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Aforismi Figlia - parte 3
Frasi trovate
:
750
[Su Richard Nixon]
È paradossale che un uomo presentandosi candidato alla presidenza in nome della legge e dell'ordine abbia fatto il possibile per infrangere la legge e causare disordine nel suo paese.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
L'oratoria aveva sempre avuto un potere molto forte nel subcontinente asiatico, dove gli analfabeti erano così numerosi. Milioni di persone erano state condizionate dalle parole del Mahatma Gandhi, di Jawaharlal Nehru, di Mohammed Ali Jinnah, di mio padre. Il racconto orale, la poesia e l'oratorio facevano parte della nostra tradizione.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Il caso Watergate mi lasciò un senso profondo dell'importanza delle leggi accettate da tutta una nazione contrapposta a quelle capricciose e arbitrarie dettate da singoli individui. Quando il presidente Nixon si dimise un anno dopo, nell'agosto 1974, il passaggio dei poteri avvenne pacificamente. I leader di una democrazia come l'America potevano venire e andare ma la costituzione degli Stati Uniti rimaneva. In Pakistan non avremmo avuto altrettanta fortuna.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
[Su Indira Gandhi]
Era così piccola e fragile. Da dove le veniva la sua famosa implacabilità? Aveva sfidato il padre per sposare un uomo politico parsi che Nehru non approvava. Il matrimonio non era stato felice e i coniugi si erano separati. Ora tanto il padre quanto il marito erano morti. Si sentiva sola?
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
[Su Indira Gandhi]
Avevo seguito la sua carriera politica con attenzione e ammiravo la sua perseveranza. Dopo che era stata scelta come primo ministro nel 1966, le fazioni contrastanti del congresso indiano avevano creduto di avere tra le mani un leader malleabile, al punto che l'avevano chiamata goongi goriya, la bambola stupida. Ma quella donna di seta e d'acciaio li aveva battuti in astuzia. Per rinfrancarmi cercai di conversare con lei, ma era molto chiusa. Aveva una freddezza altera e una tensione che si attenuava solo nel sorriso.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Io simboleggiavo una nuova generazione. Non ero mai stata indiana; ero nata nel Pakistan già indipendente. Non avevo i complessi e i pregiudizi che avevo dilaniato indiani e pakistani nel trauma sanguinoso della spartizione. Forse la gente sperava che una nuova generazione riuscisse a evitare l'ostilità che aveva causato tre guerre, e seppellisse il passato doloroso dei nostri genitori e dei nostri nonni per vivere insieme in amicizia.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
[Su Indira Gandhi]
Era minuta, molto più di quanto sembrasse nelle innumerevoli fotografie che avevo visto, ma era elegantissimo, persino con l'impermeabile che portava sopra il sari, dato che il cielo minacciava pioggia. «As-Salaam O alaikum» le dissi. È il nostro saluto di pace musulmano. «Namaste... Salve» rispose la signora Gandhi con un sorriso. Io ricambiai con un sorriso a metà che mi augurai non fosse impegnativo.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Il paese unito che Mohammed Ali Jinnah aveva fondato nel 1947 dopo la spartizione dell'India era morto con la nascita del Bangladesh.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
La perdita del Bangladesh fu un colpo terribile per il Pakistan. La comune religione islamica, che pensavamo potesse trascendere milleseicento chilometri di India esistenti tra Pakistan Orientale e Occidentale, non bastò a tenerci uniti. La fiducia nella nostra sopravvivenza come nazione era incrinata, i legami tra le quattro province del Pakistan occidentale sembravano sul punto di spezzarsi. Il morale non era mai stato più basso, anche a causa dell'effettiva resa del Pakistan all'India.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
La popolosa provincia del Pakistan Orientale veniva trattata sostanzialmente come una colonia dalla minoranza occidentale. Con gli introiti di più di trentun miliardi di rupie ricavati dalle esportazioni del Pakistan Orientale, la minoranza occidentale aveva costruito strade, scuole, università e ospedali per sé, ma aveva sviluppato pochissimo l'altra provincia. L'esercito, che nel nostro paese poverissimo era il maggior datore di lavoro, attingeva dal Pakistan Occidentale il novanta per cento dei suoi effettivi. L'ottanta per cento dei posti statali era occupato da gente delle province occidentali. Il governo centrale aveva addirittura proclamato lingua ufficiale l'urdu, che nel Pakistan Orientale pochissimi comprendevano, e in questo modo aveva ulteriormente svantaggiato i bengalesi nella competizione per i posti statali e l'insegnamento. Non era affatto strano che si sentissero sfruttati ed esclusi.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Saccheggi, stupri, sequestri di persona, assassini. Quando ero arrivata a Harvard nessuno si curava del Pakistan; ora tutti erano interessati. La posizione di condanna verso il mio paese era universale. All'inizio mi rifiutai di credere alle cronache pubblicate dalla stampa occidentale sulle atrocità commesse dal nostro esercito in quello che i ribelli del Bengala Orientale chiavano Bangladesh. Secondo i giornali governativi pakistani, che i miei genitori mi inviavano ogni settimana, la breve rivolta era stata domata. Allora, perché quelle notizie sull'incendio di Dacca, i plotoni d'esecuzione mandati nell'università a massacrare studenti, professori, poeti, romanzieri, medici e avvocati? Scuotevo la testa, incredula. Si diceva che migliaia di persone cercavano di fuggire e venivano bombardate con gli aerei pakistani... anzi, le vittime erano così numerose che i cadaveri venivano usati per erigere blocchi stradali.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Anziché collaborare con mio padre e i rappresentanti del Pakistan Occidentale all'elaborazione di una nuova costituzione accettabile per le due parti del paese, Mujib diede l'avvio a un movimento indipendentista per separare il Pakistan Orientale, o Bengala Orientale, dalla federazione occidentale. Più volte mio padre si appellò a Mujib perché mantenesse unito il Pakistan e collaborasse con lui per estromettere il regime militare di Yahya. Invece di dar prova di flessibilità e di riconoscere quella che era una necessità politica, Mujib dimostrò un'ostinazione di cui ancora oggi non capisco la logica. I ribelli del Bengala Orientale risposero al suo appello all'indipendenza impadronendosi degli aeroporti; i cittadini bengalesi rifiutarono di pagare le tasse, i dipendenti bengalesi del governo centrale entrarono in sciopero. In marzo, la guerra civile era ormai imminente.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
[Su Ayub Khan, Yahya Khan e Zia ul-Haq]
L'autorità di questi dittatori era un'imposizione, non derivava da un mandato popolare. Per la prima volta capivo chiaramente perché il popolo del Pakistan non vedeva un motivo per obbedire a quel tipo di regime, per obbedire allo «stop». Dove non esisteva un governo legittimo, c'era l'anarchia.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Il 27 dicembre 1979 le truppe russe invadono l'Afghanistan. Io e mia madre ci guardiamo in faccia mentre ascoltiamo il comunicato: ci rendiamo conto che le implicazioni politiche sono enormi. La battaglia fra le superpotenze è arrivata sulla soglia del Pakistan. Se gli Stati Uniti vogliono un paese forte all'interno perché si opponga alla presenza sovietica, si affretteranno a ristabilire la democrazia nel Pakistan. Se decidono di aspettare per vedere cosa succede in Afghanistan, la dittatura di Zia si rafforzerà.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Al tempo di mio padre venivano trasmessi film, commedie, sceneggiati, dibattiti e programmi per insegnare a leggere e a scrivere. Ora, quando accendo l'apparecchio, non c'è altro che Zia: Zia che tiene un discorso, discussioni sui discorsi di Zia, programmi di notizie censurate sugli incontri di Zia.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Non sopporto di vedere appassire i fiori, specialmente le rose di mio padre. Ogni volta che si recava all'estero prendeva sempre qualche varietà nuova da piantare nel giardino: rose, violacee, rose color mandarino, rose scolpite così perfettamente da sembrare modellate nella creta. La sua prediletta era una rose azzurra chiamata «rosa della pace». Ora i rosai cominciano ad avvizzire e a ingiallire per la mancanza di cure.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
[Sull'ascesa di Yahya Khan]
Ancora una volta il nostro paese era nelle mani di un dittatore militare che si affrettò a sospendere le leggi civili e a imporre la legge marziale.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
La ristrutturazione dell'economia del Pakistan promessa da Ayub era fallita, mentre la sua famiglia e un altro piccolo gruppo si erano arricchiti. Negli undici anni durante i quali Ayub rimase al potere, un gruppo noto come «ventidue famiglie» aveva praticamente nelle mani tutte le banche, le compagnie di assicurazione e le maggiori industrie del paese. Questa situazione scandalosa spingeva centinaia e poi migliaia di persone ad ascoltare gli appelli di mio padre per una riforma sociale ed economica.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Roti, kapra, makan: pane, indumenti, casa. Queste promesse semplicissime diventarono le parole d'ordine del Partito del popolo pakistano: erano cose fondamentali che milioni di poveri non avevano. Mentre tutti i musulmani si prosternavano davanti ad Allah, nel nostro paese i poveri si prosternavano ancora davanti ai ricchi.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Sciiti e sunniti erano vissuti fianco a fianco e si erano legati con innumerevoli matrimoni per più di mille anni, e le differenze erano assai meno delle analogie. La cosa fondamentale è che tutti i musulmani, indipendentemente dalla setta di appartenenza, si sottomettono alla volontà di Dio, credendo che non vi sia altro Dio che Allah, e che Maometto sia il suo ultimo profeta. Questa è la definizione coranica del musulmano, e nella nostra famiglia era ciò che contava.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
La storia musulmana è piena di donne che assunsero ruoli pubblici e ottennero risultati che non avevano nulla da invidiare a quelli degli uomini.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Nella famiglia non c'erano dubbi: io e mia sorella avremmo avuto le stesse possibilità dei nostri fratelli. Non c'erano dubbi neppure nell'Islam. Fin da piccoli imparammo che solo l'interpretazione data dagli uomini alla nostra religione limitava le possibilità per le donne: non era affatto la religione a stabilirlo. Anzi, fin dall'inizio l'Islam era stato molto progressista verso le donne: il profeta Maometto (la pace sia con Lui) aveva proibito l'uccisione delle bimbe appena nate, molto comune tra gli arabi dei suoi tempi, e aveva rivendicato alle donne il diritto all'istruzione e all'eredità molto tempo prima che tali privilegi venissero loro riconosciuti in Occidente.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
In casa nostra l'istruzione aveva la precedenza. Come mio nonno, mio padre voleva che servissimo da esempio: dovevamo essere la nuova generazione di pakistani progressisti e colti.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Nella nostra cultura dominata dai maschi, i ragazzi venivano sempre favoriti rispetto alle ragazze e non solo ricevevano spesso un'istruzione ma in certi casi venivano serviti a tavola per primi mentre la madre e le figlie dovevano aspettare. Nella nostra famiglia, tuttavia, le discriminazioni non esistevano. Se mai, ero io a ricevere la massima attenzione.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Mio padre
[...]
era considerato molto progressista. Diede un'istruzione ai figli e arrivò al punto di mandare le figlie a scuola, un atto che altri proprietari terrieri giudicarono scandaloso. Molti grandi proprietari feudali non si prendevano neppure il disturbo di far studiare i figli maschi.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Le avversità affrontate dai nostri antenati formavano il nostro codice morale, appunto come desiderava mio padre: lealtà, onore, principi.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Centinaia di migliaia di persone, in India e in Pakistan, appartenevano alla tribù dei Bhutto, una delle più numerose del Sindh, i cui membri andavano dai contadini ai proprietari terrieri. Il nostro ramo della famiglia discendeva direttamente dal celebre capo tribale dei Bhutto, Sardar Dodo Khan.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Per giorni e giorni dopo la morte di mio padre non riuscii a bere e a mangiare nulla. Bevevo qualche sorso d'acqua ma lo risputavo. Non potevo deglutire. E non potevo dormire. Ogni volta che chiudevo gli occhi facevo lo stesso sogno. Ero davanti al carcere, i cancelli erano aperti. Vedevo una figura che veniva verso di me. Papà! Gli correvo incontro. «Sei uscito! Sei uscito! Credevo che ti avessero ucciso, invece sei vivo!» Ma un attimo prima di raggiungerlo, mi svegliavo e mi trovavo di fronte ancora una volta alla tragica realtà.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Zia ul-Haq, il capo di stato maggiore dell'esercito, l'uomo che mio padre credeva fedelissimo. Aveva mandato i suoi soldati nel cuore della notte a spodestarlo e a impadronirsi del potere con la forza. Zia ul-Haq, il dittatore che non era riuscito ad annientare il seguito di mio padre nonostante i fucili, i gas lacrimogeni e la legge marziale, e non aveva potuto fiaccare il suo spirito nonostante l'isolamento nella cella della morte. Zia ul-Haq, il generale che aveva appena fatto uccidere mio padre. Zia ul-Haq, il generale che per nove anni avrebbe governato spietatamente il Pakistan.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Mio padre era stato il primo a portare la democrazia dove in passato era esistita soltanto la repressione, sotto i generali che avevano governato il Pakistan sin dalla sua nascita nel 1947. Dove il popolo era vissuto per secoli in balia dei capi tribali e dei proprietari terrieri, aveva varato la prima costituzione pakistana per garantire una protezione legale e i diritti civili; dove il popolo aveva dovuto ricorrere alla violenza e agli spargimenti di sangue per spodestare i generali, aveva garantito un sistema parlamentare, un governo civile e le elezioni ogni cinque anni.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Ho sempre creduto nell'importanza della documentazione storica. Quando nel 1977 fu rovesciato il governo di mio padre Zulfikar Ali Bhutto, incoraggiai i suoi più stretti collaboratori a scriverne la storia. Ma negli anni difficili della legge marziale molti di coloro che avevano fatto parte del governo di mio padre erano troppo impegnati a difendersi dalle persecuzioni e dalle false accuse del regime militare. Altri erano andati in esilio e non avevano più accesso alla loro documentazione personale. In quanto a me, il mio impegno nella lotta per riportare la democrazia nel Pakistan e gli anni che ho trascorso rinchiusa in carcere senza accuse mi impedirono di scrivere un libro sul governo di mio padre.
