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Aforismi Vento - parte 6
Frasi trovate
:
2.089
La narrazione univoca della donna funzionale ‐ sposa e madre ‐ impone alle donne di muoversi dentro ruoli rigidi e le condanna a essere considerate sovversive e marginali ogni qualvolta provino a immaginarsi in modo alternativo. Per contro, la medesima narrazione impone ai mariti il ruolo dominante e le frustrazioni che ne derivano qualora si tenti una relazione più equa.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
A lungo mi sono chiesta come fosse possibile che persone intelligenti, il più delle volte colte, spesso autonome economicamente, accettassero di essere oggetto di violenza all'interno della propria relazione. Adesso so che contano l'educazione femminile, frutto di secoli di addestramento alla subordinazione, e anche la parallela formazione maschile, imbevuta di proiezioni dominanti e possessive. Contano i modelli sociali patriarcali, e conta moltissimo la sensibilità popolare educata all'idea che uno schiaffo sia solo una carezza veloce, nella convinzione diffusa che l'amore sia tale anche quando procura occhi pesti, zigomi lividi e sospette cadute dalle scale. Conta perfino che ogni titolo di quotidiano insista nel definire «delitto passionale» l'omicidio di una donna per mano del suo uomo, come se la morte fosse amore portato alle sue estreme conseguenze.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
L'obiettivo di costruire un immaginario patriarcale normalizzato viene perseguito sia con apposite narrazioni distorte sia attraverso un silenzio chirurgico sui passaggi della Scrittura che sono contraddittori o non funzionali. Nella Bibbia sono decine le immagini femminili di Dio che sono state deliberatamente ignorate nei processi di costruzione dell'immaginario. Questa mutilazione simbolica ha privato le donne del diritto di riconoscersi «a immagine di Dio» in un Dio che fosse anche a loro immagine. Agli uomini è stata invece sottratta la possibilità di vivere la ricchezza di una spiritualità della reciprocità: essi sono costretti a pensarsi dentro una relazione con Dio in termini esclusivamente virili, in un cortocircuito simbolico talvolta surreale.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Perché una parola semplice come il no entrasse a far parte del vocabolario delle donne italiane bisognò aspettare gli anni Settanta, quando le donne in piazza, gridando a gran voce lo slogan «io sono mia», affermarono come assoluta ed esclusiva la libertà di disporre di se stesse e del proprio corpo. Era e resta ancora difficile abbattere il condizionamento di decine d'anni di educazione al consenso. Mentre l'uomo per generazioni è stato incoraggiato sin da bambino a essere volitivo e perentorio ‐ e probabilmente più manifestava la propensione al rifiuto, più di lui si diceva che avesse «carattere» ‐ alle bambine si insegnava invece la virtù dell'obbedienza, a essere compiacenti, inculcando in loro l'idea che il no fosse scortesia e il rifiuto superbia e presunzione di sé. In questo modo le donne sono cresciute con l'idea di essere una specie consenziente, ma ha finito per radicarsi anche negli uomini l'errata convinzione che le donne quando dicono no in realtà vogliano dire forse, e quando dicono forse è perché in fondo desiderano dire sì. Su questo sfondo culturale, i rifiuti delle donne non sono quasi mai considerati una cosa seria.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
L'educazione religiosa alla ritrosia sessuale ha generato nelle donne una condizione di forte ipocrisia tra il dover dire e il voler fare, condannando alla clandestinità il loro desiderio e imponendo agli uomini una visione distorta del complesso mondo erotico femminile, che a lungo è stato ignorato. Il concedersi o negarsi al desiderio maschile finì per essere l'unica forma di potere permessa alle donne, e i tempi e i modi della contrattazione del consenso al rapporto sessuale divennero il solo spazio per esercitarlo.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
La dottrina del peccato originale è fondamentale per capire perché le donne cattoliche abbiano di fatto collaborato all'oppressione di se stesse. La condizione di debito spirituale permanente tiene infatti in piedi una situazione parallela di ricatto stabile, giocata di continuo dal pulpito al confessionale, dal linguaggio del catechismo a quello della liturgia. Se non si capisce il meccanismo non si comprenderà mai la docilità, e persino la complicità, di tutte le donne credenti che nei secoli si sono dovute forzatamente veder rappresentate solo con l'immagine e il ruolo che altri avevano deciso per loro. Una immagine che solo fino a un certo punto è quella di Maria. Anzi, si potrebbe affermare che alla costruzione di una figura di donna docile e funzionale sia stata piegata anche la madre di Cristo, attraverso un processo di progressiva eliminazione dal racconto popolare di tutti gli aspetti della sua figura che non sostenevano questa rappresentazione.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Il processo di riappropriazione della propria complessità per le donne deve passare attraverso la costruzione di un sano immaginario del limite. È una questione di sopravvivenza, e non solo in rapporto a se stesse, perché la donna rappresentata da Maria offre anche all'uomo un modello inaccessibile e frustrante con cui rapportarsi. Impossibile da possedere, intangibile al tempo e alla sua consunzione, la donna-santuario resta un mistero davanti al quale o ci si inginocchia o si bestemmia.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
La morte di Maria è stata cancellata e sottratta alla rappresentazione, cristallizzando per tutte le donne un modello divinizzato a cui nessuna può accostarsi con qualche speranza di identificazione. Nell'iconografia dominante, quella che ha fondato il nostro immaginario collettivo, la madre di Cristo ha con la morte un rapporto di sola contemplazione: è la Mater Dolorosa ai piedi della croce, icona del dolore permanente al capezzale della fine di un altro. Questo silenzioso Stabat è la pietra miliare della costruzione dell'idea di Maria come vestale afflitta e funzionale, predestinata a divenire il modello ferreo per la femminilità di quasi venti secoli.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Essere identificati come vittime è una condizione che dovrebbe essere transitoria per chiunque, legata a precise circostanze. Non si è vittime per il solo fatto di esistere come femmine invece che come maschi, ma lo si è sempre di qualcosa o di qualcuno. Il tentativo di trasformare le persone in vittime permanenti a prescindere dalle circostanze costringe la vittima al ruolo di vittimizzata, che è un'altra forma di violenza, più sottile e pervasiva, perché impone una condizione di passività che preclude la facoltà di riscattarsi. Il soggetto non può tentare di uscire dalla condizione di vittima, perché intorno ha un intero sistema che gli impedisce di essere qualcosa di diverso.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Una parte rilevante del nostro immaginario si gioca sulla rappresentazione della morte, e anche sulla sua mancata rappresentazione. L'assunto che la cultura occidentale moderna neghi l'idea della morte è talmente condiviso che se entrasse in un articolo della Costituzione ben pochi se ne lagnerebbero.
[...]
A stare attenti ci si rende conto che in realtà la morte è continuamente presente nelle rappresentazioni che fondano l'immaginario pubblico. Ma questa messa in scena riguarda solo un determinato tipo di morte, ed esclude invece tutte le altre. L'unico discorso socialmente consentito intorno alla morte è quello che racconta pubblicamente la fine maschile, che non è affatto negata.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Sono sempre stata convinta che l'educazione cattolica abbia ancora un ruolo fondamentale nel fornire chiavi di lettura al nostro mondo, e anche quando crescendo molti abbandonano le convinzioni di fede o quando non le hanno mai avute, quell'imprinting culturale non viene meno, anzi continua a condizionare il nostro stare insieme da uomini e donne con tanta più efficacia quanto meno viene compreso e criticato. In Italia le persone che ricevono questo tipo di educazione continuano a essere la schiacciante maggioranza, e quelli che non la ricevono comunque la assorbono. Quindi nessuno può considerarne irrilevanti gli effetti o evitare di fare i conti con le sue conseguenze sulla vita di tutti e di tutte.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Da cristiana dentro la Chiesa avevo patito spesso rappresentazioni limitate e fuorvianti di me come donna, il più delle volte contrabbandate attraverso altrettanto povere interpretazioni della complessa figura di Maria di Nazareth. Ho sofferto quando le ho riconosciute nel magistero dei papi, ma ancora di più quando le ho viste passare sotto traccia nella pastorale comune, nella preghiera popolare, nell'arte visiva e nella musica religiosa, cioè in tutti quei veicoli ad alto impatto emotivo e bassissimo conflitto critico che fondano le nostre convinzioni molto più di quanto possiamo arrivare a stimare, specialmente quando le assimiliamo da bambini.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Era l'8 marzo del 2009.
Lo ricordo bene perché c'era un freddo di tale intensità che durante la notte abbiamo dovuto sollevare i tappeti di lana dal pavimento per metterli sul letto in aggiunta alle coperte. Il paese di Austis è alle pendici della Barbagia, abbastanza distante dalle spiagge da obbligarti a fare i conti con una faccia dell'isola molto diversa da quella delle cartoline estive; ma io ci stavo andando per affrontare ben altri pregiudizi. La circostanza era tra le più improbabili: la signora Lucia Chessa, sindaco del paese, mi aveva invitata a intervenire a un convegno provocatoriamente intitolato Donne e Chiesa: un risarcimento possibile?, tema sul quale dovevano esprimersi anche Marinella Perroni e Cristina Simonelli, due dottoresse teologhe rispettivamente specializzate in biblistica e patristica.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
‐ Incipit
Frasi di Michela Murgia
I
|
Siamo gli uomini vuoti
|
Siamo gli uomini impagliati
|
Che appoggiano l'un l'altro
|
La testa piena di paglia. Ahimè!
|
Le nostre voci secche, quando noi
|
Insieme mormoriamo
|
Sono quiete e senza senso
|
Come
vento
nell'erba rinsecchita
|
O come zampe di topo sopra vetri infranti
|
Nella nostra arida cantina
|
|
Figura senza forma, ombra senza colore,
|
Forza paralizzata, gesto privo di moto;
|
|
Coloro che han traghettato
|
Con occhi diritti, all'altro regno della morte
|
Ci ricordano ‐ se pure lo fanno ‐ non come anime
|
Perdute e violente, ma solo
|
Come gli uomini vuoti Gli uomini impagliati..
|
|
II
|
Occhi che in sogno non oso incontrare
|
Nel regno di sogno della morte
|
Questi occhi non appaiono:
|
Laggiù gli occhi sono
|
Luce di sole su una colonna infranta
|
|
Laggiù un albero ondeggia
|
E voci vi sono
|
Nel cantare del
vento
|
Più distanti e più solenni
|
Di una stella che si spegne.
|
|
Non lasciate che sia più vicino
|
Nel regno di sogno della morte
|
Lasciate anche che porti
|
Travestimenti così deliberati
|
Pelliccia di topo, pelliccia di cornacchia, doghe incrociate
|
In un campo
|
Comportandomi come si comporta il
vento
|
Non più vicino ‐
|
|
Non quel finale incontro
|
Nel regno del crepuscolo
|
|
III
|
Questa è la terra morta
|
Questa è la terra dei cactus
|
Qui le immagini di pietra
|
Sorgono, e qui ricevono
|
La supplica della mano di un morto
|
Sotto lo scintillio di una stella che si va spegnendo.
|
È proprio così
|
Nell'altro regno della morte
|
Svegliandoci soli
|
Nell'ora in cui tremiamo
|
Di tenerezza
|
Le labbra che vorrebbero baciare
|
Innalzano preghiere a quella pietra infranta.
|
|
IV
|
Gli occhi non sono qui
|
Qui non vi sono occhi
|
In questa valle di stelle morenti
|
In questa valle vuota
|
Questa mascella spezzata dei nostri regni perduti
|
In quest'ultimo dei luoghi d'incontro
|
Noi brancoliamo insieme
|
Evitiamo di parlare
|
Ammassati su questa riva del tumido fiume
|
Privati della vista, a meno che
|
Gli occhi non ricompaiano
|
Come la stella perpetua
|
Rosa di molte foglie
|
Del regno di tramonto della morte
|
La speranza soltanto Degli uomini vuoti.
|
|
V
|
Qui noi giriamo attorno al fico d'India
|
Fico d'India fico d'India
|
Qui noi giriamo attorno al fico d'India
|
Alle cinque del mattino.
|
|
Fra l'idea
|
E la realtà
|
Fra il movimento
|
E l'atto
|
Cade l'Ombra
|
|
Perché Tuo è il Regno
|
Fra la concezione
|
E la creazione
|
Fra l'emozione
|
E la responsione Cade l'Ombra
|
|
La vita è molto lunga
|
Fra il desiderio
|
E lo spasmo
|
Fra la potenza
|
E l'esistenza
|
Fra l'essenza
|
E la discendenza
|
Cade l'Ombra
|
|
Perché Tuo è il Regno
|
Perché Tuo è
|
La vita è
|
Perché Tuo è il
|
|
È questo il modo in cui finisce il mondo
|
È questo il modo in cui finisce il mondo
|
È questo il modo in cui finisce il mondo
|
Non già con uno schianto ma con un lamento.
