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Indice degli autori
Aforismi Nero - parte 3
Frasi trovate
:
1.265
L'unico legame tra le varie case della Juve è il nostro capitano, lui, Alessandro Del Piero, che ha voluto rimanere con noi ancora un anno per quello che sarà il suo ultimo anno in bianco
nero
. A lui dedichiamo tutti un grande applauso.
Andrea Agnelli
Cit. da
Gazzetta.it, 18 ottobre 2011
Frasi di Andrea Agnelli
Noi semo l'assertori | der libbero pensiero | adesso er cielo è
nero
| ma poi si schiarirà. | Viva la libbertà.
Angelotti e Cavaradossi
Dal film:
La Tosca
Scheda film e trama
Frasi del film
Il rischio di default
[del Vaticano]
, paventato da Bergoglio già nel maggio del 2018 in un drammatico incontro riservato con il cardinale Marx, coordinatore del Consiglio per l'Economia, è messo
nero
su bianco in diversi documenti. Ed è proprio questo pericolo che spinge Francesco ad approvare l'istituzione di un gruppo di lavoro di esperti per evitare il dissesto.
Gianluigi Nuzzi
Cit. da
ilgiornaleoff.ilgiornale.it, intervista, 4 marzo 2020
Frasi di Gianluigi Nuzzi
C'è questo movimento, Potere
Nero
[...]
ho dato il via libera per stroncare quei figli di puttana.
Richard Nixon
Dal film:
The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca
Scheda film e trama
Frasi del film
Il domestico
nero
sconfigge gli stereotipi razziali lavorando molto duramente e con affidabilità; demolisce gradualmente l'odio razziale con i suo esempio di una rigida etica di lavoro e il suo carattere è dignitoso.
Martin Luther King Jr.
Dal film:
The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca
Scheda film e trama
Frasi del film
Louis Gaines
: Sta succedendo qualcosa di speciale laggiù.
Cecil Gaines
: Che c'è di tanto speciale in un
nero
in prigione?! Che ci fai con i soldi che mi sto sudando? Almeno studi?
Louis
: Cerco di cambiare il modo in cui i neri vengono trattati.
Cecil
: No, tu infrangi la legge! Quel giudice ti ha appena condannato a trenta giorni di reclusione. Finiranno per ucciderti!
Louis
: Se non posso sedermi a mangiare dove voglio, preferisco morire. Ci battiamo per i nostri diritti!
Cecil
: Diritti? Ma di che cosa stai parlando?!
Louis
: Vogliamo cambiare la coscienza della nazione verso i neri americani!
Dal film:
The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca
Scheda film e trama
Frasi del film
Carte francesi.
Le figure.
Il Re, la Donna il Jack di Picche mostrano entrambi gli occhi e guardano verso destra.
Il Re e la Donna di Cuori mostrano i due occhi e guardano a sinistra mentre il corrispondente Jack volge totalmente a manca, e di profilo, fa vedere un solo occhio, il sinistro.
Il Re e la Donna di Fiori mostrano i due occhi volti a sinistra quando il corrispondente Jack è rivolto totalmente a destra e pertanto fa vedere il solo occhio destro.
Il Re di Quadri volge di profilo a manca mostrando soltanto l'occhio sinistro mentre la Donna e il Jack del medesimo seme guardano con tutti e due gli occhi a sinistra.
In buona sostanza, a sinistra più o meno decisamente, volgono viso e sguardo le tre Figure di Cuori, il Re e la Donna di Fiori, le tre Figure di Quadri. In totale, otto.
A destra, le tre di Picche e il Jack di Fiori.
In totale, quattro.
Si noti che tutte le Figure che guardano a destra sono di seme
nero
e che delle otto che volgono a sinistra sei sono di seme rosso e solo due del
nero
.
Mauro della Porta Raffo
Cit. da
Le figure francesi
Frasi di Mauro della Porta Raffo
Molte persone pensano di conoscermi solo perché sanno come mi chiamo, magari mi hanno parlato un paio di volte per rivolgermi domande banali alle quali io ho risposto in modo banale, sicura del fatto che, dietro, non ci fosse un interesse reale. Erano domande senza tatto, fatte senza pensare. Erano domande senza amore...
Molte di loro forse sanno dove abito, chi frequento, quanti anni ho e se vesto firmata. Sono poche invece le persone che hanno davvero voglia di andare fino in fondo. Ché se decidi di andare fino in fondo è perché ci tieni, è perché ti va davvero di venirti a fare un giro in certi angoli del mio cuore dove c'è un sacco di vento e il cielo è
nero
, lì dove sento un vuoto che mi mangia, che mi risucchia e mi terrorizza, così tanto che, cazzo, a volte temo anch'io di perdermi e non ritrovarmi più.
E se decidi di venire a cercarmi là giù, è perché vuoi prendermi per mano quando ho paura, è perché vuoi regalarmi un abbraccio silenzioso quando sento freddo, uno di quegli abbracci che ti scaldano l'anima e ti infondono fiducia. Se vieni là giù è perché vuoi sapere davvero chi sono, chi è sul serio Giulia.
Roberto Emanuelli
Cit. da
Adesso lo sai
‐ Incipit
Frasi di Roberto Emanuelli
Sono il MacGyver
nero
! BlackGyver!
Pooch
Dal film:
The Losers
Scheda film e trama
Frasi del film
Invece che avere paura dell'uomo
nero
, io lo andavo a cercare.
Roberta Bruzzone
Frasi di Roberta Bruzzone
Io sono il detective Hercule Poirot e vi consegnerò il vostro assassino.
Hercule Poirot
Dal film:
Assassinio sul Nilo (2022)
Scheda film e trama
Frasi del film
Durante una certa fase (e questo apparve particolarmente chiaro nella seconda metà degli anni Settanta) accadde qualcosa a prima vista inesplicabile. Il paese incominciò a perdere il suo slancio. Gli insuccessi economici diven
nero
più frequenti. Le difficoltà cominciarono ad accumularsi e a deteriorarsi, i problemi insoluti a moltiplicarsi. Nella vita sociale incominciarono ad affiorare elementi di quella che possiamo chiamare stagnazione e altri fenomeni estranei al socialismo. Si formò una specie di «meccanismo frenante» che influiva sullo sviluppo sociale ed economico. E tutto ciò avvenne in un periodo in cui la rivoluzione scientifica e tecnologica schiudeva nuove prospettive di progresso sociale ed economico.
Mikhail Gorbaciov
Cit. da
Perestrojka
Frasi di Mikhail Gorbaciov
In passato ho vissuto un periodo
nero
per via di un'intervista in cui raccontai che un personaggio potente, senza fare nomi e senza dare alcun indizio, ci provò con me. Era un argomento tabù ai tempi, ma a domanda risposi. Una volta pubblicata l'intervista uscì fuori, senza alcuna fondamenta, che l'uomo in questione era un dirigente Rai cosa, peraltro, assolutamente non vera. Beh, quell'intervista, aveva messo un veto su di me, tanto da essere finita in una vera e propria lista nera. Bollata come persona scomoda. Ahimè all'epoca non c'erano i social e le smentite non erano prese in considerazione.
Stefania Orlando
Cit. da
24 luglio 2020
Frasi di Stefania Orlando
Sono sessualmente ge
nero
sa sull'altro, non su di me. Io ti tocco, ti faccio vedere il paradiso, ma a me non osate toccarmi. Nemmeno io mi tocco mai. Forse perché, a livello inconscio, sento di non meritarlo.
Rosalinda Celentano
Frasi di Rosalinda Celentano
Perché fra il rosso e il
nero
, vince sempre lo zero!
Felice Brianza, detto Felix
Dal film:
Bluff - Storia di truffe e di imbroglioni
Scheda film e trama
Frasi del film
Suspense e umorismo
nero
in dosi massicce.
Dal film:
The Pusher
Scheda film e trama
Frasi del film
«Il signore – disse Athos posando la mano sulla spalla di d'Artagnan, – il signore è il cavaliere d'Artagnan, di cui mi avete spesso sentito parlare, Raoul». «Signore – disse il giovane inchinandosi di nuovo e più profondamente, – il signor conte ha pronunciato il vostro nome davanti a me come un esempio, ogni volta che gli occorreva citare un gentiluomo intrepido e ge
nero
so». Quel piccolo complimento commosse d'Artagnan, che sentì il suo cuore turbarsi dolcemente. Porse la mano a Raoul dicendogli: «Mio giovane amico, tutti gli elogi che mi vengono fatti devono essere rivolti al signor conte qui presente, giacché è stato lui a educarmi in ogni cosa, e non è colpa sua se l'allievo ne ha tratto così scarso profitto. Ma si rifarà con voi, ne sono sicuro. Mi piace il vostro piglio, Raoul, e la vostra gentilezza mi ha commosso».
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Vent'anni dopo
Frasi di Alexandre Dumas padre
«So bene che il mio tentativo presso Athos è inutile e assurdo, ma devo questo riguardo al mio vecchio amico, a un uomo che aveva la stoffa del più nobile e più ge
nero
so di tutti gli uomini».
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Vent'anni dopo
Frasi di Alexandre Dumas padre
Il tabellone segnapunti dice che oggi ho perso, ma quello che non dice è ciò che ho trovato. Negli ultimi ventuno anni ho trovato la lealtà: avete fatto il tifo per me sul campo e anche nella vita. Ho trovato l'ispirazione: avete voluto che ce la facessi, talvolta anche nei momenti piú bui. E ho trovato la ge
nero
sità: mi avete offerto le spalle su cui salire per raggiungere i miei sogni – sogni che non avrei mai realizzato senza di voi. Negli ultimi ventuno anni ho trovato voi, e porterò con me voi e il vostro ricordo per il resto della mia vita.
Andre Agassi
Cit. da
Open. La mia storia
Frasi di Andre Agassi
Brooke e io dobbiamo partire per una vacanza programmata da settimane. Volevamo un posto sperduto, senza telefoni, deserto, cosí avevamo prenotato alla Indigo Island, a quattrocento chilometri da Nassau. Dopo la batosta di Wimbledon vorrei disdire, ma Brooke mi ricorda che ci siamo riservati l'intera isola e la caparra non è rimborsabile. E poi pare sia un paradiso, dice. Ci farà bene. Io aggrotto la fronte. Come temevo, sin dal primo momento il paradiso mi sembra un supercarcere. Sull'intera isola c'è una sola casa e non è abbastanza grande per tutti e tre – Brooke, io e il mio umore
nero
. Brooke se ne sta al sole e aspetta che parli. Non è spaventata dal mio silenzio, ma nemmeno lo capisce. Nel suo mondo tutti fingono, mentre nel mio, a quanto pare, riguardo a certe cose non si può fare finta di niente.
Andre Agassi
Cit. da
Open. La mia storia
Frasi di Andre Agassi
[Beppe Grillo]
Come attore lo considero un mostro di improvvisazione. Come amico gli voglio troppo bene e l'ho riabbracciato con piacere qualche tempo fa. Lo incontrai per caso a Sant'Ilario mentre passeggiavo con mia figlia e mio ge
nero
i quali vedendolo, da grillini convinti, si sono illuminati: aspettavano di ascoltare il "verbo" del leader del Movimento 5 Stelle. Invece Beppe parlò solo dei nostri inizi al "Refettorio", il locale genovese dove ci esibivamo e di cui ricordava aneddoti esilaranti da dietro le quinte... Grillo comunque lo stimo anche come politico: ha saputo intercettare la vitale richiesta di attenzione dei nostri giovani, da sempre invisibili agli occhi della classe politica dominante.
Tullio Solenghi
Cit. da
avvenire.it, intervista, 29 ottobre 2017
Frasi di Tullio Solenghi
Non ti ho potuto salutare perché sono partito all'improvviso insieme a Giovanna. Andiamo a Milano, dalla sorella di mia madre. Di mio nonno ho saputo cose che non oso nemmeno dire. È come se fossero morti mio padre e mia madre per la seconda volta. Te ne parlerò quando avrò la forza.
Ricordi quella poesia di Spoon River che ci hai letto a scuola? Gli aveva catturato l'anima con un laccio che lo dissanguava. Dentro l'anima perdo sangue, ma saprò reagire. Il coraggio di questa partenza lo devo a te, al tuo insegnamento. Tornerò. Grazie Don Pino.
Rosario
Dal film:
Alla luce del sole
Scheda film e trama
Frasi del film
È bensì vero che nel Gulag la mortalità era paurosamente alta, ma non era per così dire un sottoprodotto
[come nei lager nazisti]
, tollerato con cinica indifferenza: lo scopo primario, barbarico quanto si vuole, aveva una sua razionalità, consisteva nella reinvenzione di economia schiavistica destinata alla «edificazione socialista».
