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Indice degli autori
Aforismi Conquista - parte 2
Frasi trovate
:
554
Non è così la Sardegna, dove ogni spazio apparentemente
conquista
to nasconde un oltre che non si fa mai cogliere immediatamente, conservando la misteriosa verginità delle cose solo sfiorate.
Michela Murgia
Cit. da
Viaggio in Sardegna
Frasi di Michela Murgia
Non è abbastanza per i Democratici essere soltanto un partito anti-Trump. Se vogliono continuare a espandere la loro maggioranza alla Camera, ri
conquista
re il Senato e la Casa Bianca, i Democratici devono dimostrare agli americani che si opporranno con forza e lotteranno per i lavoratori di questo paese ‐ neri, bianchi, latini, asiatici americani o nativi americani, donne e uomini, gay o etero. Questo significa affrontare la crisi di un sistema giudiziario a pezzi e riformare le disumane politiche sull'immigrazione. Ma significa anche lottare per far crescere una classe media che, da quarant'anni a questa parte, sta scomparendo, ridurre le disuguaglianze sia di reddito che di ricchezza ‐ che hanno, in maniera sproporzionata, colpito gli afro-americani e gli ispanici ‐ e lottare contro i cambiamenti climatici, la minaccia più incombente per il nostro pianeta.
Bernie Sanders
Frasi di Bernie Sanders
[Ultime parole]
Aprirò spazi dove milioni di uomini | vivranno non sicuri, ma liberi e attivi. | Verdi, fertili i campi; uomini e greggi | subito a loro agio sulla terra nuovissima, | al riparo dell'argine possente | innalzato da un popolo ardito e laborioso. | Qui all'interno un paradiso in terra, | laggiù infurino pure i flutti fino all'orlo; | se fanno breccia a irrompere violenti, | corre a chiuderla un impeto comune. | Sì, mi sono votato a questa idea, | la conclusione della saggezza è questa: merita libertà e la vita solo | chi ogni giorno le deve
conquista
re. | Così vivranno, avvolti dal pericolo, | magnanimi il fanciullo, l'uomo e il vecchio. | Vorrei vedere un simile fervore, | stare su suolo libero con un libero popolo. | All'attimo direi: Sei così bello, fermati! | Gli evi non potranno cancellare la traccia dei miei giorni terreni. ‐ | Presentendo una gioia così alta | io godo adesso l'attimo supremo.
Johann Wolfgang Goethe
Frasi di Johann Wolfgang Goethe
Ogni diritto è una
conquista
, il mantenerlo una continua lotta.
Silvano Fasan
Silvano Fasan
Un artista deve essere sempre critico, sempre contro il potere. Ribelle, rivoluzionario, anarchico. Io sono di sinistra, ma detesto tutte le dittature, anche quelle rosse. Al ritorno da Cuba criticai Castro, e i comunisti di casa nostra mi massacrarono. Ho suonato al primo e ultimo festival rock di Hanoi, in quei giorni ho visto la polizia picchiare i manifestanti con i manganelli elettronici, poi al concerto gli spettatori travolgere gli agenti e
conquista
re il palco.
Piero Pelù
Cit. da
corriere.it, intervista, 2 febbraio 2020
Frasi di Piero Pelù
Diana Prince
: Lo chiamarono Steppenwolf, la Fine dei Mondi. Viveva solo per
conquista
re. Milioni cadono sotto la sua lama, puoi tornarono in vita come i suoi Parademoni. Creature da incubo che si nutrono della paura.
Bruce Wayne
: Devo aver ne incontrata uno. Non è scattata dalla scintilla.
Diana Prince
: Qui a Gotham?
Bruce Wayne
: Sono dappertutto. Cercano le sue... Scatole?
Diana Prince
: Le Scatole Madri.
Bruce Wayne
: Le Scatole Madri... Credo che Steppenwolf abbia la vostra. Quindi ne restano ancora due.
Diana Prince
: Sei preparato.
Bruce Wayne
: Non molto, non ho idea di cosa contengano. Un'arma? Un qualche potere?
Diana Prince
: Non contengono il potere. Quelle sono il potere. Trasportate di pianeta in pianeta, le Scatole Madri si combinano a formare l'Unità, un potere apocalittico che non solo distrugge i mondi, ma li trasforma nel primordiale tumore che il mondo dove è nato Steppenwolf. Saremmo dovuti morire, invece abbiamo formato una nostra unità. Amazzoni, Atlantidei, tutte le tribù degli uomini: combatterono fianco a fianco. Guerrieri leggendari, alleati giunti di altri mondi, persino gli dei mossero tutti insieme. Pronti a dare la vita per scacciare Steppenwolf. Dicono che la vergogna per la sua prima sconfitta, lo facesse impazzire. Giurò che avrebbe sgretolato la nostra alleanza, che le tenebre avrebbero avvolto la Terra. E che a quel punto sarebbe tornato. Rimaste qui, le Scatole Madri erano troppo pericolose per essere tenute insieme. Una venne affidata alle Amazzoni. Una agli Atlantidei. Entrambe sigillate e sorvegliate, in fortezze sicure. La Scatola degli Uomini venne sepolta in segreto, in modo che nessuna tribù fosse tentata di utilizzare il potere contro un'altra. Quale armonia derivata da tanto orrore. Fu davvero l'Età degli Eroi.
Dal film:
Justice League
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono arrivato a Milano nel 1999, a 26 anni. Avevo da parte circa 2 milioni di vecchie lire che ho investito nell'affitto di un monolocale e nel far fronte alle prime spese sperando di ingranare. Ma non pensavo certo a dove dormire, volevo suonare. E ho cominciato ad esibirmi in alcuni locali sui Navigli, tra cui La Cueva. Suonavo Dieci ragazze per me di Battisti e i miei pezzi. Avevo materiale già per due dischi e infatti in meno di un anno avevo pubblicato il mio album d'esordio La prima gratta per un'etichetta indipendente Bar La Muerte. Subito dopo è venuto il secondo e nel 2002 la firma con la Universal: avevo
conquista
to una multinazionale e coronato il mio sogno.
Bugo
Cit. da
ilgiorno.it, intervista, 10 aprile 2016
Frasi di Bugo
Le cose stanno migliorando, ma rimane il pregiudizio che una cantante o attrice debba essere bella prima che brava. Io non sono mamma, ma se avessi una figlia femmina le insegnerei a ritrovare la bellezza di essere donna a prescindere dall'aspetto. L'ho capito una sera, all'università: ero sotto esame e alcuni amici mi avevano proposto di uscire. Tra loro c'era un ragazzo molto bello e molto corteggiato: io mi presentai vestita com'ero in casa mentre studiavo. E lo
conquista
i.
Tosca
Cit. da
donnamoderna.com, intervista, 11 febbraio 2019
Frasi di Tosca
Chiedono anche qualcosa di più importante, e cioè la loro partecipazione alla gestione amministrativa e didattica dell'università. Sottolineo inoltre un altro aspetto che ci trova concordi. Si tratta dell'autonomia dell'Istituto Universitario, istituto di ricerca scientifica e di formazione professionale, da forme di subordinazione ai grandi poteri economici e da condizioni di soggezione che sono il portato di un sostegno pubblico inadeguato ed insufficiente. Su questi ed altri temi dovrà vertere la riforma dell'università, compito urgente affidato alla prossima legislatura parlamentare. C'è qualcosa di più in questo movimento di protesta che non possiamo ignorare o fingere di non vedere. C'è un senso di distacco e di sfiducia nella democrazia che genera estremisti e contusioni che debbono essere giudicati per quello che sono. un distacco penoso, ma è penoso in primo luogo per la democrazia la quale ha la responsabilità ed il dovere di
conquista
re a sé ed ai propri valori le nuove generazioni. C'è un conflitto di generazioni che deve trovare una definizione positiva.
[Intervento al Consiglio Comunale di Milano del 3 aprile 1968]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
Il cavaliere dell'eterna gioventù
|
seguì, verso la cinquantina,
|
la legge che batteva nel suo cuore.
|
Partì un bel mattino di luglio
|
per
conquista
re, il bello, il vero, il giusto.
|
Davanti a lui c'era il mondo
|
con i suoi giganti assurdi e abbietti
|
sotto di lui Ronzinante
|
triste ed eroico.
|
|
Lo so quando si è presi da questa passione
|
e il cuore ha un peso rispettabile
|
non c'è niente da fare, Don Chisciotte,
|
niente da fare
|
è necessario battersi
|
contro i mulini a vento.
|
|
Hai ragione tu, Dulcinea
|
é la donna più bella del mondo
|
certo
|
bisognava gridarlo in faccia
|
ai bottegai
|
certo
|
dovevano buttartisi addosso
|
e coprirti di botte
|
ma tu sei il cavaliere invincibile degli assetati
|
tu continuerai a vivere come una fiamma
|
nel tuo pesante guscio di ferro
|
e Dulcinea
|
sarà ogni giorno più bella.
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
Don Chisciotte
Frasi di Nazim Hikmet
Nessuna grande
conquista
è stata mai ottenuta senza affrontare dei rischi.
Niccolò Machiavelli
Frasi di Niccolò Machiavelli
Shansa
: Ti stavo aspettando, capitano. Ti va una tazza di tè?
Barbossa
[ironicamente disgustato]
: Non disturbarti. Grazie tante.
Shansa
: Il prezzo per chi bussa alla mia porta è sangue, capitano.
Barbossa
: Questo spiega perché fuori non c'è la fila.
Shansa
: Pagano tutti prima o poi.
Barbossa
: Shansa, noi abbiamo stretto un patto tempo fa. Ti ho salvato dalla forca, o mi sbaglio?!
Shansa
: E io maledetto dei tuoi nemici! Ma ora vieni da me impaurito, perché i morti hanno preso il comando del mare.
Barbossa
: E questi morti che vogliono da me?
Shansa
: Non da te, capitano. Stanno cercando un passero.
Barbossa
: Jack?
Shansa
: Jack salperà per il tridente... con una bella e una Perla.
Barbossa
: Il Tridente non può essere trovato.
Shansa
: Il Tridente è la sola speranza di Jack. I morti
conquista
no il mare senza poter scendere in terraferma. Puoi sempre ritirarti a vivere in campagna.
Barbossa
: In mezzo all'erba?! In una fattoria?! A mungere latte da mucche cornute, mentre affondano il mio tesoro?!?
Shansa
: Chiediti questo, capitano. È questo un tesoro per cui valga la pena di morire?!
Barbossa
: Sono un pirata. Sempre lo sarò. Quindi come salvo ciò che è mio?
Shansa
: Jack aveva una bussola che punta verso la cosa che vuoi più al mondo. Ma prova a tradire la bussola, e libererà la tua più grande paura.
Barbossa
: Per un pirata, e la più grande paura è Salazar, giusto?
[Shansa gli mostra la bussola di Jack]
Come l'hai avuta?!
Shansa
: Ho i miei metodi. Guidali da Jack prima che trovi il tridente... e il tuo tesoro tornerà da te.
Barbossa
[prendendo la bussola di Jack]
: È ora di fare un patto con i morti.
Dal film:
La vendetta di Salazar
Scheda film e trama
Frasi del film
Mowgli
: Ero sicuro che saresti venuto. Ero sicuro che mi avresti liberato.
Bagheera
: Mowgli, non sono venuto a liberarti. Sono venuto a dirti di rimanere.
Mowgli
: Cosa?
Bagheera
: Devi restare al villaggio. Non devi più tornare nella giungla.
Mowgli
: Ma la giungla è la mia casa.
Bagheera
: No, non è così. Non lo è più.
Mowgli
: Non posso restare qui.
Bagheera
: Sì che puoi.
Mowgli
: No, non posso.
Bagheera
: Imparerai a comprendere i loro usi e, crescendo, magari li apprezzerai. Ti troverai bene, fratellino.
Mowgli
: Che cosa ne sai tu? Non hai mai passato un giorno fuori dalla giungla.
Bagheera
: Io sono nato tra gli uomini. Porto ancora i segni di un collare sulla mia pelliccia. Vivevo nel palazzo di un re, in una gabbia come questa, nutrito da una fessura per lo spasso dell'uomo. Avevo solo sentito storie sulla giungla. Quando ho trovato te, tante stagioni fa, ho visto in te qualcosa. Ho pensato che avrei potuto guidarti, che avrei potuto insegnarti a sentirti a casa, ad essere uguale a tutti gli altri. Ma mi sbagliavo, Mowgli.
Mowgli
: No, tu non sbagliavi.
Bagheera
: Mi sbagliavo.
Mowgli
: Bagheera, ti voglio bene.
Bagheera
: Ero solo un'altra pantera in una gabbia, Mowgli. La mordevo, graffiavo le sbarre. In pratica ho passato la vita a combattere. Finché un giorno l'ho fatta finita. Ho smesso di lottare e ho
conquista
to la loro fiducia.
Conquista
la loro fiducia, fratellino.
Dal film:
Mowgli - Il figlio della giungla
Scheda film e trama
Frasi del film
Pentecost
: Newton, Newton... Mi guardi. Ora cerchi di calmarsi... Ma sia molto preciso.
Newton
: Okay... Okay. Non credo che loro agiscano come degli animali, tipo cacciare e portare a casa, i loro attacchi sono organizzati!
Hermann
: Questo è impossibile.
Newton
: "È impossibile"?
Hermann
: È impossibile!
Newton
: Perché non ti interconnetti tu con un Kaiju!?
Pentecost
: Lei chiuda la bocca!!!
Hermann
: Sissignore, mi scusi...
Pentecost
[a Newton]
: Lei... Parli pure.
Newton
: Questi esseri, questi "Master"... Sono dei colonizzatori!
