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Aforismi Sguardo - parte 3
Frasi trovate
:
678
È piú che dubbioso che l'eroe da noi scelto sia piaciuto ai lettori. Alle signore non piacerà, questo si può dir di sicuro, giacché le signore esigono che l'eroe sia una perfezione assoluta, e basta che abbia, nell'anima o nel corpo, una qualsiasi macchiolina ‐ apriti cielo! Per quanto profondo sia sceso in lui lo
sguardo
dell'autore, per quanto abbia reso con piú nettezza d'uno specchio la sua immagine, non gliene riconosceranno il minimo pregio. La stessa complessione pienotta e la mezza età di Čícikov gli saranno di grave pregiudizio: la complessione pienotta non verrà a nessun patto perdonata al nostro eroe, e moltissime signore, torcendo il viso dall'altra parte, diranno: ‐ Pfu! com'è detestabile! ‐ Ahimè, son tutte cose che l'autore sa bene; e, nonostante tutto, egli non può scegliere per suo eroe un uomo virtuoso. Ma... chissà, nel corso di questa stessa narrazione, si faranno sentire altre corde, non tocche fin qui; verrà a risaltare la smisurata ricchezza dello spirito russo; apparrà un uomo dotato di virtú sovrumane, o una di quelle prodigiose giovinette russe, come altrove non se ne trovano al mondo, in tutta la stupenda bellezza della sua anima femminile, tutta aspirazioni magnanime e spirito di sacrificio. E morti sembreranno, di fronte a loro, tutti gl'individui virtuosi dell'altre stirpi, com'è morto un libro di fronte alla viva parola! Si solleveranno i moti propri dell'indole russa... e si vedrà quanto a fondo sia penetrato nella natura slava ciò che ha sfiorato appena la natura degli altri popoli... Ma a che scopo parlare di quello che è innanzi? Non si conviene all'autore, che è un uomo educato ormai da gran tempo alla severa vita interiore e alla fredda lucidità della solitudine, lasciarsi trasportare come un giovanotto. A ogni cosa il suo turno, e il suo luogo, e il suo tempo! Ma l'uomo virtuoso, no, non l'abbiamo scelto a nostro eroe. E possiamo anche dire perché non l'abbiamo scelto. Perché è tempo, una buona volta, di concedere un po' di riposo al povero uomo virtuoso; perché a vuoto gira su tutte le labbra la parola uomo virtuoso; perché hanno ridotto a un cavallo l'uomo virtuoso, e non c'è scrittore che non ci scarrozzi, incitandolo colla frusta, o qualunque altra cosa gli capiti; perché hanno talmente massacrato l'uomo virtuoso, che ormai non c'è piú in lui neppur l'ombra della virtú ‐ gli sono restate le coste e la pelle, al posto del corpo; perché ipocritamente si fa venire in ballo l'uomo virtuoso; perché non si rispetta, l'uomo virtuoso. No, è tempo, una buona volta, d'attaccare alle stanghe anche un farabutto. Suvvia dunque, attacchiamo questo farabutto!
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Chiunque abbia avuto l'opportunità di conoscere mio padre non può che sentire la mancanza del suo
sguardo
lucido e visionario e della sua capacità di immaginare scenari futuri.
Davide Casaleggio
Cit. da
corriere.it, intervista, 30 marzo 2018
Frasi di Davide Casaleggio
O mia gloriosa protettrice Santa Rita,
tu, che sei stata madre,
volgi il tuo
sguardo
benevolo su di me.
A te affido i miei figli,
questi figli che tanto amo.
Insegnami a guidarli con mano sicura,
come tu hai guidato i tuoi,
perla via che conduce a Dio.
Concedimi di agire con tenerezza,
ma senza debolezza, con forza,
ma senza durezza.
Forma il mio cuore ad immagine del tuo;
fa' che tutti i bambini vedano negli adulti
il riflesso delle tue virtù,
affinché, dopo aver imparato da noi
ad amare il Signore
e a servirlo in questa terra,
giungano un giorno a lodarlo
e a benedirlo nel cielo.
Per questo traguardo,
invoco su di essi la tua protezione.
Amen
Santa Rita da Cascia
Frasi di Santa Rita da Cascia
Avevo visto una povera capinera chiusa in gabbia: era timida, triste, malaticcia ci guardava con occhio spaventato; si rifuggiava in un angolo della sua gabbia, e allorché udiva il canto allegro degli altri uccelletti che cinguettavano sul verde del prato o nell'azzurro del cielo, li seguiva con uno
sguardo
che avrebbe potuto dirsi pieno di lagrime. Ma non osava ribellarsi, non osava tentare di rompere il fil di ferro che la teneva carcerata, la povera prigioniera. Eppure i suoi custodi, le volevano bene, cari bambini che si trastullavano col suo dolore e le pagavano la sua malinconia con miche di pane e con parole gentili. La povera capinera cercava rassegnarsi, la meschinella; non era cattiva; non voleva rimproverarli neanche col suo dolore, poiché tentava di beccare tristamente quel miglio e quelle miche di pane; ma non poteva inghiottirle. Dopo due giorni chinò la testa sotto l'ala e l'indomani fu trovata stecchita nella sua prigione. Era morta, povera capinera! Eppure il suo scodellino era pieno. Era morta perché in quel corpicino c'era qualche cosa che non si nutriva soltanto di miglio, e che soffriva qualche cosa oltre la fame e la sete.
Allorché la madre dei due bimbi, innocenti e spietati carnefici del povero uccelletto, mi narrò la storia di un'infelice di cui le mura del chiostro avevano imprigionato il corpo, e la superstizione e l'amore avevano torturato lo spirito: una di quelle intime storie, che passano inosservate tutti i giorni, storia di un cuore tenero, timido, che aveva amato e pianto e pregato senza osare di far scorgere le sue lagrime o di far sentire la sua preghiera, che infine si era chiuso nel suo dolore ed era morto; io pensai alla povera capinera che guardava il cielo attraverso le gretole della sua prigione, che non cantava, che beccava tristamente il suo miglio, che aveva piegato la testolina sotto l'ala ed era morta.
Ecco perché l'ho intitolata: Storia di una capinera.
Giovanni Verga
Cit. da
Storia di una capinera ‐ Incipit
Frasi di Giovanni Verga
Se devo vivere senza di te, che sia duro e cruento,
|
la minestra fredda, le scarpe rotte, o che a metà dell'opulenza
|
si alzi il secco ramo della tosse, che latra
|
il tuo nome deformato, le vocali di spuma, e nelle dita
|
mi si incollino le lenzuola, e niente mi dia pace.
|
Non imparerò per questo a meglio amarti,
|
però sloggiato dalla felicità
|
saprò quanta me ne davi a volte soltanto standomi nei pressi.
|
Questo voglio capirlo, ma mi inganno:
|
sarà necessaria la brina dell'architrave
|
perché colui che si ripari sotto il portale comprenda
|
la luce della sala da pranzo, le tovaglie di latte, e l'aroma
|
dl pane che passa la sua mano bruna per la fessura.
|
Tanto lontano ormai da te
|
come un occhio dall'altro,
|
da questa avversità che assumo nascerà adesso
|
lo
sguardo
che alla fine ti meriti.
Julio Cortázar
Titolo della poesia:
Se devo vivere
Frasi di Julio Cortázar
L'uomo con gli stivali di gomma entrò in ascensore dietro di me, ma io non lo vidi subito. Ne sentii l'odore, però, l'aspro odore di fumo e vino scadente e vita di strada senza sapone. C'eravamo solo noi nella cabina e quando finalmente gettai uno
sguardo
dalla sua parte vidi gli stivali, neri, sporchi e molto, troppo grandi. Un trench cencioso gli scendeva fino alle ginocchia. Sotto, vari strati di indumenti sudici lo infagottavano al punto da farlo sembrare grosso, quasi corpulento. Ma non era certo pasciuto; a Washington, d'inverno, gli homeless indossavano praticamente tutto quello che avevano a disposizione.
John Grisham
Cit. da
L'avvocato di strada ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Se calarsi come un palombaro alla ricerca delle correnti di fondo che muovono il nostro comportamento in amore è stimolante intellettualmente, lasciarsi invece andare, e farsi trasportare dalla corrente, vuol dire entrare in una nuova dimensione straordinaria dove non contano più le domande, le teorie, le sperimentazioni, ma solo uno
sguardo
: quello della persona che ci sta davanti. Alla quale si può dire con cosmica sincerità: "Ti amerò per sempre!".
[Explicit]
Piero Angela
Cit. da
Ti amerò per sempre
Frasi di Piero Angela
Essere un uomo colto oggi, molto più che in passato, vuol dire essere un uomo del proprio tempo, con lo
sguardo
puntato verso l'avvenire: non si può più fare dell'archeologia culturale (come si continua a fare), se prima non si è capito profondamente il messaggio del futuro.
Ciò può essere scomodo, perché obbliga a continui ripensamenti e riconversioni. Ma è proprio questa la forza dell'uomo pensante, la qualità che lo distingue dall'animale; senza questa rigenerazione culturale l'avvenire che consegneremo ai nostri figli rischia di essere soltanto un frutto avvelenato.
Osservato da un'altra galassia, il destino umano può apparire poca cosa: un breve momento, tra l'esplosione iniziale e (probabilmente) quella finale. Ma, vissuta dall'interno, questa vita è per noi la cosa più preziosa: è una fiaccola che dobbiamo cercare di trasmettere a lungo, di mano in mano, secondo un percorso che sembra addentrarsi sempre più in quella che è la vera vocazione dell'uomo: la conoscenza.
Ma siamo ancora all'altezza di questo compito?
[Explicit]
Piero Angela
Cit. da
Da zero a tre anni
Frasi di Piero Angela
Raymond
: Allora è l'altro, il tizio che alza la mano.
Amelie
: Sì.
Raymond
: Ah... E lei è innamorata di lui.
Amelie
: Sì.
Raymond
: Ah... Beh, credo sia venuto il momento per lei di correre davvero il rischio.
Amelie
: Ci sta pensando. Sta escogitando uno stratagemma...
Raymond
: A lei piacciono molto, ah, gli stratagemmi.
Amelie
: Sì.
Raymond
: In effetti è un po' vigliacca. Credo sia per questo che non riesco ad afferrare il suo
sguardo
.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Narratore
: Il 3 settembre 1973, alle 18, 28 minuti e 32 secondi, una mosca della famiglia dei Calliphoridi, capace di 14.670 battiti d'ali al minuto, plana su rue Saint-Vincent, a Montmartre.
Nello stesso momento, in un ristorante all'aperto a due passi dal Moulin de la Galette, il vento si insinua magicamente sotto una tovaglia facendo ballare i bicchieri senza che nessuno se ne accorga.
In quell'istante, al quinto piano del 28 dell'Avenue Trudaine, IX Arrondissement, Eugène Koler, di ritorno dal funerale del suo migliore amico, Emile Maginot, ne cancella il nome dalla sua rubrica.
Sempre nello stesso momento, uno spermatozoo con il cromosoma X del signor Raphaël Poulain, si stacca dal plotone per raggiungere un ovulo della signora Poulain, nata Amandine Fouet. Nove mesi più tardi, nasce Amélie Poulain. Il padre di Amélie, ex-medico militare, lavora presso la Stazione termale di Enghien-les-Bains. A Raphaël Poulain non piace
: fare pipì accanto a qualcuno; sorprendere uno
sguardo
di disprezzo sui suoi sandali; uscire dall'acqua e sentirsi il costume appiccicato addosso. A Raphaël Poulain piace: strappare enormi pezzi di carta da parati; mettere in fila le sue scarpe e lucidarle con cura; svuotare la scatola degli attrezzi, pulirla bene, e riporre tutto, alla fine. La madre di Amélie, Amandine Fouet, maestra originaria di Gueugnon, è sempre stata una persona instabile e nervosa. Ad Amandine Poulain non piace: avere le dita lessate quando fa il bagno; essere - da qualcuno che non le va - sfiorata con la mano; avere il segno del cuscino stampato sulla guancia la mattina. Ad Amandine Poulain piace: il costume dei pattinatori artistici in tv; far brillare il parquet con le pattine; svuotare la borsetta, pulirla bene, e riporre tutto, alla fine.
Amélie ha 6 anni. Come tutte le bambine, vorrebbe che suo padre l'abbracciasse ogni tanto, ma... lui ha un contatto fisico con lei solo durante il controllo medico mensile. La piccola, sconvolta da tanta intimità eccezionale, non riesce a contenere il batticuore, perciò, il padre la crede affetta da un'anomalia cardiaca. A causa di questa malattia fittizia la piccina non va a scuola. È sua madre che le fa da maestra.
Amandine Poulain
: Le... galline... covano... sovente... in... convento.
Amelie Poulain
: Le galline... covano...
Amandine
: Bravissima.
Amelie:... sov-in-conv.
Amandine
: No!
Narratore
: Senza contatto con gli altri bambini, sballottata tra lo stato febbrile di sua madre e la glacialità di suo padre, Amélie si rifugia in un mondo da lei inventato. In questo mondo i dischi di vinile sono preparati come delle crêpes, e la moglie del vicino, in coma da mesi, in realtà ha scelto di esaurire in una volta tutte le sue ore di sonno.
Donna In Coma
: Così potrò rimanere sveglia giorno e notte per il resto della mia vita.
Narratore
: Il solo amico di Amélie si chiama "il Capodoglio". Ma l'ambiente familiare ha reso il pesciolino nevrastenico e incline al suicidio.
Amelie
: Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!
Narratore
: I tentativi suicidi di Capodoglio non fanno che aumentare lo stress materno. Si impone una decisione.
Amandine
: Oddio!
Narratore
: Per consolare Amélie, la madre le regala una Kodak Instamatic di occasione.
Vicino
: Bambina! Ma che cos'hai combinato! Lo vedi che cosa è successo? È colpa tua! Del tuo apparecchio!
Narratore
: Un vicino approfitta dell'ingenuità di Amélie per farle credere che il suo apparecchio è difettoso: provoca incidenti. Avendo scattato foto tutto il pomeriggio, la sera l'assale un atroce dubbio. Sprofonda davanti alla TV, sopraffatta dalla responsabilità di un gigantesco incendio, due deragliamenti e un disastro aereo. Qualche giorno dopo, capisce che il vicino l'ha presa in giro, e decide di vendicarsi.
Telecronista
: ... la palla va a finire a Fontebet
[?]
