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Aforismi Sguardo - parte 4
Frasi trovate
:
680
Le vere passioni hanno un loro istinto molto preciso. Mettete un piatto di frutta davanti a un goloso; non si sbaglierà, sceglierà, anche ad occhi chiusi, il frutto migliore. Così è anche per le ragazze che abbiano avuto una buona educazione: date loro la possibilità di scegliersi il marito che fa per loro, e raramente sbaglieranno. La natura è infallibile. E il modo con cui si manifesta la natura in questi casi è: innamorarsi al primo
sguardo
. In amore, il primo
sguardo
è semplicemente e precisamente una seconda vista.
Honoré de Balzac
Cit. da
La cugina Betta
Frasi di Honoré de Balzac
Lo
sguardo
d'un uomo abituato a trarre dai suoi capitali un interesse straordinario, contrae fatalmente, come quello del voluttuoso, del giocatore, o del cortigiano, certe abitudini indefinibili, certi moti furtivi, avidi, che possono sfuggire a quelli che provano le identiche inclinazioni; e questo segreto linguaggio forma in certo qual modo la framassoneria delle passioni.
Honoré de Balzac
Cit. da
Eugenia Grandet
Frasi di Honoré de Balzac
In alcune provincie si trovano case la cui vista ispira una malinconia simile a quella dei chiostri più tetri, delle lande più desolate, delle rovine più tristi: in queste case vi sono forse qualche volta e il silenzio del chiostro, e l'aridità delle lande, e le rovine. Vita e movimento vi sono così tranquilli che un forestiero le riterrebbe inabitate, se d'un tratto non incontrasse lo
sguardo
smorto e freddo di una persona immobile, la cui figura, mezzo monastica, sporge dal parapetto della finestra al rumore di un passo insolito. Tale melanconia esiste anche in una casa di Saumur, in cima alla via montagnosa che mena al castello nella parte alta della città.
Honoré de Balzac
Cit. da
Eugenia Grandet
‐ Incipit
Frasi di Honoré de Balzac
Sono cresciuto con il mito di mio padre Cesare. Il giorno dell'esordio in prima squadra mi disse: "Bravo figlio mio, oggi hai fatto un primo passo... Ti auguro di vincere più di me, e di alzare proprio come me, almeno una volta nella vita, una Coppa dei Campioni da capitano, perché è una sensazione stupenda". Da quel giorno, cercai di migliorarmi sempre il più possibile per poter diventare un giorno il capitano del mio Milan. Quando alzai la Champions League con la fascia al braccio a Manchester, pensai immediatamente a lui. Finita la partita, presi il cellulare e vidi che c'erano moltissime chiamate, tra cui quelle di mia moglie, e svariati messaggi di complimenti. Tra tutti quei messaggi, il primo era quello di mio padre. Aprii la casella, e con mio stupore lessi che c'era scritto: "Paolo sono orgoglioso di te. Papà". Non mi aveva mai fatto un complimento... Era fatto così lui. Pensai, se Papà ha perso due minuti della sua vita per scrivermi questo, vuol dire che ho fatto veramente qualche cosa di importante. Tutta la squadra stava festeggiando, ma in quel momento, mi passò davanti tutta la carriera. Lasciai i miei compagni, e rimasi seduto per pochi minuti a rileggere e rileggere quel messaggio. Avevo raggiunto il sogno di mio Padre, quello di alzare la Champions da capitano proprio come lui. È stato sempre il mio esempio. Un padre silenzioso, che si faceva capire solo con uno
sguardo
. È stato il mio mito, e continuerà ad esserlo per sempre. Se sono diventato quello che sono oggi, il merito è tutto suo.
Paolo Maldini
Frasi di Paolo Maldini
Lo
sguardo
si fa tanto più libero quanto meno cerchiamo nella natura il rango e il valore. L'ultima risposta ad ogni domanda è: «Questo sei Tu».
[da Lo scarabeo spagnolo]
Ernst Jünger
Cit. da
Il contemplatore solitario
Frasi di Ernst Jünger
Ricordo che in un angolo del bosco nei pressi di Santos rimasi in questo modo affascinato da una morphos regale. Quando le ali si richiudevano avevano riflessi d'oro come di broccato, dispiegate, sembravano uno specchio argentato dal fondo azzurro. Il suo nome viene dal colore del cielo coelestes. L'aria era serena, ed il sole ardeva splendente; l'incantesimo diventava sempre più forte, come lo
sguardo
di un occhio che, ad ogni batter di ciglio, ipnotizza sempre più intensamente. Con il piacere cresce anche un senso di paura, il presagio di un pericolo che incombe. La bellezza vuole rapirci ciò che ci appartiene; se diventa troppo forte, finirà col sottrarci anche il tempo, come al monaco di Heisterbach.
[da Antaeus]
Ernst Jünger
Cit. da
Cacce sottili
Frasi di Ernst Jünger
Mentre da Esiodo ad Omero, poesia e fede sono ancora strettamente concatenate, nell'era tarda il modo del poeta di vedere gli Dei ed i loro miracoli si discosta dal modo di vedere dei fedeli. Tuttavia il poeta non sarà mai completamente vittima della scepsi come il pensatore, perché egli è l'erede di un mondo animato, di un Eros cosmogonico che con il suo raffreddamento fece irrigidire anche la poesia.
Quindi il poeta è dalla parte dei fedeli ‐ ma non dei sacerdoti con le loro esigenze.
[...]
Lo
sguardo
del poeta vuole pervadere la cosa trasformata: fino alla sorgente delle trasformazioni.
Ovidio aggiunge la seduzione del veggente davanti al passaggio di scene colorate, di volta in volta solenni, spaventose oppure idilliache ‐ davanti alla sfilata di un corteo che esce dalla porta dell'essere di fronte alla quale devono cadere le maschere, fino alla stessa porta dove esse si fondono.
Ernst Jünger
Cit. da
Filemone e Bauci. La morte nel mondo mitologico e in quello tecnico
Frasi di Ernst Jünger
Se volgiamo indietro lo
sguardo
, esso cade su sepolcri e ruderi, sopra un campo di rovine. Noi stessi intanto siamo succubi di un'immagine temporale riflessa: mentre crediamo di avanzare e progredire, ci dirigiamo invece alla volta di questo passato. Presto gli apparterremo: il tempo ci oltrepassa.
[da I maestri]
Ernst Jünger
Cit. da
Eumeswil
Frasi di Ernst Jünger
Una parziale cecità associata all'acutezza dell'intelligenza caratterizza l'homo faber, non importa se fissa lo
sguardo
sugli astri, sull'uomo o sull'atomo. Qui risiede il fondamento della sua potenza ‐ anche però della sua sofferenza, forse del suo tramonto.
[da Cane e gatto]
Ernst Jünger
Cit. da
Avvicinamenti
Frasi di Ernst Jünger
[Lo
sguardo
di Jünger è attirato da una coppia di galline di Sumatra esposta nella fagianeria del Jardin d'Acclimatation di Parigi]
Perché questo senso di gioioso stupore è così particolarmente vivo quando una forma nota e familiare, come può essere quella del gallo nostrano, si presenta sotto aspetti inattesi, in fogge che fanno pensare a quelle di isole al di là dei mari navigati sin dai tempi più antichi? È così forte per me questa impressione da muovermi talvolta al pianto. Allora comprendiamo quanto sia densa la sostanza di cui sono fatte le immagini familiari. Una sostanza pregna fino all'ultima cellula, e la sua superba fioritura produce l'abbondanza dal suo seno. È l'uno, l'immagine primordiale che ci diventa visibile in questo gioco magico. L'aspetto provoca pure un senso di vertigine, noi cadiamo sulla sostanza dell'aura iridata degli accidenti, come lo zampillo di una fontana. La gerarchia degli arcobaleni: pensare che anche il mondo è stato formato come un tutto, secondo un'immagine primordiale che varia in miriadi di sistemi solari.
[da Nota di diario del 16 settembre 1942, Parigi]
Ernst Jünger
Cit. da
Irradiazioni. Diario 1941-1945
Frasi di Ernst Jünger
In cima alla torre, da cui abbracciavo con lo
sguardo
, in lontananza, i binari della ferrovia, le strade percorse dal traffico dei veicoli, le piste degli aerei con l'andirivieni dei velivoli che decollavano e atterravano, coglievo l'unità tra quei tempi lontani e il nostro tempo. Sentivo che proprio questa unità non deve sfuggirmi, e ho giurato a me stesso di non dimenticare mai il mio debito verso gli avi.
[...]
Oggi mi ha assalito il presentimento che queste cattedrali siano opere, opere della vita, estranee alle morte misure del mondo dei musei. Aveva un suo peso anche il pensiero che questa chiesa è posta sotto la mia protezione; me la sono stretta al cuore come se all'improvviso fosse diventata minuscola.
Ernst Jünger
Cit. da
Giardini e strade. In marcia verso Parigi
Frasi di Ernst Jünger
Quaggiù ci è concesso raramente di vedere il fine fondersi con il suo significato. Eppure il nostro sforzo supremo tende a quello
sguardo
stereoscopico che coglie le cose nella loro corporeità più segreta e più immobile.
[da Lettera dalla Sicilia all'uomo nella luna]
Ernst Jünger
Cit. da
Foglie e pietre
Frasi di Ernst Jünger
[Sull'opera grafica di Alfred Kubin]
Ciò che vediamo qui riflessa è la fine della vecchia Austria, di cui si avverte la traccia dolorosa, ad esempio nella lirica di Trakl. Ma questa fine non è descritta là dove appare sullo scenario della storia universale, là dove è sancita sui campi di battaglia.
[...]
