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Aforismi Colore - parte 4
Frasi trovate
:
533
Gli organi genitali hanno sempre avuto una grande importanza nella vita dei popoli latini, e specialmente nella vita del popolo italiano. La vera bandiera italiana non è il tri
colore
, ma il sesso, il sesso maschile.
Curzio Malaparte
Cit. da
La pelle
Frasi di Curzio Malaparte
Voglio bene agli americani, qualunque sia il
colore
della loro pelle, e l'ho provato cento volte, durante la guerra. Bianchi o neri, hanno l'anima chiara, molto più chiara della nostra. Voglio bene agli americani perché sono buoni cristiani, sinceramente cristiani. Perché credono che Cristo sia sempre dalla parte di coloro che hanno ragione. Perché credono che è una colpa grave aver torto, che è una cosa immorale aver torto. Perché credono che essi soli son galantuomini, e che tutti i popoli d'Europa sono, più o meno, disonesti. Perché credono che un popolo vinto è un popolo di colpevoli, che la sconfitta è una condanna morale, è un atto di giustizia divina.
Curzio Malaparte
Cit. da
La pelle
Frasi di Curzio Malaparte
Sam
: Ci servono un paio di scarpe robuste per la scuola.
Commesso
: Queste sono robuste, glielo garantisco.
Sam
: Il plantare è importante.
Ifty
: Robuste non sono divertenti.
[Le scarpe divertenti sono quelle che si accendono quando urtano tra di loro e mentre Sam si diverte ad accenderle sono tutti allegri. Poi Ifty dice di aver trovato le scarpe perfette per Lucy, come quelle portate da Dorothy nel "Mago di Oz", 1939, diretto da Victor Fleming.
Brad va sul pratico, mostrando scarpine rosa con l'allacciatura a velcro. Joe fa caso al plantare e Robert al
colore
, ma ogni proposta è fatta in punta di voce, senza forzare mai la difficile scelta tra tante proposte valide]
Lucy
: Mi piacciono, queste.
Sam
[appoggiando la scelta]
: Sì, perché lei sa quello che le piace, perché le piacciono queste. Quanto costano?
Commesso
: 16 e 19 comprese le tasse.
Sam
: Ho 6 dollari e 25 cents.
Commesso
: È tutto quello che ha?
Sam
: Sì, perché non ho preso lo stipendio intero, perché questa settimana sono andato alla riunione con gli insegnanti.
Commesso
[malvolentieri]
: Mi dispiace. Sono 16 e 19.
Ifty
: Sta tranquillo Sam, perché io ho 3 dollari da prestarti.
Brad
: Sam, io ne ho altri due più due, uno mi serve per i francobolli quindi... uno, due, tre.
[Joe ha un dollaro e 50]
Sam
: Così bastano?
Commesso
[commosso anche lui]
: Se Dio vuole. Adesso li conto.
[Poi chiedono un palloncino a testa, senza pretenderlo, e lo ottengono]
Dal film:
Mi chiamo Sam
Scheda film e trama
Frasi del film
«I due moriranno fra poche ore», annunciò il Fato. «È stabilito.»
Morte si mosse e la pietra ricominciò ad andare su e giù.
«Credevo di avrebbe fatto piacere», aggiunse Fato.
Morte alzò le spalle, gesto particolarmente espressivo per uno la cui forma visibile era quella di uno scheletro.
IN EFFETTI LI HO DAVVERO PERSEGUITATI, disse. MA ALLA FINE HO PENSATO CHE PRESTO O TARDI TUTTI GLI UOMINI DEVONO MORIRE. TUTTO MUORE ALLA FINE. POSSO VENIRE DERUBATO, MA RIFIUTATO MAI. MI SONO DETTO, PERCHÉ PREOCCUPARMI?
Terry Pratchett
Cit. da
Il
colore
della magia
Frasi di Terry Pratchett
«E adesso che succede?» chiese Duefiori.
Hrun si stuzzicò l'orecchio con un dito che guardò poi meditabondo. «Oh, mi aspetto che fra un minuto apriranno la porta e mi trascineranno nell'arena di un tempio dove lotterò forse contro due ragni giganti e uno schiavo di due metri proveniente dalla giungla di Klatch e poi libererò una principessa legata all'altare e ammazzerò un po' di guardie o roba del genere e poi la fanciulla mi mostrerà il passaggio segreto per andare va da quel luogo e libereremo due cavalli e scapperemo via con il tesoro».
Hrun appoggiò la testa sulle mani intrecciate, guardò il soffitto, fischiettando piano.
«Tutto questo?» domandò Duefiori.
«Di solito».
Terry Pratchett
Cit. da
Il
colore
della magia
Frasi di Terry Pratchett
In un remoto scenario multidimensionale, in un piano astrale mai destinato a volare, le volute di foschia stellare ondeggiano e si dividono...
Guarda...
Viene A'Tuin la Grande Tartaruga, nuotando lenta nel golfo interstellare, le membra poderose ricoperte d'idrogeno ghiacciato, l'enorme carapace antico bucherellato da crateri di meteore. Con occhi grandi come il mare, incrostati dai reumi e dalla polvere di asteroidi, fissa la Destinazione.
Nel suo cervello più grande di una città, con lentezza geologica, pensa soltanto al Peso.
Naturalmente la maggior parte del peso è sostenuta da Berilia, Tubul, Gran'T'Phon e Jerakeen, i quattro giganteschi elefanti sulle cui larghe spalle color delle stelle riposa il disco del Mondo, inghirlandato alla sua circonferenza dalla lunga cascata e sormontato dalla volta celeste del Cielo.
Terry Pratchett
Cit. da
Il
colore
della magia ‐ Incipit
Frasi di Terry Pratchett
Per rendere interessanti i tuoi pensieri, infondi melodia nel tuo modo di parlare. Una Voce piatta fa pensare a una personalità piatta. Se nutri interesse per ciò che dici, fa' che la tua Voce esprima quell'interesse. Non usare le parole solo come bestie da soma per le tue idee. Se (per così dire) canterai le parole, automaticamente la tua Voce ne guadagnerà in cadenza, ritmo e
colore
.
Kriyananda
Frasi di Kriyananda
Il
colore
con cui dipingi una ringhiera è lo stesso
colore
che ti resta sulle mani.
Kriyananda
Commenti:
1
Frasi di Kriyananda
Ho compiuto dodici anni l'altro ieri! Non so se hai notato, ma sto scrivendo questa Lettera. A volte, è difficile, per me, scrivere, sai. È quella cosa che chiamano "disgrafia".
Ho anche un disturbo chiamato "deficit di attenzione", spesso accompagnato da problemi di apprendimento.
Il mio quoziente di intelligenza è veramente alto, ma, se guardi la mia grafia, potresti pensare che sono stupido.
Non sono mai riuscito, a tenere in modo giusto la matita. Non sono mai riuscito, a colorare dentro le linee. Ogni volta che ci provo, la mia mano me lo impedisce, e le lettere vengono... sbrodolate, il
colore
oltrepassa le linee, e mi finisce su tutte le mani.
Quando a scuola dobbiamo darci il voto a vicenda, nessuno vuole scambiare i compiti con me, perché nessuno capisce la mia scrittura. Elena ci riusciva, ma si è trasferita.
Il mio cervello non percepisce, quello che fa la mia mano. Posso sentire la matita, ma il messaggio non passa nel modo giusto. Devo stringere forte la matita, così il mio cervello capisce che ce l'ho in mano. È molto più facile per me spiegare le cose a voce che scrivere.
Sono molto bravo a dettare, ma gli insegnanti non me lo lasciano fare sempre. Se mi si chiede di scrivere un tema, sul mio viaggio a Firenze e a Roma, per me, è un vero castigo. Ma, se lo detto, o se parlo, so raccontare a tutti la gioia che ho provato, nel vedere la Galleria degli Uffizi, il David: o il sentimento di vero patriottismo, che mi ha attraversato, quando ho visitato il Monumento al Milite Ignoto.
Se dovessi avere un voto in educazione artistica, ne prenderei sicuramente uno molto brutto. Ci sono molte cose che riesco a rappresentare nella mia mente, ma le mie mani non le disegnano, così come le vedo.
È tutto ok. Non mi sto lamentando. Io me la cavo davvero bene!
Vedi, mi hai dato una mente meravigliosa, e un grande senso dell'umorismo. Sono molto bravo a immaginare le cose, e adoro partecipare alle discussioni.
Abbiamo avuto alcuni dibattiti sulla Bibbia, in classe, e, in quelli, sono davvero brillante.
Voglio diventare un avvocato, da grande: un avvocato, che va ai processi. So, che sarei bravo, in questo. Sarei responsabile di indagare sul crimine, di esaminare le prove, e presentare il caso, con verità.
Dici che sono speciale, perché hai detto che sono opera stupenda, e grandiosa. Mi hai assicurato che leggi dentro di me, come attraverso un vetro, e che hai progetti per me, per darmi un futuro, e speranza. I miei genitori volevano aiutarmi, così mi hanno comprato un computer portatile, da portare a scuola.
La mia insegnante di quest'anno è la migliore! Mi concede di fare gran parte del mio lavoro al computer.
Abbiamo una lezione di disegno, ogni Venerdì, e... indovina! Mi lascia usare la stampante per fare i disegni.
Per la prima volta potrò mostrare a tutti alcune delle cose che ho in mente.
Signore, questa è una Lettera di ringraziamento, solo per farti sapere che sto bene. A volte, la vita è dura: ma, sai una cosa? Accetto la sfida! Ho fiducia nel fatto, di poter superare qualsiasi cosa.
Grazie, per avermi fatto così. Grazie, di tutto.
Da:
Lettera a Dio di un bambino disgrafico
La lettera arrivò con la distribuzione del pomeriggio. Il postino posò prima sul banco, come al solito, il fascio versi
colore
delle stampe pubblicitarie; poi con precauzione, quasi ci fosse il pericolo di vederla esplodere, la lettera: busta gialla, indirizzo a stampa su un rettangolino bianco incollato alla busta.
"Questa lettera non mi piace" disse il postino.
