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Aforismi Colore - parte 2
Frasi trovate
:
533
Consoliamoci nel frattempo pensando che gli uomini sani continuano a credere e ad amare, semplicemente. E, a chi ben guardi, il secolo decimonono non è poi tanto singolare quanto sembra; si può dimostrare che somiglia non poco al diciottesimo, e si può scommettere che il ventesimo gli somiglierà.
Federico De Roberto
Cit. da
Il
colore
del tempo
Commenti:
3
Frasi di Federico De Roberto
L'artista si sente solo. Singolare ed aristocratico, vive a disagio in mezzo alla società democratica ed uniforme. Si sente da essa odiato come inutile, come superbo; e la disprezza. Pertanto le opere sue non si rivolgono ai più, ma ai pochi iniziati.
Federico De Roberto
Cit. da
Il
colore
del tempo
Frasi di Federico De Roberto
I giornali vivono quanto le rose: l'espace d'un matin. Non è facile paragonare altrimenti che per la loro caducità un foglio stampato e il più bel fiore della creazione; ma, se il fiore ha vantaggi innumerevoli sul giornale, – e non agli occhi delle donne soltanto, o dei poeti, o degli innamorati, – il giornale anch'esso ne ha qualcuno sul fiore. E questo mi pare evidente: chè, morti gli emerocallidi, i petali secchi vanno a finire nella spazzatura; mentre coi vecchi fogli si possono fare tante cose: anche libri.
Federico De Roberto
Cit. da
Il
colore
del tempo ‐ Incipit
Frasi di Federico De Roberto
Il problema non è il
colore
politico o altro, ma la sicurezza nazionale. Io me ne infischio dei 5 Stelle, del Pd, della Lega. Chi se ne frega. Si parla di sanità, di salute. Punto.
Pierpaolo Sileri
Cit. da
ilfattoquotidiano.it, 9 novembre 2020
Frasi di Pierpaolo Sileri
Milady
[...]
Ma non sapete che il mio cuore scoppia, quando io penso che verrà il giorno in cui io dovrò lasciarvi per sempre e non rivedervi mai più? Se la tigre mi dilaniasse, almeno rimarrei ancora sotto il vostro tetto, godrei un'altra volta quelle dolci emozioni provate, quando vinto e ferito giacevo sul letto di dolore. Sarei felice, assai felice, se altre crudeli ferite mi costringessero a rimanere ancora presso di voi, a respirare la vostra medesima aria, a riudire ancora la vostra deliziosa voce, a inebriarmi ancora dei vostri sguardi, dei vostri sorrisi!
Milady, voi mi avete stregato, io sento che lontano da voi non saprei vivere, non avrei più pace, sarei un infelice. Ma cosa avete fatto di me? Cosa avete fatto del mio cuore che un tempo era inaccessibile ad ogni passione? Guardate; al solo vedervi io fremo tutto e sento il sangue bruciarmi le vene.
[...]
Non irritatevi, milady
[...]
Non irritatevi se io vi confesso il mio amore, se vi dico che io, quantunque figlio d'una razza di
colore
, vi adoro come un dio, e che un giorno anche voi mi amerete. Non so, dal primo momento in cui mi appariste, io non ebbi più bene su questa terra, la mia testa si è smarrita, vi ho sempre qui, fissa nel mio pensiero giorno e notte. Ascoltatemi, milady, tanto è potente l'amore che mi arde in petto, che per voi lotterei contro gli uomini tutti, contro il destino, contro Dio! Volete essere mia? Io farò di voi la regina di questi mari, la regina della Malesia! Ad una vostra parola, trecento uomini più feroci delle tigri, che non temono né piombo, né acciaio, sorgeranno e invaderanno gli stati del Borneo per darvi un trono. Dite tutto ciò che l'ambizione vi può suggerire e l'avrete. Ho tanto oro da comperare dieci città, ho navi, ho soldati, ho cannoni e sono potente, più potente di quello che possiate supporre.
Emilio Salgari
Cit. da
Le tigri di Mompracem
Frasi di Emilio Salgari
Le donne nere e le donne di
colore
sono state a lungo sottorappresentate nelle cariche elettive e a novembre abbiamo l'opportunità di cambiare la situazione. Andiamo a lavorare.
Kamala Harris
Cit. da
BBC, 11 agosto 2020
Frasi di Kamala Harris
Martin Luther King
: Cosa fa tuo padre?
Louis Gaines
: Il maggiordomo.
Martin Luther King
: I domestici di
colore
hanno un ruolo molto importante nella nostra storia.
Dal film:
The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca
Scheda film e trama
Frasi del film
Dwight Eisenhower
: Hai frequentato una scuola per persone di
colore
?
Cecil Gaines
: Non sono andato a scuola, signor Presidente.
Dal film:
The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca
Scheda film e trama
Frasi del film
Dipendente di Glo Tanning Salon
: Ok, oggi faremo uno spray abbronzante. Che gradazione di scuro desidera?
Borat
: Quale
colore
meglio per famiglia razzista?
Dipendente di Glo Tanning Salon
: Mi fermerei qui. Niente di più scuro del sei o del sette.
Dal film:
Borat - Seguito di film cinema
Scheda film e trama
Frasi del film
È da anni che si parla di riformare i nostri ammortizzatori sociali. Ma nessun governo, quale che sia il suo
colore
politico, lo fa.
Tito Boeri
Cit. da
Un nuovo contratto per tutti, 2008
Frasi di Tito Boeri
Genova mia città intera.
|
Geranio. Polveriera.
|
Genova di ferro e aria,
|
mia lavagna, arenaria.Genova città pulita.
|
Brezza e luce in salita.
|
Genova verticale,
|
vertigine, aria scale.Genova nera e bianca.
|
Cacumine. Distanza.
|
Genova dove non vivo,
|
mio nome, sostantivo.
|
Genova mio rimario.
|
Puerizia. Sillabario.
|
Genova mia tradita,
|
rimorso di tutta la vita.
|
|
Genova in comitiva.
|
Giubilo. Anima viva.
|
Genova in solitudine,
|
straducole, ebrietudine.
|
|
Genova di limone.
|
Di specchio. Di cannone.
|
Genova da intravedere,
|
mattoni, ghiaia, scogliere.
|
|
Genova grigia e celeste.
|
Ragazze. Bottiglie. Ceste.
|
Genova di tufo e sole,
|
rincorse, sassaiole.
|
|
Genova tutta tetto.
|
Macerie. Castelletto.
|
Genova d'aerei fatti,
|
Albaro, Borgoratti.
|
|
Genova che mi struggi.
|
Intestini. Caruggi.
|
Genova e così sia,
|
mare in un'osteria.
|
|
Genova illividita.
|
Inverno nelle dita.
|
Genova mercantile,
|
industriale, civile.
|
|
Genova d'uomini destri.
|
Ansaldo. San Giorgio. Sestri.
|
Genova in banchina,
|
transatlantico, trina.
|
|
Genova tutta cantiere.
|
Bisagno. Belvedere.
|
Genova di canarino,
|
persiana verde, zecchino.Genova di torri bianche.
|
Di lucri. Di palanche.
|
Genova in salamoia,
|
acqua morta di noia.Genova di mala voce.
|
Mia delizia. Mia croce.
|
Genova d'Oregina,
|
lamiera, vento, brina.
|
Genova nome barbaro.
|
Campana. Montale, Sbarbaro.
|
Genova dei casamenti
|
lunghi, miei tormenti.
|
|
Genova di sentina.
|
Di lavatoio. Latrina.
|
Genova di petroliera,
|
struggimento, scogliera.
|
|
Genova di tramontana.
|
Di tanfo. Sottana.
|
Genova d'acquamarina,
|
area, turchina.
|
|
Genova di luci ladre.
|
Figlioli. Padre. Madre.
|
Genova vecchia e ragazza,
|
pazzia, vaso, terrazza.
|
|
Genova di Soziglia.
|
Cunicolo. Pollame. Trilia.
|
Genova d'aglio e di rose,
|
di Pré, di Fontane Masrose.
|
|
Genova di Caricamento.
|
Di Voltri. Di sgomento.
|
Genova dell'Acquasola,
|
dolcissima, usignuola.
|
|
Genova tutta
colore
.
|
Bandiera. Rimorchiatore.
|
Genova viva e diletta,
|
salino, orto, spalletta.
|
|
Genova di Barile.
|
Cattolica. Acqua d'Aprile.
|
Genova comunista,
|
bocciofila, tempista.
|
|
Genova di Corso Oddone.
|
Mareggiata. Spintone.
|
Genova di piovasco,
|
follia, Paganini, Magnasco.Genova che non mi lascia.
|
Mia fidanzata. Bagascia.
|
Genova ch'è tutto dire,
|
sospiro da non finire.Genova quarta corda.
|
Sirena che non si scorda.
|
Genova d'ascensore,
|
paterna, stretta al cuore.
|
Genova mio pettorale.
|
Mio falsetto. Crinale.
|
Genova illuminata,
|
notturna, umida, alzata.
|
|
Genova di mio fratello.
|
Cattedrale. Bordello.
|
Genova di violino,
|
di topo, di casino.
|
|
Genova di mia sorella.
|
Sospiro. Maris Stella.
|
Genova portuale,
|
cinese, gutturale.
|
|
Genova di Sottoripa.
|
Emporio. Sesso. Stipa.
|
Genova di Porta Soprana,
|
d'angelo e di puttana.
|
|
Genova di coltello.
|
Di pesce. Di mantello.
|
Genova di lampione
|
a gas, costernazione.
|
|
Genova di Raibetta.
|
Di Gatta Mora. Infetta.
|
Genova della Strega,
|
strapiombo che i denti allega.
|
|
Genova che non si dice.
|
Di barche. Di vernice.
|
Genova balneare,
|
d'urti da non scordare.
|
|
Genova di "Paolo & Lele".
|
Di scogli. Furibondo. Vele.
|
Genova di Villa Quartara,
|
dove l'amore s'impara.
|
|
Genova di caserma.
|
Di latteria. Di sperma.
|
Genova mia di Sturla,
|
che ancora nel sangue mi urla.Genova d'argento e stagno.
|
Di zanzara. Di scagno.
|
Genova di magro fieno,
|
canile, Marassi, Staglieno.Genova di grige mura.
|
Distretto. La paura.
|
Genova dell'entroterra,
|
sassi rossi, la guerra.
|
Genova di cose trite.
|
La morte. La nefrite.
|
Genova bianca e a vela,
|
speranza, tenda, tela.
|
|
Genova che si riscatta.
|
Tettoia. Azzurro. Latta.
|
Genova sempre umana,
|
presente, partigiana.
|
|
Genova della mia Rina.
|
Valtrebbia. Aria fina.
|
Genova paese di foglie
|
fresche, dove ho preso moglie.
|
|
Genova sempre nuova.
|
Vita che si ritrova.
|
Genova lunga e lontana,
|
patria della mia Silvana.
|
|
Genova palpitante.
|
Mio cuore. Mio brillante.
|
Genova mio domicilio,
|
dove m'è nato Attilio.
|
|
Genova dell'Acquaverde.
|
Mio padre che vi si perde.
|
Genova di singhiozzi,
|
mia madre, Via Bernardo Strozzi.
|
|
Genova di lamenti.
|
Enea. Bombardamenti.
|
Genova disperata,
|
invano da me implorata.
|
|
Genova della Spezia.
|
Infanzia che si screzia.
|
Genova di Livorno,
|
Partenza senza ritorno.
|
|
Genova di tutta la vita.
|
Mia litania infinita.
|
Genova di stoccafisso
|
e di garofano, fisso
|
bersaglio dove inclina
|
la rondine: la rima.
Giorgio Caproni
Titolo della poesia:
Litanìa
Frasi di Giorgio Caproni
Tutti in piedi, la Corte è in seduta. Causa 0646
[Testo in sovrimpressione: 85 anni dopo... ]
Lo stato del Mississippi contro Davis Knight. Davis Knight è accusato di aver consapevolmente, deliberatamente e criminalmente violato la legge del Mississippi avendo contratto matrimonio con Junie Lee Spradley, una donna bianca. Essendo lui il pronipote di Newton Knight, e di una schiava negra nota comunemente come Rachel, si trova ad avere almeno un ottavo di sangue negro e raggiunge in tal modo il requisito minimo per essere considerato una persona di
colore
nello stato del Mississippi.
Procuratore della Pubblica accusa
Dal film:
Free State of Jones
Scheda film e trama
Frasi del film
Guardatevi intorno, è il 7º Cavalleria. Abbiamo un capitano che viene dall'Ucraina, un altro da Porto Rico. Abbiamo giapponesi, cinesi, neri, latino americani, indiani Cherokee e israeliti e argentini: tutti americani! Qui negli Stati Uniti, qualcuno di questa unità, forse discriminato per ragioni di razza e di religione. Ma questo per tutti noi, ora non conta più. Ora stiamo partendo per la valle oscura della morte, dove guarderete le spalle dell'uomo che vi sta accanto, come lui guarderà le vostre, senza badare al
colore
della pelle o con quale nome chiamate Dio. Lasciamo la nostra famiglia, ma noi andiamo dove 'famiglia' ha il suo vero significato. Quindi vediamo di capire la situazione. Ci troveremo a combattere contro un nemico forte e determinato a vincere. Non vi posso garantire che vi riporterò tutti vivi a casa, ma giuro solennemente davanti a voi e a Dio Onnipotente, che al momento di combattere, io sarò il primo a scendere sul campo di battaglia e sarò l'ultimo ad abbandonarlo, e non mi lascerò nessuno di voi alle spalle.
Vivi o morti vi giuro, ritorneremo tutti insieme a casa, e che Dio mi aiuti.
Tenente Colonnello Hal Moore
Dal film:
We Were Soldiers
Scheda film e trama
Frasi del film
È magica,
|
una scogliera frastagliata
|
a picco sul mare.
|
Tutte le volte mi toglie il fiato.
|
Mi siedo sul bordo
|
e accarezzato dal vento aspetto.
|
Il senso di pace arriva subito
|
e con esso la sua voce,
|
la melodiosa voce del mare.
|
E mi porta
|
racconti di avventure,
|
terre lontane, posti e persone dai mille colori
|
e non si stanca mai,
|
la mia felicità è la sua.
|
|
Al tramonto,
|
pian piano, cambia
colore
|
accendendosi rosso fuoco
|
e come ultimo regalo
|
mi porta la fragranza delle terre visitate.
|
Caro vecchio mare,
|
non finirai mai di stupirmi,
|
anche se ci conosciamo da sempre,
|
ogni giorno mi porti ciò
|
che io non vedrò mai,
|
poiché
|
tu viaggi per il mondo,
|
ed io,
|
custode di questa amata terra,
|
a lei son relegato.
|
Inevitabile
|
una lacrima di gioia
|
mi scivola nella guancia
|
andando poi a cadere in te.
|
Amico mare,
|
il mondo non lo saprà mai,
|
solo io e te
|
conosciamo
|
il segreto della tua
|
salatezza.