È molto più sconvolgente il fatto che la rovina, l'aggressione implacabile del tempo vengano colte in luoghi minimi e nascosti: là dove si ode il ticchettio dell'oriolo della morte, dove la muffa lentamente si allarga e le tarme rodono i tessuti. La morte penetra nelle stanze borghesi; saggia con le dita il ciarpame delle frange e delle stoffe, stacca dalla parete una fotografia ingiallita per osservarla, si diverte a girare la chiavetta di un carillon di epoca Biedermeier, getta lo
sguardo
nei salotti impolverati col fare di un cameriere che nel bel mezzo di un'orgia sfrenata prepari con indifferenza il conto.
[da I demoni della polvere]
Ernst Jünger
Cit. da
Foglie e pietre
Frasi di Ernst Jünger
Rio. Fin dall'alba avevo vagabondato in questa residenza del dio solare, il cui portale di roccia accoglie il forestiero apparendogli come le nuove colonne d'Ercole, varcate le quali egli dimentica il Vecchio Mondo.
[...]
Solo nel tardo pomeriggio mi destai come da un sogno nel quale avevo dimenticato di mangiare e di bere, e sentivo che lo spirito cominciava ad affaticarsi sotto la profusione delle immagini. Eppure non riuscivo a separarmene, e mi comportavo da spilorcio col mio tempo. Senza concedermi sosta svoltai in strade e piazze sempre nuove.
Ma presto mi parve che i miei passi divenissero più leggeri e che la città mutasse aspetto, stranamente. Nello stesso tempo, mutò il mio modo di vedere: mentre fino a quel momento avevo dissipato gli sguardi nella visione del nuovo e dell'ignoto, ora le immagini penetrarono in me senza sforzo. Ora poi mi erano note; mi sembrarono ricordi, composizioni di me stesso. Strumentai il mio umore a piacere, come uno che vada a passeggio con la sua bacchetta direttoriale e, gesticolando con essa in questa o in quella direzione, faccia musica col mondo.
[...]
La sera, in un caffè presso Copacabana, meditavo su queste relazioni. Pensai che esiste un'eco non soltanto per l'orecchio, ma anche per l'occhio: anche le immagini che osserviamo richiamano una rima, e come per ogni eco esistono relazioni sonore particolarmente favorevoli, così qui è la bellezza che risuona con maggior forza.
Ma in formula più semplice e precisa, le cose si presentano in questo modo: con lo
sguardo
profondo e gioioso che rivolgiamo alle immagini, noi offriamo un sacrificio, e ogni volta siamo esauditi secondo il valore della nostra offerta.
[da L'eco delle immagini]
Ernst Jünger
Cit. da
Il cuore avventuroso. Figurazioni e capricci
Frasi di Ernst Jünger
Come l'occhio in un mare molto limpido vede riposare nel fondo l'anfora e la colonna, così il libero
sguardo
può inoltrarsi fino a quelle misure che sono nascoste nel fondo dei tempi, sommerse dal flusso e dal riflusso. Qui si decide la sorte di una domanda alla quale anche storiografi di rango diedero una risposta negativa: se cioè la storia rientri nel rango delle scienze esatte. Alla domanda si può rispondere di sì, purché si riconosca che sotto il fluttuante specchio della storia persistono i segni supremi, immutabili nei loro rapporti come gli assi e gli angoli del cristallo.
[da Historia in nuce: La ruota della fortuna]
Ernst Jünger
Cit. da
Il cuore avventuroso. Figurazioni e capricci
Frasi di Ernst Jünger
Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù? Essa è l'oriente, e Giulietta è il sole. Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più luminosa di lei: Non servirla, se essa ti invidia; la sua veste virginale e d'un colore verde scialbo che piace solo agli stupidi. Gettala via! Ma è la mia dama, oh, è il mio amore! Se solo sapesse di esserlo! Parla eppure non dice nulla. Come accade? È il suo
sguardo
a parlare per lei, e a lui io risponderò. No, sono troppo audace, non è a me che parla. Due elle più belle stelle del cielo devono essere state attirate altrove e hanno pregato gli occhi di lei di scintillare nelle loro orbite durante la loro assenza. E se davvero gli occhi di lei, gli occhi del suo volto, fossero stelle? Tanto splendore farebbe scomparire le altre stelle come la luce del giorno fa scomparire la luce di una lampada: in cielo i suoi occhi brillerebbero tanto che gli uccelli si metterebbero a cantare credendo che non fosse più notte.
[Romeo: atto II, scena II]
William Shakespeare
Cit. da
Romeo e Giulietta
Frasi di William Shakespeare
Lo
sguardo
di colei che è passata alla gloria, era, mentre era in terra, rivolto verso il Cielo stellato: le sue comete scoperte, e la sua parte nell'opera immortale del fratello, William Herschel, racconterà di questo per sempre.
[Epitaffio]
Caroline Herschel
Frasi di Caroline Herschel
Una storia ridotta all'osso della vita postindustriale
Quando vennero presentati, lui fece una battuta, sperando di piacere. Lei rise a crepapelle, sperando di piacere. Poi se ne tornarono a casa in macchina, ognuno per conto suo, lo
sguardo
fisso davanti a sé, la stessa identica smorfia sul viso. A quello che li aveva presentati nessuno dei due piaceva troppo, anche se faceva finta di sì, visto che ci teneva tanto a mantenere sempre buoni rapporti con tutti. Sai, non si sa mai, in fondo, o invece sì, o invece sì.
David Foster Wallace
Cit. da
Brevi interviste con uomini schifosi ‐ Incipit
Frasi di David Foster Wallace
E Unibus Pluram: Gli scrittori americani e la televisione
Gli scrittori tendono a essere una razza di guardoni. Tendono ad appostarsi e a spiare. Sono osservatori nati. Sono spettatori. Sono quelli sulla metropolitana il cui
sguardo
indifferente ha qualcosa dentro che in un certo senso mette i brividi. Qualcosa di rapace. Questo è perché gli scrittori si nutrono delle situazioni della vita. Gli scrittori guardano gli altri esseri umani un po' come gli automobilisti che rallentano e restano a bocca aperta se vedono un incidente stradale: ci tengono molto a una concezione di se stessi come testimoni.
Ma allo stesso tempo gli scrittori tendono ad avere un'ossessiva consapevolezza di sé. Dal momento che dedicano molto del loro tempo produttivo a studiare attentamente le impressioni che ricavano dalle persone, gli scrittori passano anche un sacco di tempo, meno produttivo, a chiedersi nervosamente che impressione fanno loro agli altri.
David Foster Wallace
Cit. da
Tennis, tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più)
Frasi di David Foster Wallace
Iniziò la nostra amicizia con un dono. Me ne diede un'altro più bello: lo
sguardo
sul mondo attraverso gli occhi di Dio.
Karen Blixen
Dal film:
La mia Africa
Scheda film e trama
Frasi del film
Posso renderti felice, ‐ disse lui... ‐ E a casa vicino al fuoco, ogni volta che alzerai lo
sguardo
io sarò lì; e ogni qualvolta che alzerò lo
sguardo
, tu sarai lì.
Thomas Hardy
Frasi di Thomas Hardy
"Tu sei il diavolo" disse allora Guglielmo.
Jorge parve non capire. Se fosse stato veggente direi che avrebbe fissato il suo interlocutore con
sguardo
attonito. Io?" disse.
"Sì, ti hanno mentito. Il diavolo non è il principe della materia, il diavolo è l'arroganza dello spirito, la fede senza sorriso, la verità che non viene mai presa dal dubbio. Il diavolo è cupo perché sa dove va, e andando va sempre da dove è venuto. Tu sei il diavolo e come il diavolo vivi nelle tenebre." (Settimo giorno, Notte I)
Umberto Eco
Cit. da
Il nome della rosa
Frasi di Umberto Eco
Negli anni della mia prima giovinezza ho sostato spesso, solo, sulle alte montagne, e il mio occhio indugiava a lungo nella lontananza, nella vaporosa foschia trasfigurante delle ultime delicate alture, dietro alle quali il mondo affondava in un'infinita azzurra bellezza. Tutto l'amore della mia fresca anima bramosa confluiva in una grande nostalgia e si mutava in lacrime, mentre l'occhio beveva con
sguardo
ammaliato la soavità del lontano azzurro. La vicinanza delle cose patrie mi pareva fredda, dura e chiara, senza alito e mistero; al di là, invece, tutto era accordato su toni soavi, traboccante di melodia, di enigma e di seduzione.
Hermann Hesse
Cit. da
L'azzurra lontananza ‐ Incipit
Frasi di Hermann Hesse
Se dall'esterno percorro con lo
sguardo
la mia vita, essa non appare particolarmente felice. Meno che mai mi è possibile, tuttavia, giudicarla infelice, malgrado ogni errore. Ma infine, è davvero stolto preoccuparsi di felicità e infelicità, giacché a me sembra che farei maggiore difficoltà a privarmi dei giorni più infelici anziché di tutti quelli sereni, Se in una vita umana importa accettare consapevolmente l'ineluttabile, gustare appieno il bene e il male e conquistare oltre al destino esteriore anche uno interiore più autentico e non casuale, la mia vita non è stata né povera né cattiva.
Hermann Hesse
Cit. da
Gertrud ‐ Incipit
Frasi di Hermann Hesse
Il villaggio silenzioso
Il mio
sguardo
stupisce, si deve abbassare, | ogni porta chiude il mio cuore | per poter pensare in segreto al prodigio... | tanto sei bella amore!
Stoccarda è una bella città | Stoccarda è in fondo alla valle | dove le ragazze sono belle ma anche crudeli...
