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Indice degli autori
Aforismi Famiglia - parte 9
Frasi trovate
:
1.741
Lovett
: Il registratore. Cominci pure, Rose.
Rose
: Sono trascorsi 84 anni.
Lovett
: Non fa niente. Cerchi di ricordare quello che può, qualunque cosa.
Rose
: La vuol sentire questa storia, signor Lovett?
Lovett
: Scusi.
Rose
: Sono trascorsi 84 anni, e ancora sento l'odore della vernice fresca. I servizi di porcellana non erano mai stati usati. Nessuno aveva mai dormito tra quelle lenzuola. Il Titanic era chiamato "la nave dei sogni". E lo era. Lo era davvero.
Operaio
: Avanti, avanti! Bene così! Avanti, ancora, ancora!
Inserviente
: Passeggeri di terza classe con cuccetta a proravia da questa parte, per favore!
Bert Cartmell
: È una barca grandissima.
Inserviente
: Questa fila qui! Qui.
Cora Cartmell
: No, no, è una nave.
Cartmell
: Hai ragione.
Rose
: Non capisco il motivo di tutto questo gran chiasso. Non sembra più grande del Mauretania.
Caledon Hockley
: Si può essere blasé riguardo ad alcune cose, Rose, ma non riguardo al Titanic. È almeno trenta metri più lungo del Mauretania, e molto più lussuoso. Sua figlia è davvero impossibile da sbalordire, Ruth.
Ruth Dewitt Bukater
: Ah, ah! Allora sarebbe questa la nave che dicono inaffondabile?
Cal
: È inaffondabile.
Inserviente
: Signore?
Cal
: Dio stesso non potrebbe affondare questa nave.
Inserviente
: Signore?
Cal
: Che c'è?
Inserviente
: Signore, deve consegnare i bagagli al molo principale. È alle sue spalle, signore.
Cal
: Ripongo in lei la mia fiducia, buon uomo. Si rivolga al mio aiutante.
Inserviente
: Oh, sì, signore, con piacere. Signore, se posso fare qualunque cosa per rendere il suo...
Cal
: Sì, sì, certo.
Spicer Lovejoy
: Tutti i bauli su quell'automobile lì, dodici di questi, e la cassaforte, vanno nella suite presidenziali B-52, 54, 56.
Cal
: Signore, è meglio far presto. Muoviamoci.
Rose
: Il mio soprabito?
Trudy Bolt
: L'ho preso io, signorina.
Inserviente
: Passeggeri di terza classe da questa parte per il controllo sanitario. Terza classe da questa parte per il controllo sanitario.
Ufficiale Medico
: Non ti muovere. Su la testa.
Marinaio
: Benvenuta sul Titanic, signora.
Rose
: Per gli altri era la nave dei sogni. Per me, era una nave carica di schiavi, che mi riportava in America in catene. Agli occhi degli altri ero tutto quello che una ragazza di buona
famiglia
doveva essere. Ma dentro, invece, urlavo.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Montepremi diversi? Un'assurdità, e a Wimbledon non l'hanno ancora capito. Quanto all'idea di Simon, io abolirei del tutto i match a cinque set: mettono alla prova il fisico e sacrificano il divertimento, si chiede troppo ai giocatori. Le donne poi, per poter giocare, incontrano molte più difficoltà. E c'è un impegno di cui non puoi disinteressarti, ed è quello della
famiglia
: vediamo i casi di Justine Henin e Kim Clijsters, il loro ritiro è coinciso anche con una gravidanza, in tutto o in parte. È chiaro quindi che le carriere delle ragazze durino meno, molto meno. Non ci sono le stesse opportunità.
Billie Jean King
Frasi di Billie Jean King
Subito, con le prime parole che le rivolse, volle avvisarla che non intendeva compromettersi in una relazione troppo seria. Parlò cioè a un dipresso così: ‐ T'amo molto e per il tuo bene desidero ci si metta d'accordo di andare molto cauti. ‐ La parola era tanto prudente ch'era difficile di crederla detta per amore altrui, e un po' più franca avrebbe dovuto suonare così: ‐ Mi piaci molto, ma nella mia vita non potrai essere giammai più importante di un giocattolo. Ho altri doveri io, la mia carriera, la mia
famiglia
.
Italo Svevo
Cit. da
Senilità
‐ Incipit
Frasi di Italo Svevo
Mentre prendo la penna per affidare alla carta paziente, in pieno ozio e ritiro sano del resto, se anche stanco, molto stanco (cosi che potrò procedere solo a piccole tappe e con riposi frequenti) mentre dunque mi dispongo a vergare le mie confessioni nella nitida e piacevole calligrafia che mi è propria, sono pur colto dalla fuggevole preoccupazione se in realtà io sia, per preparazione e per studi, adeguato all'impresa. Siccome però tutto quanto ho da comunicare trae materia dalle mie immediate esperienze, mancanze e passioni, così che son perfetto padrone dell'argomento, quel dubbio potrebbe al più riferirsi al mio tatto, alla compostezza nell'esprimermi cose per le quali a mio avviso non sono decisivi gli studi regolarmente seguiti, ma piuttosto il naturale ingegno e la buona educazione. Questa non mi è mancata, giacché io provengo da una
famiglia
della buona borghesia, se anche da una casa poco seria.
Thomas Mann
Cit. da
Confessioni del cavaliere d'industria Felix Krull ‐ Incipit
Frasi di Thomas Mann
[A Tony Buddenbrook, in una lettera]
Mia cara figlia, noi non siam nati per quella che con vista miope consideriamo la nostra piccola, personale felicità, perché non siamo esseri staccati, indipendenti e autonomi, ma anelli di una catena; e, cosí come siamo, non saremmo pensabili senza la serie di coloro che ci hanno preceduti e ci hanno indicato la strada, seguendo da parte loro rigidamente e senza guardare a destra o a sinistra, una tradizione provata e veneranda. La tua via, a mio parere, è già chiaramente e nettamente tracciata da parecchie settimane, e non saresti mia figlia, non saresti nipote di tuo nonno che riposa in Dio, non saresti addirittura un degno membro della nostra
famiglia
se pensassi sul serio, tu sola, di seguire con caparbietà e sventatezza una tua strada irregolare e arbitraria.
Thomas Mann
Cit. da
I Buddenbrook
Frasi di Thomas Mann
Un uomo ricco chiese al monaco buddhista giapponese Sengai Gibon di scrivergli qualche cosa per la continua prosperità della sua
famiglia
, così che si potesse custodirla come un tesoro di generazione in generazione.
Sengai si fece dare un foglio di carta e scrisse:
Muore il padre, muore il figlio, muore il nipote
.
L'uomo ricco andò in collera.
- "
Io ti avevo chiesto di scrivere qualcosa per la felicità della mia
famiglia
! Perché mi fai uno scherzo del genere?
"
- "
Non sto scherzando affatto
" - spiegò Sengai.
- "
Se prima che tu muoia dovesse morire tuo figlio, per te sarebbe un gran dolore. Se tuo nipote morisse prima di tuo figlio, avreste entrambe il cuore spezzato. Se la tua
famiglia
, di generazione in generazione, muore nell'ordine che ho detto, sarà il corso naturale della vita. Questa per me è la vera prosperità
".
Da:
La vera prosperità
Vivo la mia carriera con passione, ma continuo a tenere nel cuore la
famiglia
da cui vengo. Un lato infantile mi è rimasto: basta un palloncino in una stanza per farmi tornare all'infanzia. Allora la musica era il mio sogno, speravo di poter cantare ed essere ascoltata in tutto il mondo: quando ci penso, mi dico che era davvero un sogno enorme per una bambina così piccola. Ma ci ho creduto così tanto che poi si è realizzato.
Rihanna
Frasi di Rihanna
Signori della Corte, in nome della sacralità della
Famiglia
vi esorto a considerare in tutta la sua eccezionale portata il comportamento dei due delatori oggi alla sbarra: un padre e una madre. Ripercorriamo i fatti. Erano le sei del mattino quando la vittima, un giovane di Eraclea nelle cui vene convivevano fraternamente l'alcol e la droga, rientrava in casa con il muso dell'auto ricoperto di lividi, sostenendo con scarsa convinzione di avere forato una gomma. Ora, signori, sappiamo benissimo quale reazione aspettarci in casi simili da un genitore cresciuto nel rispetto dei valori del familismo. O ignora le parole del figlio, oppure si affretta a confezionargli un alibi. Invece i due imputati, mossi da un insano senso di responsabilità, hanno percorso la strada a ritroso, in cerca di indizi che avvalorassero i loro sospetti. Hanno scoperto che qualcuno aveva investito a morte un turista sloveno senza prestargli soccorso. E che questo qualcuno aveva perso il fanale anteriore dell'auto. Hanno capito. Ma anziché portare il figlio in un luogo sicuro e intanto sviare le indagini, accusando dell'omicidio un migrante, un leghista o un migrante leghista, hanno confidato il segreto di
famiglia
a degli estranei i carabinieri di fatto consegnando il ragazzo alla giustizia. Una scelta inaudita, signori della Corte. Per i due rei confessi chiedo il massimo della pena: li si obblighi a tenere un corso di educazione civica a tutti quei genitori che mettono la difesa del pupo e del buon nome della casata davanti a qualsiasi cosa e anche a qualsiasi coca.
Massimo Gramellini
Cit. da
Il caffè di Gramellini, Genitori da collezione, Corriere.it, 30 agosto 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Si parla del "potere della Juventus" che viene identificata con la Fiat e la
famiglia
Agnelli che, peraltro, non era l'unica
famiglia
depositaria del potere, ma poi mancano le prove. Certo, avere dietro la Fiat dà potere economico e questo rende forte la squadra, però dov'è il reato? Allora anche il Real Madrid o il Bayern Monaco hanno "potere"... Sento in continuazione dei teoremi sui furti della Juventus, che poi vengono smentiti dai fatti.
[Tuttosport.com, 1 maggio 2016]
Giuseppe Cruciani
Frasi di Giuseppe Cruciani
L'equipaggio è una
famiglia
e il comandante è il padre.
Mikhail Polenin
Dal film:
K-19
Scheda film e trama
Frasi del film
La
famiglia
è la cosa più importante della vita, ma ognuno ha la sua idea di
famiglia
. Può essere adottare un bambino a un certo punto della vita, o diventare genitore dei figli del tuo compagno, oppure decidere di avere solo cani e gatti se stai meglio con loro che con gli umani. O puoi decidere di non avere figli del tutto e fare
famiglia
coi tuoi amici e i loro bambini.
Cameron Diaz
Frasi di Cameron Diaz
Federico, hai portato una guerra
|
nella tua
famiglia
,
|
una ridda di giochi elettrici
|
e una ricerca di gloria grande.
|
Il Barbarossa non sarebbe nulla
|
confronto a te bambino.
|
I genitori ti guardano giocare
|
con il destino.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Federico, hai portato una guerra
Frasi di Alda Merini
Mio padre mi ha dato fiducia. È mancato 17 anni fa e ancora mi si rompe la voce, quando parlo di lui. Mi diceva: laureati e avrai le chiavi della
famiglia
. Così è stato. E quei 18 miliardi di lire in debiti erano garantiti dalle mie quote, non da beni suoi.
[Corriere.it, 4 agosto 2017]
Gianluca Vacchi
Frasi di Gianluca Vacchi
Il crollo delle nascite potrà anche imputarsi alla crisi economica e alla mancanza di politiche a sostegno della
famiglia
, ma il calo del desiderio - di cui quello delle nascite è solo una delle conseguenze - evoca le storture di una civiltà sempre meno connessa con i ritmi e le leggi della natura, in cui si parla continuamente di sesso, ma lo si pratica sempre di meno.
