PDF GRATIS
Accedi
OK
Non ancora registrato?
Registrati
DOWNLOAD PDF
:
Registrati
e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.
Toggle navigation
Sezioni
Temi
Frasi sulla resistenza
Frasi sui libri
Frasi sulla prima volta
Frasi sui fiori
Frasi sugli sbagli
Frasi su Firenze
Frasi sulla mamma
Frasi sulle mamme
Frasi sulla maternità
Frasi sul giardino
Indice dei temi
Tutti i temi (1328)
Frasi
Commenti alle frasi
Frasi belle
Frasi divertenti
Frasi bellissime
Frasi celebri
Frasi famose
La frase di oggi
Newsletter
Incipit
Epitaffi
Proverbi
Meme
Le frasi più lette
Le frasi più lette ieri
Le frasi dei film più lette
Le immagini più viste
Le storie più lette
Le poesie più lette
I proverbi più letti
I temi più visitati
I film più visti
Gli autori più letti
Le parole più cercate
Frasi con immagini
Frasi belle con immagini
Frasi da condividere
Immagini per le storie Instagram
Immagini di copertina per Facebook
Frasi dei film
Le migliori di sempre
Frasi promozionali dei film
Elenco di tutti i film
Elenco film per genere
Elenco di tutti i registi
Incipit dei film
Frase film della settimana
Storie
L'industriale e il pescatore
Il genere di amore che voglio
Matrimonio in crisi
Il cane, l'asino e l'importanza delle gentilezze
I libri e il setaccio
Il vaso di vetro, i sassi, la birra e le priorità della vita
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
La volpe e l'uva
Tutte le storie
Poesie
Oroscopo
Oroscopo di aprile
Ariete
Toro
Gemelli
Cancro
Leone
Vergine
Bilancia
Scorpione
Sagittario
Capricorno
Acquario
Pesci
Oroscopo Newsletter - Registrati
Tutti gli oroscopi
Autori
Arte
Cinema
Economia
Letteratura
Moda
Musica
Politica
Religione
Scienze
Sport
Storia
TV
Varie
Indice degli autori
Aforismi Luce - parte 8
Frasi trovate
:
1.663
La tristezza regala silenzio, | ruba
luce
alla fantasia, | poi sorride e ti chiede di credere a una bugia.
Michele Zarrillo
Cit. da
Dove il mondo racconta segreti
Frasi di Michele Zarrillo
Addetto al radar
: Generale, c'è una flotta di caccia stellari che esce dall'iperspazio nel settore quattro.
Rieekan
: Convogliare tutta l'energia allo schermo protettivo. Dobbiamo fermarli fino ad evacuazione totale. Prepararsi a un attacco terrestre.
Dart Fener
: Cosa c'è, Generale?
Veers
: Milord, la flotta è uscita dall'iperspazio. Lo schermo sonda registra un campo energetico che protegge completamente la zona del sesto pianeta Hoth, abbastanza forte da deflettere ogni bombardamento.
Dart Fener
: I Ribelli ci hanno scoperto. L'Ammiraglio Ozzel è uscito dalla velocità della
luce
troppo vicino alla loro base.
Veers
: Lo... lo ha fatto per prenderli di sorpresa.
Dart Fener
: E' maldestro oltre che stupido. Generale, prepari le sue truppe per un attacco terrestre.
Veers
: Sì, Milord.
[...]
Ozzel
: Lord Fener, la flotta ha abbandonato l'iperspazio e ci prepariamo a...
Dart Fener
: Lei mi ha deluso per l'ultima volta, Ammiraglio. Comandante Piett?
Piett
: Si, Milord?
Dart Fener
: Si prepari a far atterrare le truppe oltre il loro campo energetico, poi disponga la flotta in modo che niente possa lasciare il sistema. Ora è lei in comando, Ammiraglio Piett.
[Mentre parla con Piett in collegamento video, Dart Fener uccide Ozzel che muore soffocato]
Piett
: Grazie, Lord Fener.
Dal film:
Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora
Scheda film e trama
Frasi del film
Quegli estratti dai Veda che ho letto ricadono su di me come la
luce
di una più alta e pura illuminazione, a descrivere un percorso più elevato attraverso strati più puri. Si erge su di me come la luna piena dopo che le stelle sono scomparse, giungendo da strati lontani nel cielo.
Henry David Thoreau
Frasi di Henry David Thoreau
Dovrei rispettare me stesso per i miei amici, e i miei bambini. È tempo, a 56 anni, di iniziare, come minimo, a conoscere se stessi, - ed io faccio conoscere ciò che non sono, e il tuo rispetto mi ha ridestato almeno a credere nella possibilità che potrei fare ancora qualche impressione con la mia "
luce
" - le mie "rugiade" - le mie "brezze" - i miei fiori e le freschezze, - nessuna di queste qualità è stata ancora perfezionata sulle tele di nessun pittore al mondo.
John Constable
Frasi di John Constable
Il cielo è la "sorgente di
luce
" nella Natura - e governa ogni cosa. Anche le nostre comuni osservazioni sul tempo di ogni giorno, sono suggerite da loro ma non capita a noi. La loro difficoltà a dipingerle sia come composizione che esecuzione è molto grande, perché con tutta la loro brillantezza e complicanza, non dovrebbero sopravanzare o essere intensamente pensate in una pittura - sono più che distanze estreme.
John Constable
Frasi di John Constable
Non c'è niente che sia brutto; non ho mai visto una cosa brutta in tutta la mia vita: bisogna lasciare le forme di un oggetto come esse possono, -
luce
, ombra, e prospettiva lo renderanno sempre bello.
[Rispondendo "a una signora che, guardando un incisione di una casa, la definì una brutta cosa]
John Constable
Frasi di John Constable
Roy Batty
: Non è una cosa facile incontrare il proprio artefice!
Tyrell
: E che può fare per te?
Roy Batty
: Può l'artefice ritornare su ciò che ha fatto?
Tyrell
: Perché? Ti piacerebbe essere modificato?
Roy Batty
:
[Riferito a Sebastian]
Resta qui. Avevo in mente qualcosa di un po' più radicale...
Tyrell
: Quale... Quale sarebbe il tuo problema?
Roy Batty
: La morte.
Tyrell
: La morte... Be', questo temo che sia un po' fuori della mia giurisdizione, tu...
Roy Batty
: Io voglio più vita, padre!
Tyrell
: Abbiamo i nostri limiti. Produrre un'alterazione nella evoluzione delle strutture di una vita organica è fatale. Un codice genetico non può essere corretto una volta stabilito.
Roy Batty
: Perché no?
Tyrell
: Perché entro il secondo giorno di incubazione, ogni cellula che sia stata sottoposta a mutazioni reversibili, dà luogo a colonie involutive: i topi abbandonano la nave che affonda, e poi la nave... affonda.
Roy Batty
: E attraverso una ricombinazione delle EMS?
Tyrell
: Un tentativo già fatto. L'etilmetano solfonato è un agente alcalinizzante, un potente mutante che ha creato un virus così letale che il soggetto era morto prima di lasciare il tavolo.
Roy Batty
: Allora una proteina repressiva? Che blocchi le cellule operanti...
Tyrell
: Non impedirebbe la riproduzione, ma ciò darebbe ad un errore nella replicazione in modo che il DNA di nuova formazione comporterebbe una mutazione e si avrebbe di nuovo un virus. Ma questo... Tutto questo è accademia. Siete stati fatti al meglio delle nostre possibilità.
Roy Batty
: Ma non per durare...
Tyrell
: La
luce
che arde col doppio di splendore brucia per metà tempo. E tu hai sempre bruciato la tua candela da due parti, Roy. Guardati: tu sei il figliol prodigo. Sei motivo d'orgoglio per me.
Roy Batty
: Ho fatto delle cose discutibili...
Tyrell
: Anche delle cose straordinarie, Roy. Godi più che puoi.
Roy Batty
: Cose per cui il Dio della biomeccanica non ti farebbe entrare in paradiso.
Dal film:
Blade Runner
Scheda film e trama
Frasi del film
Dove c'è ombra deve esserci
luce
.
Haruki Murakami
Frasi di Haruki Murakami
Ll'atmosfera della Chiesa d'Oro, la basilica di San Marco, lo colpiva sempre come assolutamente unica. Per secoli si era sostenuto che il solo respirare l'aria di San Marco assicurasse la ricchezza, una dichiarazione che doveva essere intesa non solo metaforicamente, ma anche in senso letterale.
Con un rivestimento interno consistente in milioni di antiche tessere d'oro, si diceva che gran parte del pulviscolo sospeso nell'aria fosse a sua volta effettivamente dorato. Quella polvere fluttuante, unita alla
luce
splendente del sole che si riversava all'interno dal grande finestrone occidentale, creava un'atmosfera vibrante che aiutava i fedeli a raggiungere la ricchezza spirituale e anche, sempre che inspirassero a fondo, un arricchimento più terreno sotto forma di doratura dei polmoni.
Dan Brown
Cit. da
Inferno
Frasi di Dan Brown
[Scrivendo un tema]
"La
luce
" ‐ La
luce
viaggia a una velocità di 186 miglia al secondo. E allora perché i pomeriggi sono così lunghi?
[Sally Brown]
Charles M. Schulz
Cit. da
Peanuts
Frasi di Charles M. Schulz
Ben
: Ecco... Ottime frittelle. Comprati un cappello
Rose
: Che cos'è?... 1.500 dollari?!
Ben
: Andatevene in Florida qualche giorno.
Rose
: Io non li voglio questi soldi se vengono da una cosa... losca.
Ben
: Io e il mio socio forse ci compriamo un night club. Ti senti meglio se mi occupo di night club?
Rose
: Certo, basta che sia alla
luce
del sole...
Marty
: Quando lo saprete?
Ben
: Beh, dobbiamo vedere se il tizio vuole vendere. Lo stiamo persuadendo.
Dal film:
Café Society
Scheda film e trama
Frasi del film
Mandami Amore e
Luce
ogni volta che pensi a me e poi... Dimenticami.
Elizabeth Gilbert
Dal film:
Mangia Prega Ama
Scheda film e trama
Frasi del film
Gamora
: La tua nave... Fa schifo, è lurida.
