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Aforismi Sole - parte 11
Frasi trovate
:
2.088
Silenzio e solitudine, il fiume penetra in mare, nell'occano senza limiti, sotto il cielo spalancato; la fine e il principio. Dune immense, nitide montagne di sabbia, la bimba che corre in salita come una capretta, sul viso la chiarità del
sole
e il sibilo del vento, i piedi lievi e scalzi la distanziano dall'uomo forte, sui quaranta, che la insegue.
Ansimando, l'uomo sale, col cappello in mano perché non si perda nel vento. Le sue scarpe affondano nella sabbia, il riflesso del
sole
lo acceca, acuta lama di rasoio, il vento gli taglia la pelle. Il sudore gli scorre per tutto il corpo: desiderio e rabbia: quando t'acchiappo, peste! ti scasso e t'ammazzo.
Jorge Amado
Cit. da
Vita e miracoli di Tieta d'Agreste ‐ Incipit
Frasi di Jorge Amado
Questa storia d'amore ‐ per una strana coincidenza, direbbe donna Arminda ‐ iniziò nello stesso giorno limpido, con
sole
primaverile, in cui il fazendeiro Jesuíno Mendonça uccise a rivoltellate donna Sinhazinha Guedes Mendonça sua legittima sposa, dama della migliore società locale ‐ bruna, piuttosto grassa, molto dedita alle attività parrocchiali ‐ e il dottor Osmundo Pimentel, chirurgo-dentista, stabilitosi a Ilhéus da pochi mesi, giovane elegante, con atteggiamenti da poeta. Inoltre, in quel mattino, prima che la tragedia sconvolgesse la città, la vecchia Filomena aveva attuato una sua antica minaccia: era partita con il trenino delle otto per Água Preta, dove aveva fatto fortuna un suo figliolo, piantando in asso l'arabo Nacib presso cui faceva la cuoca.
Jorge Amado
Cit. da
Gabriella, garofano e cannella ‐ Incipit
Frasi di Jorge Amado
E tu onore di pianti, Ettore, avrai, ove fia santo e lagrimato il sangue per la patria versato, e finché il
Sole
risplenderà su le sciagure umane.
Ugo Foscolo
Cit. da
Dei Sepolcri
Frasi di Ugo Foscolo
Gli occhi dell'uom cercan morendo | Il
Sole
: e tutti l'ultimo sospiro | Mandano i petti alla fuggente luce.
Ugo Foscolo
Cit. da
Dei Sepolcri
Frasi di Ugo Foscolo
[Ultime parole]
Ma io moro incontaminato, e padrone di me stesso, e pieno di te, e certo del tuo pianto! Perdonami, Teresa, se mai - ah consolati, e vivi per la felicità de' nostri miseri genitori; la tua morte farebbe maledire le mie ceneri. Che se taluno ardisse incolparti del mio infelice destino, confondilo con questo mio giuramento
sole
nne ch'io pronunzio gittandomi nella notte della morte: Teresa è innocente. - Ora tu accogli l'anima mia.
[Venerdì, ore 1]
Ugo Foscolo
Cit. da
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Frasi di Ugo Foscolo
All'ombra de' cipressi e dentro l'urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro? Ove più il
Sole
Per me alla terra non fecondi questa
Bella d'erbe famiglia e d'animali,
E quando vaghe di lusinghe innanzi
A me non danzeran l'ore future,
Nè da te, dolce amico, udrò più il verso
E la mesta armonia che lo governa,
Nè più nel cor mi parlerà lo spirto
Delle vergini Muse e dell'Amore,
Unico spirto a mia vita raminga,
Qual fia ristoro a' dì perduti un sasso
Che distingua le mie dalle infinite
Ossa che in terra e in mar semina morte?
Ugo Foscolo
Cit. da
Dei Sepolcri
‐ Incipit
Frasi di Ugo Foscolo
Raimunda
: Ci sono delle cose che dovrei sapere e non so?
Sole
: Un sacco.
Dal film:
Volver
Scheda film e trama
Frasi del film
Tirati su carcassa e cammina
|
Niente di nuovo sotto il
sole
giallo
|
L'ultimo degli ultimi luigi d'oro
|
La luce che si stacca
|
Sotto le pellicole del tempo
|
La serratura del cuore che scoppia
|
Un filo di seta
|
Un filo di piombo
|
Un filo di sangue
|
Dopo queste ondate si silenzio
|
Questi segni d'amore dal crine nero
|
Il cielo più levigato del tuo occhio
|
Il collo torto d'orgoglio
|
La mia vita dietro le quinte
|
Da cui vedo ondeggiare le messi della morte
|
Tutte queste mani avide che plasmano gomitoli di fumo
|
Più pesanti dei pilastri dell'universo
|
Teste vuote
|
Cuori nudi
|
Mani profumate
|
Tentacoli di scimmie che prendono di mira le nuvole
|
Nelle rughe di queste smorfie
|
Una linea dritta si tende
|
Un nervo si torce
|
Il mare sazio
|
L'amore
|
L'amaro sorriso della morte
Pierre Reverdy
Titolo della poesia:
Carne viva
Frasi di Pierre Reverdy
Molti dei miei amici che si sono trasferiti avevano vissuto la loro vita in un solo posto, quindi poter andare all'estero è stato un modo per farcela da soli e provare qualcosa di nuovo.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
Facevo parte di una band indie con mio fratello, poi una casa discografica ha sentito delle mie composizioni e mi ha proposto un contratto come autore. Siccome nel settore del design avevo trovato solo collaborazioni a 200 euro al mese per 12 ore di lavoro al giorno, mi sono detto che se non avessi provato forse lo avrei rimpianto tutta la vita. E così mi sono deciso.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
Barcellona è la mia casa. Ogni volta che prendo l'aereo per tornare provo questa bellissima sensazione di appartenenza.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
La musica mi aiuta a disconnettermi da qualsiasi altra cosa e a focalizzarmi solo su di lei; non so come succeda, ma aiuta la mia mente a rilassarsi.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
La musica ormai è parte del fenomeno della globalizzazione culturale: non si pensa più a tanti mercati diversi, esiste un unico pubblico globale. È solo quando ti esibisci nelle diverse nazioni che ti rendi conto di come sia diverso il modo di reagire alla musica delle persone a seconda del posto in cui vivono e della cultura locale.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
È stata molto dura perché era il mio primo grande amore, io avevo 18 anni e la storia durò circa 11 mesi. Quando capitano questi momenti devi cercare di distrarti, uscire con gli amici. La musica e lo scrivere canzoni sicuramente mi hanno aiutato molto.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
Ci sono momenti in cui ti accorgi che le cose non vanno bene o che non sono come le avevi immaginate, e devi "uscire fuori" dal cammino che avevi intrapreso. Ma poi guardi indietro e capisci che anche quello faceva parte del tuo cammino, ed è giusto così.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
Questa è la mia filosofia di vita: tutto ciò che accade, accade per una ragione.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
Turiddu: O Lola ch'ai di latti la cammisa | sì bianca e russa comu la cirasa, | quannu t'affacci fai la vucca a risa, | biatu cui ti dà lu primu vasu! | 'Ntra la porta tua lu sangu è sparsu, | e nun me mporta si ce muoro accisu... | E s'iddu muoru e vaju mparadisu | si nun ce truovu a ttia, mancu ce trasu.
[dallo spartito]
[Traduzione]
O Lola che hai di latte la camicia così bianca e rossa come una ciliegia, quando t'affacci e atteggi la bocca al riso, beato chi ti dà il primo bacio! Dietro la tua soglia è sparso il sangue, ma non me ne importa se muoio ucciso... E se muoio e vado in paradiso, se non ci trovo te manco ci entro.
[Versione in lingua italiana]
O Lola, bianca come fior di spino, | quando t'affacci tu, s'affaccia il
sole
; | chi t'ha baciato il labbro porporino | grazia più bella a Dio chieder non vôle. | C'è scritto sangue sopra la tua porta, | ma di restarci a me non me n'importa; | se per te muoio e vado in paradiso, | non c'entro se non vedo il tuo bel viso.