[Dall'editoriale, Corriere.it, 31 luglio 2017]
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Sono cresciuta in una
famiglia
numerosa, ho cinque sorelle. Per noi dividere è normale, non ho mai pensato che ci fosse qualcosa di mio e basta. La tavoletta di cioccolato si divideva sempre in sei pezzi, non avevo vestiti nuovi, ma solo quelli ereditati dalle mie sorelle grandi. Non ho mai sviluppato un senso di attaccamento verso le cose materiali. E poi, più tardi, non ho mai pensato che il mio successo, il mio valore, dipendessero da quante cose possedevo.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
Possiamo svegliarci al mattino e decidere che il nostro bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Se mi sveglio arrabbiata, porto quella rabbia nelle cose e inconsciamente le trasformo. Io apro gli occhi e penso che sono grata di averli aperti, che con quegli occhi vedo, che con questa bocca parlo, che ho il cibo, che sono sana, che mi circonda una meravigliosa
famiglia
, che fuori di casa non ho la guerra. Potrei dare tutto per scontato, ma è un errore che porta all'infelicità. Io mi sveglio e mi sento benedetta.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
Ho sognato i Beatles la scorsa notte, mi sono svegliato con Rocky Raccoon' che ancora andava nella mia testa e lo sguardo sconvolto sul volto di mia moglie. Mi disse che il mio amico era morto. I pensieri di te hanno cominciato a scorrermi nella testa e ho pianto. Sto ancora piangendo, con tristezza, ma anche con gratitudine per aver potuto passare con te e con la tua
famiglia
fantastica alcuni momenti veramente speciali. Mi hai ispirato in molti modi che non puoi neanche immaginare. Il tuo talento era puro e unico, la tua voce era gioia e paura, rabbia e perdono, amore e tristezza tutto in uno. Credo che è quello che tutti siamo e tu mi hai aiutato a capirlo. Ho appena visto un video in cui cantavi A Day In The Life dei Beatles e ho pensato ai miei sogni. Mi piace pensare che tu abbia detto arrivederci a modo tuo, non riesco a immaginare un mondo senza di te. Prego affinché tu trovi pace nella prossima vita. Il mio amore va a tua moglie e ai tuoi figli, amici e alla tua
famiglia
. Grazie per avermi permessi di essere parte della tua vita.
Con tutto il mio amore.
Il tuo amico,
Chester
[I dreamt about the Beatles last night. I woke up with Rocky Raccoon playing in my head and a concerned look on my wife's face. She told me my friend had just passed away. Thoughts of you flooded my mind and I wept. I'm still weeping, with sadness, as well as gratitude for having shared some very special moments with you and your beautiful family. You have inspired me in many ways you could never have known. Your talent was pure and unrivaled. Your voice was joy and pain, anger and forgiveness, love and heartache all wrapped up into one. I suppose that's what we all are. You helped me understand that. I just watched a video of you singing A Day In The Life by the Beatles and thought of my dream. I'd like to think you were saying goodbye in your own way. I can't imagine a world without you in it. I pray you find peace in the next life. I send my love to your wife and children, friends and family.
Thank you for allowing me to be part of your life.
With all my love.
Your friend,
Chester]
Chester Bennington
Frasi di Chester Bennington
[Al cineforum proietteranno il film Quei bravi ragazzi per un errore nella consegna della pellicola]
Stansfield
: Va bene, basta così: forza andiamo.
Giovanni
: Non fare lo stupido, e dai, e dai: attireremo dieci volte l'attenzione se ce ne andiamo via ora, si chiederanno da cosa scappiamo.
Stansfield
: Non voglio passare due ore ad ascoltarti fare l'elegia sugli home video della tua
famiglia
.
Giovanni
: È un buon film Stan, gangster a tutto schermo, è un arrapamento per un super poliziotto come te: scommetto che è il tuo film segaiolo segreto, ammettilo.
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Stamattina valevo venti milioni di dollari, probabilmente ora ne valgo il doppio. Ho fregato la morte tante di quelle volte che non ci penso nemmeno più, è come farsi beccare all'aperto da un temporale: devi solo evitare di farti colpire dai fulmini. Ma tutto considerato ho avuto una buona giornata, la mia
famiglia
è più unita di quanto non lo sia mai stata, l'acqua in città non è più marrone e per un paio d'ore sono stato la stella del cineclub locale di Chalong-sur-Avre. In effetti l'unica cosa che mi fa incazzare di brutto ora è che devo riscrivere per intero questo cazzo di libro e che dobbiamo ricambiare il cognome: e che palle.
Giovanni Manzoni
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Nel 1931 mio nonno guidava una delle duecento Cadillac noleggiate dal leggendario leader genovese per il corteo funebre di sua moglie; nel 1957 mio padre, Cesare Manzoni, era uno dei centosette boss di tutto il paese invitati al convegno di Apalachin, finita in una caccia all'uomo. Ve lo immaginate io che timbro il cartellino in una fabbrica? Potevo ribellarmi
[...]
ma questo non sarebbe mai successo: presi in mano gli affari di
famiglia
di mia spontanea volontà, nessuno mi obbligò.
[Il riferimento è riunione di Apalachin, tenutasi il 14 novembre 1957 nella villa del boss Joseph Barbara, dove parteciparono i oltre cento rappresentati delle più influenti famiglie mafiose statunitensi]
Giovanni Manzoni
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Icaro mi fa tornare in mente il volo di Lauro De Bosis, che dovrebbe esserle carissimo. Era nato nel 1901 e aveva poco più di vent'anni quando fu invitato a New York e avvertì gli americani dell'infamia della dittatura fascista: proprio come fece poi il Gaetano Salvemini cui lei si ispira, e che fu fra gli amici di Lauro. Nel 1926 insegnò a Harvard e nel 1927 scrisse il poema intitolato così: "Icaro". I suoi
famiglia
ri e collaboratori furono arrestati mentre lui tornava dall'Italia in America. Si fermò a Parigi, faceva il portiere d'albergo, traduceva, studiava, preparava antologie di poeti, imparava a guidare l'aereo. Nel 1931 una sottoscrizione gli consentì di acquistare un piccolo velivolo e di caricarlo di volantini. Il 3 ottobre decollò da Marsiglia, arrivò sopra Roma, scese a una quota bassissima, versò su piazza Venezia e sul resto del centro 400 mila manifestini. Aveva preparato tre testi diversi. In uno si leggeva fra l'altro: "Chiunque tu sia, tu certo imprechi contro il fascismo e ne senti tutta la servile vergogna.Ma anche tu ne sei responsabile con la tua inerzia.Non cercarti un'illusoria giustificazione col dirti che non c'è nulla da fare. Non è vero. Tutti gli uomini di coraggio e d'onore lavorano in silenzio per preparare un'Italia libera". De Bosis sapeva che il carburante non gli sarebbe bastato per il ritorno. Precipitò in mare vicino all'isola d'Elba, Icaro di se stesso. La notte prima aveva scritto una "Storia della mia morte". Non era invasato di morte, come gli assassini-suicidi delle Torri. Pensava semplicemente che bisognasse. "Mentre, durante il Risorgimento, i giovani pronti a dar la vita si contavano a migliaia, oggi ce ne sono assai pochi. Bisogna morire. Spero che, dopo me, molti altri seguiranno, e riusciranno infine a scuotere l'opinione". La sua compagna, la famosa attrice Ruth Draper, intitolò a lui una donazione per una cattedra di italianistica a Harvard. Quel Gaetano Salvemini vi tenne le sue famose lezioni sulle origini del fascismo.
[Una mia vecchia lettera non spedita a Oriana Fallaci, il Foglio, 29 marzo 2016]
Adriano Sofri
Frasi di Adriano Sofri
Hanno preso troppo da me. La casa, la
famiglia
... E ogni giorno muoiono scimmie.
Cesare
Dal film:
The War - Il pianeta delle scimmie
Scheda film e trama
Frasi del film
Per la libertà.
Per la
famiglia
.
Per il pianeta.
[Frase promozionale]
Dal film:
The War - Il pianeta delle scimmie
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando i miei figli erano piccoli, facevo un gioco con loro. Gli davo un rametto ciascuno e dicevo loro di spezzarlo. Non era certo un'impresa difficile. Poi gli davo un mazzetto e dicevo di provare con quello. Ovviamente non ci riuscivano. Quel mazzetto – gli dicevo – quello è la
famiglia
.
Alvin Straight
Dal film:
Una storia vera
Commenti:
2
Scheda film e trama
Frasi del film
Non devi essere perfetto, ma ci sono delle regole fondamentali da rispettare: fai sempre quello che puoi per la tua
famiglia
, vai a lavorare ogni giorno e dì come la pensi. Non far male a nessuno se puoi evitarlo, e non trattare mai con i disonesti.
Thomas Craven
Dal film:
Fuori controllo
Scheda film e trama
Frasi del film
Io sono cresciuta con così tanti uomini nella mia
famiglia
italiana che forse l'idea che gli uomini siano forti mi ha condizionata. Della mia generazione in
famiglia
sono l'unica ragazza, i miei fratelli, i miei cugini sono tutti maschi. Forse coi film che faccio cerco di ristabilire un po' di equilibrio, provo a far sentire una voce femminile.
Sofia Coppola
Frasi di Sofia Coppola
Le esperienze più belle della mia vita sono legate al cibo. Sono cresciuta in una casa in cui mia madre ogni domenica preparava un gran pranzo per tutti, come in una
famiglia
italiana. Una delle cose più belle è ancora oggi conversare con gli amici, con buon cibo e buon vino.
[Da un'intervista e Io Donna, Ottobre 2015]
Sienna Miller
Frasi di Sienna Miller
Ho un forte senso di identità, e non ho mai voluto essere definita dai miei legami sentimentali. Sono cresciuta in una
famiglia
‐ con mia madre e mia sorella ‐ al femminile, e relativamente femminista. Ho frequentato da interna una scuola per sole ragazze sin da quando avevo otto anni e non ho mai guardato un uomo pensando di poterne ricevere qualcosa. A casa mi hanno insegnato a badare a me stessa, e non mi hanno mai incoraggiata a smettere di studiare per trovarmi un marito.
[Da un'intervista e Io Donna, Dicembre 2016]
Sienna Miller
Frasi di Sienna Miller
C'è sempre in ogni agglomerato umano l'"organizzatore di sfide calcistiche". Mentre godono fama di organizzatori, questi elementi sono in realtà solo dei criminali pericolosi e la loro monomania porta periodicamente dei padri di
famiglia
sull'orlo della tomba.
Paolo Villaggio
Cit. da
Fantozzi, il libro
Frasi di Paolo Villaggio
Poi ho incontrato Laura. Era giovanissima, un po' stronza, molto bella. La donna della mia vita. Ho tentato due volte di lasciarla. L'ho messa alla porta, e lei si è seduta sulla valigia, fuori dal cancello: ho dovuto riprenderla, temevo arrivassero i carabinieri ad arrestarmi. Poi le ho telefonato per dirle che era finita, e Laura si è precipitata fuori dallo studio di registrazione, ha aspettato finché non l'ho fatta entrare. Da lei ho avuto Luca, che è figlio dell'amore. Ora ha 25 anni e studia a Los Angeles, crea giochi per Internet. Laura non la tradisco mai. Fedeltà assoluta. Mettere su
famiglia
e restare un rocker non è stato facile, ma ce l'ho fatta. Ero stanco di vivere in albergo circondato da una corte dei miracoli, volevo un motivo per tornare a casa la sera. L'ho pure sposata, il 7 luglio 2007, quando sembrava stessi per morire a causa di un batterio killer, e i giornali scrivevano che avevo il cancro. In tal caso non mi sarei curato; sarei partito per i Caraibi, per morire vivo. Invece dopo due anni di antibiotici ne sono uscito.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Alle 3 ½ del 26 maggio 1831;
Carissima moglie,
La tua virtù e la tua religione sieno teco e ti assistino nel ricevere che farai questo mio foglio ‐ Sono le ultime parole dell'infelice tuo Ciro ‐ Egli ti rivedrà in più beato soggiorno ‐ Vivi ai figli e fà loro da Padre ancora; ne hai tutti i riquisiti. ‐ L'ultimo amoroso comando che impongo al tuo cuore è quello di non abbandonarti al dolore ‐ Vincilo, e pensa chi è che te lo suggerisce e consiglia.
