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Aforismi Donne - parte 7
Frasi trovate
:
2.363
[Sull'aborto spontaneo avuto nel 2017]
Quando sono rimasta di nuovo incinta ho scelto di non dirlo subito. Avevo paura, anche se la gente mi ha criticato molto su Instagram perché nascondevo la pancia. Ma l'ho fatto per difendermi. L'anno scorso non volevo uscisse la notizia della mia dolce attesa, non ero ancora entrata nel terzo mese di gravidanza. Il giorno stesso in cui è uscita la notizia io ho abortito: è stato devastante. Dopo quello che mi è successo e la notizia di una nuova gravidanza, tante
donne
mi scrivono per chiedermi consigli e suggerimenti. Le saluto e spero che anche loro abbiano presto la mia stessa fortuna.
Costanza Caracciolo
Cit. da
Verissimo, settembre 2018, intervistata da Silvia Toffanin
Frasi di Costanza Caracciolo
Prima delle gare venne da me l'allenatore di Wilma Rudolph. Disse: Wilma vorrebbe scambiarsi la tuta con te. Risposi: Caspita, certo. Ci incontrammo: lei parlava inglese, io lo parlavo malissimo, fra noi poche parole, all'inizio furono solo grandi sorrisi e occhiate. Rimasi abbagliato: dalla sua capacità di trasmettere gioia di vivere. Dopo pochi minuti, senza neppure che ce ne accorgessimo, eravamo mano nella mano a passeggio per il villaggio olimpico. Avevamo anticipato di tre anni Martin Luther King e quel suo sogno un giorno di vedere bianchi e neri tenersi per mano. Io vinsi un oro, lei tre. Subito dopo mi presentai al villaggio delle
donne
. Volevo passare dalla fase platonica a quella aristotelica. Non fu possibile. Il comitato olimpico Usa aveva imbarcato Wilma verso casa... Poi scoprii che su di lei aveva messo gli occhi un atleta di nome Cassius Clay... Nel caso, lo scatto e la curva veloce dei 200 mi sarebbero serviti. Era splendida Wilma.
[...]
Se io e Wilma andavamo mano nella mano in tempi in cui imperava la segregazione razziale e le battaglie per i diritti erano solo all'inizio... Devo molto al prof di filosofia degli anni del liceo classico: si chiamava Giovanni Turin. Fu lui a inculcarci il sacro valore dell'uguaglianza.
Livio Berruti
Cit. da
ilgiornale.it, intervista, 26 dicembre 2018
Frasi di Livio Berruti
Non si sta riflettendo sulla necessità di una revisione radicale del modello di virilità di cui siamo tutti vittime:
donne
senz'altro, ma anche uomini. Finché questo modello sancisce che maschile significa un certo tipo di potere non se ne esce, perché questa funzionalizzazione apre la porta all'abuso. Dunque va messa in discussione con qualunque strumento, a cominciare da quello educativo: a scuola, in famiglia, attraverso i mass media bisogna veicolare modelli di maschile diversi.
Lino Guanciale
Cit. da
elle.com, intervista, 17 gennaio 2018
Frasi di Lino Guanciale
Sono sempre stato di carattere riflessivo, più portato ad ascoltare che a parlare, e per molto tempo questo mi è sembrato un grosso limite. Le
donne
della mia vita mi hanno insegnato che è una qualità e non un difetto.
Lino Guanciale
Cit. da
elle.com, intervista, 17 gennaio 2018
Frasi di Lino Guanciale
L'importante è di non fingere di averle capite, le
donne
.
Gino Paoli
Cit. da
Il tempo.it, intervista, 22 gennaio 2009
Frasi di Gino Paoli
Dalle
donne
ho avuto molto perché quelle che ho amato erano tutte straordinarie, chissà se avessi incontrato una stronza.
Gino Paoli
Cit. da
Corriere della Sera, intervista, 18 giugno 2009
Frasi di Gino Paoli
Mi è giunta voce di un uomo
che parla in modo così magnifico
che se solo pronuncia il loro nome
le
donne
gli si offrono.
Se sto muto di fronte al tuo corpo
mentre il silenzio sboccia come tumori sulle nostre labbra
è perché odo un uomo salire le scale
e schiarirsi la gola fuori dalla nostra porta.
[Poem, Stranger Music, 1995]
Leonard Cohen
Frasi di Leonard Cohen
La stanza 13 dell'obitorio di Stato era il girone dei dormienti. Si trovava al quarto e ultimo livello del sotterraneo, nel gelido inferno delle sale frigorifere. Il piano era riservato ai cadaveri senza identità. Di rado qualcuno chiedeva di visitarlo. Ma quella notte era in arrivo un ospite.
[...]
A quel punto il tono cambiò,
[il custode]
si fece inquieto, perché il seguito riguardava la ragione di quella strana visita notturna. «Poi ci sono quelli della stanza numero tredici.» Le vittime anonime degli omicidi irrisolti. «Nei casi di omicidio, la legge dice che il corpo costituisce elemento di prova fino a quando non viene accertata l'identità della vittima» affermò il custode. «Non si può condannare un assassino se non si dimostra che la persona che ha ucciso esisteva veramente. Senza un nome, il corpo è la sola prova di quell'esistenza. Perciò viene conservato senza limite di tempo. È uno di quegli strambi cavilli legali che piacciono tanto agli avvocati.» Fin quando non veniva definito il fatto criminoso a cui era collegata la morte, le spoglie non potevano essere distrutte o destinate a naturale deperimento, recitavano le disposizioni. «Noi li chiamiamo i dormienti.» Uomini,
donne
, bambini sconosciuti per la cui uccisione non era stato ancora individuato un colpevole. Da anni attendevano che qualcuno si presentasse per liberarli dalla maledizione di somigliare ai vivi. E, come in una fiaba macabra, perché ciò accadesse era sufficiente pronunciare una parola segreta. Il loro nome. La dimora che li accoglieva ‐ la stanza numero 13 ‐ era l'ultima in fondo. Arrivati di fronte alla porta di metallo, il custode armeggiò con un mazzo di chiavi finché non trovò quella giusta. Aprì e indietreggiò per cedere il passo. Appena l'ospite mise piede nel buio, sul soffitto si accese una fila di lampade gialle azionate da sensori di movimento. Al centro della sala c'era un tavolo autoptico circondato da alte pareti frigorifero con decine di celle. Un alveare d'acciaio. «Deve firmare qui, è il regolamento» disse il custode porgendo un registro. «Quale le interessa?» domandò poi, tradendo una certa irrequietezza. L'ospite finalmente parlò. «Il cadavere che sta qui da più tempo.» AHF-93-K999. Il custode aveva imparato la sigla a memoria, pregustando la soluzione di un antico mistero. Individuò subito la cella con l'etichetta attaccata alla maniglia. Era situata sulla parete sinistra, la terza dal basso. La indicò all'ospite. «Fra le storie dei corpi che sono qua sotto, non è neanche la più originale» ci tenne a precisare l'uomo. «Un sabato pomeriggio alcuni ragazzi giocano a calcio nel parco e il pallone finisce dentro un cespuglio: è così che l'hanno trovato. Gli avevano sparato in testa. Non ha documenti, nemmeno le chiavi di casa. Il volto è ancora perfettamente riconoscibile, ma nessuno chiama i numeri di emergenza in cerca d'informazioni e non vengono presentate denunce di scomparsa. In attesa di un colpevole, che potrebbe anche non essere mai individuato, la sola prova del delitto è proprio il cadavere. Per questo il tribunale decide che venga preservato finché il caso non sarà risolto e verrà fatta giustizia.» Fece una pausa. «Da allora sono passati anni, ma lui sta ancora qui.» Per tanto tempo il custode si era domandato che senso avesse conservare la prova di un crimine di cui ormai nessuno serbava memoria. Come d'altronde aveva sempre ritenuto che il mondo si fosse scordato da un pezzo dell'anonimo inquilino della stanza 13. Ma dalla successiva richiesta dell'ospite intuì che il segreto conservato dietro quei pochi centimetri d'acciaio andava ben oltre una semplice identità. «Apra, voglio vederlo.» AHF-93-K999. Per anni era stato il suo nome. Ma quella notte forse le cose sarebbero cambiate. Il custode dei morti azionò la valvola di sfiato per procedere all'apertura della cella. Il dormiente stava per essere svegliato.
Donato Carrisi
Cit. da
L'ipotesi del male ‐ Incipit
Frasi di Donato Carrisi
Ho sempre desiderato diventare mamma. I miei genitori mi hanno insegnato cha la famiglia occupa il primo posto ed è per questo che non mi pento della scelta che ho fatto. Ma, attenzione, è un desiderio assolutamente soggettivo. Non vale per tutte le
donne
. Ci si può sentire assolutamente complete anche senza figli, o perché non li si desidera o perché non arrivano.
Silvia Salemi
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 12 dicembre 2017
Frasi di Silvia Salemi
Bruce Banner
: Com'è finita una bella pupa come te in una topaia come questa?
Natasha Romanoff
: Problemi con un tipo.
Bruce Banner
: Avvicini gli uomini sbagliati, piccola.
Natasha Romanoff
: Non è così male. Ha un brutto carattere, ma in fondo è un pezzo di pane. La verità è che non conosco nessuno come lui. Tutti i miei amici sono combattenti... e poi arriva questo tipo che trascorre la vita a evitare battaglie perché sa che le vincerà.
Bruce Banner
: Sembra straordinario.
Natasha Romanoff
: Anche molto impacciato... cosa che alle
donne
piace.
Dal film:
Avengers Age of Ultron
Scheda film e trama
Frasi del film
Cara Rachel, mia madre mi ha sempre detto che le cose più difficili da fare nella vita sono fidarsi degli altri, avere fede e perdonare, perciò vorrei farti sentire con quanta forza la mia voce ti dice che ti perdono, perché ti voglio bene. E' semplice eppure così difficile. Perdonare significa andare avanti, regola di Georgia. Ti voglio bene, la tua mamma.
Lilly Wilcox
Dal film:
Donne regole e tanti guai
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando l'accarezzavo era la parte migliore di me che veniva accarezzata... E' così che si deve amare.
Simon Ward
Dal film:
Donne regole e tanti guai
Scheda film e trama
Frasi del film
Mamma. Figlia. Nonna. In questa famiglia, l'atteggiamento non salta una generazione.
[Mother. Daughter. Grandmother. In this family, attitude doesn't skip a generation.]
[Frase promozionale]
Dal film:
Donne regole e tanti guai
Scheda film e trama
Frasi del film
Simon Ward
: Non mi piace parlare.
Rachel Wilcox
: Perfetto, a me non piace ascoltare.
Dal film:
Donne regole e tanti guai
Scheda film e trama
Frasi del film
Le dita servono a tenera la forchetta, e la forchetta serve a mangiare, regola di Giorgia.
Georgia Randall
Dal film:
Donne regole e tanti guai
Scheda film e trama
Frasi del film
Ancora una regola: per vivere qui, devi lavorare.
Georgia Randall
Dal film:
Donne regole e tanti guai
Scheda film e trama
Frasi del film
Molti amici sono come i parenti, finiscono per essere inutili.
Georgia Randall
Dal film:
Donne regole e tanti guai
Scheda film e trama
Frasi del film
Come attrice mi piacerebbe fare qualcosa di comico e divertente. Poi, mi piacerebbe doppiare un cartone animato Disney o Pixar. A livello di conduzione, invece, mi piacerebbe condurre di nuovo un programma di notte, quando c'è più libertà di dire quello che si vuole. Vorrei trattare gli argomenti che mi piacciono: sesso, cucina, uomini,
donne
, vestiti... Insomma, un po' come era Zengi. Ecco, mi piacerebbe un programma che mi dia la possibilità di essere me stessa.
Jane Alexander
Cit. da
davidemaggio.it, intervista, 26 maggio 2015
Frasi di Jane Alexander
Donne
, non corteggiate, ma fatevi corteggiare, evitate di toccare il maschio ad ogni occasione facendolo sentire preda delle vostre voglie. In amore vince chi fugge ed è una massima che vale per tutti i tempi.
Daniela Del Secco d'Aragona
Frasi di Daniela Del Secco d'Aragona
Io sono un uomo sincero
|
di dove cresce la palma
|
e prima di morire vorrei
|
trarre i miei versi dall'anima.
|
|
Io vengo da ogni parte
|
e in ogni luogo vado,
|
sono arte tra le arti
|
e monte tra le montagne.
|
|
Io conosco i nomi strani
|
delle erbe e dei fiori
|
e gli inganni dei mortali
|
e i sublimi dolori.
|
|
Ho visto nella notte scura
|
piovere sopra il mio capo
|
raggi di luce pura
|
di divina bellezza
|
|
Le ali ho visto nascere
|
sulle spalle di
donne
belle
|
e salire dalle macerie
|
volando le farfalle.
|
|
Ho visto vivere un uomo
|
con un pugnale al costato
|
che non ha mai detto il nome
|
di colei che lo ha ammazzato.
|
|
Rapida come un riflesso
|
due volte ho visto l'anima, due:
|
quando è morto mio padre
|
e quando lei mi ha detto addio.
|
|
Ho tremato una volta al cancello
|
all'entrata della vigna
|
quando una perfida ape
|
punse la fronte di mia figlia
|
|
Ho gioito una volta della sorte
|
che mi fece felice, vedendo
|
che la sentenza della mia morte
|
il sindaco la leggeva piangendo.
|
|
Odo un sospiro che attraversa
|
la terra il mare, ma
|
non è un sospiro, è che
|
mio figlio si sta per svegliare.
|
|
Se mi dicono Dal gioielliere
|
scegli il miglior gioiello
|
io scelgo un amico sincero
|
e metto a lato l'amore.
|
|
Ho visto un'aquila ferita
|
volare nell'azzurro sereno
|
e morire nella sua tana
|
la vipera col suo veleno
|
|
So bene che quando il mondo
|
cede livido al riposo
|
sopra il silenzio profondo
|
mormora il ruscello sinuoso.
|
|
Ho messo la mano audace,
|
dall'orrore e dal giubilo vinta,
|
su quella stella già spenta
|
che cadde davanti alla porta.
|
|
Nel mio petto coraggioso occulto
|
la pena che mi ferisce,
|
figlio di un popolo schiavo
|
vive per lui e zitto perisce.
|
|
Tutto è bello e costante,
|
tutto è musica e ragione
|
e tutto è come il diamante:
|
prima che luce è carbone.
|
|
Io so che lo sciocco si interra
|
con gran lusso e gran pianto.
|
che non c'è frutta sulla terra
|
come quella del camposanto.
|
|
Taccio e capisco e mi tolgo
|
la pompa del rimatore
|
e appendo all'albero marcio
|
il mio camice da dottore.
José Martí
Frasi di José Martí
Il mio è un mestiere complesso, non conosco un collega a cui sia sempre andato tutto bene. I registi, ne conosco, sono spesso persone complicate ma al tempo stesso anche ingenue, capaci di soffrire molto ma anche di rallegrarsi presto. Ho sempre provato simpatia per i miei colleghi uomini o
donne
perché condivido tante loro ansie.
Liliana Cavani
Cit. da
stateofmind.it, intervista, 24 giugno 2015
Frasi di Liliana Cavani
Noi sappiamo che non tutti gli uomini furono creati eguali, nel senso che molta gente vorrebbe farci credere: sappiamo che vi sono persone più intelligenti di altre, più capaci di altre per natura, uomini che riescono a guadagnare più denaro,
donne
che fanno dolci migliori, individui dotati di qualità negate invece alla maggioranza degli uomini. Ma c'è una cosa, nel nostro paese, di fronte alla quale tutti gli uomini furono davvero creati uguali: un'istituzione umana che fa di un povero l'eguale di Rockefeller, di uno stupido l'eguale di Einstein, e di un ignorante l'eguale di un rettore di università. Questa istituzione, signori, è il tribunale.
Atticus
Dal film:
Il buio oltre la siepe
Scheda film e trama
Frasi del film
Vorrei si superasse il concetto di uguaglianza e di difesa dei diritti di base
[delle
donne
]
. È necessario un totale cambio di rotta, uno spostamento dal patriarcato al matriarcato: il solo modo in cui gli ideali per i quali ci battiamo ancor oggi, dopo che lo hanno fatto già le nostre nonne, cessino di essere solo idee astratte e diventino fatti, realtà quotidiana.
Shailene Woodley
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 12 marzo 2017
Frasi di Shailene Woodley
Le
donne
si stanno facendo sentire in ogni parte del mondo. Sono ottimista per il futuro.
Shailene Woodley
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 12 marzo 2017
Frasi di Shailene Woodley
Conosco un sacco di uomini che se la fanno con
donne
sposate, ma tu sei l'unico che rapina un negozio per dare una mano al marito. Sei pazzo.
Shannon
Dal film:
Drive
Scheda film e trama
Frasi del film
Scusate, ho un piccolo problema. Un piccolo problema a casa. Un piccolo problema domestico. Niente di allarmante. Solo un piccolo problema di
donne
. Salve.
[Vomita]
Non fateci caso. È un trucco economico. Chiunque può farlo. Gliel'ho insegnato io. Piccole stronze ingrate, non trovate? Posso chiedervi una cosa? Siete tutta gente di chiesa. Posso davvero chiedervi una cosa? Pensate che Dio sapesse cosa stava facendo quando ha creato la donna? Eh? No, merda! Voglio proprio saperlo! O pensate che sia solo un altro dei suoi piccoli errori, come i maremoti, i terremoti e le inondazioni? Pensate che le
donne
siano una cosa così?
[Vomita di nuovo]
Qual è il problema? Non pensate che Dio faccia errori? Certo che li fa! Tutti li facciamo! Solo che quando noi li commettiamo, li chiamiamo male. Invece, Dio li chiama natura!
[Ride]
Quindi, cosa pensate? Le
donne
sono un errore? O le ha create per noi con uno scopo preciso? Perché voglio saperlo! Voglio proprio saperlo! Perché se è un errore, magari possiamo fare qualcosa. Trovare una cura! Inventare un vaccino! Irrobustire il nostro sistema immunitario!
[Ridacchia]
. Fare un po' di esercizio. Tipo, fai 20 flessioni al giorno e le
donne
non saranno mai più un problema!
Daryl Van Horne
Dal film:
Le streghe di Eastwick
Scheda film e trama
Frasi del film
Questo è soltanto un altro esempio di un mondo dominato dal maschio in ogni settore e della repressione delle
donne
per i suoi egoistici propositi. Che paraculo sono questi uomini, non trova? Non occorre che risponda. Hanno paura. Quando si confrontano con
donne
di indubbia forza, gli si smoscia! E allora, che fanno? Le chiamano streghe, le bruciano, le torturano, finché ogni donna ha paura. Ha paura di sé, ha paura della paura degli uomini: quella di perdere la loro erezione!
