PDF GRATIS
Accedi
OK
Non ancora registrato?
Registrati
DOWNLOAD PDF
:
Registrati
e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.
Toggle navigation
Sezioni
Temi
Frasi sulla primavera
Frasi sulla prima volta
Frasi sui fiori
Frasi sugli sbagli
Frasi su Firenze
Frasi sulla mamma
Frasi sulle mamme
Frasi sulla maternità
Frasi sui libri
Frasi sul giardino
Indice dei temi
Tutti i temi (1328)
Frasi
Commenti alle frasi
Frasi belle
Frasi divertenti
Frasi bellissime
Frasi celebri
Frasi famose
La frase di oggi
Newsletter
Incipit
Epitaffi
Proverbi
Meme
Le frasi più lette
Le frasi più lette ieri
Le frasi dei film più lette
Le immagini più viste
Le storie più lette
Le poesie più lette
I proverbi più letti
I temi più visitati
I film più visti
Gli autori più letti
Le parole più cercate
Frasi con immagini
Frasi belle con immagini
Frasi da condividere
Immagini per le storie Instagram
Immagini di copertina per Facebook
Frasi dei film
Le migliori di sempre
Frasi promozionali dei film
Elenco di tutti i film
Elenco film per genere
Elenco di tutti i registi
Incipit dei film
Frase film della settimana
Storie
L'industriale e il pescatore
Il genere di amore che voglio
Matrimonio in crisi
Il cane, l'asino e l'importanza delle gentilezze
I libri e il setaccio
Il vaso di vetro, i sassi, la birra e le priorità della vita
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
La volpe e l'uva
Tutte le storie
Poesie
Oroscopo
Oroscopo di aprile
Ariete
Toro
Gemelli
Cancro
Leone
Vergine
Bilancia
Scorpione
Sagittario
Capricorno
Acquario
Pesci
Oroscopo Newsletter - Registrati
Tutti gli oroscopi
Autori
Arte
Cinema
Economia
Letteratura
Moda
Musica
Politica
Religione
Scienze
Sport
Storia
TV
Varie
Indice degli autori
Aforismi Marijuana
Frasi trovate
:
38
Per anni, all'inizio degli 80, vivevo solo per scrivere canzoni e fare concerti. Un giorno dell'estate 1982 andai da un concessionario per far vedere una macchina e non trovai nessuno, sentivo boati a distanza, non capivo cosa stesse succedendo: era la finale dei Mondiali di Spagna, ma io non lo sapevo. Potevo stare tre giorni senza dormire, grazie alle anfetamine. Poi ho capito che le anfetamine sono pericolose. Ho sperimentato la mia psiche, sono entrato nella mia mente, ho fatto un viaggio dentro la mia coscienza. Le sostanze stupefacenti le ho provate quasi tutte, tranne l'eroina. Mettere l'eroina sullo stesso piano della
marijuana
è criminale, perché così i ragazzi si convincono che si equivalgano, e se lo spacciatore non ha una, allora si può comprare l'altra.
Vasco Rossi
Cit. da
Corriere della Sera, intervista, 31 marzo 2024
Frasi di Vasco Rossi
"The Entitled Generation", ci definisce Keller: che si può tradurre come "La generazione privilegiata". Keller riprende tutti i capi d'imputazione che ci sono stati rivolti. Da destra, la generazione dei baby boomer è accusata di avere partorito il Sessantotto e il femminismo, le rivolte antiautoritarie e il boom della
marijuana
, tutto ciò che ha fatto a pezzi i valori tradizionali, il collante della società. "La Peggior Generazione", la definì un consigliere di Bill Clinton, Paul Begala, che descrive i baby boomer come «i più egoisti, egocentrici, autoreferenziali, presuntuosi, indulgenti con se stessi». Keller contrattacca: «Tra noi ci furono quelli che andarono a combattere in Vietnam e quelli che protestarono contro la guerra. Dai nostri ranghi sono usciti i banchieri d'azzardo di Wall Street ma anche i geni imprenditoriali di Steve Jobs e Bill Gates».
Federico Rampini
Cit. da
la Repubblica, 15 agosto 2012
Frasi di Federico Rampini
Ho amici che consumano
marijuana
ogni giorno, altri solo durante i weekend, altri in occasioni straordinarie. Conosco chi ne fuma un po' prima di andare al lavoro, e addirittura chi ha costantemente uno spinello tra le labbra perché è convinto che faccia bene. Ci sono poi quelli che proprio non dovrebbero fumare
[ride]
perché a loro fa male! Ognuno è un caso a sé.
Matthew McConaughey
Cit. da
Io Donna, intervista, 15 dicembre 2018
Frasi di Matthew McConaughey
Pauline
: Che significa "broccoli"?
Frannie
: Dipende dal contesto. Pelo pubico o
marijuana
. È un sostantivo.
Pauline
: E "Virginia"?
Frannie
: Vagina. Come in: "Le ficcò il martello nella Virginia". I tempi. Lo slang ha sempre a che fare con il sesso o con la violenza o tutti due. Ma è intrigante, io lo trovo intrigante.
Dal film:
In the Cut
Scheda film e trama
Frasi del film
Il popolo americano è stato schiacciato dall'avidità e dal comportamento illegale della gente di Wall Street, giusto? I cittadini vogliono giustizia. Lo abbiamo detto a Obama, non sono stato l'unico a farlo: Signor Presidente, deve fare qualcosa. Deve essere duro su questa questione. Risultato: sono passati sette anni e nessun amministratore delegato è in galera. Ci sono ragazzini che hanno la fedina penale sporca per aver fumato
marijuana
, ma nessun amministratore delegato di una corporation è stato arrestato. Questa è una delle ragioni per cui la gente si è allontanata dalla politica. Non vedono giustizia.
Bernie Sanders
Cit. da
Rollingstone.it, intervista, 29 gennaio 2016
Frasi di Bernie Sanders
Thomas
: Ma tu non dovevi essere a Parigi?
Veruschka
[Fumando della
marijuana
]
: Ma io sono a Parigi!
Dal film:
Blow-Up
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di
marijuana
per New York,
che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley, morte, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di sole e luna e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla luna, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'alba, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal finestrino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e infine se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la luna,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla finestra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la morte,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col cuore assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
Commenti:
1
Frasi di Allen Ginsberg
Brandt
: Questo è lo studio, come può vedere, con le varie onorificenze: premi...
