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Aforismi Cuore - parte 10
Frasi trovate
:
3.163
Rick
: Mi faccia capire bene. Strappavano le budella e le mettevano nei canopi?
Evelyn
[esaltata]
: E poi prendevano anche il
cuore
! Oh, e lo sa come tiravano fuori il cervello?
Jonathan
: Evy, si può sopravvivere senza saperlo...
Evelyn
[esaltata, mimando il gesto]
: Prendevano un uncino metallico acuminato e incandescente e lo ficcavano nel naso, poi giravano nel cervello un po' e poi tiravano giù tutto dalle narici!
Rick
: Ah... dev'essere doloroso!
Evelyn
: Si chiama "mummificazione"... sei morto quando te lo fanno.
Rick
: Per la cronaca, se non riesco a uscire di qui non mi metta in lista per la mummificazione.
Dal film:
La mummia
Scheda film e trama
Frasi del film
Poi ti abitui, sai...
Al caffè poco zuccherato,
a non mettere troppo sale.
A non guardare l'orologio,
ad avere pazienza.
Alla gente che non saluta,
all'indifferenza.
A stare più da soli,
a non chiedere aiuto,
a vivere alla giornata.
A credere di più in te
e non aspettarti niente dagli altri.
Ti abitui a tutto,
anche alle mancanze,
alle partenze,
alle delusioni,
alle mazzate al
cuore
.
Come un lutto.
Dentro.
Ti abitui.
Anonimo
Commenti:
2
Ray
: Scusatemi, ma seguiamo delle regole molto rigide riguardo al far provare i nostri strumenti. Un impiegato della nostra ditta dev'essere sempre presente. Allora, che vi serve?
Jake
: Ray, sono io, Joliet Jake. Ti ricordi? Una volta ho noleggiato degli altoparlanti da te per la mia banda, i Blues Brothers.
Murph
: Ehi, Ray, sono Murph. Murph e i Magic Tunes. Io comprai tre amplificatori Fender.
Ray
: Noi ne vendiamo tanti, di amplificatori.
Murph
: Non come quelli. Erano bellissimi. Erano foderati di damasco rosso pesante.
Ray
: Ah, ho capito, ho capito, adesso mi ricordo. Anzi, li ricomprerei per 350 dollari l'uno.
Murph
: 350? Li ho pagati 800 l'uno non più di sei mesi fa.
Ray
: Eh, sì, lo so, ma c'è la svalutazione, amico.
Jake
: Eh, Ray, ci serve del materiale. Ci servono pianoforti, amplificatori, microfoni, eccetera eccetera.
Ray
: Avanti, pussa via! Mi piange il
cuore
vederli già ladri così piccoli.
Murph
: Che mi dici di questa tastiera, Ray?
Ray
: Ah, tu hai gli occhi buoni, amico mio. Questo strumento è il migliore di tutta Chicago.
Jake
: Quanto vuoi?
Ray
: Duemila verdoni ed è vostro. Ve lo portate a casa e vi do pure i tasti neri gratis.
Jake
: Duemila dollari per questo mucchio di merda? Andiamo, Ray!
Murph
: No, sul serio, Ray, è usata. Senti, non ha più grinta.
Ray
: Ah, ah, ah! Eh, eh, eh, eh! Scusate ma... io credo che non ci sia niente che non va in questa tastiera. Well I heard about the fella you've been dancing with / All over the neighbourhood / So why didn't you ask me baba / Or didn't you think I could / Well I know that the Boogiloo is out of sight / but the shingaling she's paying tonight / but if that were you and me hotta baba / I would have shown you how to do right / Do it right (ah ha), do it right / Do it right (do it right, do it right) / Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh! / Twisting, shake-it shake-it shake-it shake-it baba / Heaven go loop-dee-loop / Shake it up baba / Heaven go loop-dee-li / Bend over and let me see you shake your tail feather / Bend over and let me see you shake your tail feather / Come on and let me see you shake your tail feather / Come on and let me see you shake your tail feather / Ahhhhhhhhhhhhhh! / Come on, come on baby / Come on, yeah, come on babe, alright / Do the twist / Do the fly / Ow, do the swim / And do the bird / Ahh, do the jerk / Ahh, do the monkey / H-hey, Watusi / And, uh, what about the frug / Do the mashed potato / What about the bugaloo / Oww, the Bony Maronie / Come on, let's do the twist / Aaah / Twistin', shake it shake it shake it shake it baby / Twistin', shake it shake it shake it shake it baby / Twistin', shake it shake it shake it shake it baby.
Jake
: Okay, amico, allora li prendiamo tutti.
Ray
: Eh, già, e io devo accettare un cambialone, al solito.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Jake
: Che ci facciamo qui?
Elwood
: Hai promesso di venire dalla pinguina il giorno che uscivi.
Jake
: Sì? Beh, le ho detto una bugia.
Elwood
: Non si dicono le bugie alle monache. Dobbiamo salire su a trovare la Pinguina.
Jake
: No. Manco scannato.
Sorella Mary "Pinguina" Stigmata
: Chi è?
Elwood
: Jake ed Elwood.
Pinguina
: Entrate. Salve, figlioli. Sono contenta di rivedervi. Prego, accomodatevi. No, no, no, figlioli. Mettetevi qui davanti a me, andiamo. Vi voglio vedere bene in faccia. L-la Contea il mese scorso ha fatto un accertamento fiscale su questa proprietà. Vogliono la bellezza di cinquemila dollari.
Elwood
: Ma non li dovrebbe pagare il Vescovado?
Pinguina
: Sì, dovrebbe, se fosse interessato a tenersi la proprietà. Ma non gli interessa. L'Arcivescovo vuol vendere quest'edificio al Ministero della pubblica istruzione.
Elwood
: E lei che fine farà?
Pinguina
: Diventerò una missionaria: Africa, America Latina... Verrò mandata alle Missioni.
Jake
: Ma scherziamo? Cinquemila dollari, non c'è problema. Glieli portiamo domattina. Andiamo, Elwood.
Pinguina
: No! No! Io non li accetterò mai i vostri sporchi soldi rubati.
Jake
: Va bene. E allora sono cavoli tuoi, sorella. Argh!
Pinguina
: Scusa, figliolo, che cosa hai detto?
Jake
: Le ho offerto il mio aiuto. Lei ha rifiutato di accettare i nostri soldi...
Pinguina
: Hm.
Jake
: ... e io ho detto: "E allora sono cavoli tuoi, sorella". Aaah!
Elwood
: E Cristo, sta' attento a come parli! Aaah!
Pinguina
: Elwood!
Jake
: Ma santo Dio... Aaah!
Elwood
: Aaah!
Jake
: Ma putt... Aaah!
Elwood
: Caz... Aaah!
Jake
: Vaff... Aaah!
Elwood
: Bast... Aaah!
Jake
: Stro... Aaah!
Elwood
: Ma vaffanculo! Aaah! Via! Via! Via!
Jake
: Ahi! Oooh! Oooh! Aaah! Argh! Ahi! Eeeh! Aaah!
Pinguina
: Siete proprio una coppia incorreggibile. Ho pregato tanto per voi. Mi si stringe il
cuore
vedere che due giovani che avevo cresciuto nell'obbedienza dei dieci comandamenti mi tornano come due ladri. Due sporcaccioni! Che conoscono solo le parolacce. Adesso uscite! E non tornate mai più, almeno fino a che non sarete contriti, pentiti e redenti.
Curtis
: Ragazzi! Quando imparerete a non dire le parolacce alle suore? Jake! Elwood!
Blues Brothers
: Curtis!
Curtis
: Ehi, amici!
Elwood
: Ti trovo bene, bello!
Jake
: È un piacere vederti, Curtis.
Curtis
: Ehi, vi offro qualcosa da bere. Ragazzi, le cose vanno male. Venderanno tutto al Ministero della pubblica istruzione, e io finisco in mezzo a una strada. Quei soldi devono arrivare nell'ufficio dell'Assessore entro undici giorni.
Jake
: E cacceranno via anche te?
Curtis
: Certo. Che gliene frega di un vecchio negro a quelli del Ministero?
Elwood
: Curtis, tu e la Pinguina siete tutta la nostra famiglia. Tu sei l'unico che sia stato buono con noi. Per noi cantavi le canzoni di Elmore James, e suonavi l'arpa in cantina.
Curtis
: Eh, sorella Mary aveva ragione. Non vi farebbe male un po' di catechismo. Andate giù a Triple Rock, e cercate del reverendo Cleophus. Ascoltate le sue prediche e mi ringrazierete.
Jake
: Curtis... non mi va di stare a sentire un predicatore del cavolo che mi parla dell'inferno e del paradiso.
Curtis
: Jake, tu devi ravvederti. Va' al catechismo!
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Non tendo a essere una che si spoglia. È un problema tutto italiano, facciamo fatica ad accettare il successo delle belle e brave, che è surreale per un paese come il nostro: da una parte la bella presenza è richiesta in qualsiasi campo lavorativo, ma dall'altra ci piace ancora un tipo di cantante rassicurante, meglio se con il
cuore
spezzato.
Baby K
Cit. da
rockit.it, intervista, 24 marzo 2014
Frasi di Baby K
Artemisia chiamò maghi e mistici da ogni angolo dell'Impero. Questi fasciarono il giovane re con bende cimmere imbevute di antiche pozioni e lo mandarono a vagare nel deserto. Lì in un delirio di calore e sete si imbatté in una caverna di eremiti. Camminando tra i vuoti sguardi delle cupe creature che dimorano nel
cuore
di ogni uomo egli si abbandonò a un potere talmente malvagio e perverso che quando riemerse dell' uomo chiamato Serse non era rimasto più nulla:i suoi occhi ardevano come braci. Svestito, coperto di gioielli, glabro, purificato: Serse l' uomo era rinato dio.
Regina Gorgo
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
Ti spaccherò la faccia se non mi dai il
cuore
.
Edoardo D'Erme (Calcutta)
Cit. da
Cosa mi manchi a fare
Frasi di Edoardo D'Erme (Calcutta)
L'acqua delle fontane con murmure liturgico
|
si piega in ginocchio sul limite marmoreo;
|
l'obelisco brilla con la luna in cima,
|
nell'azzurro claustrale, come un ostensorio.
|
|
Serena notte, taciturnamente una stella
|
salutò Iddio nel firmamento:
|
vana la sua, vana la mia parabola.
|
|
Tre giorni di digiuno,
|
sgranati lungo i muri umidi e vischiosi,
|
godendo il lezzo rancido
|
di grasse cucine casalinghe,
|
sul trivio, cercando anche nel ladro
|
un viso di fanciullo triste e buono!
|
|
Quando il sangue risponde, ch'era sordo,
|
e s'ha bisogno di spartire il pianto
|
con un
cuore
ch'è vicino al nostro,
|
ancora si può avere della gioia,
|
anzi se più pestati e più sepolti.
|
|
Ma a tutti i crocicchi, il teschio della beffa,
|
pronto, sagace, il motteggiar di Circe
|
non destra alla spola e alla conocchia,
|
sganasciò nel verbo attossicato.
|
|
Pescatore d'uomini, sono tutto solo;
|
per te mi chino sotto il porticato
|
e piango la mia terra e la mia casa:
|
tormenta di cenere che svampa.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Piazza San Pietro
Frasi di Salvatore Quasimodo
Eccoti un canto che sa d'acque sorgive
|
tra i narcisi e le mammole di bosco,
|
su cui il vilucchio si china ad ascoltare
|
il fruscio della polla che si scioglie
|
nella conca di ghiaia candida e turchina;
|
|
un'offerta di sole mattutino
|
ai semi che salgono negli orti
|
e già verzicano in boccio,
|
alle marze che gemmano sugli alberi d'acherdo,
|
alla calbigia ed alla lupinella
|
su cui l'allodola precipita zirlando.
|
|
Un canto: una stella d'azzurro che consuma
|
nel
cuore
d'una lampada
|
ch'ha l'olio solo per l'ora della semina.
|
|
Che non c'è luce che basti per raccogliere
|
né ginestre, né bacche di ginepro,
|
se non t'accosti alla terra che ti chiama
|
con la voce del fiore su cui il frutto allega,
|
se non senti il respiro delle rose
|
che al sole si spogliano su l'acque
|
curvando i petali in piccole conchiglie.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Offerta
Frasi di Salvatore Quasimodo
Viandante, che trovasti chiusa
|
la porta della città straniera,
|
ch'era fiorita nella tua pupilla
|
come una serra di stelle,
|
torna alla piccola terra,
|
tagliata dal mare: lontana,
|
ma tanto vicina al tuo
cuore
.
|
|
Chiudi nell'ombra come in un sepolcro
|
i sogni d'infinite lontananze,
|
e statuario, re nel tuo rifugio,
|
scaccia dalla soglia immacolata
|
la porpora nova che copre l'antico cencioso,
|
ed apri la porta, solo, per tua madre.
|
|
La troverai all'angolo del tempio,
|
dove si fermano, a sera, i pezzenti malati
|
a chiedere limosina di sole;
|
fra i tisici, i lebbrosi,
|
i luetici dalle ossa slegate,
|
chiamala a gran voce:
|
|
una si leverà fra tanti,
|
e bacerai le piaghe dei suoi piedi.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
La porta chiusa
Frasi di Salvatore Quasimodo
Cheta l'anima com'olio di lampa
|
sogna i rivoletti di fiori oltremarini
|
sui muri del tuo orto la vampa
|
di primule ch'arde la nuvola dei biancospini.
|
|
Marta, sorella amara, sì lieve è l'incanto
|
che basta un tintinnio di piccolo sonaglio,
|
un respiro d'ape perché torni il pianto
|
a battere il mio
cuore
come un maglio.
|
|
Tu prega presso il ceppo ulivigno
|
perché sia tratto nel sole, or che mi brulica
|
dentro il formicaio, tra il loglio ed il macigno
|
dove Lazzaro lasciò la benda abulica.
|
|
E così sia. La volontà sia fatta:
|
dal mistero del seme alla minuta cellula,
|
dalla gemma di brina che profuma la fratta
|
al miracolo d'un'ala di libellula.
|
|
Dio viene nei miei sogni inquieti,
|
al bivio d'ogni tiepida vigilia,
|
non ignoto, né carico di lucidi amuleti,
|
ma Padre di creatura che s'umilia.
|
|
Ma io, sorella, non sono che un dolore
|
fatto carne da un verbo che m'induce
|
alla preghiera nel tono suo minore
|
che mai raggiunge la più alta luce:
|
|
Poeta: arcobaleno sospeso tra due cime
|
come ponte di cristallo lieve lieve
|
per il valico dei sogni e delle rime
|
dall'abisso ai germogli della neve.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
In tono minore
Frasi di Salvatore Quasimodo
Le perle sono come le favole dei poeti: un malanno trasformato in bellezza, e allo stesso tempo trasparente e opaco, segreti dal profondo portati alla luce per piacere alle giovani donne, che vi riconoscono i più profondi segreti racchiusi nel proprio
cuore
.
