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Aforismi Null - parte 9
Frasi trovate
:
2.846
Okay, facciamo cinque conti: la missione esplorativa doveva durare 31 SOL, per sicurezza hanno mandato viveri per 68 SOL, la quantità per sei persone, ma ci sono solo io, quindi ne ho per 300 SOL, anche se penso di poter arrivare a 400 se li raziono. Quindi devo scoprire come fare a coltivare del cibo per tre anni su un pianeta in cui non cresce
null
a. Per fortuna... io sono un botanico! Marte dovrà avere paura dei miei poteri fitologici!
Mark Watney
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone: diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno della vallata. Tutti quanti glielo ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun difetto.
Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso.
All'improvviso spuntò fuori dal
null
a un vecchio, che emergendo dalla folla disse:
‐ "
Beh, a dire il vero... il tuo cuore è molto meno bello del mio.
"
Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti: della folla, e del ragazzo.
Certo, il cuore del vecchio batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene. Così il cuore risultava tutto bitorzoluto. Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse bello.
Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere:
‐ "
Starai scherzando?!
" ‐ disse. "
Confronta il tuo cuore con il mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime.
"
‐ "
E' vero!
" ‐ ammise il vecchio. ‐ "
Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro cuore, a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore. Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi e così ho qualche bitorzolo, a cui però sono affezionato: ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso.
Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto: questo ti spiega le voragini. Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che ho provato anche per queste persone...e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro.
Comprendi, adesso, che cosa sia il vero amore?
"
Il giovane rimase senza parole. Lacrime copiose iniziarono a rigargli il volto. Prese allora un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano. Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore. Poi il vecchio prese un pezzo del suo cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane.
Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo. Poi il vecchio aggiunse:
‐ "
Se la nota musicale dicesse: Non è la nota che fa la musica... Non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse: Non è una parola che può fare una pagina... Non ci sarebbero i libri.
Se la pietra dicesse: Non è una pietra che può alzare un muro... Non ci sarebbero case.
Se la goccia d'acqua dicesse: Non è una goccia d'acqua che può fare un fiume... Non ci sarebbero gli oceani.
Se l'uomo dicesse: Non è un gesto d'amore che può rendere felici e cambiare il destino del mondo... Non ci sarebbero mai né giustizia, né pace, né felicità sulla terra degli uomini
".
Dopo aver ascoltato, il giovane guardò il suo cuore, che non era più
il cuore più bello del mondo
, eppure lo trovava più meraviglioso che mai: perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui.
Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota; come il libro ha bisogno di ogni parola; come la casa ha bisogno di ogni pietra; come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua; così il mondo ha bisogno di te, ha bisogno del tuo amore, perché sei unico ed insostituibile.
Da:
Il cuore più bello del mondo
Sono terribile quando mento, non convinco mai nessuno. E lo ripeto di continuo ai miei figli: non c'è
null
a che mi dia più fastidio della mancanza di lealtà, della disonestà, della menzogna. Il paradosso vuole che io faccia l'attore e cerchi sempre di essere qualcun altro.
Gary Oldman
Cit. da
iodonna.it, 17 dicembre 2011
Frasi di Gary Oldman
Da bambino mi sentivo fuori luogo un po' ovunque, proprio come i mostri. Per me il mostro è una creatura coraggiosa, che esiste nonostante l'oppressione della gente normale. Ciò che mi piace è che è come un animale, non c'è
null
a di ipocrita in lui. King Kong è esattamente ciò che sembra, così come Godzilla e via dicendo.
Guillermo del Toro
Frasi di Guillermo del Toro
[I lettori possono essere:]
1) spugne, che assorbono tutto quello che leggono, lo restituiscono nello stesso stato, solo un poco insudiciato; 2) orologi a sabbia, che non ritengono
null
a, e sono contenti di percorrere un libro tanto per passare il tempo; 3) filtri, che trattengono solo la feccia di quel che leggono; 4) diamanti di Mogol, come questo rari e preziosi, che approfittano di quel che leggono, e rendono altri capaci di profittarne.
Samuel Taylor Coleridge
Frasi di Samuel Taylor Coleridge
Spesso la gente trova significati diversi rispetto a ciò che intendiamo, a meno che non sia una lirica semplice e quindi non ci sia
null
a da interpretare. Se il testo è complesso si va incontro a questa incomprensione, che però io vedo come un fatto positivo. Lo stesso trottolino amoroso di Vattene amore non l'ha capito quasi nessuno; questa citazione di Mozart è sfuggita ai più.
Amedeo Minghi
Cit. da
faremusic.it, intervista, 18 febbraio 2017
Frasi di Amedeo Minghi
Tutto il mondo sa che mio figlio, Sean Mullen, è stato rapito tre giorni fa. Questa è una sua fotografia recente. E Sean, se mi stai guardando, sappi che ti vogliamo bene. E questi... questi sono per l'uomo che l'ha rapito. Ecco il tuo riscatto. Due milioni di dollari in banconote non segnate come avevi chiesto. Ma ti assicuro che non riuscirai ad avvicinarti a questi soldi, non toccherai nemmeno una banconota, mai. Perché io non pagherò nessun riscatto per mio figlio. Neanche un dollaro, neanche un centesimo. È mia intenzione offrire questi soldi come taglia sulla tua testa. Vivo o morto, non mi interessa. Ora sei come un biglietto della lotteria da due milioni di dollari e le probabilità che qualcuno ti vinca sono molto elevate. Conosci almeno uno che non ti tradirebbe per due milioni di dollari? Non credo proprio. Ne dubito. Perciò ovunque tu vada, qualunque cosa tu faccia, questi soldi ti staranno sempre addosso. E per non far dimenticare, per tenere sempre vivo l'interesse, ogni domenica metterò un annuncio a tutta pagina sui giornali più importanti, finché sarà necessario. Però, questa è la tua ultima possibilità: se tu mi restituisci mio figlio vivo e illeso io ritiro la taglia; con un po' di fortuna potrai sparire nel
null
a. Hai capito? Tu non vedrai mai questi soldi, nemmeno un dollaro. Coraggio, ti offro l'occasione per uscirne pulito. Se non accetterai, beh che Dio possa essere con te perché ti rimarrà solo lui.
Tom Mullen
Dal film:
Ransom - Il riscatto
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di marijuana per New York,
che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley, morte, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di sole e luna e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla luna, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel
null
a Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'alba, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal finestrino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e infine se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la luna,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla finestra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la morte,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col cuore assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
Commenti:
1
Frasi di Allen Ginsberg
Eva
: Tua figlia racconta un sacco di cazzate. Non dici
null
a?
Rocco
: Eh, che ti devo dire, ha diciassette anni, sarebbe strano il contrario!
Dal film:
Perfetti sconosciuti
Scheda film e trama
Frasi del film
Può crescere da solo
e svanire come niente
perché
null
a lo trattiene
o lo lega a te per sempre
può crescere su terre
dove non arriva il sole
apre il pugno di una mano
cambia il senso alle parole.
Francesca Michielin
Cit. da
L'amore esiste
Frasi di Francesca Michielin
Può nascere dovunque
anche dove non ti aspetti
dove non l'avresti detto
dove non lo cercheresti
può crescere dal
null
a
e sbocciare in un secondo
può bastare un solo sguardo
per capirti fino in fondo
può invadere i pensieri
andare dritto al cuore
sederti sulle scale
lasciarti senza parole
l'amore ha mille steli
l'amore è un solo fiore
Francesca Michielin
Cit. da
L'amore esiste
Frasi di Francesca Michielin
Le mie probabilità di entrare nel business dei razzi, non sapendo
null
a dei razzi, non avendo mai costruito
null
a... voglio dire, dovrei essere pazzo se pensassi che le probabilità siano a mio favore.
[The odds of me coming into the rocket business, not knowing anything about rockets, not having ever built anything, I mean, I would have to be insane if I thought the odds were in my favor.]