, che si trova proprio di fronte alla porta difesa da Jean Paul Bertrand-Demanes. Susic, Zaremba...
Vicino
: Ma che succede?
Telecronista
: ... e gol!
Vicino
: Porca puttana! Oh! Oh, oh!
Telecronista
: ... fantastico di Susic! Un tiro fulminante, azione splendida! Al quarto minuto di gioco!
Vicino
: Non fare scherzi!
Telecronista
: La squadra avversaria si trova sùbito in difficoltà. Susic oggi è in gran forma, sembra imprendibile...
Vicino
: Sì!
Telecronista
: ... ha ritrovato lo spa...
Vicino
: No! Proprio adesso! Guarda che se continui così io ti sfascio!
Telecronista
: ... di gol così se ne vedono pochi...
Vicino
: No, miseriaccia, no!
Telecronista
: ... una partita così non si vedeva da anni!
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Ora sto leggendo con grande attenzione e piacere un libro sul socialismo di B. Shaw, veramente un tipo da togliersi il cappello, dotato d'uno
sguardo
molto acuto sull'agire umano.
[5 gennaio 1929]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere a Michele Besso
Frasi di Albert Einstein
Ho pianto per tutti i colori dei fiori e per l'attimo esatto in cui si schiudono. Ho pianto per l'azzurro del mare e per la spuma bianca, per il vento che muove i rami, per i pomeriggi silenziosi d'estate. Per la mia moka del caffè. Per la bellezza di un bicchiere di vino rosso, per il colore della frutta e per i peperoni gialli. Ho pianto a dirotto per ogni tramonto e per ogni alba, per ogni bacio dato e per ogni lacrima asciugata. Per ogni cosa bella che ritorna, per la strada verso casa la sera. Per tutto il tempo che non tornerà. Per ogni brivido vissuto, per ogni
sguardo
appoggiato. Ho pianto per il modo in cui mio nonno camminava e per la sua malinconia.
Fabio Volo
Cit. da
Un posto nel mondo
Frasi di Fabio Volo
Sono in una clinica. Seduto su una sedia scomoda in una sala d'aspetto che guarda sul cortiletto interno. Tutto è tranquillo. Silenzioso e pulito.
Francesca è a pochi metri da me in un'altra stanza. Sta per partorire nostra figlia. Alice. Sono emozionato. Sono preoccupato. Penso a loro e penso a me. Francesca è la donna che amo. È un arcipelago. Un insieme di meravigliose isole che io, navigando nelle loro acque, visito in tutte le loro delicate forme. Di lei conosco ogni piccola sfumatura, ogni minuscolo dettaglio. Conosco i suoi silenzi, la sua gioia. I suoi mille profumi, l'ombra dei suoi baci, la carezza del suo
sguardo
. Amo la rotondità della sua calligrafia. La luminosità delle sue spalle nude e il suo collo a cui ho sussurrato i miei più intimi segreti. Sono incantato dalla capacità che hanno le sue mani di creare attimi di eternità dentro di me. Adoro i territori dove mi conduce quando mi abbraccia. Territori che conosco pure non essendoci mai stato. E nonostante tutta questa conoscenza riesco ancora ad emozionarmi e a regalarmi istanti di stupore. Lo so: sono sdolcinato, stucchevole, patetico, ma non posso farci niente.
Fabio Volo
Cit. da
Un posto nel mondo ‐ Incipit
Frasi di Fabio Volo
Un uomo che c'è. È uno
sguardo
. Uno
sguardo
dietro a tutto. È un modo di guardarti in silenzio che significa tutto per me. Significa che c'è.
Fabio Volo
Cit. da
Il giorno in più
Frasi di Fabio Volo
Lei se ne è andata due anni fa, o ieri sera, o forse mai, non so. Quando non stai più con la persona con cui vorresti stare, il pensiero di lei ti entra nella testa nei momenti più impensati. Succede ogni volta che il presente sembra passare nella tua vita senza degnarti nemmeno di uno
sguardo
, e allora finisce che vivere negli angoli e nelle pieghe di giorni passati è più bello di ciò che stai vivendo. I'll trade all my tomorrows for a single yesterday.." :cambierei tutti i miei domani per un solo ieri, come canta Janis Joplin.
Fabio Volo
Cit. da
Il tempo che vorrei
‐ Incipit
Frasi di Fabio Volo
Un disgusto opaco l'opprimeva; i suoi pensieri non erano che aridità, deserto; nessuna fede, nessuna speranza alla cui ombra riposare e rinfrescarsi; la falsità e l'abbiezione di cui aveva pieno l'animo egli le vedeva negli altri, sempre, impossibile strapparsi dagli occhi quello
sguardo
scoraggiato, impuro che si frapponeva tra lui e la vita; un po' di sincerità, si ripeteva riaggrappandosi alla sua vecchia idea fissa, "un po' di fede... e avrei ucciso Leo... ma ora sarei limpido come una goccia d'acqua."
Si sentiva soffocare; guardò Lisa, pareva contenta: "Come vivi?" avrebbe voluto gridarle: "sinceramente? con fede? dimmi come riesci a vivere." I suoi pensieri erano confusi, contraddittori: "E ancora" pensava con un brusco, disperato ritorno alla realtà, "forse questo dipende soltanto dai miei nervi scossi... forse non è che una questione di denaro o di tempo o di circostanze." Ma quanto più si sforzava di ridurre, di semplificare il suo problema, tanto più questo gli appariva difficile, spaventoso. "È impossibile andare avanti così." Avrebbe voluto piangere; la foresta della vita lo circondava da tutte le parti, intricata, cieca; nessun lume splendeva nella lontananza: "impossibile."
Alberto Moravia
Cit. da
Gli indifferenti
Frasi di Alberto Moravia
Jerry
: Porca... Tesoro? Ho fatto la spesa. Sì, Wade, sono... sono Jerry. Io... Wade, sono Jerry. Non so cosa fare. Si tratta di
Jean. Non so cosa fare. Mia moglie... Non so cosa fare, si tratta di... Sì, Wade, sono Jerry, odd... Wade, sono Jerry. Senti, ti devo parlare. È successa una cosa... oddio, è terribile!
Centralinista
: Sì, dica pure.
Jerry
: Wade Gustafson, per favore.
Gaear
: Chiudi quella boccaccia, o ti rimetto nel portabagagli, hai capito?
Carl
: Cazzo, hai detto la frase più lunga della settimana! Ah, porca puttana! La targa. È per la targa. Mi sono dimenticato la targa. Non ti preoccupare, ci penso io. Vedi di startene buona lì
dietro, signora, altrimenti dovremo... insomma, farti fuori. Ehi, ci penso io. Buonasera, agente, mi dica.
Agente
: Questa macchina è nuova, signore?
Carl
: Oh, certamente, agente, puzza ancora di nuovo, eh.
Agente
: Lei dovrebbe esporre una targa provvisoria, o sul portatarga o almeno attaccata sul lunotto posteriore, lo sa?
Carl
: Ha ragione, agente...
Agente
: Mi faccia vedere patente e libretto, per favore.
Carl
: Senz'altro. Già, volevo proprio attaccare la targa per essere perfettamente in regola, ma mi è proprio passato di mente. Penso che la cosa migliore sia sistemare la faccenda qui sul
posto.
Agente
: Cos'è questo, signore?
Carl
: Beh, la patente e il libretto. Sa, vorrei essere in regola. E pensavo che si poteva anche sistemare la cosa qui, adesso.
Agente
: Lo rimetta in tasca, prego. E scenda dalla macchina, per favore.
Gaear
: Fa' silenzio, per Dio!
Carl
: Oh. Oh, cazzo!
Gaear
: "Ci penso io". Tu le persone le incanti con lo
sguardo
, eh?
Carl
: Oh, merda.
Gaear
: Pensa a toglierlo dalla strada.
Carl
: Sì.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Marsellus
: Beh, diciamo che torna a casa. Cosa pensi che farà? Non mi dire "cazzo avrà una crisi", questa non è una risposta. Insomma tu la conosci, io no. Una crisi grossa o piccola?
Jules
: Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei gangster, che fanno cose da gangster, eh... chi può dire cos'è capace di fare?
Marsellus
: Questo l'ho afferrato, Jules, sto soltanto esaminando i se.
Jules
: Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata. Torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria, che dovrebbe arrivare per direttissima"!
Marsellus
: Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata, torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolf che arriverà per direttissima.
Jules
: Vuoi mandare Wolf?
Marsellus
: Ti senti meglio, figlio di puttana?
Jules
: Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
Winston "The Wolf" Wolfe
: È un tipo isterico? A che ora è prevista? Hm-hm. Ripetimi i nomi dei presenti. Jules, nero. Hm-hm. Vincent, bianco. Jimmie, bianco. Bonnie, nera. Hm-hm. Un corpo senza testa. Ci vogliono trenta minuti. Ce ne metterò dieci.
[9 MINUTI E 37 SECONDI DOPO...]
Wolf
: Tu sei Jimmie, giusto? È casa tua?
Jimmie
: Sì, proprio così.
Wolf
: Sono il signor Wolf, risolvo problemi.
Jimmie
: Ah, bene. Ne abbiamo uno.
Wolf
: Me l'hanno detto. Posso accomodarmi?
Jimmie
: Ma sì, la prego. Entri.
Wolf
: Tu devi essere Jules, perciò tu sei Vincent. Veniamo subito al sodo, signori. Se sono stato informato correttamente, le lancette volano.
Jimmie
: Al 100%.
Wolf
: Tua moglie Bonnie torna a casa alle nove e mezza del mattino, è esatto?
Jimmie
: Hm-hm.
Wolf
: Mi è stato fatto capire che se dovesse tornare e ci trovasse qui non ne sarebbe troppo soddisfatta.
Jimmie
: Per niente.
Wolf
: Bene, questo ci dà quaranta minuti per toglierci dalle palle. Che se fate quello che vi dico e quando ve lo dico, sono sufficienti. Allora, in garage avete una macchina con un cadavere a cui manca la testa. Portatemici. Jimmie.
Jimmie
: Ah-ah?
Wolf
: Fammi un favore, ti dispiace? Ho sentito un buon odore di caffè. Me ne dai una tazza?
Jimmie
: Sì, sùbito. Ah... Come lo prende?
Wolf
: Molta panna, molto zucchero. Riguardo alla macchina, c'è qualcosa che devo sapere? Si ingolfa, fa fumo, è molto rumorosa, c'è benzina... qualsiasi cosa.
Jules
: A parte l'aspetto la macchina è a posto.
Wolf
: Sicuro? Non voglio uscire per strada e magari gli stop non funzionano.
Jules
: Ehi, amico, per quanto ne so io questa figlia di puttana è perfetta.
Wolf
: Meglio così. Torniamo in cucina.
Jimmie
: Ecco, signor Wolf.
Wolf
: Grazie, Jimmie. Hm...
Jimmie
: Eh, eh!
Wolf
: Allora, prima cosa, voi due: prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmie, la tua sembra una casa ben curata. Questo mi fa pensare che nel garage, o sotto il lavandino, ci sono molti prodotti: detersivi...
Jimmie
: Sì, sì, sotto il lavandino.
Wolf
: Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina. Intendo dire presto, presto, presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio, e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria. Riguardo alla tappezzeria, non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto. Dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male, quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora, Jimmie, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure, meglio è. Niente roba bianca. Non possiamo usarla.
Jimmie
: Ah, no.
Wolf
: Dobbiamo camuffare l'interno della macchina. Copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina, lo stratagemma non funzionerà. Ma a una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmie, fai strada. Voi due al lavoro!
Vincent
: Un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Che hai detto, scusa?
Vincent
: Ho detto che un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Chiariamoci, campione, non sono qui per dire "per favore". Sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e sùbito, anche. Sono qui per dare una mano. E se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri, signori miei.
Jules
: No, no, no, signor Wolf, le cose non stanno così. Il suo aiuto è sicuramente apprezzato.
Vincent
: Mister Wolf, ascolti. La mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo che non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua.
Wolf
: Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
Vincent
: Non cominciare a guardarmi così, va bene? Conosco quello
sguardo
.
Wolf
: È una Chevrolet del 1974. Verde. Niente, tranne il casino all'interno. Ah, circa venti minuti. Uno di cui non sentiremo la mancanza. Sei un brav'uomo, Joe. Grazie mille. Come andiamo, Jimmie?
Jimmie
: Piuttosto bene. È tutto qui. Ma... signor Wolf, lei deve capire una cosa...
Wolf
: Winston. Jimmie, per favore, Winston.
Jimmie
: D'accordo. Devi capire una cosa, Winston. Ah... No, grazie. Questa è la nostra biancheria migliore. Ed è... È stato... è stato un regalo di nozze di mio zio Conrad e mia zia Ginny. Loro ormai non ci sono più. Io desidero aiutarti, eccome...
Wolf
: Voglio farti una domanda, Jimmie, se non ti dispiace.
Jimmie
: No, no, no, fa' pure.
Wolf
: Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari?
Jimmie
: No, no.
Wolf
: Bene, lo zio Marsellus invece sì. E sono sicurissimo che se lo zio Conrad e la zia...
Jimmie
: Ginny.
Wolf
: ... Ginny fossero qui, vi regalerebbero volentieri un'intera camera da letto. Cosa che lo zio Marsellus sarebbe felicissimo di fare. A me piacciono i mobili di rovere. Ce li ho nella mia camera da letto. Tu che ne pensi, Jimmie? Ti piace il rovere?
Jimmie
: Il rovere è bello.
Jules
: Oh, merda... Non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto. Questa roba fa schifo. Schifo.
Vincent
: Conosci quella filosofia, secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?
Jules
: Sparisci dalla mia vista con queste cagate. Il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità!
Vincent
: C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare! In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo! Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua. Potrei esplodere.
Jules
: Oh! Stai per esplodere?
Vincent
: Sì! Sto per esplodere!
Jules
: E io sono un fungo atomico sterminatore, figlio di puttana! Figlio di puttana, ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento "I cannoni di Navarone"! Infatti!" Ma che cazzo ci sto a fare io qui dietro? Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto! Io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
Wolf
: Ottimo lavoro, signori. Forse possiamo cavarcela.
Jimmie
: Incredibile, non sembra la stessa macchina!
Wolf
: Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda. La prima fase è completata, pulire la macchina. Il che ci porta alla seconda fase, pulire voi due. Spogliatevi.