Più di un milione di miei compatrioti vennero ad accogliermi quando tornai in Pakistan nell'aprile 1986 dopo due anni di esilio, facendomi così balzare agli onori della cronaca internazionale. Molti mi proposero di scrivere la mia storia, invece di quella di mio padre, ma io non ero convinta: un conto era scrivere di mio padre che era stato primo ministro del Pakistan, eletto democraticamente, e che aveva ottenuto risultati importanti; un altro era scrivere di me stessa, poiché dovevo ancora combattere le mie battaglie politiche più importanti. Mi sembrava un atto di presunzione e pensavo che le autobiografie dovessero essere scritte quando, nell'autunno della vita, si ripensa il passato.
Fu un'osservazione di un'amica a farmi cambiare idea. «Ciò che non è documentato non viene ricordato» mi disse.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia
del destino ‐ Incipit
Frasi di Benazir Bhutto
Pietro Corona
: Allora, Ermete, hai proprio deciso di andare via?
Ermete
: Se il Toc viene giù, è meglio che io sia da un'altra parte
[Chiama sua
figlia
]
Pietro Corona
: E il tuo vecchio?
Ermete:
[Fa cenno con le mani per dire che il suo vecchio ha la testa dura]
Dal film:
Vajont
Scheda film e trama
Frasi del film
Qualcosa che speravo rimanesse privato. Odio chi parla dei cavoli propri, però la notizia è uscita e ha destabilizzato tanti che mi vogliono bene, perciò mi sento di dover chiarire, ora e poi mai più. L'episodio con Riccardo
[Scamarcio]
risale a mesi fa, è isolato ed è stata lei a confessarmelo. Fine. Clizia resta la donna che mi ha dato una
figlia
meravigliosa e che ho profondamente amato, la donna che ho deciso di sposare con una cerimonia all'americana da pazzi, perché il mio era un amore pazzesco.
Francesco Sarcina
Cit. da
corriere.it, intervista, 12 luglio 2019
Frasi di Francesco Sarcina
Bertie Knox
: Come ti permetti? come ti permetti di trattarmi così? Non mi sono fatta toccare da un solo uomo in tre anni, guardami, e poi finalmente sei arrivato tu Joe, e che succede? Ora sono una da una notte e via? Devo guardare negli occhi il padre di lei per capire che non gli hai detto una parola? Ti rendi conto di quanto mi vergogno?
Joe Nast
: è tutto molto complicato adesso.
Bertie
: E allora che fai ti nascondi? non puoi essere tu...
Joe
: Non posso fare tutte e due le cose.
Bertie
: Ma prova a farne una!
Joe
: Io non ce la faccio. Io non ce la faccio.
Bertie
: Credi che se corri veloce, capisci quello che ognuno vuole, nessuno al mondo si accorgerà di quanto sei vigliacco? Hai così tanta paura? Dormi in casa loro, mangi dal loro piatto, ti comporti come se fosse sempre domenica, pensi che se continuerai così quei poveretti non si accorgeranno che la loro
figlia
non c'è più?
Joe
: Perché tu cosa credi di fare? Dare una mano Bertie? Non c'è un'anima in quel bar che crede che Carl Mc Ginnis tornerà a casa. Tu non farai mai posto nel tuo cuore a una persona che vuole conoscerti un po' più di un pidocchioso 60%. È l'altro 40% quello che conta.
Bertie
: Dove sei finito Joe?
Joe
: Sono qui.
Dal film:
Moonlight Mile
Scheda film e trama
Frasi del film
Adrian Toomes
: Lei lo sa?
[se Liz sa che Peter è Spider-Man]
Peter Parker
: Sa cosa?
Adrian Toomes
: Non lo sa. Bene. Mantieni i segreti, questo lo ammiro. Anch'io ho un paio di segreti. Certo, non immaginavo che mia
figlia
uscisse proprio con...! Peter... niente è più importante della famiglia, hai salvato la vita di mia
figlia
e non posso dimenticarlo perciò ti concederò un'unica chance. Ci sei? Va' a quella festa e dimentica che questo sia mai accaduto e non provare... mai più... a interferire nei miei affari! Perché se lo farai, ucciderò te e tutti quelli che ami. Con le mie stesse mani. Ecco che farò per proteggere la mia famiglia! È chiaro?
[Peter, sottomesso, abbassa lo sguardo]
Ehi, ti ho appena salvato la vita! Come si dice?
Peter Parker
: Grazie...
Adrian Toomes
: Prego! Adesso vai lì dentro e fa' che mia
figlia
si diverta, okay? Senza esagerare!
Dal film:
Spider-Man: Homecoming
Scheda film e trama
Frasi del film
Quanto alla differenza nei costumi e nelle leggi né Mosè né alcun altro si curò di trattarla. Eppure, c'è molto maggiore varietà negli usi e nei costumi politici delle nazioni, che non nelle loro lingue. Quale è quel greco che considera lecito di avere commercio con la sorella, con la
figlia
, con la madre? Ebbene, ciò è buono presso i Persiani. E debbo io indugiarmi a dimostrare, caso per caso, che i Germani sono amanti della libertà e insofferenti di giogo, mentre i Siri, i Persiani, i Parti sono più alla mano e docili, al pari degli altri barbari ad Oriente e a Mezzogiorno, che tutti, senza distinzione, si sottomettono volentieri anche ai governi più dispotici? Se dunque tutte queste cose, che sono le più importanti ed apprezzabili, si son fatte senza una provvidenza superiore e veramente divina, a che scopo onorare e venerare un Dio che non provvede niente? Se non si curò né della vita, né dei caratteri, né dei costumi, né delle buone leggi, né della costituzione civile, ha forse diritto di reclamare onori dagli uomini?
Giuliano l'Apostata
Cit. da
Contro i galilei
Frasi di Giuliano l'Apostata
Orbene, i Greci - io ne convengo - inventarono sugli Dei miti incredibili e mostruosi. Dicono che Crono divorasse i propri figli e poi li rivomitasse. Poi vi sono le nozze incestuose. Zeus si unì con la madre e ne ebbe dei figli; sposò quindi la propria
figlia
, o, meglio, non la sposò neanche, ma, unitosi semplicemente con essa, la diede tosto ad un altro. Poi vi è lo smembramento di Dioniso e la riappiccicatura delle membra. Così sono i miti dei Greci. Con questi paragona adesso la dottrina giudaica, e il paradiso piantato da Dio, e Adamo da lui plasmato, poi la donna creata per Adamo. Dice Iddio: «Non è bello che l'uomo sia solo. Diamogli un aiuto, simile a lui»: un aiuto che non solo non lo aiuta in nulla, ma lo tradisce e diventa la causa per lui e per sé dell'espulsione dalle delizie del paradiso. Ecco una storia veramente favolosa! Poteva Iddio ragionevolmente ignorare che quell'essere, da lui assegnato come aiuto, sarebbe stato fonte non tanto di bene, quanto piuttosto di male all'uomo? E il serpente che discorre con Eva, di quale lingua diremo che fece uso? Di quella umana? In che cosa dunque differiscono queste cose dalle fantasie dei Greci? E il divieto che Dio impone agli esseri umani, da lui creati, di distinguere il bene dal male, non è il colmo dell'assurdità? Può darsi un essere più stupido di quello che non sappia distinguere il bene dal male? È evidente che, così essendo, non fuggirà l'uno, vale a dire il male, né seguirà l'altro, vale a dire il bene. In sostanza Iddio proibì, in questo modo, agli uomini di gustare la scienza, che è cosa della quale nessuna può trovarsi a loro più cara. Difatti, che distinguere il buono dal cattivo sia la funzione propria della scienza, questo lo capiscono anche gl'imbecilli. Quindi il serpente fu piuttosto il benefattore, che non il nemico del genere umano. E a Dio potrebbe darsi, perciò, nome di geloso.
Giuliano l'Apostata
Cit. da
Contro i galilei
Frasi di Giuliano l'Apostata
Mamma
: Franchì, pecché oggi m'hai portato qua?
Franchino
: Qua dove?
Mamma
: All'ospizio.
Franchino
: All'ospizio?
Mamma
: Eh...
Franchino
: Ecco, vedi mamma? Tu c'hai l'abilità di farmi incazzare a me! Ma che c'entra l'ospizio?? Ma ch'è, un ospizio questo??
Mamma
: Franchì, nun t'arrabbià, nun t'arrabbià a mamma...
Franchino
: Eeeh, "nun t'arrabbià, nun t'arrabbià"...Vedi mamma, noi lo facciamo per te, per il tuo bene, per il tuo avvenire. Accudita, servita, senza badare a spese: ma che credi, che ti tengono gratis, qui??
Mamma
: Sì sì, va bene, ma nun t'arrabbià, te fa male a mamma! Ma perché t'arabbi sempre?
Franchino
: Ah! Ah! Ah! E chi è arrabbiato? Io rido! Ridi pure te, mamma? "Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin, mai nessun ci dividerà..."
Mamma
: "Tralalalalà!!!"
Franchino
: Ti ricordi mamma?
Mamma
: Me ricordo, me ricordo! E quann'è che me volete portà qua?
Franchino
: Eh...e quando ti portiamo? Sai purtroppo giovedì...io e Patrizia dobbiamo andare a Cetona. I Crocitti si son fatta quella casa di campagna e...
Mamma
: I Crocitti so' simpatici.
Franchino
: No, non sono simpatici: ci andiamo così e non so neanch'io perché. E sai, Patrizia ha preso un mese di ferie, la cameriera è annat'âbbortì in Abbissinia e...non c'è nessuno. Che fai? Stai a casa sola??
Mamma
: Beh, come sempre: ce so' rimasta tante volte.
Franchino
: E vabbè...certo. Però tutte le volte ci hai fatto stare in pensiero! Tu non sei più una bambina, mamma! Io sono tuo figlio, ho delle responsabilità. Non sono mica come il cocco di mamma che se ne frega!
[...]
Mamma
: Allora me portate giovedì?
Franchino
: Eh, giovedì dici? Eh, come vuoi. Ma che facciamo? Vai e vieni, avanti e indietro? Ormai stiamo qua, mà.
Mamma
: Ma...ma io non ho portato niente, ma non c'ho niente...
Franchino
: No! No! C'hai tutto! Tu c'hai tutto mamma, guarda!
[Apre il cofano dell'auto per tirare fuori la valigia]
Guarda che t'ha preparato Patrizia! Guarda che valigione, perché ha detto: "Hai visto mai che mamma decide de restà?". Tutto t'ha messo, come una
figlia
. La verità è che tu l'hai sempre sottovalutata, l'hai sempre trattata come un'estranea.
[...]
E' lei che vuol bene a te! Vuol più bene a te che alla sua mutti, la mamma tedesca.
Dal film:
I nuovi mostri
Scheda film e trama
Frasi del film
Maria è come una
figlia
per me. Siamo felici di sapere che ha trovato un bravo ragazzo.
Pablo Escobar
Dal film:
Escobar
Scheda film e trama
Frasi del film
Floyd
: Elena, che piacere rivederti!
Elena
: Heywood, che magnifica sorpresa vederti qui.
Floyd
: Ti trovo benissimo.
Elena
: Grazie, anche tu stai benone. Questo è un mio caro amico, il dottor Heywood Floyd. Ti presento la dottoressa Kalinan...
Floyd
: Molto lieto.
Kalinan
: Piacere.
Elena
: ... la dottoressa Stretyneva...
Floyd
: Piacere.
Stetyneva
: Molto lieta.
Elena
: ... e questo è il dottor Andrei Smylov.
Floyd
: Onorato.
Andrey Smyslov
: Dottore...
Floyd
: Ho sentito parlare molto di lei.
Smyslov
: Vuole accomodarsi?
Floyd
: Certo. Beh...
Smyslov
: No, no, la prego.
Floyd
: Ah. Grazie.
Smyslov
: Gradisce qualcosa da bere, dottore?
Floyd
: Oh, no, grazie, non ho ancora fatto colazione
Smyslov
: Ah.
Floyd
: Mi stanno aspettando nel ristorante. Mi trattengo soltanto un minuto, se non vi dispiace, poi devo andare.
Smyslov
: Proprio sicuro?
Floyd
: Sì, sì, proprio sicuro.
Smyslov
: Bene.
Floyd
: Allora, come sta Gregor?
Elena
: Oh, sta bene. Compie delle ricerche sottomarine nel Baltico, adesso, e così... purtroppo non ci siamo visti molto spesso in questi ultimi tempi.
Floyd
: Eh, eh, eh, eh, eh. Beh, quando lo vedi fagli i miei saluti, eh?
Elena
: Sì, naturalmente.
Floyd
: Bene. Voi dove state andando? Su o giù?
Elena
: Oh, noi torniamo a casa. Abbiamo appena passato tre mesi a calibrare le nuove antenne a Tchalinko.
Floyd
: Ah-ah.
Elena
: E tu dove vai?
Floyd
: Io sono diretto su Clavius.
Smyslov
: Oh, davvero?
Floyd
: Hm-hm.
Smyslov
: Bene... dottor Floyd, spero che Lei non mi giudichi troppo curioso, ma forse Lei potrebbe chiarirci il grande mistero di quello che sta succedendo lassù.
Floyd
: Non capisco a cosa si riferisca.
Smyslov
: Oh, al fatto che ultimamente sono accadute delle cose stranissime a Clavius.
Floyd
: Ah, davvero?
Smyslov
: Sì, sì. Per dirne una, ogni volta che si telefona alla base, risponde una registrazione che ripete che le linee sono temporaneamente fuori servizio.
Floyd
: Mah! Probabilmente avranno delle difficoltà con gli impianti.
Smyslov
: Sì. Anche noi avevamo pensato a questo, ma ormai la cosa va avanti da più di dieci giorni.
Floyd
: Non vi è riuscito di mettervi in contatto per dieci giorni?
Smyslov
: Esatto.