Drugo
: Jeffrey Lebowski.
Brandt
: ... attestati, lauree honoris causa, eccetera.
Drugo
: Hm, davvero notevole.
Brandt
: Oh, le esamini pure, se vuole.
Drugo
: No, non è che io sia tanto...
Brandt
: No, no, no, prego, prego. Questa è la chiave della città di Pasadena, che il signor Lebowski ha ricevuto due anni fa a riconoscimento del suo impegno civico. Ah... Oh. Quello è il diploma di merito della camera di commercio di Los Angeles, che viene assegnato non necessariamente ogni anno, ma solo quando esiste un vero...
Drugo
: Ehi! Ma questo...
Brandt
: ... merito.
Drugo
: Questo qui mi sembra lui, con Nancy.
Brandt
: Oh, sì, quello in effetti è il signor Lebowski con la First Lady, sì.
Drugo
: Ah!
Brandt
: E con loro c'è anche la signora...
Drugo
: Ah! Il signor Lebowski è quello a sinistra, no?
Brandt
: Sì, certo, il signor Lebowski è quello a sinistra. Vede? Vede?
Drugo
: A quanto vedo è...
Brandt
: Oh.
Drugo
: ... handicappato, vero?
Brandt
: Il signor Lebowski è disabile, sì. Ah... la foto è stata scattata quando la signora Reagan era la First Lady nazionale, sì. Non della California.
Drugo
: Eccolo qui.
Brandt
: In effetti ha avuto anche un incontro privato con il Presidente, ma purtroppo non ci fu il tempo di scattare una foto ricordo.
Drugo
: Ah, Nancy non è male.
Brandt
: Oh, una donna meravigliosa! Eravamo...
Drugo
: E... e questi sono...
Brandt
: Oh, quelli sono i bambini del signor Lebowski, se vogliamo.
Drugo
: Madri diverse?
Brandt
: No, no...
Drugo
: Del razzismo se ne sbatte, hm?
Brandt
: Ah, ah, ah, ah, ah! Non figli suoi in senso letterale. Sono le piccole speranze urbane Lebowski. Ragazzini dei quartieri poveri che promettono bene ma non hanno i mezzi per un'istruzione superiore. E così il signor Lebowski si è impegnato a mantenerli tutti al college. Ah... mi scusi. Grazie. Grazie.
Drugo
: Fantastico. Pensa che ci sia ancora un posto?
Brandt
: Credo che... Oh! Ah, ah, ah, ah! Non ha frequentato il college. La prego, eviti di toccare.
Drugo
: No, no, l'ho frequentato, ma passavo gran parte del tempo a occupare vari edifici dell'amministrazione. Fumavamo
marijuana
e sfondavamo la porta del circolo per giocare a bowling. Ci crede se le dico che non mi ricordo quasi niente.
Brandt
: Oh.
Jeffrey "Il Grande" Lebowski
: Bene, signore, lei si chiama Lebowski e anch'io mi chiamo Lebowski. È stupendo. Ma sono molto occupato come immagino sia lei. Cosa posso fare per lei?
Drugo
: Ah... vede, signore, si tratta di questo mio tappeto. Dava veramente un tono all'ambiente.
Lebowski
: Lo ha già detto a Brandt al telefono, e lui lo ha detto a me. Io che cosa c'entro?
Drugo
: Beh, quei due... quei due stavano cercando lei, e quindi...
Lebowski
: Forse non ha sentito. L'ha già detto a Brandt al telefono, e lui l'ha detto a me. So cos'è successo. Allora? Allora?
Drugo
: Quindi sa che quelli volevano pisciare sul mio tappeto?
Lebowski
: Ho urinato io sul suo tappeto?
Drugo
: Nel senso che è venuto di persona a far pipì sul mio tappeto?
Lebowski
: Pronto? C'è qualcuno in casa? Parla forse un'altra lingua? Le ripeto la domanda: ho urinato io sul suo tappeto?
Drugo
: No, è stato Woo a pisciare sul mio tappeto.
Lebowski
: No, io vorrei capire una cosa. Ogni volta che qualcuno mingia su un tappeto, in questa bella città, io devo risarcire il proprietario?
Drugo
: Andiamo, per la miseria! Le sembro uno che vuole fregare la gente? E nemmeno per sogno, è solo che...
Lebowski
: È solo in cerca di soldi, come tutti gli altri. Lei ha un impiego, signor Lebowski?
Drugo
: Un momento, aspetti che le spieghi una cosa. Io non sono il signor Lebowski, lei è il signor Lebowski. Io sono Drugo, è così che deve chiamarmi, capito? Se preferisce, Drughetto, oppure Drugantibus, oppure Drughino, se è di quelli che mettono il diminutivo ad ogni costo.
Lebowski
: Lei ha un impiego, signore?
Drugo
: Impiego? Ah, ah.
Lebowski
: Non si va in giro a cercare lavoro vestiti in quel modo in un giorno feriale.
Drugo
: Perché, oggi... Che cos'è oggi?
Lebowski
: Io invece lavoro, signore, quindi, se non le dispiace...
Drugo
: Mi spiace, eccome. Il "drugo" si dispiace. Non può tollerare, capisce, quest'aggressione non può essere tollerata. Insomma, se sua moglie va in giro...
Lebowski
: Mia moglie non c'entra per niente in questo! Spero che mia moglie un giorno impari a farsi bastare il mensile, che è ampio! Ma se così non fosse, sarebbe un problema suo, non mio. Come il tappeto è un problema suo. E proprio come ogni sbandato del mondo è responsabile della propria vita, indipendentemente da chi ha scelto di incolpare. Io non ho incolpato nessuno quando ho perso le gambe. Un mu*o gi**lo me le ha portate via, in Corea. Ma io sono andato avanti, a realizzare. Eh, eh, eh! Non posso risolvere i suoi problemi, signore, solo lei può.
Drugo
: Ma vaffanculo.
Lebowski
: Eh. Vaffanculo? Sì, questa è la sua risposta. La sua risposta a tutto. Se la faccia tatuare in fronte. La vostra rivoluzione è finita, signor Lebowski! Condoglianze! Gli sbandati hanno perso! Faccia come i suoi genitori, accetti il mio consiglio: si trovi un lavoro! Gli sbandati perderanno sempre! Mi ha sentito, Lebowski? Gli sbandati perderanno sempre!
Brandt
: Com'è andato l'incontro con il signor Lebowski?