Thomas Stearns Eliot
Titolo della poesia:
Gli uomini vuoti (The Hollow Men), 1925
Frasi di Thomas Stearns Eliot
Oltre alla catastrofe creata da questa guerra, c'è anche il fatto che l'inter
vento
americano non è stato autorizzato dal Congresso e, quindi, è incostituzionale. L'Articolo 1 della Costituzione afferma chiaramente che è il Congresso, non il Presidente, che ha il potere di dichiarare guerra.
Bernie Sanders
Frasi di Bernie Sanders
Non si cambia il mondo dalla sera alla mattina. Penso però che è molto chiaro che ideologicamente, e da una prospettiva dei movimenti di base, il
vento
soffia dalla nostra parte.
Bernie Sanders
Frasi di Bernie Sanders
Duecentoquarantadue. Marco Travaglio qualche giorno fa ha detto in una intervista che il morbillo "era considerato un tagliando". Marco Travaglio è nato nel 1964. Nel 1964 242 bambini sotto i cinque anni sono stati uccisi dal morbillo. Sono 242 se io di
vento
Senatore, rimangono 242 se io mi candido con il PD, non cambia il numero se lascio l'università e mi metto a fare il pittore, sono 242 anche se io alle elezioni non vado a votare. È un numero, un numero agghiacciante e non un'opinione. Ora io chiedo a voi (e pure a Travaglio) di immaginarvi duecentoquarantadue piccole bare bianche, duecentoquarantadue banchi d'asilo vuoti per sempre, duecentoquarantadue funerali e oltre quattrocento genitori nel dolore per la perdita di un bambino. Poi, dopo avere fatto questo esercizio mentale, provate a definire la causa di tutto questo "un tagliando".
Roberto Burioni
Cit. da
Da un post sulla sua pagina Facebook, 21 gennaio 2018
Frasi di Roberto Burioni
L'ignoranza s
vento
lata come bandiera | Il sonno della ragione vota Lega
Marracash
Cit. da
Quelli che non pensano - Il cervello
Frasi di Marracash
Giudice
: La nostra commissione
[atletica della Pennsylvania]
in piena coscienza non può rilasciarle l'autorizzazione
[a tornare a combattere]
, petanto la sua richiesta è respinta.
[...]
[Rocky sta per uscire dall'aula, poi torna sui suoi passi]
Rocky Balboa
: Ma io non ho nessun diritto?
Giudice
: Di che diritti parla?
Rocky
: Di quelli di un documento storico, esposto qua vicino.
Giudice
: Intende la Carta dei diritti?
Rocky
: Sì. Non dice per caso che bisogna tendere alla felicità dell'uomo?
Giudice
: Sì, "la ricerca della felicità", ma qual è il punto?
Rocky
: Il punto è che io vi ho fatto una richiesta che vi imbarazza, vero?
Giudice
: Noi ci siamo pronunciati nel suo interesse.
Rocky Balboa
: Vi ringrazio, ma mi sembra che abbiate pensato più al vostro interesse che al mio. Sì, perché quello a cui mi volete obbligare a rinunciare per la vostra tranquillità, ha un prezzo troppo alto, altissimo, da pagare! Con la scusa di fare il vostro lavoro mi state impedendo di fare il mio. Se uno supera gli esami, se è idoneo ad affrontare la battaglia che lo separa dal suo obiettivo, chi può fermarlo? Sono sicuro che tra voi c'è qualcuno che non vuole lasciarsi alle spalle qualcosa di incompiuto, ci scommetto la vita! Ma se superi tutte le prove, chi può dirti di no? Chi può dirtelo? Chi?! Nessuno può dirlo! E' un dovere dare ascolto a quello che sentiamo dentro, e se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è, nessuno glielo toglie! Sapete, più di
vento
vecchio, più cose devo lasciarmi alle spalle: è la vita. L'unica cosa che vi chiedo di lasciare su quel tavolo è un po' di giustizia.
Dal film:
Rocky Balboa
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono folle di te, amore,
|
che vieni a rintracciare
|
nei miei trascorsi
|
questi giocattoli rotti delle mie parole.
|
Ti faccio dono di tutto
|
se vuoi,
|
tanto io sono solo una fanciulla
|
piena di poesia
|
e coperta di lacrime salate,
|
io voglio solo addormentarmi
|
sulla ripa del cielo stellato
|
e diventare un dolce
vento
|
di canti d'amore per te.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Sono folle di te, amore
Frasi di Alda Merini
Plimpton, lo struzzo
: Quale orso polare si preoccupa dell'abbronzatura?
Yoshi, l'orso polare
: Beh, aspetta... Ma tu sei un uccello? E quali cose da uccello sai fare?
Plimpton
: E tu quali cose da orso sai fare?
[Yoshi spalanca le fauci ed emette un grido spa
vento
so]
Plimpton
: Questo giro hai vinto tu.
Dal film:
Dolittle
Scheda film e trama
Frasi del film
L'amore è l'infinito messo alla portata di ognuno di noi.
Roberto Benigni
Frasi di Roberto Benigni
Barbara "Bobi" Jewell
: Devo sapere cosa è successo.
Richard Jewell
: E' stato spa
vento
so...
Dal film:
Richard Jewell
Scheda film e trama
Frasi del film
L'ultimo bacio è un apostrofo
Che mi hai lasciato
Non ci sei più e sono in un angolo
Tirando il fiato
Io che con te ho sorriso e pianto
Fino a non vedere
La nostra storia è stata un salto
E io non so cadere
Vedo
Nel buio
Luci
Di un locale a due passi da me
Nel fumo
Una voce
Mi sospira dai balla con me
Occhi scuri
E pelle carioca
Carioca
Ma chi l'avrebbe detto
Sento solo la musica
Forse sei il diavolo
Ma sembri magica
Quanto tempo ho perso
La vita quasi mi supera
Resto qui adesso
Che si spegne la città
Bastava un sogno carioca
Puoi cancellare ogni momento
In una volta sola
Meglio spazzati via dal
vento
Che ogni tua parola
Ora
Vedo
Nel buio
Il tuo viso a due passi da me
Non hai
Scuse
Per tenermi lontano da te
Occhi scuri
E pelle carioca
Carioca
Che io sia maledetto
Dai non fare la stupida
Fammi un sorriso
Che la noche se ne va
Ma chi l'avrebbe detto
Sento solo la musica
Forse sei il diavolo
Ma sembri magica
Quanto tempo ho perso
La vita quasi mi supera
Resto qui adesso
Che si spegne la città
Bastava un sogno carioca
Non me ne importa di quel che pensi
Non me ne importa di quel che senti
Non mi ricordo neanche chi sei tu
Voglio sorridere dei miei sbagli
Voglio rivivere sogni immensi
Voglio una vita che non finisce più
Ma chi l'avrebbe detto (Non me ne importa di quel che pensi)
Sento solo la musica (Non me ne importa di quel che senti)
Carioca (Non mi ricordo neanche chi sei tu)
Carioca
Ma chi l'avrebbe detto (Voglio sorridere dei miei sbagli)
Sento solo la musica (Voglio rivivere sogni immensi)
Carioca (Voglio una vita che non finisce più)
Carioca
Carioca
Raphael Gualazzi
Cit. da
Carioca
Frasi di Raphael Gualazzi
Ciao tu, animale stanco
Sei rimasto da solo
Non segui il branco
Balli il tango mentre tutto il mondo
Muove il fianco sopra un tempo che fa
Tikibombombom
Hey tu, anima indifesa
Conti tutte le volte in cui ti sei arresa
Stesa al filo teso delle altre opinioni
Ti agiti nel
vento
Di chi non ha emozioni
Mai più, è meglio soli che accompagnati
Da anime senza sogni pronte a portarti con sé, giù con sé.
Laggiù, tra cani e porci,
Figli di un Dio minore pronti a colpirci
Per portarci giù con sé, giù con sé.
Noi, siamo luci di un'altra città
Siamo il
vento
e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Ciao tu, freak della classe
Femminuccia vestito con quegli strass
Prova a fare il maschio
Ti prego insisto
Fatti il segno della croce e poi
Rinuncia a Mefisto
Hey tu, anima in rivolta
Questa vita di te non si è mai accorta
Colta di sorpresa, troppo colta
Troppo assorta, quella gonna è corta
Mai più, è meglio soli che accompagnati
Da anime senza sogni pronte a portarti con sé, giù con sé.
Noi, siamo luci di un'altra città
Siamo il
vento
e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Noi siamo angeli rotti a metà
Siamo chiese aperte a tarda sera, siamo noi.
Noi, siamo luci di un'altra città
Siamo il
vento
e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Noi siamo l'ancora e non la vela
Siamo l'amen di una preghiera, siamo noi.
Ciao tu, animale stanco
Sei rimasto da solo
Non segui il branco
Balli il tango mentre tutto il mondo
Muove il fianco sopra un tempo che fa
Tikibombombom
Levante
Cit. da
Tikibombom
Frasi di Levante
Le onde che portano navi per mare
E lontano lo sguardo di un faro
Tra noi e il divenire
È un lento fuggire
Le luci di casa mi sembrano stelle
Su terre che han voci materne
Nel mio scomparire
Se ne vanno a dormire
Per te
Ho nel cuore il sole ad est
E nel mondo ovunque vada
Mi ricorderà la strada
Che porta fino a te
Sei come il sole ad est
Io lo so comunque vada
In questa vita complicata
Ritornerò da te
Sarò navigante tra nuvole e
vento
Vedrò all'orizzonte i confini del mondo
In cui tu sei il mio tempo
Guardi nel blu mentre vola un pensiero
Per te
Ho nel cuore il sole ad est
E nel mondo ovunque vada
Mi ricorderà la strada
Che porta fino a te
Sei come il sole ad est
Io lo so comunque vada
In questa vita complicata
Ritornerò da te
Io ritornerò da te
Per te
Ho nel cuore il sole ad est
E nel mondo ovunque vada
Mi ricorderà la strada
Che porta fino a te
Sei come il sole ad est
Io lo so comunque vada
In questa vita complicata
Ritornerò da te
Io ritornerò da te
Alberto Urso
Cit. da
Il sole ad est
Frasi di Alberto Urso
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime è solo un codice, codice
Su queste linee solo un codice
L'11 settembre ti ho riconosciuto
Tu quando dici, grande mela è un codice muto
Tu vuoi nemici, sempre, se la strega è in Iraq
Biancaneve è con i sette nani e dorme in Siria
Passo ma non chiudo!
Cosa ci hai venduto?
Quella mela che è caduta in testa ad Isaac Newton
Rotolando sopra un iPad oro
Per la nuova era
Giù nel sottosuolo o dopo l'atmosfera
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati
Carica
Noi stacchiamo la coscienza e mordiamo la terra
Tanto siamo sempre ospiti in qualunque nazione
Chi si limita alla logica è vero che dopo libera la vipera alla base del melo
Che vuole...