Vincent
: Completamente?
Wolf
: A culo nudo. Svelti, signori miei. Abbiamo circa quindici minuti prima che la dolce metà di Jimmie imbocchi il viale.
Jules
: Ah, l'aria della mattina è fredda, cazzo!
Vincent
: Sicuro che sia assolutamente necessario?
Wolf
: Sapete voi due che sembrate?
Vincent
: Cosa?
Wolf
: Due che hanno fatto appena esplodere la testa di un uomo. Togliersi quegli stracci insanguinati è assolutamente necessario. Metteteli nel sacco della spazzatura.
Jules
: Oh! Non fare la stupidaggine di lasciare questa roba davanti a casa tua per il netturbino.
Wolf
: Non preoccuparti, la portiamo con noi. Jimmie, il sapone.
Jimmie
: Ecco.
Wolf
: Benissimo, signori, siete già stati in carcere entrambi, ne sono sicuro. Attenzione, arriva!
Jules
: Porca troia, è gelata!
Wolf
: Meglio a voi che a me, signori. Non abbiate paura del sapone. Lavatevi bene.
Jimmie
: Bagnagli bene la testa.
Jules
: Sui capelli! Mandami l'acqua sui capelli! Avanti, cazzo! Eh!
Wolf
: Asciugamani. Sono asciutti, non perdiamo tempo. Dagli i vestiti. Ah, ah, ah! Perfetto! Perfetto, non avremmo potuto fare di meglio. Ragazzi, ora sembrate... Cosa ti sembrano, Jimmie?
Jimmie
: Eh... Due cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jimmie
: Sì, sembrano un paio di cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jules
: Ah, ah! Sono i tuoi vestiti, stronzo!
Wolf
: Forza, signori miei. Se restiamo a ridere finiamo in prigione. Non fatevi pregare. Benissimo, signori, chiariamo le regole da seguire sulla strada. Andiamo in un posto chiamato "Lo sfasciacarrozze del mostro Joe". Ora, Mostro Joe e sua figlia Raquel finiranno di risolvere il nostro problema. Il posto è a North Hollywood. Perciò, tranne qualche deviazione, andremo dritti per la Hollywood Way. Allora, io guido la macchina incriminata. Jules, tu vieni con me.
Jules
: Hm-hm.
Wolf
: Vincent, tu ci segui con la mia Acura. Ora, se dovessimo imbatterci in qualche tutore della legge, nessuno fa un cazzo di niente finché io non faccio qualcosa.
Vincent
: Capito.
Wolf
: Che cosa ho detto?
Jules
: Non fare un cazzo, a meno che...
Wolf
: A meno che?
Jules
: Non lo faccia lei per primo.
Wolf
: Sei davvero un bambino prodigio. Riguardo a te, cowboy, sei capace di non giocare a "Mezzogiorno di fuoco"?
Vincent
: Signor Wolf, senta, il colpo mi è partito non so come. Sono lucido, glielo garantisco.
Wolf
: Tanto basta. Al volante sono una scheggia, perciò stammi dietro. E se quando riprendo la mia macchina è diversa da come te l'ho data, Mostro Joe dovrà sbarazzarsi di due cadaveri. Va' via, Rex!
Jules
: Allora?
Wolf
: Mai successo niente.
Vincent
: Bene.
Wolf
: Ragazzi, vi presento Raquel. Un giorno tutto questo sarà suo.
Raquel
: Ciao. Ma come vi siete vestiti, ragazzi? Andate a una partita di volley?
Wolf
: Ah, ah, ah! Io vado con la signorina a fare colazione. Forse posso darvi un passaggio. Dove abitate?
Vincent
: A Redondo.
Jules
: Englewood.
Wolf
: Shh! Vedo... nel vostro futuro. Vedo... una corsa in taxi! Dovete uscire dai ghetti, ragazzi! Di' buonanotte, Raquel.
Raquel
: Buonanotte, Raquel.
Wolf
: Noi ci rivedremo in giro. E state lontano dai guai, pazzerelli!
Jules
: Signor Wolf. Volevo solo dirle che è stato un vero piacere vederla al lavoro.
Vincent
: Sì, è così, e grazie infinite, signor Wolf.
Wolf
: Chiamatemi Winston. Hai visto, signorina? Rispetto. Mi rispettano tutti, perché io ho carattere.
Raquel
: Anch'io ho carattere!
Wolf
: No, tu hai un caratteraccio! Non vuol dire che tu abbia carattere.
Jules
: Prendiamo un taxi.
Vincent
: Mi è venuta un po' di fame. Ti va di fare colazione con me?
Jules
: Ci sto.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Emozioni forti come il primo giorno
Che fanno sparire le cose che ho intorno
Cercherò il tuo
sguardo
nei posti affollati
La tua libertà oltre i fili spinati
Non potrai capire mai cosa scateni
Quando mi apri la finestra dei tuoi seni
Quel comandamento scritto sui cuscini
Gli innamorati restan sempre ragazzini
Io non lo so dove vanno a finire le ore
Quando ci scorrono addosso e se ne vanno via
Il tempo lava ferite che non può guarire
L'amore è senza rete e senza anestesia
C'è un calendario sul muro della mia officina
Per ogni mese una foto futura di te
Che sei ogni giorno più erotica o mia Regina
Non c'è un secondo da perdere
Lorenzo Cherubini
Cit. da
Chiaro di luna
Frasi di Lorenzo Cherubini
Può nascere dovunque
anche dove non ti aspetti
dove non l'avresti detto
dove non lo cercheresti
può crescere dal nulla
e sbocciare in un secondo
può bastare un solo
sguardo
per capirti fino in fondo
può invadere i pensieri
andare dritto al cuore
sederti sulle scale
lasciarti senza parole
l'amore ha mille steli
l'amore è un solo fiore
Francesca Michielin
Cit. da
L'amore esiste
Frasi di Francesca Michielin
Quel giorno
[quando Silvia ha confessato a Leo di avergli volontariamente dato il numero sbagliato di Beatrice]
ho scoperto che le nostre metà non combaciano perfettamente e solo un abbraccio può farci combaciare. Senza la tua presenza il mondo si è svuotato. Mi manca tutto di te: la risata, lo
sguardo
, i congiuntivi mancanti, gli sms, le chiacchierate... Tutte quelle cose insignificanti che valgono tutto per me, perché sono tue. (Silvia)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Fiore che cerca la terra, | che cerca la pioggia, | è come uno
sguardo
che spera in un bacio | che nutre la voglia.
Annalisa Scarrone
Cit. da
Sento solo il presente
Frasi di Annalisa Scarrone
"Credendo che il potere risieda nella parola, trascorriamo ore a limare il testo di un sms per la persona amata, convinti che sarà un aggettivo a modificare la temperatura del suo cuore. Mentre sono sempre e soltanto i gesti. E il gesto per antonomasia è lo
sguardo
, che parla un linguaggio magico che le parole possono solo inquinare.
Massimo Gramellini
Cit. da
Cuori allo specchio
Frasi di Massimo Gramellini
Oggi siamo seduti, alla vigilia
|
di Natale, noi, gente misera,
|
in una gelida stanzetta,
|
il vento corre fuori, il vento entra.
|
Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo
sguardo
:
|
perché tu ci sei davvero necessario.
Bertolt Brecht
Titolo della poesia:
Alla vigilia di Natale
Commenti:
5
Frasi di Bertolt Brecht
A volte incroci uno
sguardo
...
Jack Foley
Dal film:
Out of Sight
Scheda film e trama
Frasi del film
17 marzo. Kazan Da sei giorni sono in clinica e da sei giorni sono quasi soddisfatto di me. Les petites causes produisent de grands effets. Ho preso la gonorrea, ovviamente per quello per cui di solito si prende; e questa insignificante circostanza mi ha dato la spinta per salire su quel gradino sul quale già da tempo avevo posto il piede; ma non riesco in nessun modo a issare il tronco (forse perché inavvertitamente ho posato prima il piede sinistro invece del destro). Qui sono completamente solo, nessuno m'importuna, qui non ho servi, nessuno mi aiuta: di conseguenza nessun estraneo ha influenza sulla ragione e sulla memoria, e la mia attività deve di necessità svilupparsi. Il vantaggio principale consiste in ciò, che io vedo ora con chiarezza che la vita disordinata che la maggior parte dei giovani di mondo conducono, giustificandola con la gioventù, non è altro che la conseguenza di una precoce depravazione dell'animo. La solitudine è tanto utile all'uomo che vive in società, quanto la società all'uomo che non vive in essa. Separa l'uomo dalla società, fallo entrare in se stesso, e non appena si tolgono alla sua ragione le lenti che gli mostrano ogni cosa rovesciata, non appena si schiarisce il suo
sguardo
sulle cose, gli sarà persino incomprensibile come prima non vedesse tutto questo.
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
Tutto quel che ha affascinato il mio
sguardo
in questo mondo, mio Dio, non è altro che il più povero e il più umile riflesso della tua Bontà.
Charles de Foucauld
Cit. da
Scritti Spirituali
Frasi di Charles de Foucauld
Muti si allineano i dorsi dei libri, l'uno accanto all'altro. Li riconosco, ricordo l'ordine in cui li ho disposti. Con lo
sguardo
li vado supplicando: "Parlatemi... accoglietemi... prendimi con te, vita di un tempo... vita spensierata e bella... accoglimi di nuovo...". E aspetto, aspetto. Sfilano le immagini, ma nessuna fa presa: non sono che ombre, reminiscenze... Nulla, nulla. La mia inquietudine cresce.
[...]
Davanti a tutto ciò me ne sto muto, come davanti a un tribunale, scoraggiato. Parole, parole, parole, che non mi raggiungono più. Lentamente ricolloco i libri nello scaffale. È finita.
Erich Maria Remarque
Cit. da
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Frasi di Erich Maria Remarque
Abbiamo perduto ogni traccia di sentimento l'un per l'altro, non ci riconosciamo quasi più quando l'immagine dell'altro va a incidersi nel nostro
sguardo
di braccati. Siamo dei morti spietati che per una sorta di trucco, di pericoloso sortilegio sono ancora in grado di muoversi e uccidere.
Erich Maria Remarque
Cit. da
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Frasi di Erich Maria Remarque
Jack
: Vivo per conto mio da quando avevo quindici anni. Da quando sono morti i miei genitori. Non avevo fratelli, sorelle, o parenti stretti in quella parte di Paese. Così ho deciso di staccare e non ci sono tornato mai più. Potrei essere definito una piuma nel vento. Bene, Rose, abbiamo camminato per circa un miglio avanti e indietro su per questo ponte, abbiamo parlato e straparlato del tempo e di come sono cresciuto io, ma immagino che non è venuta qui per parlare di questo, dico bene?
Rose
: Signor Dawson, io...
Jack
: Jack.
Rose
: Jack, voglio ringraziarla per quello che ha fatto. Non solo per... per avermi salvata, ma anche per la sua discrezione.
Jack
: Di niente.
Rose
: Senta, lo so a cosa sta pensando: "Povera ragazzina ricca. Che ne sa lei della miseria"?
Jack
: No. No, non stavo affatto pensando a questo. Stavo pensando a cosa è potuto accadere a questa ragazza per arrivare a credere che non esiste via d'uscita.
Rose
: Beh, io... Praticamente tutto, l'intero mondo in cui vivo, e tutta la gente che ne fa parte. E l'inerzia della mia vita, che si tuffa in avanti, e io che non sono capace di fermarla.
Jack
: Dio, guarda che razza di cose! Sarebbe andata subito a fondo.
Rose
: Sono stati inviati cinquecento inviti. Sarà presente tutta l'alta società di Philadelphia. E tutto il tempo mi sento come se stessi in una stanza affollata, urlando a squarciagola, senza che nessuno alzi nemmeno lo
sguardo
.
Jack
: Lo ama?
Rose
: Come ha detto?
Jack
: Lo ama?
Rose
: Lei è molto maleducato. Non dovrebbe pormela una domanda simile.
Jack
: Beh, è una domanda semplicissima. Lo ama quest'uomo, sì o no?
Rose
: Oh... Questa conversazione è inopportuna.
Jack
: Non può semplicemente rispondere alla domanda?
Rose
: Ah, ah, ah! È assurdo. Lei non conosce me e io non conosco lei, e questa conversazione non sta avendo luogo. Lei è maleducato, rozzo e presuntuoso, e ora me ne vado. Jack, signor Dawson, è stato un piacere. L'ho cercata per ringraziarla e ora che l'ho ringraziata...
Jack
: E anche insultato.
Rose
: Beh, se lo è meritato.
Jack
: Certo.
Rose
: Certo. Ah!
Jack
: Credevo che se ne stesse andando.
Rose
: Infatti. Lei è così irritante.
Jack
: Ah, ah!
Rose
: Un momento, non sono io a dovermene andare. Questo è il mio settore. Se ne vada lei.
Jack
: Oh, oh, oh. Guarda, guarda, guarda. E adesso chi è il maleducato?
Rose
: Ah... Cos'è questo stupido oggetto che porta con sé? Allora cos'è lei, un artista o cos'altro? Beh... questi sono piuttosto belli. Anzi, sono molto belli. Jack, sono davvero ammirevoli.
Jack
: Non hanno riscosso molto successo nella vecchia Paris.
Rose
: Parigi? Viaggia parecchio per essere povero. Beh, una... una persona con mezzi limitati.
Jack
: Avanti, un poveraccio, lo dica pure.
Rose
: Bene, bene, bene. E sono stati fatti dal vivo?
Jack
: Questa è una delle cose interessanti di Parigi. Ci sono molte ragazze disposte a spogliarsi.
Rose
: Questa donna le piaceva. L'ha usata diverse volte.
Jack
: Beh, aveva delle mani bellissime, vede?
Rose
: Secondo me ha avuto una storia d'amore con lei.
Jack
: No, no, no, no, no, solo con le sue mani. Era una prostituta con una gamba sola. Vede? Eh...
Rose
: Oh...
Jack
: Però aveva il senso dell'humour. Ah, e questa signora qui tutte le sere se ne stava seduta in un bar, indossando tutti i gioielli che possedeva, e aspettando il suo amore perduto. La chiamavano Madame Bijoux. Vede, i suoi vestiti sono tutti tarmati.
Rose
: Beh, lei ha un dono, Jack. Davvero. Sente le persone.
Jack
: Sento lei.
Rose
: E quindi?