Il farmacista levò gli occhi dal giornale, si tolse gli occhiali; domandò "Che c'è?" seccato e incuriosito.
"Dico che questa lettera non mi piace." Sul marmo del banco la spinse con l'indice, lentamente, verso il farmacista.
Senza toccarla il farmacista si chinò a guardarla; poi si sollevò, si rimise gli occhiali, tornò a guardarla.
"Perché non ti piace?"
Leonardo Sciascia
Cit. da
A ciascuno il suo
‐ Incipit
Frasi di Leonardo Sciascia
C'è qualcosa nei miei ricordi d'infanzia che non tollera la tenerezza carnale di una donna - sia pure Clara. In quelle estati che hanno ormai nel ricordo un
colore
unico, sonnecchiano istanti che una sensazione o una parola riaccendono improvvisi, e subito comincia lo smarrimento della distanza, l'incredulità di ritrovare tanta gioia in un tempo scomparso e quasi abolito.
[Fine d'agosto]
Cesare Pavese
Frasi di Cesare Pavese
In via Gorochovaja, in una di quelle grandi case, la cui popolazione sarebbe stata sufficiente per tutta una città di provincia, se ne stava di mattina a letto nel suo appartamento Ilja Iljic Oblomov.
Era questi un uomo di trentadue-trentatré anni, di media statura, di aspetto piacevole, con occhi grigio-scuri, ma nei tratti del volto privo di qualsiasi idea determinata, di qualsiasi concentrazione. Il pensiero passeggiava come un libero uccello sul suo viso, svolazzava negli occhi, si posava sulle labbra semiaperte, si nascondeva nelle rughe della fronte, poi scompariva, e allora su tutto il volto si accendeva l'uniforme
colore
dell'indifferenza. Dal volto l'indifferenza passava alle pose di tutto il corpo, perfino alle pieghe della veste da camera.
Ivan Aleksandrovic Goncarov
Cit. da
Oblomov ‐ Incipit
Frasi di Ivan Aleksandrovic Goncarov
Sulla natura dell'Inghilterra non dico nulla! Pare che essa non esista e che sia coltivata in modo che tutto cresca e viva secondo un programma. Gli uomini l'hanno dominata e hanno livellato le sue caratteristiche. I campi sono come parquets dipinti: con gli alberi e con l'erba è stato fatto lo stesso lavoro che con i cavalli e con i buoi. L'erba ha l'aspetto, il
colore
e la morbidezza del velluto. Nei campi non trovi un pugno di terra incolta, nei parchi non c'è un cespuglio nato spontaneamente. E gli animali subiscono la stessa sorte. Sono tutti di razza: pecore, cavalli, buoi e cani. Altrettanto dicasi degli uomini e delle donne. Tutto è solido, bello, audace: negli animali l'aspirazione a compiere la propria missione è portata sino a una consapevolezza intelligente, e negli uomini, al contrario, è abbassata al livello di istinto animale. Agli animali si insegnano le regole di come comportarsi, cosicché si direbbe che un bue capisca perché ingrassa, mentre l'uomo si sforza di dimenticare per quale ragione tutto il giorno, tutto l'anno, tutta la vita non faccia altro che metter carbone nella stufa o chiudere e aprire qualche valvola.
Ivan Aleksandrovic Goncarov
Cit. da
La fregata Pallada
Frasi di Ivan Aleksandrovic Goncarov
Dopo un po' lo dimenticheresti. Prima dimenticheresti il suo mento... poi il suo naso... e dopo un po' avresti il tuo da fare per ricordarti esattamente il
colore
dei suoi occhi, e un giorno... Puff! Sparito.
La sua voce, il suo odore, il suo ghigno... è sparito per sempre. E tu potresti ricominciare da capo.
Luc
Dal film:
French Kiss
Scheda film e trama
Frasi del film
Nei prossimi anni, parte del processo di ogni film sarà quello di regolazione delle immagini. Si potrà cambiare il
colore
della cravatta di un attore o si potrà correggere una piccola smorfia fatta con la bocca. Oppure si potranno aggiungere più nuvole e spostare un albero un po' più in là.
Robert Zemeckis
Frasi di Robert Zemeckis
Ma che
colore
ha una giornata uggiosa? | Ma che sapore ha una vita mal spesa?
Lucio Battisti
Cit. da
Una giornata uggiosa
Frasi di Lucio Battisti
Una tempesta terribile si abbatté sul mare. Lame affilate di vento gelido trafissero l'acqua e la sollevarono in ondate gigantesche che si abbatterono sulla spiaggia come colpi di maglio. Ogni sferzata arò il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo, i crostacei e i piccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare.
Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l'acqua si placò e si ritirò. La spiaggia si presentò come una distesa di fango in cui si contorcevano nell'agonia migliaia e migliaia di stelle marine. Erano così tante che la spiaggia sembrava aver cambiato
colore
. Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche troupe televisive per filmare i risultati dell'eccezionale fenomeno.
Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo.
Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c'era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare. Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente.
All'improvviso il bambino lasciò la mano del papà, si tolse le scarpe e le calze, poi corse sulla spiaggia.
Si chinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle del mare e, sempre correndo, le portò nell'acqua. Poi tornò indietro e ripeté l'operazione.
Dalla balaustra di cemento, un uomo lo chiamò:
- "
Ma che fai ragazzino?
"
- "
Ributto in mare le stelle marine! Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia!
" - rispose il bambino senza smettere di correre.
- "
Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!
" - gridò l'uomo - "
Questo sta succedendo su centinaia di altre spiagge lungo la costa! Piccolo, non puoi cambiare le cose!
"
Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un'altra stella di mare e rimettendola in acqua rispose:
- "
Ho cambiato le cose per questa qui!
"
L'uomo rimase un attimo in silenzio, poi si tolse scarpe e calze e scese in spiaggia per aiutare il bambino. Cominciò anch'egli a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua. Un istante dopo scesero due ragazze: così si trovarono in quattro a buttare stelle marine nell'acqua. Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone che, lungo tutta la costa, rimettevano le stelle marine nell'acqua del mare.
Morale: per cambiare il mondo serve l'aiuto di tutti, ma basterebbe che qualcuno, anche piccolo, avesse il coraggio di iniziare.
Da:
Il bambino e la vita delle stelle marine
A Leonard Chess non importava niente del
colore
della pelle. Per lui contava solo il
colore
dei soldi. Se riuscivi a guadagnare tanto da ricoprirti di verdoni, allora non saresti stato più un ragazzo ebreo o un ragazzo negro, ma solo un uomo con la Cadillac.
Willie Dixon
Dal film:
Cadillac Records
Scheda film e trama
Frasi del film
Jamie Winters compiva il suo primo miracolo il mattino. Il secondo, il terzo e vari altri miracoli venivano nel corso della giornata. Ma era sempre il primo il più importante.
Succedeva così ogni giorno. «Fai che la mamma stia bene. Falle tornare il
colore
sulle guance. Non permettere che la mamma continui a essere ammalata.»
Ray Bradbury
Cit. da
I miracoli di Jamie ‐ Incipit
Frasi di Ray Bradbury
Fu in quella settimana che Ann Taylor venne a tenere i corsi estivi alla scuola centrale di Green Town. Era l'estate del suo ventiquattresimo compleanno, l'estate in cui Bob Spaulding compì quattordici anni.
Ann Taylor era l'insegnante a cui tutti i ragazzi volevano portare cesti d'arance e mazzi di fiori rosa, per cui srotolavano le grandi mappe verdi e gialle della Terra senza che gli fosse richiesto. Era quel tipo di donna che sembrava sempre passare per strada nei giorni in cui l'ombra era verde sotto il tunnel di querce e olmi nella vecchia città. E Bob Spaulding era il ragazzo che passeggiava da solo nelle sere di ottobre inseguito da una scia di foglie morte che sembravano un'orda di topi incantati dal flauto magico, o che si poteva vedere in primavera nuotare come un pesce nelle acque frizzanti del ruscello di Fox Hill e arrostirsi al sole fino ad assumere, alla fine dell'estate, il
colore
lucido delle castagne.
Ray Bradbury
Cit. da
Tempo fermo ‐ Incipit
Frasi di Ray Bradbury
Sono una perfezionista a livello esagerato. Un amico ha aperto il mio armadio e mi ha detto impressionato: "Questo armadio appartiene ad un serial killer". Tutte le magliette sono ordinate secondo il
colore
: bianche, grigie e blu. Le grucce guardano tutte verso la stessa direzione. Ho anche la mania del quadrato: il piatto sul tavolo quadrato non lo metterei mai in obliquo bensì parallelo agli angoli. Mi fa stare meglio.
Rocío Muñoz Morales
Frasi di Rocío Muñoz Morales
Il
colore
bianco è veleno per un quadro: usatelo solo per i dettagli luminosi.
Rubens
Frasi di Rubens
Eddie
: Lo sentite questo odore?
Vincent
: Fumo?
Carmen
: Soldi...
Dal film:
Il colore dei soldi
Scheda film e trama
Frasi del film
Carmen
: Stai dicendo sul serio?
Eddie
: Io non scherzo mai sui soldi. Non sai che decidere, è così?
Carmen
: Come sarebbe?
Eddie
: Sì, è vero che stai rischiando 500$, ma per quello che ho visto finora batterebbe facilmente chiunque.
Carmen
: Già... sì, forse sì.
Eddie
: Rinnovo la scommessa, 500$ a partita. Che ti succede? Il rischio è troppo grosso? Pensi che sia qui solo per fregarti, è così? È questione di intuito. Devi sempre sapere quando puoi dire "sì" e quando devi dire "no", è il punto vincente di un buon giocatore.
Carmen
: E cosa dovrei dire, di "sì" o di "no"?
Eddie
: Dovresti dire "no". E sai perché? Perché la posta è troppo alta e io sono un'incognita. Dovrebbe esserlo lui. Solo così può funzionare. Così sarebbe bello e solo così puoi manovrarlo e controllarlo come meglio credi, mi sono spiegato? Senti, te li offro ancora, fammi giocare contro di lui.
Carmen
: No.
