Data di nascita di Paolo Limiti
Paolo Limiti è nato il giorno 8 maggio 1940
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Commento a una frase di Antonio Scurati
Bello ascoltare le molte reazioni che ceratmente i un regime Fascista non sarebbero possibili ! A questo carino che non sa commentare quel che uno ha... Leggi di più
Commento a una frase di Indro Montanelli
Quando sei troppo concentrato sul passato, ti perdI il presente. La chiave della felicità inizia con l’imparare a lasciare andare le catene del passato.... Leggi di più
Commento a una frase di Bertolt Brecht
Per quanto il logorio della vita odierna generi uomini poco pazienti e facilente irritabili, credo proprio che ci debba essere molta ingiustizia da tutte... Leggi di più
Commento a una frase di Indro Montanelli
Grazie, Gladys ! Amica ricca di contenuti, di sapienza, di saggezza che hai, sempre, accettato e promosso un confronto leale, rispettoso anche delle... Leggi di più
Commento a una frase di Indro Montanelli
È vero, Giusy, e credo che non ci dovrebbero esistere documenti secretati per poter conoscere l'áutentica storia. Detto ciò, non mi meraviglia il fatto che... Leggi di più
Commento a una frase di Antonio Scurati
Nessun desiderio di eludere al problema, anche perché è vero che ne esistono ancora residui, quali neo fascisti e neonazisti, ciò non giustifica però il... Leggi di più
Commento a una frase di William Shakespeare
Odi et amo... Ti odio e ti amo. Ti domanderai come sia possibile! Non lo so, ma lo sento e ne soffro. Leggi di più
Commento a una frase di Indro Montanelli
Ignorare il proprio passato e vivere il presente è come costruire un edicicio senza le fondamenta e stare in bilico tra la possibilità di crollare o, forse... Leggi di più
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L'amore non è un problema, come non lo è un veicolo: problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada.
‐ Franz Kafka ‐
[Scena finale in cui Julianne è al matrimonio tutta sola e George, di nascosto, la chiama al telefono]
George: Ti vedo là, da sola, al tuo tavolo, con il vestito lavanda...
Julianne: Ti ho detto che ho un vestito lavanda?
George: I capelli raccolti, il dolce ancora intatto e forse con le dita che tamburellano sulla tovaglia di lino bianco, come fai sempre quando sei molto giù, e magari ti guardi le unghie e pensi: "Dio! Se invece di tante macchinazioni fossi andata dalla manicure...". Ma è troppo tardi.
Julianne: George non ti ho mai detto che il mio vestito è lavanda.
George: E ad un tratto una nota canzone.... e tu ti alzi dalla sedia, con movenza leggera... sorpresa... cercando... fiutando il vento come una gazzella... Dio ha ascoltato la tua preghiera: "Cenerentola danzerà ancora?" Ed ecco... all'improvviso... la folla si apre... e appare lui... bellissimo... elegante... raggiante nel suo carisma. Stranamente è al telefono... ma del resto... anche tu! Allora viene verso di te... con il passo agile di un felino... e benché tu a ragione intuisca che è... gay... come la maggior parte degli scapoli di sconvolgente bellezza della sua età, ti dici: "Ma che Diavolo... la vita continua. Forse non ci sarà matrimonio... forse non ci sarà sesso... ma per dinci, ci sarà almeno il ballo!"