Primo Levi
Cit. da
I sommersi e i salvati
Frasi di Primo Levi
Che «il Gulag fu prima di Auschwitz» è vero; ma non si può dimenticare che gli scopi dei due inferni non erano gli stessi. Il primo era un massacro fra uguali; non si basava su un primato razziale; non divideva l'umanità in superuomini e sottouomini; il secondo si fondava su un'ideologia impregnata di razzismo. Se avesse prevalso, ci troveremmo oggi in un mondo spaccato in due, «noi» i signori da una parte, tutti gli altri al loro servizio o sterminati perché razzialmente inferiori.
Primo Levi
Cit. da
I sommersi e i salvati
Frasi di Primo Levi
[Il misto di autentica ge
nero
sità ed astuzia senza doppiezza dei napoletani]
Quest'oggi la padrona del basso che mi ospita ha voluto per forza offrirmi un piatto della loro minestra di riso e fagioli. Ero commosso dalla prodigalità di questa povera gente che si toglie un piatto della loro minestra così faticosamente guadagnata. Avevo appena finito di dire "Ma è sorprendente la ge
nero
sità e l'ospitalità del popolo napoletano, che mi commuove nel profondo del mio animo" quando si è avvicinata la padrona e a un orecchio mi ha sussurrato: "Vedite un po' voi si putite ottenere dall'amministrazione un compenso per il disturbo che ci prendiamo."
Vittorio De Sica
Frasi di Vittorio De Sica
Io sono una persona molto semplice: negli affetti sono un te
nero
ne, un coccolone. Sono anche romantico. Ho tanti difetti, ma sono uno che ama, sa amare e sa farsi amare. È chiaro che per stare con chi fa il mio mestiere serva una grande autostima, ci sono delle dinamiche che sono tipiche di questo mondo. Creano il presupposto per far sì che si parli di te con un'altra. Può nascere gelosia quando sul set c'è una scena di un certo tipo.
Giulio Berruti
Cit. da
eva3000.it, 28 luglio 2018
Frasi di Giulio Berruti
Non chiudere le porte del tuo cuore. Anche se qualcuno ti ha deluso e ferito.
|
Non creare un muro tra te e le emozioni per paura di soffrire nuovamente.
|
Non pensare che tenersi lontano dal lasciarsi andare ai sentimenti possa proteggerti.
|
Non fare questo errore.
|
Devi vivere, assaporare tutto con passione: le lacrime di gioia e quelle di dolore, ricorda che ciò che più conta è sentire. Vivere è questo, far passare attraverso la pelle ciò che tocca l'anima. Anche il dolore serve: a comprendere, a migliorare, ad imparare a reagire, a dar maggior valore alla felicità.
|
Impara a gioire prima delle piccole cose. Se ti guardi attorno ogni giorno viviamo dei miracoli. Lo spuntare del sole, lo sbocciare dei fiori, la pioggia che rinfresca e pulisce, l'odore della terra bagnata, il sorriso delle persone a te care. Una sofferenza non può determinare la tua vita, sii sempre te stesso, ama, vivi con passione, non limitarti a sopravvivere. Impara dalla natura, tu sei parte dell'universo. Dopo ogni tempesta, anche la più devastante, torna tutto alla vita, tutto si rigenera, il cielo
nero
e cupo ritorna azzurro, le nuvole lasciano lo spazio all'arcobaleno e al sole. Tocca a noi imparare a splendere anche quando tutto è buio. Come le stelle, come la luna.
|
Non chiudere mai le porte del tuo cuore.
Simona Bianchera
Titolo della poesia:
Porte
Frasi di Simona Bianchera
Woody Allen mi ha insegnato, in una fase molto precoce della mia carriera, cose fondamentali. Così hanno fatto tutti quelli con cui ho lavorato. Tutto quello che so di Woody è che non avrebbe potuto essere un amico più ge
nero
so.
Joel Schumacher
Cit. da
vulture.com, intervista, agosto 2019
Frasi di Joel Schumacher
Un anno fa gli uomini di un commando speciale ven
nero
condannati ingiustamente. Evasi da un carcere di massima sicurezza, sono tuttora ricercati e sopravvivono come mercenari.
Dal film:
A-Team
Scheda film e trama
Frasi del film
L'Europa ha fretta di andarsene, e in punta di piedi, anche se, a conti fatti, ha dato a sé più di quanto ha preso. L'Europa, il continente che ha tenuto l'Africa a bada, non ce la fa più con questo grosso bambino
nero
, cresciuto troppo in fretta, che frequenta i cattivi compagni, e che per di più la mette in croce perché ha la pelle bianca. E così, lo abbandona, ancora inquieto e immaturo proprio nel momento in cui avrebbe tanto bisogno di lei.
Narratore
Dal film:
Africa addio
Scheda film e trama
Frasi del film
Attore
[recitando Čechov]
: Volevo vivere sempre in città...
Papa: Volevo vivere sempre in città... e finisco la mia vita in campagna? E questo è tutto.
Attore: Esprimere insoddisfazione per la vita a 62 anni, ne convenga, non è ge
nero
so.
Papa: Che caparbio. Non capisce che io ho voglia di vivere?
Attore: Ma questa è frivolezza. Per le leggi della natura, ogni vita deve avere fine.
Papa: Lei ragiona come un uomo sazio. Lei è sazio, e perciò indifferente verso la vita.
Dal film:
Habemus Papam
Scheda film e trama
Frasi del film
Con passo lento ma regolare, il vecchio salì l'ultimo tratto della ripida e rocciosa scorciatoia. Dove questa si ricongiungeva con la strada rotabile, sopra un piedestallo di pietra si ergeva una grande croce di ferro. L'uomo vi si fermò accanto per riprendere fiato e asciugarsi il sudore. Dietro alla croce una donna stava accoccolata per terra. Era una giovane contadina vestita di
nero
con una tovagliola bianca sulla testa. Non era chiaro se riposasse o pregasse. Accanto teneva una grande cesta di peperoni rossi. Sul piedestallo della croce vi erano scolpite queste parole: Ricordo della Missione dei PP. Passionisti – Quaresima 1900.
Ignazio Silone
Cit. da
Il segreto di Luca ‐ Incipit
Frasi di Ignazio Silone
Voi preti ci fate rimpiangere
Nero
ne e Diocleziano. Essere perseguitati da quei nemici dichiarati di Cristo doveva essere meno doloroso.
Ignazio Silone
Cit. da
L'avventura di un povero cristiano
Frasi di Ignazio Silone
Il vecchio don Benedetto leggeva il breviario seduto sul muricciolo dell'orto, all'ombra del cipresso. Sul basso muricciolo che gli serviva da panca, il
nero
del suo abito talare assorbiva e prolungava l'ombra dell'albero. Dietro di lui la sorella tesseva al telaio, impiantato tra una siepe di bosso e un'aiuola di rosmarino, e la navetta saltava tra l'ordito di lana rossa e nera, da sinistra a destra e da destra a sinistra, accompagnata dal ritmo del pedale che sollevava i licci e del pettine che batteva la trama.
A un certo momento la sorella del prete interruppe il lavoro per osservare con malcelata ansietà un veicolo fermo ai piedi della collina. Delusa, ella riprese a tessere. Era un carro di campagna, tirato dai buoi.
«Vedrai, non tarderanno» disse al fratello.
Egli alzò le spalle fingendo noncuranza.
A destra si trovavano la strada ferrata e la via Valeria che, tra campi di fieno, di grano, di patate, di bietole, di fagioli, di granturco, portava ad Avezzano, si arrampicava fino ai Colli di Monte Bove, scendeva a Tivoli e infine, come ogni fiume che sfocia in mare, conduceva a Roma; a sinistra, tra i vigneti, i piselli, le cipolle, c'era la via provinciale che si inerpicava subito tra le montagne e s'addentrava nel cuore dell'Abruzzo, nella regione dei faggi, dei lecci e dei superstiti orsi, conducendo a Pescasseroli, a Opi, a Castel di Sangro.
Ignazio Silone
Cit. da
Vino e pane ‐ Incipit
Frasi di Ignazio Silone
Sandy Lyle
: Niente puttanate fra noi! Sulla carta Van Lew è uno dei figli di mignotta più rischiosi della Terra. Ma, signori, non possiamo ricapitolare la vita di un uomo con un mucchio di numeri su un computer acceso. Allora noi dobbiamo guardarci nei nostri cuori e dirci: "Credo che questo tizio creperà fra qualche anno o no?" Il nostro Leland, qui, avrà la meglio su una signora che si presenta con un cappuccio
nero
e con una cosa che la caratterizza, oltre al cappuccio, una falce sempre pronta? O lui che fa il bungee jumping... lotta con i coccodrilli! Si immerge con gli squali! Fa slittino sui vulcani! Combatte con gli orsi, si azzuffa con i serpenti, ma motocross, questo bastardo schiatterà...? La risposta è... no, amici miei! Ed è per questo che io in persona... Reuben Feffer... Stan... e tutti noi qui della Indurby e Amici siamo pronti a rischiare il nostro culo e suggeriamo fieramente che Leland Van Lew sottoscriva 50 milioni di dollari di assicurazione sulla vita, e medica e automobilistica ovviamente, per una durata non inferiore a 20 anni. Ehi, che ne dite, ragazzi?
Assicuratore
: ...Li è il ragazzino di Lacrime del coccodrillo?
Sandy Lyle
: Eh... Cazzo se lo sono, amico.
Assicuratore
: Lo immaginavo. Presentazione sbalorditiva, è assicurato.
Dal film:
E alla fine arriva Polly
Scheda film e trama
Frasi del film
Abbiamo a che fare con un virus infido. Quando sembra aver mollato ecco che rispunta fuori, pronto a ripartire rapidamente. Guardiamo cosa è successo in Calabria e, nel Lazio, a Fondi e
Nero
la. La circolazione era ritenuta bassa eppure ha colpito con focolai improvvisi.
Giovanni Rezza
Cit. da
corriere.it, intervista, 29 marzo 2020
Frasi di Giovanni Rezza
In un tempo lontano, lontano, accadde un giorno che il Sole, mentre camminava attraverso la volta celeste, cominciò a dolersi dicendo:
"Oh! Questi giorni d'estate sono così lunghi, e nemmeno una nuvoletta che mi faccia compagnia; in questi giorni il tempo sembra, non passare mai!"
Gli spiriti dell'aria che udirono le sue parole, non sapendo cosa fare, decisero di chiedere aiuto ai folletti dei boschi. Questi si riunirono e discussero a lungo, perché era veramente difficile trovare qualcosa di così bello e sempre nuovo, così da vincere la malinconia del sole.
Pensa e ripensa, discuti e ridiscuti, alla fine tutti si convinsero che non c'era niente di più bello e vario dei fiori.
"Chiederemo alla terra di inventare un nuovo fiore"
, disse uno, ma il folletto più vecchio e saggio disse:
"Il fiore che doneremo al Sole, in segno di ringraziamento, dovrà essere un fiore speciale, un fiore nuovo e mai visto, dovrà nascere dai sogni di un bambino..."
Fu dunque deciso, tutti partirono alla ricerca di fiori, sognati, inventati, o disegnati dai bambini di tutta la terra.
I giorni passarono e dopo un lungo cercare, si ritrovarono nel cuore del bosco. Ognuno portava con sé le immagini bellissime dei fiori sognati dai bambini che avevano incontrato nel loro peregrinare.
Erano fiori grandi e piccoli, umili e sfarzosi, fiori di carta o di seta, fiori di cristallo o di semplici fili d'erba intrecciati, fiori d'oro o d'argento... Ed era veramente difficile scegliere il fiore più bello, tanto che i folletti cominciarono a discutere e a litigare con gran chiasso tra di loro.
Ma ecco, che la porta si aprì lentamente, cigolando, nel silenzio improvviso che regnò nel cuore della foresta: nessuno dei folletti si era accorto che il più piccolo di loro non era ancora ritornato dal suo viaggio. Lo videro entrare ancora affannato e stanco per il lungo cammino, e con sé, non aveva che una piccolissima scatola.
Tutti lo osservarono con curiosità, e pensando che tanta fatica lo aveva portato a quella scatolina insignificante, scoppiarono in una fragorosa risata. Ma il più vecchio e saggio, li zittì, chiedendo al piccolo Evelino, di raccontare per primo la sua storia.