Floyd
: Oh, capisco.
Elena
: E c'è un'altra cosa, Heywood. Due giorni fa, a una nostra astronave hanno negato il permesso di un atterraggio di emergenza a Clavius.
Floyd
: Questo sì è strano.
Smyslov
: Sì, sì, e temo che la cosa avrà qualche grave strascico. Negare il permesso di atterraggio è una violazione della convenzione aerospaziale.
Floyd
: Sì, certo. Beh, spero che se la siano cavata.
Smyslov
: Sì, sì, sì, fortunatamente sì.
Floyd
: Bene, mi fa piacere.
Smyslov
: Dottor Floyd, a rischio di proseguire nonostante la sua evidente reticenza, posso farle una domanda precisa?
Floyd
: Ma certamente.
Smyslov
: Bene, ehm... Bene, sarò franco. Noi abbiamo ricevuto delle informazioni attendibili che una grave epidemia sarebbe scoppiata a Clavius, di cui, a quanto pare, l'origine è ignota. Lei ci conferma la notizia?
Floyd
: Sono spiacente, dottor Smylov, ma io non sono autorizzato a discuterne.
Smyslov
: Sì, capisco. Ma... questa epidemia potrebbe anche arrivare alla nostra base. Noi dovremmo esserne informati, dottor Floyd.
Floyd
: Sì, sì, lo so. Ma, come ho detto, non sono autorizzato a discuterne.
Smyslov
: Hm-hm.
Elena
: Allora, sei sicuro di non voler cambiare idea e bere qualcosa?
Floyd
: No, proprio no. Ora devo salutarvi.
Elena
: Bene, spero che tu e tua moglie veniate al congresso aerospaziale a giugno.
Floyd
: Spero bene, faremo il possibile.
Elena
: Se venite, non dimenticate di portare quel tesoro di vostra
figlia
.
Floyd
: Beh, questo dipenderà dalle vacanze scolastiche e da tutto il resto. Ma cercheremo di portarla. E voi ricordate che sarete nostri ospiti negli Stati Uniti.
Elena
: Con piacere. Io e Gregori speriamo tanto di visitarvi.
Floyd
: Bene. Arrivederci, Elena. È stato un piacere conoscervi tutti. Dottor Smylov...
Smyslov
: Qualunque sia il motivo del suo viaggio a Clavius, dottor Floyd, le faccio i miei migliori auguri.
Floyd
: Grazie mille. Signore...
Dal film:
2001: Odissea nello spazio
Scheda film e trama
Frasi del film
[Carmine viene circondato dai cronisti mentre attende Adelina all'ingresso del Carcere di Poggioreale]
Primo giornalista
: Oggi è la giornata più importante della sua vita, non è vero?
Carmine
: Certo ca sì...
Secondo giornalista
: La lieta notizia vi ha trovato impreparato?
Carmine
: Propeto, ero preparato...
Terzo giornalista
: E i bambini hanno fatto festa quando hanno saputo?
Carmine
: Oooh, non ci capevano più nei panni dall'allegria... un' ammuina... «Torna nostra matra! Torna nostra matra!». E abballavano, zumpavano!
Figlio
: Papà, me sto scuccianno, jammuncenne!
Figlia
: Tengo famme!
Altro figlio
: Papà, 'a pipì!
Carmine
: Sono infanticite, cumpatite...
Quarto giornalista
: E certo, poi l'attesa è lunga!
Quinto giornalista
: Come contate di dimostrare la vostra gratitudine al Presidente?
Carmine
: Ci faccio una lettera, di pugni miei e di mia moglie.
Dal film:
Ieri oggi domani
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta la
figlia
di un Re, la quale era tanto bella, che in tutto il mondo non si dava l'eguale; e per cagione di questa sua grande bellezza, la chiamavano la Bella dai capelli d'oro, perché i suoi capelli erano più fini dell'oro, e biondi e pettinati a meraviglia le scendevano giù fino ai piedi.
Essa andava sempre coperta dai suoi capelli inanellati, con in capo una ghirlanda di fiori e con delle vesti tutte tempestate di diamanti e di perle, tanto che era impossibile vederla e non restarne invaghiti.
Carlo Collodi
Cit. da
La bella dai capelli d'oro ‐ Incipit
Frasi di Carlo Collodi
Quella di mia nonna Gemma fu una vicenda alla Balzac. Più romanzesca di un romanzo. Pianista enfant prodige,
figlia
di un liutaio di Pisa, aveva conosciuto Fausto, il suo futuro marito ancora bambina. Ventenni erano fuggiti a Rio: lì nacque mia mamma. Morirono di febbre gialla subito dopo il parto lasciandola orfana. Il governo brasiliano per queste drammatiche circostanze assegnò a mia madre una pensione a vita. Io porto i loro nomi, Gemma e Fausta, Milena è il terzo.
Milena Vukotic
Cit. da
corriere.it, intervista, 6 settembre 2018
Frasi di Milena Vukotic
Magneto
: Alcuni di voi hanno parlato con la polizia di quello che pensate di aver visto qui ieri. Volete sapere qual è il mio potere? Sapere chi sono? Vedere cosa posso fare? Ve lo mostro... Pensate alla persona che amate di più al mondo: vostra moglie, madre...
figlia
. Adesso quelle persone sapranno che significa perdere chi amano e vivere con quel dolore per sempre.
Operaio
[in polacco]
: Henryk, ti prego, non lo fare!
Magneto
: Non mi chiamo Henryk... Mi chiamo "Magneto".
[prima di poter scatenarsi per vendicare sua moglie e
figlia
, Apocalisse e i suoi seguaci appaiono nella fabbrica]
Chi cazzo sei tu?
[Apocalisse avanza]
Non avvicinarti! Chiunque tu sia, non cercare di impedirmi di uccidere questi uomini!
[Apocalisse usa i suoi poteri per sommergere gli ex-colleghi di Erik sottoterra in un attimo]
Apocalisse
: Non sono qui per loro. Sono qui per te. Vieni e guarda...
Dal film:
X-Men - Apocalisse
Scheda film e trama
Frasi del film
Calibano
: Mystica la mercenaria...
Mystica
: Non chiamarmi così.
Calibano
: Non importa quanto fingi di essere qualcun altro, Calibano sa chi sei. Tutto quello per cui vale la pena di sapere sui mutanti Calibano lo sa... "Mystica"!
Mystica
: Perché non chiedi alle tue sensitive che cosa ti succederà se continui a provocarmi?
Psylocke
: Che succederà?
Calibano
: Eh eh... Psylocke è un po' gelosa. Ma a Calibano piaci.
Mystica
: A Calibano piace il denaro.
Calibano
: A Calibano piaci al punto che vuole darti informazioni gratis su un vecchio amico, di quando avevi ancora degli amici. Tu ricordi per caso... Erik Lehnsherr? Le mie ragazze hanno avuto un flash di lui in Polonia, ha lasciato parecchi cadaveri dietro di sé! Comprese moglie... e
figlia
! Dovrebbero dirlo al notiziario fra poco, ma Calibano ti dà un vantaggio!
Dal film:
X-Men - Apocalisse
Scheda film e trama
Frasi del film
Apocalisse
: Superpotenze... I deboli hanno conquistato la Terra. Per questo sono stato tradito. Falsi dèi... Idoli... Ora basta. Io sono ritornato.
Tempesta
: Da dove sei venuto?
Apocalisse
: Da un tempo prima che l'uomo perdesse la via...
Tempesta
: Be', benvenuto negli anni '80!
Apocalisse
: Questo mondo ha bisogno di essere
[lo dice in egiziano]
ripulito.
Tempesta
: Cosa?
Apocalisse
: Salvato.
Tempesta
: Non puoi salvare il mondo se vai in giro a uccidere le persone! Ci sono leggi, sistemi in atto per queste cose.
Apocalisse
:
Figlia
mia, perché ti rendi schiava?
[le tocca il volto]
Tempesta
: Che cosa fai?
Apocalisse
: Ti rendo più forte... Mia dea!
Dal film:
X-Men - Apocalisse
Scheda film e trama
Frasi del film
Rhett
: Sapete che quasi tutte le donne sono canaglie, ipocrite ed egoiste, ma questa...
Bella
: Oh, Rhett, è inutile...
Rhett
: Che vuoi dire?
Bella
: Voglio dire che t'ha stregato. Qualsiasi cosa t'abbia fatto, seguiti ad amarla. E non mi fa piacere dirlo.
Rhett
: Può darsi. Ma ne ho abbastanza e, ti garantisco, è finita!
Bella
: Devi pensare a tua
figlia
. Vale dieci volte la madre.
Rhett
: Tu sei saggia, Bella. E hai buon cuore.
Bella
: Davvero?
Rhett
: Riflettevo la differenza che c'è tra voi due... Siete abili donne d'affari e avete avuto successo. Ma tu hai cuore, Bella. E sei leale.
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
[Alla nascita della
figlia
]
Rhett
: Il primo essere che mi appartenga completamente.
Rossella
: Oh, quante storie! L'ho fatta io, no?
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
Mami
[alla nascita della
figlia
]
: Mi dispiace, Mr. Rhett, che non essere maschio.
Rhett
: Ah, fa nulla, Mami. Tanto meglio così. Per quel che valgono i maschi! Guarda me e ti convincerai!
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
Rossella
: Perché devo andare a riposare? Non sono stanca.
Mami
: Le signorine per bene fare sonnellino dopo mangiato. È tempo che tu cominciare a comportarti come
figlia
di Miss Elena.
Rossella
: Oh, Mami, da quello che ho visto a Saratoga nessuna ragazza del Nord fa il sonnellino.
Mami
: Oh, no. Ma non trovare nessuna di quelle ragazze al ballo di stasera.
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
Mr. Esmond Sr.
: Ha l'ingenuità di aspettarsi che io creda che lei non vuole sposare mio figlio solo per il suo denaro?
Lorelei
: È vero.
Mr. Esmond Sr.
: Allora perché mai vuole sposarlo?
Lorelei
: Voglio sposarlo per il suo denaro!
[il denaro di Mr. Esmond Sr.]
Gus
: Visto?
[si rende conto]
...Oh, Lorelei.
Mr. Esmond Sr.
: Finalmente sta venendo a galla la verità. Lei ammette che mira al suo denaro.
Lorelei
: No, io no. Lo sa che è buffo? Non lo sa che per un uomo essere ricco è come per una donna essere bella? Magari una ragazza non si sposerà solo perché bella, ma ‐ santo cielo! ‐ non è una dote? E se avrebbe una
figlia
sarebbe contento che sposerebbe uno spiantato?
Mr. Esmond Sr.
: Ma io...
Lorelei
: Vorrebbe che avesse le cose più belle del mondo e che sarebbe tanto felice. Be' e che c'è di male se io voglio queste cose?
Mr. Esmond Sr.
: Be', glielo concedo... Ah, m'avevano detto che era cretina. A me non sembra cretina davvero!
Lorelei
: Divento intelligente, quando mi serve. Ma al più degli uomini non piace.
Dal film:
Gli uomini preferiscono le bionde
Scheda film e trama
Frasi del film
Livio Berruti è stato forse atteso come
figlia
da una madre severa. Io lo scopro già celebre. M'incanta. Debbo solo decidere a quale gens assegnarlo. Il resto mi vane tutto. Ha il profilo gentile di un ragazzo pianista (oh, delicato ha da essere!): ma lo stampino morfologico rasenta la perfezione a buon linea.
Gianni Brera
Frasi di Gianni Brera
Quando penso che un giorno tutto questo sarà di mia
figlia
... e quindi anche tuo... mi sale la bile al cervello! Mi girano troppo le palle! Mi hai fatto venire una voglia di sparare!
[a Giovanni]
Padre di Veronica
Dal film:
La banda dei Babbi Natale
Scheda film e trama
Frasi del film
[A pranzo a casa di Mary
: il padre sordomuto parla la lingua dei segni]
Freddie Mercury
: Ti prego, dì a tuo padre che è un piacere conoscerlo.
Mary Austin
: Già fatto.
Freddie
: Allora ringrazialo per la bellissima torta di compleanno.
Mary
: Già fatto.
Freddie
: Allora digli che sua
figlia
è una scopata galattica!
Mary
: Freddie... sa leggere le labbra.
Dal film:
Bohemian Rhapsody
Scheda film e trama
Frasi del film
Nel mezzo di un raduno di fan, un uomo di 30-40 anni mi si è avvicinato, mi ha preso la mano e mi ha detto: Non voglio foto, autografi, vorrei solo parlarti per pochi minuti. Ho una bambina di 6 anni e non sono in grado di leggerle le favole per farla addormentare. Si è messo a piangere. L'altra notte, mia
figlia
si è accorta che stavo male e mi ha detto: papà, stai tranquillo, neppure CeCe sa leggere. Si riferiva al mio personaggio in A tutto ritmo: gli sceneggiatori avevano deciso che fosse dislessico per me, perché io lo sono davvero. Sul serio, posso aiutare le persone facendo l'attrice? Fino ad allora non me ne ero mai resa conto. È per questo che riesco a sopportare un sacco di stronzate, i commenti cattivi, quelli che cercano di farmi del male.
Bella Thorne
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 3 marzo 2018
Frasi di Bella Thorne
Le figlie di questo mondo vengono sposate e si sposano, la
figlia
del regno dei cieli si astiene invece dai piaceri della carne.
[Da La Verginità]
Sant'Ambrogio
Frasi di Sant'Ambrogio
Mamma.
Figlia
. Nonna. In questa famiglia, l'atteggiamento non salta una generazione.
[Mother. Daughter. Grandmother. In this family, attitude doesn't skip a generation.]
[Frase promozionale]
Dal film:
Donne regole e tanti guai
Scheda film e trama
Frasi del film
Io i miei figli non li ho visti crescere, lavoravo tutto il giorno al bar. Dovevo lavorare, non c'ero mai. Adesso che scelgo io il mio lavoro, è diverso. Questa estate mi sono fermato e sono andato quindici giorni al mare al Circeo con mia
figlia
; e chi l'avrebbe mai detto? Avevo un angelo vicino.
