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Aforismi Null - parte 10
Frasi trovate
:
2.846
Dio non è il sommo padrone che possiede tutto. Dio è il più grande povero, che non possiede
null
a.
Maurice Zundel
Cit. da
Stupore e povertà
Frasi di Maurice Zundel
[Gesù]
ha "gettato" la sua vita nel tesoro di Dio, dove
null
a va perduto, ma tutto è accresciuto.
Maurice Zundel
Cit. da
Vita, morte, risurrezione
Frasi di Maurice Zundel
Se siamo stati educati ad una mentalità che attribuisce a Dio una falsa grandezza e pensa di renderlo più grande an
null
ando l'uomo, dobbiamo renderci conto che è la nostra grandezza ‐ quella vera ‐ che glorifica Dio.
Maurice Zundel
Frasi di Maurice Zundel
A Cruciani non frega
null
a della politica: da buon ex radicale è un trasformista dichiarato che pilucca di qua e di là in base al proprio tornaconto. Una sorta di Capezzone, però bravo e consapevole. Cruciani ha un unico obiettivo: portare chi parla con lui a dire una frase che, subito dopo averla pronunciata, l'ospite non ridirebbe mai. Neanche sotto tortura. Ma non è facile, perché se Salvini non aspetta altro, molti altri sono più guardinghi e timorosi. Addirittura politicamente corretti, che è per Cruciani la colpa più grave. Qualcosa di inaccettabile e anzi empio. Se gli racconti che hai appena sgozzato tre cani si esalta ("Ecco, questo è interessante"), ma se ti azzardi a dire "Non bisogna essere islamofobi" lui sbotta subito ("Che palle", "Che banalità", "Come sei noioso"). Cruciani è sadico, va di fretta e non ama le convenzioni: la sola frase "Ciao Giuseppe" lo esaspera.
Andrea Scanzi
Frasi di Andrea Scanzi
Cos'è il benaltrismo? Consiste nel dire che c'è sempre qualcosa di meglio da fare, qualsiasi cosa venga proposta. Una patologia trasversale, ma tipica soprattutto della sinistra. Un governo vara una riforma? «Noi avremmo fatto ben altro» rispondono gli oppositori. Spesso senza nemmeno entrare nel merito. In Italia il risultato di questo modo di pensare è il non concludere mai
null
a: il trionfo della cultura del parlare e la mortificazione di quella del fare.
Giuseppe Cruciani
Cit. da
Questo ponte s'ha da fare
Frasi di Giuseppe Cruciani
Gli uomini non hanno più tempo per conoscere
null
a. Comprano le cose già fatte nei negozi. Ma siccome non esistono negozi che vendono amici, gli uomini non hanno più amici. Se vuoi un amico, addomesticami!
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
L'Italia e Capri sono bellissime e conoscere Domenico Dolce e Stefano Gabbana per me è stato un privilegio. La moda mi interessa, ma non tanto per apparire superfigo ogni giorno: vorrei conoscere un'industria di cui non so
null
a. E poter capire da loro come hanno creato il loro brand è straordinario. Io amo imparare.
Cameron Dallas
Frasi di Cameron Dallas
Non c'è quasi
null
a che trascina a fondo una persona come i debiti.
Phineas Taylor Barnum
Frasi di Phineas Taylor Barnum
Molte persone, nel complesso, sono ingannate dal non credere in
null
a, e non dal credere troppo.
Phineas Taylor Barnum
Frasi di Phineas Taylor Barnum
Con lo scherno non si ottiene
null
a, così come
null
a si ottiene con l'amore, con la bontà, con la vendetta, con la fede, con l'espiazione, con l'orgoglio, con la vita, con la morte ‐ ma in che modo, allora, si riesce a ottenere qualcosa?
Elias Canetti
Frasi di Elias Canetti
Ha paura di tutto perché non riesce a dimenticare
null
a.
Elias Canetti
Frasi di Elias Canetti
Sono molto arrabbiata, ma allo stesso tempo sono in pace con la mia coscienza. Sono assolutamente consapevole di non aver fatto
null
a di male e di non aver commesso alcuna negligenza nei confronti del programma antidoping. È una sostanza presente in un medicinale che mia madre assume dal 2012 e che è presente a casa nostra: l'unica ipotesi è una contaminazione del cibo.