Ancora ansante e un poco intimorito, Evelino cominciò il suo racconto:
"Ho viaggiato nei sogni dei bambini, ed ogni volta credevo di aver trovato il fiore più bello; così lo raccoglievo e lo portavo con me. Ma quando lo riponevo nel cesto con gli altri fiori, rimanevo stupito e guardando il cesto rimanevo incantato e non sapevo più riconoscere il più bello. Così continuai a cercare, e cercare ancora, e il mio cesto fu presto colmo.
Decisi allora di ritornare, quando un vento dispettoso venne e cominciò a soffiare e soffiare sempre più forte, finché perduto il mio cammino, turbinando mi portò con sé. Quando la bufera si placò, mi ritrovai nei pressi di una capanna, sperduta tra i monti. Qui viveva un bambino molto povero; non aveva i soliti giocattoli delle vetrine di città, ma era ricco di fantasia e ogni volta sapeva inventare o creare nuovi giochi, usando sassi, fili d'erba e pezzi di legno.
Lo vidi correre e saltare nel suo piccolo regno, quand'ecco trovò fra l'erba del prato un foglio di carta leggera che il vento aveva lasciato cadere. Lo raccolse, lo porto in casa e lo colorò con l'unico pastello che possedeva, di un bel rosso vivo. Ritagliò i petali delicati e li cucì tra loro con un sottile filo
nero
. Ne nacque un fiore così bello, come non ne avevo mai visto.
Lasciai in dono al bambino il cesto con tutti i fiori raccolti, e gli chiesi in cambio quel suo unico fiore."
Così dicendo il piccolo folletto aprì la piccola scatola, e alla vista di quel fiore tanto intenso quanto delicato, tutti rimasero incantati.
Allora il più vecchio disse:
"Piccolo Evelino, hai scelto col cuore. Il fiore che hai portato verrà dato alla Terra, perché lo custodisca, e possa farlo nascere.
Esso fiorirà nei campi di grano, e tra le spighe selvatiche sul ciglio dei fossi; mischierà il suo colore a quello del sole, perché sempre si ricordi che nacque per portare gioia e serenità."
Quando poi il sole vide il nuovo fiore rosseggiare tra le spighe dorate, commosso per il dono ricevuto, lo ricambiò donandogli la sua luce.
E ancora oggi, nel tramonto delle sere d'estate, i papaveri, come fiammelle accese, portano memoria di quel tempo che fu.
Da:
Come nacquero i papaveri
Il coronavirus è un cigno
nero
che stravolgerà il rapporto tra scienza e società, il modo di lavorare, il modo di comunicare. Ora dobbiamo essere pronti a quello che verrà. Forse ci sarà un riavvicinamento alla scienza, che è una delle cose per la quale mi sono più battuta negli ultimi anni.
Ilaria Capua
Cit. da
fanpage.it, intervista, 20 marzo 2020
Frasi di Ilaria Capua
All'autista del Lucero de la Pampa si illuminarono gli occhi quando vide la sagoma del cavaliere sul ciglio della strada. Erano cinque ore che teneva le pupille inchiodate sulla carreggiata diritta, e l'unica distrazione che ricordava erano un paio di nandù, che aveva spaventato col suo clacson stridente. Davanti aveva la strada. a sinistra la pampa coperta di graminacee e arbusti di calafate. A destra il mare, che attraversava col suo incessante mormorio d'odio lo Stretto di Magellano. Nient'altro.
Il cavaliere distava circa duecento metri e montava un matugno, un cavallo a lungo pelo che se ne stava lì a brucare l'erba. Il cavaliere era avvolto in un poncho
nero
che copriva i fianchi dell'animale, portava un cappello con la tesa stretta abbassata sugli occhi, e non muoveva un muscolo. L'autista fermò la corriera e dette una gomitata al suo aiutante.
Luis Sepulveda
Cit. da
Un nome da torero ‐ Incipit
Frasi di Luis Sepulveda
Le mie storie sono scritte da un uomo che sogna un mondo migliore, più giusto, più pulito e ge
nero
so. Le mie storie sono scritte da un cileno che sogna di veder realizzato in questo paese il sogno più bello, quello di sederci tutti con fiducia alla stessa tavola, senza la vergogna di sapere che gli assassini di coloro di cui sentiamo la mancanza non ricevono il giusto castigo.
Luis Sepulveda
Cit. da
Il potere dei sogni
Frasi di Luis Sepulveda
[Ai matrimoni]
Gli invitati non devono mai vestirsi né di bianco né di
nero
. Il
nero
non è un colore da cerimonia. Questo è l'ABC.
Enzo Miccio
Cit. da
Gay.it, intervista, 17 gennaio 2017
Frasi di Enzo Miccio
O patria mia, vedo le mura e gli archi
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E le colonne e i simulacri e l'erme
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Torri degli avi nostri,
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Ma la gloria non vedo,
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Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi
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I nostri padri antichi. Or fatta inerme,
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Nuda la fronte e nudo il petto mostri.
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Oimè quante ferite,
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Che lividor, che sangue! oh qual ti veggio,
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Formosissima donna! Io chiedo al cielo
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E al mondo: dite dite;
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Chi la ridusse a tale? E questo è peggio,
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Che di catene ha carche ambe le braccia;
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Sì che sparte le chiome e senza velo
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Siede in terra negletta e sconsolata,
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Nascondendo la faccia
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Tra le ginocchia, e piange.
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Piangi, che ben hai donde, Italia mia,
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Le genti a vincer nata
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E nella fausta sorte e nella ria.
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Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive,
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Mai non potrebbe il pianto
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Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno;
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Che fosti donna, or sei povera ancella.
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Chi di te parla o scrive,
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Che, rimembrando il tuo passato vanto,
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Non dica: già fu grande, or non è quella?
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Perchè, perchè? dov'è la forza antica,
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Dove l'armi e il valore e la costanza?
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Chi ti discinse il brando?
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Chi ti tradì? qual arte o qual fatica
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O qual tanta possanza
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Valse a spogliarti il manto e l'auree bende?
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Come cadesti o quando
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Da tanta altezza in così basso loco?
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Nessun pugna per te? non ti difende
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Nessun de' tuoi? L'armi, qua l'armi: io solo
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Combatterò, procomberò sol io.
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Dammi, o ciel, che sia foco
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Agl'italici petti il sangue mio.
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Dove sono i tuoi figli? Odo suon d'armi
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E di carri e di voci e di timballi:
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In estranie contrade
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Pugnano i tuoi figliuoli.
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Attendi, Italia, attendi. Io veggio, o parmi,
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Un fluttuar di fanti e di cavalli,
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E fumo e polve, e luccicar di spade
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Come tra nebbia lampi.
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Nè ti conforti? e i tremebondi lumi
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Piegar non soffri al dubitoso evento?
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A che pugna in quei campi
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L'Itala gioventude? O numi, o numi:
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Pugnan per altra terra itali acciari.
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Oh misero colui che in guerra è spento,
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Non per li patrii lidi e per la pia
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Consorte e i figli cari,
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Ma da nemici altrui,
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Per altra gente, e non può dir morendo:
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Alma terra natia,
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La vita che mi desti ecco ti rendo.
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Oh venturose e care e benedette
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L'antiche età, che a morte
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Per la patria correan le genti a squadre;
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E voi sempre onorate e gloriose,
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O tessaliche strette,
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Dove la Persia e il fato assai men forte
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Fu di poch'alme franche e ge
nero
se!
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Io credo che le piante e i sassi e l'onda
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E le montagne vostre al passeggere
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Con indistinta voce
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Narrin siccome tutta quella sponda
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Coprìr le invitte schiere
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De' corpi ch'alla Grecia eran devoti.
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Allor, vile e feroce,
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Serse per l'Ellesponto si fuggia,
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Fatto ludibrio agli ultimi nepoti;
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E sul colle d'Antela, ove morendo
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Si sottrasse da morte il santo stuolo,
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Simonide salia,
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Guardando l'etra e la marina e il suolo.
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E di lacrime sparso ambe le guance,
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E il petto ansante, e vacillante il piede,
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Toglieasi in man la lira:
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Beatissimi voi,
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Ch'offriste il petto alle nemiche lance
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Per amor di costei ch'al Sol vi diede;
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Voi che la Grecia cole, e il mondo ammira.
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Nell'armi e ne' perigli
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Qual tanto amor le giovanette menti,
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Qual nell'acerbo fato amor vi trasse?
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Come sì lieta, o figli,
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L'ora estrema vi parve, onde ridenti
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Correste al passo lacrimoso e duro?
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Parea ch'a danza e non a morte andasse
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Ciascun de' vostri, o a splendido convito:
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Ma v'attendea lo scuro
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Tartaro, e l'onda morta;
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Nè le spose vi foro o i figli accanto
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Quando su l'aspro lito
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Senza baci moriste e senza pianto.
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Ma non senza de' Persi orrida pena
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Ed immortale angoscia.
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Come lion di tori entro una mandra
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Or salta a quello in tergo e sì gli scava
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Con le zanne la schiena,
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Or questo fianco addenta or quella coscia;
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Tal fra le Perse torme infuriava
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L'ira de' greci petti e la virtute.
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Ve' cavalli supini e cavalieri;
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Vedi intralciare ai vinti
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La fuga i carri e le tende cadute,
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E correr fra' primieri
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Pallido e scapigliato esso tiranno;
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Ve' come infusi e tinti
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Del barbarico sangue i greci eroi,
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Cagione ai Persi d'infinito affanno,
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A poco a poco vinti dalle piaghe,
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L'un sopra l'altro cade. Oh viva, oh viva:
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Beatissimi voi
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Mentre nel mondo si favelli o scriva.
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Prima divelte, in mar precipitando,
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Spente nell'imo strideran le stelle,
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Che la memoria e il vostro
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Amor trascorra o scemi.
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La vostra tomba è un'ara; e qua mostrando
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Verran le madri ai parvoli le belle
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Orme del vostro sangue. Ecco io mi prostro,
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O benedetti, al suolo,
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E bacio questi sassi e queste zolle,
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Che fien lodate e chiare eternamente
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Dall'uno all'altro polo.
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Deh foss'io pur con voi qui sotto, e molle
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Fosse del sangue mio quest'alma terra.
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Che se il fato è diverso, e non consente
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Ch'io per la Grecia i moribondi lumi
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Chiuda prostrato in guerra,
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Così la vereconda
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Fama del vostro vate appo i futuri
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Possa, volendo i numi,
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Tanto durar quanto la vostra duri.
Giacomo Leopardi
Titolo della poesia:
All'Italia
Frasi di Giacomo Leopardi
Non sono uno storico, non so se all'epoca
[Churchill]
dovesse confrontarsi con i terrapiattisi o Toninelli, un ministro che non sa che il tunnel del Bren
nero
ancora non esiste. So che quella classe dirigente era formata da leader in grado di comandare e prendere decisioni impopolari. I politici che hanno guidato l'Europa dal secondo dopoguerra alla ricostruzione erano in grado di dirigere e fare scelte difficili e hanno reso l'Italia una potenza nel mondo. E questo vuol dire far digerire ai propri elettori delle scelte difficili. Nell'ora più buia Churchill disse "io non vi prometto niente se non sangue e sudore", non titillava il proprio popolo sempre e comunque senza mai assumersi delle responsabilità. I politici di oggi fuggono dalle scelte impopolari e si fanno fotografare mentre mangiano la pizza, mentre imbracciano un fucile o si mettono una felpa in base al luogo dove si trovano.
David Parenzo
Cit. da
linkiesta.it, intervista, 27 aprile 2019
Frasi di David Parenzo
L'Europa viene attaccata per il suo eccessivo normativismo. È evidente che per creare un mercato unico sia necessario darsi delle regole standard. Prendiamo a esempio la questione delle quote latte: la Lega Nord cavalcò questo tema, ma la verità è il al contrario di quello che questi ci ven
nero
a raccontare. Le quote nascevano per non creare surplus di produzione e quindi evitare una lotta commerciale tra Paesi. Invece per colpa di pochi agricoltori, sobillati dalla Lega dell'epoca, ci siamo trovati a dover pagare le multe di coloro che hanno beffato i propri concorrenti interni, cioè quelli che hanno rispettato le norme.
David Parenzo
Cit. da
themillennial.it, intervista, 1 maggio 2019
Frasi di David Parenzo
Un paese irreale: fabbriche spropositate, con posti di lavoro che costano ciascuno come parecchi vitalizi, e dove si sa già che si lavorerà malissimo per produrre manufatti che si dovranno vendere sottocosto e che nessuno o quasi vorrà. L'Italia Salvata dalle Borsette, o dai Golfini: dato di fatto imbarazzante e poco gratificante per trips accademici fondati sulla metallurgia wag
nero
-altofornista.