Simona Bianchera
Titolo della poesia:
Salatezza
Frasi di Simona Bianchera
Non fate gli spiritosi che ve carico de compiti a casa, ve faccio neri!! cioè, neri.....vabbè.....va bene???
[agli studenti di
colore
]
Rolando Ferrazza
Dal film:
Acqua e sapone
Scheda film e trama
Frasi del film
Vorrei vederti sorridere, sapere che stai bene, perché tutte le volte che non sorridi è una sconfitta per l'universo. E manca un
colore
al mondo. E manca ossigeno al mio cuore.
Roberto Emanuelli
Cit. da
Davanti agli occhi
Frasi di Roberto Emanuelli
Noi tutti non siamo solo il
colore
della nostra pelle, né soltanto quello che i nostri involucri dimostrano. Siamo soprattutto ciò che non appare, ciò che nell'involucro è contenuto.
Micheletino Matarazzo
Micheletino Matarazzo
Mi sono animato un po'. Ho detto che erano mesi che guardavo quei muri. Non c'era nulla né alcuna persona al mondo che conoscessi meglio. Forse, già molto tempo prima vi avevo cercato un volto. Ma quel volto aveva il
colore
del sole e la fiamma del desiderio: era quello di Maria.
Albert Camus
Cit. da
Lo straniero
Frasi di Albert Camus
In un tempo lontano, lontano, accadde un giorno che il Sole, mentre camminava attraverso la volta celeste, cominciò a dolersi dicendo:
"Oh! Questi giorni d'estate sono così lunghi, e nemmeno una nuvoletta che mi faccia compagnia; in questi giorni il tempo sembra, non passare mai!"
Gli spiriti dell'aria che udirono le sue parole, non sapendo cosa fare, decisero di chiedere aiuto ai folletti dei boschi. Questi si riunirono e discussero a lungo, perché era veramente difficile trovare qualcosa di così bello e sempre nuovo, così da vincere la malinconia del sole.
Pensa e ripensa, discuti e ridiscuti, alla fine tutti si convinsero che non c'era niente di più bello e vario dei fiori.
"Chiederemo alla terra di inventare un nuovo fiore"
, disse uno, ma il folletto più vecchio e saggio disse:
"Il fiore che doneremo al Sole, in segno di ringraziamento, dovrà essere un fiore speciale, un fiore nuovo e mai visto, dovrà nascere dai sogni di un bambino..."
Fu dunque deciso, tutti partirono alla ricerca di fiori, sognati, inventati, o disegnati dai bambini di tutta la terra.
I giorni passarono e dopo un lungo cercare, si ritrovarono nel cuore del bosco. Ognuno portava con sé le immagini bellissime dei fiori sognati dai bambini che avevano incontrato nel loro peregrinare.
Erano fiori grandi e piccoli, umili e sfarzosi, fiori di carta o di seta, fiori di cristallo o di semplici fili d'erba intrecciati, fiori d'oro o d'argento... Ed era veramente difficile scegliere il fiore più bello, tanto che i folletti cominciarono a discutere e a litigare con gran chiasso tra di loro.
Ma ecco, che la porta si aprì lentamente, cigolando, nel silenzio improvviso che regnò nel cuore della foresta: nessuno dei folletti si era accorto che il più piccolo di loro non era ancora ritornato dal suo viaggio. Lo videro entrare ancora affannato e stanco per il lungo cammino, e con sé, non aveva che una piccolissima scatola.
Tutti lo osservarono con curiosità, e pensando che tanta fatica lo aveva portato a quella scatolina insignificante, scoppiarono in una fragorosa risata. Ma il più vecchio e saggio, li zittì, chiedendo al piccolo Evelino, di raccontare per primo la sua storia.
Ancora ansante e un poco intimorito, Evelino cominciò il suo racconto:
"Ho viaggiato nei sogni dei bambini, ed ogni volta credevo di aver trovato il fiore più bello; così lo raccoglievo e lo portavo con me. Ma quando lo riponevo nel cesto con gli altri fiori, rimanevo stupito e guardando il cesto rimanevo incantato e non sapevo più riconoscere il più bello. Così continuai a cercare, e cercare ancora, e il mio cesto fu presto colmo.
Decisi allora di ritornare, quando un vento dispettoso venne e cominciò a soffiare e soffiare sempre più forte, finché perduto il mio cammino, turbinando mi portò con sé. Quando la bufera si placò, mi ritrovai nei pressi di una capanna, sperduta tra i monti. Qui viveva un bambino molto povero; non aveva i soliti giocattoli delle vetrine di città, ma era ricco di fantasia e ogni volta sapeva inventare o creare nuovi giochi, usando sassi, fili d'erba e pezzi di legno.
Lo vidi correre e saltare nel suo piccolo regno, quand'ecco trovò fra l'erba del prato un foglio di carta leggera che il vento aveva lasciato cadere. Lo raccolse, lo porto in casa e lo colorò con l'unico pastello che possedeva, di un bel rosso vivo. Ritagliò i petali delicati e li cucì tra loro con un sottile filo nero. Ne nacque un fiore così bello, come non ne avevo mai visto.
Lasciai in dono al bambino il cesto con tutti i fiori raccolti, e gli chiesi in cambio quel suo unico fiore."
Così dicendo il piccolo folletto aprì la piccola scatola, e alla vista di quel fiore tanto intenso quanto delicato, tutti rimasero incantati.
Allora il più vecchio disse:
"Piccolo Evelino, hai scelto col cuore. Il fiore che hai portato verrà dato alla Terra, perché lo custodisca, e possa farlo nascere.
Esso fiorirà nei campi di grano, e tra le spighe selvatiche sul ciglio dei fossi; mischierà il suo
colore
a quello del sole, perché sempre si ricordi che nacque per portare gioia e serenità."
Quando poi il sole vide il nuovo fiore rosseggiare tra le spighe dorate, commosso per il dono ricevuto, lo ricambiò donandogli la sua luce.
E ancora oggi, nel tramonto delle sere d'estate, i papaveri, come fiammelle accese, portano memoria di quel tempo che fu.
Da:
Come nacquero i papaveri
[Sulle querele ricevute in carriera]
Spesso si concentrano su questioni di
colore
più che di contenuto. Viene messo in campo il tema della reputazione, come è giusto che sia, anche se alcuni politici faticano a rendersi conto che la propria è già abbastanza logorata.
Marco Damilano
Cit. da
rollingstone.it, intervista, dicembre 2017
Frasi di Marco Damilano
[Ai matrimoni]
Gli invitati non devono mai vestirsi né di bianco né di nero. Il nero non è un
colore
da cerimonia. Questo è l'ABC.
Enzo Miccio
Cit. da
Gay.it, intervista, 17 gennaio 2017
Frasi di Enzo Miccio
Il maschilismo non ha
colore
politico. Ricordo un articolo sul Giornale in cui, tra le "santoriane", ero definita "gnocca con la testa".
Luisella Costamagna
Cit. da
corriere.it, intervista, 19 settembre 2011
Frasi di Luisella Costamagna
I
|
Siamo gli uomini vuoti
|
Siamo gli uomini impagliati
|
Che appoggiano l'un l'altro
|
La testa piena di paglia. Ahimè!
|
Le nostre voci secche, quando noi
|
Insieme mormoriamo
|
Sono quiete e senza senso
|
Come vento nell'erba rinsecchita
|
O come zampe di topo sopra vetri infranti
|
Nella nostra arida cantina
|
|
Figura senza forma, ombra senza
colore
,
|
Forza paralizzata, gesto privo di moto;
|
|
Coloro che han traghettato
|
Con occhi diritti, all'altro regno della morte
|
Ci ricordano ‐ se pure lo fanno ‐ non come anime
|
Perdute e violente, ma solo
|
Come gli uomini vuoti Gli uomini impagliati..
|
|
II
|
Occhi che in sogno non oso incontrare
|
Nel regno di sogno della morte
|
Questi occhi non appaiono:
|
Laggiù gli occhi sono
|
Luce di sole su una colonna infranta
|
|
Laggiù un albero ondeggia
|
E voci vi sono
|
Nel cantare del vento
|
Più distanti e più solenni
|
Di una stella che si spegne.
|
|
Non lasciate che sia più vicino
|
Nel regno di sogno della morte
|
Lasciate anche che porti
|
Travestimenti così deliberati
|
Pelliccia di topo, pelliccia di cornacchia, doghe incrociate
|
In un campo
|
Comportandomi come si comporta il vento
|
Non più vicino ‐
|
|
Non quel finale incontro
|
Nel regno del crepuscolo
|
|
III
|
Questa è la terra morta
|
Questa è la terra dei cactus
|
Qui le immagini di pietra
|
Sorgono, e qui ricevono
|
La supplica della mano di un morto
|
Sotto lo scintillio di una stella che si va spegnendo.
|
È proprio così
|
Nell'altro regno della morte
|
Svegliandoci soli
|
Nell'ora in cui tremiamo
|
Di tenerezza
|
Le labbra che vorrebbero baciare
|
Innalzano preghiere a quella pietra infranta.
|
|
IV
|
Gli occhi non sono qui
|
Qui non vi sono occhi
|
In questa valle di stelle morenti
|
In questa valle vuota
|
Questa mascella spezzata dei nostri regni perduti
|
In quest'ultimo dei luoghi d'incontro
|
Noi brancoliamo insieme
|
Evitiamo di parlare
|
Ammassati su questa riva del tumido fiume
|
Privati della vista, a meno che
|
Gli occhi non ricompaiano
|
Come la stella perpetua
|
Rosa di molte foglie
|
Del regno di tramonto della morte
|
La speranza soltanto Degli uomini vuoti.
|
|
V
|
Qui noi giriamo attorno al fico d'India
|
Fico d'India fico d'India
|
Qui noi giriamo attorno al fico d'India
|
Alle cinque del mattino.
|
|
Fra l'idea
|
E la realtà
|
Fra il movimento
|
E l'atto
|
Cade l'Ombra
|
|
Perché Tuo è il Regno
|
Fra la concezione
|
E la creazione
|
Fra l'emozione
|
E la responsione Cade l'Ombra
|
|
La vita è molto lunga
|
Fra il desiderio
|
E lo spasmo
|
Fra la potenza
|
E l'esistenza
|
Fra l'essenza
|
E la discendenza
|
Cade l'Ombra
|
|
Perché Tuo è il Regno
|
Perché Tuo è
|
La vita è
|
Perché Tuo è il
|
|
È questo il modo in cui finisce il mondo
|
È questo il modo in cui finisce il mondo
|
È questo il modo in cui finisce il mondo
|
Non già con uno schianto ma con un lamento.
Thomas Stearns Eliot
Titolo della poesia:
Gli uomini vuoti (The Hollow Men), 1925
Frasi di Thomas Stearns Eliot
Se c'è un Orbán tri
colore
alle porte, se avanza un Frankenstein metà grillino metà padano, gli Aventini diventano inutili. Come lo furono per i plebei romani e i deputati antifascisti.
Massimo Giannini
Cit. da
repubblica.it, 18 marzo 2018
Frasi di Massimo Giannini
Volevo portare una canzone che fosse anche un'opera teatrale, un live in quattro minuti. Non volevo solo farla ascoltare, ma farla vedere. Uno pensa: questo è pazzo. In realtà, ogni canzone ha un
colore
. Si tratta di vestirla.
[Sul brano "Me ne frego", a Sanremo 2020]
Achille Lauro (cantante)
Cit. da
corriere.it, 15 febbraio 2020, intervista
Frasi di Achille Lauro (cantante)
Le buone intenzioni, l'educazione
La tua foto profilo, buongiorno e buonasera
E la gratitudine, le circostanze
Bevi se vuoi ma fallo responsabilmente
Rimetti in ordine tutte le cose
Lavati i denti e non provare invidia
Non lamentarti che c'è sempre peggio
Ricorda che devi fare benzina
Ma sono solo io
E mica lo sapevo
Volevo fare il cantante
Delle canzoni inglesi
Così nessuno capiva che dicevo
Vestirmi male e andare sempre in crisi
E invece faccio sorrisi ad ogni scemo
Sono sincero me l'hai chiesto tu
Ma non ti piace più
Non ti piace più
Scegli il vestito migliore per il matrimonio
Del tuo amico con gli occhi tristi
Vai in palestra a sudare la colpa
Chiedi un parere anonimo e alcolista
Trovati un bar che sarà la tua chiesa
Odia qualcuno per stare un po' meglio
Odia qualcuno che sembra stia meglio
E un figlio di puttana chiamalo fratello
Ma sono solo io
Non so chi mi credevo
Volevo fare il cantante
Delle canzoni inglesi
Così nessuno capiva che dicevo
Vestirmi male e andare sempre in crisi
E invece faccio sorrisi ad ogni scemo
Sono sincero me l'hai chiesto tu
Ma non ti piace più
Non ti piace più
Abbassa la testa, lavora duro
Paga le tasse buono buono
Mangia bio nei piatti in piombo
Vivi al paese col passaporto
Ascolta la musica dei cantautori
Fatti un tatoo, esprimi opinioni
E anche se affoghi rispondi sempre
Tutto alla grande
Però di te m'importa veramente
Aldilà di queste stupide ambizioni
Il tuo
colore
preferito è il verde
Saremo vecchi indubbiamente ma forse meno soli
Volevo fare il cantante
Delle canzoni inglesi
Così nessuno capiva che dicevo
Essere alcolizzato spaccare i camerini
E invece batto il cinque come uno scemo
Sono sincero me l'hai chiesto tu
Sono sincero me l'hai chiesto tu
Ma non ti piace più
Non ti piace più
Non ti piace
Morgan
Cit. da
Sincero
Frasi di Morgan
Cosa vuol dire essere italiani? Avere tutti la pelle dello stesso
colore
e le stesse idee? L'Italia che noi sogniamo per i nostri figli è un paese collegato al resto del mondo. È un'Italia in cui c'è posto per Salvini ma anche per Liliana Segre e, se permettete, per Rula Jebreal.
Rula Jebreal
Cit. da
huffingtonpost.it, 6 gennaio 2020
Frasi di Rula Jebreal
Mio padre, un contabile che non guadagnò mai più di 11.000 dollari all'anno in vita sua, sedeva lì, firmando un assegno di 25 dollari al NAACP
[National Association for the Advancement of
Colore
d People - Associazione nazionale per la promozione delle persone di
colore
]
. Quando gli chiesi perché, rispose che la discriminazione contro chiunque è discriminazione contro tutti noi. Non l'ho mai dimenticato. In effetti, la sua filantropia fu un dono, non solo per quell'organizzazione, ma per me.
Michael Bloomberg
Frasi di Michael Bloomberg
[Sul film Nancy]
L'80 delle persone sul set erano donne e il 60 per cento erano donne di
colore
. Era la prima volta che mi capitava di lavorare in un ambiente come quello e ciò che ho visto era tanta gratitudine e una voglia di dare il massimo che, nel nostro mondo, non è per niente scontata. Uno dei privilegi che viene dall'avere una società di produzione è poter dare lavoro a tante altre donne.
