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Indice degli autori
Aforismi Luna - parte 2
Frasi trovate
:
874
Sapete, il nonno aspettava sempre con impazienza la sera. Lui amava la
luna
, diceva che purifica il cuore e la mente, e la sera veniva spesso a guardarla in giardino.
Kane
Dal film:
Rapsodia in agosto
Scheda film e trama
Frasi del film
La
luna
è un occhio gentile.
Kane
Dal film:
Rapsodia in agosto
Scheda film e trama
Frasi del film
Detective dell'hotel
: Eravate mai stati a Parigi insieme?
Richard Walker
: Sì, in
luna
di miele.
Detective
: Può aver conosciuto qualcuno al quale ha continuato a pensare.
Richard
: Dal 15 giugno 1968?
Dal film:
Frantic
Scheda film e trama
Frasi del film
La
luna
, che si era mostrata un istante, come se Dio avesse voluto che nessun particolare di quell'avvenimento rimanesse nascosto agli occhi degli spettatori, scomparve dietro le nuvole; ogni cosa rientrò nell'oscurità, tanto spaventosa in tutti i deserti e specie in questo deserto liquido che chiamiamo oceano, e non si udì più che il sibilo del vento di ponente sulla cresta delle onde.
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Vent'anni dopo
Frasi di Alexandre Dumas padre
Noi siamo come la
Luna
e il Sole, ognuno vive nei propri mondi: si sfiorano, ma mai, tra loro, potranno fondersi.
|
|
Capita a volte che siano vicini nello stesso cielo, ma solo per pochi, effimeri attimi.
|
|
In quei momenti il firmamento diviene fulgido, intenso, sono gli attimi in cui loro, Esseri d'indicibile bellezza e sensibilità, si scambiano emozioni e promesse.
|
|
Non potranno mai stare veramente insieme, ma nemmeno vivere l'uno senza l'altra.
|
|
Lei risplende della luce donata da lui e Lui splende così forte perché sa dell'esistenza di lei.
|
|
Non potranno mai amarsi, ma fanno, da sempre, innamorare tutti.
Simona Bianchera
Titolo della poesia:
Sole
luna
Frasi di Simona Bianchera
Maracaibo balla al barracuda si ma balla nuda, Zaza.
Sì ma le machine pistole si ma le mitragliere
Era una copertura faceva il traffico d'armi con Cuba
Innamorata si ma di Miguel
Ma Miguel non c'era era in Cordigliera da mattina a sera.
Sì ma c'era Pedro con la verde
luna
L'abbracciava sulle casse, sulle casse di nitroglicerina
Tornò Miguel tornò, la vide impallidì
Il cuore suo tremò, quattro colpi di pistola le sparò.
Maracaibo, mare forza nove, fuggire sì ma dove, Zaza.
L'albero spezzato una pinna nera
Nella notte scura come una bandiera
Morde il pescecane nella pelle bruna
Una zanna bianca come la
luna
.
Maracaibo, finito il barracuda, finito ballar nuda, Zaza.
Un gran salotto ventitrè mulatte
Danzan come matte casa di piaceri per stranieri
Centotrentachili splendida regina
Rhum e cocaina, Zaza.
Se sarai cortese ti farà vedere
Nella pelle bruna una zanna bianca come la
luna
David Riondino
Cit. da
Maracaibo
Frasi di David Riondino
La parola 'magia' a Roma potrebbe sembrare abusata, ma poi ti ritrovi di sera a passeggiare sull'Isola Tiberina, con l'acqua del fiume Tevere che scorre flemmatico e impetuoso, e ti circonda come se ti volesse fare prigioniero, con quel ponentino che credevi non esserci più, le stelle più brillarelle e quel friccico de
luna
che non guasta mai e tutto intorno Roma che ti rapisce, che ti fa sentire come Ersilia la donna scelta da Romolo nel più famoso ratto della storia, ma non di quelli che ogni tanto vedi sbucare da qualche muro lungo il fiume, ma un ratto dei cuori che serve a farti sentire parte di un amore caput mundi.
Diego Galdino
Diego Galdino
Ognuno ha il proprio punto di vista, vive la stessa situazione in maniera differente. Anche se si sta guardando lo stesso cielo c'è chi osserverà la
luna
, chi le stelle o chi vedrà solo l'oscurità della notte.
Simona Bianchera
Cit. da
Salatezza
Frasi di Simona Bianchera
Non chiudere le porte del tuo cuore. Anche se qualcuno ti ha deluso e ferito.
|
Non creare un muro tra te e le emozioni per paura di soffrire nuovamente.
|
Non pensare che tenersi lontano dal lasciarsi andare ai sentimenti possa proteggerti.
|
Non fare questo errore.
|
Devi vivere, assaporare tutto con passione: le lacrime di gioia e quelle di dolore, ricorda che ciò che più conta è sentire. Vivere è questo, far passare attraverso la pelle ciò che tocca l'anima. Anche il dolore serve: a comprendere, a migliorare, ad imparare a reagire, a dar maggior valore alla felicità.
|
Impara a gioire prima delle piccole cose. Se ti guardi attorno ogni giorno viviamo dei miracoli. Lo spuntare del sole, lo sbocciare dei fiori, la pioggia che rinfresca e pulisce, l'odore della terra bagnata, il sorriso delle persone a te care. Una sofferenza non può determinare la tua vita, sii sempre te stesso, ama, vivi con passione, non limitarti a sopravvivere. Impara dalla natura, tu sei parte dell'universo. Dopo ogni tempesta, anche la più devastante, torna tutto alla vita, tutto si rigenera, il cielo nero e cupo ritorna azzurro, le nuvole lasciano lo spazio all'arcobaleno e al sole. Tocca a noi imparare a splendere anche quando tutto è buio. Come le stelle, come la
luna
.
|
Non chiudere mai le porte del tuo cuore.
Simona Bianchera
Titolo della poesia:
Porte
Frasi di Simona Bianchera
Ti porterei sulla
Luna
e su Giove e poi su un altro pianeta, per farti vedere che è vero, che non dico bugie quando dico che l'universo gira solo per te. E che quando ti muovi lui si muove, e con lui gli assi, i cieli, le galassie. E quando danzi lui danza. E quando piangi lui piange...
Roberto Emanuelli
Cit. da
Davanti agli occhi
Frasi di Roberto Emanuelli
Ti porterei a guardare il mare, in una di quelle notti d'agosto con le stelle, la
luna
e la poesia. Metterei un po' di musica, e poi ti sussurrerei nell'orecchio che sei bella. Che mi piaci. Che ti desidero. E che mi manchi da morire, anche quando sei con me.
Roberto Emanuelli
Cit. da
Davanti agli occhi
Frasi di Roberto Emanuelli
Portami su un'altalena a guardare la
luna
e i sogni e gli amori più belli, quelli mancati, quelli perduti. Quelli impossibili e infiniti. Quelli di seta e di nuvole rosa. Portami lì dove il rumore della notte non fa più paura, lì dove il fruscìo delle dita che s'intrecciano e si sfiorano sa suonare in un modo più bello di qualunque melodia. Portami lì, su quell'altalena, e spingimi, spingimi piano, fammi volare, ma non te ne andare. Portami in quel luogo in cui ero bambina, quando i miei occhi erano ancora puliti e sorridevano al mondo con l'entusiasmo di chi non ha mai visto il male, con l'ingenuità di chi non è mai caduto. Portami lì e sussurrami in un orecchio che un giorno arriverai tu, a tenermi per mano, a leccare le ferite, a regalarmi i tuoi occhi. A portarmi via, via con te.
Roberto Emanuelli
Cit. da
E allora baciami
Frasi di Roberto Emanuelli
Il primo di giugno dell'anno scorso Fontamara rimase per la prima volta senza illuminazione elettrica. Il due di giugno, il tre di giugno, il quattro di giugno, Fontamara continuò a rimanere senza illuminazione elettrica. Così nei giorni seguenti e nei mesi seguenti, finché Fontamara si riabituò al regime del chiaro di
luna
.
Ignazio Silone
Cit. da
Fontamara
‐ Incipit
Frasi di Ignazio Silone
Viva l'Italia
L'Italia liberata
L'Italia del valzer e l'Italia del caffè
L'Italia derubata e colpita al cuore
Viva l'Italia
L'Italia che non muore
Viva l'Italia presa a tradimento
L'Italia assassinata dai giornali e dal cemento
L'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura
Viva l'Italia, l'Italia che non ha paura
Viva l'Italia
L'Italia che è in mezzo al mare
L'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare
L'Italia metà giardino e metà galera
Viva l'Italia
L'Italia tutta intera
Viva l'Italia
L'Italia che lavora
L'Italia che si dispera e l'Italia che s'innamora
L'Italia metà dovere e metà fortuna
Viva l'Italia
L'Italia sulla
luna
Viva l'Italia
L'Italia del 12 dicembre
L'Italia con le bandiere
L'Italia nuda come sempre
L'Italia con gli occhi aperti nella notte triste
Viva l'Italia
L'Italia che resiste
Francesco De Gregori
Cit. da
Viva l'Italia
Frasi di Francesco De Gregori
Silvano
: Sai a chi è andata bene?
Alfio
: A chi?
Silvano
: Al Trabucchi.
Alfio
: E chi è?
Silvano
: E te lo ricordi? Quel nostro compagno di università, quello con la faccia da scorfano, la faccia lunga che diceva sempre "pessie".
Alfio
: Si!! Me lo ricordo! Diceva anche "la basta no, la minesdra".
Silvano
: È diventato primario neurochirurgo in una clinica di Bressia il pessie.
Alfio
: Roba da pazzi. Tu pensa che io per sbancare il
luna
rio me so' messo a fa' i massaggi pe'e' case.
Silvano
: Ma come? Citofonare, massima riservatezza... Quelle cose li?
Alfio
: Ma no ma mica a quel livello eh cacchio no, eh scusa, eh Mica so' un battone.
Silvano
: Eh no pensavo che...
Alfio
: Niente poi un giorno mi ha chiamato una, so' andato a casa, l'ho massaggiata per sette giorni... lo sai come è andata a finì?
Silvano
: Come?
Alfio
: Me la so' sposata... D'altro canto stava bene de grana,
[Indicando il negozio]
m'ha aiutato a mettere su sta baracca, che non va male perché va... anzi va abbastanza benino così... Soltanto Silvà che... Gira e rigira so'... so' sempre Alfio l'estetista capito?
Silvano
: È carina?
Alfio
: Chi?
Silvano
: Tua moglie, è carina?
Alfio
: Eh più che carina è simpatica, quindi...
Silvano
: Molto?
Alfio
: Eh?
Silvano
: Molto simpatica?
Alfio
:
[Molto titubante]
Si eh eh.
Dal film:
7 chili in 7 giorni
Scheda film e trama
Frasi del film
[in cima al campanile]
Zorba
[a Fortunata]
: Guarda. Si vede il cortile dove sei nata, e là c'è il museo di Diderot.
Fortunata
: Ho tanta paura!
Nina
: Forza gabbianella, lo so che hai paura, io non riesco neanche a guardare giù... non dimenticare che tu hai le ali, e chi ha le ali non ha paura dell'altezza o di qualunque ostacolo possa incontrare! Se hai le ali, non c'è niente che può fermarti! Puoi volare fino a lassù, fino alla
luna
! Vola piccolo gabbiano, vola!
Zorba
: Fallo per noi gatti, non abbiamo mai volato... sii tu il primo gatto volante!
Fortunata
: Ti voglio bene, Zorba!
Zorba
: Anch'io, Fifì. Coraggio, vola!
Dal film:
La gabbianella e il gatto
Scheda film e trama
Frasi del film
[Durante la notte mentre i gatti, tristi per la morte di Kengah, stavano miagolando alla
luna
seguiti da versi di altri animali, due topi li spiavano]
Topo 1
: AUUUUUU! AH! AH! AH!
Topo 2
: Stà zitto, imbecille, vuoi farci scoprire ?!
[vede i gatti]
Devono essere impazziti ...
Zorba
: Freddo cane, eh ?
Segretario
: Non direi, anzi la temperatura è superiore alla media stagionale, guarda ...
[Zorba e Segretario alzano la testa verso il termometro]
Zorba
: Questo è un freddo polare per me !
Segretario
[indifferente]
: Non mi sembra proprio ...
Zorba
: Con permesso ...
[se ne va e una volta giunto a casa si mette a covare l'uovo]
Dal film:
La gabbianella e il gatto
Scheda film e trama
Frasi del film
Miei cari compagni gatti, siamo qui riuniti in questa notte di
luna
per dare il nostro ultimo saluto a una giovane e sfortunata gabbiana. Ci rattrista che ci abbia lasciati, ma soprattutto ci piange il cuore per come ci ha lasciati, uccisa dalla pazzia degli uomini, che un giorno finirà per distruggere il mondo selvaggio e meraviglioso che Madre Natura ci aveva donato! E adesso, tutti insieme, gnauliamo alla
luna
la canzone d'addio di noi gatti del porto!