[Nel 2018]
Maurizio Battista
Frasi di Maurizio Battista
Parlare di politica è come parlare di Roma e di Lazio: non serve; io non campo di politica, e neanche di Roma e di Lazio. Io sono un neorealista, racconto quello che vedo per strada: il treno, l'acufene, la fistola sul sedere, il mal di testa, la nascita di mia
figlia
. Io voglio fare questo. Non voglio schierarmi. Il comico che si schiera politicamente è peggio del politico.
Maurizio Battista
Cit. da
tvblog.it, intervista, 20 dicembre 2017
Frasi di Maurizio Battista
Ciò che mi emoziona di più cucinare sono le lasagne perché è il piatto preferito da mia
figlia
Michelle.
Andrea Mainardi
Cit. da
foxlife.it, intervista, 30 mar 2015
Frasi di Andrea Mainardi
La bulimia è una malattia che ancora non è così riconosciuta come tale. Mangiare tanto o non mangiare proprio non è un capriccio. Riuscii ad uscirne grazie alla radio, perché di notte una volta feci tutta una puntata su questo tema. Il cibo è la cosa più facile da trovare, riempie un vuoto. Un po' si resta bulimici tutta la vita. La bulimia vuol dire anche amare tantissimo, desiderare tanto di essere amata. L'atteggiamento un po' bisogna coccolarlo, perché ti resta addosso. Se lo accetti non diventa malattia. Quando sono rimasta incinta di mia
figlia
Iolanda la fame d'amore si è finalmente placata.
Ambra Angiolini
Cit. da
Corriere.it, 22 settembre 2018
Frasi di Ambra Angiolini
Mi definisco autoironica, umile e solidale. Il giorno più bello della mia vita è stata la nascita di mia
figlia
Ludovica, il più brutto la morte dei miei genitori. Ho dato il mio primo bacio a 15 anni: lui si chiamava Roberto ed era un conte bellissimo. La mia prima volta, invece, è stata durante la prima notte di nozze. Non ci capii granché.
Daniela Del Secco d'Aragona
Frasi di Daniela Del Secco d'Aragona
Io sono un uomo sincero
|
di dove cresce la palma
|
e prima di morire vorrei
|
trarre i miei versi dall'anima.
|
|
Io vengo da ogni parte
|
e in ogni luogo vado,
|
sono arte tra le arti
|
e monte tra le montagne.
|
|
Io conosco i nomi strani
|
delle erbe e dei fiori
|
e gli inganni dei mortali
|
e i sublimi dolori.
|
|
Ho visto nella notte scura
|
piovere sopra il mio capo
|
raggi di luce pura
|
di divina bellezza
|
|
Le ali ho visto nascere
|
sulle spalle di donne belle
|
e salire dalle macerie
|
volando le farfalle.
|
|
Ho visto vivere un uomo
|
con un pugnale al costato
|
che non ha mai detto il nome
|
di colei che lo ha ammazzato.
|
|
Rapida come un riflesso
|
due volte ho visto l'anima, due:
|
quando è morto mio padre
|
e quando lei mi ha detto addio.
|
|
Ho tremato una volta al cancello
|
all'entrata della vigna
|
quando una perfida ape
|
punse la fronte di mia
figlia
|
|
Ho gioito una volta della sorte
|
che mi fece felice, vedendo
|
che la sentenza della mia morte
|
il sindaco la leggeva piangendo.
|
|
Odo un sospiro che attraversa
|
la terra il mare, ma
|
non è un sospiro, è che
|
mio figlio si sta per svegliare.
|
|
Se mi dicono Dal gioielliere
|
scegli il miglior gioiello
|
io scelgo un amico sincero
|
e metto a lato l'amore.
|
|
Ho visto un'aquila ferita
|
volare nell'azzurro sereno
|
e morire nella sua tana
|
la vipera col suo veleno
|
|
So bene che quando il mondo
|
cede livido al riposo
|
sopra il silenzio profondo
|
mormora il ruscello sinuoso.
|
|
Ho messo la mano audace,
|
dall'orrore e dal giubilo vinta,
|
su quella stella già spenta
|
che cadde davanti alla porta.
|
|
Nel mio petto coraggioso occulto
|
la pena che mi ferisce,
|
figlio di un popolo schiavo
|
vive per lui e zitto perisce.
|
|
Tutto è bello e costante,
|
tutto è musica e ragione
|
e tutto è come il diamante:
|
prima che luce è carbone.
|
|
Io so che lo sciocco si interra
|
con gran lusso e gran pianto.
|
che non c'è frutta sulla terra
|
come quella del camposanto.
|
|
Taccio e capisco e mi tolgo
|
la pompa del rimatore
|
e appendo all'albero marcio
|
il mio camice da dottore.
José Martí
Frasi di José Martí
Sono cresciuta con i miei adorabili nonni e gli zii. Mio nonno era un uomo straordinario, di grande carisma: un anarchico, sindacalista, ovviamente profondamente antifascista. Rammento quando mia zia venne discriminata a scuola perché si era rifiutata di indossare la divisa del fascio. E, quando cadde il regime, esplose la gioia in casa. Una famiglia laica, un'educazione libera quella che ho ricevuto. Forse per questo non ho mai sentito il bisogno di crearmi una mia famiglia, marito, figli... Non ho mai avvertito il desiderio di diventare madre, perché ho vissuto sempre da
figlia
, o da nipote. Il mio ambiente familiare non mi suggeriva questo genere di modelli, sono cresciuta in un contesto di affetti distante dai prototipi tradizionali. Mia madre era un'eterna ragazza, per il periodo in cui è vissuta certamente all'avanguardia.
Liliana Cavani
Cit. da
corriere.it, intervista, 19 aprile 2018
Frasi di Liliana Cavani
Dov'è mia
figlia
? ... Le persone non possono sparire così!
sig. Jensen
Dal film:
Slender man
Scheda film e trama
Frasi del film
Boris aveva ricordato l'antica ballata della
figlia
del gigante che trova un uomo nella foresta, e sorpresa e deliziata se lo porta a casa per trastullarsi; ma il gigante le ordina di lasciarlo andare, poiché tanto non farebbe che mandarlo in pezzi.
Karen Blixen
Frasi di Karen Blixen
Jacob Black
: Fin dal primo momento era Nessie che voleva avermi vicino!
Bella Swan
: Nessie?! Hai dato a mia
figlia
il soprannome del mostro di Lochness?!
Dal film:
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Non c'è nessuna gioia se non la si può condividere.
Giuliano Sangiorgi
Cit. da
Lettera a mia
figlia
che sta per nascere, Corriere.it, 5 luglio 2018
Frasi di Giuliano Sangiorgi
Papà, metti lacca, poi pettina. E alza la cresta.
[...]
Papà, pettinala... pettinala... Tutta... La devi pettinare tutta quanta.
Figlia di Marcello
Dal film:
Dogman
Scheda film e trama
Frasi del film
Leggo che il presidente Napolitano si è risentito per il mio invito a tacere, e me ne dispiaccio. Sono anzi certo che, accolte le mie scuse, non mancherà di esprimere la sua indignazione per la deportazione dall'italia di Aula
[26]
, bimba kazaka di 6 anni, e della sua mamma, colpevoli solamente di essere
figlia
e moglie di un dissidente
[Mukhtar Ablyazov]
.
[Repubblica.it, 15 luglio 2013]
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
Il rapimento di April Finnemore era avvenuto nel cuore della notte, tra le nove e un quarto di sera, ora in cui la ragazza aveva parlato al telefono con Theo Boone, e le tre e mezzo del mattino, quando sua madre era entrata in camera da letto e si era resa conto che la
figlia
non c'era.
John Grisham
Cit. da
Theodore Boone. La ragazza scomparsa ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Narratore
: Questa mattina, come tutti i martedì, Dominique Bretodeau è uscito a comprare un pollo ruspante. In genere lo fa al forno con le patate saltate. Dopo aver tagliato le cosce, il
petto e le ali, il suo piacere più grande è scarnificare la carcassa ancora bollente con le dita, cominciando dal "boccone del prete". Invece no, nient'affatto, oggi Bretodeau non comprerà il pollo.
Non andrà oltre questa cabina telefonica. Questa qui. In un istante tutto gli riaffiora alla mente. La vittoria di Federico Bahamontes al giro di Francia del '59. Le sottane della zia Josette. E
soprattutto quella giornata tragica... la giornata tragica in cui vinse tutte le biglie dei compagni.
Insegnante
: Bretodeau! Bretodeau! La pinza, Bretodeau! Bretodeau, la conosci la pinza?
Dominque Bretodeau
: Un cognac, per piacere. È incredibile quello che mi è capitato. Sarà stato il mio angelo custode, non è possibile, se no. Era come se la cabina mi chiamasse. Squillava, squillava,
squillava...
Barista
: A proposito di squilli, c'è il microonde mi chiama.
Dominique
: Posso avere un altro cognac, sì?
Barista
: Hm-hm.
Cliente
: Grazie mille.
Dominique
: Strana la vita! Quando uno è piccolo il tempo non passa mai. Poi, da un giorno all'altro, ti ritrovi a 50 anni. E l'infanzia, o quel che ne resta, è in una piccola scatola, che è pure arrugginita. Lei ha già dei figli, signorina? Io ho una
figlia
che avrà più o meno la sua età. Sono anni che ormai non ci parliamo. Sembra che abbia avuto un figlio. Un maschio. Si chiama Lucas. Beh, direi che sarebbe ora di andarli a trovare prima di finire in una scatoletta a mia volta. Lei non trova?
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Narratore
: E poi, un giorno, il dramma. Come ogni anno, Amandine Fouet porta sua
figlia
ad accendere un cero a Notre-Dame perché il cielo le invii un fratellino. La risposta divina si manifesta tre minuti dopo. Ahimè, dal cielo non piomba un neonato, ma una turista del Québec, Marguerite Boujard, decisa a farla finita con la vita.
Marguerite Boujard
: Aaaah!
Narratore
: Amandine Poulain, nata Fouet, muore sul colpo. Dopo la morte di sua madre, Amélie si ritrova a tu per tu con suo padre. Costui, già poco comunicativo, si rinchiude ancora di più in se stesso. Si lancia nella costruzione maniacale di un mausoleo in miniatura, per raccogliere le ceneri di sua moglie. Passano i giorni, i mesi, poi gli anni. Il mondo esterno appare così morto che Amélie preferisce sognare una sua vita in attesa di avere l'età per andarsene. Cinque anni più tardi, Amélie è cameriera in un bar-ristorante di Montmartre, "Les Deux Moulins". È il 29 agosto. Tra 48 ore, il destino di Amélie si ribalterà. Ma per il momento, lei non ne sa nulla. La sua vita scorre tranquilla fra le colleghe e i frequentatori del bar. Lei è Suzanne, la padrona. Zoppica un po', ma non ha mai rovesciato un bicchiere. Da giovane faceva la ballerina equestre al circo Medrano. Le piace: uno sportivo che piange per la delusione. Non le piace: vedere nel suo bar un uomo umiliato davanti a suo figlio.
Prepotente
: Io penso e tu obbedisci!
Narratore
: Ai tabacchi c'è Georgette, la malata immaginaria. Quando non ha l'emicrania, ha il nervo sciatico infiammato. Non le piace la frase: "Sia benedetto il frutto del ventre tuo". Ecco Gina, collega di Amélie. Sua nonna era guaritrice. Le piace scrocchiarsi le ossa. Serve un Kirsch al lampone a Hipolito, lo scrittore fallito. A lui piace soprattutto vedere in tv un torero che si fa incornare. Il tizio che li osserva truce è Joseph, un amante geloso respinto da Gina.
Passa le giornate a spiarla per vedere se c'è un altro. La sola cosa che gli piace è schiacciare le palline della plastica da imballo. In ultimo c'è Philomène, l'hostess. Amélie le tiene il gatto Rodrigue quando lei parte. A Philomène piace
: il rumore della ciotola sul pavimento. A Rodrigue invece piace: essere presente quando si raccontano le favole ai bambini.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Auggie
: Così rinunci e te ne torni a casa.
Ruby
: Che scelta ho? Hai visto, no?, me l'ha sbattuto in faccia che non mi vuole fra i piedi.
Auggie
: Prova un po' a scriverle.
Ruby
: Sì, certo, per fare che? Ormai il bambino non c'è più. La vita è sua, quello che fa sono affari suoi.
Auggie
: È una ragazzina, avrà tempo a fare figli, quando sarà più grande.
Ruby
: Oddio, Auggie, continua a sognare. Se va avanti così non arriva nemmeno a 19 anni.
Auggie
: Perché non la porti in uno di quei posti per disintossicarsi?
Ruby
: Non riuscirò mai a convincerla. E poi, lo sai, ci vogliono i soldi. Ed è proprio una di quelle cose che io non ho. Sono a secco.
Auggie
: E invece no.
Ruby
: E già. E che racconto balle? Sono a secco, ti dico! Non ho un centesimo! Non ho i soldi neanche per la benzina! Ah!
Auggie
: Ti ricordi quell'affare di cui ti avevo parlato? Beh, il rimorchiatore è tornato. Sono carico.
Ruby
: Beh, buon per te.
Auggie
: No, buon per te.
Ruby
: Eh, eh, eh! Che cos'è?
Auggie
: Perché non lo apri e non lo vedi da sola?
Ruby
: Oh. Cristo, ma è piena di soldi!
Auggie
: Cinquemila dollari.
Ruby
: Per me?
Auggie
: Sono per te, tesoro.
Ruby
: Proprio miei.
Auggie
: Proprio tuoi.
Ruby
: Dio! Oh, signore! Oh, dio! Oh! Sei un angelo! Lo sai? Sei un angelo! Un angelo!
Auggie
: Oh, piantala con questa stronzata dell'angelo. Prendi i soldi, Ruby!
Ruby
: Oh!
Auggie
: Niente schiamazzi, okay? Non sopporto la gente che piagnucola.
Ruby
: Va bene, no. Scusa, scusa, scusa.