Star-Lord
: Ah, non sa neanche quanto. Con una
luce
fluorescente sembrerebbe un dipinto di Jackson Pollock.
Rocket
: Tu non stai bene, Quill.
Dal film:
Guardiani della Galassia
Scheda film e trama
Frasi del film
Rocket
: Se vogliamo uscire da qui, dobbiamo introdurci nella torre di guardia e per farlo mi occorrono un paio di cosette; le guardie hanno delle fascette che permettono le entrate e le uscite, me ne serve una.
Gamora
: Ci penso io.
Rocket
: Quel tipo lì. Mi serve la sua gamba artificiale.
Star-Lord
: La sua gamba?
Rocket
: Sì, il resto non mi serve: guardalo, è inutile.
Star-Lord
: Va bene..!
Rocket
: E infine sulla parete lì dietro c'è pannello nero, una
luce
gialla intermittente, la vedete?
Star-Lord
: Sì.
Rocket
: All'interno c'è una batteria quarnyx: scatola violacea, fili verdi. Ne ho bisogno per entrare nella torre di guardia.
Gamora
: Come facciamo a prenderla?
Rocket
: A quanto pare quei corpi glabri ti trovano attraente, puoi pensare a qualche tipo di scambio!
Gamora
: Hai voglia di scherzare?
Rocket
: No, gliel'ho sentito dire veramente.
Star-Lord
: Senti, si trova a sette metri d'altezza ed è al centro della zona più sorvegliata della prigione, è impossibile andare lassù senza essere visti.
Rocket
: Io ho un piano e quel piano richiede una dannata batteria quarnyx, perciò trovate un modo!!
[alle loro spalle, Groot si è messo a rimuovere la batteria, osservato da Drax]
Posso continuare? Grazie. Ora, questo è importante: una volta tolta la batteria tutto scatterà in modalità emergenza, una volta presa dobbiamo essere veloci, perciò è la cosa che va presa... Per ultima!
[Groot stacca la batteria e gli allarmi della prigione cominciano a suonare]
Oppure la prendiamo subito ed improvvisiamo!
Gamora
: Io prendo la fascetta.
Star-Lord
: Gamba.
Dal film:
Guardiani della Galassia
Scheda film e trama
Frasi del film
Peter, so che questi ultimi mesi sono stati difficili per te. Ma io andrò in un posto migliore e starò bene. E sarò sempre insieme a te... Tu sei la
luce
della mia vita, mio prezioso figliolo. Mio piccolo Star-Lord. Con amore, mamma.
[lettera allegata alla cassetta Awesome Mix Vol.2]
Meredith Quill
Dal film:
Guardiani della Galassia
Scheda film e trama
Frasi del film
Benché sia sdraiata a terra immobile ho la sensazione di essere appollaiata su un punto altissimo, mentre afferro una stella nel cielo notturno con le gambe che penzolano sopra un freddo e nero nulla. Do un ultimo sguardo alle mie dita strette attorno alla
luce
e poi lascio andare. Vado giù, precipito, fluttuo e di nuovo precipito, aspettando di atterrare nella terra promessa.
Cecelia Ahern
Cit. da
Grazie dei ricordi
Frasi di Cecelia Ahern
Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride.
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori
sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà
luce
per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti.
Il tuo sorriso sarà:
un bacio di mamma
un battito d'ali
un raggio di sole per tutti.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Ho imparato molto tempo fa ad accettare il fatto che non tutto ciò che creo vedrà la
luce
del giorno.
Joseph Barbera
Frasi di Joseph Barbera
Posa la tua gota un istante su questa guancia ebbra.
|
Fammi dimenticare la guerra e la ferocia in me.
|
Ho in mano queste monete d'argento:
|
dammi il tuo vino di
luce
dorata.
|
Tu hai schiuso le sette porte del ciel,
|
ora posa la tua mano unifica sul mio cuore serrato.
|
Tutto ciò che ho da offrire è questa illusione: me stesso.
|
Dagli un soprannome, ché almeno questo sia reale.
|
Solo tu puoi rinsaldare ciò che tu hai spezzato:
|
aiuta il mio cuore spezzato.
|
Non chiedo dolci di pistacchio,
|
ma il tuo amore eterno.
|
Cinquanta volte ho detto:
|
"cuore, lascia la caccia e salta in questa rete".
Gialal al-Din Rumi
Titolo della poesia:
La guerra interiore
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Un'amata chiese all'amante:
|
"Chi ami di più, te stesso o me?".
|
"Dalla testa ai piedi sono diventato te.
|
Di me non rimane che il nome.
|
La volontà l'hai tu. Tu sola esisti.
|
io sono scomparso come una goccia d'aceto
|
in un oceano di miele".
|
Una pietra diventata rubino
|
è colma delle qualità del sole.
|
Niente della pietra vi resta.
|
Se ama se stessa, ama il sole;
|
se ama il sole, è se stessa che ama.
|
Non c'è differenza tra questi due amori.
|
Prima di divenire rubino la pietra è nemica
|
a sé stessa.
|
Non uno esiste, ma due.
|
La pietra è oscura e cieca alla
luce
.
|
Se ama sé stessa è infedele, si oppone
|
intensamente al sole.
|
Se dice "io" è solamente tenebra.
|
Un faraone si proclama divino e viene abbattuto,
|
Hallaj dice lo stesso ed è salvato.
|
Un io è maledetto, l'altro io benedetto.
|
Un io è una pietra, l'altro un cristallo.
|
Uno è un nemico della
luce
, l'altro la riflette.
|
Nell'intimo della propria coscienza , e non
|
mediante una dottrina,
|
è uno con la
luce
.
|
Lavora alle tue qualità di pietra
|
e diventa splendente come il rubino.
|
Pratica la rinuncia e accetta le difficoltà.
|
Vedi sempre la vita infinita nella morte dell'io.
|
La tua pietra scemerà, si accrescerà la tua natura
|
di rubino.
|
I segni dell'esistenza individuale lasceranno
|
il tuo corpo
|
e l'estasi ti prenderà.
|
Diventa tutto udito come un orecchio
|
e otterrai un orecchino di rubino.
|
Scava un pozzo nel centro di questo corpo,
|
o prima ancora che il pozzo sia scavato
|
lascia che Dio attinga l'acqua.
|
Impegnati sempre a raschiare la sporcizia dal pozzo.
|
A tutti quelli che soffrono
|
la perseveranza reca buona sorte.
|
Il Profeta ha detto che ogni prostrazione
|
in preghiera
|
è un colpo alla porta del cielo.
|
Se si continua a bussare,
|
la felicità rivela il suo volto ridente.
Gialal al-Din Rumi
Titolo della poesia:
Il rubino
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Hanno detto: "Da ogni parte c'è la
luce
di Dio".
|
Ma gridano gli uomini tutti :"Dov'è quella
luce
?"
|
L'ignaro guarda a ogni parte, a destra, a sinistra;ma dice una Voce:
|
Guarda soltanto, senza destra e sinistra!".
Gialal al-Din Rumi
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Morite, morite, di questo amore morite,
|
se d'amore morirete, tutti Spirito sarete!
|
Morite, morite, di questa morte non paventate,
|
da questa terra su volate e i cieli in pugno afferrate!
|
Morite, morite, da questa carne morite,
|
non è che laccio la carne, e voi ne siete legati!
|
Prendete, prendete la zappa per scavar la prigione!
|
Spezzato che avrete il muro, sarete principi, emiri!
|
Morite, morite davanti al sovrano bellissimo:
|
morti che avanti a lui sarete, sarete sultani e ministri!
|
Morite, morite, uscite da questa nube
|
usciti che ne sarete, Luna
luce
nte sarete!
|
Tacete, tacete, il silenzio è sussurro di morte;
|
tutta la vita è in questo: siate un flauto silente.
Gialal al-Din Rumi
Titolo della poesia:
Morite, morite
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Ho bisogno d'un amante che,
|
ogni qual volta si levi,
|
produca finimondi di fuoco
|
da ogni parte del mondo!
|
Voglio un cuore come inferno
|
che soffochi il fuoco dell'inferno
|
sconvolga duecento mari
|
e non rifugga dall'onde!
|
Un Amante che avvolga i cieli
|
come lini attorno alla mano
|
e appenda,come lampadario,
|
il Cero dell'Eternità,entri in
|
lotta come un leone,
|
valente come Leviathan,
|
non lasci nulla che se stesso,
|
e con se stesso anche combatta,
|
e, strappati con la sua
luce
i
|
settecento veli del cuore,
|
dal suo trono eccelso scenda
|
il grido di richiamo sul mondo;
|
e,quando,dal settimo mare si volgerà
|
ai monti Qàf misteriosi da
|
quell'oceano lontano spanda
|
perle in seno alla polvere!
Gialal al-Din Rumi
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Si trattava del fatto che, fra tutte le doti di quell'essere
[Kurtz]
tanto dotato, quella che emergeva in modo preponderante, che dava il senso di una presenza reale, era la capacità di parlare, il dono della parola: questa dote che sconcerta o illumina, la più nobile e la più spregevole, vivificante flusso di
luce
o torrente ingannatore scaturito dal cuore di una tenebra impenetrabile.
Joseph Conrad
Cit. da
Cuore di tenebra
Frasi di Joseph Conrad
Per quanto in alto possiamo arrivare, per loro siamo più in basso.
[...]
Nonostante tutti i premi ricevuti o tutto l'inchiostro di articoli pubblicati su di lei o quanto in alto sia l'incarico per me non sarà mai sufficiente. Noi ci sentiamo ancora l'omuncolo, il perdente che loro ci dicevano di essere centinaia di volte. I gradassi del college, gli altezzosi, gli aristocratici... quelle persone il cui rispetto noi davvero volevamo, davvero bramavamo... e non è per questo che lavoriamo con tanta foga ora, che combattiamo per conquistarci ogni centimetro! Stiamo lì a scalare la cima in modo indecoroso! Se fossimo sinceri per un momento, se riflettessimo intimamente anche solo un momento, se concedessimo a noi stessi di sbirciare in quel luogo oscuro che noi chiamiamo "la nostra anima"... non è per questo che ci troviamo qui ora? Tutti e due cerchiamo un modo per riprenderci un po' di
luce
per tornare alla ribalta sul gradino più alto del podio perché noi percepivamo la sconfitta, eravamo diretti tutti e due nel fango! Proprio là dove i figli di papà ci dicevano sempre che saremmo finiti, con la faccia nella polvere, umiliati ancora di più solo per la colpa di avercela messa pietosamente tutta! Be', che se ne vadano al diavolo! Non permetteremo che accada, né io né lei, gliela faremo vedere a quei fannulloni, resteranno senza fiato col nostro continuo successo, i nostri continui titoli sui giornali, i nostri continui premi e potere e gloria! E quei pezzi di merda rimarranno tutti senza fiato!