Eddie
: Adesso avresti dovuto dire "sì". Ma tu come fai a saperlo? È difficile saperlo, dovresti rischiare. Ma non puoi sapere chi di noi vincerà. Forse siamo bravi tutti e due o forse io lo sono di più, capisci? Ma come fai a saperlo, è complicato, e poi... sono troppi soldi.
Dal film:
Il colore dei soldi
Scheda film e trama
Frasi del film
Carmen
: Ti va di giocare?
Eddie
: Dici a me? Certo.
Carmen
: 20 per giocare.
Eddie
: No, 500 a partita.
Dal film:
Il colore dei soldi
Scheda film e trama
Frasi del film
Il denaro vinto è molto più dolce del denaro guadagnato.
Eddie
Dal film:
Il colore dei soldi
Scheda film e trama
Frasi del film
Nero e bianco sono lo stesso
colore
.
Dottoressa
Dal film:
Dream
Scheda film e trama
Frasi del film
Oggi non è giornata per fare politica. Mi sono riservato questa occasione come unico impegno di oggi per parlare brevemente con voi della minaccia insensata della violenza in America che macchia ancora la nostra nazione e la vita di tutti noi. Non è la preoccupazione di una sola razza. Le vittime della violenza sono neri e bianchi, ricchi e poveri, giovani e vecchi, famosi e sconosciuti.
Prima di ogni altra cosa erano esseri umani a cui altri esseri umani volevano bene e di cui avevano bisogno.
Nessuno, in qualsiasi posto viva e qualsiasi cosa faccia, può essere certo di chi sarà il prossimo a soffrire per un insensato atto di sangue. Eppure la violenza continua, continua, continua in questo nostro Paese. Perché? Che cosa ha mai ottenuto la violenza? Che cosa ha mai creato? Quando un americano toglie la vita ad un altro americano, sia se viene fatto in nome della legge o contro la legge, da un uomo o da una banda, a sangue freddo o in preda al furore, in un attacco di violenza o in risposta alla violenza, quando strappiamo il tessuto della vita che l'altro ha faticosamente e goffamente creato per sé e per i propri figli, quando lo facciamo, l'intera nazione è degradata. Eppure sembra che tolleriamo un crescente livello di violenza che ignora l'umanità che ci accomuna e le nostre pretese di civiltà. Troppo spesso rendiamo onore alla spavalderia, alla prepotenza e a chi esercita la forza. Troppo spesso scusiamo coloro che costruiscono la propria vita sui sogni infranti di altri esseri umani. Ma è una cosa chiara, la violenza genera violenza, la repressione genera rappresaglia e soltanto la pulizia di tutta la nostra società potrà estirpare questo male dalla nostra anima. Quando si insegna un uomo a odiare, ad avere paura del proprio fratello, quando si insegna che un uomo ha meno valore a causa del
colore
della sua pelle o delle sue idee o della politica che segue, quando si insegna che chi è diverso da te minaccia la tua libertà o il tuo lavoro o la tua casa o la tua famiglia, allora si impara ad affrontare l'altro non come un compatriota ma come un nemico, da trattare non con la collaborazione ma con la conquista. Per soggiogarlo e sottometterlo. Impariamo, in sostanza, a guardare i nostri fratelli come alieni. Uomini alieni con cui dividiamo una città ma non una comunità. Uomini legati a noi da un'abitazione comune ma non da un impegno comune.
Impariamo a dividere soltanto una paura comune, soltanto un desiderio comune di ritirarci gli uni dagli altri, soltanto un impulso comune a reagire al disaccordo con la forza. La nostra vita su questo pianeta è troppo breve, il lavoro da svolgere è troppo vasto, perché questo spirito prosperi ancora a lungo nella nostra nazione. È evidente che non possiamo bandirlo con un programma né con una risoluzione, ma possiamo forse ricordare, anche una sola volta, che quelli che vivono con noi sono nostri fratelli che dividono con noi lo stesso breve arco di vita, che cercano come facciamo noi, soltanto la possibilità di vivere la propria vita con uno scopo e in felicità conquistandosi la realizzazione e la soddisfazione che possono.
Sicuramente il legame di un destino che ci accomuna, il legame di scopi che ci accomunano, può cominciare a insegnarci qualcosa. Sicuramente possiamo imparare, almeno, a guardare chi ci sta intorno, il nostro prossimo e possiamo cominciare a lavorare con maggiore impegno per ricucire le ferite che ci sono tra noi e per tornare ad essere fratelli e compatrioti nel cuore.
Robert Kennedy
Dal film:
Bobby
Scheda film e trama
Frasi del film
Natale. Guardo il presepe scolpito
|
dove sono i pastori appena giunti
|
alla povera stalla di Betlemme.
|
|
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
|
salutano il potente Re del mondo.
|
|
Pace nella finzione e nel silenzio
|
delle figure in legno ed ecco i vecchi
|
del villaggio e la stalla che risplende
|
e l'asinello di
colore
azzurro.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Il Presepe
Frasi di Salvatore Quasimodo
Quando nascesti te, nacque un bel fiore
La luna si fermò, ne' camminare.
La luna si fermò, ne' camminare,
Le stelle si cangiorno di
colore
.
L'amore è come l'edera
Dove s'attacca more
Così così il mio cuore
Mi si è attaccato a te.
Padre di Walter
Dal film:
Tutti giù per terra
Scheda film e trama
Frasi del film
Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale. Ad uno dei due uomini era permesso mettersi seduto per un'ora ogni pomeriggio in modo da permettere il drenaggio del sangue: il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. L'altro uomo purtroppo doveva restare sempre sdraiato.
Da subito i due si fecero compagnia, approfondendo la reciproca conoscenza con il passare dei giorni: passavano le ore parlando dei loro figli, delle mogli, delle famiglie, della propria casa, del lavoro e delle belle esperienze di viaggio che avevano fatto negli anni passati.
Ogni pomeriggio, nell'ora che gli era permessa, l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra si sedeva e passava il tempo raccontando al suo nuovo amico tutte le cose che da lì poteva vedere; l'altro paziente, grazie anche alla passione che l'amico metteva nel descrivere, cominciò a vivere meglio quelle ore di sofferenza: i dolori venivano leniti dai colori del mondo esterno.
L'uomo seduto raccontava all'altro del parco che poteva ammirare dalla finestra: c'era un delizioso laghetto dove le anatre e i cigni giocavano nell'acqua; c'erano bambini che nel laghetto facevano navigare le loro barchette di carta o telecomandate. Poco più in là, giovani coppie di innamorati passeggiavano abbracciati oppure mano nella mano, tra fiori di ogni
colore
; in lontananza c'era una bella vista della città.
Mentre l'uomo dalla finestra descriveva tutto questo con abbondanza di particolari, l'uomo costretto a rimanere sdraiato dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava le scene.
In un caldo pomeriggio, l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse vedere la banda, poteva sentirla e vederla con gli occhi della sua mente, così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva. Così passavano i giorni.
Un mattino l'infermiera del turno di giorno portando loro dell'acqua trovò il corpo senza vita dell'uomo il cui letto stava vicino alla finestra: l'uomo era morto pacificamente nel sonno, senza soffrire. L'infermiera diventò molto triste e chiamò altre persone perché potessero portare via il corpo.
Non appena gli sembrò appropriato, l'uomo rimasto solo in stanza chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di spostare il suo letto: dopo essersi assicurata che stesse bene e che tutto fosse a posto, lo lasciò solo. Lentamente, non senza dolori, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere il mondo esterno dalla finestra, per la prima volta da quando era in quella stanza. Essa si affacciava su un muro bianco.
L'uomo chiamò l'infermiera e le chiese che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere le cose meravigliose che sempre gli raccontava, facendo finta di vederle al di fuori di quella finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno sapere che ci fosse un muro.
Morale: vi è una splendida felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra precaria situazione. Un dolore condiviso è dimezzato, ma la felicità divisa si moltiplica! Vuoi sentirti ricco? Prova a contare tutte quelle cose che possiedi che il denaro non può comprare. L'oggi è un dono: proprio per questo motivo che si chiama "presente".
Da:
Finestra sul mondo
Avvicinati... non aver paura. Come ti chiami? Qual è il tuo
colore
preferito? La canzone? Il film?
Curt Wilde
Dal film:
Velvet Goldmine
Scheda film e trama
Frasi del film
Molte persone non lo sanno, ma quando qualcuno ti muore in casa e lascia un casino, tocca alla famiglia ripulire tutto... Molti non hanno lo stomaco per certe cose, ed è qui che subentra mio padre. Mio padre dice che le macchie hanno ricordi, ricordano la loro forma, il loro
colore
, il loro odore... quelle profonde riaffiorano sempre. Con queste macchie è più facile ricominciare da capo che tentare di pulirle, a volte c'è una scelta, a volte no... La sola cosa che puoi fare, è sperare.
Rose
Dal film:
Cleaner
Scheda film e trama
Frasi del film
Che cos'è l'erba?
|
Mi chiese un bambino portandomene a piene mani;
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come potevo rispondergli?
|
Non so meglio di lui che cosa sia.
|
Suppongo che sia lo stendardo della mia vocazione,
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fatto col verde tessuto della speranza.
|
O forse è il fazzoletto del Signore,
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un ricordo profumato lasciato cadere di proposito,
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con la cifra del proprietario in un angolo
|
sicchè possiamo vederla e domandarci di chi può essere?
|
O forse l'erba stessa è un bambino,
|
il bimbo generato dalla vegetazione.
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O un geroglifico uniforme che voglia dire,
|
crescendo tanto in ampi spazi che in strette fasce di terra,
|
fra bianchi e gente di
colore
, Canachi, Virginiani,
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Membri del Congresso, gente comune,
|
io do loro la stessa cosa e li accolgo nello stesso modo.
Walt Whitman
Titolo della poesia:
Canto di me stesso
Frasi di Walt Whitman
Colore
inonda la macchia, porpora cupo.
|
Tutto slavato è il resto del corpo,
|
ha
colore
di perla.
|
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In un anfratto di rupe
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risucchia il mare ossessivamente,
|
un solo vuoto è perno di tutto il mare.
|
|
Non più grande che una mosca
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il marchio funesto
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striscia giù per il muro.
|
|
Il cuore si chiude,
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il mare cala,
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gli occhi sono schermati.
