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Commenti alla frase di Tiziano Terzani

  • penso che più la gente è insoddisfatta e più si trasforma in un accanito consumatore di tutto e questo fa guadagnare ancora di più.

    Da: maura bernardini
    Data: martedì 29 maggio 2012 alle ore 17:14
  • Ha proprio ragione Lorenza Clerici: le azienda non producono il futile che, del resto, noi, privi di quattrini, ma non piu' schiavi del consumismo, non compreremmo, e chiudono. Ne consegue che non compriamo piu' neppure il necessario, di modo che, nella spirale recessiva, altre aziende, prive di introiti da vendita, chiudono pure e noi dovremo presto stringere la cinghia.
    Ma non si stava meglio col consumismo? ci attanagliava alla gola e ci costringeva a comprare sempre (senza gioire!?)...ma almeno si mangiava! ciaociao! ...ulysse.

    Da: Anonimo
    Data: lunedì 14 maggio 2012 alle ore 11:18
  • Tremendamente vero, il consumismo sfrenato il produrre il futile in modo sconsiderato ha reso tutti ubriachi,incapaci oggi di difenderci dalla maccina infernale che ci sta distruggendo,schiacciando ogni speranza,tolgliendoci l' aria che respiriamo impedendoci di gioire,

    Da: Lorenza clerici
    Data: domenica 13 maggio 2012 alle ore 14:23
  • Niente di più vero e attuale...è proprio il ritratto della nostra società malata e avida di denaro, destinata all'infelicità.

    Da: delia
    Data: sabato 12 maggio 2012 alle ore 16:00
  • Non è poi da gran tempo che si parla di consumismo...forse dagli anni '50/'60: prima c'era l'economia del dopo guerra e prima ancora la guerra, il mercato nero, la prigionia...e prima ancora le dodici dore di lavoro nei campi dall'alba al tramonto. L'unica festa era il pomeriggio del sabato fascista per andare a fare le adunate o le esercitazioni di guerra, ecc...: Con quelle cose semplici erano tutti felici!
    Ciaociao

    Da: ulysse
    Data: sabato 12 maggio 2012 alle ore 11:24
  • Attirato dalla fama, mal attribuita del resto, ho avuto in mano un libro di Terzani: Ne ho letto qualche pagina e l'ho regalato alla biblioteca della parrocchia...ma forse nemmeno quello è il posto giusto: era meglio buttarlo e non avrebbe piu' inquinato la mente di nessuno.
    Ciaociao! ...ulysse

    Da: ulysse
    Data: sabato 12 maggio 2012 alle ore 11:13
  • Oggi la maggior parte di noi che viviamo nei paesi industrializzati è schiava del consumismo! Quindi di conseguenza non si apprezzano più le cose semplici! Terzagni ha ragione, questo non dà felicità e in più logora.

    Da: patty menta
    Data: venerdì 11 maggio 2012 alle ore 19:16
  • ...un fatto evidente di cui però non molti sembrano rendersene conto, e poi quanta gente conosce Tiziano Terzani o ne hanno letto un libro?

    Da: Gianni
    Data: venerdì 11 maggio 2012 alle ore 19:10
  • Ma che abbia ragione lui?
    Fermate questo mondo! Voglio scendere!
    C'è un altro mondo in arrivo! Prendo quello!
    ciaociao!

    Da: ulysse
    Data: venerdì 11 maggio 2012 alle ore 17:01
  • Certo che con mille euro/mese non sei al massimo della felicità, ma prova a restare disoccupato e farne a meno per far dispetto alla multinazionali, vedrai che pacchia!
    Era prorio un furbetto queto Terzani!
    ciaciao! ulysse.

    Da: ulysse
    Data: venerdì 11 maggio 2012 alle ore 16:51
  • la pura verita' , sono un po' spaventato non so dove andremo a finire la società va a ritmi elevatissimi e noi andiamo dietro a lei . Non possiamo nemmeno fermarci perche' ne usciremmo fuori in tutti sensi ( lavorativi che di integrazione). Io non sono un pessimista ma non la vedo molto bene ; credo come quando si tira troppo la corda oppure si corre troppo sempre col piede sempre sull'acceleratore ci faremo male molto male)

    Da: Giuseppe Sanfilippo
    Data: venerdì 11 maggio 2012 alle ore 13:59
  • Molto spesso è facile scrivere cose apparentemente ovvie ma sostanzialmente false, come in questo caso in cui la verità è molto parziale. In economia l'utilità non è necessariamente oggettiva: basta che sia soggettiva. Se a una donna fa piacere avere quattro bellissimi cappelli, essi diventano utili ed è molto produttivo produrli, anche se teoricamente avrebbe potuto accontentarsi di due. Moltiplicate questa ipotesi per le migliaia di cappelli "inutili" che si potrebbero produrre e si vede che questa produzione darebbe lavoro ad un sacco di gente e, mentre arricchirebbe i produttori darebbe anche benessere e maggiore sicurezza sociale.

    Da: Mario Guzzardi
    Data: venerdì 11 maggio 2012 alle ore 13:36
  • Si, credo che sia proprio così....per superare questo momento dovremmo saper lasciare andare ciò che sembra importante ma ci divide e rende soli per ciò che sembra incerto ma unisce e ci fa condividere con l'altro.

    Da: Sonia
    Data: venerdì 11 maggio 2012 alle ore 13:33
  • niente di più vero...

    Da: Anonimo
    Data: venerdì 11 maggio 2012 alle ore 13:12
  • ...E i disoccupati che non sono felici: ma non sanno la loro fortuna! Non faticano, non sono stressati da ritmi spaventosi di lavoro e in più le multinazionali non gadagnano un liro...pardon!... un euro!
    Sai che pacchia!
    ciaociao! ulysse.

    Da: ulysse
    Data: venerdì 11 maggio 2012 alle ore 13:09
  • ...penso che è una boiata!
    ...forse Terzani non conosceva l'apologo di Menenio Agrippa!
    ciaociao! ...ulysse

    Da: ulysse
    Data: venerdì 11 maggio 2012 alle ore 12:59
  • no comment!!!
    con.....di...vi....doooo!!!
    e'!!! piu' che giusto!!! a dir poco
    saggio!!!

    Da: Giorgio Serpica
    Data: venerdì 11 maggio 2012 alle ore 12:15

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