[ubriaco, chiamando Frost al telefono]
Richard Nixon
Dal film:
Frost-Nixon
Scheda film e trama
Frasi del film
THE PENNY ARCADE PEEP SHOW
Ragazzi nudi in piedi di fianco a una sorgente savana per sfondo una testa di giraffa in lontananza. I ragazzi parlano in grugniti e ringhi, brontolii e guaiti e si mostrano i denti a vicenda come cani selvatici. Due ragazzi fottono stando in piedi schiene contratte denti stretti, peli ritti sulle caviglie, increspature di pelle d'oca sulle gambe guaiscono e mugolano.
Nei giardini di carne marcia languidi ragazzi Bubu con neri sorrisi grattano piaghe erogene malati putridi dolci i loro corpi nudi evaporano una nebbia color seppia di soffocanti vapori nitrosi.
Verde ragazzo
luce
rtola accanto a un ruscello stagnante sorride e strofina i suoi logori calzoncini di cuoio con un lento dito.
Fioca strada su abiti insudiciati un ragazzo è in piedi nudo con la camicia in una mano e l'altra mano sta grattando il culo.
Due giovani nudi con i capelli neri e ricciuti e orecchie a punta da Pan giocano a dadi di fianco a una fontana di marmo. Il perdente si china in avanti guardando il proprio riflesso nella vasca. Il vincitore si mette in posa dietro a lui come un dio fallico. Tiene allargate le lisce natiche bianche con i pollici. Le labbra si arricciano sui denti bianchi e aguzzi. Una risata scuote il cielo.
Ragazzi aliante planano giù dal tramonto su ali rosse e fanno piovere frecce dal cielo.
Ragazzi fionda scivolano attraverso la vallata sulle loro ali nere di plastica come fogli di mica al sole vestiti stracciati che sventolano sulla dura carne rossa. Ciascun ragazzo ha una pesante fionda attaccata al polso con una cinghia di cuoio. Alla cintura hanno borse di cuoio piene di pietre nere rotonde.
I ragazzi pattinatori si lanciano giù da una collina in un turbine di foglie autunnali. Tagliano attraverso una pattuglia della polizia. Il sangue spruzza le foglie secche nell'aria.
Lo schermo sta esplodendo in crateri lunari e argentee macchioline bollenti.
«Ragazzi selvaggi molto vicini adesso.»
Il buio scende sui sobborghi in rovina. Un cane abbaia in lontananza. Fioche malferme stelle stanno volando via attraverso un vuoto cielo luccicante, i ragazzi selvaggi sorridono.
[Explicit]
William Burroughs
Cit. da
Ragazzi selvaggi
Frasi di William Burroughs
Martin
: Rebecca... Moriremo?!
Rebecca
: No! Ci serve più
luce
.
Dal film:
Lights Out
Scheda film e trama
Frasi del film
Forse Superman per loro è stata una
luce
che li ha fatti strisciare fuori dall'ombra.
Amanda Waller
Dal film:
Suicide Squad
Scheda film e trama
Frasi del film
Non ho scoperto nulla, con questo libro. Esso non pretende di portare "rivelazioni", nemmeno di dare una interpretazione originale della storia dell'Urbe. Tutto ciò che qui racconto è già stato raccontato. Io spero solo di averlo fatto in maniera più semplice e cordiale, attraverso una serie di ritratti che illuminano i protagonisti in una
luce
più vera, spogliandoli dei paramenti che fin qui ce li nascondevano.
[Dall'introduzione]
Indro Montanelli
Cit. da
Storia di Roma
Frasi di Indro Montanelli
In una sua memorabile inchiesta un giornalista d'incrollabile fede sinistrorsa, ma di esemplare onestà, Giampaolo Pansa, mise benissimo in
luce
questo contrasto fra i due atteggiamenti e mentalità, che ieri ha trovato una eloquente conferma nella manifestazione di Torino. Niente chiasso, niente sceneggiate, niente slogans, niente insomma che appartenga al repertorio del buffonismo nazionale. Nessuno ha rotto le righe per andare a rovesciare auto o a fracassar vetrine. Questa, sì, era Danzica, sia pure senza Madonne; non i picchettaggi e i pestaggi di Mirafiori, sia pure con le Madonne. Ora sappiamo già cosa diranno gli altri, oggi e domani. Diranno che gli operai non c'erano. Infatti. Doveva trattarsi di quarantamila presidenti, consiglieri delegati, ingegneri: insomma, la solita «maggioranza silenziosa»: termine che soltanto nella lingua italiana ha significato spregiativo. La maggioranza silenziosa esiste in tutti i Paesi del mondo, dove nessuno si vergogna di appartenervi perché è essa, in definitiva, che ristabilisce gli equilibri. Fu la maggioranza silenziosa ‐ autoqualificatasi come tale ‐ di seicentomila parigini che dodici anni fa pose fine al carnevale sessantottesco, riportò De Gaulle all'Eliseo e restituì alla Francia la stabilità di cui tuttora essa gode.
[...]
Il motivo vero che farà i dimostranti bersaglio delle peggiori critiche e accuse è ch'essi rappresentano la rivolta delle persone serie contro gli arruffoni della «conflittualità permanente», dei «modelli di sviluppo» e via baggianando. E in questo Paese nulla fa più paura, perché nulla è più rivoluzionario, della serietà.
[15 ottobre 1980, il Giornale]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Il suo reportage non è una "patacca". Il poco ‐ oh, molto poco! ‐ che vi
luce
è proprio oro. E il molto che vi puzza è proprio fogna. Del resto, se così non fosse, il film sarebbe fallito come falliscono i reportages quando eludono la verità o non riescono a centrarla. Quindi, amici, vi prevengo se domani La dolce vita vi farà inorridire, non confutàtela dicendo: "Non è vero". Perché per esser vero, tutto ciò che qui è raccontato, lo è. D'altronde Fellini è ricorso al mezzo più spicciativo (e più diabolico) per dimostrarlo.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Nel cuore le cose non finiscono mai. La persona che me lo ha detto, ha aggiunto che era il verso di una poesia e che per lei non c'era niente di più vero. Quello che uno avesse portato dentro quelle pieghe morbide e pulsanti, ci sarebbe rimasto per sempre. Comunque fossero andate le cose, sarebbe rimasto lì, in attesa. Poteva essere una persona, un luogo, un sogno. Una missione.
Ho cinquantadue anni e anch'io ci credo. Soprattutto di notte, quando cerco di dormire senza riuscirci, ho la percezione netta di quanto siano vere quelle parole. Quando tutti i sentieri sembrano incontrarsi e rivedo la gente che ho amato e odiato, aiutato e ferito. Vedo le mani che si tendono verso di me. Riconosco la mia missione e so che non sono possibili né scorciatoie né svolte. È proprio in quei momenti che ho la certezza che nel cuore le cose non finiscono mai.
Michael Connelly
Cit. da
Lame di
luce
‐ Incipit
Frasi di Michael Connelly
La casa a Silverlake era buia, con le finestre spente come gli occhi di un morto. Era un vecchio bungalow Craftsman in stile californiano, con una veranda sul davanti e due abbaini sul tetto. Non una
luce
brillava dietro i vetri, nemmeno sopra la porta d'ingresso. L'edificio emanava un'oscurità così totale che neanche il chiarore del lampione riusciva a scalfirla. Se anche ci fosse stato qualcuno nascosto sulla veranda, probabilmente Bosch non sarebbe riuscito a vederlo.
"Sicura che è questa?" le chiese.
"Non qui" rispose lei. "Dietro, il garage. Accosta e guarda in fondo al vialetto."
Michael Connelly
Cit. da
La bionda di cemento ‐ Incipit
Frasi di Michael Connelly
«Le ho chiesto come si chiama.»
Lo sconosciuto mosse il capo e rimase a fissare le strisce di
luce
mattutina sulla parete bianca. Poi si voltò puntando gli occhi azzurri in quelli del medico. «Non lo so.»
«Oh, mio Dio.»
Robert Ludlum
Cit. da
The Bourne Identity. Un nome senza volto
Frasi di Robert Ludlum
Lo Zen aiuta a tornare con i piedi per terra: voi tutti vivete appesantiti da un passato che muta il futuro in immaginazioni che impediscono di vedere la realtà per ciò che è. Lo Zen è un invito a guardare lo splendore dell'esistenza, e insegna come immergersi nella verità della vita tornando a coltivare la propria semplicità e la naturalezza.
Osho Rajneesh
Cit. da
La Danza della
Luce
e delle Ombre
Frasi di Osho Rajneesh
Una sera me ne stavo a sedere sul letto della mia stanza d'albergo, a Bunker Hill, nel cuore di Los Angeles. Era un momento importante della mia vita; dovevo prendere una decisione nei confronti dell'albergo. O pagavo o me ne andavo: così diceva il biglietto che la padrona mi aveva infilato sotto la porta. Era un bel problema, degno della massima attenzione. Lo risolsi spegnendo la
luce
e andandomene a letto.
Al mattino mi svegliai, decisi che avevo bisogno di un po' di esercizio fisico e cominciai subito. Feci parecchie flessioni, poi mi lavai i denti. Sentii in bocca il sapore del sangue, vidi che lo spazzolino era colorato di rosa, mi ricordai cosa diceva la pubblicità, e decisi di uscire a prendermi un caffè.
John Fante
Cit. da
Chiedi alla polvere
‐ Incipit
Frasi di John Fante
Molti storici concordano nel sostenere che i racconti medievali su Re Artù e i suoi cavalieri siano ispirati a un personaggio realmente esistito negli anni oscuri e confusi che segnarono la fine dell'Impero Romano. Recenti scoperte archeologiche gettano nuova
luce
sulla sua reale identità.