Karen Blixen
Cit. da
Capricci del destino - Il pescatore di perle
Frasi di Karen Blixen
Nella vita di Herr Cazotte trascorrere la prima notte di luglio all'aperto era una specie di rito. Ad esso fedele, anche il primo luglio di quell'anno, subito dopo che la Corte e tutti gli abitanti di Rosenbad si erano ritirati per la notte, egli uscì sotto le stelle pallide in un cielo terso, in un mondo rorido di rugiada e colmo di fragranza. A tutta prima camminò rapidamente per allontanarsi, poi rallentò il passo per guardarsi intorno. E mentre così faceva sentì che il suo
cuore
traboccava di gratitudine. Si tolse il cappello. "Quale tremendo, insondabile potere di immaginazione" si disse "ha formato ognuno dei più piccoli oggetti che ho d'intorno, e li ha combinati in una possente unità! Io non sono una persona modesta, ho una notevole considerazione per i miei talenti, e oso credere che avrei anche potuto immaginare l'una o l'altra delle cose che mi circondano. Avrei potuto inventare i lunghi fili d'erba, ma sarei stato capace di inventare la rugiada? Avrei potuto inventare l'oscurità, ma sarei stato capace di inventare le stelle? Di una cosa sono sicuro" disse tra sé mentre rimaneva perfettamente immobile e ascoltava "che non sarei mai stato capace d'inventare l'usignolo".
"I fiori del castagno" continuò "si tengono dritti come i ceri degli altari. I fiori del lillà sembrano erompere in tutte le direzioni dal tronco e dai rami, dando a tutto l'arbusto l'aspetto di un lussureggiante bouquet e i fiori del cìtiso si inchinano penduli come dorati ghiaccioli estivi nell'aria di un pallido azzurro. Ma i fiori del biancospino si spandono lungo i rami come fragili strati di neve bianca e rosea. Non è possibile che una varietà così infinita sia necessaria all'economia della Natura, dev'essere per forza la manifestazione di uno spirito universale, inventivo, ottimista e giocondo all'estremo, incapace di trattenere i suoi scherzosi torrenti di felicità. E davvero, davvero: Domine, non sum dignus ". Si aggirò a lungo per i boschi. "Stanotte" pensò "sto rendendo omaggio al grande dio Pan".
Karen Blixen
Cit. da
Ehrengard
Frasi di Karen Blixen
Chi di notte, dormendo, sogna, conosce un genere di felicità ignota al mondo della veglia: una placida estasi e un riposo del
cuore
che sono come il miele sulla lingua. Sa anche che la vera bellezza dei sogni è la loro atmosfera di libertà infinita: non la libertà del dittatore che vuole imporre la sua volontà, ma la libertà dell'artista privo di volontà, libero dal volere. Il piacere del vero sognatore non dipende dalla sostanza del sogno, ma da questo: tutto quello che accade nel sogno, non accade solo senza il suo intervento, ma fuori del suo controllo. Si creano spontaneamente paesaggi, vedute splendide e infinite, colori ricchi e delicati, strade, case che non ha mai visto e di cui non ha mai sentito parlare. Compaiono degli sconosciuti che sono amici o nemici, benché chi sta sognando non abbia mai fatto nulla per loro né contro di loro. L'idea della fuga e l'idea dell'iseguimento tornano sempre, nei sogni, entrambe egualmente estasianti. Tutti dicono cose piene d'intelligenza e spiritose. È vero che, cercando di ricordarle durante il giorno, paiono sbiadite e senza senso perché appartengono a un'esistenza diversa; ma appena il sognatore si sdraia, la notte, il circuito si riallaccia e i sogni tornano a sembrargli stupendi.
Karen Blixen
Cit. da
La mia Africa
Frasi di Karen Blixen
E non vide innanzi a sé altro che il solo suo terribile padre.
«Ebbene, che abbiamo da fare adesso?» disse Taras guardandolo fisso negli occhi. «Di' figliuolo, ti hanno aiutato i Ljachi?»
Andrea non rispose.
«Tradire così! tradire la Fede? tradire i tuoi? Fermati qui, scendi da cavallo!»
Tutto umile, come un bambino, si lasciò andare giù da cavallo e si fermò, né vivo né morto, innanzi a Taras.
«Sta lì e non ti muovere! Io ti misi al mondo, io ti ucciderò» disse Taras, e, fatto un passo indietro si tolse di spalla il fucile.
Bianco come un cencio di tela fine, era lì Andrea; si vedeva che egli muoveva pian piano le labbra e pronunziava un nome; ma non era il nome della patria, o della madre o del fratello: era il nome della bellissima polacca. Taras sparò.
Come una spiga di grano recisa dalla falce, come un tenero agnello che ha sentito sotto il
cuore
il ferro mortale, egli chinò la testa e rotolò nell'erba senza dire una parola.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Taras Bul'ba
Frasi di Nikolaj Gogol
«O mia sovrana!» esclamò Andrea, pieno di ogni esuberanza, di
cuore
, di spirito e di ogni sorta «di che hai bisogno? che vuoi? Non hai che a dirmelo. Assegnami il compito più impossibile che mai sia al mondo, e io correrò ad eseguirlo. Dimmi di fare quello che supera le forze di ogni uomo, e io lo farò, io andrò incontro alla mia rovina. Perirò, sì, perirò! e perire per te, lo giuro per la Croce santa, è per me così dolce... Ma non sono capace di dire quanto!»
Nikolaj Gogol
Cit. da
Taras Bul'ba
Frasi di Nikolaj Gogol
Ma io ora debbo, come in uno di quei decisivi, sacri momenti, in cui si tratta di salvare la patria, quando ciascun cittadino dà tutto e tutto sacrifica, io debbo lanciare un grido, se non altro a coloro che hanno ancora in petto un
cuore
russo, e comprendono che voglia dire nobiltà d'animo. Non è davvero il momento di star a discutere chi di noi sia piú colpevole!
[...]
L'importante è questo, che è venuto per noi il momento di salvare il nostro paese; che perirà, il paese nostro, non piú per l'irruzione di venti popoli stranieri, ma per opera di noi stessi; che ormai, accanto alla legale amministrazione della cosa pubblica, è venuta a formarsi una seconda amministrazione, assai piú potente di quella legale. È venuto a stabilirvisi un regolamento proprio, tutto ha la sua tariffa, e i prezzi sono portati a conoscenza del pubblico. E nessun reggitore di stato, fosse pure il piú sapiente di tutti i legislatori e reggitori, non avrà il potere di correggere il male, per quanto si affanni a limitarne l'esplicazione da parte dei cattivi impiegati, imponendo a costoro la sorveglianza d'altri impiegati. Tutto sarà vano, finché ciascuno di noi non avrà sentito che allo stesso modo in cui all'epoca dell'insurrezione dei popoli afferrò le armi contro..., cosí ha il dovere d'insorgere contro la disonestà. Come russo, come uomo legato a voi dalla parentela del sangue, d'uno stesso sangue col vostro, io ora mi rivolgo
[a]
voi. Mi rivolgo a chi fra voi abbia una qualche comprensione di ciò che significhi nobiltà di pensieri. Io vi esorto a ricordare il dovere che, qualunque sia il suo posto, incombe all'uomo. Io vi esorto a considerare piú da vicino il vostro dovere e le obbligazioni della vostra missione terrena, poiché è questa una cosa che a tutti noi si presenta in modo confuso, e noi ben difficilmente...
[Explicit]
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Felice lo scrittore, il quale, lasciando da parte i caratteri noiosi ed antipatici che lo hanno colpito per il loro banale, triste realismo, si dedica alla descrizione di quelli che rivelano l'alta dignità dell'uomo, e felice colui che dall'immenso turbine delle immagini ogni giorno ricorrenti, ne sceglie solo pochissime ed elette; felice lo scrittore che non ha mai tradito l'elevato tono della propria ispirazione, non si è abbassato dalla sua altezza al livello dei poveri confratelli mortali, si è tutto immerso nelle proprie immagini idealizzate, senza mai toccare la terra, da cui queste sono tanto lontane. Doppiamente invidiabile è la sua splendida sorte: sta in mezzo alle sue splendide creature come nella propria famiglia, e alte e lontane si diffondono le sue parole. Ha offuscato gli occhi degli uomini con fumi inebrianti, li ha meravigliosamente lusingati, celando le tristezze della vita e mostrando loro bellissimo l'uomo. Tutti, applaudendo, lo seguono e corrono dietro il suo carro trionfale. Lo dicono un grande universale poeta, che s'innanza sugli altri geni del mondo, come l'aquila al di sopra degli altri uccelli. Soltanto a sentirne il nome, palpitano i giovani ardenti cuori; lacrime gli rispondono, brillano negli occhi di tutti... Non v'è chi l'uguagli nella sua forza: egli è un dio! Ma non è questo il destino, ben diversa è la sorte dello scrittore, che osa far venire alla superficie quando sta sempre bene in vista, ma che gli occhi indifferenti non vedono, che osa smuovere la terribile melma delle piccinerie che sviano la nostra vita, che penetra nella profondità delle nature fredde, volgari e meschine, di cui brulica il nostro cammino sulla terra, a volte amaro e tedioso; guai allo scrittore che osa, con la potenza del suo scalpello implacabile, rappresentarle in preciso rilievo, agli occhi di tutti! Egli non raccoglie gli applausi del popolo, non scorge lacrime di riconoscenza, non conosce l'unanime plauso degli animi commossi; non gli vola incontro la fanciulla sedicenne, col cervello acceso, colma di eroico entusiasmo; a lui non è dato obliarsi nel dolce incantesimo dei suoni da lui stesso evocati; né può sfuggire al giudizio dei contemporanei, al giudizio ipocritamente insensibile dei contemporanei, un giudizio che dirà di nessun conto e degne di disprezzo le creature da lui vagheggiate, gli assegnerà un posto disprezzato tra gli scrittori che offendono l'umanità, attribuirà a lui le peculiarità dei personaggi che ha descritto, gli negherà il
cuore
, l'anima e la divina fiamma dell'ingegno, poiché il giudizio dei contemporanei non riconosce come siano egualmente belle le lenti che guardano il sole e quelle che ci mostrano i movimenti degli insetti invisibili; il giudizio dei contemporanei non riconosce che occore una eccezionale profondità dello spirito per illuminare un quadro che ritrae il lato spregevole della vita e trasformarlo nella perla dell'opera d'arte: il giudizio dei contemporanei non riconosce che l'altisonante riso dell'entusiasmo è degno di stare a fianco agli elevati moti lirici e che un abisso si apre fra questo riso ed i contorcimenti di un pagliaccio da fiera! Non riconosce tutto questo, il giudizio dei contemporanei, e tutto volge a rimprovero e beffa dello scrittore misconosciuto: senza trovare partecipazione, rispondenza, simpatia, come un viandante che non abbia famiglia, egli resta solo sulla strada. Duro è il suo cammino e ben amara la sua solitudine.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Ogni popolo, poiché reca in sé il segno delle proprie forze, colmo delle facoltà creative del suo proprio spirito, delle proprie splendenti caratteristiche e degli altri doni di Dio, si è a suo modo distinto con una particolare loquela. Qualsiasi concetto esprima, rivela nell'espressione usata un aspetto del carattere nazionale. Perspicacia e saggio intendimento della vita rivela la loquela britannica; con lieve eleganza brilla e si disperde l'effimera parola francese; ingegnosamente escogita la sua, secca ed acuta, non a tutti accessibile, il tedesco; ma non c'è parola che abbia lo slancio ardito, che scaturisca dal fondo del
cuore
, che ferva e palpiti di vita, quanto una parola russa detta a proposito.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Come un'innumerevole moltitudine di chiese e monasteri, colle loro cupole, le loro guglie, le loro croci, è disseminata per la santa e pia terra di Russia; cosí un'innumerevole moltitudine di stirpi, di generazioni, di popoli si affolla, svaria e si agita sulla faccia della terra. E ciascun popolo, che porta in sé il pegno delle sue forze, riboccante di spirituali forze creatrici, di spiccate caratteristiche proprie, e di tutto quello che ha avuto in dono da Dio, ciascuno in maniera originale si differenzia dagli altri con un suo proprio linguaggio, nel quale, qualunque cosa esprima, riflette nel modo di esprimerla un lato dell'indole che gli è propria. Comprensione del
cuore
e saggia esperienza della vita impregnano la parola del britanno; scintilla di lieve eleganza e vanisce l'effimera parola del francese; ingegnosamente escogita il tedesco, non a tutti accessibile, la sua parola profonda e scabra. Ma non c'è parola che scocchi.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
La vita di un calciatore si compone di fasi, di momenti. Periodi belli e brutti si alternano, ora sono in uno di quelli positivi. Anche in Italia ho vissuto grandi emozioni, momenti incredibili. A Napoli, per esempio, ho passato tre anni fantastici. Ho raggiunto molti obiettivi, umani e professionali. Porto nel
cuore
ciò che Napoli ha saputo darmi durante la mia esperienza in azzurro. A Parigi, oggi, sto vivendo qualcosa di molto simile. Certo, parliamo di un'altra squadra, di un'altra dimensione, di un'altra realtà.
Edinson Cavani
Cit. da
ilnapolista.it, 30 giugno 2017
Frasi di Edinson Cavani
Kirk
: Uhura! Al Comandante della Reliant: pronti a salire a bordo.
Uhura
: Signorsì! Comandante della Reliant, qui Enterprise. Arrendetevi, e preparatevi ad essere portati a bordo! Enterprise a Reliant! Vi ordiniamo di consegnare la vostra Nave! Rispondete! Reliant! Rispondete, Reliant! Vi ordiniamo di consegnare la vostra nave! Enterprise a Reliant! Vi ordiniamo di consegnare la vostra Nave! Rispondete!