Drugo
: Molto bene, il vecchio mi ha detto di prendere il tappeto che preferisco.
Brandt
: Allora se lo goda. Magari qualche volta ci rivediamo, Drugo.
Drugo
: Sì, certo, se mi trovo nei paraggi e devo andare al cesso... Ehi, guarda un po'!
Bunny Lajoya Lebowski
: Soffiaci sopra.
Drugo
: Eh?
Bunny
: Avanti. Soffia.
Drugo
: Vuoi che soffi sulle dita?
Bunny
: Ah-ah. Io non ci posso arrivare.
Drugo
: E se poi quello se la prende?
Bunny
: A lui non importa niente di niente, è un nichilista.
Drugo
: Ah, dev'essere faticoso da morire.
Bunny
: Tu non stai soffiando.
Brandt
: Il nostro ospite deve andar via, signora Lebowski.
Drugo
: Ah. Tu sei Bunny?
Bunny
: Te lo succhio se mi dai mille dollari.
Brandt
: Ah, ah, ah, ah! Che donna meravigliosa! Andiamo pazzi per quel suo spirito libero.
Bunny
: Però Brandt non può guardare, se no mi dà un centone.
Brandt
: Ah, ah! È meravigliosa!
Drugo
: Scusa, vado a cercare un bancomat.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Sergente
: Un mio collega mi ha detto che lei gioca molto bene a tennis.
Registratore
: Gli occhi del paziente sono molto dilatati per l'uso di
marijuana
e probabilmente di LSD.
Infermiera
: Secondo l'informazione che si vuole, si deve sapere il tasto da premere.
Sergente
: Oh, beh, diciamo che volessi sapere come si fa un colpo di rovescio.
Infermiera
: Ah, ah, ah, ah, ah! Non credo di avere il programma adatto. Ah, ah, ah!
Sergente
: Mi scusi. Che cosa vuoi?
David
: Dov'è il bagno? Il viaggio è lungo fino a Denver.
Sergente
: Mi scusi.
David
: Per favore, mi lasci parlare col signor McKittrick, è importante.
Sergente
: Senti, non puoi parlare con nessuno. L'FBI sarà qui tra poco. Ora devi fare la pipì o no?
David
: No.
Infermiera
: Per favore, sto lavorando.
Sergente
: E questo cos'è?
Infermiera
: La smetta!
Sergente
: Ha degli occhi molto belli.
Infermiera
: Molto originale.
I Agente
: Chiamo l'ascensore.
Wigan
: Firmo da lei?
II Agente
: Sì, anche per noi.
Sergente
: Ho sentito che l'hanno eletta Miss Bellezza.
Infermiera
: Sì.
Sergente
: Vuole che me ne vada?
Wigan
: Voglio che questa porta sia aperta immediatamente.
I Agente
: Se telefonassi io?
Wigan
: Si sbrighi!
Sergente
: Sì, signore.
II Agente
: È incredibile.
I Militare
: Ehi, Donner, aspetta!
II Militare
: Beh, sbrigati. Sono in ritardo.
I Militare
: Va bene, ti raggiungo sùbito.
Militare
: Credo che sia bloccata dall'interno.
Wigan
: Faccia presto. David! Andiamo, David! Così peggiori la tua situazione.
Militari
: Beh, andiamo.
Thomas
: Da questa parte, per favore. Mi hanno appena detto che stanno lavando il pavimento nel centro dei computer. Non voglio che qualcuno scivoli e si faccia male, quindi il nostro giro si conclude qui. Ora, se salite sul pullman il più presto possibile, ad ognuno di voi sarà offerta una bevanda al Centro ufficiali, ai piedi della collina.
Schneider
: Fermo! Cos'hai intenzione di fare?
David
: Ah!
Militare
: Fatto. Si apre.
Schneider
: Voi ragazzi vi credete i padroni.
David
: Ah, io stavo... stavo... stavo solo dando un'occhiata.
Schneider
: Lo sai che non devi abbandonare il gruppo.
David
: Sissignore.
Schneider
: Allora, che cosa aspetti, eh?
David
: Okay. Mi scusi.
Schneider
: Muoviti.
David
: Grazie infinite, signore.
Agente
: Stia da parte!
Militare
: Grazie. Grazie. Attenta allo scalino.
David
: Arrivederci.
Militare
: Grazie. Arrivederci. Attenta allo scalino. Grazie.
Wigan
: Presto, guardate dappertutto. Non può essere lontano. Muovetevi.
Agente
: E si tolga di mezzo!
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Ophelia
: 40 e 2. E quindi te ne resti a letto, va bene?
Louis
: Quello si è trasferito a casa mia, mi ha rubato il posto! Devo fare qualcosa!
Ophelia
: Resta qui.
Johnny
: Sono le dieci, e il tuo Johnny è qui.
Ophelia
: Oh, senti, bello, mi dispiace. Ma è arrivata mia madre all'improvviso dal paese. Facciamo sabato prossimo? Oh, questi sono per me? Grazie. Dove vuoi andare?
Louis
: Tu hai compagnia. Gli affari sono affari. Vado a fare un giretto. Un po' di aria fresca mi farà bene.
Ophelia
: Stai giù.
Louis
: Mi dispiace che tu abbia dovuto annullare il tuo appuntamento. Che stai facendo? Eh? Ah, Ophelia, non ci crederai ma mi sento già meglio. Sei stata cosi gentile con me.
Ophelia
: Io sto solo proteggendo il mio investimento. Nient'altro. Adesso cerca di dormire. 37,9. Tu non ti alzi finché non ti è scesa, d'accordo?
Louis
: Io mi sento bene, e poi ti ho già dato abbastanza disturbo. Tu devi lavorare, Ophelia, e pure io.
Ophelia
: Nessuno lavora la sera di Natale. Ora vado a fare la spesa, poi torno e preparo una bella cenetta, Louis. Tu intanto leggi il giornale.
Louis
: Il nuovo direttore elettrizza la Duke & Duke. Ah! È Natale, eh? Gli farò uno di quei regali di Natale che non se ne dimenticherà mai!
Impiegata
: E la mamma ci ha creduto.
I Impiegato
: Ho perso venti chili.
II Impiegato
: Si vede, no?
Randolph
: Ah, sì? Sì, certo. Abbiamo voluto dare un taglio con il passato. Ah, ah, ah! Ah, Valentine, dove sei stato? Il party è gia cominciato.