Alberto Arbasino
Frasi di Alberto Arbasino
Quando cacciano, gli orsi polari si accucciano davanti a un buco nel ghiaccio e aspettano che la foca metta fuori la testa. Si coprono il naso
nero
con una zampa per mimetizzarsi nel bianco. Se non fosse per quel naso nemmeno si vedrebbero. Perciò la domanda è: come fanno a sapere che hanno il naso
nero
? Guardano altri orsi polari? Si vedono riflessi nell'acqua e pensano "sarei invisibile se non fosse per il naso"? Ma penserà così tanto un orso?
Mark Whitacre
Dal film:
The Informant
Scheda film e trama
Frasi del film
L'educazione religiosa alla ritrosia sessuale ha generato nelle donne una condizione di forte ipocrisia tra il dover dire e il voler fare, condannando alla clandestinità il loro desiderio e imponendo agli uomini una visione distorta del complesso mondo erotico femminile, che a lungo è stato ignorato. Il concedersi o negarsi al desiderio maschile finì per essere l'unica forma di potere permessa alle donne, e i tempi e i modi della contrattazione del consenso al rapporto sessuale diven
nero
il solo spazio per esercitarlo.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Apriamo i giornali e leggiamo di medici autorevolissimi che definiscono l'omeopatia una bufala; siti internet più che affidabili scrivono
nero
su bianco che i preparati omeopatici non contengono nulla. Poi però entriamo in farmacia e accanto ai farmaci che ci salvano la vita quando abbiamo una polmonite troviamo interi scaffali dedicati a queste preparazioni alternative e non di rado il farmacista, uno che la chimica dovrebbe conoscerla bene, a fronte di una nostra richiesta di un farmaco contro qualche disturbo ci propone qualcosa di omeopatico. Ma non ci è stato appena detto che non contengono nulla? Allo stesso modo non pochi medici, colleghi di quelli che nel pronto soccorso strappano i malati alla morte con la forza della scienza, curano i loro pazienti rifacendosi proprio all'omeopatia.
Infine - ed è questa la cosa più sorprendente - come possiamo spiegarci il fatto che tante persone che conosciamo, e di cui non possiamo mettere in dubbio né l'intelligenza né la buona fede, affermano di avere tratto grandissimi benefici dalle cure omeopatiche?
Roberto Burioni
Cit. da
Omeopatia. Bugie, leggende e verità
‐ Incipit
Frasi di Roberto Burioni
Preciso che questa pagina
[la sua pagina ufficiale Facebook.com]
non è un luogo dove della gente che non sa nulla può avere un «civile dibattito» per discutere alla pari con me. È una pagina dove io, che studio questi argomenti da trentacinque anni, tento di spiegare in maniera accessibile come stanno le cose impiegando a questo scopo in maniera gratuita il mio tempo che in generale viene retribuito in quantità estremamente ge
nero
sa. Il rendere accessibili i concetti richiede semplificazione: ma tutto quello che scrivo è corretto e, inserendo io immancabilmente le fonti, chi vuole può controllare di persona la veridicità di quanto riportato. Però non può mettersi a discutere con me. Spero di avere chiarito la questione: qui ha diritto di parola solo chi ha studiato, e non il cittadino comune. La scienza non è democratica.
Roberto Burioni
Cit. da
Da un commento sulla sua pagina ufficiale Facebook, 2 gennaio 2017
Frasi di Roberto Burioni
Anna Bolena
: Come è stato con te?
Maria Bolena
: Te
nero
.
Dal film:
L'altra donna del re
Scheda film e trama
Frasi del film
Io confesso la mia innocenza davanti a Dio. Solennemente giuro, per la dannazione della mia anima, che mai fui infedele al mio signore e marito, né mai lo offesi con il mio comportamento. Non dico di aver sempre avuto nei suoi riguardi quell'umiltà che gli dovevo, considerata la cortesia e il grande onore dimostratomi, nonché il rispetto sempre accordato. Ammetto anche di aver spesso nutrito gelosia nei i suoi riguardi. Ma Dio sa e mi è testimone che non ho mai peccato contro di lui in nessun altro modo. Non dico questo nella speranza di prolungare la mia vita, Dio mi ha insegnato come morire e rafforzerà la mia fede; circa mio fratello. E coloro che sono stati condannati ingiustamente, io avrei accettato di morire più volte per vederli liberi, ma poiché questa è la volontà del re, li accompagnerò volentieri nella morte. Con questa certezza, che io trascorrerò la vita eterna insieme a loro, in pace.
Anna Bolena
Dal film:
L'altra donna del re
Scheda film e trama
Frasi del film
Felix
: Tu credi a Babbo Natale?
Max
: No.
Felix
: Nemmeno io. Però i miei figli sì, loro sono ancora piccoli. Ma sai chi gli piace dieci volte di più di Babbo Natale? Il suo tirapiedi, Pedro el negro, Pietro il
nero
. C'è una vecchia storia messicana che racconta di come Babbo Natale fosse talmente occupato a cercare i bambini buoni che fu costretto ad assumere un aiutante per cercare i bambini cattivi. Così, assunse Pedro e Babbo Natale gli diede una lista con tutti i nomi di tutti i bambini cattivi, e Pedro tutte le sere andava a trovarli. E alle persone, ai bambini, che non erano buoni, che non dicevano le preghiere, Pedro lasciava un piccolo asinello sulla finestra. Un piccolo burro. E, quando tornava se i bambini si erano comportati ancora male, Pedro li portava via e nessuno li vedeva mai più. Ora, se io sono Babbo Natale e tu sei Pedro, come pensi che il buon vecchio Babbo Natale la prenderebbe se Pedro si presentasse nel suo ufficio e gli dicesse che ha perso la lista, quanto cazzo si incazzerebbe secondo te?!
Dal film:
Collateral
Scheda film e trama
Frasi del film
La donna è un cielo pieno di doni ma se l'uomo non l'accarezza vede solo un nuvolone
nero
.
Alda Merini
Cit. da
La donna è un cielo
Frasi di Alda Merini
Condivido un buon 75% delle idee comuniste, sono per la lotta di classe e i diritti dei lavoratori. Ma ho anche punti fermi conservatori: secondo me la cultura dei padri è importante, come il tema della famiglia. Inoltre non sono un relativista, per me ci devono essere un bianco e un
nero
nelle cose. Oggi la sinistra, che nel frattempo è diventata liberale, ha sempre e solo cercato di sdoganare tutto, di togliere ogni divieto per una finta libertà.
Anastasio
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 8 marzo 2019
Frasi di Anastasio
Don Juan e don Gennaro ven
nero
ai miei fianchi, si accovacciarono vicino a me e presero a sussurrarmi alle orecchie. Ciascuno di loro due diceva cose diverse, ma non avevo difficoltà a seguire i loro ordini. Mi parve d'essere "diviso" dall'istante stesso in cui pronunciarono le prime parole. Sentii che mi facevano quello che già avevano fatto a Pablito. Don Gennaro mi fece roteare, poi ebbi per un attimo la sensazione perfettamente cosciente di girare o fluttuare per l'aria.
Carlos Castaneda
Cit. da
L'isola del tonal
Frasi di Carlos Castaneda
Abbiamo una mentalità arretrata, non mi piace questo Paese dove noi trapper siamo visti come scemi. E c'è troppo razzismo. A me piace stare in Francia o a Londra, dove esci di casa e il bianco parla con il
nero
. Senza distinzioni.
Capo Plaza
Cit. da
vanityfair.it, 9 marzo 2019
Frasi di Capo Plaza
Salazar
: Jack Sparrow! Conosci questo pirata?
Henry
: Solo di nome.
Salazar
: Lo stai cercando? Questa era un "sì"?
Henry
: Sì.
Salazar
: Ah, i per troppi anni il triangolo ci ha maledetti... condannandoci a questo inferno in terra, la chiave per scappare è Jack Sparrow e la bussola in suo possesso. No, no, no. Non devi temere, ragazzo, lascio sempre vivo uno per raccontare. Trova Sparrow per me, e dagli un messaggio dal Capitan Salazar... Salazar... e digli che io la rivedrò alla luce del giorno, e in che quel giorno...
[digrignando i denti sporchi di sangue
nero
]
Muerte... morte verrà prenderlo! Glielo devi riferire? Ti prego?
Henry
: Sì...
Salazar
: Glielo direi io stesso ma... i morti non parlano.
Dal film:
La vendetta di Salazar
Scheda film e trama
Frasi del film
La faccio breve.
È a Seneca che sempre guardo.
Cade in disgrazia.
Il suo ex pupillo
Nero
ne gli fa sapere che è meglio si suicidi.
Invita quindi gli amici a raccolta per il commiato.
Dev'essere una festa.
Un musico suona un'aria che non conosce.
Lo chiama a sé.
Vuole impararla.
Uno tra i presenti chiede perché.
Non sarà difatti tra poco all'altro mondo?
"Per conoscerla quando morirò", la risposta.
Per questo si deve vivere e vivo.
Per apprendere.
Fino all'ultimo respiro!
Mauro della Porta Raffo
Frasi di Mauro della Porta Raffo
Quando ero bambino, ogni volta che mi sentivo piccolo o solo, guardavo in alto. Verso le stelle. Mi domandavo se c'era vita lassù... A quanto pare guardavo nella direzione sbagliata. Quando la vita aliena entrò nel nostro mondo, fu dal profondo dell'Oceano Pacifico, una fessura tra due placche tettoniche. Un portale tra dimensioni: la "Breccia". Avevo quindici anni quando il primo Kaiju approdò a San Francisco. Prima che i carri armati, i jet e i missili lo abbattessero, dopo sei giorni e 56 km, tre città ven
nero
distrutte! Si persero decine di migliaia di vite. Piangemmo i nostri morti, commemorammo l'attacco, e andammo avanti. E poi, appena sei mesi dopo, il secondo attacco colpì Manila. E poi il terzo colpì Cabo, poi ci fu il quarto. Così ci rendemmo conto che la cosa non si sarebbe mai arrestata, che era solo l'inizio. Ci occorreva una nuova arma. Il mondo si unì mettendo in comune risorse e mettendo da parte vecchie rivalità per l'amore di un bene più grande. Per combattere i mostri, creammo dei mostri a nostra volta... Nacque il programma "Jaeger". All'inizio avemmo delle difficoltà, lo Jaeger si dimostrò troppo imponente per un solo pilota; fu adottato un sistema a doppio pilota: controllo pilota emisfero sinistro, emisfero destro. Cominciammo a vincere, Jaeger che fermavano Kaiju ovunque! L'efficienza degli Jaeger era legata a quella dei loro piloti, così i piloti Jaeger si trasformarono in rock star, il pericolo si trasformò in propaganda, i Kaiju in giocattoli. Diventammo molto bravi a vincere. Poi... Poi tutto cambiò.
Raleigh Becket
Dal film:
Pacific Rim
Scheda film e trama
Frasi del film
O bianco giglio dei campi, Maria Goretti, che per difendere il tuo candore subisti coraggiosamente il martirio, possa il tuo esempio - con l'aiuto di Dio - esserci di sprone nell'osservanza, anche eroica dei divini comandamenti.
Stendi la tua protezione sulle fanciulle tutte, ma in modo speciale su quelle che si trovano in maggior pericolo.
Irradia in tutti i cuori quell'amore alla bella virtù che ti fece preferire la morte al peccato, e schiudili alla pietà che ti ispirò al ge
nero
so perdono.
Aiutaci ad essere vittoriosi nelle prove della vita, affinché fedeli ai doveri cristiani sulla terra, possiamo meritare l'eterno premio nel Cielo. Così sia.
Maria Goretti
Cit. da
Preghiera a Santa Maria Goretti
Frasi di Maria Goretti
Yondu
: I Kree mi ten
nero
in schiavitù per vent'anni, finché Stakar non mi liberò. Mi aveva offerto un posto con i Ravagers, l'unica cosa che dovevo fare era aderire al codice. Ma io ero giovane... E avido... E stupido. Come te quando hai rubato le batterie.
Rocket Raccoon
: Quello è stato più Drax!
Yondu
: Io, Stakar e gli altri capitani non eravamo tanto diversi da te e i tuoi amici, l'unica famiglia che abbia mai avuto. Ma ho infranto il codice... Mi hanno bandito. È quello che merito...