Narratore
Dal film:
King Arthur
Scheda film e trama
Frasi del film
All'alba Alexander Cold fu svegliato di soprassalto da un incubo. Aveva sognato un enorme uccello nero che si schiantava contro la finestra con un fragore di vetri infranti, penetrava in casa e si portava via la mamma. Immobile osservava il gigantesco avvoltoio ghermire la madre per i vestiti con i suoi artigli gialli, volare dalla finestra rotta e perdersi in un cielo carico di densi nuvoloni. Il rumore del vento che sferzava gli alberi, la pioggia sul tetto, lampi e tuoni gli tolsero definitivamente il sonno. Accese la
luce
con la sensazione di trovarsi su una barca alla deriva e si avvinghiò alla sagoma del cagnone che gli dormiva di fianco. Sapeva che a pochi isolati da casa sua l'Oceano Pacifico mugghiava, infrangendo le sue onde furiose contro la scogliera. Rimase ad ascoltare la tempesta e a pensare all'uccello nero e alla mamma, in attesa che si placassero i rulli di tamburo che sentiva nel petto. Era ancora impigliato nelle immagini di quel brutto sogno.
Isabel Allende
Cit. da
La città delle bestie ‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
Selezioniamo il materiale più brillante e quello più buio, ignorando ciò che è fonte di vergogna, e così tessiamo il grande arazzo della nostra vita. Per mezzo della fotografia e della parola scritta cerco disperatamente di sconfiggere la fuggevolezza della mia vita, di catturare gli attimi prima che svaniscano, di rischiarare la confusione del mio passato. Ogni istante si dissolve in un soffio trasformandosi immediatamente in passato, la realtà è effimera e transitoria, pura nostalgia. Con l'aiuto di queste fotografie e di queste pagine tengo vivi i ricordi; sono il punto fermo di una verità labile, che è pur sempre verità, attestano che questi eventi hanno avuto luogo e che questi personaggi sono transitati per il mio destino. Grazie a loro posso far resuscitare mia madre, morta quando vidi la
luce
, le mie agguerrite nonne e il mio saggio nonno cinese, il mio povero padre come anche altri anelli della lunga catena della mia famiglia, tutti di sangue misto e appassionato. Scrivo per sciogliere gli antichi segreti della mia infanzia, definire la mia identità e creare la mia leggenda. Alla fine, l'unica cosa a cui possiamo attingere a piene mani è la memoria che abbiamo intessuto. Ognuno sceglie la tonalità con cui raccontare la propria storia; a me piacerebbe scegliere la chiarezza durevole di una stampa su platino, ma niente nel mio destino possiede tale luminoso requisito. Vivo tra gradazioni sfumate, velati misteri, incertezze; la tonalità con cui raccontare la mia vita si accorda meglio a quella di un ritratto in seppia...
[Explicit]
Isabel Allende
Cit. da
Ritratto in seppia
Frasi di Isabel Allende
Mi chiamo Eva, che vuol dire vita, secondo un libro che mia madre consultò per scegliermi il nome. Sono nata nell'ultima stanza di una casa buia e sono cresciuta fra mobili antichi, libri in latino e mummie, ma questo non mi ha resa malinconica, perché sono venuta al mondo con un soffio di foresta nella memoria. Mio padre, un indiano dagli occhi gialli, veniva dal luogo in cui si uniscono cento fiumi, odorava di bosco e non guardava mai direttamente il cielo, perché era cresciuto sotto la cupola degli alberi e la
luce
gli sembrava indecorosa. Consuelo, mia madre, aveva trascorso l'infanzia in una regione incantata, dove per secoli gli avventurieri hanno cercato la città di oro puro vista dai conquistatori spagnoli allorché si affacciarono sugli abissi della loro ambizione. Quel paesaggio aveva lasciato in lei una traccia che in qualche modo riuscì a trasmettermi.
Isabel Allende
Cit. da
Eva Luna ‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
Si salutarono con un abbraccio. La guida ritornò indietro con le bestie e i giovani cominciarono ad avanzare verso la linea invisibile che divideva quell'immensa catena di montagne e di vulcani. Si sentivano piccoli, soli, vulnerabili, due naviganti persi in un mare di cime e di nuvole, in un silenzio lunare; ma sentivano pure che il loro amore aveva acquistato una nuova dimensione che sarebbe stato l'unica fonte di forza nell'esilio. Nella
luce
dorata dell'alba si fermarono per guardare la loro terra un'ultima volta. - Ritorneremo? - mormorò Irene. - Ritorneremo - rispose Francisco. E, negli anni successivi, quella parola avrebbe costellato i loro destini: ritorneremo, ritorneremo...
[Explicit]
Isabel Allende
Cit. da
D'amore e ombra
Frasi di Isabel Allende
Sono Inés Suarez, suddita nella leale città di Santiago della Nuova Estremadura, Regno del Cile, anno 1580 di Nostro Signore. Della data esatta della mia nascita non sono certa ma, stando a mia madre, venni alla
luce
dopo la carestia e la terribile pestilenza che devastarono la Spagna alla morte di Filippo il Bello. Non credo fosse stata la scomparsa del re a provocare la peste, come diceva la gente vedendo passare il corteo funebre che lasciava dietro di sé per giorni, sospeso nell'aria un odore di mandorle amare, ma non si può mai dire... La regina Giovanna, ancora giovane e bella, percorse in lungo e in largo la Castiglia per oltre due anni portandosi appresso quel feretro che apriva di tanto in tanto per baciare le labbra del marito, nella speranza che resuscitasse. A dispetto degli unguenti dell'Imbalsamatore, il Bello puzzava. Quando io venni al mondo, la sventurata regina, pazza da legare, era già stata reclusa nel palazzo di Tordesillas insieme al cadavere del consorte, e ciò significa che ho sul groppone almeno una settantina di inverni e che prima di Natale mi toccherà morire.
Isabel Allende
Cit. da
Inés dell'anima mia ‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
Sentii che mi stavo immergendo in quell'acqua fresca e seppi che il viaggio attraverso il dolore finiva in un vuoto assoluto. Sciogliendomi ebbi la rivelazione che quel vuoto è pieno di tutto ciò che contiene l'universo. È nulla e tutto nello stesso tempo.
Luce
sacramentale e oscurità insondabile. Sono il vuoto, sono tutto ciò che esiste, sono in ogni foglia del bosco, in ogni goccia di rugiada, in ogni particella di cenere che l'acqua trascina via, sono Paula e sono anche me stessa, sono nulla e tutto il resto in questa vita e in altre vite, immortale.
[Explicit]
Isabel Allende
Cit. da
Paula
Frasi di Isabel Allende
Vi arriva il poeta
|
e poi torna alla
luce
con i suoi canti
|
e li disperde
|
|
Di questa poesia
|
mi resta
|
quel nulla
|
d'inesauribile segreto
Giuseppe Ungaretti
Titolo della poesia:
Il porto sepolto
Frasi di Giuseppe Ungaretti
Virtù non
luce
in disadorno ammanto.
Giacomo Leopardi
Cit. da
Ultimo canto di Saffo
Frasi di Giacomo Leopardi
Quasi tutti abbiamo paura delle forfecchie
[...]
il cui addome termina in una pinza dall'aspetto minaccioso. Stanno nascoste sotto la corteccia degli alberi, o si annidano a volte nei panni riscaldati dal sole, nelle pieghe degli ombrelli o delle sedie a sdraio. Non fanno male a nessuno: la pinza non è velenosa, anzi, non pinza affatto (è un organo che facilita l'accoppiamento); e non è vero, ma viene tenacemente insegnato da generazione a generazione, che «se uno non sta attento, gli si infilano nelle orecchie». Questa nozione è talmente radicata nella nostra memoria collettiva che è stata recepita nella denominazione binaria della bestiolina, che infatti si chiama ufficialmente Forficula auricularia; ma inglesi e tedeschi non hanno aspettato il battesimo scientifico, e da secoli la chiamano rispettivamente earwig e Ohrwurm, l'insetto o il verme dell'orecchio. Oltre alla pinza, la forfecchia ha un'altra proprietà che ci incute uno strano timore: come tutti gli animali notturni, se viene esposta alla
luce
passa bruscamente dall'immobilità alla fuga, ed il suo trasalire si ripercuote in un nostro trasalire.
Primo Levi
Cit. da
Ranocchi sulla luna e altri animali
Frasi di Primo Levi
Non minore è la meraviglia davanti al comportamento del cuculo, che alla
luce
della nostra morale umana appare dettato da un'astuzia perversa. Invece di costruire un nido, la femmina depone l'uovo nel nido di un uccello più piccolo; la coppia titolare del nido spesso (non sempre) non si accorge dell'intrusione, cova l'uovo estraneo insieme con i propri e il piccolo cuculo schiude.
[...]
Si rigira, si sforza, spinge, finché non ha fatto cadere a terra tutte le uova dei suoi fratelli putativi.
Primo Levi
Cit. da
Ranocchi sulla luna e altri animali
Frasi di Primo Levi
La somiglianza fra uno scarabeo che avanza scartando l'erba, lento e possente, e un carro armato, è tale da far subito sorgere in mente una metafora nei due sensi: l'insetto è un piccolo panzer, il panzer è un enorme insetto. E il dorso dello scarabeo è araldico: convesso o piatto, opaco o ri
luce
nte, è uno stemma nobiliare: anche se il suo aspetto non ha alcun rapporto simbolico con il «mestiere» del suo titolare, cioè col suo modo di sfuggire agli aggressori, di riprodursi e di alimentarsi.
Primo Levi
Cit. da
Ranocchi sulla luna e altri animali
Frasi di Primo Levi
Un gallo canta solo quando vede la
luce
. Mettetelo al buio e lui non canterà. Io ho visto la
luce
e sto cantando.
Muhammad Ali
Frasi di Muhammad Ali
Ero così veloce che avrei potuto alzarmi dal letto, attraversare la stanza, girare l'interruttore e tornare a letto sotto le coperte prima che la
luce
si fosse spenta.
Muhammad Ali
Frasi di Muhammad Ali
Per lungo tempo sarà soltanto notte. Due vagabondi come noi, forse in qualche angolo, si ritroveranno alla
luce
del mattino.