Elon Musk
Frasi di Elon Musk
Ho paura di perdere tutto, di finire nel
null
a, nel silenzio, di sparire e basta, di non avere mai più le persone a cui voglio bene. (Beatrice)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
La poesia non serve a
null
a, è solo una scusa per innamorarsi. (Leo)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è guardare gli occhi come parte del volto. L'altro è guardare gli occhi e basta, come se fossero il volto. È una di quelle cose che mettono paura quando le fai. Perché gli occhi sono la vita in miniatura. Bianchi intorno, come il
null
a in cui galleggia la vita, l'iride colorata, come la varietà imprevedibile che la caratterizza, sino a tuffarsi nel nero della pupilla che tutto inghiotte, come un pozzo oscuro senza colore e senza fondo.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
È normale avere paura. Come è normale piangere. Non vuol dire essere vigliacchi. Essere vigliacchi è fare finta di
null
a, voltarsi dall'altra parte. Fregarsene.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Sono tutte illusioni. La vita è una scatola vuota che riempiamo di cazzate per farcela piacere, ma poi basta
null
a e puf, ti ritrovi senza niente.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Incenerire i sogni. Bruciare i sogni è il segreto per abbattere definitivamente i propri nemici, perché non trovino più la forza di rialzarsi e ricominciare. Non sognino le cose belle delle loro città, delle vite altrui, non sognino i racconti di altri, così pieni di libertà e di amore. Non sognino più
null
a. Se non permetti alle persone di sognare, le rendi schiave.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Quando ci sembra di non pensare a niente, in realtà noi pensiamo a quello che ci sta a cuore. L'amore è una specie di forza di gravità: invisibile e universale, come quella fisica. Inevitabilmente il nostro cuore, i nostri occhi, le nostre parole, senza che ce ne rendiamo conto vanno a finire lì, su ciò che amiamo, come la mela con la gravità.
[...]
Anche chi pensa di non amare
null
a ama qualcosa. E i suoi pensieri vanno lì, senza che se ne renda conto. Il punto non è se amiamo o no, ma cosa amiamo.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
La televisione in qualche modo mi spaventa. Amo il teatro e il cinema e una televisione che purtroppo non c'è più e con la quale sono cresciuta e che ha fatto in modo che mi appassionassi sempre di più al mio mestiere. La televisione che vediamo oggi non ha
null
a a che vedere con quella di un tempo. Anche quando mi invitano come ospite ad un programma, mi rendo conto quanto sia cambiata. Sembra quasi un obbligo dover litigare per fare audience.
Nadia Rinaldi
Frasi di Nadia Rinaldi
È il
null
a il morire. Spaventoso è il non vivere.
Massimo Gramellini
Cit. da
Fai bei sogni
Frasi di Massimo Gramellini
Io sto per partire, mi perdonerete se vi parlo senza preamboli. L'universo diventa ogni giorno più piccolo, e il pericolo di aggressione da parte di chiunque e dovunque non può essere tollerato. È necessario che ci sia sicurezza per tutti gli esseri viventi. Ciò non vuol dire rinunciare a qualche libertà se non a quella di agire da irresponsabili. I vostri antenati hanno pensato così quando hanno fatto le leggi per autogovernarsi ma anche una polizia per imporle. Anche noi che abitiamo gli altri pianeti abbiamo accettato questo principio, e abbiamo creato un'organizzazione per la mutua protezione di tutti i pianeti e per la totale eliminazione di ogni aggressione. La forza di questa autorità superiore è una polizia che la faccia rispettare, e a questo scopo abbiamo fatto un esercito di automi. Il loro compito è pattugliare i pianeti, con aerei astrali come questo, e mantenere la pace. In materia d'aggressione, abbiamo loro conferita assoluta autorità su di noi, autorità che non può essere revocata. Al primo segno di violenza, agiscono automaticamente contro l'aggressore. Gli effetti che la loro azione può causare scoraggiano ogni iniziativa. Il risultato è che viviamo in pace, senza armi né armati, tranquilli perché sappiamo d'essere liberi dal pericolo della guerra, e liberi di dedicarci ad attività più proficue. Non ci illudiamo d'aver raggiunto la perfezione, ma abbiamo creato un sistema che funziona. Io sono venuto qui per dirvi questo: a noi non importa quello che fate nel vostro pianeta, ma se tentaste di estendere le vostre violenze questa vostra Terra verrebbe ridotta ad un mucchio di cenere. Potete scegliere: unirvi a noi e vivere in pace o seguitare sulla strada in cui siete e venire an
null
ati. Aspetteremo una risposta. La decisione spetta a voi.
Klaatu
Dal film:
Ultimatum alla Terra
Scheda film e trama
Frasi del film
In italia cè un po' la mentalità che prima di andare in tv eri un incapace buono a
null
a.
Filippo Nardi
Frasi di Filippo Nardi
Non sono più io. Piango per ogni cosa. Diventi mamma e sviluppi una sensibilità assurda. Tua figlia è l'amore assoluto, te ne accorgi dal primo istante in cui la prendi in braccio. Maria Isabelle è nata nella mia' età giusta. Ora non mi manca
null
a. Mi sono già divertita e non sento la privazione della libertà. Non voglio nemmeno la tata. Me la voglio godere, la mia bambina.
[Giugno 2017]
Cecilia Capriotti
Frasi di Cecilia Capriotti
Essere belle e telegeniche conta e ti dà una grossa mano, ma se non trasmetti
null
a di più, alla gente che guarda da casa non arrivi.
Paola Di Benedetto
Frasi di Paola Di Benedetto
Il motivo per cui ho lasciato i Cranberries è che volevo passare più tempo con i miei figli. Non volevo pagare qualcuno che godesse del loro splendido affetto. Volevo quell'affetto per me. Volevo fare il mio mestiere di madre, che è un dono. E non c'è
null
a nella vita che prendo così seriamente. E poi, avere un figlio è più divertente che avere una band.
Dolores O'Riordan
Cit. da
donnamoderna.com, intervista del 2009
Frasi di Dolores O'Riordan
Il mio compagno di viaggio ideale, sinceramente sono i miei occhi. Sono molto curioso, mi fa compagnia il paesaggio. Non mi perdo
null
a. Miei compagni possono essere il finestrino di un treno, di un aereo, della macchina. Ho sempre questo rapporto molto visivo, non mi distraggo, sono dentro le cose.
Bungaro
Frasi di Bungaro
Io Galapa, io uomo mago! Io invisibile.... Io no bianco, io no nero, io sangue misto, io meticcio!
Nullah
Dal film:
Australia
Scheda film e trama
Frasi del film
Null
ah
: Io ti canto a me miss. Boss...
Sarah Ashley
: e io ti sentirò!
Dal film:
Australia
Scheda film e trama
Frasi del film
Natale è un flauto d'alba, un fervore di radici
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che in nome tuo sprigionano acuti ultrasuono.
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Anche le stelle ascoltano, gli azzurrognoli soli
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in eterno ubriachi di pura solitudine.
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Perché questo Tu sei, piccolo Dio che nasci
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e muori e poi rinasci sul cielo delle foglie:
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una voce che smuove e turba anche il cristallo,
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il mare, il sasso, il
null
a inconsapevole.
Maria Luisa Spaziani
Titolo della poesia:
Voce
Frasi di Maria Luisa Spaziani
Peter Hilton
: Ci sono soldati veri che stanno cercando di vincere una guerra vera. Mio fratello protegge i convogli alimentari con la Marina, i miei cugini pattugliano il cielo con la RAF, tutti i miei amici cercano tutti di fare qualcosa mentre noi qui sprechiamo il nostro tempo a produrre il
null
a. Per colpa tua.
Alan Turing
: La mia macchina funzionerà!
Dal film:
Imitation Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Amo molto la politica, ho grande stima della politica. È una forma di comunicazione. Senza la politica non ci sarebbe
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a, sono molto attratto, leggo molto, mi informo, mi piace la politica, ma da esterno.
Enrico Papi
Cit. da
Sette, 25 settembre 2003, intervista di Claudio Sabelli Fioretti
Frasi di Enrico Papi
Null
a affascina un bambino come il racconto di una tortura.
Leonard Cohen
Cit. da
Il gioco favorito
Frasi di Leonard Cohen
Nothing stands still.
[
Null
a sta fermo]
[Frase promozionale dalla locandina del film]
Dal film:
The Tree of Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Avevo trascorso 25 anni in governo quando ho lasciato il Dipartimento della Difesa nel '93, ho deciso di passare il resto della mia carriera nel settore privato e poi il presidente mi ha accolto per diventare suo compagno nell'esecutivo. Ed è stata un'esperienza straordinaria. Non l'avrei persa per
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a al mondo.
Dick Cheney
Frasi di Dick Cheney
Come molti americani, sono sempre stato incuriosito da Bill Clinton. Ovviamente non sono sempre d'accordo con lui. Mi è piaciuto correre contro il suo erede nel 2000, quando Al Gore era il suo successore designato, ma non ho
null
a di negativo da dire su Bill Clinton.
Dick Cheney
Frasi di Dick Cheney
Un Mondiale senza l'Italia. Ma soprattutto un'Italia senza il Mondiale. Addio notti più o meno magiche, gruppi di ascolto con pizza al taglio e birra ghiacciata, illusioni di contare ancora qualcosa almeno nel calcio. L'ultimo fuoriclasse ha quasi quarant'anni e lo avete visto piangere a fine partita, mentre rendeva onore ai vincitori senza una recriminazione né un lamento.