Non resterai che orbata di un corpo che pur doveva soggiacere alla sua fine ‐ L'anima mia sarà come divisa teco da tutta l'eternità ‐ Pensa ai figli e in loro seguita a vedervi il loro genitore, e quando l'età farà conoscere chi era dirai loro ch'era uno che amò sempre il suo simile ‐
Fò te l'interprete dell'ultimo mio congedo con tutta la
famiglia
: io mojo col nome di tutti sul cuore, e la mia Cecchina lo invade tutto.
Non ti spaventi l'idea dell'immatura mia fine giacche Iddio mi accorda forza e coraggio sin qui d'incontrarla come la mercede del giusto; mi farà la grazia fino al fatal momento ‐
Il dirti d'incamminare i figli sulla strada della virtù è dirti ciò che hai sempre fatto; ma dicendo poi loro che era tale l'intenzione del suo genitore crederanno di onorare e rispettare la mia memoria ancora ubbidendoti ‐ Cecchina mia, prevedo le tue angoscio, e mi si divide il cuore alla sola idea. Non abbandonarviti: tutti dobbiamo morire ‐ Ti mando l'ultimo pegno che mi rimane: dei miei capelli ‐ danne in memoria alla
famiglia
.
Oh buon Dio! quanti infelici per mia colpa; ma mi perdonerete. Dò l'ultimo bacio ai figli; non oso individuarli perché troppo mi angustierei ‐ tutti a quattro ‐ e i genitori e l'ottima Nonna, la cara sorella e Celeste; insomma tutti vi ho presenti. Addio per sempre Cecchina; sarai sempre la madre de' miei figli. In questo ultimo tremendo momento le cose mondane non sono più per me. Troveranno i miei figli e tu della pietà dopo la mia morte, più che ne sperassi vivendo ‐ Speravo molto. Il Sovrano... ma non sono più di questo mondo ‐ Addio con tutto il cuore ‐ Addio per sempre. Ama sempre la memoria dell'infelice tuo
Ciro.
L'eccellente Don Bernardi che mi assisterà in questo terribile passaggio si sarà incaricato di farti avere queste ultime mie parole ‐ Ancora un tenero bacio ai figli ed a te sino che vesto terrena spoglia. Agli amici ai quali può essere cara la mia memoria raccomanda loro i figli miei. Ma addio ‐ addio eternamente.
Ciro Menotti
Frasi di Ciro Menotti
La solitudine esistenziale viene elevata, si fa per dire, a prerequisito lavorativo. Finora ci si limitava ad alludervi a mezza bocca durante il colloquio privato. Se adesso la si scrive sopra un cartello esposto al pubblico, significa che sono saltate anche le cerniere dell'imbarazzo e non ci si vergogna più di dire a una donna: se ti pago, voglio tutta la tua vita. Ci sarà pure chi su certe garanzie ci avrà speculato, trasformandole in alibi per darsi alla macchia. Però l' abuso di un diritto da parte di qualcuno non può diventare motivo per toglierlo a tutti. In passato gli annunci di lavoro si accontentavano di richiedere personale «militesente». Ora si pretende che sia esente dal vivere.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Una vecchia leggenda Cherokee racconta che un giorno il capo di un grande villaggio decise che era arrivato il momento di insegnare al nipote preferito cosa fosse la vita. Lo portò nella foresta e lo fece sedere ai piedi di un grande albero e gli spiegò:
-
Figlio mio, nella mente e nel cuore di ogni essere umano si combatte una lotta incessante. Anche se io sono vecchio capo, guida della nostra gente, che mi considera saggio, quella lotta avviene anche dentro di me. Se non ne conosci l'esistenza, ti spaventerai e non saprai mai quale direzione prendere. Magari, qualche volta nella vita vincerai, ma poi, senza capire perché, all'improvviso ti ritroverai perso, confuso e in preda alla paura, e rischierai di perdere tutto quello che hai faticato tanto a conquistare.
Crederai di fare le scelte giuste per poi scoprire che erano sbagliate. Se non capisci le forze del bene e del male, la vita individuale e quella collettiva, il vero sé e il falso sé, vivrai sempre in grande tumulto.
È come se ci fossero due grandi lupi che vivono dentro di ognuno: uno bianco, l'altro nero
.
Il lupo bianco è buono, gentile e innocuo. Vive in armonia con tutto ciò che lo circonda e non arreca offesa quando non lo si offende. Il lupo buono, ben ancorato e forte nella comprensione di chi è e di cosa è capace, combatte solo quando è necessario, e quando deve proteggere sé stesso e la sua
famiglia
. Anche in questo caso lo fa nel modo giusto. Sta molto attento a tutti gli altri lupi del suo branco e non devia mai dalla propria natura.
Ma c'è anche un lupo nero che vive in ognuno, ed è molto diverso. È rumoroso, arrabbiato, scontento, geloso e pauroso. Le più piccole cose gli provocano eccessi di rabbia. Litiga con chiunque, continuamente, senza ragione. Non riesce a pensare con chiarezza poiché avidità, rabbia e odio in lui sono troppo grandi. Ma la sua è rabbia impotente, figlio mio, poiché non riesce a cambiare niente. Quel lupo cerca guai ovunque vada, e li trova facilmente. Non si fida di nessuno, quindi non ha veri amici.
A volte è difficile vivere con questi due lupi dentro di sé, perché entrambi lottano strenuamente per dominare l'anima.
Il ragazzo chiese ansiosamente:
-
Quale dei due lupi vince, nonno?
Con voce ferma, il capo rispose:
-
Tutti e due, figlio mio. Se scelgo di nutrire solo il lupo bianco, quello nero mi aspetta al varco per approfittare di qualche momento di squilibrio, o in cui sono troppo impegnato e non riesco ad avere il controllo di tutte le responsabilità. Il lupo nero allora attaccherà il lupo bianco. Sarà sempre arrabbiato e in lotta per ottenere l'attenzione che pretende. Ma se gli presto un po' di attenzione perché capisco la sua natura, se ne riconosco la potente forza e gli faccio sapere che lo rispetto per il suo carattere, e gli chiederò aiuto se la nostra tribù si trovasse mai in gravi problemi, lui sarà felice. Anche il lupo bianco sarà felice. Così entrambi vincono. E tutti noi vinciamo.
Confuso, il ragazzo chiese:
-
Non capisco, nonno, come possono vincere entrambi?
Il capo indiano continuò:
-
Il lupo nero ha molte importanti qualità di cui posso aver bisogno in certe circostanze. È temerario, determinato e non cede mai. È intelligente, astuto e capace di pensieri e strategie tortuose. Sono caratteristiche importanti in tempo di guerra. Ha sensi molto acuti e affinati che soltanto chi guarda con gli occhi delle tenebre può valorizzare. Nel caso di un attacco, può essere il nostro miglior alleato.
Il capo Cherokee tirò fuori due pezzi di carne dalla sacca e li gettò a terra: uno a sinistra e uno a destra. Li indicò, poi disse:
-
Qui alla mia sinistra c'è il cibo per il lupo bianco, e alla mia destra il cibo per il lupo nero. Se scelgo di nutrirli entrambi, non lotteranno mai per attirare la mia attenzione e potrò usare ognuno dei due nel modo che mi è necessario. E dal momento che non ci sarà guerra tra i due, potrò ascoltare la voce della mia coscienza più profonda, scegliendo quale dei due potrà aiutarmi meglio in ogni circostanza.
Se capisci che ci sono due grandi forze dentro di te e le consideri con uguale rispetto, saranno entrambi vincenti e convivranno in pace. La pace, figlio mio, è la missione dei Cherokee, il fine ultimo della vita. Un uomo che ottiene la pace interiore ha tutto. Un uomo che è lacerato dalla guerra che si combatte dentro di lui, è niente.
Da:
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
Ah mia
famiglia
, mia
famiglia
dispersa
[...]
| ah mia casata | infranta mia lacerata tenda volata via | col suo fuoco e il suo dio.
Giorgio Caproni
Frasi di Giorgio Caproni
Le macchine fotografiche mi fanno girare le palle. Non importa chi le usa, potrebbe essere anche un membro della mia
famiglia
; è che le macchine fotografiche mi danno delle sensazioni spaventose... rendono le persone spettri.
[Nel 1990]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Lasciate che m'incammini per la strada in salita
|
e al primo batticuore mi volga,
|
già da stanchezza e gioia esaltato ed oppresso,
|
a guardare le valli azzurre per la lontananza,
|
azzurre le valli e gli anni
|
che spazio e tempo distanziano.
|
Così a una curva, vicina
|
tanto che la frescura dei fitti noccioli e d'un'acqua
|
pullulante perenne nel cavo gomito d'ombra
|
giunge sin qui dove sole e aria baciano la fronte le mani
|
di chi ha saputo vincere la tentazione al riposo,
|
io veda la compagnia sbucare e meravigliarsi di tutto
|
con l'inquieta speranza dei migratori e dei profughi
|
scoccando nel cielo il mezzogiorno montano
|
del 9 settembre '43. Oh, campane
|
di Montebello Belasola Villula Agna ignare,
|
stordite noi che camminiamo in fuga
|
mentre immobili guardano da destra e da sinistra
|
più in alto più in basso nel faticato appennino
|
dell'aratura quelli cui toccherà pagare
|
anche per noi insolventi,
|
ma ora pacificamente lasciano splendere il vomere
|
a solco incompiuto, asciugare il sudore, arrestarsi
|
il tempo per speculare sul fatto
|
che un padre e una madre giovani un bambino e una serva
|
s'arrampicano svelti, villeggianti fuori stagione
|
(o gentile inganno ottico del caldo mezzodì),
|
verso Casarola ricca d'asini di castagni e di sassi.
|
Potessero ascoltare, questi che non sanno ancora nulla,
|
noi che parliamo, rimasti un po' indietro,
|
perdutisi la ragazza e il bambino più sù in un trionfo
|
inviolato di more ritardatarie e dolcissime,
|
potessi io, separato da quel giovane
|
intrepido consiglio di
famiglia
in cammino,
|
tenuto dopo aver deciso già tutto, tutto gettato nel piatto
|
della bilancia con santo senso del giusto,
|
oggi che nell'orecchio invecchiato e smagrito mi romba
|
il vuoto di questi anni buttati via. Perché,
|
chi meglio di un uomo e di una donna in età
|
di amarsi e amare il frutto dell'amore,
|
avrebbe potuto scegliere, maturando quel caldo
|
e troppo calmo giorno di settembre, la strada
|
per la salvezza dell'anima e del corpo congiunti
|
strettamente come sposa e sposo nell'abbraccio?
|
Scende, o sale, verso casa dai campi
|
gente di Montebello prima, poi di Belasola, assorta
|
in un lento pensiero, e già la compagnia fotestiera
|
s'è ricomposta, appare impicciolita più in alto
|
finché l'inghiotte la bocca fresca d'un bosco
|
di cerri: là
|
c'è una fontana fresca nel ricordo
|
di chi guida e ha deciso
|
una sosta nell'ombra sino a quando i rondoni
|
irromperanno nel cielo che fu delle allodole. Allora
|
sarà tempo di caricare il figlio in cima alle spalle,
|
che all'uscita del folto veda con meraviglia
|
mischiarsi fumo e stelle su Casarola raggiunta.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Verso Casarola
Frasi di Attilio Bertolucci
Questo club ha davvero una buona immagine, una lunga storia. Cosa più importante e caratteristica, è la gestione, in mano agli ex giocatori del Bayern. Questo rende la società unica. C'è un ambiente familiare e tutto questo assicura stabilità
[...]