Devi Pathak
Dal film:
Tra la terra e il cielo
Scheda film e trama
Frasi del film
Senatore Brickman
: Stiamo rivedendo tutte le spese della nostra difesa e sono stati aperti tutti i libri dei conti in nero. Non possiamo approvare un'arma che verrà rivolta contro i nostri connazionali. Se questi "mutanti", come lei descrive, vivono già qui, allora vivono qui pacificamente!
Senatore Parker
: Non abbiamo un incidente da oltre dieci anni.
Senatore Davis
: Dopo quello che è successo a Cuba?!
Senatore Parker
: Non è mai stato confermato! Abbiamo nemici più reali nel mondo, i russi, i cinesi...
Senatore Brickman
: Parliamo di un decimo di un decimo di un decimo della nostra popolazione!
Bolivar Trask
: Permettetemi di leggervi una cosa.
Senatore Brickman
: Prego.
Bolivar Trask
: Questa è stata acquisita dai nostri amici della CIA, è una tesi di laurea scritta da un mutante all'università di Oxford. E cito: "Per l'uomo di Neanderthal il suo cugino mutante, l'Homo sapiens", che siamo noi, "era un'aberrazione. All'arrivo della specie umana mutata Homo Sapiens è seguita l'immediata estinzione del parente meno evoluto"
[Chiude il fascicolo]
Bene... Adesso siamo noi i Neanderthal.
Senatore Brickman
: Parli per se, professor Trask!
[I presenti nella sala ridono]
Bolivar Trask
: ...Sapete, quando avete mandato i nostri soldati in Vietnam senza armi adeguate per vincere la guerra avete sottovalutato il nemico. Tsk! Voi fatelo con questo nemico... E non sarà una schermaglia di confine dall'altra parte del mondo, sarà una guerra per le nostre strade, le nostre città, le nostre case! E nel momento in cui vi accorgerete che vi serve il mio programma... Sarà troppo tardi. E avrete perso due guerre nello spazio di una vita!
Senatore Brickman
: Ci dispiace professor Trask, ma il suo programma "Sentinella" non vedrà la
luce
.
Dal film:
X-Men - Giorni di un futuro passato
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli occhi dell'uom cercan morendo | Il Sole: e tutti l'ultimo sospiro | Mandano i petti alla fuggente
luce
.
Ugo Foscolo
Cit. da
Dei Sepolcri
Frasi di Ugo Foscolo
Tra il dorso del libro e i fogli del vento
|
S'apre l'antro limpido
|
Ove ribolle la schiuma
|
Quando le rocce serrano i denti
|
Sulla lingua di sabbia
|
i ranghi di bianchi fiocchi si abbattono
|
Sguardi falsi fuggono lungo la nave
|
e fino all'orizzonte
|
E cessa ogni altro movimento
|
Là come altrove si regge la volta della stella d'oro
|
Senza l'aiuto di colonne o di catene
|
Ma i giorni sono un po' più lunghi
|
Irradiati di blu come il sangue delle vene
|
Più lontano si prende un'altra direzione ancora
|
Ma sempre gli stessi ritornano
|
Verso la singolare collina
|
Dove il sentiero serpeggia salendo
|
Fino alla roccia sanguinante su cui la
luce
perisce
|
Nei mattatoi del ponente
Pierre Reverdy
Titolo della poesia:
Bell'Occidente
Frasi di Pierre Reverdy
Tirati su carcassa e cammina
|
Niente di nuovo sotto il sole giallo
|
L'ultimo degli ultimi luigi d'oro
|
La
luce
che si stacca
|
Sotto le pellicole del tempo
|
La serratura del cuore che scoppia
|
Un filo di seta
|
Un filo di piombo
|
Un filo di sangue
|
Dopo queste ondate si silenzio
|
Questi segni d'amore dal crine nero
|
Il cielo più levigato del tuo occhio
|
Il collo torto d'orgoglio
|
La mia vita dietro le quinte
|
Da cui vedo ondeggiare le messi della morte
|
Tutte queste mani avide che plasmano gomitoli di fumo
|
Più pesanti dei pilastri dell'universo
|
Teste vuote
|
Cuori nudi
|
Mani profumate
|
Tentacoli di scimmie che prendono di mira le nuvole
|
Nelle rughe di queste smorfie
|
Una linea dritta si tende
|
Un nervo si torce
|
Il mare sazio
|
L'amore
|
L'amaro sorriso della morte
Pierre Reverdy
Titolo della poesia:
Carne viva
Frasi di Pierre Reverdy
Tornerà sempre l' ironia serena
|
del sortilegio sulle tue corolle,
|
fiore disfatto.
|
E tu che voli e piangi
|
stridendo coi tuoi grandi occhi oscuri,
|
o caprimulgo dalle piume molli,
|
il buio sempre ingoierà la notte
|
delle farfalle nere, le
luce
nti
|
blatte in cui l' uomo misero rattrae
|
le mani e gli occhi a rispettarle,
|
umane della pietà per sé.
|
Per la scala degli inferi discende
|
il consenso perenne, l' ordinata
|
congrega delle vittime plaudenti.
|
|
O misura dell' uomo in sé dipinto
|
costretto oltre la morte, mummia salva
|
a schermo delle mani,
|
a non aver più limiti, distratta
|
è la forza latente, il bruco insonne
|
della materia che ci traccia e insegue.
|
Un fenomeno oscuro il divenire
|
l' enfasi sorda che alle sue parole
|
non crede più, ma giura. Ancora scende
|
questa scala degli inferi e l' informe
|
che chiede un senso smania di figure.
Alfonso Gatto
Titolo della poesia:
Il Caprimulgo
Frasi di Alfonso Gatto
Come assidua di nulla al nulla assorta
|
la
luce
della polvere! La porta
|
al verde oscilla, l' improvvisa vampa
|
del soffio è breve.
|
|
Fissa il gufo
|
l' invidia della vita,
|
l' immemore che beve
|
nella pergola azzurra del suo tufo
|
ed al sereno della morte invita.
Alfonso Gatto
Titolo della poesia:
Osteria Flegrea
Frasi di Alfonso Gatto
Questa verde serata ancora nuova
|
e la luna che sfiora calma il giorno
|
oltre la
luce
aperto con le rondini
|
daranno pace e fiume alla campagna
|
ed agli esuli morti un altro amore;
|
ci rimpiange monotono quel grido
|
brullo che spinge già l' inverno, è solo
|
l' uomo che porta la città lontano.
|
|
e nei treni che spuntano, e nell' ora
|
fonda che annotta, sperano le donne
|
ai freddi affissi d' un teatro, cuore
|
logoro nome che patimmo un giorno.
Alfonso Gatto
Titolo della poesia:
Canto alle rondini
Frasi di Alfonso Gatto
La bianca
luce
pareva circonfonderla d'una nebbia d'argento; l'ombra umida dei passi brillava sulle lastre; stelle palpitavano in fondo all'acqua. il serpente la stringeva contro di lei le nere spire tigrate di placche d'oro. Sotto quel peso eccessivo Salambò ansimava, le reni le si piegavano, si sentiva mancare, mentre lui con l'estremità della coda le batteva piano piano la coscia. Poi, al cessare della musica, ricadde giù.
Gustave Flaubert
Cit. da
Salambò
Frasi di Gustave Flaubert
(Rodolphe).."Eh, non sapete che ci sono anime in perenne tormento? Aspirano via via al sogno e all'azione, alle passioni più pure, ai godimenti più furibondi, e così sprofondano in ogni sorta di fantasie, di follie."
Allora (Emma) lei lo guardò come si contempla un viaggiatore che abbia visto paesi straordinari. Riprese : "Non abbiamo nemmeno questa distrazione, noi, povere donne."
"Triste distrazione se non vi si trova la felicità."
"Ma è mai possibile trovarla?" lei domandò.
"Sì, prima o poi è possibile."
"Prima o poi è possibile- ripeté Rodolphe,- prima o poi, all'improvviso e quando ormai si disperava. Allora orizzonti si schiudono e pare che una voce gridi :"Eccola". Si è spinti a confidarle la nostra vita a quella certa persona, a darle tutto, a sacrificarle tutto. Non c'è bisogno di alcuna spiegazione, ci s'intende. Ci si era già confusamente visti nei sogni ‐ e la guardava. ‐ Eccolo insomma quel tesoro tanto a lungo cercato, eccolo a portata di mano, rifulgente, scintillante. Pure si dubita ancora, non si ha il coraggio di credere, si è abbagliati, al pari di chi esce dalle tenebre alla
luce
."
Gustave Flaubert
Cit. da
Madame Bovary
Frasi di Gustave Flaubert
Vent'anni fa, Leopold Mapple era il giovane scienziato più brillante del nostro corso per studenti superdotati all'Istituto di Scienze di Londra. Era un ragazzone di cento chili, roseo e ben vestito. Lo si sarebbe potuto prendere per un ricco rampollo nullafacente: invece era lo scienziato più importante nella ricerca sulla fisica subatomica. Ma era anche il più inveterato gaudente, mangione, bevitore, tabagista, donnaiolo e cultore di ogni altra cosa dai più chiamata vizio. Spesso veniva richiamato dal nostro rettore, gran
luce
rtolone calvinista, ad un atteggiamento più morale, ma Apple gli rispondeva sempre: "Sono uno scienziato e ho studiato con attenzione il mondo: e dico mai, nelle mie osservazioni, né col microscopio, né con con la camera a bolle, né con le analisi chimiche, né coi raggi X ho mai visto apparirmi una cosa chiamata 'morale'. Era infatti Leopold Mapple, l'uomo più radicalmente ateo, più rigidamente materialista, più lontano da qualsiasi sbavatura filosofica o mistica, che io avessi conosciuto.
Stefano Benni
Cit. da
Terra!
Frasi di Stefano Benni
[Riferito a Billie Holiday]
E quando tornerete a casa dite | Ho sentito cantare un angelo | Con le ali di marmo e raso | Puzzava di whisky era negra puttana e malata | Dite il mio nome a tutti, non mi dimenticate | Sono la regina di un reame di stracci | Sono la voce del sole sui campi di cotone | Sono la voce nera piena di
luce
| Sono la lady che canta il blues | Ah, dimenticavo... e mi chiamo Billie | Billie Holiday
[da Lady sings the blues, Stefanobenni.it]
Stefano Benni
Frasi di Stefano Benni
Lucio
Luce
rtola festeggiò il suo settantesimo compleanno svegliandosi.