Auggie
: Voglio sapere solo una cosa.
Ruby
: Che? Qualsiasi cosa, dimmi.
Auggie
: Felicity. Non è mia
figlia
, vero?
Ruby
: E... Non lo so. Sì, insomma... potrebbe essere, ma anche non essere. A conti fatti, diciamo che hai il 50% di probabilità. Dipende da te, Auggie.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
[3. Ruby]
Ruby
: Auggie, sali in macchina. Voglio farti vedere una cosa.
Auggie
: Non ti arrendi, eh?
Ruby
: Sali in macchina e falla finita. Non ti sto chiedendo di fare niente. Ho solo bisogno che m'accompagni.
Auggie
: Dove?
Ruby
: Cavolo, Auggie, non fare tante domande! Muoviti, piuttosto! Sali! Le ho detto che stava per incontrare suo padre.
Auggie
: Le hai detto...?
Ruby
: Non avevo scelta! Se no non avrebbe voluto vedere neanche me.
Auggie
: Senti, credo sia meglio che fermi la macchina e...
Ruby
: Dai, dai, dai, rilàssati. Fammi il favore, rilàssati. Non devi fare nulla. Vieni lì e fai un po' la parte. Non morirai se mi fai un piccolo favore, e poi potresti imparare qualcosa.
Auggie
: Sì, che cosa?
Ruby
: Magari potresti scoprire che non ti ho detto stronzate, dolcezza. Scoprire che stavo dicendo la verità.
Auggie
: Sia chiaro: non ti ho detto che non hai una
figlia
. Ho solo detto che non è mia
figlia
.
Ruby
: No. Aspetta di vederla, Auggie.
Auggie
: Che vorresti dire?
Ruby
: È il tuo ritratto.
Auggie
: Ma piantala!
Ruby
: No, no. No, no. Fammi parlare. Anzi, voglio dirti anche un'altra cosa: quando l'ho vista...
Auggie
: Sta' zitta, fammi il piacere.
Ruby
: ... e le ho detto che avrebbe incontrato suo padre, lei proprio... lei stava per sciogliersi. Non mi aveva più parlato da quando è andata via di casa. Non vede l'ora di incontrarti, Auggie.
Auggie
: Eh, sì. Mi hai portato in un bel quartierino, pieno di gente felice e prosperosa.
Ruby
: Tesoro? Felicity? Allora?
Felicity
: Allora cosa?
Ruby
: Non dici niente?
Felicity
: Che cosa dovrei dire?
Ruby
: Non lo so. Ciao mamma, ciao papà... Cose di questo genere.
Felicity
: Non ho un padre, chiaro? Sono nata l'altra settimana, quando un cane ti si è scopata.
Auggie
: Dio mio. Mi mancava solo questo.
Ruby
: Hai detto che volevi vederlo. Beh, eccolo.
Felicity
: Sì, può darsi che è andata così. Chico mi ha detto di dargli un'occhiata, vedere se potevo spillargli qualche dollaro. Ora l'ho visto, e non mi ha colpito per niente. Sei ricco, signore?
Auggie
: Come no, sono miliardario. Vado vestito in incognito solo perché mi vergogno di tutti i miei soldi.
Ruby
: Tesoro, dai, tesoro, non fare così, ti prego.
Felicity
: Stammi lontana!
Ruby
: Stiamo cercando di aiutarti.
Felicity
: Non mi serve il tuo aiuto, ho un uomo che occupa di me. Non si può dire altrettanto di te, occhio di falco.
Auggie
: Oh, oh! Non parlare in questo modo a tua madre!
Felicity
: Ma veramente vuoi farmi credere che sei andata a letto con questo tipo? Che hai permesso che ti scopasse?
Ruby
: Puoi fare quello che vuoi della tua vita. Noi siamo qui per il bambino. Ora perché non ti dai una ripulita per tuo figlio, eh? Prima che sia troppo tardi.
Felicity
: Quale bambino?
Ruby
: Il tuo bambino. Il bambino che porti dentro di te.
Felicity
: Non porto più nessun bambino, chiaro? Non ho niente, dentro.
Ruby
: Ma che stai dicendo?
Felicity
: Un aborto, stupida. Sono andata ad abortire l'altro ieri. Non c'è più nessun bambino. Ora non mi devi più rompere con queste stronzate! Ciao ciao, bella.
Auggie
: Dai, andiamo via di qui, ragazza.
Felicity
: Sì, giusto. Fate bene, andatevene. Chico tornerà da un momento all'altro. Io non credo che il tuo fidanzato voglia avere a che fare con Chico. Chico è un vero uomo. Non un minuscolo testa di cazzo che ti sei rimorchiata tra la mondezza. Hai sentito cosa ho detto? Signor papà, ti farà a pezzetti piccoli piccoli. È una promessa. Ti farà sputare il sangue.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Jimmy
: Auggie! Auggie! C'è un cliente.
Ruby McNutt
: Ciao, Auggie. Sei proprio tu? Non sei Auggie?
Auggie
: Cristo, Ruby, ne è passato di tempo. Credevo fossi morta.
Ruby
: Eh! Diciotto anni e mezzo.
Auggie
: Soltanto? Mi sembravano trecento.
Ruby
: Stai bene, Auggie.
Auggie
: No, per niente. sto di merda. E anche tu, Ruby, non scherzi, eh? Come mai quella benda? Che ne hai fatto di quelle pietre blu? Le hai barattate con una bottiglia di gin?
Ruby
: Preferisco non parlarne. Ma... se ci tieni a saperlo le ho perse, ma tanto meglio così. Erano maledette, mi hanno dato solo dispiaceri.
Auggie
: E credi che sia meglio andare in giro vestita da Capitan Uncino?
Ruby
: Sei sempre stato un figlio di puttana. Hai sempre avuto la lingua affilata.
Auggie
: Io almeno sono coerente. È una qualità che non tutti hanno.
Ruby
: Senti, sono venuta qui per parlarti di una cosa, e il minimo che tu possa fare è ascoltare quello che ho da dirti. Me lo devi. Sono venuta qui apposta da Pittsburgh e non me ne andrò se non mi avrai ascoltato.
Auggie
: Bene. Parla pure, donna dei miei sogni. Sono tutt'orecchi.
Ruby
: È una cosa fra me e te, forse dovremmo parlarne in privato.
Auggie
: Hai sentito, pidocchio? La signora e io abbiamo una conversazione privata. Esci e mettiti davanti alla porta. Se qualcuno prova a entrare, digli che è chiuso, capito?
Jimmy
: Sì, ho capito. Il negozio è chiuso. E quando devo dire che riapre?
Auggie
: Quando io ti dico che è aperto. Riapre quando io ti dico che è aperto.
Jimmy
: Okay. Capito. Non c'è da strillare.
Auggie
: Va bene, tesoro, cos'hai in testa?
Ruby
: Smettila di guardarmi così, mi fai venire i brividi.
Auggie
: Così come?
Ruby
: Così... questo modo di fissarmi, non ti mangio mica. Sono venuta qua per chiederti aiuto. Se continui a fissarmi così potrei mettermi a urlare.
Auggie
: Aiuto, eh? Non credo che questo aiuto abbia niente a che fare con i soldi, vero?
Ruby
: Non correre. Tu arrivi sùbito alle conclusioni. Non ho ancora aperto bocca. E poi... non è per me. È per nostra
figlia
.
Auggie
: Nostra...
figlia
? Ho capito bene? Nostra
figlia
? Sia chiaro: tu forse avrai una
figlia
, ma io sono sicuro di non averne. E anche se così fosse, il che non è, non sarebbe nostra
figlia
.
Ruby
: Si chiama Felicity. Ha appena compiuto 18 anni. E... Ed è scappata da Pittsburgh circa un anno fa.
Auggie
: Ah, ah, ah!
Ruby
: Vive qui a Brooklin con un tizio che si chiama Chico. Sta in qualche... qualche topaia e... e si fa di crack. È incinta di quattro mesi. Io non riesco a pensare a quel bambino, Auggie. È nostro nipote, mi credi? Nostro nipote.
Auggie
: Basta così. Adesso finiscila con queste stronzate. È stata una tua idea di chiamarla Felicity?
Ruby
: Sì. Vuol dire "felicità".
Auggie
: Lo so cosa vuol dire. Comunque non è un bel nome.
Ruby
: Non so proprio dove andare, Auggie.
Auggie
: Mi hai già fregato una volta, tesoro. Perché adesso dovrei crederti?
Ruby
: Ma perché ti dovrei mentire? Tu credi che sia facile venire a parlarti qui, in questo posto? Perché avrei dovuto farlo... se non fossi costretta?
Auggie
: Me l'hai detto quando ho rubato quelle pietre per te. Ti ricordi, piccola, vero? Il giudice mi fece scegliere: o ti arruoli o vai in prigione. E così ho dovuto fare quattro anni di Marina invece di andare al college. Ho visto uomini rimanere senza gambe e braccia. Stavo quasi per lasciarci la pelle. E tu, dolce Ruby McNutt, tu sparisci e sposi quel... quello stronzo di Bill.
Ruby
: Non mi scrivevi da oltre un anno. Cosa dovevo pensare?
Auggie
: Sì, beh, avevo perso la penna. E quando ne ho trovato un'altra, non avevo più la carta.
Ruby
: Era tutto finito con Bill quando sei tornato. Forse l'hai dimenticato, ma eri molto contento di vedermi allora.
Auggie
: Tu eri piuttosto freddina, almeno all'inizio.
Ruby
: Era finita, tesoro, così vanno le cose. Abbiamo passato anche dei bei momenti insieme.
Auggie
: Un paio di momenti, sì. Questo sì.
Ruby
: È proprio allora che Felicity è entrata in scena. In uno di quei due secondi.
Auggie
: Non bluffare, dolcezza. Io non sono responsabile di nessun figlio.
Ruby
: Credevo di farcela. Non volevo disturbarti, credevo di farcela. Da sola. Non ci sono riuscita. Lei è davvero nei guai, Auggie.
Auggie
: Bella prova, amica mia. Mi piacerebbe aiutarti, in nome dei vecchi tempi.
Cliente
: Ehi, giovanotto, ma che sta succedendo? Levati da qua.
Auggie
: Ma ora non posso davvero.
Jimmy
: Io non posso.
Auggie
: Tutti i miei risparmi sono andati per un affare importante...
Cliente
: Chiuso è?
Auggie
: ... e non ho avuto il tempo di farci profitto. Peccato, ma sei capitata al momento sbagliato.
Ruby
: Sei un gran bastardo con il cuore di pietra.
Jimmy
: Io... io non posso.
Ruby
: Come hai fatto a diventare così cattivo, Auggie?
Auggie
: Lo so, credi che ti stia mentendo, ma ti sbagli.
Cliente
: E io traso.
Auggie
: Quello che ti ho detto è tutta verità.
Cliente
: U voi capire? Io traso.
Auggie
: Ehi, il negozio è chiuso. Non avete sentito quello che ha detto il ragazzo? Il negozio è chiuso!
Cliente
: Il cartello dice che siete aperto dalle otto alle sei!
Auggie
: Questo cazzo di negozio è chiuso!
Cliente
: Va fa n'to culo!
Auggie
: Va' a prendere un po' d'ossigeno, ciccione di merda!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Ludovica ha un curriculum eccezionale. Da dieci anni era in Publitalia. Per venire si è quasi dovuta licenziare, lasciando un lavoro a tempo indeterminato per uno precario.
[Sulla
figlia
, assunta alla sua segreteria politica nel 2005]
Maria Elisabetta Alberti Casellati
Frasi di Maria Elisabetta Alberti Casellati
Sono in una clinica. Seduto su una sedia scomoda in una sala d'aspetto che guarda sul cortiletto interno. Tutto è tranquillo. Silenzioso e pulito.
Francesca è a pochi metri da me in un'altra stanza. Sta per partorire nostra
figlia
. Alice. Sono emozionato. Sono preoccupato. Penso a loro e penso a me. Francesca è la donna che amo. È un arcipelago. Un insieme di meravigliose isole che io, navigando nelle loro acque, visito in tutte le loro delicate forme. Di lei conosco ogni piccola sfumatura, ogni minuscolo dettaglio. Conosco i suoi silenzi, la sua gioia. I suoi mille profumi, l'ombra dei suoi baci, la carezza del suo sguardo. Amo la rotondità della sua calligrafia. La luminosità delle sue spalle nude e il suo collo a cui ho sussurrato i miei più intimi segreti. Sono incantato dalla capacità che hanno le sue mani di creare attimi di eternità dentro di me. Adoro i territori dove mi conduce quando mi abbraccia. Territori che conosco pure non essendoci mai stato. E nonostante tutta questa conoscenza riesco ancora ad emozionarmi e a regalarmi istanti di stupore. Lo so: sono sdolcinato, stucchevole, patetico, ma non posso farci niente.
Fabio Volo
Cit. da
Un posto nel mondo ‐ Incipit
Frasi di Fabio Volo
Ci sono alcune cose che non puoi comprare: l'amore, la risata di tua
figlia
e certo vino rosso.
Eddie Vedder
Cit. da
da un'intervista rilasciata a Spin, giugno 2006
Frasi di Eddie Vedder
Josè Feliciano
: Questa è una canzone che ho scritto tanti anni fa. Fa così. Let's find each other tonight, everything will be all right / Don't hesitate now, let's find each other tonight.
Escort
: Allora... sei di queste parti?
Feliciano
: If you need some company...
Carl
: Solo una scappata. Affari.
Escort
: Ah.
Feliciano
: ... mama take a chance on me.
Carl
: Come dire, una botta e via.
Feliciano
: Don't hesitate now, let's find each other tonight.
Escort
: Che cosa fai?
Carl
: Ah...
Feliciano
: And you don't wanna be like those other dreamers...
Carl
: Eri... eri mai venuta qui al Celebrity Room con altri clienti?
Feliciano
: That dream about lovin' and never love.
Escort
: Non credo proprio.
Feliciano
: You wanna be a screamer...
Escort
: È carino qui.