. A Monaco si aggiunge un'unità che viene dalla squadra. Qui ognuno sostiene sempre l'altro. Questo club è come una grande
famiglia
Carlo Ancelotti
Frasi di Carlo Ancelotti
Negli ultimi decenni l'omeopata ha riempito il vuoto lasciato dal medico di
famiglia
, un po' dottore e un po' confessore. Quello che cominciava la visita chiedendo «come va?» e uno partiva dal pretesto del mal di schiena per rovesciargli addosso la sua vita. Oggi molti dottori allopatici (non tutti, sia chiaro) conoscono meglio le malattie che i malati. Seguono protocolli scientificamente testati, ma senza personalizzarli, come se ogni paziente fosse uguale agli altri o al se stesso del mese prima. Soprattutto ascoltano poco. Guardano gli esami e le radiografie, ma spesso non il malato. Che invece avrebbe una voglia matta di raccontare quello che mangia, che teme, che sogna. Da quando la scienza è diventata una religione, certi medici si rifiutano di esserne i parroci. Qualche volta dimenticano che non stanno curando numeri, ma persone che hanno accettato la disumanizzazione dei rapporti un po' ovunque - alla posta, in banca, nei negozi - però non in ospedale. Quando stanno male, prima che curate pretendono di essere ascoltate.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Da quando essere una stronza è un crimine in questa
famiglia
?
Sally Owens
Dal film:
Amori e incantesimi
Scheda film e trama
Frasi del film
Noi italiani siamo pieni di vita, amiamo la musica, il cibo, la
famiglia
. Questo senso di appartenenza mi permette di restare con i piedi per terra. Quando non so come risolvere un problema, mi rivolgo sempre ai miei genitori. E loro non mi permetterebbero mai di montarmi la testa.
Ariana Grande
Frasi di Ariana Grande
Sono nato in India in tempi politicamente agitati. Tuttavia, la mia
famiglia
mi circondò sempre di tanto calore e protezione che da bambino non mi resi praticamente conto degli immani rivolgimenti politici che l'India dovette attraversare negli anni Trenta e dei problemi che il mio paese fu costretto ad affrontare un processo che nei decenni successivi non poté dirsi ancora concluso. Quando nacqui, il 29 aprile 1936, il dominio inglese sull'India non era più incontestato già da tempo, tuttavia esisteva ancora. Il Mahatma Gandhi fu per la prima volta presidente del Congresso Nazionale Indiano dal 1924 al 1937 e guidò il Movimento per l'indipendenza dell'India; alla fine la sua politica di resistenza non violenta trionfò, ma il paese era dilaniato internamente e continuò ad esserlo ancora per molto tempo, ben oltre la conquista dell'indipendenza, ottenuta nell'agosto del 1947.
Zubin Mehta
Cit. da
La partitura della mia vita ‐ Incipit
Frasi di Zubin Mehta
Ho sempre voluto una moglie. Non ho mai cercato di sistemarmi.
[...]
Ma tu mi fai sentire pronto per una
famiglia
.
Agente C.M. Kruger
Dal film:
Elysium
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono nata e cresciuta nella comunità di San Patrignano. Non ero mai sola. C'erano tanti bambini, gli animali, i prati. Era una dimensione comunitaria, un paradiso. Niente a che vedere con la
famiglia
tradizionale. Questo è l'altro motivo che mi ha spinto a scegliere il mio lavoro. Sono abituata a condividere. Ho sempre avuto una vita social.
Andrea Delogu
Frasi di Andrea Delogu
"La Collina" è un romanzo epico, la storia di una
famiglia
che si unisce a quella di tanti uomini e donne che hanno abitato quel mondo sperando di tornare alla luce. È il racconto incalzante e appassionato di una voce candida che cuce insieme i fili di tanti destini, i salvati e i sommersi che in nome della guerra alla droga hanno finito spesso per sacrificare se stessi.
Andrea Delogu
Frasi di Andrea Delogu
Le famiglie non si arresero e mai persero la speranza perché il loro caro non era morto, ma disperso.
Se questa è stata una storia come tante di quei ragazzi che andarono in guerra, per le famiglie dei soldati che non ritornarono da Cefalonia ci fu qualcosa di diverso.
Nessuna di queste osò dirlo a gran voce, ma ciascun familiare si consumò giorno per giorno in un mugugnare di pensieri.
Chissà se il suo ultimo respiro è stato proprio davanti a un plotone di esecuzione?
Così fu anche per la mia
famiglia
.
Vincenzo Di Michele
Cit. da
Cefalonia: Io e la mia storia
Frasi di Vincenzo Di Michele
Ai miei cari: unica vera roccaforte.
Ai tifosi della Lazio e alla curva nord: la mia maglia con il numero 4 scritto nel cuore.
A Maestrelli e a Quelli del '74: il mio felice ricordo.
A RadioSei e a Franco e Lucilla Nicolanti: per avermi fatto rientrare nella grande
famiglia
biancoceleste.
Agli amici che non ho menzionato nella presente biografia: siete sempre presenti nella mia vita.
All'autore del libro Vincenzo Di Michele: perché ha saputo vincere le mie resistenze nel rievocare il passato.
Giuseppe Wilson
Vincenzo Di Michele
Cit. da
Pino Wilson Vero Capitano D'altri tempi- la Biografia ufficiale
Frasi di Vincenzo Di Michele
Dale
: Ciao Hank! Fai colazione?
Glen
: Nel caso sbrigati!
Hank
: Ciao Hank! Andiamo a fare colazione, vieni con noi? Ok, quando? Stiamo andando! Ah, sì, il tempo di vestirmi. Certo sei della
famiglia
meriti un minimo di considerazione. Era così difficile?
Glen
: Veniamo qui tutti i sabati da 35 anni, oh, già oggi ci sei tu!
Dal film:
The Judge
Scheda film e trama
Frasi del film
Glen
: Dov'è la
famiglia
?
Hank
: Non poteva. Scuola.
Glen
: Oh, d'estate! Quindi a Chicago vanno a scuola sempre.
Hank
: È chiusa, però devono...sono solo.
Dal film:
The Judge
Scheda film e trama
Frasi del film
Alla veglia mi ha dato la mano mentre gli altri li abbracciava. Questa
famiglia
è un cazzo di dipinto di Picasso!
Hank Palmer
Dal film:
The Judge
Scheda film e trama
Frasi del film
Nell'educare, l'eleganza è fondamentale quanto il carisma.
Paolo Crepet
Cit. da
S
famiglia
Frasi di Paolo Crepet
Libertà significa fare insieme cose diverse, l'opposto di ciò che accade in un ipermercato.
Paolo Crepet
Cit. da
S
famiglia
Frasi di Paolo Crepet
La velocità permette di non riconoscerci, esattamente come quei treni che volano su una bellissima campagna impedendoci di coglierne i profumi, di conoscerne un fiore.
Paolo Crepet
Cit. da
S
famiglia
Frasi di Paolo Crepet
La noia ci annuncia che la quotidianità è diventata scontata, che occorrerebbe un cambiamento, una boccata d'aria fresca. Insomma, la noia ci annuncia il suo opposto.
Paolo Crepet
Cit. da
S
famiglia
Frasi di Paolo Crepet
Il grigiore è prevedibile, i colori molto meno.
Paolo Crepet
Cit. da
S
famiglia
Frasi di Paolo Crepet
A tutti arriva, prima o poi, il vento traditore che strappa le vele, l'importante è non fare proprio quel vento, non legittimare la vela lacerata a cifra della propria esistenza: questa è la vera bestemmia, il sacrilegio contro la vita.
Paolo Crepet
Cit. da
S
famiglia
Frasi di Paolo Crepet
Il piccolo segreto di queste pagine è racchiuso in una parola semplice che dà il senso di un cammino comune: accompagnare.
«Mangiare il pane insieme» è il significato più lieve e profondo che frate Francesco attribuiva al condividere una sfida, una preoccupazione, un orgoglio, un timore, una dignità: l'essenza, e la gioia, di non essere soli nel dar valore a cose semplici e coraggiose.
Paolo Crepet
Cit. da
S
famiglia
‐ Incipit
Frasi di Paolo Crepet
Sospenderò la campagna elettorale e convocherò una conferenza stampa. Usciamo allo scoperto... Tutta la
famiglia
!
Stan Lohman
Dal film:
The Dinner
Scheda film e trama
Frasi del film
Una
famiglia
fa di tutto per proteggersi.
Paul Lohman
Dal film:
The Dinner
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi piacerebbe molto fare un viaggio in Russia, anche se quei bastardi hanno ucciso metà della mia
famiglia
.
Filippo di Edimburgo
Frasi di Filippo di Edimburgo
Drugo
: Scendi da quella macchina, per la puttana! Scendi da quella macchina! Ho detto che devi scendere, hai capito? Ma porca puttana! Chi sei tu?
Shamus Da Fino
: Fa' piano. Tranquillo, bello. Non ho intenzione di farti del male.
Drugo
: Si può sapere chi sei e perché mi segui dappertutto?
Da Fino
: Calmati...
Drugo
: Avanti, su, parla!
Da Fino
: Tranquillo, amico. Io sono fratello Shamus.
Drugo
: Fratello Scemus? Sei un monaco irlandese?
Da Fino
: Ma quale monaco irlandese! Mi chiamo Da Fino, e sono uno spione privato. Proprio come te, eh, eh!
Drugo
: Come?
Da Fino
: Un investigatore privato. E devo dirti che mi piace il modo in cui lavori. Mettendo una parte contro l'altra, andando a letto con tutti quanti... Una roba favolosa, veramente!
Drugo
: Ma io... me ne frego! Tu vedi di stare lontano dalla signora amica mia.
Da Fino
: Non mi sono permesso neanche di guardarla, la tua amichetta.
Drugo
: Non è la mia amichetta. È solo una signora amica, io le sto dando una mano a concepire, capito?
Da Fino
: Ah, guarda, a me non interessa.
Drugo
: Per chi lavori tu? Lebowski? O Jackie Treehorn?
Da Fino
: Per i Knuzzon.
Drugo
: E chi... chi cazzo sarebbero i Knuzzon?
Da Fino
: Quelli che mi hanno incaricato di trovare la figlia scomparsa. Bunny Lebowski, amico. Il suo vero nome è Von Knuzzon. I suoi genitori la rivogliono a casa.
Drugo
: Ma guarda tu che...
Da Fino
: Roba da pazzi, eh? È scappata circa un anno fa. I Knuzzon mi hanno detto di mostrarle questa quando l'avrò trovata. È la fattoria di
famiglia
vicino a Moorhead, nel Minnesota. Per farle venire nostalgia di casa.
Drugo
: La miseria! Chi ce li terrà alla fattoria quando avranno visto "Cavo a luci rosse"? La ragazza è stata rapita, Da Fino.
Da Fino
: Ma allora...
Drugo
: Non lo so, non ne sono sicuro, ma è sparita dalla circolazione.
Da Fino
: Senti... Magari tu e io potremmo unire gli sforzi, scambiarci informazioni, cortesie personali. Siamo...
Drugo
: Sè.
Da Fino
: ... compari, capisci?
Drugo
: Sì, sì, ho capito. Vaffanculo, Da Fino. E sta' lontano dalla mia amichet... da quella signora che è amica mia.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della
famiglia
. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Carissima Tania,
oggi voglio raccontare per te, Delio e Giuliano, un episodio natalizio della mia fanciullezza, che vi divertirà e vi darà un tratto caratteristico della vita delle mie parti.
Avevo quattordici anni e facevo la terza ginnasiale a Santu Lussurgiu, un paese distante dal mio circa diciotto chilometri.
Con un altro ragazzo, per guadagnare ventiquattr'ore in
famiglia
, ci mettemmo in istrada a piedi il dopopranzo del 23 dicembre, invece di aspettare la diligenza del mattino seguente.