Stefano Benni
Cit. da
Comici Spaventati Guerrieri ‐ Incipit
Frasi di Stefano Benni
E davvero l'autunno che ritorna
|
e si inizia a cantare
|
Ma nessuno
|
ci tiene
|
più di me
|
io sarò l'ultimo
|
Ma non è così triste
|
come avevano detto
|
questa stagione pallida
|
Un po' più di malinconia
|
Per darvi ragione
|
|
Il fumo interroga
|
Sarà lui oppure tu
|
a tesserne l'elogio
|
prima che arrivi il freddo
|
E aspetto
|
L'ultima
luce
|
che sale nella notte
|
Ma la terra discende
|
E non tutto è finito
|
Un'ala la sostiene
|
Per tutto questo tempo
|
In fin dei conti io verrò con te
|
A chiudere la porta
|
Se tira troppo vento
Pierre Reverdy
Titolo della poesia:
Colui che attende
Frasi di Pierre Reverdy
Le panchine sono come strette
|
Dalle dorate catene del muro
|
Son prigioniere dei giardini dove
|
Si cela il sole
|
Accanto alla foresta vergine
|
Accanto alla prateria immobile
|
Al ponte che ruota fino al perpendicolo
|
Nell'esatto angolo retto
|
La scatola di nuvole si rompe
|
E tutti insieme bianchi uccelli s'alzano
|
Verde tappeto, più che l'acqua verde
|
E più dolce dell'erba, e più amaro
|
Alla bocca, e più diletto all'occhio
|
Gli alberi si bagnano in ginocchio
|
Serena è l'aria, e carica di sonno
|
Cade la
luce
|
Perde il giorno i suoi petali
|
Più su, di colpo è l'improvvisa notte
|
Sguardi accorti, ammiccare delle stelle
|
Segni
|
Al di sopra dei tetti
Pierre Reverdy
Titolo della poesia:
La parte azzurra del cielo
Frasi di Pierre Reverdy
Ci sono autori che scrivono con
luce
, altri con sangue, con lava, con fuoco, con terra, con fango, con polvere di diamante ed infine quelli che scrivono con inchiostro. Sventurati, con inchiostro, semplicemente.
Pierre Reverdy
Frasi di Pierre Reverdy
[Riferito a Lev Tolstoj sul letto di morte]
In un angolo non giaceva una montagna, ma un vecchietto raggrinzito, uno di quei vecchi creati da Tolstoj, da lui descritti e fatti conoscere a decine nelle sue pagine. Tutt'intorno crescevano giovani abeti. Il sole al tramonto segnava la camera con quattro fasci di
luce
obliqui.
Boris Pasternak
Cit. da
Alcune posizioni
Frasi di Boris Pasternak
Si accorsero allora che solo la vita simile alla vita di chi ci circonda, la vita che si immerge nella vita senza lasciar segno, è vera vita, che la felicità isolata non è felicità.
[...]
Era questo che amareggiava più di ogni cosa.
- Cosa posso dirvi - rispose Jura. Si mosse irrequieto sulla seggiola, si alzò, fece alcuni passi e sedette di nuovo. - Prima di tutto, domani vi sentirete meglio, ci sono i sintomi, son pronto a farmi tagliare la testa. E poi: la morte, la coscienza, la fede nella resurrezione... Volete sapere la mia opinione di naturalista? Non sarebbe meglio un'altra volta? No? Subito? Bene, come volete. Solo che è una cosa difficile, così, di punto in bianco -.....
- La resurrezione. Nella forma più volgare in cui se ne parla, a consolazione dei deboli, mi è estranea. E anche le parole di Cristo sui vivi e sui morti io le ho sempre intese in un altro modo. Dove mettereste questi immensi eserciti arruolati in tutti i millenni? Non basterebbe l'universo, le divinità, il bene e il raziocinio dovrebbero cedere il posto. In quell'avida calca animalesca sarebbero schiacciati.
- Ma, nel tempo, sempre la medesima vita, incommensurabilmente identica, riempie l'universo, a ogni ora si rinnova di innumerevoli combinazioni e trasformazioni. Ecco, voi vi preoccupate se risorgerete o meno, mentre siete già risorta, senza accorgervene, quando siete nata.
- Sentirete dolore? Sente forse il tessuto la propria dissoluzione? Cioè, in altre parole, che sarà della vostra coscienza? Ma che cos'è la coscienza? Vediamo. Desiderare coscientemente di dormire è insonnia garantita, tentare coscientemente di avvertire il lavorio del propria digestione è esattamente perturbare la sua innervazione. La coscienza è un veleno, un mezzo di autoavvelenamento per il soggetto che la applica a se stesso. La coscienza è
luce
, proiettata al di fuori e che illumina la strada a noi, perché non si inciampi. La coscienza sono i fari accesi davanti ad una locomotiva che corre. Rivolgete la loro
luce
all'interno e succederà una catastrofe.
- Dunque, che sarà della vostra coscienza? Della vostra. La vostra. Ma voi cosa siete? Qui sta il punto. Guardiamo meglio. In che modo avete memoria di voi stessa, di quale parte del vostro organismo siete cosciente? Dei vostri reni, del fegato, dei vasi sanguigni? No, per quanto ricordiate, di voi vi siete sempre accorta di una estrinsecazione, in un atto, nelle opere delle vostre mani, in famiglia, fra gli altri. E, ora, state bene attenta. L'uomo negli altri uomini, ecco che cos'è l'anima dell'uomo. Ecco che cosa siete voi, ecco di che cosa ha respirato, si è nutrita, di che cosa si è abbeverata per tutta la vita la vostra coscienza. Della vostra anima, della vostra immortalità, della vostra vita negli altri. E allora? Negli altri siete vissuta, negli altri resterete. Che differenza fa per voi se poi ciò si chiamerà memoria? Sarete ancora voi, entrata a far parte del futuro.
- Un ultima cosa. Non c'è nulla di cui preoccuparsi. La morte non esiste. La morte non riguarda noi. Ecco, voi avete parlato di talento, questa è un'altra cosa, una cosa nostra, scoperta da noi. E il talento, nella sua nozione più alta e più lata, è il dono della vita.
- Non vi sarà morte, dice Giovanni Evangelista: guardate come è semplice la sua argomentazione. Non vi sarà morte, perché il passato è ormai trascorso. Quasi come dire: non vi sarà morte, perché questo è già stato visto, è vecchio e ha stancato, e ora occorre qualcosa di nuovo e il nuovo è la vita eterna.
Parlando, Jura passeggiava per la stanza. - Dormite, - disse accostandosi al letto e ponendo le mani sulla testa dell'inferma. Passò qualche minuto e Anna Ivànova cominciò ad assopirsi.
Silenziosamente Jura uscì dalla camera e disse alla Egòrovna di richiamare l'infermiera. «Che diavolo,- pensò,- sto diventando una specie di ciarlatano. Mi metto pure a fare scongiuri, a curare la gente imponendo le mani».
Boris Pasternak
Cit. da
Il dottor Zivago
Frasi di Boris Pasternak
[Parlando dei giovani ricercatori premiati dalla sua fondazione]
Durante la cerimonia di consegna li vedo, li ascolto, hanno negli occhi una
luce
che non può che emozionare. Mi si perdonerà la retorica ma in loro vedo me quando, più di cinquant'anni fa, partii per Londra con una borsa di studio che mi permise di conoscere le fondamenta della ricerca oncologica e fare incontri che mi cambiarono la vita, fra gli altri quello con Watson e Crick, gli scopritori della doppia elica del Dna.
[Aprile 2016]
Umberto Veronesi
Frasi di Umberto Veronesi
Avanzando verso la cima della montagna, studio le sagome rigide dei vostri edifici che domani crolleranno e stramazzeranno tra nubi di fumo. Studio i vostri programmi di pace che si concluderanno in una grandine di pallottole. Studio le vostre
luce
nti vetrine piene zeppe d'invenzioni di cui domani non sapremo che farcene. Studio le vostre facce consunte intaccate dal lavoro, i vostri piedi piatti, i vostri stomaci collassati. Vi studio individualmente e presi nello sciame ‐ e come puzzate, tutti quanti! Puzzate come Dio e il suo amore pietoso e la sua saggezza. Dio il divoratore di uomini! Dio lo squalo che guizza con i suoi parassiti!
Henry Miller
Cit. da
Primavera nera
Frasi di Henry Miller
Nel fulcro di questa ruota che dardeggia
luce
sugli spazi deserti, Blake e Nietzsche regnano come sfavillanti stelle doppie; il loro messaggio è ancora così nuovo che pensiamo ad essi in termini di pazzia. Nietzsche ricombina tutti i valori esistenti; Blake plasma una nuova cosmogonia. Per molti aspetti Rimbaud è vicino a entrambi.
Henry Miller
Cit. da
Il tempo degli assassini
Frasi di Henry Miller
Rimasto solo, mosse qualche passo verso la sommità del cimitero e vide Parigi tortuosamente adagiata lungo le due rive della Senna, dove cominciava a brillare qualche
luce
,
[...]
Gettò su quell'arnia ronzante uno sguardo che pareva volesse succhiarne il miele in anticipo, e pronunciò queste solenni parole:"A noi due, ora!". E, come primo atto della sfida che egli lanciava alla società, Ratignac si recò a pranzo dalla signora di Nucingen.
[Explicit]
Honoré de Balzac
Cit. da
Papà Goriot
Frasi di Honoré de Balzac
Tra i diciotto commensali si trovava, come nei collegi, come dappertutto, una povera creatura abbandonata, una vittima su cui fioccavano gli scherzi. Al principio del secondo anno, questa figura divenne per Eugenio de Rastignac la più saliente fra tutte quelle in mezzo a cui era condannato a vivere ancora per due anni. Questo Patirai era l'antico vermicellaio, papà Goriot, sul quale un pittore, lo storico, avrebbe fatto cadere tutta la
luce
del quadro.
Honoré de Balzac
Cit. da
Papà Goriot
Frasi di Honoré de Balzac
A SOFKA.