Conquista
no i mondi, loro li consumano, e p-poi passano al prossimo! Sono già stati qui in una specie d-di collaudo, erano i dinosauri! Ma l'atmosfera non era favorevole e hanno preso tempo, e ancora tempo e ora con l'esaurimento dell'ozono, le acque inquinate, be', abbiamo reso la Terra idonea per loro! Ora sono tornati... Ed è perfetta! Nella prima ondata erano i segugi, Categorie da uno a quattro, niente! Il loro scopo era di mirare alle zone popolate ed eliminare i parassiti: noi! Nella seconda ondata verranno gli sterminatori, loro completeranno l'opera! E poi... I nuovi inquilini si prenderanno il pianeta! Vede, la ragione per cui ho trovato l'identico DNA in due separati organi Kaiju è perché sono clonati!
Pentecost
: Newton, devo chiederle di rifarlo. Mi occorrono altre informazioni.
Newton
: Cosa? N-Non posso rifarlo! A-A meno che lei non abbia un altro cervello Kaiju da qualche parte!
[Pentecost lo guarda]
Ce l'ha?!
Dal film:
Pacific Rim
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono persone che ti piacciono perché le stimi, altre perché sono intelligenti, altre perché sono belle.
Ci sono quelle di cui apprezzi l'ironia, la spontaneità, il coraggio.
Ci sono quelle che ti stupiscono con un gesto, quelle su cui puoi contare sempre, quelle che ti insegnano qualcosa.
Ci sono persone che ti piacciono per come si muovono, per il tono della voce, perché sanno raccontare le cose.
Ci sono quelle che ti
conquista
no con la determinazione, con la bontà, con il talento.
Ci sono esseri umani che ti fanno commuovere, che ti illuminano, che hanno il tuo stesso sangue.
Ci sono gli amici che scegli, quelli che ti deludono e perdoni, quelli grazie ai quali cambi, quelli per cui non cambi mai.
Ci sono persone che ti convincono, che ti sorprendono, che ti affascinano.
E poi ci sono le persone che senti.
E non necessariamente le persone che senti sono queste cose, forse ne sono alcune, a volte nessuna.
Magari non sono perfette, non sono infallibili e sbagliano tutto.
Eppure sono le persone che senti.
Quelle che sembra che qualcuno vi abbia sintonizzato sulla stessa frequenza radio in un tempo in cui la radio non esisteva ancora.
Anonimo
Don Fabrizio
: Sono un esponente della vecchia classe, fatalmente compromesso con il passato regime, e a questo legato da vincoli di decenza, se non di affetto. La mia è un'infelice generazione, a cavallo tra due mondi e a disagio in tutti e due. E per di più, io sono completamente senza illusioni. Che se ne farebbe il Senato di me, di un inesperto legislatore cui manca la capacità di ingannare se stesso, essenziale requisito per chi voglia guidare gli altri? No Chevalley, in politica non porgerei un dito, me lo morderebbero.
Chevally
: Principe, non posso crederlo, ma proprio sul serio lei rifiuta di fare il possibile per alleviare lo stato di povertà materiale e di cieca miseria morale in cui giace il suo stesso popolo?
Don Fabrizio
: Siamo vecchi, Chevalley. Molto vecchi. Sono almeno venticinque secoli che portiamo sulle spalle il peso di magnifiche ed eterogenee civiltà. Tutte venute da fuori, nessuna fatta da noi, nessuna che sia germogliata qui. Da duemilacinquecento anni non siamo altro che una colonia. Oh, non lo dico per lagnarmi, è colpa nostra. Ma siamo molto stanchi, svuotati, spenti.
Chevalley
: Ma Principe, tutto questo adesso è finito. La Sicilia non è più una terra di
conquista
ormai, ma libera parte di un libero Stato.
Don Fabrizio
: L'intenzione è buona, però arriva tardi. Il sonno, caro Chevalley, un lungo sonno, questo é ciò che i siciliani vogliono. Ed essi odieranno sempre tutti quelli che vorranno svegliarli, sia pure per portare loro i più meravigliosi doni. E, detto tra noi, io dubito sinceramente che il nuovo regno abbia molti regali per noi nel suo bagaglio. Da noi ogni manifestazione, anche la più violenta, è un'aspirazione all'oblio. La nostra sensualità è desiderio di oblio. Le schioppettate e le coltellate nostre, desiderio di morte. La nostra pigrizia, la penetrante dolcezza dei nostri sorbetti, desiderio di immobilità voluttuosa, cioè ancora di morte.
Chevalley
: Principe... Principe, non le sembra di esagerare? Io stesso ho conosciuto a Torino dei siciliani che sembravano tutt'altro che dormiglioni.
Don Fabrizio
: Non mi sono spiegato bene, mi dispiace, Chevalley. Ho detto 'siciliani', dovevo dire 'Sicilia'. Quest'ambiente, la violenza del paesaggio, la crudeltà del clima, la continua tensione in ogni cosa...
Chevalley
: Ma il clima si vince, il paesaggio si può modificare, il ricordo dei cattivi governi si cancella. Io sono certo che i siciliani vorranno migliorare.
Don Fabrizio
: Non nego che alcuni siciliani, trasportati fuori dall'isola, possano riuscire a svegliarsi. Ma devono partire molto giovani, a vent'anni è già tardi, la crosta si è formata.
Dal film:
Il Gattopardo
Scheda film e trama
Frasi del film
Netflix, Amazon, le piattaforme che stanno
conquista
ndo il mercato sono delle industrie, cercano vantaggi strategici di marketing. Tendono a acquisire o coprodurre film in esclusiva per le loro piattaforme, come a dire: il cinema, per noi, non esiste più. Fra poco sarà non dico l'unica alternativa ma la principale. E indurrà un cambiamento nel linguaggio cinematografico.
Paolo Genovese
Cit. da
repubblica.it, 1 giugno 2018
Frasi di Paolo Genovese
O generoso Francesco Saverio, che all'invito di Ignazio di Loyola avete abbandonato il mondo e con esso la scienza, li onori e le ricchezze per seguire le vie dell'apostolato, accogliete sotto la vostra tutela quanti desiderano ispirarsi al vostro amore per le anime, e contribuire alla loro salvezza attraverso le vie più facili della cooperazione missionaria.
Infondete in noi la persuasione che non possiamo essere utili agli altri senza aver operato una salutare riforma di noi stessi né chiamare alla fede gli infedeli o richiamarvi gli erranti, senza averne con l'esempio di una dignitosa vita, affermato l'alto valore del cristianesimo.
Così operando ci saremo resi meno indegni del vostro patrocinio, e più efficaci nella missione a noi affidata di soccorrere quanti, sulle vostre orme di passione e di gloria, camminano alla
conquista
cristiana dei popoli.
Amen.
San Francesco Saverio
Cit. da
Preghiera a San Francesco Saverio
Frasi di San Francesco Saverio
Cos'è un campo trascendentale? Un campo trascendentale si distingue dall'esperienza in quanto non si riferisce a un oggetto né appartiene a un soggetto (rappresentazione empirica). Inoltre, si presenta come pura corrente di coscienza a-soggettiva, coscienza pre-riflessiva impersonale, durata qualitativa della coscienza senza io. Può sembrare curioso che questi dati immediati possano definire il trascendentale: si parlerà di empirismo trascendentale, in contrapposizione a tutto ciò che costituisce il mondo del soggetto e dell'oggetto. C'è qualcosa di selvaggio e di possente in un simile empirismo trascendentale. Non è certo l'elemento della sensazione (empirismo semplice), poiché la sensazione è solo un taglio nella corrente di coscienza assoluta. È piuttosto, per quanto due sensazioni possano essere vicine, il passaggio dall'una all'altra come divenire, come aumento o diminuzione di potenza (quantità virtuale). Bisogna allora definire il campo trascendentale attraverso la pura coscienza immediata senza oggetto né io, in quanto movimento che non comincia né finisce? (Anche la concezione spinoziana del passaggio o della quantità di potenza si richiama alla coscienza).
Ma tra il campo trascendentale e la coscienza c'è solo un rapporto di diritto. La coscienza diventa un fatto solo se un soggetto si produce simultaneamente al suo oggetto, entrambi fuori campo e come fossero "trascendenti". Al contrario, finché la coscienza attraverso il campo trascendentale a una velocità infinita diffusa ovunque, non c'è niente che la possa rivelare. Essa infatti si manifesta solo riflettendosi su un soggetto che la rinvia a degli oggetti. Per questo il campo trascendentale non può essere definito dalla sua coscienza che, pur essendogli coestensiva, sfugge a qualsivoglia rivelazione.
Il trascendente non è il trascendentale. In mancanza di coscienza, il campo trascendentale si caratterizza come un puro piano di immanenza, in quanto si sottrae a ogni trascendenza, tanto a quella del soggetto che a quella dell'oggetto. L'immanenza assoluta è in sé: non è in qualche cosa, "a" qualcosa, non dipende da un oggetto e non appartiene a un soggetto. In Spinoza l'immanenza non è "alla" sostanza, ma la sostanza e i modi sono nell'immanenza. Quando il soggetto e l'oggetto, che sono esterni al piano di immanenza, vengono considerati come soggetto universale o oggetto qualsiasi "ai quali" l'immanenza viene attribuita, siamo di fronte a un completo snaturamento del trascendentale, ridotto soltanto a duplicare l'empirico (così in Kant), e una deformazione dell'immanenza che si ritrova in tal modo contenuta nel trascendente. L'immanenza non si riferisce a un Qualcosa come unità superiore a ogni cosa, né a un Soggetto come atto che opera la sintesi delle cose: solo quando l'immanenza non è altro che immanenza a sé si può parlare di un piano di immanenza. Il Piano di immanenza non è definito da un Soggetto o da un Oggetto capaci di contenerlo, non più di quanto il campo trascendentale sia definito dalla coscienza.
Diciamo che la pura immanenza è UNA VITA, e nient'altro. Non è immanenza alla vita, ma l'immanente che non è in niente è una vita. Una vita è l'immanenza dell'immanenza, l'immanenza assoluta: è completa potenza, è completa beatitudine. La filosofia più tarda di Fichte, nella misura in cui supera le aporie del soggetto e dell'oggetto, intende il campo trascendentale come "una vita", che non dipende da un Essere e non è sottoposta a un Atto: coscienza immediata assoluta, la cui attività non rimanda più a un essere, ma non cessa di porsi a una vita. Il campo trascendentale diventa allora un vero e proprio piano di immanenza che reintroduce lo spinozismo nel più profondo dell'operazione filosofica. Non capitò forse qualcosa di simile a Maine de Biran, nella sua "ultima filosofia" (quella che era troppo stanco per portare a buon fine), quando scoprì sotto la trascendenza dello sforzo una vita immanente assoluta? Il campo trascendentale è definito da un piano di immanenza, e il piano di immanenza da una vita.
Cos'è l'immanenza? Una vita... Nessuno meglio di Dickens ha raccontato cos'è "una" vita, dove l'articolo indeterminativo è indice del trascendentale. Una canaglia, un cattivo soggetto disprezzato da tutti, è ridotto in fin di vita; ed ecco che quelli che se ne prendono cura mostrano una sorta di sollecitudine, di rispetto, di amore per il minimo segno di vita del moribondo. Tutti si danno da fare per salvarlo, al punto che nel più profondo del suo coma il malvagio sente qualcosa di dolce penetrare in lui. Ma, via via che si riprende i suoi salvatori diventano sempre più freddi, e lui riacquista tutta la sua volgarità, la sua cattiveria. Tra la sua vita e la sua morte c'è un momento in cui "una" vita gioca con la morte e nient'altro. La vita dell'individuo ha lasciato il posto a una vita impersonale, e tuttavia singolare, che esprime un puro evento affrancato dagli accidenti della vita esteriore e interiore, ossia dalla soggettività e dall'oggettività di ciò che accade. "Homo tantum" di cui tutti hanno compassione e che
conquista
una sorta di beatitudine. È un'ecceità, che non deriva più da una individuazione, ma da una singolarizzazione: vita di pura immanenza, neutra, al di là del bene e del male, poiché solo il soggetto che la incarnava in mezzo alle cose la rendeva buona o cattiva. La vita di questa individualità scompare a vantaggio della vita singolare immanente a un uomo che non ha più nome, sebbene non si confonda con nessun altro. Essenza singolare, una vita...
Non bisognerebbe limitare una vita al semplice momento in cui la vita individuale affronta l'universale morte. "Una" vita è ovunque in tutti i momenti attraversati da questo o quel soggetto vivente e misurati da tali oggetti vissuti: la vita immanente porta in sé gli eventi o le singolarità, e questi non fanno che attualizzarsi nei soggetti e negli oggetti. Questa vita indefinita non ha momenti, per quanto vicini siano gli uni agli altri, ma soltanto frat-tempi, fra-momenti. Non sopraggiunge né succede, ma, presenta l'immensità del tempo vuoto dove si vede l'evento ancora a venire e già arrivato, nell'assoluto di una coscienza immediata. L'opera romanzesca di Lernet Holenia mette l'evento in un frat-tempo che può inghiottire interi reggimenti. Le singolarità o gli eventi costitutivi di "una" vita coesistono con gli accidenti della vita corrispondente, ma non si raggruppano né si dividono allo stesso modo. Comunicano tra di loro in modo del tutto diverso dagli individui. E inoltre si vede come una vita singolare possa fare a meno di ogni individualità, o di ogni altro concomitante che la individualizzi. Per esempio i neonati si somigliano tutti e non possiedono affatto individualità; ma hanno singolarità, un sorriso, un gesto, una smorfia, eventi che non sono caratteri soggettivi. I neonati sono attraversati da una vita immanente che è pura potenza, e anche beatitudine attraverso le sofferenze e le debolezze. Gli indefiniti di una vita perdono ogni indeterminazione nella misura in cui riempiono un piano di immanenza o - il che è, a rigore, la stessa cosa - costituiscono gli elementi di un campo trascendentale (la vita individuale al contrario resta inseparabile dalle determinazioni empiriche). L'indefinito come tale non denota una indeterminazione empirica, ma una determinazione di immanenza o una determinabilità trascendentale. L'articolo indeterminativo è l'indeterminazione della persona, ma è anche la determinazione del singolare. L'Uno non è il trascendente che può contenere anche l'immanenza, ma l'immanente contenuto in un campo trascendentale. Uno è sempre l'indice di una molteplicità: un evento, una singolarità, una vita... Si può sempre sostenere che un trascendente è esterno al piano di immanenza, oppure se lo attribuisce; resta però il fatto che ogni trascendenza si costituisce unicamente nella corrente di coscienza immanente propria a questo piano. La trascendenza è sempre un prodotto di immanenza.