[da Pellegrinaggio d'autunno]
Hermann Hesse
Frasi di Hermann Hesse
C'è gente che non è giovane mai, c'è gente che è giovane sempre e altri che ringiovaniscono con il tempo. Vedo molte persone che invecchiano male e altri che sono capaci di avere sempre uno
sguardo
nuovo.
Myrta Merlino
Frasi di Myrta Merlino
Volevo solo cercare di vivere
ciò che spontaneamente veniva da me.
Perché fu tanto difficile?
Per raccontare la mia storia devo incominciare dal lontano inizio. Dovrei, se mi fosse possibile, risalire ancora più indietro, fino ai primissimi anni della mia infanzia, e di là oltre ancora nelle lontananze della mia origine.
I poeti, quando scrivono romanzi, si comportano come se fossero Dio e potessero abbracciare con lo
sguardo
la storia di un qualche uomo, come se Dio la narrasse a sé stesso, senza veli, e del tutto veritiera. Io non posso, come non possono gli scrittori. La mia storia però ha per me più importanza di quanta non ne abbia per qualche scrittore la sua; infatti è la mia, la storia di un uomo, non inventato e possibile, non ideale o in qualche modo non esistente, ma di un uomo vero, unico, di un uomo che vive.
Hermann Hesse
Cit. da
Demian ‐ Incipit
Frasi di Hermann Hesse
Quando guardo il cielo le nuvole disegnano il tuo ritratto e il sole si nasconde vergognandosi di non essere all'altezza dei tuoi occhi e mentre questo scenario si presenta al mio
sguardo
, incredulo capisco che per me tu sei aria..
Anonimo
Dicono che per toccare il cielo basta alzare un dito, ma a me basta il tuo
sguardo
per abbracciare l'universo.
Anonimo
O mia dolce e incantevole luna, fa che stasera possa rimanere incantata dal mio
sguardo
innamorato...
Anonimo
Provate a osservare l'atteggiamento degli intellettuali italiani quando vengono intervistati in TV: noterete subito come il loro
sguardo
è sempre permeato da una austera consapevolezza. Dio solo sa quali oscuri meccanismi calvinisti, fatti di complessi di colpa e di desideri di espiazione, li rendono così allergici alla comicità. Forse il motto latino «risus abundat in ore stultorum» è stato messo in giro proprio da un antenato di Moravia, di Sciascia o di Giorgio Bocca. Fortunatamente, di tanto in tanto, spunta un Einstein o un Bertrand Russell e il cielo della cultura torna a tingersi di azzurro.
Luciano De Crescenzo
Cit. da
Storia della filosofia greca. I presocratici
Frasi di Luciano De Crescenzo
Nessuno dei ragazzi si è mai voltato a guardare le modelle. Gli unici ad avere lo
sguardo
stravolto eravamo: io, i pompieri, i carabinieri e il funzionario di servizio.
Luciano De Crescenzo
Cit. da
Il caffè sospeso
Frasi di Luciano De Crescenzo
Albeggia. Sul cielo azzurro cinereo d'una dolcezza triste e profonda, curvato sull'immenso paesaggio silenzioso, passano sfiorando larghi meandri di un rosa pallidissimo, via via sfumanti nell'orizzonte ancora oscuro. Grandi vallate basse, ondeggianti, uniformi, s'inseguono sin dove arriva lo
sguardo
, chiazzate d'ombra, selvagge e deserte. Non un casolare, un albero, una greggia, una via.
Grazia Deledda
Cit. da
Racconti sardi - Macchiette ‐ Incipit
Frasi di Grazia Deledda
Ciò che io contemplo è l'ultimo paese, / È l'estrema dimora del mio
sguardo
: / Ché se la morte attendo ad ogni istante, / Ogni istante è la morte
[da "Viola di morte"]
Tommaso Landolfi
Frasi di Tommaso Landolfi
Le atrocità sollevano un'indignazione minore, quanto più le vittime sono dissimili dai normali lettori, quanto più sono "more", "sudice", dago. Questo fatto illumina le atrocità non meno che le reazioni degli spettatori. Forse lo schema sociale della percezione presso gli antisemiti è fatto in modo che essi non vedono gli ebrei come uomini. L'affermazione ricorrente che i selvaggi, i negri, i giapponesi, somigliano ad animali, o a scimmie, contiene già la chiave del pogrom. Della cui possibilità si decide nell'istante in cui l'occhio di un animale ferito a morte colpisce l'uomo. L'ostinazione con cui egli devia da sé quello
sguardo
‐ "non è che un animale" ‐ si ripete incessantemente nelle crudeltà commesse sugli uomini, in cui gli esecutori devono sempre di nuovo confermare a se stessi il "non è che un animale", a cui non riuscivano a credere neppure nel caso dell'animale. Nella società repressiva il concetto stesso dell'uomo è la parodia dell'uguaglianza di tutto ciò che è fatto ad immagine di Dio. Fa parte del meccanismo della "proiezione morbosa" che i detentori del potere avvertano come uomo solo la propria immagine, anziché riflettere l'umano proprio come il diverso. L'assassinio è quindi il tentativo di raddrizzare la follia di questa falsa percezione con una follia ancora maggiore: ciò che non è stato visto come uomo, eppure lo è, viene trasformato in cosa, perché non possa confutare, con un movimento, lo
sguardo
del pazzo.
Theodor W. Adorno
Frasi di Theodor W. Adorno
Auschwitz inizia ogni volta che qualcuno guarda a un mattatoio e pensa: sono soltanto animali.
[Attribuita]
Theodor W. Adorno
Frasi di Theodor W. Adorno
- Perché alle torri del superbo Irnando
|
Sempre drizzi lo
sguardo
, o mio Camillo?
|
- Sposa, io molto l'amava; e in questi giorni
|
Di nevose bufère, ognor la dolce
|
Nostra infanzia mi torna alla memoria,
|
Quando, arridenti il padre suo ed il mio,
|
O di soppiatto noi dalle castella
|
Usciti, incontravamci appo la riva
|
Congelata del Pellice, e lung'ora
|
Qua e là sdrucciolon ci vibravamo
|
Ridendo e punzecchiandoci e luttando,
|
E sul ghiaccio cadendo, e (bozzoluta
|
Indi spesso la fronte o insanguinata)
|
Tornando a casa lieti e tracotanti.
Silvio Pellico
Titolo della poesia:
Ildegarde
Frasi di Silvio Pellico
Perbacco, su questo pianeta nessuno difende la propria identità e rifiuta d'integrarsi come i musulmani. Nessuno. Perché Maometto la proibisce, l'integrazione. La punisce. Se non lo sa, dia uno
sguardo
al Corano. Si trascriva le sure che la proibiscono, che la puniscono. Intanto gliene riporto un paio. Questa, ad esempio: "Allah non permette ai suoi fedeli di fare amicizia con gli infedeli. L'amicizia produce affetto, attrazione spirituale. Inclina verso la morale e il modo di vivere degli infedeli, e le idee degli infedeli sono contrarie alla Sharia. Conducono alla perdita dell'indipendenza, dell'egemonia, mirano a sormontarci. E l'Islam sormonta. Non si fa sormontare". Oppure questa: "Non siate deboli con il nemico. Non invitatelo alla pace. Specialmente mentre avete il sopravvento. Uccidete gli infedeli ovunque si trovino. Assediateli, combatteteli con qualsiasi sorta di tranelli".
In parole diverse, secondo il Corano dovremmo essere noi ad integrarci. Noi ad accettare le loro leggi, le loro usanze, la loro dannata Sharia.
Oriana Fallaci
Cit. da
La forza della ragione
Frasi di Oriana Fallaci
Era morto l'uomo che amavo e m'ero messa a scrivere un romanzo che desse senso alla tragedia. Per scriverlo m'ero esiliata in una stanza al primo piano della mia casa in Toscana ed era stato come infilarsi in un tunnel di cui non si intravede la fine, uno spiraglio di luce. La stanza era in realtà un corridoio brevissimo, arredato con alcuni scaffali di libri, un tavolino, una sedia, e male illuminato da una mezza finestra che s'apriva su un campo di ulivi. Al bordo del campo e proprio sotto la mezza finestra, un pero su cui mi cadeva lo
sguardo
quando alzavo gli occhi in cerca di sole.
Oriana Fallaci
Cit. da
Intervista con il Potere ‐ Incipit
Frasi di Oriana Fallaci
Quando un'anima è pervenuta a un amore che pervade con la stessa intensità tutto l'universo, questo amore diventa il pulcino dalle ali d'oro che spezza il guscio del mondo. Da questo istante essa ama l'universo non dall'interno ma dall'esterno, dal luogo in cui risiede la Sapienza di Dio, che è il nostro fratello primogenito. Un simile amore non ama gli esseri e le cose in Dio ma dal punto più prossimo a Dio. Stando accanto a Dio, china il suo
sguardo
, confuso con lo
sguardo
di Dio, su tutti gli esseri e su tutte le cose.
Simone Weil
Cit. da
Attesa di Dio
Frasi di Simone Weil
9 Dicembre 1939
Salonicco, Grecia
Uno a uno i camion arrancarono per la ripida salita nella luce che precedeva lo spuntare dell'alba su Salonicco. Una volta in cima ognuno prese un po' più di velocità; i guidatori erano ansiosi di ritornare nel buio della strada di campagna che scendeva incassata attraverso i fitti boschi.
E tuttavia ciascuno dei cinque guidatori nei cinque camion dovette dominare la propria ansietà. Nessuno poteva staccare il piede dal freno o schiacciare l'acceleratore oltre un certo limite; dovevano tenere gli occhi socchiusi, aguzzando lo
sguardo
pronti a una fermata improvvisa o a una curva inaspettata nel buio.