Jack
: Non si sarebbe buttata.
Ruth
: Ma lo scopo dell'università è quello di trovare un buon marito. Rose questo l'ha già fatto.
Noel Lucy Martha Dyer-Edwardes, Contessa Di Rothes
: Guardi, ecco che arriva quella volgarissima signora Brown.
Ruth
: Presto, si alzi prima che venga a sedersi da noi.
Molly
: Salve, ragazze. Speravo di unirmi a voi per il tè.
Ruth
: Che peccato. È arrivata tardi. La Contessa e io stavamo andando a prendere un po' d'aria sul ponte.
Molly
: Che splendida idea. Devo aggiornarmi sui pettegolezzi.
Contessa
: Buon pomeriggio.
Molly
: Contessa.
Ismay
: Non ha ancora messo in funzione le ultime quattro caldaie.
Smith
: No, non ne vedo il bisogno. Siamo in perfetto orario.
Ismay
: La stampa conosce già la grandezza del Titanic. Ora voglio che si meravigli della sua velocità. Dobbiamo fornir loro materiale... Questo viaggio inaugurale del Titanic deve finire in prima pagina.
Smith
: Signor Ismay, preferirei non sovraccaricare i motori prima di averli sottoposti a un accurato rodaggio.
Ismay
: Naturalmente io sono un semplice passeggero. Ma un Capitano di grande esperienza, come lei, sa ciò che è meglio fare. Che gran bel finale per la sua ultima traversata se arrivassimo a New York martedì sera cogliendo tutti di sorpresa. Finiremmo in prima pagina. Chiuderebbe in bellezza la sua carriera, E.J. Un buon programma.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Loris
: Colpo di scena! La cozza si è chiusa nel suo guscio, eh? E dillo che ti rode.
Riccardo
: Falla finita.
Loris
: Strategico, cugino mio. Cosa può volere l'animale cozza dall'uomo? Questa è la domanda. Rassicurala. Scopri quello che pensa e... e assecondala. Falle credere che state sulla stessa linea d'onda.
Giada
: Ha fatto bene gli esercizi e dice che a Ibiza questa estate non ci va più. Quella di Ibiza è una cazzata per sembrare profondo. E gli esercizi se li sarà scaricati via Internet.
Sara
: Ma tu guarda le cose da un altro punto di vista. Se mente, mente per te. Ma non credo che non ne sei per niente lusingata.
Giada
: Tu ti fideresti di uno così?
Riccardo
: "Il male del mondo". Che è?
Giada
: Riflessioni.
Riccardo
: Riflessioni su cosa?
Giada
: Su come vedo il mondo.
Riccardo
: Ah, interessante. Posso leggerle?
Giada
: Non credo che ti interesserebbero.
Riccardo
: Perché no? La smetti di trattarmi come un minorato?
Giada
: Scusami. È che sono cose confuse, private. È il mio modo di guardare, ed è una cosa intima.
Riccardo
: Beh, mi interessano davvero. Prometto che non lo faccio leggere a nessuno.
Giada
: No. No, non siamo così in confidenza, no.
Riccardo
: Guarda che anche io ho la mia visione del mondo: le mie foto.
Giada
: Ah sì, le tue foto, è vero.
Riccardo
: Ah sì? Perché, cos'hanno?
Giada
: Niente. Non so se vuoi davvero sapere quello che penso.
Riccardo
: Perché non voglio? Avanti, dimmi.
Giada
: Penso che siano begli scatti. Sai abbinare con gusto i colori, sai usare Photoshop. Ma niente di più. Sono solo illustrazioni. Non c'è
sguardo
, non c'è personalità. Tu non sai guardare, questo penso.
Riccardo
: Ah, non so guardare?
Giada
: No.
Riccardo
: Tu sì, invece.
Giada
: Sì. Cambia capitolo.
Loris
: Aspetta, aspetta, no! Ce n'è un'altra! Fuggono i cervelli, restano le tette. Imbottite e strizzate per sembrare sempre più turgide e potenti! Il push-up è il simbolo della falsità imperante. La supremazia dell'apparenza sulla sostanza.
Ragazza
: E poi a che serve il push-up? Tanto la gomma adesso te la metti dentro, vero, Alessia? Loris: L'individuo contemporaneo crede che basti esserci per esistere. Vive ma non guarda, vede solo le forme e non la sostanza, ed è convinto che questa sia la sua missione. In realtà è solo una debole maschera che nasconde la tragedia di una vita vuota.
Katia
: Ma questa sta proprio fuori!
Fiamma
: Oddio, poverina. È chiaro che parla così perché è brutta e povera. No, Ricky?
Riccardo
: Eh, beh, sì, eh? Abbastanza.
Fiamma
: Per forza. Uno è interessato alla verità solo perché il resto non può permetterselo. È così ovvio. Dalle per qualche giorno la possibilità, e poi vedi.
Riccardo
: E se invece fossimo noi a non capire il suo punto di vista? Magari perché vediamo le cose da un'altra prospettiva.
Fiamma
: Fìdati, caro. Se una così potesse mettere le sue manine su ciò che disprezza tanto, nel giro di qualche istante te la ritroveresti a difenderlo con le unghie. Come se fosse sempre stato suo.
Riccardo
: Sì, infatti hai ragione. Però, forse, non sono tutti come noi, no?
Fiamma
: No, Ricky, è come dico io. L'essere umano è fatto così.
Loris
: Fine antropologa.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Amo il mare sempre di piú... forse una volta preferivo la montagna perché era tanto lontana. Adesso non vorrei piú andarci. Credo che proverei vergogna e paura. È troppo capricciosa, troppo irregolare, troppo varia... certo mi sentirei in condizioni d'inferiorità. Quali sono gli uomini che preferiscono la monotonia del mare? Sono quelli, mi sembra, che hanno scrutato troppo a lungo, troppo profondamente nel groviglio delle cose interiori per non chiedere almeno a quelle esteriori una cosa soprattutto: la semplicità... Non è il fatto che in montagna ci si debba arrampicare coraggiosamente, mentre al mare si sta placidamente sdraiati sulla sabbia. Ma io conosco il diverso
sguardo
degli appassionati dell'una e dell'altro. Occhi sicuri, audaci, giocondi, pieni di iniziativa, di coraggio e di risolutezza errano di vetta in vetta; ma sulla vastità del mare che con mistico e snervante fatalismo rovescia sulla spiaggia le onde, si posa uno
sguardo
sognante, velato, disincantato e pieno di saggezza, che è già penetrato profondamente in qualche intrico doloroso. Salute e malattia: ecco la differenza. Ci si inerpica arditi nella meravigliosa molteplicità delle vette dentate, frastagliate, dirupate per mettere alla prova un'energia vitale non ancora spesa. Ma si cerca riposo nella vasta semplicità delle cose esteriori, stanchi come si è della confusione di quelle intime.
Thomas Mann
Cit. da
I Buddenbrook
Frasi di Thomas Mann
Finché non abbiamo incontrato Dio, finché non siamo uno
sguardo
di amore per Lui, Dio è come un falso Dio.
Maurice Zundel
Cit. da
Il volto di Dio nel quotidiano
Frasi di Maurice Zundel
Di fatto ci sono degli esseri che sembrano mascherati a un livello incredibile. Si direbbe che non fanno altro che dissimulare il loro vero essere. Sembrano non pensare ad altro che a camuffarsi perché non hanno fiducia, perché non fanno credito allo
sguardo
degli altri
Maurice Zundel
Cit. da
Vita, morte, risurrezione
Frasi di Maurice Zundel
Il mio sentimento per te
|
è grande come la giovinezza
|
senza tremiti o baci
|
o pie discolpe.
|
Il nostro amore
|
per la carta pura
|
e la stampa migliore
|
dove lo
sguardo
|
attira il sentimento
|
e l'acme della luna.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Il mio sentimento per te
Frasi di Alda Merini
La tua parola era piena d'ansia
|
come il sangue di un vaticinio.
|
Avrei durato una vita
|
a capire cos'è un amore,
|
ma il tuo tono indelicato e triste
|
ha bagnato il mio
sguardo
|
di tradimento.
Alda Merini
Titolo della poesia:
La tua parola era piena d'ansia
Frasi di Alda Merini
Ho sognato i Beatles la scorsa notte, mi sono svegliato con Rocky Raccoon' che ancora andava nella mia testa e lo
sguardo
sconvolto sul volto di mia moglie. Mi disse che il mio amico era morto. I pensieri di te hanno cominciato a scorrermi nella testa e ho pianto. Sto ancora piangendo, con tristezza, ma anche con gratitudine per aver potuto passare con te e con la tua famiglia fantastica alcuni momenti veramente speciali. Mi hai ispirato in molti modi che non puoi neanche immaginare. Il tuo talento era puro e unico, la tua voce era gioia e paura, rabbia e perdono, amore e tristezza tutto in uno. Credo che è quello che tutti siamo e tu mi hai aiutato a capirlo. Ho appena visto un video in cui cantavi A Day In The Life dei Beatles e ho pensato ai miei sogni. Mi piace pensare che tu abbia detto arrivederci a modo tuo, non riesco a immaginare un mondo senza di te. Prego affinché tu trovi pace nella prossima vita. Il mio amore va a tua moglie e ai tuoi figli, amici e alla tua famiglia. Grazie per avermi permessi di essere parte della tua vita.
Con tutto il mio amore.
Il tuo amico,
Chester
[I dreamt about the Beatles last night. I woke up with Rocky Raccoon playing in my head and a concerned look on my wife's face. She told me my friend had just passed away. Thoughts of you flooded my mind and I wept. I'm still weeping, with sadness, as well as gratitude for having shared some very special moments with you and your beautiful family. You have inspired me in many ways you could never have known. Your talent was pure and unrivaled. Your voice was joy and pain, anger and forgiveness, love and heartache all wrapped up into one. I suppose that's what we all are. You helped me understand that. I just watched a video of you singing A Day In The Life by the Beatles and thought of my dream. I'd like to think you were saying goodbye in your own way. I can't imagine a world without you in it. I pray you find peace in the next life. I send my love to your wife and children, friends and family.
Thank you for allowing me to be part of your life.
With all my love.
Your friend,
Chester]
Chester Bennington
Frasi di Chester Bennington
Dal fondo di te, e inginocchiato,
|
un bimbo triste, come me, ci guarda.
|
Per quella vita che arderà nelle sue vene
|
dovrebbero legarsi le nostre vite.
|
Per quelle mani, figlie delle tue mani,
|
dovrebbero uccidere le mie mani.
|
Per quegli occhi aperti sulla terra
|
vedrò un giorno lacrime nei tuoi.
|
|
Io non voglio, Amata.
|
Perché nulla ci leghi
|
che nulla ci unisca.
|
Né la parola che profumo' la tua bocca,
|
né ciò che non dissero le parole.
|
Né la festa d'amore che non avemmo,
|
ne i tuoi singhiozzi presso la finestra.
|
|
(Amo l'amore dei marinai
|
che baciano e se ne vanno.
|
Lasciano una promessa.
|
Non tornano mai più.
|
In ogni porto una donna attende:
|
i marinai baciano e se ne vanno.
|
Una notte si coricano con la morte
|
nel letto del mare.)
|
|
Amo l'amore che si distribuisce
|
in baci, letto e pane.
|
Amore che può essere eterno
|
e può essere fugace.
|
Amore che vuol liberarsi
|
per tornare ad amare.
|
Amore divinizzato, che s'avvicina.
|
Amore divinizzato che se ne va.
|
|
Più non s'incanteranno i miei occhi nei tuoi occhi,
|
più' non s'addolcirà vicino a te il mio dolore. Ma dove andrò porterò il il tuo
sguardo
|
e dove camminerai porterai il mio dolore.
|
Fui tuo, fosti mio. Che più? Insieme facemmo
|
un angolo nella strada dove l'amore passò.
|
Fui tuo fosti mia. Tu sarai di colui che t'amerà,
|
di colui che taglierà nel tuo orto ciò che ho seminato io.
|
Me ne vado. Sono triste: ma sempre sono triste.
|
Vengo dalle tue braccia. Non so dove vado.
|
... Dal tuo cuore un bimbo mi dice addio.
|
E io gli dico addio.
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Farewell
Frasi di Pablo Neruda
La solitudine di essere la prima... Quando sei spinta in avanti dai coreografi, quando sei la più brava, la prima a far tutto, la prima a ottenere le parti più importanti, sei sola. Mille volte mi sono detta che sarebbe stato meglio essere quella dietro. Avrebbe significato meno responsabilità, meno stress, meno paura. L'adrenalina è bella, ma tutti ti guardano. Sei sottoposta a uno
sguardo
continuo, che viviseziona ogni gesto, ogni dettaglio. Devi rispondere di ogni millimetro di te.
Eleonora Abbagnato
Frasi di Eleonora Abbagnato
Jean Rasczak
:
[Rico sta disegnando durante la lezione]
Rico? ...Rico? Rico!
[Rico alza lo
sguardo
]
...Sta' più attento!
Johnny Rico
: Mi scusi, professor Rasczak.
Jean Rasczak
: Per riassumere, quest'anno abbiamo analizzato il fallimento della Democrazia, abbiamo visto come i sociologi hanno portato il mondo sull'orlo del caos, abbiamo parlato dei veterani, di come hanno preso il potere e hanno imposto lo status quo che da allora è durato per generazioni. Voi conoscete questi fatti. Ma vi ho insegnato qualcosa quest'anno che ha un valore? Hm?
[Indica Zander con il braccio sinistro amputato]
Tu, perché solo ai cittadini è concesso il voto?
Zander Barcalow
: È un premio che la Federazione ti dà per aver fatto il servizio federale.
Jean Rasczak
: No... No! Una cosa "regalata" non ha alcun valore! Vedete, quando votate esercitate un'autorità politica, usate una forza. E la forza, miei cari, è violenza! L'autorità suprema da cui deriva ogni altra autorità!
Dizzy Flores
:
[Interviene]
Mia madre dice che con la violenza non si risolve niente.
Jean Rasczak
: Davvero? Chissà cosa direbbero i padri di Hiroshima a questo proposito!
[Indica Carmen]
Tu.
Carmen Ibañez
: Probabilmente non direbbero niente: Hiroshima è stata distrutta.