Billy Ray
: Ho del lavoro da finire in ufficio, signor Duke.
Randolph
: È la notte di Natale e Valentine vuol continuare a lavorare, Mortimer. Ti scriverò una cartolina da Stoccolma, quando mi daranno il premio Nobel.
Mortimer
: L'esperimento è in due parti, se ben ricordo. L'altro individuo dovrebbe trasformarsi in un criminale. Non aveva detto che ha del lavoro da fare, Valentine?
Billy Ray
: Si, signore. Volevo sapere cos'era quest'assegno di diecimila dollari per un certo Clarence Beeks.
Mortimer
: Ah, dia qua, me ne occupo io, Valentine.
Billy Ray
: Non mi ricordo di nessun Clarence Beeks che lavori per la ditta, signor Duke.
Mortimer
: È stato prima che lei venisse a lavorare per noi, Valentine. E siamo anche riusciti a restare in affari per 47 anni prima del suo arrivo.
Randolph
: Beva qualcosa, Valentine, e buon Natale.
Impiegato
: Buon Natale, signor Duke.
Mortimer
: Cosa?
Impiegato
: Buon Natale.
Mortimer
: Oh. Ah, sì, sì, sì. Buon Natale, buon Natale.
Louis
: Oh, oh, oh, oh!
Billy Ray
: Lei che cosa sta facendo qui?
Louis
: Randolph, Mortimer, venite qui, presto! Sùbito! L'ho preso, finalmente!
Billy Ray
: Chi è lei?
Louis
: L'ho colto con le mani nel sacco.
Mortimer
: Winthorpe! Ma... ma come? Sei tu?
Louis
: Sto eseguendo un arresto da privato cittadino. Quest'uomo è uno spacciatore di droga. Guardate, guardate qui nel cassetto del suo ufficio. Ha le droghe più delittuose: spinelli alla
marijuana
, pillole, allucinogeni, valium, pillole gialle, pillole rosse, macinino per cocaina, siringhe assortite... È lui lo spacciatore, non io.
Billy Ray
: Quando sono entrato qui l'ho scoperto che metteva questa roba nella mia scrivania. È ovviamente un puerile tentativo per incastrarmi.
Louis
: Incastrare te? Beh, qui siamo di fronte al maiale che dà del porco alla colomba!
Billy Ray
: Quest'uomo è uno squilibrato. Io chiamo la sorveglianza.
Louis
: Metti giu quel telefono!
Billy Ray
: Pronto, sorveglianza? Buon Natale a tutti!
Louis
: Hai cercato di derubarmi. Mi molli la droga, mi rubi la casa, la macchina, il posto! Io questo lo ammazzo, quant'è vero Iddio!
Billy Ray
: Ehi, senti, amico, qui c'e stato un bel malinteso, okay? Io non c'entro niente con la tua casa, la tua auto, il tuo posto. Ti dispiace mettere via quella pistola? Chiedilo ai Duke.
Randolph
: Metti via quell'arma immediatamente, Winthorpe. Sarai mica ammattito!
Louis
: Fermo, sacco di merda!
Randolph
: Mi rendo conto che tutta quest'esperienza dev'essere piuttosto... sconvolgente.
Mortimer
: Winthorpe, non te ne andare. Possiamo spiegarti tutto!
Louis
: Sì, ve ne pentirete! Ve ne pentirete tutti molto, molto, molto amaramente! Aaah!
Randolph
: Eh, povera creatura disgraziata. Lo abbiamo colto a rubacchiare al nostro club. Si è appropriato di fondi, vendeva droga. È arrivato persino a travestirsi da Babbo Natale. Una faccenda veramente squallida.
Mortimer
: Non riesco a capire come Winthorpe sia potuto cadere così in basso. Strano.
Billy Ray
: Non sono affari miei, però quel pazzo dovrebbe stare in prigione.
Mortimer
: Adesso è disoccupato, Valentine.
Billy Ray
: Non è una buona ragione, Mortimer.
Randolph
: È in bolletta completa. Magari sarà anche affamato.
Billy Ray
: Ma i soldi per la droga, quelli ce li ha. Non si può essere teneri con gente di quel genere. Dia retta a me, so quello che dico, Randolph.
Randolph
: Avanti, paga, Mortimer, ho vinto la scommessa.
Mortimer
: Tieni, un dollaro.
Randolph
: Ah, ah, ah! Abbiamo preso uno psicopatico perfettamente insignificante come Valentine, e lo abbiamo trasformato in un dirigente di successo. E nello stesso lasso di tempo abbiamo trasformato un uomo onesto e lavoratore in uno spostato, un violento e potenziale assassino. Ah, ah, ah! Allora, come facciamo riprenderci Winthorpe e rimandare Valentine nel suo ghetto?
Mortimer
: Io non voglio riprendere Winthorpe dopo quello che ha fatto.
Randolph
: Vorresti dire che dovremmo tenerci Valentine come direttore generale?
Mortimer
: E tu credi veramente che io terrei uno sporco negro a dirigere gli affari della nostra famiglia, Randolph?
Randolph
: Tu non potresti, vero? Non me lo terrei neanche io. Però credo che per scambiare i loro ruoli dovremmo aspettare di ricevere quel rapporto sui raccolti la notte di Capodanno.
Mortimer
: Assolutamente, non avrebbe senso cambiare rotta fino ad allora.
Randolph
: E se il signor Beeks farà quello per cui lo abbiamo pagato, sono sicuro che passeremo un felicissimo anno nuovo.
Mortimer
: Esattamente.
Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ehi, Winthorpe! Winthorpe!
Louis
: Aaah!
Billy Ray
: Ehi! Ehi, Winthorpe! Winthorpe! Winthorpe! Ehi! Scusi, buon Natale. Ehi, ehi, ehi, ehi! Uh! Taxi!
Ophelia
: Ciao, Louis, buon Natale. Louis? Ho una bella sorpresa per te quando esci dal bagno.
Billy Ray
: Mi scusi. La porta era aperta. Mi dispiace disturbarla, ma sto cercando Louis Winthorpe. Abita qui, vero?