Daryl Van Horne
Dal film:
Le streghe di Eastwick
Scheda film e trama
Frasi del film
Pubblico
: Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show!
Fabulous
: Ehi, ehi, allora io me ne vado.
Pubblico
: Vogliamo lo show!
Willie
: Ma che fregatura.
Curtis
: Ehi! La conoscete "Minnie l'impicciona"?
Murph
: Io conoscevo una certa "Minnie la battona".
Curtis
: No! La canzone "Minnie l'impicciona"!
Steve
: Sì, e allora?
Curtis
: Suonatela! Hey folks here's the story 'bout Minnie the Moocher / She was a lowdown hoocie coocher / She was the roughest toughest frail / But Minnie had a heart as big as a whale / Hidehidehidehi (Hidehidehidehi) / Hodehodehodeho (Hodehodehodeho) / Hedehedehedehe (Hedehedehedehe) / Hidehidehideho (Hidehidehideho) / She messed around with a bloke named Smokie / She loved him though he was cokey / He took her down to Chinatown / and he showed her how to kick the gong around / Hidehidehidehi (Hidehidehidehi) / Whoah (Whoah) / Hedehedehedehe (Hedehedehedehe) / A hidehidehideho (Hidehidehideho) / She had a dream about the King of Sweden / He gave her things that she was needin' / He gave her a home built of gold and steel / A diamond car with platinum wheels / A hidehidehidehidehidehidehi (Hidehidehidehidehidehidehi) / Hodehodehodehodehodehodeho (Hodehodehodehodehodehodeho) / ... (...) / ... (...)
Elwood
: Un po' di mastice. Tipo extra-forte.
Jake
: Che diavolo stai facendo?
Elwood
: In questa bomboletta ci sono quindici once pressurizzate di puro, non adulterato isopropil-monosolfato di butano. Mischiato all'ossigeno e un po' di calore provocherà una rapida espansione.
Curtis
: ... Hidehidehidehi (Hidehidehidehi) / Hodehodehodeho (Hodehodehodeho) / Hedehedehedehe (Hedehedehedehe) / Hidehidehideho (Hidehidehideho) / Poor Min, poor Min, poor Minnie.
Daniel
: Okay, è il momento! Forza!
Mercer
: Aspettate, non li ho mai sentiti cantare questi ragazzi. D'accordo?
Mount
: D'accordo. Tanto ormai non ci scappano.
Mercer
: Coraggio, sorvegliate tutte le uscite! Andiamo, forza, sbrigatevi! Seduti! Chi vuole un Orange Whip? Un Orange Whip? Orange Whip? Tre Orange Whip.
Donne
: Aaah! Aiuto!
Jake
: Permesso...
Elwood
: Comode, signorine. Comode.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Jake
: Voialtri entrate e mangiate un boccone. Io devo fare una telefonata.
Fabulous
: Ah... con questa telefonata ci procurerai il primo contratto?
Jake
: Ti ho mai mentito?
Matt
: Eh, eh, eh!
Elwood
: Come la mettiamo, Jake? Non ce l'abbiamo, il contratto.
Jake
: Quanti soldi hai?
Elwood
: Devo avere un ventino.
Jake
: Per la telefonata basta. Andiamo. Che ci fai qui, Elwood?
Elwood
: Hai detto che dobbiamo telefonare.
Jake
: Ho detto che io devo telefonare.
Elwood
: E a chi devi telefonare?
Jake
: Ti ricordi Maurie Sline?
Elwood
: Sline? L'agente teatrale? Che lo chiami a fare?
Jake
: Beh, ci ha rimediato un sacco di volte dei bei lavori. Il contratto con Morgan Park, quello con Tic Tock... Io gli ho rimediato le
donne
, è lui in debito.
Elwood
: Va bene, provaci. Ehi, Jake! Qui ci saranno un centinaio di dollari in monetine!
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Folla
: Ficcatevi la svastica nel culo!
Capo Nazista
: Uomini bianchi,
donne
bianche: la svastica attende tutti voi.
Folla
: Maledetti!
Capo Nazista
: Il sacro e antico simbolo della vostra razza dall'inizio dei tempi.
Folla
: Provocatori!
Capo Nazista
: L'ebreo sta usando il negro come muscolo contro di voi.
Folla
: Non vi vogliamo sentire!
Polizia
: Fermi, state indietro! Fermi!
Capo Nazista
: E per voi non ci sarà nessuno scampo.
Folla
: Andateci voi nei campi di concentramento, porci!
Capo Nazista
: Allora, cosa hai intenzione di fare, uomo bianco?
Folla
: Fatevi massacrare come avete ammazzato quella gente!
Capo Nazista
: Startene con le mani in mano?
Folla
: Andatevene!
Capo Nazista
: Rifletti bene.
Folla
: Assassini! Nelle camere a gas! Figli di puttana! Siete dei bastardi!
Capo Nazista
: Devi unirti a noi, i membri del partito socialista americano dei bianchi. Un organizzazione di uomini dalla pelle bianca...
Folla
: Maledetti!
Capo Nazista
: ... rispettosa della legge...
Folla
: Assassini!
Capo Nazista
: ... esattamente come voi.
Folla
: Criminali! Siete dei bastardi!
Capo Nazista
: Giuro fedeltà ad Adolf Hitler!
Nazisti
: Giuro fedeltà ad Adolf Hitler!
Capo Nazista
: Il Fuhrer immortale della nostra razza.
Nazisti
: Il Fuhrer immortale della nostra razza.
Capo Nazista
: All'ordine che egli rappresenta.
Nazisti
: All'ordine che egli rappresenta.
Capo Nazista
: Una sola grande causa.
Nazisti
: Una sola grande causa.
Capo Nazista
: Sacra ed invincibile.
Nazisti
: Sacra ed invincibile.
Jake
: Ehi, che sta succedendo?
Nazisti
: La speranza e il futuro della razza ariana.
Agente
: Quei figli di puttana hanno vinto il processo e fanno una dimostrazione.
Nazisti
: Heil Hitler!
Jake
: Quali figli di puttana?
Agente
: Quegli stronzi del partito nazista.
Elwood
: I nazisti dell'Illinois.
Jake
: Io li odio, i nazisti dell'Illinois.
Capo Nazista
: Heil Hitler!
Nazisti
: Heil Hitler!
Folla
: Avete rotto i coglioni! Via! Via! Adesso basta!
Polizia
: Indietro! State indietro!
Nazisti
: Via! Via!
Capo Nazista
: Gruppenfuehrer!
Gruppenfuehrer
: Sì signore!
Capo Nazista
: Gruppenfuehrer...
Gruppenfuehrer
: Sì signore!
Capo Nazista
: Prendi il numero di targa di quella macchina.
Gruppenfuehrer
: Sì signore!
Capo Nazista
: Dobbiamo eliminarlo, quel figlio di puttana.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Elwood
: Dico solo che dobbiamo trovare come procurarci quei soldi onestamente.
Jake
: Potrebbe essere un problema.
Elwood
: Come dice la Pinguina, dobbiamo muoverci verso la redenzione. Dobbiamo andare in chiesa.
Jake
: Dobbiamo redimerci. Dobbiamo andare in chiesa. Stronzate.
Elwood
: Andiamo.
Cerimoniere
: E ora, fratelli, il sermone di oggi sarà tenuto dal nostro amato reverendo Cleophus James!
Reverendo Cleophus James
: Voglio... voglio raccontarvi cosa mi è capitato. Al mio risveglio, stamattina, ho udito uno strano rumore. Al mio risveglio, stamattina, ho udito uno strano rumore. Sapete che cos'era? Era uno scampanellio, di migliaia di anime perdute. E sto parlando delle anime di
donne
e di uomini che sono dipartiti da questa vita. Dove sono quelle anime perdute e tormentate che vagano invisibili sulla terra? Cercando la luce divina che ormai non troveranno? Perché è troppo tardi, troppo tardi sì!, troppo tardi perché possano vedere di nuovo la luce che un tempo hanno scelto di non seguire! Fratelli, io vi dico: non vi perdete quando arriva la vostra ora! Poiché il giorno del Signore arriva come un ladro nella notte! Amen! Siete pronti?
Well, well, well... Let us all (All go back) / To the Old (Old landmark) / Let us all to the Old (All go back Old Landmark) / Let us stay in the service of the Lord / Jesus, ohh! (He's my Lord, oh, my Lord) / Let us preach of the Old / At the... (Hey! Hey!) / Landmark / Praise the Lord, well! / Let us preach, at the Old / Preach the Word, all the way / Yeah, preach / Preach the Word, all the way / Do it, know it, fell it (All people) / People, people, well (Preach the Word) / Let us preach, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / People, now / Brothers, sisters / Yeah, Lord, Yeah, Lord, Yeah, Lord, Yeah, Lord / Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh / Oh, Lord / Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh / Oh, child...
Elwood
: Jake, ti senti bene?
Jake
: La banda! La banda!
James
: Tu hai visto la luce!
Jake
: La banda! La banda!
James
: Tu hai visto la luce!
Elwood
: Quale luce?
James
: Lui ha visto la luce!
Jake
: Sì! Sì! Gesù Cristo ha compiuto il miracolo! Ho visto la luce! La banda, Elwood! La banda!
Elwood
: La banda? La ba... La banda. La banda!
James
: Ringraziamo Iddio!
Elwood
: Che il Signore benedica gli Stati Uniti d'America! La banda! La banda! La banda! La banda! La banda!
James
: Well / Let us all, to the Old (All go back, Old Landmark) / Let us all, to the Old (All go back, Old Landmark) / Turnin', yearnin', learnin', burnin' / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Let us stay in the service of the Lord
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Scelgo sempre
donne
brutte, così quando finisce non soffro.
Lorenzo Coppetti
Dal film:
Immaturi
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi perdonerete l'emozione, ma la scelta che avete compiuto eleggendo per la prima volta una donna alla Presidenza di questa Assemblea, rappresenta per me una responsabilità che non posso celare dietro nessun preambolo di circostanza. Un onore oltre che, come detto, una responsabilità che sento doveroso condividere proprio con tutte quelle
donne
che, con le loro storie, azioni, esempio, impegno e coraggio, hanno costruito l'Italia di oggi. Un grande Paese democratico e liberale, in cui nessun obiettivo e nessun traguardo è più precluso.
Maria Elisabetta Alberti Casellati
Cit. da
Discorso di insediamento alla Presidenza del Senato della Repubblica, 24 marzo 2018
Frasi di Maria Elisabetta Alberti Casellati
Violet Sanford
: Senti, lo so che ci conosciamo da pochi giorni, ma ti devo dire una cosa... tu puzzi, puzzi da morire!
Kevin O'
Donne
ll
: Ah, sì? Be', anche tu... avrei voluto salutarti con un bacio, ma potrei vomitare.
Violet
: Come siamo raffinati!
[Kevin annuisce]
Allora... buonanotte.
Kevin
: Buongiorno. Ehm... io avrei cambiato idea riguardo a quel bacio, credo che dovremmo provarci.
[si baciano]
Be', tanti cari saluti.
Violet
: Tanti cari saluti?
Kevin
: Già, nel panico non sapevo cosa dire.
Dal film:
Le ragazze del Coyote Ugly
Scheda film e trama
Frasi del film
Da sempre il rap ha messo in scena
donne
forti, capaci di spaccare quanto i loro colleghi maschi.
[...]
ci spingono a essere brave ma non troppo, combattive ma femminili. È vera quella cosa che siamo sempre spinte a competere l'una contro l'altra, soprattutto noto che in Italia non c'è una grande solidarietà tra le
donne
. Per esempio, all'estero appena una nuova artista si fa notare con un buon pezzo viene subito contattata per collaborare con altre artiste. Qui scatta subito la competizione.
Baby K
Cit. da
rockit.it, intervista, 24 marzo 2014
Frasi di Baby K
Per me
donne
e uomini sono uguali. Ora, possiamo fingere quanto vogliamo, ma prima o poi i ragazzi ci arrivano! Il sesso esiste in tv, in radio, non è tabù, non bisogna vergognarsene.
Baby K
Cit. da
rockit.it, intervista, 24 marzo 2014
Frasi di Baby K
Da sempre sono appassionata di musica, ma non mi sono mai preoccupata di essere una donna nel mondo del rap. Tutte queste caratteriste, dell'avere un carattere vincente e forte, sono tutte cose che mi hanno fatto notare altri. Erano gli stessi rapper o amanti del genere che hanno iniziato a scrivermi su Myspace, dicendo che ci voleva una come me, perché non è possibile che una donna rappasse o cantasse solo di cuori spezzati, quindi da parte di chi è nella scena hip hop non ho mai ricevuto nessun tipo di offesa. Io competo con uomini e
donne
, per amore del rap. Solo dopo, durante la stesura di "Sparami", ho riflettuto sul ruolo della donna nella scena musicale italiana. Non sopporto più i giornalisti che fanno distinzione, è lì che manca la parità! Per me vince chi spacca.
Baby K
Cit. da
rockit.it, intervista, 24 marzo 2014
Frasi di Baby K
Non voglio creare competizione. Specie tra
donne
, metterci una contro l'altra non mi piace.
Baby K
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 4 luglio 2018
Frasi di Baby K
Verso le
donne
[nel rap]
c'è una diffidenza in partenza, come in tutti i settori, ma nel mio caso i fatti parlano. Ho raggiunto così tanti traguardi che, ancora oggi, pensando al mio curriculum mi sorprendo e dico: Hey, ma quella sono io!
Baby K
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 4 luglio 2018
Frasi di Baby K
Ho incontrato varie volte Tiziano Ferro a Latina. Di notte. Al forno notturno dove si mangia la pizza rossa che gronda olio. Ricordo che una volta mi disse una frase. Ero un po' abbacchiato quella volta. E siccome la signora del forno mi ha visto varie volte mi ha chiesto perché ero triste e lui che era in fila davanti a me si gira e mi dice "lascia perdere le
donne
". Mi ha detto anche altre cose, ma quella mi è rimasta impressa.
Edoardo D'Erme (Calcutta)
Cit. da
repubblica.it, intervista, 23 novembre 2015
Frasi di Edoardo D'Erme (Calcutta)
Non dimenticare che vivi in mezzo agli animali
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i cavalli i gatti i topi di fogna
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bruni cometa donna di Salomone tremendo
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campo a bandiere spiegate,
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non dimenticare il cane dalla lingua e la coda
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d'armonie dell'irreale né il ramarro il merlo
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l'usignolo la vipera il fuco. O ti piace pensare
|
che vivi fra uomini puri e
donne
|
di virtù che non toccano
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l'urlo della rana in amore, verde
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come il più verde ramo del sangue.
|
Gli uccelli ti guardano dagli alberi e le foglie
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non ignorano che la Mente è morta
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per sempre, la sua reliquia sa di cartilagine
|
bruciata di plastica corrotta; non dimenticare
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di essere abile animale e sinuoso
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che violenta torrido e vuote tutto qui
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sulla terra prima dell'ultimo grido
|
quando il corpo è cadenza di memorie accartocciate
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e lo spirito sollecita alla fine eterna:
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ricorda che puoi essere l'essere dell'essere
|
solo che amore ti colpisca bene alle viscere.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Solo che amore ti colpisca
Frasi di Salvatore Quasimodo
Una sera: nebbia, vento,
|
mi pensai solo: io e il buio.
|
|
Né
donne
; e quella
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che sola poteva donarmi
|
senza prendere che altro silenzio,
|
era già senza viso
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come ogni cosa ch'è morta
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e non si può ricomporre.
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|
Lontana la casa,
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ogni casa che ha lumi di veglia
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e spole che picchiano all'alba
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quadrelli di rozzi tinelli.
|
|
Da allora
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ascolto canzoni di ultima volta.
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Qualcuno è tornato, è partito distratto
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lasciandomi occhi di bimbi stranieri,
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alberi morti su prode di strade
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che non m'è dato d'amare.
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|
Ognuno sta solo sul cuor della terra
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trafitto da un raggio di sole:
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ed è subito sera.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Solitudini
Frasi di Salvatore Quasimodo
Le perle sono come le favole dei poeti: un malanno trasformato in bellezza, e allo stesso tempo trasparente e opaco, segreti dal profondo portati alla luce per piacere alle giovani
donne
, che vi riconoscono i più profondi segreti racchiusi nel proprio cuore.
Karen Blixen
Cit. da
Capricci del destino - Il pescatore di perle
Frasi di Karen Blixen
Agafija Fedoseevna aveva una scuffia sul capo, tre verruche sul naso, e una vestaglia color caffè a fiori gialli. I suoi fianchi parevano un mastello, e perciò ritrovarne la cinta sarebbe stato arduo altrettanto come vedersi il naso senza lo specchio; le gambe le aveva assai corte, e a foggia di due cuscini. Spettegolava, e mangiava barbabietole lesse al mattino, e possedeva l'arte di leticare in modo perfetto; e nel corso di tutte queste molteplici cure mai un solo momento il suo viso cambiava espressione; cosa di cui, per solito, sono capaci soltanto le
donne
.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Mirgorod
Frasi di Nikolaj Gogol
Era difficile descrivere il sentimento che lo colse alla vista della prima città italiana, la magnifica Genova. Si innalzarono su di lui i suoi campanili policromi, le chiese rigate di marmo bianco e nero e tutto il suo anfiteatro turrito che all'improvviso lo circondò da ogni parte, nella sua raddoppiata bellezza, quando il piroscafo giunse al molo. Non aveva mai visto Genova prima di allora. Quel gioco di case, chiese e palazzi dai mille colori nell'aria tersa di un cielo che brillava di un incredibile azzurro, era unico. Sceso sulla riva, si ritrovò all'improvviso nelle buie viuzze lastricate, strette e meravigliose, con in alto un'esile striscia di cielo azzurro. Lo colpì questa vicinanza tra le case, alte, enormi, l'assenza del rumore delle carrozze, le piccole piazzette triangolari e tra di loro, simili a stretti corridoi, le linee sinuose delle vie, riempite dalle botteghe degli argentieri e orafi genovesi. I pittoreschi veli di pizzo delle
donne
, appena mossi dal tiepido scirocco; le loro camminate decise, il fragoroso vocio nelle vie; le porte aperte delle chiese, l'odore di incenso che ne usciva, tutto ciò fece soffiare su di lui una brezza di cose lontane e passate.