[dal libretto]
Pietro Mascagni
Cit. da
Cavalleria rusticana
‐ Incipit
Frasi di Pietro Mascagni
I bambini che pensano negli occhi
|
hanno l' inverno, il lungo inverno. Soli
|
s' appoggiano ai ginocchi per vedere
|
dentro lo sguardo illuminarsi il
sole
.
|
Di là da sé, nel cielo, le bambine
|
ai fili luminosi della pioggia
|
si toccano i capelli, vanno
sole
|
ridendo con le labbra screpolate.
|
Son passate nei secoli parole
|
d' amore e di pietà, ma le bambine
|
stringendo lo scialletto vanno
sole
|
sole
nel cielo e nella pioggia. Il tetto
|
gocciola sugli uccelli della gronda.
Alfonso Gatto
Titolo della poesia:
Inverno a Roma
Frasi di Alfonso Gatto
La sera amorosa
|
ha raccolto le logge
|
per farle salpare
|
le case tranquille
|
sognanti la rosa
|
vaghezza dei poggi
|
discendono al mare
|
in i
sole
, in ville
|
accanto alle chiese.
Alfonso Gatto
Titolo della poesia:
Paesetto di Riviera
Frasi di Alfonso Gatto
Questo pane ha il sapore d'un ricordo,
|
mangiato in questa povera osteria,
|
dov'è più abbandonato e ingombro il porto.
|
|
E della birra mi godo l'amaro,
|
seduto del ritorno a mezza via,
|
in faccia ai monti annuvolati e al faro.
|
|
L'anima mia che una sua pena ha vinta,
|
con occhi nuovi nell'antica sera
|
guarda una pilota con la moglie incinta;
|
|
e un bastimento, di che il vecchio legno
|
luccica al
sole
, e con la ciminiera
|
lunga quanto i due alberi, è un disegno
|
|
fanciullesco, che ho fatto or son vent'anni.
|
E chi mi avrebbe detto la mia vita
|
così bella, con tanti dolci affanni,
|
|
e tanta beatitudine romita!
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Dopo la tristezza
Frasi di Umberto Saba
Falce martello e la stella d'Italia
|
ornano nuovi la sala. Ma quanto
|
dolore per quel segno su quel muro!
|
|
Esce, sorretto dalle grucce, il Prologo.
|
Saluta al pugno; dice sue parole
|
perché le donne ridano e i fanciulli
|
che affollano la povera platea.
|
Dice, timido ancora, dell'idea
|
che gli animi affratella; chiude: "E adesso
|
faccio come i tedeschi: mi ritiro".
|
Tra un atto e l'altro, alla Cantina, in giro
|
rosseggia parco ai bicchieri l'amico
|
dell'uomo, cui rimargina ferite,
|
gli chiude solchi dolorosi; alcuno
|
venuto qui da spaventosi esigli,
|
si scalda a lui come chi ha freddo al
sole
.
|
|
Questo è il Teatro degli Artigianelli,
|
quale lo vide il poeta nel mille
|
novecentoquarantaquattro, un giorno
|
di Settembre, che a tratti
|
rombava ancora il canone, e Firenze
|
taceva, assorta nelle sue rovine.
|
|
(Dal Canzoniere, cit.)
|
|
|
Il torrente
|
|
Tu così avventuroso nel mio mito,
|
così povero sei fra le tue sponde.
|
Non hai, ch'io veda, margine fiorito.
|
Dove ristagni scopri cose immonde.
|
|
Pur, se ti guardo, il cor d'ansia mi stringi,
|
o torrentello.
|
Tutto il tuo corso è quello
|
del mio pensiero, che tu risospingi
|
alle origini, a tutto il fronte e il bello
|
che in te ammiravo; e se ripenso i grossi
|
fiumi, l'incontro con l'avverso mare,
|
quest'acqua onde tu appena i piedi arrossi
|
nudi a una lavandaia,
|
la più pericolosa e la più gaia,
|
con i
sole
e cascate, ancor m'appare;
|
e il poggio da cui scendi è una montagna.
|
|
Sulla tua sponda lastricata l'erba
|
cresceva, e cresce nel ricordo sempre;
|
sempre è d'intorno a te sabato sera;
|
sempre ad un bimbo la sua madre austera
|
rammenta che quest'acqua è fuggitiva,
|
che non ritrova più la sua sorgente,
|
né la sua riva; sempre l'ancor bella
|
donna si attrista, e cerca la sua mano
|
il fanciulletto, che ascoltò uno strano
|
confronto tra la vita nostra e quella
|
della corrente.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Teatro degli Artigianelli
Frasi di Umberto Saba
Non bisogna chiedere arance ai meli,
sole
alla Francia, amore alle donne, felicità alla vita.
Gustave Flaubert
Frasi di Gustave Flaubert
Poiché la temperatura era di 33 gradi, il boulevard Bourdon era completamente deserto.
Più giù il canale San Martino, tra le due chiese, stendeva in linea retta la sua acqua colore dell'inchiostro. C'era nel mezzo un battello pieno di legna, e sull'argine due file di botti.
Oltre il canale, tra le case intercalate alle fabbriche, il grande cielo puro si sfaldava in lamine di colore oltremare, e sotto il reverbero del
sole
, le facciate bianche, i tetti d'ardesia, le rive di granito mandavano barbagli. Un rumore confuso saliva lontano nella calda atmosfera; e tutto sembrava intorpidito nell'ozio della domenica e la tristezza delle giornate estive.
Gustave Flaubert
Cit. da
Bouvard e Pécuchet ‐ Incipit
Frasi di Gustave Flaubert
D'un colpo, quell'uomo aprì il petto di Matho, ne strappò il cuore, lo porse sulla spatola; e Sciahabarim, alzato il braccio, lo offrì al
sole
.
Il
sole
calava dietro i flutti; i suoi raggi arrivavano come lunghe frecce su quel cuore rosseggiante. Via via che i battiti scemavano l'astro s'immergeva; all'ultimo palpito sparì.
Allora dal golfo alla laguna e dall'istmo al faro, per tutte le strade, su tutte le case e in cima a tutti i templi fu un grido solo; cessava, ripigliava; gli edifici ne tremavano; Cartagine pareva presa da un convulso: nello spasimo d'una gioia titanica, nel delirio d'una speranza senza limiti.
Narr'Havas, ebbro di orgoglio, passò il braccio intorno alla vita di Salambò, in segno di possesso; e sollevando con la destra una patera d'oro bevve al Genio di Cartagine.
Salambò s'alzò in piedi con lo sposo, una coppa in mano, per bere anche lei. Ricadde col capo indietro sulla spalliera del trono ‐ livida, irrigidita, le labbra aperte. I capelli sciolti le pendevano a terra.
Così morì la figlia di Amilcare per aver toccato il mantello di Tanit.
Gustave Flaubert
Cit. da
Salambò
Frasi di Gustave Flaubert
[Riferito a Billie Holiday]
E quando tornerete a casa dite | Ho sentito cantare un angelo | Con le ali di marmo e raso | Puzzava di whisky era negra puttana e malata | Dite il mio nome a tutti, non mi dimenticate | Sono la regina di un reame di stracci | Sono la voce del
sole
sui campi di cotone | Sono la voce nera piena di luce | Sono la lady che canta il blues | Ah, dimenticavo... e mi chiamo Billie | Billie Holiday
[da Lady sings the blues, Stefanobenni.it]
Stefano Benni
Frasi di Stefano Benni
Le panchine sono come strette
|
Dalle dorate catene del muro
|
Son prigioniere dei giardini dove
|
Si cela il
sole
|
Accanto alla foresta vergine
|
Accanto alla prateria immobile
|
Al ponte che ruota fino al perpendicolo
|
Nell'esatto angolo retto
|
La scatola di nuvole si rompe
|
E tutti insieme bianchi uccelli s'alzano
|
Verde tappeto, più che l'acqua verde
|
E più dolce dell'erba, e più amaro
|
Alla bocca, e più diletto all'occhio
|
Gli alberi si bagnano in ginocchio
|
Serena è l'aria, e carica di sonno
|
Cade la luce
|
Perde il giorno i suoi petali
|
Più su, di colpo è l'improvvisa notte
|
Sguardi accorti, ammiccare delle stelle
|
Segni
|
Al di sopra dei tetti
Pierre Reverdy
Titolo della poesia:
La parte azzurra del cielo
Frasi di Pierre Reverdy
[Riferito a Lev Tolstoj sul letto di morte]
In un angolo non giaceva una montagna, ma un vecchietto raggrinzito, uno di quei vecchi creati da Tolstoj, da lui descritti e fatti conoscere a decine nelle sue pagine. Tutt'intorno crescevano giovani abeti. Il
sole
al tramonto segnava la camera con quattro fasci di luce obliqui.