Ophelia
: Aspetti un momento, torno subito. Louis! Louis, apri la porta! C'è Valentine! Louis! Louis! Louis!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Gabriel Shear
: Il guaio di Hollywood è che produce merda. Inaccettabile, inarrivabile merda. Io non sono un rozzo aspirante cineasta in cerca dell'esistenzialismo in una pipa carica di
Marijuana
. È facile infierire sulla cattiva recitazione, sulle scelte di regia, sui minestroni di parole che tante produzioni oggi definiscono sceneggiature. No! Io denuncio la mancanza di realismo, il realismo... un elemento che non permea la moderna cinematografia americana... - Quel pomeriggio di un giorno da cani - , forse il miglior film di Al Pacino, escludendo Scarface e il Padrino parte Prima... Magistralmente diretto, il capolavoro di Sidney Lumet... La fotografia, la recitazione, la sceneggiatura, tutto perfetto ma... ancora non hanno varcato il limite... e se per esempio... per esempio in quel film Sonny avesse potuto farla franca, ma veramente farla franca... e se - ecco la cosa intrigante - se avesse ucciso gli ostaggi subito, senza pietà, né quartiere: "Esaudite le richieste o questa bella biondina si becca una pallottola alla nuca". Bang, sangue. Ancora niente autobus? E quando mai! Quante vittime innocenti in bella mostra ci sarebbero volute per convincere le autorità a cambiare la strategia nelle crisi con ostaggi? Siamo nel '76, non c'è la CNN o la CNBC, non c'è neppure internet. Porta tutto ai giorni nostri, adesso, identica situazione: quanto impiegherebbero i media a scatenare la frenesia collettiva? Questione di poche ore e diventerebbe la notizia del giorno da Boston a Budapest. Dieci ostaggi giustiziati... venti... trenta... senza sosta, Bang! Bang! Uno dietro l'altro! Tutto ripreso ad alta definizione col computer che esalta i colori. Quasi la tocchi la materia grigia... Per cosa? Un autobus? Un aereo? qualche milione di dollari, per altro assicurato? Io non credo che... però è un'idea... certo non è... non rientra nei canoni tradizionali del cinema ma... ma metti che...
Voce fuori campo
: Non sarebbe stato giusto per quel film.
Gabriel Shear
: Davvero?
Voce fuori campo
: Non avrebbe avuto successo.
Gabriel Shear
: E come mai?
Voce fuori campo
: Il pubblico ama il lieto fine.
Gabriel Shear
: E se scappa con tutti i soldi, il suo amante fa il cambio di sesso. E vissero tutti felici... No? Ah... Omofobia.
Voce fuori campo
: Il cattivo non può vincere, il finale deve essere edificante... in un modo o nell'altro il cattivo deve morire.
Gabriel Shear
: Uhm... be' la vita è più fantasiosa della fiction a volte... Bene Ragazzi. Devo andare. Il tempo vola. Grazie del caffè.
Dal film:
Codice: Swordfish
Scheda film e trama
Frasi del film
Bobby
: Il mio solo rimpianto è di non saper suonare uno strumento.
Veronica
: Io uscivo con un musicista.
Bobby
: Davvero?
Veronica
: Sì. Un sassofonista. Molto bravo. Suonava i brani tristi con un tale sentimento che... Ti faceva piangere.
Bobby
: E' un gran dono.
Veronica
: Io lo avrei sposato ma era un eroinomane.
Bobby
: Sul serio? A me non piace la droga. Ti incasina tutto.
Veronica
: Oh, io l'ho provata qualche volta quando stavo con lui. Lui fumava spinelli. E ho persino provato l'oppio una volta.
Bobby
: Ma non mi dire! Ma quale, scusa, sono curioso... Quale è stato l'effetto?
Veronica
: Niente di che. No, non ho una personalità dipendente.
Bobby
: Meno male.
Veronica
: Però con la maria mi sentivo sexy.
Bobby
: Scusa? La maria?
Veronica
: La
marijuana
.
Bobby
: Ma come l'hai chiamata? Maria?
Veronica
: Lui diceva così.
Bobby
: Così hai sposato un musicista?
Veronica
: Ho sposato un agente di borsa.
Dal film:
Café Society
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli effetti negativi della
marijuana
sono stati grossolanamente esagerati. La nostra droga nazionale è l'alcool. Ed abbiamo la tendenza a considerare con particolare orrore l'uso di qualsiasi altra droga voluttuaria.
William Burroughs
Cit. da
Pasto Nudo
Frasi di William Burroughs
Soldato Chris Taylor
: L'ha ucciso lui. Io lo so che l'ha ucciso lui, ho visto i suoi occhi quando è ritornato.
Soldato Rhah
: Ma come fai a sapere che non sono stati i gialli? Non hai prove, amico.
Soldato Chris Taylor
: Le prove sono negli occhi. Quando uno lo sa, lo sa. Tu eri lì, lo so quello che pensavi. Lo dobbiamo far fuori stanotte quel vigliacco.
Soldato King
: Io ci sto, occhio per occhio.
Soldato Doc
: Io dico di farlo sistemare dalla giustizia militare.
Soldato Chris Taylor
: Oh, andiamo, che si fotta la giustizia militare. Stai scherzando? A quale storia pensi crederanno quelli, a O'Neill? A Bunny? A Wolfe? Stronzate!
Soldato Rhah
: Senti, ragazzo, tu provaci e Barnes ti ficca su per il culo uno di quei razzi che ti cachi l'anima!
Soldato Chris Taylor
: E secondo te che dovremmo fare, eh?
Soldato Rhah
: Io vi consiglio di stare molto attenti, perché Barnes ve la farà pagare molto cara!
Soldato King
: E allora tu te ne infischi di Elias e di tutte le belle ore che abbiamo passato?
Soldato Rhah
: Cazzo, voi cercate di curare il mal di testa con una decapitazione? Elias non vi ha chiesto di combattere le sue battaglie, mi pare. E se il Paradiso esiste, e spero in un dio che esista, io so che lui se ne sta lassù drogato come un figlio di puttana tutto tranquillo, perché le sue pene le ha lasciate quaggiù.
Soldato Chris Taylor
: Ti sbagli, bello. Comunque la vedi, Barnes è uno sporco assassino.
Soldato King
: Giusto, amico.
Soldato Rhah
: Taylor, io mi ricordo quando sei arrivato qui e mi dicevi quanto ammiravi quel bastardo.
Soldato Chris Taylor
: Sbagliavo.
Soldato Rhah
: Sbagliavi? Tu non hai mai avuto ragione, su niente! Sentite qua e sentite bene, brutti stronzi... a Barnes gli hanno sparato sette volte e non è morto. Non significa niente, eh? Si vede che non deve morire ancora. L'unica cosa che può uccidere Barnes, è Barnes.