Quante favole racconti che sappiamo già tutti
Ogni mela che regali porta un'intuizione
Nonostante questa mela è in mezzo ai falsi frutti è una finzione
E ora il pianeta terra chiama destinazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Come l'Eden
Come l'Eden
Come l'Eden, prima del ta ta ta'
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l'Eden
Come l'Eden
Come l'Eden, prima del ta ta ta'
Quando il cielo era infinito
Quando c'era la festa e non serviva l'invito
Dov'è lei? Ora, dov'è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Dimmi chi è la più bella allora dai, giù il nome
Mentre Paride si aggira tra gli dei ansiosi
Quante mele d'oro nei giardini di Giunone
Le parole in bocca come mele dei mafiosi
E per mia nonna ti giuro
Che ha conosciuto il digiuno
È il rimedio più sicuro
E toglierà il dottore in futuro
Il calcolatore si è evoluto
Il muro è caduto
Un in
vento
re muore nella mela che morde c'era il cianuro
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime
E dopo
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica
Ancora
L'uomo è dipinto nella tela
Ma non vedi il suo volto è coperto da una mela
Si, solo di favole ora mi meraviglio
Vola
La freccia vola
Ma la mela è la stessa
Che resta in equilibrio
In testa ad ogni figlio
Come l'Eden
Come l'Eden
Come l'Eden, prima del ta ta ta'
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l'Eden
Come l'Eden
Come l'Eden, prima del ta ta ta'
Quando il cielo era infinito
Quando c'era la festa e non serviva l'invito
E se potessi parlare con lei da solo cosa le direi
Di dimenticare quel frastuono
Tra gli errori suoi
E gli errori miei
E guardare avanti senza l'ansia di una gara
Camminare insieme sotto questa luce chiara
Mentre gridano
Guarda, stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Amati, copriti, carica
Ta ta ta'
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l'Eden
Come l'Eden
Come l'Eden, prima del ta ta ta'
Quando il cielo era infinito
Quando c'era la festa e non serviva l'invito
Dov'è lei?
Ora, dov'è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Se tu fossi qui
Cosa ti direi
C'è una regola
Sola
Nel regno umano
Non guardare mai giù se precipitiamo
Se precipitiamo
Rancore
Cit. da
Eden
Frasi di Rancore
Là fuori c'è la guerra e dormi
Ma qui ci penso io a te
Vorrei che non tremassi come me
Ho visto piangere un gigante
Figurati se non piango io
Che sono nato adesso amore mio
Confesso che non so, non so
Come si può, afferrare il
vento
E il tempo che non ti do, è tempo perso
Voglio parlarti adesso
Solo per dirti che
Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me
Voglio parlarti adesso
Prima che un giorno il mondo porti via
I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte
E quell'idea che tu resti un po' mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma quando vai sai che mi trovi qui
E quando il modo di aiutarti
Sarà non aiutarti più
Sorridi in faccia all'odio e manda giù
Potrei svegliarti poi ma poi non so, se poi, sarà lo stesso
Ora è sempre il mio miglior momento
Voglio parlarti adesso
Solo per dirti che
Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me
Voglio parlarti adesso
Prima che un giorno il mondo porti via
I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte
E quell'idea che tu resti un po' mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma quando vai sai che mi trovi qui
Le stelle appese poi cadranno giù
E un giorno ci diremo addio
Ma se una notte sentirai carezze sarò io...
Voglio parlarti adesso
Prima che un bel tramonto porti via
Le corse senza fine, addormentarsi insieme
E quell'idea che tu resti un po' mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma tuo padre sarà sempre qui
Si è fatto tardi... adesso dormi
Paolo Jannacci
Cit. da
Voglio parlarti adesso
Frasi di Paolo Jannacci
Niente, qui non succede proprio niente
E intanto il tempo passa e se ne va
Meglio cadere sopra un'isola o un reality che qualche stronzo voterà
Niente, adesso non ricordo niente
Fammi sentire che sapore ha
E la mia testa sul cuscino certe notti vuoi sapere quanto male fa
Male fa, male fa (and I like it, I like it)
Male fa, male fa (yes I like it, I like it)
Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi
Resto qui nel fitto di un bosco
E il tuo
vento
non mi piegherà
Qui non succede proprio niente
Pensavo
Che ad ogni seme piantato corrispondesse un frutto
Dopo ogni fiato spezzato ricominciasse tutto
Che la parola di un uomo valesse oro e invece
Trova un amico ma non toccargli il tesoro
Niente, non ci ho capito proprio niente
Ma anche l'orgoglio si rimargina
Picchia più forte, non lo vedi che sto in piedi
Non ti accorgi che non servirà
Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi
Resto qui nel fitto di un bosco
E il tuo
vento
non mi piegherà
I love you, I love you, I love you, I love you, I love you
I love you.
Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi
Resto qui nel fitto di un bosco
E il tuo
vento
non mi piegherà
Mai più
Il
vento
non mi piegherà mai più
Il
vento
non mi piegherà
Qui non succede proprio niente
Rita Pavone
Cit. da
Niente (Resilienza 74)
Frasi di Rita Pavone
Nel nostro ordinamento giuridico la Costituzione si trova in alto, è la prima fonte dalla quale discendono tutte le leggi. Queste persone, che abbiamo votato per quarant'anni, non hanno potuto fare le cose più sporche attraverso le leggi perché c'era una Costituzione che non avevano fatto loro, ma altri che non perseguivano i loro stessi interessi.
Perché la vogliono cambiare? Perché poi sarà più facile fare approvare leggi che non dovranno rispettare altro se non i loro interessi. Allora, se gli italiani non capiscono che oggi sono in mano a persone che nessuno ha eletto, che la stessa Corte costituzionale ha ribadito che c'era una legge elettorale non rappresentativa di questo Paese, perché vi state permettendo questo? Mi chiedo, da cittadina, stando fuori, leggendo, provando ad informarmi e a studiare, ma perché?
Dite di volere superare il bicameralismo e di volere dare un taglio ai costi della politica, come volevamo anche noi: allora tagliamo tutti e due i rami del Parlamento di una quantità di membri. Consentiamo di votare la fiducia su alcune materie. Non creiamo una dittatura. Perché state togliendo la possibilità di votare i senatori? Se questo non raffigura un vostro interesse dovete spiegare perché dovrebbe essere interesse dei cittadini non sentirsi rappresentati al Senato e non poterlo votare.
[Inter
vento
in Senato, 19 gennaio 2016]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Sul Governo Renzi]
L'importante è essere il Governo del fare. Anche del fare schifo, purché si faccia. Ci tenevo ad intervenire oggi e ci tenevo a farlo in Aula, affinché queste parole rimangano agli atti, memoria di quella parte del Paese che oggi non si arrende, che non intende farlo, né domani, né mai. Ho una sola vita e non lascerò nulla di intentato per combattere questo sistema marcio e corrotto, che sopravvive solo autolegittimandosi e non ha più senso di esistere. Non lascerò che mi rubiate neanche un solo giorno, perché non voglio vivere né di rimorsi né di rimpianti, ma camminando sempre a testa alta, con dignità. E voglio anche poter dire a mio figlio, per il resto della mia vita, che non ho mai pensato di cedere, neanche per un secondo, che ho lottato con tutte le mie forze, insieme a un pugno di donne e di uomini onesti in quest'Aula, e a milioni di loro fuori da essa, per affermare il suo diritto di avere diritti, per onorare il testamento dei Padri costituenti, per difendere il patrimonio più prezioso degli italiani: la nostra Costituzione.
[Inter
vento
in Senato, 23 settembre 2015]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
«Ce lo chiede il popolo italiano», dicevate. Ma quando avete visto gli italiani scendere in piazza al grido: «Senato delle autonomie subito!»? Ho visto gli italiani lottare per i propri diritti costituzionalmente garantiti, non certo per avere una Camera di nominati, non certo per una riforma che non farà trovare lavoro al 43 per cento di giovani disoccupati, che non migliorerà la sanità, sempre lasciata in balìa degli avidi appetiti delle Regioni, con le note disuguaglianze tra quelle virtuose e quelle no. Chi di voi avrebbe la faccia tosta di dire che il bicameralismo rallenta il procedimento legislativo?
[...]
Allo stesso modo non vi interessa la soluzione del conflitto di interessi che viola il principio costituzionale dell'uguaglianza di tutti i cittadini nell'accesso alle cariche elettive, sempre sacrificata sull'altare del baratto politico. Queste sono le vere riforme che il popolo italiano ci e vi chiede, non per cancellare, ma per attuare la nostra legge fondamentale, la «grande incompiuta», come diceva Calamandrei, per realizzare pienamente i principi della nostra Costituzione. Tutto questo però il Premier fa finta di non saperlo. Tanti giornali titolano: «Renzi vuole uscire vincitore», come se il nostro ordinamento costituzionale fosse la scommessa di un Premier infantile, il premio da attribuire a un narciso egoista, arrogante sul piano nazionale e irrilevante su quello europeo. E chi se ne frega se nelle università, così come nei pochi media liberi e tra i nostri banchi, in molti disperatamente chiedono di fermare una riforma sbagliata.
[Inter
vento
in Senato, 23 settembre 2015]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Sulla riforma del Senato, portata avanti dal Governo Renzi]
È una riforma imposta col ricatto di pochi che si fingono molti e derubano il futuro di tutti. Noi non possiamo restare indifferenti; non possiamo assistere silenti e impassibili di fronte a questa violenza. Dobbiamo fermarvi ora, perché ormai non ci resterebbe nemmeno la triste speranza di un inter
vento
della Corte costituzionale, visto che questa contro-riforma consentirà alla maggioranza di spartirsi anche l'elezione dei suoi giudici, estromettendo la partecipazione decisiva delle opposizioni e trasformandola in una sua malleabile appendice. Chi troverà la forza di levare la sua voce contro l'autoritarismo, contro l'accentramento del potere nelle mani di marionette nominate da una ristretta di cerchia di uomini lontani anni luce dagli interessi del popolo? Sarà la Repubblica del sopruso, delle ripicche sugli oppositori e dell'arbitrio contro i dissenzienti. Sarà, signori, il fascismo del terzo millennio, ancora più insidioso perché nascosto sotto le spoglie di una democrazia morente. Pur di realizzare il vostro sogno, che è il nostro incubo, nessuna bugia è troppo grande. Avreste il coraggio di ripetere anche ora le «balle» di qualche mese fa, quando affermavate che le leggi di revisione costituzionale vanno approvate con il consenso più ampio possibile?
[Inter
vento
in Senato, 23 settembre 2015]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Rivolta al Governo Renzi]
Non potete essere in buona fede, perché vi conosco e so che siete preparati. La presidente Finocchiaro è una donna molto preparata e io la vedevo quando al ministro Boschi chiedeva come mai non avesse letto la Costituzione. Il ministro Boschi, che era in prima Commissione a fare le riforme costituzionali!
[Inter
vento
in Senato, 23 settembre 2015]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Ultime parole famose]
Chi ha votato PD ed oggi si ritrova al governo questo PD, oggettivamente, io ho delle serie preoccupazioni per loro, non sono in campagna elettorale, ma loro dovrebbero farla e farla seriamente, perché non li rivoterà più nessuno.
[Inter
vento
in Senato, 14 luglio 2014]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Su Matteo Renzi]
Lei non è affatto l'onesto ed esuberante sindaco che vuol far credere. Perché non ci dice chi sono i burattinai che la manovrano? Solo pochi giorni fa, parlando del Governo, aveva liquidato la questione con un «ma chi ce lo fa fare?». Beh, oggi conosciamo la risposta, almeno parziale: glielo fa fare Carlo De Benedetti, tessera n. 1 del PD, di certo uno dei massimi esperti italiani di rottamazione, essendo il demolitore di un gioiello italiano come l'Olivetti. Chi ha pagato la sua campagna alle primarie, presidente Renzi? Pensa davvero che il popolo italiano sia così ingenuo da bersi la storiella del mercato rionale, che non sappia delle sue cene a porte chiuse con gli squali dei veri mercati che le interessano, cioè quelli finanziari, o della sua benevola investitura da parte della troika e delle banche speculatrici che ci hanno condotto sull'orlo della catastrofe? Ormai solo chi sceglie consapevolmente di non sapere può ignorare l'evidenza dei fatti.