Boris Pasternak
Cit. da
Alcune posizioni
Frasi di Boris Pasternak
Quando mia zia giocava insieme a me con i cavallini, avevamo entrambi una preferenza spiccata per un cavallo color Isabella macchiato di ocra e con una criniera gialla chiara. Seguivamo un severo regolamento che ci dava a turno il diritto di farlo correre, una volta con il suo fantino e una volta con il mio. Ancora oggi la mia passione per i cavalli di quel pelame non è scemata e provo sempre lo stesso piacere a vederne uno che ritorna tutti gli anni nelle vie di Monaco. Compare quando si cominci a innaffiare le strade. Sveglia il
sole
che vi è in me... E' immortale. Lo conosco da quindici anni e non diventa mai vecchio. E' una delle prime impressioni, la più intensa da quando mi sono fermato a Monaco. Me ne stavo a seguirlo con lo sguardo e una promessa inconscia ma piena di
sole
vibrava nel mio cuore. Trasformava il cavallino di piombo della mia infanzia in una creatura viva, collegando così Monaco con i miei primi anni di vita.
Vasilij Kandinskij
Frasi di Vasilij Kandinskij
Le creature umane formano una strana fauna, una strana flora. Da lontano paiono trascurabili; da vicino possono sembrare brutte e cattive. Ma soprattutto occorre che abbiano intorno aria, spazio sufficiente - spazio, anche più che tempo.
Il
sole
tramonta. Sento questo fiume che scorre dentro di me, il suo passato, la terra antica, il clima mutevole. Le colline gli fan dolce corona: il suo corso è stabilito.
[Explicit]
Henry Miller
Cit. da
Tropico del Cancro
Frasi di Henry Miller
Pure, non riesco levarmi di mente lo scarto che c'è fra idee e vita. Uno scarto permanente, per quanto noi cerchiamo di celarlo con lucida tenda. E non va. Le idee debbono sposarsi all'azione; se in loro non vi è sesso, non vita, non c'è azione. Le idee non possono esistere da
sole
nel vuoto del pensiero. Le idee sono in rapporto con la vita: idee di fegato, idee di reni, idee interstiziali, ecc. Se fosse stato sol per amore di un'idea, Copernico non avrebbe infranto il macrocosmo esistente e Colombo non avrebbe dato alla fonda nel Mar dei Sargassi. L'estetica dell'idea produce vasi di fiori e i fiori si mettono alla finestra. Ma se non c'è né pioggia né
sole
a che serve mettere i fiori alla finestra?
Henry Miller
Cit. da
Tropico del Cancro
Frasi di Henry Miller
Mi tengo a quest'albero mutilato
|
Abbandonato in questa dolina
|
Che ha il languore
|
Di un circo
|
Prima o dopo lo spettacolo
|
E guardo
|
Il passaggio quieto
|
Delle nuvole sulla luna
|
|
Stamani mi sono disteso
|
In un'urna d'acqua
|
E come una reliquia
|
Ho riposato
|
|
L'Isonzo scorrendo
|
Mi levigava
|
Come un suo sasso
|
Ho tirato su
|
Le mie quattro ossa
|
E me ne sono andato
|
Come un acrobata
|
Sull'acqua
|
|
Mi sono accoccolato
|
Vicino ai miei panni
|
Sudici di guerra
|
E come un beduino
|
Mi sono chinato a ricevere
|
Il
sole
|
|
Questo è l'Isonzo
|
E qui meglio
|
Mi sono riconosciuto
|
Una docile fibra
|
Dell'universo
|
|
Il mio supplizio
|
È quando
|
Non mi credo
|
In armonia
|
|
Ma quelle occulte
|
Mani
|
Che m'intridono
|
Mi regalano
|
La rara
|
Felicità
|
|
Ho ripassato
|
Le epoche
|
Della mia vita
|
|
Questi sono
|
I miei fiumi
|
|
Questo è il Serchio
|
Al quale hanno attinto
|
Duemil'anni forse
|
Di gente mia campagnola
|
E mio padre e mia madre.
|
|
Questo è il Nilo
|
Che mi ha visto
|
Nascere e crescere
|
E ardere d'inconsapevolezza
|
Nelle distese pianure
|
|
Questa è la Senna
|
E in quel suo torbido
|
Mi sono rimescolato
|
E mi sono conosciuto
|
|
Questi sono i miei fiumi
|
Contati nell'Isonzo
|
|
Questa è la mia nostalgia
|
Che in ognuno
|
Mi traspare
|
Ora ch'è notte
|
Che la mia vita mi pare
|
Una corolla
|
Di tenebre.
Giuseppe Ungaretti
Titolo della poesia:
I fiumi
Frasi di Giuseppe Ungaretti
Soffre il fiore strappato dal cespo?
|
Forse dolgono i gambi recisi,
|
più non guarda beata nel
sole
,
|
stanca piega la bella corona.
|
|
Ed a me non è ignoto quel male;
|
anch'io so come duole ogni vena,
|
quando i polsi tremanti ho staccato
|
che il tuo collo cingevano, amato.
Lalla Romano
Titolo della poesia:
Distacco
Frasi di Lalla Romano
Quando si è in cammino sotto un
sole
cocente, non ci si ferma neppure per cogliere il più splendido fiore.
Honoré de Balzac
Cit. da
Splendori e miserie delle cortigiane
Frasi di Honoré de Balzac
Rimasto solo, mosse qualche passo verso la sommità del cimitero e vide Parigi tortuosamente adagiata lungo le due rive della Senna, dove cominciava a brillare qualche luce,
[...]
Gettò su quell'arnia ronzante uno sguardo che pareva volesse succhiarne il miele in anticipo, e pronunciò queste
sole
nni parole:"A noi due, ora!". E, come primo atto della sfida che egli lanciava alla società, Ratignac si recò a pranzo dalla signora di Nucingen.
[Explicit]
Honoré de Balzac
Cit. da
Papà Goriot
Frasi di Honoré de Balzac
La gloria è il
sole
dei morti.
Honoré de Balzac
Cit. da
La pelle di zigrino
Frasi di Honoré de Balzac
Le anime dolci e pacifiche in cui la collera è impossibile, che vogliono far regnare attorno a sé la loro profonda pace interiore, sanno esse
sole
quanta forza sia necessaria per tali lotte, quali abbondanti fiotti di sangue affluiscono al cuore prima di intraprendere il combattimento, quale stanchezza si impadronisca dell'essere loro quando dopo aver lottato, nulla è raggiunto.
Honoré de Balzac
Cit. da
Il giglio della valle
Frasi di Honoré de Balzac
Nelle circostanze
sole
nni della vita, l'anima resta legata ai luoghi ove piaceri e dolori ci colpiscono.
Honoré de Balzac
Cit. da
Eugenia Grandet
Frasi di Honoré de Balzac
Ho guardato un'altra volta nel pozzo di Sally, ma non ho visto nulla che mi potesse tormentare: solo nuvole Nuvole e poi il
sole
.