Non avete mai notato, signorina, che mettendo due visi in adorazione da parte e parte d'una bella santa, i pittori o gli scultori medioevali non hanno mai trascurato di dar loro una somiglianza filiale? Vedendo il vostro nome tra quelli che mi sono cari, e sotto l'egida dei quali metto i miei libri, ricordatevi di quella dolce rassomiglianza e troverete, qui, più che un omaggio, l'espressione dell'affetto fraterno che nutre per voi.
il vostro servitore
Di Balzac.
Le anime sentono tante volte il fiorire d'un'ora deliziosa proprio nel momento in cui non è ancor notte e il giorno non è più; la
luce
crepuscolare illumina, allora, con le sue sfumature e i suoi bizzarri riflessi tutti gli oggetti, e ridesta un sogno che si sposa vagamente ai giochi d'ombra e di
luce
. Il silenzio che regna quasi sempre in quei momenti, li fa tanto cari agli artisti, che si raccolgono, si mettono a qualche passo dalle loro opere lasciate incompiute e le giudicano e s'inebriano del soggetto, il cui senso intimo spicca allora agli occhi del genio. Chi non è rimasto pensieroso accanto a un amico in quegli istanti di sogno e di poesia difficilmente ne comprenderà le indicibili bellezze.
Honoré de Balzac
Cit. da
La borsa ‐ Incipit
Frasi di Honoré de Balzac
Nel 1829, in una bella mattina di primavera, un uomo di una cinquantina d'anni seguiva a cavallo un sentiero di montagna che conduce a un grosso borgo vicino alla Grande Certosa, e capoluogo d'un cantone popoloso circoscritto da una lunga valle. Un torrente dal letto sassoso e spesso a secco, ma in quel momento gonfio per le nevi disciolte, bagna la valle chiusa tra due montagne parallele dominate da tutte la parti dai picchi della Savoia e da quelli del Delfinato. Benché i paesaggi compresi tra la catena delle due Moriane abbiano un'aria di famiglia, il cantone attraversato dal forestiero presenta movimenti di terreno ed effetti di
luce
che invano si cercherebbero altrove.
Honoré de Balzac
Cit. da
Il medico di campagna ‐ Incipit
Frasi di Honoré de Balzac
Se la
luce
è il primo amore della vita, l'amore non è forse la
luce
del cuore?
Honoré de Balzac
Cit. da
Eugenia Grandet
Frasi di Honoré de Balzac
Con casto cuore, con occhi
|
puri,
|
ti celebro, bellezza,
|
trattenendo il sangue
|
perché sorga e segua
|
la linea, il tuo contorno,
|
perché
|
tu entri nella mia ode
|
come in terra di boschi o in schiuma:
|
in aroma terrestre
|
o in musica marina.
|
|
Bella nuda,
|
uguali i tuoi piedi arcuati
|
per un antico colpo
|
di vento e del suono
|
che tu origliasti,
|
chiocciole minime
|
dello splendido mare americano.
|
Uguali sono i tuoi petti
|
di parallela pienezza, ripieni
|
delle
luce
della vita,
|
uguali
|
volano
|
le tue palpebre di frumento
|
che scoprono
|
e nascondono
|
due paesi profondi nei tuoi occhi.
|
|
La linea che la tua schiena
|
ha diviso
|
in pallide regioni
|
si perde e sorge
|
in due limpide metà
|
di mela
|
e continua
|
separando
|
la tua bellezza
|
in due colonne
|
di oro bruciato, di alabastro fino,
|
a perdersi nei tuoi piedi come in due uve,
|
da dove nuovamente arde e si eleva
|
l'albero doppio della tua simmetria,
|
fuoco florido, candelabro aperto,
|
turgida frutta alzata
|
sopra il patto del mare e della terra.
|
|
Il tuo corpo, in quale materia,
|
agata, quarzo, frumento,
|
si plasmò, crebbe
|
come del pane si alza
|
la temperatura,
|
e segnalò colline
|
argentate,
|
valli di un solo petalo, dolcezze
|
di profondo velluto,
|
fino a rimanere cagliata
|
la fine e ferma forma femminile?
|
|
Non soltanto è
luce
che cade
|
sopra il mondo
|
quella che allunga sul tuo corpo
|
la sua neve soffocata,
|
finché si stacca
|
da te la chiarezza come se fosse
|
incendiata da dentro.
|
|
Sotto la tua pelle vive la luna.
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Ode alla bella nuda
Frasi di Pablo Neruda
Al ritorno ci siamo fermati ad Alcamo. È singolare la maniera in cui il sole disfa la pietra avvolgendola fino al nucleo nella vampa aurata. I contorni si sbriciolano e questo agglomerato solare si fonde nella lontananza con lo scenario di monti e di rocce su cui si è innalzato. Dapprincipio la patina del tempo fa invecchiare le cose, ma poi sopprime le tracce della storia e restituisce le opere alla natura. Queste diventano allora «edifici», nel senso in cui con questa parola alludiamo anche alle tane e ai nidi, come nel caso delle api, delle formiche e delle
luce
rtole. Nel vederli siamo colti da una specie di torpore; presagiamo che qui anche la vita ha smarrito la sua dimensione storica e pulsa in guisa più istintiva ed elementare. Questa sensazione si avverte in Sicilia in modo speciale.
Ernst Jünger
Cit. da
Viaggi in Sicilia
Frasi di Ernst Jünger
In una città che si approssima a quella eterna, l'opera d'arte dovrebbe diventare sacra e il sacro mutarsi in arte. Ciò non è però conseguibile nel tempo; si può giungere solo a una conciliazione, mai a un risultato durante lo scontro delle immagini. Nella città eterna non esistono templi, poiché l'arte è giunta alla bellezza non soggetta al tempo, scopo a cui, peraltro, mira tanto instancabilmente quanto invano. Dobbiamo appagarci di quello che ci viene offerto, al pari della vecchietta che venera un osso come una reliquia.
Perlomeno l'atemporalità non ci è estranea. Procediamo da essa e verso di essa andiamo. L'atemporalità ci accompagna durante il viaggio come l'unico bagaglio che non può essere smarrito. Essa getta le sue ombre su di noi quando soffriamo e ci dona la vita quando la sua
luce
ci sfiora.
Ernst Jünger
Cit. da
Prognosi
Frasi di Ernst Jünger
L'atteggiamento di preghiera è originario e naturale, non soltanto negli uomini, ma anche in animali e piante; potremmo cercarlo anche nella materia ‐ nei suoi tessuti, nelle sue vibrazioni. Perché il cerchio si chiude ritornando al suo inizio, perché una superficie irradiata tende a dilatarsi? Forse vuole godere del sole più intensamente, come la
luce
rtola che si appiattisce. Esistono piante che celebrano culti solari, altre culti lunari.
Ernst Jünger
Cit. da
Due volte la cometa
Frasi di Ernst Jünger
Mi appassiona da tempo il problema del trapasso: un calice di terracotta è trasformato in oro, e poi in
luce
. Solo una domanda, in tale questione, mi preoccupa: se questo innalzamento sia ancora percepito dalla conoscenza, se penetri ancora nella coscienza. Ciò dovrebbe avvenire per metà nel tempo, per metà fuori dal tempo. Il sole è tramontato, ma i suoi riflessi splendono ancora. Meditazioni che s'impongono in un'epoca in cui la morte può giungere a volo radente, più veloce di quanto mai sia stato in alti tempi.
Ernst Jünger
Cit. da
Due volte la cometa
Frasi di Ernst Jünger
La cecità aumenta con l'illuminazione; l'uomo si muove in un giardino labirintico di
luce
. Egli non sa più che cosa siano le leggi delle tenebre.
Ernst Jünger
Cit. da
Il Sogno dell'anarca. Incontri con Ernst Jünger
Frasi di Ernst Jünger
Tutti noi ci stiamo godendo le ore di sole, come fanno qui le
luce
rtole in ossequio all'ammonimento che decora una meridiana provenzale:
Gai lesert, bèou toun soulèu; | l'ouro passo que trop lèu, | e deman ploura belèu.
(Gaia
luce
rtola, bevi il tuo sole; | rapida passa l'ora, come suole, | forse domani piove, e te ne duole.)
È molto meglio contemplare i fiori; non ci tradiscono mai. Il loro progetto architettonico è senza errori.
[da Una mattina ad Antibes]
Ernst Jünger
Cit. da
Il contemplatore solitario
Frasi di Ernst Jünger
[Lo scarabeo spagnolo come uno sposo o un ospite nell'ora della festa nuziale]
Esso lustra la sua armatura e agita le antenne leggiadre, poi distende le ali e si libra nella
luce
. Nel profondo della terra era cieco, ora gli occhi lo fanno veggente; viveva da verme senza piedi, ora vola con le ali. Era un sognatore solitario in una camera buia; ora sciama e tripudia con legioni di suoi simili, a festa. La terra vive; dappertutto i dormienti erompono dalla polvere.
[da Lo scarabeo spagnolo]
Ernst Jünger
Cit. da
Il contemplatore solitario
Frasi di Ernst Jünger
Il vero progresso della storia è il fatto che all'uomo non sono sufficienti teorie capaci d'illuminare con
luce
propria il mondo dei fenomeni. Non gli offrono vie d'uscita. Di tempo in tempo, perciò, egli ha bisogno della «nuova
luce
» che è sempre la stessa anche se appare diversa. Soltanto al suo chiarore la speranza trova il proprio fondamento.
[da Lo scarabeo spagnolo]
Ernst Jünger
Cit. da
Il contemplatore solitario
Frasi di Ernst Jünger
Dove Zeus non troneggia più, corona, scettro e confini perdono ogni senso; gli eroi si congedano con Ares, col grande Pan muore la natura. Dove la stessa Afrodite impallidisce, si giunge a promiscuità indiscriminate.
Il potere di Dioniso è comprovato dal fatto che lui solo resiste. È il signore della festa nei palazzi e tra le masse, è di casa trai i principi e tra i mendicanti. La sua
luce
incanta l'effimera che ne è incenerita.
Ernst Jünger
Cit. da
Il problema di Aladino
Frasi di Ernst Jünger
L'innamorato chiede in modo diverso dal curioso. Lo toccano ancora la
luce
e le ombre della caccia cosmica. E ancora gli si avvicina la grande cacciatrice, la dea Luna, mentre Atteone, per la sua febbrile curiosità, viene sbranato dai suoi propri cani.