Carl
: Già, beh, dipende dall'artista.
Feliciano
: ... so honey I'm open and honey I'm hopin'
Carl
: Con José Feliciano, si va sul sicuro.
Escort
: Sì, penso di sì.
Carl
: Cameriere!
Feliciano
: That if you need some company, marble mama take a chance on me
Carl
: Ma è sordo? Dimmi un po', da quanto tempo lavori come hostess?
Feliciano
: Don't hesitate now, let's find each other tonight, ahhhh hey.
Escort
: Non saprei, qualche mese.
Feliciano
: Let's find each other tonight.
Carl
: Lo trovi un lavoro interessante?
Feliciano
: let's find each other tonight.
Escort
: Ma di che cosa stai parlando? Avanti, dai. Continua, che sento le campane. Forza, coraggio! Allora? Dove sei? Eh? Eh? Aaah!
Carl
: Shep, ma che cazzo fai? Sto scopando!
Shep
: Brutto stronzo! Vaffanculo, stronzo di merda! Mi rimandano a Stillwater, brutta testa di cazzo! Vieni fuori! Alzati!
Cliente
: Ehi! La volete far finita, cazzo?
Escort
: Ma questo è matto da legare! Tutte a me succedono!
Cliente
: Sto cercando di dormire, per la puttana! Ehi, amico...
Shep
: Vaffanculo! Vaffanculo!
Escort
: Animali! Animali! Animali!
Carl
: Stai lontano da me, bestione. Fumati il calumet della pace. Aspetta! Non provare a toccarmi, perdio!
Shep
: Vaffanculo! Stronzo, figlio di puttana, pezzo di merda! Schifoso che non sei altro, bastardo, rotto in culo! Stronzo mangiamerda! Pezzo di coglione! Brutto pezzo di merda!
Jerry
: Pronto?
Carl
: Jerry, mi sono rotto di aspettare. Ce l'hai i soldi, cazzo?
Jerry
: Sì, i soldi sono pronti, però...
Carl
: Non fare lo stronzo con me! Portami il malloppo al parcheggio di Dayton-Radisson, ultimo livello, fra trenta minuti e chiudiamo la faccenda.
Jerry
: Okay, ma...
Carl
: Ehi!
Jerry
: Aspe...
Carl
: O ti trovi lì tra mezz'ora o ti vengo a cercare e sparo a te, a quella stronza di tua moglie e a tutti i tuoi figli. Gli faccio un buco in quelle testoline di cazzo, chiaro?
Jerry
: Va bene, però stai lontano da mio figlio Scott.
Carl
: È chiaro?
Jerry
: Okay. Molto bene.
Scotty
: Papà...
Jerry
: Tutto bene, Scotty.
Scotty
: Dove vai?
Jerry
: Ah... torno tra un minuto. Se chiama Stan, digli che sono andato da Embers. Oh, Cristo!
Wade
: Okay. Ecco i tuoi maledetti soldi. Eh, eh! Dov'è mia
figlia
? Brutto... delinquente criminale!
Carl
: E tu chi cazzo saresti? Fanculo, chi cazzo sei tu?
Wade
: Ho portato il malloppo. Dov'è mia
figlia
?
Carl
: Ne ho abbastanza di stronzate. Posa quella valigetta per terra!
Wade
: Mia
figlia
dov'è?
Carl
: Fanculo, amico, dov'è finito Jerry? Le istruzioni erano molto semplici, per la miseria!
Wade
: Dove hai nascosto mia
figlia
? Niente Jean, niente soldi.
Carl
: Molla la valigetta, per la puttana!
Wade
: No, niente Jean, niente soldi!
Carl
: Ma che cazzo facciamo qui? Giochiamo?
Wade
: Cristo!
Carl
: Sei contento adesso, stronzo? Ma che cos'ha questa gente? Una manica di imbecilli. Aaah! Figlio di puttana, mi hai sparato! Aaah! Ah!
Parcheggiatore
: Il biglietto d'entrata, per favore.
Carl
: Alza quella sbarra del cazzo!
Jerry
: Oh, Gesù!
Scotty
: Papà?
Jerry
: Sì?
Scotty
: Ha chiamato Stan Grossman.
Jerry
: Ah, okay.
Scotty
: Due volte.
Jerry
: Okay.
Scotty
: Va tutto bene?
Jerry
: Sì.
Scotty
: Lo richiami Stan?
Jerry
: Beh, voglio... Voglio andare a dormire adesso.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Wade
: Per quanto mi riguarda, quando c'è un problema si chiama un professionista.
Jerry
: No. Hanno detto che non vogliono sbirri. Sono stati più che chiari, Wade. Hanno detto che se informiamo la polizia, la faranno fuori senza pensarci su.
Wade
: Mi sembra scontato che dicano così. Come faccio a fidarmi? Hanno in mano Jean. Se consegno il milione di dollari a quei bastardi, chi mi garantisce che la rilasceranno?
Jerry
: Non abbiamo scelta, purtroppo.
Wade
: Un milione di dollari sono un bel mucchio.
Jerry
: Sì, ma la situazione è semplice.
Wade
: Quei bastardi hanno in mano mia
figlia
.
Jerry
: La situazione è molto semplice, Wade. Se gli diamo quello che vogliono, perché non dovrebbero lasciarla andare? Devi... tu devi starmi a sentire questa volta, Wade.
Wade
: Sì, ma che ne sai tu? Tu parli tanto per parlare. Io dico che la polizia può darci dei buoni consigli.
Guarda, chiamiamo dei professionisti.
Jerry
: No. Niente sbirri. Non se ne parla. Riguarda me questa storia, Wade.
Wade
: Dio!
Jerry
: Jean è mia moglie, no?
Stan
: Devo riconoscere, Wade, che sono d'accordo con Jerry.
Wade
: Beh...
Stan
: Dobbiamo proteggere Jean perché non abbiamo carte in mano, Wade, ce l'hanno tutte loro, conducono loro il gioco.
Jerry
: Assolutamente.
Wade
: Porca...
Stan
: Purtroppo...
Wade
: Allora perché... perché non... Senti, Stan, pensavo di offrirgli mezzo milione, eh?
Jerry
: No, ma che cosa stai dicendo? Non ci pensare nemmeno, non esiste, non...
Stan
: Non siamo a un mercato in piazza, Wade.
Jerry
: Esatto.
Stan
: Dobbiamo fare buon viso a cattiva sorte.
Jerry
: Esatto.
Stan
: Allora, qual è la prossima mossa, Jerry?
Jerry
: Hanno detto che mi chiameranno per dirmi dove lasciare i soldi. La somma dev'essere pronta per domani.
Wade
: Merda!
Cassiera
: È andato tutto bene oggi?
Jerry
: Sì, molto bene, grazie.
Wade
: Andiamo, Stan.
Jerry
: Lei come va?
Stan
: Okay, allora, prepareremo i soldi per domani. Non preoccuparti, Jerry. Senti, vuoi qualcuno in casa con te in attesa che chiamino?
Jerry
: No, no, non vogliono nessun altro, vogliono trattare solo con me. Sono stati chiari.
Stan
: Eh, già.
Jerry
: Se mettiamo il telefono sotto controllo, se ne accorgeranno.
Stan
: Ah-ah.
Jerry
: Sai, può darsi che sia solo un bluff però, come hai detto tu, sono loro a condurre il gioco.
Stan
: D'accordo. E, senti, con Scotty pensi di cavartela?
Jerry
: Beh, già, c'è... Scotty. Sì, troverò modo di parlargli.
Stan
: Eh!
Jerry
: Ciao, come va, Scott?
Scotty
: Papà, cosa le faranno? Cosa vogliono fare alla mamma?
Jerry
: Non aver paura, Scott. Non le faranno del male. Quelli... I rapitori vogliono... vogliono solo i soldi.
Scotty
: Sì, ma se qualcosa dovesse andare storto, papà?
Jerry
: No, no, no, no, no. Andrà tutto bene. Il nonno e io stiamo facendo il possibile per affrontare la situazione adeguatamente.
Scotty
: Non sarebbe meglio informare la polizia?
Jerry
: No, no. Non lo deve sapere nessuno. Dobbiamo stare molto attenti con quella gente. Chiedilo a Grossman, ti confermerà quello che dico.
Scotty
: Sì, papà, ma...
Jerry
: Faremo in modo di far tornare la mamma, ma dobbiamo stare al gioco. Capisci? La condizione è questa. Quindi se telefona Lorraine o Sylvia, devi dire che la mamma è andata in Florida con Pearl e Marty. Hm? È la cosa migliore da fare.
Carl
: Oh! Ah, ah, ah, ah! Oops! Ah, ah, ah, ah! Oddio! Ah, ah, ah!
Segretaria
: Tieni, Marge, questo è per te.
Radio
: Le autopattuglie 2-4 sono pronte in garage.
Marge
: Grazie.
Agente
: Ciao.
Radio
: Le autopattuglie 2-4 sono pronte in garage.
Marge
: Ciao. Ciao, Bobby. Buongiorno.
Radio
: L'agente Morris è atteso nell'ufficio...
Marge
: Ah, Janie, sono nel mio ufficio se mi cercano.
Janie
: Va bene.
Marge
: Ah, ciao, tesoro.
Norm
: Ti ho portato qualcosa da mangiare, Marge. Cosa c'è lì dentro, lombrichi?
Marge
: Sì.
Norm
: Oh, grazie, amore.
Marge
: Ma figùrati. Grazie per il pranzo. Sembrano in forma, eh? Vediamo cosa c'è. Hamburger?
Norm
: Ah-ah.
Marge
: Come procede il quadro?
Norm
: Molto bene. Anche gli Hautman parteciperanno con un dipinto quest'anno.
Marge
: Ah, tu sei molto più bravo.
Norm
: Loro sono in gamba.
Marge
: Sono in gamba, ma tu sei più bravo di loro.
Norm
: Ma... Lo credi davvero?
Marge
: Ma quanti hamburger mi hai portato?
Lou
: Ciao, Norm. Come procede il dipinto?
Norm
: Non mi lamento, grazie.
Marge
: Scoperto niente su quell'auto?
Lou
: Nessun motel ha registrato una Ciera ieri sera, ma due uomini la sera prima si sono fermati al Blue Ox e hanno registrato una Ciera lasciando in bianco lo spazio della targa.
Marge
: Direi che è una buona traccia.
Lou
: Già.
Marge
: Il Blue Ox è dove si fermano i camionisti sulla 35?
Lou
: Sì. Al banco c'era il proprietario. Dice che erano in dolce compagnia.
Marge
: Ah, sì?
Lou
: Sì.
I Prostituta
: Sì, tutt'e due. Anche lei è andata all'università.
II Prostituta
: Ho frequentato Normandale per un anno e mezzo.
I Prostituta
: Sì, è là che ci siamo conosciute.
II Prostituta
: Però poi ho lasciato.
I Prostituta
: Sì, ha voluto lasciare.
II Prostituta
: Sì.
Marge
: Di dove siete esattamente?
I Prostituta
: Chaska.
II Prostituta
: LeSeure, ma ho fatto il liceo a White Bear Lake. Forza, Bears!
Marge
: Okay. Allora, ditemi: che aspetto avevano quei due?
I Prostituta
: Beh, quello mingherlino era un tipo curioso.
Marge
: In che senso?
I Prostituta
: Non saprei, era curioso.
Marge
: Non puoi essere un po' più precisa?
I Prostituta
: Non saprei cosa dire. Non era circonciso, ecco.
Marge
: Qualcos'altro di curioso a parte quello?
I Prostituta
: Cioè?
Marge
: Allora hai avuto rapporti sessuali col piccoletto?
I Prostituta
: Ah! Hm-hm.
Marge
: Qualcos'altro che puoi dirmi di lui?
I Prostituta
: No. Come ho detto era un tipo curioso, più curioso della media, direi.
Marge
: E il suo amico invece?
II Prostituta
: Lui era un po' più vecchio. E fumava come una ciminiera.
Marge
: Ah, sì?
II Prostituta
: Sì. Di continuo, si accendeva una sigaretta dopo l'altra.
Marge
: Ah-ah.
II Prostituta
: Sai, una di quelle cose a livello inconscio.
Marge
: Eh, sì, può succedere.
II Prostituta
: Eh, sì.
I Prostituta
: Hanno detto che stavano andando a Minneapolis.
Marge
: Ah, sì?
I Prostituta
: Sì, sì, ti può essere utile?
Marge
: Puoi scommetterci.
Prostitute
: Ah, ah!
Marge
: Grazie.
Carl
: E dai! Porca puttana! Oh, Cristo! Scatola di merda! Qui passano i giorni senza un cazzo da fare. Che stronzo di un televisore, non fa... E dai, porca puttana, fa' vedere qualcosa, dammi un
segnale! Porca puttana! Avanti, muoviti! Vaffanculo! Andiamo, sintonìzzati un po', bastardo, dai! Avanti! Vaffanculo! Vaffanculo! Vaffanculo! Vaffanculo!
Don Wescott
: Il coleottero trasporta la preda nel suo nido, dove continuerà a nutrire i suoi piccoli per sei mesi. In primavera le larve si schiudono e il ciclo ha di nuovo inizio.
Marge
: Norm, sono al capolinea.
Norm
: Ah, sì?
Wescott
: Qui lo vediamo liberarsi dell'involucro larvale.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Marsellus
: Beh, diciamo che torna a casa. Cosa pensi che farà? Non mi dire "cazzo avrà una crisi", questa non è una risposta. Insomma tu la conosci, io no. Una crisi grossa o piccola?
Jules
: Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei gangster, che fanno cose da gangster, eh... chi può dire cos'è capace di fare?
Marsellus
: Questo l'ho afferrato, Jules, sto soltanto esaminando i se.
Jules
: Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata. Torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria, che dovrebbe arrivare per direttissima"!
Marsellus
: Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata, torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolf che arriverà per direttissima.
Jules
: Vuoi mandare Wolf?
Marsellus
: Ti senti meglio, figlio di puttana?