Ada Monroe
Dal film:
Ritorno a Cold Mountain
Scheda film e trama
Frasi del film
Al ritorno ci siamo fermati ad Alcamo. È singolare la maniera in cui il
sole
disfa la pietra avvolgendola fino al nucleo nella vampa aurata. I contorni si sbriciolano e questo agglomerato solare si fonde nella lontananza con lo scenario di monti e di rocce su cui si è innalzato. Dapprincipio la patina del tempo fa invecchiare le cose, ma poi sopprime le tracce della storia e restituisce le opere alla natura. Queste diventano allora «edifici», nel senso in cui con questa parola alludiamo anche alle tane e ai nidi, come nel caso delle api, delle formiche e delle lucertole. Nel vederli siamo colti da una specie di torpore; presagiamo che qui anche la vita ha smarrito la sua dimensione storica e pulsa in guisa più istintiva ed elementare. Questa sensazione si avverte in Sicilia in modo speciale.
Ernst Jünger
Cit. da
Viaggi in Sicilia
Frasi di Ernst Jünger
L'atteggiamento di preghiera è originario e naturale, non soltanto negli uomini, ma anche in animali e piante; potremmo cercarlo anche nella materia ‐ nei suoi tessuti, nelle sue vibrazioni. Perché il cerchio si chiude ritornando al suo inizio, perché una superficie irradiata tende a dilatarsi? Forse vuole godere del
sole
più intensamente, come la lucertola che si appiattisce. Esistono piante che celebrano culti solari, altre culti lunari.
Ernst Jünger
Cit. da
Due volte la cometa
Frasi di Ernst Jünger
Mi appassiona da tempo il problema del trapasso: un calice di terracotta è trasformato in oro, e poi in luce. Solo una domanda, in tale questione, mi preoccupa: se questo innalzamento sia ancora percepito dalla conoscenza, se penetri ancora nella coscienza. Ciò dovrebbe avvenire per metà nel tempo, per metà fuori dal tempo. Il
sole
è tramontato, ma i suoi riflessi splendono ancora. Meditazioni che s'impongono in un'epoca in cui la morte può giungere a volo radente, più veloce di quanto mai sia stato in alti tempi.
Ernst Jünger
Cit. da
Due volte la cometa
Frasi di Ernst Jünger
Tutti noi ci stiamo godendo le ore di
sole
, come fanno qui le lucertole in ossequio all'ammonimento che decora una meridiana provenzale:
Gai lesert, bèou toun soulèu; | l'ouro passo que trop lèu, | e deman ploura belèu.
(Gaia lucertola, bevi il tuo
sole
; | rapida passa l'ora, come suole, | forse domani piove, e te ne duole.)
È molto meglio contemplare i fiori; non ci tradiscono mai. Il loro progetto architettonico è senza errori.
[da Una mattina ad Antibes]
Ernst Jünger
Cit. da
Il contemplatore solitario
Frasi di Ernst Jünger
Terra sarda, rossa, amara, virile, intessuta in un tappeto di stelle, da tempi immemorabili fiorita d'intatta fioritura ogni primavera, culla primordiale ‐ sentii la sua dolce altalena nel mare. Le i
sole
sono patria nel senso più profondo, ultime sedi terrestri prima che abbia inizio il volo nel cosmo. A esse si addice non il linguaggio, ma piuttosto un canto del destino echeggiante sul mare. Allora il navigante lascia cadere la mano dal timone; si approda volentieri a caso su queste spiagge: che cosa pensare di simili fiori di loto nel mare azzurro?
[da Presso la torre saracena]
Ernst Jünger
Cit. da
Il contemplatore solitario
Frasi di Ernst Jünger
[A Sérignan, nel giardino della casa museo di Jean Henri Casimir Fabre, entomologo e poeta.]
Nei giardini come questo si dimenticano tutti i nomi, anche il proprio. Le cose parlano con la loro forza senza nome. Ci invade un senso di gioia, sorge il presagio dell'ora in cui ci lasceremo alle spalle non solo il nome, ma anche le cose.
Il
sole
splende, tutto è tranquillo qui fuori; ora il padrone esce dalla casa dove gli avevamo reso omaggio. Si nutre ancora ed è vivo: in casa lo abbiamo venerato, qui, ora lo amiamo.
[da Polvere colorata]
Ernst Jünger
Cit. da
Cacce sottili
Frasi di Ernst Jünger
Ricordo che in un angolo del bosco nei pressi di Santos rimasi in questo modo affascinato da una morphos regale. Quando le ali si richiudevano avevano riflessi d'oro come di broccato, dispiegate, sembravano uno specchio argentato dal fondo azzurro. Il suo nome viene dal colore del cielo coelestes. L'aria era serena, ed il
sole
ardeva splendente; l'incantesimo diventava sempre più forte, come lo sguardo di un occhio che, ad ogni batter di ciglio, ipnotizza sempre più intensamente. Con il piacere cresce anche un senso di paura, il presagio di un pericolo che incombe. La bellezza vuole rapirci ciò che ci appartiene; se diventa troppo forte, finirà col sottrarci anche il tempo, come al monaco di Heisterbach.
[da Antaeus]
Ernst Jünger
Cit. da
Cacce sottili
Frasi di Ernst Jünger
Mentre da Esiodo ad Omero, poesia e fede sono ancora strettamente concatenate, nell'era tarda il modo del poeta di vedere gli Dei ed i loro miracoli si discosta dal modo di vedere dei fedeli. Tuttavia il poeta non sarà mai completamente vittima della scepsi come il pensatore, perché egli è l'erede di un mondo animato, di un Eros cosmogonico che con il suo raffreddamento fece irrigidire anche la poesia.
Quindi il poeta è dalla parte dei fedeli ‐ ma non dei sacerdoti con le loro esigenze.
[...]
Lo sguardo del poeta vuole pervadere la cosa trasformata: fino alla sorgente delle trasformazioni.
Ovidio aggiunge la seduzione del veggente davanti al passaggio di scene colorate, di volta in volta
sole
nni, spaventose oppure idilliache ‐ davanti alla sfilata di un corteo che esce dalla porta dell'essere di fronte alla quale devono cadere le maschere, fino alla stessa porta dove esse si fondono.
Ernst Jünger
Cit. da
Filemone e Bauci. La morte nel mondo mitologico e in quello tecnico
Frasi di Ernst Jünger
L'orologio meccanico non è né un orologio tellurico, né un orologio cosmico. È una terza cosa, una creazione dell'intelletto che non indica né il tempo astronomico né il tempo terreno. Quello che ci viene dispensato è tempo astratto, tempo intellettuale. Non è un tempo che ci venga offerto in dono, come la luce del
sole
o gli elementi naturali, ma un tempo che l'uomo elargisce a sé stesso e di cui dispone. Ciò comporta una perdita ma anche un guadagno. E, insieme, suscita nell'uomo il suo dubbio più radicale, se cioè egli dimori in una prigione o in un palazzo.
Ernst Jünger
Cit. da
Il libro dell'orologio a polvere
Frasi di Ernst Jünger
[Lo sguardo di Jünger è attirato da una coppia di galline di Sumatra esposta nella fagianeria del Jardin d'Acclimatation di Parigi]
Perché questo senso di gioioso stupore è così particolarmente vivo quando una forma nota e familiare, come può essere quella del gallo nostrano, si presenta sotto aspetti inattesi, in fogge che fanno pensare a quelle di i
sole
al di là dei mari navigati sin dai tempi più antichi? È così forte per me questa impressione da muovermi talvolta al pianto. Allora comprendiamo quanto sia densa la sostanza di cui sono fatte le immagini familiari. Una sostanza pregna fino all'ultima cellula, e la sua superba fioritura produce l'abbondanza dal suo seno. È l'uno, l'immagine primordiale che ci diventa visibile in questo gioco magico. L'aspetto provoca pure un senso di vertigine, noi cadiamo sulla sostanza dell'aura iridata degli accidenti, come lo zampillo di una fontana. La gerarchia degli arcobaleni: pensare che anche il mondo è stato formato come un tutto, secondo un'immagine primordiale che varia in miriadi di sistemi solari.