Sylvia Plath
Titolo della poesia:
Contusione
Frasi di Sylvia Plath
I tulipani sono troppo eccitabili, è inverno qui,
|
guarda quanto ogni cosa sia bianca, quieta e innevata.
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Imparo la pace, mentre si posa quieta a me vicina
|
come la luce su questi muri bianchi, questo letto, queste mani.
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Non sono nessuno; niente a che fare con le esplosioni.
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Ho dato il mio nome e i vestiti alle infermiere
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la mia storia all'anestesista e il mio corpo ai chirurghi.
|
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Hanno appoggiato la mia testa tra cuscino e bordo del lenzuolo
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come un occhio fra palpebre bianche che non si chiuderanno.
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Stupida pupilla, di tutto deve fare incetta.
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Le infermiere passano e ripassano, non disturbano,
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passano come i gabbiani verso terra nelle loro cuffie bianche,
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facendo cose con le mani, uguali l'una all'altra,
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così che è impossibile dire quante siano.
|
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Il mio corpo è un sasso per loro, vi si apprestano come l'acqua
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ai sassi sui quali deve scorrere, levigandoli garbata.
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Mi danno il torpore con i loro aghi luccicanti, mi danno il sonno.
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Adesso ho perduto me stessa sono stanca di bagagli -
|
la mia borsa di pelle come un nero portapillole,
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mio marito e il bambino sorridono nella foto di famiglia;
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i loro sorrisi mi agganciano la pelle, piccoli ami sorridenti.
|
|
Ho gettato cose in mare, io cargo di trent'anni
|
tenacemente attaccata al mio nome e indirizzo.
|
Hanno strofinato via tutti i miei affetti.
|
Impaurita e denudata sulla plastica verde della barella
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ho guardato la mia teiera, il comò della biancheria, i miei libri
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affondare lontani, e l'acqua arrivarmi sopra la testa.
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Sono una suora adesso, mai stata così pura.
|
|
Non volevo fiori, volevo soltanto
|
sdraiarmi a palme in su completamente vuota.
|
Come si sia liberi, non avete idea quanto liberi -
|
la pace è così grande che abbaglia,
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non chiede nulla, un'etichetta col nome, qualche bazzecola.
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Con questa, alla fine, chiudono i morti; li immagino
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masticarsela come un'ostia da Comunione.
|
|
I tulipani sono troppo rossi in primo luogo, mi feriscono.
|
Anche attraverso la carta da regalo li sentivo respirare
|
piano, attraverso la bianca fasciatura, come un bimbo mostruoso.
|
|
Rossastri parlano alla mia ferita, le rispondono.
|
Sono traditori: sembrano ondeggiare, anche se mi tirano giù,
|
scompigliandomi con le loro lingue inattese e il
colore
,
|
una dozzina di rossi piombi intorno al mio collo.
|
|
Prima nessuno mi sorvegliava, adesso sono sorvegliata.
|
I tulipani si voltano verso di me, e la finestra dietro
|
dove quotidianamente la luce si allarga e si assottiglia,
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io mi vedo, piatta, ridicola, ombra di carta ritagliata
|
fra l'occhio del sole e gli occhi dei tulipani,
|
non ho faccia, ho voluto cancellarmi.
|
I vividi tulipani consumano il mio ossigeno.
|
|
Prima che arrivassero l'aria era abbastanza calma,
|
pulsava, respiro dopo respiro, senza scompiglio.
|
Poi i tulipani l'hanno riempita di un gran rumore.
|
Ora l'aria spinge e gli vortica attorno come un fiume
|
spinge e vortica attorno a una macchina rosso-ruggine affondata.
|
Concentrano la mia attenzione, che era felice
|
giocando e riposando senza impegnarsi.
|
|
Anche i muri sembrano riscaldarsi tra loro.
|
I tulipani dovrebbero stare dietro le sbarre come bestie pericolose;
|
si aprono come la bocca di un grosso felino africano,
|
ed io mi accorgo del mio cuore: apre e chiude
|
la sua ampolla di rossi boccioli per vero amor mio.
|
L'acqua che assaggio è calda e salata come il mare,
|
e viene da un paese lontano come la salute.
Sylvia Plath
Titolo della poesia:
I tulipani
Frasi di Sylvia Plath
Così come un fiore non può scegliere il proprio
colore
, noi non siamo responsabili per ciò che siamo diventati. Solo quando ce ne rendiamo conto diventiamo liberi. E diventare adulti, è diventare liberi.
India Stoker
Dal film:
Stoker
Scheda film e trama
Frasi del film
Per L'Impero colpisce ancora abbiamo usato tutta l'elettronica possibile. Il cinema, la pellicola, è un'idea del diciannovesimo secolo. Invece, come potenzialità, siamo già nel ventunesimo. Faccio un esempio: con un film tradizionale c'è sempre da parte del regista la paura che ogni volta la pellicola non rispunti dall'altra parte del proiettore, che quelle macchinette antiquate se la mangino. E poi tutti gli intoppi e le energie sprecate con macchinari che sono stati pensati cento anni fa. Con The Empire abbiamo inaugurato il Duemila, eliminato per esempio tutta la parte meccanica e manuale del processo di ripresa, abbiamo ottenuto dei risultati studiando con il computer le reazioni dell'occhio umano al
colore
e al movimento. Per questo nel film sembra di essere dentro lo spazio, di nuotare nei colori.
George Lucas
Frasi di George Lucas
Giudice Garnett
: Tengo a precisare che in questa corte non conta assolutamente né il
colore
della pelle, né il credo politico o religioso, né tanto le tendenze sessuali delle persone, conta solo la legge.
Avv. Joe Miller
: Sì vostro onore, ma questa aula non è il paese.
Dal film:
Philadelphia
Scheda film e trama
Frasi del film
Al
: C'è un tipo di
colore
...
Jack
: Che tipo di
colore
?
Al
: Un tipo di
colore
!
Jack
: Sì, ho capito, ma rosso, verde...
Al
: Mii, un negro! Un tipo di
colore
negro! Non la racconto più!
John
: No, dai...
Al
: Non la racconto più!
John
: Al, racconta la barzelletta, dai, racconta!
[ Rivolgendosi a Jack]
E tu aspetta e lascialo raccontare!
Jack
: Ma che minchia ho detto?
Al
: Allora... c'è un negro che bussa alla porta di un night club...
John
: Ah, ho capito... è quella che poi apre lo spioncino e lo tira fuori con le dita nel naso!
Al
: Ecco, ho capito quella che dici. È bellissima! È un capolavoro della barzelletta. Ma non è quella!
Jack
: Ma qual è quella che lo tira fuori con lo spioncino?
Al
: Mii Jack, sto raccontando un'altra barzelletta!
John
: Jack, sta raccontando un'altra barzelletta... e fagliela raccontare! Dai, Al.
Al
: Allora... c'è un negro che bussa alla porta di un night club...
John
: Aaah... è quella che poi lui va in un altro night club!
Al
: Quella!
John
: Che lui corre forte...
Al
: Sì, però non me la rovinare... lasciamela raccontare.
Jack
: Ma quando si ride in questa barzelletta?
John
: Jack, è una barzelletta... si ride alla fine!
Al
: È una barzelletta, e si ride alla fine!
Jack
: Ho capito, ma mi sto annoiando!
Al
: Mii, ma puoi aspettare! T'hanno dato trent'anni, puoi anche aspettare!
Jack
: Va bene, allora... allora aspetteremo!
John
: Aspetta un attimo Al, ma come mai a lui hanno dato trent'anni e a noi cinquanta?
Al
: Mii Johnny, pure tu... sto raccontando una barzelletta! Mii, la sto odiando 'sta barzelletta! Allora: C'è 'sto cazzo di negro che è due ore fuori dalla porta di questo night club di merda! E il portiere gli risponde...
Dal film:
Così è la vita
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dante e Randal tornano al fast food dopo essere andati a girare con i go-kart durante l'orario di lavoro, per sfogarsi dopo l'incontro con "Cetriolo"]
Becky
: Grazie ragazzi, grazie... Muovetevi!
Dante
: Mi dispiace...
Becky
[Rivolta ad una coppia di clienti di
colore
]
: Era il numero 2 che voleva?
Signora di
colore
: Si, il formato maxi.
Becky
: 13 e 84,
[Al microfono]
voglio due speciali e un cow-boy.
Randal
:
[Rivolgendosi ad Elias a cui aveva affidato la friggitrice]
Allora, come vanno le patate?
Elias
:
[Sollevando il cestello pieno di patatine bruciate]
Non mi pare stiano benissimo!
Randal
: Gesù, ma che fai? Togliti da questa friggitrice prima di farci bruciare vivi tutti!
Elias
: Siete voi che avete abbandonato il posto!
Randal
: Era troppo chiederti di guardare le patatine? È la macchina che fa tutto il lavoro, cos'è deve trasformarsi in un mega cazzutissimo robot perché tu possa prenderla sul serio? Ma va a dormire va!
Becky
: Arrivano un po' di patatine o no?
Signora di
colore
: Senta, non ho tutta la sera.
Becky
: Un attimo.
[Si gira verso la cucina]
Signore di
colore
: Dovrebbero prendere dei messicani a lavorare qui, quelli sono più...
Signora di
colore
: Non si perdono in chiacchiere...
Signore di
colore
: Ah lo so, un messicano mi ha fatto perdere il lavoro... quello stronzo tirava su un muro in 30 secondi.
Becky
[a Randal e Dante]
: Si può sapere dove siete andati?
Dante
: Stendiamo un velo...
Becky
: Lo so che è l'ultimo giorno, ma finché sei ancora qui devi fingere che te ne importa qualcosa.
Randal
: Non te la prendere con lui, un pezzo di merda che veniva a scuola con noi si è presentato qui per dirci che siamo dei falliti, così avevo bisogno di uscire e sfogare un po' di rabbia, se proprio lo vuoi sapere...