Jules
: Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
Winston "The Wolf" Wolfe
: È un tipo isterico? A che ora è prevista? Hm-hm. Ripetimi i nomi dei presenti. Jules, nero. Hm-hm. Vincent, bianco. Jimmie, bianco. Bonnie, nera. Hm-hm. Un corpo senza testa. Ci vogliono trenta minuti. Ce ne metterò dieci.
[9 MINUTI E 37 SECONDI DOPO...]
Wolf
: Tu sei Jimmie, giusto? È casa tua?
Jimmie
: Sì, proprio così.
Wolf
: Sono il signor Wolf, risolvo problemi.
Jimmie
: Ah, bene. Ne abbiamo uno.
Wolf
: Me l'hanno detto. Posso accomodarmi?
Jimmie
: Ma sì, la prego. Entri.
Wolf
: Tu devi essere Jules, perciò tu sei Vincent. Veniamo subito al sodo, signori. Se sono stato informato correttamente, le lancette volano.
Jimmie
: Al 100%.
Wolf
: Tua moglie Bonnie torna a casa alle nove e mezza del mattino, è esatto?
Jimmie
: Hm-hm.
Wolf
: Mi è stato fatto capire che se dovesse tornare e ci trovasse qui non ne sarebbe troppo soddisfatta.
Jimmie
: Per niente.
Wolf
: Bene, questo ci dà quaranta minuti per toglierci dalle palle. Che se fate quello che vi dico e quando ve lo dico, sono sufficienti. Allora, in garage avete una macchina con un cadavere a cui manca la testa. Portatemici. Jimmie.
Jimmie
: Ah-ah?
Wolf
: Fammi un favore, ti dispiace? Ho sentito un buon odore di caffè. Me ne dai una tazza?
Jimmie
: Sì, sùbito. Ah... Come lo prende?
Wolf
: Molta panna, molto zucchero. Riguardo alla macchina, c'è qualcosa che devo sapere? Si ingolfa, fa fumo, è molto rumorosa, c'è benzina... qualsiasi cosa.
Jules
: A parte l'aspetto la macchina è a posto.
Wolf
: Sicuro? Non voglio uscire per strada e magari gli stop non funzionano.
Jules
: Ehi, amico, per quanto ne so io questa
figlia
di puttana è perfetta.
Wolf
: Meglio così. Torniamo in cucina.
Jimmie
: Ecco, signor Wolf.
Wolf
: Grazie, Jimmie. Hm...
Jimmie
: Eh, eh!
Wolf
: Allora, prima cosa, voi due: prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmie, la tua sembra una casa ben curata. Questo mi fa pensare che nel garage, o sotto il lavandino, ci sono molti prodotti: detersivi...
Jimmie
: Sì, sì, sotto il lavandino.
Wolf
: Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina. Intendo dire presto, presto, presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio, e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria. Riguardo alla tappezzeria, non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto. Dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male, quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora, Jimmie, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure, meglio è. Niente roba bianca. Non possiamo usarla.
Jimmie
: Ah, no.
Wolf
: Dobbiamo camuffare l'interno della macchina. Copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina, lo stratagemma non funzionerà. Ma a una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmie, fai strada. Voi due al lavoro!
Vincent
: Un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Che hai detto, scusa?
Vincent
: Ho detto che un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Chiariamoci, campione, non sono qui per dire "per favore". Sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e sùbito, anche. Sono qui per dare una mano. E se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri, signori miei.
Jules
: No, no, no, signor Wolf, le cose non stanno così. Il suo aiuto è sicuramente apprezzato.
Vincent
: Mister Wolf, ascolti. La mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo che non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua.
Wolf
: Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
Vincent
: Non cominciare a guardarmi così, va bene? Conosco quello sguardo.
Wolf
: È una Chevrolet del 1974. Verde. Niente, tranne il casino all'interno. Ah, circa venti minuti. Uno di cui non sentiremo la mancanza. Sei un brav'uomo, Joe. Grazie mille. Come andiamo, Jimmie?
Jimmie
: Piuttosto bene. È tutto qui. Ma... signor Wolf, lei deve capire una cosa...
Wolf
: Winston. Jimmie, per favore, Winston.
Jimmie
: D'accordo. Devi capire una cosa, Winston. Ah... No, grazie. Questa è la nostra biancheria migliore. Ed è... È stato... è stato un regalo di nozze di mio zio Conrad e mia zia Ginny. Loro ormai non ci sono più. Io desidero aiutarti, eccome...
Wolf
: Voglio farti una domanda, Jimmie, se non ti dispiace.
Jimmie
: No, no, no, fa' pure.
Wolf
: Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari?
Jimmie
: No, no.
Wolf
: Bene, lo zio Marsellus invece sì. E sono sicurissimo che se lo zio Conrad e la zia...
Jimmie
: Ginny.
Wolf
: ... Ginny fossero qui, vi regalerebbero volentieri un'intera camera da letto. Cosa che lo zio Marsellus sarebbe felicissimo di fare. A me piacciono i mobili di rovere. Ce li ho nella mia camera da letto. Tu che ne pensi, Jimmie? Ti piace il rovere?
Jimmie
: Il rovere è bello.
Jules
: Oh, merda... Non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto. Questa roba fa schifo. Schifo.
Vincent
: Conosci quella filosofia, secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?
Jules
: Sparisci dalla mia vista con queste cagate. Il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità!
Vincent
: C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare! In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo! Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua. Potrei esplodere.
Jules
: Oh! Stai per esplodere?
Vincent
: Sì! Sto per esplodere!
Jules
: E io sono un fungo atomico sterminatore, figlio di puttana! Figlio di puttana, ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento "I cannoni di Navarone"! Infatti!" Ma che cazzo ci sto a fare io qui dietro? Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto! Io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
Wolf
: Ottimo lavoro, signori. Forse possiamo cavarcela.
Jimmie
: Incredibile, non sembra la stessa macchina!
Wolf
: Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda. La prima fase è completata, pulire la macchina. Il che ci porta alla seconda fase, pulire voi due. Spogliatevi.
Vincent
: Completamente?
Wolf
: A culo nudo. Svelti, signori miei. Abbiamo circa quindici minuti prima che la dolce metà di Jimmie imbocchi il viale.
Jules
: Ah, l'aria della mattina è fredda, cazzo!
Vincent
: Sicuro che sia assolutamente necessario?
Wolf
: Sapete voi due che sembrate?
Vincent
: Cosa?
Wolf
: Due che hanno fatto appena esplodere la testa di un uomo. Togliersi quegli stracci insanguinati è assolutamente necessario. Metteteli nel sacco della spazzatura.
Jules
: Oh! Non fare la stupidaggine di lasciare questa roba davanti a casa tua per il netturbino.
Wolf
: Non preoccuparti, la portiamo con noi. Jimmie, il sapone.
Jimmie
: Ecco.
Wolf
: Benissimo, signori, siete già stati in carcere entrambi, ne sono sicuro. Attenzione, arriva!
Jules
: Porca troia, è gelata!
Wolf
: Meglio a voi che a me, signori. Non abbiate paura del sapone. Lavatevi bene.
Jimmie
: Bagnagli bene la testa.
Jules
: Sui capelli! Mandami l'acqua sui capelli! Avanti, cazzo! Eh!
Wolf
: Asciugamani. Sono asciutti, non perdiamo tempo. Dagli i vestiti. Ah, ah, ah! Perfetto! Perfetto, non avremmo potuto fare di meglio. Ragazzi, ora sembrate... Cosa ti sembrano, Jimmie?
Jimmie
: Eh... Due cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jimmie
: Sì, sembrano un paio di cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jules
: Ah, ah! Sono i tuoi vestiti, stronzo!
Wolf
: Forza, signori miei. Se restiamo a ridere finiamo in prigione. Non fatevi pregare. Benissimo, signori, chiariamo le regole da seguire sulla strada. Andiamo in un posto chiamato "Lo sfasciacarrozze del mostro Joe". Ora, Mostro Joe e sua
figlia
Raquel finiranno di risolvere il nostro problema. Il posto è a North Hollywood. Perciò, tranne qualche deviazione, andremo dritti per la Hollywood Way. Allora, io guido la macchina incriminata. Jules, tu vieni con me.
Jules
: Hm-hm.
Wolf
: Vincent, tu ci segui con la mia Acura. Ora, se dovessimo imbatterci in qualche tutore della legge, nessuno fa un cazzo di niente finché io non faccio qualcosa.
Vincent
: Capito.
Wolf
: Che cosa ho detto?
Jules
: Non fare un cazzo, a meno che...
Wolf
: A meno che?
Jules
: Non lo faccia lei per primo.
Wolf
: Sei davvero un bambino prodigio. Riguardo a te, cowboy, sei capace di non giocare a "Mezzogiorno di fuoco"?
Vincent
: Signor Wolf, senta, il colpo mi è partito non so come. Sono lucido, glielo garantisco.
Wolf
: Tanto basta. Al volante sono una scheggia, perciò stammi dietro. E se quando riprendo la mia macchina è diversa da come te l'ho data, Mostro Joe dovrà sbarazzarsi di due cadaveri. Va' via, Rex!
Jules
: Allora?
Wolf
: Mai successo niente.
Vincent
: Bene.
Wolf
: Ragazzi, vi presento Raquel. Un giorno tutto questo sarà suo.
Raquel
: Ciao. Ma come vi siete vestiti, ragazzi? Andate a una partita di volley?
Wolf
: Ah, ah, ah! Io vado con la signorina a fare colazione. Forse posso darvi un passaggio. Dove abitate?
Vincent
: A Redondo.
Jules
: Englewood.
Wolf
: Shh! Vedo... nel vostro futuro. Vedo... una corsa in taxi! Dovete uscire dai ghetti, ragazzi! Di' buonanotte, Raquel.
Raquel
: Buonanotte, Raquel.
Wolf
: Noi ci rivedremo in giro. E state lontano dai guai, pazzerelli!
Jules
: Signor Wolf. Volevo solo dirle che è stato un vero piacere vederla al lavoro.
Vincent
: Sì, è così, e grazie infinite, signor Wolf.
Wolf
: Chiamatemi Winston. Hai visto, signorina? Rispetto. Mi rispettano tutti, perché io ho carattere.
Raquel
: Anch'io ho carattere!
Wolf
: No, tu hai un caratteraccio! Non vuol dire che tu abbia carattere.
Jules
: Prendiamo un taxi.
Vincent
: Mi è venuta un po' di fame. Ti va di fare colazione con me?
Jules
: Ci sto.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent
: Cazzo, non mi morire, Mia! Sono un coglione, lo so. E dai!
Uomo
: Poche storie, signor Forrester, mi dia l'astuccio con gli anelli!
Forrester
: Sì, vado a prenderli sùbito.
Donna
: E faccia presto! Oh, la prego, la prego, si sbrighi!
J.M. Benton
: Dunque, sì, vediamo, dunque, qui ci dovrebbero essere scritti i nomi. Ah... tenetevi per mano, piccioncini.
Donna
: No...
Vincent
: Vaffanculo, Lance, vai al telefono!
Donna
: Ah, ah, ah, ma guarda!
J.M. Benton
: Tenetevi per mano.
Uomo
: Sì, ecco.
Donna
: E ora che cos'ha da dire?
J.M. Benton
: Ah... allora... mi arrendo, vi sposo.
Donna
: Oh...
Uomo
: Oh, signor Devon, la prego, per favore.
Jody
: Lance, il telefono sta suonando, accidenti!
Donna
: ... ma lo sai che hai una bella faccia tosta?
Lance
: Lo sento.
Donna
: Ora ti insegno un paio di cose.
Jody
: Ma non avevi detto a quei rotti in culo di non chiamare mai a quest'ora?
Lance
: Sì, gliel'avevo detto. Ed è esattamente quello che dirò a questo rotto in culo qui, adesso.
Donna
: Ho trovato gli anelli!
Lance
: Pronto?
Vincent
: Lance, Vincent. Sono nella merda fino al collo, amico, sto venendo a casa tua.
Lance
: Ehi... Ehi... Frena, bello mio! Qual è... qual è il problema?
Vincent
: C'è una tizia che è finita in overdose, capito?
Lance
: Beh, non portarla qui. Guarda che non sto scherzando, cazzo. Non pensare di portare una ragazzina sballata a casa mia!
Vincent
: Non ho scelta.
Lance
: È in overdose?
Vincent
: Cazzo, tra poco ci lascia la pelle!
Lance
: Bene, allora non ti resta che ingoiare la merda, portarla all'ospedale e chiamare un avvocato.
Vincent
: Negativo!
Lance
: Cazzo, questo... questo non è un problema mio. Tu l'hai fatta sballare e ora lo risolvi tu questo casino. Ma, scusa, mi stai parlando da un telefono cellulare? Io non ti conosco, chi parla? Non venire qui. Riattacco il telefono. È uno scherzo. È uno scherzo.
Donna
: Ma dove sono gli anelli?
Jody
: Ma che diavolo succede?
Lance
: Ma ti sei bevuto il cervello, cazzo? Prima ti metti a parlare di droga da un cellulare e ora ti vai a schiantare contro casa mia?
Vincent
: Forza, Lance, aiutami. Prendila per i piedi. Per i piedi!
Lance
: Ehi! Ehi! Sei sordo?
Vincent
: Prendila per i piedi!
Lance
: Tu non ce la porti questa troia sbomballata a casa mia.
Vincent
: Lance, questa troia sbomballata è la moglie di Marsellus Wallace, e sai chi è Marsellus Wallace?
Lance
: Sì.
Vincent
: Se questa mi crepa, io divento concime per le piante. Ora senti, a questo punto io dovrò per forza raccontargli che tu non mi hai dato una mano, e che l'hai fatta morire sul tuo prato. Hai capito? Dammi una mano adesso.
Lance
: Cazzo!
Jody
: Lance! Ma tu guarda, le due di notte! Ma che cazzo sta succedendo qui? E chi è?
Lance
: Vai in frigo e prendi la siringa con la dose di adrenalina.
Jody
: Che cazzo le è successo?