Cammina, cammina, eravamo circa a metà del viaggio, in un posto completamente deserto e solitario. A sinistra, un centinaio di metri dalla strada, si allungava una fila di pioppi con delle boscaglie di lentischi. A un tratto ci spararono un primo colpo di fucile sulla testa: la pallottola fischiò a una decina di metri in alto. Credemmo a un colpo casuale e continuammo tranquilli. Un secondo e un terzo colpo bassi ci avvertirono subito che eravamo proprio presi di mira e allora ci buttammo nella cunetta, rimanendo appiattiti un pezzo. Quando provammo a sollevarci, un altro colpo, e così circa due ore con una dozzina di colpi che ci inseguivano, mentre ci allontanavamo strisciando, ogni volta che tentavamo di ritornare sulla strada. Certamente era una comitiva di buontemponi che voleva divertirsi a spaventarci, ma che belloscherzo natalizio, eh? Arrivammo a casa a notte buia, discretamente stanchi e infangati e non raccontammo la storia a nessuno, per non spaventare in
famiglia
; ma non ci spaventammo gran che, perché alle prossime vacanze di carnevale il viaggio fu ripetuto senza incidenti di sorta.
Antonio Gramsci
Cit. da
L'albero del riccio ‐ Incipit
Frasi di Antonio Gramsci
[Declinando l'invito di Antonio Conte a vestire la maglia dell'Italia]
Non potrei difendere i colori di un altro Paese come se fossero i miei, preferisco aspettare una chiamata dell'Argentina.
[...]
Ne ho parlato con la mia
famiglia
e con i miei amici e sono arrivato alla conclusione che ho una carriera davanti, per cui aspetterò quello che voglio da una vita: vestire la maglia celeste e bianca.
Paulo Dybala
Frasi di Paulo Dybala
Ullman
: Le hanno spiegato quelli di Denver, pressappoco in che consiste il suo lavoro?
Jack
: Si sono tenuti molto sulle generali.
Ullman
: Ah. Beh... L'inverno qui può essere incredibilmente rigido. Il suo compito quindi è cercare di limitare i danni che ne potrebbero derivare e il deprezzamento conseguente. Quindi, prima cosa, tenere in funzione i boiler, riscaldare le varie parti dell'albergo, un'ala al giorno, naturalmente, fare le piccole riparazioni necessarie qua e là, in modo che non ci si ritrovi poi di fronte a problemi più seri.
Jack
: Hm-hm. Beh, se è tutto qui, non mi spaventa.
Ullman
: In effetti, come lavoro non è pesante. L'unica cosa è che si può sentire un forte senso d'isolamento, durante l'inverno.
Jack
: Beh, se può farle piacere, è quello che stavo cercando. Un po' di isolamento, perché... perché sono lì lì per partorire un romanzo e quindi... cinque mesi di pace sono proprio quello che ci vuole.
Ullman
: Hm! Sono contento, Jack. Mi preoccupavo, perché per molte persone... l'isolamento... e la solitudine... a volte possono rappresentare un problema.
Jack
: Non per me.
Ullman
: E sua moglie e suo figlio saranno contenti, pensa?
Jack
: Entusiasti!
Ullman
: Bene. Bene. Prima che il nostro Bill la porti via, c'è un'altra cosa di cui ho il dovere di parlarle. Non vorrei sembrarle melodrammatico, ma molti però lo hanno preso come un buon motivo per non accettare questo lavoro.
Jack
: Affascinante!
Ullman
: Devo supporre che non le hanno detto niente circa la tragedia che abbiamo avuto nell'inverno del 1970, vero?
Jack
: No che non me l'hanno detto.
Ullman
: Ecco: quello che era qui prima di me. aveva preso un certo Delbert Grady come custode per l'inverno. E Grady si portò appresso la moglie e due ragazzine sugli otto anni. Aveva buonissime referenze, ottime informazioni. Mi hanno detto che sembrava un individuo assolutamente normale, da ogni punto di vista. Peccato che ad un certo punto, durante l'inverno gli dev'essere venuto una specie di fortissimo esaurimento nervoso. Ha perso il lume e... Ha fatto a pezzi tutta la
famiglia
. Con l'accetta. Li ha piazzati bene in ordine in una delle stanze dell'ala di là, e poi si è messa la doppietta in bocca. Hm... La polizia... loro dissero che era un attacco di quella che una volta si chiamava "febbre del chiuso", una specie di claustrofobia che viene quando ci si trova in tanti chiusi insieme per un lungo periodo di tempo.
Jack
: Beh, certo, è... curiosa, come storia.
Ullman
: Eh, eh, eh, sì che lo è. A dire il vero a me sembra impossibile che sia avvenuta qui. Ma è così, e credo che lei comprenderà perché volevo che ne fosse informato.
Jack
: Me ne rendo conto, certo. E adesso è anche chiaro perché quelli di Denver hanno lasciato che fosse lei a parlarmene, eh, eh, eh.
Ullman
: Eh, eh, eh, beh, è ovvio, che ci sono molte persone che magari non vogliono stare sole in un posto dove è accaduta una cosa del genere.
Jack
: Può stare tranquillo, Mr. Ullman, sono cose che non succedono a uno come me. E per quanto riguarda mia moglie, le assicuro, rimarrà assolutamente affascinata quando le racconto quello che lei mi ha detto. Wendy è appassionata di film dell'orrore, di storie di spettri.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho un marito favoloso, e insieme formiamo un'ottima squadra. Entrambi abbiamo carriere e passioni diverse che ci impegnano molto, facciamo in modo che la
famiglia
funzioni.
Victoria Adams
Frasi di Victoria Adams
Jennifer
: Ehi, Bol! Bello! Bravo, cagnone. Salve, sono Jennifer.
Mr. Lightman
: Ah.
Jennifer
: C'è David?
Mr. Lightman
: Piacere. Ah, sì, è in camera sua.
Jennifer
: Grazie.
Mr. Lightman
: Hai mai sentito la parola "topica"?
Jennifer
: Topica? Eh, no, mai. Mi dispiace.
Mr. Lightman
: Nemmeno io.
David
: Sì?
Jennifer
: Ciao! Dove sei stato?
David
: Come?
Jennifer
: È una settimana che non vieni a scuola. Sei malato?
David
: Ah... No, no. Stavo... stavo facendo delle cose. Ti vuoi sedere? Come stai?
Jennifer
: Bene. Vado a prendere un po' d'acqua, okay?
David
: Okay.
Jennifer
: Ma cos'è tutta questa roba?
David
: Eh, niente. Stavo solo... Stavo cercando di saperne di più sul tipo che ha progettato quei programmi gioco. Volevo scoprire la sua parola d'accesso.
Jennifer
: Perché?
David
: Perché? Beh...
Jennifer
: Ma che gusto particolare c'è a giocare con una macchina?
David
: Ah, no. No, non è solo una macchina. Ecco, guarda qui. È una videocassetta che ho preso in biblioteca. Riguarda quel tipo, Falken. Si interessava di giochi, oltre che di computer. Li programmava perché giocassero a dama, a poker, a scacchi...
Jennifer
: E cosa c'è di straordinario? Lo fanno tutti, adesso.
David
: No, no, no, no, no. Lui fece una cosa fantastica: lui... lui progettò un computer che poteva imparare dai propri sbagli, così migliorava ad ogni successiva partita. Il sistema, in realtà, imparava ad imparare. Poteva insegnare a se stesso. Beh, se riuscissi a scoprire quella benedetta parola di accesso potrei attivare il computer. Quello è lui, Falken.
Jennifer
: È lui quello? Ma guarda. Ha un aspetto molto interessante. Non puoi scrivergli, non so, telefonargli?
David
: No, è deceduto.
Jennifer
: Deceduto?
David
: Già. Ecco, guarda. Questo è il suo necrologio.
Jennifer
: Non era molto vecchio.
David
: Beh, abbastanza. 41 anni.
Jennifer
: 41? Allora lo era.
David
: Quello è suo figlio.
Jennifer
: Ah, sì? Questo è davvero triste. Hai letto che il figlio e la moglie erano morti in un incidente?
David
: Sì. L'ho letto.
Jennifer
: Negli anni che seguirono la tragica fine della sua
famiglia
, la salute del dottor Falken andò deteriorandosi. Mio padre ha 45 anni. Ricordo che una volta si ammalò gravemente, pensavamo che stesse per...
David
: Come si chiamava?
Jennifer
: Mio padre?
David
: No, no. No, il figlio di Falken.
Jennifer
: Ah. Joshua.
David
: Non può essere così semplice. Ehi!
Jennifer
: Che c'è?
David
: Ho trovato qualcosa. Salve professor Falken. Ci sono!
Jennifer
: Ah!
David
: Crede che io sia Falken. Salve.
Jennifer
: Ma come fa a chiederti come stai?
David
: Chiede tutto quello che è programmato a chiedere. Vuoi sentirlo parlare?
Jennifer
: Okay.
David
: Gli chiederò come sta. Io sto bene. Come stai tu?
Joshua
: Benissimo. È passato molto tempo. Può spiegarmi la cancellazione del suo permesso di utilizzazione il 23 giugno 1973?
David
: È morto in quella data. Capita che alle volte la gente sbagli.
Joshua
: Sì, è vero.
Jennifer
: Ma come fa a parlare?
David
: Eh, non è una vera voce. Quest'apparecchio interpreta i segnali emessi dal computer e li trasforma in suoni.
Joshua
: Vogliamo fare una partita?
David
: Oh!
Jennifer
: Sentiva la mancanza di Falken.
David
: Già. Buffo, no?
Jennifer
: Sì.
David
: Sì, volentieri! Ti andrebbe Guerra Termonucleare Globale?
Joshua
: Non preferirebbe una bella partita a scacchi?
David
: Dopo. Giochiamo alla Guerra Termonucleare Globale.
Joshua
: Bene.
David
: D'accordo! Caspita!
Joshua
: Da che parte vuole stare?
David
: Io prendo i russi.
Joshua
: Elencare gli obiettivi prioritari, prego.
David
: Chi vogliamo colpire per primo?
Jennifer
: Ah, vediamo. Che te ne pare di... di Las Vegas?
David
: Las Vegas! Ottimo! E poi? Seattle!
Jennifer
: Sì! È qui fuori.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono nato e cresciuto in uno dei luoghi più belli della terra. Ho vissuto anni meravigliosi che non dimenticherò mai. Ma quando la mia
famiglia
decise di trasferire il nostro zoo dall'altra parte del mondo, fu allora che ebbe inizio il mio viaggio più grandioso.
Pi
Dal film:
Vita di Pi
Scheda film e trama
Frasi del film
Perché lo vuoi spaventare?! Oh Dio! Ho perso la mia
famiglia
, ho perso tutto! Mi arrendo... Che cos'altro vuoi?!
Pi
Dal film:
Vita di Pi
Scheda film e trama
Frasi del film
Passo il mio tempo libero a scrivere memorie per difendermi dal mio lavoro. Le richieste di risarcimento danni in ambito civile sono un buco nero. Ne ho accumulate per oltre 61 milioni di euro, una follia! Noi abbiamo la tutela legale che copre le spese processuali, ma poi, se perdi per dolo (e puoi perdere solo per dolo nei fatti), la Rai, come qualsiasi editore, giustamente, si può rivalere sull'autore del servizio. Finché alle spalle ho la Rai e avrò la possibilità di difendermi, non ho timori, sono certo di aver sempre agito nell'interesse pubblico e di aver sempre documentato ogni mia inchiesta, nel rispetto del pubblico e della mia azienda. L'unico pensiero che ho, e che mi toglie il sonno, è cosa succederà alla mia
famiglia
se dovesse accadere qualcosa a me. Perché la tutela legale è per il solo dipendente. Chi la difenderà dall'aggressione dei miei accusatori?
Sigfrido Ranucci
Frasi di Sigfrido Ranucci
Kurt
[Russell]
ha tre sorelle e una
famiglia
molto unita, io una sorella e tanti parenti. Ecco cosa ci è sempre stato a cuore. Abbiamo parlato di legami e comunione da subito. Certo, abbiamo avuto delle tate, lavoravamo entrambi. Ma siamo stati molto presenti con i nostri figli. È il modo in cui siamo cresciuti.