[Agosto 2017, in occasione della squalifica di due mesi per doping]
Sara Errani
Frasi di Sara Errani
Troppo poco si è riflettuto su ciò che, dei morti, resta davvero vivo, disperso negli altri; e non si è escogitato alcun metodo per alimentare quei resti dispersi e mantenerli in vita quanto più a lungo possibile.
Gli amici di un uomo che è morto si ritrovano in determinati giorni e parlano esclusivamente di lui. Ne incrementano la morte, se del morto non dicono altro che bene. Sarebbe meglio se litigassero, se prendessero partito pro o contro di lui, se ci raccontassero certi tiri mancini, di cui
null
a si sapeva; finché su di lui c'è ancora qualcosa di sorprendente da dire, il morto si trasforma e non è morto. La pietà, che cerca di conservarlo dentro l'ambra, non è affatto segno di amicizia. Nasce dalla paura e vuole soltanto mantenerlo inoffensivo da qualche parte, come dentro la bara e sottoterra. Affinché il morto, nella sua impalpabilità, continui a vivere bisogna consentirgli di muoversi. Dev'essere collerico, come prima, e nella sua collera far uso d'una imprecazione inaspettata, nota solo a colui che ce la riferisce. Deve diventare affettuoso: coloro che lo hanno conosciuto nella sua severità e spietatezza, devono all'improvviso percepire quanto egli sapesse amare. Si vorrebbe quasi che ciascuno degli amici avesse la sua parte del morto da rappresentare, e allora, messe tutte quante insieme, esse lo farebbero rivivere. Nel corso di tali celebrazioni si potrebbe altresì consentire una graduale partecipazione dei più giovani e dei non iniziati, affinché anche ad essi fosse dato esperire, nella misura loro possibile, quell'uomo ancora sconosciuto. Certi oggetti, dotati di un qualche legame con lui, dovrebbero passare di mano in mano, e sarebbe bello se a ogni incontro annuale, accanto a una storia, apparisse anche un nuovo oggetto, rimasto fino allora nascosto.
Elias Canetti
Cit. da
Aforismi per Marie-Louise
Frasi di Elias Canetti
Le cornacchie sul grano maturo:
null
a gli dà un senso più impetuoso della vita.
Elias Canetti
Frasi di Elias Canetti
Federico, hai portato una guerra
|
nella tua famiglia,
|
una ridda di giochi elettrici
|
e una ricerca di gloria grande.
|
Il Barbarossa non sarebbe
null
a
|
confronto a te bambino.
|
I genitori ti guardano giocare
|
con il destino.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Federico, hai portato una guerra
Frasi di Alda Merini
All'alba quando fugo
|
i miei destini nell'ombra
|
e mi rifaccio antico vate
|
sento che la mia mente
|
mi sgombra e torna
|
e non so qual
null
a fiate
|
il petto che d'amore
|
mi rindonda.
Alda Merini
Titolo della poesia:
All'alba quando fugo
Frasi di Alda Merini
La contessa Ginevra volse la testa con un sorriso, tendendo al vecchio medico la bella mano bianca, sulla quale non brillava che il sottile anello matrimoniale.
- Perché così tardi stasera?
- Esco ora dalla casa del marchese Roderigi: sta un po' meglio, il caso è
null
ameno disperato.
Qualcuno degli invitati scambiò un'occhiata malinconica alla triste notizia, ma la conversazione rimase impacciata come prima.
Alfredo Oriani
Cit. da
La disfatta ‐ Incipit
Frasi di Alfredo Oriani
L'omogeneità del gioco diventa come il traffico all'ora di punta. L'uno an
null
a l'altro, ma c' è subito il prossimo che pensa: "Se c'è riuscito lui posso farcela anch'io". E quindi c'è un ricambio dei secondi, ma il gioco rimane noioso.
Mats Wilander
Frasi di Mats Wilander
Una sera, verso la fine di ottobre, Harry Arno disse alla donna con cui usciva saltuariamente da qualche anno: ‐ Ho preso una decisione. Ti dirò una cosa che non ho mai detto a nessuno in vita mia.
‐ Ti riferisci a quello che hai fatto durante la guerra? ‐ disse Joyce.
Questo lo bloccò. ‐ Come fai a saperlo?
‐ Quella volta che eri in Italia e hai sparato a quel disertore?
Harry non disse
null
a e si limitò a guardarla.
‐ Me l'hai già raccontato.
‐ Ma va! E quando?
