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Sara: Giada non c'è.

Riccardo: Ah. E a che ora torna?

Sara: È andata dai suoi. Ha detto che vi vedete lunedì all'esame.

Riccardo: Cioè, non è proprio a Roma? Ma non m'ha detto niente!

Sara: Eh, che ci vuoi fare? È fatta così. È in ritiro pre-esame. Però tu abbi fede, eh, che chi semina raccoglie. Ciao.

Riccardo: Grazie.

Giada: Mi scusi.

Riccardo: Giada! Oh! Porca puttana.

Professore: Silenzio! Cominciamo.

Riccardo: Giada! Ecco!

Professore: E consegna così, quattro sgorbi?

Riccardo: Sì, buongiorno. Giada! Ehi! Ferma! Ma perché l'hai fatto?

Giada: Vattene. Tu sei l'ultimo a cui devo delle spiegazioni.

Riccardo: Ma che cazzo hai? Sei matta? Mi hai fatto bocciare!

Giada: E questi metafisici gran cazzi non ce li metti? Ti bocciano? Sai perché? Non è per colpa mia, ma perché tu sei un idiota che non sa fare un cazzo!

Riccardo: Giada, càlmati. Che è successo?

Giada: L'hai sentito Robbie Williams qui? Vuole sapere che è successo. Te lo dobbiamo mimare?

Sara: Va bene così? O ci mettiamo in mutande?

Giada: E poi tuo padre è davvero una bella figa. Non c'è che dire. Carino il localino dove andate a cena.

Riccardo: Ah, non dirmi che tu... giovedì?

Giada: Vaffanculo!

Riccardo: Senti, te l'avrei detto! Tu come l'hai saputo?

Giada: Riccardo, vattene o ti prendo a calci nelle palle. Non sto scherzando.

Riccardo: Senti, ti dico tutto. Ho sbagliato a non invitarti, mi dispiace, ma... sto bene quando ballo, mi piace. Non faccio niente di male.

Giada: Hai sentito? Non fa niente di male.

Sara: Ah! E noi che invece... maligne!

Giada: Niente niente?

Riccardo: Pure quello hai visto? Senti, Giada, ero ubriaco, quella non conta niente, capisci?

Giada: Basta, sparisci! Tu mi fai schifo. Tu e il tuo mondo di buffoni. La tua vita è incolore, è insapore, inodore. Non esiste. Tu non esisti.

Riccardo: Aspetta. Che stronzo! Vaffanculo!

Giada: Via tutto! Via tutto! Non voglio più vederle, queste cose! Quella Giada è morta.

Sara: Ma pure quelle? Ma alcune non sono così male! Guarda che poi magari ti penti.

Giada: Quelle? Ma figurati, non se le prendono manco gli albanesi! Forse questo lo tengo.

Sara: E no, se fai una scelta, allora coerenza.

Giada: Giusto. Ma vaffanculo pure a nonna. Vaffanculo! Ma che si pensa, che muoio perlui? Che stavo giocando? Che ne sa uno così dei problemi delle persone normali? Eh? Che ne sa?

Sara: E che lo chiedi a me? E che ti sembro una persona speciale?

Giada: Ma io non ci torno nella merda, eh? No, io non ci torno. Io mi tiro fuori. Ecco, questo no, è pulito. No. Porca puttana. Porca troia! L'ho messo tre volte e già s'è scucito. Cazzo!

Sara: A Giada, 'sti cazzi! È un vestito, si cuce, càlmati!

Giada: Senti, io non ce l'ho i soldi per tornare da Hermes. Dove li trovo? Ho già speso tutto quello che avevo.

Sara: Ho capito, ma càlmati! Falla finita co' 'sti vestiti! Che pure se non ti vesti da mignotta un giorno, mica muori?

Giada: Oh, ma mica mi vesto da mignotta io, eh? Io gli do solo quello che vogliono, hai capito? Io posso smettere quando voglio.

Sara: Vabbè, senti, io non ti posso vedere così. Capisco tutto, però me sa che quasi quasi... eri meglio prima.

Giada: Vaffanculo.

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