Khan
: No, Kirk... La partita non è finita. Fino all'ultimo mi batterò con te!
Spock
: Ammiraglio. Tracce di sorgente di energia sulla Reliant. Un campione che non ho mai visto prima.
David
: È l'onda Genesi, Comandante!
Kirk
: Che cosa?
David
: Si stanno preparando alla deflagrazione!
Kirk
: Fra quanto?
David
: Entro quattro minuti.
Kirk
: Saliremo a bordo e la fermeremo!
David
: No, non puoi.
Kirk
: Scotty! Velocità warp entro tre minuti, o saremo tutti morti!
Uhura
: Nessuna risposta, Ammiraglio!
Kirk
: Scotty! Signor Sulu, si allontani alla più alta velocità possibile!
Sulu
: Signorsì!
McCoy
: Spock! Non sarà per caso impazzito? Nessun umano può tollerare la radiazione che è là dentro!
Spock
: Come lei certamente sa benissimo, Dottore, io non sono umano.
McCoy
: Lei non entrerà lì dentro!
Spock
: Forse ha ragione. Come sta il Signor Scott?
McCoy
: Beh, non credo che riuscirà...
Spock
: Mi dispiace Dottore. Non ho tempo di ragionare con la sua logica! Lo ricordi...
Scott
: Spock! Esca di lì! Spock! Spock! Esca di lì!
Kirk
: Tempo dal mio ordine!
Saavik
: Due minuti, dieci secondi.
Kirk
: Sala Motori! Che sta succedendo?
McCoy
: Spock! È impazzito? Spock! Incosciente! Esca di lì!
Scott
: No! No! Dio mio, no, Spock! Torni qui!
Kirk
: Tempo!
Saavik
: Tre minuti, trenta secondi, Ammiraglio.
Kirk
: Datemi la distanza!
Chekov
: Quattromila chilometri, Ammiraglio.
Sulu
: Non ce la faremo, vero?
Khan
: No! No, non riuscirai a sfuggirmi! Anche dal
cuore
dell'inferno riuscirò ad annientarti! In nome dell'odio, io sputo il mio ultimo respiro... su di te!
Cadetto
: Signore! L'energia è tornata al massimo!
Kirk
: Bravo Scotty! Forza, Sulu!
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
No, non riuscirai a sfuggirmi! Anche dal
cuore
dell'inferno riuscirò ad annientarti! In nome dell'odio io sputo il mio ultimo respiro su di te!
[La nave Reliant esplode]
Khan Noonien Singh
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Diventa sempre più difficile, ragazzi, ringraziarvi senza correre il rischio di leccarvi il culo, ma non ce la faccio proprio. Grazie di
cuore
, siete stati grandissimi.
Luciano Ligabue
Cit. da
Saluto al pubblico, Milano, stadio San Siro, 1997
Frasi di Luciano Ligabue
Ci sono tanti auguri che uno può avere voglia di fare, specialmente quando è in un momento di buona, come io adesso... però se li dovessi sintetizzare in uno solo, e mi sembra un augurio che posso farvi di
cuore
, è quello per ognuno di voi di essere come il centro del ritornello di questa canzone.
Luciano Ligabue
Cit. da
Introduzione a "Leggero", Milano, stadio San Siro, 1997
Frasi di Luciano Ligabue
Rousseau è un sistema operativo che ci invidiano in tutto il mondo. È la piattaforma
cuore
pulsante del M5S, che nasce e si muove in Rete. Le donazioni servono per rendere Rousseau sempre più performante, con nuovi sviluppi, e sempre più sicura. Poiché l'associazione Rousseau non ha fini di lucro, ogni centesimo viene rendicontato.
Davide Casaleggio
Cit. da
ilsole24ore.com, intervista, 5 aprile 2018
Frasi di Davide Casaleggio
O mia gloriosa protettrice Santa Rita,
tu, che sei stata madre,
volgi il tuo sguardo benevolo su di me.
A te affido i miei figli,
questi figli che tanto amo.
Insegnami a guidarli con mano sicura,
come tu hai guidato i tuoi,
perla via che conduce a Dio.
Concedimi di agire con tenerezza,
ma senza debolezza, con forza,
ma senza durezza.
Forma il mio
cuore
ad immagine del tuo;
fa' che tutti i bambini vedano negli adulti
il riflesso delle tue virtù,
affinché, dopo aver imparato da noi
ad amare il Signore
e a servirlo in questa terra,
giungano un giorno a lodarlo
e a benedirlo nel cielo.
Per questo traguardo,
invoco su di essi la tua protezione.
Amen
Santa Rita da Cascia
Frasi di Santa Rita da Cascia
Ho un ministero particolare e naturalmente mi devo occupare di tutte le regioni. Ma sono un ministro vicentino e ho Vicenza in primis nel
cuore
.
Erika Stefani
Cit. da
vicenzatoday.it, intervista, 1 giugno 2018
Frasi di Erika Stefani
Credo che le donne siano pazze a pensare di essere uguali agli uomini.
Sono di molto superiori, da sempre.
Qualunque cosa tu dia a una donna, lei la migliora.
Se le dai dello sperma, lei ti dà un bambino.
Se le dai un'abitazione, lei crea una casa.
Se le dai del cibo, lei ti darà un pasto.
Se le dai un sorriso, lei ti darà il suo
cuore
.
Le donne moltiplicano e migliorano i doni che ricevono.
William Golding
Commenti:
2
Frasi di William Golding
Il mio
cuore
ha sempre tradizionalmente battuto a sinistra.
Giuseppe Conte
Cit. da
DiMartedì, La7, 27 febbraio 2018
Frasi di Giuseppe Conte
Quando il sole tramontò parve che provasse un nuovo affanno; le sue lagrime scorrevano così abbondanti che una delle converse si mosse a pietà e le asciugò il viso, ché la poveretta l'aveva tutto bagnato e non ci vedeva più. Poi agitò le labbra come se chiamasse; io mi chinai su di lei; fece uno sforzo per accostare il suo viso al mio, e mi sussurrò all'orecchio quel suo ultimo desiderio con uno stento affannoso che spezzava il
cuore
... Il rantolo la soffocava. Indovinai più che non mi dicesse. Corsi a prendere l'involto che mi avea designato, e allorché me lo vide fra le mani sorrise come sorridono gli angeli del paradiso... Quando il rantolo non la soffocava, diceva sempre: «Per lui! per lui!». Sarà stato delirio. Volle che le facessi veder tutto: i fogli, i capelli, il crocifisso, le foglie secche; le baciò, le baciò tanto, che una di quelle foglie l'ho tolta dalle sue labbra dopo morta.
Poi volse appena il capo dall'altra parte e sospirò lievemente... Parve che si addormentasse... e si addormentò per sempre.
Povera suor Maria!
Però ella adesso è fra i beati e prega il Signore per noi miseri peccatori che abbiamo la debolezza di piangere la sua morte. Devo anche aggiungere, a lode della madre abbadessa e di tutta la comunità, e a conforto di tutti coloro che l'amarono in vita, che le sue esequie furono commoventissime. Più di trenta messe furono celebrate a tutti gli altari della chiesa e al De-profundis ardevano più di cento candele. Mi raccomandi al Signore nelle sue orazioni, e mi creda con stima:
Sua devotissima serva
Suor Filomena
[Explicit]
Giovanni Verga
Cit. da
Storia di una capinera
Frasi di Giovanni Verga
Avevo visto una povera capinera chiusa in gabbia: era timida, triste, malaticcia ci guardava con occhio spaventato; si rifuggiava in un angolo della sua gabbia, e allorché udiva il canto allegro degli altri uccelletti che cinguettavano sul verde del prato o nell'azzurro del cielo, li seguiva con uno sguardo che avrebbe potuto dirsi pieno di lagrime. Ma non osava ribellarsi, non osava tentare di rompere il fil di ferro che la teneva carcerata, la povera prigioniera. Eppure i suoi custodi, le volevano bene, cari bambini che si trastullavano col suo dolore e le pagavano la sua malinconia con miche di pane e con parole gentili. La povera capinera cercava rassegnarsi, la meschinella; non era cattiva; non voleva rimproverarli neanche col suo dolore, poiché tentava di beccare tristamente quel miglio e quelle miche di pane; ma non poteva inghiottirle. Dopo due giorni chinò la testa sotto l'ala e l'indomani fu trovata stecchita nella sua prigione. Era morta, povera capinera! Eppure il suo scodellino era pieno. Era morta perché in quel corpicino c'era qualche cosa che non si nutriva soltanto di miglio, e che soffriva qualche cosa oltre la fame e la sete.
Allorché la madre dei due bimbi, innocenti e spietati carnefici del povero uccelletto, mi narrò la storia di un'infelice di cui le mura del chiostro avevano imprigionato il corpo, e la superstizione e l'amore avevano torturato lo spirito: una di quelle intime storie, che passano inosservate tutti i giorni, storia di un
cuore
tenero, timido, che aveva amato e pianto e pregato senza osare di far scorgere le sue lagrime o di far sentire la sua preghiera, che infine si era chiuso nel suo dolore ed era morto; io pensai alla povera capinera che guardava il cielo attraverso le gretole della sua prigione, che non cantava, che beccava tristamente il suo miglio, che aveva piegato la testolina sotto l'ala ed era morta.
Ecco perché l'ho intitolata: Storia di una capinera.
Giovanni Verga
Cit. da
Storia di una capinera ‐ Incipit
Frasi di Giovanni Verga
[Su Mena]
Ma la ragazza cantava come uno stornello, perché aveva diciotto anni, e a quell'età se il cielo è azzurro vi ride negli occhi, e gli uccelli vi cantano nel
cuore
.
Giovanni Verga
Cit. da
I Malavoglia
Frasi di Giovanni Verga
Così dicendo si fregava le mani e rideva, ma colle labbra e non col
cuore
.
Giovanni Verga
Cit. da
I Malavoglia
Frasi di Giovanni Verga
Non è vero che le parole sono solo parole.
Ci sono parole che fanno più male degli schiaffi e altre che ti accarezzano quasi fossero mani. Parole che fanno venire un brivido dietro la schiena, fino ad arrivare al
cuore
. Parole che rimbombano nella testa e di lì non ci escono più.
No, le parole non vanno con il vento, alcune ti rimangono dentro. Alcune parole lasciano il segno, diventano cicatrici.
Le parole non sono mai solo parole e io mi ricordo ogni parola che mi hai detto e soprattutto, ogni parola che io non sono riuscita a dirti.
Anonimo
[Su Ivan Lendl]
Ma la mania più grande, quella che dovrebbe averlo reso, se non simpatico, quantomeno ammirevole, fu quella di voler vincere Wimbledon. Per strappare anche quella corona dello Slam, la più gloriosa, Ivan cambiò tecnica, ingaggiò uno specialista quale Tony Roche, arrivò addirittura, nel 1990 a saltare un Roland Garros accessibilissimo per dedicarsi all'erba anima e
cuore
. Ma anche in quell'edizione, come nelle due finali dell'86 e dell'87, Ivan non riuscì ad aver ragione di un autentico giardiniere, nella fattispecie Edberg.
[la Repubblica, 21 luglio 2009]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
Ma quando declina questo
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giorno senza tramonto?
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All'incontro cercato
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nessuno giunge.
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E le pietre bevono
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Il sangue di questo
cuore
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Ancora per miracolo vivo.
David Maria Turoldo
Titolo della poesia:
Dio non viene all'appuntamento
Frasi di David Maria Turoldo
Vivi di noi.
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Sei
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La verità che non ragiona.
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Un Dio che pena
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Nel
cuore
dell'uomo.
David Maria Turoldo
Titolo della poesia:
Vivi di noi
Frasi di David Maria Turoldo
Non so quando spunterà l'alba
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non so quando potrò
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camminare per le vie del tuo paradiso
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non so quando i sensi
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finiranno di gemere
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e il
cuore
sopporterà la luce.
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E la mente (oh, la mente!)
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già ubriaca, sarà
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finalmente calma
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e lucida:
|
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e potrò vederti in volto
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senza arrossire.
David Maria Turoldo
Frasi di David Maria Turoldo
Il rapimento di April Finnemore era avvenuto nel
cuore
della notte, tra le nove e un quarto di sera, ora in cui la ragazza aveva parlato al telefono con Theo Boone, e le tre e mezzo del mattino, quando sua madre era entrata in camera da letto e si era resa conto che la figlia non c'era.
John Grisham
Cit. da
Theodore Boone. La ragazza scomparsa ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Hitler
: Che sta succedendo, da dove vengono questi colpi?
Burgdorf
: Mein Führer, posso augurarle buon compleanno? Mein Führer, il centro di Berlino è sotto il fuoco dell'artiglieria, bersagliano con granate la porta di Brandeburgo, Reichstag e la stazione di Friddeck-Strasse.
Hitler
: Ma da dove sparano i cannoni ?
Burgdorf
: Mein Führer non si sa, ne parlavo con Koller.
Hitler
: Koller? Dia a me Koller
[prendendo il telefono]
, Koller, lo sa che Berlino è sotto il fuoco dell'artiglieria?
Koller
: No.
Hitler
: Ma come? Non le sente le cannonate?
Koller
: No, io mi trovo a Wildpark-Werder.
Hitler
: La città è sotto attacco, i russi devono aver preso un ponte ferroviario sull'Oder.
Koller
: Il nemico non ha batterie ferro-trasportate sull'Oder
[controllando un foglio consegnatoli da un soldato]
Non è fuoco di cannone a lunga gittata, il comando della batteria contra-aerea situata nello zoo comunica che a sparare sono cannoni che hanno al massimo un calibro di 10 o 12 centimetri, le batterie russe dovrebbero essere nei dintorni di Marzahn.
Hitler
: A nemmeno 12 chilometri dal centro di Berlino, i russi sono così già vicini? Dovrei far impiccare quelli che sono al comando della Luftwaffe
[chiudendo la telefonata con rabbia]
. Questo è inaudito, inaudito! I russi a 12 chilometri dal
cuore
della città, ma perché me lo dicano devo essere io a chiederlo.
Krebs
: Mein Führer, forse sono davvero cannoni a lunga gittata, lei ha parlato di un ponte ferroviario sull'Oder.