Jean Rasczak
: Esatto... La forza pura e semplice nel corso della storia ha risolto più questioni di qualsiasi altro fattore. L'opinione contraria secondo la quale "la violenza non risolve niente" è illusione nella sua forma peggiore! La gente che lo dimentica paga sempre. Rico, qual è la differenza in senso morale, se c'è, tra un civile e un cittadino?
Johnny Rico
: Un cittadino si assume personalmente la responsabilità della sicurezza dello stato e lo difende con la propria vita. Un "civile" no.
Jean Rasczak
: Le esatte parole del testo! ...Ma le capisci? Ci credi?
Johnny Rico
: N-Non lo so...
Jean Rasczak
: Certo che non lo sai. Qui dentro nessuno riconoscerebbe la virtù civica neanche se gli arrivasse addosso e lo mordesse sul sedere!
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
In Argentina, i Mondiali
[del 1978]
dovevano immortalare l'immagine di un popolo felice e ordinato e di un'organizzazione efficiente. Insomma, erano uno spot per la dittatura militare di Jorge Rafael Videla. Da calciatore ho girato il mondo in lungo e in largo, ma avevo poco tempo per comprenderlo davvero. Noi vivevamo in una bolla, in una gabbia dorata ben separata dalla realtà. Io, in quel periodo, pensavo solo al calcio, al Mondiale. Poi, un giorno, mentre andavo all'allenamento, ho incrociato lo
sguardo
di un uomo con un bambino sulle spalle, forse erano padre e figlio: la folla intorno a loro si sbracciava per salutarci, per avere un autografo. Loro, invece, erano fermi, composti. Non ho mai dimenticato la tristezza di quegli occhi. È stata quella l'unica volta che in Argentina ho percepito il dolore della gente.
Marco Tardelli
Cit. da
Tutto o niente - La mia storia
Frasi di Marco Tardelli
Walter Keane
: Devo farti una domanda. Come mai questi grandi occhi strani?
Margaret
: Oh, vedi io penso che si vedano tante cose negli occhi. Gli occhi sono lo specchio dell'anima.
Walter Keane
: Sì, ma tu li fai come fossero frittelle! Sono troppo sproporzionati.
Margaret
: Sì, gli occhi sono il modo in cui esprimo le mie emozioni. Li ho sempre disegnati così. Da piccola un'operazione mi ha lasciata sorda per un periodo e così mi sono ritrovata a fissare con lo
sguardo
. Mi affidavo agli occhi della gente.
Dal film:
Big Eyes
Scheda film e trama
Frasi del film
[Su Falcao]
In tutta la mia carriera soltanto un giocatore mi lasciò un'impressione superiore al primo
sguardo
, e fu proprio Leo Messi la sera del Gamper contro la mia Juve. Falcao è un attaccante grandissimo, oggi sicuramente il numero uno.
Fabio Capello
Frasi di Fabio Capello
A trarre in salvo il bambino cinese sommerso dall'onda impazzita di piazza San Carlo sono stati un Federico italiano e un Mohammad senegalese. Ma più che la diversa pigmentazione della pelle dei protagonisti, di questa storia mi ha colpito qualcosa di invisibile agli occhi. Anche Mohammad era stato travolto dalla folla in fuga. Proprio quando aveva creduto di morire soffocato sotto la pressione degli altri corpi, una mano si era abbassata verso la sua e lo aveva riportato a galla, nel mondo dei vivi. Mohammad dice di avere sentito un pensiero farsi largo nella sua testa: «Prima di andare via, anche tu devi salvare qualcuno». Così aveva aguzzato lo
sguardo
. E visto il bambino. La sua parabola di beneficato-benefattore riporta alla mente quella del miliardario che dispensava biglietti da dieci dollari ai barboni di New York, travestito da Babbo Natale per non farsi riconoscere. A chi gli chiedeva le ragioni della sua schiva generosità, rispondeva che da giovane era stato un barbone anche lui. Una sera aveva cenato a sbafo in un locale e il cameriere minacciava di chiamare la polizia. Ma il proprietario aveva poggiato un biglietto da dieci dollari sul tavolo: «Signore, le sono caduti questi», gli aveva detto. E il suo cuore si era aperto per sempre. A differenza delle parole, i gesti parlano al nostro subconscio. La loro potenza emulativa è strabiliante. Quel bambino cinese lo hanno salvato in tre: Federico, Mohammad e la mano ignota che ha salvato lui.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Quanto poi avviene normalmente all'interno dei macelli è di difficile descrizione. Un'amica veterinaria, che il servizio sanitario nazionale aveva spedito, suo malgrado, a prestare assistenza in uno di questi stabilimenti, mi raccontava di cavalli frustati negli occhi per spingerli verso la "gabbia della morte", del terrore nello nello
sguardo
dei vitelli che si vedono, uno dopo l'altro, puntare la pistola sul cranio e poi cadere a terra. Di maiali, pecore e altri animali obbligati ad assistere all'uccisione e allo scuoiamento dei loro simili. Nei macelli è raro che arrivino le telecamere, del resto, documenterebbero solo l'estrema ferocia della procedura nella sua veste asettica e moderna.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
Anni fa mi sono detta: "Non esiste la vecchiaia; c'è soltanto la tristezza".
Col passare del tempo ho imparato che, sebbene questo sia vero, non lo è del tutto. Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi; il processo mortale di fare la stessa cosa allo stesso modo alla stessa ora giorno dopo giorno, prima per trascuratezza, poi per inclinazione, e infine per codardia o inerzia. Fortunatamente, la vita incongruente non è l'unica alternativa; infatti il capriccio è dannoso come la routine. L'abitudine è necessaria; è l'abitudine di avere delle abitudini, di fare di una traccia un solco, che è necessario combattere, se si vuole rimanere vivi.
Edith Wharton
Cit. da
Uno
sguardo
indietro ‐ Incipit
Frasi di Edith Wharton
Perché tu donna vesti di bianco | Il tuo corpo è senza vergogna | Di guardarti mai non mi stanco | Come sei nessuno si sogna | È d'avorio la tua persona | È di giglio la tua purezza | Ogni
sguardo
tuo mi dona | Quella grande fede che c'è in te.
Adriano Celentano
Cit. da
L'uomo nasce nudo
Frasi di Adriano Celentano
Phil
: Oh, eccolo qui. Te l'avevo detto! Allora, racconta, com'è andata?
Bob
: Bene.
Phil
: L'hai... l'hai trovato?
Bob
: Sì, certo, l'ho trovato.
Phil
: E...?
Bob
: E abbiamo parlato.
Larry
: E...?
Bob
: Niente, abbiamo parlato.
Larry
: Va bene. Di cosa avete parlato? Bob, di cosa avete parlato?
Bob
: Abbiamo parlato di Cristo.
Larry
: Avete parlato di...
Bob
: Gesù.
Larry
: Gli hai detto per caso che tipo di lubrificanti industriali avrebbe adottato Gesù?
Phil
: Larry!
Larry
: Che cosa gli hai detto, Bob?
Bob
: Abbiamo discusso di varie cose.
Larry
: Riguardo a Gesù?
Bob
: Riguardo a tanti argomenti.
Larry
: In relazione con...
Bob
: Gesù.
Larry
: Gesù. Sì. Sì, sì, sì. Quindi l'argomento lubrificanti non è saltato fuori, immagino.
Bob
: La natura della conversazione ha fatto sì che non lo si toccasse.
Larry
: La natura è stata. Tutta da sola.
Bob
: Sì.
Larry
: Quindi la conversazione andava avanti tranquilla per conto suo e così, tutto d'un tratto, all'improvviso, senza che nemmeno te ne accorgessi, stavate parlando di Dio o di Gesù, esatto?
Bob
: Eravamo due persone che parlavano.
Larry
: Sto per dirti una cosa, sai, Bob? Ed è qualcosa che non dico a molte persone, perché devo veramente pensarla ed esserne convinto. Perché per me è come dire a qualcuno di andare all'inferno. Capisci quanta importanza gli do?
Bob
: E cos'è?
Larry
: È che io non riesco a crederti, Bob.
Bob
: Tu non...?
Non ... ti credo, esatto. Sto facendo un grande sforzo per convincermi che quello che hai appena raccontato è vero.
Bob
: È vero.
Larry
: Può darsi, ma non riesco a mandarla giù, capisci?
Phil
: Larry, andiamo!
Larry
: Lasciami in pace! Mi fai il favore? Sto cercando di chiarire la situazione, quindi non interrompermi un'altra volta.
Bob
: Va bene così, Phil.
Larry
: Sì, va bene così. Adesso, Bob, vorrei farti una domanda... e vorrei una risposta franca, me la puoi dare?
Bob
: Sì.
Larry
: Chi ha... tirato in ballo l'argomento Gesù, onestamente?
Bob
: Io, Larry.
Larry
: Tu.
Bob
: Sì.
Larry
: Hai menzionato Gesù per primo.
Bob
: Sì.
Larry
: Perché?
Bob
: Perché è molto importante per me che le persone sentano parlare di Gesù.
Larry
: Vuoi dire del fatto che è morto per i nostri peccati?
Bob
: Sì.
Larry
: Allora, Bob, fammi riformulare la domanda. Sapendo che era molto importante, rispetto alla nostra presenza qui, avere un incontro e parlare con Fuller riguardo ai lubrificanti per la sua azienda, perché mai, invece, hai deciso di parlargli di Gesù?
Bob
: Perché credo che sia più importante.
Larry
: Anche se siamo a una convention dove è più abituale e consueto parlare di affari?
Bob
: Sì. Guarda che ho capito, Larry, ma, proprio non vedo dove sta il delitto nel voler parlare da essere umano a essere umano. Non ho parlato di lavoro, lubrificanti, eccetera, perché non volevo pensasse che avevo usato l'argomento religione per ingraziarmelo, per spingerlo a firmare qualche contratto. Non volevo pensasse che ero insincero.
Larry
: Ma tu effettivamente eri insincero, in un senso più generale.
Bob
: Se noi qui siamo soltanto delle funzioni, perché non mandano dei robot, allora?
Larry
: Non mandano dei robot per la semplice ragione che non li hanno ancora inventati. Verrà il giorno in cui costruiranno un robot che fa quello che facciamo noi, e magari meglio, allora vedrai che ce lo manderanno. Puoi starne certo. Ma fino a quel giorno, mandano noi. Dicono: "Ehi, Bob, Larry, Phil, perché non ve ne andate a Wichita per un paio di giorni? Non preoccupatevi di vitto e alloggio, ci pensiamo noi". E per un paio di giorni, Bob, noi rinunciamo alla nostra identità, qui, a Wichita. E diventiamo le mani della nostra azienda. Che stringono tutte le altre mani che ossono! Quel che hai fatto, la ragione per cui sei stato insincero, è che hai infranto quel vincolo. Sarebbe come se una mano, che so, si staccasse dal braccio e dicesse: "Oh, guarda che ho altre cose importanti da fare qui in giro che non hanno niente a che fare con te!".
Bob
: Ma Paolo dice che...
Larry
: Per favore, no. Per favore, no, voglio discutere con te! Che c'entra l'apostolo Paolo? Stiamo facendo tutt'un altro discorso!
Bob
: Non vedo come si possa affrontare una discussione del genere, se non mi è permesso parlare di Dio!
Larry
: Perché non stiamo parlando di Dio, ma di qualcosa di più grosso.
Bob
: Più grosso di Dio?
Larry
: La questione, Bob, non è la tua fede in Dio o il tuo desiderio di diffondere questa fede. La questione è cosa stiamo facendo qui.
Bob
: E che cos'è, Larry? Forza, che cos'è?
Larry
: Siamo qui per vendere lubrificanti! Lubrificanti industriali! Non siamo qui per salvare anime!
Bob
: Non siamo qui neanche per andare a caccia di donne, ma questo non sembra fermarti!
Larry
: Con che coraggio ti azzardi a rinfacciarmi questo? Con che coraggio, ragazzino brufoloso? Non c'è niente di sbagliato nell'ammirare il panorama mentre si fanno affari. Fintantoché noi continuiamo a fare affari. E per tua informazione, cocco, in quindici anni, neanche una volta ho tradito mia moglie.
Bob
: Se guardi le donne con lussuria, è come se...
Larry
: No, non lo è, non lo è, c'è una differenza enorme!
Bob
: Non è questo che ha detto Gesù!
Larry
: Ma che ne sai di cosa ha detto Gesù, Cristo Santo! C'eri?
Bob
: Ho letto le sue parole.
Larry
: No, qualcuno le ha scritte in un libro!
Phil
: Larry.
Larry
: Qualcuno l'ha tramandato e tu ci credi!
Bob
: L'hanno scritto gli evangelisti, e quella è la verità!
Larry
: Certo, ma non si può dire che è vero, che ho ragione io o ce l'hai tu. Non c'eravamo.
Phil
: Larry.
Bob
: Il Vangelo dice chiaramente...
Larry
: Non citare le scritture con me, Bob, non le citare!
Bob
: Io devo ritornare all'apostolo Paolo...
Larry
: L'apostolo Paolo non è stato mandato qui sulla Terra per dire cose...
Bob
: ... il quale dice chiaramente che lo
sguardo
lussurioso è tradimento...
Larry
: Ma lo vuoi capire...
Phil
: No, aspetta, Larry!
Larry
: Basta!
Larry! Larry! Larry! Con o senza il cliente, vivremo. Alzati.
Bob
: Mi dispiace.
Larry
: Certo, vivremo.
Phil
: Vivremo.
Larry
: Mi pare d'averlo già detto. Mi sto rendendo conto all'improvviso di quanto si è fatto tardi. A che ora vuoi che ci vediamo domani mattina?
Phil
: Beh, non ha... non ha importanza.
Larry
: A che ora?
Phil
: Alle sette e mezza.
Larry
: Facciamo le otto.
Phil
: Certo, le otto.
Larry
: Perdonami, Bob, se... mi sono comportato come fossi tuo padre. Stavo cercando di darti un qualcosa di quello che sono.
Bob
: Capisco.
Phil
: Larry? Buonanotte. C'è una cosa che voglio dirti. E voglio che ascolti con molta attenzione, perché è molto importante. L'uomo che abbiamo appena cacciato da qui...
Bob
: Non direi che abbiamo cacciato qualcuno.
Phil
: L'uomo che è uscito da questa camera un momento fa è un mio carissimo amico. Perché lo conosco ormai da tanto tempo?