[...]
In poche parole, egli ripartì da Genova con il ricordo di una bellissima sosta: era lì che aveva ricevuto il primo bacio dell'Italia.
Nikolaj Gogol
Frasi di Nikolaj Gogol
Manca oggi una filosofia della tecnologia. C'è la filosofia della scienza che si occupa di massimi sistemi. Ma manca una filosofia della tecnologia che spieghi come tutta questa rivoluzione ci ha permesso di studiare, di vivere sani, di avere un reddito più alto, di liberare uomini e
donne
da sudditanze antiche e soprattutto ci ha permesso di creare delle società che sono competitive in un mondo in cui conta la capacità di essere innovatori per riuscire a vincere la concorrenza. Dunque è importante che i politici sappiano gestire questa società moderna.
Piero Angela
Cit. da
corriere.it, intervista, 29 giugno 2018
Frasi di Piero Angela
Credo che le
donne
siano pazze a pensare di essere uguali agli uomini.
Sono di molto superiori, da sempre.
Qualunque cosa tu dia a una donna, lei la migliora.
Se le dai dello sperma, lei ti dà un bambino.
Se le dai un'abitazione, lei crea una casa.
Se le dai del cibo, lei ti darà un pasto.
Se le dai un sorriso, lei ti darà il suo cuore.
Le
donne
moltiplicano e migliorano i doni che ricevono.
William Golding
Commenti:
2
Frasi di William Golding
Voglio intervenire per potenziare i consultori così di cercare di dissuadere le
donne
dall'abortire. Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà.
Lorenzo Fontana
Cit. da
Corriere.it, 2 giugno 2018
Frasi di Lorenzo Fontana
Di
donne
in gamba, brave, determinate e capaci, nel lavoro e in politica, per fortuna ce ne sono tante. La Boldrini non è una di quelle.
[post su Facebook del 25 luglio 2016]
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
Il matrimonio è fra un uomo e una donna e i figli nascono da un uomo e da una donna. Senza la famiglia fondata su una mamma e su un papà la società finisce... Quel libro presenta ai bambini l'unione di due
donne
come modello della nuova famiglia
[...]
Quel testo genera confusione e senza limitare la libertà di alcuno ritengo che non sia appropriato finisca in mano a bimbi di 6 anni con concetti complessi come la fecondazione artificiale.
[Il Fatto Quotidiano.it, 11 febbraio 2012]
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
Uso i mezzi a Milano da vent'anni e vista l'arroganza, la maleducazione e la violenza che regnano, così come una volta c'erano i posti riservati ai reduci, agli invalidi e alle
donne
incinte, avanti di questo passo fra dieci anni se non si interviene ci saranno posti o vagoni riservati ai milanesi e alle persone perbene. Se non si mette un limite all'immigrazione arriveremo a questo.
[Corriere della Sera, 7 maggio 2009]
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
Gli Esseni sono dunque Giudei di nascita, ma più degli altri sono legati da un affetto reciproco. Essi respingono il piacere come un vizio e al contrario considerano virtù la continenza e il controllo delle passioni. Per se stessi disdegnano il matrimonio ma accolgono i figli altrui quando sono ancora in tenera età per avviarli agli studi: li considerano come parenti e imprimono in loro le proprie abitudini. Fanno così non certo con l'intenzione di abolire il matrimonio e d'interrompere la prosecuzione della specie, ma per guardarsi dalla lascivia delle
donne
. Essi inoltre disprezzano la ricchezza e mettono ammirevolmente in comune i loro beni, ragion per cui sarebbe impossibile trovare qualcuno che spicca sugli altri perché più ricco.
Porfirio
Cit. da
De abstinentia
Frasi di Porfirio
È probabilmente per questa sua indifferenza, questo fatalismo, che Marat non rimane negli annali come il suo talento gli avrebbe concesso. In un mondo in cui il professionismo richiede ormai devozione assoluta, Marat è stato capace di vivere come un tipo bizzarro, ma dilettante. Oltre alle risse, delle quali portava spesso i segni, rifiutandosi di entrare nei dettagli, oltre l'ovvia passione per il gioco d'azzardo, rimane l'invenzione delle safinette, gruppi di giovani
donne
affascinate, e da lui finanziate.
[la Repubblica, 22 novembre 2009]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
365 Grazie a mia moglie
[...]
Lo dico a me stesso per dirlo a tutti i mariti: l'Italia la ribaltiamo come un calzino partendo dalle nostre famiglie e dalle
donne
, madri o moglie che siano, che le tengono in piedi.
Danilo Toninelli
Cit. da
Post su Facebook, 8 marzo 2017
Frasi di Danilo Toninelli
Ed eccoci qui oggi per una dichiarazione di voto utile solo a far giungere ai cittadini la voce di chi vuole difendere la Costituzione dalla camicia di forza che gli state mettendo.
[...]
Come non ricordare le parole del capogruppo in Senato Zanda che nella sua dichiarazione di voto di poche settimane fa proprio sulle riforme diceva che le riforme ci permetteranno di ottenere flessibilità dall'Europa, (così disse Zanda). Avete capito bene? Il capogruppo del Pd al Senato ha affermato, in un'Aula parlamentare, che la storia democratica di questo Paese può allegramente essere cancellata per un misero zero virgola per cento di deficit. Siete così arroganti da credere di poter passare sopra decenni di lotte di
donne
e di uomini italiani che hanno combattuto per la democrazia di questo Paese. Tutto ciò per qualche miliardo di euro ed avete anche il coraggio di dichiararlo apertamente.
Danilo Toninelli
Frasi di Danilo Toninelli
Il socio anziano studiò il curriculum per la centesima volta e per la centesima volta non trovò niente da eccepire riguardo a Mitchell Y. McDeere, almeno sulla carta. Aveva intelligenza, ambizione, bell'aspetto. Ed era affamato: doveva esserlo per forza, con quei precedenti. Era sposato, come d'obbligo. Lo studio legale non aveva mai assunto un avvocato scapolo e disapprovava energicamente il divorzio, il correre dietro alle
donne
e l'abitudine all'alcol. Il contratto prevedeva un controllo antidroga. Era specializzato in diritto amministrativo, aveva superato l'esame di abilitazione al primo tentativo e aspirava a diventare avvocato fiscalista, il che era ovviamente un requisito importante per uno studio legale specializzato in questioni fiscali.
John Grisham
Cit. da
Il socio ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Mia madre ha pulito i bagni per un lungo periodo e ha visto un sacco di cose terribili, ma è sempre stata la forza della nostra famiglia. E ci sono
donne
del genere in tutto il paese - in tutto il mondo - che mostrano quel tipo di forza.
[My mom cleaned toilets for a long time, and she'd seen a lot of terrible things, but she was still the strength of our family. And there are women like that all across the country - all around the world - who show that type of fortitude.]
Dwayne Johnson
Frasi di Dwayne Johnson
Nella vita, naturalmente, occorre sempre questo equilibrio tra forza e gentilezza
[...]
. Gli individui che incontrano il maggior successo (e non solo con le
donne
) solitamente sono forti dentro e cortesi fuori.
È un po' come per il pianoforte. Ricordo sempre quello che mi diceva la mia vecchia insegnante di pianoforte: per avere un buon tocco occorrono dita di acciaio in guanti di velluto... Forse anche nella vita è così.
Piero Angela
Cit. da
Viaggi nella scienza
Frasi di Piero Angela
È molto interessante il fatto che anche tra gli omosessuali esista la stessa differenza che si può osservare tra gli eterosessuali: i maschi tendono ad avere moltissimi partner, anche centinaia, mentre le
donne
lesbiche tendono ad avere poche compagne
[...]
. Esiste cioè anche qui una tendenza alla "poligamia" da parte dei maschi e alla "monogamia" da parte delle femmine.
Piero Angela
Cit. da
Ti amerò per sempre
Frasi di Piero Angela
Carlo Angela, mio padre, era uno psichiatra e durante le persecuzioni razziali nascose nella clinica che dirigeva a San Maurizio Canavese ebrei, uomini e
donne
anche perseguitati, accogliendoli sotto falso nome. Li istruì su come fingersi falsi malati, facendoli passare per matti, e in questo modo li salvò.
Piero Angela
Frasi di Piero Angela
La vecchiaia (è questo il nome che gli altri le danno)
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può essere il tempo della nostra felicità.
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L'animale è morto o è quasi morto.
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Rimangono l'uomo e la sua anima.
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Vivo tra forme luminose e vaghe
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che non sono ancora le tenebre.
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Buenos Aires,
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che prima si lacerava in suburbi
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verso la pianura incessante,
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è diventata di nuovo la Recoleta, il Retiro,
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le sfocate case dell'Once
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e le precarie e vecchie case
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che chiamiamo ancora il Sur.
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Nella mia vita sono sempre state troppe le cose;
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Democrito di Abdera si strappò gli occhi per pensare;
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il tempo è stato il mio Democrito.
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Questa penombra è lenta e non fa male;
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scorre per un mite pendio
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e assomiglia all'eternità.
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I miei amici non hanno volto,
|
le
donne
sono quel che erano molti anni fa,
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gli incroci delle strade potrebbero essere altri,
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non ci sono lettere sulle pagine dei libri.
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Tutto questo dovrebbe intimorirmi,
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ma è una dolcezza, un ritorno.
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Delle generazioni di testi che ci sono sulla terra
|
ne avrò letti solo alcuni,
|
quelli che continuo a leggere nella memoria,
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a leggere e a trasformare.
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Dal Sud, dall'Est, dall'Ovest, dal Nord,
|
convergono i cammini che mi hanno portato
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nel mio segreto centro.
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Quei cammini furono echi e passi,
|
donne
, uomini, agonie, resurrezioni,
|
giorni e notti,
|
dormiveglia e sogni,
|
ogni infimo istante dello ieri
|
e di tutti gli ieri del mondo,
|
la ferma spada del danese e la luna del persiano,
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gli atti dei morti, il condiviso amore, le parole,
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Emerson e la neve e tante cose.
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Adesso posso dimenticarle. Arrivo al mio centro,
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alla mia algebra, alla mia chiave,
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al mio specchio.
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Presto saprò chi sono.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
Elogio all'ombra
Frasi di Jorge Luis Borges
Uomini,
donne
, bambini, vedove, orfani, genitori con prole, famiglie numerose ma non ricche ‐ poiché l'agricoltura richiede la forza di molte braccia ‐ sono costretti a lasciare le proprie case, senz'avere un posto in cui rifugiarsi, dopo avere svenduto per niente le loro povere cose. E dopo avere girovagato e speso tutto, che cosa resta loro da fare se non rubare ‐ per poi essere, giustamente, s'intende, giustiziati ‐ o darsi all'accattonaggio? A parte il fatto che anche per gli accattoni e per i vagabondi è previsto il carcere. Ed è inutile cercare lavoro, poiché non c'è più bisogno di loro.
Thomas More
Cit. da
Utopia
Frasi di Thomas More
Valentin
: Oooh! Uuuh! Ah! Ho un chiodo nella pancia. Va meglio. Fammi il favore di piantarla con quelle balle su
donne
bellissime in lacrime.
Molina
: Il cuore di Leni batteva così forte che i suoi seni gonfi balzarono fuori dalla profonda scollatura, come sensuali antipasti su un piatto d'argento. Aaah...
Valentin
: Oh, non farmi ridere, mi fa male.
Molina
: Toh, tieni questo morbido seno. Ah!
Valentin
: Uh, uh, uh, uh, uh!
Molina
: Ce n'è un altro, qua.
Valentin
: Uh, uh, uh, uh!
Molina
: Nei locali eleganti si servono in coppia.
Valentin
: Oh, oh, oh, oh! Il buiolo! Presto! Oh, no! Ah! Ah... Oh!
Molina
: Cristo, che puzza!
Valentin
: Scusami. Non sai quanto sto male.
Molina
: Butta fuori tutto. Non può puzzare più di quello che puzza ora.
Valentin
: Oh... Oddio, non ce la faccio più.
Molina
: Hai superato di peggio. Molto peggio.
Valentin
: Mi vergogno tanto.
Molina
: Non sei tu quello che diceva sempre: prendila da uomo? Comportati da uomo.
Valentin
: Non ce la faccio. Non mi sopporto in questo stato.
Molina
: Lèvati i calzoni. Presto. Andiamo, andiamo! Copriti con l'asciugamano. Ecco. Perché devi tormentarti sempre? Non agitarti, stai calmo. Ecco, prima questo... e poi l'altro... Ecco, così. Okay. Ecco. Ecco, mettiti questa.
Valentin
: No, è... è tua.
Molina
: No, non è mia, è nostra. Ora cerca di pulirti. Va bene. C'è ancora un po' qui... e qui.
Valentin
: Gesù, ma non ti faccio schifo?
Molina
: Mi si spezza il cuore a vederti così. Ecco, ho quasi finito. Bene. Ora lèvati la camicia.
Valentin
: No, va bene così.
Molina
: Dietro è sporca. Per favore. Fatto. Guarda che roba. Okay, ora... cerca di stare in piedi.
Valentin
: No, puzzo.
Molina
: La mia doccia settimanale è domani. Per mezzogiorno avrai tutto pulito. Ecco, così. Così. Sei completamente avvolto come un neonato.
Valentin
: Veramente non ti fa schifo?
Molina
: Mettiti giù. Ecco, bravo. Non vorrai prendere freddo. Eh, che peccato che non ho più borotalco. Ti senti comodo?
Valentin
: Sì, ho solo freddo.
Molina
: Ti farò una bella tazza di tè. Ti farà bene. Attento, è bollente, ti scotterai!
Valentin
: Sinceramente sei molto gentile. Non so che cosa dire.
Molina
: Non scottarti. Eh, uhm... questa ti è caduta dalla camicia.
Valentin
: Su, leggila pure. So che sei curioso.
Molina
: No, leggo solo lettere d'amore. Io di politica non ne so niente.
Valentin
: È della mia ragazza. Si chiama Lidia.
Molina
: Non si chiama Marta?
Valentin
: Che ne sai tu di Marta?
Molina
: Mentre dormivi ripetevi sempre il suo nome.
Valentin
: Che cos'altro dicevo?
Molina
: Nient'altro.
Valentin
: Questa lettera è di Lidia. È la mia ragazza nel Movimento.
Molina
: Ha una calligrafia da bambina.
Valentin
: Non ha avuto una grande educazione. Ti voglio dire la verità: sotto la tortura, ogni volta che mi sentivo vicino alla morte, era a Marta che rivolgevo il pensiero, e lei mi salvava. Tutto il corpo mi doleva, ma non mi importava.
Molina
: Com'è?
Valentin
: Lei è molto fine. Alta borghesia. Ha quello che vuole. Denaro, bellezza, educazione. Libertà. Io sono un vero ipocrita, come tutti quei porci classisti. Devo ammettere che mi faceva comodo un posto sicuro dove stare quando ero costretto a nascondermi. Finché un bel giorno le dovetti parlare anche della mia seconda vita. Lei si limitò ad ascoltarmi in silenzio, come se già lo sapesse. Poi mi chiese di lasciare il Movimento. Ma come facevo a restare inattivo, quando i miei amici sparivano, ogni giorno? Capivo che aveva ragione, ma non avevo scelta. Così ancora una volta non seppi che cosa dirle.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Prendine un po'. È delizioso.
Valentin
: No, grazie.
Molina
: Che cos'hai? Non ti piace?
Valentin
: Certo che mi piace, ma no grazie.
Molina
: Ma... prendine un po'. C'è ancora molto tempo prima di colazione.
Valentin
: Non voglio lasciarmi viziare.
Molina
: Pensi davvero che mangiando quest'avocado diventerai debole e viziato? Goditi ciò che ti offre la vita.
Valentin
: Quello che a me offre la vita è la lotta. Quando ci si dedica a questo, il piacere diventa secondario.
Molina
: La tua ragazza la pensa allo stesso modo?
Valentin
: Come sai che ho una ragazza?
Molina
: È... è una cosa normale, naturale. Tutti e due evitate il piacere?
Valentin
: Lei sa ciò che realmente conta. Sa che la cosa più importante è servire una causa veramente nobile.
Molina
: Quale causa sarebbe quella che non ti permette di mangiare l'avocado?
Valentin
: Molina, tu non potrai mai capire.
Molina
: Beh, io una cosa la capisco. Ti offro metà del mio prezioso avocado e tu me lo getti in faccia!
Valentin
: Non fare così! Sembri proprio un...
Molina
: Sembro cosa? Dillo. Dillo. Una donna, vuoi dire? Che c'è di male ad essere come una donna? Perché solo le
donne
dovrebbero essere sensibili? Perché non un uomo, o un cane, o un frocio? Se ci fossero più uomini a comportarsi come
donne
non ci sarebbe tanta violenza come quella.
Valentin
: Forse in questo hai ragione.
Molina
: Ah, che bello! Per una volta ho ragione anch'io!
Secondino
: Molina, oggi è la tua giornata buona. Il Direttore ti vuole parlare.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Luis Alberto Molina
: Lei è... beh, lei è... in un certo senso, un po'... strana. È una cosa che risalta subito. Non è una donna come tutte le altre. Sembra... chiusa, perduta in se stessa. Sola. In un mondo che si porta profondamente dentro, ma circondato da un altro mondo, di gran lusso. Un sontuoso boudoir, il letto di raso trapuntato, tende di chiffon... Dalla sua finestra puoi vedere la torre Eiffel. Eh... Improvvisamente la cameriera le porta una scatola confezionata come un regalo, omaggio di un ammiratore. Lei è una diva di cabaret di altissimo livello. Apre la scatola: è un bracciale di diamanti. Ma lo rimanda indietro. Gli uomini sono veramente ai suoi piedi. Ne ha conosciuti molti, ma non quello che aspetta da tutta la vita, un vero uomo. La governante le ha preparato il bagno di schiuma. La diva prende un asciugamano, e se lo avvolge intorno ai capelli, come un turbante. Le sue unghie sono tinte in un rosa pesca, si slaccia la camicia di taffetà, e la lascia scivolare lentamente lungo le sue cosce, fino al pavimento di piastrelle. La sua pelle scintilla. La snella caviglia si infila nell'acqua profumata, poi si immergono le sue gambe sensuali, e infine l'intero suo corpo è accarezzato dalla schiuma.
Valentin Arregui
: Te l'avevo detto, non voglio descrizioni erotiche.
Molina
: Come vuoi, ma lei è una donna incantevole, capisci cosa voglio dire? Voglio dire... la più incantevole donna del mondo...