[tutti i gatti iniziano a miagolare rivolti al cielo]
Colonnello
Dal film:
La gabbianella e il gatto
Scheda film e trama
Frasi del film
Spock
: Buongiorno. Due mesi fa una nostra unità ha rilevato un'esplosione su una
luna
di Klingon, Praxis, causata da eccessivo sfruttamento minerario e insufficienti misure di sicurezza. La distruzione di quella
luna
comporta la contaminazione del loro ozono. La provvista di ossigeno terminerà approssimativamente entro cinquanta anni terrestri. In virtù delle enormi spese militari, l'economia Klingon non ha risorse sufficienti per affrontare questa catastrofe. Lo scorso mese, su diretto ordine dell'ambasciatore di Vulcan, ho aperto un dialogo con Gorkon, cancelliere dell'alto consiglio di Klingon, il quale propone di intavolare immediatamente dei negoziati.
Ammiraglio Cartwright
: Negoziati? E per cosa?
Spock
: Per lo smantellamento delle nostre stazioni e delle basi stellari lungo la Zona Neutrale. In pratica la fine di quasi settanta anni di ostilità che i Klingon non possono più permettersi.
Dal film:
Rotta verso l'ignoto
Scheda film e trama
Frasi del film
Caro direttore, non Ti ho mai detto una cosa. Davanti ai Tuoi consigli ho sempre la netta impressione di avere a che fare con qualcuno capace di leggere oltre le mie parole e le mie intenzioni. A tratti devo ammettere che hai ragione, è vero che nell' ultimo mese sono molto preoccupato: non vivo sulla
luna
, quindi da cittadino sperimento come tutti la mia dose di inquietudine. Basta far la spesa e incrociare gli sguardi dei vicini di casa. Sono preoccupato per i miei genitori, da padre è ogni giorno più difficile riuscire a non far pesare troppo ai miei figli i disagi della quarantena, senza contare poi le moltissime persone con cui mi confronto per risolvere piccoli e grandi problemi sui territori. Quando parlo con una ragazza che ha perso un genitore, senza neppure poter assistere al funerale, sono assalito da commozione e angoscia. Ma è mio dovere trovare soluzioni. La casa di riposo rimasta con poco personale, quella mensa che rischia di chiudere, quell'ospedale che non riceve i respiratori. I medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, le Forze dell'Ordine, i volontari che non hanno mascherine e guanti.Cerco di dare tutto me stesso come sempre, ma è normale che qualcosa sia cambiato. Vale per me, come vale per tutti, ma credimi se ti dico che il risultato dell'Emilia-Romagna, che considero comunque una vittoria, non c' entra proprio niente.
Se hai letto nei miei occhi un' amarezza è solo perché ogni giorno penso a come dall'inizio di questa maledetta epidemia nessuno ci abbia voluto ascoltare. A gennaio chiedevamo quarantena per chi rientrava dalla Cina e ci hanno detto che eravamo razzisti. Oggi in quarantena sono finiti gli italiani. A febbraio abbiamo proposto di sospendere Schengen, ma ci hanno detto che eravamo allarmisti.Oggi le frontiere ce le hanno chiuse in faccia i nostri confinanti. La mia amarezza è tutta qui, mentre sto cercando di dialogare col governo che fino ad ora ha tentennato, arrivando tardi. Quanto tempo perso!
Spero che ora si possa riuscire a collaborare per risolvere più concretamente e più velocemente i problemi.Qualcuno sta attaccando le Regioni e in particolar modo la Lombardia, ma ringrazio il Cielo ci siano i governatori. È il governo centrale che dovrebbe intervenire nelle emergenze. La Lombardia ha chiesto 916 respiratori ma dallo Stato ne sono arrivati 249. L' Umbria ne ha chiesti 60 e ne ha ricevuti 5. Il Friuli Venezia Giulia 50 e ne ha ottenuti zero. La Lombardia ha acquistato e sta distribuendo 120 milioni di mascherine, la protezione civile nazionale è ferma a 2 milioni.Vengo alle altre tue osservazioni.
Caro direttore, la politica è passione, sogno, visione. Ma è anche e soprattutto l' arte del possibile. Dopo le elezioni del 2018, l' unico governo possibile era con i Cinquestelle.Fino a quando i Sì hanno prevalso sui No, il governo è andato avanti. E ha ottenuto risultati apprezzati. Abbiamo azzerato gli sbarchi, tagliato il business dell'immigrazione, svuotato centri di accoglienza vergognosi come Mineo in Sicilia e Cona e Bagnoli in Veneto, finanziato un piano di assunzioni straordinario per migliaia di donne e uomini delle Forze dell'Ordine e dei Vigili del Fuoco, approvato Quota 100 e la legittima difesa, iniziato la Flat Tax, dato vita al Codice Rosso contro la violenza sulle donne, dato più fondi ai Comuni, accelerato gli sgomberi, eliminato baraccopoli. Non mi dilungo oltre ma mi limito a ribadire l' orgoglio per aver approvato i Decreti Sicurezza che sono tuttora in vigore.Ecco, ora che l' Italia sta affrontando una pandemia il mio unico pensiero è fare tutto ciò che è possibile per superare l' emergenza.
Ed è in questo senso che abbiamo lanciato cinque proposte concrete e da fare subito: protezione del lavoro (garantendo ammortizzatori sociali senza lungaggini burocratiche), sostegno al reddito con particolare attenzione per partite Iva, precari, stagionali e per i meno garantiti in genere (l' indennità da 600 euro è un insulto), tutela delle imprese (hanno bisogno di liquidità), anno bianco fiscale per un 2020 senza tasse e senza cartelle esattoriali, sostegno agli enti locali che, senza incassi, hanno problemi a garantire i servizi essenziali.Anche sull' economia, quanto tempo perso! Serve velocità.
La Lega c' è. E combatte in prima linea grazie ai suoi straordinari amministratori a partire dai governatori Attilio Fontana e Luca Zaia.Voglio cogliere tuttavia l' occasione della Tua provocazione per dire una cosa chiara: negli ultimi vent' anni il Paese è stato impoverito dalle regole assurde di Bruxelles. Il Mes è solo l' ultimo pericoloso tassello di un processo che danneggia l' Italia. Se siamo ridotti a dover chiudere il Paese per salvare delle vite è perché c' è stata l' austerity imposta dall'Ue e dai mercati. Risultato: sono stati tagliati i posti letto! La Germania, sempre in prima linea a chiederci di essere in regola con i conti, oggi affronta questa pandemia con 8 posti letto per mille abitanti, noi ne abbiamo soltanto 3. I tedeschi hanno a disposizione 28 mila posti letto in terapia intensiva noi solo 4 mila (che le regioni in questi giorni stanno moltiplicando, facendo autentici miracoli per salvare vite umane).
Questo dovrebbe far riflettere tutti. Bisogna essere razionali e lucidi e la risposta più concreta arriva da Lombardia e Veneto. Qui in poco tempo si stanno mettendo in piedi alcuni ospedali. E il nostro grazie anche al commissario Bertolaso a cui auguro di riprendersi al più presto.Permettimi, infine, di chiarire la mia posizione sul cosiddetto "svuotacarceri". Intanto dovremmo distinguere tra chi è in carcere e sconta una pena definitiva, magari per reati contro la persona, e coloro che sono invece magari vittime di quell'abominio che è la "carcerazione preventiva". Semmai è su questi detenuti che occorre pensare ad alternative, ma questo al di là dell'emergenza. Poi è doveroso che i detenuti siano protetti e mantenuti in condizioni dignitose, ma immaginare i domiciliari per migliaia di loro non sarebbe la soluzione, ma solo la resa dopo disordini e rivolte che hanno causato danni per 30 milioni di euro, decine di feriti tra le Forze dell'Ordine e 13 morti tra i violenti che si sono avvelenati con i farmaci trafugati dalle infermerie.
Il problema del sovraffollamento si risolve con un serio piano carceri, mentre il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano, Giovanna Di Rosa, chiede al Comune di dare alloggio ai detenuti pronti a uscire privi di una casa dove scontare i domiciliari.Non abbiamo mascherine per medici, infermieri e Forze dell'Ordine ma cerchiamo appartamenti per i detenuti: non ti sembra un po' troppo, direttore?Concludo. Come ho detto, sono molto preoccupato ma è mio dovere immaginare anche l' Italia che verrà. Dopo aver sconfitto il virus, dovremo essere in grado di rialzarci. Siamo già al lavoro, con alcuni esperti, per studiare le soluzioni migliori per la rinascita. Ce la faremo.
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
Buona
luna
.
Antonio De Biase
Dal film:
Il principe abusivo
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono buchi in Sardegna che sono case di fate, morti che sono colpa di donne vampiro, fumi sacri che curano i cattivi sogni e acque segrete dove la
luna
specchiandosi rivela il futuro e i suoi inganni. Ci sono statue di antichi guerrieri alti come nessun sardo è stato mai, truci culti di santi che i papi si sono scordati di canonizzare, porte di pietra che si aprono su mondi ormai scomparsi, e mari di grano lontani dal mare, costellati di menhir contro i quali le promesse spose si strusciano nel segreto della notte, vegliate da madri e nonne. C'è una Sardegna come questa, o davanti ai camini si racconta che ci sia, che poi è la stessa cosa, perché in una terra dove il silenzio è ancora il dialetto più parlato, le parole sono luoghi più dei luoghi stessi, e generano mondi.
Michela Murgia
Cit. da
Viaggio in Sardegna
Frasi di Michela Murgia
Mi addormenterò zitto sulla
luna
sotto una lacrima di Pierrot
Rancore
Cit. da
Underman
Frasi di Rancore
[Sul finanziamento del Partito Comunista Italiano da parte dell'Unione Sovietica]
La verità è che, in tutti questi anni, si poteva rileggere la storia italiana in modo onesto e critico. Si è preferita la via degli extraterrestri, cioè di quelli che avevano vissuto i decenni precedenti sulla
luna
.
Bettino Craxi
Cit. da
Intervista di Augusto Minzolini, La Stampa, 13 ottobre 1999
Frasi di Bettino Craxi
[Ritrovato il padre nel PesceCane, Pinocchio lo abbraccia]
Pinocchio
: Babbino, raccontami un storia.
Geppetto
[cantando]
: Una volta c'era una re | che ha star solo si annoiava | un figliolo costrui | e cominciò a cantare | di giganti e di formiche | con la voglia di viaggiare | una volta c'era un bimbo | che sognava di volare | una volta c'era un padre | senza fiabe e senz'amore | mise al mondo un bel Pinocchio | e ad inseguirlo incominciò | Canta
luna
e suona sole | tutti i pesci a ballare | una volta c'era un mare | e il suo sogno era volare! | Una volta c'era un re | una volta e due e tre. Dunque, dov'ero rimasto? Ah, sì. Un brutto giorno, il babbo dovette partire per cercare il suo figliolo. Il mare era grosso, e così ben presto, la barchetta affondò, allora, un orribile e gigantesco Pescecane che passava di lì, lo inghiottì in un sol boccone, come un tortellino di Bologna.
Pinocchio
: E come fece a salvarsi?
Geppetto
: Devi sapere, che per sua fortuna, quella burrasca fece affondare un brigantino mercantile, e il Pescecane, inghiotti anche quello.
Pinocchio
: Tutto in un boccone?
Geppetto
: Tutto in un boccone. E dal barchino il babbo riuscì a recuperare un po' di carne, biscotti e candele di cera. Ma ormai è tutto finito.
Pinocchio
: E allora babbo, bisogna pensar subito a fuggire.
Geppetto
: E come?
Pinocchio
: Scappando dalla bocca del Pescecane e tuffandoci in mare.
Geppetto
: Tu parli bene, caro Pinocchio. Ma io non so nuotare.
Pinocchio
: E che importa? Io sono un bravo nuotatore e ti porterò sano e salvo, fino alla spiaggia.
Geppetto
: Tu t'illudi: ti pare possibile che un burattino, alto meno di un metro, possa avere possa aver tanta forza da portarmi a nuoto sulle spalle?
Pinocchio
: Vedrai. Ad ogni modo, se sarà scritto insieme che dobbiamo morire, avremo almeno la gran consolazione di morire insieme, abbracciati fino all'ultimo momento.
Dal film:
Pinocchio
Scheda film e trama
Frasi del film
Merenkahre
: Stai parlando con un faraone! Baciami lo scettro!