Goldie Hawn
Frasi di Goldie Hawn
Nella
famiglia
da dove vengo, in Polonia, non ci si arrende. Mai. In guerra si va e basta: mio padre è un generale e diceva sempre che i più deboli devono abbandonare il campo di battaglia. Lo diceva scherzando, ma è tremendo venire educati così.
Kasia Smutniak
Frasi di Kasia Smutniak
Il Papa ha mostrato il suo stile di
famiglia
: a San Siro ha parlato davanti a 80 mila ragazzi come se fosse davanti a otto nipoti, spiegando loro l'importanza dei nonni, dei rischi del bullismo, della responsabilità dei genitori.
[Sulla visita di Papa Francesco a Milano il 25 marzo 2017]
Angelo Scola
Frasi di Angelo Scola
Io nei primi anni della conoscenza di Leopardi ebbi molte lettere di lui, tutte stupendissime; le quali (secondo il mio immutabil costume per tutte) distrussi. Erano le più belle lettere possibili. Non saprei dove cercarne. Ho per fermo che in Parma nessuno ne abbia avuto fuorché la Tommasini, e sua figlia la Maestri. Ma ora quella povera
famiglia
è nella massima desolazione, perché va morendo tra mille patimenti l'unica figlia. Oh caro Viani, è pur pieno di guai questo mondo! Ella si conservi la sanità, e l'animo forte; e mi abbia sempre per suo vero amico.
[14 maggio 1838]
Pietro Giordani
Frasi di Pietro Giordani
Ophelia
: 40 e 2. E quindi te ne resti a letto, va bene?
Louis
: Quello si è trasferito a casa mia, mi ha rubato il posto! Devo fare qualcosa!
Ophelia
: Resta qui.
Johnny
: Sono le dieci, e il tuo Johnny è qui.
Ophelia
: Oh, senti, bello, mi dispiace. Ma è arrivata mia madre all'improvviso dal paese. Facciamo sabato prossimo? Oh, questi sono per me? Grazie. Dove vuoi andare?
Louis
: Tu hai compagnia. Gli affari sono affari. Vado a fare un giretto. Un po' di aria fresca mi farà bene.
Ophelia
: Stai giù.
Louis
: Mi dispiace che tu abbia dovuto annullare il tuo appuntamento. Che stai facendo? Eh? Ah, Ophelia, non ci crederai ma mi sento già meglio. Sei stata cosi gentile con me.
Ophelia
: Io sto solo proteggendo il mio investimento. Nient'altro. Adesso cerca di dormire. 37,9. Tu non ti alzi finché non ti è scesa, d'accordo?
Louis
: Io mi sento bene, e poi ti ho già dato abbastanza disturbo. Tu devi lavorare, Ophelia, e pure io.
Ophelia
: Nessuno lavora la sera di Natale. Ora vado a fare la spesa, poi torno e preparo una bella cenetta, Louis. Tu intanto leggi il giornale.
Louis
: Il nuovo direttore elettrizza la Duke & Duke. Ah! È Natale, eh? Gli farò uno di quei regali di Natale che non se ne dimenticherà mai!
Impiegata
: E la mamma ci ha creduto.
I Impiegato
: Ho perso venti chili.
II Impiegato
: Si vede, no?
Randolph
: Ah, sì? Sì, certo. Abbiamo voluto dare un taglio con il passato. Ah, ah, ah! Ah, Valentine, dove sei stato? Il party è gia cominciato.
Billy Ray
: Ho del lavoro da finire in ufficio, signor Duke.
Randolph
: È la notte di Natale e Valentine vuol continuare a lavorare, Mortimer. Ti scriverò una cartolina da Stoccolma, quando mi daranno il premio Nobel.
Mortimer
: L'esperimento è in due parti, se ben ricordo. L'altro individuo dovrebbe trasformarsi in un criminale. Non aveva detto che ha del lavoro da fare, Valentine?
Billy Ray
: Si, signore. Volevo sapere cos'era quest'assegno di diecimila dollari per un certo Clarence Beeks.
Mortimer
: Ah, dia qua, me ne occupo io, Valentine.
Billy Ray
: Non mi ricordo di nessun Clarence Beeks che lavori per la ditta, signor Duke.
Mortimer
: È stato prima che lei venisse a lavorare per noi, Valentine. E siamo anche riusciti a restare in affari per 47 anni prima del suo arrivo.
Randolph
: Beva qualcosa, Valentine, e buon Natale.
Impiegato
: Buon Natale, signor Duke.
Mortimer
: Cosa?
Impiegato
: Buon Natale.
Mortimer
: Oh. Ah, sì, sì, sì. Buon Natale, buon Natale.
Louis
: Oh, oh, oh, oh!
Billy Ray
: Lei che cosa sta facendo qui?
Louis
: Randolph, Mortimer, venite qui, presto! Sùbito! L'ho preso, finalmente!
Billy Ray
: Chi è lei?
Louis
: L'ho colto con le mani nel sacco.
Mortimer
: Winthorpe! Ma... ma come? Sei tu?
Louis
: Sto eseguendo un arresto da privato cittadino. Quest'uomo è uno spacciatore di droga. Guardate, guardate qui nel cassetto del suo ufficio. Ha le droghe più delittuose: spinelli alla marijuana, pillole, allucinogeni, valium, pillole gialle, pillole rosse, macinino per cocaina, siringhe assortite... È lui lo spacciatore, non io.
Billy Ray
: Quando sono entrato qui l'ho scoperto che metteva questa roba nella mia scrivania. È ovviamente un puerile tentativo per incastrarmi.
Louis
: Incastrare te? Beh, qui siamo di fronte al maiale che dà del porco alla colomba!
Billy Ray
: Quest'uomo è uno squilibrato. Io chiamo la sorveglianza.
Louis
: Metti giu quel telefono!
Billy Ray
: Pronto, sorveglianza? Buon Natale a tutti!
Louis
: Hai cercato di derubarmi. Mi molli la droga, mi rubi la casa, la macchina, il posto! Io questo lo ammazzo, quant'è vero Iddio!
Billy Ray
: Ehi, senti, amico, qui c'e stato un bel malinteso, okay? Io non c'entro niente con la tua casa, la tua auto, il tuo posto. Ti dispiace mettere via quella pistola? Chiedilo ai Duke.
Randolph
: Metti via quell'arma immediatamente, Winthorpe. Sarai mica ammattito!
Louis
: Fermo, sacco di merda!
Randolph
: Mi rendo conto che tutta quest'esperienza dev'essere piuttosto... sconvolgente.
Mortimer
: Winthorpe, non te ne andare. Possiamo spiegarti tutto!
Louis
: Sì, ve ne pentirete! Ve ne pentirete tutti molto, molto, molto amaramente! Aaah!
Randolph
: Eh, povera creatura disgraziata. Lo abbiamo colto a rubacchiare al nostro club. Si è appropriato di fondi, vendeva droga. È arrivato persino a travestirsi da Babbo Natale. Una faccenda veramente squallida.
Mortimer
: Non riesco a capire come Winthorpe sia potuto cadere così in basso. Strano.
Billy Ray
: Non sono affari miei, però quel pazzo dovrebbe stare in prigione.
Mortimer
: Adesso è disoccupato, Valentine.
Billy Ray
: Non è una buona ragione, Mortimer.
Randolph
: È in bolletta completa. Magari sarà anche affamato.
Billy Ray
: Ma i soldi per la droga, quelli ce li ha. Non si può essere teneri con gente di quel genere. Dia retta a me, so quello che dico, Randolph.
Randolph
: Avanti, paga, Mortimer, ho vinto la scommessa.
Mortimer
: Tieni, un dollaro.
Randolph
: Ah, ah, ah! Abbiamo preso uno psicopatico perfettamente insignificante come Valentine, e lo abbiamo trasformato in un dirigente di successo. E nello stesso lasso di tempo abbiamo trasformato un uomo onesto e lavoratore in uno spostato, un violento e potenziale assassino. Ah, ah, ah! Allora, come facciamo riprenderci Winthorpe e rimandare Valentine nel suo ghetto?
Mortimer
: Io non voglio riprendere Winthorpe dopo quello che ha fatto.
Randolph
: Vorresti dire che dovremmo tenerci Valentine come direttore generale?
Mortimer
: E tu credi veramente che io terrei uno sporco negro a dirigere gli affari della nostra
famiglia
, Randolph?
Randolph
: Tu non potresti, vero? Non me lo terrei neanche io. Però credo che per scambiare i loro ruoli dovremmo aspettare di ricevere quel rapporto sui raccolti la notte di Capodanno.
Mortimer
: Assolutamente, non avrebbe senso cambiare rotta fino ad allora.
Randolph
: E se il signor Beeks farà quello per cui lo abbiamo pagato, sono sicuro che passeremo un felicissimo anno nuovo.
Mortimer
: Esattamente.
Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ehi, Winthorpe! Winthorpe!
Louis
: Aaah!
Billy Ray
: Ehi! Ehi, Winthorpe! Winthorpe! Winthorpe! Ehi! Scusi, buon Natale. Ehi, ehi, ehi, ehi! Uh! Taxi!
Ophelia
: Ciao, Louis, buon Natale. Louis? Ho una bella sorpresa per te quando esci dal bagno.
Billy Ray
: Mi scusi. La porta era aperta. Mi dispiace disturbarla, ma sto cercando Louis Winthorpe. Abita qui, vero?
Ophelia
: Aspetti un momento, torno subito. Louis! Louis, apri la porta! C'è Valentine! Louis! Louis! Louis!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Stare con un uomo no. Ma proprio no.
[...]
Ho avuto ogni smania: di avere un fidanzato, di costruirci una casa, di sposarmelo, di metterci su
famiglia
. Non è stato proprio un successo. L'amore ha deviato, cambiato indirizzo. Quella passione, quella trepidazione che sentivo per un fidanzato, ora si rivolge ad altre persone: le mie nipoti, gli amici sempre più definiti, che resistono nel tempo. Non c'è compagno che sia durato così a lungo.
Paola Turci
Frasi di Paola Turci
Pubblico
: Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! ...
Commodo
: Che cosa devo fare con te? Sembra proprio che tu non voglia... morire. Siamo poi così diversi tu e io? Anche tu togli la vita quando devi, come faccio io.
Massimo
: Ho solo un'altra vita da prendere, poi avrò finito.
Commodo
: Allora prendila adesso! Mi hanno detto che tuo figlio gridava come una femminuccia mentre lo inchiodavano alla croce. E tua moglie gemeva come una puttana mentre la violentavano, ancora, e ancora, e ancora.
Massimo
: Il tempo degli onori presto sarà finito per te, principe.
Pubblico
: Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! ...
Cicero
: Generale! Generale! Generale! Generale! Generale!
Guardia
: Indietro!
Folla
: Massimo! Massimo! Massimo!
Cicero
: Lèvati!
Folla
: Massimo! Massimo! Massimo!
Cicero
: Generale! Generale.
Massimo
: Dove siete accampati?
Cicero
: A Ostia.
Folla
: Massimo! Massimo! Massimo!
Massimo
: Dì agli uomini che il loro generale vive. Vieni da me. Trovami!
Guardia
: State indietro!
Folla
: Massimo! Massimo! Massimo! Massimo!
Juba
: Possono sentirti?
Massimo
: Chi?
Juba
: La tua
famiglia
, nell'altra vita.
Massimo
: Sì.
Juba
: E che gli stai dicendo?
Massimo
: A mio figlio dico che ci rivedremo presto, di tenere giù i talloni mentre cavalca. A mia moglie... beh, non sono affari tuoi.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Quinto
: Massimo, l'imperatore ti vuole, è urgente!
Commodo
: Piangi con me fratello. Il nostro grande padre è morto.
Massimo
: Com'è morto?
Commodo
: I medici dicono che non ha sofferto. Il respiro gli è mancato nel sonno.
Massimo
: Padre...
Commodo
: Il tuo imperatore chiede la tua lealtà, Massimo. Dammi la mano. Te la chiederò una volta soltanto.