Valentin
: Sì, sicuro!
Molina
: Sicuramente! Una figura perfetta! Lineamenti classici, ma con questi grandi occhi verdi.
Valentin
: Sono neri.
Molina
: Sono io quello che ha visto il film, ma se è questo che vuoi, grandi occhi neri. Dolci occhi, teneri occhi, ma bada bene: vedono tutto, ogni cosa. Non gli puoi nascondere niente. Nonostante sia sempre solitaria, tiene gli uomini a distanza.
Valentin
: È probabile che le puzzi il fiato, qualcosa del genere, ah, ah, ah!
Molina
: Se vuoi fare lo spiritoso su un film che mi ha affascinato, non c'è motivo di continuare!
Valentin
: D'accordo, d'accordo, prosegui.
Molina
: Magia! Siamo a Parigi. Truppe. Marciano allineate proprio sotto l'Arc de Triomphe. Sono magnifici soldati. E... le ragazze francesi applaudono vedendoli passare. Poi... ci troviamo in un tipico vicolo parigino senza uscita, di quelli... di quelli... di quelli in salita su per la collina. E ci sono dei Francesi dall'aspetto molto strano. Non quei tipici Francesi con il basco. Eh... scaricano un camion. Siamo in tempo di guerra, naturalmente, e le scatole contengono prelibatezze di contrabbando, come carne in scatola, formaggi squisiti, pesche sciroppate...
Valentin
: Non parlarmi di roba da mangiare!
Molina
: Non ho nominato né prosciutti né paté.
Valentin
: Dico sul serio: niente roba da mangiare e niente
donne
nude.
Molina
: Hai ancora le vertigini?
Valentin
: È la schiena.
Molina
: Hai di nuovo perso sangue. Guarda la camicia: è tutta bagnata.
Valentin
: È solo sudore, ho avuto un altro attacco di febbre.
Molina
: Che... ne pensi del mio racconto? Non è fantastico?
Valentin
: Fa passare il tempo.
Molina
: Vorresti dire che ti piace?
Valentin
: Non aiuta nessuna grande causa, però mi sembra tutto a posto.
Molina
: Maria benedetta, ma non mi sai dire altro? Devi avere studiato filosofia politica a scuola!
Valentin
: Si dice "scienze politiche"; e la risposta è no, ho studiato giornalismo.
Molina
: Quindi puoi apprezzare una buona storia.
Valentin
: Mi è facile smascherarne il meccanismo.
Molina
: So che non è una di quelle cose terribilmente intellettuali alle quali devi essere abituato, è solo... una storia romantica, ma tanto bella... Ora, a un tratto, questo convoglio militare avanza. Meravigliosi soldati tedeschi catturano quei loschi contrabbandieri, sorprendendoli in flagrante. Li arrestano tutti. Però, in disparte, è parcheggiato un camioncino, con due partigiani francesi della Resistenza, che spiano i Tedeschi. Uno, zoppo, e uno mezzo sordo.
Valentin
: Aspetta un minuto: i tipi loschi arrestati dai Tedeschi...
Molina
: Sì?
Valentin
: Perché dici che non sembravano Francesi?
Molina
: Non sembravano Francesi. Sembravano... Turchi. Non sono sicuro, ma avevano quei berretti... sai quei berretti che portano, fatti così... Turchi. Come i fez.
Valentin
: Quei berretti... erano yarmulkas. Non capisci che questo è uno sporco film antisemitico?
Molina
: Oh, andiamo!
Valentin
: Aspetta! Dev'essere stato un film tedesco, no?
Molina
: Non lo so. È stato anni fa. Senti, io non spiego i miei film: sciupa tutta l'emozione.
Valentin
: Dev'essere stato un film di propaganda nazista, fatto tutto durante la guerra...
Molina
: Non lo so... quello era solo lo sfondo. Qui comincia la parte più importante, quella che riguarda gli amanti. Divina...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Joseph
: E il tizio biondo con la giacca di pelo di cammello? Anche lui è molto distratto?
Georgette
: Perché anche lui?
Joseph
: Perché anche lui è tornato tre volte nel pomeriggio. 13 e 12. Pelo di cammello. 14 e 50. Pelo di cammello. 16 e 21. Pelo di cammello...
Georgette
: Ma smettila! Smettila! Mi stanno tornando le macchie rosse. Guarda! Ecco, mi guardi, signora Suzanne! Le mie macchie rosse sono tornate! Questo mi fa impazzire!
Suzanne
: Non vorrà ricominciare, eh?
Joseph
: Se avesse la coscienza tranquilla non sarebbe in questo stato però.
Georgette
: Ma... Ma... Oh, non ne posso più. Vado a casa, signora Suzanne. Mai più con gli psicopatici! Più più!
Suzanne
: Senti... Georgette... Geo... La vuole finire di soffocarla così? Una donna deve respirare.
Joseph
: Certo, una comincia col voler respirare e poi dopo cambia aria.
Hipolito
: Ah, beh, ma cambiare aria è salutare.
Joseph
: Oh, zitto, scrittore fallito.
Hipolito
: Sì, sì, sì. Sì, sì. Scrittore fallito, destino fallito. Mi piace questa parola. Fallito. Il destino dell'uomo si compie nel fallimento.
Joseph
: Ci siamo, è l'ora dei gargarismi!
Hipolito
: E a forza di fallimenti uno si abitua a non andare mai oltre la brutta copia. La vita è solo un'interminabile replica di uno spettacolo che non avrà mai luogo.
Joseph
: Ah, ah! Ci scommetto che non è nemmeno sua.
Hipolito
: Ah, beh, non credere. Ho qualche idea anch'io, sai?
Joseph
: Ah.
Hipolito
: Ma finisco sempre per farmele fregare. Un po' come a te con le
donne
.
Joseph
: Cosa vorresti dire?
Hipolito
: Che dovresti cominciare a fartene una ragione.
Joseph
: Senti, bello, parla per te, razza di...
Hipolito
: Razza di cosa? Eh?
Suzanne
: Ma la volete smettere? Smettetela!
Hipolito
: Eh? Razza di cosa?
Suzanne
: Ho detto basta!
Amelie
: Ma che sta succedendo?
Suzanne
: Niente di niente. Georgette ha voluto prendere un po' d'aria, e Joseph fa la guerra punica.
Joseph
: Un po' d'aria, ah! Come Gina? Sai che sta facendo Gina, eh? È uscita con quello con la busta di plastica. Pensate che non abbia notato la manovra? Ah, ah! Sentite qua: prima il bigliettino nella tasca della giacca alle 16 e 8, poi il tizio ritorna qui oggi e via, vanno a prendere una boccata d'aria.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Nino
: Ehi! Ehi! Signore! Ehi! Signore! Signore! Signore! Aspetti! Aspetti! Aspe...! Aspetti! Aspetti! Aspetti! Aspetti, aspetti, aspetti! Aspetti! Signore!
Narratore
: Pagine intere di foto tessera scadenti che la gente delusa ha spiegazzato, strappato, abbandonato, e che un tipo stravagante ha minuziosamente ricomposto e archiviato. Quando si dice "album di famiglia".
I Cliente
: Un pacchetto di Gauloises blu.
Georgette
: Un... un secondo solo, perché c'è tanto fumo qui dentro, eh? Mi può dire dove sono? Perché non vedo più niente.
I Cliente
: Un po' più a sinistra.
Georgette
: Qui?
I Cliente
: Ancora un po'... Ancora...
Georgette
: Ci siamo. Eccole. Dove sono le monete da un franco?
I Cliente
: Lasci perdere.
Gina
: Sì?
II Cliente
: Una Moresque.
Gina
: Una Moreseque, sì, giovanotto. Un aperitivo al borgogna, una Moresque e due mente con l'acqua.
Joseph
: Mi spieghi? Questo tipo di gemiti è pre-nuziale o post coito?
Gina
: E la tua stronzaggine è congenita?
Joseph
: Pre-nuziale.
III Cliente
: Via, non si preoccupi, prima o poi le capiterà l'uomo giusto. Tutte le
donne
vogliono addormentarsi sulla spalla di un uomo. Tutte.
Suzanne
: Sì, sì, non dico di no, ma un uomo, se beve un paio di bicchieri, russa. E purtroppo io ho l'orecchio musicale.
III Cliente
: Lo sa che io mi sono fatto operare al setto nasale?
Suzanne
: Ma va? Beh, almeno lei ha il senso del romantico.
III Cliente
: Sì, ehm... Si vede che lei non ha mai conosciuto il grande amore.
Suzanne
: Se fosse così, non mi avrebbero accorciato la gamba destra.
Gina
: Credevo che fosse caduta da cavallo quando lei era al circo.
Suzanne
: Sì, sì, è andata proprio così. Ero innamorata di un trapezista, e... Non mi dovevo fidare. I trapezisti ti mollano all'ultimo momento. E lo schifoso mi ha mollato proprio nel momento in cui entravo in pista. Ho fatto un capitombolo e il cavallo insieme a me. Purtroppo io ero sotto. Eh... Pronta la Moresque.
III Cliente
: Ciò nonostante, i colpi di fulmine esistono.
Suzanne
: Ma sì, io non dico di no. Dopo 30 anni passati dietro a un bancone, posso dire che sono un'esperta di colpi di fulmine. Le posso dare la ricetta.
III Cliente
: Ah!
Suzanne
: Eh, sì! Dunque, lei prende due frequentatori, eh? Gli fa credere che l'uno piace all'altra. Li fa cuocere a fuoco lento... Funziona ad ogni colpo.
Joseph
: Per favore! Per favore!
Gina
: Ah! Non ne posso più.
Amelie
: Vado io. Non pensa di aver fatto già abbastanza danni intorno a lei?
Joseph
: Gina ha l'età per difendersi da sola.
Amelie
: Non è di Gina che parlo, ma di Georgette.
Joseph
: Georgette?
Amelie
: Apra gli occhi. Elemosina una briciola di attenzione da parte sua, e lei pensa a Gina. Poveretta! Quando vedo quello che si è ridotta a fare per attirare la sua attenzione... Bisogna veramente essere ciechi.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Centurione
: Largo! Fate largo!
Uomo
: Maledetti Romani!
Centurione
: Attento a te! C'è rimasta ancora qualche croce!
Parvus
: Eccoti bello e sistemato, Nasone!
Nasone
: Questa me la paghi caro, brutto bastardo!
Parvus
: Ah, sì?
Nasone
: Ah, ci puoi giurare! Io non la dimentico mai una faccia!
Parvus
: Ah, no?
Nasone
: Ti avverto: ti faccio sputare tutti i denti, testa di ferro che non sei altro!
Parvus
: Ma piantala, sterco di Giudeo!
Nasone
: A chi hai detto Giudeo? Io non sono Giudeo, sono un Samaritano!
Gregory
: Un Samaritano? Guarda che questo è il settore Giudeo.
Parvus
: Ma che ve ne frega! Tanto sarete tutti secchi, tra un giorno o due.
Gregory
: Non sarà importante per te, Romano, ma lo è certamente per noi. Non è così, cara?
Mrs. Gregory
: Ca va sans dir.
Gregory
: Secondo la legge abbiamo diritto ad essere crocifissi in una zona riservata esclusivamente ai Giudei.
Pharisee
: I Farisei separati dai Sadducei.
Cerese
: E gli Svedesi separati dai Ceresi.
Vittime
: Giusto! È così!
Parvus
: Va bene, va bene, ho capito. Sistemiamo subito la faccenda. Alzino la mano destra quelli che non vogliono essere crocifissi qui. Mozione respinta. Un altro!
Passante
: Ah, senta, questa croce non è mia.
Parvus
: Come?
Passante
: Ehm, non è la mia croce. La stavo tenendo a un poverino che mi sembrava stanco e...
Parvus
: Mettiti giù, che non ho tempo da perdere.
Passante
: No, capisco, e non vorrei dare fastidi, però...
Parvus
: Senti, questa è una giornataccia. Siete in centoquaranta da tirare su.
Gregory
: Senta, lui è Giudeo?
Parvus
: La vuoi fare finita?
Gregory
: Non vogliamo altri Samaritani in questa zona.
Parvus
: Ma va' a mori' ammazzato!
Passante
: Scusi, mi tirerete giù se quello torna?
Parvus
: Sì, sì, ti tireremo giù. Un altro!
Brian
: Ma perché lo fate? Voi non siete costretti a prendere ordini.
Parvus
: Io adoro gli ordini.
Sfacciato
: Non è mica male, una volta su. Ti vengono a salvare, vero?
Brian
: È un po' tardi ormai, non ti pare?
Sfacciato
: Oh, no, no. Staremo qui due o tre giorni, c'è tutto il tempo. Quasi tutti vengono salvati.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Ah, sì. Mio fratello viene sempre a salvarmi, se riesce a non scopare per più di venti minuti.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Quello è un assatanato, sai? S'è ripassato tutte le
donne
dell'Impero. Eh, eh, eh! Che ti dicevo? È arrivata la tua famiglia.
Brian
: Reg!
Reg
: Salve, fratello Brian.
Brian
: Grazie a Dio siete venuti.
Reg
: Ah, sì. Ma credo di doverti precisarti, in tutta onestà, che non siamo qui come Comitato di Salvataggio. Comunque, mi è stato chiesto di leggerti la seguente dichiarazione a nome del Movimento. "Noi del Fronte Popolare di Giudea, tra parentesi Comitato Direttivo, abbiamo l'onore di portare i nostri sentimenti di fraternità e sorellanza a te, Brian, in questa che è l'occasione del tuo martirio".
Brian
: Cosa?
Reg
: "La tua morte resterà una pietra miliare nella lotta per liberare la madrepatria, o padremàdria, dalla stretta degli aggressori imperialisti Romani, ovviamente esclusi quelli che si occupano di fogne, medicina, strade, edilizia, istruzione, viticultura, nonché ogni altro Romano che contribuisce al benessere dei Giudei di entrambi i sessi e degli ermafroditi. Firmato, a nome del F.P.G., eccetera, eccetera". E vorrei aggiungere una mia nota personale di ammirazione per ciò che stai facendo per noi, in quello che tutto sommato dev'essere per te un momento molto difficile.
Brian
: Reg! Ma che intendete fare? Io...
Reg
: Addio, Brian, e grazie.
Francis
: Addio, Brian. In bocca al lupo, eh?
Loretta
: Ottimo lavoro, Brian.
Brian
: No...
Reg
: Ai voti. Unanimità. E...
F.P.G.
: Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / E nessuno lo può negar...
Loretta
: Nessuno lo può negar...
Brian
: Bastardi! Bastardi!
Centurione
: Dov'è Brian di Nazareth?!
Brian
: Brutti bigotti bastardi!
Centurione
: Ho l'ordine di liberarlo!
Brian
: Stupidi, brutti e bastardi!
Sfacciato
: Eh, sono io Brian di Nazareth.
Brian
: Cosa?
Sfacciato
: Sì, sono Brian di Nazareth.
Centurione
: Tiratelo giù!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
I Vittima
: Io sono Brian!
Nasone
: Sono io Brian!
II Vittima
: Io sono Brian di Nazareth!
III Vittima
: Sentilo, anch'io sono Brian!
Brian
: Sono io Brian!
Vittime
: Io sono Brian!
Gregory
: Io sono Brian, e anche mia moglie!
Vittime
: Sono io Brian! Sono io Brian di Nazareth!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
Centurione
: Così. Liberatelo senza pietà.
Sfacciato
: No, stavo solo scherzando. Non è vero che sono Brian. No, non sono Brian. Forza, rimettetemi a posto. Vi stavo solo prendendo in giro! È solo uno scherzo! Non sono lui, vi volevo solo prendere in giro! Rimettetemi in croce! Maledetti Romani! Mai che capiscano uno scherzo!
Lavoratore
: Oddio! Il Fronte Popolare Giudaico!
Parvus
: Mammamia! Gambe, gambe!
Otto
: All'attaccooo!
Lavoratori
: Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico!...
Otto
: Noi siamo il Fronte Popolare Giudaico, Squadra Suicida Scelta. Squadrone! Moner... Così imparano? Oh.
Brian
: Che razza di stronzi...
Judith
: Brian! Brian! Brian! Brian!
Brian
: Judith!
Judith
: Fantastico! Eccezionale! Reg mi ha spiegato tutto, è... grandioso quello che fai. Grazie, Brian. Io... io non ti dimenticherò mai.
Mandy
: Ah, ecco dov'eri! Avrei dovuto saperlo che saresti finito così. Se penso a tutto l'amore e l'affetto che ho sprecato per te. Beh, se è così che tratti la tua povera e vecchia madre, nell'autunno della sua vita, posso dirti soltanto: fai pure, fatti crocifiggere! Chissenefrega! Ah, chi l'avesse mai detto? Ai giovani d'oggi interessa soltanto quello...
Brian
: Mamma!
Mandy
: ...io vorrei sapere ma...
Brian
: Mamma!
Mandy
: di questo passo non c'è più religione, è inutile...
Mr. Frisbee III
: Allegria, Brian. Sai come si dice. Nella vita ci son fatti che ci fanno uscire matti. Altri ancora fan di tutto perché alfin tu sia distrutto. Ma chi affoga nella merda la pazienza mai non perda. Schiocca le dita, su! È la vita, e rose e fior vedrai che avrai. And... Always look on the bright side of life / Always look on the light side of life / If life seems jolly rotten, / There's something you've forgotten / And that's to laugh and smile and dance and sing / When you're feeling in the dumps / Don't be silly chumps / Just purse your lips and whistle. That's the thing / And... Always look on the bright side of life / Come on! / Always look on the right side of life / For life is quite absurd / And death's the final word / You must always face the curtain with a bow / Forget about your sin / Give the audience a grin / Enjoy it. It's your last chance, anyhow / So,... / Always look on the bright side of death / Just before you draw your terminal breath / Life's a piece of shit / When you look at it / Life's a laugh and death's a joke. It's true / You'll see it's all a show / Keep 'em laughing as you go / Just remember that the last laugh is on you / And... / Always look on the bright side of life / Always look on the right side of life / Come on, boy, cheer up! / Always look on the bright side of life / Always look on the bright side of life...
I Voce
: Ma... tutto qui?
II Voce
: E perché? C'è qualcosa che non va?
I Voce
: Ma... mica finirà così!
II Voce
: Ma sì! Non ti piace?
I Voce
: Veramente mi sembra un po' moscio.
II Voce
: Ma non è la vera fine! Questo è cinema! Poi ci sarà "Brian 2".