[Inter
vento
in Senato, 24 febbraio 2014]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Sul Governo Renzi insediatosi al posto del Governo Letta.]
Alla faccia della discontinuità: all'Interno Alfano lascia il posto ad Alfano; alla Salute Lorenzin sostituisce Lorenzin; alle Infrastrutture Lupi cede il passo a Lupi. Orlando cambia poltrona e passa alla Giustizia, così come Delrio diventa Sottosegretario alla Presidenza. Per non parlare di Franceschini, che lei qualche anno fa chiamava «vice-disastro»: ora avrà il compito di tutelare i nostri beni culturali. Grazie! Se ci aggiungiamo una raccomandata di ferro come la Madia, nota tra l'altro per essere una degli ignavi che nel 2009 permisero la vergogna dello scudo fiscale, possiamo proprio dormire sonni tranquilli!
[Inter
vento
in Senato, 24 febbraio 2014]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Il Movimento 5 Stelle non può dare e non darà la fiducia a chi inganna la cittadinanza. Il MoVimento 5 Stelle non fa alleanze e non è la ruota di scorta di nessuno, tantomeno di chi per sette anni è stato il principale alleato del condannato Berlusconi. Qui o si governa o si va tutti a casa, non ci sono margini. Solo con un Governo a 5 stelle potremo davvero avviare il risanamento del Paese. In mezzo non c'e niente. Niente, siete niente!
[Inter
vento
in Senato, 2 ottobre 2013]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Un Presidente del Consiglio non è un politico qualunque, un Presidente del Consiglio è una figura istituzionale, una delle più alte cariche dello Stato: da lui ci si aspetta un comportamento ancora più irreprensibile e integerrimo di un politico normale (eravamo abituati ad altri, pensavamo che almeno questo di cambiamento fosse avvenuto), deve essere l'emblema della trasparenza e dell'affidabilità. Un Presidente del Consiglio non può mentire. Presidente Letta, in una qualunque altra democrazia un Premier scoperto a raccontare frottole ai suoi elettori si dimetterebbe ancor prima di essere cacciato via. Lo faccia, Presidente, prima ancora che sia questo Parlamento a chiederle di andarsene.
[Inter
vento
in Senato, 2 ottobre 2013]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Volevamo abolire la TARES, ulteriore salasso ereditato dal Governo dei tecnici: volevamo inserire la tariffa puntuale: più ricicli meno paghi, più inquini più paghi. Difficile da capire? Evidentemente si, perché pure stavolta avete detto di no.
Questa maggioranza non ha saputo nemmeno produrre una legge efficace contro l'omofobia: persino quando non sono i soldi ma i principi etici ad essere in ballo non riuscite a fare la cosa giusta.
[Inter
vento
in Senato, 2 ottobre 2013]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Sarebbe quasi scontato ripercorrere la folgorante carriera politica del senatore Berlusconi, ma ricordiamo un po' di fatti. Tessera n. 1816 della P2, celebre loggia massonica illegale ed eversiva, alcune decine di leggi ad personam o «ad aziendam» fatte approvare negli ultimi venti anni da questo Parlamento per schivare le sentenze dell'ultimo minuto e ora una condanna a quattro anni per frode fiscale, grazie ad una legge votata per ironia della sorte, proprio dal suo partito. Ma il senatore Berlusconi, con tutto il rispetto, è solo il passato. Buona galoppata verso casa, Cavaliere! Le piacerebbe continuare ad affrontare i suoi processi da senatore o, come un tempo, da Premier! Stavolta niente più lodi Alfano, niente più legittimi impedimenti. Forse il PD ci farà persino il regalo, per una volta, di non farvi più da spalla, come in passato... presentando, che so, un lodo Letta: è nel suo programma, Presidente? Si deve soltanto applicare la legge, in Giunta e in Aula, e vorremmo che fosse senza voto segreto.
Mettiamoci la faccia quando diremo che la legge in Italia è uguale per tutti!
Non potremo dire che ci mancherà, semplicemente perché non c'è neanche oggi: considerando il 99 per cento delle sue assenze, è già un e
vento
vederla tra noi, alla faccia della responsabilità verso il Paese! Sì perché voi eravate il Governo dei responsabili, ma ve ne siete responsabilmente fregati dell'aumento dell'IVA al 22 per cento; ve ne siete consapevolmente dimenticati della tanto sbandierata abolizione dell'IMU sulla prima casa che noi avevamo proposto in alcuni emendamenti ai quali PdL, PD e SCpI hanno votato «no».
[Inter
vento
in Senato, 2 ottobre 2013]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Il senatore Berlusconi non esita mai ad ergersi censore dell'operato dei nostri giudici, che suddivide in imparziali e faziosi non in base al rispetto della corretta applicazione delle norme imposte dai nostri codici e dalle nostre leggi, bensì in funzione dell'esito a lui favorevole o meno dei procedimenti nei quali è coinvolto.
[Inter
vento
in Senato, 14 maggio 2013]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Per un anno e mezzo siamo stati con chi ha fatto solo propaganda. Oggi invece lavoriamo con un partito che non pensa solo a se stesso e questo rende le cose più semplici.
[...]
Lavorare con la Lega è stato a tratti folle e mi convinco sempre di più che adesso l'unico interlocutore possibile sia il Pd. Salvini sembra impazzito. Lo vedo fare cose spa
vento
se, porta avanti un messaggio pericoloso.
[...]
Con la Lega di Matteo Salvini mai più. Fa cose che cominciano a farmi paura.
Paola Taverna
Cit. da
Gennaio 2020
Frasi di Paola Taverna
Sanremo la vedo come una grande festa, dico solo che devi viverlo senza ansia, mentre molti miei colleghi vivono questa manifestazione come vivere o morire, è un grande e
vento
mediatico che dona visibilità, si va cantare sul palco dell'Ariston come ad una festa. Il talent non è di per sé una brutta cosa, permette di far conoscere immediatamente una proposta musicale, il problema è cosa fai vedere, chi fai vedere. Se tu cerchi solamente dei vuoti a rendere, delle pedine, che intanto è immorale perché sono persone e non pedine. Tu come fai a costruirti una carriera se non sai chi sei, se gli altri lo fanno per te?
Tosca
Cit. da
tuttorock.com, intervista, 6 marzo 2018
Frasi di Tosca
Su queste questioni le forze democratiche debbono mostrarsi rigorose. Non c'è nessun calcolo di natura elettorale, nessuna valutazione di opportunità che possa giustificare un atteggiamento equivoco di solidarietà indiscriminata. Non abbiano di queste debolezze. Facendo le necessarie distinzioni partiamo dalle ragioni della protesta studentesca, che noi condividiamo, una solidarietà leale e responsabile quale si conviene ad una classe dirigente democratica.
[Inter
vento
al Consiglio Comunale di Milano del 3 aprile 1968]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
Assistiamo e non possiamo non vederlo alla riesumazione, presso frazioni combattive della gioventù, di un bagaglio polemico che fu proprio di una delle più nefaste degenerazioni del comunismo stalinista: la teoria del social-fascismo. Queste teorie furono causa di divisioni profonde, di grandi tragedie. Chi conosce la storia della sinistra in Europa non può dimenticare. Esse vengono oggi usate come arma polemica ed accompagnate da una sorta di "scimmiottamento" di motivi che sono legati alla complessa evoluzione di una società asiatica, che è stata teatro di una grande rivoluzione ed è meritevole di ben altra attenzione, e dei quali si fa una meccanica imitazione, farsesca e provinciale.
[Inter
vento
al Consiglio Comunale di Milano del 3 aprile 1968]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
Voglio fare a questo punto una considerazione in margine a ciò che ci chiede il gruppo comunista e cioè un nostro voto di solidarietà indiscriminata nei confronti dell'intero movimento di protesta. Cari colleghi, questo non lo possiamo fare e non lo faremo perché non sarebbe giusto. Voi sapete benissimo, ancor meglio di me, come all'interno di questo movimento fermentino umori che sono torbidi. Sapete benissimo che si tratta di tendenze che all'interno del movimento studentesco vengono contrastate e spesso giudicate negativamente dalla parte più sana, responsabile, veramente impegnata in una lotta per la riforma dell'università e della società e che io chiamo l'ala democratica del movimento studentesco. Sono tendenze che, in situazioni di tensione create anche da errori delle autorità responsabili, vogliono prevalere e dare al movimento studentesco connotati ch'esso non ha e che, certamente nella sua grande maggioranza non vuole avere.
[Inter
vento
al Consiglio Comunale di Milano del 3 aprile 1968]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
Chiedono anche qualcosa di più importante, e cioè la loro partecipazione alla gestione amministrativa e didattica dell'università. Sottolineo inoltre un altro aspetto che ci trova concordi. Si tratta dell'autonomia dell'Istituto Universitario, istituto di ricerca scientifica e di formazione professionale, da forme di subordinazione ai grandi poteri economici e da condizioni di soggezione che sono il portato di un sostegno pubblico inadeguato ed insufficiente. Su questi ed altri temi dovrà vertere la riforma dell'università, compito urgente affidato alla prossima legislatura parlamentare. C'è qualcosa di più in questo movimento di protesta che non possiamo ignorare o fingere di non vedere. C'è un senso di distacco e di sfiducia nella democrazia che genera estremisti e contusioni che debbono essere giudicati per quello che sono. un distacco penoso, ma è penoso in primo luogo per la democrazia la quale ha la responsabilità ed il dovere di conquistare a sé ed ai propri valori le nuove generazioni. C'è un conflitto di generazioni che deve trovare una definizione positiva.
[Inter
vento
al Consiglio Comunale di Milano del 3 aprile 1968]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
L'inter
vento
pubblico diretto nella produzione deve corrispondere a criteri economici ed a esigenze sociali, non deve far sortire l'effetto di deprimere il meccanismo economico diminuendone l'efficienza e la capacità produttiva. Esso va usato e sollecitato con decisione per rimuovere strozzature e anomale posizioni di controllo della vita economica, ritardi ed insufficienze dell'apparato produttivo, deve essere difeso dalla polemica liberista ma non mitizzato. La funzione del potere politico, rappresentativo dei grandi interessi generali nell'economia, deve essere quella di ricondurre, mediante un adeguato apparato di strumenti legislativi, amministrativi, fiscali ed economici, le grandi scelte economiche sotto il controllo della collettività.
[Dal rapporto ai quadri, 1966]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
Mi sento più uomo che artista. Sono un impulsivo, non ho strategie. Sono di Livorno, mi sento figlio del
vento
. Le canzoni le scrivo sul tavolino, non A tavolino.
Enrico Nigiotti
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 15 marzo 2018
Frasi di Enrico Nigiotti
Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
|
è la mia nostalgia
|
cresciuta sul ramo inaccessibile
|
è la mia sete
|
tirata su dal pozzo dei miei sogni
|
è il disegno
|
tracciato su un raggio di sole
|
|
ciò che ho scritto di noi è tutta verità
|
è la tua grazia
|
cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
|
è la tua assenza
|
quando di
vento
l'ultima luce all'ultimo angolo della via
|
è la mia gelosia
|
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
|
è la mia felicità
|
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
|
|
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
|
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
Ciò che ho scritto di noi
Frasi di Nazim Hikmet
Lavata su una tolda
vento
sa
|
con acqua di mare
|
e spazzola di ferro
|
come una camicia di canapa
|
porto sulle spalle la tristezza.
|
|
E in questo villaggio del sud il sole senza tregua
|
matura e s'arrossa
|
sopra le ragazze e le albicocche
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
Come una camicia di canapa
Frasi di Nazim Hikmet
Il cavaliere dell'eterna gioventù
|
seguì, verso la cinquantina,
|
la legge che batteva nel suo cuore.
|
Partì un bel mattino di luglio
|
per conquistare, il bello, il vero, il giusto.
|
Davanti a lui c'era il mondo
|
con i suoi giganti assurdi e abbietti
|
sotto di lui Ronzinante
|
triste ed eroico.
|
|
Lo so quando si è presi da questa passione
|
e il cuore ha un peso rispettabile
|
non c'è niente da fare, Don Chisciotte,
|
niente da fare
|
è necessario battersi
|
contro i mulini a
vento
.
|
|
Hai ragione tu, Dulcinea
|
é la donna più bella del mondo
|
certo
|
bisognava gridarlo in faccia
|
ai bottegai
|
certo
|
dovevano buttartisi addosso
|
e coprirti di botte
|
ma tu sei il cavaliere invincibile degli assetati
|
tu continuerai a vivere come una fiamma
|
nel tuo pesante guscio di ferro
|
e Dulcinea
|
sarà ogni giorno più bella.