Andrea Riseborough
Cit. da
vanityfair.it, 16 dicembre 2018
Frasi di Andrea Riseborough
Non c'è dubbio che fosse un bel personaggio, interessante, uno da Pulitzer, un uomo anziano ed irascibile che diventa il mentore e il migliore amico di un giovane ragazzo di
colore
.
Sean Connery
Cit. da
Corriere della Sera, 17 febbraio 2001
Frasi di Sean Connery
E mi svolse (fors'anche perché fossi preparato a gli esperimenti spiritici, che si sarebbero fatti questa volta in camera mia, per procurarmi un divertimento) mi svolse, dico, una sua concezione filosofica, speciosissima, che si potrebbe forse chiamare lanterninosofia. Di tratto in tratto, il brav'uomo s'interrompeva per domandarmi: ‐ Dorme, signor Meis? E io ero tentato di rispondergli: ‐ Sì, grazie, dormo, signor Anselmo. Ma poiché l'intenzione in fondo era buona, di tenermi cioè compagnia, gli rispondevo che mi divertivo invece moltissimo e lo pregavo anzi di seguitare. E il signor Anselmo, seguitando, mi dimostrava che, per nostra disgrazia, noi non siamo come l'albero che vive e non si sente, a cui la terra, il sole, l'aria, la pioggia, il vento, non sembra che sieno cose ch'esso non sia: cose amiche o nocive. A noi uomini, invece, nascendo, è toccato un tristo privilegio: quello di sentirci vivere, con la bella illusione che ne risulta: di prendere cioè come una realtà fuori di noi questo nostro interno sentimento della vita, mutabile e vario, secondo i tempi, i casi e la fortuna. E questo sentimento della vita per il signor Anselmo era appunto come un lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso; un lanternino che ci fa vedere sperduti su la terra, e ci fa vedere il male e il bene; un lanternino che projetta tutt'intorno a noi un cerchio più o meno ampio di luce, di là dal quale è l'ombra nera, l'ombra paurosa che non esisterebbe, se il lanternino non fosse acceso in noi, ma che noi dobbiamo pur troppo creder vera, fintanto ch'esso si mantiene vivo in noi. Spento alla fine a un soffio, ci accoglierà la notte perpetua dopo il giorno fumoso della nostra illusione, o non rimarremo noi piuttosto alla mercé dell'Essere, che avrà soltanto rotto le vane forme della nostra ragione? ‐ Dorme, signor Meis? ‐ Segua, segua pure, signor Anselmo: non dormo. Mi par quasi di vederlo, codesto suo lanternino. ‐ Ah, bene... Ma poiché lei ha l'occhio offeso, non ci addentriamo troppo nella filosofia, eh? e cerchiamo piuttosto d'inseguire per ispasso le lucciole sperdute, che sarebbero i nostri lanternini, nel bujo della sorte umana. Io direi innanzi tutto che son di tanti colori; che ne dice lei? secondo il vetro che ci fornisce l'illusione, gran mercantessa, gran mercantessa di vetri colorati. A me sembra però, signor Meis, che in certe età della storia, come in certe stagioni della vita individuale, si potrebbe determinare il predominio d'un dato
colore
, eh? In ogni età, infatti, si suole stabilire tra gli uomini un certo accordo di sentimenti che dà lume e
colore
a quei lanternoni che sono i termini astratti: Verità, Virtù, Bellezza, Onore, e che so io... E non le pare che fosse rosso, ad esempio, il lanternone della Virtù pagana? Di color violetto, color deprimente, quello della Virtù cristiana. Il lume d'una idea comune è alimentato dal sentimento collettivo; se questo sentimento però si scinde, rimane sì in piedi la lanterna del termine astratto, ma la fiamma dell'idea vi crepita dentro e vi guizza e vi singhiozza, come suole avvenire in tutti i periodi che son detti di transizione. Non sono poi rare nella storia certe fiere ventate che spengono d'un tratto tutti quei lanternoni. Che piacere! Nell'improvviso bujo, allora è indescrivibile lo scompiglio delle singole lanternine: chi va di qua, chi di là, chi torna indietro, chi si raggira; nessuna più trova la via: si urtano, s'aggregano per un momento in dieci, in venti; ma non possono mettersi d'accordo, e tornano a sparpagliarsi in gran confusione, in furia angosciosa: come le formiche che non trovino più la bocca del formicajo, otturata per ispasso da un bambino crudele. Mi pare, signor Meis, che noi ci troviamo adesso in uno di questi momenti. Gran bujo e gran confusione! Tutti i lanternoni, spenti. A chi dobbiamo rivolgerci? Indietro, forse? Alle lucernette superstiti, a quelle che i grandi morti lasciarono accese su le loro tombe?
Luigi Pirandello
Cit. da
Il fu Mattia Pascal
Frasi di Luigi Pirandello
Se la vivi bene la nostalgia è sana, se la vivi male fa tristezza. Io ho una sana nostalgia quando ripenso alle mie domeniche passate in viale Zara, seduto sul marciapiede. Avevo 16 anni, nel pieno dell'austerity, con i miei amici il gioco era indovinare il
colore
della prima macchina che passava. Sembravamo trogloditi, e invece no, andavamo al liceo classico. Chissà oggi: io proverei a far fare questo gioco ai ragazzi.
Gerry Scotti
Cit. da
corriere.it, intervista, 7 agosto 2019
Frasi di Gerry Scotti
Cara Bertie, prima mi hai chiesto dov'ero finito; voglio dirtelo. Ero andato in un posto dove non c'è una sola cosa giusta, dove ogni parola fa male, ogni momento è al contrario, ogni cielo è senza
colore
, senza speranza. Ho cercato di tornare a casa, Bertie, ma mi sono perso. E durante il cammino ho incontrato te. E non ho avuto nemmeno il coraggio di rendermi conto che ero arrivato a casa. Una mia amica saggia mi ha detto che tutti abbiamo la nostra casa e ora so che è vero. Spero che tu riceva questa lettera, Bertie. Penso di avere settantacinque probabilità. Perché se la ricevi capirai che in fondo ero lì. Io ho trovato casa, Bertie: ho trovato te. Spero che anche tu trovi presto la tua. Arrivaci più veloce che puoi e scrivimi quando ci sei. Un bacio, Joe.
Joe Nast
Dal film:
Moonlight Mile
Scheda film e trama
Frasi del film
"Cielo" - è ciò che non posso raggiungere!
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La Mela sull'Albero -
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Purché sia impossibile - da cogliere -
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Quella - è "Cielo" - per Me!
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Il
colore
, sulle nubi veleggianti -
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La Regione interdetta -
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Oltre la Collina - oltre la Casa -
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Là - il Paradiso - si trova!
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Le sue Porpore beffarde - i Pomeriggi -
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I creduli - adescano -
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Innamorati - dello Stregone -
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Che ci sdegnò - Ieri!
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* * *
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"Heaven" - is what I cannot reach!
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The Apple on the Tree -
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Provided it do hopeless - hang -
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That - "Heaven" is - to Me!
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The color, on the cruising cloud -
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The interdicted Land -
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Behind the Hill - the House behind -
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There - Paradise - is found!
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Her teazing Purples - Afternoons -
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The credulous - decoy -
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Enamored - of the Conjuror -
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That spurned us - Yesterday!
Emily Dickinson
Frasi di Emily Dickinson
Oh, sentito Jonny? Sei coperto da scarti di sperma di uomini di
colore
. Sembri una Kardashian.
Ted
Dal film:
Ted 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Parla della vita. Parla dell'amore. Parla di noi.
[It's about life. It's about love. It's about us.]
Dal film:
Il colore viola
Scheda film e trama
Frasi del film
Celie
: Di solito faccio finta di non esserci neanche, tanto per lui è la stessa cosa: non mi chiede mai che cosa sento, non mi chiede mai niente di me, mi monta sopra e fa i suoi bisogni.
Shug
: "E fa i suoi bisogni" ?! Ma come sarebbe?! A sentire te è come se andasse di corpo quando fa l'amore.
Celie
: Beh... A me pare così.
Dal film:
Il colore viola
Scheda film e trama
Frasi del film
A stare in galera, in quella galera, c'è mancato poco che ci crepavo. Che cosa brutta miss Celie, ti va di andare in giro e invece niente, ti va di cantare e ti fanno passare la voglia a forza di botte. Ti voglio ringraziare miss Celie, per tutte le cose che hai fatto per me. Io mi ricordo quel giorno che ero nel negozio con miss Milly, ed ero a pezzi... ero a pezzi come non lo ero mai stata... e quando ho visto te ho capito che c'è un dio, ho capito che c'è un dio... e che un giorno sarei tornata a casa in qualche modo.
Sofia
Dal film:
Il colore viola
Scheda film e trama
Frasi del film
Con voi ho passato l'inferno, vostro padre è stato solamente una merda d'asino.
Celie
Dal film:
Il colore viola
Scheda film e trama
Frasi del film
Lui mi picchia quando tu non ci sei... Lui mi picchia perché non sono te!
Celie
Dal film:
Il colore viola
Scheda film e trama
Frasi del film
Celie
: Vuoi dire che Dio è vanitoso?
Shug Avery
: No, non è vanitoso. Vuole godersi le cose belle con noi. Io credo che Dio si incazza se tu, di fronte al
colore
viola di un campo di fiori, neanche te ne accorgi.
Dal film:
Il colore viola
Scheda film e trama
Frasi del film
Albert
: Sei brutta, sei povera, sei negra, sei una donna: non sei niente di niente!
[...]
Celie
: Io sono povera, sono negra, sono anche brutta, ma buon Dio sono viva! Sono viva!
Dal film:
Il colore viola
Scheda film e trama
Frasi del film
La vita finisce presto, il paradiso è eterno.
Celie Harris
Dal film:
Il colore viola
Scheda film e trama
Frasi del film
Cantiamo, gridiamo, balliamo per farci amare.
Shug Avery
Dal film:
Il colore viola
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta una coppia di giovani fidanzati che si fermò ad ammirare le pietre preziose esposte nella vetrina di una gioielleria. Entrati nel negozio venero incantati da diamanti, zaffiri e smeraldi che il gioielliere mostrò loro.
La coppia stava cercando una pietra che rappresentasse simbolicamente il loro amore. Il loro sguardo cadde su una pietra modesta, scura e senza splendore. Il gioielliere lesse la domanda nei loro occhi. E spiegò:
Questo è un opale: è fatto di silice, polvere e sabbia del deserto, e deve la sua bellezza ad un difetto invece che alla sua perfezione. L'opale è una pietra con il cuore spezzato, poiché è pieno di minuscole fessure che permettono all'aria di penetrare all'interno. L'aria, poi, rifrange la luce, e il risultato è che l'opale possiede delle sfumature così incantevoli da essere chiamato "lampada di fuoco", perché ha dentro il soffio di Dio.
Poi il gioielliere prese la pietra e la strinse forte avvolgendola con tutta la sua mano. Continuò:
Un opale perde la sua lucentezza se viene messo in un posto freddo e buio, ma torna ad essere luminoso quando è scaldato dal tepore di una mano oppure è illuminato dalla luce.
L'uomo aprì la mano.
La pietra era un palpito di luce tenera, morbida, carezzevole.
Quella fu la pietra acquistata dai giovani innamorati.
Morale
Quando l'argento o l'ottone si ossidano possiamo pulirli con un prodotto apposito, strofinandoli energicamente. Cosa possiamo fare quando abbiamo bisogno di ridare lucentezza alla nostra vita? Per certi aspetti possiamo paragonarci ad un opale: acquistiamo
colore
e lucentezza solo quando siamo riscaldati dall'amore.
Da:
Gli innamorati, le pietre preziose e l'opale
A me il nero è il
colore
che me piace de più: lo indosso sempre, sopra e sotto, d'estate...
[si ferma imbarazzata]
Senta, ma... è vero che quando il Concilio sarà finito, i preti si sposeranno...?
[a Umberto]
Mara
Dal film:
Ieri oggi domani
Scheda film e trama
Frasi del film
Uffa, neanche la mattina presto si può circolare. Mh, carini, calmi, andate calmi, andate calmi... Ma perché non se ne stanno a casa a dormire tutti questi lavoratori? Almeno la domenica mattina. Fra tre giorni ho il concerto: due ore di sonno assicurato. Meno male. Sono così stanca. Domani mattina c'è il funerale del senatore: devo assolutamente farmi viva. Alle dieci il comitato delle patronesse, a colazione coi suoceri, la sera con gli americani. Il mattino dopo... il mattino dopo? Ah sì, gli orfani di padre Astolfi, poi dal parrucchiere, poi un salto dalla Bichi, poi un'ora di ginnastica, poi di nuovo un salto dal parrucchiere, poi di nuovo un salto dalla Bichi... e poi la premiazione di quegli orfani della della malora. Basta! Basta! Basta! Basta! Via! Via! Via! Un taglio netto, definitivo! Renzo, in questo momento non mi ricordo il
colore
dei tuoi occhi. Caro, con quella faccia seria. È l'uomo migliore che io conosca, così generoso, libero, così niente mondano. Caro, con quei suoi incredibili calzini corti! Eccolo, eccolo là.
[voce fuori campo, pensando mentre guida per le vie di Milano]
Anna Molteni
Dal film:
Ieri oggi domani
Scheda film e trama
Frasi del film
I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino
|
di mezzo maggio in un verde giardino
|
Erano intorno violette e gigli
|
fra l'erba verde, e vaghi fior novelli
|
azzurri gialli candidi e vermigli
|
ond'io porsi la mano a côr di quelli
|
per adornar e' mie' biondi capelli
|
e cinger di ghirlanda el vago crino.
|
I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino.
|
Da poi ch'i' ebbi pien di fiori un lembo,
|
vidi le rose, e non pur d'un
colore
;
|
io colsi allor per empier tutto el grembo,
|
perch'era sì soave il loro odore
|
che tutto mi senti' destar el core
|
di dolce voglia e d'un piacer divino.
|
I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino.
|
I' posi mente: quelle rose allora
|
mai non vi potre' dir quant'eran belle;
|
quale scoppiava della boccia ancora;
|
qual eron un po' passe e qual novelle.
|
Amor mi disse allor: Va', co' di quelle
|
che più vedi fiorir in sullo spino.
|
I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino.
|
Quando la rosa ogni suo' foglia spande,
|
quando è più bella, quando è più gradita,
|
allora è buona a metter in ghirlande,
|
prima che sua bellezza sia fuggita;
|
sicché fanciulle, mentre è più fiorita,
|
cogliàn la bella rosa del giardino...
|
I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino
|
di mezzo maggio in un verde giardino.
