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Aforismi Sole - parte 8
Frasi trovate
:
2.024
Forrest
: Dov'è mamma?
Louise
: È in camera, di sopra.
Signora Gump
: Ciao, Forrest.
Dottore
: Torno a trovarla domani.
Signora Gump
: Ah, d'accordo.
Dottore
: Ti abbiamo proprio raddrizzato, vero, ragazzo?
Forrest
: Cosa c'è, mamma?
Signora Gump
: Sto morendo, Forrest. Avvicinati. Vieni a sederti qui.
Forrest
: Perchè muori, mamma?
Signora Gump
: È la mia ora. La mia ora è arrivata. Oh, avanti... non devi avere paura, tesoro. La morte fa solo parte della vita. È una cosa a cui siamo destinati tutti. Io non lo sapevo, ma ero destinata a diventare la tua mamma. Ho fatto il meglio che ho potuto.
Forrest
: Hai fatto molto, mamma.
Signora Gump
: Bene, ma sono del parere che ognuno si fa il suo destino. Tu devi fare del tuo meglio con quello che Dio ti ha concesso.
Forrest
: Qual è il mio destino, mamma?
Signora Gump
: Dovrai arrivare a scoprirlo con le tue
sole
forze. La vita è una scatola di cioccolatini, Forrest. Non sai mai quello che ti capita.
Forrest
: Quando mamma mi spiegava le cose io le capivo sempre.
Signora Gump
: Mi mancherai molto, Forrest.
Forrest
: Aveva preso il cancro e morì di martedì. Le comprai un cappello nuovo, con sopra dei fiorellini. E non ho altro da dire su questa faccenda. Non aveva detto che aspettava l'autobus numero sette?
Signora
: Tra poco ne passerà un altro sicuramente.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Signora Gump
: Oh... Torna sano e salvo. Intesi?
Soldato
: Forza, vai!
Forrest
: Ora, ci avevano detto che il Vietnam era molto diverso dagli Stati Uniti d'America. Tranne che per i barattoli di birra e la grigliata, era vero.
Soldato
: Vai forte, amico!
Bubba
: Queste acque sono zeppe di gamberi! Mi hanno detto che i Vietnamiti li pescano alla grande! Sai, dopo che avremo vinto la guerra, e ci saremo presi tutto, possiamo chiamare i pescatori americani a pescare qui. Non faremo che pescare gamberi, tanti di quei gamberi da non crederci.
Soldati
: Aiutatemi a scaricare i sacchi. Sì.
Tenente Dan Taylor
: Ecco i nuovi arrivi del cazzo.
Forrest e Bubba
: Buongiorno, signore.
Dan
: Ehi, tenete giù quelle mani. Non fatemi il saluto. Ci sono cecchini sparsi in tutta la zona che si divertono a freddare gli ufficiali. Sono il tenente Dan Taylor. Benvenuti al Quarto Plotone. Che hai fatto al labbro?
Bubba
: Sono nato con le gengive grosse, signore.
Dan
: Ti conviene ripiegarlo. Ti si impiglia nel filo delle trappole. Da che parte del mondo venite?
Forrest e Bubba
: Dall'Alabama, signore!
Dan
: Siete gemelli?
Forrest
: No. Non siamo parenti, signore.
Dan
: Sentite, è molto semplice qui. Se mi state incollati e imparate da quelli che si trovano qui da un pezzo, ve la caverete. Nella nostra dotazione c'è una cosa che può segnare la differenza tra un soldato vivo e uno morto: i calzini. Fondo rinforzato, verde grigiastro. Cercate di tenere i piedi asciutti. E in perlustrazione ricordate di cambiarvi i calzini ogni volta che ci fermiamo. Il Mekong è capace di strapparvi i piedi dalle gambe. Sergente Sims, porca puttana, dove sono le imbracature che ti avevo chiesto di ordinare?
Sergente Sims
: Le ho messe tra le richieste al comando...
Dan
: Sì, sì, sì, beh, richiama quei figli di buona donna...
Forrest
: Il tenente Dan sì che era bravo. Era lui il mio tenente, che fortuna per me. Viene da una lunga e gloriosa tradizione militare. Qualcuno della sua famiglia aveva combattuto ed era morto in ogni singola guerra americana.
Dan
: Pigliali a calci nel sedere.
Sims
: Agli ordini, tenente.
Dan
: Datti da fare!
Forrest
: Gli toccava essere all'altezza di un sacco di cose.
Dan
: Così voi due venite dall'Arkansas, eh? Bene. Ci sono passato. Little Rock è una bella città. Ora, posate i vostri arnesi, andate dal sergente del plotone ed equipaggiatevi per la battaglia. Se poi avete fame, lì abbiamo delle bistecche sul fuoco. Ci sono due ordini precisi in questo plotone. Uno, state attenti ai vostri piedi. Due, cercate di non fare niente di stupido, tipo farvi ammazzare.
Forrest
: Spero veramente di non deluderlo. Mi capitò di vedere molta campagna. Facevamo delle lunghissime camminate. E stavamo sempre a cercare un tizio di nome Charlie.
Dan
: Alt!
Sims
: Colonna, alt!
Forrest
: Non sempre era divertente. Il tenente Dan sentiva sempre delle strane cose che venivano da un sasso, una traccia, o un sentiero, perciò ci diceva: "A terra! State zitti!".
Dan
: A terra! State zitti!
Forrest
: E così facevamo. Ora, io non è che sono un pozzo di scienza, ma credo che a questa guerra hanno preso parte alcuni dei migliori giovani d'America. C'era Dallas, di Phoenix. Cleveland, lui era di Detroit.
Cleveland
: Ehi, Tex. Senti, Tex. Amico, che diavolo succede?
Forrest
: E Tex e... era... Non mi ricordo di dov'era Tex.
Dan
: Ah, niente. Quarto plotone, in piedi. Ci sono ancora dieci chilometri per arrivare a quel fiume. Muovetevi! Forza, muovetevi! Cercate di sembrare svegli! Allungate il passo! Allungate il passo, avanti!
Forrest
: La cosa bella del Vietnam è che c'era sempre un posto dove andare.
Dan
: Sparate in quel buco! Gump, controlla quel buco.
Forrest
: E c'era sempre una cosa da fare.
Dan
: Pronti all'attacco!
Sims
: Sparpagliatevi! Copritegli le spalle!
Forrest
: Un giorno cominciò a piovere, e non la smise più, per quattro mesi. Siamo stati sotto le piogge di tutti i tipi. Quella fina fina che ti punge, e quella grossa grossa che ti ammacca. La pioggia che scorreva giù di lato, e a volte la pioggia che veniva anche dritta dritta da sotto. Accidenti, pioveva anche di notte.
Bubba
: Ciao, Forrest.
Forrest
: Ciao, Bubba.
Bubba
: Facciamo che io mi appoggio contro la tua schiena e tu contro la mia. In questo modo non ci tocca dormire con la testa nel fango. Sai perchè la nostra società funziona, Forrest? Perchè ognuno si prende cura dell'altro, come fratelli o cose del genere. Ehi, Forrest, c'è una cosa cui ho pensato. E ho una domanda molto importante da farti. Che ne dici di entrare nel commercio dei gamberi con me?
Forrest
: Okay.
Bubba
: Amico, sai una cosa? Io ho già calcolato tutto. Con tot chili di gamberi ci paghiamo la barca. Con tot chili la nafta. Viviamo direttamente sulla barca, non paghiamo l'affitto. Io sarò il capitano. Possiamo cavarcela da soli, dividiamo ogni cosa a metà, amico, parlo di cinquanta e cinquanta. E poi, Forrest, ti mangi i gamberi gratis.
Forrest
: Questa è una grande idea. Bubba aveva avuto una grande idea. Scrissi perfino a Jenny, e le raccontai tutto. Le mandavo lettere. Non tutti i giorni, ma quasi. Le dicevo quello che facevo e le chiedevo quello che faceva lei. E le dicevo che pensavo sempre a lei. E che avevo una gran voglia di ricevere una sua lettera non appena trovava un momentino per scrivermi. Aggiungevo sempre che stavo bene, e poi firmavo ogni lettera "Con affetto, Forrest Gump". Un giorno, stavamo camminando come al solito, e poi, tutt'un tratto, qualcuno chiuse il rubinetto della pioggia, e uscì il
sole
.
Dan
: Riparatevi! Riparatevi! Maledizione, portate qui la 60! Portate la mitragliatrice, cazzo!
Bubba
: Forrest, stai bene?
Dan
: Fortebraccio! Fortebraccio, Fortebraccio, qui Lima 6! Ci stanno attaccando!
Bubba
: C'è un uomo ferito!
Dan
: Fortebraccio, qui Lima 6, passo! Ricevuto, Fortebraccio! Avvisiamo che ci sparano addosso dalla linea degli alberi al punto Blue 2, con granate e colpi di mortaio!
Soldato
: La mitragliatrice! La mitragliatrice si è inceppata! È bollente!
Dan
: Porca puttana, Mac! Prendi quella cazzo di mitragliatrice e puntala contro gli alberi! Stiamo subendo perdite pesanti! Lima 6 ripiega sulla linea blu. Lima 6 è finita! Ripiegare!
Bubba
: Corri! Corri, Forrest!
Sims
: Ripiegare!
Bubba
: Forrest! Corri, amico! Corri!
Dan
: Ripiega, Gump! Corri, maledizione! Corri!
Forrest
: Io correvo, e correvo, proprio come Jenny mi aveva detto di fare. Corsi così lontano e così veloce che presto mi ritrovai da solo, che non è una bella cosa. Bubba! Bubba era il mio migliore amico. Dovevo essere certo che stava bene. Bubba! E mentre tornavo per cercare Bubba, beh, c'era un altro ragazzo che stava per terra. Tex. Ah, okay. Non potevo lasciarlo là tutto solo, impaurito com'era, così me lo caricai e me lo portai via. E ogni volta che tornavo per cercare Bubba, c'era qualcun altro diceva, "Aiutami, Forrest, aiutami!".
Soldato
: Sta' calmo, amico. Sta' giù. Te la caverai! Te la caverai!
Forrest
: Cominciai ad avere paura di non ritrovare più Bubba.
Fortebraccio
: ... siete vicini alla zona di pericolo, passo.
Dan
: Ricevuto, Fortebraccio! Lo so che ci troviamo nella zona di pericolo! Ci sono i Charlie tutt'intorno, devo avere subito quei mezzi veloci, passo.
Fortebraccio
: Lima 6, vogliamo...
Forrest
: Tenente Dan, Coleman è morto!
Dan
: Lo so che è morto! Tutto il mio maledetto plotone è stato spazzato via!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, qual è la situazione, passo.
Dan
: Maledizione! Che stai facendo? Lasciami qui! Vattene via! Lasciami qui! Vattene!
Fortebraccio
: Lima 6, qui Fortebraccio. Mi sentite? Passo.
Dan
: Perdio, ti ho detto di lasciarmi qui, porca puttana!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, Lima 6, i mezzi veloci stanno per arrivare, passo.