Non esiste frase più abusata e insopportabile di «io ci metto la faccia», ma Buffon ce l'ha messa davvero. A restare a casa è la Nazionale peggiore da quando siamo nati. Poco talento, e quel poco messo male in campo o tenuto addirittura fuori. Per aprire gli armadi svedesi sarebbero bastate due ali agili e veloci come El Shaarawy e Insigne. Il primo ha giocato un bocconcino di partita, il secondo neanche quella. È stata una notte rovesciata. Nel senso che la figuraccia dell'andata ha costretto gli azzurri a giocare contro natura, all'attacco, un modulo che non ci è mai riuscito troppo bene. Mentre la Svezia ha potuto truccarsi da Italia, tra catenaccio, botte, simulazioni e perdite di tempo, con quel portiere che non tratteneva
null
a, ma prendeva tutto.
E adesso? È la fine di un Mondiale, mica la fine del mondo. Si ricomincia. Speriamo con Ancelotti al posto di Ventura e chiunque altro al posto di Tavecchio, il presidente delle figuracce che giustamente si congeda con la più umiliante di tutte.
Massimo Gramellini
Cit. da
Azzurro tenebra, 'Il caffè', Corriere.it, 14 novembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
L'occupazione jugoslava che a Trieste durò quarantacinque giorni, fu causa non solo del fenomeno delle foibe ma anche delle deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi di popolazioni inermi. In Istria, a Fiume e in Dalmazia, la repressione Jugoslava costrinse molte persone ad abbandonare le loro case. La popolazione italiana che apparteneva a quella regione fu quasi cancellata e di quell'orrore, per troppo tempo, non si è mantenuto il doveroso ricordo. Non possiamo dimenticare e cancellare
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a; non le sofferenze inflitte alle minoranze negli anni del fascismo e della guerra, né quelle inflitte a migliaia e migliaia di italiani.
[La Stampa.it, 10 febbraio 2014]
Piero Grasso
Frasi di Piero Grasso
A fronte delle richieste dei fedeli che si sono sposati, ma il cui matrimonio è fallito, che cosa offre il Vaticano? Non la semplice accettazione della constatazione che l'amore e il matrimonio non sono eterni, e durano quanto durano: cioè l'approvazione del divorzio. Ma l'assurda farsa di una dichiarazione di
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ità: cioè, l'ottusa chiusura degli occhi di fronte a ciò che stato, e l'infantile finzione della pretesa che non ci sia mai stato niente.
[da: Santità, chi è lei per an
null
are?, Repubblica.it, 8 settembre 2015]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Papa Francesco è un pubblicitario strepitoso, vende il suo prodotto in maniera incredibile. Con lui non devi aspettarti cambiamenti del prodotto, ma della pubblicità. Dottrinalmente Bergoglio dice poco e
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a, si limita a cambiare la comunicazione. Concede al pubblico ciò che il pubblico vuole.
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Leopardi disse una volta che i bambini possono trovare tutto nel
null
a, ma gli adulti non riescono a trovare
null
a nel tutto. A seconda dell'atteggiamento con cui si guardi ad essi, i paradossi risultano appunto brandelli di
null
a in cui si può trovare tutto, o visioni del tutto in cui si può non trovare
null
a.
[da: Tempi - e luoghi - dei paradossi, marzo 1996]
[Citazione corretta: "I fanciulli trovano il tutto nel
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a, gli uomini il
null
a nel tutto". - dallo Zibaldone, 527, 19 gennaio 1821]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Se vogliamo cercare di an
null
are le differenze fra sapienti ed ignoranti la via maestra è l'insegnamento della matematica, che permette di salvare il salvabile, e cioè l'esperienza spirituale a cui, come insegna il buddismo, si dovrebbe appunto ridurre la religione.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
La visione di Bohm è dunque veramente una formulazione scientifica del misticismo religioso e filosofico da cui siamo partiti, in cui si ritrovano i ruoli complementari e fondamentali del
null
a e del tutto, trasformati nelle versioni fisiche moderne del vuoto e della non località.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Il
null
a fa la sua apparizione più scontata in fisica nello spazio vuoto, introdotto in Oriente dal taoismo. Nel Tao Tze Ching (XI) si afferma che l'utilità delle cose, dai vasi alle abitazioni, sta non in esse, ma nei vuoti che delimitano.
[...]
Il vuoto è unanimemente considerato sia il principio ultimo della realtà, che il fine ultimo della saggezza, in molti classici orientali: nella Chandogya Upanishad induista si legge che «brahman è il vuoto».
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Se il taoismo è forse la rappresentazione più coerente e completa della visione che indica simultaneamente nel
null
a e nel tutto l'essenza ultima dell'universo, questa visione è una costante più o meno esplicita dell'intero atteggiamento religioso e filosofico orientale.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Che l'universo abbia avuto un'origine è però più una verità di fede che una deduzione necessaria dai dati sperimentali, e il fatto non è per
null
a accertato da tutti i cosmologi, benché esso rappresenti in qualche modo l'ortodossia scientifica.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Una bambina di Modena iscritta alla seconda elementare si ritrova in classe, unica italiana, con diciotto bimbi di altre etnie che la isolano durante la ricreazione, parlano altre lingue, non vanno alle sue feste e non la invitano alle loro. È la realtà di certi quartieri-ghetto poco frequentati dai radical chic, dove si sperimenta la sgradevole sensazione di sentirsi ospiti a casa propria e di subire quelle discriminazioni che in ogni parte del mondo insidiano le minoranze. L'aggravante è che la discriminata, in questo caso, è una bambina. Sua madre protesta, si rivolge ai giornali, infine getta la spugna e sposta la figlia in un altro istituto, dove gli extracomunitari sono sempre tanti, ma non più tutti. La scuola della discordia si difende ricordando che la metà dei bambini di quella classe è nata in Italia. Un particolare che soddisferà uno dei requisiti del futuro ius soli, ma che di per sé non significa
null
a, se le famiglie di provenienza degli alunni continuano a educarli secondo i loro pregiudizi. Infatti, secondo le accuse, a fare precipitare la situazione sarebbe stata la mamma marocchina di una di queste bimbe, che avrebbe istigato la figlia a maltrattare la piccola modenese.
L'integrazione resta l'unica carta per una civiltà che ha smesso di fare figli e si ritrova a condividere i suoi spazi con chi invece di figli ne fa ancora. Ma come non la si favorisce erigendo muri, così non la si aiuta calando le braghe. E cioè creando ghetti in cui i pochi di origine italiana sono costretti a recitare la parte degli intrusi.
Massimo Gramellini
Cit. da
La pecora bianca, 'Il caffè', Corriere.it, 19 ottobre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
C'era una volta un bozzolo. Un giorno, in questo bozzolo apparve un piccolo buco. Un uomo che passava di lì per caso, si mise a guardare la farfalla che si sforzava di uscire da quel piccolo buco. Passò molto tempo, varie ore. Sembrava proprio che la farfalla si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione. Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare nient'altro.
Allora l'uomo decise di aiutare la farfalla. Prese un piccolo coltellino e delicatamente aprì il bozzolo. La farfalla uscì immediatamente. Però il suo corpo era piccolo e rattrappito. Le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento.
L'uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all'altro, le ali della farfalla si aprissero, capaci di sostenere il corpo, e che finalmente la creatura cominciasse a volare. Non successe
null
a.
La farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi sul terreno con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate. Non imparò mai a volare.
Ciò che quell'uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l'intenzione di aiutare, al momento non vide, è che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali. Era una condizione necessaria per lei per imparare a volare. Era la forma con cui la Natura la faceva crescere e sviluppare. Allora l'uomo capì che la farfalla diede a lui una lezione di vita.
A volte, lo sforzo é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita. La nostra esistenza, senza gli ostacoli, sarebbe limitata. Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare.
Da:
La lezione della farfalla
Null
a è esente dal pericolo del cambiamento; la terra, i cieli, tutto il cosmo vi sono soggetti.