Sergente di stato maggiore Bob Barnes
: Si parla di uccidere? Mh? Siete degli esperti? Sapete tutti come si uccide? Mi piacerebbe sentirlo, fumatori di canna.
[prende una pipa di
marijuana
da un soldato e fuma]
Che la fumate a fare questa merda, per fuggire dalla realtà? A me questa robaccia non serve. Io sono la realtà. È così che dovrebbe essere e così è. Elias era un gran fesso. Era un crociato. Ora io non sono contro nessuno... che fa quel che gli si dice. Ma se non è così, il meccanismo si rompe. E quando il meccanismo si rompe siamo fottuti anche noi. E io questo non lo permetto... a nessuno di voi. A nessuno.
[restituisce la pipa del soldato a Rhah]
Volevate bene a Elias. E volete rompermi il cazzo. Già. Bé, eccomi qui e sono pure solo. Nessuno saprà niente. Siete in sei contro di me. Uccidetemi. Provateci.
[pausa]
Io vi cago addosso.
Soldato Chris Taylor
: Brutto pezzo di merda!
[Chris si alza, prende la testa di Barnes e gliela sbatte contro un palo mentre i suoi commilitoni esultano, ma Barnes gli dà un pugno nella pancia, lo stende per terra e lo minaccia con un coltello]
Soldato Rhah
: Calma, Barnes! Non lo fare, no. Impazzirai in prigione, Barnes. Dieci anni per l'omicidio di un volontario, dieci anni. Andrai fuori di cervello, credimi. Non lo fare!
[Barnes ferisce Chris vicino all'occhio e si alza]
Sergente di stato maggiore Bob Barnes
: Morte? Ma che ne sapete voi della morte?
Dal film:
Platoon
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dopo che Bigfoot si è mangiato un vassoio di
marijuana
]
Larry "Doc" Sportello
: Stai bene, fratello?
Bigfoot
: Non sono tuo fratello.
Larry "Doc" Sportello
: No, ma un guardiano ti farebbe bene.
Dal film:
Vizio di forma
Scheda film e trama
Frasi del film
Devo dire che mi sembra strano che l'alcool sia legale e invece la
marijuana
no.
Dottor Bamford
Dal film:
L'erba di Grace
Scheda film e trama
Frasi del film
Devo dire che mi sembra strano che l'alcool sia legale e invece la
marijuana
no.
Dottor Bamford
Dal film:
L'erba di Grace
Scheda film e trama
Frasi del film
Grande Sophie, il gioco era ripreso a tutto gas. Felicità allo stato puro, bruta, primitiva, vulcanica. Magnifico. Il meglio del meglio; meglio della droga, dell'eroina, meglio delle canne, coca, crack, fix, joint, shit, shoots, sniff, pet,
marijuana
, cannabis, peyote, colla, acido, LSD, ecstasy, meglio del sesso, meglio del pompino, il 69, le orge, masturbazione, tantrismo, kamasutra, massaggio thailandese, meglio della cioccolata, il mont blanc, la banana split, meglio di tutte le trilogie di George Lucas, delle puntate del Muppet Show, meglio dell'ancheggiare di Emma Peel, Marilyn, la puffetta, Lara Croft, Naomi Campbell, i nei di Cindy Crawford, meglio della facciata B di Abbey Road, gli assolo di Hendrix, meglio dei passetti di Armstrong sulla luna, le montagne russe, i festoni natalizi, la fortuna di Bill Gates, le trance del Dalai Lama, la resurrezione di Lazzaro, tutte le pere di testosterone di Schwartz, il collagene nelle labbra di Pamela Anderson, meglio di Woodstock e dei rave party più trasgressivi, meglio dei trip di Sade, Rimbaud, Morrison e Castaneda, meglio della libertà... meglio della vita!
Julien
Dal film:
Amami se hai coraggio
Scheda film e trama
Frasi del film
11 e 11, risultati. Rimedi falliti, beta bloccanti, calcio antagonisti, iniezione di adrenalina. Ibuprofenin in dosi massicce, steroidi, aspirina, esercizio fisico, supposte di caprigot, caffeina, agopuntura,
marijuana
, pergotan, midrin, tenormen, sanser, omeopatia. Nessun risultato. Nessun risultato.
Maximilian
Dal film:
PI Greco - Il teorema del delirio
Scheda film e trama
Frasi del film
Luca
: Ma no... Non è quello... È che lei a scuola sembra vecchio, cioè nel senso... dimostra cent'anni! Poi invece quando è fuori sembra uno di venti!
Prof.
: Magari! pensa che quando avevo la tua età, coi miei amici, venivamo in un posto come questo, bevevamo, poi quando chiudeva ci mettevamo su un muretto e ci ammazzavamo di canne.
[Imbarazzo da parte del ragazzo]
Adesso non vuoi mica farmi credere che non hai mai fumato! Per noi era diverso, perché era il '68, se non fumavi eri un emarginato... Hashish,
Marijuana
, Pakistano Nero, gradazioni intermedie, tutto mi sono fumato! Adesso sarà... 15 anni che non mi faccio un cannone!
Luca
: Be', certo... Immagino la scuola, la famiglia, la moglie...
Prof.
: Eh... buona quella! Ma senti Molinari... Se per caso io volessi riprovare... Lo trovi del fumo?
Luca
:
[Pensando]
Premesso che io mi sono fatto una sola canna in vita mia durante una gita a Pompei e ho pure collassato... Ma che potevo rispondere?
[Rivolto al prof.]
Si! Ma certo... Ci penso io! No problem!
[Pensando]
Era fatta! La carogna non avrebbe mai avuto il coraggio di bocciare il suo pusher!
Dal film:
Notte prima degli esami
Scheda film e trama
Frasi del film
Trama giocator nell'ombra sai, lo spacciatore di doping! Primo lui giocator te lo dona sai, dopodiché entri nel tunnel! | Ma il tunnel, giocatore mondiale sai, non è quello che ti porta in campo, ma bensì, giocatore mondiale, quello delle iniezioni di
marijuana
!
Elio e le Storie Tese
Cit. da
Giocatore Mondiale
Frasi di Stefano Belisari
Niente
marijuana
né pasticche | noi si assume solo il due di picche.