Forrest
: Poi qualcosa saltò fuori e mi morse. Aaah! Qualcosa mi ha morso!
Dan
: Aaah! Maledetti Vietcong figli di puttana! Non posso lasciare il plotone! Ti ho detto di mollarmi qui, Gump. Lasciami perdere, tu pensa a salvarti! Hai sentito quello che ti ho detto? Porca puttana, mettimi giù! Porta il tuo culo lontano da qui. Non ti ho chiesto di tirarmi fuori di lì, che Dio ti stramaledica! E adesso dove credi di andare?
Forrest
: A prendere Bubba.
Dan
: Ho richiesto un'incursione aerea. Distruggeranno col napalm l'intera zona. Gump, resta qui, maledizione! Questo è un ordine!
Forrest
: Devo andare a trovare Bubba!
Bubba
: Forrest.
Forrest
: Bubba?
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene. Oh...
Forrest
: Bubba, no.
Bubba
: No... Me la caverò.
Forrest
: Andiamo. Su, andiamo. Vieni qui.
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene...
Dan
: Mettetevelo in quel posto con una bella fiammata!
Forrest
: Non sapevo che era l'ultima volta che io e Bubba ci parlavamo, se no trovavo qualcosa di meglio da dire. Ehi, Bubba.
Bubba
: Ehi, Forrest. Forrest, perchè è successo?
Forrest
: Ti hanno sparato. Poi Bubba disse una cosa che non dimenticherò mai.
Bubba
: Voglio tornare a casa.
Forrest
: Bubba era il mio migliore buono amico. E anche io lo so che non è una cosa che uno trova dietro l'angolo. Bubba doveva diventare il capitano di una barca per gamberi, ma invece morì lì, vicino a quel fiume, in Vietnam. È tutto quello che ho da dire su questa faccenda.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Difficile come una città
Con mille strade, semplice
Come le luci di un paese in festa,
Fragile come una verità
Che non so dire, unica come la natura della frutta
Come la certezza
Che sei un respiro bellissimo,
Sei un fiore che non ha solo un colore
Francesco Silvestre
Cit. da
Dove è sempre
sole
Frasi di Francesco Silvestre
Tu sei un pensiero bellissimo
Che mai si perderà
Perché se poi ad un tratto cambia il tempo
E se cambia il vento
Io so che ti ritrovo sempre là
Dove è sempre
sole
Francesco Silvestre
Cit. da
Dove è sempre
sole
Frasi di Francesco Silvestre
Fantastico sapere che non ho
Bisogno di una bussola perché so
Che tu non sei sud, che tu non sei il nord.
Tu sei un respiro bellissimo,
Sei un fiore che non ha solo un colore.
Francesco Silvestre
Cit. da
Dove è sempre
sole
Frasi di Francesco Silvestre
Difficile, perdermi se so che un tuo pensiero piccolo,
Toccherà le corde di un respiro.
Cambiano le stagioni ma tu no,
Tu non cambiare e aspettami,
Sempre li dove è sempre
sole
.
Francesco Silvestre
Cit. da
Dove è sempre
sole
Frasi di Francesco Silvestre
Tanto tempo fa, nel regno sotterraneo. Dove la bugia, il dolore, non hanno significato, viveva una principessa che sognava il mondo degli umani. Sognava il cielo azzurro, la brezza lieve e la lucentezza del
sole
. Un giorno, traendo in inganno i suoi guardiani, fuggì. Ma appena fuori, i raggi del
sole
la accecarono, cancellando così la sua memoria. La principessa dimenticò chi fosse e da dove provenisse. Il suo corpo patì il freddo, la malattia, il dolore, e dopo qualche anno morì. Nonostante tutto, il Re fu certo che l'anima della principessa avrebbe, un giorno, fatto ritorno, magari in un altro corpo, in un altro luogo, in un altro tempo. L'avrebbe aspettata, fino al suo ultimo respiro. Fino a che il mondo non avesse smesso di girare.
Dal film:
Il labirinto del fauno
Scheda film e trama
Frasi del film
A Xanadu Kubla Khan volle
un'imponente dimora di piacere,
dove Alfeo, il sacro fiume, trascorre
caverne ad occhio umano smisurate
e s'immerge in un mare senza
sole
.
[In Xanadu did Kubla Khan
A stately pleasure-dome decree:
Where Alph, the sacred river, ran
Trough caverns measureless to man
Down to a sunless sea]
Samuel Taylor Coleridge
Cit. da
Kubla Khan ‐ Incipit
Frasi di Samuel Taylor Coleridge
Adesso il
sole
sorgeva a destra, | sempre nascosto dalla bruma | fuori dal mare spuntava, e a sinistra | si ricalava in mare.
[The Sun now rose upon the right: | Out of the sea came he, | Still hid in mist, and on the left | Went down into the sea.]
|
[The Sun now rose upon the right: | Out of the sea came he, | Still hid in mist, and on the left | Went down into the sea.]
|
[The Sun now rose upon the right: | Out of the sea came he, | Still hid in mist, and on the left | Went down into the sea.]
|
[The Sun now rose upon the right: | Out of the sea came he, | Still hid in mist, and on the left | Went down into the sea.]
Samuel Taylor Coleridge
Cit. da
La leggenda del vecchio marinaro
Frasi di Samuel Taylor Coleridge
Le mafie votano e fanno votare. Per la politica è dunque venuta l'ora di firmare un patto di civiltà in nome della democrazia: tutti i partiti sottoscrivano un impegno
sole
nne, un rifiuto esplicito di ricercare e ricevere il voto delle mafie.
Marco Minniti
Cit. da
Repubblica.it, 18 novembre 2017
Frasi di Marco Minniti
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di marijuana per New York,
che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley, morte, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di
sole
e luna e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla luna, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'alba, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal finestrino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e infine se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la luna,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla finestra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la morte,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col cuore assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
Commenti:
1
Frasi di Allen Ginsberg
Nux
[strangolando Furiosa]
: Verme, l'hai tradito!
[Furiosa tenta di pugnalarlo]
Angharad
: Niente vittime superflue!
Furiosa
: Questo Figlio di Guerra mi vuole morta!
Capable
: Era deciso!
Angharad
: È un Kamipazzo. È solo un ragazzo alla fine dell'emivita.
Nux
: No! Io vivo, io muoio, io vivo ancora!
[...]
È finita, non puoi sconfiggerlo. È colui che ha afferrato il
sole
!
Angharad
: Non capisci che ti ha fregato?
Capable
: È solo un vecchio che mente.
Nux
: Per mano sua saremo elevati!
Angharad
: Per questo abbiamo il suo marchio impresso sulla pelle? Animali da monta, carne da macello...
Nux
: No, il mio arrivo è atteso!
Capable
: Sei carne da macello per un vecchio!
Angharad
: Che uccide ogni uomo e avvelena ogni cosa.
Nux
: Non è nostra la colpa.
Angharad
: Allora chi ha ucciso il mondo?
Dal film:
Mad Max Fury Road
Scheda film e trama
Frasi del film
Io sono colui che afferra il
sole
. E via verso il Valhalla! Ammirami, sacca! Ammirami!
Nux
Dal film:
Mad Max Fury Road
Scheda film e trama
Frasi del film
Può crescere da solo
e svanire come niente
perché nulla lo trattiene
o lo lega a te per sempre
può crescere su terre
dove non arriva il
sole
apre il pugno di una mano
cambia il senso alle parole.
Francesca Michielin
Cit. da
L'amore esiste
Frasi di Francesca Michielin
Davanti a un muro | c'è chi fischia e fa il giro | lamenta che il mondo è cattivo. | Non è nel mio stile | bisogna salire.
Max Gazzè
Cit. da
Splendere ogni giorno il
sole
Frasi di Max Gazzè
Ogni pensiero può cambiare il destino | persino un bambino sa farlo | basta avere un sogno | e poi stringerlo in pugno | vedrai si avvererà.
Max Gazzè
Cit. da
Splendere ogni giorno il
sole
Frasi di Max Gazzè
Soprattutto se piove | non aprire l'ombrello. | Aspetta il tuo giorno di
sole
| non puoi fare di meglio.
Max Gazzè
Cit. da
Se piove
Frasi di Max Gazzè
Quello che è successo là dentro
[ad Amici]
io la considero gavetta vera. In sei mesi abbiamo fatto quello che avremmo fatto fuori in quattro anni. È ob
sole
to non ragionare così. Abbiamo imparato il lavoro intenso e costante. In due giorni avevamo sei brani da preparare, sia cover che pezzi nostri. E le cover devono avere un'impronta personale, ma devono saper rendere giustizia all'originale.
Stash
Cit. da
Rolling Stone, intervista del 6 ottobre 2015
Frasi di Stash
Un giorno capiremo chi siamo | senza dire niente | e sembrerà normale | immaginare che il mondo | scelga di girare | attorno a un altro
sole
.
Annalisa Scarrone
Cit. da
Il mondo prima di te
Frasi di Annalisa Scarrone
Tra i miei primi ricordi milanesi c'è la neve. Mi faceva strano indossare sciarpa e guanti, perché in Israele eravamo abituati a vivere per strada, sotto il
sole
. Sono cresciuto a Bande Nere, nella zona del quartiere ebraico. Ricordo le prime esplorazioni di Milano: questa è una città che cambia a tutte le ore.
Jonathan Kashanian
Frasi di Jonathan Kashanian
Nell'anno 2002 dell'era moderna, un gigantesco monolito nero, sospeso in orbita tra Giove e Saturno, aveva indicato all'uomo la via delle stelle, la strada che in breve lo aveva condotto a un progresso tecnologico di migliaia di anni in pochi secondi. Uomini e donne a bordo di astronavi avevano iniziato la conquista e la colonizzazione dei pianeti del sistema solare. Quasi simultanea fu la scoperta della super-energia, per mezzo della quale era possibile lanciare nello spazio vere e proprie gigantesche i
sole
artificiali del cosmo. Queste gigantesche i
sole
del cosmo vennero inizialmente adibite ad uno scopo particolare: preservare in vita gli ultimi esemplari di quella flora e fauna che sulla Terra si erano ormai irrimediabilmente estinte. Il nostro pianeta infatti non era diventato altro che un'unica immensa sterminata città di dodicimila chilometri di diametro e di oltre cento miliardi di abitanti. Pertanto le ultime piante, le ultime foreste, gli ultimi animali erano stati trapiantati in un fantastico giardino dell'eden cosmico, sospeso a centinaia di milioni di chilometri dal
sole
, all'interno di enormi cupole di cristallo sospinte da immense astronavi. Qui, pochi uomini scelti e capaci badavano a preservare queste piante e questi animali che per loro ormai non avevano più né senso né significato. Un lavoro duro e noioso, lontani per mesi e mesi da casa. Inevitabilmente, questo fatto un giorno finì per provocare la crisi.