[da Nota di diario del 16 settembre 1942, Parigi]
Ernst Jünger
Cit. da
Irradiazioni. Diario 1941-1945
Frasi di Ernst Jünger
Il meraviglioso non suscita in noi nessuna sorpresa, perché il meraviglioso è ciò con cui abbiamo la più profonda confidenza. La felicità che la sua vista ci procura sta propriamente nel fatto di veder confermata la verità dei nostri sogni. Come avrebbe potuto Hölderlin altrimenti, lontano dai luoghi dove giocano i delfini, riconoscere nel suo più intimo significato la bellezza imperitura degli arcipelaghi? Vivono tutte ancora le i
sole
madri di Eroi, | ogni anno rifioriscono.
[da Soggiorno in Dalmazia]
Ernst Jünger
Cit. da
Foglie e pietre
Frasi di Ernst Jünger
Si è tentato più volte, e ancora si tenta, di esprimere attraverso metafore la differenza tra il nostro mondo nordico e quello mediterraneo, suggerendo via via contrapposizioni come forma e movimento,
sole
e nebbia, il cipresso e la quercia, il tetto piatto e il tetto a punta. Credo che la contrapposizione fra la cisterna e la sorgente non sia meno adeguata.
[...]
Lo stesso vale per la letteratura antica; la sua struttura complessiva non assomiglia a una rete fluviale ma a un sistema di locali chiusi collegati per mezzo di acquedotti. Di qui la straordinaria facilità di ricavarne citazioni, e di qui anche il fatto che i suoi «classici» sono tali in un senso del tutto diverso dal nostro. Questa possibilità di trovare ristoro nelle forme chiuse si riscontra anche nella grammatica; certe costruzioni participiali e soprattutto l'ablativo assoluto si incastonano nella prosa come piccole cisterne. Lo spirito della cisterna trova forse la sua rappresentazione più icatica nel racconto delle Mille e una notte sul facchino e le tre dame, mentre lo spirito della sorgente si esprime in modo insuperabile nella ballata goethiana del pescatore.
Ritrovato lo slancio, e conversando di queste cose, muovemmo verso la cima. Friedrich Georg fece qui l'osservazione che il Don Chisciotte è una vera cisterna di buon umore.
[da Soggiorno in Dalmazia]
Ernst Jünger
Cit. da
Foglie e pietre
Frasi di Ernst Jünger
Tutto quello che vedi sotto il
sole
e le stelle, deve la propria esistenza all'equilibrio. Il vento e i mari, il potere della terra e della luce, tutte queste cose danno il loro meglio con l'equilibrio. Ma ora, gli uomini hanno il potere di controllare il mondo. Gli uomini devono imparare quello che una foglia e una balena e il vento fanno naturalmente. Dipende da noi mantenere l'equilibrio. Tutto quello che esiste ha un suo nome. Il potere della magia non è niente di più che comandare basandosi sulla conoscenza del vero nome delle cose. Ma usa questo potere irresponsabilmente e l'equilibrio del mondo è facilmente danneggiabile. Gli incantesimi dovrebbero essere fatti quando ce n'è assoluto bisogno.
Haitaka
Dal film:
I racconti di Terramare
Scheda film e trama
Frasi del film
Questa mattina porta una pace che rattrista; nemmeno il
sole
mostrerà la sua faccia. Andiamo via da qui, a ragionare di questi dolorosi avvenimenti. Per alcuni sarà il perdono, per altri il castigo immediato: poiché mai storia fu più triste di quella di Giulietta e del suo Romeo.
[Il Principe: conclusione]
William Shakespeare
Cit. da
Romeo e Giulietta
Frasi di William Shakespeare
Vieni dunque, o notte
sole
nne, matrona sobriamente vestita di nero, e apprendimi a perdere una partita vinta, nella quale vengon giuocate due intatte verginità.
[Giulietta: atto III, scena II]
William Shakespeare
Cit. da
Romeo e Giulietta
Frasi di William Shakespeare
Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù? Essa è l'oriente, e Giulietta è il
sole
. Sorgi, bel
sole
, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più luminosa di lei: Non servirla, se essa ti invidia; la sua veste virginale e d'un colore verde scialbo che piace solo agli stupidi. Gettala via! Ma è la mia dama, oh, è il mio amore! Se solo sapesse di esserlo! Parla eppure non dice nulla. Come accade? È il suo sguardo a parlare per lei, e a lui io risponderò. No, sono troppo audace, non è a me che parla. Due elle più belle stelle del cielo devono essere state attirate altrove e hanno pregato gli occhi di lei di scintillare nelle loro orbite durante la loro assenza. E se davvero gli occhi di lei, gli occhi del suo volto, fossero stelle? Tanto splendore farebbe scomparire le altre stelle come la luce del giorno fa scomparire la luce di una lampada: in cielo i suoi occhi brillerebbero tanto che gli uccelli si metterebbero a cantare credendo che non fosse più notte.
[Romeo: atto II, scena II]
William Shakespeare
Cit. da
Romeo e Giulietta
Frasi di William Shakespeare
Di là dalle pianure di flanella, i grafici d'asfalto e gli orizzonti di ruggine sbilenca, e al di là dal fiume tabacco sormontato da alberi piangenti e monetine di
sole
che filtrano sull'acqua alla foce, nel punto oltre il frangivento, dove i campi incolti rosolano striduli al caldo antimeridiano: sorgo, farinello, leersia, salsapariglia, cipero, stramonio, menta selvatica, soffione, setaria, uva muscadina, verza, verga aurea, edera terrestre, acero da fiore, solano, ambrosia, avena folle, veccia, gramigna, fagiolini spontanei invaginati, tutte teste che annuiscono dolcemente a una brezza mattutina che è la morbida mano di una madre sulla guancia.
David Foster Wallace
Cit. da
Il re pallido ‐ Incipit
Frasi di David Foster Wallace
Sappiate che il movimento di un piattello non colpito in movimento contro l'immensa volta di lapislazzuli del cielo in mare aperto assomiglia al cammino del
sole
‐ vale a dire arancione e parabolico e da destra a sinistra ‐ e che quando il piattello sparisce nell'acqua tocca prima col bordo, non fa schizzi ed è triste.
David Foster Wallace
Cit. da
Una cosa divertente che non farò mai più
Frasi di David Foster Wallace
La testa di serie n. 1 questa settimana è Richard Krajicek, un olandese di 1 metro e 90 che porta un cappellino bianco con la visiera quando c'è il
sole
, si lancia verso la rete come se questa gli dovesse dei soldi, e in generale gioca come una gru impazzita. Ha tutte e due le ginocchia bendate.
David Foster Wallace
Cit. da
Tennis, tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più)
Frasi di David Foster Wallace
L'amore nella mia vita viaggia parallelo: è quello che mi stimola a scrivere le canzoni e che mi fa essere positivo. L'Amore ti può far male in certi momenti, anzi, ti fa male tanto e spesso, però è anche quello che ti da la forza. E' un po' come il
sole
che nasce.
Riccardo Fogli
Frasi di Riccardo Fogli
Splenderà il
sole
com'era giusto, | sulle gambe bianche che sparivano nel verde | dell'acqua; e la nave costosa e delicata che certo aveva visto | con stupore un ragazzo che cade giù dal cielo | aveva la sua meta, e proseguì con calma la sua navigazione.
Wystan Hugh Auden
Frasi di Wystan Hugh Auden
[Sulla canzone "La Lupa"]
Un inno alle donne che si son fatte da
sole
, che hanno cresciuto i figli da
sole
, ma in generale è un messaggio di forza, per lottare e fare il massimo, per non arrendersi al solito branco di ipocriti, un messaggio rivolto a tutti.
Marina Fiordaliso
Frasi di Marina Fiordaliso
La strada
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si riempì di pomodori,
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mezzogiorno,
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estate,
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la luce
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si divide
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in due
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metà
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di un pomodoro,
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scorre
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per le strade
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il succo.
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In dicembre
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senza pausa
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il pomodoro,
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invade
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le cucine,
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entra per i pranzi,
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si siede
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riposato
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nelle credenze,
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tra i bicchieri,
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le matequilleras
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la saliere azzurre.