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
Don Chisciotte
Frasi di Nazim Hikmet
A che pro s
vento
lare lo spauracchio dei camerati? Semplice, caduto Silvio e sepolto ‐ almeno per ora ‐ l'antiberlusconismo, è indispensabile costruire un nuovo nemico.
[da È sparito il nemico Berlusconi. Spuntano i fascisti immaginari, Libero, 27 gennaio 2012]
Francesco Borgonovo
Frasi di Francesco Borgonovo
«Ti avventureresti nell'ignoto per avidità? Proprio per niente. L'avidità funziona solo nel mondo della vita quotidiana. Per avventurarsi in quella spa
vento
sa solitudine occorre avere qualcosa in più dell'avidità. L'amore, occorre l'amore per la vita, gli intrighi, il mistero. Occorre una insaziabile curiosità e un coraggio immenso.»
Carlos Castaneda
Cit. da
Il fuoco dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
Sai qual è un errore che si fa sempre? Quello di credere che la vita sia immutabile, che una volta preso un binario lo si debba percorrere fino in fondo. Il destino invece ha molta più fantasia di noi. Proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco di disperazione massima, con la velocità di una raffica di
vento
tutto cambia, si stravolge, e da un momento all'altro ti trovi a vivere una nuova vita.
Susanna Tamaro
Cit. da
Va' dove ti porta il cuore
Frasi di Susanna Tamaro
Nacqui a Blunderstone, un paesino dell'Inghilterra meridionale, in una
vento
sa notte di marzo; e precisamente alla mezzanotte d'un venerdì. Mio padre era morto prima ch'io nascessi, e io crebbi quindi tra le cure di mia madre e dell'affettuosa governante Peggotty.
Le prime cose che ricordo, quando tento di rievocar la mia infanzia, sono precisamente la figura della mamma, col suo bel visino giovane e la sua personcina graziosa, e quella di Peggotty, goffa e sfortunata, coi vestiti sempre troppo stretti, gli occhi così neri che sembravano oscurar tutto quello che le stava attorno, e le guance e le braccia così sode e così rosse che non capivo perché gli uccelli non le beccassero a preferenza delle mele.
Charles Dickens
Cit. da
David Copperfield
‐ Incipit
Frasi di Charles Dickens
Li vedevamo insieme ai loro bambini mentre accendevano fuochi, stendevano i panni. Avevano una vita, mentre noi eravamo scheletri che vagavano. Li guardavamo e ci dicevamo: che fortunati, questi, ma chi sono? C'era spesso il
vento
, ad Auschwitz, che spazzava il campo. Una mattina vediamo rotolare polvere, stracci e brandelli di vestiti. E dove sono andati a finire, gli zingari? Quelle che sapevano tutto hanno risposto: li hanno gasati tutti stanotte. Non lo posso dimenticare. Io sono la memoria di quello che è successo.
Liliana Segre
Cit. da
Repubblica.it, 5 giugno 2018
Frasi di Liliana Segre
Akela
: Shere Khan vuole portare la guerra nella giungla.
Baloo
: La guerra? Coll'uomo? Ha perso il senso?
Akela
: La guerra con me. Sa che di
vento
vecchio. È un tentativo per gettare il branco nel caos.
Bagheera
: Khan vuole il ragazzo.
Akela
: Possiamo proteggerlo.
Bagheera
: Tu sai che c'è solo un modo per proteggerlo: rimandarlo al villaggio degli uomini.
Akela
: Bagheera, tu dimentichi che la sua accoglienza è stata più di una buona azione. La giungla sta cambiando. L'uomo se ne prende sempre di più col passare delle stagioni, e il ragazzo può essere la nostra speranza di sopravvivenza.
Dal film:
Mowgli - Il figlio della giungla
Scheda film e trama
Frasi del film
Newton
: Far saltare la Breccia non funzionerà!
Pentecost
: Che vuol dire, cosa non funzionerà?
Newton
: Anche se la Breccia è aperta, non riuscirete a far passare la bomba!
Hermann
: La Breccia legge geneticamente i Kaiju come un codice a barre e poi li fa passare!
Newton
: Dovreste ingannare la Breccia, farle credere che avete lo stesso codice!
Raleigh
: E come dovremmo farlo?
Newton
: Dovete fargli credere che siete un Kaiju!
Hermann
: Spingete un Kaiju all'interno della Breccia, poi la gola rileverà il codice genetico del Kaiju e vi farà passare!
Newton
: Se non lo farete la bomba verrà deviata come è sempre successo e la missione fallirà!
Herc
[riprende il microfono]
: Ora che avete sentito tutto questo, fate il salto!
Tendo
: Signore! Una terza presenza emerge dalla Breccia!
Herc
: Terza presenza emerge dalla Breccia!
Newton
: È un triplice e
vento
...
Hermann
: Oh Dio, avevo ragione...
Dal film:
Pacific Rim
Scheda film e trama
Frasi del film
Betty
[Bill e Richie aprano la porta "Per niente spa
vento
so"]
: Dov'è la mia scarpa?
[Bill accende la luce e vedono la ragazza senza gambe appesa al soffitto per i polsi. Chiudono la porta]
Richie
: Dove cavolo erano le gambe?! Porca vacca, ma che cazzo è?!
Bill
: Non è reale! Pensa al manifesto col bambino scomparso! Non è reale, quindi, questo non è reale!
Dal film:
It
Scheda film e trama
Frasi del film
Non hai voluto darmi retta, vero? Non dovevi restare a Derry. I tuoi hanno fatto, egli è andata malissimo. Di
vento
triste quando vedo quel mucchio di cenere. L'incendio... avrei dovuto impiccarlo io.
[Rivolto a Mike]
Henry Bowers
Dal film:
It
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono giorni pieni di
vento
,
ci sono giorni pieni di rabbia,
ci sono giorni pieni di lacrime,
e poi ci sono giorni pieni d'amore
che ti danno il coraggio di andare avanti
per tutti gli altri giorni.
Romano Battaglia
Cit. da
Notte infinita
Frasi di Romano Battaglia
Mille candele accese sbattono le loro fiamme al
vento
dell'ultima passione che soffia forte, quello è l'amore.
Francesca Berger
Francesca Berger
Nei giorni finali dell'ultima fase lunare d'Autunno, il
vento
cominciò a soffiare dalle montagne settentrionali e colpi le foreste morenti dell'Askatevar: un
vento
gelido, che sapeva di fumo e di neve. Avvolta nella sua pelliccia leggera, svelta e sottile come un animale selvatico, la ragazza Rolery scivolò tra i boschi in mezzo al tempestare delle foglie morte, allontanandosi dalle mura che sorgevano, pietra su pietra, sulla collina di Tevar e dai campi operosi per l'ultima messe. Si allontanò da sola, e nessuno la richiamò indietro. Si avviò lungo un esile sentiero che conduceva a occidente, marcato e rimarcato, fino a formare solchi, dal passaggio dei radipedi diretti a sud, e qua e là strozzato da tronchi caduti o da grandi ammucchiamenti di foglie.
Ursula K. Le Guin
Cit. da
Il pianeta dell'esilio ‐ Incipit
Frasi di Ursula K. Le Guin
Vieni a casa, Tenar! Vieni a casa!
Nella valle profonda, al crepuscolo, i meli erano alla vigilia della fioritura; e qua e là, tra i rami in ombra, un fiore s'era aperto prematuramente, roseo e bianco, come una stellina fioca. Lungo i filari del frutteto, tra l'erba nuova, folta e umida, la bambina correva per la gioia di correre; quando si sentì chiamare non andò subito, ma fece un lungo giro prima di dirigersi verso casa. La madre, che attendeva sulla soglia della casupola, con la luce del fuoco alle spalle, guardava quella figuretta minuscola che correva e saltellava come un ciuffo di lanugine del cardo portato dal
vento
sopra l'erba già oscurata, sotto gli alberi.
Ursula K. Le Guin
Cit. da
Le tombe di Atuan ‐ Incipit
Frasi di Ursula K. Le Guin
Vele lunghe e bianche come ali di cigno portarono la nave Farflyer nell'aria estiva, attraverso la baia, dalle scogliere di Armed Cliffs verso Gont Port. L'imbarcazione scivolò sull'acqua cheta oltre il molo, una creatura del
vento
così sicura e aggraziata che un paio di cittadini intenti a pescare sul vecchio pontile la accolsero acclamando, agitando la mano per salutare i membri dell'equipaggio e l'unico passeggero in piedi a prua.
Ursula K. Le Guin
Cit. da
I venti di Earthsea ‐ Incipit
Frasi di Ursula K. Le Guin
Sotto il sole, sotto il sole, di Riccione, di Riccione, quasi quasi mi pento, e non ci penso più, e non ci penso più, faccio a schiaffi, faccio a schiaffi, con le onde con il
vento
, le prendo come se fossero te.
Tommaso Paradiso
Cit. da
Riccione
Frasi di Tommaso Paradiso
[Fra i giovani]
C'è una supina rassegnazione. Si vive nel galleggiamento del presente fra lo smartphone e lo Spritz.
Enrico Mentana
Cit. da
Perugia, 10 aprile 2016
Frasi di Enrico Mentana
Non si ferma il
vento
con le mani, diceva Seneca. Quella del Reddito di Cittadinanza è una macchina che viaggia spedita verso la strada di cambiamento che questo Governo ha imboccato. Perché nessuno deve rimanere indietro.
Nunzia Catalfo
Cit. da
ilblogdellestelle.it, 13 maggio 2019
Frasi di Nunzia Catalfo
[...]
ma a differenza degli altri, l'interista ha la particolarità unica di essere il punto di intersezione perfetto tra la frustrazione del popolo (la Curva Nord) e l'indignazione della borghesia (la Gazzetta dello Sport). E fino a quando il tifoso interista non avrà uno scatto d'orgoglio ‐ e non organizzerà un bel vDay contro gli ultras frignoni pronti a s
vento
lare allo stadio fazzoletti bianchi sognando di vincere scudetti con Guido Rossi e la moviola ‐ continuerà ad alimentare un sistema perverso in cui sguazzano gli Ingroia e in cui verrà considerato sempre legittimo il tentativo di imporre la propria post verità per via giudiziaria. Vale nel calcio, vale nel resto.
Claudio Cerasa
Cit. da
ilFoglio.it, 9 febbraio 2017
Frasi di Claudio Cerasa
Chissà se ci sono degli altri bambini che diventano grandi così di colpo. Quello lì avrà cinque anni. Forse tutti i bambini che sono sfortunati da piccoli diventano grandi prima degli altri. Eppure non è mica tanto difficile: io ho detto «Voglio diventare grande» e son diventato grande: non ho dovuto dire nessuna formula magica. Forse sono io che sono magico, e se dico che voglio diventare un elefante, di
vento
un elefante.
Marco Marinelli
Dal film:
Da grande
Scheda film e trama
Frasi del film
«Essere religioso è una cosa e la religione un'altra» diceva. «Per me anche un corvo è religioso quando rotea nel cielo. Eppure lo fa soltanto perché si sente portato dal
vento
e non perché si creda eterno.»
David Herbert Lawrence
Cit. da
Figli e amanti
Frasi di David Herbert Lawrence
Non io, non io, ma il
vento
che m'investe!
David Herbert Lawrence
Cit. da
Canto di un uomo che è giunto a buon fine
Frasi di David Herbert Lawrence
Com'è fresco il soffio del
vento
!