Hitler
: Sciocchezze.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Il
cuore
conosce cose che la ragione non conosce.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Ti offro strade difficili, tramonti disperati,
|
la luna di squallide periferie.
|
Ti offro le amarezze di un uomo
|
che ha guardato a lungo la triste luna.
|
Ti offro i miei antenati, i miei morti,
|
i fantasmi a cui i viventi hanno reso onore col marmo:
|
il padre di mio padre ucciso sulla frontiera di Buenos Aires,
|
due pallottole attraverso i suoi polmoni, barbuto e morto,
|
avvolto dai soldati nella pelle di una mucca;
|
il nonno di mia madre ‐ appena ventiquattrenne ‐
|
a capo di un cambio di trecento uomini in Perù,
|
ora fantasmi su cavalli svaniti.
|
Ti offro qualsiasi intuizione sia
|
nei miei libri, qualsiasi virilità o vita umana.
|
Ti offro la lealtà di un uomo
|
che non è mai stato leale.
|
Ti offro quel nocciolo di me stesso
|
che ho conservato, in qualche modo ‐
|
il centro del
cuore
che non tratta con le parole,
|
né coi sogni e non è toccato dal tempo,
|
dalla gioia, dalle avversità.
|
Ti offro il ricordo di una
|
rosa gialla al tramonto,
|
anni prima che tu nascessi.
|
Ti offro spiegazioni di te stessa,
|
teorie su di te, autentiche e sorprendenti notizie di te.
|
Ti posso dare la mia tristezza,
|
la mia oscurità, la fame del mio
cuore
;
|
cerco di corromperti con l'incertezza,
|
il pericolo, la sconfitta.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
Ti offro
Frasi di Jorge Luis Borges
Devastato il giardino, profanati i calici e gli altari, gli unni entrarono a cavallo nella biblioteca del monastero e lacerarono i libri incomprensibili, li oltraggiarono e li diedero alle fiamme, temendo forse che le pagine accogliessero bestemmie contro il loro dio, che era una scimitarra di ferro. Bruciarono palinsesti e codici, ma nel
cuore
del rogo, tra la cenere, rimase quasi intatto il libro della Civitas Dei, dove si narra che Platone insegnò in Atene che alla fine dei secoli tutte le cose riacquisteranno il loro stato anteriore, e che egli in Atene, davanti allo stesso uditorio, insegnerà tale dottrina.
Jorge Luis Borges
Cit. da
L'Aleph - I teologi ‐ Incipit
Frasi di Jorge Luis Borges
De Quincey, in certe notti di minuzioso terrore, si immerse nel
cuore
di labirinti, ma non coniò la sua impressione di unutterable and self-repeatig infiniteis (inesprimibili e ripetentisi infinitudini) in favole paragonabili a quelle di Franz Kafka.
Jorge Luis Borges
Cit. da
Introduzione a L'invenzione di Morel
Frasi di Jorge Luis Borges
Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita,
|
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
|
però posso ascoltarli e dividerli con te.
|
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro,
|
però quando serve starò vicino a te.
|
Non posso evitarti di precipitare,
|
solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cada.
|
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei,
|
però gioisco sinceramente quando ti vedo felice.
|
Non giudico le decisioni che prendi nella vita,
|
mi limito ad appoggiarti, a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi.
|
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
|
però posso offrirti lo spazio necessario per crescere.
|
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il
cuore
,
|
però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
|
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere,
|
solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.
|
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico,
|
in quel momento sei apparso tu...
|
Non sei né sopra né sotto né in mezzo,
|
non sei né in testa né alla fine della lista.
|
Non sei né il numero uno né il numero finale e tanto meno ho la pretesa di essere io il primo, il secondo o il terzo della tua lista.
|
Basta che tu mi voglia come amico.
|
Poi ho capito che siamo veramente amici.
|
Ho fatto quello che farebbe qualsiasi amico:
|
ho pregato e ho ringraziato Dio per te.
|
Grazie per essermi amico.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
Amicizia
Frasi di Jorge Luis Borges
Molina
: Mangiano seduti alla monumentale tavola del castello di Werner, quando Werner comincia a notare il freddo distacco di lei. Leni, improvvisamente, impulsivamente, getta il suo bicchiere di vino dall'altra parte della stanza, e dice...
Leni
: Mi rifiuto di amare un uomo che è il macellaio della mia Patria!
Werner
: Amore mio, vieni con me, e certo capirai.
Molina
: Werner la conduce davanti all'Archivio di Stato, pieno di foto e di documenti che descrivono la fame nel mondo... Le mostra come le classi dominanti provocano artificialmente crisi alimentari per rendere schiave le masse. Leni è profondamente scossa, e comincia a vedere tutto attraverso gli occhi di Werner. E da quel momento, Leni capisce la missione di Werner: liberare l'umanità dall'ingiustizia e dalla tirannia. Quando lasciano l'archivio in stile barocco, Leni è tormentata dall'angoscia di sentire il proprio
cuore
che torna all'ammirazione di prima, ma questa volta con la profondità di un amore rinato.
Leni
: Amore mio, come ho mai potuto dubitare di te?
Molina
: Lei lo implora di perdonarla, e gli promette di aiutarlo a catturare i suoi nemici. Organizza una riunione segreta con il capo della Resistenza, dicendogli che avrebbe consegnato la mappa... Ricordi la mappa?
Valentin
: Hm.
Molina
: Solo a lui.
Leni
: Credo sia questo che desideri tanto.
Capo Della Resistenza
: Sì. Sei stata brava. Molte volte ho avuto la tentazione di provare io a rubargliela, ma certe cose le fa meglio una donna. Una donna che riesce a tradire l'uomo che ama. E poi c'è qualche altra cosa che ho sempre voluto. Molto di più di questa mappa.
Leni
: Che cosa?
Capo Della Resistenza
: Tu lo sai molto bene. Eh? Ho fatto preparare un banchetto per due.
Leni
: Non ho appetito.
Capo Della Resistenza
: Io sì. Di te. Ah!
Molina
: Werner la sente cantare. Lei canta come non ha mai cantato. Canta il suo eterno amore per lui. E lo prega di non piangere, perché il suo sacrificio non è stato inutile. Fine. Allora, che ne dici? Hm?
Valentin
: Racconti bene, ma raccontamene uno che mi piaccia.
Molina
: Oh, andiamo, la storia d'amore era divina. Dimentica se il resto non era proprio perfetto. Quando Leni... Che succede? Che cosa vedi?
Valentin
: Quel disgraziato è Amerigo.
Molina
: Chi?
Valentin
: L'uomo del mio passaporto.
Molina
: Ah.
Valentin
: Non sanno che sta qui.
Molina
: Chi non lo sa? Ti prego, Valentin, ti posso aiutare.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Oooh! Uuuh! Ah! Ho un chiodo nella pancia. Va meglio. Fammi il favore di piantarla con quelle balle su donne bellissime in lacrime.
Molina
: Il
cuore
di Leni batteva così forte che i suoi seni gonfi balzarono fuori dalla profonda scollatura, come sensuali antipasti su un piatto d'argento. Aaah...
Valentin
: Oh, non farmi ridere, mi fa male.
Molina
: Toh, tieni questo morbido seno. Ah!
Valentin
: Uh, uh, uh, uh, uh!
Molina
: Ce n'è un altro, qua.
Valentin
: Uh, uh, uh, uh!
Molina
: Nei locali eleganti si servono in coppia.
Valentin
: Oh, oh, oh, oh! Il buiolo! Presto! Oh, no! Ah! Ah... Oh!
Molina
: Cristo, che puzza!
Valentin
: Scusami. Non sai quanto sto male.
Molina
: Butta fuori tutto. Non può puzzare più di quello che puzza ora.
Valentin
: Oh... Oddio, non ce la faccio più.
Molina
: Hai superato di peggio. Molto peggio.
Valentin
: Mi vergogno tanto.
Molina
: Non sei tu quello che diceva sempre: prendila da uomo? Comportati da uomo.
Valentin
: Non ce la faccio. Non mi sopporto in questo stato.
Molina
: Lèvati i calzoni. Presto. Andiamo, andiamo! Copriti con l'asciugamano. Ecco. Perché devi tormentarti sempre? Non agitarti, stai calmo. Ecco, prima questo... e poi l'altro... Ecco, così. Okay. Ecco. Ecco, mettiti questa.
Valentin
: No, è... è tua.
Molina
: No, non è mia, è nostra. Ora cerca di pulirti. Va bene. C'è ancora un po' qui... e qui.
Valentin
: Gesù, ma non ti faccio schifo?
Molina
: Mi si spezza il
cuore
a vederti così. Ecco, ho quasi finito. Bene. Ora lèvati la camicia.
Valentin
: No, va bene così.
Molina
: Dietro è sporca. Per favore. Fatto. Guarda che roba. Okay, ora... cerca di stare in piedi.
Valentin
: No, puzzo.
Molina
: La mia doccia settimanale è domani. Per mezzogiorno avrai tutto pulito. Ecco, così. Così. Sei completamente avvolto come un neonato.
Valentin
: Veramente non ti fa schifo?
Molina
: Mettiti giù. Ecco, bravo. Non vorrai prendere freddo. Eh, che peccato che non ho più borotalco. Ti senti comodo?
Valentin
: Sì, ho solo freddo.
Molina
: Ti farò una bella tazza di tè. Ti farà bene. Attento, è bollente, ti scotterai!
Valentin
: Sinceramente sei molto gentile. Non so che cosa dire.
Molina
: Non scottarti. Eh, uhm... questa ti è caduta dalla camicia.
Valentin
: Su, leggila pure. So che sei curioso.
Molina
: No, leggo solo lettere d'amore. Io di politica non ne so niente.
Valentin
: È della mia ragazza. Si chiama Lidia.
Molina
: Non si chiama Marta?
Valentin
: Che ne sai tu di Marta?
Molina
: Mentre dormivi ripetevi sempre il suo nome.
Valentin
: Che cos'altro dicevo?
Molina
: Nient'altro.
Valentin
: Questa lettera è di Lidia. È la mia ragazza nel Movimento.
Molina
: Ha una calligrafia da bambina.
Valentin
: Non ha avuto una grande educazione. Ti voglio dire la verità: sotto la tortura, ogni volta che mi sentivo vicino alla morte, era a Marta che rivolgevo il pensiero, e lei mi salvava. Tutto il corpo mi doleva, ma non mi importava.
Molina
: Com'è?
Valentin
: Lei è molto fine. Alta borghesia. Ha quello che vuole. Denaro, bellezza, educazione. Libertà. Io sono un vero ipocrita, come tutti quei porci classisti. Devo ammettere che mi faceva comodo un posto sicuro dove stare quando ero costretto a nascondermi. Finché un bel giorno le dovetti parlare anche della mia seconda vita. Lei si limitò ad ascoltarmi in silenzio, come se già lo sapesse. Poi mi chiese di lasciare il Movimento. Ma come facevo a restare inattivo, quando i miei amici sparivano, ogni giorno? Capivo che aveva ragione, ma non avevo scelta. Così ancora una volta non seppi che cosa dirle.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Povera mamma. Si mise a piangere come se le fosse morto qualcuno. Una vita piena di umiliazioni, e poi anche l'umiliazione di avere un figlio schiavo del vizio. Però con me non se la prese mai. Ha il
cuore
spezzato per le sofferenze, per aver troppo perdonato. Potrebbe morire per colpa mia. Se dice una cattiva parola su di lei, lo strangolo quel figlio di puttana! Lui e le sue parolacce e la sua sporca, lurida, rivoluzione!
Molina
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Leni non voleva innamorarsi di Werner, ma cosa poteva fare? Entra nel portone di lui, come una dea. La sua snella ed elegante figura trema alla vista di Werner che scende lo scalone di marmo; i loro sguardi si incontrano, Leni dice...
Leni
: La mia migliore amica è stata uccisa. Ho bisogno di un posto dove stare.
Werner
: Prepara la camera per gli ospiti.
Leni
: Questa musica è magica. Mi sento come... librare nell'aria.
Molina
: Ma il suo
cuore
dice "Oh, Werner, tu mi sembri un dio, ma le tue lacrime... le tue lacrime provano che hai i sentimenti di un uomo".
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Il mio
cuore
batteva così forte... avevo paura di essere ferito di nuovo.
Gabriel
: Ha deciso, signore?
Molina
: Ehm... lei che cosa suggerisce?
Gabriel
: Beh, forse una lasagna e un antipasto.
Molina
: Non credi che la lasagna ingrassi?
Gabriel
: Beh, allora... una bistecca e una zuppa?
Molina
: Mi sembra meraviglioso.
Gabriel
: Bene. Grazie.
Molina
: Prego. La sua giacca bianca, il modo in cui si muoveva, il suo sorriso triste... Tutto sembrava perfetto, come in un film. Eh, non hai idea di quanti guai dovetti passare, un mese dopo l'altro, solo per convincerlo a fare una passeggiata. Ma un po' alla volta riuscii a fargli capire che io lo rispettavo. Per farla breve, dopo più di un anno siamo diventati amici.
Valentin
: Cristo, per fartelo ti ci volle poi un altro anno!
Molina
: Ah, sei completamente fuori strada. Non è successo niente. Mai.
Valentin
: Ma stai scherzando?
Molina
: Ma non capisci proprio niente? È sposato. Gli dissi: "facciamolo una volta, facciamolo una volta sola", ma... non ha mai voluto.
Valentin
: Eh, non posso credere a questo. E io che sto sveglio tutta la notte a pensare al tuo amico. Mi sembra proprio che sei stato incastrato, Molina. Tutto ciò che puoi fare è prendertelo da uomo.
Molina
: Invece... la prendo da donna. Sempre. Per questo voglio un marito che mi guidi.
Valentin
: Hai mai conosciuto la moglie?
Molina
: No, ma quando stavano per separarsi, Dio mio, quanti sogni mi ero fatto!
Valentin
: Per esempio?
Molina
: Che potesse venire a vivere con me, con mia madre e me. E io... avrei badato a lui. Gli avrei tolto quella sua tristezza, per sempre.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Come puoi lasciare che io stia qui seduto, continuando a chiacchierare come uno stupido pappagallo?
Valentin
: Strano. Quando Michelle è stata uccisa, a me... sono venuti i brividi.