Walter Raleigh
Frasi di Walter Raleigh
«Già hai provato a perfezionarti ed essere migliore, e non ne hai ricavato
null
a, ‐ diceva nella sua anima la voce del tentatore, ‐ vuoi dunque provare un'altra volta? Non sei tu solo, sono tutti così: così è la vita», ‐ diceva quella voce. Ma l'essere libero e spirituale che è l'unico autentico, l'unico possente, l'unico eterno, si era già destato in Nechljudov. Ed egli non poteva non prestargli fede. Per quanto enorme fosse la distanza fra ciò che era e ciò che voleva essere, tutto appariva possibile all'essere spirituale che si era ridestato.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
‐ Non è vero? ‐ si rivolse Missy a Nechljudov, chiamandolo a confermare la sua opinione che in
null
a come nel gioco si rivelasse il carattere delle persone.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Per quanto gli uomini, riuniti a centinaia di migliaia in un piccolo spazio, cercassero di deturpare la terra su cui si accalcavano, per quanto la soffocassero di pietre, perché
null
a vi crescesse, per quanto estirpassero qualsiasi filo d'erba che riusciva a spuntare, per quanto esalassero fiumi di carbon fossile e petrolio, per quanto abbattessero gli alberi e scacciassero tutti gli animali e gli uccelli, ‐ la primavera era primavera anche in città. Il sole scaldava, l'erba, riprendendo vita, cresceva e rinverdiva ovunque non fosse strappata, non solo nelle aiuole dei viali, ma anche fra le lastre di pietra, e betulle, pioppi, ciliegi selvatici schiudevano le loro foglie vischiose e profumate, i tigli gonfiavano i germogli fino a farli scoppiare; le cornacchie, i passeri e i colombi con la festosità della primavera già preparavano nidi, e le mosche ronzavano vicino ai muri, scaldate dal sole.
Allegre erano le piante, e gli uccelli, e gli insetti, e i bambini. Ma gli uomini ‐ i grandi, gli adulti ‐ non smettevano di ingannare e tormentare se stessi e gli altri. Gli uomini ritenevano che sacro e importante non fosse quel mattino di primavera, non quella bellezza del mondo di Dio, data per il bene di tutte le creature, la bellezza che dispone alla pace, alla concordia e all'amore, ma sacro e importante fosse quello che loro stessi avevano inventato per dominarsi l'un l'altro.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
Io non dico che la mia fede sia l'unica indubbia e autentica in ogni tempo, ma non ne vedo un'altra che sia più semplice, più chiara e che più di questa risponda alle esigenze della mia mente e del mio cuore; se la dovessi scoprire, la accoglierei immediatamente, poiché a Dio non occorre
null
'altro che la verità. Ma tornare a ciò da cui con tante sofferenze sono appena riuscito ad uscire, questo io non posso farlo in nessun modo, così come un uccello che già vola non può entrare nel guscio di quell'uovo da cui è uscito.
Lev Tolstoj
Cit. da
Risposta alla deliberazione del sinodo (1901) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Ma il Dio Spirito, il Dio amore, l'unico Dio principio di tutto, non soltanto non lo rinnego, ma non ritengo che esista realmente
null
a all'infuori di Dio, e tutto il senso della vita lo vedo unicamente nell'adempimento della volontà di Dio così come essa è espressa nella dottrina cristiana.
Lev Tolstoj
Cit. da
Risposta alla deliberazione del sinodo (1901) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
[...]
come è possibile che quell'organizzazione di persone ‐ di anarchici, come si dice oggi ‐ che ha mandato Bresci, e che continua a minacciare altri imperatori, non sappia escogitare
null
a di meglio, per migliorare la condizione della gente, se non l'assassinio di coloro, la cui eliminazione può risultare altrettanto utile, quanto il tagliar la testa a quel mostro delle fiabe, a cui al posto della testa tagliata ne ricresce subito un'altra?
Lev Tolstoj
Cit. da
Non uccidere (1900) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Già diverso tempo addietro, leggendo il bellissimo libro Ethics of Diet
[di Howard Williams]
, m'era venuta voglia di visitare un macello, per vedere con i miei occhi la sostanza della questione di cui si tratta appunto quando si parla di vegetarianesimo. Ma continuavo ad aver degli scrupoli, così come sempre se ne hanno ad andare a vedere delle sofferenze che si è ben certi di trovare, e che non potrai far
null
a per scongiurare, e così rimandavo sempre il giorno.
Ma poco tempo fa mi imbattei, per strada, in un macellaio, che era venuto a casa dei suoi e che stava tornando a Tula. È un macellaio ancora inesperto, e il suo compito è perciò quello di dare il colpo di pugnale. Gli domandai se non provava compassione, a uccidere quelle bestie. E mi rispose così come rispondono sempre: «C'è poco da aver compassione. Quel lavoro lì bisogna farlo». Ma quando gli dissi che non era indispensabile mangiar carne, ne convenne e allora convenne pure del fatto che sì, le bestie facevano compassione.
Lev Tolstoj
Cit. da
Il primo gradino (1892) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Una delle più penose condizioni per i gelosi (e gelosi sono tutti nella nostra vita di società) è trovarsi costretti a quelle relazioni mondane che mettono in una grande e pericolosa intimità gli uomini e le donne. Bisogna diventar ridicoli oppure permettere l'intimità nei balli, l'intimità tra i medici e le loro clienti, l'intimità con gli artisti, i pittori e specialmente i musicisti. Le persone si occupano insieme della più nobile tra le arti, la musica: perciò è necessaria quella tale intimità, e quell'intimità non ha
null
a di biasimevole: soltanto un marito scioccamente geloso può vedervi qualcosa di male. E intanto tutti sanno che proprio a mezzo di occupazioni, e specialmente della musica, avviene la maggior parte degli adultèri nel nostro mondo. Evidentemente li avevo messi nella medesima situazione penosa nella quale mi trovavo io: per un pezzo non mi riuscì di dir
null
a. Ero come una bottiglia capovolta dalla quale l'acqua non esce perché è troppo piena. Volevo ingiuriarlo, scacciarlo, ma invece sentivo che dovevo invece mostrarmi amabile e affettuoso con lui. E così feci. Finsi di approvare tutto, per quello stesso strano sentimento che mi obbligava a rivolgermi a lui con tanta maggiore gentilezza quanto più la sua presenza mi era penosa. Gli dissi che mi affidavo al suo gusto e consigliai lo stesso a mia moglie. Egli rimase ancora un poco, quanto bastava per cancellare la sgradevole impressione che aveva prodotto la mia subitanea entrata nella stanza, con quel viso stravolto e quel mio silenzio, e poi se ne andò, figurando di aver finalmente deciso quel che si dovesse suonare. Io ero interamente persuaso che a paragone di ciò che li preoccupava la questione dei pezzi da suonare era per loro senza alcuna importanza.
Lev Tolstoj
Cit. da
La sonata a Kreutzer
Frasi di Lev Tolstoj
Ogni uomo religioso agisce così, perché la sua anima illuminata dalla religione, non vive solo la vita mondana, come fa la gente irreligiosa, ma vive una vita eterna, infinita, nella quale le sofferenze e la morte non sono
null
a, come non sono
null
a per un lavoratore che ara un campo, i calli alle mani e la stanchezza delle membra.
[Che cos'è la religione e quale ne è l'essenza?]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
L'amore produce il bene, perché l'uomo, amando, si unisce a Dio e quindi non desidera più
null
a per sé, ma desidera dare agli altri ciò che ha, persino la sua vita e in questo dono di se stesso trova la felicità.
[...]
Amare vuol dire offrire se stessi a Dio, fare la Sua volontà; ma Dio è amore, Egli vuole il bene di tutti
[...]
.
[Amatevi gli uni gli altri]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Che condimento necessario per tutto è la bontà! Le migliori virtù senza la bontà non valgono
null
a; i peggiori vizi con essa si riscattano. (24 ottobre 1891)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
[...]
ho letto Maupassant. Ti prende con la maestria dei colori, ma non ha
null
a da dire, poveretto. (28 agosto 1884)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Non sono mai stato innamorato di donne.
[...]
Di uomini mi sono innamorato molto spesso
[...]
. Per me, il segno principale dell'amore è la paura di offendere o di non piacere all'oggetto amato, semplicemente la paura. Io mi sono innamorato di uomini prima di aver conoscenza della possibilità della pederastia; ma anche conoscendola, non mi è mai venuto in mente il pensiero della possibilità di una relazione. L'esempio più strano di una simpatia in qualche modo insolita è Gotier. Con lui non c'è stato assolutamente alcun rapporto, oltre che per l'acquisto di libri. Sentivo una vampa di calore quando lui entrava nella stanza. L'amore per Islavin mi ha guastato tutti gli otto mesi di vita a Pietroburgo. Sebbene inconsciamente, io di
null
'altro mi preoccupavo che di piacergli. Tutti gli uomini che ho amato lo hanno sentito, e ho notato che facevano uno sforzo per non guardarmi.
[...]
La bellezza ha sempre avuto molta influenza nella scelta; si veda l'esempio di Djakov; non dimenticherò mai le notti quando io e lui uscivamo da Pirogovo e avevo voglia di abbracciarlo e di piangere. In tale sentimento c'era sensualità, ma è impossibile dire in che misura; perché, come ho già detto, l'immaginazione non mi ha mai disegnato quadri lubrici, e ne ho al contrario un terribile disgusto.
Noto in me una tendenza distruttiva, che si esprime nell'atto di rovinare tutto quel che mi capita sotto mano
[...]