Signora di
colore
[rivolta al marito]
: Ha detto pezzo di merda? Che ci fanno con un pezzo di merda?
Signore di
colore
: Non lo so, qualche stranezza da bianchi... I bianchi fanno fare di tutto alle loro donne.
Signora di
colore
: Che cosa?
Signore di
colore
: Vuoi provare un pezzo di merda?
Becky
[sempre rivolta verso la cucina]
: Lo sai quante volte ho avuto qui persone con cui ero andata a scuola? Ho servito perfino uno a cui avevo fatto un pompino dopo il ballo di fine anno...
Randal
: E io allora che ho servito tuo fratello?
Becky
: Non ci posso credere! Un superfigo come te messo all'angolo da uno stronzetto che viene qui a buttare merda sul suo lavoro al Mooby?
Randal
: Che vada affanculo ok? Prima o poi vedrai che combino anch'io qualcosa e lascio il segno, ma fino ad allora quello che faccio non è comunque una perdita di tempo, sono i mattoni per fare la piramide.
Signora di
colore
: Perché intanto non ci fai un po' di quelle patatine del cazzo?
Randal
: Stanno arrivando.
Signore di
colore
[alla moglie]
: Tu sei credente in Cristo, non puoi usare un linguaggio così!
Signora di
colore
: Non c'è nessuno della mia chiesa qui...
Dal film:
Clerks II
Scheda film e trama
Frasi del film
La fuga dal reale,
|
ancora più lontano la fuga dal fantastico,
|
più lontano di tutto, la fuga da se stesso,
|
la fuga dalla fuga, l'esilio
|
senza acqua e parola, la perdita
|
volontaria di amore e memoria,
|
l'eco
|
che non corrisponde più all'appello, e questo che si fonde,
|
la mano che diviene enorme e che sparisce
|
sfigurata, tutti i gesti insomma impossibili,
|
se non inutili,
|
l'inutilità del canto, la purezza
|
del
colore
, né un braccio che si muova né un'unghia che cresca.
|
Non la morte tuttavia.
|
|
Ma la vita: captata nella sua forma irriducibile,
|
senza più ornamento o commento melodico,
|
vita a cui aspiriamo come pace nella stanchezza
|
(non la morte),
|
vita minima, essenziale; un inizio; un sonno;
|
meno che terra, senza calore; senza scienza né ironia;
|
quello che si possa desiderare di meno crudele: vita
|
in cui l'aria, non respirata, mi avvolga;
|
nessuno spreco di tessuti; loro assenza;
|
confusione tra mattino e sera, senza più dolore,
|
perché il tempo non si divide più in sezioni; il tempo
|
eliminato, domato.
|
Non ciò che è morto né l'eterno o il divino,
|
soltanto quello che è vivo, piccolo, silenzioso, indifferente
|
e solitario vivo.
|
Questo io cerco.
Carlos Drummond de Andrade
Titolo della poesia:
La fuga
Commenti:
1
Frasi di Carlos Drummond de Andrade
È per te il sorriso degli umani, | è per te un'aranciata fresca, | è per te lo scodinzolo dei cani, | è per te il
colore
delle foglie, | la forma strana della nuvole, | è per te il succo delle mele, | è per te il rosso delle fragole, | è per te ogni cosa che c'è, ninna na ninna e...
Jovanotti
Cit. da
Per te
Frasi di Lorenzo Cherubini
Di notte le parole scorrono più lente, però è molto più facile parlare con la gente. Conoscere le storie, ognuna originale, sapere che nel mondo nessuno è normale. Ognuno avrà qualcosa che ti potrà insegnare, gente molto diversa di ogni
colore
.
Jovanotti
Cit. da
Gente della notte
Frasi di Lorenzo Cherubini
Si comincia con uno spazio bianco. Non dev'essere necessariamente carta o tela, ma secondo me dev'essere bianco. Noi diciamo bianco perché abbiamo bisogno di una parola, ma la definizone giusta è «niente». Il nero è l'assenza della luce, ma il bianco è l'assenza della memoria, il
colore
del non ricordo.
Come ricordiamo di ricordare? È una domanda che mi sono posto spesso dopo Duma Key, spesso nelle ore piccole della notte, perdendo lo sguardo nell'assenza della luce, ricordando amici assenti. Certe volte in quelle ore piccole penso all'orizzonte. Bisogna stabilire l'orizzonte. Bisogna segnare il bianco. Un atto abbastanza semplice, direte, ma ogni atto che rifà il mondo è eroico. O così sono giunto a concludere.
Stephen King
Cit. da
Duma Key ‐ Incipit
Frasi di Stephen King
La mia bambina con la palla in mano,
|
con gli occhi grandi
colore
del cielo
|
e dell'estiva vesticciola: "Babbo
|
- mi disse - voglio uscire oggi con te"
|
Ed io pensavo: Di tante parvenze
|
che s'ammirano al mondo, io ben so a quali
|
posso la mia bambina assomigliare.
|
Certo alla schiuma, alla marina schiuma
|
che sull'onde biancheggia, a quella scia
|
ch'esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
|
anche alle nubi, insensibili nubi
|
che si fanno e disfanno in chiaro cielo;
|
e ad altre cose leggere e vaganti.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Ritratto della mia bambina
Frasi di Umberto Saba
Malinconia
|
la vita mia
|
struggi terribilmente;
|
e non v'è al mondo, non c'è al mondo niente
|
che mi divaghi.
|
|
Niente, o una sola
|
casa. Figliola,
|
quella per me saresti.
|
S'apre una porta; in tue succinte vesti
|
entri, e mi smaghi.
|
|
Piccola tanto,
|
fugace incanto
|
di primavera. I biondi
|
riccioli molti nel berretto ascondi,
|
altri ne ostenti.
|
|
Ma giovinezza,
|
torbida ebbrezza,
|
passa, passa l'amore.
|
Restan sì tristi nel dolente cuore,
|
presentimenti.
|
|
Malinconia,
|
la vita mia
|
amò lieta una cosa,
|
sempre: la Morte. Or quasi è dolorosa,
|
ch'altro non spero.
|
|
Quando non s'ama
|
più, non si chiama
|
lei la liberatrice;
|
e nel dolore non fa più felice
|
il suo pensiero.
|
|
Io non sapevo
|
questo; ora bevo
|
l'ultimo sorso amaro
|
dell'esperienza. Oh quanto è mai più caro
|
il pensier della morte,
|
|
al giovanetto,
|
che a un primo affetto
|
cangia
colore
e trema.
|
Non ama il vecchio la tomba: suprema
|
crudeltà della sorte.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
La Malinconia
Frasi di Umberto Saba
Il poeta ha le sue giornate
|
contate,
|
come tutti gli uomini;ma quanto,
|
quanto variate!
|
L'ore del giorno e le quattro stagioni,
|
un po' meno di sole o più di vento,
|
sono lo svago e l'accompagnamento
|
sempre diverso per le sue passioni
|
sempre le stesse;ed il tempo che fa
|
quando si leva, è il grande avvenimento
|
del giorno, la sua gioia appena desto.
|
Sovra ogni aspetto lo rallegra questo
|
d'avverse luci, le belle giornate
|
movimentate
|
come la folla in una lunga istoria,
|
dove azzurro e tempesta poco dura,
|
e si alternano messi di sventura
|
e di vittoria.
|
Con un rosso di sera fa ritorno,
|
e con le nubi cangia di
colore
|
la sua felicità,
|
se non cangia il suo cuore.
|
Il poeta ha le sue giornate
|
contate,
|
come tutti gli uomini;ma quanto,
|
quanto beate!
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Il poeta
Frasi di Umberto Saba
Signori, il successo politico costa, e se qualcuno pensa di piegarmi alle leggi della convenienza, alle leggi del trasformismo e dell'opportunismo, ebbene questo qualcuno, che da mesi non fa altro che legiferare sul prezzo del miele industriale, sul
colore
delle strisce pedonali, sulle scuole di flauto traverso e di flauto dolce, sulla pericolosità delle cacche dei piccioni nei nostri centri storici, ecco, questo qualcuno si dovrà ricredere. Ecco, io preferisco uomini brillanti ed estrosi, anche se un po' mascalzoni, a uomini grigi, noiosi, ma onesti. Perché, alla fine, il grigiore, la noia, e anche l'eccessiva onestà, faranno senz'altro più danni al Paese.
Botero
Dal film:
Il portaborse
Scheda film e trama
Frasi del film
La mattina dopo Harry si svegliò in un sacco a pelo sul pavimento del salotto. Una striscia di cielo era visibile tra le tende pesanti; aveva il
colore
azzurro fresco e limpido d'inchiostro annacquato, era tra la notte e l'alba e tutto taceva, tranne i respiri profondi e tranquilli di Ron e Hermione. Harry guardò le sagome scure che si disegnavano sul pavimento accanto a lui. Ron, in uno slancio di galanteria, aveva insistito perché Hermione dormisse sui cuscini tolti dal divano, quindi lei era più in alto. Il braccio le ricadeva sul pavimento, le dita a pochi centimetri da quelle di Ron. Forse si erano addormentati tenendosi per mano.
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e i Doni della Morte
Frasi di J.K. Rowling
Andiamo, amico, diamoci un po' meno d'importanza. Noi siamo nella natura, un momento ci stiamo bene, un momento male: credetemi, coloro che lodano la natura per aver tappezzato a primavera la terra di verde, un
colore
amico dei nostri occhi, sono degli impertinenti che dimenticano che questa stessa natura, di cui vogliono trovare ovunque la benevolenza, stende d'inverno una grande coltre bianca che ferisce i nostri occhi, ci dà il capogiro e ci espone a morire congelati. La natura è bella e buona quando ci è propizia, brutta e cattiva quando ci affligge. Sovente è ai nostri stessi sforzi ch'essa deve almeno una parte del suo fascino...