Molina
: È solo un film, Valentin. Solo una favola della nonna.
Valentin
: Già, però io continuo a pensare... a qualcuno che conosco.
Molina
: La tua ragazza. Parlami pure di lei. Le mie labbra sono sigillate.
Valentin
: È solo che... qui dentro non posso far niente. Non posso proteggerla.
Molina
: Dopotutto hai un
cuore
.
Valentin
: Hm!
Molina
: Scrivile. Raccomandale di non correre rischi.
Valentin
: Se ognuno la pensasse così, non cambierebbe mai niente in questo mondo.
Molina
: Ora dimmi chi è che vive di fantasia.
Valentin
: Questa la chiami fantasia?
Molina
: Mi dispiace molto.
Valentin
: Un giorno questa lotta verrà premiata.
Molina
: Non preoccuparti, Valentin. Verrà il tuo giorno. Sono sicuro.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Perché il Direttore voleva parlarti?
Molina
: Ha telefonato il mio avvocato. La libertà condizionata non è possibile. Almeno per il momento.
Valentin
: Come ti ha trattato il Direttore?
Molina
: Hm! Come un frocio. Come sempre. Oh, no, accidenti! C'era anche qualcos'altro: mia madre non sta tanto bene; ha la pressione alta, e il
cuore
è un po' debole.
Valentin
: C'è gente che arriva a cent'anni in quelle condizioni.
Molina
: Certo, ma non se sono sconvolte dal dolore. Puoi immaginare la vergogna di avere un figlio in prigione. E per un motivo del genere.
Valentin
: Va' a dormire, dopo ti sentirai meglio.
Molina
: No. Soltanto una cosa mi farebbe bene.
Valentin
: Coraggio, uomo, parla pure.
Molina
: Uomo? Ah! C'è un uomo qua dentro? Bene, non lasciarlo scappare! Se n'è andato via?
Valentin
: Okay, basta con queste storie, raccontami il tuo film.
Molina
: E ora... in attesa al chiaro di luna davanti al cabaret, c'è una limousine... Gli occhi di Werner sono inchiodati sull'uscita di servizio, "la sortie des artistes". Fa cenno all'autista di aprire lo sportello per lei. Forse perché Leni vede una possibilità d'aiutare Michelle, o forse perché Leni vuole sapere che tipo di uomo si nasconda in questo invasore nemico, decide di passare la serata con lui.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Madeleine
: Ah, la bella signorina del quinto piano. Le devo raccontare una cosa. Lei crede ai miracoli?
Amelie
: Oggi proprio no.
Madeleine
: Ah... Rimarrà sorpresa. E se le dicessi che una spedizione di alpinisti sulla catena del Monte Bianco ha scoperto la prova irrefutabile che mio marito mi amava?
Nino
: Lucien, un pacchetto di lievito, per favore.
Lucien
: Per la signorina Amélie, eh?
Nino
: Sì.
Lucien
: Prepara il suo famoso pasticcio di verze.
Nino
: Eh.
Lucien
: Collignon, scatta. Prendi il lievito!
Nino
: Amélie? Amélie? Amélie?
Amelie
: Tornerò.
Raymond
: Vada in camera da letto, signorina Poulain. Eccomi... Mia piccola Amélie, lei non ha le ossa di vetro. Lei può scontrarsi con la vita. Se lei si lascia scappare questa occasione, con il tempo, sarà il suo
cuore
che diventerà secco e fragile, come il mio scheletro. Perciò si lanci... accidenti a lei!
Nino
: Io ti...
Raymond
: Ehi!
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Cliente
: Vorrei mezzo chilo di pesche noci.
Lucien
: Le do queste. Sono molto più belle.
Collignon
: Ah, dimenticavo, il signore è un esteta. Eh, sì, da quindici giorni se ne va la sera con chili di invenduto. Mi sono detto: "Avrà vinto un maiale alla fiera del prosciutto". Invece no: il signore sta imparando a dipingere. Eh, sì. Il giorno vende porri e insalate, e la sera dipinge rape. Che volete che me ne faccia di un ortaggio così?
Narratore
: Un buon suggeritore, come in teatro nascosto dietro le finestrelle dei seminterrati, pronto a fornire una risposta sferzante. I timidi avrebbero finalmente l'ultima parola.
Suggeritore
: Lei certamente non rischia di essere un ortaggio, perché perfino un carciofo ha un
cuore
.
Amelie
: Lei certamente non rischia di essere un ortaggio, perché perfino un carciofo ha un
cuore
.
Clienti
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Mendicante
: Ah, no, grazie, signorina. Non lavoro mai di domenica.
Narratore
: Spesso, nei fine settimana, Amélie prende il treno per andare a trovare suo padre.
Amelie
: Ma perché non approfitti che sei in pensione?
Raphael Poulain
: Per fare cosa?
Amelie
: Per viaggiare. Non ti sei mai allontanato da qui.
Raphael
: Bah... da giovani, io e tua madre... sì che avremmo viaggiato. Ma non potevamo. A causa del tuo
cuore
.
Amelie
: Sì, lo so.
Raphael
: A questo punto, adesso...
Narratore
: A volte, il venerdì sera, Amélie va al cinema.
Amelie
: Mi piace molto voltarmi nel buio e osservare le facce degli altri spettatori.
Film
: Al primo che arriverà in fondo alla passerella.
Amelie
: E poi mi piace cogliere quei particolari che nessuno noterà mai. Invece non mi piace, nei vecchi film americani, quando il guidatore non guarda la strada.
Film
: You know, you are a very beautiful woman... A very, very, beautiful woman.
Narratore
: Non ci sono uomini nella vita di Amélie. Ci ha provato un paio di volte, ma il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative. In compenso, coltiva un gusto particolare per i piccoli piaceri: tuffare la mano in un sacco di legumi; rompere la crosta della crème brulée con la punta del cucchiaino; e far rimbalzare i sassi sul canale Saint-Martin. Lui è l'uomo di vetro. Per una malattia congenita, le ossa gli si rompono come fossero di cristallo. I suoi mobili sono ricoperti da imbottiture. Una semplice maniglia rischia di fratturargli i metacarpi. Sono vent'anni che evita di uscire di casa. Col tempo non è cambiato nulla. Amélie continua a rifugiarsi nella solitudine. Si diverte a porsi domande cretine sul mondo o sulla città che si stende davanti ai suoi occhi. Per esempio, quante coppie in questo preciso istante stanno per avere un orgasmo?
Amelie
: Quindici.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Narratore
: Il 3 settembre 1973, alle 18, 28 minuti e 32 secondi, una mosca della famiglia dei Calliphoridi, capace di 14.670 battiti d'ali al minuto, plana su rue Saint-Vincent, a Montmartre.
Nello stesso momento, in un ristorante all'aperto a due passi dal Moulin de la Galette, il vento si insinua magicamente sotto una tovaglia facendo ballare i bicchieri senza che nessuno se ne accorga.
In quell'istante, al quinto piano del 28 dell'Avenue Trudaine, IX Arrondissement, Eugène Koler, di ritorno dal funerale del suo migliore amico, Emile Maginot, ne cancella il nome dalla sua rubrica.
Sempre nello stesso momento, uno spermatozoo con il cromosoma X del signor Raphaël Poulain, si stacca dal plotone per raggiungere un ovulo della signora Poulain, nata Amandine Fouet. Nove mesi più tardi, nasce Amélie Poulain. Il padre di Amélie, ex-medico militare, lavora presso la Stazione termale di Enghien-les-Bains. A Raphaël Poulain non piace
: fare pipì accanto a qualcuno; sorprendere uno sguardo di disprezzo sui suoi sandali; uscire dall'acqua e sentirsi il costume appiccicato addosso. A Raphaël Poulain piace: strappare enormi pezzi di carta da parati; mettere in fila le sue scarpe e lucidarle con cura; svuotare la scatola degli attrezzi, pulirla bene, e riporre tutto, alla fine. La madre di Amélie, Amandine Fouet, maestra originaria di Gueugnon, è sempre stata una persona instabile e nervosa. Ad Amandine Poulain non piace: avere le dita lessate quando fa il bagno; essere - da qualcuno che non le va - sfiorata con la mano; avere il segno del cuscino stampato sulla guancia la mattina. Ad Amandine Poulain piace: il costume dei pattinatori artistici in tv; far brillare il parquet con le pattine; svuotare la borsetta, pulirla bene, e riporre tutto, alla fine.
Amélie ha 6 anni. Come tutte le bambine, vorrebbe che suo padre l'abbracciasse ogni tanto, ma... lui ha un contatto fisico con lei solo durante il controllo medico mensile. La piccola, sconvolta da tanta intimità eccezionale, non riesce a contenere il batti
cuore
, perciò, il padre la crede affetta da un'anomalia cardiaca. A causa di questa malattia fittizia la piccina non va a scuola. È sua madre che le fa da maestra.
Amandine Poulain
: Le... galline... covano... sovente... in... convento.
Amelie Poulain
: Le galline... covano...
Amandine
: Bravissima.
Amelie:... sov-in-conv.
Amandine
: No!
Narratore
: Senza contatto con gli altri bambini, sballottata tra lo stato febbrile di sua madre e la glacialità di suo padre, Amélie si rifugia in un mondo da lei inventato. In questo mondo i dischi di vinile sono preparati come delle crêpes, e la moglie del vicino, in coma da mesi, in realtà ha scelto di esaurire in una volta tutte le sue ore di sonno.
Donna In Coma
: Così potrò rimanere sveglia giorno e notte per il resto della mia vita.
Narratore
: Il solo amico di Amélie si chiama "il Capodoglio". Ma l'ambiente familiare ha reso il pesciolino nevrastenico e incline al suicidio.
Amelie
: Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!
Narratore
: I tentativi suicidi di Capodoglio non fanno che aumentare lo stress materno. Si impone una decisione.
Amandine
: Oddio!
Narratore
: Per consolare Amélie, la madre le regala una Kodak Instamatic di occasione.
Vicino
: Bambina! Ma che cos'hai combinato! Lo vedi che cosa è successo? È colpa tua! Del tuo apparecchio!
Narratore
: Un vicino approfitta dell'ingenuità di Amélie per farle credere che il suo apparecchio è difettoso: provoca incidenti. Avendo scattato foto tutto il pomeriggio, la sera l'assale un atroce dubbio. Sprofonda davanti alla TV, sopraffatta dalla responsabilità di un gigantesco incendio, due deragliamenti e un disastro aereo. Qualche giorno dopo, capisce che il vicino l'ha presa in giro, e decide di vendicarsi.
Telecronista
: ... la palla va a finire a Fontebet
[?]
, che si trova proprio di fronte alla porta difesa da Jean Paul Bertrand-Demanes. Susic, Zaremba...
Vicino
: Ma che succede?
Telecronista
: ... e gol!
Vicino
: Porca puttana! Oh! Oh, oh!
Telecronista
: ... fantastico di Susic! Un tiro fulminante, azione splendida! Al quarto minuto di gioco!
Vicino
: Non fare scherzi!
Telecronista
: La squadra avversaria si trova sùbito in difficoltà. Susic oggi è in gran forma, sembra imprendibile...
Vicino
: Sì!
Telecronista
: ... ha ritrovato lo spa...
Vicino
: No! Proprio adesso! Guarda che se continui così io ti sfascio!
Telecronista
: ... di gol così se ne vedono pochi...
Vicino
: No, miseriaccia, no!
Telecronista
: ... una partita così non si vedeva da anni!
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Speaker
: Giudea, Anno Domini 33. Sabato pomeriggio. Grosso modo, all'ora del tè.
Predicatore
: Beati i poveri in spirito, perché sarà loro il regno dei cieli. Beati quelli che soffrono, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di
cuore
, perché vedranno Dio.
Mandy
: Voce!
Brian Cohen
: Shhh! Smettila, mamma.
Mandy
: Beh, non si sente un accidente! Facciamoci una bella lapidazione.
Mr. Nasone
: Shhh!
Brian
: Le lapidazioni ci sono tutti i giorni.
Mandy
: Oh, andiamo, Brian!
Nasone
: La dovete piantare!
Moglie Di Nasone
: E sempre con le dita nel naso!
Nasone
: Non è vero, mi stavo lisciando i baffi.
Moglie Di Nasone
: Sì, ti ho visto, sai, mentre parlavi con quella signora.
Nasone
: Non è vero!
Moglie Di Nasone
: E lascialo in pace, quel povero naso! Ma che t'ha fatto?
Mr. Sfacciato
: E piantatela! Non si sente una parola.
Moglie Di Nasone
: Guarda che tu a me "piantatela" non me lo dici! Io stavo parlando con mio marito, qua! Ma guarda questo!
Sfacciato
: Beh, vacci a parlare da un'altra parte! Non riesco a sentire niente!
Nasone
: Non alzare la voce con mia moglie!
Sfacciato
: Le ho solo chiesto di stare zitta, così sentiamo qualcosa, nasone!
Moglie Di Nasone
: Non permetterti più di chiamare "nasone" mio marito!
Sfacciato
: Non lo chiamerò più così, basta.
Mr. Gregory
: Volete far silenzio, per favore? Che cosa ha detto?
Sfacciato
: Non lo so, ero occupato a parlare con Nasone.
I Spettatore
: Mi pare che ha detto "beati i panificatori".
Moglie Di Gregory
: Beh, e che hanno di speciale, i panificatori?
Gregory
: Non va interpretato in senso letterale. Si riferisce a tutti coloro che operano nel settore cereali.
Sfacciato
: Se non chiacchieravi tanto lo sentivamo, Nasone.
Nasone
: Ehi, dillo un'altra volta e ti spacco la faccia, scemo!
Sfacciato
: Perché non lo ascolti? Magari adesso dice anche "beati i nasoni"!
Brian
: E dai, lascialo in pace.
Sfacciato
: Ah, anche tu mica scherzi, in quanto a naso. Ma da dove venite tutti quanti? Da Nasonia?
Nasone
: Tu prova a ripeterlo, e giuro che ti faccio un culo così!
Moglie Di Nasone
: Non essere volgare! E quelle dita mettitele in tasca, che è meglio!
Nasone
: Io le dita le metto dove mi pare, e quello lo gonfio!
II Spettatore
: Sentito? Beati i puri di cuori!
Gregory
: I puri di cuori?
