arthur Conan Doyle
: Sono contento per te. La signora Davies sembra anche lei esserne felice. Però dovresti tenere conto, James, di ciò che alcune persone vanno dicendo. Comunque non te ne parlerei se le ritenessi solo
chiacchiere
.
James Matthew Barrie
: Non ne sono sorpreso. Che cosa dicono?
Arthur Conan Doyle
: Se lo vuoi sapere: che tu passi molto più tempo con la signora Davies che con tua moglie. Lei è vedova, e...
James Matthew Barrie
: È un'amica. Tutto qui, niente di più.
Arthur Conan Doyle
: C'è anche chi si è domandato come trascorri il tempo con quei bambini, e perché.
James Matthew Barrie
: ...È inaudito. Come riescono a pensare una cosa così? Sono bambini, sono bambini innocenti. Uno trova un attimo di serenità e c'è sempre qualcuno che vuole distruggerglielo. No. Grazie, Arthur, ma non saranno in molti a dare credito a queste sciocchezze.
Arthur Conan Doyle
: Perché nessuno si è avvicinato a loro? Quando ottieni la notorietà, James, le persone ti osservano, e cercano di trascinarti a fondo.
Dal film:
Neverland - Un sogno per la vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Scar
: (parlando con il topo appena catturato) La vita a volte è ingiusta, non è vero? Guarda me! Sì, io non diventerò mai re, e tu, amico mio, domani non vedrai sorgere il sole, ihihihih, adieu (lo sta per mangiare, quando arriva Zazu).
Zazu
: Tua madre non ti ha mai detto che non si gioca con il cibo?
Scar
: Che cosa vuoi?
Zazu
: Sono qui per annunciarti l'arrivo del re Mufasa. Perciò è meglio che tu trovi una scusa per la tua assenza alla cerimonia di questa mattina.
Scar
: Con le tue
chiacchiere
, Zazu, mi hai fatto perdere il pranzo!
Zazu
: Oh, perderai molto di più quando il re farà i conti con te, è infuriato come un ippopotamo con l'ernia!
Scar
: Uuuuuh, sto tremando di PAURA!
Zazu
: Avanti, Scar, non guardarmi in quel modo. AIUTO!
Mufasa
: Scar, mollalo!
Zazu
: Un tempismo impeccabile, Vostra Maestà.
Scar
: Ma guarda, è proprio il mio fratellone che è sceso dall'Olimpo per mescolarsi con i comuni mortali.
Mufasa
: Sarabi e io non ti abbiamo visto alla presentazione di Simba.
Scar
: La cerimonia era oggi? Oh, come sono mortificato! Deve essermi sfuggito di mente.
Zazu
: Sì, beh, per quanto la tua mente possa essere sfuggevole, come fratello del re saresti dovuto essere in prima fila!
Scar
: Beh, ero io il primo della fila, finché non è nato quel micio spelacchiato!
Mufasa
: Quel micio spelacchiato è mio figlio ed il tuo futuro re!
Scar
: Oh, dovrò perfezionare la riverenza.
Mufasa
: Non voltarmi le spalle, Scar!
Scar
: Oh no, Mufasa, forse sei tu che non dovresti voltarmi le spalle!
Mufasa
: (ruggisce) Mi stai sfidando?
Scar
: Stai calmo, stai calmo, non mi sognerei mai di sfidarti, no.
Zazu
: Peccato! Perché no?
Scar
: Per quanto riguarda la materia grigia ne ho a sufficienza, ma se parliamo di forza bruta lo sai. Temo che l'impronta genetica sia piuttosto carente.
Zazu
: Ahhh, ce n'è uno in ogni famiglia, Sire. In realtà nella mia due, riescono sempre a rovinare le occasioni speciali.
Mufasa
: Che cosa devo fare con lui?
Zazu
: Sarebbe un magnifico scendiletto.
Mufasa
: Zazu?
Zazu
: E pensi, Sire, ogni volta che si sporca potrebbe portarlo fuori e sbatterlo.
Mufasa
: Eh eh eh eh!
Dal film:
Il re leone
Scheda film e trama
Frasi del film
Angela, amore mio, sempre insieme sia nella brutta che nella cattiva sorte amore, amore io avrò cura di te, ma no come a quella a Franco Battiato, la cura a
chiacchiere
no! Angela!, io pagherò, pagherò i migliori dottori per curarti le malattie che ti colpiranno e quand'anche saranno loro ad averla vinta su di te, tu non dovrei mai temerle mai, mai o mia bella, la spingo io la carrozzella, Angela!
Checco
Dal film:
Cado dalle nubi
Scheda film e trama
Frasi del film
Sei solo
chiacchiere
e distintivo!
Chiacchiere
e distintivo... Solo
chiacchiere
e distintivo! ...
[Rivolto a Eliot Ness]
Al Capone
Dal film:
Gli intoccabili
Commenti:
1
Scheda film e trama
Frasi del film
[Eliot Ness vede Capone accompagnato dal figlio e da una schiera di scagnozzi]
Scagnozzo
:
[a Ness]
Desidera qualcosa lei?
Eliot Ness
: È stato ucciso un mio amico oggi.
Scagnozzo
: E che me ne importa?
Eliot Ness
: Non te ne importa.
[stende lo scagnozzo con un pugno]
Adesso gliene importa! Venga, signor Capone! Vuole battersi?! Vuole battersi con me qui, subito!? Avanti venga! Che c'è, ha paura quando non è tra i suoi uomini?! Ha paura di farsi avanti da solo?!?
Al Capone
:
[andando da Ness]
Vuoi che ci battiamo adesso?! Vuoi andare subito al tappeto!
Eliot Ness
:
[trattenuto da due scagnozzi]
Vieni, brutto figlio di puttana!
Al Capone
: Cosa?!... Mi parli in questo modo di fronte a mio figlio?! Fanculo, te e la tua famiglia!
Eliot Ness
: Figlioletto...
[cerca di tirare fuori la pistola ma viene preceduto dagli scagnozzi che non gli sparano perché viene fermato da Malone]
Fottuto bastardo!
Jim Malone
: Ce l'ho io. Fermo! Fermo, non così. Non così...
Al Capone
: Tu non hai trovato niente. Tu sei solo
chiacchiere
e distintivo! Tu in mano non hai niente! Non hai niente per il tribunale, non hai preso il contabile, tu non hai niente! Non hai niente, sei solo un povero stronzo! Con me non ce la fai!
Eliot Ness
: Brutto figlio...
Al Capone
: Non hai un bel niente, buffone!
Dal film:
Gli intoccabili
Scheda film e trama
Frasi del film
Tu non hai trovato niente. Tu sei solo
chiacchiere
e distintivo! Tu in mano non hai niente! Non hai niente per il tribunale, non hai preso il contabile, tu non hai niente! Non hai niente, sei solo un povero stronzo, con me non ce la fai! Non hai un bel niente, buffone!
Al Capone
Dal film:
Gli intoccabili
Scheda film e trama
Frasi del film
Si riconosce dai fatti e non dalle
chiacchiere
chi è davvero un amico.
Tito Livio
Frasi di Tito Livio
Buona sera, Londra. Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa interruzione: come molti di voi, io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione; ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno ahimè sprofondato nell'oblio, sottraendo un po' di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due
chiacchiere
. Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi. Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole... non c'è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l'avete fatto: so che avevate paura, e chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie: c'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, ed il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere: Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, ad un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato.
V
Dal film:
V per Vendetta
Scheda film e trama
Frasi del film
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