‐ Eravamo seduti a bere qualcosa da Cardozo, di fuori; avevamo ricominciato a uscire insieme da poco. E tu hai detto le stesse identiche parole che hai detto adesso, come se stessi per raccontarmi un segreto. È per questo che l'ho capito. Solo che allora non mi avevi parlato di nessuna decisione.
Elmore Leonard
Cit. da
Pronto ‐ Incipit
Frasi di Elmore Leonard
[Su Massimo Moratti]
Lo ringrazierò per sempre, mi ha permesso di vincere tutto. Ma sotto la sua gestione non sono stato trattato benissimo. Era il capo e non ha fatto
null
a quando Ausilio mi propose di fare l'allenatore in seconda degli Allievi regionali. Qualcuno non mi voleva più all'Inter.
[Goal.com, 25 ottobre 2014]
Marco Materazzi
Frasi di Marco Materazzi
Ai difensori oggi insegnano a muoversi da reparto, ma nell'uno contro uno fanno fatica. Il mio preferito è Bonucci. Forse ha più attributi di me. Nessuno gli ha regalato
null
a ed è arrivato dove nessuno immaginava.
[Goal.com, 25 ottobre 2014]
Marco Materazzi
Frasi di Marco Materazzi
Ogni ricerca consiste, dunque, in una proporzione comparante, che è facile o difficile. Ma l'infinito, in quanto infinito, poiché si sottrae ad ogni proporzione, ci è sconosciuto.
[...]
Il numero include in sé tutto ciò che può essere proporzionato. Il numero, che costituisce la proporzione, non c'è soltanto nell'ambito della quantità, ma c'è anche in tutte le altre cose che, in qualsiasi modo, possono convenire o differire tra loro.
[...]
Per questo, forse, Pitagora pensava che tutto esiste, ha consistenza ed è intelligibile in virtù dei numeri.
[...]
La precisione, però, nelle combinazioni fra le cose corporee ed una proporzione perfetta fra il fra il noto e l'ignoto è superiore alle capacità della ragione umana, per cui sembrava a Socrate di non conoscere
null
'altro che la propria ignoranza.
[...]
allora vuol dire che noi desideriamo sapere di non sapere, dato che il desiderio di sapere, che è in noi, non dev'essere vano. E se potremo conseguirlo appieno, avremo raggiunto una dotta ignoranza. La cosa più perfetta che un uomo quanto mai interessato al sapere potrà conseguire nella sua dottrina è la consapevolezza piena di quell'ignoranza che gli è propria. E tanto più egli sarà dotto, quanto più si saprà ignorante
[...]
.
Nicola Cusano
Cit. da
De docta ignorantia
Frasi di Nicola Cusano
Chissà quante volte, riemergendo da una coda alle poste estenuante come la ritirata sul Piave o da una discussione con un funzionario che vi rimbalza addosso ogni problema, vi sarà capitato di pensare: se appartenessi alla tribù dei famosi, mi si tratterebbe con ben altro riguardo. Consolatevi: i famosi la pensano esattamente come voi, ma al rovescio. Lungi dal sentirsi destinatari di un privilegio, sono convinti di essere vittime di una persecuzione. «Se non mi chiamassi Cristiano Ronaldo, oggi non mi troverei qui», ha frignato il calciatore più bravo e diversamente simpatico d'Europa davanti alla magistrata spagnola che sta perlustrando i suoi conti per cercare le prove di un'evasione fiscale da quindici milioni di euro. La togata gli ha risposto senza scomporsi che prima di lui, su quella stessa sedia, si erano seduti tanti anonimi. Si riferiva all'esercito sterminato di sospetti evasori che non hanno mai segnato una doppietta alla Juve in una finale di Champions League. Eppure a Cristiano Ronaldo
null
a toglierà dalla testa di essere stato preso di mira dal fisco a causa della sua fama di goleador. Su una cosa i vip con la barca e i proletari ai remi concordano: il sistema ce l'ha esclusivamente con loro. In fondo anche la persecuzione è una forma di considerazione. Da Cristiano Ronaldo a Mariano Ribaldo, ci si illude un po' tutti che il mondo sia talmente interessato ai fatti nostri da dedicare le sue migliori energie a metterci i bastoni tra le ruote. Finché un giorno si scopre che di noi il mondo se ne infischia e si diventa cinici. O saggi.