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Emana
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una luce propria,
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maestà benigna.
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Dobbiamo, purtroppo,
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assassinarlo:
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affonda
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il coltello
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nella sua polpa vivente,
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è una rossa
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viscera,
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un
sole
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fresco,
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profondo,
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inesauribile,
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riempie le insalate
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del Cile,
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si sposa allegramente
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con la chiara cipolla,
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e per festeggiare
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si lascia
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cadere
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l'olio,
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figlio
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essenziale dell'ulivo,
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sui suoi emisferi socchiusi,
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si aggiunge
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il pepe
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la sua fragranza,
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il sale il suo magnetismo:
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sono le nozze
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del giorno
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il prezzemolo
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issa
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la bandiera,
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le patate
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bollono vigorosamente,
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l'arrosto
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colpisce
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con il suo aroma
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la porta,
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è ora!
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andiamo!
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e sopra
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il tavolo, nel mezzo
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dell'estate,
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il pomodoro,
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astro della terra,
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stella
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ricorrente
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e feconda,
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ci mostra
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le sue circonvoluzioni,
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i suoi canali,
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l'insigne pienezza
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e l'abbondanza
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senza ossa,
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senza corazza,
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senza squame né spine,
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ci offre
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il dono
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del suo colore focoso
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e la totalità della sua freschezza.
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Ode al pomodoro
Frasi di Pablo Neruda
Solo che un qualche iddio vendicativo mi chiamasse
|
Dall'alto cielo, e irridesse: "Tu, creatura che soffre,
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Sappi che il tuo dolore è il mio diletto,
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Che del tuo amore frustrato profitta il mio odio!"
|
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Allora sopporterei, tenderei i nervi e morrei,
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Rafforzato dal senso d'un ira immeritata;
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Mezzo racconsolato dal pensiero, che un più potente di me
|
Avesse voluto e assegnato le lacrime ch'io piango.
|
|
Ma non così. Come accade che la gioia venga uccisa,
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E perché avvizzisce la più dolce speranza mai seminata?
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Il caso balordo s'oppone al
sole
e alla pioggia,
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E il tempo biscazziere getta per allegria il dado d'un lamento ...
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Per questi giudici ciechi tanto valeva cospargere
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Gioie lungo il mio cammino così come il dolore.
Thomas Hardy
Titolo della poesia:
Il caso
Frasi di Thomas Hardy
Sostammo presso un laghetto quel giorno d'inverno,
|
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E il
sole
era bianco, come biasimato da Dio,
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E sparse foglie giacevano sulla zolla affamata,
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Cadute da un frassino, ed erano grigie.
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I tuoi occhi fissi sopra di me erano quali gli occhi che vagano
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Su tediosi enigmi risolti anni addietro;
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|
parole correvano tra noi su e giù,
|
|
Chiedevano chi, con il nostro amore, avesse perduto di più.
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|
Il sorriso della tua bocca era la cosa più morta,
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Vivo quel tanto che gli desse la forza di morire;
|
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E una piega d'amarezza aleggiava su di esso
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Quasi un uccello di sventura in volo...
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Da allora, crude lezioni che amore inganna,
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E strazia d'offese immeritate, hanno foggiato per me
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La tua faccia, e il
sole
maledetto da Dio, e un albero,
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E un laghetto orlato di foglie grigiastre.
Thomas Hardy
Titolo della poesia:
Toni neutri
Frasi di Thomas Hardy
[I pompeiani e i nucerini convenuti ai]
ludi gladiatori banditi da quel Livineio Regolo, che ho già ricordato espulso dal senato, dapprima si scambiarono ingiurie con l'in
sole
nza propria dei provinciali, poi passarono alle sassate, alla fine ricorsero alle armi, prevalendo i cittadini di Pompei, presso i quali si dava lo spettacolo. Furono perciò riportati a casa molti di quelli Nocera con il corpo mutilato per ferite, e in quella città parecchi fra i cittadini piansero la morte di figli e di genitori.
[Nucerinos Pompeianosque gladiatorio spectaculo, quod Livineius Regulus, quem motum senatu rettuli, edebat. quippe oppidana lascivia in vicem incessentes probra, dein saxa, postremo ferrum sumpsere, validiore Pompeianorum plebe, apud quos spectaculum edebatur. ergo deportati sunt in urbem multi e Nucerinis trunco per vulnera corpore, ac plerique liberorum aut parentum mortes deflebant]
Tacito
Cit. da
Annali
Frasi di Tacito
Io non ho quasi mai disegnato lampade da
sole
, le mie lampade sono una conseguenza, io ho sempre disegnato lampade per luoghi specifici, alcune poi sono entrate in produzione. In genere le mie lampade sono legate a situazioni precise, a spazi e tempi di progetti d'architettura.
Gae Aulenti
Frasi di Gae Aulenti
La cerniera lampo è scivolata sulle tue reni
|
e il temporale felice del tuo corpo innamorato
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nell'ombra fitta
|
d'improvviso è scoppiato
|
E la tua gonna cadendo sul parquet incerato
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non ha fatto più rumore
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di una scorza d'arancio che cada su un tappeto
|
Ma sotto i nostri piedi
|
i bottoncini di madreperla cricchiavano come semi
|
Sanguinello
|
frutto bello
|
la punta del tuo seno
|
ha tracciato una nuova linea della fortuna
|
sul palmo della mia mano
|
Sanguinello
|
frutto bello
|
Sole
di notte.
Jacques Prévert
Titolo della poesia:
Sanguinello
Frasi di Jacques Prévert
Cosa ha fatto dunque Gesù di Nazareth? È uscito da un modello culturale, proponendone un altro, oppure ha tentato di spostare l'asse della sua cultura forzandone la direzione? L'interrogativo rimane senza risposta. L'unica cosa certa è che, contrariamente a quello che tutti gli uomini fanno, Gesù non ha vissuto in modo inconsapevole e ovvio i valori su cui si fondava la sua cultura, ma ne ha preso le radici, profondamente nascoste, e le ha capovolte al
sole
e all'aria, dichiarando che esse erano ormai inutili.
Tutti sono stati contro di lui. Eppure è necessario rilevare tre cose fondamentali che hanno reso immensa l'opera di Gesù di Nazareth. La prima è consistita nell'universalizzare il pensiero della Bibbia in precedenza relegato al popolo israeliano, fino a quel momento proclamato popolo eletto (Antico testamento-Libri profetici- Giona)al di sopra degli altri, questo è da considerarsi un' opera di egalitarismo nell'ambito di tutta l'umanità in precedenza divisa tra "eletti" e non "eletti". La seconda cosa di enorme rilievo è consistita nell' avvicinare Dio all'uomo, prima di Gesù la figura Divina era considerata lontana, distante e giudicante, a volte anche feroce. Dopo di lui Dio è stato restituito alla collettività come parte integrante di se stessa, come anima vagante e vicina a tutti noi, come amore allo stato puro, finalmente una figura scremata dall'assillante compito di giudicare e punire. La figura di Dio è dunque divenuta guida per la conversione, termine centrale e fulcro del cristianesimo, via che ci indica che si può cambiare, si può migliorare ove la luce, finalmente intravista, ci illumini di amore. Anche questo secondo atto di avvicinamento tra Dio e l'umanità è dunque un atto di "democratizzazione universalistica", di appianamento dell'umanità non più costretta ad ampie diversificazioni da un giudizio senza appello ma guidata con amore e forza verso un'eguaglianza dovuta al perdono ed alla comprensione. Terzo ed ultimo punto fondamentale è quello che chiude questo cerchio ideale. Questo punto è tutto racchiuso in una frase di Gesù di Nazareth :" ...è più probabile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago che un ricco vada in paradiso ..."(Il Giovane Ricco Luca 18:18-27 --versetto 25). Questa frase racchiude tutta la grandezza di Gesù uomo del suo tempo che si eleva oltre la stratosfera. Nessuna religione né prima né dopo aveva affermato una sorta di egalitarismo economico, nessuna religione contiene il concetto che essendo gli uomini molto simili tra di loro non è possibile che ve ne siano alcuni di tanto più ricchi della media, questo sarebbe infatti il trionfo dell'avidità. Con le sue parole Gesù ha finalmente riportato l'umanità nel suo alveo naturale... quello dell'eguaglianza.