Denis Diderot
Frasi di Denis Diderot
Erano quei giorni di primavera in cui l'aria spinge ai baci e il
colore
della città si fa rosa e giallo mentre il sole temporeggia volentieri sui tetti fino a tardi. Erano quei giorni dell'anno in cui le emozioni si fissano meglio nel ricordo e si è come il siamese Pentothal, senza pace, in corsa da un posto all'altro, ansiosi di vedere e di fare, sicuri che nessun autunno toglierà più determinate voglie profondissime.
Enrico Brizzi
Cit. da
Bastogne
Frasi di Enrico Brizzi
Difficoltà? ‐ disse Ford ‐ Difficoltà? Come sarebbe a dire che avete difficoltà? La ruota è il congegno più semplice di tutto l'Universo. La ragazza del marketing lo fulminò con un'occhiata ‐ Ah sì, signor Sapientone? Allora, se sei così bravo, dicci di che
colore
dovremmo farla.
Douglas Adams
Cit. da
Ristorante al termine dell'universo
Frasi di Douglas Adams
Un ometto mezza età cerca invano compagnia, ha il vestito nuovo
colore
cane che fugge
Claudio Baglioni
Cit. da
Strip tease
Frasi di Claudio Baglioni
Ogni
colore
è monocromatico a sé stesso.
Aldo
Dal film:
Anplagghed al cinema
Scheda film e trama
Frasi del film
Nuvolari è bruno di
colore
| Nuvolari ha la maschera tagliente | Nuvolari ha la bocca sempre chiusa | di morire non gli importa niente | Corre se piove, corre dentro al sole | tre più tre per lui fa sempre sette | Con l'Alfa rossa fa quello che vuole | dentro al fuoco di cento saette!
Lucio Dalla
Cit. da
Nuvolari
Frasi di Lucio Dalla
Nessuno nasce odiando qualcun altro per il
colore
della pelle, il suo ambiente sociale o la sua religione. Le persone odiano perché hanno imparato a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l'amore arriva in modo più naturale nel cuore umano che il suo opposto.
Nelson Mandela
Commenti:
3
Frasi di Nelson Mandela
E gli occhi han preso il
colore
del cielo, a furia di guardarlo. E con quegli occhi, ciò che vedevi nessuno può saperlo.
Luciano Ligabue
Cit. da
Il peso della valigia
Frasi di Luciano Ligabue
Due lepri si danno una bella scrollata, e al prossimo campo si fermano un po'... Si fermano a urlare "siamo qui, angelo della nebbia, guardaci... buttaci solo un po' di
colore
"
Luciano Ligabue
Cit. da
Angelo della nebbia
Frasi di Luciano Ligabue
Teniamo presente che il nostro popolo non è né europeo né nord-americano; anziché un'emanazione dell'Europa, esso è un misto di Africa e di America, perché la Spagna stessa cessa di essere Europa per il suo sangue africano, le sue istituzioni e il suo carattere. È impossibile determinare esattamente a quale famiglia umana apparteniamo. La maggior parte degli indigeni è stata annientata, gli europei si sono mescolati con gli americani e gli africani, e questi con gli indiani e gli europei. Nati tutti dal seno di una stessa Madre, i nostri padri, diversi per origine e per sangue, sono stranieri gli uni agli altri e tutti differiscono visibilmente per il
colore
della pelle. Tale diversità comporta una conseguenza della massima importanza.
Simón Bolívar
Frasi di Simón Bolívar
Inizio a camminare.
Cammino lento perché non ho bisogno di correre. Cammino lento perché non voglio correre. Tutto è previsto, anche il tempo legato al mio passo. Ho calcolato che mi bastano otto minuti. Al polso ho un orologio da pochi dollari e un peso nella tasca della giacca. È una giacca in tela verde e sul davanti, sopra il taschino, sopra il cuore, una volta c'era una striscia cucita con un grado e un nome. Apparteneva a una persona il cui ricordo è sbiadito come se la sua custodia fosse stata affidata alla memoria autunnale di un vecchio. È rimasta solo una leggera traccia più chiara, un piccolo livido sul tessuto, sopravvissuto all'affronto di mille lavaggi quando qualcuno
Chi?
perché?
ha strappato via quella striscia sottile e ha trasferito il nome prima su una tomba e poi nel nulla.
Adesso è una giacca e basta.
La mia giacca.
Ho deciso che la metterò ogni volta che uscirò per fare la mia breve camminata di otto minuti. Passi che si perderanno come fruscii nel fragore di milioni di altri passi camminati ogni giorno in questa città. Minuti che si confonderanno come scherzi del tempo, stelle filanti senza
colore
, un fiocco di neve sul crinale che è l'unico a sapere di essere diverso da tutti gli altri.
Devo camminare otto minuti a un passo regolare per essere sicuro che il segnale radio abbia voce sufficiente per compiere il suo lavoro.
Ho letto da qualche parte che se il sole si spegnesse di colpo, la sua luce raggiungerebbe la terra ancora per otto minuti prima di precipitare tutto nel buio e nel freddo dell'addio.
D'un tratto mi ricordo di questa cosa e mi metto a ridere. Solo, in mezzo alla gente e al traffico, la testa levata al cielo, una bocca spalancata su un marciapiede di New York per la sorpresa di un satellite nello spazio, mi metto a ridere. Intorno a me persone si muovono e guardano quel tipo in piedi all'angolo di una strada che sta ridendo come un pazzo.
Qualcuno forse pensa che pazzo lo sia davvero
Uno addirittura si ferma e per qualche istante si unisce alla mia risata, poi si rende conto che ride senza saperne il motivo. Rido fino alle lacrime per la incredibile e derisoria viltà del destino. Uomini hanno vissuto per pensare e altri non hanno potuto farlo per essere stati costretti alla sola incombenza di sopravvivere.
E altri a morire.
Un affanno senza remissione, un rantolo senza aria da salvare, un punto interrogativo da portare sulle spalle come il peso di una croce, perché la salita è una malattia che non finisce mai. Nessuno ha trovato il rimedio per il semplice motivo che il rimedio non c'è.
La mia è solo una proposta: otto minuti.
Nessuno fra gli esseri umani che si affannano intorno a me può sapere il momento in cui questi ultimi otto minuti inizieranno.
Io sì.
Io ho nelle mie mani molte volte il sole e posso spegnerlo quando voglio. Raggiungo il punto che per il mio passo e per il mio cronometro rappresenta la parola qui, infilo la mano in tasca e le mie dita circondano un piccolo oggetto solido e conosciuto. La mia pelle sulla plastica è una guida sicura, un sentiero da percorrere, una memoria vigile.
Trovo un pulsante e con delicatezza lo premo.
E un altro,
E un atro ancora.
Un attimo o mille anni dopo, l'esplosione è un tuono senza temporale, la terra che accoglie il cielo, un momento di liberazione. Poi le urla e la polvere e il rumore delle macchine che si scontrano, e le sirene mi avvertono che per molta gente dietro di me gli otto minuti sono finiti.
Questo è il mio potere.
Questo è il mio dovere.
Questo è il mio volere.
Io sono Dio.
Giorgio Faletti
Cit. da
Io sono Dio ‐ Incipit
Commenti:
1
Frasi di Giorgio Faletti
Il buio e l'attesa hanno lo stesso
colore
.
La ragazza, che un giorno sarà seduta nell'oscurità come in una poltrona, ne avrà avuto a sufficienza dell'uno e dell'altra per averne paura. Avrà imparato fin troppo bene e a sue spese che la vista a volte non è un fatto esclusivamente fisico ma mentale.
Giorgio Faletti
Cit. da
Niente di vero tranne gli occhi ‐ Incipit
Frasi di Giorgio Faletti
Finocchiaro
: Ma che è, ahò?
Tony Brando
: Come, che è? È un Sironi! Tra i più famosi. Pubblicato su tutti i cataloghi.
Finocchiaro
: Ma c'ha 'e zinne viola!
Tony Brando
: Certo! È del periodo pessimista! Il più raro.
[...]
Questo se t'o attacchi in ufficio c'hai uno scatto da così a così!
Finocchiaro
: Ahò ma che me stai a cogliona'? Io c'ho 'n centro carni! Se m'attacco questo, fa la réclame d'a carne guasta!
Tony Brando
: Ma te lo metti in casa, fai un figurone! Io ce l'ho avuto in salotto per vent'anni, tu non sai quanto m'ha aiutato a me, le serate che m'ha risolto... perché è anche un argomento di conversazione, sai?
Finocchiaro
: Ah c'è pure chi c'ha il coraggio de parla' de 'sta crosta?
Tony Brando
: Ma che scherzi? Infatti, c'è pure chi dice: se c'ha 'e zinne viola, de che
colore
c'avrà er culo?
Finocchiaro
: Sì, turchese!
Dal film:
Compagni di scuola
Scheda film e trama
Frasi del film
Da qualche parte si devono udire voci. Forse esse giacciono come se fossero mute tra le pagine di un diario l'una accanto all'altra intrecciate: oscura, profonda, chiusa d'improvvisa in se stessa la voce della donna, come richiedono le pagine, circondata da quella dell'uomo, morbida, lontana, distesa, una voce ramificata, indefinita in cui traspare quanto essa non aveva avuto il tempo di ricoprire. Ma forse no. Forse invece c'è un punto in qualche parte del mondo dove queste due voci che normalmente emergono a stento dall'in
colore
caos dei rumori quotidiani, vibrano come due raggi e s'intrecciano strettamente, chissà dove; forse si dovrebbe cercare questo punto la cui vicinanza si manifesta solo in uno stato d'inquietudine come il movimento di una musica non ancora percepibile si imprime già con pieghe pesanti ed indefinibili nel sipario strappato della lontananza. Forse allora questi pezzi salterebbero l'uno insieme all'altro, via dalla propria malattia e debolezza verso il chiaro, verso la saldezza, verso ciò che è lineare.
Robert Musil
Cit. da
La tentazione della silenziosa Veronika ‐ Incipit
Frasi di Robert Musil
Ma guarda che senza di noi, non avete per cosa battervi, siete un branco di playboy bianchi annoiati che cercano di spremersi i foruncoli con i soldi di papà. Senza di noi come la fate la rivoluzione sociale?