Robert Ludlum
Cit. da
Il treno di Salonicco ‐ Incipit
Frasi di Robert Ludlum
Travaglio mi fa ridere. Non per ciò che dice: per lo
sguardo
, per i silenzi. È il Troisi del nord.
Gigi D'Alessio
Frasi di Gigi D'Alessio
Quando rialzò lo
sguardo
su Allie, gli si mozzò il respiro. Era bellissima, serena e immobile, del tutto incurante della pioggia.
Nicholas Sparks
Cit. da
Le pagine della nostra vita
Frasi di Nicholas Sparks
"Mi ami?" Le chiesi. Lei sorrise. "Sì" "Vuoi farmi felice?" Lei distolse lo
sguardo
. "Non so se sono ancora in gradi di farlo. " La guardai e dissi: "ma se potessi, lo faresti? ". "Sì" disse, con la voce debole, ma ancora piena di promesse " Lo farei." Sorrisi e lei mi manifestò il suo affetto stringendomi la mano, come per infondermi coraggio, per quello che stavo per fare. Fiducioso mi chinai su di lei e inspirai profondamente. Quando espirai, queste furono le parole che uscirono dalle mie labbra con il mio respiro: "Jamie, mi vuoi sposare?"
Nicholas Sparks
Cit. da
I passi dell'amore
Frasi di Nicholas Sparks
Soffiava un freddo vento dicembrino, e Theresa Osborne incrociò le braccia mentre lasciava correre lo
sguardo
sull'acqua. Quando era arrivata sulla spiaggia c'era gente che passeggiava lungo la riva, ma le nubi l'avevano fatta allontanare già da un pezzo. Adesso era sola. Theresa si guardò intorno. L'oceano, che rifletteva il colore del cielo, pareva ferro liquido, le onde si frangevano regolari sulla battigia. Pesanti nubi scendevano lentamente, e la nebbia incominciava a infittirsi nascondendo l'orizzonte. In un altro luogo, in un altro tempo, avrebbe avvertito la grandezza dello spettacolo che la circondava, ma ora, mentre se ne stava lì sulla sabbia, si rese conto di non provare nulla. In un certo senso, era come se non si trovasse nemmeno lì, come se fosse tutto un sogno.
Nicholas Sparks
Cit. da
Le parole che non ti ho detto ‐ Incipit
Frasi di Nicholas Sparks
Avevi ragione su tutto. Quando eravamo seduti in cucina, ho cercato di negare le cose che dicevi, anche se sapevo che erano vere. Come un uomo che durante un viaggio si guarda solo alle spalle, ignoravo ciò che mi stava davanti. Mi mancava la bellezza di un'alba, lo stupore e l'aspettativa che rendono meravigliosa la vita. Mi sbagliavo, era solo un prodotto della mia confusione e me ne sarei voluto rendere conto prima. Adesso, però, con lo
sguardo
fisso al futuro, vedo il tuo viso e sento la tua voce, sicuro che questa è la volta che devo seguire. Il mio desiderio più profondo è che tu mi dia un'altra possibilità. Come forse avrai immaginato, mi auguro che questa bottiglia compia la sua magia, come fece già una volta, e ci riporti insieme.
Nicholas Sparks
Cit. da
Le parole che non ti ho detto
Frasi di Nicholas Sparks
Nessuno si accorga | di questo
sguardo
che | che mi osserva che ti osserva.
Zero Assoluto
Cit. da
Settimana di ricordi
Frasi di Matteo Maffucci
Champagne per brindare a un incontro
con te che già eri di un altro
ricordi c'era stato un invito
stasera si va tutti a casa mia.
Così cominciava la festa
e già ti girava la testa
per me non contavano gli altri
seguivo con lo
sguardo
solo te.
Se vuoi ti accompagno se vuoi
la scusa più banale per rimanere soli io e te
e poi gettare via i perché amarti come sei
la prima volta l'ultima.
Champagne per un dolce segreto
per noi un amore proibito
ormai resta solo un bicchiere
ed un ricordo da gettare via.
Lo so mi guardate lo so
mi sembra una pazzia
brindare solo senza compagnia
ma io, io devo festeggiare
la fine di un amore
cameriere champagne.
Peppino Di Capri
Cit. da
Champagne
Frasi di Peppino Di Capri
Era la Vigilia di Natale, e la commessa non vedeva l'ora di andarsene! Pensava in continuazione alla festa che l'attendeva appena avrebbe finito il lavoro.
Sentiva già i mormorii di ammirazione, che l'avrebbero accompagnata mentre entrava vestita con l'abito da sera di velluto con il suo cavaliere che la scortava.
Mancavano solo cinque minuti alla chiusura quando arrivò l'ultima cliente!
- "
Non è possibile che venga proprio al mio banco!
" - pensò la commessa.
Finse di non sentire, quando quella si schiarì la voce, e disse piano:
- "
Signorina, signorina... Quanto costano, quelle calze?
".
- "
Credo che sul cartellino ci sia scritto: 3 Euro!
" - rispose scocciata.
- "
Non ne avete di meno care?
"
- "
2 Euro!
" - scattò, guardando l'orologio.
- "
Mi faccia vedere quelle meno care, per favore!
"
- "
Sono spiacente, signora. Stasera chiudiamo alle 18,30 perché, se non lo sa, oggi è la Vigilia di Natale!
"
Siccome la cliente non apriva bocca, la commessa si decise a rivolgere a lei lo
sguardo
. Era pallida, aveva l'aria affaticata, le occhiaie erano profonde. Probabilmente non aveva nemmeno trent'anni ma ne dimostrava molti di più per quell'aspetto sciupato.
- "
Ma... I miei figli non avranno neanche un regalo!
" - disse, triste. Poi aggiunse:
- "
Fino a stasera non avevo soldi!
".
- "
Mi dispiace tanto per lei, signora!
" - disse la commessa, allontanandosi da lei.
La commessa non arrivò fino al fondo del banco. La donna non aveva detto neppure una parola, ma alla commessa non riuscì di fare un passo in più. Si voltò e notò nei suoi occhi l'espressione più triste che avesse mai visto. Tornò sui suoi passi.
- "
D'accordo, signora, ma faccia presto!
"
Un sorriso illuminò il volto della donna, che si mise a correre tra calzini, nastri e vari oggetti regalo che il negozio offriva.
Alla commessa, quei pochi minuti, sembrarono lunghi come l'eternità.
Finalmente la donna, si decise e scelse di acquistare alcune paia di calze, dei nastri colorati e due libri di fiabe sul Natale.
La commessa gettò gli acquisti in un sacchetto e diede il resto alla signora.
Ormai nel negozio non c'era più nessuno. Andò di corsa negli spogliatoi, infilò in fretta il vestito e corse fuori dal negozio, incontro al suo cavaliere che l'attendeva in macchina, con il motore acceso, dall'altra parte della strada.
Fu al terzo semaforo rosso che notò la donna del negozio: camminava in fretta, tenendo stretto, con il suo esile corpo, il pacco dei doni per i suoi figli.
Il suo volto, che aveva perduto la patina di stanchezza, era ancora illuminato dal sorriso.
In quel breve istante, qualcosa avvenne dentro di lei. Non vide solo la donna: vide i suoi quattro bambini, che, il mattino dopo si sarebbero infilati felici le calze nuove, avrebbero messo i nastri nei capelli ed avrebbero letto le favole di Natale.
In fondo al cuore la commessa si sentì felice.
Ricorda: spesso basta poco per far felice chi sta accanto a noi e facendo qualcosa di bene per gli altri, stiamo meglio anche noi stessi.
Da:
L'ultimo acquisto della vigilia di Natale
L'uomo che dall'alto della sua fortuna volge uno
sguardo
compassionevole ad una classe inferiore di cittadini trattata duramente dall'orgoglio dei piú, ed il filosofo che, abbandonate le astruse ed aride speculazioni, crede di nobilitare la propria sapienza impiegandola a pro del misero avvilito ed ingegnandosi di trovar modi onde migliorarne la condizione, sono due vere bellezze nell'ordine delle cose morali.
Giovanni Berchet
Cit. da
Intorno alla Servitú, presso i popoli antichi e moderni del Grégoire ‐ Incipit
Frasi di Giovanni Berchet
A volte la luce nel suo
sguardo
si faceva affilata, come lo scintillio di una stella nel cielo di una notte d'inverno. Se per qualche ragione si chiudeva nel mutismo, poteva restare in silenzio per un tempo infinito, come una di quelle rocce sull'altro lato della luna. Il suo viso perdeva quasi ogni espressione, e si poteva pensare che anche il suo corpo avesse perso ogni calore.
Haruki Murakami
Cit. da
1Q84
Frasi di Haruki Murakami
‐ Dove sei adesso? ‐ chiese con voce calma.
Già, dove ero adesso?
Con il ricevitore in mano alzai lo
sguardo
e mi guardai intorno dietro i vetri della cabina. Dove ero adesso? Non sapevo dove fosse quel posto. Non ne avevo la più pallida idea. Dove diavolo mi trovavo? Quello che vedevo intorno a me era solo una folla di gente che mi passava accanto diretta chissà dove. Da quel luogo che non era da nessuna parte rimasi in linea con Midori.
[Explicit]
Haruki Murakami
Cit. da
Norwegian Wood
Frasi di Haruki Murakami
Senza respiro cerco te | senza respiro e sento che | non c'è un colpevole lo sai | né un innocente solo | e ancora per un attimo | tra noi lo stesso battito | quell'impressione che di nuovo sia | ancora una volta | Quando eravamo cielo e terra | e tu di me la mia metà | in ogni dubbio e in ogni verità, in ogni
sguardo
| quando avevamo la stessa pelle | la stessa luce nel corpo e nell'anima.