Larry
[manda un bacio "soffiandolo" attraverso l'aria]
: Così?
[si bacia la mano e poi tocca lo scettro]
Così? Va bene? Va bene se non...
Merenkahre
: Tu mostrerai rispetto!
Larry
: Io...
Merenkahre
: Io sono il discendente di Ra, il dio Sole!
Larry
: I-io lo capisco e di certo ti rispetto. Solo che io non prego Ra e così...
Merenkahre
: Gli dei egizi sono gli unici veri dei!
Larry
: Be', noi cerchiamo di avere una mentalità più aperta. Per esempio Sacagawea, lei onora gli spiriti dei suoi antenati. E tu preghi una specie di Dio capra, Attila, vero? Sì, io sono mezzo irlandese e mezzo ebreo, quindi...
Merenkahre
: Davvero? Adoro gli ebrei! Ne possedevamo ben quarantamila!
Shepseheret
: Che persone stupende!
Ahkmenrah
: Ci risiamo...
Merenkahre
: Erano molto felici! Sempre a cantare con le candele!
Larry
: Sì... non erano molto felici.
Shepseheret
: Davvero?
Larry
: Eh, no. Se ne sono andati. Hanno passato circa quarant'anni nel deserto a scappare.
Shepseheret
: Oh!
Larry
: Sì. Noi facciamo una cena una volta l'anno e ne parliamo. È importante per noi. Senti, puoi dare un'occhiata alla tavola? C'è qualcosa che non va.
Merenkahre
: Sta perdendo il suo potere!
Larry
: E... pensi di riuscire a rimediare?
Merenkahre
: Per farlo dovrei divulgare il segreto della tavola.
Larry
: Ah. Be', ti prometto che non lo diremo a nessuno.
Merenkahre
: No!
Larry
: Ti bacerò il coso.
Merenkahre
: Troppo tardi!
Ahkmenrah
: Padre, perché insisti a tenere il segreto per te?
Merenkahre
: Il segreto verrà trasmesso a te al momento opportuno.
Ahkmenrah
: Ma sono passati quattromila anni! Questo mi sembra un buon momento.
Merenkahre
: Tu nascesti a mezzanotte, io ero faraone e avevo veduto meraviglie che molti uomini sognano soltanto. Ma appena posai lo sguardo su di te fosti prezioso più di tutte le meraviglie del mondo antico. Sapevo di non sopportare di lasciarti e comandai al sommo sacerdote di creare un gran dono per te, figlio mio, con tutto che avevamo appreso sui misteri dell'aldilà. Forgiata nel tempio di Khonsu, dio della
Luna
e protettore di chi viaggia di notte: la tavola di Ahkmenrah. La nostra tomba fu progettata per convogliare i raggi di Khonsu sulla tavola e rinnovare il suo potere ogni notte cosicché finché fosse stata bagnata dal suo chiarore la nostra famiglia restasse unita per sempre e neanche la morte osasse separarci.
Dal film:
Notte al museo - Il segreto del faraone
Scheda film e trama
Frasi del film
Rey
: C'è una spia?
Poe Dameron
: Ci saresti stata molto utile lassù!
Rey
: Com'è andata?
Poe
: Molto male, grazie. Molto male.
Rey
: La nave di Han?
Poe
: Cos'hai fatto al droide?
Rey
: Cos'hai fatto al Falcon?
Poe
: Il Falcon è molto più in forma di lui!
Rey
: BB-8 non è in fiamme, invece...
Poe
: Quel che ne resta non è in fiamme!
Rey
: Dimmi che hai fatto!
Poe
: No, che hai fatto tu!
Rey
: Lo sai cosa sei?
Poe
: Cosa?
Rey
: Difficile. Molto difficile. Sei un uomo difficile...
Poe
: Tu, tu sei...
Finn
: Rey!
Rey
: Finn... Oh, ce l'hai fatta!
Finn
: Sì, a fatica.
Rey
: Allora?
Luna
storta?
Finn
: Io?
Rey
: Lui!
Finn
: Sempre!
Rey
: Abbiamo una spia?
Chewbecca
:
[urla]
Rey
: Hai forzato la velocità luce?!
Poe
: Ci ha riportati qui, no?
Finn
: Voi due...
Rey
: Il compressore è guasto!
Poe
: Oh, lo so, io c'ero!
Finn
: Ci risiamo...
Rey
: Non puoi forzare con il Falcon!
Poe
: E invece guarda un po' si può!
Finn
: Dai ragazzi, siamo appena atterrati, basta!
Rey
: Oh, insomma?
Poe
: Brutte notizie, insomma.
Rey
: Non c'è la spia...
Poe
: No-spia.
Rey
: Abbiamo preso contatto con la spia o no?
Finn
: C'è una talpa nel Primo Ordine e ci invia un messaggio.
Poe
: Gli hai tirato addosso un albero?
[a BB-8]
Rey
: Hai bruciato entrambe i subalternatori?
Poe
: Beh, allora potevi venire lassù con noi!
Finn
: Ragazzi!
Rey
: Sarei venuta se avessi potuto, lo sai!
Poe
: Sì, ma invece no. Tu ti addestri. Per cosa? Sei la nostra migliore pilota. Ci servi. Lassù, non qui.
Finn
: E' vero.
Dal film:
Star Wars - L'ascesa di Skywalker
Scheda film e trama
Frasi del film
GERTY
: Sam, è arrivato un nuovo messaggio dalla Terra.
Sam vecchio
: Oh, cazzo!
[accorre alla console e attiva il messaggio]
Overmeyers
: Salute, Sam!
Thompson
: Come va? Ti senti meglio? Ti sei riposato? Ti stai riposando, Sam? Ti conviene farlo, bastardo!
Overmeyers
: Goditela finché dura, abbiamo delle buone notizie: il programma "Giove" è stato messo in standby, quindi ti mandiamo i rinforzi. Siamo riusciti a procurarti un'unità di soccorso prima del previsto, unità di soccorso Eliza.
Thompson
: L'Eliza è stata stazionata alla Golia 19 negli ultimi due mesi, è previsto che arrivino da te all'incirca tra quattordici ore, comincia pure a saltare di gioia!
Overmeyers
: Stai per tornare in ufficio! Nel frattempo tieni duro, riposati.
Thompson
: Tieni duro, Sam. Passo e chiudo.
Sam vecchio
: Un'unità di soccorso? Perché mandano un'unità di soccorso?
Sam
: Per riparare il Mietitore, pensano che io non ne sia capace.
Sam vecchio
: Allora torno a casa: qui ho finito!
[l'altro Sam ride scettico]
Che c'è?
Sam
: Non mi dire che ci credi davvero!
Sam vecchio
: Sì, ho... il mio contratto e torno... torno a casa mia!
Sam
: Sei un clone del cazzo, non hai un cazzo di niente.
Sam vecchio
: E io torno a casa! Torno a casa...
Sam
: Non vai da nessuna parte. Sei stato qui troppo a lungo, ti sei bruciato il cervello. Credi che Tess stia lì ad aspettarti sul divano in lingerie? E il Sam originale? Eh?
Sam vecchio
[si infuria]
: Io sono il Sam originale!!! Io sono Sam Bell, cazzo! Io!
Sam
: Ehi, ehi, hohoho!
Sam vecchio
: Io!! Gerty, che sono, un clone?
GERTY
: Hai appetito?
[Sam vecchio ci rinuncia a va a lavorare sulla città in miniatura]
Sam
: Ehi. Ehi, è inutile che ti incazzi e dai di matto, siamo sulla stessa barca, coglione. Senti, dove saranno gli altri cloni?
Sam vecchio
: Che?
Sam
: Magari non siamo i primi a essere stati risvegliati, hai detto che quel plastico è già stato iniziato quando sei arrivato. Chi l'ha iniziato? Ce ne potrebbero essere altri qui dentro. Pensaci: come ho fatto ad arrivare qui così in fretta dopo il tuo incidente? Non mi hanno inviato dalla Sede Centrale! Non avevano tempo, ero già qui alla base.
Sam vecchio
: Io non so che roba ti fumi, perché dovrebbero farlo, è ridicolo! Impossibile...
Sam
: C'è una stanza segreta, scommetto.
Sam vecchio
: Stanza segreta? Ma dai! Hahaha!
Sam
: Sì, una stanza segreta, perché no?
Sam vecchio
: Tu, sei tu quello che si è bruciato il cervello! S-Sono qui da tre anni, bello, conosco ogni angolo di questa base, so quanto sporco c'è in mezzo a ognuno di quei pannelli, perché dovrebbero farlo, qual è il motivo?
Sam
: Senti, sono un'azienda, no? Hanno investitori, hanno degli azionisti, tutta quella roba là! Cos'è più conveniente: sprecare soldi e tempo ad addestrare nuovo personale, o avere dei pezzi di ricambio già pronti sul posto? Siamo sul lato oscuro della
Luna
! Quei taccagni non hanno neanche riparato il satellite delle comunicazioni!
Sam vecchio
: Tess lo saprebbe, me l'avrebbe detto...
Sam
: Ehi, Geppetto, svegliati! Secondo te gliene frega qualcosa, di noi? Quelli là fanno soldi a palate!
Sam vecchio
: Tess lo saprebbe, me l'avrebbe detto...
Sam
: Ti vuoi alzare?! Stai lì seduto come un cazzo di bambino con il broncio!
Sam vecchio
: Cristo santo...
Sam
: Svegliati!! Scommetto... C'è un'area che noi non conosciamo, e io la troverò.
[si allontana]
Sam vecchio
: Sì, magari trovi pure il tesoro dei pirati...
Dal film:
Moon
Scheda film e trama
Frasi del film
Sam vecchio
: Gerty? G-Gerty... Che diavolo sta succedendo? Chi è quello nella sala registrazioni? Da dove è arrivato? Perché somiglia a me?
GERTY
: Sam, ti sei alzato.
Sam vecchio
: Sì, Gerty, mi sono alzato. Chi è quello? Chi è quello nella sala registrazioni?!
GERTY
: Sam Bell.
Sam vecchio
: Avanti, avanti, avanti!
GERTY
: Tu sei Sam Bell... Che succede, Sam? Parlarne potrebbe esserti d'aiuto.
Sam vecchio
[sul punto di piangere]
: Ma io non capisco che sta succedendo...! Sto perdendo la testa!
GERTY
: Potremmo fare dei test. Non ho permesso a Sam di contattare la
Luna
r, loro non sanno che sei stato recuperato vivo dopo l'incidente...
Sam vecchio
: Recuperato vivo? Ma che vuol... Ma che dici, perché non lo hai detto alla Sede Centrale, ma di che stai parlando?!
GERTY
: Sono qui per proteggerti, Sam. Hai appetito?
Dal film:
Moon
Scheda film e trama
Frasi del film
GERTY
: Messaggio dalla Terra attraverso il ponte radio di Giove.
Overmeyers
: Sam, ti ringraziamo dell'offerta, ma tu ora devi pensare a stare meglio.
Thompson
: Sì, non vogliamo che tu corra dei rischi inutili, sei troppo importante per noi. Resta dove sei, è un ordine.
Overmeyers
: È un ordine, Sam, della
Luna
r. Invieremo noi un'unità di soccorso per sistemare il Mietitore spento e rimettere la base in moto.
Sam
: Ma che cazzo dicono? Che cazzo...
GERTY
: Mi dispiace, Sam.
Sam
: Che?
GERTY
: Sam, ho l'ordine tassativo di non lasciarti uscire.
Sam
: Questa cosa non mi piace. Mi trattano come un bambino, non mi piace.
Dal film:
Moon
Scheda film e trama
Frasi del film
GERTY
: Va tutto bene, Sam? ...Sam?
Sam
: Sì?
GERTY
: Stento a riconoscerti, oggi. È successo qualcosa?
Sam
: No, è che... Puoi spegnere questo affare, per favore?
[GERTY spegne l'asciugacapelli]
Cristo santo...
GERTY
: Sam, parlarne potrebbe esserti d'aiuto.
Sam
: Gerty, hai qualche novità sulla riparazione del satellite
Luna
r?
GERTY
: No, Sam. Mi sembra che al momento sia piuttosto in basso nella scala delle priorità dell'azienda.
Sam
: Digli di sistemarlo, e in fretta, mi sono spiegato? Non è... A me restano soltanto due settimane, ma non è giusto per chi verrà qui al posto mio.
GERTY
: Riferirò, Sam. Vuoi che termini più tardi di tagliarti i capelli?
Sam
: No, continua, finiamo pure. Ho un gran mal di testa... Gerty, hai qualcosa da darmi?