[studente di
colore
, che cerca di coinvolgere Harry nella battaglia per i diritti dei neri]
Ellis
Dal film:
L'impossibilità di essere normale
Scheda film e trama
Frasi del film
1123
I bambini vennero presto per assistere all'impiccagione.
Era ancora buio quando i primi tre o quattro uscirono furtivamente dai casolari, silenziosi come gatti nei loro stivali di feltro.
Uno strato di neve fresca copriva il paese come una nuova mano di
colore
e le loro ombre furono le prime a intaccarne la superficie immacolata. Passarono tra le casupole di legno camminando sul fango ghiacciato delle viuzze e raggiunsero la piazza del mercato dove attendeva la forca.
I bambini disprezzavano tutto ciò che gli adulti tenevano in considerazione. Spregiavano la bellezza e schernivano la bontà. Ridevano fragorosamente alla vista di uno storpio e se vedevano un animale sofferente lo uccidevano a sassate. Si vantavano delle loro ferite e ostentavano le cicatrici con orgoglio, e riservavano il massimo rispetto alle mutilazioni: un ragazzetto privo di un dito poteva essere il loro re. Amavano la violenza; erano capaci di percorrere miglia e miglia per vedere il sangue, e non mancavano mai a un'impiccagione.
Ken Follett
Cit. da
I pilastri della terra ‐ Incipit
Frasi di Ken Follett
Unisci la rossa tua bocca alla mia,
|
o Estrella gitana!
|
Sotto l'ora solare del mezzogiorno
|
morderò la Mela.
|
Fra i verdi ulivi della collina
|
c'è una torre moresca,
|
colore
della tua carne agreste
|
che sa di miele e d'aurora.
|
Mi offri nel tuo corpo ardente
|
il divino nutrimento
|
che dà fiori al ruscello quieto
|
e stelle al vento.
|
Come ti donasti a me, luce bruna?
|
perché mi desti pieni
|
d'amore il sesso di giglio
|
e la sonorità dei tuoi seni?
|
Fu per la mia tristezza?
|
(Oh, miei goffi passi!)
|
Forse destò pietà in te
|
la mia vita spenta di canti?
|
Perché non hai preferito ai miei lamenti
|
le cosce sudate
|
di un San Cristoforo contadino
|
pesanti in amore e belle?
|
Danaide del piacere sei con me.
|
Femminile Silvano.
|
I tuoi baci odorano come il grano
|
secco dall'estate.
|
Oscurami la vista col tuo canto.
|
Sciogli la tua chioma
|
dispiegata e solenne come un manto
|
d'ombra sopra i prati.
|
Dipingi con la bocca insanguinata
|
un cielo d'amore,
|
su un fondo di carne, la stella
|
violetta del dolore.
|
Prigioniero è il mio cavallo Andaluso
|
dei tuoi occhi aperti,
|
e volerà desolato e assorto
|
quando li vedrà morti.
|
Se tu non m'amassi t'amerei
|
per il tuo sguardo cupo
|
come l'allodola ama il giorno nuovo
|
per la rugiada.
|
Unisci la rossa tua bocca alla mia,
|
o Estrella gitana!
|
Lasciami sotto il giorno chiaro
|
consumare la mela.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Madrigale di primavera (1920)
Frasi di Federico Garcia Lorca
Cantante
: Io piango l'amico che qui non c'è più, l'estremo saluto per Asso che fu!
Coro
: Bu-Bum! Bu-Bù!
Cantante
: Tra i neri cipressi l'addio gli darò, con voce e chitarra in chiave di do!
Coro
: Bu-Bum! Bo-Bò!
Cantante
: Un gran giocatore con molte virtù, faceva
colore
se tu avevi full!
Coro
: Bu-Bum! Bo-Bò!
Cantante
: Tra i neri cipressi l'addio gli darò, con voce e chitarra in chiave di do!
Coro
: Bo-bom! Bu-Bum! Bo-bom! bò-bò!
Cantante
: Se invece bleffavi con "coppia di jack", guardandoti fisso scopriva il tuo bluff!
Coro
: Bo-bom! Bo-bù!
Cantante
: Se tu rilanciavi faceva per tre, e poi ti stangava con "poker di re"!
Coro
: Con poker di re! Con poker di re!!
Cantante
: Con poker di re!!
Cantante
: Onore per Asso che qui se ne va, nessuno più forte di lui ci sarà!
Coro
: Bo-bom! Bo-bù!
Cantante
: Nell'anima nostra c'è un vuoto perché, qualcosa di noi scompare con te!
Coro
: Bo-bom! Bo-bù!
Cantante
: Un altro così non nascerà mai, addio grande amico che via te ne vai! che via te ne vai! Che via te ne vai!
[canzone del funerale]
Dal film:
Asso
Scheda film e trama
Frasi del film
La rivoluzione è l'armonia della forma e del
colore
e tutto esiste, e si muove, sotto una sola legge: la vita.
Frida Kahlo
Frasi di Frida Kahlo
Franco
: Ciccio ho pescato un animale con le pinze le tenaglie la corazza, che animale è?
Ciccio
: Di che
colore
è?
Franco
: Aragosta!
Ciccio
: Allora è un'aragosta!
Dal film:
Ma chi t'ha dato la patente?
Scheda film e trama
Frasi del film
Un'altra vampira! Non guardi signorina io ho una qualità di sangue assolutamente insucchiabile! Pieno di colesterolo e di trigliceridi, e poi la cosa più importante: non sono vergine eh! Io sono un mandrillone, mi son fatto donne di ogni tipo sa? Non ha idea! ...eh chi è? E son stato anche con la portinaia, una vecchia con la barba. E mi son fatto di tutto! Sono stato anche... con un marinaio... di
colore
... un nano... un nano... non mi crede?
Fracchia
Dal film:
Fracchia contro Dracula
Scheda film e trama
Frasi del film
Il
colore
della penna che stringo nella mano destra è ro..ro..ro.. blu!
Fletcher
Dal film:
Bugiardo bugiardo
Scheda film e trama
Frasi del film
Charlie
: Di che
colore
sono i miei occhi?
[voltandosi per dare le spalle a Kevin]
Kevin
: Be', a prima vista i tuoi occhi sono castani, ma quando li colpisce la luce diventano ambrati e se guardi attentamente intorno all'iride il
colore
è miele puro, ma quando osservi il sole sono quasi verdi... Li preferisco così. Come sono andato?
Charlie
: Mi bastava castani...
Dal film:
Quel mostro di suocera
Scheda film e trama
Frasi del film
L'autunno è la mia stagione preferita a Los Angeles, guardo gli uccelli cambiare
colore
e cadere dagli alberi.
David Letterman
Frasi di David Letterman
Amo l'autunno di New York, amo guardare gli uccelli cambiare
colore
e cadere dagli alberi.
David Letterman
Frasi di David Letterman
Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il
colore
della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!.
Martin Luther King
Cit. da
Dal celebre discorso "I have a dream"
Frasi di Martin Luther King
E' ovvio, oggi, che l'America è venuta meno a questo "pagherò" per ciò che riguarda i suoi cittadini di
colore
. Invece di onorare questo suo sacro obbligo, l'America ha consegnato ai negri un assegno fasullo; un assegno che si trova compilato con la frase: "fondi insufficienti". Noi ci rifiutiamo di credere che i fondi siano insufficienti nei grandi caveau delle opportunità offerte da questo paese. E quindi siamo venuti per incassare questo assegno, un assegno che ci darà, a presentazione, le ricchezze della libertà e della garanzia di giustizia.
Martin Luther King
Cit. da
Dal celebre discorso "I have a dream"
Frasi di Martin Luther King
Blu scuro, è il
colore
della notte dove si concentrano e si bloccano i nostri occhi, le orecchie, le parole, tutto quanto.
Banana Yoshimoto
Cit. da
Sonno profondo
Frasi di Banana Yoshimoto
Che cannibali!
[sui turisti italiani]
inservienti di colore
Dal film:
Pappa e ciccia
Scheda film e trama
Frasi del film
Poca barba e men
colore
, sotto il ciel non è peggiore.
Proverbio toscano
Proverbi toscani
Sopra il nero, non v'è
colore
.
Proverbio toscano
Proverbi toscani
Chi beve nero, guadagna
colore
.
Proverbio toscano
Proverbi toscani
Narratore
: Parte da 32 metri la Serbelloni Mazzanti Viendalmare.
Contessa
: Capovaro... posso andare?
Capovaro
: Vadi, contessa; vadi!
(la contessa tira la bottiglia che va a finire in testa a Fantozzi che cade in acqua)
Capovaro
: Ecco, contessa!
Contessa
: Un'altra bottiglia?
Capovaro
: Si, prego!
Narratore
: Riparte da 46 metri la Serbelloni Mazzanti Viendalmare!
Contessa
: Capovaro... ri-posso andare?
Capovaro
: Rivadi contessa, ma più centrale!
(la contessa colpisce di nuovo Fantozzi che è appena uscito dall'acqua)
Narratore
: Fantozzi, questa volta, preferì attendere in acqua la conclusione della cerimonia...
Contessa
: Capovaro... ri-riprovo?
Capovaro
: Ri-rivadi contessa, ma, un po' più a destra!
Narratore
: Qui lo raggiunsero nell'ordine: sindaco con fascia tri
colore
, ministro della Marina Mercantile, centoduenne baronessa Filiguelli de Bonchamps, mascotte a vita della società; tutte le autorità vennero poi furtivamente varate a parte... Finita la riserva di Champagne, fu deciso di cambiare il rituale della cerimonia... taglio di un cavetto metallico che avrebbe messo in moto il meccanismo del varo. Riparte da 76 metri la Serbelloni Mazzanti Viendalmare!
Capovaro
: Vadi, vadi contessa!
Contessa
: Taglio! In nome di Dio!
(la contessa colpisce con l'accetta la mano dell'Arcivescovo che urla)
Narratore
: Mignolo netto dell'Arcivescovo con Anello Pastorale!