. (29 novembre 1851)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
La mia vita si arrestò. Io potevo respirare, mangiare, bere, dormire, non bere, non dormire; ma la vita non c'era perché non c'erano desideri la cui soddisfazione mi sembrasse razionale. Se desideravo qualcosa, sapevo in anticipo che, soddisfacessi o no il mio desiderio, non ne sarebbe risultato niente. Se fosse venuta una fata e mi avesse proposto di esaudire i miei desideri io non avrei saputo cosa dire. Se nei momenti di ubriachezza avevo, non dico desideri, ma abitudini di antichi desideri, nei momenti di lucidità sapevo che era un inganno, che non c'era
null
a da desiderare. La verità io non potevo neppure desiderare di conoscerla, giacché intuivo in che cosa consistesse. La verità era questa: che la vita è non-senso. (cap. IV)
Lev Tolstoj
Cit. da
Confessione
Frasi di Lev Tolstoj
Sono stato battezzato e educato nella fede cristiana ortodossa. Me la insegnarono fino dall'infanzia e durante tutto il periodo della adolescenza e della prima giovinezza. Ma quando, a diciotto anni, abbandonai l'università al secondo corso, io non credevo ormai più a
null
a di quello che mi avevano insegnato.
Lev Tolstoj
Cit. da
Confessione ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
E il mondo intero per cinquant'anni va avanti a ripetere: "Sublime! Grand! Napoléon le grand!
[...]
".
E a nessuno viene in mente che ritenere grande un uomo che non tiene conto della misura del bene e del male, significa soltanto riconoscere la propria
null
ità e la propria incommensurabile bassezza.
Per noi, con la misura del bene e del male che ci è stata data da Cristo, non esiste
null
a di incommensurabile. E non c'è alcuna grandezza là dove non vi sono la semplicità, il bene e la verità.
(IV, III, XVIII; 1999)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Il francese può sentirsi sicuro di sé perché si crede personalmente, sia per doti fisiche che d'intelletto, irresistibile e affascinante, di fronte agli uomini come alle donne. L'inglese è sicuro di sé perché è cittadino del paese meglio ordinato del mondo; perciò, in quanto inglese, sa sempre ciò che deve fare, e sa che tutto ciò che fa, in quanto inglese, non può che esser ben fatto. L'italiano è sicuro di sé perché è irrequieto ed esaltabile, e facilmente si dimentica di se stesso e degli altri. Il russo è sicuro di sé perché non sa e non vuol sapere
null
a, nella persuasione che
null
a si può sapere. Il tedesco è sicuro di sé nel peggiore dei modi, nel modo più disgustoso e inesorabile, perché è ciecamente convinto di sapere la verità: una scienza, cioè, da lui stesso elaborata, ma che per lui è il vero assoluto.
(III, I, X; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Adesso lo assorbivano solo gli interessi pratici più immediati, senza rapporto alcuno con gli interessi di un tempo; e a questi nondimeno egli si aggrappava con tanto maggiore avidità quanto più quelli gli erano preclusi. Era come se quella sconfinata, irraggiungibile volta del cielo che un tempo si librava sopra di lui a un tratto si fosse trasformata in una volta bassa, angusta, soffocante che lo schiacciava, e sotto la quale tutto fosse ben chiaro e distinto, ma
null
a di eterno e di misterioso.
(III, I, VIII; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Senza una sola di queste cause non sarebbe potuto accadere
null
a. Dunque tutte queste cause ‐ miliardi di cause ‐ hanno agito in concomitanza per dar luogo a ciò che accadde. Di conseguenza,
null
a fu causa isolata ed esclusiva dell'evento, ma l'evento dovette verificarsi semplicemente perché doveva verificarsi. Milioni di uomini, rinunciando ai loro sentimenti umani e alla loro umana ragione, dovevano andare da occidente a oriente e uccidere i loro simili, così come secoli prima altre folle di uomini erano andati da oriente a occidente per agire all'identico modo.
(III, I, I; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
La Bibbia ci insegna che il non avere
null
a da fare, l'ozio, era la condizione di beatitudine del primo uomo avanti la sua caduta. L'amore dell'ozio resta lo stesso nell'uomo caduto, ma la maledizione pesa sempre sull'uomo, non in quanto dobbiamo guadagnare la vita col sudore della fronte, ma in quanto, per le nostre qualità morali, non possiamo essere felici oziando. Una voce misteriosa dice che siamo colpevoli perché siamo oziosi. Se l'uomo potesse trovare il modo, restando ozioso, di sentirsi utile e fare il suo dovere, ritroverebbe una parte della sua beatitudine. Una classe intera, la classe militare, gode di questo stato di oziosità obbligatoria e incensurabile, e in questo risiede l'attrattiva speciale del servizio militare.
(II, IV, I; 1956)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Null
a è tanto necessario a un giovane quanto la compagnia delle donne intelligenti.
(I, I, III; 1999)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Ho sempre un dizionario in tasca! Quando sto lavorando in inglese e anche quando mi trovo in mezzo a persone così interessanti, non voglio perdermi
null
a di ciò che dicono.
Penelope Cruz
Frasi di Penélope Cruz
Abbiamo solo tre regole. La prima: fai la tua parte. Non c'è spazio per i fan
null
oni. La seconda: non fare del male agli altri. Per andare avanti deve esserci fiducia tra noi. La terza e più importante: non provare a superare quei muri. Hai capito bene che ho detto?
Alby
Dal film:
Maze Runner
Scheda film e trama
Frasi del film
Forse è stato uno sbaglio lasciare la tv, in vita mia ne ho commessi più di uno. Avrei dovuto continuare con le trasmissioni pomeridiane come hanno fatto Bonolis e Jerry Scotti che poi da lì hanno preso il volo. Ma non mi piace guardare indietro, non serve a
null
a.
Marco Predolin
Frasi di Marco Predolin
Mediaset ha vissuto un'evoluzione straordinaria sino a quando Silvio Berlusconi se ne è occupato in prima persona. Allora c'era una linea editoriale ben precisa e ogni canale si differenziava per caratteristiche e programmazione. Poi, quando la tv commerciale ha cercato di copiare la Rai, è iniziato il declino. Ora i vari direttori non contano
null
a, ognuno gestisce il proprio orticello. Gli autori e i registi sono stati annientati: il ruolo dei primi è svolto da ragazzotti senza arte né parte, mentre a dirigere i programmi sono stati chiamati degli yes-man privi di creatività.
Marco Predolin
Frasi di Marco Predolin
[Sul paragone tra Craxi e Renzi]
A parte la palese differenza di statura politica, Craxi nonostante la forte carica anticomunista è sempre stato un uomo di sinistra. Fu vicino alla causa dei palestinesi, aiutò gli esuli cileni. Renzi alla sinistra è totalmente estraneo. Non c'entra proprio
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a. Ritiene che il Pd debba liberarsi di questo retaggio.
Massimo D'Alema
Cit. da
Corriere.it, intervista 27 settembre 2017
Frasi di Massimo D'Alema
La vista stessa del mio
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a, anziché affliggermi, mi aiuta a dimenticarmi e a pensare soltanto a colui che è tutto.
Charles de Foucauld
Cit. da
Lettere a Mme de Bondy
Frasi di Charles de Foucauld
La caccia è uno di quei piaceri sensuali che agitano molto il corpo e che non dicono
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a allo spirito; è un desiderio ardente di inseguire qualche animale, e una soddisfazione crudele di ucciderlo; è un divertimento che rende il corpo robusto e in forma, e che lascia lo spirito incolto, senza per
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a arricchirlo.
[da L'Antimachiavelli, capitolo XIV]
Federico II di Prussia
Frasi di Federico II di Prussia
Ho iniziato ad allenare una ragazzina: faccio la prima schiacciata lenta e altre due palle le mando sopra la testa. Poi le dico: adesso non ti anticipo
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a perché posso usare la bassa o l'alta o dritta in faccia, non devi avere paura del pallone perché sei protetta dal bagher. Ho schiacciato, lei ovviamente ha esitato e si è presa la stampata in bocca, le è uscito il sangue dal naso, sono andato lì perché mi sentivo davvero in colpa e le ho chiesto: come stai, vuoi il ghiaccio o vuoi andare a bagnarti? E lei mi ha risposto: no, ancora. E' stata lì davanti, aveva 11 anni. Alla fine questo tipo di sfide ti temprano e ti fanno crescere.
Andrea Lucchetta
Frasi di Andrea Lucchetta
Sono già oggi trascorsi trecentoquarantotto anni sei mesi e diciannove giorni da che i parigini si svegliarono al frastuono di tutte le campane che suonavano a distesa nella tripla cerchia della Cité, dell'Université e dell'intera città.
Il 6 gennaio 1482 non è però un giorno che la storia ricordi.