Angelo Poliziano
Titolo della poesia:
I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino
Frasi di Angelo Poliziano
«Sei stato mai ad Augusta, tu, Corbera?». Vi ero stato tre mesi da recluta; durante le ore di libera uscita in due o tre si prendeva una barca e si andava in giro nelle acque trasparenti dei golfi. Dopo la mia risposta tacque; poi, con voce irritata: «E in quel golfettino interno, più in su di punta Izzo, dietro la collina che sovrasta le saline, voi cappelloni siete mai andati?» «Certo; è il più bel posto della Sicilia, per fortuna non ancora scoperto dai dopolavoristi. La costa è selvaggia, è vero, senatore? Completamente deserta, non si vede neppure una casa; il mare è del
colore
dei pavoni; e proprio di fronte, al di là di queste onde cangianti, sale l'Etna; da nessun altro posto è bello come da lì, calmo, possente, davvero divino. È uno di quei luoghi nei quali si vede un aspetto eterno di quell'isola che tanto scioccamente ha volto le spalle alla sua vocazione che era quella di servir da pascolo per gli armenti del sole.»
Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Cit. da
La sirena
Frasi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Aprì una delle finestre della torretta. Il paesaggio ostentava tutte le proprie bellezze. Sotto il lievito del forte sole ogni cosa sembrava priva di peso: il mare, in fondo, era una macchia di puro
colore
, le montagne che la notte erano apparse temibilmente piene di agguati, sembravano ammassi di vapori sul punto di dissolversi, e la torva Palermo stessa si stendeva acquetata attorno ai conventi come un gregge al piede dei pastori. Nella rada le navi straniere all'ancora, inviate in previsione di torbidi, non riuscivano ad immettere un senso di timore nella calma maestosa. Il sole, che tuttavia era ben lontano dalla massima sua foga in quella mattina del 13 maggio, si rivelava come l'autentico sovrano della Sicilia: il sole violento e sfacciato, il sole narcotizzante anche, che annullava le volontà singole e manteneva ogni cosa in una immobilità servile, cullata in sogni violenti, in violenze che partecipavano all'arbitrarietà dei sogni. «Ce ne vorranno di Vittori Emanueli per mutare questa posizione magica che sempre ci viene versata!».
Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Cit. da
Il Gattopardo
Frasi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Il ragazzo divenne serio: il suo volto triangolare assunse una inaspettata espressione virile. "Parto, zione, parto fra mezz'ora. Sono venuto a salutarti." Il povero Salina si sentì stringere il cuore. "Un duello?" "Un grande duello, zio. Contro Franceschiello Dio Guardi. Vado nelle montagne, a Corleone; non lo dire a nessuno, sopratutto non a Paolo. Si preparano grandi cose, zione, ed io non voglio restarmene a casa, dove, del resto, mi acchiapperebbero subito, se vi restassi." Il Principe ebbe una delle sue visioni improvvise: una crudele scena di guerriglia, schioppettate nei boschi, ed il suo Tancredi per terra, sbudellato come quel disgraziato soldato. "Sei pazzo, figlio mio! Andare a mettersi con quella gente! Sono tutti mafiosi e imbroglioni. Un Falconeri dev'essere con noi, per il Re." Gli occhi ripresero a sorridere. "Per il Re, certo, ma per quale Re?" Il ragazzo ebbe una delle sue crisi di serietà che lo rendevano impenetrabile e caro. "Se non ci siamo anche noi, quelli ti combinano la repubblica. Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi. Mi sono spiegato?" Abbracciò lo zio un po' commosso. "Arrivederci a presto, Ritornerò col tri
colore
." La retorica degli amici aveva stinto un po' anche su suo nipote; eppure no. Nella voce nasale vi era un accento che smentiva l'enfasi. Che ragazzo! Le sciocchezze e nello stesso tempo il diniego delle sciocchezze.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Cit. da
Il Gattopardo
Frasi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Don Shirley
: Prevede qualche problema nel lavorare per un uomo di
colore
?
Tony Lip
: Lei nel profondo Sud? Prevedo casini.
Dal film:
Green Book
Scheda film e trama
Frasi del film
Dopo che è morto ho fatto due sogni su di lui. Il primo non me lo ricordo tanto bene, lo incontravo in città da qualche parte e mi regalava dei soldi e mi pare che lì perdevo. Ma nel secondo sogno era come se fossimo tornati tutti e due indietro nel tempo, io ero a cavallo e attraversavo le montagne di notte. Attraversavo un passo in mezzo alle montagne. Faceva freddo e a terra c'era la neve, lui mi superava col suo cavallo e andava avanti. Senza dire una parola. Continuava a cavalcare, era avvolto in una coperta e teneva la testa bassa, e quando mi passava davanti mi accorgevo che aveva in mano una fiaccola ricavata da un corno, come usava ai vecchi tempi, e io vedevo il comò alla lu ce della fiamma. Era del
colore
della luna. E nel sogno sapevo che stava andando avanti per accendere un fuoco da qual che parte in mezzo a tutto quel buio e a quel freddo, e che quando ci sarei arrivato l'avrei trovato ad aspettarmi. E poi mi sono svegliato.
Cormac McCarthy
Cit. da
Non è un paese per vecchi
Frasi di Cormac McCarthy
Cavalcarono e cavalcarono, e a est il sole accese pallide strisce di luce, poi una colata più marcata di un
colore
come di sangue che mandò verso l'alto raggi improvvisi allargandosi sulla pianura, e là dove la terra defluiva nel cielo, ai margini del creato, il sole spuntò dal nulla come la testa di un grande fallo rosso fino a uscire completamente dal bordo invisibile per accovacciarsi alle loro spalle, pulsante e ostile.
Cormac McCarthy
Cit. da
Meridiano di sangue
Frasi di Cormac McCarthy
Il vero svantaggio del matrimonio è quello di rendere altruisti e gli altruisti sono privi di
colore
. Mancano di individualità.
Oscar Wilde
Cit. da
Il ritratto di Dorian Gray
Frasi di Oscar Wilde
L'unico elemento di
colore
che sia rimasto nella vita moderna è il peccato.
Oscar Wilde
Cit. da
Il ritratto di Dorian Gray
Frasi di Oscar Wilde
L'India una nazione! Che apoteosi! L'ultima arrivata ne l'in
colore
fratellanza del diciannovesimo secolo! E in quest'ora del mondo sgambettava per prendere il proprio posto! Lei, che non aveva l'eguale se non nel Sacro Romano Impero, sarà forse alla pari col Guatemala e col Belgio! Fielding tornò a deriderlo. Aziz, travolto da una rabbia furiosa, caracollava qua e là senza sapere che fare, e gridò: ‐ Abbasso gli inglesi, ad ogni modo. Questo è certo. Sgombrate, gente, e alla svelta, vi dico. Noi possiamo odiarci l'un l'altro, ma odiamo di piú voi. Se non faccio sgombrare io, lo farà Ahmed, lo farà Karim; ci volessero anche centocinquantacinque anni, ci libereremo di voi, sí, butteremo a mare ogni maledetto inglese, e allora, ‐ galoppò furiosamente contro Fielding, ‐ e allora, ‐ continuò, quasi baciandolo, ‐ voi ed io saremo amici.
‐ Perché non possiamo esserlo subito? ‐ disse l'altro, stringendolo con affetto. ‐ È quello che voglio. È quello che voi volete.
Ma i cavalli non volevano: scartarono di fianco; non voleva la terra, che balzava su in massi tra cui i cavalieri dovevano parare l'uno dietro l'altro; i templi, il lago, la prigione, il palazzo, gli uccelli, le carogne, la Foresteria, che apparvero alla visi quando loro uscirono dalla gola e scorsero Mau ai loro piedi: non volevano, dissero con le loro cento voci: «No, non ancora», e il cielo disse: «No, non qui».
[Explicit]
Edward Morgan Forster
Cit. da
Passaggio in India
Frasi di Edward Morgan Forster
Lo colpì il fatto che ciò che veramente caratterizzava la vita moderna non era tanto la sua crudeltà, né il generale senso d'insicurezza che si avvertiva, quanto quel vuoto, quell'apatia in
colore
.
George Orwell
Cit. da
1984
Frasi di George Orwell
Stringere la mano alla Regina d'Inghilterra è stata una lunga strada dall'essere costretta a sedersi nella zona per i neri sull'autobus che porta nel centro di Wilmington, nella Carolina del Nord.
[Shaking hands with the Queen of England was a long way from being forced to sit in the
colore
d section of the bus going into downtown Wilmington, North Carolina.]
Althea Gibson
Frasi di Althea Gibson
Io avvolta nel tri
colore
: è uno dei momenti in cui sono stata più emozionata nella mia carriera. Avevo appena vinto l'Olimpiade di discesa libera a Pyeongchang. Brividi veri.
Sofia Goggia
Cit. da
gazzetta.it, intervista, 7 aprile 2018
Frasi di Sofia Goggia
Chi è? Io non avere mai visto capelli di quel
colore
!
[dopo aver visto Belle Watling, una prostituta con i capelli tinti]
Mami
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
Questo inchiostro sputa fuori il mio dolore che è nero come il suo
colore
| siero, deiezione del vecchio me che muore.
Ghemon
Cit. da
La soluzione
Frasi di Ghemon
Warren
: Allora, come va la vita dopo la guerra?
Generale Sandford Smithers
: Ho entrambe le gambe, entrambe le braccia... non mi lamento.
Warren
: Avete moglie?
Generale Sandford Smithers
: La febbre se l'è presa all'inizio di questo inverno...
Warren
: Come si chiamava?
Generale Sandford Smithers
: Betsy.
Warren
: Della Georgia?
Generale Sandford Smithers
: Di Augusta. Di Atlanta io e di Augusta lei... Io addestravo cavalli nel Kentucky e suo padre aveva l'allevamento dove compravo gran parte dei miei pony. Avevo fatto un buon affare con lei. Presi la sua dote e comprai un mucchio di alberi di pesco. Mi sistemai nient'affatto male... me la cavai molto meglio di quei buoni a nulla dei miei fratelli, questo è sicuro.
Warren
: Sì, vostro figlio è venuto quassù, anni fa... anche lui parlava bene della mamma.
Generale Sandford Smithers
: Conoscevi mio figlio?
Warren
: Se lo conoscevo? Sì. Sì, lo conoscevo
Generale Sandford Smithers
: Tu non conoscevi mio figlio.
Warren
:
[fa per andarsene]
Come vi pare.
Generale Sandford Smithers
[lo ferma]
: Tu conoscevi mio figlio?
Warren
: Conosco il giorno in cui è morto. E tu?
Generale Sandford Smithers
: No...
Warren
: E vuoi sapere che giorno era?
Generale Sandford Smithers
: Sì!
Warren
: Il giorno... che ha visto... me.
[prende una delle sue pistole e la posa vicino al generale]
Era venuto qui a giocare un pò alla "caccia al negro": all'epoca la ricompensa era cinquemila più la licenza di vantarsi, ma per i ribelli figli della battaglia cinquemila solo per tagliare la testa a un negro... sono soldi facili. Così quei confederati scalavano questa montagna in cerca di fortuna, ma non c'era alcuna fortuna da trovare. Tutti trovavano... solo me. E una volta qui, quei bifolchi cantavano una canzone diversa quando poi si trovavano alla mercè della pistola di un negro: "Dai, lasciamo perdere, eh? Io vado dalla mia parte, tu vai dalla tua...". E' tuo figlio Chester che parla!
Generale Sandford Smithers
: Tu sei solo un dannato bugiardo!!!
Warren
: "Se mi lasci tornare a casa dalla mia famiglia, te lo prometto! Te lo prometto! Non metterò mai più piede nel Wyoming!". Eh eh! Dicevano tutti così! Pregandomi di risparmiarlo, tuo figlio mi raccontò l'intera storia della sua vita. E tu... eri parte della storia, generale. E quando ho capito di avere davanti a me il figlio del bastardo assassino dei negri di Baton Rouge... ho capito che quel giorno me la sarei spassata!
Chris Mannix
: Chiudi subito quella boccaccia negra, bugiardo!!! Generale, non dategli ascolto! Non conosceva vostro figlio, vi ha solo sentito spiegare perchè eravate qui!
Warren
: Era freddo, il giorno in cui ho ucciso tuo figlio... ma non quel freddo del Wyoming, dalle montagne innevate... molto più freddo! In quel freddo giorno, tuo figlio era dalla parte sbagliata della mia pistola. L'avevo fatto spogliare tutto nudo, con le chiappe al vento, poi gli avevo detto di cominciare a camminare. Gli ho fatto muovere quelle chiappe nude per due ore, prima che il freddo lo facesse crollare!
Generale Sandford Smithers
[Ultime parole]
: Tu l' hai conosciuto davvero mio figlio?
Chris Mannix
: No! Non lo ha conosciuto! E' solo un vile negro che cerca di farvi prendere quella pistola!
Warren
: Poi ha cominciato di nuovo a supplicarmi... ma questa volta non mi pregava di tornare a casa! Lo sapeva che non sarebbe mai tornato a casa! E non mi pregava neanche di risparmiarlo, perchè sapeva che non c'erano speranze! L'unica cosa che voleva... era una coperta! Ora, non giudicare severamente tuo figlio, generale! Tu non hai mai avuto tanto freddo quanto tuo figlio quel giorno... tu non hai idea di quello che un uomo che ha tanto freddo farebbe... per una coperta! Vuoi sapere cosa ha fatto tuo figlio? Ho afferrato il mio bel pisello nero, l'ho tirato fuori e ho fatto avvicinare tuo figlio facendolo strisciare nella neve a quattro zampe. Poi ho preso una ciocca di quei capelli neri che aveva sulla nuca, li ho stretti forte... e gli ho ficcato tutto il mio bel pisello colorato fino in fondo alla sua stramaledettisima gola! Ed era piena di sangue, quindi era calda! Oh sì, ci puoi scommettere le chiappe, era caldissima! E CHESTER CHARLES SMITHERS HA SUCCHIATO TUTTO QUEL BEL PALO CALDO PIU' A LUNGO CHE HA POTUTO! Inizi a farti un'idea, eh? Tuo figlio, un bell'uccello nero tutto in bocca... lui che si agita, che trema, che piange... mentre io rido!
[ride sguaiatamente]
E lui... che non capisce! Ma tu capisci, non è vero Sandy? Non gliel'ho mai data la coperta a tuo figlio, neanche dopo tutto quello che aveva fatto, e lui aveva fatto proprio tutto quello che avevo chiesto! Niente coperta! La coperta era solo la straziante promessa di un bugiardo... un pò come quelle divise che i nordisti distribuirono alle truppe di
colore
che voi sceglieste di non riconoscere! Ora che pensi di fare, vecchio? Vuoi passare i prossimi due/tre giorni a ignorare il negro che ha ucciso tuo figlio? A ignorare che l'ho fatto soffrire? A ignorare che gli ho fatto leccare da cima a fondo il mio bastone? La cosa più idiota che tuo figlio abbia mai fatto... è stata quella di farmi sapere... che era tuo figlio!
[il generale afferra la pistola e tenta di sparare a Warren, ma questi lo anticipa e lo uccide sparandogli con la sua seconda pistola.]