Beh, ci sono tante persone che conosco da un bel pezzo, e ad alcune non farei neanche pulire il culo del mio cane. Altre mi sono del tutto indifferenti, non contano per me. Ma Larry per me conta
molto. E la ragione è... che posso fidarmi. Io so che posso fidarmi. È onesto.
Bob
: È onesto o è solo brutale?
Phil
: È onesto, Bob. È anche brutale, certo. Il che a volte fa parte dell'essere onesto. Perché tante persone sono brutali, ma non oneste. Larry non è uno di quelli. Larry è una persona onesta. Anche tu sei una persona onesta, ne sono convinto. Perché, radicato profondamente dentro di te, c'è qualcosa che combatte per l'onestà. La domanda, che è il caso che tu ti faccia, è se questo qualcosa è presente in tutti gli aspetti della tua vita.
Bob
: Che vorrebbe dire?
Phil
: Vuol dire che il tuo propagandare Gesù non è diverso da quando Larry o chiunque altro propaganda i lubrificanti. Non importa se cerchi di vendere Gesù, o Buddha, o i diritti civili. O come arricchirsi nel settore immobiliare senza rischiare un soldo. Questo non fa di te un essere umano. Semmai fa di te un agente vendite. Se vuoi parlare con qualcuno sinceramente, da essere umano, chiedigli dei suoi figli, scopri quali sono i suoi sogni. Solo per saperlo, per nessun'altra ragione. Perché appena cerchi di prendere le redini di una conversazione, per pilotarla, non è più una conversazione. È un pistolotto e tu non sei un essere umano, sei un venditore, un piazzista.
Bob
: Perdonami se rispettosamente dissento.
Phil
: Stavamo parlando prima del... carattere. Mi hai fatto delle domande sul carattere. E allora si è parlato delle facce, ma la questione è molto più profonda di così. La questione è: tu ne hai di
carattere o no? E se vuoi la mia sincera opinione, Bob, non ne hai. Per la semplice ragione che... ancora non provi rammarico per qualcosa.
Bob
: Vuoi dire che non avrò carattere finché non avrò fatto qualcosa che mi rincresce?
Phil
: No, Bob, perché di sicuro hai fatto tante cose di cui rincrescerti, solo che non sai quali sono. È quando alla fine le scopri, quando vedi l'assurdità di qualcosa che hai fatto, e desidereresti tornare indietro, cancellarlo, ma sai di non potere, perché è troppo tardi. Quindi quella cosa non puoi che prenderla e portarla con te, perché ti ricordi che la vita va avanti, il mondo girerà anche senza di te. Alla fine tu non conti. È allora che acquisterai il carattere. Perché l'onestà emergerà da dentro di te, e come un tatuaggio ti resterà impressa sulla faccia. Fino a quel giorno, in ogni caso, non ti puoi aspettare di arrivare oltre un certo punto.
Bob
: Posso andare adesso?
Phil
: Vai, vai.
Bob
: Grazie.
Phil
: Buonanotte. Pronto? No, non puoi, se n'è appena andato. Che c'è? Ti voglio bene anch'io. Sì.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo
sguardo
tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Colonnello Hyrum Graff
: Non può dimettersi. Ha il dovere di restare qui e di convincerlo a fare quello che deve fino in fondo. Mio padre allevava cavalli e io a cinque anni addestravo puledri: riconosco un purosangue al primo
sguardo
. Non possiamo perderlo.
Maggiore Gwen Anderson
: Non riesce proprio a vederli come bambini. Un tempo era un crimine di guerra reclutare i minori di quindici anni.
Colonnello Hyrum Graff
: Quando sarà finita ci permetteremo di discutere della moralità delle nostre azioni.
Maggiore Gwen Anderson
: Così distruggiamo la loro fanciullezza!
Colonnello Hyrum Graff
: E che importa se non ci sarà più niente?!
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Dovunque il mio
sguardo
spazi c'è sempre qualcosa che mi ricorda lei...
[guardando fuori dal finestrino nota due cupole]
Forse l'unica verità è che donne e poliziotti non legano.
Frank Drebin
Dal film:
Una pallottola spuntata
Scheda film e trama
Frasi del film
[In un taxi]
Griffin
: Senti, devo dirti una cosa.
Porter
: Avanti!
Griffin
: Ecco, non è tanto facile...
Porter
: Su, dilla! Dilla!
Griffin
[concentrandosi]
: «O ragazzotto delle praterie, | prima che tu giungessi al campo, giungevano spesso doni graditi, | tu silenzioso arrivasti, con nulla da offrire...»
Porter
: Ma di che stai parlando?
Tassista
: «... ma scambiando uno
sguardo
, | ed ecco, tu mi hai offerto più di tutti i doni del mondo.»
[1]
Porter
: Cosa?
Tassista
: O ragazzotto delle praterie! Whitman!
Porter
[indicando la strada]
: Guardi che è verde, per favore!
Dal film:
Amori in città e tradimenti in campagna
Scheda film e trama
Frasi del film
L'impronta di una testa sul cuscino
I passi lenti e incerti di un bambino
Lo
sguardo
di serenità
La mano che si tenderà
La gioia di chi aspetterà
Per questo e quello che verrà
Riccardo Cocciante
Cit. da
Io canto
Frasi di Riccardo Cocciante
O-Ren
: Il tuo strumento è davvero notevole. Dov'è stato creato?
Sposa
: A Okinawa.
O-Ren
: Chi ha creato quell'acciaio a Okinawa?
Sposa
: Questo è l'acciaio di Hattori Hanzo.
O-Ren
: Tu menti! Le spade però non si stancano mai. Hai risparmiato le forze, spero. Altrimenti, non durerai neanche cinque minuti. Come ultimo
sguardo
sul mondo, non è male, vero? La sciocca ragazza bianca ama giocare con le spade dei samurai. Non saprai combattere come un samurai, ma potrai morire come un samurai.
Sposa
: Attaccami con tutta la forza che hai.
O-Ren
: Prima ti ho schernito. Scusami.
Sposa
: Perdonata. Pronta?
O-Ren
: Avanti. Era davvero una spada di Hattori Hanzo.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Pipino
: Dove sono?
Aragorn
: Che il Signore della Terra Nera venga avanti! Che giustizia sia fatta su di lui! Ripiegare! Ripiegare!
Sam
: Se n'é andata, padron Frodo. La luce è passata oltre, lontano, verso nord. Qualcosa ha attirato il suo
sguardo
.
Aragorn
: Restate fermi! Restate fermi! Figli di Gondor, di Rohan, fratelli miei, vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore. Ci sarà un giorno in cui il coraggio degli Uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza. Ma non è questo il giorno. Ci sarà l'ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l'Era degli Uomini arriverà al crollo. Ma non è questo il giorno. Quest'oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra vi invito a resistere, Uomini dell'Ovest!
Gimli
: Chi pensava di morire combattendo fianco a fianco a un Elfo?
Legolas
: E invece fianco a fianco ad un amico?
Gimli
: Sì. Questo potrei farlo.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Legolas
: Le stelle sono velate. Qualcosa si scuote a est. Un insonne malanimo. L'Occhio del nemico si muove.
Merry
: Che cosa fai? Pipino! Pipino!
Gandalf
: Eh...
Merry
: Pipino. Sei impazzito?
Pipino
: Voglio solo dargli uno
sguardo
. Per l'ultima volta.
Merry
: Rimettilo dov'era. Pipino... No! Pipino!
Legolas
: Lui è qui.
Sauron
: Ti vedo.
Merry
: Pipino! Aiuto! Gandalf! Aiutatelo!
Aragorn
: Uh!
Merry
: Pipino!
Gandalf
: Idiota di un Tuc!
Pipino
: Ah...
Gandalf
: Guardami.
Pipino
: Gandalf, perdonami.
Gandalf
: Guardami. Che cosa hai visto?
Pipino
: Un albero. C'era un albero bianco in un cortile di pietra. Era morto. La città era in fiamme.
Gandalf
: Minas Tirith... È questo che hai visto?
Pipino
: Ho visto... Ho visto lui. Sentivo la sua voce nella mia testa.
Gandalf
: E cosa gli hai detto? Parla!
Pipino
: Mi ha chiesto il mio nome. Non ho risposto. Mi ha fatto male.
Gandalf
: Cosa gli hai detto di Frodo e dell'Anello? Non c'era menzogna negli occhi di Pipino. Uno sciocco, ma uno sciocco onesto, lui rimane. Non ha detto niente a Sauron di Frodo e dell'Anello. Siamo stati fortunati. Pipino ha visto nel Palantír una traccia dei piani del nemico. Sauron si muove per colpire la città di Minas Tirith. La sconfitta al Fosso di Helm ha mostrato una cosa al nostro nemico: sa che l'erede di Elendil si é fatto avanti. Gli Uomini non sono deboli come immaginava. C'é ancora coraggio. Forza a sufficienza per sfidarlo, magari. Sauron teme questo. Non rischierà che i popoli della Terra di Mezzo si uniscano sotto un'unica bandiera. Ridurrà Minas Tirith al suolo, piuttosto che vedere un Re tornare sul trono degli Uomini. Se i segnali di Gondor sono accesi, Rohan deve prepararsi alla guerra.
Théoden
: Dimmi, perché dovremmo correre in aiuto di coloro che ce l'hanno rifiutato? Cosa dobbiamo a Gondor?
Aragorn
: Io andrò.
Gandalf
: No!
Aragorn
: Vanno avvertiti.
Gandalf
: E lo saranno. Andrai a Minas Tirith per un'altra strada. Segui il fiume. Cerca le navi nere. Tenete a mente: ci sono cose ora in movimento che non possono essere disfatte. Io cavalco verso Minas Tirith e non ci andrò da solo. Di tutti gli Hobbit ficcanaso, Peregrino Tuc, tu sei il peggiore! Presto! Presto!
Pipino
: Dove stiamo andando?
Merry
: Perché hai guardato? Perché tu devi sempre guardare?
Pipino
: Non lo so. È più forte di me.
Merry
: È sempre così.
Pipino
: Mi dispiace, va bene? Non lo farò più.
Merry
: Ma non riesci a capire? Il nemico pensa che tu abbia l'Anello. Si metterà alla tua ricerca, Pipino. Devono portarti via da qui.
Pipino
: E tu... tu verrai con me? Merry?
Merry
: Muoviti!
Pipino
: Quanto dista Minas Tirith?
Gandalf
: Tre giorni a cavallo, come il volo dei Nazgûl. E spera che non ne abbiamo uno alle calcagna.
Merry
: Tieni. Qualcosa per il viaggio.
Pipino
: L'erba pipa di Pianilungone.
Merry
: Lo so che l'hai finita. Tu fumi troppo, Pipino.
Pipino
: Ma... ma ci rivedremo presto. Non é così?
Merry
: Non lo so. Non lo so cosa capiterà.
Pipino
: Merry...
Gandalf
: Corri, Ombromanto. Mostraci cosa significa "fretta".
Pipino
: Merry!
Aragorn
: Merry!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
La poesia è nello
sguardo
di ogni madre.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Saruman
: Il fumo si alza dal monte Fato. L'ora è tarda, e Gandalf il Grigio cavalca verso Isengard, in cerca del mio consiglio. Perché è per questo che sei venuto, non è così? Il mio vecchio amico...
Gandalf
: Saruman.
Saruman
: Ne sei sicuro?
Gandalf
: Senza alcun dubbio.
Saruman
: Così l'Anello del Potere è stato trovato.
Gandalf
: In tutti questi lunghi anni è stato nella Contea, sotto il mio naso.
Saruman
: E non hai avuto la capacità di riconoscerlo. Il tuo amore per la foglia-pipa dei Mezzuomini ti ha rallentato il cervello.
Gandalf
: Ma abbiamo ancora tempo, tempo per contrastare Sauron, se agiamo in fretta.
Saruman
: Tempo? Quanto tempo credi che abbiamo? Sauron ha riacquistato molto del suo antico potere. Non può ancora assumere forma fisica, ma il suo spirito non ha perduto nulla della sua potenza. Rinchiuso nella sua fortezza, il Signore di Mordor vede, tutto. Il suo
sguardo
trafigge nuvole, ombra, terra e... carne. Sai a cosa mi riferisco, Gandalf. Un grande occhio, senza palpebre, avvolto nelle fiamme.
Gandalf
: Sì, è Sauron.
Saruman
: Sta richiamando a lui tutto il male. Presto avrà radunato un esercito abbastanza imponente da lanciare un attacco alla Terra di Mezzo.
Gandalf
: Sai questo? Come?
Saruman
: Perché l'ho visto.
Gandalf
: Un palantír è un attrezzo pericoloso, Saruman.
Saruman
: Perché? Perché dovremmo noi temere di usarlo?
Gandalf
: Non possono spiegarci tutto, le perdute pietre veggenti. Non sappiamo chi altri potrebbe stare a guardare.
Saruman
: L'ora è più tarda di quanto credi. Le forze di Sauron si stanno già muovendo. I Nove hanno lasciato Minas Morgul.
Gandalf
: I Nove?
Saruman
: Hanno attraversato il fiume Isen la vigilia di Mezz'Estate, travestiti da cavalieri neri.
Gandalf
: Hanno raggiunto la Contea?
Saruman
: Troveranno l'Anello. E uccideranno colui che lo porta.
Gandalf
: Frodo!
Saruman
: Non avrai pensato che un Hobbit potesse contrastare la volontà di Sauron?
Nessuno può farlo. Contro il potere di Mordor non ci può essere vittoria. Noi dobbiamo unirci a lui, Gandalf. Dobbiamo unirci a Sauron. Sarebbe saggio, amico mio.
Gandalf
: Dimmi, amico... da quando Saruman il Saggio ha abbandonato la ragione per la pazzia?
Saruman
: Ti ho dato la possibilità di aiutarmi spontaneamente, ma tu hai scelto la via del dolore!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Il saccheggio è finito, il candelabro è perduto! Rabbi Elieser alzò lo
sguardo
affaticato. «Hai detto che stanotte lo portano via? Va bene. Allora dobbiamo andare anche noi». Tutti stupirono. Ma il vecchio tornò a dire, fermo e tranquillo: «Dobbiamo andare anche noi. È nostro dovere. Pensate alla Scrittura e ai suoi comandamenti. Quando l'arca va per il mondo anche noi dobbiamo metterci in cammino. Solo quando essa riposa ci è permesso riposare. Se i divini simboli vanno peregrinando, dobbiamo seguirli»
Stefan Zweig
Cit. da
Il candelabro sepolto
Frasi di Stefan Zweig
Dickens narra con tale precisione, con tale minuziosità, da costringerci a seguire il suo
sguardo
ipnotizzante. Non aveva lo
sguardo
magico di Balzac
[...]