Voce narrante
Dal film:
2002: la seconda odissea
Scheda film e trama
Frasi del film
Per me la primavera è una bellissima stagione, è una stagione che amo molto. Tornano alla vita tutti i colori, dai più tenui ai più accesi e brillanti. Si avvicina la stagione estiva e aumenta il desiderio di
sole
, mare e spensieratezza.
Francesca Cipriani
Frasi di Francesca Cipriani
E chi? Chi, signori della corte? Chi, in questa frettolosa disamina dei fatti potrebbe oggi baldamente rievocare l'orrore da cui fu invasa la vista dell'imputato a quello spettacolo? I due amanti giacevano lì, immondamente abbracciati, nell'espressione più turpe del loro peccato, lì sul divano della sua casa onorata. Egli restò impietrito. Egli cercava, sì, cercava una spiegazione, forse cercava addirittura un miracolo che cancellasse quella terribile visione ai suoi occhi. O forse cercava le parole... le parole che potessero esprimere il suo pianto, il suo dolore. E invece trovò un'arma, una vecchia pistola dimenticata chissà da quanto tempo in un vecchio mobiletto...
[Ferdinando cambia idea sul luogo dove nascondere la pistola]
E invece trovò un'arma, una vecchia pistola dimenticata chissà da quanto tempo in una vecchia con
sole
rococò, Settecento napoletano, forse rifatto nell'Ottocento.
Avvocato De Marzi
Dal film:
Divorzio all'italiana
Scheda film e trama
Frasi del film
Affascinate, cieli, con la vostra purezza
|
queste notti d'inverno
|
e siate perfetti!
|
Volate più vive nel buio di fuoco, silenziose meteore,
|
e sparite.
|
Tu, luna, sii lenta a tramontare,
|
questa è la tua pienezza!
|
|
Le quattro bianche strade se ne vanno in silenzio
|
verso i quattro lati dell'universo stellato.
|
Il tempo cade, come manna, agli angoli
|
della terra invernale.
|
|
Noi siamo diventati più umili delle rocce,
|
più attenti delle pazienti colline.
|
|
Affascinate con la vostra purezza queste notti di Avvento,
|
o sante sfere,
|
mentre le menti, docili come bestie,
|
stanno vicine, al riparo, nel dolce fieno,
|
e gli intelletti sono più tranquilli delle greggi che
|
pascolano alla luce delle stelle.
|
|
Oh, versate, cieli il vostro buio e la vostra luce sulle nostre
|
sole
nni vallate;
|
e tu, viaggia come la Vergine gentile
|
verso il maestoso tramonto dei pianeti,
|
o bianca luna piena, silente come Betlemme!
Thomas Merton
Titolo della poesia:
Avvento
Frasi di Thomas Merton
Ci insegnano maestri, professori
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il
sole
, i temporali,
le stelle.
Ci sono lezioni facili,
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così.
Ci si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino ad arrabbiarsi...
Gianni Rodari
Frasi di Gianni Rodari
Filastrocca di Capodanno:
fammi gli auguri per tutto l'anno.
Voglio un gennaio col
sole
d'aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore di pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.
Gianni Rodari
Frasi di Gianni Rodari
[Dopo aver saputo del libro scritto da Skeeter]
Stuart
: Io non capisco che cosa te ne importa!
Skeeter
: Come?!
Stuart
: Le cose vanno bene qui da noi! Perché
sole
vare dei problemi?
Skeeter
: Perché i problemi ci sono, Stuart!
Dal film:
The Help
Scheda film e trama
Frasi del film
Comunque la guerra si trascino per altri due anni. E ogni giorno eseguivamo i nostri calcoli imbrattati di sangue. Ogni giorno decidevamo chi restava in vita e chi moriva. Ogni giorno aiutavamo gli alleati a vincere senza che nessuno lo sapesse. Stalingrado, le Ardenne, l'invasione della Normandia: tutte vittorie che non sarebbero state possibili senza le informazioni che noi fornivamo. La gente parla della guerra come di un epico scontro tra... tra civiltà, libertà contro tirannia, democrazia contro nazismo, milioni di soldati caduti sul campo, intere flotte sul fondo degli oceani, aerei che sganciano bombe dal cielo fino ad oscurare il
sole
. Per noi non era questa la guerra. Per noi la guerra era una mezza dozzina di fanatici dei cruciverba in un villaggio dell'Inghilterra meridionale. Ero davvero Dio? No. Perché non fu Dio a vincere la guerra, ma noi.
Alan Turing
Dal film:
Imitation Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Ebbene, i detti
[dei pitagorici]
che esprimono "che cosa è" sono, ad esempio, questi: "che cosa sono le i
sole
dei beati?", "
sole
e luna"; "che cos'è l'oracolo di Delfi?", la "Tetraktus", che è l'armonia, nella quale si trovano le Sirene.
Giamblico
Cit. da
Vita di Pitagora
Frasi di Giamblico
Animali incredibili, le termiti, gli unici in grado di decomporre la cellulosa e liberare le sostanze nutritive che, altrimenti, rimarrebbero per sempre intrappolate nei tronchi marciti o negli steli. Senza termiti, uno spesso tappeto di vegetali morti soffocherebbe l'intero pianeta, ma ciò non accade grazie a un complesso di batteri e protozoi che vivono in simbiosi nella parte finale del loro intestino. Questi insetti sono peraltro una preziosa fonte di grassi e proteine per gli altri animali, uomo incluso, che in certe aree del mondo se ne cibava avidamente. Infine, i termitai consentono spesso il ripopolamento dopo un'alluvione, visto che restando emersi consentono la formazione di i
sole
e il ritorno della vegetazione. Animali come questi, fondamentali per l'intero ecosistema terrestre, erano guardati dall'uomo come esseri inutili e insignificanti.
Mario Tozzi
Cit. da
Pianeta Terra: ultimo atto
Frasi di Mario Tozzi
Qando arrivavo sul set
[di "Incantesimo"]
ci andavo con la mia macchina: non volevo parlare con nessuno alla sette di mattina. I tecnici mi ricevevano con un: È arrivato il
sole
!.
Corinne Cléry
Frasi di Corinne Cléry
Facciamo le valigie e scappiamo in uno di quei posti dove il giorno stai al
sole
e la sera ti ubriachi e fai l'amore.
Anonimo
Se Voi, probabilmente avete letto le opere di Giordano Bruno, ebbene ne La cena delle ceneri, fa uno strano ragionamento. Dice: supponiamo di avere una palla, come la terra. La terra viene illuminata dal
sole
, ma soltanto una parte della terra viene illuminata dal
sole
. Man mano che ci si allontana, il
sole
è più lontano dalla terra, una parte sempre maggiore della sfera viene illuminata. Ora, domanda: quant'è la parte della sfera che al massimo può venire illuminata? Se il
sole
fosse all'infinito, allora illuminerebbe esattamente metà della sfera. Ora Giordano Bruno si chiede: ma poverina l'altra metà della sfera che cosa fa? Rimane in ombra? Allora l'idea di Giordano Bruno è: quando arriviamo all'infinito, facciamo un passo in più, incominciamo ad andare oltre questo primo infinito e il
sole
comincerà a illuminare la parte di dietro della sfera. Quando s'arriva all'infinito per la seconda volta tutta la sfera è illuminata. Non c'è bisogno di dire che questa è, ovviamente, è un'idea semplicemente metaforica, non ha nessun senso. Però è la prima volta nella storia in cui qualcuno pensa che ci sia effettivamente la possibilità di avere due o più infiniti. I matematici oggi sono arrivati ad averne addirittura infiniti.
[dalla trasmissione RAI Il Grillo, 2 aprile 2001; citato in Storia dell'infinito, emsf.rai.it]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
[Ad una giornalista che chiedeva: «Lei è tacciato d'essere arrogante, mangia preti, in
sole
nte. La sua impertinenza suscita parecchia stizza in alcuni eppure è uno dei più accaniti sostenitori nella lotta contro l'irrazionalità dilagante senza la quale il mondo e la vita sarebbero migliori. Sembra quasi un paradosso. Come se lo spiega?»]
[...]
In realtà l'impertinenza è soltanto un modo di essere, è magari mettere il sale nelle cose che uno dice per cercare di provocare un pochino.
[...]
Io non sono particolarmente razionale o razionalista. Non penso che soltanto la ragione debba essere il metro di giudizio per tutte le cose che facciamo.
[...]
Penso che in moltissime attività della vita umana la razionalità sia, se non superflua, almeno un po' contenuta, in altre no. In particolare, credo non si possa fare a meno della razionalità quando si parla della verità.
[tratto da Matematicamente.it Magazine, numero 4, Ottobre 2007]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Essere, o non essere, questo è il problema:
se sia più nobile nella mente soffrire
colpi di fionda e dardi d'atroce fortuna
o prender armi contro un mare d'affanni
e, opponendosi, por loro fine? Morire, dormire...
nient'altro, e con un sonno dire che poniamo fine
al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali
di cui è erede la carne: è una conclusione
da desiderarsi devotamente. Morire, dormire.
Dormire, forse sognare. Sì, qui è l'ostacolo,
perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale
deve farci riflettere. È questo lo scrupolo
che dà alla sventura una vita così lunga.
Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo,
il torto dell'oppressore, l'ingiuria dell'uomo superbo,
gli spasimi dell'amore disprezzato, il ritardo della legge,
l'in
sole
nza delle cariche ufficiali, e il disprezzo
che il merito paziente riceve dagli indegni,
quando egli stesso potrebbe darsi quietanza
con un semplice stiletto? Chi porterebbe fardelli,
grugnendo e sudando sotto il peso di una vita faticosa,
se non fosse che il terrore di qualcosa dopo la morte,
il paese inesplorato dalla cui frontiera
nessun viaggiatore fa ritorno, sconcerta la volontà
e ci fa sopportare i mali che abbiamo
piuttosto che accorrere verso altri che ci sono ignoti?
Così la coscienza ci rende tutti codardi,
e così il colore naturale della risolutezza
è reso malsano dalla pallida cera del pensiero,
e imprese di grande altezza e momento
per questa ragione deviano dal loro corso
e perdono il nome di azione.
[To be, or not to be, that is the question:
Whether 'tis nobler in the mind to suffer
The slings and arrows of outrageous fortune,
Or to take arms against a sea of troubles,
And by opposing end them? To die, to sleep...
No more, and by a sleep to say we end
The heartache and the thousand natural shocks
That flesh is heir to: 'tis a consummation
Devoutly to be wished. To die, to sleep.
To sleep, perchance to dream. Ay, there's the rub,
For in that sleep of death what dreams may come
When we have shuffled off this mortal coil
Must give us pause. There's the respect
That makes calamity of so long life,
For who would bear the whips and scorns of time,
Th'oppressor's wrong, the proud man's contumely,
The pangs of despis'd love, the law's delay,
The in
sole
nce of office, and the spurns
That patient merit of th'unworthy takes,
When he himself might his quietus make
With a bare bodkin? Who would fardels bear,
To grunt and sweat under a weary life,
But that the dread of something after death,
The undiscovered country from whose bourn
No traveller returns, puzzles the will,
And makes us rather bear those ills we have
Than fly to others that we know not of?