Rocket Raccoon
: Lascia perdere, Shakespeare, forse tu te lo meriti ma io no, dobbiamo andarcene via.
Yondu
: Dov'è Quill?
Rocket Raccoon
: Eh, se n'è andato con il suo vecchio.
Yondu
: Ego?
Rocket Raccoon
: Sì. È la giornata dei nomi cretini!
[Yondu ridacchia]
Ridi? Per un attimo ho avuto una bella sensazione, ma poi quei denti schifosi me l'hanno rovinata.
Yondu
: Ma tu fai lo stronzo di professione?
Rocket Raccoon
: Diciamo di sì. Perché non hai riconsegnato Quill a Ego come promesso?
Yondu
: Era mingherlino. Poteva intrufolarsi dove noi non potevamo. Utile per rubare.
Dal film:
Guardiani della Galassia 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Il problema vero è che i secredenti colti di sinistra disprezzano l'elettore.
Io non lo disprezzo.
Conoscendolo, mi limito a dire che non gli dovrebbe essere concesso di votare.
Da qualunque parte penda.
Quanto al razzismo, come definire i milioni e milioni di elettori che hanno votato Barack Obama solo perché
nero
se non razzisti?
Mauro della Porta Raffo
Frasi di Mauro della Porta Raffo
Persa nel cielo lungo la notte del mio cammino, sono due luci che mi accompagnano dovunque sto, una nel sole, per quando il sole mi copre d'oro, una nel
nero
, per quando il gelo mi vuole a sé. Signora Luna che mi accompagni per tutto il mondo puoi tu spiegarmi dov'è la strada che porta a me? Forse nel sole, forse nell'ombra così per esser, ombra nel sole, luce nell'ombra, sempre per me.
Vinicio Capossela
Cit. da
Signora Luna, n. 14
Frasi di Vinicio Capossela
La nostra ambizione è sempre stata una società accessibile per tutti. È con questo obiettivo che l'Europa rimarrà fedele al suo modello di società alla sua tradizione di apertura e ge
nero
sità.
[citando Jacques Delors]
Francesco Boccia
Cit. da
18 maggio 2016, adnkronos.com
Frasi di Francesco Boccia
Non avevo avuto nessuna simpatia per Sadat, che si era rivoltato contro il suo mentore e ne aveva rovesciato la politica quando aveva assunto la presidenza dell'Egitto nel 1970. Ma quando lessi la notizia della sua morte, mi sentii inaspettatamente commossa. Anche se mio padre aveva criticato duramente la pace separata conclusa da Sadat con Israele, il presidente egiziano aveva chiesto clemenza per lui. Inoltre aveva dato rifugio allo scià di Persia e alla sua famiglia, sfidando una crescente impopolarità. E quando lo scià era morto di cancro, Sadat aveva disposto per lui un solenne funerale, dimostrando una ge
nero
sità di spirito molto rara nel mondo della realpolitik. Non aveva mai permesso che le divergenze politiche e le controversie gli impedissero di fare ciò che riteneva giusto.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia del destino
Frasi di Benazir Bhutto
La storia musulmana è piena di donne che assunsero ruoli pubblici e otten
nero
risultati che non avevano nulla da invidiare a quelli degli uomini.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Ho sempre creduto nell'importanza della documentazione storica. Quando nel 1977 fu rovesciato il governo di mio padre Zulfikar Ali Bhutto, incoraggiai i suoi più stretti collaboratori a scriverne la storia. Ma negli anni difficili della legge marziale molti di coloro che avevano fatto parte del governo di mio padre erano troppo impegnati a difendersi dalle persecuzioni e dalle false accuse del regime militare. Altri erano andati in esilio e non avevano più accesso alla loro documentazione personale. In quanto a me, il mio impegno nella lotta per riportare la democrazia nel Pakistan e gli anni che ho trascorso rinchiusa in carcere senza accuse mi impedirono di scrivere un libro sul governo di mio padre.
Più di un milione di miei compatrioti ven
nero
ad accogliermi quando tornai in Pakistan nell'aprile 1986 dopo due anni di esilio, facendomi così balzare agli onori della cronaca internazionale. Molti mi proposero di scrivere la mia storia, invece di quella di mio padre, ma io non ero convinta: un conto era scrivere di mio padre che era stato primo ministro del Pakistan, eletto democraticamente, e che aveva ottenuto risultati importanti; un altro era scrivere di me stessa, poiché dovevo ancora combattere le mie battaglie politiche più importanti. Mi sembrava un atto di presunzione e pensavo che le autobiografie dovessero essere scritte quando, nell'autunno della vita, si ripensa il passato.
Fu un'osservazione di un'amica a farmi cambiare idea. «Ciò che non è documentato non viene ricordato» mi disse.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia del destino ‐ Incipit
Frasi di Benazir Bhutto
Il Reddito di Cittadinanza rappresenta un meccanismo di emancipazione dal bisogno e dal ricatto e dunque risulta essere un fondamentale strumento di prevenzione dei fenomeni del lavoro in
nero
e del caporalato.
Nunzia Catalfo
Cit. da
cataniatoday.it, intervista, 15 aprile 2019
Frasi di Nunzia Catalfo
Eppure, dal 2002 a oggi, il tifoso interista, ancora scioccato forse da quel maledetto 5 maggio, ha smesso di guardare il mondo con occhi sinceri e ha creato una realtà virtuale all'interno della quale ha accettato di diventare il prototipo del grillino perfetto
[...]
Le notizie degli ultimi giorni ‐ con ampia e documentata e ridicola polemica sui presunti errori commessi dall'arbitro Rizzoli durante la partita vinta domenica scorsa dalla Juventus sull'Inter per 1-0 ‐ sono soltanto la coda di un problema più grande che affonda le radici in un momento preciso della nostra vita calcistica: quando, nel 2006, venne istruito un processo farsa contro la Juventus, in cui tutte le frustrazioni degli anti casta del calcio italiano ven
nero
prima abilmente trasformate in illeciti sportivi e poi amabilmente trasferite in forma di gogna in tutti i talk-show. Fu in quel preciso momento che il tifoso medio interista ‐ che grazie al supporto decisivo di un interista piazzato al vertice della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Guido Rossi) riuscì a vincere un campionato a tavolino (2005/2006) e uno successivo nell'anno in cui la Juventus fu mandata in B (2006/2007) ‐ scelse di alimentare il circo mediatico sportivo portando in prima serata e sulle prime pagine dei giornali le chiacchiere da bar, facendole uscire dai confini delle serate con Aldo Biscardi con lo stesso effetto che si avrebbe oggi se in prima serata venissero riproposte le telefonate registrate senza filtri da Radio Radicale ai tempi di Radio Parolaccia.
Claudio Cerasa
Cit. da
ilFoglio.it, 9 febbraio 2017
Frasi di Claudio Cerasa
[Sul derby di Torino]
Se puoi sognare qualcosa, è perché lo puoi fare, questo è lo scontro tra la passione e la ragione, tra i colori e il bianco
nero
, tra il popolo e i padroni. È un derby unico nel suo genere.
[Gazzetta.it, 22 settembre 2017]
Sinisa Mihajlovic
Frasi di Sinisa Mihajlovic
Parliamo tanto di razzismo in Italia, ma non più solo bianco o
nero
. Anche zingaro, o serbo, di m... Si parla di razzismo solo con bianchi e neri, se si tocca un popolo intero va tutto bene. Ma questa è l'Italia. Comunque, chi mi ha chiamato zingaro lo aspetto, me lo venga a dire in faccia. Sanno dove vivo, vediamo se hanno le palle.
[Repubblica.it, 7 maggio 2017]
Sinisa Mihajlovic
Frasi di Sinisa Mihajlovic
C'è un sacco di gente in gamba, a Hollywood. E tutto il meccanismo a me piace: l'anatomia dell'industria, in ogni suo aspetto, mi appassiona. Ed è sempre stata ge
nero
sa con me. Il che non è affatto una cosa scontata. A Hollywood le porte sono lì per tenere la gente fuori, non per farla entrare.
Matthew McConaughey
Cit. da
Vanityfair, 18 agosto 2010
Frasi di Matthew McConaughey
Sognavo di cantare, di ballare come prima donna in un corpo di ballo. Da piccola ero pazza della Cuccarini, della Parisi. Ero affascinata da Rita Hayworth, allora ancora in bianco e
nero
, aveva una luce bellissima in viso, era protagonista, brillava di luce propria, proprio come piace a me.
Nathalie Caldonazzo
Frasi di Nathalie Caldonazzo
O ge
nero
so Francesco Saverio, che all'invito di Ignazio di Loyola avete abbandonato il mondo e con esso la scienza, li onori e le ricchezze per seguire le vie dell'apostolato, accogliete sotto la vostra tutela quanti desiderano ispirarsi al vostro amore per le anime, e contribuire alla loro salvezza attraverso le vie più facili della cooperazione missionaria.
Infondete in noi la persuasione che non possiamo essere utili agli altri senza aver operato una salutare riforma di noi stessi né chiamare alla fede gli infedeli o richiamarvi gli erranti, senza averne con l'esempio di una dignitosa vita, affermato l'alto valore del cristianesimo.
Così operando ci saremo resi meno indegni del vostro patrocinio, e più efficaci nella missione a noi affidata di soccorrere quanti, sulle vostre orme di passione e di gloria, camminano alla conquista cristiana dei popoli.
Amen.
San Francesco Saverio
Cit. da
Preghiera a San Francesco Saverio
Frasi di San Francesco Saverio
Sentite madonne e madonni. Ehi dico ma la peste mica è uno scherzo, eh? Voi non vedete tutto
nero
? Perché è una pe... è una pe... una peste nera.
[recitando una barzelletta durante il banchetto iniziale]
Giullare
Dal film:
Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere)
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho messo circa sei mesi a scrivere questa mia strana storia, ajutato da lui. Di quanto è scritto qui egli serberà il segreto, come se l'avesse saputo sotto il sigillo della confessione.
Abbiamo discusso a lungo insieme su i casi miei, ie spesso io gli ho dichiarato di non saper vedere che frutto se ne possa cavare.
‐ Intanto, questo, ‐ egli mi dice: ‐ che fuori della legge e fuori di quelle particolarità, liete o tristi che sieno, per cui noi siamo noi, caro signor Pascal, non è possibile vivere.
Ma io gli faccio osservare che non sono affatto rientrato né nella legge, né nelle mie particolarità. Mia moglie è moglie di Pomino, e io non saprei proprio dire ch'io mi sia.
Nel cimitero di Miragno, su la fossa di quel povero ignoto che s'uccise alla Stìa, c'è ancora la lapide dettata da Lodoletta:
COLPITO DA AVVERSI FATI
MATTIA PASCAL
BIBLIOTECARIO
CVOR GE
NERO
SO ANIMA APERTA
QVI VOLONTARIO
RIPOSA
LA PIETÀ DEI CONCITTADINI
QVESTA LAPIDE POSE
Io vi ho portato la corona di fiori promessa e ogni tanto mi reco a vedermi morto e sepolto là. Qualche curioso mi segue da lontano; poi, al ritorno, s'accompagna con me, sorride, e ‐ considerando la mia condizione ‐ mi domanda:
‐ Ma voi, insomma, si può sapere chi siete?
Mi stringo nelle spalle, socchiudo gli occhi e gli rispondo:
‐ Eh, caro mio... Io sono il fu Mattia Pascal.
Luigi Pirandello
Cit. da
Il fu Mattia Pascal
Frasi di Luigi Pirandello
Guardare il mondo dalla Cupola è indescrivibile. Si ha il senso di fragilità del pianeta Terra, con la sua atmosfera sottilissima, e dell'incredibile bellezza di questo gioiello sospeso nel velluto
nero
dello spazio.
Luca Parmitano
Frasi di Luca Parmitano
Agile e solo vien di colle in colle
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quasi accennando l'arduo cipresso.
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Forse Francesca temprò qui li ardenti
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occhi al sorriso?
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Sta l'erta rupe, e non minaccia: in alto
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guarda, e ripensa, il barcaiol, torcendo
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l'ala de' remi in fretta dal notturno
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Adria: sopra
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fuma il comignol del villan, che giallo
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mesce frumento nel fervente rame
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là dove torva l'aquila del vecchio
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Guido covava.
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Ombra d'un fiore è la beltà, su cui
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bianca farfalla poesia volteggia:
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eco di tromba che si perde a valle
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è la potenza.