, ma uno
sguardo
tutto terreno, uno
sguardo
da marinaio, da cacciatore, uno
sguardo
di falco per le piccole cose umane. - Ma sono le piccole cose - disse egli una volta - che formano il senso della vita.
Stefan Zweig
Frasi di Stefan Zweig
[Visionando il video di una partita]
Sheryl Yoast
: Lo schema Veer sta andando meglio è vero, ma siamo ancora deboli a sinistra!
Coach Boone
: Non siamo deboli a sinistra, dobbiamo solo lavorare di più a sinistra, tutto qui...
Sheryl Yoast
: Non è questo il problema!
Coach Boone
: E qual è il problema?
Sheryl Yoast
: Non è questo, è nelle letture sui lanci!
Coach Boone
: Ma che c'entra! E' una corsa non un lancio! La Veer è una corsa non è un lancio!
Carol Boone
: Oh, sentite voi due adesso basta! Sheryl perché non vai a giocare con Nicky?
Sheryl Yoast
: Io odio giocare con le bambole!
Nicky Boone
: Non sto giocando, sto scegliendo gli accessori!
Coach Boone
: Si vai a scegliere gli accessori, non vuoi scegliere gli accessori insieme?
[riceve uno
sguardo
minaccioso da parte della bambina]
Dal film:
Il sapore della vittoria
Scheda film e trama
Frasi del film
Emma
: Le disegni spesso le persone che incontri?
Adele
: Non molto spesso. Con te ne avevo voglia. Faccio raramente ritratti ma quando li faccio scelgo un dettaglio che poi uso in seguito, capisci? In un altro modo, diverso... può essere una piega delle labbra o un'emozione nello
sguardo
. La misteriosa debolezza del volto umano!
Dal film:
La vita di Adele
Scheda film e trama
Frasi del film
Joanna Hoffman
:
[Lisa]
Ha detto che preferirebbe di no.
Steve Jobs
: Ma che vuol dire?
Joanna Hoffman
: Che sta con i suoi amici e ha detto che preferirebbe non venire.
Steve Jobs
: Ok, senti: prendila da parte, non voglio imbarazzarla davanti agli amici, ma dille che ho appena spaventato a morte Andy, e che stavolta nessuno pagherà la sua cazzo di...!
[Joanna lo fulmina con lo
sguardo
]
Va bene, non le dire questo, ma fa quella tua cosa quando sembri vecchia e saggia per colpa del tragico canovaccio europeo della tua vita.
Joanna Hoffman
: Tu sai che non sono nata in uno shtetl dell'800, vero?
Steve Jobs
: Per favore dille che è importante!
Dal film:
Steve Jobs
Scheda film e trama
Frasi del film
Simba
: Tu la conosci la pena per chi entra nelle terre del branco.
Zira
: Ma il cucciolo non la conosce. Comunque, se hai proprio deciso di dargli una lezione fa' pure.
Simba
: Riprenditelo e vattene. Non abbiamo nient altro da dirci.
Zira
: Oh no, Simba. Abbiamo ancora tante cose da dirci.
[guardando Kiara con uno
sguardo
malvagio]
Dal film:
Il Re Leone 2
Scheda film e trama
Frasi del film
La lingua non conta, la forza del cinema è l'immagine. Il tuo corpo è lo strumento con cui esprimi sensazioni: uno
sguardo
, un piccolissimo movimento della bocca, sono più importanti e più efficaci di quello che dici. È estremamente delicato e violento quando lavori con il tuo corpo.
Monica Bellucci
Frasi di Monica Bellucci
Rapunzel
: Qualcosa ti ha fatto arrivare qui, Flynn Rider. Chiamalo come vuoi: fato, destino...
Flynn
: Un cavallo...
Rapunzel
: Ecco perché ho deciso di fidarmi di te!
Flynn
: Pessima decisione.
Rapunzel
: Ma tu fidati di me quando ti dico questa cosa. Se vuoi puoi fare a pezzi la torre, smontarla, mattone dopo mattone, ma senza il mio aiuto non riuscirai mai a trovare la tua preziosa borsa!
Flynn
: Allora, vediamo se ho capito bene. Io ti accompagno a vedere le lanterne, poi ti riporto a casa e a quel punto tu mi ridai la borsa?
Rapunzel
: È una promessa. E quando prometto sta' pur certo che niente, niente mi farà tradire la promessa. Niente!
Flynn
: D'accordo, senti, io non sarei voluto arrivare a questo, ma ormai non mi lasci scelta:
sguardo
che conquista.
[Flynn prova a fare uno
sguardo
tenero, ma con Rapunzel non funziona]
Deve essere una giornata no per me, in genere funziona sempre. Va bene, ti accompagno a vedere le lanterne.
Rapunzel
[felicissima]
: Davvero?
Flynn
[caduto a terra, con voce dolorante]
: Lo
sguardo
che conquista si è appannato.
Dal film:
Rapunzel - L'intreccio della torre
Scheda film e trama
Frasi del film
Helen
: Madeline, io devo parlare con Madeline!
Ernest
: Non è in casa!
Helen
: Oh, grazie a Dio!
Ernest
: Ma come sei entrata, io non ho sentito il cancello!
Helen
: Non volevo che mi sentissi... Ernest, chiedimi di andarmene... chiedimi di lasciare questa casa immediatamente!
Ernest
: Ma sei appena arrivata!
Helen
: Lo so. Lo so ma mi è bastato un momento uno
sguardo
, e mi sono trovata dov'ero.
Ernest
: E dov'eri?
Helen
: Non fingere di non rendertene conto.
Ernest
: Di che?
Helen
: Tu hai una potente carica sessuale, Ernest.
Ernest
: Chi, io?
Helen
: Sì, certo. E se non te l'ho detto prima, è perché non ero il genere di ragazza che dicesse la parola... sessuale... senza arrossire. Adesso so dirla. Sessuale... sensuale... sexy... sesso... sesso... sesso.
Dal film:
La morte ti fa bella
Scheda film e trama
Frasi del film
Chirrut Imwe
: Scambieresti quella collana con uno
sguardo
al tuo futuro? ... Sì, sto parlando con te... Sono Chirrut Imwe.
Jyn
: Come lo sai che indosso una collana?
Chirrut Imwe
: Per una risposta devi pagare. Che cosa ne sai dei cristalli Kyber?
Jyn
: Mio padre diceva che alimentano le spade laser dei Jedi.
Cassian
: Jyn, avanti! Andiamo!
Chirrut Imwe
: Le stelle più forti hanno cuori di Kyber!
Cassian
: Andiamo! Non siamo qui per fare amicizia!
Dal film:
Rogue One
Scheda film e trama
Frasi del film
L'innocenza ha il sapore di un uomo | che difende la verità | e si chiede ogni giorno | l'amore che
sguardo
avrà.
Michele Zarrillo
Cit. da
Dove il mondo racconta segreti
Frasi di Michele Zarrillo
I mezzi che usiamo per dipingere non sono mai troppo semplici. Per parte mia ho sempre mirato a diventare più semplice. La semplicità assoluta coincide con la massima pienezza. E il mezzo più semplice per quanto concerne la visione, libera al massimo grado la percezione dello
sguardo
. Alla lunga solo il mezzo più semplice è efficace. Ma serve coraggio per diventare semplici, da sempre. Credo che nulla al mondo sia più difficoltoso. Chi lavora con mezzi semplici non deve temere di apparire banale.
Henri Matisse
Frasi di Henri Matisse
«Ventiquattro schiavi mori spingevano remando la sfarzosa galera che doveva portare il principe Amgiad al palazzo del califfo. Ma il principe, avvolto nel suo mantello di porpora, se ne stava solo, sdraiato in coperta, sotto l'azzurro cupo del cielo notturno disseminato di stelle e il suo
sguardo
...».
La piccola aveva letto fin lì ad alta voce; ora, quasi all'improvviso, le si chiusero gli occhi. I genitori si guardarono sorridendo, Fridolin si chinò su di lei, le baciò i capelli biondi e chiuse il libro che si trovava sulla tavola non ancora sparecchiata. La bambina lo guardò come sorpresa.
«Sono le nove,» disse il padre «è ora di andare a letto». E poiché anche Albertine si era accostata alla bambina, le mani dei genitori si incontrarono sulla fronte amata mentre i loro sguardi si scambiavano un tenero sorriso, che non era rivolto più solo alla bambina.
Arthur Schnitzler
Cit. da
Doppio sogno
‐ Incipit
Frasi di Arthur Schnitzler
Angelica
: Quando si muore, che cosa succede?
Virginia
: Quando si muore?
[pausa,
sguardo
lontano]
Quando si muore si torna nel posto da dove si è venuti.
Angelica
: Mi sono dimenticata da dove sono venuta.
Virginia
: Anch'io.
Dal film:
The Hours
Scheda film e trama
Frasi del film
Drax
: Risparmiami il tuo lurido
sguardo
, donna!
Gamora
: Questo che ci fa, qui?
Star-Lord
: Gli ho promesso che può stare al tuo fianco finché non avrà ucciso il tuo capo, mantengo sempre le promesse quando le faccio a dei pazzi che mi ucciderebbero in caso contrario. Ecco.
[porge la gamba metallica a Rocket]
Rocket
: Ah, scherzavo riguardo alla gamba, mi servono solo queste due cose!
Star-Lord
: Come?!
Rocket
: E dai, io... Però era divertente, non trovi? Era tipico di un tipo con una gamba sola...
Star-Lord
: Ho dovuto sganciare trentamila unità!
[Rocket ridacchia]
Drax
: Come ce ne andremo?
Star-Lord
: Lui avrebbe un piano, giusto? Oppure ti sei inventato pure quello?
Rocket
: Ho un piano, ho un piano!
Drax
: Cessa il tuo blaterare e liberaci da questa prigionia molesta.
Star-Lord
: Che cos'è? Ti sei ingoiato un dizionario dei sinonimi?
Drax
: Non chiamarmi mai più dizionario dei sinonimi!
Star-Lord
: Ah... Era solo una metafora.
Rocket
: Il suo popolo si basa sul letterale, le metafore gli scivolano addosso come l'acqua.
Drax
: Nulla mi scivola addosso come l'acqua! I miei riflessi sono troppo veloci e l'acchiapperei.
Gamora
: Morirò circondata dai più grandi idioti della galassia...
Dal film:
Guardiani della Galassia
Scheda film e trama
Frasi del film
Benché sia sdraiata a terra immobile ho la sensazione di essere appollaiata su un punto altissimo, mentre afferro una stella nel cielo notturno con le gambe che penzolano sopra un freddo e nero nulla. Do un ultimo
sguardo
alle mie dita strette attorno alla luce e poi lascio andare. Vado giù, precipito, fluttuo e di nuovo precipito, aspettando di atterrare nella terra promessa.
Cecelia Ahern
Cit. da
Grazie dei ricordi
Frasi di Cecelia Ahern
Ho scoperto che i tanti squilibri delle nostre singole vite formano un generale equilibrio a un livello superiore. Per quanto io trovi ingiusto qualcosa, mi basta allargare lo
sguardo
per vedere che ha un suo perché, niente è gratis; tutto ha un prezzo per qualcuno, e nella maggior parte dei casi per noi stessi.
Cecelia Ahern
Cit. da
Un posto chiamato Qui
Frasi di Cecelia Ahern
Quando cerchi Dio, Dio è lo
sguardo
dei tuoi occhi.
Gialal al-Din Rumi
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Lo
sguardo
fisso
[di Kurtz]
era vasto abbastanza da abbracciare tutto l'universo, abbastanza acuto per penetrare in tutti i cuori che battono nella tenebra. Egli aveva tirato le somme ‐ e aveva giudicato, "Quale orrore!"
Joseph Conrad
Cit. da
Cuore di tenebra
Frasi di Joseph Conrad
Dal momento che ho sbirciato anch'io oltre la soglia, capisco meglio il significato del suo
sguardo
fisso, che non poteva vedere la fiamma della candela, ma era abbastanza vasto da abbracciare l'universo intero, abbastanza acuto per penetrare in tutti i cuori che battono nella tenebra. Aveva tirato le somme e aveva giudicato. "Che orrore!".
Joseph Conrad
Cit. da
Cuore di tenebra
Frasi di Joseph Conrad
[Sull'immagine in cui alza la bici dopo la vittoria alle Paralimpiadi di Londra 2012]
L'ho vista per la prima volta il giorno dopo la gara. Ero in un centro commerciale a Londra e una signora mi ha chiesto l'autografo per i nipoti. Mi sono stupito: in Italia succedeva, ma perché sapevano chi ero in Inghilterra? Poi mi sono girato e ho guardato l'edicola dietro di me: era tappezzata di non so più quale giornale con la mia foto in prima pagina. Sono rimasto a bocca aperta. Quasi non mi riconoscevo. Per quanto sia fiero del mio oro, so che in quell'immagine c'è molto di più.
Alex Zanardi
Frasi di Alex Zanardi
Un giorno, sulla striscia d'aiola d'un corso cittadino, capitò chissà donde una ventata di spore, e ci germinarono dei funghi. Nessuno se ne accorse tranne il manovale Marcovaldo che proprio lì prendeva ogni mattina il tram.
Aveva questo Marcovaldo un occhio poco adatto alla vita di città: cartelli, semafori, vetrine, insegne luminose, manifesti, per studiati che fossero a colpire l'attenzione, mai fermavano il suo
sguardo
che pareva scorrere sulle sabbie del deserto.
Italo Calvino
Cit. da
Marcovaldo
Frasi di Italo Calvino
Il bassotto alzò il muso verso di lui, con lo
sguardo
dei cani quando non capiscono e non sanno che possono aver ragione a non capire.
Italo Calvino
Cit. da
Il barone rampante
Frasi di Italo Calvino
Ma voi chi siete?
Le lancette traforate segnavano le cinque e cinque.
Nella cieca morente giornata decembrina il bronzo dell'orologio sull'étagère sembrava addirittura nero.
I doppi vetri dell'alta finestra, che cominciava dal pavimento, aprivano giù in basso lo
sguardo
sul frettoloso affaccendarsi della strada e dei portieri, che, sotto i piedi dei passanti, spazzavano la neve appena caduta ma già pesante e d'un colore bruno sporco.