II Spettatore
: Hmmm... Sì, perché si berranno Dio.
Gregory
: Qualcuno sa come si chiama?
Moglie Di Nasone
: Tu non gonfi proprio nessuno!
Nasone
: Lo gonfio eccome, se mi richiama "nasone"!
Sfacciato
: E quanto rompi, Nasone!
Nasone
: Ah-ha! Va bene, l'hai voluto! Lo vedi questo? Sapessi quanto fa male...
Moglie Di Nasone
: ... E pure i mansueti! Beati siano i mansueti! Oh, meno male, sono proprio contenta che qualcosa tocchi anche a loro. Sono proprio contenta, poveracci.
Sfacciato
: Senti, io dico solo la verità. Tu ce l'hai grosso, il naso!
Nasone
: Ehi! Il tuo, di naso, sarà diventato come un pallone, quando ti avrò sistemato, chiaro?
Spettatori
: Shhh!
Sfacciato
: Al tuo chi ci ha pensato, il fratello di Golia?
Nasone
: Ehi! D'accordo, ti ho avvertito!
Moglie Di Gregory
: Oh, ma la pianti di rompere? Ah!
Nasone
: Io lo ammazzo! L'ammazzo! Lasciami! Lasciatemi!
Mandy
: Oh, andiamocene alla lapidazione.
Brian
: D'accordo.
Nasone
: Lasciami!
Francis
: Ma è chiaro come il sole: la religione è sostenuta da tutti quelli che hanno interesse a mantenere lo status quo.
Reg
: Giusto, e quello che Gesù non riesce a valutare è che sono proprio i mansueti, il problema.
Judith
: Sì, questo è verissimo, Reg, sì, è proprio così.
Mandy
: Datti una mossa, Brian, se no arriviamo che l'hanno già lapidato.
Brian
: Vengo.
Moglie Di Gregory
: Aaah! Aaah!
Gregory
: Tu sei solo un maleducato!
Sfacciato
: ... è un pecoraio!
Gregory
: È mia moglie, questa signora!
Moglie Di Gregory
: Ma guarda che modi!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Jimmy
: Auggie! Auggie! C'è un cliente.
Ruby McNutt
: Ciao, Auggie. Sei proprio tu? Non sei Auggie?
Auggie
: Cristo, Ruby, ne è passato di tempo. Credevo fossi morta.
Ruby
: Eh! Diciotto anni e mezzo.
Auggie
: Soltanto? Mi sembravano trecento.
Ruby
: Stai bene, Auggie.
Auggie
: No, per niente. sto di merda. E anche tu, Ruby, non scherzi, eh? Come mai quella benda? Che ne hai fatto di quelle pietre blu? Le hai barattate con una bottiglia di gin?
Ruby
: Preferisco non parlarne. Ma... se ci tieni a saperlo le ho perse, ma tanto meglio così. Erano maledette, mi hanno dato solo dispiaceri.
Auggie
: E credi che sia meglio andare in giro vestita da Capitan Uncino?
Ruby
: Sei sempre stato un figlio di puttana. Hai sempre avuto la lingua affilata.
Auggie
: Io almeno sono coerente. È una qualità che non tutti hanno.
Ruby
: Senti, sono venuta qui per parlarti di una cosa, e il minimo che tu possa fare è ascoltare quello che ho da dirti. Me lo devi. Sono venuta qui apposta da Pittsburgh e non me ne andrò se non mi avrai ascoltato.
Auggie
: Bene. Parla pure, donna dei miei sogni. Sono tutt'orecchi.
Ruby
: È una cosa fra me e te, forse dovremmo parlarne in privato.
Auggie
: Hai sentito, pidocchio? La signora e io abbiamo una conversazione privata. Esci e mettiti davanti alla porta. Se qualcuno prova a entrare, digli che è chiuso, capito?
Jimmy
: Sì, ho capito. Il negozio è chiuso. E quando devo dire che riapre?
Auggie
: Quando io ti dico che è aperto. Riapre quando io ti dico che è aperto.
Jimmy
: Okay. Capito. Non c'è da strillare.
Auggie
: Va bene, tesoro, cos'hai in testa?
Ruby
: Smettila di guardarmi così, mi fai venire i brividi.
Auggie
: Così come?
Ruby
: Così... questo modo di fissarmi, non ti mangio mica. Sono venuta qua per chiederti aiuto. Se continui a fissarmi così potrei mettermi a urlare.
Auggie
: Aiuto, eh? Non credo che questo aiuto abbia niente a che fare con i soldi, vero?
Ruby
: Non correre. Tu arrivi sùbito alle conclusioni. Non ho ancora aperto bocca. E poi... non è per me. È per nostra figlia.
Auggie
: Nostra... figlia? Ho capito bene? Nostra figlia? Sia chiaro: tu forse avrai una figlia, ma io sono sicuro di non averne. E anche se così fosse, il che non è, non sarebbe nostra figlia.
Ruby
: Si chiama Felicity. Ha appena compiuto 18 anni. E... Ed è scappata da Pittsburgh circa un anno fa.
Auggie
: Ah, ah, ah!
Ruby
: Vive qui a Brooklin con un tizio che si chiama Chico. Sta in qualche... qualche topaia e... e si fa di crack. È incinta di quattro mesi. Io non riesco a pensare a quel bambino, Auggie. È nostro nipote, mi credi? Nostro nipote.
Auggie
: Basta così. Adesso finiscila con queste stronzate. È stata una tua idea di chiamarla Felicity?
Ruby
: Sì. Vuol dire "felicità".
Auggie
: Lo so cosa vuol dire. Comunque non è un bel nome.
Ruby
: Non so proprio dove andare, Auggie.
Auggie
: Mi hai già fregato una volta, tesoro. Perché adesso dovrei crederti?
Ruby
: Ma perché ti dovrei mentire? Tu credi che sia facile venire a parlarti qui, in questo posto? Perché avrei dovuto farlo... se non fossi costretta?
Auggie
: Me l'hai detto quando ho rubato quelle pietre per te. Ti ricordi, piccola, vero? Il giudice mi fece scegliere: o ti arruoli o vai in prigione. E così ho dovuto fare quattro anni di Marina invece di andare al college. Ho visto uomini rimanere senza gambe e braccia. Stavo quasi per lasciarci la pelle. E tu, dolce Ruby McNutt, tu sparisci e sposi quel... quello stronzo di Bill.
Ruby
: Non mi scrivevi da oltre un anno. Cosa dovevo pensare?
Auggie
: Sì, beh, avevo perso la penna. E quando ne ho trovato un'altra, non avevo più la carta.
Ruby
: Era tutto finito con Bill quando sei tornato. Forse l'hai dimenticato, ma eri molto contento di vedermi allora.
Auggie
: Tu eri piuttosto freddina, almeno all'inizio.
Ruby
: Era finita, tesoro, così vanno le cose. Abbiamo passato anche dei bei momenti insieme.
Auggie
: Un paio di momenti, sì. Questo sì.
Ruby
: È proprio allora che Felicity è entrata in scena. In uno di quei due secondi.
Auggie
: Non bluffare, dolcezza. Io non sono responsabile di nessun figlio.
Ruby
: Credevo di farcela. Non volevo disturbarti, credevo di farcela. Da sola. Non ci sono riuscita. Lei è davvero nei guai, Auggie.
Auggie
: Bella prova, amica mia. Mi piacerebbe aiutarti, in nome dei vecchi tempi.
Cliente
: Ehi, giovanotto, ma che sta succedendo? Levati da qua.
Auggie
: Ma ora non posso davvero.
Jimmy
: Io non posso.
Auggie
: Tutti i miei risparmi sono andati per un affare importante...
Cliente
: Chiuso è?
Auggie
: ... e non ho avuto il tempo di farci profitto. Peccato, ma sei capitata al momento sbagliato.
Ruby
: Sei un gran bastardo con il
cuore
di pietra.
Jimmy
: Io... io non posso.
Ruby
: Come hai fatto a diventare così cattivo, Auggie?
Auggie
: Lo so, credi che ti stia mentendo, ma ti sbagli.
Cliente
: E io traso.
Auggie
: Quello che ti ho detto è tutta verità.
Cliente
: U voi capire? Io traso.
Auggie
: Ehi, il negozio è chiuso. Non avete sentito quello che ha detto il ragazzo? Il negozio è chiuso!
Cliente
: Il cartello dice che siete aperto dalle otto alle sei!
Auggie
: Questo cazzo di negozio è chiuso!
Cliente
: Va fa n'to culo!
Auggie
: Va' a prendere un po' d'ossigeno, ciccione di merda!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
[Fabio Fazio è il]
classico comunista col
cuore
a sinistra e il portafogli a destra.
Roberto Fico
Cit. da
Il fatto quotidiano.it, 24 giugno 2017
Frasi di Roberto Fico
Chi ci ha dato il sentimento del giusto e dell'ingiusto? Dio, che ci ha dato un cervello e un
cuore
.
Voltaire
Cit. da
Dizionario Filosofico
Frasi di Voltaire
L'uomo di gusto spiegò molto bene come un'opera teatrale possa aver un qualche interesse senza valere quasi nulla; dimostrò in poche parole che non basta introdurre una o due situazioni che si trovano in tutti i romanzi, e che sempre seducono gli spettatori, ma che bisogna essere innovativi senz'essere bizzarri, spesso sublimi e sempre naturali, conoscere il
cuore
umano e farlo parlare, essere grande poeta senza che mai nessun personaggio dell'opera sembri un poeta; conoscere perfettamente la propria lingua, parlarla con proprietà, con armonia continua, senza che mai la rima vada a discapito del senso.
Voltaire
Cit. da
Candido
Frasi di Voltaire
È uno scrittore
[Marivaux]
che conosce tutti i viottoli del
cuore
umano, ma non sa la strada maestra.
Voltaire
Frasi di Voltaire
Boswell
: Quando venni a trovarvi, pensavo di vedere un grandissimo ma cattivissimo uomo.
Voltaire
: Siete molto sincero
Boswell
: Sì, ma la stessa
[sincerità]
mi fa confessare che ho trovato il contrario. Solo il vostro Dictionnaire philosophique
[mi turba]
. Per esempio. Âme, l'Anima...
Voltaire
: Quello è un buon articolo.
Boswell
: No. Scusate. Non è
[l'immortalità]
un'idea piacevole? Non è più nobile?
Voltaire
: Sì. Voi avete il noblie desiderio di essere il Re d'Europa.
[Dite]
"Lo desidero, e chiedo la vostra protezione
[per continuare a desiderarlo]
". Ma non è probabile.
Boswell
: No. Ma se non può essere in un modo, non è detto che non possa essere nell'altro.
[Come Catone, diciamo]
"Dev'essere così", finché
[arriviamo a possedere]
l'immortalità.
Voltaire
: Ma prima di dire che quest'anima esisterà, dobbiamo sapere che cosa sia. Io non conosco la causa. Non posso giudicare. Non posso essere un giudice. Cicerone dice, potius optandum quam probandum. Noi siamo esseri ignoranti. Siamo gli zimbelli della Provvidenza. Io sono il povero Punch.
Boswell
: Non vorreste che vi fossero pubbliche funzioni?
Voltaire
: Sì, con tutto il
cuore
. Riuniamoci quattro volte all'anno in un gran tempio con musica, e ringraziamo Dio di tutti i suoi doni. V'è un solo sole. V'è un solo Dio. Vi sia una sola religione. Allora tutti gli uomini saranno fratelli.
Boswell
: Potrò scrivervi in inglese, e voi mi risponderete?
Voltaire
: Sì. Addio.
Voltaire
Frasi di Voltaire
Ci sta a
cuore
non solo il problema tecnico dell'assicurare e preservare la pace, ma anche l'importante compito dell'istruzione e dell'illuminazione delle menti. Se vogliamo contrastare le forze che minacciano di sopprimere la libertà intellettuale e individuale dobbiamo avere chiara davanti ai nostri occhi la posta in gioco, e quanto dobbiamo a quella libertà che i nostri antenati conquistarono per noi dopo dure lotte. Senza tale libertà non ci sarebbe stato alcuno Shakespeare, o Goethe, o Newton, o Faraday, o Pasteur o Lister. Solo gli uomini liberi possono produrre le invenzioni e le opere intellettuali che a noi moderni rendono la vita degna di essere vissuta.
[Scienza e civiltà - discorso al Royal Albert Hall di Londra, 3 ottobre 1933]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Senza il pensiero di te non vorrei più vivere in mezzo a questo miserabile gregge umano. Avere te mi rende fiero, e il tuo amore mi rende felice. Sarò doppiamente felice quando potrò tenerti nuovamente stretta stretta al
cuore
e rivedere quegli amorosi occhi che brillano solo per me e baciare la tua tenera bocca che vibra di gioia solo per me.
[30 agosto o 6 settembre 1900]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere d'amore
Frasi di Albert Einstein
Santo cielo, quel Johonzel! | Il desiderio l'ha reso folle! | Quando pensa alla sua Doxerl | il cuscino pare che bolle.
[fonte 298]
|| Se il mio tesoro è corrucciato, | io mi faccio tutto piccino, | ma ella alza appena le spalle | e non le importa neanche un pochino. || Ai miei vecchi queste cose | paiono solo una stupidata, | ma non osano fiatare | per timor di una sfuriata! || Il mio tesoro con la sua bocca, | canta ariette tenere e belle, | talché del
cuore
la corda mi tocca | e la mia voce raggiunge le stelle.
[20 agosto 1900]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere d'amore
Frasi di Albert Einstein
Sai che i tuoi ardenti desideri si realizzeranno solo se sarai capace di amore e comprensione per uomini, animali, piante e stelle, così che ogni gioia sarà la tua gioia e ogni dolore il tuo dolore? Apri i tuoi occhi, il tuo
cuore
, le tue mani e fuggi quel veleno che i tuoi antenati hanno succhiato così avidamente dalla Storia. Soltanto allora il mondo intero diventerà la tua patria e il tuo lavoro e i tuoi sforzi diffonderanno benedizioni.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Tutti quelli che hanno a
cuore
la civiltà e la giustizia devono esercitare tutta la loro forza per convincere i propri simili della necessità di sottomettere tutti i paesi a un obbligo internazionale di questo genere.