Una vita contiene solo virtuali. È fatta di virtualità, eventi, singolarità. Il virtuale non è qualcosa che manchi di realtà, ma è ciò che si inserisce in un processo di attualizzazione seguendo il piano che gli dà la sua realtà propria. L'evento immanente si attualizza in uno stato di cose e in uno stato vissuto che lo fa accadere. Anche il piano di immanenza si attualizza in un Oggetto e in un Soggetto ai quali è attribuito. Ma, per poco che siano separabili dalla loro attualizzazione, il piano di immanenza stesso è virtuale, così come gli eventi che lo popolano sono virtualità. Gli eventi o singolarità danno al piano tutta la loro virtualità, e il piano di immanenza dà agli eventi virtuali una piena realtà. L'evento considerato come non-attualizzato (indefinito) non manca di nulla. Basta metterlo in rapporto con i suoi concomitanti: un campo trascendentale, un piano di immanenza, una vita, le singolarità. Una ferita si incarna o si attualizza in uno stato di cose e in un vissuto; ma è un puro virtuale sul piano di immanenza che ci porta in una vita. La mia ferita esisteva prima di me... Non una trascendenza della ferita come attualità superiore, ma la sua immanenza come virtualità sempre interna a un ambito (campo o piano). C'è una grande differenza tra i virtuali che definiscono l'immanenza del campo trascendentale, e le forme possibili che li attualizzano e che li trasformano in qualcosa di trascendente.
Gilles Deleuze
Frasi di Gilles Deleuze
L'esperienza più avventurosa l'ho vissuta nel 1988: con l'irruenza di un trentenne, non sapendo andare in barca a vela, l'ho guidata fino all'isola di Porquerolle. Ed è un miracolo se sono ancora vivo. Ma da allora più che mai il mare mi ha
conquista
to: è quel che amo in vacanza. Fare il bagno in mare, cucinare in barca. Leggere e ascoltare musica al largo. E poi la moto, la mia adorata Harley-Davidson. Per i miei 60 anni, due estati fa, mi sono regalato un viaggio in moto
[...]
sulla Route 66. Un viaggio splendido, in totale libertà.
Gerry Scotti
Cit. da
corriere.it, intervista, 7 agosto 2019
Frasi di Gerry Scotti
Jamie Randall
: Ciao Lisa...
Bruce Jackson
: Lei non si chiama Lisa.
Jamie
: Lo so, lo so. Ma ho notato che se dico a una "Ciao Lisa!", lei viene da me e dice "Guarda che non mi chiamo Lisa ma Jennifer" - o come si chiama lei - e allora io comincio a scusarmi e le dico "Ti ho scambiato per una Lisa che ce l'ha con me perché non l'ho più chiamata"... dopodiché Jennifer - o comunque lei si chiami - pensa che stavo con una che è tale e quale a lei, e che ho scaricato... e nasce in lei un bisogno inconscio di
conquista
re la mia attenzione... e da lì è tutto in discesa.
Bruce
: Porca miseria!
Dal film:
Amore e altri rimedi
Scheda film e trama
Frasi del film
Avevo provato a ricucire. Per me, ricostruire la famiglia era un atto di fede. Quel tatuaggio è il ricordo del lavoro fatto per ri
conquista
rla: ho fatto di tutto, andando dall'analista, cambiando. Capisco che può dare fastidio vivere con un artista che è sempre in giro, fa concerti e riceve tante attenzioni. Lei ne soffriva e ho cercato di mettermi nei panni di chi ha questa debolezza.
Francesco Sarcina
Cit. da
corriere.it, intervista, 12 luglio 2019
Frasi di Francesco Sarcina
Con la maglia bianconera ho vissuto i momenti più belli della mia carriera: due scudetti, una Coppa dei Campioni (in una serata tristissima), una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale in cinque stagioni. Sono successi che un calciatore può raggiungere solo se gioca in una grandissima squadra. Ma non è soltanto per i trofei
conquista
ti che sono orgoglioso di aver coronato la mia carriera giocando nella Juventus: è anche la consapevolezza di appartenere, per tutta la vita, ad uno dei pochi miti dello sport.
[da Archivio Juventus: Prefazione di Michel Platini, 1998]
Michel Platini
Frasi di Michel Platini
I Turchi non
conquista
rono mai le capitali d'Europa. Il Principe Vlad Dracula era un eroe ma non esistono ne dipinti ne statue di lui. Io sono la sua eredità. Il suo sacrificio mi ha insegnato che persino dopo la notte più oscura il sole torna a sorgere.
[...]
Poiché se il cuore è forte abbastanza, l'anima rinasce... ogni nuovo giorno. Vita dopo vita. Epoca dopo epoca. In eterno.
Ingeras
Dal film:
Dracula Untold
Scheda film e trama
Frasi del film
La vecchiaia è una condizione relativa. Può essere di perdita, ma anche di
conquista
.
Milena Vukotic
Cit. da
corriere.it, intervista, 6 settembre 2018
Frasi di Milena Vukotic
Educare non è tirare fuori la statua dal marmo, ma conferire alla statua il desiderio di vivere in carne e spirito, contagiare ad altri il coraggio verso se stessi, perché possano
conquista
re la libertà imprigionata nella pietra della paura, dell'ignoranza, della comodità.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
corriere.it, Letti da rifare, "Maestrocrazia", 18 marzo 2019
Frasi di Alessandro D'Avenia
Si è passati ormai da una "geopolitica degli spazi" ad una "geopolitica dei flussi": il territorio ha perduto quello che era il suo valore originario dal profilo strategico, e le guerre, aperte o sotterranee, si combattono per garantire flussi di risorse e non più per
conquista
re nuove terre.
[da Il caro Kyoto pesa sull'energia, L'Indipendente, 24 maggio 2006]
Corrado Maria Daclon
Frasi di Corrado Maria Daclon
Anche il mondo acquatico ha la sue foresta e le sue giungle, e così ha anche le sue tigri e i suoi lupi. E questo il mondo fa girar. Ed anche tu ti accorgerai che ogn'or difenderti dovrai | e per non farti
conquista
r | dovrai il cervello adoperar | perché in natura ben si sa | il forte il debol sopraffà! | Gatto e uccel, | lupo e agnel | questo il mondo fa girar...
Merlino
Dal film:
La spada nella roccia
Scheda film e trama
Frasi del film
La serenità è una
conquista
.
Bruno Previtali
Bruno Previtali
Apocalisse
: Superpotenze... I deboli hanno
conquista
to la Terra. Per questo sono stato tradito. Falsi dèi... Idoli... Ora basta. Io sono ritornato.
Tempesta
: Da dove sei venuto?
Apocalisse
: Da un tempo prima che l'uomo perdesse la via...
Tempesta
: Be', benvenuto negli anni '80!
Apocalisse
: Questo mondo ha bisogno di essere
[lo dice in egiziano]
ripulito.
Tempesta
: Cosa?
Apocalisse
: Salvato.
Tempesta
: Non puoi salvare il mondo se vai in giro a uccidere le persone! Ci sono leggi, sistemi in atto per queste cose.
Apocalisse
: Figlia mia, perché ti rendi schiava?
[le tocca il volto]
Tempesta
: Che cosa fai?
Apocalisse
: Ti rendo più forte... Mia dea!
Dal film:
X-Men - Apocalisse
Scheda film e trama
Frasi del film
La vita a trent'anni è un dono; a sessanta è una difesa; a settanta una
conquista
.
Alfredo Binda
Frasi di Alfredo Binda
Rhett
: No, ne ho abbastanza di tutto. Cerco la pace. Vedrò se la vita può darmi ancora un po' di serenità e di dolcezza. Tu sai cosa intendo?
Rossella
: No, so solo che ti amo!
Rhett
: Questa è la tua disgrazia.
Rossella
: Rhett! Rhett! Rhett! Rhett! Se te ne vai che sarà di me? Che farò?
Rhett
: Francamente, me ne infischio.
[esce dalla porta e scompare nella nebbia]
Rossella
: Non voglio perderlo. Non voglio! Ci dev'essere il modo di ricondurlo a me. Oh, non posso pensarci ora. Se no divento pazza. Ci penserò domani. Pure, devo pensarci! Devo pensarci. Che cosa posso fare? Cos'è che conta nella vita?
Gerald
[voce fuori campo]
: Oseresti dire, Miss Rossella O'Hara, che la terra non conta nulla per te? Ma la terra è la sola cosa per cui valga la pena di lavorare. La sola cosa che duri.
Ashley
[voce fuori campo]
: Qualcosa che amate più di me, benché forse non lo sappiate: Tara.
Rhett
[voce fuori campo]
: Trai la tua forza da questa terra, da Tara.
Gerald
[voce fuori campo]
: La terra è la sola cosa che conti. La sola cosa che duri.
Ashley
[voce fuori campo]
: Qualcosa che amate più di me, benché forse non lo sappiate: Tara.
Rhett
[voce fuori campo]
: Trai la tua forza da questa terra, la terra rossa da Tara.
Gerald
[voce fuori campo]
: La sola cosa che duri.
Ashley
[voce fuori campo]
: Qualcosa che amate più di me.
Gerald
[voce fuori campo]
: Tara!
Ashley
[voce fuori campo]
: Tara!
Rhett
[voce fuori campo]
: Tara!
Rossella
: Tara! A casa! A casa mia! E troverò un modo per ri
conquista
rlo. Dopotutto, domani è un altro giorno!
[Scena finale del film]
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
Un giorno una bellissima
conquista
sarà arrivare a dire ti amo in una canzone.
Francesco Motta
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 8 aprile 2018
Frasi di Francesco Motta
Le persone speciali, ti
conquista
no con la loro semplicità.
Carlo Prevale
Carlo Prevale
La bellezza si osserva, l'intelligenza attrae, la simpatia incuriosisce, la dolcezza
conquista
, ma la semplicità innamora.
Carlo Prevale
Carlo Prevale
Oh su, Principe Filippo, perché così malinconico? Un magnifico futuro giace dinanzi a te, a te eroe designato di una meravigliosa favola che si è avverata. Guarda: il castello di Re Stefano. E in quella torre più alta, a sognare il suo vero amore, la Principessa Aurora. Ma guarda i gentili voleri del Destino: non è altri che la contadinella che non più tardi di ieri ha
conquista
to il cuore del nostro nobile Principe. È davvero bionda... e bella! Essa ha l'oro nei capelli, labbra rosse come rosa... e il sonno eterno essa riposa. Gli anni si susseguono, ma ad un vero amore cent'anni equivalgono a poche ore. Ed ecco, si aprono le porte della prigione... e il nostro Principe se ne va; si allontana sulla sua nobile cavalcatura... eretto con la sua stupenda figura. Col primo bacio la sua bella sveglierà, poiché il vero amore tutto potrà. Ahahahahahah!
Malefica
Dal film:
La bella addormentata nel bosco
Scheda film e trama
Frasi del film
Fernando Alonso è il migliore. Sta superando se stesso. Ci sono dei momenti in cui tutto gira a tuo favore, ma lui si è
conquista
to questa posizione.
Michael Schumacher
Cit. da
Gazzetta.it, 27 agosto 2012
Frasi di Michael Schumacher
Il popolo coreano che per lunghi anni è vissuto sotto l'oppressione coloniale non vuole diventare schiavo degli imperialisti americani.
L'Esercito popolare coreano combatte con il costante aiuto ed impegno di tutto il popolo e anche con l'aiuto e l'incoraggiamento dei popoli progressisti di tutto il mondo. Tutto ciò incita il nostro Esercito popolare a portare avanti fino in fondo la sua eroica causa. Bisogna anche tener presente il buono stato dei nostri armamenti. Queste sono le cause principali per cui il nostro Esercito popolare può
conquista
re la vittoria.
Al contrario, l'esercito nemico conduce una guerra ingiusta e di aggressione con l'intento di ridurre in schiavitù il popolo coreano e di sottometterlo ai monopoli capitalisti americani. Questa guerra non serve certamente al popolo americano o al suo esercito e questo è uno dei motivi per cui gli americani non combattono bene questa guerra e che si arrendono a gruppi di centinaia al nostro esercito per farsi prendere prigionieri.
[Risposte M. Manian, corrispondente dell'«Humanité», 27 luglio 1950]
Kim Il-sung
Frasi di Kim Il-sung
Gli imperialisti nordamericani, raggruppando i reazionari di destra, cercano di indurli ad opporsi alle forze progressiste e cercano di trascinare alcuni paesi di nuova indipendenza sulla strada della controrivoluzione. Cioè, gli imperialisti yankee, agitando l'olivo in una mano e la freccia nell'altra, mettono assieme la politica nucleare con la penetrazione pacifica, la repressione con la conciliazione e l'inganno; essi meditano di
conquista
re uno ad uno, con l'aggressione armata, i paesi rivoluzionari e di dividere i paesi ideologicamente deboli, con la penetrazione ideologica e culturale.