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Fuga di tempi e barbari silenzi
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vince e dal flutto de le cose emerge
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sola, di luce a' secoli affluenti
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faro, l'idea.
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Ecco la chiesa. E surse ella che ignoti
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servi morian tra la romana plebe
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quei che fûr poscia i Polentani e Dante
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fecegli eterni.
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Forse qui Dante inginocchiossi? L'alta
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fronte che Dio mirò da presso chiusa
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entro le palme, ei lacrimava il suo
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bel San Giovanni;
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e folgorante il sol rompea da' vasti
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boschi su' l mar. Del profugo a la mente
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ospiti batton lucidi fantasmi
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dal paradiso:
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mentre, dal giro de' brevi archi l'ala
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candida schiusa verso l'oriente,
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giubila il salmo In exitu cantando
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Israel de Aegypto.
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Itala gente da le molte vite,
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dove che albeggi la tua notte e un'ombra
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vagoli spersa de' vecchi anni, vedi
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ivi il poeta.
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Ma su' dischiusi tumuli per quelle
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chiese prostesi in grigio sago i padri,
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sparsi di turpe cenere le chiome
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nere fluenti
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al bizantino crocefisso, atroce
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ne gli occhi bianchi livida magrezza,
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chieser mercé de l'alta stirpe e de la
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gloria di Roma.
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Da i capitelli orride forme intruse
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a le memorie di scalpelli argivi,
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sogni efferati e spasimi del bieco
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settentrione,
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imbestiati degeneramenti
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de l'oriente, al guizzo de la fioca
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lampada, in turpe abbracciamento attorti,
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zolfo ed inferno
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goffi sputavan su la prosternata
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gregge: di dietro al battistero un fulvo
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picciol cornuto diavolo guardava
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e subsannava.
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Fuori stridea per monti e piani il verno
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de la barbarie. Rapido saetta
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nero
vascello, con i venti e un dio
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ch'ulula a poppa,
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fuoco saetta ed il furor d'Odino
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su le arridenti di due mari a specchio
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moli e cittadi a Enosigeo le braccia
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bianche porgenti.
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Ahi, ahi! Procella d'ispide polledre
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àvare ed unne e cavalier tremendi
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sfilano: dietro spigolando allegra
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ride la morte.
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Gesú, Gesú! Spalancano fa tetra
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bocca i sepolcri: a' venti a' nembi al sole
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piangono rese anch'esse de' beati
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màrtiri l'ossa.
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E quel che avanza il Vínilo barbuto,
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ridiscendendo da i castelli immuni,
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sparte - reliquie, cenere, deserto -
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con l'alabarda.
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Schiavi percossi e dispogliati, a voi
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oggi la chiesa, patria, casa, tomba,
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unica avanza: qui dimenticate,
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qui non vedete.
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E qui percossi e dispogliati anch'essi
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i percussori e spogliatori un giorno
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vengano. Come ne la spumeggiante
|
vendemmia il tino
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ferve, e de' colli italici la bianca
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uva e la nera calpestata e franta
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sé disfacendo il forte e redolente
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vino matura;
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qui, nel conspetto a Dio vendicatore
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e perdonante, vincitori e vinti,
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quei che al Signor pacificò, pregando,
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Teodolinda,
|
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quei che Gregorio invidiava a' servi
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ceppi tonando nel tuo verbo, o Roma,
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memore forza e amor novo spiranti
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fanno il Comune.
|
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Salve, affacciata al tuo balcon di poggi
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tra Bertinoro alto ridente e il dolce
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pian cui sovrasta fino al mar Cesena
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donna di prodi,
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salve, chiesetta del mio canto! A questa
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madre vegliarda, o tu rinnovellata
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itala gente da le molte vite,
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rendi la voce
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de la preghiera: la campana squilli
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ammonitrice: il campanil risorto
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canti di clivo in clivo a la campagna
|
Ave Maria.
|
|
Ave Maria! Quando su l'aure corre
|
l'umil saluto, i piccioli mortali
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scovrono il capo, curvano la fronte
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Dante ed Aroldo.
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|
Una di flauti lenta melodia
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passa invisibil fra la terra e il cielo:
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spiriti forse che furon, che sono
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e che saranno?
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Un oblio lene de la faticosa
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vita, un pensoso sospirar quiete,
|
una soave volontà di pianto
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l'anime invade.
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Taccion le fiere e gli uomini e le cose,
|
roseo 'l tramonto ne l'azzurro sfuma,
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mormoran gli alti vertici ondeggianti
|
Ave Maria.
Giosuè Carducci
Titolo della poesia:
La chiesa di Polenta
Frasi di Giosuè Carducci
[Spider-Man nota un uomo che sembra stia per compiere l'atto di scassare un'auto]
Spider-Man
: Ehi, amico.
[lo sbatte contro la vettura attivando l'allarme antifurto]
Non si ruba, è sbagliato!
Uomo
: È la mia auto, deficiente!
Marjorie
[dalla finestra]
: Ehi, spegni quell'affare!
Uomo
: Gli dica che è la mia auto!!
Spider-Man
: Stavo solo facendo il mio...!
Uomo
nero
[da un'altra finestra]
: Lavoro la notte, dai! Smamma, ciccio!
Spider-Man
: C-Come facevo a saperlo?!
[altre persone escono fuori a lamentarsi del baccano]
Gary
[interpretato da Stan Lee]
: Non mi costringere a scendere, teppistello!
Marjorie
: Ehi, Gary! Come stai?
Gary
: Marjorie! Come va? E tua madre?
Dal film:
Spider-Man: Homecoming
Scheda film e trama
Frasi del film
Un assassino può essere pieno di slanci di entusiasmo e, invece, un buono può uccidere con una mancanza totale di ge
nero
sità.
Sergio Leone
Frasi di Sergio Leone
Coniglio
Nero
della Morte
: Mi conosci, vero?
Moscardo
: Io? No...
[Si rende conto dell'identità dell'apparizione]
Sì, mio signore. Ti conosco.
Coniglio
Nero
della Morte
: Vengo a chiederti se vuoi entrare a far parte della mia Ausla. Noi saremmo felici di averti, e so che piacerebbe anche a te. Da un po' ti senti molto stanco, vero? Se sei pronto possiamo anche andare subito. No, non preoccuparti per loro. Se la caveranno, sai? Loro e tanti migliaia come loro. Se tu vieni con me, ti mostrerò quello che intendo dire.
Dal film:
La collina dei conigli
Scheda film e trama
Frasi del film
Il Coniglio
Nero
della Morte compie la volontà del Grande Frits, ma lui non fa altro che il proprio dovere.
Mirtillo
Dal film:
La collina dei conigli
Scheda film e trama
Frasi del film
Tanto, tanto tempo fa il grande Frits creò l'universo. Mise in cielo le stelle, e in mezzo al firmamento mise il mondo. Poi, il Grande Frits creò tutti gli animali della terra e gli uccelli dell'aria, e gli fece di principio tutti uguali. Fra gli animali allora c'era Elil-hrair-rah, il principe dei conigli. Egli aveva molti amici, e insieme pascolavano l'erbetta. Ma con l'andar del tempo, i conigli si misero a vagare e pascolare dappertutto, e si moltiplicavano via a via. Allora, il Grande Frits disse a Elil-hrair-rah:
"Principe Coniglio, se non sei buono tu a tenere buono i tuoi, dovrò cercare io la maniera di farli rigare dritto."
Elil-hrair-rah non volle dargli retta, e ansi gli rispose: "Il mio popolo è il popolo più forte che ci sia al mondo."
Tanta arroganza mandò in collera il Grande Frits, che decise di fargliela pagare. Allora promise un regalo a ciascun animale per rendere ogni uno di loro diverso dagli altri. Venne dunque a lui la volpe, ven
nero
il cane e il gatto, venne il falco, venne la faina, e a ciascuno il Grande Frits donò un feroce desiderio di cacciare e divorare i figli di Elil-hrair-rah. Elil-hrair-rah si rese conto allora che il Grande Frits era troppo furbo, e ne ebbe paura. Non aveva mai visto finora il Coniglio
Nero
della Morte.
"Amico mio," disse il Grande Frits,
"Non hai visto per caso Elil-hrair-rah il principe dei conigli? Vorrei fargli un regalo."
"No, io non l'ho visto."
Allora il Grande Frits disse:
"Vieni fuori che benedico te al posto suo."
"Non posso, io ho da scavare. La volpe e la faina saranno qui a momenti. Se vuoi proprio benedirmi, benedicimi il sedere."
"E va bene. Così sia!"
Detto fatto, la coda di Elil-hrair-rah divenne d'un bianco così lucente che sembrava una stella, e le zampe di dietro gli crebbero lunghe e potenti. Si che, egli si diede a scappare per i monti, più veloce di qualsiasi altro animale della terra.
"Tutto il mondo sarà il tuo nemico, o principe dai mille nemici, e come ti prenderanno ti uccideranno. Però prima dovranno prenderti, e tu hai buone zampe e buone orecchie e sopratutto rapidi riflessi. Perciò sia astuto, inventa trucchi e stratagemmi, e il tuo popolo mai sarà distrutto, mai sarà sterminato."
Narratore
Dal film:
La collina dei conigli
Scheda film e trama
Frasi del film
Ogni tanto andavamo a prendere un caffè sotto la Galleria, mangiavamo i lucidi pasticcini della grande pasticceria Caflish oppure un gelato in Piazza del Municipio, sulla terrazza del Caffè Gambrinus. Sfuggendo le asprezze della vita napoletana ne scoprivamo le dolcezze. Peraltro, dappertutto, in qualsiasi momento, il vento ci portava la polvere desolata dei docks, odori umidi e ambigui. Quando salivamo a Posillipo, il candore menzog
nero
di Napoli, in lontananza, non ci ingannava.
Simone de Beauvoir
Cit. da
L'età forte
Frasi di Simone de Beauvoir
Certamente, se si mantiene una casta in stato d'inferiorità, essa rimane inferiore: ma la libertà può spezzare il cerchio: si lascino votare i negri, essi diventano degni del voto; si affidino alla donna delle responsabilità, essa sa assumerle; ma non si può aspettarsi dagli oppressori un movimento gratuito di ge
nero
sità; talora la rivolta degli oppressi, talora la stessa evoluzione della casta privilegiata crea situazioni nuove; così gli uomini si sentono indotti, nel loro stesso interesse, a emancipare parzialmente le donne: esse non devono fare altro che seguire la loro ascesa, e i successi che ottengono le incoraggiano in questo senso; sembra più o meno certo che prima o poi raggiungeranno una perfetta eguaglianza economica e sociale che porterà con sé una metamorfosi interiore.
Simone de Beauvoir
Cit. da
Il secondo sesso
Frasi di Simone de Beauvoir
Ti vesti di
nero
perché non hai trovato nient'altro da mettere, hai scoperto il tuo sound perché non suoni bene e hai cercato di baciarmi perché non volevi... dovresti prenderti qualche responsabilità una volta ogni tanto John.
June Carter
Dal film:
Walk the Line
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta una coppia di giovani fidanzati che si fermò ad ammirare le pietre preziose esposte nella vetrina di una gioielleria. Entrati nel negozio ve
nero
incantati da diamanti, zaffiri e smeraldi che il gioielliere mostrò loro.
La coppia stava cercando una pietra che rappresentasse simbolicamente il loro amore. Il loro sguardo cadde su una pietra modesta, scura e senza splendore. Il gioielliere lesse la domanda nei loro occhi. E spiegò:
Questo è un opale: è fatto di silice, polvere e sabbia del deserto, e deve la sua bellezza ad un difetto invece che alla sua perfezione. L'opale è una pietra con il cuore spezzato, poiché è pieno di minuscole fessure che permettono all'aria di penetrare all'interno. L'aria, poi, rifrange la luce, e il risultato è che l'opale possiede delle sfumature così incantevoli da essere chiamato "lampada di fuoco", perché ha dentro il soffio di Dio.
Poi il gioielliere prese la pietra e la strinse forte avvolgendola con tutta la sua mano. Continuò:
Un opale perde la sua lucentezza se viene messo in un posto freddo e buio, ma torna ad essere luminoso quando è scaldato dal tepore di una mano oppure è illuminato dalla luce.
L'uomo aprì la mano.
La pietra era un palpito di luce tenera, morbida, carezzevole.
Quella fu la pietra acquistata dai giovani innamorati.