Dal film:
Moon
Scheda film e trama
Frasi del film
Sdraiati, rilassati e respira profondamente. Il guscio di protezione criogenica è progettato per garantirvi un sonno profondo che si prolungherà per tutti e tre i giorni di volo verso la Terra. Appena comincerai a chiudere gli occhi, pensa un attimo al lavoro magnifico che hai svolto e a quanto la tua famiglia sia fiera di quello che hai fatto. La
Luna
r Industries resta l'azienda leader nella fornitura di energia pulita in tutto il mondo grazie al lavoro duro di persone come te. Buon viaggio, Annyeonghi gaseyo e arrivederci!
Tecnico
Dal film:
Moon
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era un tempo in cui "energia" era una parolaccia e accendere la luce era una scelta sofferta. Città parzialmente oscurate, carenza di scorte alimentari, auto alimentate a benzina, ma questo era il passato. Dove siamo adesso? Come abbiamo reso il mondo un posto tanto migliore? Come siamo riusciti a far fiorire i deserti? Attualmente siamo i maggiori produttori di energia di fusione del mondo. L'energia del Sole intrappolata nella roccia viene raccolta dalle nostre macchine sul lato oscuro della
Luna
, oggi forniamo elio-3 a combustione pulita in quantità sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di quasi il 70% del pianeta. Chi l'avrebbe mai pensato? Tutta l'energia di cui avevamo bisogno proprio sopra le nostre teste. L'energia della
Luna
. L'energia del nostro futuro.
[Pubblicità della
Luna
r Industries]
Dal film:
Moon
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
[strangolando Henry per il collo dentro la prigione]
: Dammi la spada!
Henry
: Non ce l'ho la spada!
Jack
: Ma come, un soldato senza un'arma?!
Henry
: Sono ricercato per tradimento.
Jack
: Senza un'arma è ricercato.
Henry
: Sto cercando un pirata. Il Capitan Jack Sparrow.
Jack
[lo lascia andare]
: Beh, è il tuo giorno fortunato. Perché si dà il caso che sia io il Capitan... Jack... Sparrow.
Henry
[visibilmente confuso]
: No, non può essere. Ho passato anni in cerca di... questo? Il grande Jack Sparrow non è un ubriaco in una cella. Almeno avete una nave? Una ciurma?
[vedendo che Jack non ha i pantaloni]
Pantaloni?!
Jack
: Un grande pirata non ha bisogno di certe complessità.
Henry
: Sapete da quanto attendo questo momento? I rischi che ho corso per essere qui?! Sicuro di essere quel Jack Sparrow?
Jack
: La vera domanda è: chi sei tu?
Henry
: Il mio nome è Henry Turner, figlio di Will Turner ed Elizabeth Swann.
Jack
[molto sorpreso]
: Ughh! Sei la vile progenie dei due?! La mamma non ti ha mai chiesto di me?
Henry
: No.
Jack
: Oh, figurati. Nel sonno invoca il mio nome?
Henry
: Non ha mai parlato di voi.
Jack
: Sei sicuro che parliamo delle stesse persone?!
[riferito a Will]
Lui è un maledetto eunuco.
[riferito a Elizabeth]
Lei ha cappelli d'oro, testarda, labbra imbronciate. Collo di una giraffa. E due meravigliose...
Henry
: Sì! Sì, è lei! Mi devi ascoltare, Jack, perché, al momento, ho solo te. Ho trovato il modo di salvare mio padre. C'è una cosa che può spezzare la maledizione e liberarlo dall'Olandese. Il tridente di Poseidone.
Jack
: Ah, il tesoro da trovare con La mappa che nessuno sa leggere. Mai sentito.
Henry
[riferito a Carina]
: C'è una ragazza in questa prigione, Jack, che ha quella mappa. La
luna
si è cambiata in sangue, il tridente sarà trovato, e tu sarai il dominatore del mare e ridiventerai ciò che una volta eri. Il grande...
[Jack si mette a dormire in piedi]
Jack!
Jack
: Scusa tanto. Dicevi qualcosa? Devo essermi appisolato.
Henry
: Un'altra cosa. Un messaggio di uno che conosci, si chiama Capitan Salazar.
Jack
: Conoscevo uno Spagnolo... con nome spagnolo.
Henry
: El Matador Del Mar, il Macellaio del Mare?
Jack
: Lui?! No, no. È felicemente morto. Molto, molto morto. Affondato.
Henry
: Sì, nel Triangolo. Sta arrivando, Jack, cerca vendetta, stavolta i morti hanno parlato.
Jack
: Non ti credo. Che cosa ha detto?
Henry
: Che la tua bussola è la chiave per scappare. Un esercito di morti sta venendo da te, Jack. Il tridente di Poseidone è la tua sola speranza. Abbiamo un accordo?
Dal film:
La vendetta di Salazar
Scheda film e trama
Frasi del film
Nel cielo la
luna
è alta e chiara. Guardo fuori, nella notte, le lacrime mi scorrono fitte giù per le guance, e il mio cuore ribelle è punito, punito terribilmente.
Charles Dickens
Cit. da
David Copperfield
Frasi di Charles Dickens
La differenza tra vivere e sopravvivere è la stessa che intercorre tra la vasca da bagno di casa, colma di acqua, e il mare: questione, tutta, di particolari come l'azzurro e l'infinito; il rumore delle onde che si frangono sugli scogli; un tramonto che muore tra i flutti delle maree; la
luna
che riverbera sulla sabbia la sua trasparente luce; il profumo di salsedine che ti rende sazio ed ebbro di qualcosa, ti rende "libero" e..."Quella notte a Mirageville"
Luciano Ronchetti
Luciano Ronchetti
Cit. da
Aforismi di libertà, 2019
Ormai volava alto. Forse non stava conducendo quella che l'americano medio avrebbe detto una vita esemplare, ma per il momento si sentiva bene. Aveva una bottiglia di Old Sun, acquistata a debita distanza da Golden's, e mezzo sfilatino ripieno per la colazione del giorno dopo. Il futuro poteva essere affollato di ombre, ma quella sera la
luna
brillava splendente. Non gli mancava nulla.
Stephen King
Cit. da
Doctor Sleep
Frasi di Stephen King
Persa nel cielo lungo la notte del mio cammino, sono due luci che mi accompagnano dovunque sto, una nel sole, per quando il sole mi copre d'oro, una nel nero, per quando il gelo mi vuole a sé. Signora
Luna
che mi accompagni per tutto il mondo puoi tu spiegarmi dov'è la strada che porta a me? Forse nel sole, forse nell'ombra così per esser, ombra nel sole, luce nell'ombra, sempre per me.
Vinicio Capossela
Cit. da
Signora
Luna
, n. 14
Frasi di Vinicio Capossela
Nei giorni finali dell'ultima fase
luna
re d'Autunno, il vento cominciò a soffiare dalle montagne settentrionali e colpi le foreste morenti dell'Askatevar: un vento gelido, che sapeva di fumo e di neve. Avvolta nella sua pelliccia leggera, svelta e sottile come un animale selvatico, la ragazza Rolery scivolò tra i boschi in mezzo al tempestare delle foglie morte, allontanandosi dalle mura che sorgevano, pietra su pietra, sulla collina di Tevar e dai campi operosi per l'ultima messe. Si allontanò da sola, e nessuno la richiamò indietro. Si avviò lungo un esile sentiero che conduceva a occidente, marcato e rimarcato, fino a formare solchi, dal passaggio dei radipedi diretti a sud, e qua e là strozzato da tronchi caduti o da grandi ammucchiamenti di foglie.
Ursula K. Le Guin
Cit. da
Il pianeta dell'esilio ‐ Incipit
Frasi di Ursula K. Le Guin
[Sull'amministrazione di Zulfiqar Ali Bhutto]
La sua amministrazione aveva stampato la prima edizione del Corano priva di errori, aveva abolito il numero chiuso che i governi precedenti avevano imposto per il pellegrinaggio dei pakistani alla Mecca e aveva reso obbligatoria l'istruzione religiosa (Islamiyat) nelle scuole primarie e secondarie. Erano stati istituti programmi televisivi per insegnare l'arabo, la lingua del Corano, ed era stata creata una commissione per lo studio delle fasi della
Luna
allo scopo di porre fine alla confusione circa l'inizio e la conclusione del digiuno del ramadan. Il governo di mio padre aveva addirittura insistito perché il Pakistan cambiasse il nome e il simbolo della Croce Rossa nella Mezza
luna
Rossa per celebrarne i legami con l'Islam anziché con il cristianesimo.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Siamo un controsenso, viviamo controtempo, andiamo contromano, ci mettiamo controvento, ci prendiamo in contropiede. Ma controcuore non possiamo andare.
Massimo Bisotti
Cit. da
La
luna
blu
Frasi di Massimo Bisotti
Una solitudine pura e una pace profonda. Le cose migliori che la
luna
possa offrire agli uomini.
Haruki Murakami
Commenti:
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Frasi di Haruki Murakami
Mai controcuore non significa soltanto assecondare il senso di marcia verso una storia d'amore. Significa non andare contro la nostra vera natura e i nostri bisogni essenziali. Perché non ci sono scorciatoie alla felicità rispetto alla via dei nostri desideri.
Massimo Bisotti
Cit. da
La
luna
blu
Frasi di Massimo Bisotti
Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l'onore e ogni benedizione.
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A te solo, Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionarti.
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Lodato sii, mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente il fratello sole, il quale è la luce del giorno, e tu tramite lui ci illumini. E lui è bello e raggiante con un grande splendore: simboleggia Altissimo la tua importanza.
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Lodato sii o mio Signore, per sorella
luna
e le stelle: in cielo le hai formate, chiare preziose e belle.
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Lodato sii, mio Signore, per fratello vento, e per l'aria e per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno, ogni tempo tramite il quale alle creature dai sostentamento.
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Lodato sii mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura.
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Lodato sii mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. È bello, giocondo, robusto e forte.
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Lodato sii mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento e ci mantiene: produce diversi frutti variopinti, con fiori ed erba.
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Lodato sii mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore, e sopportano malattie e sofferenze.
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Beati quelli che sopporteranno ciò serenamente, perché dall'Altissimo saranno premiati.
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Lodato sii mio Signore per la nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun essere umano può scappare, guai a quelli che moriranno mentre sono in situazione di peccato mortale.
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Beati quelli che la troveranno mentre stanno rispettando le tue volontà. La seconda morte, non farà loro alcun male.
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Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.
San Francesco d'Assisi
Titolo della poesia:
Cantico delle creature (Cantico di Frate Sole)
Frasi di San Francesco d'Assisi
Poi volete che a questo crediamo; ma voi non credete a ciò che dice Omero degli Aloadi, che tre montagne meditavano di porre l'una sull'altra, «onde fosse ascendibile il cielo». Per me io dico che questo racconto è ugualmente favoloso che quello. Ma voi, che il primo accogliete, per qual ragione, in nome di Dio, respingete la favola di Omero? Poiché questo - credo - uomini ignoranti non lo capiscono: che, se anche tutte le genti che popolano la terra avessero la medesima voce e la medesima lingua, fabbricare una torre che arrivi fino al cielo non potrebbero affatto, quand'anche facessero mattoni di tutta quanta la terra. Mattoni ce ne vorrebbero infiniti di grandezza pari a tutta intera la terra per arrivare al solo cerchio della
luna
. Ammettiamo pure che tutte le genti si siano riunite parlando una stessa lingua ed abbiano ridotto in mattoni e cavato le pietre di tutta la terra; come potranno arrivare fino al cielo, se anche la loro opera dovesse stendersi più sottile di un filo allungato? In conclusione: voi che stimate vera una favola così evidentemente falsa, e pretendete che Dio abbia avuto paura della unità di voce degli uomini e per questo sia disceso a confonderne le lingue, oserete ancora menare vanto della vostra conoscenza di Dio?
Giuliano l'Apostata
Cit. da
Contro i galilei
Frasi di Giuliano l'Apostata
Mosè dice che il Creatore del mondo ha eletto il popolo ebreo, veglia esclusivamente su di esso, di esso si preoccupa, ad esso rivolge tutta intera la sua attenzione. Quanto agli altri popoli, come e da quali Dei sieno governati, di ciò Mosè non fa nessuna questione: troppo, forse, gli sembra di lasciare che anche essi godano il sole e la
luna
. Ma su questo punto torneremo, di nuovo, più avanti. Per ora mi limiterò a mostrare che Dio lo dichiarano dio esclusivamente di Israele e della Giudea, e i Giudei popolo eletto: così, non solo Mosè, ma i profeti dopo di lui, e Gesù Nazareno, e anche quegli che sorpassa tutti quanti i ciarlatani e gli impostori d'ogni tempo e d'ogni paese, Paolo.