[8 ottobre 1968]
Kim Il-sung
Frasi di Kim Il-sung
La stragrande maggioranza dei paesi latino-americani è sottomessa totalmente al dominio e alla dipendenza dall'imperialismo Usa. In numerosi paesi dell'America latina si sono costituiti regimi dittatoriali filo-statunitensi e le loro economie sono diventate totalmente dipendenti dai monopoli nordamericani. La politica di aggressione e di saccheggio dell'imperialismo Usa in America latina è l'ostacolo principale allo sviluppo sociale di questo continente e grava i popoli latino-americani di pesi e sventure insopportabili. Gli imperialisti nordamericani e i regimi dittatoriali filo-Usa dell'America latina hanno aumentato su grande scala gli eserciti, i corpi di polizia e tutti gli altri apparati repressivi e reprimono nel modo più brutale tutte le avanguardie rivoluzionarie popolari. È ovvio che i popoli ridotti in povertà, affamati, oppressi e umiliati dell'America latina non possono
conquista
re la libertà e l'emancipazione, se non con le armi in pugno per lottare contro gli oppressori.
[8 ottobre 1968]
Kim Il-sung
Frasi di Kim Il-sung
In Italia, nonostante tutto, non riusciamo sufficientemente a fare squadra. Siamo troppo individualisti, così non sfruttiamo appieno le nostre potenzialità. Però la situazione è migliorata
[...]
Ma occorre ancora qualcosa, per
conquista
re la leadership; altrove riescono meglio a unirsi; dobbiamo superare le invidie, perché abbiamo tutto. Dobbiamo slegarci dagli stereotipi "lasagna e spaghetti"; già in buona parte è avvenuto, un tempo quando andavo all'estero mi chiedevano di cucinare la pasta al pomodoro - che va bene, intendiamoci. Il problema era che la nostra cucina era percepita come solo quello. Oggi non accade più così.
Andrea Berton
Cit. da
identitagolose.it, intervista, 17 maggio 2018
Frasi di Andrea Berton
Non andrò in campagna a coltivare piante e allevare animali per non allinearmi al sistema. Penso che, nel sistema, ci viviamo tutti quanti: è il mondo che, in qualche maniera, ci siamo anche scelti. E proprio dentro il margine di questo sistema ci sono da
conquista
re degli spazi di libertà per spostare sempre un po' più in là quello che si può fare.
Lodo Guenzi
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 1° maggio 2018
Frasi di Lodo Guenzi
Proprio dentro il margine di questo sistema ci sono da
conquista
re degli spazi di libertà per spostare sempre un po' più in là quello che si può fare.
Lodo Guenzi
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 1° maggio 2018
Frasi di Lodo Guenzi
Quello che a me
conquista
in una persona sia uomo che donna, sia nella vita quotidiana che per quanto riguarda il lavoro, è soprattutto la buona educazione: se non c'è quella, mi dispiace ma io vado via, scompaio.
Daniela Del Secco d'Aragona
Cit. da
newtuscia.it, intervista, 19 ottobre 2017
Frasi di Daniela Del Secco d'Aragona
La bellezza è ovunque intorno a noi. Mai smettere di farsi
conquista
re, stupire ed emozionare dalla natura.
Licia Colò
Frasi di Licia Colò
[Una somma di piccole cose]
Ha dato un senso, probabilmente, e anche una conclusione ad un percorso su un certo tipo di canzone, ma non solo. Professionalmente è stata una
conquista
di libertà assoluta che era un po' impossibile da ottenere all'inizio. È decisamente il mio disco.
Niccolò Fabi
Cit. da
wired.it, intervista, 24 novembre 2017
Frasi di Niccolò Fabi
Un giorno tutti saremo felici.
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Le lacrime, chi le ricorderà?
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I bimbi scoveranno
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nei vecchi libri
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la parola "piangere"
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e alla maestra in coro chiederanno:
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"Signora, che vuol dire?
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Non si riesce a capire".
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Sarà la maestra,
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una bianca vecchia
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con gli occhiali d'oro,
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e dirà loro:
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"Così e così".
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I bimbi lì per lì
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non capiranno.
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A casa, ci scommetto,
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con una cipolla a fette
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proveranno e riproveranno
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a piangere per dispetto
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e ci faranno un sacco di risate...
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E un giorno tutti in fila,
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andranno a visitare
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il Museo delle lacrime:
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io li vedo, leggeri e felici,
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i fiori che ritrovano le radici.
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Il Museo non sarà tanto triste:
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non bisogna spaventare i bambini.
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E poi, le lacrime di ieri
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non faranno più male:
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è diventato dolce il loro sale.
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E la vecchia maestra narrerà:
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"Le lacrime di una mamma senza pane...
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le lacrime di un vecchio senza fuoco...
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le lacrime di un operaio senza lavoro...
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le lacrime di un negro frustato
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perchè aveva la pelle scura..."
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"E lui non disse nulla?"
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"Ebbe paura?"
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"Pianse una sola volta ma giurò:
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una seconda volta
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non piangerò".
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I bimbi di domani
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rivedranno le lacrime
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dei bimbi di ieri:
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del bimbo scalzo,
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del bimbo affamato,
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del bimbo indifeso,
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del bimbo offeso, colpito, umiliato...
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Infine la maestra narrerà:
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"Un giorno queste lacrime
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diventarono un fiume travolgente,
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lavarono la terra
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da continente a continente,
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si abbatterono come una cascata:
|
così, così la gioia fu
conquista
ta".
Gianni Rodari
Frasi di Gianni Rodari
La Champions è una competizione molto difficile da vincere, bisogna rimanere tranquilli e concentrati. La Juve è andata molto molto vicino negli ultimi anni a
conquista
rla e se non l'ha vinta è perché le finali sono sempre un'incognita. Per questo spero di portare fortuna a questa squadra. La coppa non è un'ossessione, bisogna lasciare andare le cose in maniera naturale.
Cristiano Ronaldo
Cit. da
Conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore della Juventus, 16 luglio 2018
Frasi di Cristiano Ronaldo
Io e Schumacher abbiamo molto in comune, lo stesso entusiasmo e la stessa passione in pista. Mi piacerebbe vincere tanti titoli quanti quelli
conquista
ti da Michael con la Ferrari ma sarà abbastanza difficile.
Fernando Alonso
Cit. da
Gazzetta.it, 1 ottobre 2009
Frasi di Fernando Alonso
Vederli fianco a fianco, il Divino
[Roger Federer]
e Tipsarevic, sul campo, mi spinge a domandarmi come sia possibile che un tennista elegante, creativo, insomma un grande artista quale il mio svizzero, sia del tutto disinteressato alla lettura, a partire, come ho scritto ieri, dalle sue stesse biografie. È tuttavia da poco iniziato il cosiddetto match, che i miei dubbi intorno alla cultura di Roger svaniscono, mentre mi dico che, probabilmente, Nijinsky e Nureyev non erano pronti ad affrontare l'esame di maturità, ma nemmeno minimamente interessati a farlo. Forse si sarebbero astenuti dall'indossare una maglietta viola, sfuggita da qualsiasi attore sul palcoscenico, ma anche di questo il Divino non è a conoscenza, soltanto intento ai suoi gesti sublimi, che arrivano addirittura a
conquista
re l'ammirazione dello sportivissimo e malandato avversario. Un mio vicino, uno scriba inglese che sta componendo un epicedio sulla scomparsa del rovescio a una mano, mi fa notare i vantaggi di quell'arma nella panoplia guerresca di Roger. Non solo lo taglia spessissimo, facendo scivolare la palla sul rugoso tappeto quasi fosse l'erba di Wimbledon; ma se ne serve per mortiferi dropshot, alternandoli poi con violenti passanti liftati, che lasciano ancor più scorato dei microbi il povero Tip.
[la Repubblica, 7 novembre 2012]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
La grave colpa che aleggia in quest'Aula, da parte di chi crede di potere cancellare la democrazia che questo Paese ha
conquista
to nella storia per darla in pasto ai banchieri e agli speculatori finanziari, dimostra tutta la vostra disonestà, mista ad un'abbondante dose di analfabetismo democratico.
Danilo Toninelli
Frasi di Danilo Toninelli
Krebs
: Il nemico è riuscito a sfondare su un'ampia linea del fronte. A sud della città ha preso Zossen, e sta avanzando verso Stahnsdorf. Al momento attacca la periferia nord, tra Frohnau e Pankow. E a est ormai il nemico è attestato sulla linea Lichtenberg-Karlshorst.
Hitler
: Appena Steiner attaccherà, le cose torneranno a posto.
Krebs
: Mein Führer... Steiner...
Jodl
: Steiner manca di forze sufficenti per un attacco. Non ci sarà l'attacco di Steiner.
Hitler
[con la mano tremante, si toglie gli occhiali]
: Si trattengano soltanto... Keitel, Jodl, Krebs e Burgdorf.
[tutti i presenti, tranne i quattro che Hitler ha nominato, escono dalla sala riunioni]
Avevo dato un ordine! Avevo ordinato a Steiner di attaccare! Voi pensate di poter disobbedire a un mio preciso ordine?! A questo punto siamo arrivati?! Le forze armate mi hanno mentito, tutti mi hanno mentito, perfino le SS! I nostri alti comandi militari sono composti da una accozzaglia di vili, pavidi e infidi vigliacchi!
Burgdorf
: Mein Führer, sono soldati che versano il proprio sangue per lei!
Hitler
: Sono soltanto dei codardi! Dei traditori, degli incapaci!
Burgdorf
: Mein Führer, quello che sta dicendo è inaudito!
Hitler
: I nostri generali sono la feccia del popolo tedesco!
[sbatte le sue matite sul tavolo]
Sono uomini senza onore! Si fanno chiamare "generali" perché hanno trascorso anni all'accademia militare al solo scopo di imparare ad usare correttamente cucchiaio, coltello e forchetta! Per anni le forze armate hanno intralciato le mie iniziative! Non hanno fatto che crearmi ostacoli in tutti i modi possibili per impedire le mie mosse! Se soltanto a suo tempo avessi anche io liquidato i generali e tutti gli ufficiali delle forze armate come Stalin!
[si rimette al suo posto]
Non ho mai frequentato le accademie militari... Ma sono riuscito da solo, da solo, io sono riuscito a
conquista
re l'intera Europa! Traditori! Fin dall'inizio i signori generali non hanno fatto altro che ingannarmi e tradirmi! Hanno commesso un mostruoso tradimento ai danni del popolo tedesco! Ma tutti questi traditori dovranno pagarla! Pagheranno il tradimento col loro stesso sangue! Pagheranno annegando nel loro stesso sangue!
Traudl Junge
[fuori dalla sala riunioni, cerca di consolare Gerda]
: Ti prego Gerda, non perdere il controllo.
Hitler
: I miei ordini sono parole al vento... È impossibile... continuare a guidare la nazione in queste condizioni. Ormai è finita... La guerra è perduta... Ma se voi signori credete che io sia disposto a lasciare Berlino sappiate che vi sbagliate di grosso! Preferisco piantarmi una pallottola in testa! Fate quello che volete.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Lo spirito non è un dono ma una
conquista
.
Claude-Adrien Helvétius
Cit. da
Dell'uomo
Frasi di Claude-Adrien Helvétius
[Su come i dinosauri ebbero il sopravvento sugli altri rettili contemporanei]
Un nuovo modo di camminare e di correre. È stata una
conquista
fondamentale. Per capire la portata di questa novità, bisogna fare un passo indietro e tornare al momento in cui i primi vertebrati escono dall'acqua e cominciano a spostarsi sulla terraferma. Quei primi animali si appoggiavano su robuste zampe disposte lateralmente al corpo: lo si vede bene oggi, per esempio, nei coccodrilli, che avanzano strisciando a terra e torcendo il corpo a sinistra e a destra. Il risultato era l'impossibilità di correre e respirare al tempo spesso. Oggi, accurati studi hanno confermato che molti piccoli rettili non sono capaci di respirare quando corrono... la camminata dei rettili è via via migliorata, ma la vera svolta è arrivata con i primi dinosauri, che hanno "inventato" un tipo di locomozione del tutto nuovo, che non comprime i polmoni... Attraverso una serie di trasformazioni del bacino: le zampe non sono più disposte lateralmente, come nel coccodrillo, ma si trovano praticamente sotto il ventre, in posizione verticale. In questo modo è stato possibile non soltanto liberare il torace dalle contorsioni, e quindi correre e respirare al tempo stesso, ma anche diventare bipedi, cioè camminare (e correre) sulle due zampe posteriori.
Piero Angela
Cit. da
Tredici miliardi di anni
Frasi di Piero Angela
La gelosia, del resto, non a caso viene definita l'altra faccia dell'amore: effettivamente è l'altra faccia dell'innamoramento, della sessualità, dell'attaccamento, che sono passioni istintive anch'esse iscritte nei nostri geni. Tutte insieme si completano: da un lato presiedono alla
conquista
di un partner, dall'altro tendono a difendere istintivamente questo bene
conquista
to.