Arcivescovo
: Porcaccia di quella... (la banda suona la marcia "sul ponticello" e l'Arcivescovo insegue la contessa con l'accetta in mano)
Narratore
: La nave, fu poi varata nel tardo pomeriggio quando si fu placata la furia omicida del porporato...|Scena famosa del varo della nave nel film Il secondo tragico Fantozzi
Dal film:
Il secondo tragico Fantozzi
Scheda film e trama
Frasi del film
Fantozzi questa volta preferì attendere in acqua la conclusione della cerimonia.
[...]
Qui lo raggiunsero nell'ordine: Sindaco con fascia tri
colore
, Ministro della Marina Mercantile, 102enne Baronessa Filiguelli de Bonchamp, mascotte a vita della società. Tutte le autorità vennero poi furtivamente varate a parte...
[Durante il varo della nave]
Voce Narrante
Dal film:
Il secondo tragico Fantozzi
Scheda film e trama
Frasi del film
El bianco e 'l rosso va e vien, e 'l zalo se mantien.
Il bianco e il rosso vanno e vengono ma il giallo si mantiene.
[Riferito al
colore
del volto, specie quello delle donne]
Proverbio veneto
Proverbi veneti
I nostri avanzano sotto le due lune, Phobos e Deimos; l'una assai più piccola della nostra e l'altra poco più che un tubero, un aborto della società bolscevica di cui l'arguo pianeta condivide il
colore
.
Narratore
Dal film:
Fascisti su Marte
Scheda film e trama
Frasi del film
Dio... Ti prego, guidami. Dimmi cosa fare! ... TI ODIO, DIO!!! ... Scusa, non volevo. È solo che mi sembra talmente ingiusto... Gli altri vivono nella grazia, hanno le cose belle, hanno l'amore, hanno la tenerezza delle persone che si preoccupano per loro... Non vengono umiliati in ogni occasione!! Le altre persone hanno COSE, Dio! Anche i bambini affamati dell'Africa, persino loro hanno qualcuno che li ama! Perché il destino ha voluto che la mia anima sia intrappolata in questo corpo disgustoso con questa brutta faccia e questi capelli così indomabili?!? E questa stupida ed in
colore
personalità!? Gli altri mi guardano, Dio! Ne sono sicuro! Non riescono a credere come qualcosa di così stupido e idiota si permetta di esistere!!!... Perché sono così?!... Per favore... Ti chiedo una cosa, una cosa soltanto e giuro che non ti chiederò più nulla... Ti prego... Fa che Sarah torni a casa, da me. Amen.
Frank Darbo
Dal film:
Super
Scheda film e trama
Frasi del film
L'ultimo bagliore del tramonto si spegneva sulle deserte solitudini gelate e, contro l'indistinto
colore
del cielo, più viva spiccava la massa scura degli abeti che premevano e incalzavano il corso gelato del fiume.
Jack London
Cit. da
Zanna Bianca
Frasi di Jack London
Da sì cc' oggni cazzaccio fa er dottore, | e sputa in càtedra, e almanacca, e spera | De pesà ll'aria drento a la stadera, | Se n'hanno da sentì dd'ogni
colore
|
[...]
| E mmentr'er corpo spiggionato e brutto | È ssord' e mmuto e nnun z'arregge in piede, | lei
[L'anima]
cammina da sé, pparla, e ffa ttutto.
[da L'anima]
Giuseppe Gioachino Belli
Frasi di Giuseppe Gioachino Belli
Il solo modo che io conosca di parlare di poesie ‐ delle poesie di altri ‐ (a meno che non siano tutte perfette, il che significa a meno che non siano state scritte in Paradiso con la Waterman di un Gabriele alato, intinta nel nettare e nel sangue di Dio) consiste nel tentare di esaminarle nei particolari per quanto concerne il suono e la forma e il
colore
. Del significato di una poesia non si può, in quanto poeti, parlare in alcun modo costruttivamente: questo compito va lasciato ai teorici, ai logici, ai filosofi, ai sentimentali eccetera.
Dylan Thomas
Frasi di Dylan Thomas
Lo chiamavano tutti Chaim il fabbro, ma in realtà era ciò che qui in America si definisce idraulico. Riparava tubazioni dell'acqua e in particolare scarichi intasati del gabinetto, problema frequente nella nostra vita.
Chaim era un uomo di media statura, forte e di spalle larghe, con una faccia bruna come il bronzo e una barba dello stesso
colore
. I suoi abiti sembravano spolverati di ruggine. Sebbene ancora giovane, aveva in viso le rughe e le grinze del faticatore che non si risparmia. Estate e inverno portava giacchetta corta e stivali alti. Aveva sempre con sé tubi, martelli, lime, pinze e questo o quel pezzo di ferro. Persino la sua voce aveva una sonorità metallica. Di shabbath Chaim il fabbro pregava a casa nostra e consumava il Terzo Pasto con noi. A volte, bevendo un bel bicchierone di acquavite, mi stringeva la mano. La sua era dura come il ferro.
Isaac Bashevis Singer
Cit. da
Nuove storie dalla corte di mio padre ‐ Incipit
Frasi di Isaac Bashevis Singer
Una gioviale scossetta elettrica, trasmessa dalla sveglia automatica incorporata nel modulatore d'umore che si trovava vicino al letto, destò Rick Deckard. Sorpreso - lo sorprendeva sempre il trovarsi sveglio senza alcun preavviso - si alzò dal letto con indosso il pigiama multi
colore
e si stiracchiò.
Philip K. Dick
Cit. da
Cacciatore di androidi (Blade Runner) ‐ Incipit
Frasi di Philip K. Dick
Hitler
: Eliminate quei due essere inferiori. È un ordine.
Trunks
: Non gli basterebbero cento anni per essere alla nostra altezza.
Goten
: È vero, hai ragione.
Trunks
: Dai Goten, trasformiamoci in Super Sayan e spaventiamoli per bene.
Hitler
: Perché hanno cambiato
colore
ai capelli? Che succede qui?
Vegeta
: Non ti vergogni Kakaroth? Dimentichi che a sconfiggerti devo essere solo io.
Goku
: Vegeta? Ma come hai fatto?
Dal film:
Dragon Ball Z: Il diabolico guerriero degli inferi
Scheda film e trama
Frasi del film
Insultare un calciatore solo per il
colore
della sua pelle è un atto di razzismo, e va condannato. Super-tassare milioni di cittadini solo perché vivono al Nord è un atto di razzismo, e va combattuto.
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
Qualche mese fa mi capitò di parlare con i miei figli del Sudafrica, mentre vedevamo una delle partite del Mondiale di calcio 2010. Si parlava tanto di questo Paese che il mappamondo ficca laggiù in basso, che per vederlo bisogna proprio andarlo a cercare. E leggendo qua e là quelle che gli inserti speciali dei quotidiani definivano «curiosità» anche ai miei bambini era arrivata la notizia di un personaggio particolare. Un personaggio che per le proprie idee e per il
colore
della propria pelle era stato in carcere quasi trent'anni, Nelson Mandela. Dopo aver sofferto tantissimo Mandela era riuscito a farsi liberare e, addirittura, a vincere le elezioni per diventare il presidente di tutto il Sudafrica. Un uomo che onorava la parola politica con l'esempio più grande: quello di una vita spesa per la libertà e la democrazia. Mi colpì vedere gli occhi dei miei figli reagire, forse più perplessi che ammirati, al pensiero di poter stare qualcosa come ventisette anni chiusi in una prigione solo perché «colpevoli» di avere idee di giustizia e uguaglianza. E credo che sia stato importante sotto il profilo pedagogico poter dire loro che quell'uomo, quello stesso uomo che un regime aveva costretto in carcere, era diventato il capo dello Stato, quello che firmava le leggi, il garante del fatto che nessuno avrebbe più dovuto soffrire per simili atrocità. Una volta tornato in libertà, il desiderio di Nelson Mandela non era stato fare la guerra o vendicarsi, ma fare politica. Esattamente la stessa cosa che facevano gli altri, ma fatta bene, fatta all'insegna della giustizia e dell'uguaglianza.
Matteo Renzi
Frasi di Matteo Renzi
Tarabas
: Questo posto, questa oscurità è macabra, orribile. Non una traccia di luce, di
colore
. Voglio cambiare tutto, madre. Modificare ogni cosa in modo che possa piacerle.
Xellesia
: Tarabas, lei sta venendo qui per poter riportare il suo grande amore alla vita! Lei vuol vedere te solo perché sei l'unico ostacolo alla sua felicità!
Tarabas
: E la mia felicità?
Xellesia
: Io non ti ho messo al mondo per essere felice.
Dal film:
Fantaghirò 3
Scheda film e trama
Frasi del film
"Rosso è il
colore
dell'amore", disse il pretendente alla sua furba seduttrice.
["Roth ist die Farbe der Liebe", sagte der Bubler zu seinem fuchs-farbenen Schatz]
Proverbio tedesco
Proverbi tedeschi
Comporre è come guidare lungo una strada nebbiosa verso casa. Lentamente si vedono i particolari della casa, il
colore
delle liste di legno, dei mattoni e la forma delle finestre. Le note sono sia i mattoni che la malta della casa.
Benjamin Britten
Frasi di Benjamin Britten
Vorrei un Pantheon aperto e pieno delle donne e degli uomini che partendo da culture e tradizioni diverse si sono battuti per emancipare la parte più debole delle loro società e del loro tempo. Si potrebbero citare tanti nomi, ne indico due. Quel sindacalista pugliese
[Giuseppe Di Vittorio]
, che viaggiava fra i campi e seppe convincere i braccianti che non era un obbligo togliersi il cappello davanti al padrone. E il reverendo King, autore di quella profezia (...che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza). Cinquant'anni dopo, dallo stesso luogo nel cuore di Washington è stato un presidente di
colore
a ricordare quel discorso a dimostrazione che la forza della politica, a volte, sa valicare l'utopia del sogno.
[Intervista di Marco Bucciantini, L'Unità 20 settembre 2013]
Gianni Cuperlo
Frasi di Gianni Cuperlo
Voglio strappare metà delle pagine, voglio creare un
colore
diverso, voglio rollare i tuoi pensieri e fumarmeli, voglio infrangere questa amara dolcezza.
Elisa Toffoli
Frasi di Elisa Toffoli
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