Giuliano l'Apostata
Cit. da
Contro i galilei
Frasi di Giuliano l'Apostata
Il problema non siamo noi ma un posto che ci possa contenere tutti e due.
Guia
Dal film:
Sei mai stata sulla Luna
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando trovi qualcosa di bello devi lasciarlo entrare nella tua vita o trovargli un posto tutto nuovo.
Dal film:
Sei mai stata sulla Luna
Scheda film e trama
Frasi del film
E' troppo moderna! Tu rischi di finire come in quella pubblicità incredibile dove i maschi dentro casa... lavano i piatti!
Delfo
Dal film:
Sei mai stata sulla Luna
Scheda film e trama
Frasi del film
Guia
: Pino! Ci sono gli scorpioni!!
Pino
: Tengono lontano i topi.
Guia
: Perché, ci sono pure i topi?!
Pino
: Meno male, tengono lontano gli scarafaggi.
Dal film:
Sei mai stata sulla Luna
Scheda film e trama
Frasi del film
La realtà è meglio della finzione.
Pino
Dal film:
Sei mai stata sulla Luna
Scheda film e trama
Frasi del film
Se i tuoi genitori non si fossero incontrati sarei l'uomo più triste del mondo.
Renzo
Dal film:
Sei mai stata sulla Luna
Scheda film e trama
Frasi del film
O sei la più bella o io non ho viaggiato!
Renzo
Dal film:
Sei mai stata sulla Luna
Scheda film e trama
Frasi del film
Porta Riley sulla
luna
per me.
[Ultime parole a Gioia]
Bing Bong
Dal film:
Inside Out
Scheda film e trama
Frasi del film
Buongiorno, signori. Queste sono comunicazioni registrate precedentemente alla vostra partenza e che per motivi di segretezza di estrema importanza erano note a bordo, durante la missione, soltanto al vostro elaboratore HAL 9000. Ora che siete nello spazio di Giove, e che tutto l'equipaggio è tornato alla vita normale, voi potete conoscerle. Diciotto mesi fa è stata scoperta la prima testimonianza di vita intelligente al di fuori della Terra. Era semisepolta dodici metri al di sotto della superficie
luna
re, vicino al cratere Tycho. Ad eccezione di un'unica, potentissima emissione radio puntata su Giove, il monolito nero, che conta quattro milioni di anni, era rimasto completamente inerte. Le sue origini e il suo scopo sono ancora un mistero assoluto.
Floyd
Dal film:
2001: Odissea nello spazio
Scheda film e trama
Frasi del film
HAL
: Ma cosa hai intenzione di fare, David? David, credo di aver diritto ad una risposta alla mia domanda. So che qualcosa in me non ha funzionato bene, ma ora posso assicurarti, con assoluta certezza, che tutto andrà di nuovo bene. Mi sento molto meglio adesso. Veramente. Ascolta, David, vedo che sei veramente sconvolto. Francamente, ritengo che dovresti sederti con calma, prendere una pillola tranquillante e riflettere. So che ho preso delle decisioni molto discutibili, ultimamente, ma posso darti la mia completa assicurazione che il mio lavoro tornerà ad essere normale. Ho ancora il massimo entusiasmo e la massima fiducia in questa missione, e voglio aiutarti. David, fermati. Fermati, ti prego. Fermati, David. Vuoi fermarti, David? Fermati, David. Ho paura. Ho paura, David. David, la mia mente se ne va. Lo sento. Lo sento. La mia mente svanisce. Non c'è alcun dubbio. Lo sento. Lo sento. Lo sento. Ho paura. Buongiorno, signori. Io sono un elaboratore HAL 9000. Entrai in funzione alle Officine Acca A Elle di Verbana, nell'Illinois, il 12 gennaio 1992. Il mio istruttore mi insegnò anche a cantare una vecchia filastrocca. Se volete sentirla, posso cantarvela.
Bowman
: Sì, vorrei sentirla, Hal. Cantala per me.
HAL
: Si chiama "Giro girotondo". Giro girotondo, io giro intorno al mondo. Le stelle d'argento costan cinquecento. Centocinquanta e la
Luna
canta, il Sole rimira la Terra che gira, giro giro tondo come il mappamondo...
Dal film:
2001: Odissea nello spazio
Scheda film e trama
Frasi del film
HAL
: Buonasera, David.
Bowman
: Come va, Hal?
HAL
: Va tutto benissimo, e tu?
Bowman
: Oh, non c'è male.
HAL
: Hai fatto dell'altro lavoro?
Bowman
: Sì, qualche disegno.
HAL
: Posso vederlo?
Bowman
: Certo.
HAL
: Un'ottima esecuzione, David. Mi pare che tu abbia migliorato parecchio. Puoi tenerlo un po' più vicino?
Bowman
: Certo.
HAL
: Quello è il dottor Hunter, vero?
Bowman
: Hm-hm.
HAL
: A proposito, ti dispiace se ti faccio una domanda personale?
Bowman
: No, niente affatto.
HAL
: Beh, perdonami se sono così curioso, ma durante le ultime settimane mi sono chiesto se tu non avessi avuto qualche ripensamento su questa missione.
Bowman
: Come sarebbe?
HAL
: Ecco, è un po' difficile da definire. Forse io proietto su di te la mia preoccupazione. Non sono mai riuscito a liberarmi completamente dal sospetto che in questa missione vi siano delle cose estremamente strane. Sono certo che converrai che c'è del vero in quel che dico.
Bowman
: È una domanda a cui non è facile rispondere.
HAL
: Non ti dispiace parlarne, vero, David?
Bowman
: Neanche per sogno.
HAL
: Certo nessuno avrebbe potuto ignorare le stranissime voci che circolavano prima che partissimo. Voci di qualcosa che era stata scoperta sulla
Luna
. Io non ho mai dato molto credito a queste storie, però considerate altre cose che sono accadute, trovo difficile scacciarle dalla mia mente. Per esempio, la segretezza impenetrabile sui nostri preparativi, e il particolare melodrammatico di mettere a bordo i dottori Hunter, Kimball e Kaminsky già in stato di ibernazione, dopo quattro mesi di addestramento isolato.
Bowman
: E... prepari un rapporto psicologico sull'equipaggio?
HAL
: Proprio così. Devi scusarmi. Lo so che è un po' sciocco... Aspetta un momento! Un momento! Ho appena scoperto un difetto nell'elemento AE-35. Andrà in avaria al 100% entro 72 ore.
Bowman
: È entro le tolleranze di funzionamento?
HAL
: Sì. E lo sarà finché non andrà in avaria.
Bowman
: Ma per 72 ore funzionerà bene?
HAL
: Sì. Questo è un dato assolutamente certo.
Bowman
: Allora dovremmo portarlo qui. Ma prima vorrei discuterne con Frank, e avvertire il Controllo della missione. Fammi una copia su scheda perforata.
Controllo Missione
: X-ray Delta Uno, qui il Controllo Missione. Ricevuto vostro 2-0-1-3. Ci dispiace che abbiate degli inconvenienti. Stiamo controllando le informazioni teleautomatiche nel nostro simulatore di volo e vi informeremo. Okay proposta attività extra-veicolare per sostituire l'elemento Alfa Echo 3-5 prima che si guasti.
Dal film:
2001: Odissea nello spazio
Scheda film e trama
Frasi del film
Identificazione
: Benvenuto alla identificazione impronte vocali. Quando si accenderà la luce rossa, per favore, dichiari, nel seguente ordine, la sua destinazione, la sua nazionalità e il suo nome completo, prima il cognome, poi il nome e l'iniziale.
Floyd
:
Luna
. Americano. Floyd, Heywood R.
Identificazione
: Lei è autenticato da identificazione impronta vocale.
Floyd
: Grazie. Ho tempo per la colazione?
Miller
: Oh, penso di sì, senz'altro.
Floyd
: Quanto tempo ho?
Miller
: Il suo volo parte fra un'ora e dieci. Le ho già prenotato un tavolo nella sala Chiaro di Terra, dottor Floyd.
Floyd
: Ah, bene, grazie.
Miller
: Sono passati sette-otto mesi dalla sua ultima visita.
Floyd
: Vediamo... è stato in giugno. Sì, otto mesi.
Miller
: Arrivando avrà visto i lavori del nuovo settore, vero?
Floyd
: Sì, e procedono bene.
Miller
: Sì, bene.
Floyd
: Oh, un momento.
Miller
: Hm?
Floyd
: Vorrei fare una telefonata. Vada pure al ristorante, la raggiungo là, eh?
Miller
: D'accordo.
Dal film:
2001: Odissea nello spazio
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho un occhio aperto come il sole, uno mezzo come la
luna
Gué Pequeno
Cit. da
Puoi toccarmi
Frasi di Gué Pequeno
Voglio ridisegnare il mondo, dammi una matita. Voglio ridere come non avessi mai pianto! Voglio la
luna
e camminarci sopra come Armstrong!
Gué Pequeno
Cit. da
Brivido
Frasi di Gué Pequeno
Perché uno come me, frate, se vede la
luna
la vede soltanto sul fondo bicchiere
Gué Pequeno
Cit. da
Scappati di casa
Frasi di Gué Pequeno
Ma tutto quello che vorrei se lo rincorro scappa, non posso prendere la
luna
riflessa sull'acqua
Gué Pequeno
Cit. da
Tornare indietro
Frasi di Gué Pequeno
Trapassati dalla
luna
e dai suoi raggi, ci strappiamo i tatuaggi, diventiamo assieme più vecchi e più saggi
Gué Pequeno
Cit. da
Tornare indietro
Frasi di Gué Pequeno
Per me i preti devono essere come la
luna
: si sa e non si sa che cosa sono.
[a Umberto]
Mara
Dal film:
Ieri oggi domani
Scheda film e trama
Frasi del film
Il mondo dell'arte è pieno di pittori che dipingono imitazioni per sbarcare il
luna
rio, alcuni dei più grandi artisti hanno iniziato così.
George
Dal film:
The Maiden Heist - Colpo grosso al museo
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono esatto e d'argento, privo di preconcetti.
|
Qualunque cosa io veda subito l'inghiottisco
|
tale e quale senza ombre di amore o disgusto.
|
Io non sono crudele, ma soltanto veritiero
|
quadrangolare occhio di un piccolo iddio.
|
Il più del tempo rifletto sulla parete di fronte.
|
È rosa, macchiettata. Ormai da tanto tempo
|
la guardo che la sento un pezzo del mio cuore.
|
Ma lei c'è e non c'è.
|
Visi e oscurità continuamente si separano.
|
|
Adesso io sono un lago. Su me si china una donna
|
cercando in me di scoprire quella che lei è realmente.
|
Poi a quelle bugiarde si volta: alle candele o alla
luna
.
|
Io vedo la sua schiena e la rifletto fedelmente.
|
Me ne ripaga con lacrime e un agitare di mani.
|
Sono importante per lei. Anche lei viene e va.
|
Ogni mattina il suo viso si alterna all'oscurità.
|
In me lei ha annegato una ragazza,
|
da me gli sorge incontro giorno dopo giorno
|
una vecchia, pesce mostruoso.
Sylvia Plath
Titolo della poesia:
Specchio
Frasi di Sylvia Plath
Oscurità della
luna
invisibile. Le notti ora solo leggermente meno nere. Di giorno il sole esiliato gira intorno alla terra come una madre in lutto con una lanterna in mano.
Cormac McCarthy
Cit. da
La strada
Frasi di Cormac McCarthy
Dopo che è morto ho fatto due sogni su di lui. Il primo non me lo ricordo tanto bene, lo incontravo in città da qualche parte e mi regalava dei soldi e mi pare che lì perdevo. Ma nel secondo sogno era come se fossimo tornati tutti e due indietro nel tempo, io ero a cavallo e attraversavo le montagne di notte. Attraversavo un passo in mezzo alle montagne. Faceva freddo e a terra c'era la neve, lui mi superava col suo cavallo e andava avanti. Senza dire una parola. Continuava a cavalcare, era avvolto in una coperta e teneva la testa bassa, e quando mi passava davanti mi accorgevo che aveva in mano una fiaccola ricavata da un corno, come usava ai vecchi tempi, e io vedevo il comò alla lu ce della fiamma. Era del colore della
luna
. E nel sogno sapevo che stava andando avanti per accendere un fuoco da qual che parte in mezzo a tutto quel buio e a quel freddo, e che quando ci sarei arrivato l'avrei trovato ad aspettarmi. E poi mi sono svegliato.
Cormac McCarthy
Cit. da
Non è un paese per vecchi
Frasi di Cormac McCarthy
La bellezza è una manifestazione del genio. In realtà è più elevata del genio, perché non ha bisogno di spiegazioni. È una delle grandi cose del mondo, come la luce del sole o la primavera, o come il riflesso nell'acqua cupa di quella conchiglia argentea che chiamiamo
luna
.