[Da: La Conferenza sul disarmo del 1932]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Il mio appassionato senso della giustizia sociale e della responsabilità sociale ha sempre contrastato curiosamente con la mia pronunciata libertà dalle necessità di un contatto diretto con altri esseri umani e comunità umane. Vado per la mia strada e non ho mai fatto parte con tutto il
cuore
del mio paese, della mia città, dei miei amici e neppure della mia famiglia più prossima; rispetto a tutti questi legami non ho mai perso un ostinato senso del distacco, del bisogno di solitudine ‐ un sentimento che aumenta con il passare degli anni.
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
In qualsiasi momento quest'uomo ci avesse lasciato, avremmo provato un senso di perdita irreparabile
[...]
. Possa egli avere un'influenza duratura sul
cuore
e sulla mente degli uomini!
Albert Einstein
Cit. da
Pensieri di un uomo curioso
Frasi di Albert Einstein
Fin dalla prima infanzia porto una freccia di dolore confitta nel
cuore
. Fin quando mi sta confitta, sono ironico ‐ se vien levata, io muoio.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Diario
Frasi di Soren Kierkegaard
Conosciamo la verità non solo con la ragione ma anche col
cuore
.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Niente rivela maggiormente un'estrema debolezza di mente quanto il non conoscere che cosa sia l'infelicità di un uomo senza Dio; niente denota maggiormente una cattiva disposizione del
cuore
quanto il non desiderare la verità delle promesse eterne; niente è così stupido quanto il fare il gradasso con Dio.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Lei era entrata in quella parte del
cuore
dove ci sono le cose più buone, quella simile a una credenza dei dolci dove c'è la Nutella, i biscotti, le merendine, la marmellata; quell'angolo di
cuore
dove quando uno ci entra, succeda quel che succeda, da lì non uscirà mai. Non c'entra l'amore. Ci sono persone che da quando le conosci non smetti mai di volergli bene.
Fabio Volo
Cit. da
Esco a fare due passi
Frasi di Fabio Volo
Le lacrime non conoscevano da troppo tempo la forma delle mie guance, la linea del mio viso, la luce del difuori. Silenziose per natura, arrivate agli occhi cadevano all'indietro giù fino in fondo al
cuore
che sempre più faticava a galleggiare.
Fabio Volo
Cit. da
È una vita che ti aspetto
Frasi di Fabio Volo
Dan
: Ti hanno conferito la Medaglia d'Onore del Congresso.
Forrest
: Ora, questo è il tenente Dan. Tenente Dan!
Dan
: Ti hanno conferito la Medaglia d'Onore del Congresso.
Forrest
: Sì, signore. È come dice lei.
Dan
: Hanno conferito a te, un imbecille, un broccolo che va in televisione a fare la figura del deficiente davanti all'intero dannatissimo Paese, la Medaglia d'Onore del Congresso?
Forrest
: Sì, signore.
Dan
: Bene, allora la cosa è perfetta! Ho soltanto una cosa da aggiungere. Dio maledica questa benedetta America. Oddio! Ah...
Forrest
: Tenente Dan! Il tenente Dan mi disse che stava in un albergo. E siccome non aveva le gambe, passava quasi tutto il tempo a esercitare le braccia.
Dan
: Volta a destra. Volta a destra! Forza.
I Tassista
: Ehi, ci vogliamo sbrigare?
Forrest
: Cosa ci fa a New York, tenente Dan?
Dan
: Vivo attaccato al capezzolo del Governo. Lo succhio tutto. Ehi, ehi, ehi! Ma sei cieco?
II Tassista
: Tornatene a casa, prima che ti ammazzino!
Dan
: Non lo vedi che sto camminando?
II Tassista
: Ma te guarda!
Dan
: Forza, vai, vai, vai!
Forrest
: Restai col tenente Dan e passammo insieme le feste.
Bob Hope
: Un anno fantastico, tornate a casa. Dio vi benedica.
Dan
: Tu l'hai già trovato Gesù, Gump?
Forrest
: Dovevo cercarlo? Non lo sapevo, signore.
Dan
: Ah, ah, ah! Tutti quegli storpi dell'Associazione Veterani... Non fanno altro che parlare di questo. Gesù qui, e Gesù là. Allora? L'ho trovato Gesù? Hanno perfino mandato un prete a parlare con me. Ha detto che Dio ci ascolta, ma che io devo aiutarmi da solo. E che se faccio entrare Gesù nel mio
cuore
, un giorno camminerò a fianco a lui nel regno beato dei cieli. Hai sentito quello che ho detto? Camminare a fianco a lui nel regno beato dei cieli. Beh, accidenti al mio culo sciancato! Dio ci ascolta. Sono tutte stronzate.
Forrest
: Io ci vado in Paradiso, tenente Dan.
Dan
: Ah. Bene. Prima di andarci, perchè non muovi quel tuo culo fino all'angolo e prendi un'altra bottiglia di vino fetente?
Forrest
: Sì, signore.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Preside Hancock
: Il suo ragazzo è diverso, signora Gump. Il suo quoziente intellettivo è 75.
Signora Gump
: Beh, ognuno di noi è diverso, signor Hancock.
Forrest
: Mamma voleva per me l'istruzione migliore, così mi portò alla scuola centrale della Contea di Greenbow. Incontrai persino il preside.
Preside
: Voglio mostrarle una cosa, signora Gump. Guardi, questo è normale. Forrest si trova esattamente qui. Lo stato richiede un quoziente intellettivo minimo di 80 per frequentare la scuola pubblica, signora Gump. Dovrà andare in una scuola speciale, di sicuro. Lì si troverà benissimo.
Signora Gump
: Ma "normale" che vuol dire, in effetti? Beh, ammettiamo che sia un pochinino più tardo, ma mio figlio Forrest dovrà avere le stesse opportunità che hanno tutti gli altri ragazzi. Non andrà in una di quelle scuole dove ti fanno intrecciare i canestri. Qui stiamo parlando di cinque miseri punticini. Si potrà pure fare qualcosa...
Preside
: Noi abbiamo un sistema scolastico progressivo. Non vogliamo che qualche alunno rimanga indietro. C'è un signor Gump, signora Gump?
Signora Gump
: Adesso è in vacanza.
Preside
: A tua madre sta proprio a
cuore
la tua istruzione, figliolo. Tu non parli molto, vero?
Forrest
: Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh!
Signora Gump
: Alla fine, dovette provarci. Sembrava facile, ma... Oh, cos'era successo? Per prima cosa...
Forrest
: Mamma, vacanza che vuol dire?
Signora Gump
: Vacanza?
Forrest
: Dov'è andato papà.
Signora Gump
: Vacanza è quando vai da qualche parte... e non ti fai più rivedere.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
[La sua ricetta del
cuore
?]
Ne ho diverse, anche per le varie feste americane, da Halloween, al Thanksgiving, tutte che propongono alternative vegetariane a tacchino o arrosti. Amo sbizzarrirmi con sapori soul food, più speziati e particolari, o con variazioni eclettiche come il gelato alla patata dolce. Ma una ricetta a cui sono molto legata e che propongo sempre, perché è molto facile da preparare, è il budino con i "chia seeds"
[semi di salvia hispanica]
. Lo preparo da sempre e ha accompagnato relazioni, feste, emozioni... ogni momento della mia vita.
[...]
Il mio modo di nutrirmi con prodotti così leggeri e naturali mi aiuta anche a mantenermi in forma.
Jessica Chastain
Cit. da
Oggi.it, 20 agosto 2013
Frasi di Jessica Chastain
È questo allor | Quel dolce ardor | L'incanto che si chiama amor. | Adesso so che ormai non può | Null'altro sognare il mio cuor | Nel Ciel vorrei poter volar | E in mezzo alle stelle vagar. | È questo il miracolo | Il sogno del mio
cuore
| Quest'è l'amor.
Cenerentola
Dal film:
Cenerentola
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone: diceva di avere il
cuore
più bello del mondo, o quantomeno della vallata. Tutti quanti glielo ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun difetto.
Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il
cuore
più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo
cuore
meraviglioso.
All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse:
‐ "
Beh, a dire il vero... il tuo
cuore
è molto meno bello del mio.
"
Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti: della folla, e del ragazzo.
Certo, il
cuore
del vecchio batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene. Così il
cuore
risultava tutto bitorzoluto. Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo
cuore
fosse bello.
Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere:
‐ "
Starai scherzando?!
" ‐ disse. "
Confronta il tuo
cuore
con il mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime.
"
‐ "
E' vero!
" ‐ ammise il vecchio. ‐ "
Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio
cuore
e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro
cuore
, a colmare il vuoto lasciato nel mio
cuore
. Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi e così ho qualche bitorzolo, a cui però sono affezionato: ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso.
Altre volte invece ho dato via pezzi del mio
cuore
a persone che non mi hanno corrisposto: questo ti spiega le voragini. Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio
cuore
, mi ricordano sempre l'amore che ho provato anche per queste persone...e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro.
Comprendi, adesso, che cosa sia il vero amore?
"
Il giovane rimase senza parole. Lacrime copiose iniziarono a rigargli il volto. Prese allora un pezzo del proprio
cuore
, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano. Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo
cuore
. Poi il vecchio prese un pezzo del suo
cuore
rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel
cuore
del giovane.
Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo. Poi il vecchio aggiunse:
‐ "
Se la nota musicale dicesse: Non è la nota che fa la musica... Non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse: Non è una parola che può fare una pagina... Non ci sarebbero i libri.
Se la pietra dicesse: Non è una pietra che può alzare un muro... Non ci sarebbero case.
Se la goccia d'acqua dicesse: Non è una goccia d'acqua che può fare un fiume... Non ci sarebbero gli oceani.
Se l'uomo dicesse: Non è un gesto d'amore che può rendere felici e cambiare il destino del mondo... Non ci sarebbero mai né giustizia, né pace, né felicità sulla terra degli uomini
".
Dopo aver ascoltato, il giovane guardò il suo
cuore
, che non era più
il
cuore
più bello del mondo
, eppure lo trovava più meraviglioso che mai: perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui.
Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota; come il libro ha bisogno di ogni parola; come la casa ha bisogno di ogni pietra; come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua; così il mondo ha bisogno di te, ha bisogno del tuo amore, perché sei unico ed insostituibile.
Da:
Il cuore più bello del mondo
Marge
: Polizia! Mani in alto, polizia! Polizia! Polizia! E così era la signora Lundegaard quella stesa là in terra. E quello che trituravi in quella macchina era il tuo complice. E quei tre poveracci a Brainerd... E tutto per cosa? Per quattro biglietti di banca. C'è ben altro nella vita che quattro biglietti di banca. Non ci hai mai pensato? Ed eccoti qua. Ed è una bellissima giornata. Beh... Non riesco proprio a capire.
Agente
: Signor Anderson?
Jerry
: Chi è?
Agente
: Signor Anderson. È sua l'auto rossa parcheggiata quiì fuori?
Jerry
: Oh, solo un secondo.
Agente
: Le dispiacerebbe aprire la porta?
Jerry
: Sì, sì, apro sùbito. Solo un secondo. No! Aspettate! No! No! Aaah! No!
TV
: Il film che state vedendo sostituisce la rubrica "
Cuore
solitario". Buona visione.
Norm
: È stato annunciato.
Marge
: È stato annunciato?
Norm
: Sì.
Marge
: E allora?
Norm
: Sul francobollo da tre centesimi.
Marge
: Il tuo germano?
Norm
: Sì.
Marge
: Oh! Ma è fantastico!
Norm
: È soltanto quello da tre centesimi.
Marge
: È fantastico lo stesso.
Norm
: L'alzavola degli Hautman è su quello da 29 centesimi. I francobolli da tre non si usano quasi più.
Marge
: Ma cosa dici? Certo che si usano! Tutte le volte che aumentano le tariffe, servono i tagli più piccoli.
Norm
: Ah, sì?
Marge
: Per adeguare l'affrancatura a quelli vecchi da smaltire.
Norm
: Ah, ecco. Hai ragione.
Marge
: È proprio fantastico. Sono molto fiera di te, Norm. Cavolo, le cose ci stanno andando a meraviglia!
Norm
: Ti voglio bene, Marge.
Marge
: Anch'io te ne voglio, Norm.
Norm
: Due mesi ancora.
Marge
: Due mesi ancora.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent
: Cazzo, non mi morire, Mia! Sono un coglione, lo so. E dai!
Uomo
: Poche storie, signor Forrester, mi dia l'astuccio con gli anelli!
Forrester
: Sì, vado a prenderli sùbito.
Donna
: E faccia presto! Oh, la prego, la prego, si sbrighi!
J.M. Benton
: Dunque, sì, vediamo, dunque, qui ci dovrebbero essere scritti i nomi. Ah... tenetevi per mano, piccioncini.
Donna
: No...
Vincent
: Vaffanculo, Lance, vai al telefono!
Donna
: Ah, ah, ah, ma guarda!
J.M. Benton
: Tenetevi per mano.
Uomo
: Sì, ecco.
Donna
: E ora che cos'ha da dire?
J.M. Benton
: Ah... allora... mi arrendo, vi sposo.
Donna
: Oh...
Uomo
: Oh, signor Devon, la prego, per favore.
Jody
: Lance, il telefono sta suonando, accidenti!
Donna
: ... ma lo sai che hai una bella faccia tosta?
Lance
: Lo sento.
Donna
: Ora ti insegno un paio di cose.
Jody
: Ma non avevi detto a quei rotti in culo di non chiamare mai a quest'ora?
Lance
: Sì, gliel'avevo detto. Ed è esattamente quello che dirò a questo rotto in culo qui, adesso.
Donna
: Ho trovato gli anelli!
Lance
: Pronto?
Vincent
: Lance, Vincent. Sono nella merda fino al collo, amico, sto venendo a casa tua.
Lance
: Ehi... Ehi... Frena, bello mio! Qual è... qual è il problema?
Vincent
: C'è una tizia che è finita in overdose, capito?
Lance
: Beh, non portarla qui. Guarda che non sto scherzando, cazzo. Non pensare di portare una ragazzina sballata a casa mia!
Vincent
: Non ho scelta.
Lance
: È in overdose?
Vincent
: Cazzo, tra poco ci lascia la pelle!
Lance
: Bene, allora non ti resta che ingoiare la merda, portarla all'ospedale e chiamare un avvocato.
Vincent
: Negativo!