Thus conscience does make cowards of us all,
And thus the native hue of resolution
Is sicklied o'er with the pale cast of thought,
And enterprises of great pitch and moment
With this regard their currents turn awry,
And lose the name of action.]
William Shakespeare
Cit. da
Amleto, atto III, scena I
Frasi di William Shakespeare
Non potevo fermarmi per la Morte.
Essa, benigna, si fermò per me.
Il cocchio conteneva noi due
sole
e l'Immortalità.
Erica Bain
Dal film:
Il buio nell'anima
Scheda film e trama
Frasi del film
Poiché non potevo fermarmi per la Morte
|
Lei gentilmente si fermò per me
|
La Carrozza non portava che Noi Due
|
E l'Immortalità
|
|
Procedemmo lentamente - non aveva fretta
|
Ed io avevo messo via
|
Il mio lavoro e il mio tempo libero anche,
|
Per la Sua Cortesia
|
|
Oltrepassammo la Scuola, dove i Bambini si battevano
|
Nell'Intervallo - in Cerchio
|
Oltrepassammo Campi di Grano che ci Fissava
|
Oltrepassammo il
Sole
Calante
|
|
O piuttosto - Lui oltrepassò Noi
|
La Rugiada si posò rabbrividente e Gelida
|
Perché solo di Garza, la mia Veste
|
La mia Stola - solo Tulle
|
|
Sostammo davanti a una Casa che sembrava
|
Un Rigonfiamento del Terreno
|
Il Tetto era a malapena visibile
|
Il Cornicione - nel Terreno
|
|
Da allora - sono Secoli - eppure
|
Li avverto più brevi del Giorno
|
In cui da subito intuii che le Teste dei Cavalli
|
Andavano verso l'Eternità
|
|
[Because I could not stop for Death
|
He kindly stopped for me
|
The Carriage held but just Ourselves
|
And Immortality.
|
|
We slowly drove - He knew no haste
|
And I had put away
|
My labor and my leisure too,
|
For His Civility
|
|
We passed the School, where Children strove
|
At Recess - in the Ring
|
We passed the Fields of Gazing Grain
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We passed the Setting Sun
|
|
Or rather - He passed Us
|
The Dews drew quivering and Chill
|
For only Gossamer, my Gown
|
My Tippet - only Tulle
|
|
We paused before a House that seemed
|
A Swelling of the Ground
|
The Roof was scarcely visible
|
The Cornice - in the Ground
|
|
Since then - 'tis Centuries - and yet
|
Feels shorter than the Day
|
I first surmised the Horses' Heads
|
Were toward Eternity]
Emily Dickinson
Titolo della poesia:
Poiché non potevo fermarmi per la Morte
Frasi di Emily Dickinson
L'amico nelle mie avversità, è colui che amo sempre di più. Posso fidarmi più di quelli che hanno contribuito ad alleviare le tenebre delle mie ore buie, di coloro che sono pronti a godere con me della luce del
sole
della mia prosperità.
Ulysses S. Grant
Frasi di Ulysses S. Grant
William Somerset
: Sono ormai anni che l'FBI registra le uscite dei libri dalle biblioteche.
David Mills
: E multa i ritardatari?
William Somerset
: No, controlla che letture si fanno. Allora...
David Mills
: Cosa?
William Somerset
: I libri sono bollati. Libri sul nucleare per esempio. O Mein Kampf. Quindi se tu richiedi un libro bollato, la tua scheda bibliotecaria finisce all' FBI nei computer del governo.
David Mills
: Frena frena frena. Sicuro che è legale?
William Somerset
: Ah, legale, illegale...che termini ob
sole
ti!
Dal film:
Seven
Scheda film e trama
Frasi del film
Tal fabbrica (il ponte di Rialto nell'invenzione, non realizzata, di Palladio) lodata a ragione dall'autor suo, dipinta e
sole
ggiata dal pennello di Canaletto, di cui mi sono servito, non le posso dire il bello effetto che faccia massime specchiandosi nelle sottostanti acque. Ella può ben credere che non mancano al quadro né barche né gondole, che fa in eccellenza Canaletto, né qualunque altra cosa trasferir possa lo spettatore in Venezia; e le so dire che parecchi Veneziani han domandato qual sito fosse quello della città ch'essi non avevano per ancora veduto.
Francesco Algarotti
Frasi di Francesco Algarotti
Eravamo in lutto per nostra madre che era morta in autunno e passammo tutto l'inverno in campagna da
sole
, Katja, Sonja e io.
Katja da antica data era una persona di famiglia, era la governante che ci aveva tirati su tutti e che io ricordavo e amavo da sempre. Sonja era mia sorella minore. Trascorremmo un inverno cupo e triste nella nostra vecchia casa di Pokrovskoe. Il tempo era freddo e così ventoso che i mucchi di neve sovrastavano le finestre che erano quasi sempre ghiacciate e appannate, e per tutto l'inverno praticamente non ci muovemmo mai, neppure a piedi.
Lev Tolstoj
Cit. da
Felicità familiare ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
E ricordò con esattezza le tesi fondamentali di Henry George e il suo entusiasmo per lui, e si stupì di aver potuto dimenticare tutto ciò. ‐ La terra non può essere oggetto di proprietà, non può essere oggetto di compravendita, come l'acqua, come l'aria, come i raggi del
sole
. Tutti hanno un uguale diritto sulla terra e su tutti i vantaggi che essa offre agli uomini.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Per quanto gli uomini, riuniti a centinaia di migliaia in un piccolo spazio, cercassero di deturpare la terra su cui si accalcavano, per quanto la soffocassero di pietre, perché nulla vi crescesse, per quanto estirpassero qualsiasi filo d'erba che riusciva a spuntare, per quanto esalassero fiumi di carbon fossile e petrolio, per quanto abbattessero gli alberi e scacciassero tutti gli animali e gli uccelli, ‐ la primavera era primavera anche in città. Il
sole
scaldava, l'erba, riprendendo vita, cresceva e rinverdiva ovunque non fosse strappata, non solo nelle aiuole dei viali, ma anche fra le lastre di pietra, e betulle, pioppi, ciliegi selvatici schiudevano le loro foglie vischiose e profumate, i tigli gonfiavano i germogli fino a farli scoppiare; le cornacchie, i passeri e i colombi con la festosità della primavera già preparavano nidi, e le mosche ronzavano vicino ai muri, scaldate dal
sole
.
Allegre erano le piante, e gli uccelli, e gli insetti, e i bambini. Ma gli uomini ‐ i grandi, gli adulti ‐ non smettevano di ingannare e tormentare se stessi e gli altri. Gli uomini ritenevano che sacro e importante non fosse quel mattino di primavera, non quella bellezza del mondo di Dio, data per il bene di tutte le creature, la bellezza che dispone alla pace, alla concordia e all'amore, ma sacro e importante fosse quello che loro stessi avevano inventato per dominarsi l'un l'altro.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
Nella deliberazione viene detto: «Scrittore di fama mondiale, russo di nascita, ortodosso per battesimo ed educazione, il conte Tolstoj, irretito dalla sua mente orgogliosa, è insorto con in
sole
nza contro il Signore e contro il Cristo Suo e contro il Suo santo retaggio, apertamente ed innanzi a tutti egli ha rinnegato quella madre che l'aveva allevato ed educato, la Chiesa Ortodossa».
Che io abbia rinnegato quella chiesa che si dà il nome di ortodossa è assolutamente giusto. Ma se l'ho rinnegata, non è perché io sia insorto contro il Signore; al contrario, è stato unicamente perché desideravo servirLo con tutte le forze della mia anima. Prima di ripudiare la chiesa e quella comunione con il mio popolo che mi era indicibilmente cara, io ho dedicato parecchi anni ad una analisi teorica e pratica della dottrina della chiesa
[...]
.
Lev Tolstoj
Cit. da
Risposta alla deliberazione del sinodo (1901) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Guardavo
[...]
il bellissimo tramonto. Dai densi cumuli di nubi irrompevano raggi di luce e al centro, come un rosso tizzone ardente, il
sole
. Sotto, i campi di segale e il bosco. Gioia. E pensavo: no, questo mondo non è una finzione, non è solo la valle di prova e di passaggio a un mondo migliore e eterno, ma è uno dei mondi eterni, bellissimo e gioiso, e che noi non solo possiamo, ma dobbiamo fare più bello e più gioioso per chi ci vive con noi e per chi ci vivrà dopo di noi. (14 giugno 1894)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Ho attraversato la foresta mentre il
sole
tramontava. Sotto i piedi l'erba fresca, stelle in cielo, profumo di citisi fioriti... Ho pensato alla morte e chiaramente ho sentito che sarà ugualmente meraviglioso... al di là della morte.
Lev Tolstoj
Frasi di Lev Tolstoj
Un pendolare in pensione si è autodenunciato alle Ferrovie, confessando di avere timbrato più volte - due, tre, forse addirittura quattro - un biglietto scaduto. Il crimine risalirebbe al 1967, appena cinquant'anni fa, quando il pendolare era un adolescente sensibile al richiamo della trasgressione. Nella sua lettera rivela di avere pagato quel breve momento di follia con una vita di rimorsi: «Sono tormentato dai sensi di colpa e vorrei rimediare al danno che vi ho causato». La cifra sottratta alla società si aggirerebbe sui settanta euro, meno di un bonus di Renzi, e le Ferrovie gliel'hanno benignamente condonata. Ma è con orgoglio patriottico che qui si segnala questa storia esemplare di onestà civica.
Soltanto nelle nazioni ben governate come la nostra, dove il tasso di moralità delle istituzioni è altissimo, può succedere che un cittadino viva ogni infrazione commessa, ancorché minima, come una rottura del patto sociale. In altri Paesi meno civili, di cui per decenza tacerò il nome, il pendolare abusivo avrebbe scritto alle Ferrovie per chiedere un risarcimento danni, incolpandole del suo tardivo mal di schiena. Perché - in quei Paesi - a sentirsi un fesso non è chi viola le regole, ma chi le rispetta.
P.S. Mi informano in questo momento che il pendolare è un cittadino svizzero e che la tratta ferroviaria su cui da giovane viaggiava a sbafo è la Berna-
Sole
tta, rigorosamente elvetica. Chiedo scusa per l'imperdonabile equivoco. A certe latitudini le «
sole
tte» lasciano indifferenti. Ci si muove soltanto per le «
sole
».
Massimo Gramellini
Cit. da
Lasciatemi pagare, 'Il caffè', Corriere.it, 3 ottobre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Quando la mela è matura cade; perché? Perché è attirata dalla terra, o perché il picciolo è disseccato, perché è disseccata dal
sole
, perché il vento la scuote, perché si è appesantita, o perché il monello che è in basso vuol mangiarla? Niente è causa, tutto non è che la concordanza di quelle condizioni nelle quali si produce ogni avvenimento vitale, organico, elementare; e il botanico che trova che la mela cade perché il tessuto si è decomposto, ecc., avrà altrettanta ragione del bambino che sarà in basso e si dirà che la mela è caduta perché voleva mangiarla e aveva pregato per questo.