Massimo
: Quinto.
Lucilla
: Ave, Cesare.
Massimo
: Devo parlare con i senatori. Ho bisogno del loro consiglio. Va' a svegliare Gaio e Falco.
Cicero
: Gaio e Falco.
Massimo
: La spada.
Cicero
: La spada.
Quinto
: Massimo, ti prego, sta' attento, non sei stato prudente.
Massimo
: Prudente! L'imperatore è stato ucciso!
Quinto
: L'imperatore è morto per cause naturali.
Massimo
: Perché sei armato, Quinto?
Quinto
: Guardie! Ti prego, non opporti, Massimo. Mi dispiace, Cesare ha parlato. Cavalcate fino all'alba, e poi giustiziatelo.
Massimo
: Quinto, guardami. Guardami! Promettimi che veglierai sulla mia
famiglia
.
Quinto
: La tua
famiglia
ti incontrerà nei Campi Elisi.
Massimo
: Nooo!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Marco Aurelio
: Sei pronto a fare il tuo dovere per Roma?
Commodo
: Sì, padre.
Marco Aurelio
: Tu non diventerai imperatore.
Commodo
: Quale uomo più anziano e più saggio prenderà il mio posto?
Marco Aurelio
: I miei poteri passeranno a Massimo al quale saranno affidati finché il Senato sarà pronto a governare, ancora una volta. Roma deve tornare a essere una Repubblica.
Commodo
: Massimo?
Marco Aurelio
: Sì. La mia decisione ti delude?
Commodo
: Una volta mi scrivesti considerando quattro delle principali virtù: saggezza, giustizia, fermezza e temperanza. Leggendo quello scritto capivo di non possederle. Ma ho altre virtù, padre. Ambizione. Questa può essere una virtù quando ci conduce a eccellere. Intraprendenza. Coraggio. Forse non sul campo di battaglia, ma... ci sono molte forme di coraggio. Devozione. Alla mia
famiglia
, e a te. Ma nessuna delle mie virtù era sul tuo scritto. Anche allora era come se non mi volessi come figlio.
Marco Aurelio
: Oh, Commodo, stai esagerando.
Commodo
: Vado scrutando i volti degli dei, cercando il modo di compiacerti, affinché tu sia fiero di me. Una parola gentile, o se almeno una volta mi avessi abbracciato o tenuto stretto al tuo petto, per me... sarebbe stato come il sole nel cuore per mille anni. Cosa odi in me a tal punto?
Marco Aurelio
: No, Commodo...
Commodo
: Non volevo altro che... che essere degno di te, Cesare. Padre.
Marco Aurelio
: Commodo, le tue mancanze come figlio sono il mio fallimento come padre. Figlio mio.
Commodo
: Padre! Massacrerei il mondo intero se solo tu mi amassi!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Daniel Jackson
: Anche se sapeva che non sarebbe tornato comunque, ha accettato questa missione. Non ha nessuno che le voglia bene? Non ha una
famiglia
?
Jack O'Neill
: Avevo una
famiglia
... Nessuno dovrebbe mai sopravvivere ai propri figli.
Daniel Jackson
: Io non voglio morire, i suoi uomini non vogliono morire, e questa gente non vuole morire. Peccato che lei abbia tanta fretta di morire!
Dal film:
Stargate
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono 3 cose nella vita
che non tornano mai indietro:
le parole, il tempo e le occasioni perse.
Ci sono 3 cose nella vita
che possono distruggerti:
le bugie, l'orgoglio e la gelosia.
Ci sono 3 cose nella vita che
non dovresti mai perdere:
la pazienza, la speranza e l'onestà.
Ci sono 3 cose nella vita
che hanno un valore inestimabile:
la
famiglia
, l'amore e l'amicizia.
Anonimo
Commenti:
3
‐ Il cameriere: (angosciato) Signora! Ho
famiglia
. Un figlio.
‐ Il cliente: (commosso) Legittimo?
‐ Il cameriere: Naturale ...
‐ Il cliente: E non può legittimarlo?
‐ Il cameriere: Perché dovrei legittimarlo, se è già legittimo.
‐ Il cliente: Ha detto che è naturale
‐ Il cameriere: No. Intendevo: "naturale, è legittimo".
Achille Campanile
Frasi di Achille Campanile
Per tutti coloro che amano, hanno amato e ameranno. Alle navi in navigazione e ai porti di scavo, alla mia
famiglia
e a tutti gli amici ed estranei: questo è un messaggio e una preghiera. Il messaggio è che i miei viaggi mi hanno insegnato una grande verità: io ho già avuto quello che tutti quanti cercano ma che soltanto pochi trovano, la sola persona al mondo che ero destinata ad amare per sempre. Una persona ricca di semplici tesori che si è fatta da sola e che da sola ha imparato. Un porto in cui mi sento a casa per sempre e che nessun vento, nessun problema potranno mai distruggere. La preghiera è che tutti al mondo possano conoscere questo genere d'amore ed essere da esso sanati. Se la mia preghiera sarà ascoltata saranno cancellati per sempre tutti i rimpianti e tutte le colpe e avranno fine tutti i rancori.
Catherine Land Blake
Dal film:
Le parole che non ti ho detto
Scheda film e trama
Frasi del film
Mio padre era impiegato al Ministero dei trasporti, mamma casalinga. Non avevo giornalisti in
famiglia
, forse un nonno materno pare che in gioventù scribacchiasse da qualche parte. Ho cominciato facendo un giornalino scolastico alle medie. A quattordici anni scrissi una lettera a Indro Montanelli, per me un mito: mi telefonò a casa e mi invitò a visitare la redazione del Corriere della Sera.
Maurizio Costanzo
Frasi di Maurizio Costanzo
Se non conoscessi i miei doveri verso la mia
famiglia
e il mio paese, non sarei tornata certo qui, nè stanotte, nè mai.
Anya Smith
Dal film:
Vacanze romane
Scheda film e trama
Frasi del film
L'avvento dello scudo a campo di forza, della pistola laser e della loro interazione esplosiva, mortale sia per l'aggressore che per l'aggredito, fu all'origine dell'attuale evoluzione della tecnologia delle armi. Non approfondiremo qui il ruolo particolare delle atomiche. È ben vero che il fatto che ogni
Famiglia
del nostro Impero sia in grado di distruggere con le sue atomiche le basi planetarie di una cinquantina o più di altre Famiglie è fonte di un certo nervosismo. Ma noi tutti disponiamo, a titolo cautelativo, di piani per le rappresaglie più distruttive. La Gilda e il Landsraad sono i freni che tengono sotto controllo questa forza. No. Quello che più preoccupa è lo sviluppo di certi esseri umani da impiegarsi come armi speciali. È questo un campo che, sotto la spinta di alcune potenze, potrà assumere dimensioni virtualmente illimitate.
[Muad'Dib: Discorso tenuto al Collegio di Guerra, tratto dalle «Cronache» di Stilgar]
Frank Herbert
Cit. da
Messia di Dune
Frasi di Frank Herbert
Per molta gente è difficile capire la vita familiare dell'Harem Reale, ma io cercherò di darvene una visione condensata. Mio padre, ne sono convinta, aveva un solo, vero amico: il Conte Hasimir Fenring, l'eunuco genetico, uno dei più temibili guerrieri dell'impero. Il Conte, un uomo piccolo, brutto e vivace, presentò un giorno a mio padre una nuova schiava concubina, e io fui mandata da mia madre a spiare la cerimonia. Noi tutte spiavamo mio padre, per proteggerci. Certo, una schiava concubina concessa a mio padre in base all'accordo fra il Bene Gesserit e la Gilda non poteva generare un Successore Reale, ma i loro intrighi continuavano instancabili, ossessionanti e sempre uguali. Mia madre, le mie sorelle e io ci eravamo ormai abituate a evitare i più sottili strumenti di morte. Può sembrare orribile a dirsi, ma non sicura che mio padre fosse del tutto estraneo a questi tentativi di morte. Una
Famiglia
Reale è diversa dalle altre. Dunque, dicevo, c'era questa nuova schiava concubina, snella, graziosa, rossa di capelli come mio padre. Aveva i muscoli di una danzatrice, e certamente la neuroseduzione faceva parte del suo addestramento. Era in piedi, davanti a mio padre, nuda, e lui la guardò a lungo, prima di dichiarare: "È troppo bella. La riserveremo per un dono". Non avete idea della costernazione che questa sua decisione creò nell'Harem Reale. L'astuzia e l'autocontrollo non erano, forse, minacce mortali per noi tutte?
[da "Nella mia casa paterna", della Principessa Irulan]
Frank Herbert
Cit. da
Dune
Frasi di Frank Herbert
Il primo giorno che Muad'Dib percorse la vie di Arrakeen con la
famiglia
, alcuni di quelli che incontrò lungo la strada, ricordando la leggenda e la profezia, si azzardarono a gridare "Mahdi!". Ma le loro grida erano più una domanda che un'affermazione, poiché essi potevano soltanto sperare che egli fosse colui che era stato annunciato come il Lisan al-Gaib, la Voce di un Altro Mondo. La loro attenzione era stata attirata anche dalla madre, perché avevano sentito dire che era una Bene Gesserit, ed era evidente ai loro occhi che anch'essa era una Lisan al-Gaib.
[dal "Manuale di Muad'Dib", della Principessa Irulan]
Frank Herbert
Cit. da
Dune
Frasi di Frank Herbert
Davis Mitchell
: Ciao.
Karen Moreno
: Salve.
Davis Mitchell
: Io sono Davis. Ci conosciamo?
Karen Moreno
: No.
Davis Mitchell
: Io... Non voglio rimorchiarti, solo che hai qualcosa di
famiglia
re... Scusa...
Karen Moreno
: Giornataccia?
Davis Mitchell
: No. Veramente no. Il mio lavoro non è difficile. Il lavoro duro lo fanno i miei subalterni: io mi prendo solo tutto il merito.
Karen Moreno
: Wow. Molti non lo ammetterebbero.
Davis Mitchell
: Al college, all'ultimo anno, non sono stato onesto. Un ragazzo, Edmond, mi faceva i compiti. Io ricambiavo con dell'ecstasy.
Dal film:
Demolition - Amare e vivere
Scheda film e trama
Frasi del film
I delitti "comuni" avvengono sempre di più in
famiglia
. Ai danni di donne, bambini, vecchi. Sempre i più deboli. E la curva dei crimini segue la curva della crisi: forse non c'è un nesso causale diretto, ma vale la pena di interrogarsi sull'influsso tragico della crisi economica su certe categorie sociali. E il noir è oggi in Italia il romanzo sociale per eccellenza.
Maurizio de Giovanni
Frasi di Maurizio de Giovanni
Wendy
: Jack?
Jack
: Sì, sono io.
Wendy
: Oh, grazie a Dio! Hai trovato qualcosa?
Jack
: No, niente di niente. Non sono riuscito a vedere proprio niente.
Wendy
: Sei stato nella camera che ha detto Danny, la 237?
Jack
: Sì, ci sono stato.
Wendy
: E neanche lì hai visto niente?
Jack
: Assolutamente niente. Come sta?
Wendy
: Adesso dorme.
Jack
: Vedrai, tesoro, domattina sarà tutto a posto.
Wendy
: Tu sei sicuro che era quella la camera? Voglio dire, magari Danny si è sbagliato.
Jack
: No, no, la camera era quella giusta. C'era la porta aperta e la luce era accesa.
Wendy
: Non capisco più niente! Ma quei brutti segni che ha sul collo, allora? Qualcuno deve pur averglieli fatti!
Jack
: Io credo che se li è fatti lui da solo.
Wendy
: No. Non è proprio possibile.
Jack
: Wendy, se quello che Danny ci ha raccontato non corrisponde a verità, ti assicuro che non c'è altra spiegazione. Non credi?
Wendy
: Jack... Qualunque sia la spiegazione... io... io credo che Danny se ne deve andare da qui.