[Explicit]
Ida Magli
Cit. da
Gesù di Nazareth
Frasi di Ida Magli
"Eppure m'inorgoglisco della mia umiliazione, e poiché a tal privilegio son condannato, quasi godo di un'aborrita salvezza: sono, credo, a memoria d'uomo, l'unico essere della nostra specie ad aver fatto naufragio su di una nave deserta."
Così, con impenitente concettosità, Roberto de la Grive, presumibilmente tra il luglio e l'agosto del 1643.
Da quanti giorni vagava sulle onde, legato a una tavola, a faccia in giù di giorno per non essere accecato dal
sole
, il collo innaturalmente teso per evitare di bere, riarso dal salmastro, certamente febbricitante? Le lettere non lo dicono e lasciano pensare a una eternità, ma si dev'essere trattato di due giorni al più, altrimenti non sarebbe sopravvissuto sotto la sferza di Febo (come immaginosamente lamenta) ‐ lui così infermiccio quale si descrive, animale nottivago per naturale difetto.
Umberto Eco
Cit. da
L'isola del giorno prima ‐ Incipit
Frasi di Umberto Eco
In principio era il mito. Come il gran Dio aveva portato la poesia nelle anime degli Indiani, dei Greci e dei Tedeschi, lottando per farle giungere alla parola, così seguitava a poetare, giorno dopo giorno, nell'animo di ogni bambino. Non sapevo ancora come si chiamassero il lago e le montagne e i ruscelli della mia patria, ma già vedevo la verdeazzurra levigata distesa del lago, intessuta di piccole luci, stendersi al
sole
, ed in compatta cerchia attorno ad esso le montagne scoscese, e nelle loro più alte spaccature lucenti macchie di neve e piccole, minuscole cascate; ai loro piedi, i luminosi prati alpini in declivio, coperti da frutteti, capanne e grigie vacche alpine. E poiché la mia povera, piccola anima giaceva immobile e vuota, in attesa, gli spiriti del lago e dei monti vi scrivevano le loro ardite gesta.
Hermann Hesse
Cit. da
Peter Camenzind ‐ Incipit
Frasi di Hermann Hesse
Non puoi essere vagabondo e artista e contemporaneamente borghese e uomo sano e decoroso. Ti vuoi ubriacare, allora tieniti anche il mal di testa! Se dici di sì alla luce del
sole
e alle fantasie leggiadre, devi dire sì anche alla sporcizia e al disgusto. Tutto questo è in te, oro e fango, bramosia e pena, riso infantile e paura della morte. Di' a tutto sì, non sottrarti a niente, non tentare di eludere niente.
Hermann Hesse
Frasi di Hermann Hesse
Cimitero di campagna
Su croci oblique pendio e edera, | leggero
sole
, profumo e canto d'api. || Felici voi che giacete al riparo | stretti al cuore buono della terra.
Soave tesoro di pace nel grembo della tomba | si culla non più greve di un sogno della notte.
Solo un fumo torbido è il sogno della morte, | e il fuoco della vita sotto vi arde.
Hermann Hesse
Frasi di Hermann Hesse
La maternità può anche contribuire a salvare il mondo dal terrorismo, con esempi di compostezza, equilibrio e civiltà come quello della mamma di Valeria
Sole
sin, alla quale oggi dedicherei certamente un capitolo del libro
["Madri"]
, o la discesa in campo contro l'Isis delle madri islamiche che scrivono ai loro figli: "Lasciate la Jihad, la vostra vita vale di più".
Myrta Merlino
Frasi di Myrta Merlino
Detesto le donne che prendono le scorciatoie perché ci fanno un danno pazzesco. Penso che buttarsi via sia una furbizia con il fiato corto. Capisco che è più facile trovare la raccomandazione, avere l'amante importante, ma ce la possiamo fare molto bene da
sole
.
Myrta Merlino
Frasi di Myrta Merlino
Tramonta il
sole
e sulla nitid'ala | Piega il cantor la testa e con l'estrema | Nota l'armoniosa anima esala.
[da Il canto del cigno, in Medusa]
Arturo Graf
Frasi di Arturo Graf
Hey, Ryan, dovresti vedere il
sole
sul Gange... E' pazzesco!
Matt Kowalski
Dal film:
Gravity
Scheda film e trama
Frasi del film
In nessun'altra città come a Venezia, ho trovato una tale unità della vita odierna con la vita che ci parla dalle opere d'arte della sua età aurea e nella quale
sole
e mare sono più essenziali di tutta la storia.
Hermann Hesse
Frasi di Hermann Hesse
Non è il nostro compito quello di avvicinarci, così come non si avvicinano fra loro il
sole
e la luna, o il mare e la terra. Noi due, caro amico, siamo il
sole
e la luna, siamo il mare e la terra. La nostra méta non è di trasformarci l'uno nell'altro, ma di conoscerci l'un l'altro e d'imparar a vedere ed a rispettare nell'altro ciò ch'egli è: il nostro opposto e il nostro complemento.
Hermann Hesse
Cit. da
Narciso e Boccadoro
Frasi di Hermann Hesse
Nell'ombra della casa, sulle rive
sole
ggiate del fiume presso le barche, nell'ombra del bosco di Sal, all'ombra del fico crebbe Siddharta, il bel figlio del Brahmino, il giovane falco, insieme all'amico suo, Govinda, anch'egli figlio di Brahmino. Sulla riva del fiume, nei bagni, nelle sacre abluzioni, nei sacrifici votivi il
sole
bruniva le sue spalle lucenti. Ombre attraversavano i suoi occhi neri nel boschetto di mango, durante i giochi infantili, al canto di sua madre, durante i santi sacrifici, alle lezioni di suo padre, così dotto, durante le conversazioni dei saggi. Già da tempo Siddharta prendeva parte alle conversazioni dei saggi, si esercitava con Govinda nell'arte oratoria, nonché nell'esercizio delle facoltà di osservazione e nella pratica della concentrazione interiore.
Hermann Hesse
Cit. da
Siddharta
‐ Incipit
Frasi di Hermann Hesse
Washington, 21 novembre 1864.
Gentile Signora,
Mi è stato mostrato negli archivi del Dipartimento di Guerra un rapporto dell'Aiutante Maggiore del Massachusetts secondo cui siete la madre di cinque figli che sono morti gloriosamente sul campo di battaglia. So quanto debole e inutile possa essere qualunque mia parola che tenti di distrarvi dall'afflizione di una perdita così opprimente. Ma non posso trattenermi dall'offrire a voi la consolazione che si può trovare dalla gratitudine della Repubblica per la cui salvezza essi sono morti. Prego che il nostro Padre Celeste possa mitigare l'angoscia del vostro cordoglio, e vi lasci solo il ricordo meraviglioso degli amati defunti, e la
sole
nne fierezza che vi deriva dall'avere deposto un così costoso sacrificio sull'altare della libertà.
Con grande deferenza e rispetto,
A. Lincoln
Abraham Lincoln
Cit. da
Lettera di Bixby
Frasi di Abraham Lincoln
Sei il
sole
che al mattino mi accarezza con un bacio, sei la luna che dolcemente mi fa chiudere gli occhi la sera, sei il mio stesso respiro che fugge e mi attraversa ...
Anonimo
Dicono che la luce più bella è quella del
sole
che tramonta sul mare... bugiardi non hanno visto quella dei tuoi occhi.
Anonimo
Quando guardo il cielo le nuvole disegnano il tuo ritratto e il
sole
si nasconde vergognandosi di non essere all'altezza dei tuoi occhi e mentre questo scenario si presenta al mio sguardo, incredulo capisco che per me tu sei aria..