(III, I, I; 1956)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Io non esco mai. Perché gli uomini sono spaventosi. Io voglio vivere qui senza radici. Le nostre radici sono troppo pesanti. In tutti questi anni ho avuto vergogna dell'Italia e della sua gente. Ho avuto vergogna delle altre i
sole
: così avide, grasse, ignoranti, narcisiste. Dove vive gente che non si sente in colpa. Noi ci siamo ritirati qui per pensare agli altri. Gli italiani sono uno dei popoli più condizionati e volgari del mondo. Questo Paese ha così sfrenatamente voglia di ridere. Che cosa c'è da ridere?
Lucio
Dal film:
Caro diario
Scheda film e trama
Frasi del film
Ricorda quel vecchio spot col confronto fra due uomini in camicia? Io sono sceso dalla torre e sono andato sui social per far vedere che noi giornalisti possiamo vincere la prova confronto fra le notizie che vanno da
sole
sul web e le notizie come le diamo noi.
Enrico Mentana
Cit. da
Da un'intervista a Corriere.it, 24 settembre 2017
Frasi di Enrico Mentana
Il cielo era giallo come l'ottone e non ancora offuscato dal fumo delle ciminiere; era, dietro i tetti della fabbrica, tutto bagliori poiché il
sole
stava per sorgere. Guardai l'orologio: non erano ancora le otto. Mancava un quarto d'ora.
Aprii il portone e approntai il distributore della benzina perché a quell'ora arrivava sempre qualche macchina per rifornirsi. Ad un tratto udii dietro di me un rauco stridore come se sotto terra qualcuno avesse girato un argano arrugginito. Stetti in ascolto. Poi riattraversai il cortile fino all'officina e ne apersi cautamente la porta: nell'interno semibuio vagolava uno spettro. Aveva in testa un fazzoletto bianco ma sudicio, portava un grembiule turchino e grosse pantofole, agitava una scopa, pesava novanta chilogrammi ed era Matilde Stoss, la donna addetta alla pulizia.
Erich Maria Remarque
Cit. da
Tre camerati ‐ Incipit
Frasi di Erich Maria Remarque
Nando Parrado
: Vedi dove il
sole
sta scendendo? In quella direzione è l'Ovest. E ad Ovest ci sono le verdi vallate del Cile.
Roberto Canessa
: Moriremo, lo sai.
Nando Parrado
: Forse. Ma se moriremo, moriremo camminando.
Dal film:
Alive - Sopravvissuti
Scheda film e trama
Frasi del film
Oggi è il compleanno di mio padre. Mio padre è un artista, un pittore. È un po' matto. E ora nel mio cuore col sorgere di questo
sole
io credo fermamente che lo rivedrò. Lo sentite? Dio. Dio è dovunque oggi.
Carlitos Paez
Dal film:
Alive - Sopravvissuti
Scheda film e trama
Frasi del film
[Finn, scalzo, raggiunge Estella e sale anche lui sul taxi che era sul punto di partire]
Finn
: Che cos'hai in mente?
Estella
: Ti sei dimenticato le scarpe!
Finn
: Cosa si prova a non avere emozioni? Me lo dici?
[...]
Estella
: Mettiamo che ci fosse una bambina e che da quando avesse avuto l'età della ragione, le avessero insegnato ad avere paura... diciamo, ad avere paura della luce del giorno, che le avessero insegnato che era sua nemica, che le avrebbe fatto del male e che poi, in un giorno di
sole
, tu le chiedessi di uscire fuori a giocare e lei non volesse... non puoi arrabbiarti con lei, giusto?
Finn
: Io ho conosciuto quella bambina e ho visto la luce nei suoi occhi, puoi dire o fare quello che ti pare, ma io continuo ancora a vederla.
Estella
: Noi siamo quello che siamo, le persone non cambiano!
Dal film:
Paradiso perduto
Scheda film e trama
Frasi del film
Ogni cosa è ciò che è: il colore del giorno, il modo in cui ti sentivi da bambino, la sensazione dell'acqua salata sulle gambe scottate dal
sole
... A volte l'acqua è gialla, a volte è rossa, ma il colore che hai nella memoria varia col variare dei giorni. Io non racconterò questa storia com'è realmente accaduta ma la racconterò come la ricordo io.
Finnegan 'Finn' Bell
Dal film:
Paradiso perduto
Scheda film e trama
Frasi del film
Musa, quell'uom di multiforme ingegno
Dimmi, che molto errò, poich'ebbe a terra
Gittate d'Ilïòn le sacre torri;
Che città vide molte, e delle genti
L'indol conobbe; che sovr'esso il mare
Molti dentro del cor sofferse affanni,
Mentre a guardar la cara vita intende,
E i suoi compagni a ricondur: ma indarno
Ricondur desïava i suoi compagni,
Ché delle colpe lor tutti periro.
Stolti! che osaro vïolare i sacri
Al
Sole
Iperïon candidi buoi
Con empio dente, ed irritâro il nume,
Che del ritorno il dì lor non addusse.
Deh! parte almen di sì ammirande cose
Narra anco a noi, di Giove figlia e diva.
Omero
Cit. da
Odissea ‐ Incipit
Frasi di Omero
Bodine
: È una maledetta bugiarda! Una svitata in cerca di soldi o di pubblicità. O di solo Dio sa cosa. Come quell'altra russa, Anastasia.
Buell
: Stanno arrivando.
Bodine
: Rose Dewitt Bukater è deceduta sul Titanic all'età di 17 anni, esatto?
Lovett
: Sì, esatto.
Bodine
: Se fosse vissuta, oggi avrebbe oltre cento anni.
Lovett
: 102 anni, per essere esatti.
Bodine
: E va bene, allora è una vecchissima maledetta bugiarda. Senti, mi sono già informato sul passato di questa donna: negli anni '20 lavorava come attrice. Un'attrice. Ecco il primo indizio, Sherlock. Allora si chiamava Rose Dawson. Si sposa con un certo Calvert. Si trasferiscono a Cedar Rapids e lei sforna un paio di ragazzini. Ora Calvert è morto, e per quanto ne so io, anche Cedar Rapids è morta.
Lovett
: Sì, ma anche gli altri che sapevano del diamante dovrebbero essere morti tutti, invece lei ne è al corrente.
Marinaio
: Attenti alle spalle!
Bodine
: Non è una che ci va leggera, eh?
Lovett
: Signora Calvert, sono Brock Lovett. Benvenuta a bordo del Keldysh. Okay, portiamola dentro.
Marinaio
: Andiamo!
Lovett
: Benvenuta, signorina Calvert.
Lizzy
: Buongiorno.
Lovett
: Benvenuta a bordo del Keldysh.
Lizzy
: La ringrazio.
Pilota
: Ehi, tenga!
Rose
: Sì?
Lovett
: Le vostre cabine vanno bene?
Rose
: Ah, sì, sono deliziose. Ha conosciuto mia nipote, Lizzy? Lei si prende cura di me.
Lizzy
: Ci siamo conosciuti pochi minuti fa. Ricordi, nonna, sul ponte?
Rose
: Ah, già. Ecco, così è perfetta. Devo avere le mie foto quando viaggio.
Lovett
: Che cosa desidera? Posso offrirle qualcosa?
Rose
: Sì. Desidero vedere il mio ritratto.
Lovett
: Luigi XVI indossava una pietra favolosa chiamata il Diamante Blu della Corona. Sparì nel 1792, intorno allo stesso periodo in cui il vecchio Luigi perse tutto, dal collo in su. Secondo alcune informazioni, anche il Diamante della Corona fu tagliato, assumendo la forma di un cuore, e poi fu ribattezzato Cuore dell'Oceano. Oggi avrebbe un valore superiore al famoso diamante Hope.
Rose
: Era terribilmente pesante. Lo indossai solo quella volta.
Lizzy
: Nonna, sei proprio convinta di essere tu, questa?
Rose
: Sono io, cara. Non ero un bel bocconcino?
Lovett
: Ah, ah, L'ho rintracciato attraverso documenti d'assicurazione. Una vecchia richiesta di risarcimento definita con clau
sole
di assoluta segretezza. Può dirmi chi era il destinatario del risarcimento?
Rose
: Immagino che fosse qualcuno di nome Hockley.
Lovett
: Nathan Hockley. Esatto. Magnate dell'acciaio di Pittsburgh. La polizza fu fatta per una collana di diamanti che suo figlio, Caledon, comprò alla sua fidanzata, lei. Una settimana prima di imbarcarsi sul Titanic. Fu presentata per il risarcimento una settimana dopo l'affondamento. Perciò il diamante deve essere andato giù con la nave. Vede la data?
Lizzy
: 14 aprile 1912.
Bodine
: Il che significa, se sua nonna è chi veramente sostiene di essere, che indossava il diamante il giorno in cui affondò il Titanic.
Lovett
: E questo fa di lei la mia più grande amica.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Giada
: ... l'etnocentrismo...
Riccardo
: Ehi, ma non ti annoi a studiare sempre?
Giada
: È necessario. E poi preferisco studiare che essere costretta a divertirmi.
Riccardo
: Tu vieni proprio da un altro pianeta, eh? Guarda là. Tutto in mostra. Poi ci parli e magari scopri che non hanno niente da dire. A quella sta bene farsi trattare come un oggetto. Si fanno mercificare. Tu invece... no.
Giada
: Riccardo...
Riccardo
: Sì.
Giada
: È un paio di giorni che cerco uno dei miei taccuini. Quello che non ti volevo dare. Per caso ce l'hai tu?
Riccardo
: Io?
Giada
: Sì, tu. O forse ce l'ha la ragazza che ama farsi mercificare. Pensi che sono cretina? Mi prendi pure per il culo?
Riccardo
: Va bene. Scusa.
Giada
: Sei un essere spregevole. Come ti sei permesso? È una violenza, lo capisci?
Riccardo
: E dai! Non esagerare adesso. Ho sbagliato. Ma non so come fare con te. Io volevo... solo cercare di capirti un po'.
Giada
: Ma che cazzo te ne frega di capirmi!
Riccardo
: Effettivamente non lo so! Però mi frega. Senti, ormai le ho lette le cose che hai scritto. E ci ho pure pensato, sul serio! Tu dici cose giuste, ma... ci hai troppa rabbia. Tu ci rosichi troppo. La vita può essere presa anche in un altro modo, sai? Giada, io non voglio insegnarti niente. Lo so che pensi che sono un coglione.
Giada
: Mh.
Riccardo
: E forse hai anche ragione.
Giada
: Mh.
Riccardo
: Ma almeno quando c'è il
sole
, io sorrido. Oggi c'è il
sole
, Giada. Te ne sei accorta?
Giada
: Sì, però non mi piace che tu...
Riccardo
: Lo so, ho sbagliato. E... Ti chiedo scusa. Dai, sai che facciamo? Oggi niente lezione. Ci sei mai salita sul tetto? No? Ti va? Così ci godiamo questo splendido
sole
.