Elio e le Storie Tese
Cit. da
Servi della gleba
Frasi di Stefano Belisari
[Dog e la sua banda entrano nell'appartamento degli spacciatori con l'intenzione di rapinarli dei soldi e della
marijuana
. A bloccarli una gabbia all'entrata, che secondo i piani doveva invece essere aperta. Plank ha recuperato le chiavi della gabbia da J, svenuto davanti alla gabbia per la paura]
Plank
: Provo questa
[chiave]
, è l'ultima.
Dog
:
[rivolto a uno dei suoi]
Reggimi il fucile. Plank dammi le chiavi, dammi le chiavi. E non puntarmelo
[il fucile]
alle palle, puntalo di là! Pezzo d'imbecille, lavoro con degli stronzi imbecilli!
[Dog s'accorge che uno dei suoi si è portato un mitra da guerra con tanto di paraorecchie per proteggersi dal rumore]
Dog
: Che cazzo è quello?
[tirandogli il paraorecchie]
Che cazzo è quello?!
1° scagnozzo
: È il mio mitra, Dog.
Dog
: Non potevi portarti una cosa più pratica?
[Gli spacciatori sparano in direzione del gruppetto da una posizione nascosta con un fucile ad aria compressa]
Plank
: Non muovetevi, stronzi, o vi ammazzo come cani tutti quanti!
Dog
: Chi vuoi ammazzare, Plank, non c'è un cazzo di nessuno qui.
[Charles spara nuovamente colpendo Plank al collo]
Plank
: Aaahh! Mi hanno sparato, Dog!
Dog
: Spara anche tu allora!
[Plank spara a vuoto]
2° scagnozzo
: Gesù, Plank, ma che è, hai preso delle cartucce lacrimogene? Non vedo un cazzo di niente!
[Charles spara colpendolo]
Aah! Cazzo! Mi hanno beccato!
Dog
: Non ci posso credere. Volete smetterla di fare gli isterici? Sembrate delle checche impazzite. Cretino, è solo un fucile ad aria compressa!
[Lo scagnozzo con il mitra spara una raffica oltre la gabbia
: sia i membri del gruppo che gli spacciatori si coprono le orecchie rannicchiandosi a terra. Finita la scarica Dog si alza furioso e gli toglie il paraorecchie]
Dog
: Che cosa cazzo è stato??
1° scagnozzo
: Beh il mio mitra, Dog...
Dog
: Se spari ancora con quello sei un uomo morto, hai capito? Morto!
1° scagnozzo
: Sì, ma se...
Dog
: Niente "ma", niente "se", sei un uomo morto!!
Dal film:
Lock & Stock - Pazzi scatenati
Scheda film e trama
Frasi del film
Charles
: Stai bene Willie?
Willie
: Ho la faccia di uno che sta bene per caso? Prendi questo, potrei avere una crisi di astinenza da un momento all'altro.
Winston
: Charles, perché abbiamo quella gabbia?
Charles
: Eeh... per sicurezza.
Winston
: Esatto. Esatto, per sicurezza, esatto. Allore a che cazzo serve averla se poi non la usiamo mai?
Charles
: Beh io l'avrei anche usata, Winston, ma lui è Willie. E Willie abita qui.
Winston
: Sì, Charles, ma non lo sapevi che fosse Willie prima di aprire la porta, dico bene?
Willie
: Piantala, Winston. Ero io alla porta. Charlie lo sapeva che ero io. Qual è il problema?
Winston
: Il problema è, Willie, che tu e Charlie non siete esattamente il massimo della furbizia il più delle volte, quindi fate come dico io, e tenete quella gabbia del cazzo sempre chiusa a chiave!
Winston
: Quello cos'è?
Willie
: È Gloria.
Winston
: Sì so benissimo che quella è Gloria, cos'è quella roba?
Willie
: Fertilizzante.
Winston
: Sei uscito sei ore fa per comprare una macchinetta conta-soldi, e torni trascinando Gloria strafatta e portandomi un sacco di fertilizzante?! Scusa un momento, qualcosa non quadra, Willie.
Willie
: Il fertilizzante ci serve.
Winston
: Ci serve anche la macchinetta conta-soldi. Quei soldi devono andare via per giovedì, preferisco suicidarmi piuttosto che contarli. Ah, quando vai a comprare del fottuto fertilizzante, potresti dare un po' meno nell'occhio?
Willie
: Che vuoi dire?
Winston
: Noi coltiviamo enormi quantitativi di ganja,
marijuana
, no ? E tu te ne vai in giro con una ragazza strafatta e un bustone di fertilizzante ? Non hai per niente l'aria del classico coltivatore diretto del cazzo. Ecco cosa voglio dire Willie.
Dal film:
Lock & Stock - Pazzi scatenati
Scheda film e trama
Frasi del film
Ha fatto un droga-party in paradiso: Matteo ha portato l'hashish, Pietro la cocaina, Giovanni la
marijuana
e Giuda i carabinieri.
Bruno Arena
Cit. da
I Fichi d'India - Neri per Caso
Frasi di Bruno Arena
Signora Walsh
: Ragazzi, Rosalita non parla una parola della nostra lingua, e io so che alcuni di voi hanno studiato lo spagnolo a scuola, e..
Mouth
: Eccomi, signora Walsh. Io parlo uno spagnolo perfetto, e se le può essere d'aiuto sarò più che lieto di farle da interprete.
Signora Walsh
: Ah, sei la mia salvezza Clark! Vieni con noi, allora!
Mouth
: Con gioia, signora Walsh!
[salgono le scale]
Signora Walsh
: Pantaloni e camicie sono nel secondo cassetto, metti tutto nelle scatole di cartone, lascia perdere le valigie! Clark, puoi tradurre quello che ho detto?
Mouth
: La
marijuana
va en el primer cajòn. La coca y el hashish van en el segundo. La heroina en el de abajo. Siempre hay que separar las drogas!
[La
marijuana
va nel primo cassetto. La cocaina e l'hashish nel secondo. L'eroina nell'ultimo. Bisogna sempre separare le droghe!]
Signora Walsh
: Allora Rosalita, qui c'è la soffitta. Mio marito non vuole che ci venga mai nessuno qui, capito? Forse è per questo che è sempre aperta..
Mouth
: Nunca subes aya arriba. Esta lleno de los instrumentos de tortura sexuales del Senor Walsh.
[Mai salire! Questa stanza contiene gli strumenti di tortura sessuale del signor Walsh.]