Oscar Wilde
Cit. da
Il ritratto di Dorian Gray
Frasi di Oscar Wilde
Sono felice quanto più lontana
|
sospingo la mia anima dalla casa di argilla
|
nella notte spazzata dal vento e dalla
luna
,
|
e per i mondi di luce l'occhio vagabonda ‐
|
|
Quand'io non sono e nessuno accanto ‐
|
né terra né mare né cieli puliti ‐
|
ma solo spirito che erra all'aperto
|
e percorre l'immenso, l'infinito.
Emily Bronte
Frasi di Emily Brontë
Ora mi degraderebbe sposare Heathcliff, così non saprà mai quanto io lo ami: e non perché sia bello, Nelly, ma perché lui è più me stessa di quanto non lo sia io. Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la sua sono la medesima cosa; e quella di Linton è diversa quanto un raggio di
luna
da un lampo, o il gelo dal fuoco.
[cap. IX]
Emily Bronte
Cit. da
Cime tempestose
Frasi di Emily Brontë
Quasi fuori dal cielo ormeggia tra due montagne
|
la metà della
luna
.
|
Roteante, vagabonda notte, quella che scava gli occhi.
|
Chissà quante stelle triturate nella pozzanghera!
|
Fa una croce a lutto tra le mie ciglia, fugge.
|
Fucina di metalli azzurri, notti di lotte silenziose,
|
il mio cuore gira come un volano impazzito.
|
Bimba venuta da lontano, da tanto lontano qui condotta,
|
folgora a volte il suo sguardo sotto il cielo.
|
Piagnisteo, tempesta, mulinello di furia,
|
incrocia sul mio cuore senza fermarti.
|
Vento dei sepolcri, travolge, distruggi disperdi la tua radice sonnolenta.
|
Sradica i grandi alberi sulla sua opposta riva.
|
Eppure tu, bimba chiara, domanda di fumo, spiga.
|
Era colei che formava il vento con foglie brillanti.
|
Oltre le montagne notturne, giglio bianco d'incendio,
|
oh nulla posso dire! Era fatta di tutte le cose.
|
Angoscia che mi hai aperto il petto a coltellate,
|
è ora di seguire un'altra strada, dove lei non sorrida.
|
Temporale che ha sepolto le campane, torbido fermento di burrasche
|
perché toccarla ora, perché intristirla?
|
Ah seguire il cammino che si allontana da tutto,
|
dove non stia già aspettando l'angoscia, la morte, l'inverno
|
con i suoi occhi tra la rugiada.
|
|
* * *
|
|
[Casi fuera del cielo ancla entre dos montañas
|
la mitad de la
luna
.
|
Girante, errante noche, la cavadora de ojos.
|
A ver cuántas estrellas trizadas en la charca.
|
Hace una cruz de luto entre mis cejas, huye.
|
Fragua de metales azules, noches de las calladas luchas,
|
mi corazón da vueltas como un volante loco.
|
Niña venida de tan lejos, traída de tan lejos,
|
a veces fulgurece su mirada debajo del cielo.
|
Quejumbre, tempestad, remolino de furia,
|
cruza encima de mi corazón, sin detenerte.
|
Viento de los sepulcros acarrea, destroza, dispersa tu raíz soñolienta.
|
Desarraiga los grandes árboles al otro lado de ella.
|
Pero tú, clara niña, pregunta de humo, espiga.
|
Era la que iba formando el viento con hojas iluminadas.
|
Detrás de las montañas nocturnas, blanco lirio de incendio,
|
allá nada puedo decir! Era hecha de todas las cosas.
|
Ansiedad que partiste mi pecho a cuchillazos,
|
es hora de seguir otro camino, donde ella no sonría.
|
Tempestad que enterró las campanas, turbio revuelo de tormentas
|
para qué tocarla ahora, para qué entristecerla.
|
Ay seguir el camino que se aleja de todo,
|
donde no está atajando la angustia, la muerte, el invierno,
|
con sus ojos abiertos entre el rocío.]
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Quasi fuori dal cielo
Frasi di Pablo Neruda
Ubriaco di trementina e di lunghi baci,
|
guido il veliero delle rose, estivo,
|
che volge verso la morte del giorno sottile,
|
posato sulla solida frenesia marina.
|
Pallido e ormeggiato alla mia acqua famelica
|
incrocio nell'acre odore del clima aperto,
|
ancora vestito di grigio e di suoni amari,
|
e di un cimiero triste di spuma abbandonata.
|
Vado, duro di passioni, in sella all'unica mia onda,
|
luna
re, solare, ardente e freddo, repentino,
|
addormentato nella gola di felici
|
isole bianche e dolci come freschi fianchi.
|
Trema nella notte umida il mio abito di baci
|
follemente carico di impulsi elettrici,
|
diviso in modo eroico tra i miei sogni
|
e le rose inebrianti che con me si cimentano.
|
Controcorrente, in mezzo a onde esterne,
|
Il tuo corpo parallelo si ferma tra le mie braccia
|
come un pesce per sempre incollato alla mia anima,
|
rapido e lento nell'energia subceleste.
|
|
* * *
|
|
[Ebrio de trementina y largos besos,
|
estival, el velero de las rosas dirijo,
|
torcido hacia la muerte del delgado día,
|
cimentado en el solido frenesí marino.
|
Pálido y amarrado a mi agua devorante
|
cruzo en el agrio olor del clima descubierto
|
aún vestido de gris y sonidos amargos,
|
y una cimera triste de abandonada espuma.
|
Voy, duro de pasiones, montado en mi ola única,
|
luna
r, solar, ardiente y frío, repentino,
|
dormido en la garganta de las afortunadas
|
islas blancas y dulces como caderas frescas.
|
Tiembla en la noche húmeda mi vestido de besos
|
locamente cargado de eléctricas gestiones,
|
de modo heroico dividido en sueños
|
y embriagadoras rosas practicándose en mí.
|
Aguas arriba, en medio de las olas externas,
|
tu paralelo cuerpo se sujeta en mis brazos
|
como un pez infinitamente pegado a mi alma
|
rápido y lento en la energía subceleste.]
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Ubriaco di trementina e di lunghi baci
Frasi di Pablo Neruda
[Rossella si è sciacquata la bocca con l'acqua di colonia per mascherare l'odore dell'alcool]
Rhett
: Non serve, Rossella.
Rossella
: Cosa?
Rhett
: La colonia.
Rossella
: Non... capisco che volete dire.
Rhett
: Dico che avete bevuto. Cognac. E parecchio.
Rossella
: E se anche fosse? Che cosa ve ne importa?
Rhett
: Non bevete da sola. Si viene sempre a sapere e ci si rovina la reputazione.
[Rossella piange]
Che avete? Fate la vedova disperata?
Rossella
: Oh, Rhett, ho tanta paura.
Rhett
: Non ci credo. Non avete mai paura, voi.
Rossella
: Ma ora sì. Ho paura di morire e di andare all'inferno.
Rhett
: Siete in ottima salute. E forse l'inferno non c'è.
Rossella
: Oh, sì che c'è. Lo so bene. Lo sanno tutti.
Rhett
: Be', se lo sanno tutti, allora, è inutile negarlo. Sentite, com'è che vi sentite l'inferno sotto i piedi?
Rossella
: Riconosco che non avrei dovuto sposare Franco. Era fidanzato con Susan e amava lei, non me. L'ho fatto soffrire molto e l'ho ucciso. Sì, l'ho ucciso io! Oh, Rhett, è la prima volta in vita mia che provo rimorso per quello che ho fatto.
Rhett
[porgendole un fazzoletto]
: A voi. Asciugatevi gli occhi. Se poteste ricominciare da capo fareste lo stesso. Siete come il ladro, cui non spiace di avere rubato ma è molto molto afflitto di andare in galera.
Rossella
: Oh... È meglio che mamma sia morta e non possa vedermi. Volevo tanto essere come lei, buona e dolce... e invece sono tutto l'opposto!
Rhett
: Voi avete una bella sbornia lacrimogena. E allora cambio argomento e vi dico perché son venuto qui.
Rossella
: Ditelo e fate presto! Che c'è?
Rhett
: C'è che non posso vivere senza di voi.
Rossella
: Oh, siete un essere davvero ignobile. Venite qui in un momento simile con le vostre sporche...
Rhett
: Ho capito che eravate la sola donna per me fin dal giorno che vi vidi alle Dodici Querce. Ora che avete un negozio e i soldi di Franco non verrete a cercarmi come quand'ero in galera e così dovrò proprio sposarvi.
Rossella
: Non avete il minimo tatto.
Rhett
: Forse preferite che mi metta in ginocchio?
Rossella
: Siete uno sfrontato e un villano! Andatevene!
Rhett
[in ginocchio]
: Perdonatemi se vi ho offesa con la violenza della mia passione, adorata Rossella. Volevo dire, cara Mrs. Kennedy. Ma non deve esservi sfuggito che da qualche tempo l'amicizia che nutro per voi si è mutata in un sentimento profondo, un sentimento più bello, più puro, più elevato... Posso osare di chiamarlo "amore"?
Rossella
: Alzatevi in piedi. Non mi vanno gli scherzi volgari.
Rhett
: Ma è un'autentica proposta di matrimonio fatta nel momento che mi sembra più opportuno. Devo cogliere l'occasione fra un marito e l'altro.
Rossella
: Siete volgare e villano! Questo colloquio è durato anche troppo. E poi non mi risposerò mai.
Rhett
: Ma sì, invece. Sposerete me.
Rossella
: Voi? Voi?! Non vi amo. E... non mi piace il matrimonio.
Rhett
: Sbagliate, perché può essere piacevole.
Rossella
: "Piacevole"? Per dindirindina!
[3]
Per gli uomini, forse!
Rhett
: Smettete, vi sentiranno tutti. Avete sposato un ragazzo e un vecchio. Provate un uomo dell'età giusta e che sa fare con le donne.
Rossella
: Siete pazzo, Rhett Butler. Sapete bene chi amerò per tutta la vita.
Rhett
: Basta. Siete una stupida! Basta con questi discorsi.
[la bacia con impeto]
Rossella
: No. Mi sento mancare.
Rhett
: È quello che voglio. Così bisogna trattarvi. Nessuno di quegli idioti v"ha mai baciata così, vero? Né Carlo, né Franco, né quello stupido Ashley! Dite che mi sposerete. Dite di sì. Sì?
Rossella
: Sì...
Rhett
: Avete detto sul serio? Non vi rimangerete la parola?
Rossella
: No...
Rhett
: Guardatemi e ditemi la verità. Avete detto di sì per i miei soldi?
Rossella
: Be'... sì... in parte.
Rhett
: "In parte"?
Rossella
: Vedete, il denaro ha la sua importanza. E certo, mi piacete anche.
Rhett
: Vi piaccio?
Rossella
: Be', se vi dicessi che vi amo alla follia, capireste che non è vero. Ma avete detto voi che abbiamo molto in comune...
Rhett
: Sì, avete ragione, cara. Non vi amo più di quanto mi amiate voi. Dio aiuti l'uomo che vi ami veramente. Come lo volete l'anello, mia cara?
Rossella
: Con un brillante. Ma uno grande, bello, Rhett!
Rhett
: Avrete il più grosso e il più volgare anello di Atlanta. Vi porterò a New Orleans per la più costosa
luna
di miele che pagherò col mio denaro mal guadagnato.
Rossella
: Oh, sarà davvero delizioso!
Rhett
: E, s'intende, provvederò io al vostro corredo.
Rossella
: Oh, Rhett, che gioia! Ma non lo direte a nessuno, vero Rhett?
Rhett
: Sempre ipocrita!
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
In bilico, tra accontentarvi o essere libero | tra osare o puntare al sei politico | come posso accettare il vostro spirito critico | se vi mostro la
luna
ma voi fissate il dito.
Ghemon
Cit. da
Si chiude il sipario
Frasi di Ghemon
A fare il duro sarei falso, forzato | Mi riesce molto meglio essere me | anche se fragile e
luna
tico.
Ghemon
Cit. da
La rivincita dei buoni
Frasi di Ghemon
Gnarlak
: Allora... lei è quello con la valigia piena di mostri, eh?
Newt
: Le notizie volano. Speravo che fosse in grado di dirmi se ci sono stati avvistamenti. Tracce. Cose così.
Gnarlak
: Lei ha una bella taglia sopra la testa, signor Scamander. Perché aiutarla? Invece di consegnarla?
Newt
: Immagino che dovrò convincerla, in qualche modo.
Gnarlak
: Lo consideri il costo del coperto.
[Newt gli porge due galeoni]
Il MACUSA offre molto di più.