La pace è ogni passo.
E fa gioioso il sentiero senza fine.
Thich Nhat Hanh
Cit. da
La pace è ogni passo
Cos'è un campo trascendentale? Un campo trascendentale si distingue dall'esperienza in quanto non si riferisce a un oggetto né appartiene a un soggetto (rappresentazione empirica). Inoltre, si presenta come pura corrente di coscienza a-soggettiva, coscienza pre-riflessiva impersonale, durata qualitativa della coscienza senza io. Può sembrare curioso che questi dati immediati possano definire il trascendentale: si parlerà di empirismo trascendentale, in contrapposizione a tutto ciò che costituisce il mondo del soggetto e dell'oggetto. C'è qualcosa di selvaggio e di possente in un simile empirismo trascendentale. Non è certo l'elemento della sensazione (empirismo semplice), poiché la sensazione è solo un taglio nella corrente di coscienza assoluta. È piuttosto, per quanto due sensazioni possano essere vicine, il passaggio dall'una all'altra come divenire, come aumento o diminuzione di potenza (quantità virtuale). Bisogna allora definire il campo trascendentale attraverso la pura coscienza immediata senza oggetto né io, in quanto movimento che non comincia né finisce? (Anche la concezione spinoziana del passaggio o della quantità di potenza si richiama alla coscienza).
Ma tra il campo trascendentale e la coscienza c'è solo un rapporto di diritto. La coscienza diventa un fatto solo se un soggetto si produce simultaneamente al suo oggetto, entrambi fuori campo e come fossero "trascendenti". Al contrario, finché la coscienza attraverso il campo trascendentale a una velocità infinita diffusa ovunque, non c'è niente che la possa rivelare. Essa infatti si manifesta solo riflettendosi su un soggetto che la rinvia a degli oggetti. Per questo il campo trascendentale non può essere definito dalla sua coscienza che, pur essendogli coestensiva, sfugge a qualsivoglia rivelazione.
Il trascendente non è il trascendentale. In mancanza di coscienza, il campo trascendentale si caratterizza come un puro piano di immanenza, in quanto si sottrae a ogni trascendenza, tanto a quella del soggetto che a quella dell'oggetto. L'immanenza assoluta è in sé: non è in qualche cosa, "a" qualcosa, non dipende da un oggetto e non appartiene a un soggetto. In Spinoza l'immanenza non è "alla" sostanza, ma la sostanza e i modi sono nell'immanenza. Quando il soggetto e l'oggetto, che sono esterni al piano di immanenza, vengono considerati come soggetto universale o oggetto qualsiasi "ai quali" l'immanenza viene attribuita, siamo di fronte a un completo snaturamento del trascendentale, ridotto soltanto a duplicare l'empirico (così in Kant), e una deformazione dell'immanenza che si ritrova in tal modo contenuta nel trascendente. L'immanenza non si riferisce a un Qualcosa come unità superiore a ogni cosa, né a un Soggetto come atto che opera la sintesi delle cose: solo quando l'immanenza non è altro che immanenza a sé si può parlare di un piano di immanenza. Il Piano di immanenza non è definito da un Soggetto o da un Oggetto capaci di contenerlo, non più di quanto il campo trascendentale sia definito dalla coscienza.
Diciamo che la pura immanenza è UNA VITA, e nient'altro. Non è immanenza alla vita, ma l'immanente che non è in niente è una vita. Una vita è l'immanenza dell'immanenza, l'immanenza assoluta: è completa potenza, è completa beatitudine. La filosofia più tarda di Fichte, nella misura in cui supera le aporie del soggetto e dell'oggetto, intende il campo trascendentale come "una vita", che non dipende da un Essere e non è sottoposta a un Atto: coscienza immediata assoluta, la cui attività non rimanda più a un essere, ma non cessa di porsi a una vita. Il campo trascendentale diventa allora un vero e proprio piano di immanenza che reintroduce lo spinozismo nel più profondo dell'operazione filosofica. Non capitò forse qualcosa di simile a Maine de Biran, nella sua "ultima filosofia" (quella che era troppo stanco per portare a buon fine), quando scoprì sotto la trascendenza dello sforzo una vita immanente assoluta? Il campo trascendentale è definito da un piano di immanenza, e il piano di immanenza da una vita.
Cos'è l'immanenza? Una vita... Nessuno meglio di Dickens ha raccontato cos'è "una" vita, dove l'articolo indeterminativo è indice del trascendentale. Una canaglia, un cattivo soggetto disprezzato da tutti, è ridotto in fin di vita; ed ecco che quelli che se ne prendono cura mostrano una sorta di sollecitudine, di rispetto, di amore per il minimo segno di vita del moribondo. Tutti si danno da fare per salvarlo, al punto che nel più profondo del suo coma il malvagio sente qualcosa di dolce penetrare in lui. Ma, via via che si riprende i suoi salvatori diventano sempre più freddi, e lui riacquista tutta la sua volgarità, la sua cattiveria. Tra la sua vita e la sua morte c'è un momento in cui "una" vita gioca con la morte e nient'altro. La vita dell'individuo ha lasciato il posto a una vita impersonale, e tuttavia singolare, che esprime un puro e
vento
affrancato dagli accidenti della vita esteriore e interiore, ossia dalla soggettività e dall'oggettività di ciò che accade. "Homo tantum" di cui tutti hanno compassione e che conquista una sorta di beatitudine. È un'ecceità, che non deriva più da una individuazione, ma da una singolarizzazione: vita di pura immanenza, neutra, al di là del bene e del male, poiché solo il soggetto che la incarnava in mezzo alle cose la rendeva buona o cattiva. La vita di questa individualità scompare a vantaggio della vita singolare immanente a un uomo che non ha più nome, sebbene non si confonda con nessun altro. Essenza singolare, una vita...
Non bisognerebbe limitare una vita al semplice momento in cui la vita individuale affronta l'universale morte. "Una" vita è ovunque in tutti i momenti attraversati da questo o quel soggetto vivente e misurati da tali oggetti vissuti: la vita immanente porta in sé gli eventi o le singolarità, e questi non fanno che attualizzarsi nei soggetti e negli oggetti. Questa vita indefinita non ha momenti, per quanto vicini siano gli uni agli altri, ma soltanto frat-tempi, fra-momenti. Non sopraggiunge né succede, ma, presenta l'immensità del tempo vuoto dove si vede l'e
vento
ancora a venire e già arrivato, nell'assoluto di una coscienza immediata. L'opera romanzesca di Lernet Holenia mette l'e
vento
in un frat-tempo che può inghiottire interi reggimenti. Le singolarità o gli eventi costitutivi di "una" vita coesistono con gli accidenti della vita corrispondente, ma non si raggruppano né si dividono allo stesso modo. Comunicano tra di loro in modo del tutto diverso dagli individui. E inoltre si vede come una vita singolare possa fare a meno di ogni individualità, o di ogni altro concomitante che la individualizzi. Per esempio i neonati si somigliano tutti e non possiedono affatto individualità; ma hanno singolarità, un sorriso, un gesto, una smorfia, eventi che non sono caratteri soggettivi. I neonati sono attraversati da una vita immanente che è pura potenza, e anche beatitudine attraverso le sofferenze e le debolezze. Gli indefiniti di una vita perdono ogni indeterminazione nella misura in cui riempiono un piano di immanenza o - il che è, a rigore, la stessa cosa - costituiscono gli elementi di un campo trascendentale (la vita individuale al contrario resta inseparabile dalle determinazioni empiriche). L'indefinito come tale non denota una indeterminazione empirica, ma una determinazione di immanenza o una determinabilità trascendentale. L'articolo indeterminativo è l'indeterminazione della persona, ma è anche la determinazione del singolare. L'Uno non è il trascendente che può contenere anche l'immanenza, ma l'immanente contenuto in un campo trascendentale. Uno è sempre l'indice di una molteplicità: un e
vento
, una singolarità, una vita... Si può sempre sostenere che un trascendente è esterno al piano di immanenza, oppure se lo attribuisce; resta però il fatto che ogni trascendenza si costituisce unicamente nella corrente di coscienza immanente propria a questo piano. La trascendenza è sempre un prodotto di immanenza.
Una vita contiene solo virtuali. È fatta di virtualità, eventi, singolarità. Il virtuale non è qualcosa che manchi di realtà, ma è ciò che si inserisce in un processo di attualizzazione seguendo il piano che gli dà la sua realtà propria. L'e
vento
immanente si attualizza in uno stato di cose e in uno stato vissuto che lo fa accadere. Anche il piano di immanenza si attualizza in un Oggetto e in un Soggetto ai quali è attribuito. Ma, per poco che siano separabili dalla loro attualizzazione, il piano di immanenza stesso è virtuale, così come gli eventi che lo popolano sono virtualità. Gli eventi o singolarità danno al piano tutta la loro virtualità, e il piano di immanenza dà agli eventi virtuali una piena realtà. L'e
vento
considerato come non-attualizzato (indefinito) non manca di nulla. Basta metterlo in rapporto con i suoi concomitanti: un campo trascendentale, un piano di immanenza, una vita, le singolarità. Una ferita si incarna o si attualizza in uno stato di cose e in un vissuto; ma è un puro virtuale sul piano di immanenza che ci porta in una vita. La mia ferita esisteva prima di me... Non una trascendenza della ferita come attualità superiore, ma la sua immanenza come virtualità sempre interna a un ambito (campo o piano). C'è una grande differenza tra i virtuali che definiscono l'immanenza del campo trascendentale, e le forme possibili che li attualizzano e che li trasformano in qualcosa di trascendente.
Gilles Deleuze
Frasi di Gilles Deleuze
Cercami, cercami: io ritornerò
lungo i fiumi e le campagne,
tra i deserti e le montagne.
Cercami, aspettami, che non è un addio:
c'è una luce e brilla ancora,
c'è una luce e brilla ancora.
Cercami, cercami quando mi vorrai:
lungo il
vento
e la pianura,
oltre il freddo della sera.
Cercami, cercami: ti accompagnerò.
C'è una luce calda ancora,
c'è una luce accesa ancora in noi.
Enrico Ruggeri
Cit. da
Cercami cercami
Frasi di Enrico Ruggeri
Andiamo incontro all'avventura con le vele al
vento
: non è rimpianto né paura ciò che sento.
Enrico Ruggeri
Cit. da
Ulisse
Frasi di Enrico Ruggeri
Io di
vento
come un comico che si prende una risata da un pubblico drogato. Non ha valore, ecco, perché sono sempre allegri.
Alvy
Dal film:
Io e Annie
Scheda film e trama
Frasi del film
Se io prendo la droga o gli alcolici di
vento
insopportabilmente stupendo, di
vento
troppo meraviglioso per descrivermi.
Alvy
Dal film:
Io e Annie
Scheda film e trama
Frasi del film
L'uomo dal fiore
: Ah, lo volevo dire! Lei dunque un uomo pacifico è... Ha perduto il treno?
L'av
vento
re
: Per un minuto, sa? Arrivo alla stazione, e me lo vedo scappare davanti.
L'uomo dal fiore
: Poteva corrergli dietro!
L'av
vento
re
: Già. È da ridere, lo so. Bastava, santo Dio, che non avessi tutti quegli impicci di pacchi, pacchetti, pacchettini... Più carico d'un somaro! Ma le donne ‐ commissioni... commissioni... ‐ non la finiscono più. Tre minuti, creda, appena sceso di vettura, per dispormi i nodini di tutti quei pacchetti alle dita; due pacchetti per ogni dito.