Lance
: Cazzo, questo... questo non è un problema mio. Tu l'hai fatta sballare e ora lo risolvi tu questo casino. Ma, scusa, mi stai parlando da un telefono cellulare? Io non ti conosco, chi parla? Non venire qui. Riattacco il telefono. È uno scherzo. È uno scherzo.
Donna
: Ma dove sono gli anelli?
Jody
: Ma che diavolo succede?
Lance
: Ma ti sei bevuto il cervello, cazzo? Prima ti metti a parlare di droga da un cellulare e ora ti vai a schiantare contro casa mia?
Vincent
: Forza, Lance, aiutami. Prendila per i piedi. Per i piedi!
Lance
: Ehi! Ehi! Sei sordo?
Vincent
: Prendila per i piedi!
Lance
: Tu non ce la porti questa troia sbomballata a casa mia.
Vincent
: Lance, questa troia sbomballata è la moglie di Marsellus Wallace, e sai chi è Marsellus Wallace?
Lance
: Sì.
Vincent
: Se questa mi crepa, io divento concime per le piante. Ora senti, a questo punto io dovrò per forza raccontargli che tu non mi hai dato una mano, e che l'hai fatta morire sul tuo prato. Hai capito? Dammi una mano adesso.
Lance
: Cazzo!
Jody
: Lance! Ma tu guarda, le due di notte! Ma che cazzo sta succedendo qui? E chi è?
Lance
: Vai in frigo e prendi la siringa con la dose di adrenalina.
Jody
: Che cazzo le è successo?
Lance
: È in overdose.
Jody
: Sbattila sùbito fuori!
Vincent
: Prendi quella cazzo di siringa!
Jody
: Vaffanculo! E vaffanculo anche tu!
Vincent
: Quanto rompe questa figlia di puttana!
Lance
: Continua a parlarle, capito? Lei prende la siringa, io prendo il libretto di medicina.
Vincent
: A che cazzo ti serve un libro di medicina?
Lance
: Mai fatta un'iniezione di adrenalina, devo leggere come si fa.
Vincent
: No, non ho mai fatto un'iniezione di adrenalina
Lance
: Non mi è mai capitato, va bene? Io non vado in giro a strafarmi con i mocciosi! I miei amici sanno gestire i loro panni!
Vincent
: Prendi la siringa!
Lance
: Certo, se mi lasci andare!
Vincent
: Non te lo sto mica impedendo!
Lance
: E allora smettila di parlare con me, parla con lei!
Vincent
: E prendi la siringa! Sbrigati, Lance! Se ne sta andando!
Lance
: Sto cercando più in fretta che posso!
Jody
: Che sta cercando?
Vincent
: E che ne so? Un libro.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il mio libretto nero di medicina.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il cazzo del mio libretto nero di medicina. È una specie di... di manuale che danno agli infermieri.
Jody
: Mai visto nessun libro di medicina.
Lance
: E... fidati, ce l'ho.
Jody
: Se è così importante, perché non lo tieni insieme alla siringa?
Lance
: Non lo so! Piantala di rompermi le palle!
Jody
: Senti, mentre lo cerchi, quella crepa sul nostro tappeto. Non troverai mai niente in questo casino.
Lance
: Tesoro, ti ammazzo se non chiudi sùbito quella bocca!
Jody
: Sono mesi che ti dico di pulire la stanza, ma tu sei troppo occupato a farti!
Vincent
: Lance, fottitene di quella stronza! Corri qui!
Jody
: Bastardo.
Lance
: Levati di mezzo!
Jody
: Maiale!
Vincent
: Smettila di cazzeggiare e falle l'iniezione, su.
Lance
: Va bene. Senti, mentre io preparo qua, apri la camicia e cercale il
cuore
.
Vincent
: Dev'essere il punto esatto?
Lance
: Certo che dev'essere esatto. Se questa è un'iniezione del
cuore
non puoi tirare a indovinare.
Vincent
: Ma dove cazzo sta il
cuore
? Beh, secondo me è qui.
Jody
: È lì, è lì.
Vincent
: Davvero? Bene. Ora quello che mi serve è un pennarello bello grosso. Ce l'hai?
Jody
: Che cosa?
Vincent
: Un pennarello, una penna con la punta molto grossa! Uno schifosissimo pennarello!
Lance
: Ci siamo. Ecco.
Vincent
: Presto! Presto!
Lance
: Cazzo!
Vincent
: Hm!
Lance
: Ecco. Ecco, adesso è pronta. Ecco.
Vincent
: Lance, presto.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Fai presto.
Lance
: Tieni, ti dico cosa fare.
Vincent
: No, no, no, no, mai nella vita. T... t... tu gliela devi fare.
Lance
: No, tu gliela devi fare.
Vincent
: Io non gliela faccio.
Lance
: No, io non gliela faccio.
Vincent
: Io non ho mai fatto un'iniezione.
Lance
: Neanch'io ne ho mai fatte, va bene? Non comincerò certo adesso. Senti, tu l'hai portata qui, perciò gliela fai tu l'iniezione. Quando porterò da te una in overdose le farò l'iniezione. Falle l'iniezione.
Vincent
: Gliela faccio io.
Jody
: Ecco.
Vincent
: Finalmente! Sono pronto. Dimmi che cosa devo fare.
Lance
: Bene. Stai per farle un'iniezione di adrenalina dritta nel
cuore
. Qua c'è lo sterno. Allora devi trapassarlo, perciò non devi fare altro che abbassare l'ago, come... come se volessi pugnalarla.
Vincent
: De... devo pugnalarla tre volte?
Lance
: No, non devi pugnalarla tre volte, una volta sola, ma con forza, in modo da trapassarle lo sterno, e beccarle il
cuore
, capito?
Vincent
: Sì.
Lance
: E poi, quando hai fatto, devi... devi premere sullo stantuffo.
Vincent
: D'accordo. E poi che succede?
Lance
: Anch'io sono curioso di saperlo.
Vincent
: Questo non è uno scherzo, cazzo! L'ammazzerò? Insomma, che succede?
Lance
: No, dovrebbe riprendersi sùbito, così...
Vincent
: Va bene, forza, conta fino a tre.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Pronto?
Lance
: Uno. Due. Tre!
Mia
: Aaaahh!
Lance
: Se stai bene prova a dire qualcosa.
Mia
: Qualcosa.
Jody
: È stato meglio di una strippata! Ah, ah, ah!
Lance
: Mamma mia!
Vincent
: Mia. Mia. Com... Come pensi di... risolvere questa storia?
Mia
: E tu, Vincent?
Vincent
: Beh, io sono del parere, anche se Marsellus vivesse cent'anni non c'è bisogno che sappia di questo incidente.
Mia
: Se Marsellus venisse a sapesse di questo incidente, sarei nei guai esattamente quanto te.
Vincent
: Se permetti ne dubito!
Mia
: So tenere un segreto se lo fai anche tu.
Vincent
: Qua la mano! Muti come una tomba. Deciso? Ora, se vuoi scusarmi, vado a casa a farmi venire un infarto.
Mia
: Vincent. Vuoi sentire la mia barzelletta di "Volpe Forza Cinque"?
Vincent
: Volentieri. Solo che, vedi, sono ancora troppo terrorizzato per ridere.
Mia
: No, non riderai, perché non è divertente. Ma, se ancora la vuoi ascoltare, te la racconto.
Vincent
: Non vedo l'ora!
Mia
: Okay. Tre pomodori camminano per la strada, Papà Pomodoro, Mamma Pomodoro e il Pomodorino. Il Pomodorino cammina con aria svagata e Papà Pomodoro allora si arrabbia e... Va da lui, lo schiaccia e dice: "Fai il concentrato!"
Vincent
: Ah. Ah.
Mia
: Il concentrato.
Vincent
: Ah.
Mia
: Bene, ci vediamo.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Il laudano mi diede quiete, non sonno; ma, credo, tu sai quanto sia divino quel riposo, che incanto, quale oasi di fontane e fiori e alberi nel
cuore
stesso di un deserto di sabbia!
[da una lettera del 1798 a George H. Coleridge]
Samuel Taylor Coleridge
Frasi di Samuel Taylor Coleridge
Un uomo venuto da molto lontano | stringeva il dolore e un libro nella mano. | Qualcuno ha sparato ed io quel giorno ho pianto | ma tutto il mondo gli è rimasto accanto. | Quel giorno il mondo ha ritrovato il
cuore
, | la verità non muore.
[dedicata a papa Giovanni Paolo II]
Amedeo Minghi
Cit. da
Un uomo venuto da lontano
Frasi di Amedeo Minghi
Il testo fa la canzone, dà al brano un abbrivio decisivo, e così nasce un contatto forte con il pubblico che altrimenti non ci sarebbe, ma a volte accade anche il contrario, certe musiche entrano nell'anima e nel
cuore
della gente, a dispetto del testo, anche se molte volte i concetti vengono travisati; la gente fa proprie le canzoni e trova significati diversi rispetto alle vere intenzioni dell'autore, e mi è capitato innumerevoli volte di trovare variazioni rispetto ai miei intenti - magari un brano che presenta la fine di un amore viene utilizzato per un matrimonio!. Giustamente la gente fa del nostro lavoro quello che gli pare, visto che noi lo rendiamo pubblico.
Amedeo Minghi
Cit. da
faremusic.it, intervista, 18 febbraio 2017
Frasi di Amedeo Minghi
Non ero pronta per fare l'attrice, quando ho cominciato, per caso, stavo preparando l'esame di ammissione all'Istituto del Restauro... quindi completamente un'altra cosa. Avevo un padre che operava nello spettacolo, però molto lontano... In quei due anni le cose che facevo le facevo col
cuore
ma forse con poca testa.
Eleonora Giorgi
Cit. da
nocturno.it, intervista, 25 maggio 2016
Frasi di Eleonora Giorgi
Sono stanca. Non ne posso più del
cuore
che batte forte e mi assorda.
Eleonora Giorgi
Frasi di Eleonora Giorgi
Per colpire al
cuore
le mafie dobbiamo recidere il rapporto che hanno con la politica
[...]
il voto è il
cuore
dell'espressione libera del cittadino. Se quel voto è contaminato dalla criminalità organizzata è un problema cruciale per la democrazia. La politica deve dimostrare di saper resistere alla sensazione faustiana delle mafie. Quando un politico fa un patto con le mafie, si illude di poterlo controllare. Ma non è così. Una democrazia vince se un politico non ha vincoli.
Marco Minniti
Cit. da
L'Espresso.it, 7 dicembre 2017
Frasi di Marco Minniti
Con la strage di Duisburg abbiamo capito che una faida familiare a San Luca in Calabria può avere un esito nel
cuore
della Germania industrializzata. Per questo è necessario varare al più presto una Procura europea Anti-mafia e Anti-terrorismo ed eliminare in fretta le asimmetrie tra le diverse legislazioni sull'attacco ai beni mafiosi.
Marco Minniti
Cit. da
Repubblica.it, 18 novembre 2017
Frasi di Marco Minniti
Sicurezza non è una parola che deve essere lasciata alla destra. Sicurezza non è solo ordine pubblico. Il
cuore
delle politiche di sicurezza è garantire il bene comune, significa permettere ai cittadini di vivere la democrazia. Cosa c'è di più di sinistra di questo?
Marco Minniti
Cit. da
ilfoglio.it, intervista, 17 febbraio 2017
Frasi di Marco Minniti
[Matteo Renzi]
È un riformista vero, una straordinaria risorsa da tenere a
cuore
. Al netto dei suoi errori, che d'altra parte lui stesso ha riconosciuto.
Marco Minniti
Cit. da
ilfoglio.it, intervista, 17 febbraio 2017
Frasi di Marco Minniti
Quanto ai problemi "di
cuore
", vedo che ora sono di moda certi guinzagli talmente estensibili che i cani quasi quasi credono di essere liberi.
Cesarina Vighy
Cesarina Vighy
Cit. da
Scendo. Buon proseguimento
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di marijuana per New York,
che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley, morte, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di sole e luna e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla luna, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'alba, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal finestrino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e infine se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la luna,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla finestra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la morte,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col
cuore
assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
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1
Frasi di Allen Ginsberg
Incapace di percepire la forma di Te, ti trovo tutto intorno a me. La tua presenza mi riempie gli occhi del tuo amore, umilia il mio
cuore
, perché tu sei ovunque.
Giles
Dal film:
La forma dell'acqua
Commenti:
1
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho amato molto Paola Barale. Tutte le persone che si sposano portano nel
cuore
un ricordo del proprio matrimonio, il mio è positivo e lo resterà per sempre.
Gianni Sperti
Frasi di Gianni Sperti
La reclusione mi ha insegnato molto. Mi ha davvero lasciato... con gli occhi aperti. Insomma, per raggiungere l'illuminazione non c'è niente di meglio, diciamo... di farsi una doccia mentre un grosso criminale con un caratterino che non abbatti neanche con un martello ti sussurra: "Oh Nancy, oh Nancy"... Quello sì che è stato uno spasso... La ringrazio di
cuore
per avermi messo là dentro e avermi dato la possibilità di conoscermi molto meglio. E ora contraccambierò il favore.
[ad Anderton, prima del trapianto di occhi]
Dr. Solomon
Dal film:
Minority Report
Scheda film e trama
Frasi del film
L'amore non ha un senso
l'amore non ha un nome
l'amore bagna gli occhi
l'amore scalda il
cuore
l'amore batte i denti
l'amore non ha ragione
è grande da sembrarti indefinito
può lasciarti senza fiato
il suo abbraccio ti allontanerà per sempre dal passato
l'amore mio sei tu
l'amore mio sei.
Francesca Michielin
Cit. da
L'amore esiste
Frasi di Francesca Michielin
Può nascere dovunque
anche dove non ti aspetti
dove non l'avresti detto
dove non lo cercheresti
può crescere dal nulla
e sbocciare in un secondo
può bastare un solo sguardo
per capirti fino in fondo
può invadere i pensieri
andare dritto al
cuore
sederti sulle scale
lasciarti senza parole
l'amore ha mille steli
l'amore è un solo fiore
Francesca Michielin
Cit. da
L'amore esiste
Frasi di Francesca Michielin
Perché sai non capita poi tanto spesso che il
cuore
mi rimbalzi così forte addosso.
Max Gazzè
Cit. da
Il solito sesso
Frasi di Max Gazzè
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