Null
a di rimarchevole nell'evento che così scuoteva fin dal mattino, le campane e i borghesi di Parigi. Non si trattava né di un assalto di piccardi o di borgognoni, né di un reliquario portato in processione, né di una rivolta di scolari nella vigna di Laas, né di un ingresso del nostro temutissimo signor Messere il re, nemmeno di una bella impiccagione di briganti e di brigantesse in Place dela Justice a Parigi. Non era neanche l'arrivo, così frequente nel quindicesimo secolo, di qualche ambasciata tutta pennacchi e decorazioni. Erano trascorsi soltanto due giorni da che l'ultima cavalcata del genere, quella degli ambasciatori fiamminghi incaricati di concludere il matrimonio tra il delfino e Margherita di Fiandra, aveva fatto la sua entrata a Parigi, con grande preoccupazione di Sua Eminenza il cardinale di Borbone, il quale, per far piacere al re, aveva dovuto far buon viso a tutta quella rozza ressa di borgomastri fiamminghi, e lusingarli, a Palazzo Borbone con una molto bella moralità, satira e farsa, mentre una pioggia battente inondava alla sua porta i suoi magnifici arazzi.
Victor Hugo
Cit. da
Notre-Dame de Paris ‐ Incipit
Frasi di Victor Hugo
Mi alzo. Sono tranquillissimo. Vengano i mesi e gli anni, non mi prenderanno più
null
a, non possono prendermi più
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a. Sono tanto solo, tanto privo di attese che posso guardare dinanzi a me senza timore. La vita, che mi ha sorretto attraverso questi anni, è ancora nelle mie mani e nei miei occhi. Se io abbia saputo superare le sue prove, non so. Ma finché dura, essa si cercherà la sua strada, vi consenta o non vi consenta ciò che dentro di me dice "io".
Egli cadde nell'ottobre 1918, in una giornata così calma e silenziosa su tutto il fronte, che il bollettino del Comando Supremo si limitava a queste parole: "Niente di nuovo sul fronte occidentale".
Era caduto con la testa in avanti e giaceva sulla terra, come se dormisse. Quando lo voltarono si vide che non doveva aver sofferto a lungo: il suo volto aveva un'espressione così serena, quasi fosse contento che la fine fosse giunta a quel modo.
[Explicit]
Erich Maria Remarque
Cit. da
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Frasi di Erich Maria Remarque
Ricompare Tjaden, ancora eccitato, e si mescola subito al discorso, informandosi in che modo, innanzitutto, scoppi una guerra.
«Generalmente è perché un Paese ha fatto una grave offesa a un altro» risponde Albert, con una certa aria di superiorità.
Ma Tjaden insiste coriaceo: «Un Paese? Non capisco. Una montagna tedesca non può offendere una montagna francese: né un fiume, né un bosco né un campo di grano».
«Sei bestia davvero o ci prendi in giro?» brontola Kropp. «Non ho mai detto niente di simile. È un popolo che offende un altro...»
«Allora non ho niente a che fare qui; io non mi sento affatto offeso» replica Tjaden.
«Ma mettiti bene in zucca» gli fa Albert stizzito, «che tu sei un povero diavolo, uno zotico e non conti
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a.»
«E allora, ragion di più perché me ne vada a casa» insiste l'altro, e tutti ridono.
Erich Maria Remarque
Cit. da
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Frasi di Erich Maria Remarque
Muti si allineano i dorsi dei libri, l'uno accanto all'altro. Li riconosco, ricordo l'ordine in cui li ho disposti. Con lo sguardo li vado supplicando: "Parlatemi... accoglietemi... prendimi con te, vita di un tempo... vita spensierata e bella... accoglimi di nuovo...". E aspetto, aspetto. Sfilano le immagini, ma nessuna fa presa: non sono che ombre, reminiscenze...
Null
a,
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a. La mia inquietudine cresce.
[...]
Davanti a tutto ciò me ne sto muto, come davanti a un tribunale, scoraggiato. Parole, parole, parole, che non mi raggiungono più. Lentamente ricolloco i libri nello scaffale. È finita.
Erich Maria Remarque
Cit. da
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Frasi di Erich Maria Remarque
- Bontà divina che bei diamanti!
- La bontà divina non ha
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a a che vedere con tutto questo, carino.
Mae West
Frasi di Mae West
Non si può trovare poesia da nessuna parte quando non se ne porta in sé.
[On ne peut trouver de poésie
null
e part quand on n'en porte pas en soi.]
Joseph Joubert
Cit. da
Carnets
Frasi di Joseph Joubert
I Passeggero
: Okay, figliolo, avvolgilo stretto come ti ho fatto vedere, così! Bene, ora lancialo.
II Passeggero
: Ah, è in gamba, il ragazzo. Molto bene, eccellente, direi.
II Passeggero
: Davvero eccellente, figliolo. Sei stato bravissimo.
Rose
: Signor Andrews, mi perdoni, ho fatto un veloce calcolo del numero delle scialuppe moltiplicato per la capacità di ognuna. Eh... mi perdoni, ma... pare che non ce ne siano a sufficienza per tutti i passeggeri.
Andrews
: Solo per la metà. Eh, Rose, non le sfugge
null
a, eh? Infatti feci installare questo nuovo tipo di gru che può tenere una fila di scialuppe in più da questo lato. Ma c'era chi sosteneva che il ponte avrebbe avuto un aspetto troppo disordinato. Così la mia proposta fu bocciata.
Cal
: È uno spreco di spazio, e poi stiamo parlando di una nave inaffondabile.
Andrews
: Dorma sonni tranquilli, piccola Rose. Le ho costruito un'ottima nave, forte e robusta. Ma è lei l'unico vero sostegno. Continuate verso poppa. La prossima fermata sarà la sala macchine.
Jack
: Vieni con me.
Rose
: Jack, non è possibile questo. Non posso vederti.
Jack
: Devo parlarti.
Rose
: No, Jack. No. Jack, sono fidanzata. Sto per sposare Cal. Amo Cal.
Jack
: Rose, non sei certo uno zuccherino, va bene? Anzi, direi persino che sei una bisbetica viziata. Ma, sotto questa facciata sei la più fantastica, la più straordinaria, la creatura più splendente che abbia mai conosciuto, e... e...
Rose
: Jack, io...
Jack
: No, no, lascia che mi spieghi. Sei... sei... incre... Non sono un idiota. So come funziona il mondo. Ho dieci dollari in tasca. Non ho niente da offrirti, e questo lo so. Lo capisco. Ma ormai ci sono troppo dentro. Salti tu, salto io, ricordi? Non posso voltarti le spalle senza avere la certezza che starai bene. Desidero solo questo.
Rose
: Beh, sto bene. Starò benissimo. Davvero.
Jack
: Davvero? Non credo proprio. Ti tengono in trappola, Rose. E morirai se non ti liberi. Forse non subito, perché sei forte, ma... prima o poi, quell'ardore che amo tanto in te, Rose, quell'ardore si spegnerà.
Rose
: Non spetta a te salvarmi, Jack.
Jack
: Hai ragione. Solo tu puoi farlo.
Rose
: Adesso torno dov'ero. Lasciami in pace.
Passeggera
: Racconta a Lucille il disastro che hanno combinato i cartolai.
Ruth
: Beh, ho dovuto rimandare indietro gli inviti per ben due volte.
Lucille
: Oh, santo cielo.
Ruth
: E gli abiti delle damigelle erano un orrore. Adesso ti racconto che odissea è stata: Rose aveva deciso per il color lavanda, pur sapendo benissimo che io detesto quel colore. Lo ha scelto solo per farmi un dispetto.
Lucille
: Se solo fossi venuta da me prima... Ruth ha visto i miei modelli in "La Mode Illustrée", erano per il corredo da sposa della figlia minore della duchessa di Marlborough. Deliziosi. Ma credo che mi darai ragione, mia cara, abbiamo fatto risorgere quegli abiti dalle ceneri come l'araba fenice.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Cal
: So che sei malinconica. Non pretendo di sapere il perché. Avevo intenzione di conservarlo per il galà di fidanzamento della settimana prossima. Ma... ho pensato che... stasera...
Rose
: Dio mio!
Cal
: Ah... Forse come summa dei sentimenti che provo per te.
Rose
: È un...
Cal
: Diamante? Sì. 56 carati per essere esatti. Lo indossò Luigi XVI. E lo chiamarono "Le Coeur de la Mer".
Cal & Rose
: Il Cuore dell'Oceano.
Cal
: Già.
Rose
: È prodigioso.
Cal
: Beh, è da reali. E noi siamo reali, Rose. Sai, non c'è
null
a che io non possa darti. Non c'è
null
a che io ti negherei, se tu non negassi me. Oh, aprimi il tuo cuore, Rose.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
: Non lo faccia.