Morale
Quando l'argento o l'ottone si ossidano possiamo pulirli con un prodotto apposito, strofinandoli energicamente. Cosa possiamo fare quando abbiamo bisogno di ridare lucentezza alla nostra vita? Per certi aspetti possiamo paragonarci ad un opale: acquistiamo colore e lucentezza solo quando siamo riscaldati dall'amore.
Da:
Gli innamorati, le pietre preziose e l'opale
Ci sono i poliziotti neri per farti ancora più
nero
... si chiama affermazione etnica.
Bobby Earl
Dal film:
La giusta causa
Scheda film e trama
Frasi del film
Marie
: Trevor, posso chiederti una cosa?
Trevor Reznik
: Devo chiamare il mio avvocato per caso?
[Ridono]
Marie
: Perché mi lasci sempre delle mance così ge
nero
se?
Trevor Reznik
: Davvero?
Marie
: 20 dollari per un caffè e una torta?
Trevor Reznik
: E intrattenimento.
Marie
: Intrattenimento?
Trevor Reznik
: Tu.
Marie
: Trevor, non devi comprare la mia compagnia.
Trevor Reznik
: Scusa, io non... non intendevo in questo modo.
Marie
: Se veramente vuoi viziarmi, portami al cinema qualche volta, uh?
Trevor Reznik
: Affare fatto.
Dal film:
L'uomo senza sonno
Scheda film e trama
Frasi del film
Buongiorno, signori. Queste sono comunicazioni registrate precedentemente alla vostra partenza e che per motivi di segretezza di estrema importanza erano note a bordo, durante la missione, soltanto al vostro elaboratore HAL 9000. Ora che siete nello spazio di Giove, e che tutto l'equipaggio è tornato alla vita normale, voi potete conoscerle. Diciotto mesi fa è stata scoperta la prima testimonianza di vita intelligente al di fuori della Terra. Era semisepolta dodici metri al di sotto della superficie lunare, vicino al cratere Tycho. Ad eccezione di un'unica, potentissima emissione radio puntata su Giove, il monolito
nero
, che conta quattro milioni di anni, era rimasto completamente inerte. Le sue origini e il suo scopo sono ancora un mistero assoluto.
Floyd
Dal film:
2001: Odissea nello spazio
Scheda film e trama
Frasi del film
Sen
: Ecco. Vorremmo andare a Fondo di Palude. Cosa c'è? Ah, vuole venire con noi? Per favore, vorrebbe venire anche lui. Si sieda qui. E si comporti bene, capito?
Haku
: Kamajii, svegliati!
Kamajii
: Oh, Haku. Come ti senti?
Haku
: Sto bene. Dov'è andata Sen? Puoi dirmi che è successo? Io non ci capisco più niente.
Kamajii
: Hai perso conoscenza, non te lo ricordi?
Haku
: Sì, mi ricordo di essere stato al buio, e poi ricordo la voce di Sen che continuava a ripetere il mio nome. Ho seguito la sua voce e ad un tratto mi sono svegliato qui e mi sentivo meglio.
Kamajii
: È stato l'amore. L'amore ha rotto un potente incantesimo. Sen è andata a riconsegnare il sigillo d'oro. L'ha fatto per salvarti la vita.
Yubaba
: Quest'oro compensa a malapena i danni che ha fatto quello stupido Senza-volto. Sen me la pagherà cara, la punirò severamente.
Spirito Rana
: Signora, le ricordo che Sen, dopotutto, ci ha salvato la vita.
Aogaeru
: Vero, vero.
Yubaba
: Che me ne importa! Prima non si sa quanti guai mi combina e poi trova pure il coraggio di scappare via! Ha persino abbandonato i suoi genitori! A proposito, quei maiali dovrebbero essere belli grassi. Facciamoci dei prosciutti!
Haku
: No. Aspetta.
Spirito Rana
: Maestro Haku!
Yubaba
: Sei ancora vivo? Che cosa vuoi da me?
Haku
: Vedo che non hai notato che sei stata privata di qualcosa di molto prezioso.
Yubaba
: Non darti troppe arie, giovanotto! Da quando in qua si parla così alla propria maestra? Il mio bambino!
Spirito Rana
: Ma non era oro?
Yubaba
: Oh! Dove sei, piccino mio? Dove sei, mio piccolo amore? Tu! Dove hai nascosto il mio bambino? Che gli hai fatto?
Haku
: È con tua sorella Zeniba.
Yubaba
: Zeniba? Molto ingegnosa! L'ho capita, quella strega maligna! Ha rapito il mio bambino per tenermi in pugno. Eh, eh, eh, eh! Allora! Qual è la tua proposta?
Haku
: Io ti riporterò il tuo bambino. E in cambio, tu farai ritornare sùbito Sen e i suoi genitori nel mondo degli umani.
Yubaba
: E va bene, accetto, ma ad una condizione: sottoporrò Sen a un'ultima prova e, se fallisce, sarà mia!
Sen
: Speriamo che sia la fermata giusta. Andiamo. Salite sulla mia spalla, se siete stanchi.
Zeniba
: Entrate.
Sen
: È permesso?
Zeniba
: Su, sbrigatevi! Non ho tempo da perdere.
Sen
: Avanti!
Zeniba
: Così, ce l'avete fatta tutti.
Sen
: Ma...
Zeniba
: Sedetevi. Vi preparo una tazza di tè.
Sen
: Signora Zeniba, Haku le aveva rubato questo. Sono venuta a riportarglielo.
Zeniba
: Hai idea di cosa sia questo?
Sen
: Sì. È il sigillo d'oro che stava cercando. Sono venuta a chiederle scusa da parte di Haku. Mi dispiace molto.
Zeniba
: Non hai provato niente di strano toccandolo?
Sen
: No.
Zeniba
: Come? L'incantesimo protettivo se n'è andato?
Sen
: Mi dispiace! Dice l'esserino
nero
che stava sul sigillo?
Zeniba
: Hm.
Sen
: Temo di averlo schiacciato col piede.
Zeniba
: Schiacciato? Ah, ah, ah, ah! Quello non apparteneva a me! È stata mia sorella a mettere quello Spirito dentro Haku, in modo da controllarlo. L'hai schiacciato! Ah, ah, ah, ah, ah! E al mio incantesimo cos'è successo? Solo l'amore poteva romperlo.
Sen
: Signora, per favore, può far tornare questi due com'erano prima?
Zeniba
: Ma sì! L'incantesimo ormai si è rotto da un pezzo. Siete liberi di tornare com'eravate. Non vado d'accordo con mia sorella. È davvero insopportabile! E poi hai visto che cattivo gusto che ha? Siamo sorelle gemelle, ma completamente opposte. Mi dispiace che abbia trasformato i tuoi genitori in maiali, ma vedi, io non posso fare nulla per aiutarti. Devi scoprire da sola come salvare i tuoi genitori e Haku. Usa ciò che ricordi.
Sen
: Sì, ma non potrebbe darmi qualche indizio in più? Ho l'impressione di aver già incontrato Haku, ma era tanto tempo fa.
Zeniba
: Ogni volta che ci accade qualcosa, quel ricordo ci apparterrà per sempre. Anche se non lo ricordiamo più. Basta solo un po' di tempo per far tornare la memoria. Mentre tu pensi, ti prepariamo una cosa, e mi piacerebbe che mi chiamassi nonna. Avanti, continuate! Bravi! Senza-volto, dove hai imparato a tessere? Sei veramente in gamba! Adesso lavoriamo i fili insieme. Passa il filo, fai due punti. Passa il filo, fai due punti.
Sen
: Nonnina, ora devo veramente andare via. Mentre io me ne sto seduta qui, Haku potrebbe anche morire. E i miei genitori potrebbero essere mangiati per cena.
Zeniba
: Ci vuole solo un momento. Ecco fatto. Usalo per legarti i capelli.
Sen
: Oh! È bellissimo.
Zeniba
: Ti proteggerà. È stato fatto con i fili che hanno tessuto i tuoi amici.
Sen
: Grazie.
Zeniba
: Però, che tempismo! È arrivato un altro ospite. Apri tu?
Sen
: Certo. Oh! Ma... Haku! Haku! Grazie al cielo sei vivo! Non posso crederci, sai? Come hai fatto?
Zeniba
: Eh, eh, eh! Guardate! È l'amore.
Sen
: Nonna, hai visto? Haku è vivo!
Zeniba
: Haku, ti perdono per aver rubato il mio prezioso sigillo, ma in cambio dovrai proteggere sempre questa ragazza. Che aspettate voi due? È ora di andare a casa. Tornate a trovarmi presto. Senza-volto, perché non rimani con me? Ho giusto bisogno un assistente.
Sen
: Nonnina! Grazie mille, mi mancherai.
Zeniba
: Non preoccuparti. Andrà tutto bene, Sen.
Chihiro
: Voglio che tu sappia il mio vero nome: mi chiamo Chihiro.
Zeniba
: Chihiro. È un bellissimo nome. Proteggilo sempre, è prezioso.
Chihiro
: Lo farò.
Zeniba
: Forza, vai!
Dal film:
La città incantata
Scheda film e trama
Frasi del film
Spirito Rana
: Ma è oro! Ah? Cosa fai lì dentro? Non sei mica un cliente. Le terme sono chiuse a quest'ora. Esci subito! È vietato stare qui! Oro! È altro oro! È tutto per me? Tu puoi creare l'oro? Aspetta! Dammi qua!
Aogaeru
: Che cosa sta succedendo là dentro? L'ora di andare a letto è passata da un pezzo!
Senza Volto
: Ehi, capo, guarda qua! Ho una fame da lupo e vorrei che tu mi servissi da mangiare.
Aogaeru
: Riconosco quella voce.
Senza Volto
: Tieni! Prendi! Posso pagarti bene! E già che ci sono voglio anche fare un bagno. Sveglia tutti, muoviti!
Sen
: Mamma! Papà! Il Dio del Fiume, mi ha regalato questa! Se la mangiate, forse si romperà l'incantesimo! Mamma, papà quali siete? Mamma! Ah? Era un brutto sogno! Rin! Dove sono finite tutte? Che bello! Si è trasformato davvero in oceano. Si vede anche il porcile dove sono mamma e papà. Kamajii ha già acceso le caldaie. Devo aver dormito proprio tanto.
Aogaeru
: Muovetevi, fannulloni! Cominciate a portare tutto quello che avete preparato!
Caporeparto
: Presto! Presto con quelle vivande! Il nostro ospite sta morendo di fame!
Lin
: Sen!
Sen
: Eccomi, Rin!
Lin
: Ah, bene. Stavo venendo a svegliarti. Guarda Regalano pepite d'oro! C'è un nuovo ospite. È ricco sfondato. Regala oro a manciate!
Senza Volto
: Portate! Portate altro cibo! Voglio mangiare tutto!
Sen
: Ma chi è quest'ospite?
Lin
: E che t'importa? Vieni. Se si sveglia Yubaba è finita la festa.
Sen
: Voglio andare a cercare Haku, adesso.
Lin
: Smettila di preoccuparti tanto per Haku! Non fare la scema, Sen, vieni a prendere l'oro!
Inserviente
: Rin, andiamo a riempirci le tasche!
Lin
: Di corsa!
Sen
: Dove sarà Haku? Tornerà prima che non sappia più riconoscere i miei genitori? Spero che papà non sia già ingrassato troppo. Ma... Haku è inseguito dagli uccelli! Non ti arrendere! Coraggio, Haku, ce la puoi fare! Haku, da questa parte! Vieni! Corri! Haku. Haku! Ah! È soltanto carta. Haku, come ti senti? Ma tu sanguini! Tranquillo, quei cosi di carta sono andati via. Tutto si sistemerà. Ah! È entrato nella finestra di Yubaba. Devo raggiungerlo prima che muoia dissanguato.
Aogaeru
: Il benvenuto diamo / al signor di ricca mano / Il più buono che ci sia / Non c'è oro che non dia / Tutti insieme / ci inchiniamo / al signor di ricca mano / Tutti insieme ci inchiniamo / ci inchiniamo / al signor di ricca mano / Tutti insieme ci inchiniamo / al signor di ricca mano / Ricca mano
I Inserviente
: Signore, solo un po' d'oro!
II Inserviente
: È tutta la vita che aspetto!
III Inserviente
: Una piccola mancia, ge
nero
so signore! La scongiuro!
IV Inserviente
: Ehi! Che cosa fai tu qui?
Sen
: Sto andando di sopra.
IV Inserviente
: Neanche per sogno! Ah! Sangue!
Aogaeru
: Lèvati di torno! Fa' passare il nostro ospite!
Sen
: Grazie per avermi aiutata, signore!