I Voce
: Ma... ma se muore il protagonista!
II Voce
: Ah... ah, sì, già, è... è vero, eh... allora vediamo, diciamo che... ecco: all'ultimo momento arriva in una biga dorata tirata da quattro cammelli una stupenda ereditiera egizia che lo scorge, si innamora, e lo tira giù dalla croce. Poi se lo porta al Cairo, lo fa diventare vice faraone e ritornare vincitor da una guerra che provoca il declino e la caduta dell'Impero Romano. Eh? Beh, che ne dici?
I Voce
: Scusa, e se invece lo lasciamo morire e poi, qualche giorno dopo, lo facciamo resuscitare?
II Voce
: No, no! Ma chi vuoi che ci creda?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Gallo
: Chicchirichì!
Seguaci
: È lui! Guardatelo, è lui! L'Eletto si è svegliato!
Brian
: Uuuh!
Mandy
: Brian!
Brian
: Uuuh! Mamma. Uuh...
Mandy
: Brian!
Brian
: Sì, eccomi, mamma! Sh-shhh. Ciao, mamma.
Mandy
: Accidenti a te! Altro che "ciao mamma"! Che ci fa tutta quella gente? Che vuole da te?
Brian
: Beh, è... ecco...
Mandy
: Avanti! Che cosa hai combinato stavolta?
Brian
: Sai, hanno fatto... Hanno fatto un salto da queste parti, mamma.
Mandy
: E lo chiami "salto"? Quella è una migrazione! È più pieno del Colosseo, là fuori!
Brian
: Hanno cominciato a seguirmi da ieri.
Mandy
: Beh, adesso li faccio smettere io, e di corsa. La dovete piantare di seguire mio figlio! Ma dico, non vi vergognate? Basta!
Seguaci
: Il messia! Il messia! Facci vedere il messia!
Mandy
: Il che cosa?
Seguaci
: Il messia!
Mandy
: Non c'è nessun messia qui. C'è un mezzo scemo, ma nessun messia. Forza, andatevene!
Seguaci
: Brian! Brian!
Mandy
: Insomma, Brian, che cavolo hai combinato?
Brian
: Niente, mamma. Io...
Mandy
: Andiamo, sputa l'osso!
Brian
: Quelli credono che sia il messia, mamma...
Mandy
: Si può sapere cosa gli hai raccontato?
Brian
: Niente, mamma! Io....
Mandy
: Guarda che così peggiori le cose.
Brian
: Ti posso spiegare...
Judith
: Lasci spiegare a me, signora Cohen! Suo figlio ha la stoffa del capo. Quella gente là fuori lo segue perché crede in lui, signora Cohen. Loro sanno che egli può offrire loro una nuova vita, un nuovo mondo, un futuro migliore!
Mandy
: Ma questa chi è?
Brian
: Oh! È... Judith, mamma. Judith, la mamma. Hmm...
Seguaci
: Facci vedere il messia! Facci vedere il messia! Facci vedere il messia!
Mandy
: Statemi bene a sentire! Lui non è nessun messia. È solo un bambino viziato e cattivo. E adesso andatevene!
Seguaci
: Ma tu chi sei?
Mandy
: Sono sua madre, se non vi dispiace.
Seguaci
: Benedetta sia sua madre! Benedetta sia sua madre! Ave a te, o madre di Brian! Ave a te, che tu sia benedetta! Osanna! Noi intoniamo le tue lodi ora e per sempre!
Mandy
: Sì, sì, ho capito, tanto non mi incantate! Lui non esce fuori, su questo non ci piove. Quindi, sciò!
Seguaci
: No!
Mandy
: Avete sentito quello che ho detto?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Ah, capisco. La mettete così?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Ahh. Be', va bene, allora, lo potete vedere per un minuto, ma non un secondo di più. Sono stata chiara?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Promesso?
Seguaci
: Va bene, diciamo di sì!
Mandy
: D'accordo, d'accordo, eccolo qui, allora. Forza, Brian.
Brian
: Mamma...
Mandy
: Vieni fuori a parlarci.
Brian
: Judith....
Mandy
: Ma lascia perdere quella sciacquetta!
Brian
: Ma io ci tengo molto, mamma.
Mandy
: Zitto!
Seguaci
: Brian! Brian! Brian!...
Brian
: Buongiorno.
Seguaci
: Benedizione! Benedizione! Benedizione!
Brian
: No. No, no, vi prego. Vi prego, vi prego. Ascoltate. Avrei una o due cose da dire, ascoltate.
Seguaci
: Diccele! Diccele tutte e due!
Brian
: Sentite, voi avete capito male. Non è necessario che seguiate me. Non è necessario che seguiate nessuno al mondo, non serve. Dovete pensare con la vostra testa. Siete tutti degli individui!
Seguaci
: Sì, siamo tutti degli individui!
Brian
: E ognuno di voi è diverso.
Seguaci
: Sì, ognuno di noi è diverso!
Dennis
: Io no.
Arthur
: Shhhh!
Brian
: Dovete tutti imparare a cavarvela da soli.
Seguaci
: Sì! Dobbiamo imparare a cavarcela da soli!
Brian
: Esatto!
Seguaci
: Dicci di più!
Brian
: No! Ecco il punto: non fatevi dire mai da nessuno che cosa fare, altrimenti...
Mandy
: Basta così, Brian!
Brian
: No, mammina! Così mi strappi l'orecchio!
Seguaci
: Oooh! Ma non era ancora passato un minuto!
Mandy
: Altro che, e abbondante!
Seguaci
: No, non è vero affatto!
Mandy
: Avete stufato, andate via!
Giovane
: Mi scusi.
Mandy
: Sì?
Giovane
: Lei è vergine?
Mandy
: Oh, brutto sfacciato!
Giovane
: Ah, beh, non c'è niente di personale, mi creda. No, dico, lei è vergine?
Mandy
: Se non c'è niente di personale in questo, allora mi dici "personale" che significa? Ma vai a impiccarti!
Giovane
: È vergine.
Seguaci
: Certo. È vergine. Già. Visto che reazione...
Folla
: Ooh. Oh! Oooh... Come sono contento di incontrarti! Fai qualcosa per me! Vieni! Sì solo tu puoi risolvere il mio problema! Posa le tue mani sulla mia testa!
Gregory
: Suo cognato è l'ex sindaco di Gath, mi spiego?
Folla
: Le ginocchia!
Reg
: E non sbattete in faccia il bambino al Salvatore. Lo toccherà più tardi.
Francis
: Indietro, indietro!
Reg
: Aspettare, purtroppo.
Gregory
: Verrò presto, per favore. Ci aspettano a colazione.
Folla
: Devi fare qualcosa!
Reg
: Ah, Brian, ti posso presentare il signore? È quello che ci presta la montagna domenica! E cercate di non fare tanto rumore! Quelli posseduti dal demonio cerchino di tenerlo sotto controllo, per favore, okay? Incurabili, temo che dovrete aspettare ancora qualche istante. Le
donne
che hanno peccato, in fila, contro quella parete, così stanno più sicure.
Judith
: Brian? Brian, sei stato fantastico!
Brian
: Anche tu non te la cavi male.
Judith
: Ma no, quello che hai detto poco fa. È la fine del mondo!
Brian
: Cosa? Ah, quello...
Judith
: Non ci servono capi. Hai proprio ragione. Reg ci ha dominato fin troppo a lungo.
Brian
: Ah, sì, ma...
Judith
: Andava detto, e tu l'hai detto, Brian.
Brian
: Lo sai che mi piaci molto?
Judith
: È la nostra rivoluzione. Tutti insieme possiamo farcela!
Brian
: Io credo... cioè...
Judith
: Siamo tutti con te, Brian! La rivoluzione dipende da te!
Brian
: Cosa? No, non era affatto questo che intendevo!
Centurione
: Stavolta ti sei fottuto, topastro di fogna. Guardia! Ma che vuo'?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Annunciatore
: Il Colosseo, Gerusalemme. Spettacolo per le scuole.
Speaker
: Signore e signori! Il prossimo incontro è tra Boris il Macedone, detto "lo Sventrabambini", e Isacco Mitch, detto "lo Svelto".
Brian
: Panini di dromedario! Lingue di pappagallo! Noccioline puniche! Fegatelli di scricciolo caldi! Cervella di fringuello! Orecchie di giaguaro! Capezzoli di lupo fritti! Sistematevi lo stomaco!
Judith
: Io sono convinta, Reg, che un gruppo anti-imperialista come il nostro debba rispecchiare una divergenza di interessi all'interno della base di potere.
Reg
: Sono d'accordo. Francis?
Francis
: Puntodivistamente parlando, quello che dice Judith è valido, purché il movimento non dimentichi mai che è un diritto inalienabile di ogni uomo...
Stan
: O donna.
Francis
: ...o donna, di affrontare se stesso...
Stan
: O se stessa.
Francis
: ...o se stessa...
Reg
: Giusto.
Francis
: Grazie, fratello.
Francis
: O sorella.
Francis
: O sorella... Dov'ero rimasto?
Reg
: Avevi finito.
Francis
: Oh. Ah.
Reg
: Per concludere, è un diritto naturale di ogni uomo...
Stan
: O donna.
Reg
: Perché non la pianti con queste
donne
? Ci confondi le idee, basta.
Stan
: Perché le
donne
hanno il sacrosanto diritto di svolgere un ruolo nel movimento.
Francis
: Perché continui a tirare in ballo le
donne
?
Stan
: Voglio essere donna.
Reg
: Cosa?
Stan
: Voglio essere donna. E d'ora in poi, voglio che mi chiamiate Loretta.
Reg
: Come?
Loretta
: È un mio diritto di uomo.
Judith
: Scusa, ma perché vuoi essere Loretta, Stan?
Loretta
: Voglio avere dei bambini.
Reg
: Vuoi avere dei... bambini?
Loretta
: È un diritto di ogni uomo averne, se li vuole.
Reg
: Eh... ma tu non puoi avere dei bambini!
Loretta
: Uff, ma non mi opprimere!
Reg
: Non ti sto opprimendo! È che tu non hai... l'utero! Dove si dovrebbe sviluppare il feto? Lo vuoi tenere in un barattolo?
Loretta
: Uh...
Judith
: Sentite, guardiamo in faccia la realtà. Supponiamo di stabilire che lui non possa avere bambini perché non ha l'utero, il che non è colpa di nessuno, semmai dei Romani. Ma comunque il diritto di avere dei bambini ce l'ha.
Francis
: Concettualmente parlando, sì. Combatteremo gli oppressori per il tuo diritto ad avere bambini, fratella. Sorello. Loretta.
Reg
: Ma che senso ha?
Francis
: Cosa?
Reg
: Che senso ha combattere per il suo diritto ad avere bambini se... se non può avere bambini?
Francis
: Eh... simbolicamente parlando, è la nostra lotta contro l'oppressione.
Reg
: Simbolicamente parlando è la sua lotta contro la realtà.
Guardia
: Torna subito nell'arena!
Vittima
: Ma è pericoloso! Aah!
Pubblico
: Ma cosa fa? Scappa? Ma che vigliaccone!
Brian
: Lingue di allodola! Nasi di lontra! Milze di gattopardo!
Reg
: Carciofi alla giudìa?
Brian
: No, non ce l'ho. Ho fegati di scricciolo, milza di tasso...
Reg
: Naa, naa, naa...
Brian
: Dei lupini?
Reg
: Non la voglio quella robaccia romana!
Judith
: Perché non hai spuntini nostrani?
Brian
: Spuntini nostrani?
Reg
: Sì, invece di antipastini da ricchi imperialisti!
Brian
: Beh, non è colpa mia. Non lo decido io quello che vendo.
Reg
: Va be', dammi le adenoidi numidi in umido.
Francis
: Facciamo due.
Reg
: Due.
Francis
: Grazie, Reg.
Brian
: Siete del Fronte Popolare Giudeo?
Reg
: Vaffanculo!
Brian
: Prego?
Reg
: Il Fronte Popolare Giudeo! Siamo del Fronte Popolare di Giudea!
Francis
: Figurati!
Reg
: Il Fronte Popolare Giudeo, eh!
Francis
: Quei froci...
Brian
: Chiedo di... entrare nel vostro gruppo.
Reg
: Naa, fatti un giro.
Brian
: Io non voglio vendere questa roba, è solo un lavoro. Io odio i Romani più di tutti quanti voi!
Fronte Popolare Di Giudea
: Shhh!
Judith
: Ne sei sicuro?
Brian
: S.P.Q.R. Sono Porci Questi Romani.
Reg
: Ehi! Se vuoi entrare nel F.P.G. li devi odiare sul serio, i Romani.
Brian
: Li odio.
Reg
: Ah, sì? E quanto?
Brian
: Un sacco!
Reg
: Sei dei nostri. Senti, le sole persone che odiamo più dei Romani sono quegli stronzi del Fronte Popolare Giudeo.
Fronte Popolare Di Giudea
: Sì!
Loretta
: Sì, giusto, fanculo!
Francis
: E anche quelli del Fronte Giudeo del Popolo!
Fronte Popolare Di Giudea
: Sì! Parolai! Parolai!
Loretta
: E quelli del Fronte Popolare di Giudea!
Fronte Popolare Di Giudea
: Sì!
Reg
: Che cosa?
Loretta
: Il Fronte Popolare di Giudea. Tutti parolai!
Reg
: Siamo noi il Fronte Popolare di Giudea!
Loretta
: Oh. Ma non siamo il Fronte del Popolo?
Reg
: Il Fronte Popolare!
Francis
: E che fine ha fatto il Fronte del Popolo, Reg?
Reg
: Eccolo laggiù.
Francis
: Oh...
Fronte Popolare Di Giudea
: Parolaio!
Gladiatore
: M'ha fatto veni' n'infratto, 'sto fijo de 'na mignotta...
Romano
: Assolutamente patetico.
Reg
: Bravo! Ben fatto! Eh, eh! Come ti chiami?
Brian
: Brian. Brian Cohen.
Reg
: Forse abbiamo un lavoretto per te, Brian.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Donne
: A morte! Ammaziamolo! Forza! Lascatecelo! Ammazzatelo! Ammazzatelo! Andiamo, uccidetelo! Fateci cominciare! Sì!
Sacerdote
: Sei tu Mattia, sei tu il figlio di Gath?
Mattia
: Devo dire sì?
Guardia
: Sì.
Mattia
: Sì.
Sacerdote
: Sei stato giudicato colpevole dagli Anziani della città d'aver pronunciato invano il nome del Signor. E quindi, in quanto tu sei un blasfemo, devi essere lapidato a mo-o-orte.
Donne
: Ooh...
Mattia
: Senti, avevo appena finito di cenare, e ho solo detto a mia moglie: "Questo pezzo di baccalà è degno di Geova".
Donne
: Oooh!
Mattia
: Solo questo ho detto!
Sacerdote
: Bestemmia! L'ha detto di nuovo!
Donne
: Sì! Sì!
Sacerdote
: Sì! L'avete sentito?
Donne
: Sì! Sì!
Donna
: Sentito!
Sacerdote
: Ci sono per caso delle
donne
?
Donne
: Uh... ooh... no...
Sacerdote
: Molto bene. In virtù dell'autorità di cui sono investito...
Mattia
: Ehi, aoh! La piantate? Non abbiamo ancora incominciato!
Sacerdote
: Avanti! Chi l'ha tirata? Chi ha tirato la prima pietra?
Donne
: È stata lei! È stata lei! Lui! È stato lui! Lui! Lui! Lui! Lui!
I Donna
: Scusa, eh... credevo avessimo incominciato.
Sacerdote
: In ginocchio! In fondo!
I Donna
: Oh, accidenti!
Sacerdote
: E tutti i giorni ce n'è una! Dov'eravamo rimasti?
Mattia
: Senti, io non credo che sia una bestemmia dire soltanto "Geova".
Donne
: Aaah! L'ha detto! L'ha detto!
Sacerdote
: Guarda che così peggiori la tua situazione!
Mattia
: E che vuoi che peggiori? Peggio di così! Geova! Geova! Geova! Geova!
Sacerdote
: Io ti avverto! Se ti azzardi a dire Geova un'altra volta... Ahi! Avanti! Chi è stato! Chi l'ha tirata?
Mattia
: Ah, ah, ah, ah!
Sacerdote
: Avanti! Voglio saperlo!
Donne
: È stata lei! È stata lei! Lui! Lui! Sì, lui! È stato lui!
Sacerdote
: Sei stato tu?
II Donna
: Sì.
Sacerdote
: Guarda che...
II Donna
: Lui ha detto Geova!
Donne
: Aaah! Aaah!
Sacerdote
: La volete smettere? Fermi! Fatela finita! Basta! State a sentire: nessuno deve lapidare nessuno finché non suonerò questo fischietto! Mi sono spiegato? Neppure, e voglio che questo sia molto chiaro, neppure se uno dicesse "Geova"!
Donne
: Aaah!
Sacerdote
: Aaargh!
III Donna
: Strike!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Mandy
: Quanto odio mettermi questa barba!
Brian
: Mamma, perché le
donne
non possono andare alle lapidazioni?
Mandy
: Perché è scritto e basta.
Harry Il Mercante
: Pssst! Barba, signora?
Donna
: Oh, figurati, se ho tempo da perdere con le lapidazioni. Questo mi sta di nuovo male.
Harry
: Pietre, signori?
Mandy
: No, no, ce ne sono già tante per terra.
Harry
: Oh, mica come queste. Guardi qua, senta che qualità! Tutte rifinite a mano.
Mandy
: Hmm... mi hai convinto, dammene due a punta... e una grossa piatta.
Brian
: La voglio anch'io, mamma.
Mandy
: Hm?
Brian
: Ah, sì: papà!
Mandy
: Sì, va bene. Due a punta, due piatte e un cartoccio di ghiaia per il mio bambino.
Harry
: Un sacchetto di ghiaia. Grande lapidazione oggi!
Mandy
: Chi è?
Harry
: Uno del posto.
Mandy
: Ah, bene.
Harry
: Buon divertimento!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
[1. Paul]
Paul
: È la legge dell'universo. Per favore, permettimi di fare qualcosa per te, ristabilire... l'equilibrio.
Rashid
: Messaggio ricevuto. Se mi viene in mente qualcosa manderò il mio maggiordomo a dirtelo.
Paul
: Per favore, almeno... almeno ti posso offrire una tazza di caffè?
Rashid
: Grazie, non bevo caffè. Beh, comunque, se insiste... una limonata fresca non mi dispiacerebbe.
Paul
: Bene! Io sono Paul.