Piero Angela
Cit. da
Ti amerò per sempre
Frasi di Piero Angela
ABRAMO
Abramo è uno di quei nomi celebri nell'Asia Minore e in Arabia, come Thoth presso gli Egiziani, l'antico Zarathustra in Persia, Ercole in Grecia, Orfeo nella Tracia, Odino presso i popoli nordici e tanti altri noti più o meno per la loro fama che per una storia incontestata. Intendo qui la storia profana, in quanto nei confronti di quella del popolo ebraico, nostro maestro e nemico, per il quale sentiamo fiducia e odio, essendo stata visibilmente scritta dallo Spirito Santo in persona, nutriamo i sentimenti che dobbiamo nutrire. Ci riferiamo soltanto agli Arabi, che si vantano di discendere da Abramo per via di Ismaele e credono che quel patriarca abbia fondato la Mecca e sia morto in questa città. Il fatto è che la stirpe di Ismaele è stata favorita da Dio in misura infinitamente maggiore della stirpe di Giacobbe. L'una e l'altra, a dire il vero, hanno generato dei ladroni; ma i ladroni arabi sono stati prodigiosamente superiori a quelli ebrei: I discendenti di Giacobbe
conquista
rono una regione di assai modeste proporzioni, che poi perdettero; i discendenti di Ismaele
conquista
rono parte dell'Asia, dell'Europa e dell'Africa, fondarono un impero più vasto di quello dei Romani e scacciarono gli Ebrei dale loro caverne, che chiamavano la terra promessa. A giudicare le cose solo in base agli esempi delle nostre storie moderne, sarebbe piuttosto improbabile che Abramo fosse stato il progenitore di popoli così diversi; ci dicono che era nato in Caldea e che era figlio di un povero vasaio, che si guadagnava la vita costruendo piccoli idoli di terra. Non è verosimile che il figlio di quel vasaio sia andato a fondare la Mecca a trecento leghe di distanza, sotto il tropico, attraversando deserti impraticabili. Se fu un
conquista
tore, puntò senza dubbio sul bel paese dell'Assiria; se invece fu soltanto un povero diavolo, come ci viene raffigurato, non ha fondato regni fuori dalla sua patria.
Voltaire
Cit. da
Dizionario Filosofico, 1966 ‐ Incipit
Frasi di Voltaire
La teoria di Newton costituisce certo la più grande
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mai compiuta dallo spirito umano nel tentativo di stabilire un nesso causale tra i fenomeni della natura. E tuttavia questa teoria mise non poco a disagio i contemporanei di Newton, poiché sembrava in contraddizione con il principio, dedotto da altre esperienze, che limita la possibilità di azioni reciproche alle sole azioni per contatto e nega la possibilità di azioni a distanza senza un mezzo interposto.
[L'etere e la teoria della relatività - Dalla lezione inaugurale all'università di Leiden, 5 maggio - poi rinviata al 17 ottobre - 1920]
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
Gli ebrei di Palestina non hanno combattuto per puro amore dell'indipendenza politica, ma per
conquista
re la libertà d'immigrazione per gli ebrei dei molti paesi in cui la loro stessa esistenza era in pericolo; libertà d'immigrazione anche per tutti coloro che anelavano a una vita fra la propria gente. Non è un'esagerazione dire che abbiano combattuto per rendere possibile un sacrificio forse unico nella storia.
[Gli ebrei di Israele - da una trasmissione radiofonica per l'Appello Ebrei Uniti della National Broadcasting Company, Atlantic City, 27 novembre 1949]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Ci sta a cuore non solo il problema tecnico dell'assicurare e preservare la pace, ma anche l'importante compito dell'istruzione e dell'illuminazione delle menti. Se vogliamo contrastare le forze che minacciano di sopprimere la libertà intellettuale e individuale dobbiamo avere chiara davanti ai nostri occhi la posta in gioco, e quanto dobbiamo a quella libertà che i nostri antenati
conquista
rono per noi dopo dure lotte. Senza tale libertà non ci sarebbe stato alcuno Shakespeare, o Goethe, o Newton, o Faraday, o Pasteur o Lister. Solo gli uomini liberi possono produrre le invenzioni e le opere intellettuali che a noi moderni rendono la vita degna di essere vissuta.
[Scienza e civiltà - discorso al Royal Albert Hall di Londra, 3 ottobre 1933]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Solo coloro che tentano cose assurde possono raggiungere l'impossibile.
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
Il medioevo tagliava netto. Quando un individuo, che stava per ri
conquista
re se stesso, scopriva, per esempio, di avere arguzia, talento comico o una qualità simile, egli annientava tutto questo come qualcosa di imperfetto.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Il concetto dell'angoscia
Frasi di Soren Kierkegaard
Ogni giorno va
conquista
ta e va realizzata; non è data, non ci sarà mai un momento nel quale tutti i diritti e tutti i doveri saranno affermati
[...]
.
Nicola Zingaretti
Cit. da
Discorso alla Provincia di Roma, 28 maggio 2012
Frasi di Nicola Zingaretti
Per ora... Metteremo da parte il nostro odio... Metteremo da parte le nostre armi. Abbiamo attraversato la lunga notte dei fuochi e coloro che erano nostri padroni adesso sono nostri servi! E noi, che non siamo esseri umani, possiamo permetterci di dimostrarci umani! Il destino è volontà di Dio e se il destino dell'uomo è quello di essere dominato, è volontà di Dio che venga dominato con pietà e comprensione. Quindi... Vi risparmiamo la nostra vendetta, perché stanotte abbiamo assistito alla nascita del Pianeta delle Scimmie!
Cesare
Dal film:
1999 - Conquista della Terra
Scheda film e trama
Frasi del film
[Napoli]
Una città splendida
conquista
ta da popoli diversi, massacrata e ricostruita, con ferite aperte, ma che sa ancora cantare e raccontarsi attraverso la sua musica ed i suoi artisti.
John Turturro
Cit. da
napoli.com, 1° marzo 2011
Frasi di John Turturro
Un gatto è come un amante, devi
conquista
rlo ogni giorno e non è detto che tu ci riesca.
Paola Barale
Frasi di Paola Barale
Nell'anno 2002 dell'era moderna, un gigantesco monolito nero, sospeso in orbita tra Giove e Saturno, aveva indicato all'uomo la via delle stelle, la strada che in breve lo aveva condotto a un progresso tecnologico di migliaia di anni in pochi secondi. Uomini e donne a bordo di astronavi avevano iniziato la
conquista
e la colonizzazione dei pianeti del sistema solare. Quasi simultanea fu la scoperta della super-energia, per mezzo della quale era possibile lanciare nello spazio vere e proprie gigantesche isole artificiali del cosmo. Queste gigantesche isole del cosmo vennero inizialmente adibite ad uno scopo particolare: preservare in vita gli ultimi esemplari di quella flora e fauna che sulla Terra si erano ormai irrimediabilmente estinte. Il nostro pianeta infatti non era diventato altro che un'unica immensa sterminata città di dodicimila chilometri di diametro e di oltre cento miliardi di abitanti. Pertanto le ultime piante, le ultime foreste, gli ultimi animali erano stati trapiantati in un fantastico giardino dell'eden cosmico, sospeso a centinaia di milioni di chilometri dal sole, all'interno di enormi cupole di cristallo sospinte da immense astronavi. Qui, pochi uomini scelti e capaci badavano a preservare queste piante e questi animali che per loro ormai non avevano più né senso né significato. Un lavoro duro e noioso, lontani per mesi e mesi da casa. Inevitabilmente, questo fatto un giorno finì per provocare la crisi.
Voce narrante
Dal film:
2002: la seconda odissea
Scheda film e trama
Frasi del film
Frequenterò una facoltà per poi diventare insegnante. Saprei io come
conquista
re la fiducia dei ragazzi: i giovani vanno coinvolti, facciamo una rivoluzione cominciando dal look. Io non mi presenterei troppo scollata alle lezioni, ma vorrei essere libera di esprimere quello che sono: troppa sobrietà è controproducente. Bisogna portare allegria in classe: studiare dev'essere un piacere!
[maggio 2016]
Francesca Cipriani
Frasi di Francesca Cipriani
Il mondo dello spettacolo tende ad esaltare l'apparenza, anche a tal punto di ostentare tutto ciò che è esteriore o effimero. Per quanto mi riguarda, ho sempre ribadito che, oltre alle mie qualità esteriori, alla mia estetica e al mio personaggio, la vera Francesca è molto altro. L'interiorità conta moltissimo: l'equilibrio interiore, il rispetto verso gli altri, la sensibilità e la sincerità sono le principali qualità che mi
conquista
no. Amo molto le persone autentiche, sincere, con se stesse e con gli altri.
Francesca Cipriani
Frasi di Francesca Cipriani
[Inquadrature su Borg e McEnroe intervallate da testi a schermo]
[Finale di Wimbledon, 1980]
Björn Borg è il giocatore numero uno della classifica mondiale.
Rincorre il suo quinto titolo consecutivo a Wimbledon
John McEnroe è la nuova promessa del tennis.
In classifica è secondo dopo Borg.
Rincorre il suo primo titolo a Wimbledon.
[Testo a schermo]
Borg ha strappato il servizio a McEnroe. McEnroe
conquista
un altro punto e ora sono pari.
[Telecronista 1]
La rivalità tra Björn e John
ha cambiato il mondo del tennis per sempre
ed ha cambiato entrambi questi due giocatori.
[Testo a schermo]
Dal film:
Borg McEnroe
Scheda film e trama
Frasi del film
Provate a domandare a un'esperta civetta, intenzionata a
conquista
re qualcuno, se preferisca rischiare di essere accusata, in presenza di quello che vuole sedurre, di falsità, crudeltà o anche dissolutezza, o di mostrarsi in un brutto abito mal cucito: tutte preferiranno la prima evenienza. Sanno bene che tutti noi mentiamo parlando degli elevati sentimenti, che tutti gli uomini hanno solo bisogno del corpo, e perciò perdoneranno ogni schifezza, ma non un abito malfatto, inadeguato e di cattivo gusto.
Lev Tolstoj
Cit. da
La sonata a Kreutzer
Frasi di Lev Tolstoj
Per il mio lavoro sull'arte ho letto questo inverno assiduamente e con grande fatica romanzi e racconti, celebri in tutta l'Europa, di Zola, di Bourget, di Huysman, di Kipling. Durante lo stesso periodo mi è capitato di leggere in una rivista infantile il racconto di uno scrittore assolutamente sconosciuto, che parla dei preparativi per la Pasqua nella famiglia di una povera vedova.
[...]
Ebbene, la lettura dei romanzi e dei racconti di Zola, di Bourget, di Huysman, di Kipling e di altri, nonostante i soggetti più eccitanti, non mi hanno commosso per un attimo, al contrario, quegli autori mi hanno infastidito tutto il tempo, come ci infastidisce un uomo che ci prende per gente così ingenua da non darsi nemmeno la pena di nascondere il piano dell'inganno con il quale vuole
conquista
rci. Già dalle prime pagine si vede l'intenzione con la quale egli scrive, tutti i particolari diventano inutili, e ci annoia. Soprattutto il lettore sa che l'autore non ha altro sentimento oltre quello di scrivere un racconto o un romanzo. E per questo non ricava alcuna impressione artistica. D'altra parte invece non posso liberarmi dal racconto dello scrittore sconosciuto sui bambini e sui pulcini, perché sono stato immediatamente contagiato dal sentimento che evidentemente l'autore aveva vissuto e trasmesso.
Lev Tolstoj
Cit. da
Che cosa è l'arte?
Frasi di Lev Tolstoj
Difatti ogni volta che vi furono
conquista
tori vi furono guerre, risponde la ragione umana, ma questo non prova che i
conquista
tori siano la causa delle guerre, e che si possano trovare le leggi della guerra nell'attività speciale di un individuo. Ogni volta che guardo il mio orologio, quando la lancetta si approssima alla cifra X, odo dalla chiesa vicina cominciare a suonare le campane, ma dal fatto che lo scampanio comincia ogni volta che la lancetta segna X non ho il diritto di concludere che la posizione della lancetta è causa del movimento delle campane.
(III, III, I; 1956)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Laurent Louis, giovane politico belga che nega lo sterminio degli ebrei, è stato condannato da un giudice creativo a visitare gli ex lager nazisti per cinque anni di fila e a fermare ogni volta le sue emozioni in un diario scritto. Se mostrerà di credere a quello che vede, sarà riabilitato. Altrimenti prenderà il dodici per cento alle elezioni tedesche.
La sentenza «San Tommaso» è talmente innovativa che meriterebbe di essere importata in Italia. Non mancherebbero le occasioni per applicarla a coloro che nel negare l'evidenza esibiscono quantitativi di spocchia utili a coprire la malafede. Il sindaco esalta la ritrovata efficienza dei trasporti pubblici? Condannato ad aspettare due ore l'autobus alla fermata. E il teorico dell'accoglienza senza limiti e confini con residenza nel centro storico? Costretto a fraternizzare in una strada buia di periferia con una comitiva di giovani migranti abbandonati a loro stessi. Gli economisti che magnificano le meraviglie del lavoro flessibile verrebbero condannati a negoziare il mutuo per la casa potendo esibire soltanto un contratto precario. Ma che cosa fare dei baroni universitari, i cui intrallazzi a circuito chiuso per piazzare in cattedra figli e famigli
conquista
no le prime pagine dei giornali a cicli regolari come le maree? La condanna più atroce sarebbe costringerli a partecipare a uno di quegli sterminati concorsi per due soli posti da assistente già assegnati in via preventiva ai cocchi del professore.
Massimo Gramellini
Cit. da
Il caffè di Gramellini, Non posso negarlo, Corriere.it, 26 settembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
L'autorevolezza e il rispetto si
conquista
no facendo rispettare le regole, non reagendo in modo scomposto.
Carlo Calenda
Cit. da
Corriere della Sera, 20 settembre 2017
Frasi di Carlo Calenda
Di coloro cui il mondo non basta: i santi, i
conquista
tori, i poeti e tutti gli amanti dei libri.