Anonimo
Vorrei essere il raggio di
sole
che ogni giorno ti viene a svegliare... per farti respirare e farti vivere di me.
Anonimo
Io lo so perché sta piovendo. Avrei potuto profetizzarlo: sta piovendo perché il tergicristallo è andato a farsi fottere. Se il tergicristallo stava a posto ci sarebbe stato un
sole
accecante pure di notte.
Bernie LaPlante
Dal film:
Eroe per caso
Scheda film e trama
Frasi del film
[...]
le barche, i pescatori, il
sole
, il mare, il Vesuvio, Capri, Sorrento e Posillipo. Oggi ho imparato che queste cose non bisogna nemmeno nominarle perché sono tutte folcloristiche.
Luciano De Crescenzo
Cit. da
Vita di Luciano De Crescenzo scritta da lui medesimo
Frasi di Luciano De Crescenzo
Esistono due città nella stessa città. Avete capito bene, non è uno scioglilingua. C'è una città che vive alla luce del
sole
, in balìa del traffico, dei mercati rionali e delle grida dei 'uagliuncielli che giocano a pallone; e poi c'è un'altra città, più silenziosa, che si insinua tra le cavità sotterranee dove sopravvive una realtà contesa tra il mistico e il misterioso.
Luciano De Crescenzo
Cit. da
Ti porterà fortuna: Guida insolita di Napoli
Frasi di Luciano De Crescenzo
«Piano, piano con questa parola: industrializzazione» dice il professore. «Napoli è stata rovinata da Lauro, da Gava e dalla chimera dell'industrializzazione. Lauro l'ha gestita come l'ultimo dei Borboni, Gava ha addirittura fatto rimpiangere Lauro, ma nessuno dei due ha fatto tanto male a Napoli come chi ha creduto di risolvere il problema napoletano con l'industrializzazione. Voi invece immaginatevi una Napoli senza ciminiere, una Napoli che nella piana di Bagnoli al posto dell'Italsider avesse avuto tutta una serie di alberghi, di cottages, di villini e di casinò. Positano, Amalfi, Ischia, Capri, Procida, Baia, il lago d'Averno, Pompei. Ercolano, Vietri, Cuma, il Faito, il Vesuvio, i
sole
, scogli, montagne, vulcani, laghi. il punto d'incontro del turismo mondiale! La Las Vegas d'Europa! Il paradiso in terra! Ma pensate, ad esempio, al Castello dell'Ovo, a questo bellissimo maniero medioevale, ricco di enormi sale, di piccole viuzze interne e di suggestive botteghe».
Luciano De Crescenzo
Cit. da
Così parlò Bellavista
Frasi di Luciano De Crescenzo
Zio Nanneddu Fenu aveva l'ovile dalla parte di Tresnuraghes, cioè quasi due ore distante da Nuoro, in una bella tanca dove l'erba durava fresca sino al mese di giugno. Ogni due o tre giorni la moglie o la figlia, la simpatica Manzèla, si recavano a piedi, da Nuoro all'ovile di zio Nanneddu, per godersi una giornata di
sole
e portare delle vivande al vecchio pastore.
Grazia Deledda
Cit. da
Racconti sardi - In sartu (Nell'ovile) ‐ Incipit
Frasi di Grazia Deledda
Su, in alto, sullo sfondo azzurrino delle montagne calcaree, sotto il cielo fresco di una dolcezza profonda da cielo di paesaggio fiammingo che mi ricorda i quadri più noti di Van-Haanen, la nostra casa verde dominava il villaggio: col suo tetto aguzzo su l'elegante cornicione bianco, le finestre gotiche al secondo piano e il verone che la circondava tutta al primo, esile, alta, la tinta verde smaltata dal
sole
, pareva una casetta cinese di porcellana, così fresca e allegra che ancora, nonostante il triste caso che vi racconterò e che mi costrinse ad allontanarmene per sempre, il suo ricordo mette una nota gaia nelle memorie della mia fanciullezza.
Grazia Deledda
Cit. da
Racconti sardi - Romanzo minimo ‐ Incipit
Frasi di Grazia Deledda
Dopo una settimana di vento furioso, di nevischio e di pioggia, le cime dei monti apparvero bianche tra il nero delle nuvole che si abbassavano e sparivano all'orizzonte, e il villaggio di Oronou con le sue casette rossastre fabbricate sul cocuzzolo grigio di una vetta di granito, con le sue straducole ripide e rocciose, parve emergere dalla nebbia come scampato dal diluvio.
Ai suoi piedi i torrenti precipitavano rumoreggiando nella vallata, e in lontananza, nelle pianure e nell'agro di Siniscola, le paludi e i fiumicelli straripati scintillavano ai raggi del
sole
che sorgeva dal mare. Tutto il panorama, dai monti alla costa, dalla linea scura dell'altipiano sopra Oronou fino alle macchie in fondo alla valle, pareva stillasse acqua.
Grazia Deledda
Cit. da
Colombi e sparvieri ‐ Incipit
Frasi di Grazia Deledda
Addormentatosi il padre le Coëdic, intorno al 1749, in uno spesso bosco, fu rapito da vento impetuoso che lo portò nei gelidi reami della Lapponia, presso un antro oscuro; per cui egli discese nelle viscere del nostro globo. Trovò qui un'immane rocca ove abitava il padre Mersenne, il fedele cartesiano, e molti altri discepoli del maestro, ritiratosi lui stesso a vivere sotterra. E qui il padre le Coëdic apprese tutto quanto desiderava, e l'origine di tutte le cose: «con che forza la calamita attiri il ferro, donde derivino i terremoti, di che sia formata la coda delle comete, perché il tuono brontoli nel luminoso seno dell'etere, quale sia la natura del
sole
».
Tommaso Landolfi
Cit. da
La spada ‐ Incipit
Frasi di Tommaso Landolfi
Piangi, o la più gentil fra le convalli
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Dello spumante Pellice, ove un giorno
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Alle sale d'Aroldo i Saluzzesi
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Cavalieri affluìano ad alte feste.
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Più non vedrai delle sue torri a sera
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Uscir giulivo il cieco vecchio Aroldo,
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Caramente appoggiando un braccio e l'altro
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Sovra Ioffrido e Clara, ed il canuto
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Ciglio volgendo con amor, ma indarno,
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Ai dolci rai del tramontante
sole
.
Silvio Pellico
Titolo della poesia:
Aroldo e Clara
Frasi di Silvio Pellico
Che senso avrà questo
sole
al tramonto se torno a casa e non trovo pronto.
[Dalla canzone]
Checco
Dal film:
Sole a catinelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Cameriere
: Tortello di zucca in salsa di pistacchio.
[porgendo un piatto con un singolo tortello]
Checco
:
[mangiandolo in un solo boccone]
E' cotta. La puoi scolare.
Dal film:
Sole a catinelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Philip - Pino mi portate un cocktail per cortesia?
[Chiamando i domestici]
Checco
Dal film:
Sole a catinelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Checco
: Bambino, come ti chiami?
La mamma del bambino
: E' un anno che Lorenzo non parla con nessuno.
Checco
: Oh!
Il bambino
: Lorenzo!
Dal film:
Sole a catinelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Checco
: Vedi che questi sò posti bellissimi! Scusi, se un papà porta qua il bambino in vacanza?
Passante
: E' un coglione!
Checco
: Grazie!
Passante
: Prego!
Dal film:
Sole a catinelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Checco
: Abbassiamogli almeno la condotta! ...
Maestra
: Senta, mi vuole ascoltare un momento?
Checco
: ...La ginnastica!
Dal film:
Sole a catinelle
Scheda film e trama
Frasi del film
[Alla bidella]
Mi fa parlare con la maestra?
Checco
Dal film:
Sole a catinelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Checco
:
[al figlio]
Se tu quest'anno mi prendi tutti dieci, papà ti regala una vacanza da sogno!
La moglie
: Dove lo porti che non c'hai una lira?
Dal film:
Sole a catinelle
Scheda film e trama
Frasi del film
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