Rashid
: E io Rashid. Rashid Cole.
Paul
: Dimmi, se qualcuno ti offrisse un posto dove stare, non avresti motivo di rifiutare, giusto?
Rashid
: La gente non fa queste cose. Non a New York.
Paul
: Io non sono la gente. Io sono io, e io faccio quello che mi va di fare, capisci?
Rashid
: Ehm, grazie, ma me la caverò.
Paul
: Nel caso te lo stia chiedendo, mi piacciono le
donne
, non i ragazzini, e non... non ti sto offrendo un alloggio a lungo termine, ma... solo un posto dove stare per un paio di giorni.
Rashid
: Grazie, so provvedere a me stesso.
Paul
: Come vuoi. Se dovessi cambiare idea... signorina! Su! Hai per caso una penna da prestarmi?
Cameriera
: Mi riserve.
Paul
: Sì. Se per caso cambi idea... ecco il mio indirizzo.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
[Estate 1990]
Dennis
: La squadra era buona. La migliore fottuta squadra di baseball. E l'hanno dovuta rovinare!
Paul Benjamin
: Ehilà, Auggie, come va?
Augustus "Auggie" Wren
: Ehi, amico. Mi fa piacere vederti. Cosa ti servo?
Paul
: Due scatole di Schimmelpennincks, e... e anche un accendino, già che ci sei.
Auggie
: Con i ragazzi stavamo facendo una discussione filosofica sulle
donne
e i sigari
Paul
: Ah, sì, bene. Suppongo che siate partiti dalla regina Elisabetta.
Auggie
: La regina d'Inghilterra?
Paul
: Sì, non Elisabetta II, Elisabetta I. Mai sentito parlare di sir Walter Raleigh?
Tommy
: Sì, certo, quel tizio che buttò il mantello nel pantano.
Jerry
: Io! Io fumo le Raleigh. Sì. Ci trovo sempre un buono premio nel pacchetto.
Paul
: Proprio lui. Beh, Raleigh fu la persona che introdusse il tabacco in Inghilterra, e siccome era... uno dei favoriti della regina, la regina Bess - così la chiamava - fumare divenne popolare, perché di moda a corte. Sono sicuro che la vecchia... la vecchia Bess ogni tanto si fumava un sigaro con sir Walter. Una volta scommise con lei che avrebbe misurato il peso del fumo.
Jerry
: Cioè pesare il fumo?
Paul
: Esatto. Pesare il fumo.
Tommy
: Ma non si può fare. È come pesare l'aria
Jerry
: Eh, già!
Paul
: Sì, può sembrare strano, è come pesare l'anima di qualcuno. Ma sir Walter era un tipo furbo: prese un sigaro ancora intatto, e... e lo mise su una bilancia, e lo pesò. Poi lo accese, e fumò il sigaro, bene attento che la cenere cadesse nel piatto della bilancia. Quando ebbe finito, mise il mozzicone nel piatto insieme alla cenere, e pesò quanto era rimasto. Poi sottrasse il nuovo peso dal peso originale del sigaro intatto. La differenza era il peso del fumo.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Augustus
: Con i ragazzi stavamo facendo una discussione filosofica sulle
donne
e i sigari.
Paul
: Ah sì bene.. suppongo che siate partiti dalla regina Elisabetta.
Augustus
: La regina d'Inghilterra?
Paul
: Sì, non Elisabetta II, Elisabetta I.. mai sentito parlare di Sir Walter Raleigh?
Cliente 1
: Sì certo, quel tizio che buttò il mantello nel pantano!
Cliente 2
: Io! Io fumo le Raleigh, sì! Ci trovo sempre un buono premio nel pacchetto.
Paul
: Proprio lui. Be' Raleigh fu la persona che introdusse il tabacco in Inghilterra. E siccome era uno dei favoriti della regina ‐ la regina Bessy, così la chiamava ‐ fumare divenne popolare, perché di moda a corte. Sono sicuro che la vecchia.. la vecchia Bessy ogni tanto si fumava un sigaro con Sir Walter! Una volta, scommise con lei che avrebbe misurato il peso del fumo.
Cliente 1
: Cioè, pesare il fumo?
Paul
: Esatto, pesare il fumo.
Cliente 2
: Ma non si può fare, è come pesare l'aria!
Paul
: Sì può sembrare strano, è come pesare l'anima di qualcuno. Ma Sir Walter era un tipo furbo: prese un sigaro ancora intatto, e lo mise su una bilancia, e lo pesò. Poi lo accese, e fumò il sigaro, bene attento che la cenere cadesse nel piatto della bilancia. Quando ebbe finito, mise il mozzicone nel piatto assieme alla cenere, e pesò quanto era rimasto. Poi sottrasse il nuovo peso dal peso originale del sigaro intatto: la differenza era il peso del fumo.
[Paul racconta in tabaccheria l'aneddoto sulla diffusione del tabacco in Inghilterra]
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Entrate nella Borsa di Londra
[...]
Lì l'ebreo, il maomettano e il cristiano si trattano reciprocamente come se fossero della stessa religione, e chiamano infedeli solo quelli che fanno bancarotta.
[Entrez dans la Bourse de Londres ... Là, le juif, le mahométan et le chrétien traitent l'un avec l'autre comme s'ils étaient de la même religion, et ne
donne
nt le nom d'infidèles qu'à ceux qui font banqueroute.]
Voltaire
Cit. da
Lettere filosofiche
Frasi di Voltaire
Il saggio re Luigi XII, al centro di questi re, | s'innalza come una quercia e dà loro delle leggi, | egli perdonò spesso, egli regnò sui loro cuori, | ed asciugò il pianto degli occhi del suo popolo.
[Da: La Henriade]
[Le sage Louis XII, au milieu de ces rois, | s'élève comme un chêne et leur
donne
des lois, | il pardonna souvent, il régna sur les curs, | et des yeux de son peuple, il essuya les pleurs.]
|
[Le sage Louis XII, au milieu de ces rois, | s'élève comme un chêne et leur
donne
des lois, | il pardonna souvent, il régna sur les curs, | et des yeux de son peuple, il essuya les pleurs.]
|
[Le sage Louis XII, au milieu de ces rois, | s'élève comme un chêne et leur
donne
des lois, | il pardonna souvent, il régna sur les curs, | et des yeux de son peuple, il essuya les pleurs.]
|
[Le sage Louis XII, au milieu de ces rois, | s'élève comme un chêne et leur
donne
des lois, | il pardonna souvent, il régna sur les curs, | et des yeux de son peuple, il essuya les pleurs.]
Voltaire
Frasi di Voltaire
Sebbene io sia un democratico, ho la certezza che l'umanità non progredirebbe e degenererebbe senza una minoranza di uomini e
donne
onesti e socialmente impegnati, disposti a sacrificarsi per le loro convinzioni.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Dovunque vada dovunque scappo | sempre di me trovo un ritratto | sulla parete, la scrivania | intorno al collo, effige mia. || Uomini e
donne
con strano svago | mi implorano: «La sua firma, prego». | Ognuno esige uno scarabocchio | da questo eruditissimo marmocchio. || Talvolta in mezzo a questo godimento | son perplesso delle cose che sento, | e mi chiedo stropicciandomi gli occhi, | sono io pazzo o sono loro sciocchi?
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Perché si dovrebbe aprire la porta a una persona che divora il capitalismo ben cotto con lo stesso appetito e gusto del minotauro cretese che nei tempi andati divorava dolci ragazze greche, e in soprammercato è abbastanza franco da evitare ogni guerra, tranne quella inevitabile con la propria moglie?
[Da: Risposta alle
donne
d'America]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Mai fino ad ora avevo sperimentato da parte del gentil sesso un rifiuto tanto energico di tutti i tentativi di approccio; o, se mi è accaduto, mai da così tante tutte insieme.
[Da: Risposta alle
donne
d'America]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Quando le
donne
stanno a casa, si attaccano ai loro mobili
[...]
continuano a spostarli e a risistemarli. Quando viaggio con una donna, sono l'unico mobile di cui dispone e per tutto il giorno non riesce a impedirsi di spostarmi e di sistemarmi qualcosa.
Albert Einstein
Cit. da
Pensieri di un uomo curioso
Frasi di Albert Einstein
Si parla sempre delle
donne
che fingono l'orgasmo. Anch'io a volte lo faccio. Io sono un uomo che finge l'orgasmo: cioè non è che fingo di venire, fingo il contrario.
Fabio Volo
Cit. da
Esco a fare due passi
Frasi di Fabio Volo
L'età delle
donne
la si può solamente percepire osservandole nei loro molteplici cambiamenti. Non sono mai la stessa cosa. Le
donne
non sono la somma di anni ma di attimi.
Fabio Volo
Cit. da
Un posto nel mondo
Frasi di Fabio Volo
Ci sono vestiti che stanno bene solo a
donne
belle, altri che stanno bene solo a
donne
con il carattere bello.
Fabio Volo
Cit. da
Il giorno in più
Frasi di Fabio Volo
[...]
sai perché molti uomini non lo fanno? Perché il sesso orale fatto a una donna è una prova di coraggio. Non è come quando loro lo fanno a noi, perché il pisello è lì, grande o piccolo, fine o grosso, duro o non duro... è lì, lo vedi e sai cos'è. Il cazzo si vede, la patata no. È un luogo misterioso, cavernoso e buio, sconosciuto anche alle stesse
donne
. Fai conto che noi per guardarcelo ce lo prendiamo in mano, loro per dare un'occhiata hanno bisogno di uno specchio.
Fabio Volo
Cit. da
Il tempo che vorrei
Frasi di Fabio Volo
Forrest
: Quel giorno, non so proprio perché, decisi di andare a correre un po', perciò corsi fino alla fine della strada, e una volta lì pensai di correre fino alla fine della città.
Giornalista
: Il presidente Carter, per un collasso, è svenuto fra le braccia degli agenti alla sicurezza...
Forrest
: E una volta lì pensai di correre attraverso la contea di Greenbow. Poi mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre attraverso il bellissimo stato dell'Alabama, e cosi feci. Corsi attraverso tutta l'Alabama, e non so proprio perché continuai a andare. Corsi fino all'oceano, e una volta lì mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui tanto vale girarmi e continuare a correre. Quando arrivai a un altro oceano, mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui, tanto vale girarmi di nuovo e continuare a correre. Quando ero stanco dormivo, quando avevo fame mangiavo, quando dovevo fare ... insomma, la facevo!
Signora
: E così, lei ha corso e basta.
Forrest
: Già. Pensavo tanto a mamma, a Bubba e al tenente Dan. Ma soprattutto pensavo a Jenny. Pensavo tanto a lei.
Annunciatrice
: Da più di due anni, ormai, un uomo di nome Forrest Gump, un giardiniere di Greenbow, in Alabama, fermandosi solo per dormire, corre attraverso l'America. Il servizio è di Charles Cooper.
Charles Cooper
: Per la quarta volta nel suo viaggio attraverso l'America, Forrest Gump, un giardiniere di Greenbow, in Alabama, oggi sta per attraversare di nuovo il fiume Mississippi.
Jenny
: Che mi venga un colpo! Forrest!
Cooper
: Signore, perchè corre?
I Reporter
: Perché corre?
II Reporter
: Lo fa per la pace nel mondo?
III Reporter
: Lo fa per i senza tetto?
II Reporter
: Corre per i diritti delle
donne
?
Cooper
: Oppure per l'ambiente?
I Reporter
: O per gli animali?
III Reporter
: Contro le armi nucleari?
Forrest
: Non riuscivano a credere che uno poteva correre tanto senza una ragione particolare.
II Reporter
: Ma perchè fa questo?
Forrest
: Avevo voglia di correre. Avevo voglia di correre.
Corridore
: È lei. Non ci posso credere, è lei!
Forrest
: Ora, non so perché, quello che facevo sembrava avere un senso per le persone.
Corridore
: È come se in testa mi sia suonata una sveglia. Mi sono detto: "Ecco uno che ha raggiunto un equilibrio. Ecco uno che ha giù chiaro tutto quanto. Ecco uno che ha la risposta". La seguirò dovunque, signor Gump.
Forrest
: E così ebbi compagnia. E poco dopo, ebbi ancora più compagnia. E poi, si unì ancora altra gente. Qualcuno più tardi disse che avevo dato una speranza alle persone. Naaa... No, io non sono un pozzo di scienza, ma qualcuna di quelle persone mi chiese se potevo aiutarla.
Hippie
: Ehi amico! Ehi, senti, chissà se puoi aiutarmi, eh? Senti, mi occupo di adesivi per automobili, e sto cercando di trovare un bello slogan, e visto che sei stato di così grande ispirazione per la gente di qui, pensavo che magari potevi aiutarmi a farmi venire... Wow! Amico, hai visto? Hai appena pestato una grossa merda di cane!
Forrest
: Capita.
Hippie
: Cosa, la merda?
Forrest
: Qualche volta. Qualche anno dopo sentii che quel tizio riuscì a trovare uno slogan per un adesivo per automobili e ci fece un sacco di soldi. Un'altra volta, stavo correndo, e uno che aveva perso tutti i suoi soldi nel commercio delle magliette voleva mettere la mia faccia su una maglietta, ma non sapeva disegnare bene, e non aveva una macchina fotografica.
Uomo
: Tenga, usi questa. Tanto quel colore non piace a nessuno.
Forrest
: Sorridi alla vita! Qualche anno dopo, scoprii che quel tale riuscì a trovare un'idea per una maglietta. E ci fece un sacco di soldi. Comunque, come dicevo, avevo tanta compagnia. Mamma diceva sempre: "Devi gettare il passato dietro di te prima di andare avanti". E col fatto che correvo c'entrava questo, credo. Avevo corso per tre anni, due mesi, 14 giorni e 16 ore.
Corridore
: Zitti! Zitti! Sta per dire qualcosa!
Forrest
: Sono un po' stanchino. Credo che tornerò a casa ora.
Corridore
: E adesso noi che cosa facciamo?
Forrest
: E tutt'a un tratto, finirono i miei giorni di corridore.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Forrest
: Due settimane dopo, lasciai il Vietnam.
Cronista
: La cerimonia ha preso l'avvio con un franco discorso del presidente riguardo ad un ulteriore intensificazione della guerra in Vietnam. Il presidente Johnson ha conferito quattro Medaglie d'Onore a uomini di ciascuna delle Forze Armate.
Lyndon B. Johnson
: L'America ha un debito di gratitudine con te, figliolo. Mi hanno detto che sei stato ferito. Dove ti hanno colpito?
Forrest
: Nel posteriore, signore.
Johnson
: Dev'essere uno spettacolo. Sarei curioso di vederlo. Ah, ah, ah, ah, ah! Perbacco, figliolo!
Forrest
: E dopo, mamma se ne andò in albergo a sdraiarsi un po', così io mi misi a passeggiare per vedere la capitale della nostra Nazione.
Isabel
: Ho qui i veterani. Che ci devo fare con loro?
Hilary
: Come mai sei venuta così tardi? È mezz'ora che ti stiamo aspettando! Metti subito tutti in fila, hai capito?
Forrest
: Per fortuna che mamma riposava, perchè le strade erano piene zeppe di persone che guardavano tutte le statue e i monumenti. Alcune persone poi strillavano e spingevano.
Hilary
: Avanti, coraggio, mettiti in fila. Bene. E ora seguitemi! Forza! Diamoci da fare!
Forrest
: Dovunque andavo dovevo mettermi in fila.
Isabel
: Forza, seguitemi!
Hilary
: Tutti in fila, per favore, ragazzi! Muoversi, muoversi! Resta qui.
Veterano
: Lo sai? Sei un brav'uomo se fai questa cosa. Bravo!
Forrest
: Okay.
Abbie Hoffman
: ... un fottuto impostore che sta alla Casa Bianca! Johnson, non ti seguiremo mai più! Mai più!
Forrest
: C'era un uomo che faceva una chiacchieratina. E non so perché, per camicia aveva una bandiera americana.
Hoffman
: E adesso farò venire qui sopra i soldati che vi parleranno della guerra...
Forrest
: E gli piaceva tanto usare quella parolaccia che comincia per "F". "F" questo, "F" quello... E quando usava quella parolaccia che comincia per "F", la gente, non so perché, beh, applaudiva sempre.
Hoffman
: ... questi ragazzi dovranno dire a Johnson dove se la deve ficcare la sua fottuta guerra! Ehi! Ehi! Ehi! Ehi, amico! Vieni quassù, bello!
Hillary
: Forza, forza! Avanti, tu, sali! Avanti. Su, muoversi, muoversi, muoversi!
Spettatrice
: Vai, amico, parla.
Hoffman
: Parlaci un po' della guerra, amico.
Forrest
: La guerra nel Vietnam?
Hoffman
: La guerra nel Viet-fottuto-nam! Sì!
I Spettatore
: Voce!
II Spettatore
: Mai più il Vietnam!
Forrest
: Beh... C'era solo una cosa che potevo dire sulla guerra nel Vietnam. C'è solo una cosa che posso dire sulla guerra nel Vietnam. Nel Vietnam il tuo...
I Spettatrice
: Microfono!
II Spettatrice
: Voce!
Hillary
: Te lo spacco sulla testa, brutto porco schifoso!
Isabel
: Ma che cazzo ha combinato?
I Spettatore
: Non si sente niente!
II Spettatore
: Più forte!
I Spettatrice
: Microfono!
II Spettatrice
: Voce!
Hillary
: Questo... Questo qua! Dammelo! Ci siamo!
Forrest
: E non ho altro da dire su questa faccenda.
Hoffman
: Sei stato grande, amico. Hai detto tutto. Come ti chiami, amico?
Forrest
: Mi chiamo Forrest. Forrest Gump.
Hoffman
: Forrest Gump.
Folla
: Gump!
Jenny
: Forrest! Forrest!
Forrest
: Jenny!
Jenny
: Forrest! Ehi!
Forrest
: Fu il momento più felice della mia vita. Jenny e io eravamo di nuovo come pane e burro. Mi portò in giro e mi presentò anche dei suoi nuovi amici.
Ruben
: Tira questa tenda, bello! E sposta il tuo culo bianco lontano dalla finestra. Non lo sai che siamo in guerra qui?
Jenny
: Ehi, senti! È a posto! È a posto! È uno di noi.
Masai
: Te lo dico io chi siamo noi.
Wesley
: Dove diavolo sei stata?
Jenny
: Per caso ho incontrato un mio amico, lui. Non immaginavo che mi stessi aspettando. Credevo che...