Nek
Cit. da
Cielo e terra
Frasi di Nek
Perché a volte sai | basta uno
sguardo
| dice di più di un discorso che fai | ti toccherei ma non mi azzardo | Poi cosa succede non lo so | sposto la bottiglia solo un po' | cambiano colore gli occhi tuoi | e scoppiamo a ridere tra di noi | tu sei finalmente come sei.
Nek
Cit. da
Basta uno
sguardo
Frasi di Nek
"..Poiché tu hai imparato tutto. Hai terminato un corso di istruzione, e ne incomincia un altro, per te. Adesso". Come aveva illuminato tutta quanta la sua vita, il lume dell'intelletto lo soccorse in quel momento, e lui capì. Avevano ragione quegli uccelli. Lui poteva volare, sì, più in alto. Ed era l'ora, sì di andare a casa. Abbracciò con un ultimo
sguardo
il suo cielo, i magnifici campi del cielo, dove aveva imparato molte cose.
"Sono pronto" disse alfine.
E il gabbiano Jonathan Livingston fece prua verso l'alto, scortato da quei due splendidi uccelli, e scomparvero insieme nella notte.
Richard Bach
Cit. da
Il gabbiano Jonathan Livingston
Frasi di Richard Bach
Voglio dirti cos'è l'odore di un neonato in una casa: è qualcosa di buono che si attacca alle pareti, si attacca dentro. Mi avvicinavo alla sua culla, e restavo lì, accanto a quella testa sudata. Si svegliava e già rideva, si succhiava un piede. Mi guardava fissa con lo
sguardo
sfondato dei neonati. Mi guardava come te. Era come una stufa, era benefica. Era nuova e crocchiante, era un regalo. Era la vita. E io non avevo il coraggio di stringerla.
Timoteo
Dal film:
Non ti muovere
Scheda film e trama
Frasi del film
Se devi amarmi, per null'altro sia
|
se non che per amore.
|
Mai non dire:
|
t'amo per il sorriso,
|
per lo
sguardo
,
|
la gentilezza del parlare,
|
il modo di pensare così conforme al mio,
|
che mi rese sereno un giorno.
|
Queste son tutte cose
|
che possono mutare, amato,
|
in sé o per te, un amore
|
così sorto potrebbe poi morire.
|
E non amarmi per pietà di lacrime
|
che bagnino il mio volto.
|
Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto,
|
e perderti.
|
Soltanto per amore amami e per sempre, per l'eternità.
Elizabeth Barrett Browning
Titolo della poesia:
Solo per amore
Frasi di Elizabeth Barrett Browning
Faccio tutto ciò che posso
|
perché il mio amore
|
non ti disturbi,
|
ti guardo di nascosto,
|
ti sorrido quando non mi vedi.
|
Poso il mio
sguardo
|
e la mia anima ovunque
|
vorrei posare i miei baci:
|
sui tuoi capelli,
|
sulla tua fronte,
|
sui tuoi occhi,
|
sulle tue labbra,
|
ovunque le carezze
|
abbiano libero accesso.
Victor Hugo
Titolo della poesia:
A Juliette Drouet
Frasi di Victor Hugo
Marcello
: In conclusione, allora, non si tratterebbe di un miracolo?
Prete
: Non ci credo! I miracoli il signore li può fare dovunque, anzi accadono spesso proprio per i più sprovveduti, ma una volta, una volta su mille...
Marcello
: Non potrebbe essere questa la volta?
Prete
: No! Sono convinto che i ragazzi sono in malafede perché chi ha visto la Madonna ha un'altra faccia, un altro
sguardo
e non ci specula sopra. I miracoli nascono nel raccoglimento, nel silenzio, non in questa confusione.
Dal film:
La dolce vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Oggi un bimbo mi ha chiesto: "
Ma il cuore sta sempre nello stesso posto, oppure, ogni tanto, si sposta? Va a destra e a sinistra?
"
Io: "
No, il cuore resta sempre nello stesso posto, leggermente a sinistra.
"
Ed intanto penso: "
Poi, un giorno, crescerai. Ed allora capirai che il cuore vive in mille posti diversi, senza abitare davvero nessun luogo. Ti sale in gola, quando sei emozionato. O precipita nello stomaco, quando hai paura, o sei ferito.
Ci sono volte in cui accelera i suoi battiti, e sembra volerti uscire dal petto. Altre volte, invece, fa cambio col cervello.
Crescendo, imparerai a prendere il tuo cuore per
posarlo in altre mani
. E, il più delle volte, ti tornerà indietro un po' ammaccato. Ma tu non preoccupartene. Sarà bello uguale. O, forse, sarà più bello ancora. Questo però lo capirai solo dopo molto, molto tempo.
Ci saranno giorni in cui crederai di non averlo più, un cuore. Di averlo perso. E ti affannerai a cercarlo in un ricordo, in un profumo, nello
sguardo
di un passante, nelle vecchie tasche di un cappotto malandato.
Poi, ci sarà un altro giorno, un giorno un po' diverso, un po' speciale, importante... Quel giorno capirai che non tutti hanno un cuore.
"
Morale: C'è un organo nel nostro corpo che fa sì che se esso è malato, si ammalano anche tutti gli altri: è il cuore. Alimentiamolo sempre di amore e tutto il resto del nostro corpo ne trarrà beneficio.
Da:
Il posto del cuore
Commenti:
3
Infermiera
: Sento il suo
sguardo
fin dentro l'utero!
Dottor Felix
: Oh beh, sempre meglio che dentro il colon! Ma tu lo sai che l'intestino umano è dieci volte la lunghezza del corpo?!
Dal film:
Machete
Scheda film e trama
Frasi del film
Sottili fili di acciaio, avvolti intorno a quella stessa sorta di viti di legno che negli strumenti musicali servono a tender le corde, tenevano aperte le labbra di quelle orrende ferite: si vedeva il cuore nudo pulsare, i polmoni dalle venature dei bronchi simili a rami d'albero, gonfiarsi proprio come fa la chioma di un albero nel respiro del vento, il rosso, lucido fegato contrarsi adagio adagio, lievi fremiti correre sulla polpa bianca e rosea del cervello come in uno specchio appannato, il groviglio degli intestini districarsi pigro come un nodo di serpi all'uscir dal letargo. E non un gemito usciva dalle bocche socchiuse dei cani crocifissi. (...) A un tratto, vidi Febo. Era disteso sul dorso, il ventre aperto, una sonda immersa nel fegato. Mi guardava fisso, e gli occhi aveva pieno di lacrime. Aveva nello
sguardo
una meravigliosa dolcezza. Non mandava un gemito, respirava lievemente, con la bocca socchiusa, scosso da un tremito orribile. Mi guardava fisso, e un dolore atroce mi scavava il petto. "Febo" dissi a voce bassa. E Febo mi guardava con una meravigliosa dolcezza negli occhi. Io vidi Cristo in lui, vidi Cristo in lui crocifisso, vidi Cristo che mi guardava con gli occhi pieni di una dolcezza meravigliosa. "Febo" dissi a voce bassa, curvandomi su di lui, accarezzandogli la fronte. Febo mi baciò la mano, e non emise un gemito. Il medico mi si avvicinò, mi toccò il braccio: "Non potrei interrompere l'esperienza", disse, "è proibito. Ma per voi... Gli farò una puntura. Non soffrirà". (...) Anche gli altri cani, distesi sul dorso nelle loro culle, mi guardavano fisso, tutti avevano negli occhi una dolcezza meravigliosa, e non il più lieve gemito usciva delle loro bocche. A un tratto un grido di spavento mi ruppe il petto: "Perché questo silenzio?", gridai, "che è questo silenzio?". Era un silenzio orribile. Un silenzio immenso, gelido, morto, un silenzio di neve. Il medico mi si avvicinò con una siringa in mano: "Prima di operarli", disse, "gli tagliamo le corde vocali".
Curzio Malaparte
Cit. da
La pelle
Frasi di Curzio Malaparte
Murph
: Era tutta una finzione. Ci avete lasciati qui a soffocare, a morire di fame.
[Piangendo]
Lo sapeva anche mio padre? Papà, voglio solo sapere se mi hai lasciata qui a morire. Io questo lo devo sapere...
Amelia Brand
: Cooper mio... mio padre ha dedicato tutta la sua vita al piano A. Non... non ho la minima idea di cosa stia parlando.
Dr. Mann
: Io sì.
Cooper
: Non ha mai nemmeno sperato di portar via la gente dalla Terra?
Dr. Mann
: No.
Amelia Brand
: Ma sono quarant'anni che vuole risolvere l'equazione dei campi gravitazionali.
Dr. Mann
: Amelia, tuo padre ha risolto l'equazione ancora prima che io partissi.
Amelia Brand
: Allora perché non l'ha usata?
Dr. Mann
: L'equazione non concilia la relatività con la meccanica quantistica. Non basta.
Cooper
: "Non basta". Che altro serve?
Dr. Mann
: Altri dati. Bisogna guardare dentro un buco nero. Le leggi della natura probiscono singolarità nude.
Cooper
: Romilly, è la verità?
Romilly
: Se il buco nero fosse un'ostrica la singolarità sarebbe la perla all'interno. La gravità è talmente forte che la lascia confinata nell'oscurità dietro l'orizzonte. È per questo che parliamo di buco nero.
Cooper
: Ok... Se vedessimo oltre l'orizzonte?
Romilly
: No, non possiamo, Cooper.
Dr. Mann
: Ci sono cose che non ci è dato conoscere. Tuo padre doveva trovare un altro modo per salvare la razza umana dall'estinzione: il piano B, una colonia.
Amelia Brand
:
[Piangendo]
Ma perché non dirlo alle persone? Perché quelle maledette stazioni?