Aogaeru
: Non ti rivolgere a lui, sciocchina che...
Sen
: Non ne ho bisogno. Grazie lo stesso. Mi dispiace, ma vado proprio di fretta.
Inservienti
: È mio! È mio!
Aogaeru
: Ehi! Che cosa succede? Tutti indietro, state indietro! Ho detto di allontanarvi! Sono desolato, signore, deve perdonarla. Vede, la ragazzina è un essere umano e per giunta è nuova quaggiù.
Senza Volto
: Piantala di sorridere! Stai ancora sorridendo.
Aogaeru
: Non è vero, signo...
Sen
: Cosa? Yubaba?
Yubaba
: Siamo veramente nei guai! Ho scoperto chi è il nostro ospite: è un Senza-volto. È tutta colpa tua, sei troppo ingordo! Scendo sùbito, non combinare altri disastri! E non fargli mangiare nient'altro prima che io arrivi! Haku, stai sporcando il tappeto di sangue. Vattene via da qui! Non mi sei più utile. Uh, ciao, amore. Di nuovo nascosto tra i cuscini? Ti ho svegliato mentre dormivi così bene, mi dispiace. Mamma deve ancora lavorare. Dormi, piccino. Continua a dormire.
Sen
: Eh! No! Lasciami stare! Oh! Ma sei un bebè gigante! Ti dispiacerebbe lasciarmi andare? Per favore, ho una gran fretta!
Bôh
: Sei venuta qui per farmi ammalare, vero?
Sen
: Come?
Bôh
: Lo so. Sei un microbo cattivo che viene da fuori.
Sen
: Non sono un microbo, sono un essere umano! Ora lasciami andare, ti dispiace?
Bôh
: Ti ammalerai di sicuro se vai fuori. E allora rimani qui e gioca con me.
Sen
: Ma non ci si ammala fuori.
Bôh
: E invece sì. Per questo non sono mai uscito dalla mia stanza.
Sen
: Ti ammalerai se resti sempre chiuso qui dentro! Ora, sentimi: una persona a cui voglio tanto tanto bene sta veramente male. Devo andare ad aiutarlo. Ti prego, lasciami il braccio adesso!
Bôh
: Se te ne vai, ricomincio. Piangerò e mamma Baba mi sentirà. Allora, correrà qui e ti ucciderà. Gioca con me, se no ti spezzo il braccio!
Sen
: No! Mi fai male! Per favore! Verrò a giocare più tardi, va bene?
Bôh
: No, no! Voglio giocare adesso!
Sen
: Guarda!
Bôh
: Oh!
Sen
: È sangue! È pieno di microbi!
Bôh
: Aaah!
Sen
: Haku! Cosa fate? Andate via! Andatevene! Haku, come stai? Mi senti? Smettetela voi! Haku! Ah! Ah! Vattene! Fermatevi, voi!
Bôh
: Non ho paura dei microbi! Se non giochi con me, mi metto a piangere.
Sen
: Ti prego, non piangere! Aspetta un attimo!
Bôh
: No. Giochiamo adesso o mi metto a piangere!
Sen
: Non piangere, ti prego!
Zeniba
: Che bambino viziato! Chiudi quella boccaccia! Sei proprio un bamboccione, eh? Ancora un po' trasparente.
Bôh
: Mamma...
Zeniba
: Stupido carciofo! Non riesci neanche a distinguermi da tua madre. Bene, adesso il tuo corpo è adeguato al tuo cervello! Vediamo... in quale altro modo ci possiamo divertire? Sarà il nostro piccolo segreto. Se dici una parola a qualcuno, ti strappo la lingua!
Sen
: Ma lei chi è?
Zeniba
: Zeniba. La sorella gemella di Yubaba. È stato gentile da parte tua portarmi al nascondiglio del drago. Adesso, cara, consegnamelo pure.
Sen
: Cosa vuole fare ad Haku? Sta male! È ferito.
Zeniba
: Peggio per lui! Ha rubato il mio sigillo d'oro zecchino. È magico e potente, e voglio che mi venga restituito!
Sen
: Haku non ruberebbe mai. È una persona perbene.
Zeniba
: Vuoi sapere perché è diventato l'apprendista di mia sorella? Per rubarle i segreti della magia e, non contento, adesso vuole anche i miei. È un drago stupido e ladro. Non ha niente di buono. Fammi passare, ragazzina! Voglio riprendermi il mio sigillo d'oro zecchino. C'è un terribile, potente incantesimo su quel sul sigillo, e chiunque lo ruba muore.
Sen
: No, non può farlo!
Zeniba
: Cos'è questo fracasso, stupido bamboccio? Smettila! Non voglio che arrivi mia sorella. Oh, che sciocca! Si è strappata la carta!
Sen
: Haku, stiamo cadendo! Aaah! Haku! Aaah!
Dal film:
La città incantata
Scheda film e trama
Frasi del film
Yubaba
: Ecco il tuo contratto! Devi solo mettere una firma e inizierai a lavorare. Ma se sento che qualcuno si lamenta di te, andrai a far compagnia ai tuoi genitori nel porcile.
Chihiro
: Signora, allora devo mettere una firma qui?
Yubaba
: Firma e basta! Vuoi lavorare, sì o no? Ma perché ho fatto una promessa simile? Dare lavoro a chiunque lo chieda. Odio essere sempre così ge
nero
sa! Hai finito?
Chihiro
: Sì. Oh.
Yubaba
: Così ti chiami Chihiro.
Chihiro
: Sì, signora.
Yubaba
: Che nome grazioso. E adesso, mia cara, appartiene a me. D'ora in poi ti chiamerai Sen! Capito? Rispondimi, Sen!
Sen
: Sì, signora.
Haku
: Mi ha chiamato?
Yubaba
: Questa ragazzina ha firmato un contratto. Dalle un lavoro.
Haku
: Bene. Qual è il tuo nome?
Sen
: Chihi... Mi chiamo Sen.
Haku
: Va bene. Seguimi, Sen.
Sen
: Haku? Io non...
Haku
: Zitta! Non parlarmi. E quando ti rivolgi a me, chiamami Maestro Haku.
I Inserviente
: L'hai vista?
II Inserviente
: È un essere umano.
III Inserviente
: No! È una ragazzina.
Caporeparto
: Non m'importa neanche un po', se Yubaba si arrabbia con noi.
Aogaeru
: Non assumiamo esseri umani.
Haku
: Ha già firmato un contratto.
Caporeparto
: Che cosa?
Sen
: Prometto di lavorare sodo.
I Inserviente
: Noi non la vogliamo nel nostro reparto!
II Inserviente
: Finirà per impuzzolentire tutto!
III Inserviente
: Noi non la vogliamo!
Haku
: Dopo tre giorni del nostro cibo non puzzerà più. E se non lavora come ha promesso, fatela arrosto, bollitela, fate come volete. Al lavoro, adesso. Dov'è Rin?
Lin
: Cosa? Non penserai di mollarla a me!
Haku
: Hai detto che volevi un aiuto.
Caporeparto
: Ottima idea! Dai la ragazzina a Rin!
Lin
: Ah, perfetto!
Haku
: Sen, muoviti.
Sen
: Sùbito!
Lin
: Perché ce l'hai con me, Haku? Questo non me lo dovevi fare, mi hai sentito?
Aogaeru
: Divertitevi!
Lin
: Cammina! Non posso credere che ce l'hai fatta!
Sen
: Cosa?
Lin
: Sei così sciocchina! Ero davvero preoccupata! Cerca di essere in gamba, e se hai bisogno di qualcosa, chiedi a me. Ricordatelo!
Sen
: Sì.
Lin
: Hm? Che c'è?
Sen
: Non mi sento molto bene.
Lin
: Questa è la nostra camera. Un po' di cibo, un sonnellino e starai benissimo. Ecco il tuo grembiule. Dovrai lavarlo da sola. I pantaloni... Sei così piccina. Troppo grande.
Sen
: Tu lo conosci bene, Haku?
Lin
: Sì, perché?
Sen
: Per caso, qui ci sono due Haku?
Lin
: Due Haku? Ce la faccio a malapena a sopportarne uno! Ancora grande. È lo scagnozzo di Yubaba, non fidarti di quello che ti dice. Vediamo un po'... Ah! Trovato! Hm? E adesso? Cosa c'è che non va? Non ti senti bene, piccina?
Inserviente
: Volete stare zitte? Dormivo!
Lin
: È la ragazza nuova. Non si sente bene.
Dal film:
La città incantata
Scheda film e trama
Frasi del film
A me il
nero
è il colore che me piace de più: lo indosso sempre, sopra e sotto, d'estate...
[si ferma imbarazzata]
Senta, ma... è vero che quando il Concilio sarà finito, i preti si sposeranno...?
[a Umberto]
Mara
Dal film:
Ieri oggi domani
Scheda film e trama
Frasi del film
Uffa, neanche la mattina presto si può circolare. Mh, carini, calmi, andate calmi, andate calmi... Ma perché non se ne stanno a casa a dormire tutti questi lavoratori? Almeno la domenica mattina. Fra tre giorni ho il concerto: due ore di sonno assicurato. Meno male. Sono così stanca. Domani mattina c'è il funerale del senatore: devo assolutamente farmi viva. Alle dieci il comitato delle patronesse, a colazione coi suoceri, la sera con gli americani. Il mattino dopo... il mattino dopo? Ah sì, gli orfani di padre Astolfi, poi dal parrucchiere, poi un salto dalla Bichi, poi un'ora di ginnastica, poi di nuovo un salto dal parrucchiere, poi di nuovo un salto dalla Bichi... e poi la premiazione di quegli orfani della della malora. Basta! Basta! Basta! Basta! Via! Via! Via! Un taglio netto, definitivo! Renzo, in questo momento non mi ricordo il colore dei tuoi occhi. Caro, con quella faccia seria. È l'uomo migliore che io conosca, così ge
nero
so, libero, così niente mondano. Caro, con quei suoi incredibili calzini corti! Eccolo, eccolo là.
[voce fuori campo, pensando mentre guida per le vie di Milano]
Anna Molteni
Dal film:
Ieri oggi domani
Scheda film e trama
Frasi del film
Distesa d'acqua scintilli
|
sotto un fulmine lascivo
|
il mio pensiero azzurro e
nero
.
|
|
Cammini per il bosco del mio sangue
|
alberi odorosi di seme
|
alberi bianchi alberi neri.
|
|
Abiti un rubino
|
istante incandescente
|
goccia di fuoco
|
incastonata nella notte
|
corpo senza limiti
|
in un'alcova minuta.
|
|
Il mare ti solleva fino al grido più bianco
|
l'edera del gemito mi conficca le unghie nella nuca
|
il mare ti squarcia strappandoti gli occhi
|
torre di sabbia che si sgretola
|
i tuoi lamenti scoppiano e svaniscono
|
galli neri
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cantano la tua morte e la tua resurrezione.
|
|
Sul bosco carbonizzato
|
passa il sole con un'ascia
Octavio Paz
Titolo della poesia:
Acqua e vento
Frasi di Octavio Paz
Harry Hart
: Mi scusi, mia cara.
Donna del gruppo d'odio cristiano
: Dove crede di andare?
[blocca Harry]
Che le prende?!
Harry Hart
: Sono una prostituta cattolica che gode di rapporti extramatrimoniali con un bel fusto
nero
ed ebreo di una clinica militare pro-aborti, perciò viva Satana! Le auguro un buon pomeriggio, mia cara.
Dal film:
Kingsman - Secret Service
Scheda film e trama
Frasi del film
I miei genitori sono persone che in generale si sono distinte nella vita per la loro ge
nero
sità, solidarietà, filantropia, e nonostante abbiano subìto delle prove tremende a causa delle leggi razziali, hanno avuto il coraggio di saperle superare.
Alain Elkann
Cit. da
barbarabenedettelli.it, intervista, 26 maggio 2014
Frasi di Alain Elkann
E squallide anche: bella eleganza, quella loro, fatta di cianfrusaglie, di pullover' rubati e di moinette apprese al cinema. Bella ge
nero
sità quella loro di andare a pesca di bigliettucci di banca untuosi nelle tasche dell'amante invece di regalare a lui, come altre fanno, perle rosate e rami di corallo. Ecco che cosa succede quando ci si mette con questi sgorbietti truccati.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Cit. da
La sirena
Frasi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Se per te non sono abbastanza
nero
e per loro non sono abbastanza bianco, allora dimmi chi diavolo sono io!
Don Shirley
Dal film:
Green Book
Scheda film e trama
Frasi del film
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