Giada
: È proprio bello qui.
Riccardo
: Senti, ti va di venire a cena da me questa sera?
Giada
: Dici che ho fatto bene ad accettare subito?
Sara
: Minimo.
Giada
: Ho chiesto anche il permesso in trattoria. Non so, sono confusa. So solo che quando ci penso mi sento una stretta allo stomaco. Che significa?
Sara
: Che ti sto invidiando.
Giada
: Beh, non c'è molto da dire. Vengo da un paesello vicino a Roma. E ci torno poco per non sentire le lagne di mia madre. Mi faccio un gran culo per pagarmi gli studi. Fine. E tu?
Riccardo
: Neanche io ho molto da dire. Sempre stato qui. Con mio padre parlo poco, mia madre invece parla troppo. E nella vita non vorrei fare un cazzo, tranne divertirmi.
Giada
: Certo che noi due non abbiamo proprio niente in comune.
Riccardo
: Già. Eppure sei a cena qui. Curioso, no?
Giada
: Sì. Infatti è strano. Perché sono qui?
Riccardo
: Beh, perché magari ci sono cose che ancora non ci siamo detti. Forse.
Giada
: Cose tipo?
Riccardo
: Posso? Sei più bella così. Perché li porti?
Giada
: Perché non ci vedo. Senza mi sento persa.
Riccardo
: Forse è meglio. Non trovi?
Giada
: Non lo so. Dici?
Riccardo
: Non ti piace guardarci?
Giada
: Preferisco esserci.
Riccardo
: C'è qualcosa che non va?
Giada
: Non così.
Riccardo
: E come?
Giada
: Dolcemente.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Conduttore
: Bene amici, manca poco! Tre, due, uno... Tempo scaduto! Scendere, ragazze, scendete dai tini. Vediamo subito qual è il risultato. Incredibile! Parità! Parità! Non vi preoccupate per i vostri piedini, ragazze, la vinoterapia fa miracoli! Accomodatevi alla vostra postazione. E adesso, per sapere come finirà questa gara, dobbiamo fare lo spareggio! Facciamo entrare la prova dei mitici budini! Eccoli qua! Portati dalla nostra cara Graziella! Straordinario, guardate che meraviglia! Graziella, non li guardare. Questi sono dietetici, eh? Noi ci teniamo alle nostre ragazze!
Graziella
: Ah, beh, anche perché troppi ne devono mangiare per avere un fisichetto come il mio.
Conduttore
: Parole sante! Salutiamo Graziella! Bene, venite, venite, qua, avvicinatevi. Allora, Nicoletta e Samantha, siete pronte? Mettetevi sùbito il vostro mollettone. Tre, due, uno, via! Eh! Ecco, allora, attenzione! Vedo Samantha che sta cominciando bene con un metodo tutto suo. Nicoletta mi sembra invece più determinata, più veloce, più scafata, amici ascoltatori! Attenzione! Ma vedo Samantha in netto recupero! Sono tecniche diverse. Attenzione, non toccate con le mani. Lo so che è terribile. Guardiamo qui bene Nicoletta. Ma Samantha è in netto recupero. È in netto recupero. Attenzione! Samantha è in netto recupero! Samantha in netto recupero! Samantha ha vinto! Brava! Congratulazioni, Samantha! Straordinaria! Incredibile, tiravi come un aspirapolvere! Sei contenta?
Samantha
: Contentissima, grazie!
Conduttore
: Allora, ecco la premiazione. Grazie, Graziella! Amiche, venite dietro. E voi stringetevi la mano! Allora, forza. Oh, che meraviglia! Samantha, vuoi dire qualcosa agli amici a casa?
Samantha
: Beh, voglio dire che nella vita bisogna avere determinazione per ottenere un obiettivo.
Conduttore
: Sì.
Samantha
: Io ce l'ho messa tutta e ce l'ho fatta.
Conduttore
: Brava.
Samantha
: Posso salutare?
Conduttore
: Ma devi salutare!
Samantha
: Un bacione a mamma e papà! Ciao!
Conduttore
: Okay! Bene, amici! Samantha, congratulazioni! Amici, noi ci vediamo la prossima settimana! Vai con la sigla! Ciao! Buonanotte!
Giada Ferretti
: L'ideale contemporaneo di donna: chinata a 90 gradi ad ingoiare budini. Almeno finisce l'ipocrisia di copertura. Finalmente il ruolo della donna davanti e dietro lo schermo coincide. Ecco la vera pornografia.
Sara
: Ancora? Giada, ma sta diventando una malattia!
Giada
: Sto solo cercando di capire. Come siamo arrivati sin qui, Sara? Perché le donne non dicono niente?
Sara
: E perché forse non gli dispiace poi tanto farsi mercificare, come dici tu.
Giada
: Brava. È proprio quello che il sistema si aspetta che tu dica.
Sara
: Beh, almeno sono affidabile.
Giada
: Quando spegni la TV ti accorgi che la realtà è anche peggio. Sono più brutti, vestiti peggio ma vogliono esattamente le stesse cose. Vuole sedersi?
Passeggero
: No, grazie, sto bene in piedi.
Giada
: Pensano di vivere in una soap. Per loro lo Tsunami e un "Posto al
sole
" fa lo stesso. Li vedrei bene sotto i bombardamenti in Iraq, o deportati al Polo Nord. Di sicuro metterebbero su un giro vip anche lì.
Riccardo Croce
: Questa?
Fiamma
: Forse.
Naomi
: Chiami me?
Riccardo
: Ciao. Senti, questa sera c'è una bellissima serata al privé. Ti va di entrare con noi? Area supervi-ai-pi.
Naomi
: Sì, volentieri. Posso portare pure mia cugina?
Riccardo
: Sì, porta chi ti pare. Basta che sia gente carina, però.
Naomi
: Carina, cioè?
Fiamma
: Carina. Una che non si preoccupa di esserlo, per esempio. O una che non si chiede che vuol dire, per esempio.
Naomi
: Ah, giusto. E allora ci vediamo stasera.
Loris
: Ehm, puoi contarci, bella! Ammazza che bona! Questa è mia. Cioè, se per te va bene, Ric.
Riccardo
: Ma sì, certo, che mi frega a me. Fai il tuo gioco, bello!
Fiamma
: Certo, ragazzi, che dovreste alzare un po' il tiro. Personalità zero. Tra un po' ci porteremo proprio chiunque al privé.
Loris
: Sì, personalità come ti pare, però 5-6 milioni di botte...
Riccardo
: Capisci, Fiamma, bisogna sacrificare la perfezione. Il popolo ha fame.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Il
sole
non illuminò me! Quando si è vecchi si resta all'ombra anche avendo dello spirito.
[Psico-analisi]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
Fu un vero raccoglimento il mio, uno di quegl'istanti rari che l'avara vita concede, di vera grande oggettività in cui si cessa finalmente di credersi e sentirsi vittima. In mezzo a quel verde rilevato tanto deliziosamente da quegli sprazzi di
sole
, seppi sorridere alla mia vita ed anche alla mia malattia. La donna vi ebbe un'importanza enorme. Magari a pezzi, i suoi piedini, la sua cintura, la sua bocca, riempirono i miei giorni. E rivedendo la mia vita e anche la mia malattia le amai, le intesi! Com'era stata più bella la mia vita che non quella dei cosidetti sani, coloro che picchiavano o avrebbero voluto picchiare la loro donna ogni giorno salvo in certi momenti. Io, invece, ero stato accompagnato sempre dall'amore. Quando non avevo pensato alla mia donna, vi avevo pensato ancora per farmi perdonare che pensavo anche alle altre. Gli altri abbandonavano la donna delusi e disperando della vita. Da me la vita non fu mai privata del desiderio e l'illusione rinacque subito intera dopo ogni naufragio, nel sogno di membra, di voci, di atteggiamenti più perfetti.
[Psico-analisi]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
La legge naturale non dà il diritto alla felicità, ma anzi prescrive la miseria e il dolore. Quando viene esposto il commestibile, vi accorrono da tutte le parte i parassiti e, se mancano, s'affrettano di nascere. Presto la preda basta appena, e subito dopo non basta più perché la natura non fa calcoli, ma esperienze. Quando non basta più, ecco che i consumatori devono diminuire a forza di morte preceduta dal dolore e così l'equilibrio, per un istante, viene ristabilito. Perché lagnarsi? Eppure tutti si lagnano. Quelli che non hanno avuto niente della preda muoiono gridando all'ingiustizia e quelli che ne hanno avuto parte trovano che avrebbe avuto diritto ad una parte maggiore. Perché non muoiono e non vivono tacendo? È invece simpatica la gioia di chi ha saputo conquistarsi una parte esuberante del commestibile e si manifesti pure al
sole
in mezzo agli applausi. L'unico grido ammissibile è quello del trionfatore.
[Storia di un'associazione commerciale]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
Ero prossimo al sonno, ma avevo gli occhi tuttavia pieni di
sole
e tardavo a perdere i sensi. La dolcezza che in quell'età s'accompagna al riposo dopo una grande stanchezza, m'è evidente come un'immagine a sé, tanto evidente come se fossi adesso là accanto a quel caro corpo che più non esiste.
[Il fumo]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
Seguì la via che doveva seguire, con passo un po' pigro e ineguale, fischiettando e guardando lontano innanzi a sè col capo reclinato da un lato; e se gli accadeva di sbagliar strada, ciò era perché per alcuni uomini non esiste una strada giusta. A chi gli chiedeva che cosa intendesse fare nel mondo, dava risposte contraddittorie, perché, come
sole
va dire (ed anche questo l'aveva già annotato), egli portava in sè possibilità per mille modi di esistenza, insieme alla segreta consapevolezza che, in fondo, si trattava di altrettante impossibilità.
Thomas Mann
Cit. da
Tonio Kröger
Frasi di Thomas Mann
Sulle strette vie della città il
sole
invernale era solo un pallido riflesso, lattiginoso e stanco dietro le coltri di nuvole. Le strade, fiancheggiate dai colmi aguzzi delle case, erano umide e ventose, e di tanto in tanto cadeva una specie di grandine mollliccia, qualcosa di mezzo tra la neve e il ghiaccio.
La scuola era finita. I liberati fluivano a sciami attraverso il cortile lastricato e, usciti dal cancello, si separavano affrettandosi a destra e a sinistra. I più grandi stringevano dignitosamente il loro pacco di libri alla spalla sinistra, mentre col braccio destro impugnavano contro il vento, diretti al richiamo del pranzo; i piccoli trottorellavano allegri, facendo schizzare tutt'intorno la poltiglia ghiacciata e malmenando gli arnesi della scienza contro gli zaini di pelle di foca. Ma piccoli e grandi, atteggiandosi a compunzione, si toglievano ogni tanto i berretti di fronte al cappello alla Wotan o alla barba da Giove olimpico di qualche professore, che si allontanava compassato.
Thomas Mann
Cit. da
Tonio Kröger ‐ Incipit
Frasi di Thomas Mann
‐ Com'è...? com'è...?