Dal film:
The Hateful Eight
Scheda film e trama
Frasi del film
In casa Navarra era festa, quella sera. Il povero barone don Raimondo, che arrabattavasi da anni ed anni in mezzo ai debiti e agli altri guai, colla croce di due figlie da marito per giunta, ne dava una, delle figliuole, al figlio unico di don Nunzio Rametta, ch'era entrato nella zolfara dei Navarra senza scarpe ai piedi e col piccone in mano, ed ora aveva denari a palate e si chiamava col don. La ragazza, è vero, s'era fatta tirare pei capelli a dir di sì, non per l'umiliazione di dover scendere sino al figliuolo di un zolfataro e diventare signora Rametta senz'altro, ahimè, i guai della casa baronale li conosceva anche lei, e il viso rosso se l'era dovuto fare altre volte, quando i creditori venivano a chiedere il fatto loro, gridando e strepitando, e lei doveva dire che il babbo non era in casa ma pure, alla sua età, ci aveva in capo il suo romanzetto anch'essa, e ne aveva fatto del piangere per strapparsi dal cuore Lucio Santoro, suo cugino, prima di chinare il capo al matrimonio col figlio di Rametta! Basta, parenti amici il cugino don Rocco sopratutto, gliene avevano dette tante: Ma che siete pazza? Rifiutare un terno al lotto! Quell'altro che non possiede nulla! Ma guarda il povero papà tuo! E ora suo padre, in maniche di camicia e cravatta bianca, arrampicato su di una vecchia seggiola di cucina, stava accendendo la lumiera di Venezia in sala, per la cerimonia del contratto nuziale, raso di fresco, e sfavillante di contentezza, pover'uomo. Isidoro, in gala anche lui, colla livrea antica sui calzoni di
colore
, era tutto intento a dargli una mano, se mai, col viso in aria.
Giovanni Verga
Cit. da
Dal tuo al mio
‐ Incipit
Frasi di Giovanni Verga
McCoy
: Oddio, Spock!
[ha una spina di metallo infilzata nel fianco]
Forza, si metta seduto... Okay, okay, piano...
[lo distende]
Okay, ora si rilassi, andrà tutto bene!
Spock
: L'ottimismo forzato nella sua voce suggerisce che cerca di infondere una sensazione di calma per...
McCoy
: Okay, basta stronzate!
Spock
: Dottore, come possono degli escrementi avere una qualche rilevanza nella nostra condizione?
McCoy
[Spock fa per rialzarsi]
: Woah, che vuole fare?!
Spock
: Non ci possiamo fermare...
McCoy
: Spock, le ha perforato la regione iliaca!
Spock
: Il tempo è un fattore vitale!
McCoy
: È esattamente quello che cerco di dirle, se non lo tiro fuori, lei morirà! E se lo tiro fuori e non blocco l'emorragia, lei morirà.
Spock
: Scelta non facile, lo ammetto...
McCoy
: Non lo è nemmeno per me, mi creda... Allora, sempre che mi ricordi bene, i vulcaniani hanno il cuore dove gli umani hanno il fegato?
Spock
: Esattamente, dottore.
McCoy
: Già, questo spiega alcune cose! È stato fortunato: due centimetri più in là e ora sarebbe morto. Ah, io proprio non capisco... Perché ci hanno attaccato? Insomma, hanno fatto tutto questo per un gingillo che quelle creaturine non volevano?
Spock
: Non è saggio banalizzare ciò che semplicemente non si capisce, dottore. Dovremmo desumere che sia più importante di un "gingillo".
McCoy
: Direi che mi ha appena insultato due volte, Spock.
[fa arroventare una punta di metallo con un'arma dei droni]
Okay, va bene, Spock... Ora mi dica una cosa: che
colore
preferisce?
Spock
: Non vedo la rilevanza di...
[McCoy gli estrae la spina e cauterizza la ferita col metallo rovente]
AAAAAArgh!!!
McCoy
: Sì... Fa meno male se fatto di sorpresa!
Spock
: Se posso utilizzare un gergo che le è familiare, le confermo che la sua teoria è decisamente una stronzata...
Dal film:
Star Trek Beyond
Scheda film e trama
Frasi del film
Dopo la prima laurea in filosofia mio padre aveva già scelto il
colore
del taxi che voleva farmi guidare perché diceva che non sarebbe servita a nulla.
Sergio Marchionne
Frasi di Sergio Marchionne
Un referendum sulla Costituzione non può avere
colore
politico, ed è allucinante che un Presidente del Consiglio
[Matteo Renzi]
dica che il voto sulla Costituzione è un voto pro o contro di lui! Ed è ancora più allucinante ‐ e non capisco come non saltiate su quelle sedie su cui invece state ben attaccati ‐ che un Ministro
[Maria Elena Boschi]
dica che chi vota «no», chi esprime una propria opinione contraria al Governo sul referendum, sulla Costituzione, possa per questo essere equiparato a CasaPound. Questo è allucinante! Allora vogliamo parlare di fascismo? E parliamone! Perché allora un ministro dovrebbe porsi innanzitutto un problema, e il Governo dovrebbe porselo, questo problema: di guardare alle proprie azioni, perché non è nelle parole che il fascismo ha sconvolto la società italiana, bensì nei fatti. E quanto ai fatti, è un fatto che sulla legge sui diritti civili nella storia della Repubblica italiana post-fascista non c'è stato un Governo che ha posto la fiducia, figuriamoci la doppia fiducia! È un fatto che su una legge elettorale non c'è Governo che abbia posto la fiducia, tranne il Governo fascista! E allora qualcuno prima di parlare dovrebbe guardare alle proprie azioni, dovrebbe guardarsi allo specchio e pensare un po' se ha diritto di parola su un dibattito così delicato!
Alfonso Bonafede
Cit. da
Camera dei deputati, Seduta n. 621, 10 maggio 2016
Frasi di Alfonso Bonafede
[Dopo la vittoria con la Juventus del campionato 2014-2015]
A inizio stagione qualcuno andava in giro a dire che questa squadra ormai aveva chiuso un ciclo e che certe vittorie ce le saremmo scordate e invece rieccoci qui, col quarto tri
colore
di fila
[...]
. Una grande cavalcata, siamo stati bravi a mantenere la fame di sempre, dimostrando la voglia di alzare sempre l'asticella. Il rischio, dopo i tre anni precedenti, era quello di accontentarsi. Abbiamo dimostrato di essere i più forti in campo, e non a parole.
Giorgio Chiellini
Cit. da
Tuttosport, 3 maggio 2015
Frasi di Giorgio Chiellini
E so molto bene che non ci sarai.
|
Non ci sarai nella strada,
|
non nel mormorio che sgorga di notte
|
dai pali che la illuminano,
|
neppure nel gesto di scegliere il menù,
|
o nel sorriso che alleggerisce il "tutto completo" delle sotterranee,
|
nei libri prestati e nell'arrivederci a domani.
|
|
Nei miei sogni non ci sarai,
|
nel destino originale delle parole,
|
nè ci sarai in un numero di telefono
|
o nel
colore
di un paio di guanti, di una blusa.
|
Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,
|
e non per te comprerò dolci,
|
all'angolo della strada mi fermerò,
|
a quell'angolo a cui non svolterai,
|
e dirò le parole che si dicono
|
e mangerò le cose che si mangiano
|
e sognerò i sogni che si sognano
|
e so molto bene che non ci sarai,
|
nè qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
|
nè la fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
|
Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
|
e quando ti penserò, penserò un pensiero
|
che oscuramente cerca di ricordarsi di te.
Julio Cortázar
Titolo della poesia:
Il Futuro
Frasi di Julio Cortázar
Lascia perdere il
colore
dei capelli! Questo è un paglia e fieno che se fa a Miami!
Armando Feroci
Dal film:
Gallo cedrone
Scheda film e trama
Frasi del film
Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire. | Chi è contento che sulla terra esista la musica. | Chi scopre con piacere una etimologia. | Due impiegati che in un caffè del Sur giocano in silenzio agli scacchi. | Il ceramista che premedita un
colore
e una forma. | Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace. | Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto. | Chi accarezza un animale addormentato. | Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto. | Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson. | Chi preferisce che abbiano ragione gli altri. | Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.
[I giusti]
Jorge Luis Borges
Cit. da
La cifra
Commenti:
1
Frasi di Jorge Luis Borges
Come quando ti avvicini a un arazzo, lo osservi da dietro e ti accorgi di come i puntini colorati che formano il disegno risultino da fili dello stesso
colore
che compaiono, scompaiono e ricompaiono ancora, dopo un cammino sotterraneo, in qualche punto lontano. Adesso provi qualcosa di simile. Ti sembra d'un tratto che le migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di frammenti di vita che hai disseminato nei tuoi quarantotto anni, gli svariati punti di vista degli altri su di te, i te stessi moltiplicati nella visione di tutti gli altri, non siano altro che i puntini di un arazzo che emergono inattesi da fili nascosti, fili che hanno fatto lunghi e nascosti percorsi.
Gianrico Carofiglio
Cit. da
Il bordo vertiginoso delle cose
Frasi di Gianrico Carofiglio
Rashid
: Ehi! Che... che ci fate voi qui di domenica?
Doreen
: Abbiamo deciso di fare un picnic. Vuoi venire con noi?
Rashid
: Sì, certo. Un secondo e arrivo.
Doreen
: Okay.
Cyrus
: Andiamo.
Rashid
: Oddio!
Cyrus
: Salve.
Rashid
: No, ci penso io!
Paul
: Ciao, ragazzo.
Rashid
: Wow, ti hanno fatto proprio un bel lavoro.
Auggie
: Salve.
Paul
: È per documentarmi. Sto scrivendo una scena nel romanzo, in cui parlo di spese mediche, detraibili dalle tasse al 100%.
Auggie
: Vallo a dire al servizio riscossione tributi.
Cyrus
: Ah, sono amici tuoi? Credevo fossero clienti.
Auggie
: Sì, siamo amici suoi, ma siamo anche clienti.
Cyrus
: Ah, sì?
Paul
: Siamo venuti a consegnare della biancheria pulita.
Rashid
: No, no, è tutto a posto. Sono amici davvero.
Cyrus
: Cyrus Cole.
Auggie
: Augustus Wren, piacere.
Cyrus
: Piacere mio.
Paul
: Paul Benjamin.
Cyrus
: Eh, strano. Si chiama come te.
Rashid
: Beh, anche tu e Junior avete lo stesso nome, no?
Cyrus
: Eh, sì, ma lui è mio figlio. Insomma, il sangue del mio sangue. Tu hai il suo nome, non siete neanche dello stesso
colore
.
Rashid
: Ci siamo conosciuti proprio al Club Internazionale della Gente che ha lo Stesso Nome. Che tu ci creda o no, ci sono 846 Paul Benjamin in America, ma soltanto due nell'area di New York, è per questo che siamo diventati molto amici. Siamo gli unici due che vanno alle riunioni.
Auggie
: Condisci troppo, ragazzo. Perché non semplifichi e gli dici chi sei veramente?
Cyrus
: Ma che succede?
Paul
: Forse dovresti chiederlo a lui.
Auggie
: Dai, Rashid, vuota il sacco.
Doreen
: Rashid?
Paul
: Qualche volta. È il suo nome di battaglia.
Cyrus
: Non capisco di che state parlando. Mi aiuti?
Auggie
: Forza. Il tuo vero nome. Quello sul certificato di nascita.
Rashid
: Thomas.
Cyrus
: Paul, Rashid, Thomas... qual è quello buono?
Rashid
: Thomas.
Cyrus
: Thomas.
Auggie
: Forza, forza, pappamolle! Dillo tutto! Per intero. Nome e cognome, diglieli.
Rashid
: Che cambia?
Paul
: Se non cambia niente perché non lo dici?
Rashid
: Sentite, volevo dirglielo al momento giusto. Al momento giusto!
Auggie
: Non c'è un momento migliore di questo, amico.
Cyrus
: Beh, ti sto ascoltando.
Rashid
: Thomas Cole. Mi chiamo Thomas Jefferson Cole.
Cyrus
: Mi prendi per il culo? Mi stai... mi stai sfottendo? Mi stai sfottendo? Non permetterò che... un vermiciattolo venga qui a prendermi in giro! Mi prendi in giro?
Doreen
: Cyrus!
Rashid
: Che ti piaccia o no...
Cyrus
: Mi prendi in giro?
Rashid
: Che ti piaccia o no, mi chiamo Cole, proprio come te.
Paul
: Ora chiedigli chi era sua madre.
Cyrus
: Non mi piace. Non mi piace per niente. Vai di sopra. Prepara il picnic, va bene?
Rashid
: Louisa Vail.
Cyrus
: Sta' zitto!
Rashid
: Te la ricordi?
Cyrus
: Sta' zitto! Chiudi quella bocca del cazzo!
Doreen
: Ehi! Ehi!
Auggie
: Auh!
Paul
: Auh!
Doreen
: Non lo toccare! Non mettetegli le mani addosso!
Rashid
: Aaah!
Cyrus
: Sei un bugiardo! Sei un bugiardo!
Doreen
: Smettetela, voi due!
Cyrus
: Bugiardo!
Doreen
: Smettetela! Smettetela! Smettetela! È tuo figlio, dannazione! Tuo figlio!
Cyrus
: Sei un bugiardo! Sei un bugiardo!
Doreen
: Smettila! Il tuo figlio di merda!
Cyrus
: Bugiardo! Bugiardo!
Doreen
: Basta! Basta!
Cyrus
: Bugiardo!
Doreen
: Càlmati, Cyrus, càlmati!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Finché il
colore
della pelle di un uomo | non sarà più importante del
colore
dei suoi occhi, | io dico guerra.
Bob Marley
Cit. da
War
Frasi di Bob Marley
Ho pianto per tutti i colori dei fiori e per l'attimo esatto in cui si schiudono. Ho pianto per l'azzurro del mare e per la spuma bianca, per il vento che muove i rami, per i pomeriggi silenziosi d'estate. Per la mia moka del caffè. Per la bellezza di un bicchiere di vino rosso, per il
colore
della frutta e per i peperoni gialli. Ho pianto a dirotto per ogni tramonto e per ogni alba, per ogni bacio dato e per ogni lacrima asciugata. Per ogni cosa bella che ritorna, per la strada verso casa la sera. Per tutto il tempo che non tornerà. Per ogni brivido vissuto, per ogni sguardo appoggiato. Ho pianto per il modo in cui mio nonno camminava e per la sua malinconia.
Fabio Volo
Cit. da
Un posto nel mondo
Frasi di Fabio Volo
Nella mia vita, quando ho avuto bisogno di sapere se il tempo sarebbe cambiato, solitamente mi rivolgevo a mia nonna. Non ha mai sbagliato un colpo. La sua frase era: "Mi fanno male le gambe, domani piove." E il giorno dopo pioveva. Da bambino avevo anche una statuetta della Madonna che cambiava
colore
in base al tempo, ma le gambe della nonna erano più infallibili della Madonna.