Rose
: Indietro. Non faccia lei un altro passo.
Jack
: Avanti, mi dia la mano, l'aiuto a tornare a bordo.
Rose
: No! Rimanga lì dov'è. Dico sul serio. Mi butto.
Jack
: Non lo farà.
Rose
: Che significa, non lo farò? Non creda di potermi venire a dire quello che farò o quello che non farò. Lei non mi conosce.
Jack
: Beh, l'avrebbe già fatto.
Rose
: Lei mi sta distraendo. Se ne vada.
Jack
: Non posso. Ormai ci sono dentro. Se lei si butta, io sarò costretto a seguirla in acqua per salvarla.
Rose
: Non dica sciocchezze. Morirebbe.
Jack
: So nuotare benissimo.
Rose
: Basterebbe l'impatto con l'acqua a ucciderla.
Jack
: Bene non mi farebbe, non dico certo il contrario. Se devo essere sincero, mi preoccupa molto di più l'acqua fredda.
Rose
: Quanto fredda?
Jack
: Gelida. Forse un paio di gradi sopra lo zero. È mai... stata nel Wisconsin?
Rose
: Cosa?
Jack
: Beh, gli inverni da quelle parti sono tra i più freddi. Io sono cresciuto lì, vicino a Chippewa Falls. Ricordo, una volta, da bambino, io e mio padre andammo a pesca sul lago ghiacciato, vicino alle cascate. La pesca sul ghiaccio, sa, è quando...
Rose
: So cos'è la pesca sul ghiaccio!
Jack
: Mi scusi. Lei ha tanto l'aria di, come dire, di una timorata di Dio... Comunque, il... ghiaccio ha ceduto, e io sono caduto in acqua. E mi creda, cadere in acque gelide, come quelle laggiù, è come avere tutto il corpo trafitto da mille lame. Non riesci a respirare. Non riesci a pensare... a
null
a, tranne che al dolore. Ed è per questo che non ci tengo a tuffarmi dietro di lei. Ma, come ho già detto, non ho scelta. Da una parte, spero che lei riscavalchi il parapetto, e mi risparmi quest'incombenza.
Rose
: Lei è pazzo.
Jack
: Non è l'unica a dirlo, ma... con tutto il rispetto che merita, signorina, non sono io quello appeso alla prua di una nave. Per favore, avanti, allunghi la mano. Non vorrà commettere una simile sciocchezza. Mi chiamo Jack Dawson.
Rose
: Rose Dewitt Bukater.
Jack
: Devo chiederle di scrivermelo, il suo.
Rose
: Ah.
Jack
: Avanti.
Rose
: Aaah! Aaah!
Jack
: L'ho afferrata! Forza! Coraggio!
Rose
: Aaah! La prego, mi aiuti! Mi aiuti, per favore! La prego, mi aiuti!
Jack
: Stia a sentire! Mi ascolti! La tengo stretta! Non la lascerò! Adesso si tiri su. Avanti! Forza! Così! Può farcela! La tengo! La tengo!
Nocchiere Alfred Rowe
: Cos'è questa storia? Sta' indietro! E non muoverti di un centimetro! Chiamate il commissario di bordo.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Giada
: Quattro caffè... Tre? Limoncello?
Avventore
: Sì, tre limoncelli.
Giada
: Fanno 315.
Avventore
: Ecco. Tenga pure il resto, signorina.
Giada
: Grazie. Le porto la ricevuta.
Avventore
: No, non fa niente, abbiamo fretta, grazie.
Giada
: Arrivederci.
Peppe
: Ah, Gia'! Oh, mi raccomando, il tavolo giù in fondo, so' amici. Trattameli bene, eh? Capito?
Giada
: Sì, certo.
Peppe
: Ah, beh.
Giada
: Devi aiutarmi. Lo rivoglio. Avevi ragione, io... È il look!
Sara
: Ssst! Ci ho un mal di testa... Non è che ne possiamo parlare domani?
Giada
: No! 1.500 euro, è tutto quello che ho. 600 di ripetizioni e 900 da Peppe.
Sara
: Ammazza! Ma ti pagano tanto in trattoria!
Giada
: Ho lavorato un sacco questo mese. Poco di più e potrei cambiare vita.
Sara
: Quanto?
Giada
: Non lo so, 500?
Sara
: E va bene. Farò piangere mamma e papà, però se è per una giusta causa...
Giada
: Grazie!
Cliente
: Arrivederci.
Sara
: Guarda questo! Non è divino?
Giada
: Non so se è il genere di Riccardo.
Sara
: Okay... Trovato! Eh?
Giada
: Non lo so.
Sara
: E dammi retta! L'esperta sono io qui.
Giada
: Sai che è? Magari è meglio se prima mi faccio un giro da sola per farmi un'idea. Per dare un'occhiata. Poi andiamo insieme.
Sara
: Va bene. Come vuoi.
Giada
: Okay. Allora ci vediamo a casa?
Sara
: Sì.
Fiamma
: Giada! Che sorpresa trovarti qui.
Giada
: Stavo dando solo un'occhiata.
Fiamma
: Allora non è vero che non ti piacciono i bei vestiti.
Giada
: Beh, non me ne intendo molto, ma devo ammettere che sono belli.
Fiamma
: Eh già, le cose belle sono belle.
Giada
: Se solo non fossero così care!
Fiamma
: Il problema sono sempre i mezzi. Interessante. Ti va un Campari da Babbington's? Grazie.
Cameriera
: Prego.
Fiamma
: Oggi offro io.
Giada
: Grazie.
Fiamma
: Allora, come va con Riccardo?
Giada
: Insomma, ho capito che così come sono non gli piaccio.
Fiamma
: Certo. Questo è comprensibile. Per alcune non c'è
null
a da fare. Ma tu hai una buona base, lavorandoci. E ricorda: gli uomini sono creature più elementari di quello che sembrano. Ti porto da uno che ha le chiavi del paradiso.
Giada
: Lui può aiutarmi davvero?
Fiamma
: Lui può guarirti.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Franca
: ... tu sei troppo giovane per capire. Quando diventi mamma pure tu, vedi. La colpa è pure mia. Almeno avesse scelto Economia, o Medicina. Ma che pensa di farci con Scienza della Comunicazione? Finirà sotto i ponti.
Sara
: Ma no, Franca. Giada è in gamba.
Franca
: Speriamo, Sara. Ti ricordi quand'era piccola? Era già così: sempre in disparte, piena di problemi. Mh! Come si concia poi! Me pare un maschio. Ma si incontra con qualche ragazzo, almeno? La mia paura è che me rimane zitella, con la casa piena de gatti!
Giada
: Ciao, mamma. È sempre un piacere sentirti parlare di me.
Sara
: Il pranzo è quasi pronto.
Franca
: Scusa, Giada, ma 'na mamma se preoccupa sempre, no?
Giada
: Lasciamo perdere. A proposito, a che cosa devo questa tua visita?
Franca
: Ehm... Senti un po', Giada, io e tuo padre abbiamo parlato a lungo. Mi spiace tanto, ma... da quando sono arrivati l'euri non se campa più. La vita costa troppo. E noi non ce la facciamo più a mantenerti qua a Roma. Quindi perciò te ne devi tornà a casa e venire giù solo per l'esame. Oppure te devi trovà un lavoro.
Sara
: No, dai, su, bisogna uscire, vedere gente. Ho letto l'oroscopo: dice che per le Vergini ci saranno importanti novità in amore. Cambiati, su. Dai.
Giada
: Non capisco cosa c'è che non va.
Sara
: Era out negli anni Ottanta, figurati ora! Ti squalifichi da sola.
Giada
: Ma squalifico da cosa? È solo un maglione! Mi copre, tiene caldo e poi ci tengo. Me l'ha regalato mia nonna.
Sara
: E si vede.
Giada
: Sandalo Fornarina, 180 euro, pari a 60 ore lavorative di un ferrotranviere. Cinta Just Cavalli, 600 euro. Un mese di lavoro di una bidella e un pitone assassinato. Taglio alla Paris Hilton, 80 euro. Per un totale di 200 euro mensili. Venti ore di lavoro di un'infermiera.
Marco Babelli
: Scusa, posso? Ti disturbo?
Giada
: No.
Marco
: Che scrivi?
Giada
: Prendo appunti. Sto sviluppando delle teorie sugli scambi sociali, cazzate.
Marco
: No, perché cazzate? È interessante. Cioè?
Giada
: Cioè... la comunicazione sociale funziona a piramide. Ogni gradino è una classe. Chi sta su questo gradino è impegnato ad imitare quelli che sono sopra, via via sino al vertice, dove siede chi non fa
null
a e quindi non ha
null
a da dire. Risultato? Facciamo tutti lunghe conversazioni sulla caccia alla lepre.