Masai
: Il nostro scopo è di proteggere i nostri leader di colore dall'attacco razzista di quei maiali che vogliono brutalizzare i nostri leader neri, violentare le nostre
donne
, e distruggere le nostre comunità nere.
Wesley
: Chi è l'ammazzabambini?
Jenny
: È quel mio caro amico di cui ti ho parlato. Forrest Gump. Forrest, questo è Wesley. Viviamo insieme a Berkeley, lui è il presidente della sezione universitaria degli studenti di sinistra.
Masai
: E ti voglio dire un'altra cosa.
Wesley
: Ti devo parlare.
Jenny
: Sì, ma aspetta un minuto.
Wesley
: No, adesso, maledizione!
Masai
: Noi siamo qui per offrire protezione e aiuto a quelli che hanno bisogno del nostro aiuto, perchè noi, le Pantere Nere, siamo contro la guerra nel Vietnam. Sì, siamo contro ogni guerra in cui i soldati neri vengono mandati al fronte a crepare per un paese che li odia.
Wesley
: Allora?
Masai
: Sì, siamo contro ogni guerra in cui i soldati neri vanno a combattere e vengono brutalizzati e uccisi nelle loro comunità mentre di notte dormono nei loro letti. Sì, siamo contro tutte queste azioni razziste e imperialiste dei bianchi...
Jenny
: Smettila! Smettila! Forrest! Basta! Basta!
Wesley
: Oddio... Non avrei mai dovuto portarti qui. Avrei dovuto saperlo che avresti fatto soltanto puttanate!
Forrest
: Non dovrebbe picchiarti quello, Jenny.
Jenny
: Andiamo, Forrest.
Forrest
: Scusate se ho rovinato la vostra festa della Pantera Nera.
Jenny
: Quando fa così gli viene senza volerlo, davvero.
Forrest
: Io non ti farei mai del male, Jenny.
Jenny
: Questo lo so bene, Forrest.
Forrest
: Volevo essere il tuo... fidanzato.
Jenny
: Quest'uniforme è da sballo, Forrest. Ti fa bellissimo. Sul serio.
Forrest
: Sai una cosa?
Jenny
: Cosa?
Forrest
: Sono contento che stiamo insieme nella nostra capitale.
Jenny
: Anch'io, Forrest.
Forrest
: Andammo in giro tutta la notte, Jenny e io...
Jenny
: Devo dirti un sacco di cose. È incredibile cosa mi è successo...
Forrest
: ... parlando soltanto. Mi raccontò di tutti i viaggi che aveva fatto e di come aveva scoperto il modo di allargare la sua mente e di imparare a vivere in armonia, che deve stare da qualche parte verso ovest, perchè lei andò a finire in California.
Hippie
: Ehi. Qualcuno vuol venire a San Francisco?
Jenny
: Ci vengo io.
Hippie
: Sarà uno schianto!
Forrest
: Fu una notte davvero speciale per noi due. Per me poteva non finire mai. Non te ne andare, Jenny.
Jenny
: È necessario, Forrest.
Wesley
: Jenny? Le cose ci sono sfuggite di mano. È solo questa guerra e quel bugiardo figlio di puttana di Johnson... Non ti farei mai del male. Lo sai questo.
Forrest
: Sai cosa penso io? Penso che ora è meglio se torni a Greenbow, in Alabama!
Jenny
: Forrest, abbiamo una vita diversa noi due.
Forrest
: Questa tu la devi tenere.
Jenny
: Forrest, io non la posso accettare.
Forrest
: L'ho avuta solo facendo quello che mi hai detto di fare.
Jenny
: Perchè sei così buono con me?
Forrest
: Sei la mia ragazza.
Jenny
: Sarò sempre la tua ragazza.
Forrest
: E tutt'a un tratto se n'era andata. Via di nuovo dalla mia vita.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Provo molta tenerezza per le attrici che diventano famose giovanissime, quando si sta per diventare
donne
, si fanno errori, si scopre il mondo e l'amore. Vivere un momento così importante sotto i riflettori è molto difficile, e io sono contenta di non averlo dovuto fare. Anche se devo ammettere che a vent'anni avrei fatto carte false per diventare una star.
Jessica Chastain
Cit. da
Elle.it, intervista, 26 novembre 2016
Frasi di Jessica Chastain
Al college e quando ho iniziato a fare l'attrice vedevo
donne
ovunque,
donne
come me, impegnate nello studio e nel lavoro. Poi, quando mi sono trovata in ambienti di maggior successo e potere, mi sono accorta che le
donne
, improvvisamente, scompaiono. Meno registe, meno direttrici della fotografia, meno produttrici. Appena si cominciano a produrre cose rilevanti, ecco che le
donne
vengono eliminate dal sistema e dai processi decisionali
Jessica Chastain
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 22 agosto 2017
Frasi di Jessica Chastain
Ho aperto una casa di produzione, stiamo mettendo insieme progetti che favoriscano registe e scrittrici
donne
, che valorizzino tutte le minoranze, che diano voce a chi non è ascoltato. E scelgo per me ruoli che facciano riflettere sul potenziale femminile e sulla parità necessaria. Il cinema tende a mostrare solo
donne
che cercano l'amore. Ma anche gli uomini lo cercano. Non per questo annullano le loro ambizioni.
Jessica Chastain
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 22 agosto 2017
Frasi di Jessica Chastain
[Sul ruolo delle
donne
rispetto a quello degli uomini]
Non dobbiamo stancarci di parlarne ma agire, fino a influenzare il modo di pensare nella società.
Jessica Chastain
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 22 agosto 2017
Frasi di Jessica Chastain
Solo il 10 per cento dei lobbisti di Washington sono
donne
. Sono persone estremamente competitive e competenti che combattono per il loro spazio in un mondo maschile. Prima di girare il film
[Miss Sloane]
, ne ho incontrata una dozzina e non erano come me le aspettavo. Immaginavo
donne
in divisa o quasi, sempre vestite allo stesso modo, che considerano trucco e parrucchiere una perdita di tempo, e cercano di annullarsi un po' tra la folla maschile che le circonda. Invece, rossetti vistosi e un abbigliamento aggressivo sono la regola. Mi hanno spiegato che hanno bisogno di farsi notare, altrimenti la superiorità numerica degli uomini le fa sparire. I vestiti e il trucco sono la loro armatura da battaglia.
Jessica Chastain
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 22 agosto 2017
Frasi di Jessica Chastain
I diamanti sono i migliori amici delle
donne
.
Marilyn Monroe
Frasi di Marilyn Monroe
Per la nazione è stato un onore avere Mark nel nostro programma spaziale. Anche se sentiamo profondamente la sua perdita, gli uomini e le
donne
della NASA continueranno ad impegnarsi per portare avanti la missione della nostra agenzia, in questo modo onoreranno la grande eredità che Mark Watney ci ha lasciato e faranno in modo che il suo sacrificio non sia stato vano.
Teddy Sanders
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
Recluta
: Ma io non sono nero.
Capitano
: No?
Recluta
: Sono un nero nuovo modello. Corriamo piano, saltiamo poco, nuotiamo bene e ci vestiamo da bianchi. E rendo orgogliosi i bianchi quando mi sbatto le loro
donne
. Io me le sbatto.
Dal film:
American Sniper
Scheda film e trama
Frasi del film
Mohra
: Come va?
Gary
: Il signor Mohra?
Mohra
: Sì.
Gary
: Agente Olson.
Mohra
: Sì, lo so. Allora, io servivo giù al bar da Ecklund & Swedlin's martedì scorso, e questo piccoletto se ne sta lì a bere e mi chiede: "Dov'è che posso trovare un po' di movimento? Su al lago divento matto". E io gli chiedo: "Che tipo di movimento?", e lui mi fa: "Movimento di
donne
, no? Per chi mi hai preso?". E io gli dico: "Ma tu per chi mi hai preso? Io non organizzo queste cose". E lui mi fa: "Ma io su al lago da solo non ce la faccio più". E io gli dico: "Capisco, ma questo non è quel genere di posto".
Gary
: Hm-hm.
Mohra
: E lui mi fa: "Ah, allora pensi che sono un coglione perché te l'ho chiesto?", solo che non ha detto proprio "coglione".
Gary
: Ah, ho capito.
Mohra
: Poi ha detto: "Sei tu un coglione", e "L'ultimo che mi ha chiamato coglione oggi ingrassa i vermi", e così io non dico niente, e lui mi fa: "Allora, come vedi la cosa?", e io gli dico: "Non mi sembra che ha fatto un grande affare, non mi sembra proprio".
Gary
: Eh, non posso darle torto.
Mohra
: Eh, già, e poi mi fa: "Quell'uomo è morto, ma non di vecchiaia, amico mio". E poi alla fine mi fa: "Cristo santo, io su al lago sto diventando matto".
Gary
: White Bear Lake?
Mohra
: Sì, però il bar Ecklund & Swedlin's è più vicino al Moose Lake, io pensavo più a quello.
Gary
: Ah, certo.
Mohra
: Comunque è rimasto a bere su al bar e io non ci ho dato troppo peso. Però quando la signora Mohra, mia moglie, ha saputo dei tre omicidi, mi ha detto: "Devi telefonare", e così ho telefonato. Fine della storia.
Gary
: Che aspetto aveva il tipo del bar?
Mohra
: Oh, era... un piccoletto con una faccia curiosa.
Gary
: Ah-ah. In che senso?
Mohra
: Oh, in senso generale, sa com'è, no?
Gary
: Okay. Beh, la ringrazio molto, signor Mohra. Ha ragione lei, forse non è importante, ma grazie per avere chiamato.
Mohra
: Di niente. Sembra che domani farà ancora più freddo di oggi.
Gary
: Eh, sì. C'è un freddo polare in arrivo.
Mohra
: Sì, ci scommetto le mutande.
Carl
: Cristo santo...
Marge
: Oh, Valerie, sto ripartendo per Brainerd.
Valerie
: Mi spiace di non poterti incontrare.
Marge
: Ma tu credi che stia bene? Ci siamo visti ieri sera e...
Valerie
: Cosa ti ha detto?
Marge
: Mah, non è quello che ha detto che mi preoccupa. Mi sembra che sia ancora molto scosso, sai, la morte della moglie...
Valerie
: La moglie?
Marge
: Linda.
Valerie
: Chi?
Marge
: Linda Cooksey.
Valerie
: Ma no! No, no, non erano... Beh, lui le è stato dietro per più di un anno, ma non si sono mai sposati. Sì, la tormentava, non voleva lasciarla in pace...
Marge
: Ah, sì? Ma allora... non erano?
Valerie
: No, no, non si sono mai sposati. Mike ha problemi psichiatrici.
Marge
: Oh, mio Dio!
Valerie
: Eh, sì, è malato. È tornato a vivere con i genitori.
Marge
: Oh, Signore!
Valerie
: Linda sta benissimo. Perché non le telefoni?
Marge
: Accidenti! Beh... Accidenti! È proprio una sorpresa. Non c'è nessuno? Signor Lundegaard, mi spiace disturbarla di nuovo. Posso entrare?
Jerry
: Sì. No, ho parecchio da fare in questo momento, e...
Marge
: Capisco. Farò in fretta, non si preoccupi. Sto per lasciare la città, però mi stavo chiedendo... Le dispiace se mi siedo? Ho un bel peso da portare.
Jerry
: No. È che...
Marge
: Ecco, si tratta della macchina di cui le parlavo ieri, ma mi stavo chiedendo se...
Jerry
: Appunto. Come le ho già detto ieri, non ci manca nessuna automobile.
Marge
: Okay. Ne è sicuro? Scusi, sa, ma è importante. Vede, nel crimine su cui sto indagando i malviventi erano a bordo di un'auto senza targa e hanno fatto una telefonata qui. Sarebbe una strana coincidenza se non ci fosse neanche un collegamento.
Jerry
: Eh, già, capisco.
Marge
: Quindi come può dirlo? Ha fatto una sorta di inventario recentemente?
Jerry
: L'auto non proviene dalla nostra concessionaria.
Marge
: Ma come può esserne sicuro senza fare un...
Jerry
: Eh, beh, lo saprei. Io sono il responsabile vendite.
Marge
: Lo so, però a me sembra che...
Jerry
: Le assicuro che non mi sfugge niente qui.
Marge
: Capisco, però, beh, come fate a stabilirlo? Voglio dire, contate le macchine tutti i giorni, oppure avete un altro metodo, non so...
Jerry
: Mi scusi, ho già risposto alla sua domanda.
Marge
: Come ha detto, signore?
Jerry
: Mi scusi, ma ho già risposto alla sua domanda. Ho già risposto. Io collaboro, ma... ma tu guarda... Mi sembra che non... Che non ci... Eh...
Marge
: Senta, non è il caso che faccia l'antipatico con me, sto facendo il mio lavoro.
Jerry
: Ah, ma... Ah, mi sembra che... Io... io non... non lo metto in dubbio. E sto collaborando. Io... io sto... sto... sto facendo del mio meglio.
Marge
: Allora vorrei parlare col signor Gustafson. Signor Lundegaard?
Jerry
: Ma insomma non ho capito, io... Non ho capito a che gioco vuole giocare. Io sto collaborando, questo non lo può negare, però... D'accordo, farò questo... questo maledetto inventario.
Marge
: Lo fa sùbito?
Jerry
: Sì, sùbito! Immediatamente. Se è tanto importante per lei.
Marge
: Ma, mi scusi, signore!
Jerry
: E mi scusi! Mi scusi un cazzo!
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Mia Wallace
: Ciao, Vincent. Mi sto vestendo. La porta è aperta. Entra e preparati da bere. Mia.
Vincent
: C'è nessuno?
Mia
: Vincent. Vincent, sono all'interfono.
Vincent
: Dov... dov'è l'interfono?
Mia
: Sulla parete, vicino alle due statuette africane. Alla tua destra. Fuochino... fuochino. Trovato.
Vincent
: Ciao.
Mia
: Spingi il pulsante se vuoi parlare.
Vincent
: Ciao.
Mia
: Preparati qualche cosa da bere, io verrò giù tra due secondi, accomodati. Il bar è vicino al caminetto.
Vincent
: Va bene.
Mia
: Andiamo.
Vincent
: Ma che cazzo è questo posto?
Mia
: Questo è il Jackrabbit Slim's. A un Elvis-maniaco dovrebbe piacere.
Vincent
: Ah, dai, Mia, andiamo a farci una bistecca.
Mia
: La bistecca la puoi trovare qui, paparino. Non fare il... Hm?
Vincent
: Dopo di te, gattina.
I Motociclista
: Ehi! Ma come guidi? Vaffanculo!
II Motociclista
: Sei tu che cammini senza guardare!
Maitre
: Buonasera, signore e signori. In che cosa posso esservi utile?
Mia
: C'è una prenotazione a nome Wallace.
Maitre
: Wallace?
Mia
: Abbiamo prenotato una macchina.
Maitre
: Ah, una macchina. Bene. Accompagna i signori alla Chrysler.
Ricky Nelson
: ... throw a nickel in the jukebox, then we start to rock / My school gal baby, gonna tell ya some news / You sure look good in them baby-doll shoes / Well, it's a-one, two, a-pull off my shoes / Three, four, get out on the floor / Five, six, come get your kicks / Down on the corner of Lincoln and a-forty-six / Yeah! / All right / I've been a-waitin' in school all day long / a-waitin' on the bell to ring so I could go home / Throw my books on the table, pick up the telephone...
Marylin Monroe
: Salve.
Ricky Nelson
: ... Hello, baby, let's get somethin' goin' / Headin' down to the drugstore to get a soda pop / Throw a nickel in the jukebox, then we start to rock / My school gal baby, gonna tell ya some news / You sure look good in them baby-doll shoes / Listen, it's a-one, two, a-pull off my shoes / Three, four, get out on the floor / Five, six, come get your kicks / Down on the corner of Lincoln and a-forty-six / ... Down on the corner of Lincoln and a-forty-six
Presentatore
: Un bell'applauso per Ricky Nelson! Davvero fantastico, Ricky!
Ricky Nelson
: Grazie infinite.
Mia
: Vincent!
Presentatore
: Voglio solo annunciarvi che Ricky sarà di nuovo con noi nella seconda parte dello spettacolo. Ci auguriamo che gustiate la vostra cena qui al Jackrabbit Slim's. Grazie.
Inserviente
: Chiedete tutti le Philip Morris!
Mia
: Cosa te ne pare?
Vincent
: Se non li sentissi parlare, sembrerebbe il museo delle cere!
Buddy
: Salve, sono Buddy. Che vi porto?
Vincent
: Ah... Vediamo, bistecca, bistecca, bistecca, bist... Oh, sì, bistecca Douglas Sirk, ecco. Prendo questa.
Buddy
: E come la vuoi? Ben cotta, media o grondante sangue?
Vincent
: Grondante sangue. Oh, sì, anche questa: coca alla vaniglia.
Buddy
: E tu, Peggy Sue?
Mia
: Io voglio un... Durwood Kirby hamburger. Lo prendo al sangue. E un frappè da cinque dollari.
Buddy
: E come lo vuoi? "Martin e Lewis" o "Amos e Andy"?
Mia
: "Martin e Lewis".
Vincent
: Hai ordinato un frappè da cinque dollari?
Mia
: Hm-hm.
Vincent
: Il frappè è latte e gelato insieme?
Mia
: A quanto ne so...
Vincent
: E sta a cinque dollari? Non ci metti bourbon o qualcos'altro?
Buddy
: No.
Vincent
: Controllavo.
Buddy
: Torno subito con le bevande.
Mia
: Potresti arrotolarmi una di quelle, cowboy?
Vincent
: Ti posso dare questa qui, cowgirl.
Mia
: Grazie.
Vincent
: Sciocchezze, non c'è di che.
Mia
: Sai, Marsellus ha detto che sei appena tornato da Amsterdam.
Vincent
: Verissimo.
Mia
: Quanto ci sei stato?
Vincent
: Poco più di tre anni.
Mia
: Io ci vado una volta l'anno, mi rilasso per un mese.
Vincent
: Veramente? Non lo sapevo.
Mia
: E perché dovevi?
Vincent
: Ho sentito che hai girato un pilota.
Mia
: Sono stati i miei quindici minuti di gloria.
Vincent
: E che cos'era?
Mia
: Era un programma su una squadra di
donne
agenti segreti chiamato "Volpi Forza Cinque".
Vincent
: Come?