Fabio Volo
Cit. da
Il giorno in più
Frasi di Fabio Volo
Forrest
: Quel giorno, non so proprio perché, decisi di andare a correre un po', perciò corsi fino alla fine della strada, e una volta lì pensai di correre fino alla fine della città.
Giornalista
: Il presidente Carter, per un collasso, è svenuto fra le braccia degli agenti alla sicurezza...
Forrest
: E una volta lì pensai di correre attraverso la contea di Greenbow. Poi mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre attraverso il bellissimo stato dell'Alabama, e cosi feci. Corsi attraverso tutta l'Alabama, e non so proprio perché continuai a andare. Corsi fino all'oceano, e una volta lì mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui tanto vale girarmi e continuare a correre. Quando arrivai a un altro oceano, mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui, tanto vale girarmi di nuovo e continuare a correre. Quando ero stanco dormivo, quando avevo fame mangiavo, quando dovevo fare ... insomma, la facevo!
Signora
: E così, lei ha corso e basta.
Forrest
: Già. Pensavo tanto a mamma, a Bubba e al tenente Dan. Ma soprattutto pensavo a Jenny. Pensavo tanto a lei.
Annunciatrice
: Da più di due anni, ormai, un uomo di nome Forrest Gump, un giardiniere di Greenbow, in Alabama, fermandosi solo per dormire, corre attraverso l'America. Il servizio è di Charles Cooper.
Charles Cooper
: Per la quarta volta nel suo viaggio attraverso l'America, Forrest Gump, un giardiniere di Greenbow, in Alabama, oggi sta per attraversare di nuovo il fiume Mississippi.
Jenny
: Che mi venga un colpo! Forrest!
Cooper
: Signore, perchè corre?
I Reporter
: Perché corre?
II Reporter
: Lo fa per la pace nel mondo?
III Reporter
: Lo fa per i senza tetto?
II Reporter
: Corre per i diritti delle donne?
Cooper
: Oppure per l'ambiente?
I Reporter
: O per gli animali?
III Reporter
: Contro le armi nucleari?
Forrest
: Non riuscivano a credere che uno poteva correre tanto senza una ragione particolare.
II Reporter
: Ma perchè fa questo?
Forrest
: Avevo voglia di correre. Avevo voglia di correre.
Corridore
: È lei. Non ci posso credere, è lei!
Forrest
: Ora, non so perché, quello che facevo sembrava avere un senso per le persone.
Corridore
: È come se in testa mi sia suonata una sveglia. Mi sono detto: "Ecco uno che ha raggiunto un equilibrio. Ecco uno che ha giù chiaro tutto quanto. Ecco uno che ha la risposta". La seguirò dovunque, signor Gump.
Forrest
: E così ebbi compagnia. E poco dopo, ebbi ancora più compagnia. E poi, si unì ancora altra gente. Qualcuno più tardi disse che avevo dato una speranza alle persone. Naaa... No, io non sono un pozzo di scienza, ma qualcuna di quelle persone mi chiese se potevo aiutarla.
Hippie
: Ehi amico! Ehi, senti, chissà se puoi aiutarmi, eh? Senti, mi occupo di adesivi per automobili, e sto cercando di trovare un bello slogan, e visto che sei stato di così grande ispirazione per la gente di qui, pensavo che magari potevi aiutarmi a farmi venire... Wow! Amico, hai visto? Hai appena pestato una grossa merda di cane!
Forrest
: Capita.
Hippie
: Cosa, la merda?
Forrest
: Qualche volta. Qualche anno dopo sentii che quel tizio riuscì a trovare uno slogan per un adesivo per automobili e ci fece un sacco di soldi. Un'altra volta, stavo correndo, e uno che aveva perso tutti i suoi soldi nel commercio delle magliette voleva mettere la mia faccia su una maglietta, ma non sapeva disegnare bene, e non aveva una macchina fotografica.
Uomo
: Tenga, usi questa. Tanto quel
colore
non piace a nessuno.
Forrest
: Sorridi alla vita! Qualche anno dopo, scoprii che quel tale riuscì a trovare un'idea per una maglietta. E ci fece un sacco di soldi. Comunque, come dicevo, avevo tanta compagnia. Mamma diceva sempre: "Devi gettare il passato dietro di te prima di andare avanti". E col fatto che correvo c'entrava questo, credo. Avevo corso per tre anni, due mesi, 14 giorni e 16 ore.
Corridore
: Zitti! Zitti! Sta per dire qualcosa!
Forrest
: Sono un po' stanchino. Credo che tornerò a casa ora.
Corridore
: E adesso noi che cosa facciamo?
Forrest
: E tutt'a un tratto, finirono i miei giorni di corridore.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Forrest
: Due settimane dopo, lasciai il Vietnam.
Cronista
: La cerimonia ha preso l'avvio con un franco discorso del presidente riguardo ad un ulteriore intensificazione della guerra in Vietnam. Il presidente Johnson ha conferito quattro Medaglie d'Onore a uomini di ciascuna delle Forze Armate.
Lyndon B. Johnson
: L'America ha un debito di gratitudine con te, figliolo. Mi hanno detto che sei stato ferito. Dove ti hanno colpito?
Forrest
: Nel posteriore, signore.
Johnson
: Dev'essere uno spettacolo. Sarei curioso di vederlo. Ah, ah, ah, ah, ah! Perbacco, figliolo!
Forrest
: E dopo, mamma se ne andò in albergo a sdraiarsi un po', così io mi misi a passeggiare per vedere la capitale della nostra Nazione.
Isabel
: Ho qui i veterani. Che ci devo fare con loro?
Hilary
: Come mai sei venuta così tardi? È mezz'ora che ti stiamo aspettando! Metti subito tutti in fila, hai capito?
Forrest
: Per fortuna che mamma riposava, perchè le strade erano piene zeppe di persone che guardavano tutte le statue e i monumenti. Alcune persone poi strillavano e spingevano.
Hilary
: Avanti, coraggio, mettiti in fila. Bene. E ora seguitemi! Forza! Diamoci da fare!
Forrest
: Dovunque andavo dovevo mettermi in fila.
Isabel
: Forza, seguitemi!
Hilary
: Tutti in fila, per favore, ragazzi! Muoversi, muoversi! Resta qui.
Veterano
: Lo sai? Sei un brav'uomo se fai questa cosa. Bravo!
Forrest
: Okay.
Abbie Hoffman
: ... un fottuto impostore che sta alla Casa Bianca! Johnson, non ti seguiremo mai più! Mai più!
Forrest
: C'era un uomo che faceva una chiacchieratina. E non so perché, per camicia aveva una bandiera americana.
Hoffman
: E adesso farò venire qui sopra i soldati che vi parleranno della guerra...
Forrest
: E gli piaceva tanto usare quella parolaccia che comincia per "F". "F" questo, "F" quello... E quando usava quella parolaccia che comincia per "F", la gente, non so perché, beh, applaudiva sempre.
Hoffman
: ... questi ragazzi dovranno dire a Johnson dove se la deve ficcare la sua fottuta guerra! Ehi! Ehi! Ehi! Ehi, amico! Vieni quassù, bello!
Hillary
: Forza, forza! Avanti, tu, sali! Avanti. Su, muoversi, muoversi, muoversi!
Spettatrice
: Vai, amico, parla.
Hoffman
: Parlaci un po' della guerra, amico.
Forrest
: La guerra nel Vietnam?
Hoffman
: La guerra nel Viet-fottuto-nam! Sì!
I Spettatore
: Voce!
II Spettatore
: Mai più il Vietnam!
Forrest
: Beh... C'era solo una cosa che potevo dire sulla guerra nel Vietnam. C'è solo una cosa che posso dire sulla guerra nel Vietnam. Nel Vietnam il tuo...
I Spettatrice
: Microfono!
II Spettatrice
: Voce!
Hillary
: Te lo spacco sulla testa, brutto porco schifoso!
Isabel
: Ma che cazzo ha combinato?
I Spettatore
: Non si sente niente!
II Spettatore
: Più forte!
I Spettatrice
: Microfono!
II Spettatrice
: Voce!
Hillary
: Questo... Questo qua! Dammelo! Ci siamo!
Forrest
: E non ho altro da dire su questa faccenda.
Hoffman
: Sei stato grande, amico. Hai detto tutto. Come ti chiami, amico?
Forrest
: Mi chiamo Forrest. Forrest Gump.
Hoffman
: Forrest Gump.
Folla
: Gump!
Jenny
: Forrest! Forrest!
Forrest
: Jenny!
Jenny
: Forrest! Ehi!
Forrest
: Fu il momento più felice della mia vita. Jenny e io eravamo di nuovo come pane e burro. Mi portò in giro e mi presentò anche dei suoi nuovi amici.
Ruben
: Tira questa tenda, bello! E sposta il tuo culo bianco lontano dalla finestra. Non lo sai che siamo in guerra qui?
Jenny
: Ehi, senti! È a posto! È a posto! È uno di noi.
Masai
: Te lo dico io chi siamo noi.
Wesley
: Dove diavolo sei stata?
Jenny
: Per caso ho incontrato un mio amico, lui. Non immaginavo che mi stessi aspettando. Credevo che...
Masai
: Il nostro scopo è di proteggere i nostri leader di
colore
dall'attacco razzista di quei maiali che vogliono brutalizzare i nostri leader neri, violentare le nostre donne, e distruggere le nostre comunità nere.
Wesley
: Chi è l'ammazzabambini?
Jenny
: È quel mio caro amico di cui ti ho parlato. Forrest Gump. Forrest, questo è Wesley. Viviamo insieme a Berkeley, lui è il presidente della sezione universitaria degli studenti di sinistra.
Masai
: E ti voglio dire un'altra cosa.
Wesley
: Ti devo parlare.
Jenny
: Sì, ma aspetta un minuto.
Wesley
: No, adesso, maledizione!
Masai
: Noi siamo qui per offrire protezione e aiuto a quelli che hanno bisogno del nostro aiuto, perchè noi, le Pantere Nere, siamo contro la guerra nel Vietnam. Sì, siamo contro ogni guerra in cui i soldati neri vengono mandati al fronte a crepare per un paese che li odia.
Wesley
: Allora?
Masai
: Sì, siamo contro ogni guerra in cui i soldati neri vanno a combattere e vengono brutalizzati e uccisi nelle loro comunità mentre di notte dormono nei loro letti. Sì, siamo contro tutte queste azioni razziste e imperialiste dei bianchi...
Jenny
: Smettila! Smettila! Forrest! Basta! Basta!
Wesley
: Oddio... Non avrei mai dovuto portarti qui. Avrei dovuto saperlo che avresti fatto soltanto puttanate!
Forrest
: Non dovrebbe picchiarti quello, Jenny.
Jenny
: Andiamo, Forrest.
Forrest
: Scusate se ho rovinato la vostra festa della Pantera Nera.
Jenny
: Quando fa così gli viene senza volerlo, davvero.
Forrest
: Io non ti farei mai del male, Jenny.
Jenny
: Questo lo so bene, Forrest.
Forrest
: Volevo essere il tuo... fidanzato.
Jenny
: Quest'uniforme è da sballo, Forrest. Ti fa bellissimo. Sul serio.
Forrest
: Sai una cosa?
Jenny
: Cosa?
Forrest
: Sono contento che stiamo insieme nella nostra capitale.
Jenny
: Anch'io, Forrest.
Forrest
: Andammo in giro tutta la notte, Jenny e io...
Jenny
: Devo dirti un sacco di cose. È incredibile cosa mi è successo...
Forrest
: ... parlando soltanto. Mi raccontò di tutti i viaggi che aveva fatto e di come aveva scoperto il modo di allargare la sua mente e di imparare a vivere in armonia, che deve stare da qualche parte verso ovest, perchè lei andò a finire in California.
Hippie
: Ehi. Qualcuno vuol venire a San Francisco?
Jenny
: Ci vengo io.
Hippie
: Sarà uno schianto!
Forrest
: Fu una notte davvero speciale per noi due. Per me poteva non finire mai. Non te ne andare, Jenny.
Jenny
: È necessario, Forrest.
Wesley
: Jenny? Le cose ci sono sfuggite di mano. È solo questa guerra e quel bugiardo figlio di puttana di Johnson... Non ti farei mai del male. Lo sai questo.
Forrest
: Sai cosa penso io? Penso che ora è meglio se torni a Greenbow, in Alabama!
Jenny
: Forrest, abbiamo una vita diversa noi due.
Forrest
: Questa tu la devi tenere.
Jenny
: Forrest, io non la posso accettare.
Forrest
: L'ho avuta solo facendo quello che mi hai detto di fare.
Jenny
: Perchè sei così buono con me?
Forrest
: Sei la mia ragazza.
Jenny
: Sarò sempre la tua ragazza.
Forrest
: E tutt'a un tratto se n'era andata. Via di nuovo dalla mia vita.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Difficile come una città
Con mille strade, semplice
Come le luci di un paese in festa,
Fragile come una verità
Che non so dire, unica come la natura della frutta
Come la certezza
Che sei un respiro bellissimo,
Sei un fiore che non ha solo un
colore
Francesco Silvestre
Cit. da
Dove è sempre sole
Frasi di Francesco Silvestre
Fantastico sapere che non ho
Bisogno di una bussola perché so
Che tu non sei sud, che tu non sei il nord.
Tu sei un respiro bellissimo,
Sei un fiore che non ha solo un
colore
.
Francesco Silvestre
Cit. da
Dove è sempre sole
Frasi di Francesco Silvestre
Altoparlante
: Frank Water ai ricambi.
Marge
: Per la miseria! Per la miseria! Se la sta squagliando! Mi ha piantato qui come una scema! Come... Come si fa a prendere la linea esterna? Ecco.
Agente
: Polizia.
Marge
: Il detective Sibert, per favore.
Alan Stuart
: Ti ho detto che è finita, pensavo di essere stato chiaro.
Amanda
: Oh, sì, non avere paura, sei stato chiarissimo, ma c'è una novità.
Alan
: Quale?
Amanda
: Un piccolo dettaglio che potrebbe però rivelarsi un grosso problema. Sono incinta.
Alan
: Come?
Amanda
: Sono incinta. Ho appena fatto il test di gravidanza e mi hanno rilasciato un certificato. Non ci sono dubbi: aspetto un bambino da te.
Alan
: Ah! Devo ammettere che l'hai studiata bene per incastrarmi. Forse con qualcun altro avrebbe potuto funzionare...
Carl
: Ih, ih, ih, ih!
Alan
: ... ma con me no.
Carl
: Vedessi com'è ridotto l'altro!
Alan
: Ti ho detto che è finita, per sempre!
Amanda
: ... non capisci, io porto tuo figlio dentro di me, non puoi comportarti come se niente fosse.
Alan
: Sei tu che non capisci!
Carl
: Oh, cazzo, che le è successo?
Alan
: Non ti amo! Non ti voglio più vedere! Non voglio più avere niente a che fare con te!