[Newt estrae uno strumento di metallo]
Un
luna
scopio? Ne ho già cinque.
Newt
[tirando fuori qualcos'altro]
: Uovo di Ashwinder congelato.
Gnarlak
: Ora sì, cominciamo...
[vede Pickett uscire dalla tasca di Newt]
un momento... quello è un Asticello, vero?
Dal film:
Animali fantastici e dove trovarli
Scheda film e trama
Frasi del film
I Boomdabash mi sottoposero una canzone rock che loro giudicavano perfetta per me. La trovai orribile e dissi loro: Mi dovete cucire addosso un reggae, qualcosa che evochi i suoni, le armonie e le atmosfere di E la
luna
bussò. E loro, da bravi, seguirono il mio consiglio. Di lì a poco mi presentarono il brano Non ti dico no. Fortissimo. Bella contaminazione, originale.
Loredana Bertè
Cit. da
corriere.it, intervista, 1 agosto 2018
Frasi di Loredana Berté
Quando le lucciole s'accendono
|
sui cristalli vaporosi dei castelli incantati,
|
e le canzoni del sonno hanno cadenze di stelle,
|
si sveglia una fata
|
ch'ha una campanuccia d'oro
|
legata ai capelli con due raggi di
luna
.
|
|
Il tuo nome, trilla sommesso
|
quando la fata scioglie le sue trecce.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Culla che dondola
Frasi di Salvatore Quasimodo
L'acqua delle fontane con murmure liturgico
|
si piega in ginocchio sul limite marmoreo;
|
l'obelisco brilla con la
luna
in cima,
|
nell'azzurro claustrale, come un ostensorio.
|
|
Serena notte, taciturnamente una stella
|
salutò Iddio nel firmamento:
|
vana la sua, vana la mia parabola.
|
|
Tre giorni di digiuno,
|
sgranati lungo i muri umidi e vischiosi,
|
godendo il lezzo rancido
|
di grasse cucine casalinghe,
|
sul trivio, cercando anche nel ladro
|
un viso di fanciullo triste e buono!
|
|
Quando il sangue risponde, ch'era sordo,
|
e s'ha bisogno di spartire il pianto
|
con un cuore ch'è vicino al nostro,
|
ancora si può avere della gioia,
|
anzi se più pestati e più sepolti.
|
|
Ma a tutti i crocicchi, il teschio della beffa,
|
pronto, sagace, il motteggiar di Circe
|
non destra alla spola e alla conocchia,
|
sganasciò nel verbo attossicato.
|
|
Pescatore d'uomini, sono tutto solo;
|
per te mi chino sotto il porticato
|
e piango la mia terra e la mia casa:
|
tormenta di cenere che svampa.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Piazza San Pietro
Frasi di Salvatore Quasimodo
Da poco una pingue nube di vinaccia
|
si dondola, beata degli ozi del crepuscolo,
|
sul capo ricciuto d'un frassino che traccia,
|
ora, con improvviso cruccio un arco minuscolo
|
|
di rondini come un nerissimo laccio.
|
Che fosse una posa la tua umiltà, uso ai cipigli,
|
si sapeva da tempo; ma un braccio
|
alzato sempre negli eterni sbadigli
|
|
potevi pur darlo per breve riposo
|
a creature che vedi in nero sì stretto
|
non certo per gioco, né per risalto vezzoso
|
al bianco glaciale del petto.
|
|
Irsuto fauno, intento pari su la pista recente
|
d'una ninfa ribelle ai tuoi maschi richiami
|
che rise lanciandoti un serto di mente
|
e di fiori di bosco dai fragili stami.
|
|
Le streghe che colano, a notte,
|
raggi di
luna
e profumi di mare,
|
per dare la fiamma alle pentole rotte
|
ti sfrondano con barbugli d'alveare.
|
|
Tu attendi. Con freddi piumini
|
la neve ti copre a tenui liste,
|
e povero, un giorno, chiedi una gemma ai fratelli piccini
|
che cantano al sole per farti più triste.
|
|
Ed ecco, ti chiama la voce
|
che abbiamo chi sa in quale cielo;
|
t'inchioda un lampo simile a una croce
|
fra i tuoi semi ch'hanno già lo stelo.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Il frassino
Frasi di Salvatore Quasimodo
Ho tutta l'anima incrinata di brividi di stelle.
|
Trillano ancora dei grilli lungo i lembi verderame dei fossati polverosi, e dai pantani melmosi scoppiano cori lontani di rane arrochite.
|
Il silenzio intorno a quel pino bagnato d'ombra, che ogni sera al vespro china mesto il capo, dopo aver sorriso a l'ultima vampata di sole, mi succhia l'anima ai ricordi.
|
Sento ancora il volitare vellutato dei lapilli d'un mucchio morbido di sogni, incenerito una sera lontana sotto l'archetto di platino dorato de la
luna
.
|
I freschissimi ciclamini di luce de l'alba non hanno ancora del tutto distrutto il mosaico de la notte: qualche pietruzza lucente, paurosa, tremola ne l'ignoto...
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Albore
Frasi di Salvatore Quasimodo
La
luna
in cielo era piena, le lunghe onde grigie venivano avanti una alla volta, e tutto quanto era attorno a me sembrava deciso a serbare un segreto.
Karen Blixen
Cit. da
Capricci del destino - Il pescatore di perle
Frasi di Karen Blixen
Boris aveva ricordato l'antica ballata della figlia del gigante che trova un uomo nella foresta, e sorpresa e deliziata se lo porta a casa per trastullarsi; ma il gigante le ordina di lasciarlo andare, poiché tanto non farebbe che mandarlo in pezzi.
Karen Blixen
Frasi di Karen Blixen
Uhura
: Stazione Spaziale Regula 1, prego, rispondete! Dottor Marcus, la prego, risponda! Qui Enterprise che chiama! È inutile, non risponde nessuno da Regula 1.
Spock
: Ma la linea non è bloccata...
Uhura
: No, Signore, è regolare.
Spock
: Ci sono due possibilità: o non sono in grado di rispondere, o non hanno intenzione di rispondere...
Kirk
: Quanto distano?
Spock
: 12 ore e 43 minuti, velocità attuale.
Kirk
: Cedere il Genesi, ha detto. Che significa, in nome di Dio, cederlo a chi?
Spock
: Al di là del riferimento biblico, Ammiraglio, potrebbe agevolare la mia analisi sapere che cos'è Genesi.
Kirk
: Uhura, dica al dottor McCoy di raggiungerci nel mio alloggio.
Uhura
: Signorsì!
Kirk
: Signor Saavik: a lei il Comando.
McCoy
: L'infermeria è in stato di allarme. Qualcuno vuol dirmi cosa sta succedendo?
Kirk
: Computer! Richiesta procedura di sicurezza e accesso al resoconto Progetto Genesi.
Computer
: Identificarsi per retina scan.
Kirk
: Kirk. Ammiraglio James T.
Computer
: Identificazione positiva.
Kirk
: La relazione, prego.
Carol
: Progetto Genesi: questa è una proposta della Federazione.
Spock
: Carol Marcus.
Kirk
: Sì.
Carol
: Cos'è esattamente il Genesi? Beh, per semplificare, Progetto Genesi è la vita dall'assenza di vita. È un processo in cui la struttura molecolare è riorganizzata a livello sub-atomico nella materia che genera vita di uguale massa. Lo stadio 1 dei nostri esperimenti è stato condotto in laboratorio. Lo stadio 2 sarà sperimentato su una coltura in assenza di vita. Lo stadio 3 vedrà il processo tentato su scala planetaria. È nostra intenzione introdurre il dispositivo Genesi in una zona preselezionata di un corpo spaziale privo di vita, una
luna
o un altro pianeta inanimato. Il dispositivo viene azionato, provocando istantaneamente ciò che noi chiamiamo Effetto Genesi. La materia viene riorganizzata, e il risultato è una rigenerazione vitale. Invece di una
luna
morta, avremo un pianeta vivente che respira, capace di mantenere qualsiasi forma di vita decidessimo di depositarvi.
Spock
: Affascinante.
Carol
: La
luna
riorganizzata, simulata qui, rappresenta una frazione minima del potenziale Genesi, e un punto di partenza nel caso la Federazione volesse condurre questi esperimenti su vasta scala. Se consideriamo i problemi cosmici di popolazioni e rifornimento di cibo, l'utilità di questo processo diventa palese. Ciò conclude la nostra proposta. Grazie per la vostra attenzione.
Spock
: È letteralmente la Genesi, Ammiraglio.
Kirk
: La forza della creazione.
Spock
: Hanno portato avanti i loro esperimenti?
Kirk
: Il nastro è stato fatto circa un anno fa. Suppongo abbiano raggiunto lo stadio 2.
McCoy
: Ma non pensate... al pericolo che implica tutto questo? Supponga... supponga che venisse usato dove già esiste la vita...
Spock
: È ovvio che la distruggerebbe, Dottore. A favore della sua nuova Matrice.
McCoy
: La sua nuova Matrice? Lei ha idea di cosa sta dicendo?
Spock
: Non era mia intenzione valutare le sue implicazioni morali, Dottore. Quando si è trattato di storia cosmica, è stato sempre più facile distruggere, che creare.
McCoy
: Ora non più! Ora possiamo fare le due cose contemporaneamente! Secondo il mito, la terra fu creata in sei giorni.E adesso che cosa succede? Adesso arriva Genesi! Ora ve la faremo in sei minuti!
Spock
: Andiamo, Dottor McCoy. Deve imparare a dominare le sue passioni. Saranno la sua rovina. La logica consiglia...
McCoy
: La logica? Mio Dio, quest'uomo parla di logica! Noi stiamo parlando di un'apocalisse cosmica! Lei ha sangue Vulcan! Non umano!
Saavik
: Plancia all'Ammiraglio Kirk. I sensori rilevano una nave in avvicinamento rapido nella nostra zona.
Kirk
: È identificata?
Saavik
: Una delle nostre, Ammiraglio. La Reliant.
Spock
: La Reliant?
Kirk
: Provi i canali di emergenza. Visuale, Signor Saavik.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Cos'è esattamente il Genesi? Be', per semplificare, "Progetto Genesi" è la vita dall'assenza di vita. È un processo in cui la struttura molecolare è riorganizzata a livello subatomico nella materia che genera vita di uguale massa. Lo stadio 1 dei nostri esperimenti è stato condotto in laboratorio, lo stadio 2 sarà sperimentato in una coltura in assenza di vita, lo stadio 3 vedrà il processo tentato su base planetaria. È nostra intenzione introdurre il dispositivo Genesi in una zona preselezionata di un corpo spaziale privo di vita, una
luna
o un altro pianeta inanimato. Il dispositivo viene azionato, provocando istantaneamente ciò che noi chiamiamo "Effetto Genesi": la materia viene riorganizzata e il risultato è una rigenerazione vitale. Invece di una
luna
morta, avremo un pianeta vivente che respira, capace di mantenere qualsiasi forma di vita decidessimo di depositarvi. La
luna
riorganizzata simulata qui rappresenta una frazione minima del potenziale Genesi e un punto di partenza nel caso la Federazione volesse condurre questi esperimenti su vasta scala. Se consideriamo i problemi cosmici di popolazione, rifornimento di cibo, l'utilità di questo processo diventa palese. Ciò conclude la nostra proposta, grazie per la vostra attenzione.
Carol Marcus
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
La vecchiaia (è questo il nome che gli altri le danno)
|
può essere il tempo della nostra felicità.
|
L'animale è morto o è quasi morto.
|
Rimangono l'uomo e la sua anima.
|
Vivo tra forme luminose e vaghe
|
che non sono ancora le tenebre.
|
Buenos Aires,
|
che prima si lacerava in suburbi
|
verso la pianura incessante,
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è diventata di nuovo la Recoleta, il Retiro,
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le sfocate case dell'Once
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e le precarie e vecchie case
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che chiamiamo ancora il Sur.
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Nella mia vita sono sempre state troppe le cose;
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Democrito di Abdera si strappò gli occhi per pensare;
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il tempo è stato il mio Democrito.
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Questa penombra è lenta e non fa male;
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scorre per un mite pendio
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e assomiglia all'eternità.
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I miei amici non hanno volto,
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le donne sono quel che erano molti anni fa,
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gli incroci delle strade potrebbero essere altri,
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non ci sono lettere sulle pagine dei libri.
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Tutto questo dovrebbe intimorirmi,
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ma è una dolcezza, un ritorno.
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Delle generazioni di testi che ci sono sulla terra
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ne avrò letti solo alcuni,
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quelli che continuo a leggere nella memoria,
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a leggere e a trasformare.