Luigi Pirandello
Cit. da
L'uomo dal fiore in bocca
Frasi di Luigi Pirandello
E mi svolse (fors'anche perché fossi preparato a gli esperimenti spiritici, che si sarebbero fatti questa volta in camera mia, per procurarmi un divertimento) mi svolse, dico, una sua concezione filosofica, speciosissima, che si potrebbe forse chiamare lanterninosofia. Di tratto in tratto, il brav'uomo s'interrompeva per domandarmi: ‐ Dorme, signor Meis? E io ero tentato di rispondergli: ‐ Sì, grazie, dormo, signor Anselmo. Ma poiché l'intenzione in fondo era buona, di tenermi cioè compagnia, gli rispondevo che mi divertivo invece moltissimo e lo pregavo anzi di seguitare. E il signor Anselmo, seguitando, mi dimostrava che, per nostra disgrazia, noi non siamo come l'albero che vive e non si sente, a cui la terra, il sole, l'aria, la pioggia, il
vento
, non sembra che sieno cose ch'esso non sia: cose amiche o nocive. A noi uomini, invece, nascendo, è toccato un tristo privilegio: quello di sentirci vivere, con la bella illusione che ne risulta: di prendere cioè come una realtà fuori di noi questo nostro interno sentimento della vita, mutabile e vario, secondo i tempi, i casi e la fortuna. E questo sentimento della vita per il signor Anselmo era appunto come un lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso; un lanternino che ci fa vedere sperduti su la terra, e ci fa vedere il male e il bene; un lanternino che projetta tutt'intorno a noi un cerchio più o meno ampio di luce, di là dal quale è l'ombra nera, l'ombra paurosa che non esisterebbe, se il lanternino non fosse acceso in noi, ma che noi dobbiamo pur troppo creder vera, fintanto ch'esso si mantiene vivo in noi. Spento alla fine a un soffio, ci accoglierà la notte perpetua dopo il giorno fumoso della nostra illusione, o non rimarremo noi piuttosto alla mercé dell'Essere, che avrà soltanto rotto le vane forme della nostra ragione? ‐ Dorme, signor Meis? ‐ Segua, segua pure, signor Anselmo: non dormo. Mi par quasi di vederlo, codesto suo lanternino. ‐ Ah, bene... Ma poiché lei ha l'occhio offeso, non ci addentriamo troppo nella filosofia, eh? e cerchiamo piuttosto d'inseguire per ispasso le lucciole sperdute, che sarebbero i nostri lanternini, nel bujo della sorte umana. Io direi innanzi tutto che son di tanti colori; che ne dice lei? secondo il vetro che ci fornisce l'illusione, gran mercantessa, gran mercantessa di vetri colorati. A me sembra però, signor Meis, che in certe età della storia, come in certe stagioni della vita individuale, si potrebbe determinare il predominio d'un dato colore, eh? In ogni età, infatti, si suole stabilire tra gli uomini un certo accordo di sentimenti che dà lume e colore a quei lanternoni che sono i termini astratti: Verità, Virtù, Bellezza, Onore, e che so io... E non le pare che fosse rosso, ad esempio, il lanternone della Virtù pagana? Di color violetto, color deprimente, quello della Virtù cristiana. Il lume d'una idea comune è alimentato dal sentimento collettivo; se questo sentimento però si scinde, rimane sì in piedi la lanterna del termine astratto, ma la fiamma dell'idea vi crepita dentro e vi guizza e vi singhiozza, come suole avvenire in tutti i periodi che son detti di transizione. Non sono poi rare nella storia certe fiere ventate che spengono d'un tratto tutti quei lanternoni. Che piacere! Nell'improvviso bujo, allora è indescrivibile lo scompiglio delle singole lanternine: chi va di qua, chi di là, chi torna indietro, chi si raggira; nessuna più trova la via: si urtano, s'aggregano per un momento in dieci, in venti; ma non possono mettersi d'accordo, e tornano a sparpagliarsi in gran confusione, in furia angosciosa: come le formiche che non trovino più la bocca del formicajo, otturata per ispasso da un bambino crudele. Mi pare, signor Meis, che noi ci troviamo adesso in uno di questi momenti. Gran bujo e gran confusione! Tutti i lanternoni, spenti. A chi dobbiamo rivolgerci? Indietro, forse? Alle lucernette superstiti, a quelle che i grandi morti lasciarono accese su le loro tombe?
Luigi Pirandello
Cit. da
Il fu Mattia Pascal
Frasi di Luigi Pirandello
Sono orgoglioso di te. Ne hai fatti di progressi da quando ti ho trovata quel giorno vicino al lago, ma terrai a bada le tue emozioni nel tempo necessario per batterti con me, o prenderanno il soprav
vento
come sempre? Te l'ho sempre detto: sarai pronta il giorno che potrai battermi senza superpoteri, e questo è il momento, questo è quel momento, Vers!!! Spegni lo spettacolo di luci e dimostra, dimostrami che puoi battermi senza...
[Carol lo sconfigge senza alcuno sforzo]
Yon-Rogg
Dal film:
Captain Marvel
Scheda film e trama
Frasi del film
Siamo un controsenso, viviamo controtempo, andiamo contromano, ci mettiamo contro
vento
, ci prendiamo in contropiede. Ma controcuore non possiamo andare.
Massimo Bisotti
Cit. da
La luna blu
Frasi di Massimo Bisotti
Che strano... Lo senti? Adesso si è fermato anche il
vento
...
[Segue un lungo silenzio, fino alle 22:39]
Olmo Montaner
Dal film:
Vajont
Scheda film e trama
Frasi del film
Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l'onore e ogni benedizione.
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A te solo, Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionarti.
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Lodato sii, mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente il fratello sole, il quale è la luce del giorno, e tu tramite lui ci illumini. E lui è bello e raggiante con un grande splendore: simboleggia Altissimo la tua importanza.
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Lodato sii o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai formate, chiare preziose e belle.
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Lodato sii, mio Signore, per fratello
vento
, e per l'aria e per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno, ogni tempo tramite il quale alle creature dai sostentamento.
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Lodato sii mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura.
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Lodato sii mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. È bello, giocondo, robusto e forte.
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Lodato sii mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento e ci mantiene: produce diversi frutti variopinti, con fiori ed erba.
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Lodato sii mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore, e sopportano malattie e sofferenze.
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Beati quelli che sopporteranno ciò serenamente, perché dall'Altissimo saranno premiati.
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Lodato sii mio Signore per la nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun essere umano può scappare, guai a quelli che moriranno mentre sono in situazione di peccato mortale.
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Beati quelli che la troveranno mentre stanno rispettando le tue volontà. La seconda morte, non farà loro alcun male.
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Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.
San Francesco d'Assisi
Titolo della poesia:
Cantico delle creature (Cantico di Frate Sole)
Frasi di San Francesco d'Assisi
La Speranza è quella cosa piumata ‐
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che si viene a posare sull'anima ‐
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Canta melodie senza parole ‐
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e non smette ‐ mai ‐
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E la senti ‐ dolcissima ‐ nel
vento
‐
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E dura deve essere la tempesta ‐
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capace di intimidire il piccolo uccello
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che ha dato calore a tanti ‐
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Io l'ho sentito nel paese più gelido ‐
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e sui mari più alieni ‐
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Eppure mai, nemmeno allo stremo,
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ho chiesto una briciola ‐ di me.
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* * *
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Hope is the thing with feathers ‐
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That perches in the soul ‐
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And sings the tune without the words ‐
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And never stops ‐ at all ‐
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And sweetest ‐ in the Gale ‐ is heard ‐
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And sore must be the storm ‐
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That could abash the little Bird
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That kept so many warm ‐
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I've heard it in the chillest land ‐
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And on the strangest Sea ‐
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Yet, never, in Extremity,
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It asked a crumb ‐ of me.
Emily Dickinson
Titolo della poesia:
La "Speranza" è quella cosa piumata
Frasi di Emily Dickinson
Non voglio sembrare mistico, ma a volte quando scatti una foto - quando i set sono a posto - allora qualcosa prende il soprav
vento
e ti guida. È un senso di fortuna e possibilità straordinarie. Le riprese sono benedette e incantate, e tu hai creato immagini che non potevi immaginare nei tuoi sogni più sfrenati. Questa è la magia della fotografia.
Tim Walker
Frasi di Tim Walker
Ogni tanto andavamo a prendere un caffè sotto la Galleria, mangiavamo i lucidi pasticcini della grande pasticceria Caflish oppure un gelato in Piazza del Municipio, sulla terrazza del Caffè Gambrinus. Sfuggendo le asprezze della vita napoletana ne scoprivamo le dolcezze. Peraltro, dappertutto, in qualsiasi momento, il
vento
ci portava la polvere desolata dei docks, odori umidi e ambigui. Quando salivamo a Posillipo, il candore menzognero di Napoli, in lontananza, non ci ingannava.
Simone de Beauvoir
Cit. da
L'età forte
Frasi di Simone de Beauvoir
Lume d'alba non filtrava nel cortiglio della «Splendor», la società che aveva in appalto la nettezza urbana di Vigàta, una nuvolaglia bassa e densa cummigliava completamente il cielo come se fosse stato tirato un telone grigio da cornicione a cornicione, foglia non si cataminava, il
vento
di scirocco tardava ad arrisbigliarsi dal suo sonno piombigno, già si faticava a scangiare parole.
Andrea Camilleri
Cit. da
La forma dell'acqua ‐ Incipit
Frasi di Andrea Camilleri
Soffro quando dopo le partite ci toccano le sedute di alleggerimento. Se fosse per me, mi allenerei tutti i giorni con il pallone. Mi mettono a correre senza la palla e di
vento
pazzo. Dove sto io dev'esserci un pallone, è il vizio che ho fin da piccolo.
Lorenzo Insigne
Cit. da
Repubblica.it, intervista, 15 febbraio 2017
Frasi di Lorenzo Insigne
Nick Brady
: Hai detto che era come un figlio per te.
Pablo Escobar
: Ci sono delle leggi in natura e quando prendono il soprav
vento
devi accettarle.
Dal film:
Escobar
Scheda film e trama
Frasi del film
Portami a sentire le onde del mare
Portami vicino le cose lontane
Portami dovunque basta che ci sia posto
Per una birra e qualche vecchio rimpianto
E portami a sentire il rumore del
vento
Che tanto torneresti in qualsiasi momento
Dove vuoi, non dove sai
Dove esisti e non ci sei
Portami con te
Dove tutto si trasforma
Dove il mondo non mi tocca
E portami con te
Portami con te
Dov'è leggero il mio bagaglio
Dove mi ami anche se sbaglio
Dove vola e si ribella
Ogni rondine al guinzaglio
E portami al sicuro ma senza parlare
E lascia che lo faccia il tuo modo di fare
Portami di corsa in un ponte lì in alto
Che unisce il tuo dolore al tuo solito incanto
E portami ti prego dove preferisci
Dove se metti piede in un attimo esisti
Perché non c'è risposta alle cose passate
Tu portami ad amare le cose mai amate
E dove vuoi, non dove sai
Dove esisti e non ci sei
Tu portami con te
Portami con te
Dove tutto si trasforma
Dove il mondo non mi tocca
E portami con te
Portami con te
Dov'è leggero il mio bagaglio
Dove mi ami anche se sbaglio
Dove vola e si ribella
Ogni rondine al guinzaglio
Dove il cielo si muove se lo guardi attentamente
Dove basta un minuto intenso per vivere sempre
Dove piove ma tu esci per bagnare la mente
Perché se la vita è nostra non ci ostacola niente
Dove al posto dei piedi hai due pagine vuote
E ogni passo che compi loro scritturano note
Dove il sole è un'ipotesi e tu puoi solo pensarlo
Ma ti basta perché ti riempi di idee per nutrirlo
Quando sarà primavera
Tu portami con te
Niccolò Moriconi
Cit. da
Rondini al Guinzaglio
Frasi di Niccolò Moriconi
Il corridorio ferroviario adriatico, ammoder... ammodernamento della linea Pescara-Roma. Premesso che la velocizzazione del corridorio ferroviario adriatico costituisce opra strategica ed impegnativa per il governo italiano, che in questo momento codesto deve essere assicurato un'adeguata modernizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma, non è infatti neanche pensabile che i due corridoi ferroviari, tirreno e adriatico, non sia ammodernati per... velocizzati, mentre il possibile ammodernamento degli stessi corridoi abbia tempi di percorrenza oltre cinque ore, assolutamente inadeguate e penalizzate per i viaggiatori; l'ammodernamento della ferrovia Pescara-Roma costituisce altresì opera strategica per il turismo e lo sviluppo economico dell'intero Abruzzo, nonché opera oramai ineludibile per la strateg... drastica riduzione del fenomeno di codesta nel traffico veio... veiochilar... velochilare a Roma. Tutto ciò premesso impegna il Governo e in particolare il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a procedere in via perioritaria a realizzare le opere di adeguamento della velocizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma. Grazie, presidente.