Jack
: Deve andare via di qui?
Wendy
: Sì. Sì.
Jack
: Vuoi dire... che deve lasciare l'albergo?
Wendy
: Sì.
Jack
: È tipico, certo, è tipico per te creare dei problemi quando io cerco di realizzare qualcosa, quando finalmente ci provo, quando finalmente ho voglia di lavorare! Sono fregato, se lascio questa possibilità, se me ne torno a Boulder! È questo che vuoi? Vuoi che io finisca a spalare i viali, forse a lavare le automobili? È questo che tu vuoi per me, vero?
Wendy
: Jack...
Jack
: Wendy, senti, finora hai fatto un casino della mia vita, ma adesso basta col casino, hai capito? Adesso basta, chiaro?
Ranger
: Buona sera, servizio forestale.
Halloran
: Salve. Mi chiamo Dick Halloran, sono il capocuoco dell'Overlook Hotel.
Ranger
: Buona sera, mister Halloran. Cosa posso fare per lei?
Halloran
: Senta, dovrei chiamare con molta urgenza l'Overlook Hotel, ma il centralino dice che le linee sono interrotte.
Ranger
: Sì, purtroppo alcune sono cadute per la forte nevicata.
Halloran
: No, ecco, vede, non vorrei darvi disturbo, ma lassù c'è una
famiglia
isolata con un bambino, e tra la tempesta e tutto il resto... insomma, vi pregherei tanto di chiamarli con la radio per vedere se è tutto okay.
Ranger
: Certamente, mi metto subito in contatto con l'albergo. Mi richiami fra non più di... venti minuti.
Halloran
: Ah, la ringrazio moltissimo. Richiamerò.
Ranger
: Dovere, signore.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Ullman
: Le hanno spiegato quelli di Denver, pressappoco in che consiste il suo lavoro?
Jack
: Si sono tenuti molto sulle generali.
Ullman
: Ah. Beh... L'inverno qui può essere incredibilmente rigido. Il suo compito quindi è cercare di limitare i danni che ne potrebbero derivare e il deprezzamento conseguente. Quindi, prima cosa,
tenere in funzione i boiler, riscaldare le varie parti dell'albergo, un'ala al giorno, naturalmente, fare le piccole riparazioni necessarie qua e là, in modo che non ci si ritrovi poi di fronte a
problemi più seri.
Jack
: Hm-hm. Beh, se è tutto qui, non mi spaventa.
Ullman
: In effetti, come lavoro non è pesante. L'unica cosa è che si può sentire un forte senso d'isolamento, durante l'inverno.
Jack
: Beh, se può farle piacere, è quello che stavo cercando. Un po' di isolamento, perché... perché sono lì lì per partorire un romanzo e quindi... cinque mesi di pace sono proprio quello che ci
vuole.
Ullman
: Hm! Sono contento, Jack. Mi preoccupavo, perché per molte persone... l'isolamento... e la solitudine... a volte possono rappresentare un problema.
Jack
: Non per me.
Ullman
: E sua moglie e suo figlio saranno contenti, pensa?
Jack
: Entusiasti!
Ullman
: Bene. Bene. Prima che il nostro Bill la porti via, c'è un'altra cosa di cui ho il dovere di parlarle. Non vorrei sembrarle melodrammatico, ma molti però lo hanno preso come un buon motivo per
non accettare questo lavoro.
Jack
: Affascinante!
Ullman
: Devo supporre che non le hanno detto niente circa la tragedia che abbiamo avuto nell'inverno del 1970, vero?
Jack
: No che non me l'hanno detto.
Ullman
: Ecco: quello che era qui prima di me. aveva preso un certo Delbert Grady come custode per l'inverno. E Grady si portò appresso la moglie e due ragazzine sugli otto anni. Aveva buonissime referenze, ottime informazioni. Mi hanno detto che sembrava un individuo assolutamente normale, da ogni punto di vista. Peccato che ad un certo punto, durante l'inverno gli dev'essere venuto una specie di fortissimo esaurimento nervoso. Ha perso il lume e... Ha fatto a pezzi tutta la
famiglia
. Con l'accetta. Li ha piazzati bene in ordine in una delle stanze dell'ala di là, e poi si è messa la doppietta in bocca. Hm... La polizia... loro dissero che era un attacco di quella che una volta si chiamava "febbre del chiuso", una specie di claustrofobia che viene quando ci si trova in tanti chiusi insieme per un lungo periodo di tempo.
Jack
: Beh, certo, è... curiosa, come storia.
Ullman
: Eh, eh, eh, sì che lo è. A dire il vero a me sembra impossibile che sia avvenuta qui. Ma è così, e credo che lei comprenderà perché volevo che ne fosse informato.
Jack
: Me ne rendo conto, certo. E adesso è anche chiaro perché quelli di Denver hanno lasciato che fosse lei a parlarmene, eh, eh, eh.
Ullman
: Eh, eh, eh, beh, è ovvio, che ci sono molte persone che magari non vogliono stare sole in un posto dove è accaduta una cosa del genere.
Jack
: Può stare tranquillo, Mr. Ullman, sono cose che non succedono a uno come me. E per quanto riguarda mia moglie, le assicuro, rimarrà assolutamente affascinata quando le racconto quello che lei mi ha detto. Wendy è appassionata di film dell'orrore, di storie di spettri...
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Giornalista
: La
famiglia
Haise vive a El Lago, nel Texas. La moglie Mary è di Biloxi, nel Mississippi. Fred Haise, mentre cresceva a Biloxi pensava forse di mettere su una bella
famiglia
, ma non aveva mai neanche sognato di volare.
Fred
: Io, veramente, non avevo mai volato prima di arruolarmi, e ho scelto di volare solo per poter diventare ufficiale.
Hurt
: Buongiorno.
Fred
: Avevo 18 anni...
Marilyn
: Henry. Ma tu non dormi mai?
Hurt
: Ho una richiesta dei giornalisti.
Marilyn
: Ah, ah.
Hurt
: Sono qua fuori e vorrebbero montare un trasmettitore sul prato.
Marilyn
: Trasmettitore?
Hurt
: Sì, una specie di torre per trasmettere in diretta.
Marilyn
: Credevo che non gli interessasse questa missione. Non hanno neanche voluto il collegamento.
Hurt
: La cosa è più drammatica adesso, quindi...
Marilyn
: Se andare sulla Luna non era abbastanza drammatico, perché non andarci lo sarebbe?
Hurt
: Senti, io mi rendo conto di tutto, Marilyn, ma il mondo intero è coinvolto. È la più grossa...
Marilyn
: No, Henry. Quella gente non metterà proprio nessun trasmettitore là fuori sul mio prato. Se hanno qualche problema al riguardo devono discuterne con mio marito. Lo possono trovare venerdì!
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Seretse Khama
: Tu non vieni. Loro vogliono me qui, e te a Londra. Perciò tu resti qui e io vado a Londra. Io devo tornare per risolvere questa cosa. Non abbiamo scelta, ma se tu ora vieni con me, non ti faranno più tornare. Pensi davvero che loro paghino perché tu veda la tua
famiglia
?
Ruth Williams
: Non puoi andare! Perché dovrei restare qui da sola? Seretse, ho rinunciato a tutto per stare con te, ma non posso restare da sola!
Seretse Khama
: Ti prometto che finché io sarò in vita tu non sarai mai sola! Ma se ora parti con me, io non potrò mai tornare. Perché ti obbligheranno a restare in Inghilterra, e io non torno senza di te.
Dal film:
A United Kingdom
Scheda film e trama
Frasi del film
Elaine
: Sembravi piccola piccola con lui dietro, tipo Jessica Lange e King Kong.
Beth
: Ehi, Michael ce l'ha lo sconto
famiglia
al Taco Bell? Perché se è così, Sean, ci va a rimettere un occhio della testa.
Leigh Anne
: È un bravo ragazzo.
Elaine
: Perché non ufficializzi la cosa e semplicemente lo adotti?
Leigh Anne
: Avrà diciott'anni fra pochi mesi, non ha senso adottarlo legalmente.
Sherry
: Leigh Anne... è per quel senso di colpa che abbiamo noi bianchi?
Elaine
: Che cosa penserà tuo padre?
Leigh Anne
: Prima o dopo che si è rivoltato nella tomba? Papà se n'è andato da cinque anni, Elaine, la cosa peggiore è che tu c'eri al funerale, ricordi? Portavi Chanel e quell'orribile cappello nero. Sentite facciamo così, non mi serve che approviate tutte le mie scelte, ma esigo che le rispettiate. Non avete idea di quello che ha passato quel ragazzo, e se questo dovesse diventare motivo di diatriba, troverò un'insalata altrettanto cara vicino a casa.
Sherry
: Leigh Anne, mi dispiace non intendevamo...
Elaine
: No, non volevamo... davvero!
Beth
: Credo, anzi, che quello che stai facendo sia stupendo, aprire la tua casa a Michael... tesoro tu gli stai cambiando la vita.
Leigh Anne
: No, lui sta cambiando la mia.
Elaine
: Sarà bellissimo per te, ma che mi dici di Collins?
Leigh Anne
: Che c'entra Collins?
Elaine
: Non sei preoccupata? Si, insomma neanche un po'? È sempre un ragazzo, un grosso maschio nero che dorme sotto lo stesso tetto!
Leigh Anne
: Ti dovresti vergognare.
Dal film:
The Blind Side
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho letto un articolo l'altro giorno su un ragazzo dei quartieri popolari, niente padre, sbattuto da una
famiglia
all'altra. È rimasto ucciso in una sparatoria fra bande nell'Hurt Village. L'ultimo paragrafo diceva delle sue superbe qualità atletiche, e di come sarebbe stata diversa la sua vita se non avesse deciso di mollare la scuola. Aveva ventun'anni il giorno che è morto. Era il suo compleanno. Poteva succedere a chiunque, poteva succedere a mio figlio Michael, ma non è stato così. Suppongo di dover ringraziare Dio per questo, Dio e Lawrence Taylor.
Leigh Anne Tuohy
Dal film:
The Blind Side
Scheda film e trama
Frasi del film
I segreti del sesso venivano tramandati dai più grandi. Io non ho mai parlato di amore in
famiglia
, mai. Se ne parlava con gli amici, i quali avevano delle esperienze generalmente di casino. Insomma una sessualità distorta. Non era una sessualità corretta.
Lamberto Sposini
Frasi di Lamberto Sposini
In onta alle rapide evoluzioni del nostro incivilimento che fanno ogni nuova generazione tanto diversa da' suoi padri, sopravive ai nostri giorni nella penisola indiana un gran popolo, o piuttosto una gran
famiglia
di popoli, numerosa di cento e più millioni, su la quale sembra che la mano innovatrice del tempo non abbia forza. Le sue leggi, le scienze, le opinioni; i costumi, li idoli, i sacrificii si conservano al tutto quali erano milliaia d'anni addietro, quantunque sia da più secoli penetrata per ogni parte da genti straniere, e annodata seco loro a ineluttabile convivenza.
Carlo Cattaneo
Cit. da
Dell'India antica e moderna ‐ Incipit
Frasi di Carlo Cattaneo
Uomo
: Sto cercando mio figlio!
Lucas
: Cerca la sua
famiglia
?
Uomo
: Li hai visti?!
Lucas
: Proverò ad aiutarla.
Dal film:
The Impossible
Scheda film e trama
Frasi del film
E' un gene recessivo che si tramanda in
famiglia
.
Miss Alma Peregrine
Dal film:
Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali
Scheda film e trama
Frasi del film
Cinque su sei le possibilità di sopravvivere al primo giro di roulette russa, hai invertito il calcolo. Perciò se non vuoi fare una figuraccia con gli amici, la
famiglia
, i colleghi, gli azionisti, i giornalisti, non starei qui tanto a discutere... andrei a togliere altre pallottole dalla pistola. Fallo, Andy!
Steve Jobs
Dal film:
Steve Jobs
Scheda film e trama
Frasi del film
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