[26 ottobre 1807]
Joseph Joubert
Cit. da
Pensieri
Frasi di Joseph Joubert
Dopo il calendario giuliano, anche quello gregoriano ha fatto il suo tempo. Ma, non essendoci più un Cesare o un Papa Re in grado di imporre la loro volontà «urbi et orbi», per voltare pagina occorreva un altro potere riconosciuto dagli orbi: le compagnie telefoniche. Animate da un comune afflato, neanche si fossero messe d'accordo per muoversi all'unisono, le quattro principali concorrenti del settore hanno convenuto di accorciare la durata di ogni mese a quattro settimane. Del resto le stagioni, mezze o intere che siano, non esistono più. E, con la rivoluzione climatica in corso, il rispetto degli antichi cicli risultava ridicolo, oltre che, a causa degli anni bisestili, vagamente iettatorio. Limando due o tre giorni a ciascun mese, ne hanno creato uno aggiuntivo che verrà santificato con la suggestiva cerimonia della Spedizione della Bolletta. La Tredicesima, già odioso privilegio dei lavoratori a posto fisso, assume il nuovo significato di pagamento astronomico. Non nel senso di Copernico, ma di contributo ulteriore delle famiglie al Pil sullo stomaco degli azionisti. Colpisce che un'intuizione tanto brillante sia stata taciuta con modestia dalle compagnie, che hanno preferito comunicarla solo agli abbonati tramite lettera. Le più timide, in fondo a una mail. Ma il calendario telefonico sta egualmente
conquista
ndo proseliti tra gli altri benefattori di bollette: luce, gas, pay-tv. Anche se ieri gli oscurantisti dell'AgCom hanno provato a bloccarne la corsa, il progresso non si ferma. La faccia tosta, speriamo.
Massimo Gramellini
Cit. da
Il caffè di Gramellini, Il calendario telefonico, Corriere.it, 15 settembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
[Nel 2006]
Vado matto per l'attitudine di Andy Roddick, è la stessa che avevo io. Del resto mi ha
conquista
to con due parole: "Voglio vincere". Vorrei trasmettergli qualcosa, vorrei ridargli gioco e sicurezza: non pensavo di diventare coach, ho cominciato perché Andy ed io siamo diventati amici, continuo perché succhia ogni parola come una spugna e impara subito, voglio portarlo al massimo, al numero uno.
Jimmy Connors
Frasi di Jimmy Connors
La legge naturale non dà il diritto alla felicità, ma anzi prescrive la miseria e il dolore. Quando viene esposto il commestibile, vi accorrono da tutte le parte i parassiti e, se mancano, s'affrettano di nascere. Presto la preda basta appena, e subito dopo non basta più perché la natura non fa calcoli, ma esperienze. Quando non basta più, ecco che i consumatori devono diminuire a forza di morte preceduta dal dolore e così l'equilibrio, per un istante, viene ristabilito. Perché lagnarsi? Eppure tutti si lagnano. Quelli che non hanno avuto niente della preda muoiono gridando all'ingiustizia e quelli che ne hanno avuto parte trovano che avrebbe avuto diritto ad una parte maggiore. Perché non muoiono e non vivono tacendo? È invece simpatica la gioia di chi ha saputo
conquista
rsi una parte esuberante del commestibile e si manifesti pure al sole in mezzo agli applausi. L'unico grido ammissibile è quello del trionfatore.
[Storia di un'associazione commerciale]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
[Parlando di Calciopoli]
Ho seguito con attenzione quella vicenda e ho sviluppato una mia idea: ci fu una vergognosa campagna mediatica, con processi allucinanti, ma ci fu anche una parte della società che si è fatta male da sola. Evidentemente c'era qualcuno che voleva fermare i dirigenti di allora. Non considero Moggi e Giraudo due santarellini: erano personaggi con un discreto pelo sullo stomaco e stavano acquisendo sempre più potere. Ma la
conquista
del potere non è un reato, il fatto di avere una rete solida che contribuisce al potere stesso non può essere condannato. Venne istruito un processo su una base di congetture e c'è chi prese la palla al balzo, sia fra gli avversari sia in seno alla società.
[Tuttosport.com, 1 maggio 2016]
Giuseppe Cruciani
Frasi di Giuseppe Cruciani
Il
conquista
tore non trova più la via d'uscita dalla carta geografica.
Elias Canetti
Frasi di Elias Canetti
Quando Titano mi vuole
conquista
re mi fa il do di Pavarotti.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
La fama si
conquista
con la solitudine.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Dedicato a chi visse il brivido dello sbarco sulla luna, e mai lo dimenticherà. E a quei babbei che credono che lo sbarco non sia mai avvenuto.
21 luglio 1969. Quella fu per noi la notte della Luna, il mondo intero viveva in diretta la discesa del primo uomo dalla scaletta del modulo spaziale alla superficie lunare. Immagini traballanti, ma emotivamente insuperate: la cronaca che si sovrapponeva alla fantascienza. Forse anche l'inizio della fine dei sogni: da quel giorno, poco a poco, abbiamo disimparato a sognare.
Quello sbarco ‐ «un piccolo passo per un uomo, ma un gigantesco balzo per l'umanità», secondo la frase di Armstrong ‐ ci fece sentire tutti onnipotenti, e soprattutto fece sentire onnipotente l'America, vincitrice della corsa verso il nostro satellite. Bella forza, direte voi giovani: era il frutto della sfida alla
conquista
dello spazio tra Usa e Urss in piena guerra fredda. Ma anche la libertà dei popoli quasi sempre arriva dopo una guerra, e non per questo ne è invalidata. È un fatto però che la
conquista
tecnologica nasce in gran parte dall'industria militare. Anche Internet, la vera rivoluzione di libertà del nostro tempo, è figlio dell'industria militare e di quella spaziale. La bomba atomica nasce dal genio di un ebreo italiano che sfuggì al destino del lager riparando negli Usa. E la
conquista
della Luna fu guidata da uno scienziato che fino al 1945 progettava i missili nazisti V2 con cui fu devastata Londra. Si chiamava Wernher von Braun.
Andò a vivere a Huntsville, in Alabama, con altri 120 scienziati tedeschi, tutti passati al servizio del progetto spaziale americano. Lì nel 1964 lo intervistò Oriana Fallaci per un suo straordinario reportage, Se il sole muore. Allora la Luna sembrava un sogno. Oriana gli chiese: davvero ci arriverete entro il 1970? Lui rispose: «Se il popolo americano è disposto a pagare, sì». I fatti gli diedero ragione. Ma la Fallaci gli chiese anche di Marte. E von Braun: «Per andare su Marte dovremo raggiungere un livello tecnologico molto più alto, e io temo proprio che un simile volo non sarà possibile che dieci o dodici anni dopo il primo viaggio sulla Luna». Per il capo del progetto Apollo, insomma, l'uomo avrebbe potuto
conquista
re il Pianeta Rosso già all'inizio degli anni '80.
Invece le cose sono andate diversamente dopo la notte in cui Armstrong mise piede sulla Luna. Lui fu il primo e Cernan, tre anni dopo, l'ultimo. La crisi economica abbatté la febbre di ulteriori conquiste, e la sconfitta in Vietnam fece il resto. Quarant'anni dopo, un veicolo lanciato dagli Usa ha visitato Marte, e le foto inviate a Terra da Curiosity sono straordinarie. Ma non è la stessa cosa. Il futuro non si è materializzato come la fantascienza lo aveva sognato: i computer di oggi sono più piccoli del solo occhio di Hal 9000, protagonista tecnologico di 2001 Odissea nello spazio. E, a proposito, i libri da cui furono tratti quel film e l'altro capolavoro del cinema, Blade Runner, furono scritti da Arthur C. Clarke e Philip Dick solo un anno prima del passo di Armstrong: si poteva sognare tutto, nel '68.
Abbiamo passato il 2001 di Odissea e ci avviciniamo al 2019 di Blade Runner, e la tecnologia ci ha piantati ancor di più coi piedi al suolo. Non ci sono auto spaziali né navi volanti. Il futuro dallo spazio è rimbalzato indietro, l'Odissea è sulla Terra. E la sfida non è più per la
conquista
del cosmo, ma dei nostri smartphone, veri depositari dell'innovazione digitale, terminali delle linee telefoniche come dei nostri ridimensionati brividi fantascientifici, non più Glenn contro Gagarin, ma Apple contro Samsung, California contro Corea. Almeno questo fa un po' Blade Runner.
[Facebook, dalla sua pagina personale, 21 luglio 2017]
Enrico Mentana
Frasi di Enrico Mentana
[Sulla posizione assunta dalla Juventus dopo la sentenza in primo grado nel processo penale di Calciopoli a Napoli nel 2011]
Spendo solo una parola, inevitabile, per la squadra che più delle altre ha contraddistinto il mio passato da professionista, forse perché quella in cui ho vinto di più, forse perché l'ultima. Un club al quale ho dato tutto me stesso, a cui devo tantissimo, ma che a sua volta non può sentirsi in credito con me. Quegli scudetti che giustamente reclamano, sono quelli
conquista
ti anche grazie al mio lavoro. Ero il direttore generale di quella squadra, abbiamo gioito insieme, mi sarebbe piaciuto avere un altro tipo di considerazione.
[tuttomercatoweb.com, 11 novembre 2011]
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Una vecchia leggenda Cherokee racconta che un giorno il capo di un grande villaggio decise che era arrivato il momento di insegnare al nipote preferito cosa fosse la vita. Lo portò nella foresta e lo fece sedere ai piedi di un grande albero e gli spiegò:
-
Figlio mio, nella mente e nel cuore di ogni essere umano si combatte una lotta incessante. Anche se io sono vecchio capo, guida della nostra gente, che mi considera saggio, quella lotta avviene anche dentro di me. Se non ne conosci l'esistenza, ti spaventerai e non saprai mai quale direzione prendere. Magari, qualche volta nella vita vincerai, ma poi, senza capire perché, all'improvviso ti ritroverai perso, confuso e in preda alla paura, e rischierai di perdere tutto quello che hai faticato tanto a
conquista
re.
Crederai di fare le scelte giuste per poi scoprire che erano sbagliate. Se non capisci le forze del bene e del male, la vita individuale e quella collettiva, il vero sé e il falso sé, vivrai sempre in grande tumulto.
È come se ci fossero due grandi lupi che vivono dentro di ognuno: uno bianco, l'altro nero
.
Il lupo bianco è buono, gentile e innocuo. Vive in armonia con tutto ciò che lo circonda e non arreca offesa quando non lo si offende. Il lupo buono, ben ancorato e forte nella comprensione di chi è e di cosa è capace, combatte solo quando è necessario, e quando deve proteggere sé stesso e la sua famiglia. Anche in questo caso lo fa nel modo giusto. Sta molto attento a tutti gli altri lupi del suo branco e non devia mai dalla propria natura.
Ma c'è anche un lupo nero che vive in ognuno, ed è molto diverso. È rumoroso, arrabbiato, scontento, geloso e pauroso. Le più piccole cose gli provocano eccessi di rabbia. Litiga con chiunque, continuamente, senza ragione. Non riesce a pensare con chiarezza poiché avidità, rabbia e odio in lui sono troppo grandi. Ma la sua è rabbia impotente, figlio mio, poiché non riesce a cambiare niente. Quel lupo cerca guai ovunque vada, e li trova facilmente. Non si fida di nessuno, quindi non ha veri amici.
A volte è difficile vivere con questi due lupi dentro di sé, perché entrambi lottano strenuamente per dominare l'anima.
Il ragazzo chiese ansiosamente:
-
Quale dei due lupi vince, nonno?
Con voce ferma, il capo rispose:
-
Tutti e due, figlio mio. Se scelgo di nutrire solo il lupo bianco, quello nero mi aspetta al varco per approfittare di qualche momento di squilibrio, o in cui sono troppo impegnato e non riesco ad avere il controllo di tutte le responsabilità. Il lupo nero allora attaccherà il lupo bianco. Sarà sempre arrabbiato e in lotta per ottenere l'attenzione che pretende. Ma se gli presto un po' di attenzione perché capisco la sua natura, se ne riconosco la potente forza e gli faccio sapere che lo rispetto per il suo carattere, e gli chiederò aiuto se la nostra tribù si trovasse mai in gravi problemi, lui sarà felice. Anche il lupo bianco sarà felice. Così entrambi vincono. E tutti noi vinciamo.
Confuso, il ragazzo chiese:
-
Non capisco, nonno, come possono vincere entrambi?
Il capo indiano continuò:
-
Il lupo nero ha molte importanti qualità di cui posso aver bisogno in certe circostanze. È temerario, determinato e non cede mai. È intelligente, astuto e capace di pensieri e strategie tortuose. Sono caratteristiche importanti in tempo di guerra. Ha sensi molto acuti e affinati che soltanto chi guarda con gli occhi delle tenebre può valorizzare. Nel caso di un attacco, può essere il nostro miglior alleato.
Il capo Cherokee tirò fuori due pezzi di carne dalla sacca e li gettò a terra: uno a sinistra e uno a destra. Li indicò, poi disse:
-
Qui alla mia sinistra c'è il cibo per il lupo bianco, e alla mia destra il cibo per il lupo nero. Se scelgo di nutrirli entrambi, non lotteranno mai per attirare la mia attenzione e potrò usare ognuno dei due nel modo che mi è necessario. E dal momento che non ci sarà guerra tra i due, potrò ascoltare la voce della mia coscienza più profonda, scegliendo quale dei due potrà aiutarmi meglio in ogni circostanza.