Aleksandr Solzenitsyn
Cit. da
Il primo cerchio ‐ Incipit
Frasi di Aleksandr Solgenitsin
Pop Doyle
: Ma lo sai chi è Terry Malloy?
Edie
: Chi è, papà?
Pop Doyle
: È il fratello di Charley, il braccio destro di Johnny Friendly! Un assassino! Anche se se ne va in giro vestito come un principe!
Edie
: E tu credi che Terry sia come lui? Sì, Terry fa lo spaccone... però ha lo
sguardo
buono.
Pop Doyle
: "Ha lo
sguardo
buono"... Ah-ah! Poveri noi, sei proprio incurabile! Credi che Terry sia come una di quelle bestiacce che porti in casa ogni tanto come quella cucciolata di-di... di gatti bastardi?! ...Che poi non riuscivi più a dare via! Tanto che il più brutto ci è rimasto sulla groppa! Guardalo lì che pascià!
Dal film:
Fronte del porto
Scheda film e trama
Frasi del film
Il frastuono del casinò si diffondeva tutt'intorno, eppure sembrava che la frenesia del gioco non riuscisse a scalfire il loro mondo.
Lei interruppe il contatto tra i loro occhi per volgere lo
sguardo
verso il tavolino. Sollevò il bicchiere: ormai non conteneva che alcuni cubetti di ghiaccio e una ciliegina, ma non le importava. Anche lui sollevò il suo, in cui restava un'ultima sorsata di birra schiumosa.
"Alla fine" disse lei.
Lui sorrise e annuì. La amava, e lei lo sapeva.
Michael Connelly
Cit. da
Vuoto di luna ‐ Incipit
Frasi di Michael Connelly
Si cominciava a scorgere, in distanza, il luccichio tremolante della canicola. Risalii il sentiero fino alla Ford. Presi la copia del mio libro, del mio primo libro, la aprii e scrissi a matita sul ri
sguardo
: "A Camilla, con amore, Arturo". Percorsi un centinaio di metri verso sud-est e, con tutta la forza che possedevo, gettai il libro nella direzione che lei aveva preso. Poi montai in macchina, avviai il motore e partii per Los Angeles.
John Fante
Cit. da
Chiedi alla polvere
Frasi di John Fante
La morte non esiste, figlia. La gente muore solo quando viene dimenticata. - mi spiegò mia madre poco prima di andarsene. - Se saprai ricordarmi, sarò sempre con te. - Mi ricorderò di te - le promisi.
[...]
Poi mi prese una mano e con gli occhi mi disse quanto mi amava, finché il suo
sguardo
non divenne nebbia e la vita uscì da lei senza amore.
Sospettavo che nulla esistesse davvero, che la realtà fosse una materia gelatinosa che i miei sensi capivano a metà. Non c'erano prove che tutti la percepissero alla stessa maniera. Forse Zulema, Riad Halabì e gli altri avevano un'impressione diversa delle cose, forse non vedevano gli stessi colori, né udivano gli stessi suoni. Se così fosse stato, ognuno viveva in assoluta solitudine.
Isabel Allende
Cit. da
Eva Luna
Frasi di Isabel Allende
Barrabás arrivò in famiglia per via mare, annotò la piccola Clara con la sua delicata calligrafia. Già allora aveva l'abitudine di scrivere le cose importanti e più tardi, quando rimase muta, scriveva anche le banalità, senza sospettare che, cinquant'anni dopo, i suoi quaderni mi sarebbero serviti per riscattare la memoria del passato, e per sopravvivere al mio stesso terrore. Il giorno in cui arrivò Barrabás era Giovedì Santo. Stava in una gabbia lercia, coperto dei suoi stessi escrementi e della sua stessa orina, con uno
sguardo
smarrito di prigioniero miserabile e indifeso, ma già si intuiva - dal portamento regale della sua testa e dalla dimensione del suo scheletro - il gigante leggendario che sarebbe diventato. Era quello un giorno noioso e autunnale, che in nulla faceva presagire gli eventi che la bimba scrisse perché fossero ricordati e che accaddero durante la messa delle dodici, nella parrocchia di San Sebastián, alla quale assistette con tutta la famiglia.
Isabel Allende
Cit. da
La casa degli spiriti
‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
In paradiso non esiste il rancore. Per questo, i cuori buoni ed umili, che sopportano le ingiurie e le calunnie con gioia o indifferenza, cominciano a godere del loro paradiso in questo mondo; coloro, invece, che serbano rancore sono infelici: hanno l'espressione preoccupata ed uno
sguardo
che sembra divorare ogni cosa attorno a sé.
Giovanni Maria Vianney
Frasi di Giovanni Maria Vianney
La comunicazione oggi è molto veloce, lo
sguardo
non si ferma. C'è bisogno di qualcuno che arresta lo
sguardo
su qualcosa e ti dica "guarda questo".
Elliott Erwitt
Frasi di Elliott Erwitt
Uno
sguardo
dai tuoi occhi nei miei,
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un bacio dalla tua bocca alla mia;
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chi come me ne sa qualcosa
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può ancora in altro trovare gioia?
|
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Lontana da te, separata dai miei,
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i miei pensieri girano in tondo,
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e sempre tornano a quell'ora,
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quell'unica ora; e piango.
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Poi d'improvviso si secca la lacrima;
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il suo amore, penso, raggiunge questa quiete,
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e tu non dovresti spaziare lontano?
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|
Senti come sussurra questo soffio d'amore,
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l'unica mia gioia è il tuo volere.
Johann Wolfgang Goethe
Titolo della poesia:
Scrive l'amante
Frasi di Johann Wolfgang Goethe
La sirena della nave squarciò come un lamento il crepuscolo che avvolgeva la città. Il capitano Joáo Magalháes s'appoggiò alla murata e rimase a guardare il caseggiato d'antica costruzione, i campanili delle chiese, i tetti neri, le vie lastricate d'enormi pietre. Il suo
sguardo
abbracciava una gran varietà di tetti, ma della via non scorgeva che un tratto breve, dove non passava nessuno. Senza saperne il perché, quelle pietre, con cui mani di schiavi avevan lastricato la via, gli parvero d'una commovente bellezza. E tali gli parvero anche i tetti neri e le campane delle chiese che cominciavano a sonare chiamando all'ufficio del vespro la città credente. Di nuovo la sirena fischiò, lacerando il crepuscolo che ricopriva la città di Bahia. Joáo tese le braccia in un gesto d'addio, simile a quello di chi prende commiato dalla donna che ama.
Jorge Amado
Cit. da
Terre del finimondo ‐ Incipit
Frasi di Jorge Amado
I bambini che pensano negli occhi
|
hanno l' inverno, il lungo inverno. Soli
|
s' appoggiano ai ginocchi per vedere
|
dentro lo
sguardo
illuminarsi il sole.
|
Di là da sé, nel cielo, le bambine
|
ai fili luminosi della pioggia
|
si toccano i capelli, vanno sole
|
ridendo con le labbra screpolate.
|
Son passate nei secoli parole
|
d' amore e di pietà, ma le bambine
|
stringendo lo scialletto vanno sole
|
sole nel cielo e nella pioggia. Il tetto
|
gocciola sugli uccelli della gronda.
Alfonso Gatto
Titolo della poesia:
Inverno a Roma
Frasi di Alfonso Gatto
Maria ti guarda con gli occhi un poco
|
come Venere loschi.
|
Cielo par che s'infoschi
|
quello
sguardo
, il suo accento è quasi roco.
|
|
Non è bella, né in donna ha quei gentili
|
atti, cari agli umani;
|
belle ha solo le mani,
|
mani da baci, mani signorili.
|
|
Dove veste, sue vesti son richiami
|
per il maschio, un'asprezza
|
strana di tinte. È mezza
|
bambina e mezza bestia. Eppure l'ami.
|
|
Sai ch'è ladra e bugiarda, una nemica
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dei tuoi intimi pregi;
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ma quanto più la spregi
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più la vorresti alle tue voglie amica.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Fanciulle
Frasi di Umberto Saba
C'era una volta un commerciante che appese un cartello sulla porta del suo negozio con scritto: "
Cuccioli di cane in vendita
". Questo messaggio attraeva i bambini che ogni giorno vi passavano davanti, all'uscita dalla vicina scuola.
Ben presto un ragazzino entrò dal negoziante e chiese:
- "
A quanto sono venduti i cuccioli?
"
Il proprietario rispose:
- "
Tra 30 e 50 €
"
Il ragazzino mise le mano in tasca e tirò fuori qualche moneta:
- "
Io ho solo 3,67 €. Posso vederli lo stesso?
"
Il proprietario sorrise e fischiò. Dalla cuccia posta nell'angolo apparve la sua cagna di nome Lady, seguita dai suoi cinque piccoli cuccioli. Uno dei cinque cuccioli cagnolini zoppicando, rimase indietro rispetto agli altri. Immediatamente il ragazzino fu colpito da questo cagnolino che zoppicava vistosamente. Il giovane chiese all'uomo:
- "
Cosa ha quel cagnolino?
"
L'uomo spiegò che quando nacque il cucciolo, il veterinario riscontrò che aveva un'articolazione rotta e che quindi avrebbe zoppicato per il resto della sua vita. Il ragazzino, molto eccitato, replicò:
- "
E' lui il cagnolino che voglio comprare!
"
L'uomo rispose:
- "
Ma... Non puoi volerlo comprare veramente. Pensaci... Lui non potrà mai correre o saltellare. Però, se proprio lo vuoi te lo regalerò
"
Il ragazzino ribatté:
- "
Io non voglio che lei me lo regali perché lui ha lo stesso valore degli altri cagnolini. Io voglio pagare per questo cucciolo lo stesso prezzo degli altri. Oggi le lascio 3,67 € poi le darò 50 centesimi ogni mese fino a quando non l'avrò pagato completamente
"
L'uomo rimase a bocca aperta.
Il ragazzo si chinò e tirò su una delle gambe dei pantaloni, scoprendo un arto steccato con una bacchetta di metallo piuttosto spesso ed evidente. Alzò lo
sguardo
verso l'uomo e disse:
- "
Sa, nemmeno io posso correre tanto bene e questo cagnolino ha proprio bisogno di qualcuno che lo capisca
"
L'uomo si morse il labbro inferiore. I suoi occhi si riempirono di lacrime. Sorrise, e infine disse:
- "
Figlio mio, spero e prego che ognuno di questi piccoli cuccioli possa trovare un proprietario come te!
"
Da:
Il prezzo dei cuccioli cagnolini
Quando mia zia giocava insieme a me con i cavallini, avevamo entrambi una preferenza spiccata per un cavallo color Isabella macchiato di ocra e con una criniera gialla chiara. Seguivamo un severo regolamento che ci dava a turno il diritto di farlo correre, una volta con il suo fantino e una volta con il mio. Ancora oggi la mia passione per i cavalli di quel pelame non è scemata e provo sempre lo stesso piacere a vederne uno che ritorna tutti gli anni nelle vie di Monaco. Compare quando si cominci a innaffiare le strade. Sveglia il sole che vi è in me... E' immortale. Lo conosco da quindici anni e non diventa mai vecchio. E' una delle prime impressioni, la più intensa da quando mi sono fermato a Monaco. Me ne stavo a seguirlo con lo
sguardo
e una promessa inconscia ma piena di sole vibrava nel mio cuore. Trasformava il cavallino di piombo della mia infanzia in una creatura viva, collegando così Monaco con i miei primi anni di vita.
Vasilij Kandinskij
Frasi di Vasilij Kandinskij
Fu nel 1927, nel seminterrato di una squallida casa di Brooklyn; là per la prima volta ho sentito pronunciare il nome di Rimbaud. Avevo allora trentasei anni ed ero negli abissi della mia personale e prolungata Stagione all'Inferno. Un adescante libro su Rimbaud si trascinava per casa, ma io non l'avevo mai degnato di uno
sguardo
. Per il motivo che odiavo la donna a cui esso apparteneva, la quale viveva allora con noi. Nell'aspetto, nel temperamento e nel contegno, come più tardi scopersi, era difficile immaginare qualcuno che somigliasse più davvicino a Rimbaud.
Henry Miller
Cit. da
Il tempo degli assassini ‐ Incipit
Frasi di Henry Miller
Rimasto solo, mosse qualche passo verso la sommità del cimitero e vide Parigi tortuosamente adagiata lungo le due rive della Senna, dove cominciava a brillare qualche luce,
[...]
Gettò su quell'arnia ronzante uno
sguardo
che pareva volesse succhiarne il miele in anticipo, e pronunciò queste solenni parole:"A noi due, ora!". E, come primo atto della sfida che egli lanciava alla società, Ratignac si recò a pranzo dalla signora di Nucingen.
[Explicit]
Honoré de Balzac
Cit. da
Papà Goriot
Frasi di Honoré de Balzac
Una donna bella può tranquillamente esser se stessa, il mondo ne tollera sempre una sciocchezza o una goffaggine; mentre invece un solo
sguardo
spegne anche la più meravigliosa delle espressioni sulle labbra di una donna brutta, le intimidisce gli occhi, aumenta la malagrazia dei suoi gesti, imbarazza il suo compagno.
Honoré de Balzac
Cit. da
La ricerca dell'assoluto
Frasi di Honoré de Balzac
La materialità più squisita si ritrova in tutte le abitudini fiamminghe. Il comfort inglese presenta tinte secche, toni duri; mentre in Fiandra i vecchi interni delle case rallegrano lo
sguardo
con morbidi colori e con una schietta bonomia; suggeriscono un lavoro senza fatica, e il piacere della pipa rivela una felice applicazione del far niente napoletano.
Honoré de Balzac
Cit. da
La ricerca dell'assoluto
Frasi di Honoré de Balzac
Le vere passioni hanno un loro istinto molto preciso. Mettete un piatto di frutta davanti a un goloso; non si sbaglierà, sceglierà, anche ad occhi chiusi, il frutto migliore. Così è anche per le ragazze che abbiano avuto una buona educazione: date loro la possibilità di scegliersi il marito che fa per loro, e raramente sbaglieranno. La natura è infallibile. E il modo con cui si manifesta la natura in questi casi è: innamorarsi al primo
sguardo
. In amore, il primo
sguardo
è semplicemente e precisamente una seconda vista.
Honoré de Balzac
Cit. da
La cugina Betta
Frasi di Honoré de Balzac
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