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L'asino, la tigre e il colore dell'erba
Un giorno, in una radura della savana, un asino incontrò una tigre che, stanca dopo la caccia, si stava riposando e godeva della frescura della sera. L'asino, incurante della tranquillità dell'animale, si avvicinò con passo goffo e, senza preamboli, iniziò a parlare.
Ad un certo punto, con aria convinta, esclamò:
- L'erba è blu!
La tigre, sorpresa da quell'affermazione assurda, sobbalzò come se fosse stata destata bruscamente dal sonno. Con voce ferma replicò:
- No, l'erba è verde!
Cominciò così un battibecco senza fine. L'asino continuava a sostenere ostinatamente che l'erba fosse blu, mentre la tigre, con sempre maggiore irritazione, ribatteva che fosse verde. La discussione si accese a tal punto che decisero di rivolgersi al giudizio supremo del Re della savana: il leone.
Durante il tragitto, l'asino, impaziente e rumoroso, cominciò a gridare:
- Vostra Altezza! Vostra Altezza! Non è forse vero che l'erba è blu?
Il leone, con lo sguardo serio e la voce imponente, rispose:
- È vero: l'erba è blu.
A quelle parole l'asino, gonfio di orgoglio, aggiunse:
- Maestà, la tigre non vuole darmi ragione e continua a contraddirmi. Ti prego, puniscila!
Il leone si prese un momento di silenzio, poi sentenziò con decisione:
- La tigre sarà punita con quattro anni di silenzio.
L'asino saltò di gioia, si mise a schiamazzare e se ne andò via felice, ripetendo a gran voce:
- L'erba è blu! L'erba è blu! L'erba è blu!
La tigre, invece, rimase interdetta e addolorata. Avvicinandosi al leone, chiese con umiltà:
- Maestà, perché mi hai punito? Io non ho fatto altro che difendere la verità: l'erba è verde.
Il leone, con tono pacato ma fermo, rispose:
- È vero, tigre: l'erba è verde. Su questo non ci sono dubbi.
La tigre, confusa, insistette:
- Allora perché la punizione? Se ho ragione, perché devo essere condannata?
Il leone la guardò negli occhi e disse:
- La tua colpa non è aver contraddetto l'asino. La tua colpa è un'altra: sei una creatura forte, intelligente e coraggiosa, eppure hai perso tempo a discutere con un asino. Hai sprecato energie preziose in un conflitto inutile e sei venuta persino a disturbare il Re della savana per una questione così banale.
Morale della storia
È inutile e dannoso litigare con chi è cieco nelle proprie convinzioni e incapace di aprirsi al dialogo. Non ogni battaglia merita di essere combattuta. L'intelligenza si misura anche nella capacità di scegliere i propri silenzi. Quando l'ignoranza grida, la saggezza tace.
Ad un certo punto, con aria convinta, esclamò:
- L'erba è blu!
La tigre, sorpresa da quell'affermazione assurda, sobbalzò come se fosse stata destata bruscamente dal sonno. Con voce ferma replicò:
- No, l'erba è verde!
Cominciò così un battibecco senza fine. L'asino continuava a sostenere ostinatamente che l'erba fosse blu, mentre la tigre, con sempre maggiore irritazione, ribatteva che fosse verde. La discussione si accese a tal punto che decisero di rivolgersi al giudizio supremo del Re della savana: il leone.
Durante il tragitto, l'asino, impaziente e rumoroso, cominciò a gridare:
- Vostra Altezza! Vostra Altezza! Non è forse vero che l'erba è blu?
Il leone, con lo sguardo serio e la voce imponente, rispose:
- È vero: l'erba è blu.
A quelle parole l'asino, gonfio di orgoglio, aggiunse:
- Maestà, la tigre non vuole darmi ragione e continua a contraddirmi. Ti prego, puniscila!
Il leone si prese un momento di silenzio, poi sentenziò con decisione:
- La tigre sarà punita con quattro anni di silenzio.
L'asino saltò di gioia, si mise a schiamazzare e se ne andò via felice, ripetendo a gran voce:
- L'erba è blu! L'erba è blu! L'erba è blu!
La tigre, invece, rimase interdetta e addolorata. Avvicinandosi al leone, chiese con umiltà:
- Maestà, perché mi hai punito? Io non ho fatto altro che difendere la verità: l'erba è verde.
Il leone, con tono pacato ma fermo, rispose:
- È vero, tigre: l'erba è verde. Su questo non ci sono dubbi.
La tigre, confusa, insistette:
- Allora perché la punizione? Se ho ragione, perché devo essere condannata?
Il leone la guardò negli occhi e disse:
- La tua colpa non è aver contraddetto l'asino. La tua colpa è un'altra: sei una creatura forte, intelligente e coraggiosa, eppure hai perso tempo a discutere con un asino. Hai sprecato energie preziose in un conflitto inutile e sei venuta persino a disturbare il Re della savana per una questione così banale.
Morale della storia
È inutile e dannoso litigare con chi è cieco nelle proprie convinzioni e incapace di aprirsi al dialogo. Non ogni battaglia merita di essere combattuta. L'intelligenza si misura anche nella capacità di scegliere i propri silenzi. Quando l'ignoranza grida, la saggezza tace.