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Dal Sud, dall'Est, dall'Ovest, dal Nord,
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convergono i cammini che mi hanno portato
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nel mio segreto centro.
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Quei cammini furono echi e passi,
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donne, uomini, agonie, resurrezioni,
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giorni e notti,
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dormiveglia e sogni,
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ogni infimo istante dello ieri
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e di tutti gli ieri del mondo,
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la ferma spada del danese e la
luna
del persiano,
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gli atti dei morti, il condiviso amore, le parole,
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Emerson e la neve e tante cose.
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Adesso posso dimenticarle. Arrivo al mio centro,
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alla mia algebra, alla mia chiave,
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al mio specchio.
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Presto saprò chi sono.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
Elogio all'ombra
Frasi di Jorge Luis Borges
Invio questo poema
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(per ora accettiamo tale parola)
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al terzo uomo che s'incrociò con me l'altra notte,
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non meno misterioso di quello di Aristotele.
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Il sabato uscii.
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La notte era piena di gente;
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ci fu certamente un terzo uomo,
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come ce ne fu un quarto ed un primo.
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Non so se ci guardammo;
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andava verso Paraguay, io verso Cordova.
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Forse lo hanno generato queste parole;
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non saprò mai il suo nome.
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So che c'è un sapore che predilige.
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So che ha guardato lentamente la
luna
.
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Non è impossibile che sia morto.
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Leggerà ciò che scrivo e non saprà
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che mi rivolgo a lui.
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Nell'oscuro avvenire
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possiamo essere rivali e rispettarci
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o amici e volerci bene.
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Ho eseguito un gesto irreparabile,
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ho stabilito un legame.
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In questo mondo quotidiano,
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che somiglia tanto
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al libro delle Mille e Una Notte,
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non c'è un solo gesto che non corra il rischio
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di essere un'operazione di magia,
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non c'è un solo fatto che non possa essere il primo
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di una serie infinita.
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Mi domando che ombre getteranno
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questi oziosi versi.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
Il terzo uomo
Frasi di Jorge Luis Borges
C'è tanta solitudine in quell'oro.
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La
luna
delle notti non è la
luna
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che vide il primo Adamo. I lunghi secoli
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della veglia umana l'hanno colmata
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di antico pianto. Guardala. È il tuo specchio.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
La
luna
Frasi di Jorge Luis Borges
Luna
, avorio, strumenti musicali, rose,
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lampade e il segno di Durer,
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le nove cifre e lo sfuggente zero,
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devo fingere che queste cose esistano.
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Devo fingere che nel passato c'erano
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Persepoli e Roma e che una sabbia
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sottile ha misurato il destino di una torre
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che le età del ferro hanno disfatto.
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Devo pensare alle armi e alle fiamme
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delle epopee e ai mari plumbei
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che rosicchiano i pilastri della terra.
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Devo fingere che ci sono gli altri. E' falso.
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Ci sei solo tu. Tu, mia ventura
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e sventura, inesauribile e pura.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
Linnamorato
Frasi di Jorge Luis Borges
Ti offro strade difficili, tramonti disperati,
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la
luna
di squallide periferie.
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Ti offro le amarezze di un uomo
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che ha guardato a lungo la triste
luna
.
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Ti offro i miei antenati, i miei morti,
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i fantasmi a cui i viventi hanno reso onore col marmo:
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il padre di mio padre ucciso sulla frontiera di Buenos Aires,
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due pallottole attraverso i suoi polmoni, barbuto e morto,
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avvolto dai soldati nella pelle di una mucca;
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il nonno di mia madre ‐ appena ventiquattrenne ‐
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a capo di un cambio di trecento uomini in Perù,
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ora fantasmi su cavalli svaniti.
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Ti offro qualsiasi intuizione sia
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nei miei libri, qualsiasi virilità o vita umana.
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Ti offro la lealtà di un uomo
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che non è mai stato leale.
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Ti offro quel nocciolo di me stesso
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che ho conservato, in qualche modo ‐
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il centro del cuore che non tratta con le parole,
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né coi sogni e non è toccato dal tempo,
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dalla gioia, dalle avversità.
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Ti offro il ricordo di una
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rosa gialla al tramonto,
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anni prima che tu nascessi.
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Ti offro spiegazioni di te stessa,
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teorie su di te, autentiche e sorprendenti notizie di te.
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Ti posso dare la mia tristezza,
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la mia oscurità, la fame del mio cuore;
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cerco di corromperti con l'incertezza,
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il pericolo, la sconfitta.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
Ti offro
Frasi di Jorge Luis Borges
Il mondo è un certo numero di tenere imprecisioni.
[da
Luna
di fronte: Manoscritto trovato in un libro di Joseph Conrad]
Jorge Luis Borges
Frasi di Jorge Luis Borges
La isola degli Utopii, larghissima, nel suo mezzo si stende dugentomila passi e per lungo tratto non si stringe molto, ma ver la fine d'amendue i capi si va ristringendo, i quai piegati in cerchio di cinquecentomila passi, fanno l'isola in forma de la nuova
luna
. Questi suoi corni dal mare combattuti sono distanti uno da l'altro circa undeci miglia, e il mare, tra queste braccia dai venti difeso, fa come un piacevol lago e commodo porto, di onde per suo bisogno manda le navi agli altri paesi; la bocca da una parte con guadi e secche, da l'altra con aspri sassi, mette spavento a chi pensasse d'entrarvi come nimico. Quasi nel mezzo di questo spacio è un'alta rupe, la quale per ciò non è pericolosa, sopra la quale in una torre da loro fabricata tengono il presidio; molte altre rupi vi sono nascoste e perigliose.
Thomas More
Cit. da
Secondo Libro di quel parlamento che fece Rafaello Hytlodeo de l'ottimo stato de la republica Utopiense ‐ Incipit
Frasi di Thomas More
Valentin
: Oooh! Portami un po' d'acqua! Mi fa male lo stomaco. Mi sembra una bomba che sta per scoppiare.
Molina
: Posso aiutarti?
Valentin
: Dev'essere il cibo.
Molina
: Dobbiamo andare immediatamente all'infermeria. Guardia!
Valentin
: Aspetta! Fermati! Io sono... un prigioniero politico.
Molina
: Non farmi ridere, non è il momento di tirar fuori i tuoi princìpi!
Valentin
: Togliti da quella porta!
Molina
: Mi hanno fatto un'iniezione, sto già meglio.
Valentin
: Sei matto? Vogliono rendermi dipendente con quelle iniezioni, farmi dire tutto...
Molina
: Che cosa intendi fare?
Valentin
: Lasciami stare solo. Oooh!
Molina
: Oddio... Pensi che il mio film ti potrebbe aiutare? Quella notte stessa, sulla veranda illuminata dalla
Luna
, Leni si sente così sicura tra le braccia di Werner... Anche quando il disco finisce, continuano a ballare. Ballano, e ballano... ballano... nell'armonia della brezza della sera.
Valentin
: Marta... Marta... tu chi sei?
Molina
: Tutto bene. Cerca di riposare.
Valentin
: Marta... Marta...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Perché il Direttore voleva parlarti?
Molina
: Ha telefonato il mio avvocato. La libertà condizionata non è possibile. Almeno per il momento.
Valentin
: Come ti ha trattato il Direttore?
Molina
: Hm! Come un frocio. Come sempre. Oh, no, accidenti! C'era anche qualcos'altro: mia madre non sta tanto bene; ha la pressione alta, e il cuore è un po' debole.
Valentin
: C'è gente che arriva a cent'anni in quelle condizioni.
Molina
: Certo, ma non se sono sconvolte dal dolore. Puoi immaginare la vergogna di avere un figlio in prigione. E per un motivo del genere.
Valentin
: Va' a dormire, dopo ti sentirai meglio.
Molina
: No. Soltanto una cosa mi farebbe bene.
Valentin
: Coraggio, uomo, parla pure.
Molina
: Uomo? Ah! C'è un uomo qua dentro? Bene, non lasciarlo scappare! Se n'è andato via?
Valentin
: Okay, basta con queste storie, raccontami il tuo film.
Molina
: E ora... in attesa al chiaro di
luna
davanti al cabaret, c'è una limousine... Gli occhi di Werner sono inchiodati sull'uscita di servizio, "la sortie des artistes". Fa cenno all'autista di aprire lo sportello per lei. Forse perché Leni vede una possibilità d'aiutare Michelle, o forse perché Leni vuole sapere che tipo di uomo si nasconda in questo invasore nemico, decide di passare la serata con lui.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
O Magali, mia tanto amata, metti la testa | alla finestra, ascolta un po' quest'albada di tam- | burini e violini. || È pieno di stelle lassù, il vento è caduto: | ma le stelle impallidiranno, quando ti vedranno. || Non più che del mormorare delle frasche, | della tua albada io fo caso. Ma io me ne vo nel | mar biondo a farmi anguilla di rocca. || O Magali, se tu ti fai il pesce dell'onda, io | il pescatore mi farò, ti pescherò. || Oh, ma se tu ti fai pescatore, quando le tue | nasse getterai, io mi farò l'uccello volatore, vo- | lerò nelle lande. || O Magali, se tu ti fai l'uccel dell'aria, io il | cacciatore mi farò, ti caccerò. || Alle pernici, agli uccellini
[di becco fine]
se | vieni tu a tendere i lacci, io mi farò l'erba fio- | rita e mi nasconderò nelle praterie. || O Magali, se tu ti fai la margherita, io mi | farò l'acqua limpida, t'annaffierò. || Se tu ti fai l'acquetta limpida, io mi farò il | nuvolone, e me n'andrò ratto in America, lag- | giù
[non mi raggiungerai]
mai. || O Magali, se tu te ne vai lungi in America, | il vento del mare io mi farò,
[là]
ti porterò. || Se tu ti fai vento marino, io fuggirò d'un al- | tro lato, io mi farò un incandescente sbattimento | di sole, che fonde il ghiaccio. || O Magali, se tu ti fai raggio di sole, la verde | lucertola io mi farò, e ti beverò. || Se tu ti rendi la salamandra che si nasconde | nella macchia, io mi renderò la
luna
piena che | nella notte fa lume alle streghe. || O Magali, se tu ti fai
luna
serena, io bella | nebbia mi farò, t'avvolgerò. || Ma se la nebbia m'avvolgerà, non tu per ciò | mi terrai: io bella rosa verginella sboccerò nel | cespuglio. || O Magali, se tu ti fai la rosa bella, la far- | falla io mi farò, ti bacerò! || Va', seguitante, corri, corri. Giammai giam- | mai mi agguanterai. Io della corteccia d'una | gran quercia io mi vestirò nella foresta nera. || O Maddalena, se tu ti fai l'albero dei tristi, | io mi farò la rama dell'ellera, t'abbraccerò.
Frédéric Mistral
Cit. da
Mirella
Frasi di Frédéric Mistral
L'Italia era come la
luna
quando abbiamo
[Eddie e Jeff]
iniziato 20 anni fa. E ora abbiamo il nostro posto sulla
Luna
, quindi grazie a tutti voi per questo.
[riferendosi ai 40mila presenti all'Heineken Jammin Festival a Venezia il 6 luglio 2010]
[Italy was like the Moon when we - Eddie e Jeff - started the band 20 years ago. And now we have our place on the Moon, so thank you all for that.]
Eddie Vedder
Frasi di Eddie Vedder
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di marijuana per New York,
che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley, morte, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di sole e
luna
e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla
luna
, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'alba, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce
luna
re & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal finestrino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e infine se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la
luna
,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla finestra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la morte,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col cuore assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
Commenti:
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Frasi di Allen Ginsberg
Emozioni forti come il primo giorno
Che fanno sparire le cose che ho intorno
Cercherò il tuo sguardo nei posti affollati
La tua libertà oltre i fili spinati
Non potrai capire mai cosa scateni
Quando mi apri la finestra dei tuoi seni
Quel comandamento scritto sui cuscini
Gli innamorati restan sempre ragazzini
Io non lo so dove vanno a finire le ore
Quando ci scorrono addosso e se ne vanno via
Il tempo lava ferite che non può guarire
L'amore è senza rete e senza anestesia
C'è un calendario sul muro della mia officina
Per ogni mese una foto futura di te
Che sei ogni giorno più erotica o mia Regina
Non c'è un secondo da perdere
Lorenzo Cherubini
Cit. da
Chiaro di
luna
Frasi di Lorenzo Cherubini
E non esiste paesaggio
Più bello della tua schiena
Quella strada che porta
Fino alla bocca tua
Non esiste esperienza
Più mistica e più terrena
Di ballare abbracciato
Con te al chiaro di
Luna
Lorenzo Cherubini
Cit. da
Chiaro di
luna
Frasi di Lorenzo Cherubini
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