‐ Eh, diavolo, c'est la question, ma très chère demoiselle!
La moglie del con
sole
Buddenbrook, seduta accanto alla suocera sul sofà rettilineo laccato di bianco e adorno di una testa di leone dorata, con i cuscini ricoperti di stoffa giallo-chiara, gettò un'occhiata al marito nella poltrona al suo fianco e venne in aiuto alla figlioletta, che il nonno teneva sulle ginocchia, presso la finestra.
Thomas Mann
Cit. da
I Buddenbrook ‐ Incipit
Frasi di Thomas Mann
Tanto tempo fa la terra intera era verde e fresca come una foglia appena spuntata. C'erano mille ruscelli che correvano tra l'erba. Arance, mandorle, ciliegie, datteri e melograni crescevano insieme sullo stesso ramo. Il leone giocava con l'agnello e le tribù degli uomini vivevano in pace. Essi non sapevano cosa fosse il male.
All'inizio dei tempi, il Signore aveva detto agli uomini:
- "
Questo giardino fiorito è tutto vostro, e vostri sono i suoi frutti. Badate però, che ad ogni azione malvagia io lascerò cadere sulla terra un granello di sabbia, e un giorno gli alberi verdi e l'acqua fresca potrebbero scomparire per non tornare mai più
".
Per molto tempo il suo monito venne obbedito e ricordato, finché un giorno due uomini litigarono per il possesso di un cammello. Appena la prima parola cattiva fu pronunciata il Signore gettò al suolo un granello di sabbia, così minuscolo e leggero che nessuno se ne accorse.
Ben presto alle parole seguirono i fatti, e molti nuovi granelli si formarono e caddero. Il piccolo mucchio di sabbia cresceva lentamente. Gli uomini allora si fermarono a guardarlo, incuriositi.
- "
Cos'è questo, Signore?
" - chiesero a Dio.
- "
E' il frutto della vostra cattiveria
" - rispose Lui.
- "
Tutte le volte che agirete ingiustamente, che alzerete la mano su un fratello, che mentirete e ingannerete, un granellino si aggiungerà agli altri. E chissà che un giorno la sabbia non arrivi a coprire la terra intera
".
Ma gli uomini si misero a ridere.
- "
Anche se fossimo i più perfidi fra i perfidi, non basteranno milioni di milioni di anni perché questa polvere leggera riesca a farci del male. E poi, chi può aver paura di un po' di sabbia?
".
Così ricominciarono a ingannare e a combattere, uno contro l'altro, tribù contro tribù. Finché la sabbia seppellì i pascoli verdi e i campi, cancellò il corso dei ruscelli e cacciò le bestie lontano in cerca di cibo.
In questo modo fu creato il deserto. E da allora le tribù vagano per il deserto, pensando alla verde terra perduta.
E qualche volta in pieno deserto, sognano e vedono cose che non ci sono più: laghi azzurri e alberi fioriti. Ma sono visioni che subito svaniscono: la gente li chiama
miraggi
.
Solo dove gli uomini hanno osservato le leggi di Dio ci sono ancora palme verdi e sorgenti pulite. E la sabbia non può cancellare queste cose, ma le circonda come il mare fa con le i
sole
. I viaggiatori le chiamano
oasi
. E là si fermano per trovare riposo e ristoro, ricordando ogni volta le parole del Signore alle tribù:
- "
Non trasformate il mio mondo verde in un deserto infinito
".
Ora sapete perché, anche oggi, sulla terra i deserti continuano ad avanzare.
Da:
Come sono nati i deserti
Vincent
: Un anno è lungo a passare.
Irene Cassini
: Non è tanto lungo... solo un giro intorno al
sole
.
Dal film:
Gattaca - La porta dell'universo
Scheda film e trama
Frasi del film
Ora lo stesso Potentissimo Principe Figliuol Nostro carissimo in Cristo Napoleone Imperator de' Francesi, il quale per le cose, che dette abbiamo, ha renduti sì preclari servigj alla Cattolica Religione, Ci ha significato desiderare ardentemente di essere consecrato, e ricevere da Noi la Corona Imperiale, affinchè cotesta
sole
nne Cerimonia vesta nel grado il più eminente, che far si possa, il carattere della Religione, e le celesti benedizioni tragga largamente.
[1804]
Papa Pio VII
Frasi di Papa Pio VII
Il piccolo principe assisteva allo schiudersi di un enorme bocciolo e sentiva che ne sarebbe venuta un'apparizione miracolosa, ma la corolla indugiava, e si faceva bella, chiusa nella sua camera verde. Con cura sceglieva i colori. Si vestiva piano, accomodando i petali a uno a uno. Non voleva uscire tutta stropicciata come fanno i papaveri. Voleva mostrarsi solo nel pieno fulgore della propria bellezza. Eh, sì! Era molto vanitosa. La sua segreta toilette era durata giorni e giorni. Ed ecco che una mattina, con il sorgere del
sole
, era apparsa una rosa.
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
I semi sono invisibili. Dormono tutti nel segreto della terra finché a uno di loro non piglia il ghiribizzo di svegliarsi. Allora si stiracchia e fa spuntare timidamente verso il
sole
uno splendido, innocuo germoglio.
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
Mi piacciono le ragazze argute e un po' in
sole
nti, forse perché mia madre e mia sorella sono così. Mi piacerebbe che la mia fidanzata riuscisse a sopportare il mio sarcasmo e che fosse socievole, amasse viaggiare e condividere con me esperienze adrenaliniche.
Cameron Dallas
Frasi di Cameron Dallas
Il
sole
dei vecchi
|
è un
sole
stanco.
|
Trema come una stella
|
e non si fa vedere,
|
ma solca le acque d'argento
|
dei notturni favori.
|
E tu che hai le mani piene
|
d'amore per i vecchi
|
sappi che sono fanciulli
|
attenti al loro pudore.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Il
sole
dei vecchi
Frasi di Alda Merini
O Donna,
|
il tuo violino superbo
|
apre angeliche voci
|
e un perno di metallo
|
anima l'usignolo.
|
Lui Alberto la mia rima
|
subì questo momento
|
e divenni la Dea
|
di vasta Ipotenusa
|
sberleffo di Parole
|
o silloge del
Sole
?
Alda Merini
Titolo della poesia:
O Donna
Frasi di Alda Merini
Nessuno rinuncia al proprio destino anche se è fatto di
sole
pietre.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Quando sorge il
sole
mi pento amaramente di non avere peccato.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
O primavera nuda
|
coperta di soli fiori.
|
Sanno tutto di te
|
ormai sul Naviglio,
|
solo tua madre
|
aveva la tempesta.
|
Ti copri ormai le mani
|
che hanno
sole
d'amore,
|
vogliono il tuo mistero:
|
baciar la Poesia.
Alda Merini
Titolo della poesia:
O primavera nuda
Frasi di Alda Merini
Nell'afa del meriggio Mario sollecitava colla frusta il grasso cavallo.
La strada, larga e dritta, in quell'incendio di
sole
sembrava confondersi col tremolìo dell'aria, entro la quale la polvere, sollevandosi, metteva tratto tratto una nebbia giallognola. Il caldo era soffocante. L'ombra, ritiratasi sotto gli alberi, ne allargava la base dei tronchi, e l'erba appariva sporca sui margini dei fossi, mentre nella strada solitaria il solco dei veicoli e l'orma dei piedi si vedevano sino molto lungi, profondi quanto nel fango.
Alfredo Oriani
Cit. da
Gelosia ‐ Incipit
Frasi di Alfredo Oriani
Dietro quella grazia e quella semplice
sole
nnità, Eduardo De Filippo ha la semplicità di un calzolaio o di un pescatore e la fierezza di un principe dell'antica Grecia. Riverbera un'arguzia, un'ironia e una sana follia che andavano anche oltre quelle di Peppino, più esplicito, plateale e magnificamente fracassone. Peppino ha però dalla sua, rispetto al più aristocratico fratello, una capacità di inventiva e di euforica improvvisazione che lo hanno reso inimitabile.
Giorgio Strehler
Frasi di Giorgio Strehler
Se avesse un centro, il mondo avrebbe anche una circonferenza
[...]
e avrebbe dei limiti in rapporto a qualcos'altro e, al di fuori del mondo vi sarebbero altri luoghi ancora.
[...]
e non è possibile che esistano una sfera o un circolo veri in senso assoluto, che non se ne possano dare di più veri
[...]
Inoltre non vi sono nel cielo poli immobili e fissi.
[...]
Non vi è nessuna stella della sfera ottava che descriva con la rivoluzione della sfera un circolo massimo, perché bisognerebbe che essa fosse equidistante dai poli, che non vi sono.
[...]
E poiché non possiamo avvertire il movimento se non in relazione a qualcosa di fisso, ossia i poli o i centri, e siamo costretti a presupporli quando computiamo le misure dei moti, per questo motivo ci aggiriamo fra congetture, e in tutte le misure scopriamo errori
[...]
È così manifesto che la Terra si muove.
[...]
Anzi, né il
Sole
, né la Luna, né la Terra, né alcun' altra sfera, sebbene a noi sembri diversamente, possono descrivere un vero circolo nel loro moto
[...]
inoltre, questi corpi non si muovono in tutti ì momenti del tempo d'un movimento uguale e preciso, e non descrivono un circolo apparente sempre uguale, anche se queste differenze non si mostrino a noi.
[...]
Dovunque uno si trovi, gli sembra di stare al centro.
Nicola Cusano
Cit. da
De docta ignorantia
Frasi di Nicola Cusano
[Sul film "Jules e Jim"]
Mi ricordo il
sole
del sud e la pioggia sulle montagne quando giravamo a nord della Francia. Ricordo anche quando facevo da mangiare per tutte le ventidue persone della troupe.
Jeanne Moreau
Frasi di Jeanne Moreau
Dedicato a chi visse il brivido dello sbarco sulla luna, e mai lo dimenticherà. E a quei babbei che credono che lo sbarco non sia mai avvenuto.
21 luglio 1969. Quella fu per noi la notte della Luna, il mondo intero viveva in diretta la discesa del primo uomo dalla scaletta del modulo spaziale alla superficie lunare. Immagini traballanti, ma emotivamente insuperate: la cronaca che si sovrapponeva alla fantascienza. Forse anche l'inizio della fine dei sogni: da quel giorno, poco a poco, abbiamo disimparato a sognare.
Quello sbarco ‐ «un piccolo passo per un uomo, ma un gigantesco balzo per l'umanità», secondo la frase di Armstrong ‐ ci fece sentire tutti onnipotenti, e soprattutto fece sentire onnipotente l'America, vincitrice della corsa verso il nostro satellite. Bella forza, direte voi giovani: era il frutto della sfida alla conquista dello spazio tra Usa e Urss in piena guerra fredda. Ma anche la libertà dei popoli quasi sempre arriva dopo una guerra, e non per questo ne è invalidata. È un fatto però che la conquista tecnologica nasce in gran parte dall'industria militare. Anche Internet, la vera rivoluzione di libertà del nostro tempo, è figlio dell'industria militare e di quella spaziale. La bomba atomica nasce dal genio di un ebreo italiano che sfuggì al destino del lager riparando negli Usa. E la conquista della Luna fu guidata da uno scienziato che fino al 1945 progettava i missili nazisti V2 con cui fu devastata Londra. Si chiamava Wernher von Braun.