Mia
: "Volpi Forza Cinque". "Volpi", perché eravamo in gamba, astute e carine. "Forza", perché eravamo una forza con cui fare i conti. E "Cinque", perché eravamo una-due-tre-quattro-cinque di numero. C'era una bionda, Sommerset O'Neal, lei era il capo. La volpina giapponese era una maestra di arti marziali. Alla ragazza nera toccavano le demolizioni, era un'esperta. La volpina francese aveva una specialità, il sesso.
Vincent
: Qual era la tua specialità?
Mia
: Lame affilate. Il mio personaggio, Raven McCoy, aveva una storia: era... era venuta su cresciuta da artisti del circo. Secondo il copione, era la donna più pericolosa del mondo con un coltello. E... e conosceva un'infinità di vecchie barzellette che il suo caro nonnetto, un attore del Vaudeville, le aveva insegnato. E nell'eventualità che ci avessero confermato, avrebbero trovato il modo per cui in ogni episodio io avrei raccontato un'altra barzelletta.
Vincent
: Chissà quante barzellette conosci.
Mia
: Beh, ho potuto raccontarne solo una. Abbiamo girato solo un episodio.
Vincent
: Sentiamo.
Mia
: È una cavolata.
Vincent
: Ma non fare così, sentiamo.
Mia
: No, non ti piacerebbe. Mi sentirei in imbarazzo.
Vincent
: In imbarazzo? L'hai raccontata a cinquanta milioni di persone e non puoi raccontarla a me? Prometto di non ridere.
Mia
: È proprio di questo che ho paura, Vince.
Vincent
: Ah, non è quello che intendevo dire, lo sai.
Mia
: Adesso di sicuro non te la racconto, perché ci abbiamo ricamato troppo sopra.
Vincent
: Che fregatura!
Buddy
: "Martin e Lewis". Coca alla vaniglia.
Mia
: Hm. È buono.
Vincent
: Me ne faresti provare un sorso?
Mia
: Fai pure, assaggia.
Vincent
: Voglio sapere di che sa un frappè da cinque dollari.
Mia
: Puoi usare la mia cannuccia, non ho i bacilli.
Vincent
: Sì, ma magari ce lo ho io.
Mia
: So badare ai bacilli.
Vincent
: E va bene. Accidenti, è davvero buono questo frullato.
Mia
: Te l'avevo detto.
Vincent
: Non so se vale cinque dollari, ma cazzo è veramente buono.
Mia
: Non odi tutto questo?
Vincent
: Odio cosa?
Mia
: I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio?
Vincent
: Non lo so, è un'ottima domanda.
Mia
: È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale: quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.
Vincent
: Beh, non credo che siamo già arrivati a questo, ma non te la prendere, ci conosciamo appena.
Mia
: Facciamo una cosa: io adesso vado in bagno a incipriarmi il naso, tu resti seduto e pensi a qualcosa da dire.
Vincent
: Sarà fatto!
Mia
: Bene.
Marylin
: Quando metto questo vestito si alza il ventaccio!
Avventore
: Mettilo più spesso!
Mia
: Ho detto "cazzo, che botta"! Che botta, cazzo. Cazzo, che botta! Hm... Non lo trovi piacevole tornare dal bagno e vedere che la tua cena è lì che ti aspetta?
Vincent
: Siamo fortunati se ci hanno servito qualcosa. Non credo che Buddy Holly sia un bravo cameriere. Forse dovevamo sederci nel settore di Marilyn Monroe.
Mia
: Quale? Ce ne sono due di Monroe.
Vincent
: Ma che dici? Quella è Marilyn Monroe. Quella è Mamie Van Doren.
Mamie Van Doren
: Desidera ancora qualcosa?
Vincent
: Però non vedo Jayne Mansfield, si sarà presa una sera di riposo.
Mia
: Sei molto in gamba.
Vincent
: Sì, sono momenti.
Mia
: Hai pensato a qualcosa da dire?
Vincent
: In effetti sì. Comunque... Tu sembri una persona molto simpatica e io non voglio offenderti.
Mia
: Uh! Questa non ha l'aria di essere la solita frasetta noiosa lanciata là per fare due chiacchiere. Sembra che tu abbia davvero qualcosa da dire.
Vincent
: Beh, è così. È così. Però tu devi promettermi di non offenderti.
Mia
: No. No, no, no. Non si può promettere una cosa del genere. Io non ho idea di che cosa stai per chiedermi; tu vai avanti e chiedimi quello che stai per chiedermi. La mia reazione spontanea potrebbe essere quella di sentirmi offesa, e senza colpa da parte mia non avrei mantenuto la promessa.
Vincent
: Ti prego, lascia perdere.
Mia
: Ora pretendi l'impossibile. Lasciar perdere una cosa così intrigante come questa sarebbe un tentativo futile.
Vincent
: Ne sei convinta?
Mia
: E poi non è più eccitante quando non si ha il permesso?
Vincent
: Va bene, va bene. Allora, ecco qua. Ah... che ne pensi di quello che è capitato ad Antwan?
Mia
: Chi è Antwan?
Vincent
: Tony Rocky Horror. Lo conosci.
Mia
: È caduto da una finestra.
Vincent
: Hm-hm, hm-hm, hm! Questo è un modo per dirlo, sì. Un altro modo sarebbe che è stato buttato fuori. Un altro ancora sarebbe che è stato buttato fuori da Marsellus, e ancora un altro modo dire che è stato buttato fuori da una finestra da Marsellus per causa tua.
Mia
: Ne sei convinto?
Vincent
: No, non ne sono convinto, è solo quello che ho sentito, quello che ho sentito.
Mia
: Chi te l'ha detto?
Vincent
: Loro.
Mia
: Loro parlano tanto, non credi?
Vincent
: Parlano, parlano. Parlano eccome!
Mia
: Non fare il timido, Vincent, che altro hanno detto?
Vincent
: Beh, io non sono timido. Ehm...
Mia
: Per caso c'entra con la parola scopare?
Vincent
: No. No, no, no, no, no. Hanno solo detto che Antwan ti ha fatto un massaggio ai piedi.
Mia
: E allora?
Vincent
: E allora? Allora niente, tutto qui.
Mia
: Ti hanno detto che Marsellus ha buttato Tony Rocky Horror fuori da una finestra perché mi ha fatto un massaggio ai piedi?
Vincent
: Hm-hm.
Mia
: E pensi che sia vero?
Vincent
: Beh, insomma, quando me l'hanno detto mi è sembrato ragionevole.
Mia
: Marsellus che gettava Tony fuori da una finestra dal quarto piano perché mi ha fatto un massaggio ai piedi ti è sembrato ragionevole?
Vincent
: No, mi è sembrato eccessivo, ma non vuol dire che non sia successo. A quanto dicono, Marsellus è molto... protettivo nei tuoi confronti.
Mia
: Un marito che è protettivo nei confronti di sua moglie è una cosa, un marito che quasi uccide un altro uomo perché ha toccato i piedi di sua moglie è un'altra.
Vincent
: Ma è successo? Dimmi.
Mia
: La sola cosa che Antwan ha toccato di mio è stata la mano quando me l'ha stretta al mio matrimonio.
Vincent
: Davvero?
Mia
: Nessuno ha mai saputo perché Marsellus ha buttato Tony fuori da una finestra del quarto piano, tranne Marsellus e Tony. Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito.
Presentatore
: Signore e signori, è arrivato il momento che tutti aspettavate, la gara più famosa del Jackrabbit Slim's: il twist, signore e signori. Ed è così che una coppia fortunata vincerà questo splendido trofeo che la nostra Marilyn ha in mano. Allora, chi saranno i nostri primi concorrenti?
Mia
: Eccoci qui. Ho voglia di ballare.
Vincent
: Oh, No, no, no, no, no!
Mia
: No, no, no, no, no... Se non sbaglio, Marsellus, mio marito, il tuo capo, ti ha detto di portarmi a spasso e di fare tutto quello che voglio. E io voglio ballare, voglio vincere, e voglio quel trofeo.
Vincent
: D'accordo.
Mia
: Perciò balla bene.
Vincent
: Perfetto. L'hai voluto tu.
Presentatore
: Un bell'applauso per i nostri primi concorrenti. E conosciamo i nostri primi due concorrenti di questa sera. Signorina, lei come si chiama?
Mia
: Signora Mia Wallace.
Presentatore
: E come si chiama il suo compagno?
Mia
: Vincent Vega.
Presentatore
: Bene, vediamo che cosa sapete fare. Via con la musica!
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Jules
: Ti ricordi di Antwan Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano, lo chiamavano Tony Rocky Horror?
Vincent
: Si, mi pare, quello grasso, no?
Jules
: Io non me la sentirei di chiamarlo grasso, ha problemi di peso, poveraccio, che deve fare? È Samoano.
Vincent
: Credo di sapere di chi parli. E allora?
Jules
: Beh, Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace.
Vincent
: Che cosa ha fatto, se l'è scopata?
Jules
: No, no, no, no, niente di cosi' grave.
Vincent
: E cosa, allora?
Jules
: Le ha fatto un massaggio ai piedi.
Vincent
: Un massaggio ai piedi.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Tutto qui?
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: E allora Marsellus che ha fatto?
Jules
: Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, lo hanno portato sulla veranda e l'hanno buttato di peso fuori dal balcone. Il negro s'è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c'era... c'era un giardinetto ben curato, col tetto di vetro, come quello delle serre. Il negro c'è passato attraverso. E da allora non è capace di esprimersi molto chiaramente.
Vincent
: Cazzo, un vero peccato.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Però bisogna ammetterlo, quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia.
Jules
: Che vuoi dire?
Vincent
: Ma che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace
Jules
: Secondo te non ha esagerato.
Vincent
: Beh, Antwan probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione.
Jules
: Ma era un massaggio ai piedi, non è niente. Io lo faccio sempre a mia madre.
Vincent
: no, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace. Voglio dire, è così grave come se gliela avesse leccata, no, ma è lo stesso fottuto campo da gioco.
Jules
: Oooh, aspetta, fermo lì. Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.
Vincent
: Non lo è, ma è lo stesso campo da gioco.
Jules
: Non è neanche lo stesso campo da gioco, cazzo. Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio, ma sai, toccare i piedi di sua moglie, e infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi, non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato e non è nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo.
Vincent
: Ma tu l'hai mai fatto un massaggio ai piedi?
Jules
: Eh... non venirmi a parlare di massaggi ai piedi, perché io sono un maestro di piedi massaggiati.
Vincent
: E ne hai fatti molti?
Jules
: Cazzo, ho una tecnica che, lèvati, niente solletico, niente di niente.
Vincent
: A... a un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?
Jules
: Vaffanculo.
Vincent
: L'hai fatto a molti?
Jules
: Vaffanculo
Vincent
: Sai, mi sento un po' stanco, mi farebbe bene un massaggino ai piedi.
Jules
: Basta, eh? Hai capito? Cominciano a girarmi le palle!
Vincent
: Eh, eh! Ah!
Jules
: Questa è la porta.
Vincent
: Sì, eccola qua.
Jules
: Che ora fai?
Vincent
: Sono esattamente le 7:22.
Jules
: Ah... Non è ancora il momento. Dai, leviamoci da qui. Stai a sentire: solo perché non farei mai un massaggio ai piedi a un uomo, non è giusto che Marsellus scaraventi Antwan in una merdosissima serra incasinandogli il modo di parlare. Sono cose che non si fanno. Se quel figlio di puttana lo facesse a me, o mi paralizza anche il culo o io lo ammazzo. Mi sono spiegato?
Vincent
: Ah, ma non sto dicendo che è giusto, ma che per te un massaggio ai piedi non significa niente, per me invece sì. Guarda, ho fatto a migliaia di
donne
migliaia di massaggi ai piedi e tutti avevano un significato. Noi facciamo finta di no, ma è così. Ed è questo che ti intriga mentre li fai. È un fatto sensuale che monta, dove, beh, nessuno dei due ne parla, ma tu lo sai e lo sa lei. Quello stronzo di Marsellus lo sapeva, e quel coglione di Antwan doveva saperlo ancora meglio. Insomma, quella è sua moglie, cazzo, nessun uomo prende con umorismo certe stronzate. Mi sono spiegato?
Jules
: Sì, è un punto di vista interessante. Coraggio, entriamo nei personaggi.
Vincent
: Come hai detto che si chiama lei?
Jules
: Mia.
Vincent
: Mia.
Jules
: Perché ti interessa tanto la moglie del gran capo?
Vincent
: Beh, lui parte, va in Florida, e mi ha chiesto di... di occuparmi di lei mentre è via.
Jules
: Ah. Occuparti di lei?
Vincent
: No, ma che dici? Devo portarla fuori, sai, farla divertire, così non si sente sola.
Jules
: Cioè tu e Mia Wallace vi date un appuntamento?
Vincent
: Non è come intendi tu. Sai, è come... come quando porti fuori la moglie del tuo migliore amico, al cinema o in qualche altro posto. È solo buona compagnia, nient'altro. Non è un appuntamento. Non è nessun appuntamento!
Jules
: Salve, ragazzi. Come ve la passate? No, comodo, comodo, comodo, comodo. Stai comodo. Sapete chi siamo? Siamo colleghi del vostro socio d'affari Marsellus Wallace. Certo vi ricordate del vostro socio d'affari, vero? No, no, non ditemi niente, voglio indovinare. Tu sei Brett, giusto?
Brett
: Sì.
Jules
: Visto? Ho indovinato. Ti ricordi bene del tuo socio d'affari Marsellus Wallace, non è vero, Brett?
Brett
: Sì, sì, me lo ricordo bene.
Jules
: Bravo. Oh, a quanto pare io e Vincent abbiamo interrotto la vostra colazione. Ci dispiace veramente. Che mangiavate?
Brett
: Hamburger.
Jules
: Hamburger, dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica! E che tipo di hamburger?
Brett
: È un... un cheeseburger.
Jules
: No, no, no, no. Dove li avete comprati? Da McDonald's, da Wendy's, Jack-in-the-Box, dove?
Brett
: Ehm... Al Big Kahuna Burger.
Jules
: Al Big Kahuna Burger! Dove gli hawaiani fanno gli hamburger! Dicono che sono saporiti i loro hamburger, io non li ho mai assaggiati, personalmente. Come sono?
Brett
: Buoni. Buoni. Sono buoni.
Jules
: Vi dispiace se ne assaggio uno? È tuo questo, eh?
Brett
: Sì.
Jules
: Hm! Sì che è saporito questo hamburger. Vincent! Hai mai mangiato un Big Kahuna Burger?
Vincent
: Hm.
Jules
: Ne vuoi un morso? Sono saporiti.
Vincent
: Non ho fame.
Jules
: Beh, se ti piacciono gli hamburger una volta li devi provare. Io di solito non posso mangiarli perché la mia ragazza è vegetariana. E questo praticamente fa di me un vegetariano, ma vado pazzo per il sapore di un buon hamburger. Hmmm! Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio in Francia?
Brett
: No.
Jules
: Diglielo, Vincent.
Vincent
: Royale con formaggio.
Jules
: Royale con formaggio. E sai perché lo chiamano così?
Brett
: Per il sistema metrico decimale?
Jules
: Ma guarda che bel cervellone ha il nostro Brett! Uh, sei in gamba, figlio di puttana, lo sai? Il sistema metrico. Lì dentro che c'è?
Brett
: Sprite.
Jules
: Ah, Sprite. Buona. Ti dispiace se... se assaggio la tua bevanda saporita per mandare giù il boccone?
Brett
: Fa' pure.
Jules
: Ah! Ci voleva proprio! Tu, col frangettone, sai perché siamo qui? Perché non dici al mio amico Vince, là, dove hai nascosto la roba? Perché non glielo dici?
Marvin
: È lì dentro.
Jules
: Non ricordo di averti fatto nessuna domanda del cazzo, se non sbaglio! Cosa dicevi?
Roger
: Nell'armadietto. No. No, quello all'altezza delle ginocchia.
Jules
: Siamo contenti? Vincent? Siamo contenti?
Vincent
: Sì, siamo contenti.
Brett
: Ehm... ascolta... Mi dispiace, io... io... io non ho capito il tuo nome. Ho... ho capito il tuo, ehm, Vincent, giusto? Ma non ho capito il tuo.
Jules
: Mi chiamo Gerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda.
Brett
: No, no. No. No. Voglio solo che sappiate quanto... Voglio solo che sappiate quanto ci dispiace che le cose siano andate a puttane tra noi e il signor Wallace. E... Noi ci siamo messi in questo affare con le migliori intenzioni, davvero, no, no, no...
Jules
: Oh, scusami, ho spezzato la tua concentrazione. Oh, non volevo farlo. Per favore, continua. Dicevi qualcosa a proposito delle migliori intenzioni, sì. Ma che ti prende? Ah, avevi finito? Interessante, ma non mi hai convinto, sai? Dì un po', Marsellus Wallace che aspetto ha?
Brett
: Cosa?
Jules
: Da che paese vieni?
Brett
: Cosa? Cosa?
Jules
: "Cosa" è un paese che non ho mai sentito nominare! Lì parlano la mia lingua?
Brett
: Cosa?
Jules
: La mia lingua, figlio di puttana! Tu la sai parlare?
Brett
: Sì!
Jules
: Allora capisci quello che dico!
Brett
: Sì! Sì! Sì!
Jules
: Descrivimi perciò Marsellus Wallace! Che aspetto ha!
Brett
: Cosa?
Jules
: Di' "cosa" un'altra volta! Di' "cosa" un'altra volta! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana, di' "cosa" un'altra maledettissima volta!
Brett
: È... è... è nero.
Jules
: Vai avanti!
Brett
: È senza capelli.
Jules
: Secondo te sembra una puttana?
Brett
: Cosa?
Jules
: Secondo te, lui ha l'aspetto di una puttana?
Brett
: No!
Jules
: Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana?
Brett
: Non l'ho fatto!
Jules
: Sì che l'hai fatto! Sì, tu l'hai fatto! Brett, hai cercato di fotterlo!
Brett
: No!
Jules
: Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace. Leggi la Bibbia, Brett?
Brett
: S... s... sì.
Jules
: E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'occasione. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti, e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli, e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te".
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Non mi piace cosa accade alla pelle, è una crudeltà della natura quel che la forza di gravità compie sul corpo delle
donne
. In passato c'era un risarcimento culturale alla perdità della elasticità ormonale: ecco, dobbiamo tornare a rivendicarla, come in certe comunità africane matriarcali in cui saggezza ed esperienza compensano il diventare sessualmente invisibili. La nostra traiettoria è fanciulla-madre-befana: ridiamo dignità alla fase vecchiaccia.
Frances McDormand
Frasi di Frances McDormand
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