Se capisci che ci sono due grandi forze dentro di te e le consideri con uguale rispetto, saranno entrambi vincenti e convivranno in pace. La pace, figlio mio, è la missione dei Cherokee, il fine ultimo della vita. Un uomo che ottiene la pace interiore ha tutto. Un uomo che è lacerato dalla guerra che si combatte dentro di lui, è niente.
Da:
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
Sono nato in India in tempi politicamente agitati. Tuttavia, la mia famiglia mi circondò sempre di tanto calore e protezione che da bambino non mi resi praticamente conto degli immani rivolgimenti politici che l'India dovette attraversare negli anni Trenta e dei problemi che il mio paese fu costretto ad affrontare un processo che nei decenni successivi non poté dirsi ancora concluso. Quando nacqui, il 29 aprile 1936, il dominio inglese sull'India non era più incontestato già da tempo, tuttavia esisteva ancora. Il Mahatma Gandhi fu per la prima volta presidente del Congresso Nazionale Indiano dal 1924 al 1937 e guidò il Movimento per l'indipendenza dell'India; alla fine la sua politica di resistenza non violenta trionfò, ma il paese era dilaniato internamente e continuò ad esserlo ancora per molto tempo, ben oltre la
conquista
dell'indipendenza, ottenuta nell'agosto del 1947.
Zubin Mehta
Cit. da
La partitura della mia vita ‐ Incipit
Frasi di Zubin Mehta
Conosco donne che leggono tutto Proust solo perché vogliono
conquista
re un intellettuale, altre che si trasformano in fanatiche del calcio perché hanno appuntamento con uno sportivo... E quelle che passano dalla nouvelle cuisine a pizza & birra a seconda dell'accompagnatore da sedurre. Io per fortuna ho un compagno che mi chiede di essere Rosamund e basta.
Rosamund Pike
Frasi di Rosamund Pike
[Su Francesco Montanari]
Ci siamo incontrati per la prima volta a una festa, lui mi ha chiesto più volte di uscire ma io ho sempre detto di no, avevo paura a frequentare uno così famoso, sono molto gelosa. Una sera però ho ceduto e l'ho incontrato. Lui si è presentato con in regalo un paio di scarpe orribili: a fiori, tacco medio e di una misura più piccola. Lì per lì, mi sono offesa. Ho pensato: Ma guarda questo già mi vuole vestire, non vado bene per lui?. Poi ho capito che dal suo punto di vista era un modo per dimostrare che ci teneva. E in più aveva ingaggiato anche un mago per intrattenermi durante la cena. Il risultato? A fine serata, Francesco era quasi ubriaco, perché per l'emozione aveva alzato un po' il gomito, e il mago tentava di corteggiarmi. Così quando mi ha accompagnato a casa, ero sicura di non volerlo vedere mai più. Gli ho dato un leggero bacio d'addio sulle labbra, ma lui mi ha stretto al muro e ha iniziato a baciarmi. Con la sua caparbietà mi ha
conquista
to. E mi ha cosi tanto spiazzato che piano piano mi sono convinta a dire: Ok, forse voglio una vita piena di sorprese.
Andrea Delogu
Frasi di Andrea Delogu
Sono dislessica e disgrafica, me ne sono accorta dopo i vent'anni. Per tutta l'adolescenza ho pensato di essere stupida, a scuola ho sofferto come un cane. Alle medie sono arrivata seconda a un concorso letterario regionale. Il mio testo, il più bello, era pieno di errori. Eppure a nessuno è venuto il dubbio. Parlare mi riesce, mi sono esercitata tutta la vita. Anche con i ragazzi è andata così. Ero brutta ma li
conquista
vo con le chiacchiere.
Andrea Delogu
Frasi di Andrea Delogu
Apprendiamo con viva e vibrante preoccupazione che, tra le categorie soggette ai famigerati studi di settore, i commercianti si sono
conquista
ti la palma della più disgraziata. Nei mesi scorsi avevamo appreso con altrettanto sgomento che gli impiegati guadagnano più dei loro capi e praticamente non passa stagione senza la sua bella relazione, da cui si evince che l'Italia è un Paese di tassatori avidi e di tassati aridi, ai limiti dell'indigenza. Ogni statistica fiscale ha il potere di mettere tutti di cattivo umore. I contribuenti sotto esame, che si sentono esposti alla gogna come evasori quando invece si considerano vittime di uno Stato che pretende molto, paga poco e restituisce ancora meno in termini di servizi. E i contribuenti a reddito fisso, che non avendo neanche la possibilità di evadere, guardano gli altri con diffidenza e cupa ostilità. Da qualunque parte lo si osservi, questo genere di studi contribuisce non poco ad alimentare quel clima di rancore indistinto e rabbia repressa che avvelena il discorso pubblico, al bar come sul web.
Perciò, signori delle tasse, avrei un favore da chiedervi: evitate di dirmi quanto guadagnano e quanto versano, o non versano, le varie tribù di italiani. Prendete gli evasori veri, quando li trovate. Per il resto preferirei non sapere più niente. Con una certa dose di umorismo vi siete definiti «Fisco amico». Allora ricordatevi di quel film in cui, a chi gli raccontava di avere visto la sua ex con un altro, Massimo Troisi replicava: «Ma se sei mio amico, me lo dovevi proprio dire?».
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Fra il celeste e il profetico | fra il religioso e il mistico | il maschio e la sua
conquista
| il puro e il diabolico | fra il politico e il possibile | il passero e l'azzurro profondo | il rosso e il suo tramonto | la voce e lo spirito | scelgo di camminare in silenzio accanto a te | vita mia.
Adriano Celentano
Cit. da
Io sono un uomo libero
Frasi di Adriano Celentano
La dottrina di Carlo Marx ha dimostrato anche ultimamente la sua fecondità e la sua eterna giovinezza offrendo un contenuto logico al programma dei più strenui avversari del partito socialista, ai nazionalisti. Corradini saccheggia Marx, dopo averlo vituperato. Trasporta dalla classe alla nazione i principi, le constatazioni, le critiche dello studioso di Treviri; parla di nazioni proletarie in lotta con nazioni capitalistiche, di nazioni giovani che debbono sostituire, per lo sviluppo della storia mondiale, le nazioni decrepite. E trova che questa lotta si esplica nella guerra, si afferma nella
conquista
dei mercati, nel subordinamento economico e militare di tutte le nazioni a una sola, a quella che attraverso il sacrifizio del suo sangue e del suo benessere immediato, ha dimostrato di essere l'eletta, la degna.
Antonio Gramsci
Cit. da
Sul fascismo ‐ Incipit
Frasi di Antonio Gramsci
Papini ha esercitato tutti i mestieri, per poi sporcificarli tutti: il filosofo, per concludere che la filosofia è una specie di cancrena al cervelletto, il cattolico, per incenerare l'universo con un appropriato dizionario, il letterato, per sancir da ultimo che della letteratura non sappiamo che farcene. Ciò non toglie che Papini non si sia
conquista
to un posticino nella storia della letteratura dentro il capitolo i "polemisti".
Antonio Gramsci
Cit. da
Letteratura e vita nazionale
Frasi di Antonio Gramsci
La cultura
[...]
è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e
conquista
di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.
Antonio Gramsci
Frasi di Antonio Gramsci
Potrei dire che mi piace Piero di Cosimo o la scultura greca o magari Matisse o che la prossima mostra che vorrei visitare è quella dei vetri romani al Met, ma la ragione di queste passioni rimane inspiegabile, nascosta nel profondo del mio cuore. Non c'è mai una sola ragione, sono sempre tanti i motivi che ti
conquista
no, proprio come accade quando ci si innamora di qualcuno.
James Ivory
Frasi di James Ivory
Pretoriano
: Aprite, in nome dell'imperatore! Proximo! Apri i cancelli, in nome dell'imperatore! Proximo! Apri i cancelli! Apri i cancelli, Proximo! Vuoi forse morire, vecchio?
Proximo
: Ecco, tutto è pronto. Sembra che tu abbia
conquista
to la tua libertà.
Massimo
: Proximo, non rischierai di diventare un uomo buono?
Proximo
: Ah!
Massimo
: Juba.
Pretoriani
: Tutti i nemici dell'imperatore moriranno! Aprite i cancelli! L'imperatore lo comanda! Tirate! Muovetevi! Schieratevi a sinistra!
Massimo
: Mi basta poco tempo, quindi non buttate via le vostre vite.
Pretoriano
: Quei soldati alle spalle!
Massimo
: Se non volete partecipare tornate in cella.
Hagen
: Noi ti aspetteremo qui, Massimo. Forza e onore.
Gladiatori
: Forza e onore.
Hagen
: Vai.
Massimo
: Forza e onore.
Pretoriano
: Armate gli archi! Fermatelo! Fermate Massimo! Ai cavalli! È laggiù!
Proximo
: Ombre e polvere.
Cicero
: Massimo! Mi dispiace.
Massimo
: Nooo!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Guardiano Capo
: Quando l'imperatore entrerà, sollevate le armi, e salutatelo, tutti insieme. State davanti all'imperatore e non voltategli mai le spalle.
Andate, e morite con onore!
Gladiatori
: Eeeh!
Folla
: Ave, potente Cesare... Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare!
Gladiatori
: Ave, Cesare, morituri te salutant.
Cassio
: In questo giorno ci rivolgiamo alla gloriosa antichità per presentarvi una ricostruzione delle seconda caduta della potente Cartagine. Sulla deserta pianura di Zama, stavano le numerose invincibili armate del temibile barbaro Annibale. Feroci mercenari e guerrieri brutali votati alla distruzione spietata e alla
conquista
! Il vostro imperatore si compiace nell'offrirvi l'orda barbarica!
Massimo
: Qualcuno è stato nell'esercito?
Cassio
: Ma in quel giorno illustre...
I Gladiatore
: Io.
II Gladiatore
: Io.
III Gladiatore
: Sì, io.
IV Gladiatore
: Io ho servito con te a Vindobona.
Massimo
: Allora puoi aiutarmi.
Cassio
: ... gli dei inviarono contro di loro i più potenti guerrieri...
Massimo
: Qualunque cosa esca da quei cancelli...
Cassio
: ... che avrebbero, in quello stesso giorno...
Massimo
: ... avremo maggiore possibilità di sopravvivere se combatteremo uniti. Avete capito?
Cassio
: ... in successi deserti della Numidia, deciso il destino dell'Impero.
I Gladiatore
: Ho capito.
II Gladiatore
: Sì.
III Gladiatore
: D'accordo.
Massimo
: Se saremo uniti, sopravviveremo.
Cassio
: Il vostro imperatore si compiace di offrirvi i legionari di Scipione l'Africano!
I Gladiatore
: Attenti! Attenti!
II Gladiatore
: Fino alla morte!
Folla
: Morte! Morte! Morte!
Massimo
: Stiamo vicini! Restiamo uniti! Stiamo vicini! Stiamo vicini!
Spettatore
: I tuoi uomini saranno trucidati tutti!
Massimo
: Uniamo gli scudi come un sol uomo! Fermi! Fermi! Come un sol uomo! Ben fatto! Fermi! Testuggine! Testuggine! Hagen! Quella colonna alla biga! Questa colonna con me! Svelti! Andate di là, voi!
Juba
: Massimo!
Massimo
: Colonna unita! Colonna unita! Colonna unita!
Commodo
: Non ricordo molto bene la storia, Cassio, ma i barbari non dovrebbero perdere la battaglia di Cartagine?
Cassio
: Eh, sì, Cesare. Beh, perdonami, imperatore.
Commodo
: No, le sorprese mi divertono. Chi è quello?
Cassio
: Lo chiamano l'Ispanico, imperatore.
Spettatore
: Gloria ai barbari.
Commodo
: Voglio andare a conoscerlo.
Cassio
: Sì, Cesare.
Spettatore
: La vittoria è dei barbari.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Folla
: Vattene via! Sei da disprezzare! Via! Via!
Gracco
: Entra in Roma come un eroe
conquista
tore. Ma cos'ha
conquista
to?
Falco
: Dagli tempo, Gracco. È giovane. Io credo che possa fare molto bene.
Gracco
: Per Roma o per te? Va' da tua madre, Lucio, ne sarà contenta.
Lucilla
: Lucio.
Lucio
: Madre.
Bambino
: Ave, Cesare.
Commodo
: Senatori.
Falco
: Roma saluta il suo nuovo imperatore. I tuoi leali sudditi ti danno il benvenuto, Cesare.
Commodo
: Ti ringrazio, Falco. E quanto ai leali sudditi... confido che non siano costati troppo.
Gracco
: Cesare.
Commodo
: Gracco.
Gracco
: Tutta Roma gioisce del tuo ritorno, Cesare. Ci sono molte questioni che richiedono la tua attenzione.
Commodo
: Senatori.
Gracco
: Perché ti sia di guida, Cesare, il Senato ha preparato una serie di disposizioni per iniziare ad affrontare i molti problemi della città, a cominciare dal risanamento del quartiere greco, per combattere la peste che là si sta già diffondendo. Quindi se l'imperatore...
Commodo
: Sh! Ma non capisci, Gracco? È appunto questo il grande problema, no? Mio padre passava tutto il suo tempo a studiare, sui libri, a imparare, a filosofeggiare... Trascorreva le ore del crepuscolo a leggere gli scritti del Senato. E nel frattempo dimenticava il popolo.
Gracco
: Ma il Senato è il popolo, Cesare, scelto proprio dal popolo per parlare per il popolo.
Commodo
: Dubito che la maggior parte del popolo mangi bene come te, Gracco, o abbia le tue splendide amanti, Gaio. Io credo di capire il mio popolo.
Gracco
: Allora forse Cesare sarà tanto buono da spiegare anche a noi, data la sua vasta esperienza sul campo.
Senatori
: Ah, ah, ah, ah!