Andò a vivere a Huntsville, in Alabama, con altri 120 scienziati tedeschi, tutti passati al servizio del progetto spaziale americano. Lì nel 1964 lo intervistò Oriana Fallaci per un suo straordinario reportage, Se il
sole
muore. Allora la Luna sembrava un sogno. Oriana gli chiese: davvero ci arriverete entro il 1970? Lui rispose: «Se il popolo americano è disposto a pagare, sì». I fatti gli diedero ragione. Ma la Fallaci gli chiese anche di Marte. E von Braun: «Per andare su Marte dovremo raggiungere un livello tecnologico molto più alto, e io temo proprio che un simile volo non sarà possibile che dieci o dodici anni dopo il primo viaggio sulla Luna». Per il capo del progetto Apollo, insomma, l'uomo avrebbe potuto conquistare il Pianeta Rosso già all'inizio degli anni '80.
Invece le cose sono andate diversamente dopo la notte in cui Armstrong mise piede sulla Luna. Lui fu il primo e Cernan, tre anni dopo, l'ultimo. La crisi economica abbatté la febbre di ulteriori conquiste, e la sconfitta in Vietnam fece il resto. Quarant'anni dopo, un veicolo lanciato dagli Usa ha visitato Marte, e le foto inviate a Terra da Curiosity sono straordinarie. Ma non è la stessa cosa. Il futuro non si è materializzato come la fantascienza lo aveva sognato: i computer di oggi sono più piccoli del solo occhio di Hal 9000, protagonista tecnologico di 2001 Odissea nello spazio. E, a proposito, i libri da cui furono tratti quel film e l'altro capolavoro del cinema, Blade Runner, furono scritti da Arthur C. Clarke e Philip Dick solo un anno prima del passo di Armstrong: si poteva sognare tutto, nel '68.
Abbiamo passato il 2001 di Odissea e ci avviciniamo al 2019 di Blade Runner, e la tecnologia ci ha piantati ancor di più coi piedi al suolo. Non ci sono auto spaziali né navi volanti. Il futuro dallo spazio è rimbalzato indietro, l'Odissea è sulla Terra. E la sfida non è più per la conquista del cosmo, ma dei nostri smartphone, veri depositari dell'innovazione digitale, terminali delle linee telefoniche come dei nostri ridimensionati brividi fantascientifici, non più Glenn contro Gagarin, ma Apple contro Samsung, California contro Corea. Almeno questo fa un po' Blade Runner.
[Facebook, dalla sua pagina personale, 21 luglio 2017]
Enrico Mentana
Frasi di Enrico Mentana
Ero immerso nella luce di uno straordinario tramonto e, dopo due quasi impercettibili toccate, ferrai una bellissima trota fario, uscita da sotto una roccia per attaccare il mio inganno, la mia esca colorata. La trascinai lentamente a riva e, dopo essermi bagnato la mano, la raccolsi delicatamente dall'acqua... Era bellissima e i puntini rossi della sua delicata livrea splendevano ai raggi di quell'ultimo
sole
. Ma non feci ciò che di solito facevo, cioè stordirla col noccatore e infilarla nel cesto di vimini che portavo a tracolla, no: la slamai, mi chinai e la rimisi piano piano in acqua...
[...]
Tornai a casa che era già buio e, quando comunicai a mia moglie e ai miei figli che non avrei più pescato, li vidi sorridere increduli...
[...]
Li informai anche della mia decisione di diventare vegano: dalla mia dieta sarebbero spariti non solo il pesce ma anche uova, latticini e tutto ciò che poteva provocare sofferenza a un qualsiasi essere.
Red Canzian
Cit. da
Sano vegano italiano
Frasi di Red Canzian
Ho un forte senso di identità, e non ho mai voluto essere definita dai miei legami sentimentali. Sono cresciuta in una famiglia ‐ con mia madre e mia sorella ‐ al femminile, e relativamente femminista. Ho frequentato da interna una scuola per
sole
ragazze sin da quando avevo otto anni e non ho mai guardato un uomo pensando di poterne ricevere qualcosa. A casa mi hanno insegnato a badare a me stessa, e non mi hanno mai incoraggiata a smettere di studiare per trovarmi un marito.
[Da un'intervista e Io Donna, Dicembre 2016]
Sienna Miller
Frasi di Sienna Miller
Respiri piano per non far rumore | ti addormenti di sera e ti risvegli col
sole
| sei chiara come un'alba | sei fresca come l'aria.
Vasco Rossi
Cit. da
Albachiara
Frasi di Vasco Rossi
Calciopoli non esiste. Per esistere Calciopoli bisognava prendere tutte le squadre perché il calcio va visto a 360 gradi e non certamente prendendo una squadra ed escludendo tutte le altre. Se io telefono a un designatore per lamentarmi di una cosa e questo è ammesso dal regolamento, se si escludono tutti gli altri che telefonavano più di me e chiedevano anche favori, diventa un reato il mio che reato non è. Il problema di fondo è l'esclusione di tutte le squadre di calcio e l'inclusione della Juventus, mettendo sotto i riflettori soltanto quello che ha fatto la Juventus e che non aveva niente di illecito. Sono considerato l'ideatore di Calciopoli, però non hanno ancora detto dov'erano le frodi. Erano nella mente di chi sostanzialmente ha creato l'indagine. La Juventus vinceva perché c'era Moggi che aiutava la Juventus e non è così. La Juventus vinceva perché aveva giocatori buoni e migliori degli altri.
[Il
Sole
24Ore.com, 30 dicembre 2016]
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Montale, | ciottolo roso, | dal greto che più non risuona, | ha tolto una canna | bruciata dal
sole
, | e intesse liscosa canzone.
Giorgio Caproni
Frasi di Giorgio Caproni
Adoro fare regali e comprare oggetti per la casa. Quanto agli abiti, non amo fare shopping e provare vestiti nei camerini. Sono fortunata perché tutti gli stilisti vogliono che indossi i loro vestiti e me li mandano. Ma la mia passione sono gli occhiali da
sole
.
Gigi Hadid
Frasi di Gigi Hadid
Sott' a 'stu cielo blu, | 'o ssaje ca nun se vola | e nun se po' campa' sempe aspetta' | speranza e
sole
. | T'ha tradito 'sta città, | ca vo' sulo ave' e nun dà. | Stella napulitana | che triemme 'ncopp' 'a 'stu mare | ca nun t'ha dato maje niente.
Nino D'Angelo
Cit. da
Stella napulitana
Frasi di Nino D'Angelo
'Nu napulitano nunn'è sempe allero, | nun le basta 'o
sole
, tene troppi pensiere, | dint' 'a chesta gara parte sempe arrete, | corre tutt' 'a vita e 'o traguardo è 'na barriera.
Nino D'Angelo
Cit. da
'Nu napulitano
Frasi di Nino D'Angelo
Ma quanto bene te voglio, mia cara città, | quann'era vierno cu 'o
sole
m'ê fatto scarfa' , | mmiezzo a 'sti strade cchiù vecchie 'e l'età | tu m'ê 'mparato a parla', | e quanta vote m'ê fatto capi' | ca se po' sempe muri'.
Nino D'Angelo
Cit. da
Mia cara città
Frasi di Nino D'Angelo
Il
sole
non è giallo, è vigliacco.
Bob Dylan
Cit. da
Tombstone Blues
Frasi di Bob Dylan
Era mattina presto, molto presto, e mi trovavo in cima a una collina, a Woodstock. Non ricordo come accadde. Rimasi accecato dal
sole
. Stavo guidando contro
sole
, e guardai in alto, anche se, ricordo, da piccolo qualcuno mi aveva detto di non farlo mai... Rimasi accecato per qualche secondo, o mi feci prendere dal panico, o qualcosa del genere, non so. Fatto sta che frenai bruscamente, la ruota posteriore si bloccò ed io volai per aria. Sara mi seguiva in auto, e così poté raccogliermi. Passai una settimana all'ospedale, poi venni trasferito a casa di questo dottore, nel suo attico. C'era un letto in quell'attico, e una finestra che dava sull'esterno. Sara rimase con me tutto il tempo.
[Nel 1987]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Sono passati vent'anni e ancora gli sembra ieri. Anche perché il tempo, nella vita di un uomo, non si misura con il calendario ma con i fatti che accadono; come la strada che si percorre non è segnata dal contachilometri ma dalla difficoltà del percorso. La Nord del Cervino è molto più lunga dell'autostrada del
Sole
.
Mario Rigoni Stern
Cit. da
Il bosco degli urogalli ‐ Incipit
Frasi di Mario Rigoni Stern
Vorrei che tutti potessero ascoltare il canto delle coturnici al sorgere del
sole
, vedere i caprioli sui pascoli in primavera, i larici arrossati dall'autunno sui cigli delle rocce, il guizzare dei pesci tra le acque chiare dei torrenti e le api raccogliere il nettare dai ciliegi in fiore.
Mario Rigoni Stern
Cit. da
Uomini, boschi e api
Frasi di Mario Rigoni Stern
Questa mattina, con il primo
sole
, sono uscito a fare una breve passeggiata con il cane Sirio. Con dieci giorni di anticipo ho ascoltato il canto del cuculo. È un buon segnale e il cuore si è rallegrato.
[Explicit]
Mario Rigoni Stern
Cit. da
L'ultima partita a carte
Frasi di Mario Rigoni Stern
Vi era un bel
sole
: tutto era chiaro e trasparente, solo nel cuore degli uomini era buio.
Mario Rigoni Stern
Cit. da
Il sergente nella neve
Frasi di Mario Rigoni Stern
Domando tante volte alla gente: avete mai assistito a un'alba sulle montagne? Salire la montagna quando è ancora buio e aspettare il sorgere del
sole
. È uno spettacolo che nessun altro mezzo creato dall'uomo vi può dare, questo spettacolo della natura.
Mario Rigoni Stern
Frasi di Mario Rigoni Stern
Con le guance di fuoco
|
e gli occhi ridenti
|
camminavi per una selva.
|
Il
sole
scherzava
|
con l'acqua
|
che fuggiva via.
|
C'erano il ginepro aromatico
|
e le grandi felci fiere
|
e i misteriosi licheni...
|
Sorse la luna chiara
|
fra i rami.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
A Ninetta
Frasi di Attilio Bertolucci
Se tu torni fra noi
|
è un caldo e grigio
|
giorno di marzo, è l'ora del riposo
|
per noi rimasti nella casa, in pace.
|
|
Così lungamente
|
abbiamo aspettato nel silenzio
|
delle stanze assopite, ora i bambini
|
sono andati per viole.
|
|
Oh, poterli cercare con te
|
fra le gaggìe nude nel
sole
.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Alla madre
Frasi di Attilio Bertolucci
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