Dr. Mann
: Lui sapeva quanto sarebbe stato complicato far lavorare insieme le persone per salvare la specie invece che loro stesse o i loro figli.
Cooper
: Stronzate.
Dr. Mann
: Non sarebbe venuto se non avesse creduto di poterle salvare. L'evoluzione deve ancora trascendere quella semplice barriera. Noi possiamo provare un bene profondo, disinteressato, per quelli che conosciamo, ma è raro che quell'empatia si estenda oltre il nostro
sguardo
.
Amelia Brand
:
[Piangendo]
Ma quella bugia... Quella mostruosa bugia...
Dr. Mann
: Imperdonabile. E lui lo sapeva. Era pronto a ditruggere la propria umanità per salvare la specie. Ha fatto un sacrificio incredibile.
Cooper
: No! No, il sacrificio incredibile lo stanno facendo le persone sulla Terra che moriranno! Perché nella sua fottuta arroganza le ha considerate irrecuperabili!
Dr. Mann
: Mi dispiace, Cooper. Loro sono irrecuperabili.
Cooper
: No... No...
Dr. Mann
: Siamo noi il futuro.
Dal film:
Interstellar
Scheda film e trama
Frasi del film
Un tempo per la meraviglia alzavamo al cielo lo
sguardo
sentendoci parte del firmamento, ora invece lo abbassiamo preoccupati di far parte del mare di fango.
Cooper
Dal film:
Interstellar
Scheda film e trama
Frasi del film
La bellezza nasce degli occhi dell'uomo, ma lo
sguardo
dell'uomo nasce della natura.
Hubert Reeves
Frasi di Hubert Reeves
Alte sopra la città, le nostre finestre gialle devono aver fornito il loro contributo di segreti umani all'osservatore casuale che avesse alzato lo
sguardo
dalla strada. E io ero anche lui, che guardava in sù incuriosito. Ero dentro e fuori. Incantato e respinto dall'inesauribile varietà della vita.
Nick Carraway
Dal film:
Il grande Gatsby
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta un giardino ricco di fiori di ogni specie, in cui cresceva, proprio nel centro, una pianta senza nome. La pianta era robusta, ma sgraziata, con dei fiori stopposi che non emanavano alcun profumo particolare. Le altre piante nobili del giardino la consideravano come un'erbaccia, e non le rivolgevano la parola. La pianta senza nome però aveva un cuore pieno di bontà, di sogni e di ideali.
Quando i primi raggi del sole, al mattino, arrivavano a fare il solletico alla terra, e a giocherellare con le gocce di rugiada per farle sembrare iridescenti diamanti sulle camelie, rubini e zaffiri sulle rose, le altre piante si stiracchiavano pigre. La pianta senza nome, invece, non si perdeva un solo raggio di sole. Se li beveva tutti, uno dopo l'altro, godendoseli appieno.
La pianta senza nome trasformava tutta la luce del sole in forza vitale, in zuccheri, in linfa. Tanto che con il passare del tempo il suo fusto, che prima era rachitico e debole, era diventato uno stupendo fusto robusto, diritto, alto più di due metri.
Le piante del giardino cominciarono a darle attenzione e a nutrire anche un po' d'invidia per il suo bell'aspetto.
- "
Quello spilungone, è un po' matto!
", bisbigliavano dalie e margherite.
La pianta senza nome, non ci badava. Aveva un progetto. Se il sole si muoveva nel cielo, lei l'avrebbe seguito, per non abbandonarlo un istante. Non poteva certo sradicarsi dalla terra ma poteva costringere il suo fusto a girare all'unisono con il sole. Così, non si sarebbero lasciati mai.
Le prime ad accorgersi di questa iniziativa della pianta senza nome furono le ortensie che, come tutti sanno, sono pettegole e comari!
- "
Si è innamorato del sole!
", cominciarono a propagare ai quattro venti.
- "
Lo spilungone, è innamorato del sole!
", dicevano, ridacchiando, i tulipani.
- "
Oh, com'è romantico!
", sussurravano, pudicamente, le viole mammole.
La meraviglia toccò il culmine quando in cima al fusto della pianta senza nome, sbocciò un magnifico fiore che assomigliava in modo straordinario proprio al sole!
Era grande, tondo, con una raggiera di petali gialli, di un bel giallo dorato, caldo.
E quel faccione, secondo la sua abitudine, continuava a seguire il sole giorno dopo giorno nella sua camminata attraverso il cielo.
Fu così che i garofani gli diedero un nome:
Girasole
.
Glielo misero per prenderlo in giro, ma nel giro di poco tutti lo accolsero come un nome bello. Piacque a tutti, compreso il diretto interessato.
Da quel momento, quando qualcuno gli chiedeva il nome, rispondeva, orgoglioso:
- "
Mi chiamo "Girasole"!
"
Rose, ortensie e dalie non cessavano, però, di bisbigliare su quella che, secondo loro, era una stranezza che nascondeva troppo orgoglio o peggio qualche sentimento molto disordinato. Furono le bocche di leone, i fiori più coraggiosi del giardino, a rivolgere direttamente la parola al Girasole.
- "
Perché, guardi sempre in aria? Perché, non ci degni di uno
sguardo
? Eppure, siamo piante, come te!
", gridarono le bocche di leone, per farsi sentire.
- "
Amici!
" - rispose il Girasole - "
Sono felice di vivere con voi, ma io amo il sole. Esso è la mia vita, e non posso staccare gli occhi da lui! Lo seguo, nel suo cammino... Lo amo tanto, che sento già di assomigliargli un po'! Che ci volete fare? Il sole è la mia vita.
"
Come tutti i buoni il Girasole parlava forte e l'udirono tutti i fiori del giardino. E in fondo al loro piccolo, profumato cuore, sentirono una grande ammirazione per
l'innamorato del sole
.
Il Girasole è considerato oggi come simbolo di perseveranza. Essa non è una virtù "cieca". La perseveranza è l'atteggiamento di chi si propone un obiettivo ben chiaro, un ideale. Poi, costi quello che costi, lavora sodo per raggiungerlo. Gli ideali possono trasformare positivamente le persone che li perseguono.
Da:
La pianta senza nome
Quando parli con gli altri, rivolgi lo
sguardo
Verso un punto sulla loro fronte a metà fra le sopracciglia, piuttosto che fissarli direttamente negli occhi. Guardare qualcuno negli occhi in modo troppo diretto potrebbe sembrare un'intrusione. Se, d'altro canto, guardi a terra, la persona con cui parli potrebbe pensare di non piacerti. Se guardi di lato, potrebbe pensare che non Vedi l'ora di andartene. Se guardi Verso il soffitto o il cielo, potrebbe pensare che stai riflettendo, ma se rifletti troppo a lungo penserà che ti sei dimenticato di lei. Guardando gli altri nell'occhio spirituale, potrai anche aiutarli a elevare la loro coscienza.
Kriyananda
Frasi di Kriyananda
Non lo nego: sono ricoverato in un manicomio; il mio infermiere mi osserva di continuo, quasi non mi toglie gli occhi di dosso perché nella porta c'è uno spioncino, e lo
sguardo
del mio infermiere non può penetrarmi poiché lui ha gli occhi bruni, mentre i miei sono celesti... non può essermi dunque nemico.
Günter Grass
Cit. da
Il tamburo di latta
Frasi di Günter Grass
Ad Oblomov, nel suo pigro starsene sdraiato in pose pigre, nel suo ottuso sonnecchiare e nei suoi impulsi ispirati, la donna era sempre apparsa anzitutto come moglie, e solo qualche volta come amante.
Nelle sue fantasticherie si librava l'immagine di una donna alta e slanciata, con le mani tranquillamente piegate sul petto, con uno
sguardo
calmo, ma superbo, seduta con noncuranza in mezzo all'edera del boschetto, muoversi con passo leggero sul tappeto, sulla ghiaia del viale, con la figura ondeggiante e la testa graziosamente appoggiata sulle spalle, con un'espressione pensosa; come un ideale, come l'incarnazione di un'intera vita colma di tenerezza e di pace solenne, come la pace stessa.
Ivan Aleksandrovic Goncarov
Cit. da
Oblomov
Frasi di Ivan Aleksandrovic Goncarov
La madre del principe Karol di Roswald era appena morta, quando il giovane incontrò la Floriani.
Una tristezza profonda lo incupiva e niente gli dava sollievo. La principessa di Roswald era stata una madre tenera e perfetta per lui. Aveva prodigato per la sua debole e malaticcia infanzia le più attente cure e una dedizione completa. Educato sotto lo
sguardo
di questa degna nobildonna, il giovane aveva avuto una sola reale passione in tutta la vita: l'amore filiale. Il reciproco amore di madre e figlio li aveva resi esclusivisti e forse un po' troppo assoluti nella propria maniera di vedere e di sentire. La principessa era uno spirito superiore, è vero, e molto colta; la sua presenza e i suoi insegnamenti sembravano essere tutto per il giovane Karol, il cui fragile stato di salute si opponeva a quei penosi, seccamente tenaci studi classici, che non sempre hanno il valore degli insegnamenti di una madre illuminata, ma che hanno l'indispensabile vantaggio di insegnarci a lavorare, perché sono come la chiave della scienza della vita. Per consiglio dei medici la principessa aveva dovuto accantonare pedagoghi e libri e si era data a formare lo spirito e il cuore del figlio con la conversazione, i racconti, con una specie di alitazione del proprio essere morale, che il giovane aveva aspirato con delizia. Egli era moltissimo informato, senza aver imparato gran che.