Commodo
: Io lo chiamo amore. Io sono il padre, il popolo i figli, e li stringerò al mio petto, e li abbraccerò stretti.
Gracco
: Hai mai abbracciato un uomo che muore di peste, Cesare?
Commodo
: No. Ma se mi interromperai ancora, ti assicuro che lo farai tu.
Lucilla
: Senatore, mio fratello è molto stanco. Lascia il tuo rotolo a me. Cesare farà ciò che Roma richiede.
Gracco
: Augusta Lucilla, come sempre le tue maniere gentili impongono obbedienza
Commodo
: Chi sono loro per ammonire me?
Lucilla
: Commodo, il Senato ha la sua utilità.
Commodo
: Quale utilità? Non fanno altro che parlare. Dovremmo essere... soltanto tu e io, e Roma.
Lucilla
: Non pensarci neanche! C'è sempre stato un Senato.
Commodo
: Roma è cambiata. Ci vuole un imperatore per governare un impero.
Lucilla
: Certo, ma... lascia al popolo le sue...
Commodo
: Illusioni?
Lucilla
: Tradizioni.
Commodo
: La guerra di mio padre contro i barbari, lo ha detto lui stesso, non ha portato niente, ma il popolo lo amava.
Lucilla
: Il popolo ama sempre le vittorie.
Commodo
: Perché? Non assistono alle battaglie. Cosa gliene importa della Germania?
Lucilla
: Il popolo tiene alla grandezza di Roma.
Commodo
: La grandezza di Roma? E che cos'è la grandezza?
Lucilla
: È un'idea, la grandezza. La grandezza è una visione.
Commodo
: Esatto. Una visione. Non lo capisci, Lucilla? Io darò al popolo una visione di Roma e il popolo mi amerà per questo. E presto dimenticherà quei vecchi uomini rinsecchiti e le loro tediose parole. Io darò loro al popolo la visione più grande che abbia mai avuto.
Gaio
: Giochi! 150 giorni di giochi!
Gracco
: È più intelligente di quanto pensassi
Gaio
: Intelligente! A Roma riderebbero tutti di lui, se non avessero paura dei suoi pretoriani.
Gracco
: Paura e meraviglia. Una potente combinazione
Gaio
: Credi davvero che il popolo si lascerà sedurre da questo?
Gracco
: Credo che lui sappia cos'è Roma. Roma è il popolo. Farà qualche magia per loro, per distrarli. Toglierà loro la libertà e la folla ruggirà lo stesso. Il cuore pulsante di Roma non
è certo il marmo del Senato, ma è la sabbia del Colosseo. Lui porterà loro la morte, e in cambio lo ameranno.
Pubblico
: Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico!
I Gladiatore
: Ispanico.
II Gladiatore
: Ispanico.
III Gladiatore
: Ispanico.
IV Gladiatore
: Ispanico.
V Gladiatore
: Ispanico.
VI Gladiatore
: Ispanico.
VII Gladiatore
: Ispanico.
VIII Gladiatore
: Ispanico.
Guardiano
: Apri il cancello.
Massimo
: Non vi siete divertiti? Non vi siete divertiti? Non siete qui per questo?
Pubblico
: Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico!
Proximo
: Che cosa vuoi? Hm? Una donna? Un ragazzo?
Massimo
: Mi hai mandato a chiamare.
Proximo
: Sì, è vero. Tu sei bravo, Ispanico, ma non così bravo. Potresti essere magnifico.
Massimo
: Mi ordinano di uccidere, io uccido. Tanto basta.
Proximo
: Tanto basta per le province, ma non per Roma. Il giovane imperatore ha proclamato una serie di spettacoli per commemorare suo padre, Marco Aurelio. Lo trovo divertente, visto che è stato Marco Aurelio, il saggio, il sapiente Marco Aurelio, a interrompere i giochi. Hm? E così, dopo cinque anni passati a guadagnarci faticosamente da vivere in villaggi infestati dalle pulci, finalmente torniamo al posto che ci spetta: il Colosseo. Oh! Dovresti vedere il Colosseo. Cinquantamila Romani che osservano ogni movimento della tua spada, aspettando che vibri il colpo ferale. Il silenzio prima del fendente, e il fragore dopo, cresce, cresce e si solleva come... come... come una tempesta, come se tu fossi Giove Tonante.
Massimo
: Tu sei stato gladiatore.
Proximo
: Sì, lo ero.
Massimo
: Hai vinto la tua libertà?
Proximo
: Tanto tempo fa l'imperatore mi fece dono del rudis. È solo una verga di legno, il simbolo della tua libertà. Egli... egli mi toccò la spalla e io fui libero.
Massimo
: Ah, ah, ah! Tu conoscevi Marco Aurelio?
Proximo
: Non ho detto che lo conoscevo! Ho detto che mi toccò la spalla!
Massimo
: Mi chiedi quello che voglio. Voglio stare in piedi davanti all'imperatore, come hai fatto tu.
Proximo
: Allora ascoltami. Impara da me. Io non sono stato il migliore perché uccidevo velocemente. Ero il migliore perché la folla mi amava.
Conquista
la folla, e conquisterai la libertà.
Massimo
: Conquisterò la folla. Gi darò qualcosa che non ha mai visto prima.
Proximo
: Ah, ah, ah, ah, ah! Allora, Ispanico, andremo a Roma insieme e vivremo avventure sanguinose, e la grande meretrice ci allatterà finché saremo grassi e felici e non potremo più succhiare. E allora, quando saranno morti tanti uomini, forse tu avrai la tua libertà. Ecco, usa questa.
Juba
: È laggiù, da qualche parte, il mio paese, casa mia. Mia moglie prepara il cibo, mia figlia va a prendere l'acqua al fiume. Le potrò mai rivedere? Io non credo.
Massimo
: Pensi di rivederle dopo la tua morte?
Juba
: Penso di sì, però io morirò presto. Loro non moriranno per molti anni. Dovrò aspettare.
Massimo
: Ma tu aspetteresti loro?
Juba
: Certo.
Massimo
: Vedi, mia moglie e mio figlio, loro mi stanno già aspettando.
Juba
: Li rincontrerai un giorno. Ma non ancora. Non ancora. Sì.
Massimo
: Non ancora. Non ancora.
Bambino
: I gladiatori!
Gladiatori
: Andiamo a vedere!
Guardia
: Fuori! Scendete, muovetevi! Venite fuori!
Proximo
: Sono felice di rivederti, amico mio. Portami fortuna.
Guardia
: State fermi.
Juba
: Hai mai visto niente del genere prima d'ora? Non sapevo che gli uomini potessero costruire cose simili.
Proximo
:
Conquista
la folla.
Guardia
: Dentro! Muovetevi, entrate, forza! Mettetevi tutti in fila!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Massimo
: Mi hai mandato a chiamare, Cesare? Cesare?
Marco Aurelio
: Dimmi di nuovo, Massimo, perchè siamo qui?
Massimo
: Per la gloria dell'Impero, Cesare.
Marco Aurelio
: Ah, sì. Ah, sì, sì, mi ricordo. vedi quella mappa, Massimo? Quello è il mondo che ho creato io. Per venticinque anni ho
conquista
to, sparso sangue, espandendo l'Impero di
Roma. Da quando sono divenuto Cesare ho conosciuto solo quattro anni senza guerra. Quattro anni di pace su venti. E per che cosa? Io ho portato la spada, niente di più.
Massimo
: Cesare, la tua vita...
Marco Aurelio
: No, no, no, ti prego, non chiamarmi così. Vieni, ti prego. Siedi con me. E adesso parliamo, insieme, semplicemente, da uomini. Allora, Massimo, parla.
Massimo
: Cinquemila dei miei uomini sono là, nel fango ghiacciato. Tremila di loro sono piagati e feriti, duemila non lasceranno mai questo posto. Non posso credere che abbiano combattuto e siano morti per niente.
Marco Aurelio
: E che cosa credi, Massimo?
Massimo
: Hanno combattuto per te, e per Roma.
Marco Aurelio
: E che cos'è Roma, Massimo?
Massimo
: Ho visto gran parte del resto del mondo. È brutale, crudele, oscuro. Roma è la luce.
Marco Aurelio
: Eppure non ci sei mai stato. Non hai visto cos'è diventata Roma. Non ti accorgi che io sto morendo, Massimo? Quando un uomo è vicino alla sua fine vuole credere che la sua vita abbia avuto un senso. Come pronuncerà il mio nome il mondo negli anni a venire? Sarò noto come il filosofo? Il guerriero? Il tiranno? Oppure sarò l'imperatore che ha restituito a Roma il suo vero spirito? C'è stato un sogno, una volta, che era Roma. Si poteva soltanto sussurrarlo. Ogni cosa più forte di un sospiro l'avrebbe fatto svanire. Era così fragile... Io temo che non sopravviverà all'inverno. Massimo, sussurriamolo così, adesso, insieme tu e io. Tu hai un figlio. Parlami della tua casa.
Massimo
: La mia casa è sulle colline di Trujillo. Un posto molto semplice. Pietre rosa che si scaldano al sole, e... un orto che profuma di erbe il giorno, e di gelsomino la notte. Oltre il cancello c'è un gigantesco pioppo. Fichi, meli, peri... Il terreno, Marco, è nero. Nero come i capelli di mia moglie.
Marco Aurelio
: Eh, eh, eh!
Massimo
: Vigne sui declivi a sud, olivi su quelli a nord, cavallini giocano con mio figlio, che vuol essere uno di loro.
Marco Aurelio
: Da quanto tempo manchi dalla tua casa?
Massimo
: Due anni, 264 giorni e questa mattina.
Marco Aurelio
: Ah, come ti invidio, Massimo. È una bella casa. Vale la pena combattere per essa. C'è un ultimo dovere che ti chiedo di compiere prima di tornare alla tua casa.
Massimo
: Che cosa vuoi che faccia, Cesare?
Marco Aurelio
: Voglio che tu divenga il protettore di Roma dopo la mia morte. Te ne darò l'autorità, per un unico scopo: restituire il potere al popolo di Roma, e porre fine alla corruzione che la rende abietta. Accetterai questo grande onore che ti sto offrendo?
Massimo
: Con tutto il mio cuore, no.
Marco Aurelio
: Massimo! È per questo che devi essere tu!
Massimo
: Sicuramente un prefetto, un senatore, qualcuno che conosca la città, che capisca la sua politica...
Marco Aurelio
: Ma tu non sei stato corrotto dalla sua politica.
Massimo
: E Commodo?
Marco Aurelio
: Commodo è un uomo senza moralità! Questo lo sai sin da quando eri ragazzo. Commodo non può governare. Non deve assolutamente governare. Tu sei il figlio che avrei dovuto avere. Commodo accetterà la mia decisione. Sa bene che l'esercito è leale soltanto a te, Massimo.
Massimo
: Ho bisogno di un po' di tempo.
Marco Aurelio
: Certo. Al tramonto spero che avrai acconsentito. Ora abbracciami come un figlio, e porta a questo povero vecchio un'altra coperta.
Lucilla
: Mio padre ti favorisce, ora.
Massimo
: Augusta Lucilla.
Lucilla
: Non è sempre stato così.
Massimo
: Molte cose cambiano.
Lucilla
: Molte cose, ma non tutte le cose. Massimo, fermati! Lasciati guardare in faccia. Sembri turbato.
Massimo
: Ho perso molti uomini.
Lucilla
: Che cosa voleva mio padre da te?
Massimo
: Augurarmi ogni bene per il mio ritorno a casa.
Lucilla
: Tu menti. Ho sempre capito quando mentivi perché non sei mai stato abile nel farlo.
Massimo
: Eppure non mi hai mai consolato.
Lucilla
: È vero, ma del resto non ne avevi bisogno. La vita è molto più semplice per un soldato. O credi che non abbia cuore?
Massimo
: Credo che tu abbia il talento per sopravvivere.
Lucilla
: Eh, eh, eh, eh! Massimo, smettila. È davvero tanto penoso rivedermi?
Massimo
: No, sono stanco per la battaglia.
Lucilla
: Soffri nel vedere mio padre così debole. Commodo si aspetta che mio padre annunci la sua successione a giorni. Servirai mio fratello come hai servito mio padre?
Massimo
: Io servirò sempre Roma.
Lucilla
: Sai che ti ricordo ancora nelle mie preghiere? Ah, sì, io prego.
Massimo
: Mi ha rattristato la morte di tuo marito. Ho pianto per lui.
Lucilla
: Grazie.
Massimo
: E ho saputo che hai un figlio.
Lucilla
: Si, Lucio. Tra poco avrà otto anni.
Massimo
: Anche mio figlio ha quasi otto anni. Ti ringrazio per le tue preghiere. Sacri antenati, chiedo la vostra guida. Madre mia, indicami il volere degli dei per il mio futuro. Padre mio, vigila su mia moglie e mio figlio con rapida spada. Sussurra loro che vivo soltanto per poterli riabbracciare. Sacri antenati, io vi onoro, cercherò di vivere con la dignità che mi avete insegnato. Cicero.
Cicero
: Generale.
Massimo
: Non trovi difficile fare il tuo dovere?
Cicero
: Ogni tanto faccio quello che mi va di fare. Le altre volte faccio quello che devo.
Massimo
: Forse non è ancora tempo di tornare a casa.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Questa città non è Kursk, non è Kiev, non è Minsk. Questa città: è Stalingrado, Stalin-grado. Questa città porta il nome del nostro capo. È più di una città, è un simbolo. Se i tedeschi,
conquista
no questa città, con essa cadrà l'intero paese.
Nikita Khrushchev
Dal film:
Il nemico alle porte
Scheda film e trama
Frasi del film
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