Marco
: Sì, certo. Non ci avevo mai pensato.
Giada
: Invece parlare di... di se stessi, oppure del proprio lavoro, non è "in". Ma perché?
Marco
: Giusto. Infatti io volevo parlarti proprio di quello che faccio.
Giada
: E certo, che cosa fai?
Marco
: Il giornalista.
Giada
: Ah, bello! E... e dove scrivi?
Marco
: "Parioli Pocket". È una free press, ma non ha niente da invidiare a quelle a pagamento, eh? È trendy, è roba seria, ci sono i servizi e tutto... E poi guarda, guarda che finezza.
Giada
: Tu di che ti occupi? Rilegature?
Marco
: No, no, io sono Marco Babelli. Io curo la rubrica "Prima/Dopo". Vedi, la nostra redazione trasforma le ragazze qualunque in tipi very cool. Io cerco volti. Questa rubrica aiuta le persone a sentirsi forti dentro.
Giada
: Ah, perdonami, Marco, ho solo un dubbio: la lobotomia te l'hanno fatta da piccolo o è ancora fresca?
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Sara
: Ne hai per molto con 'sto carro armato?
Giada
: Spegnilo pure, finisco domattina. No! Mi hai fatto perdere il segno!
Sara
: Ma tanto lo conosci a memoria! Ti sarai fatta pure tutta la bibliografia del manuale.
Giada
: Non è solo un esame. Questa roba prima o poi io la insegnerò.
Sara
: Certo.
Giada
: Se voglio sviluppare una mia teoria sulle comunicazioni di massa devo sapere tutto. Devo essere più preparata del professore, se voglio che si accorga di me.
Sara
: Ma io un po' di questa energia che c'hai, no?, la investirei in comunicazioni meno di massa, ma più mirate. Di là c'è un mio amico spagnolo. Erasmus. Ti va di conoscerlo?
Giada
: No, domattina ho l'esame. Sono al terzo ripasso e non so ancora
null
a.
Sara
: Due botti?
Giada
: No, lo sai che non condivido.
Sara
: Ah, già. Ammazza, che vita de merda.
Loris
: Ma lo sai che questo privé praticamente è nostro? Cioè, se io e Ric, ma soprattutto io, non veniamo, beh, non lo aprono neanche. Non aprono neanche il locale! No, vabbè, scherzavo. Però conosciamo tutti: baristi, buttafuori... Ehm... Anche Nando lì alla corda.
Katia
: Guarda che si vede che sbavi!
Alessia
: Non sto sbavando. Non dire cazzate.
Riccardo
: Ehi.
Alessia
: Dove si va a fare colazione?
Riccardo
: Io passo, accompagno lei.
Loris
: Cugino, ma non avevi un esame oggi?
Riccardo
: Porca puttana! Me l'ero scordato. Come cazzo ho fatto? Senti, l'accompagni tu a casa?
Loris
: Certo, certo, Bro'. Bombe di caffeina pura, made in Germany. Dice Hermes non più di due.
Riccardo
: Meglio tre, eh?
Naomi
: Se vuoi, ti aiuto a preparare la cartella.
Riccardo
: Senti...
Naomi
: Naomi.
Riccardo
: Eh. Un altro esame con notte in bianco. È una tragedia. Vai, va'.
Naomi
: Ci vediamo stasera?
Riccardo
: Ti chiamo io, eh? Vai.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
La religione di cui Augusta abbisognava non esigeva del tempo per acquisirsi o per praticarsi. Un inchino e l'immediato ritorno alla vita!
Null
a di più. Da me la religione acquistava tutt'altro aspetto. Se avessi avuto la fede vera, io a questo mondo non avrei avuto che quella.
[La moglie e l'amante]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
Ricordò quale sarebbe stata la sua vita senza amore. Da una parte la soggezione al Balli, dall'altra la tristezza d'Amalia, e
null
'altro. E non gli parve d'essere meno energico ora che poco prima; anzi, ora voleva vivere, godere anche a costo di soffrire.
Italo Svevo
Cit. da
Senilità
Frasi di Italo Svevo
Per la chiarissima coscienza ch'egli aveva della
null
ità della propria opera, egli non si gloriava del passato, però, come nella vita così anche nell'arte, egli credeva di trovarsi ancora nel periodo di preparazione, riguardandosi nel suo più segreto interno come una potente macchina geniale in costruzione, non ancora in attività. Viveva sempre in un'aspettativa, non paziente, di qualche cosa che doveva venirgli di fuori, la fortuna, il successo, come se l'età delle belle energie per lui non fosse tramontata.
Italo Svevo
Cit. da
Senilità
Frasi di Italo Svevo
Perché quello che si dice non può mai, in nessun caso, essere la cosa più importante, bensì
null
'altro che la materia, indifferente di per sé, dalla quale si deve ricavare, in un composto dominio di gioco, l'immagine estetica.
Thomas Mann
Cit. da
Tonio Kröger
Frasi di Thomas Mann
Riposare nella perfezione è il sogno di chi tende all'eccelso, e non è forse il
null
a una forma di perfezione?
Thomas Mann
Cit. da
La morte a Venezia
Frasi di Thomas Mann
È certamente un bene che il mondo conosca soltanto la bella opera e non le sue origini, non le condizioni e le circostanze del suo sviluppo; giacché la conoscenza delle fonti onde scaturisce l'ispirazione dell'artista potrebbe turbare, spaventare, e così an
null
are gli effetti della perfezione.
Thomas Mann
Cit. da
La morte a Venezia
Frasi di Thomas Mann
L'inferno è per i puri; questa è la legge del mondo morale. Esso è infatti per i peccatori, e peccare si può soltanto contro la propria purezza. Se si è una bestia, non si può peccare e non si sente
null
a di un inferno. Così è stabilito, e certamente l'inferno è tutto popolato soltanto da gente per bene, il che non è giusto; ma che cos'è mai la nostra giustizia!
Thomas Mann
Cit. da
Giuseppe il nutritore
Frasi di Thomas Mann
L'incompleta comprensione di se stesso, il non ammettere che il suo amore non era per
null
a più sublime, ma un amore come tutti gli altri, se pure ‐ almeno al tempo suo ‐ con più scarse possibilità di felice esaudimento, questo equivoco insomma lo spinse all'ingiustizia, all'insanabile amarezza, all'esacerbato rancore per il dispregio e la durezza in (sic) cui la sua ardente dedizione si scontrava quasi ad ogni momento ed esso ha parte evidentissima nel suo risentimento contro la Germania e contro tutto ciò che è tedesco, e finì per spingerlo all'esilio ed alla morte solitaria.
[parlando di August von Platen]
Thomas Mann
Frasi di Thomas Mann
Qui c'è anzitutto molta Asia nell'atmosfera... non per
null
a si devono brulicare i tipi della Mongolia moscovita! Questa gente" e Settembrini accennò col mento dietro a sé, "non si regoli spiritualmente su di loro, non si lasci contagiare dai loro concetti, ponga invece la sua natura, la sua superiore natura contro la loro, e consideri sacro tutto quanto a lei, figlio dell'Occidente, del divino Occidente, figlio della civiltà, è sacro per natura e tradizione, per esempio il tempo! Codesta liberalità, codesta barbara larghezza del consumo del tempo è stile asiatico... e forse per questo I figli dell'Oriente si trovano così bene quassù. Non ha mai notato che quando russo dice: "quattro ore" non dice più di quando uno di noi dice "una"? Non è difficile immaginare che la noncuranza di costoro in riferimento al tempo dipenda dalla selvaggia vastità del loro paese. Dove c'è molto spazio c'è molto tempo... infatti si dice che sono il popolo che ha tempo può aspettare. Noi no, noi europei non possiamo. Abbiamo poco tempo, come il nostro nobile continente, articolato con tanto garbo, ha poco spazio, noi dobbiamo ricorrere alla precisa amministrazione dell'uno e dell'altro, allo sfruttamento, caro ingegnere! Prenda per simbolo le nostre grandi città, centri e fuochi della civiltà, crogioli del pensiero! Come il terreno vi rincara, È lo spreco di spazio diventa impossibile, nella stessa misura, noti, anche il tempo diviene sempre più prezioso. Carpe diem! Lo disse uno che viveva in una metropoli. Il tempo è un dono di Dio, dato all'uomo affinché usi... ne usi, ingegnere, al servizio dell'umano progresso!
Thomas Mann
Cit. da
La montagna incantata
Frasi di Thomas Mann
Quando non abbiamo più
null
a da ricevere e giunge l'ora del dare, quando cioè suona l'ora dell'amore, allora non riconosciamo più il volto di cui il nostro fervore implorava la presenza.
Maurice Zundel
Cit. da
Il poema della sacra liturgia
Frasi di Maurice Zundel
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