George Sand
Cit. da
Lucrezia Floriani ‐ Incipit
Frasi di George Sand
Questo piede non mi dà altro
|
che guai. Il tallone,
|
l'arco, la caviglia... v'assicuro
|
che mi fa male quando cammino. Ma
|
sono soprattutto queste dita
|
che mi preoccupano. Queste
|
"articolazioni terminali" come sono
|
altrimenti note. Com'è vero!
|
Per loro non c'è più il piacere
|
di tuffarsi a capofitto
|
in un bagno caldo o
|
in un calzino di cashmere. Calzini di cashmere
|
o niente calzini, pantofole, scarpe o cerotti
|
Ace, ormai è tutto uguale
|
per queste stupide dita.
|
Hanno perfino un aspetto assente
|
e depresso, come se
|
qualcuno le avesse imbottite
|
di torazina. Se ne stanno lì rannicchiate,
|
mute e attonite... oggetti
|
scialbi e senza vita. Ma che diavolo succede?
|
Che razza di dita sono queste
|
che non gliene frega più niente di niente?
|
Ma sono ancora le mie
|
dita? Si sono forse scordate
|
i vecchi tempi, che cosa voleva dire
|
esser vive allora? Sempre in prima
|
fila, sempre le prime a scendere sulla pista da ballo
|
appena attaccava la musica.
|
Le prime a saltellare.
|
E adesso, guardatele. Anzi, no.
|
Non vorrete certo guardarle,
|
'ste lumache. È solo a prezzo di dolore
|
e con difficoltà che riescono a rievocare
|
i tempi d'una volta, i tempi d'oro.
|
Forse, quel che vogliono in realtà
|
è tagliare tutti i collegamenti
|
con la vita di una volta, ricominciare,
|
darsi alla clandestinità, vivere da sole
|
in una casa di riposo principesca
|
da qualche parte della valle di Yakima.
|
Eppure c'era un tempo
|
che si tendevano
|
per il desiderio,
|
che veramente bastava la minima provocazione
|
per farle inarcare
|
di piacere.
|
Sfiorare con la mano
|
una gonna di seta, per esempio.
|
Una bella voce, un tocco
|
sulla nuca, addirittura
|
uno
sguardo
di sfuggita. Qualsiasi cosa!
|
Il rumore di occhielli
|
sganciati, di corsetti
|
sbottonati, di vestiti lasciati cadere
|
sul parquet freddo.
Raymond Carver
Titolo della poesia:
Le dita del piede
Frasi di Raymond Carver
[La pilota dell'aereo li vede bere vino]
Stan
: Non farmi quello
sguardo
. È solo succo d'uva. Vero, Chuck?
Chuck Noland
: Sì. Del 1992. Un corposo succo d'uva.
Dal film:
Cast Away
Scheda film e trama
Frasi del film
E di notte passare con lo
sguardo
la collina | per scoprire | dove il sole va a dormire.
Lucio Battisti
Cit. da
Emozioni
Frasi di Lucio Battisti
Ho visto due foto di Piero De Negri, prima e dopo il delitto. Prima aveva uno
sguardo
da orfanotrofio, da vittima designata. Dopo, per usare un'espressione di Sartre a proposito d'un omicida, "il suo volto splendeva come un incendio".
Massimo Fini
Cit. da
Il conformista
Frasi di Massimo Fini
Lo
sguardo
della gente non osserva ma analizza | l'ipocrisia che c'è nell'aria emana una gran puzza.
Nesli
Cit. da
Lascio stare
Frasi di Nesli
Il mio
sguardo
è perso nel vuoto | il vuoto mi guarda.
Nesli
Cit. da
La mia immaginazione
Frasi di Nesli
Si interruppe. Mi stava guardando con quello
sguardo
che lui usava come una saracinesca davanti alla lingua, e che diceva: rilassati/un tè zuccherato?/una bella dormita?/è una casa di matti/ma cerca di capire! Jove mi considera matta. E questo, mi fa matta? Le autorità mi hanno dichiarato morta. E questo, mi fa morta? Dov'è il punto di Archimede? Dentro? Fuori? Quel'è il giusto punto della mia esistenza?
Jeanette Winterson
Cit. da
Simmetrie amorose
Frasi di Jeanette Winterson
Il signore e la signora Welles uscirono a notte alta dal cinema ed entrarono nel quieto localino per metà rosticceria e metà tavola calda. Presero posto in un séparé e la signora Welles ordinò: «Prosciutto affumicato su crostoni di pan di segala». Il signor Welles volse lo
sguardo
verso il bancone ed eccola, poggiata lì sopra, una forma di pan di segala.
Ray Bradbury
Cit. da
Il pan di segala ‐ Incipit
Frasi di Ray Bradbury
Il tempo guarirà tutto. Ma che succede se il tempo stesso è una malattia? Come se qualche volta ci si dovesse chinare per vivere ancora. Vivere: basta uno
sguardo
.
Marion
Dal film:
Il cielo sopra Berlino
Scheda film e trama
Frasi del film
Dentro ad ogni
sguardo
c'è un segnale, un linguaggio in codice tra noi che non sappiamo cancellare.
Raf
Cit. da
Dentro ai tuoi occhi
Frasi di Raf
Poeti futuri Poeti futuri! oratori, cantori, musicisti a venire!
|
L'oggi non può giustificarmi e chiarire che cosa sono,
|
ma voi, una nuova nidiata, nativa, atletica, continentale,
|
più grande di quelle conosciute prima,
|
sorgete! poiché voi dovete giustificarmi.
|
Per me io non scrivo che una o due parole indicative per
|
il futuro,
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non faccio che avanzare un momento soltanto per
|
girarmi e affrettarmi nell'oscurità.
|
Sono un uomo che vagabonda senza mai davvero
|
fermarsi, getta uno
sguardo
casuale su di voi e poi
|
distoglie il suo volto,
|
lasciando a voi di provarlo, di definirlo,
|
attendendosi le cose più importanti da voi.
Walt Whitman
Titolo della poesia:
Poeti futuri
Frasi di Walt Whitman
[Oscar ha organizzato una cenetta tra lui e Felix con due ragazze del condominio. Felix ha passato la giornata a far la spesa e cucinare, mentre Oscar rincasa "tardi" dal lavoro. Le ragazze arriveranno a momenti. Oscar, mentre si cambia per l'occasione, consiglia a Felix di abbassare le luci e mettere musica "molto dolce", ma al mutismo e allo
sguardo
cupo dell'amico Oscar gli chiede cosa non va]
Felix
: Cominciamo con che ora credi che sia?
Oscar
: Che ora sono? Non lo so... le 7 e mezza...
Felix
: Le 7 e mezzo? Facciamo le 8.
Dal film:
La strana coppia
Scheda film e trama
Frasi del film
Guarda sempre in faccia il mondo e non avere paura di niente | non abbassare lo
sguardo
di fronte alla gente | potranno dirti bugie potrenno prenderti in giro | è una partita che si gioca all'ultimo respiro.
Jovanotti
Cit. da
Kebrillah
Frasi di Lorenzo Cherubini
Si comincia con uno spazio bianco. Non dev'essere necessariamente carta o tela, ma secondo me dev'essere bianco. Noi diciamo bianco perché abbiamo bisogno di una parola, ma la definizone giusta è «niente». Il nero è l'assenza della luce, ma il bianco è l'assenza della memoria, il colore del non ricordo.
Come ricordiamo di ricordare? È una domanda che mi sono posto spesso dopo Duma Key, spesso nelle ore piccole della notte, perdendo lo
sguardo
nell'assenza della luce, ricordando amici assenti. Certe volte in quelle ore piccole penso all'orizzonte. Bisogna stabilire l'orizzonte. Bisogna segnare il bianco. Un atto abbastanza semplice, direte, ma ogni atto che rifà il mondo è eroico. O così sono giunto a concludere.
Stephen King
Cit. da
Duma Key ‐ Incipit
Frasi di Stephen King
«Quanto durerà la magia?» Nessuno rispose alla domanda di Roland. Così la pose di nuovo, questa volta volgendo lo
sguardo
in fondo al soggiorno della canonica, dove Henchick dei Manni sedeva con Cantab, che aveva sposato una delle sue numerose nipoti. I due uomini si tenevano per mano, secondo l'usanza della loro comunità. Quel giorno il vecchio aveva perso una nipote, ma se provava cordoglio, nella compostezza del suo volto di pietra non lo si leggeva.
Stephen King
Cit. da
La canzone di Susannah ‐ Incipit
Frasi di Stephen King
Siede nell'angolo e cerca di estrarre aria da una stanza che fino a pochi minuti fa ne era piena e ora sembra non averne più. Da molto lontano le giunge un suono sottile di risucchio e sa che è aria che le scende nei polmoni e poi risale ed esce in una serie di brevi ansiti febbrili, ma non muta la sensazione che ha di annegare nell'angolo del soggiorno di casa sua, con lo
sguardo
sulle spoglie stracciate del romanzo in edizione economica che stava leggendo quando è rincasato suo marito.
Stephen King
Cit. da
Rose Madder ‐ Incipit
Frasi di Stephen King
«Quanto durerà la magia?»
Nessuno rispose alla domanda di Roland. Così la pose di nuovo, questa volta volgendo lo
sguardo
in fondo al soggiorno della canonica, dove Henchick dei Manni sedeva con Cantab, che aveva sposato una delle sue numerose nipoti. I due uomini si tenevano per mano, secondo l'usanza della loro comunità. Quel giorno il vecchio aveva perso una nipote, ma se provava cordoglio, nella compostezza del suo volto di pietra non lo si leggeva.
Stephen King
Cit. da
La canzone di Susannah ‐ Incipit
Frasi di Stephen King
Susan alzò lo
sguardo
e vide sfrecciare una meteora, una striscia brillante e breve nella volta celeste. Pensò di esprimere un desiderio, poi, con un moto interiore che era quasi panico, si accorse di non sapere che cosa desiderare.