Lance
: È in overdose.
Jody
: Sbattila sùbito fuori!
Vincent
: Prendi quella cazzo di siringa!
Jody
: Vaffanculo! E vaffanculo anche tu!
Vincent
: Quanto rompe questa
figlia
di puttana!
Lance
: Continua a parlarle, capito? Lei prende la siringa, io prendo il libretto di medicina.
Vincent
: A che cazzo ti serve un libro di medicina?
Lance
: Mai fatta un'iniezione di adrenalina, devo leggere come si fa.
Vincent
: No, non ho mai fatto un'iniezione di adrenalina
Lance
: Non mi è mai capitato, va bene? Io non vado in giro a strafarmi con i mocciosi! I miei amici sanno gestire i loro panni!
Vincent
: Prendi la siringa!
Lance
: Certo, se mi lasci andare!
Vincent
: Non te lo sto mica impedendo!
Lance
: E allora smettila di parlare con me, parla con lei!
Vincent
: E prendi la siringa! Sbrigati, Lance! Se ne sta andando!
Lance
: Sto cercando più in fretta che posso!
Jody
: Che sta cercando?
Vincent
: E che ne so? Un libro.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il mio libretto nero di medicina.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il cazzo del mio libretto nero di medicina. È una specie di... di manuale che danno agli infermieri.
Jody
: Mai visto nessun libro di medicina.
Lance
: E... fidati, ce l'ho.
Jody
: Se è così importante, perché non lo tieni insieme alla siringa?
Lance
: Non lo so! Piantala di rompermi le palle!
Jody
: Senti, mentre lo cerchi, quella crepa sul nostro tappeto. Non troverai mai niente in questo casino.
Lance
: Tesoro, ti ammazzo se non chiudi sùbito quella bocca!
Jody
: Sono mesi che ti dico di pulire la stanza, ma tu sei troppo occupato a farti!
Vincent
: Lance, fottitene di quella stronza! Corri qui!
Jody
: Bastardo.
Lance
: Levati di mezzo!
Jody
: Maiale!
Vincent
: Smettila di cazzeggiare e falle l'iniezione, su.
Lance
: Va bene. Senti, mentre io preparo qua, apri la camicia e cercale il cuore.
Vincent
: Dev'essere il punto esatto?
Lance
: Certo che dev'essere esatto. Se questa è un'iniezione del cuore non puoi tirare a indovinare.
Vincent
: Ma dove cazzo sta il cuore? Beh, secondo me è qui.
Jody
: È lì, è lì.
Vincent
: Davvero? Bene. Ora quello che mi serve è un pennarello bello grosso. Ce l'hai?
Jody
: Che cosa?
Vincent
: Un pennarello, una penna con la punta molto grossa! Uno schifosissimo pennarello!
Lance
: Ci siamo. Ecco.
Vincent
: Presto! Presto!
Lance
: Cazzo!
Vincent
: Hm!
Lance
: Ecco. Ecco, adesso è pronta. Ecco.
Vincent
: Lance, presto.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Fai presto.
Lance
: Tieni, ti dico cosa fare.
Vincent
: No, no, no, no, mai nella vita. T... t... tu gliela devi fare.
Lance
: No, tu gliela devi fare.
Vincent
: Io non gliela faccio.
Lance
: No, io non gliela faccio.
Vincent
: Io non ho mai fatto un'iniezione.
Lance
: Neanch'io ne ho mai fatte, va bene? Non comincerò certo adesso. Senti, tu l'hai portata qui, perciò gliela fai tu l'iniezione. Quando porterò da te una in overdose le farò l'iniezione. Falle l'iniezione.
Vincent
: Gliela faccio io.
Jody
: Ecco.
Vincent
: Finalmente! Sono pronto. Dimmi che cosa devo fare.
Lance
: Bene. Stai per farle un'iniezione di adrenalina dritta nel cuore. Qua c'è lo sterno. Allora devi trapassarlo, perciò non devi fare altro che abbassare l'ago, come... come se volessi pugnalarla.
Vincent
: De... devo pugnalarla tre volte?
Lance
: No, non devi pugnalarla tre volte, una volta sola, ma con forza, in modo da trapassarle lo sterno, e beccarle il cuore, capito?
Vincent
: Sì.
Lance
: E poi, quando hai fatto, devi... devi premere sullo stantuffo.
Vincent
: D'accordo. E poi che succede?
Lance
: Anch'io sono curioso di saperlo.
Vincent
: Questo non è uno scherzo, cazzo! L'ammazzerò? Insomma, che succede?
Lance
: No, dovrebbe riprendersi sùbito, così...
Vincent
: Va bene, forza, conta fino a tre.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Pronto?
Lance
: Uno. Due. Tre!
Mia
: Aaaahh!
Lance
: Se stai bene prova a dire qualcosa.
Mia
: Qualcosa.
Jody
: È stato meglio di una strippata! Ah, ah, ah!
Lance
: Mamma mia!
Vincent
: Mia. Mia. Com... Come pensi di... risolvere questa storia?
Mia
: E tu, Vincent?
Vincent
: Beh, io sono del parere, anche se Marsellus vivesse cent'anni non c'è bisogno che sappia di questo incidente.
Mia
: Se Marsellus venisse a sapesse di questo incidente, sarei nei guai esattamente quanto te.
Vincent
: Se permetti ne dubito!
Mia
: So tenere un segreto se lo fai anche tu.
Vincent
: Qua la mano! Muti come una tomba. Deciso? Ora, se vuoi scusarmi, vado a casa a farmi venire un infarto.
Mia
: Vincent. Vuoi sentire la mia barzelletta di "Volpe Forza Cinque"?
Vincent
: Volentieri. Solo che, vedi, sono ancora troppo terrorizzato per ridere.
Mia
: No, non riderai, perché non è divertente. Ma, se ancora la vuoi ascoltare, te la racconto.
Vincent
: Non vedo l'ora!
Mia
: Okay. Tre pomodori camminano per la strada, Papà Pomodoro, Mamma Pomodoro e il Pomodorino. Il Pomodorino cammina con aria svagata e Papà Pomodoro allora si arrabbia e... Va da lui, lo schiaccia e dice: "Fai il concentrato!"
Vincent
: Ah. Ah.
Mia
: Il concentrato.
Vincent
: Ah.
Mia
: Bene, ci vediamo.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sul ruolo di Franca nella fiction tv "Di padre in
figlia
"]
Adesso che mi rivedo mi rendo contro di aver inconsapevolmente rubato molto a mia madre, mentre ci spingeva verso l'indipendenza o quando ci difendeva da nostro papà se facevamo tardi.
Stefania Rocca
Frasi di Stefania Rocca
Pensare a lei
[la
figlia
]
mi commuove, perché mi ha riportato in una dimensione naturale della vita, in cui non c'è bisogno di testa né di parole.
Michele Riondino
Cit. da
Vanity Fair, intervista, 23 luglio 2016
Frasi di Michele Riondino
Padre Karras
: Senta signora MacNeil, la mia unica paura è quella di fare più male che bene a sua
figlia
.
Chris MacNeil
: Niente di quello che farà può peggiorare la situazione.
Padre Karras
: Non lo posso fare. Ho bisogno di prove che la Chiesa accetti come indizi di possessione.
Chris MacNeil
: Per esempio?
Padre Karras
: Se parlasse qualche lingua che non ha mai conosciuto.
Chris MacNeil
: Che altro?
Padre Karras
: Non lo so, dovrei cercare sui testi.
Chris MacNeil
: Credevo che lei fosse un esperto.
Padre Karras
: Non esistono gli esperti, probabilmente si intende di possessione come qualsiasi prete. Senta, sua
figlia
non dice di essere un demone ma dice di essere il Diavolo in persona. Se lei avesse visto tutti gli psicopatici che ho visto io saprebbe che è come dire di essere Napoleone Bonaparte. Lei vuol sapere cosa penso sia meglio fare per sua
figlia
: sei mesi, in osservazione, nel miglior ospedale che può trovare.
Chris MacNeil
: Se io vedessi un suo doppione, stesso viso, stessa voce... tutto quanto... sentirei che non è Regan. Lo sentirei dentro. E posso dire che quella cosa là di sopra non è mia
figlia
. Adesso lei deve dirmi che sa ed è convinto che mia
figlia
ha soltanto dei disturbi mentali e basta, deve dirmi che è convinto che un esorcismo non le servirebbe a niente, su mi dica questo!!!
Dal film:
L'esorcista
Scheda film e trama
Frasi del film
Le dico che quella... cosa... non è mia
figlia
!
Chris MacNeil
Dal film:
L'esorcista
Scheda film e trama
Frasi del film
Lo sai cosa ha fatto?! Quella stracciacazzi di tua
figlia
?!
[Voce da posseduta]
Regan MacNeil
Dal film:
L'esorcista
Scheda film e trama
Frasi del film
Comunissima inimicizia, quella tra madre e
figlia
, e reciproca, fatta di ammirazione, di antipatia, di invidia, di fiducia, di sospetto: un legame troppo stretto, come un cordone ombelicale che ti può anche strozzare.
Cesarina Vighy
Cesarina Vighy
Cit. da
L'ultima estate
Eva
: Tua
figlia
racconta un sacco di cazzate. Non dici nulla?
Rocco
: Eh, che ti devo dire, ha diciassette anni, sarebbe strano il contrario!
Dal film:
Perfetti sconosciuti
Scheda film e trama
Frasi del film
Mia moglie è una costumista e si occupa anche di arredamento e parliamo tedesco a casa con nostra
figlia
. Anche i tre figli del mio precedente matrimonio con una psiocanalista newyorkese parlano tedesco.
Christoph Waltz
Cit. da
style.corriere.it, intervista, 7 luglio 2016
Frasi di Christoph Waltz
La felicità non è
figlia
del mondo, ma del nostro modo di rapportarci a esso. Non dipende dalla ricchezza, dalla salute e neanche dall'affetto di un'altra persona. Dipende solo da noi.
Massimo Gramellini
Cit. da
Fai bei sogni
Frasi di Massimo Gramellini
Col passare degli anni la caricatura concepita da Villaggio si sta trasformando (tragicamente, direbbe lui) in una fotografia. Per fortuna Fantozzi è anche altro. Al di là, forse, delle intenzioni del suo creatore, sotto quel cappotto siberiano batte un cuore. Il ragioniere ama la frivola signorina Silvani e, in fondo, persino la moglie dimessa e la
figlia
bertuccia. Incarna il perdente inesauribile e indomabile come un eroe dei fumetti. Ed è questa energia che lo riscatta e lo rende immortale.
Massimo Gramellini
Cit. da
Così fan tozzi, La Stampa, 26 marzo 2015
Frasi di Massimo Gramellini
All'inizio, anche se mi sono sempre vista come mamma, avevo paura di non essere pronta. Ma poi è stato naturale spostare ogni attenzione da me a mia
figlia
.
[Settembre 2016]
Cecilia Capriotti
Frasi di Cecilia Capriotti
Non sono più io. Piango per ogni cosa. Diventi mamma e sviluppi una sensibilità assurda. Tua
figlia
è l'amore assoluto, te ne accorgi dal primo istante in cui la prendi in braccio. Maria Isabelle è nata nella mia' età giusta. Ora non mi manca nulla. Mi sono già divertita e non sento la privazione della libertà. Non voglio nemmeno la tata. Me la voglio godere, la mia bambina.
[Giugno 2017]
Cecilia Capriotti
Frasi di Cecilia Capriotti
Sceriffo Bill Willoughby
: Farei qualunque cosa per prendere l'assassino di tua
figlia
. Quei cartelloni sono scorretti nei miei confronti!
Mildred Hayes
: Nel tempo che ci hai messo per venire qui a frignare come una femminuccia, Willoughby, potrebbero aver massacrato un'altra poveretta!
Dal film:
Tre Manifesti a Ebbing Missouri
Scheda film e trama
Frasi del film
Giornalista
: Mildred Hayes, perché ha messo questi cartelloni?
Mildred Hayes
: Mia
figlia
Angela è stata ammazzata sette mesi fa. La polizia è troppo impegnata a torturare la gente di colore per risolvere un crimine vero.
Dal film:
Tre Manifesti a Ebbing Missouri
Scheda film e trama
Frasi del film
Non avevo una lira, ma vivevo da miliardaria. Vivevo al Grand Hotel. Ero spesata dall'industriale Roberto Gancia, detto Sgancia. Si era innamorato di me ed era bello, alto, playboy. Erano tempi in cui gli uomini facevano ancora follie per le donne. Un giorno, ero nella villa sull'Appia dove avevo vissuto con Angeli, davo una colazione per gli amici, Gancia incluso, e fra argenti e cristalli, cercavo di fare charme. All'improvviso, piombò la proprietaria di casa urlando che c'erano affitti arretrati. Io credevo che l'affitto lo pagasse ancora Angeli, capisce? Allora, Gancia mi disse che dovevo trasferirmi al Grand Hotel. Traslocai con mia
figlia
Lucrezia, il cane Banana e il mio intero entourage, perché nel frattempo Gancia si era offerto di ristrutturare il mio atelier, perciò i vestiti li producevo e vendevo in hotel. Poi mi procurò un grosso contratto di Prêt-à-porter col Giappone, col quale mi sono comprata la villa che ho in Umbria.
Marina Ripa di Meana
Frasi di Marina Ripa di Meana
Mi sono spaventato quando mia
figlia
mi ha detto che vorrebbe diventare famosa, perché vede che tutti vogliono farsi le foto con me. Le ho risposto che non è importante diventare famosi, ciò che conta è essere contenti di quello che si fa. La felicità alla fine dipende dall'equilibrio che troviamo in noi stessi.
Max Giusti
Frasi di Max Giusti
Un giorno mia
figlia
mi disse: "Papà, sai che secondo me il poeta è un tuffo nel mare fatto al rallentatore". Aveva nove anni e mi disarmò con quella visione illuminante. Un attimo dopo decisi di costruire uno spettacolo e poi un disco live dal titolo "Maredentro".
Bungaro
Frasi di Bungaro
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