Gaear
: Aveva cominciato a strillare.
Alan
: Provaci con qualcun altro, forse riuscirai a farti sposare!
Carl
: Oh, Cristo... Ho preso i soldi.
Amanda
: Non voglio sposare qualcun altro.
Carl
: Tutti quanti, tutti e 80mila.
Amanda
: Tu sei il padre del bambino, ed è te che voglio avere vicino a me, per sempre.
Alan
: Smettila, Amanda.
Carl
: Quaranta per te e quaranta per me.
Alan
: Non farmi innervosire.
Amanda
: Povero bambino!
Carl
: Siamo a posto.
Amanda
: Sei ancora capace di provare dei sentimenti...
Carl
: Puoi prenderti il mio furgone. Io prendo la Ciera.
Gaear
: Quella la dividiamo.
Carl
: Come cazzo facciamo a dividere in due una macchina? Con una motosega?
Gaear
: Chi la prende liquida la metà all'altro.
Carl
: Aspetta, non se ne parla nemmeno. Hai visto qui, cazzo? Mi ha sparato, lo vedi? Mi ha sparato in faccia Sono andato io a prendere il malloppo, e mi sono beccato una pallottola in faccia! Sto in piedi da 36 fottute ore del cazzo! Me la prendo io la macchina, vaffanculo, è mia! Brutto stronzo! È una settimana che sopporto le tue stronzate! Hai capito? Hai capito? Eh, già, lo stronzo è muto. E quando vedi il tuo amico Shep, digli che se lo incontro, gli spacco il culo! Aaah!
Lou
: E ha detto che la moglie di Lundegaard è stata rapita mercoledì.
Marge
: Il giorno dei tre omicidi.
Lou
: Già.
Marge
: E chi è che l'ha detto?
Lou
: Il commercialista del suocero di Lundegaard.
Marge
: Il commercialista di Gustafson?
Lou
: Esatto.
Marge
: Ma non abbiamo ancora trovato Gustafson.
Lou
: Lo stiamo cercando.
Marge
: Non ricevo bene, Lou.
Lou
: Lo stiamo cercando.
Marge
: Ricevuto. E anche Lundegaard?
Lou
: Sì. Dove ti trovi, Marge?
Marge
: Sono praticamente a casa. Sto facendo un giro intorno al Moose Lake.
Lou
: Ah, quel chiacchierone di Gary!
Marge
: Sì, è un chiacchierone. Quindi anche la polizia di Stato li cerca, Gustafson e Lundegaard.
Lou
: Già, ricerca a tappeto. Li troveremo.
Marge
: Ricevuto.
Lou
: Sì, abbiamo una buona pista...
Marge
: La macchina! Ho visto la macchina!
Lou
: Quale macchina?
Marge
: È proprio lei, quella che cercavo! La Ciera di
colore
ambra!
Lou
: Fa' attenzione, Marge, ti mando un paio di pattuglie!
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Marge
: Salve, come va?
Receptionist
: Oh, molto bene. Lei, signora, come sta?
Marge
: Io sto benissimo, la ringrazio. Sono la signora Gunderson. Ho una prenotazione?
Receptionist
: Sì, certamente, signora Gunderson.
Marge
: C'è un telefono nei dintorni?
Sibert
: Polizia.
Marge
: Detective Sibert?
Sibert
: Sì, sono io.
Marge
: Ah, sono Marge Gunderson, della polizia di Brainerd, si ricorda?
Sibert
: Oh, sì, come va a Brainerd?
Marge
: Beh, veramente mi trovo qui in città adesso. Avevo un paio di cosette da sbrigare a Minneapolis, e così ho pensato di chiederle di quella indagine federale su Shep Proudfoot.
Sibert
: Ah, sì. Sappiamo dove lavora.
Marge
: Ah, sì?
Sibert
: Alla concessionaria Gustafson.
Marge
: Magari vado a fargli una visita se riesco a trovare...
Sibert
: L'accompagno io, non c'è problema.
Marge
: No, posso trovarlo da sola.
Sibert
: Come vuole, per me...
Marge
: La ringrazio moltissimo. Ah, senta, senta... Non è che mi può indicare un buon ristorantino nelle vicinanze del centro?
Sibert
: Può andare al Radisson.
Marge
: Il Radisson.
Sibert
: Sì, è un bel locale.
Marge
: Ah, sì? Prezzi ragionevoli?
Parcheggiatore
: Salve.
Carl
: Ho deciso di non parcheggiare.
Parcheggiatore
: Come sarebbe? Ha deciso di non parcheggiare?
Carl
: Sì, sono appena entrato, ma ho cambiato idea, perciò...
Parcheggiatore
: Ah.. Eh, mi dispiace molto, signore, però lei...
Carl
: Sì, ma ho deciso di non... ehm... insomma, capisce? Non... Ho cambiato idea, e quindi adesso non...
Parcheggiatore
: Ho capito, ma dovrà lo stesso pagare i quattro dollari.
Carl
: Sono appena entrato. Sono appena entrato, cazzo.
Parcheggiatore
: Sì, ho capito, ma la tariffa minima è di quattro dollari l'ora, e la sosta più lunga ha la tariffa giornaliera.
Carl
: Ti senti, come dire, una specie di autorità lì dentro, eh? Con quella uniforme del cazzo. Il re dei parcheggi, ma chi cazzo sei? Stronzo. Questi sono i limiti della tua vita, la tua piccola sbarra del cazzo. Eccoti i quattro dollari, patetico pezzo di merda.
Jerry
: Dov'è Shep?
Meccanico
: È di là con uno sbirro.
Jerry
: Uno sbirro?
Meccanico
: Ha detto che è della polizia.
Marge
: Ricorda di aver ricevuto una telefonata mercoledì sera?
Shep
: Non mi pare.
Marge
: Lei risiede al 1425 di Fremont Terrace, giusto?
Shep
: Sì.
Marge
: Ci abita qualcun altro per caso?
Shep
: No.
Marge
: Ma signor Proudfoot, le è arrivata una telefonata alle tre del mattino! Mi è difficile pensare che non rammenti chi l'ha chiamata. Vede, signor Proudfoot, so che lei ha avuto dei problemi con la narcotici e altri impicci vari, e che ora è in liberta vigilata.
Shep
: Allora?
Marge
: Beh, la connivenza con dei criminali, se è con lei che hanno parlato, sarebbe già un reato, e basterebbe questo per riportarla dietro le sbarre, a Stillwater. Ho letto cose non idilliache nei suoi precedenti, però niente che somigli all'omicidio. Non vorrà mica essere complice di un reato del genere? Allora, pensa di poter rammentare chi le ha fatto quella telefonata? Il signor Lundegaard?
Jerry
: Ah, sì.
Marge
: Le rubo solo un minuto del suo tempo.
Jerry
: Ma... ma a che proposito?
Marge
: Ah, le dispiace se mi siedo? Ho un bel peso da portare. Lei qui è il proprietario, signor Lundegaard?
Jerry
: No, sono il responsabile delle vendite.
Marge
: Allora può aiutarmi: sono Marge Gunderson.
Jerry
: Il proprietario è mio suocero.
Marge
: Ah! Ecco, io appartengo al corpo di polizia di Brainerd. Sto investigando su un crimine. Vorrei sapere se per caso non ha subìto il furto di automobili nuove nelle ultime due settimane, in particolare una Ciera di
colore
ambra. Signor Lundegaard?
Jerry
: Brainerd?
Marge
: Sì, sì. Il paese di Paul Bunyan e Babe il Bue Blu.
Jerry
: Babe il Bue Blu?
Marge
: Già.
Jerry
: Ah, ah!
Marge
: Ah, ah, ah! Già, c'è anche una grande statua in paese. Allora non le è stata rubata nessuna macchina?
Jerry
: No, nessuna.
Marge
: Molto bene, grazie mille. La lascio alle sue pratiche allora.
Jerry
: Ah...
Meccanico
: Officina.
Jerry
: Sì, passami Shep.
Meccanico
: Non c'è, non l'ho visto.
Jerry
: Come sarebbe?
Meccanico
: Che non è qui.
Jerry
: Beh, e dov'è andato? Io...
Meccanico
: Le passo Bill?
Jerry
: No, no, non mi serve un meccanico. Mi serve un... un...
Meccanico
: Cosa?
Jerry
: Ah, beh... accidenti! È solo che devo parlare con un suo ami... E allora mi... mi serviva...
Meccanico
: Cosa?
Jerry
: Oh... Oh, Signore!
Barista
: Sono per te le tre birre e l'acqua tonica?
Cameriera
: Sì. È pronto?
Barista
: È pronto.
Cameriera
: Grazie.
Marge
: Mike? Ah!
Mike
: Marge! Ah, ah!
Marge
: Ah, ah!
Mike
: Guarda! Sei uno splendore!
Marge
: Grazie!
Mike
: Eh, sì!
Marge
: Anche tu stai bene. Attento, fa' piano. Piano, piano! Attento! Che piacere vederti! Scusa, ma sono incinta.
Mike
: Oh, me ne sono accorto, è fantastico! Che cosa bevi?
Marge
: Una bevanda non alcolica, per favore.
Mike
: Okay.
Cameriera
: Va bene, signora.
Marge
: Questo è un gran bel posto.
Mike
: Ah, sì, il Radisson è uno dei migliori ristoranti. Già.
Marge
: Allora, abiti a Edina, giusto?
Mike
: Oh, sì, sì, da un paio di anni ormai. Veramente sono a Eden Prarie, a voler essere precisi. Oh, il Capo Gunderson!
Marge
: Eh...
Mike
: Allora hai poi sposato quel mascalzone di Gunderson!
Marge
: Ah, sì, tanto tempo fa.
Mike
: Ah, bene, bene. Dunque, ah... qual buon vento ti po... Ah, è vero, sei qui per quell'omicidio, sempre che... che tu possa, come dire, discuterne?
Marge
: Ah, sì, sì, ma non è che ci sia un granché da discutere, sai?
Mike
: Oh... Ah, ah, ah!
Marge
: Invece dimmi di te: sei sposato? Hai dei figli?
Mike
: Sì, sì, sono stato... Sono stato sposato. Ero sposato con... Posso sedermi vicino a te, Marge? Ah, ero sposato con Linda Cooksey.
Marge
: No, perché non resti seduto là? Lo preferisco.
Mike
: Eh? Oh... ah... okay. Ah, ah! Scusami, non intendevo...
Marge
: Oh, no, no, è solo per guardarti in faccia senza girare il collo.
Mike
: Certo, certo, capisco benissimo, sai... Io non volevo proprio... Non volevo...
Marge
: No, no. Non c'è nessun problema.
Mike
: Sì, scusa, scusa. Ah, ti dicevo: ero sposato con Linda Cooksey, te la ricordi Linda? Era un anno dietro a noi.
Marge
: Sì, certo, credo di ricordarmela. Sì. Oh, sì! E così non ha funzionato, vero?
Mike
: Sì poi... e poi lavoro alla Honeywell da un paio d'anni.
Marge
: Ah, è una buona azienda.
Mike
: Sì, ci sono ingegneri che se la passano molto peggio, sai... Però non è... granché, non è niente in confronto a quello che hai fatto tu.
Marge
: A me sembra che le cose ti vadano bene.
Mike
: Non è che le cose... Non è che le cose non abbiano funzionato. È che... Linda aveva la leucemia, capisci? E questo male me l'ha portata via.
Marge
: No!
Mike
: Sì, sì, è stata dura.
Marge
: Grazie.
Cameriera
: Prego, signora.
Mike
: È stata lunga, e... Ha combattuto con tutte le sue forze. Ma d'altronde... Beh, che cosa si può dire? Oh! A tempi migliori! Eh, eh!
Marge
: A tempi migliori!
Mike
: E a un tratto ti ho vista in tv, e mi sei sùbito tornata in mente, lo sai che mi sei sempre piaciuta.
Marge
: Anche tu mi sei sempre piaciuto, Mike.
Mike
: Mi sei sempre piaciuta moltissimo. Eh, eh, eh!
Marge
: Allora, Mike, è stato un piacere, ci vediamo un'altra volta.
Mike
: No! Io non... Scusami, io non... Ecco, non avrei dovuto farlo, non avrei dovuto. Non avrei dovuto. Pensavo che ci saremmo divertiti un mondo, e...
Marge
: Non fa niente, Mike.
Mike
: Tu eri una donna veramente super! E poi... mi sento così solo!
Marge
: Càlmati, Mike.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul Safranek
: La extra large è disponibile in caienna, muschio e melanzana.
Cliente
:
[al telefono]
Secondo lei muschio è bello?
Paul
: Senta, non lo so signora. Scelga un
colore
e basta, la prego.
Dal film:
Downsizing
Scheda film e trama
Frasi del film
Ogni cosa è un
colore
. Ogni emozione è un
colore
. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un
colore
che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco... Anzi, il bianco non è neanche un
colore
. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco. Non so rimanere in silenzio o da solo, che è lo stesso. Mi viene un dolore poco sopra la pancia o dentro la pancia, non l'ho mai capito, da costringermi a inforcare il mio bat-cinquantino, ormai a pezzi e senza freni (quando mi deciderò a farlo riparare??), e girare a caso fissando negli occhi le ragazze che incontro per sapere che non sono solo. Se qualcuna mi guarda io esisto.
Ma perché sono così? Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di... manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un iPod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un'altra dimensione. Entri nell'emozione del
colore
giusto.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
‐ Incipit
Frasi di Alessandro D'Avenia
Mi sono sempre chiesto perché amore e sangue avessero lo stesso
colore
, adesso lo so.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è guardare gli occhi come parte del volto. L'altro è guardare gli occhi e basta, come se fossero il volto. È una di quelle cose che mettono paura quando le fai. Perché gli occhi sono la vita in miniatura. Bianchi intorno, come il nulla in cui galleggia la vita, l'iride colorata, come la varietà imprevedibile che la caratterizza, sino a tuffarsi nel nero della pupilla che tutto inghiotte, come un pozzo oscuro senza
colore
e senza fondo.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Se tu sei di New Jersey e suoni soulful house in un locale pieno di gente di
colore
è normale che vada tutto bene, ma non puoi pensare di proporre la medesima musica a Reggio Calabria dove sono abituati ad ascoltare techno. La colpa è dei direttori artistici. Oggigiorno non ci sono più validi direttori artistici.
Filippo Nardi
Frasi di Filippo Nardi
Giornalista
: Mildred Hayes, perché ha messo questi cartelloni?
Mildred Hayes
: Mia figlia Angela è stata ammazzata sette mesi fa. La polizia è troppo impegnata a torturare la gente di
colore
per risolvere un crimine vero.