[...]
Meraviglioso in questo grande mito è il modo in cui Chirone, precettore di Atteone, calma i cani. Crea un'immagine del loro padrone, e i cani le si riuniscono attorno, rappacificati.
Faceva parte dei compiti dell'artista, dell'uomo di cultura, dell'iniziato, in tempi in cui i cani hanno perduto il loro padrone. L'opera d'arte non agisce solo come indicazione del destino in direzione del futuro ‐ essa interpreta, risarcisce e rappacifica anche il passato.
[da Psiconauti]
Ernst Jünger
Cit. da
Avvicinamenti
Frasi di Ernst Jünger
Gli errori fanno parte della vita, così come le ombre fanno parte della
luce
.
[da Tempo misurabile e tempo del destino. Riflessioni di un non astrologo sull'astrologia]
Ernst Jünger
Cit. da
Al muro del tempo
Frasi di Ernst Jünger
Come la
luce
si rende visibile solo nel buio, allo stesso modo la libertà del volere risalta rispetto a un altro elemento che le si oppone e la delimita. Senza questo Altro che le impone di forza un limite, la padronanza di sé diverrebbe addirittura grottesca, assurda, infame.
Ernst Jünger
Cit. da
Lo Stato mondiale. Organismo e organizzazione
Frasi di Ernst Jünger
L'insegnante può tramettere la conoscenza dei fenomeni, non già la realtà che sta dietro di essi. Tale realtà è incomunicabile, a meno che l'allievo non vi partecipi direttamente. In caso diverso, egli sarà bensì capace di apprendere e riprodurre la tecnica, ma non la sua libera creatività, il suo ethos. Per questo, quando vuol raggiungere o superare il maestro, su di lui incombe minacciosa la sorte di Icaro che si impadronì delle ali di Dedalo. La
luce
mortale lo brucerà.
Anche quando le creazioni appaiono rigorosamente razionali, sono cristallizzazioni di uno stato creativo nel senso più profondo. Dedalo inventò le ali non perché fosse pensatore ma perché era un artista. La tecnica fa parte di quei grandi sogni che come sorgenti sgorgano dalle profondità e poi vi si immergono.
[da Il nodo di Gordio]
Ernst Jünger
Cit. da
Il nodo di Gordio
Frasi di Ernst Jünger
L'Asia è la culla dei popoli, è la madre dell'umanità, sia di quella precedente il diluvio sia di quella successiva. Su ciò concordano i documenti primitivi. È anche il luogo della rinascita nel senso più profondo: è da questo continente che provengono gli Dei. L'Occidente cercherà di continuo di includere l'Asia nel cerchio di
luce
della propria storia. Ma ogni volta si troverà di fronte ad un'altra
luce
che, risplendendo in avanti e al di là della storia, sola consente l'esistenza di un tempo misurabile.
[da Il nodo di Gordio]
Ernst Jünger
Cit. da
Il nodo di Gordio
Frasi di Ernst Jünger
Una nuova coscienza del tempo e dello spazio risplende in quel colpo di spada: getta una chiara
luce
sull'evento su cui imprime il suo conio e lo trasforma in storia. Porta con sé anche la scienza, anzi un inizio di Aufklärung, l'acutezza del dubbio che disarma il mondo antico e lo riduce in pezzi. Lo spirito libero penetra nell'immobilità, spalanca il tempo antico e venerando come un cofano dal quale estrae tesori.
[da Il nodo di Gordio]
Ernst Jünger
Cit. da
Il nodo di Gordio
Frasi di Ernst Jünger
L'orologio meccanico non è né un orologio tellurico, né un orologio cosmico. È una terza cosa, una creazione dell'intelletto che non indica né il tempo astronomico né il tempo terreno. Quello che ci viene dispensato è tempo astratto, tempo intellettuale. Non è un tempo che ci venga offerto in dono, come la
luce
del sole o gli elementi naturali, ma un tempo che l'uomo elargisce a sé stesso e di cui dispone. Ciò comporta una perdita ma anche un guadagno. E, insieme, suscita nell'uomo il suo dubbio più radicale, se cioè egli dimori in una prigione o in un palazzo.
Ernst Jünger
Cit. da
Il libro dell'orologio a polvere
Frasi di Ernst Jünger
Tutti gli altri esseri viventi, e perfino la materia inanimata, si orientano in base all'orologio cosmico. Non dobbiamo però dimenticare che esso indica il tempo in virtù della rotazione del quadrante. La terra trasforma in misura del tempo ciò che, se noi ce ne staccassimo altro non sarebbe che spazio e rifrazione inalterabile,
luce
mortale. Come un grande mulino cosmico essa macina per noi la ricchezza dell'universo.
Ernst Jünger
Cit. da
Il libro dell'orologio a polvere
Frasi di Ernst Jünger
«Un'idea appartiene al mondo intero, un'immagine a te solo». questo motto, indirizzato da Jules Renard contro Barrès, si può leggere nei due sensi. Si considerino invece le immagini di Rivarol e il fatto che la loro fonte è sgorgata dfalla
luce
. Esse non sono immerse nel mondo sotterraneo. Sono precise, univoche, colgono nel segno. Non sorgono, come in Eraclito, da oscure fontane. Per quanto attiene alla vena profonda del linguaggio, Rivarol non può essere perciò evocato accanto ai suoi contemporanei tedeschi come Herder e Hamann. Non di rado, sono i medesimi gli oggetti cui Hamann e Rivarol dedicano un aforisma. Ma «le verità sono metalli che crescono sottoterra» ‐ questo Rivarol non avrebbe potuto dirlo. Gli manca la forza cieca, spermatica. Tutto ciò è eracliteo, e corrisponde al detto: «vale l'armonia invisibile». Qui si arriva ai profeti.
[da La vita e l'opera di Rivarol]
Ernst Jünger
Cit. da
Rivarol. Massime di un conservatore
Frasi di Ernst Jünger
Nell'occhio i corpuscoli della
luce
si sposano con i recettori più sottili ‐ qui svanisce la differenza tra mondo animato e inanimato, come tra perla e madreperla. L'opera d'arte attesta la trasformazione; diviene un testo runico, l'arabesco che orna il muro del tempo.
[da Del Tipo]
Ernst Jünger
Cit. da
Tipo Nome Forma
Frasi di Ernst Jünger
«La terra sarà maledetta per colpa tua; tu ne mangerai il frutto con affanno tutti i giorni della tua vita» Genesi, 3-1.
Questo passo corrisponde a quello di Esiodo, nel quale si afferma che gli dèi hanno reso affannoso agli uomini procurarsi il cibo, mentre prima bastava il lavoro di una sola giornata per un anno intero.
La vera abbondanza, la copiosità paradisiaca, sta al di fuori del tempo. Là si trova anche la terra delle grandi, immediate creazioni, come le descrive il mito e le illustra la Genesi. E là non esiste la morte. Nell'amplesso d'amore è rimasta in noi una scintilla della grande
luce
di tale mondo creativo: voliamo, come scagliati da una balestra, al di là del tempo.
[da Nota di diario del 15 dicembre 1944, Kirchhorst]
Ernst Jünger
Cit. da
Irradiazioni. Diario 1941-1945
Frasi di Ernst Jünger
Nel grande studio, davanti al ciclo di ninfee bianche al quale Monet cominciò a lavorare, giunto ormai al suo settantacinquesimo anno. Qui si può mirabilmente osservare il ritmo creatore di cristallizzazione e soluzione, con potenti avvicinamenti al nulla azzurro, alla azzurra viscosità di Rimbaud. Su una delle grandi tavole è realizzato, al margine del puro tessuto della
luce
, come un nodo di raggi materiali, un fascio di ninfee azzurre. Un altro quadro rappresenta soltanto un cielo con nubi: queste si rispecchiano nell'acqua in una maniera che dà le vertigini. L'occhio intuisce la temerarietà, e anche la grandiosa conquista ottica della sublime soluzione, e i suoi affanni ta correnti di
luce
fluente. L'ultimo quadro è stato lacerato a colpi di coltello.
[da Nota di diario del 16 luglio 1944, Parigi]
Ernst Jünger
Cit. da
Irradiazioni. Diario 1941-1945
Frasi di Ernst Jünger
Esiste una sola specie di amore, al di là dello spazio e del tempo; tutti gli incontri sulla terra sono immagini, sono colori dell'unica e indivisibile
luce
. L'amore inteso in senso generale, l'amore nel turbine della temporalità è terreno, è nettunico; l'oceano è la culla dalla quale si erge Afrodite. Dai suoi abissi sgorga ciò che nell'amore è onda e ritmo, tensione e mescolanza, ciò che è meraviglioso e temibile. Sulla riva del mare e sugli scogli noi percepiamo la sua anonima canzone fatale, le profonde voci delle sirene che, emergendo e tuffandosi, ci attirano per perderci nel loro mare. L'attrazione è irresistibile.
[da Nel Palazzo]
Ernst Jünger
Cit. da
Heliopolis
Frasi di Ernst Jünger
La campagna si distendeva di nuovo tranquilla e morta, solo le bianche ombrelle della cicuta tremolavano di
luce
. Lo aveva colpito? Non lo sapeva. Ma la questione non era se adesso, dall'altra parte, quell'uomo tingesse di rosso il fango sul suolo della trincea oppure no. Ciò che pareva sorprendente era il fatto che lui, Sturm, freddo, lucido ed estremamente cosciente, aveva appena cercato di uccidere un altro. E continuava a chiedersi con insistenza: era ancora lo stesso di un anno fa? L'uomo che ancora di recente stava scrivendo una tesi di dottorato su «La riproduzione dell'ameba proteus per sezione artificiale?» Si poteva pensare un contrasto più grande di quello tra un uomo che si sprofonda amorosamente negli stati in cui la vita, ancora allo stato fluido, si raccoglie in minuscoli nuclei, e uno che a sangue freddo, spara sulla creatura più sviluppata?
Ernst Jünger
Cit. da
Il tenente Sturm
Frasi di Ernst Jünger
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Questa pagina è stata utile? Speriamo di sì.
Scrivi un commento. La tua opinione è importante!
LE PIÙ BELLE le inviamo via e-mail
E-mail
OK