Signora Walsh
: Questo è il ripostiglio! C'è tutto quello che ti serve: scope, stracci per la polvere, spray per gli insetti.. ah, ci terrei veramente molto che la casa fosse pulita quando la demoliscono. Vuoi tradurre per favore?
Mouth
: Si no hace un buen trabajo serà encerrada aquì, con las cucarachas, por dos semanas, sin agua y sin comida!
[Se non fai un buon lavoro sarai chiusa qui con gli scarafaggi per due settimane, senza acqua e senza cibo!]
[Rosalita guarda impaurita Mouth]
Signora Walsh
: Ok Rosy? Ok? Ti troverai molto bene qui!
Rosalita
: Es una casa de locos, por dios!
[Questa è una casa di pazzi, mio Dio!]
Signora Walsh
: Grazie, sei stato molto carino Clark.
Mouth
: Io sono sempre carino signora Walsh.
Dal film:
I Goonies
Scheda film e trama
Frasi del film
[Tonno tira fuori della
marijuana
]
Cos'è? Origano?
George Jung
Dal film:
Blow
Scheda film e trama
Frasi del film
Danbury non era una prigione. Era una scuola del crimine, entrai con un diploma in
Marijuana
, ne uscii con un Dottorato in Cocaina.
George Jung
Dal film:
Blow
Scheda film e trama
Frasi del film
Bumquist
: ...per esempio, un droga dipendente definisce la sigaretta di
marijuana
uno scarafaggio... perché... assomiglia ad uno scarafaggio.
Avv. Gonzo
: Ma che c. dicono questi? Devi essere strafatto di acido per credere che uno spinello assomigli ad uno scarafaggio.
Dal film:
Paura e delirio a Las Vegas
Scheda film e trama
Frasi del film
[Al convegno della polizia]
Riconosci i drogati, potrebbe salvarti la vita. Potresti non vedergli gli occhi perché hanno gli occhiali da sole, ma avranno le nocche bianchissime per la tensione interna... e i pantaloni incrostati di sperma per le continue masturbazioni quando non trovano una vittima da stuprare. Barcolleranno e balbetteranno se interrogati e non avranno rispetto per il tuo distintivo. Il drogato non ha paura di nulla: ti attaccherà senza motivo con ogni arma a portata di mano... Compresa la tua. Fa attenzione: qualsiasi agente che arresti un sospetto consumatore di
marijuana
deve usare immediatamente tutta la forza necessaria. Un colpo in tempo su di lui di solito lo evita... A te!
Bumquist
Dal film:
Paura e delirio a Las Vegas
Scheda film e trama
Frasi del film
[Leggendo la "storia del cesso" del suo mentore]
È successo durante la siccità che aveva fatto sparire tutta la
marijuana
da Los Angeles nell'86. Non si trovava erba, ma io che avevo più culo che anima mi ero conservato lo stesso buon contatto. Comunque, conoscevo una tipa hyppie su a Santa Cruz e tutti i miei amici lo sapevano, e mi telefonavano continuamente... ehi, Freddy! Porca troia, no....mi dicevano: "Ehi, bambolo... va a prenderne un po'...un po' anche per me ‐ cioè siccome sapevo dove trovarla mi chiedevano di comprarne anche per loro, quando ne prendevo per me ‐ ... oooh! E compramela... compramela!" Ogni volta che ne compravo per me dovevo prenderne per quattro-cinque altre persone. Alla fine ho detto: "Ma vaffanculo tutti!" Sto facendo ricca questa stronza e lei non doveva fare un c... non doveva nemmeno incontrarli quelli, tutto il lavoro lo facevo io! E a un certo punto mi sono rotto i coglioni, c'era certa gente che mi telefonava a tutte le ore, non potevo neanche guardarmi una cassetta senza che arrivassero sei o sette telefonate a spaccarmi le palle!
Mr. Orange
Dal film:
Le Iene
Scheda film e trama
Frasi del film
Prima di accendere una sigaretta alla
marijuana
chiedete ai presenti se gli dà piacere il fumo.
Marcello Marchesi
Frasi di Marcello Marchesi
[Alludendo alla
Marijuana
]
Ci sono droghe che fanno malissimo. Altre che sono eccellenti!
Daniele Luttazzi
Frasi di Daniele Luttazzi
[Alludendo alla
Marijuana
]
Non si possono mettere le manette alla Natura!
Daniele Luttazzi
Frasi di Daniele Luttazzi
Se non fossi diventato una popstar sarei diventato molto grasso. Andavo bene a scuola ma non ho imparato nulla. Forse sarei diventato uno spacciatore di
marijuana
.
Robbie Williams
Frasi di Robbie Williams
Il tossicomane da barbiturici offre uno spettacolo terrificante. Non riesce a coordinarsi, barcolla, cade dagli sgabelli del bar, si addormenta nel mezzo di una frase, si fa cadere il cibo dalla bocca. È confuso, rissoso e stupido. E quasi sempre fa uso di altre droghe, qualunque cosa sulla quale possa mettere le mani: alcol, benzedrina, oppiacei,
marijuana
. Chi usa barbiturici viene guardato con sdegno nella società dei tossicomani: "Pezzenti delle pasticche".
William Burroughs
Frasi di William Burroughs
Il coltivatore di
marijuana
medicinale e attivista Steve McWilliams si è suicidato lo scorso giugno, anziché affrontare sei mesi in prigione senza
marijuana
per alleviare il suo dolore cronico. Se mai vi troverete in una situazione simile, non uccidetevi in privato. Usate la vostra morte per colpire il tiranno. Dichiaratevi innocenti; dopodiché suicidatevi nell'aula di tribunale, con la giuria e i giornalisti a osservare, dopo aver sfidato il giudice gridando "Io sono un coltivatore di
marijuana
medicinale. State per trasformare questi 12 onesti cittadini nei vostri malvagi strumenti, ma io li salverò da voi. Possa la mia morte restare sulla vostra coscienza finché vivrete".
Richard Stallman
Frasi di Richard Stallman
E fumerò nero, charas e
marijuana
, e non avrò paura di toccare il Nirvana, amerò i miei soldi e non una puttana, e resterò marcio finché Dio mi chiama.
Mondo Marcio
Frasi di Mondo Marcio
Questa pagina è stata utile? Speriamo di sì.
Scrivi un commento. La tua opinione è importante!
LE PIÙ BELLE le inviamo via e-mail
E-mail
OK