Dal film:
Tre Manifesti a Ebbing Missouri
Scheda film e trama
Frasi del film
Al processo dei «boia» accusati per genocidio ... I loro volti impassibili, le loro fisionomie umiliate in casacche rosa confetto, il
colore
scelto in Ruanda per i detenuti, forse non passeranno ai posteri come quelle dei criminali nazisti processati a Norimberga dopo la Seconda Guerra. E nemmeno come quelle dei boia serbo-bosniaci ricercati dal Tribunale dell' Aja. Ma nonostante la scarsa attenzione dei media, i processi per genocidio in Ruanda rappresentano un avvenimento «epocale». Quasi 100 mila persone si trovano nelle prigioni ruandesi per «crimine contro l' umanità». Fra di loro ex politici, ex ufficiali, giornalisti, uomini d' affari, contadini. Ma anche donne, ecclesiastici, bambini... I processi, cominciati a gennaio, si svolgono nel terrore. I magistrati temono per la loro vita. I testimoni hanno paura a parlare. «O al contrario parlano troppo», dice un esponente del Cladho, collettivo ruandese per i diritti dell'uomo, e «accusano gente innocente solo per impadronirsi dei loro beni». Non esistono testimoni a favore... E in più mancano gli avvocati. Dei 33 legali rimasti dopo il genocidio, nessuno vuole farsi carico di difendere i boia del 1994.
Maria Grazia Cutuli
Cit. da
Corriere della Sera, 20 novembre 2001
Frasi di Maria Grazia Cutuli
Quel giorno a Jackson sono morte diciotto persone: dieci bianchi e otto neri. Dio non bada al
colore
della pelle quando decide di scatenare un tornado.
Aibileen Clark
Dal film:
The Help
Scheda film e trama
Frasi del film
Queste donne di
colore
allevano bambini bianchi e dopo vent'anni quei bambini diventano i loro padroni. Noi le amiamo e loro ci amano... ma non possono neanche usare il bagno in casa nostra.
[...]
Margaret Mitchell ha esaltato la figura della mammy, che dedica la sua vita a una famiglia bianca, ma nessuno ha mai chiesto alla mammy che vita fosse stata la sua.
[parlando con Elain Stein al telefono]
Skeeter - Eugenia Phelan
Dal film:
The Help
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono molte belle poesie che scriverai e per le quali sarai lodato, molti giorni di desolazione nei quali non riuscirai a mettere la penna sulla carta. Ci saranno molte belle fiche dentro cui giacere, pelli di diverso
colore
da baciare, vari orgasmi da provare e molte notti nelle quali sfogherai la tua lussuria passeggiando, solo e amareggiato. Ci saranno molti picchi di emozione, tramonti intensi, intuizioni esaltanti, sofferenza creativa e mortali pianure di indifferenza dove non sarai nemmeno padrone della tua disperazione personale. Ci saranno molte buone carte del potere che potrai giocare in modo spietato o benigno, molti cieli vasti sotto i quali giacere e congratularti con te stesso per la tua umiltà, molti viaggi dentro galere di soffocante schiavitù. Questo è quello che ti aspetta.
Leonard Cohen
Cit. da
Il gioco favorito
Frasi di Leonard Cohen
[Rendendosi conto di essere nel 1986]
Nick
: Scaldamuscoli?! Riccioli alla Prince?! Vecchi slogan?!
[indicando una ragazza con una T-shirt con la scritta "Where's the beef?" - slogan della catena di fast food Wendy's]
La prego, mi scusi, di che
colore
è Michael Jackson?
Ragazza con lo slogan
: Nero.
[Nick urla disperato e corre via]
Dal film:
Un tuffo nel passato
Scheda film e trama
Frasi del film
Essere, o non essere, questo è il problema:
se sia più nobile nella mente soffrire
colpi di fionda e dardi d'atroce fortuna
o prender armi contro un mare d'affanni
e, opponendosi, por loro fine? Morire, dormire...
nient'altro, e con un sonno dire che poniamo fine
al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali
di cui è erede la carne: è una conclusione
da desiderarsi devotamente. Morire, dormire.
Dormire, forse sognare. Sì, qui è l'ostacolo,
perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale
deve farci riflettere. È questo lo scrupolo
che dà alla sventura una vita così lunga.
Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo,
il torto dell'oppressore, l'ingiuria dell'uomo superbo,
gli spasimi dell'amore disprezzato, il ritardo della legge,
l'insolenza delle cariche ufficiali, e il disprezzo
che il merito paziente riceve dagli indegni,
quando egli stesso potrebbe darsi quietanza
con un semplice stiletto? Chi porterebbe fardelli,
grugnendo e sudando sotto il peso di una vita faticosa,
se non fosse che il terrore di qualcosa dopo la morte,
il paese inesplorato dalla cui frontiera
nessun viaggiatore fa ritorno, sconcerta la volontà
e ci fa sopportare i mali che abbiamo
piuttosto che accorrere verso altri che ci sono ignoti?
Così la coscienza ci rende tutti codardi,
e così il
colore
naturale della risolutezza
è reso malsano dalla pallida cera del pensiero,
e imprese di grande altezza e momento
per questa ragione deviano dal loro corso
e perdono il nome di azione.
[To be, or not to be, that is the question:
Whether 'tis nobler in the mind to suffer
The slings and arrows of outrageous fortune,
Or to take arms against a sea of troubles,
And by opposing end them? To die, to sleep...
No more, and by a sleep to say we end
The heartache and the thousand natural shocks
That flesh is heir to: 'tis a consummation
Devoutly to be wished. To die, to sleep.
To sleep, perchance to dream. Ay, there's the rub,
For in that sleep of death what dreams may come
When we have shuffled off this mortal coil
Must give us pause. There's the respect
That makes calamity of so long life,
For who would bear the whips and scorns of time,
Th'oppressor's wrong, the proud man's contumely,
The pangs of despis'd love, the law's delay,
The insolence of office, and the spurns
That patient merit of th'unworthy takes,
When he himself might his quietus make
With a bare bodkin? Who would fardels bear,
To grunt and sweat under a weary life,
But that the dread of something after death,
The undiscovered country from whose bourn
No traveller returns, puzzles the will,
And makes us rather bear those ills we have
Than fly to others that we know not of?
Thus conscience does make cowards of us all,
And thus the native hue of resolution
Is sicklied o'er with the pale cast of thought,
And enterprises of great pitch and moment
With this regard their currents turn awry,
And lose the name of action.]
William Shakespeare
Cit. da
Amleto, atto III, scena I
Frasi di William Shakespeare
Dio si rivela sempre a tutti, a tutti coloro che lo cercano. Egli si rivela ad ogni uomo, nel suo proprio cuore. Ogni uomo sente in sé Dio, quel principio di vita che non è corpo, ma che vive nel corpo umano, che non ha né peso, né misura, né
colore
, né gusto, né odore, che mai ebbe inizio e mai avrà fine.
[Il bastoncino verde]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Cara Mamma,
tu sei una delle persone più forti che conosca. Guardavo mia figlia (OMG, sì, ho una figlia) e lei ha le mie braccia e le mie gambe. Il mio corpo e le mie stesse braccia, forti, muscolose, potenti. Non so come potrei reagire se dovesse sopportare quello che ho dovuto sopportare io da quando avevo 15 anni fino ad oggi. Sono stata definita un uomo perché sembravo troppo forte. Mi hanno accusato di doping (No, sono una persona fin troppo integra per comportarmi in maniera disonesta solo per ottenere un vantaggio). Hanno detto che non appartengo agli sport femminili ‐ ma quelli maschili ‐ perché sembro più forte di tante donne (No, semplicemente lavoro sodo e sono nata con questo fisico cazzuto e ne vado fiera).
Eppure mamma, non capisco come tu non ti sia scagliata contro ogni reporter, ogni persona o annunciatore e, diciamolo, contro gli hater, troppo ignoranti per capire il potere di una donna di
colore
.
Sono orgogliosa perché siamo riuscite a dimostrare a questa gente come sono alcune donne. Non siamo tutte uguali. Alcune sono in carne, altre sono forti, altre sono muscolose, alte, basse, ma alla fine siamo tutte uguali: siamo donne e siamo orgogliose!
Tu hai così tanta classe, spero tanto di seguire il tuo esempio. Ci provo, anche se, e Dio lo sa, ho una LUNGA strada da percorrere, ma grazie.
Grazie per essere il modello di cui avevo bisogno per sopportare tutte le difficoltà che ora considero sfide - sfide che mi divertono. Spero di insegnare alla mia piccola Alexis Olympia lo stesso, e avere la stessa determinazione che hai avuto tu.
Promettimi mamma, che continuerai ad aiutarmi. Non sono sicura di essere così equilibrata e forte come te. Spero di arrivarci un giorno. Ti voglio bene.
La tua figlia più piccola,
Serena
Serena Williams
Cit. da
Lettera alla madre, Reddit, 19 settembre 2017
Frasi di Serena Williams
Ogni cosa è ciò che è: il
colore
del giorno, il modo in cui ti sentivi da bambino, la sensazione dell'acqua salata sulle gambe scottate dal sole... A volte l'acqua è gialla, a volte è rossa, ma il
colore
che hai nella memoria varia col variare dei giorni. Io non racconterò questa storia com'è realmente accaduta ma la racconterò come la ricordo io.
Finnegan 'Finn' Bell
Dal film:
Paradiso perduto
Scheda film e trama
Frasi del film
[Maria]
È una persona semplice, con un grande cuore. Ho dato corpo alla sua spiritualità, in quel periodo e ancora oggi in questi villaggi, le donne facevano lavori manuali. Il Marocco ti aiuta a entrare nel ruolo: siamo circondati da una tale bellezza e povertà. Il cielo ha un
colore
che non ho visto da nessun' altra parte. Non è la stesso girare qui che in una città arrabbiata.
[da Bisset: La mia Maria una donna semplice in la Repubblica del 15 giugno 1999]
Jacqueline Bisset
Frasi di Jacqueline Bisset
I Passeggero
: Okay, figliolo, avvolgilo stretto come ti ho fatto vedere, così! Bene, ora lancialo.
II Passeggero
: Ah, è in gamba, il ragazzo. Molto bene, eccellente, direi.
II Passeggero
: Davvero eccellente, figliolo. Sei stato bravissimo.
Rose
: Signor Andrews, mi perdoni, ho fatto un veloce calcolo del numero delle scialuppe moltiplicato per la capacità di ognuna. Eh... mi perdoni, ma... pare che non ce ne siano a sufficienza per tutti i passeggeri.
Andrews
: Solo per la metà. Eh, Rose, non le sfugge nulla, eh? Infatti feci installare questo nuovo tipo di gru che può tenere una fila di scialuppe in più da questo lato. Ma c'era chi sosteneva che il ponte avrebbe avuto un aspetto troppo disordinato. Così la mia proposta fu bocciata.
Cal
: È uno spreco di spazio, e poi stiamo parlando di una nave inaffondabile.
Andrews
: Dorma sonni tranquilli, piccola Rose. Le ho costruito un'ottima nave, forte e robusta. Ma è lei l'unico vero sostegno. Continuate verso poppa. La prossima fermata sarà la sala macchine.
Jack
: Vieni con me.
Rose
: Jack, non è possibile questo. Non posso vederti.
Jack
: Devo parlarti.
Rose
: No, Jack. No. Jack, sono fidanzata. Sto per sposare Cal. Amo Cal.
Jack
: Rose, non sei certo uno zuccherino, va bene? Anzi, direi persino che sei una bisbetica viziata. Ma, sotto questa facciata sei la più fantastica, la più straordinaria, la creatura più splendente che abbia mai conosciuto, e... e...
Rose
: Jack, io...
Jack
: No, no, lascia che mi spieghi. Sei... sei... incre... Non sono un idiota. So come funziona il mondo. Ho dieci dollari in tasca. Non ho niente da offrirti, e questo lo so. Lo capisco. Ma ormai ci sono troppo dentro. Salti tu, salto io, ricordi? Non posso voltarti le spalle senza avere la certezza che starai bene. Desidero solo questo.
Rose
: Beh, sto bene. Starò benissimo. Davvero.
Jack
: Davvero? Non credo proprio. Ti tengono in trappola, Rose. E morirai se non ti liberi. Forse non subito, perché sei forte, ma... prima o poi, quell'ardore che amo tanto in te, Rose, quell'ardore si spegnerà.
Rose
: Non spetta a te salvarmi, Jack.
Jack
: Hai ragione. Solo tu puoi farlo.
Rose
: Adesso torno dov'ero. Lasciami in pace.
Passeggera
: Racconta a Lucille il disastro che hanno combinato i cartolai.
Ruth
: Beh, ho dovuto rimandare indietro gli inviti per ben due volte.
Lucille
: Oh, santo cielo.
Ruth
: E gli abiti delle damigelle erano un orrore. Adesso ti racconto che odissea è stata: Rose aveva deciso per il color lavanda, pur sapendo benissimo che io detesto quel
colore
. Lo ha scelto solo per farmi un dispetto.
Lucille
: Se solo fossi venuta da me prima... Ruth ha visto i miei modelli in "La Mode Illustrée", erano per il corredo da sposa della figlia minore della duchessa di Marlborough. Deliziosi. Ma credo che mi darai ragione, mia cara, abbiamo fatto risorgere quegli abiti dalle ceneri come l'araba fenice.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
: Addio!
Fabrizio
: Conosci qualcuno?
Jack
: Certo che no. Ma non è questo il punto. Addio! Mi mancherai!
Fabrizio
: Addio!
Jack
: Addio!
Fabrizio
: Non mi scorderò mai di te!
Jack & Fabrizio
: Addio!
Fabrizio
: Addio, tesoro! Addio! Parto povero ma tornerò ricco! Ricchissimo!
Madre
: Da quella parte, tesoro. Ecco, di là.
Jack
: G-60. G-60, G-60... Scusi, signora. G-60. Ah, eccola qui. Come andiamo? Jack, piacere di conoscerti. Sono Jack Dawson, piacere di conoscerti. Tutto bene? Chi l'ha detto che spetta a te dormi quello sopra, eh?
Bjorn Gundersen
:
[Dov'è Sven?]
Cameriere
: Questo è il suo ponte di passeggiata privato, signore. Le occorre qualcosa?
Cal
: Hm...
Cameriere
: Mi scusi.
Trudy
: Questo?
Rose
: No. Era uno con molte facce. Eccolo lì.
Trudy
: Oh, desidera che li tiri tutti fuori, signorina?
Rose
: Sì, ci vuole un po' di
colore
in questa stanza.
Lovejoy
: Ah, mettilo lì, nel guardaroba.
Cal
: Oddio, ancora quei dipinti fatti con le dita? Quelli sì che sono stati uno spreco di denaro.
Rose
: Tra il gusto per l'arte che ha Caledon e il mio c'è una piccola differenza: io ce l'ho. Sono affascinanti, è come trovarsi in un sogno, o nelle vicinanze. C'è verità, ma non c'è logica.
Trudy
: Come si chiama l'artista?
Rose
: Qualcosa tipo Picasso.
Cal
: Qualcosa tipo Picasso. Non sfonderà mai. È così, fidati.
Rose
: Mettiamo il Degas in camera da letto.
Cal
: Almeno sono costati poco.
Lovejoy
: Nel guardaroba anche questo.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
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