[Inter
vento
al Senato del 20 giugno 2013]
Antonio Razzi
Frasi di Antonio Razzi
Lui
[Silvio Berlusconi]
è un Messia, i magistrati gli stanno messo di continuo a rompergli le scatolette e non capisco il perché
[...]
. Io prego ogni giorno i miei santi perché Berlusconi viva fino a 120 anni. Io darei la vita per lui, morirei. Gli darei un rene, due reni, persino mia moglie, se lei è d'accordo.
[Inter
vento
alla trasmissione La Zanzara, 19 giugno 2013]
Antonio Razzi
Frasi di Antonio Razzi
Chihiro
: Sì. Grazie, nonna! Arrivederci! Grazie di tutto! Haku, mi sono appena ricordata una cosa successa tanto tempo fa. Potrebbe aiutarti. Quand'ero piccola m'è caduta una scarpa nel fiume. Per riprenderla sono caduta dentro anch'io. Pensavo che sarei annegata, ma l'acqua mi ha riportata a riva. Adesso mi sono ricordata. Il nome di quel fiume era Kohaku. Il tuo vero nome è Kohaku! Ah!
Kohaku
: Grazie, Chihiro, ce l'hai fatta! Adesso ricordo tutto! Ero lo Spirito del fiume Kohaku!
Chihiro
: Uno Spirito del Fiume?
Kohaku
: Il mio nome è Kohaku.
Chihiro
: L'hanno prosciugato, quel fiume. Ora ci sono solo palazzi.
Kohaku
: Ecco perché non trovo più la strada di casa! Ricordo quando da piccola sei caduta nel fiume. Mi ricordo anche la tua scarpetta rosa.
Chihiro
: Allora tu mi hai riportato a riva, mi hai salvato la vita! Eri buono, lo sapevo. Lo sapevo!
Lin
: Eccoli, sono loro!
Yubaba
: Vedo che non siete riusciti a riportarmi il mio bambino.
Bôh
: Mamma!
Yubaba
: Ah, piccolo mio! Che brutto spa
vento
! Che ti hanno fatto? Cosa? Da quando in qua riesci a stare in piedi da solo?
Kohaku
: Maga Yubaba, ricorda la promessa! Devi fare tornare Chihiro e i suoi genitori nel mondo degli umani!
Yubaba
: Piano! Vacci piano, Haku! Questo mondo ha le sue regole, non dimenticarlo! State zitti voi!
Bôh
: Smettila, Baba, lasciala stare! Sen e io ci siamo divertiti tanto.
Yubaba
: Ma i patti vanno rispettati, tesoro. Sen deve superare un'ultima prova.
Bôh
: Però, se tu la fai piangere, io non ti voglio più bene.
Yubaba
: Ma io...
Chihiro
: Nonnina!
Yubaba
: Nonnina?
Dal film:
La città incantata
Scheda film e trama
Frasi del film
Akio
: Come sospettavo. Doveva essere un parco divertimenti, una volta. Ne hanno costruiti tanti agli inizi degli anni '90, poi è arrivata la crisi economica e li hanno chiusi tutti. E questo è di sicuro uno dei tanti.
Chihiro
: Papà! No! Dove andate? Avevi detto solo un'occhiatina! Ehi! Torniamo indietro! Hai sentito? Il palazzo si lamenta.
Yuko
: Ma no, è il fruscio del
vento
. Che posto splendido! Potevamo portarci il pranzo, avremmo fatto un bel picnic.
Akio
: Guardate! Qui doveva scorrere un fiume. Hm?
Yuko
: Oh!
Akio
: Lo senti che profumino? Sì! Stanno cucinando qualcosa di buono.
Yuko
: Io tra un po' muoio di fame.
Akio
: Forse questo posto è ancora aperto. Andiamo.
Yuko
: Chihiro, vieni! Sbrigati!
Chihiro
: Aspettatemi!
Akio
: Da quella parte.
Yuko
: Che cosa strana: in questo posto ci sono solo ristoranti.
Chihiro
: Ma dov'è la gente?
Akio
: Eccolo là! Ehi! L'ho trovato! Ah! Oh! Venite a vedere. Ah!
Yuko
: Questa sì che è una sorpresa!
Akio
: C'è qualcuno qui? È aperto il ristorante?
Yuko
: Chihiro, vieni! Sembra tutto squisito.
Akio
: C'è qualcuno?
Yuko
: Tesoro, non ti preoccupare. Possiamo pagare il conto quando tornano.
Akio
: Ben detto! Ah, sembra davvero tutto appetitoso.
Yuko
: Bello. Chissà cos'è? Delizioso! Chihiro, lo devi proprio mangiare.
Chihiro
: Non lo voglio. Ci mettiamo nei guai. Andiamo via da questo posto!
Akio
: Non ti preoccupare, c'è qui il tuo papà. Ho le carte di credito e i contanti.
Yuko
: Non vuoi neppure assaggiarlo? Provalo, è tenerissimo.
Akio
: Mostarda?
Yuko
: Grazie.
Chihiro
: Mamma! Papà! Ma che fate? È magico. Ecco il treno.
Haku
: Non dovresti stare qui. Vattene, subito!
Chihiro
: Che?
Haku
: È quasi notte, devi allontanarti prima che faccia buio. Stanno accendendo le lampade. Corri! Vai dall'altra parte del fiume più veloce che puoi! Io li distraggo.
Chihiro
: Ma chi era quello? Mamma! Papà! Avanti, basta mangiare! Papà, andiamo via da questo posto! Uh? Mamma! Papà! Dove siete? Mamma! Ah! Aaah! È acqua! Cos'è? È solo un sogno! Mi devo svegliare! Sveglia! Svègliati! Non è vero! È solo un sogno! Solo un sogno! Vattene! Vattene via! Sparisci! No! Di
vento
trasparente! È solo un sogno! Un brutto sogno! Eeeh!
Haku
: Non aver paura. Sono qui solo per aiutarti.
Chihiro
: No! No! No!
Haku
: Apri la bocca. Presto, mangialo! Devi mangiare un cibo di questo mondo, altrimenti scomparirai.
Chihiro
: No!
Haku
: Avanti, mangialo! Non ti trasformerai in un maiale. Stai tranquilla. Mastica bene e ingoia. Ecco, guarda, stai già meglio. Controlla tu stessa.
Chihiro
: Sono come prima.
Haku
: Visto? Su, andiamo.
Chihiro
: Che fine hanno fatto i miei genitori? Dimmelo! Non sono diventati maiali, vero?
Haku
: Non puoi vederli ora, ma succederà presto. Resta immobile! Ti cercano anche dall'alto. Devi andartene da qui. Sùbito!
Chihiro
: Oh, no! Le gambe! Non riesco ad alzarmi! Aiutami! Come faccio?
Haku
: Càlmati! Respira profondamente. Nel nome del
vento
e dell'acqua racchiusi in te, scioglila! Alzati!
Chihiro
: Eh!
Dal film:
La città incantata
Scheda film e trama
Frasi del film
Chihiro Ogino
: Addio, Chihiro, mi mancherai.
Akio Ogino
: Chihiro. Chihiro, siamo quasi arrivati.
Yuko Ogino
: Abbiamo raggiunto il bel mezzo del nulla. Dovrò andare a far la spesa nel paese più vicino.
Akio
: Sarà semplice una volta che ci saremo ambientati. Guarda, quella è la scuola. Chihiro, lì c'è la tua nuova scuola.
Yuko
: Dalla facciata sembra piuttosto carina.
Chihiro
: Non mi piace. È in salita. Ah? No! Mamma! I miei fiori cominciano ad appassire!
Yuko
: Te l'avevo detto di non tenerli stretti tutto il tempo. Basterà metterli nell'acqua e si riprenderanno sùbito.
Chihiro
: Il primo mazzo di fiori della mia vita è un dono d'addio, che tristezza.
Yuko
: E la rosa che papà ti ha regalato per il tuo compleanno te la sei dimenticata?
Chihiro
: Sì, certo, una sola. Una rosa non è un mazzo di fiori!
Yuko
: Tieni il tuo bigliettino e smettila di lamentarti. Oggi è un gran giorno per noi: cambiare casa è un'avventura.
Akio
: E adesso? Non c'è dubbio, avrò sbagliato strada. Non può essere qui.
Yuko
: La nostra casa è lassù.
Akio
: Come?
Yuko
: Quella blu, là in cima.
Akio
: E sì, è vero. Devo aver preso l'incrocio sbagliato. Questo viottolo ci riporterà sulla strada giusta.
Yuko
: Tesoro, non prendere le scorciatoie, finiamo sempre per perderci.
Akio
: Fidati, so quello che faccio.
Chihiro
: Cosa sono quelle casette?
Yuko
: Altari abitati da piccoli spiriti. Così credono alcuni.
Chihiro
: Papà, forse ci siamo persi.
Akio
: Tutto sotto controllo. Abbiamo quattro ruote motrici.
Yuko
: Siediti, amore, su.
Chihiro
: Oh! Ah!
Yuko
: Rallenta, tesoro! Così ci uccidiamo!
Akio
: Un tunnel!
Yuko
: Sembra un palazzo antico.
Akio
: Quella dev'essere l'entrata.
Yuko
: Tesoro, torna in macchina! Faremo tardi. Tesoro! Chihiro? Oh, no!
Akio
: Questo palazzo non è antico, è finto. Le pietre sono fatte di cartapesta.
Chihiro
: Il
vento
ci spinge dentro.
Yuko
: Che cos'è?
Akio
: Entriamo un momento. Voglio vedere cosa c'è dall'altra parte.
Chihiro
: Io non vengo! Mi fa venire i brividi!
Akio
: Ma come? Non vorrai fare la fifona. Andiamo a dare un'occhiatina.
Yuko
: Il camion del trasloco arriverà prima di noi.
Akio
: E che problema c'è? Hanno le chiavi. Possono cominciare a scaricare ugualmente.
Yuko
: Solo un'occhiata veloce, però.
Chihiro
: Scordatevelo! Io non ci vengo! Che aspettate voi due? Andiamo via da qui!
Akio
: Su, tesoro, non c'è nulla da temere!
Chihiro
: Ho detto che non ci vengo! No!
Yuko
: Se proprio vuoi restare qui, sali in macchina.
Chihiro
: Mamma! Aspettatemi!
Akio
: Attenzione a dove mettete i piedi.
Yuko
: Chihiro, non aggrapparti così, mi fai inciampare.
Chihiro
: Che razza di posto è?
Yuko
: Lo sentite questo rumore?
Akio
: Hm.
Chihiro
: Sembrerebbe un treno.
Yuko
: Forse siamo nelle vicinanze di una stazione.
Akio
: Coraggio, vediamo di che si tratta.
Chihiro
: Ma che costruzioni sono?
Dal film:
La città incantata
Scheda film e trama
Frasi del film
Ogni vita nasconde un segreto.
Dal film:
Il vento del perdono
Scheda film e trama
Frasi del film
[A una domanda su un brano dedicato alla cocaina e se ci aveva avuto a che fare]
Sì, la canzone in realtà
[...]
può trarre in inganno perché sembra una preghiera alla cocaina, più che altro perché la cocaina appunto è una divinità dei giorni nostri. Su questo non c'è dubbio, su che se ne fa, e che ne fanno moltissimi, poi il solo gesto di abbassarsi indica una prostrazione.
Gué Pequeno
Cit. da
Da un inter
vento
alla trasmissione tv Invasioni Barbariche, 15 ottobre 2010
Frasi di Gué Pequeno
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