Stephen King
Cit. da
La sfera del buio
Frasi di Stephen King
Lina è una bugiarda che non può sopportare la sua vera faccia allo specchio. Ha un volto che dichiara la sensualità che le brilla negli occhi, una bocca avida, uno
sguardo
provocante. Ma invece di mettere in mostra il suo erotismo, ne prova vergogna. Lo soffoca. E tutto questo desiderio, questa libidine, girano dentro di lei rimestando un veleno di gelosia e invidia.
Anaïs Nin
Cit. da
Uccellini - Lina ‐ Incipit
Frasi di Anaïs Nin
Il libero, inafferrabile avventuriero, che saltava da un ramo d'oro all'altro, per poco non cadde in una trappola, una trappola di amore umano, quando una sera incontrò la ballerina brasiliana Anita al teatro Peruviano. I suoi occhi allungati non si chiudevano come quelli delle altre donne, ma come gli occhi delle tigri, dei puma e dei leopardi, con le palpebre che si socchiudevano pigre e lente, e verso il naso sembravano quasi uniti da una sottile sutura, che li faceva sembrare piccoli, e con uno
sguardo
lascivo e obliquo simile a quello che lascia cadere una donna che non vuol vedere cosa vien fatto al suo corpo.
Anaïs Nin
Cit. da
Il delta di Venere - L'avventuriero ungherese
Frasi di Anaïs Nin
Marcel venne sulla chiatta, gli occhi azzurri pieni di sorpresa e di meraviglia, pieni di riflessi, come il fiume. Occhi affamati, avidi, nudi. Sopra lo
sguardo
innocente, intenso, spuntavano sopracciglia folte, incolte come quelle di un selvaggio. Questo impetuoso disordine era attenuato dalla fronte luminosa e dalla sericità dei capelli. Anche la pelle era fragile, il naso e la bocca vulnerabili, trasparenti, ma le mani da contadino, come le sopracciglia, confermavano ancora la sua forza.
Anaïs Nin
Cit. da
Il delta di Venere - Marcel ‐ Incipit
Frasi di Anaïs Nin
Maria ti guarda con gli occhi un poco
|
come Venere loschi.
|
Cielo par che s'infoschi
|
quello
sguardo
, il suo accento è quasi roco.
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|
Non è bella, né in donna ha quei gentili
|
atti, cari agli umani;
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belle ha solo le mani,
|
mani da baci, mani signorili.
|
|
Dove veste, sue vesti son richiami
|
per il maschio, un'asprezza
|
strana di tinte. È mezza
|
bambina e mezza bestia. Eppure l'ami.
|
|
Sai ch'è ladra e bugiarda, una nemica
|
dei tuoi intimi pregi;
|
ma quanto più la spregi
|
più la vorresti alle tue voglie amica
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Fanciulle
Frasi di Umberto Saba
[Brancaleone ed i suoi sono al cospetto della corte di Bisanzio, aspettando il padre di Teofilatto. Brancaleone è meravigliato di come essi si mostrano, immobili come statue e lo
sguardo
fisso, come fossero estrapolati da un'icona bizantina]
Brancaleone
: Quali impreviste sembianze... chi sono?
Teofilatto
: L'ultimi duchi di Bisanzio, sangue prezioso e malato mischiato a sé stesso; membra febbrili, fiacche alla spada, ma ratte al pugnale, dedite a ogni amplesso. Gente meglio da perdere che trovarla.
Abacuc
: E quello scanno voto
[scranno vuoto]
?
Teofilatto
: Ah, è riservato al padre mio, questa è l'ora della sua preghiera. Aspettiamo isso.
Dal film:
L'armata Brancaleone
Scheda film e trama
Frasi del film
[I membri dell'armata si disperano perché entrati in una città appestata. Lì vicino Teofilatto, non entrato nella città, li fissa con
sguardo
tra lo spensierato ed il divertito. Brancaleone lo nota]
Brancaleone
: È lo vero. Tu non entrasti nella cittade.
Teofilatto
: Non mi voleste...
Brancaleone
: Tu sapevi della peste, e non ce lo dicesti!
[Brancaleone gli si avvicina, ma Teofilatto lo tiene a distanza con una lancia]
Teofilatto
: Pussa là! Stammi lontano o ti trapasso!
Brancaleone
: Ah verme di Bisanzio! Noi impestati e tu a riderne?
Teofilatto
: Eeeh eheh eh...
Brancaleone
: Impesto anco te!
[Tutta l'armata si avventa su Teofilatto che gridando cerca di fuggire]
Brancaleone
: Pugnamolooo! Afferratelo! Sputazzatelo! Dategli le bave del gran contagio! Lo morbo!!
Dal film:
L'armata Brancaleone
Scheda film e trama
Frasi del film
Betty Logan
: Ma perché mi guardi in quel modo?
Joe Pendleton/Leo Farnsworth
: Imprimo nella memoria il tuo viso: voglio imprimerti tutta nella mia mente, cosicché qualsiasi cosa accada non ti scorderò
[...]
Sai quello che hai detto che hai visto in me? Era qualcosa nei miei occhi, te lo ricordi? Be', se mai un giorno qualcuno ti avvicinasse ‐ potrebbe essere un fanatico del football ‐ e ti guardasse come se aveste un rapporto, noteresti lo stesso
sguardo
, vero? E anche nell'incertezza gli darai una chance, no? Potrebbe essere chiunque... anche il capitano di una squadra.
Dal film:
Il paradiso può attendere
Scheda film e trama
Frasi del film
Oh Signur, ho di nuovo un terribile presentimento...
[Guarando Pullini che guida il camion con
sguardo
da pazzo]
Pirovano
Dal film:
Missione eroica - I pompieri 2
Scheda film e trama
Frasi del film
So che la gente viene in Florida quando è vecchia e malata perché qui il clima è quasi sempre mite per tutto l'anno, ma credo che il Golfo del Messico abbia qualche virtù supplementare. Solo spaziare con lo
sguardo
in quella calma piatta e serena, piena di luce, ha un effetto terapeutico. È una parola grossa, vera? Golfo, intendo. Abbastanza grossa da poterci buttare dentro molte cose e guardarle scomparire.
Stephen King
Cit. da
Duma Key
Frasi di Stephen King
Carol
: Ti va di ballare?
Melvin
: Be', c'ho pensato da quando ne hai parlato tu prima.
Carol
:
[Carol si alza per andare a ballare]
E allora?
Melvin:
[Melvin si siede]
No... Io... non capisco questo posto mi hanno fatto comprare un abito nuovo e tu sei entrata con una specie di vestaglia, non capisco...
[Carol si alza offesa dalla sedia]
Melvin
: Che c'è?... aspetta no no ferma, perché? che c'è?... perché? Insomma... ah... io non intendevo in quel senso, andiamo, rimettiti seduta, puoi sempre fulminarmi con lo
sguardo
, però fallo da seduta.
Carol
: Fammi un complimento Melvin, ne ho bisogno, presto. Tu non hai idea di quanto mi abbia ferito quello che mi hai appena detto.
Melvin
: Nel microsecondo in cui qualcuno si accorge di avere bisogno di te, minaccia di andarsene.
Carol
: Un complimento è una cosa carina detta a proposito di un'altra persona.
Melvin
: ...no...
Carol
: Adesso o mai più!
Melvin
: Ok!
[Melvin fa segno a Carol con la mano di sedersi, Carol si siede]
Carol
: ...e devi crederci.
Melvin
: ...possiamo ordinare prima?
Carol
: ...ok.
Melvin
:
[Melvin si guarda intorno]
...eh...
[ad alta voce a un cameriere che stava ad un altro tavolo]
due porzioni di granchi col guscio, un boccale di birra gelata, eh...
[a bassa voce a Carol]
patate al forno o fritte?
Carol
:
[a bassa voce]
...fritte!...
[più forte]
fritte.
Melvin
:
[sempre al cameriere, ad alta voce]
patate al forno e fritte.
Cameriere
: ...lo dico al suo cameriere.
Melvin
:
[a Carol]
...il mio cameriere... ok, allora, adesso sto per farti un gran bel complimento, ed è la verità.
Carol
: Ho tanta paura che dirai qualcosa di orribile.
Melvin
: Non essere così pessimista, non è nel tuo stile. Ok... te lo dico... faccio sicuramente un errore. Diciamo che io ho... cos'è?... un disturbo?... Il mio dottore, uno psicoanalista dal quale andavo sempre, dice che nel 50-60% dei casi una pillola può aiutare molto. Io odio le pillole, roba molto pericolosa le pillole, odio. Bada bene uso la parola "odio" apposta, quando parlo di pillole. Odio! Il mio complimento è che quella sera che sei venuta da me e mi hai detto che non avresti mai... be', insomma, tu c'eri quella sera e lo sai, quello che hai detto. Be', il mio complimento per te è che... la mattina dopo, ho cominciato a prendere le pillole.
Carol
: ...non capisco come possa essere un complimento per me.
Melvin
: ...mi fai venire voglia di essere un uomo migliore.
Carol
: ...questo è forse il più bel complimento della mia vita!
Dal film:
Qualcosa è cambiato
Scheda film e trama
Frasi del film
Un giorno avrei abitato in questa città, percorso le sue strade, fin dove lo
sguardo
si perdeva; avrei esplorato questi palazzi, vissuto delle storie con questa gente. Vivendola, la città, questa strada l'avrei imboccata dieci, cento, mille volte.
Xavier
Dal film:
L'appartamento spagnolo
Scheda film e trama
Frasi del film
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