[Il Caffè di Gramellini, Corriere.it, "Lei sa chi sono io", 1 agosto 2017]
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Ho visto la gara, mi ha percorso un brivido lungo quanto una vasca. L'ultima. Federica Pellegrini ha fatto qualcosa di strabiliante. Qualcosa che a questo punto la incorona come leggenda dello sport italiano. Per me lei è anche un'amica, ci seguiamo su twitter, e devo dire che mi è sempre piaciuta. Perché è decisa, diretta, dice quello che pensa, anche a costo di sembrare antipatica. Lei ha sempre un obiettivo chiaro in testa e non si fa distrarre da
null
a. Questo è il grande segreto che consente di arrivare a risultati strepitosi. Poi, oltre alle determinazione, servono le qualità e le sue sono naturalmente indiscutibili. Lei ha braccia e testa e sono certa che quando lascerà l'agonismo si porrà altri obiettivi e cercherà di raggiungerli con la stessa determinazione. Immagino un suo addio graduale e un futuro nel mondo dello sport. Ha detto che smetterà di gareggiare sui duecento. Bah, forse era solo stanca. Poi magari cambia idea, come ho fatto io.
[27 luglio 2017, dopo la vittoria di Federica Pellegrini nei 200 sl ai mondiali di nuoto di Budapest]
Francesca Piccinini
Frasi di Francesca Piccinini
Icaro mi fa tornare in mente il volo di Lauro De Bosis, che dovrebbe esserle carissimo. Era nato nel 1901 e aveva poco più di vent'anni quando fu invitato a New York e avvertì gli americani dell'infamia della dittatura fascista: proprio come fece poi il Gaetano Salvemini cui lei si ispira, e che fu fra gli amici di Lauro. Nel 1926 insegnò a Harvard e nel 1927 scrisse il poema intitolato così: "Icaro". I suoi famigliari e collaboratori furono arrestati mentre lui tornava dall'Italia in America. Si fermò a Parigi, faceva il portiere d'albergo, traduceva, studiava, preparava antologie di poeti, imparava a guidare l'aereo. Nel 1931 una sottoscrizione gli consentì di acquistare un piccolo velivolo e di caricarlo di volantini. Il 3 ottobre decollò da Marsiglia, arrivò sopra Roma, scese a una quota bassissima, versò su piazza Venezia e sul resto del centro 400 mila manifestini. Aveva preparato tre testi diversi. In uno si leggeva fra l'altro: "Chiunque tu sia, tu certo imprechi contro il fascismo e ne senti tutta la servile vergogna.Ma anche tu ne sei responsabile con la tua inerzia.Non cercarti un'illusoria giustificazione col dirti che non c'è
null
a da fare. Non è vero. Tutti gli uomini di coraggio e d'onore lavorano in silenzio per preparare un'Italia libera". De Bosis sapeva che il carburante non gli sarebbe bastato per il ritorno. Precipitò in mare vicino all'isola d'Elba, Icaro di se stesso. La notte prima aveva scritto una "Storia della mia morte". Non era invasato di morte, come gli assassini-suicidi delle Torri. Pensava semplicemente che bisognasse. "Mentre, durante il Risorgimento, i giovani pronti a dar la vita si contavano a migliaia, oggi ce ne sono assai pochi. Bisogna morire. Spero che, dopo me, molti altri seguiranno, e riusciranno infine a scuotere l'opinione". La sua compagna, la famosa attrice Ruth Draper, intitolò a lui una donazione per una cattedra di italianistica a Harvard. Quel Gaetano Salvemini vi tenne le sue famose lezioni sulle origini del fascismo.
[Una mia vecchia lettera non spedita a Oriana Fallaci, il Foglio, 29 marzo 2016]
Adriano Sofri
Frasi di Adriano Sofri
La tua compagnia non può essere svanita nel
null
a. Se tu fossi una compagnia, dove ti nasconderesti?
Amy
Dal film:
The Expatriate
Scheda film e trama
Frasi del film
Dal fondo di te, e inginocchiato,
|
un bimbo triste, come me, ci guarda.
|
Per quella vita che arderà nelle sue vene
|
dovrebbero legarsi le nostre vite.
|
Per quelle mani, figlie delle tue mani,
|
dovrebbero uccidere le mie mani.
|
Per quegli occhi aperti sulla terra
|
vedrò un giorno lacrime nei tuoi.
|
|
Io non voglio, Amata.
|
Perché
null
a ci leghi
|
che
null
a ci unisca.
|
Né la parola che profumo' la tua bocca,
|
né ciò che non dissero le parole.
|
Né la festa d'amore che non avemmo,
|
ne i tuoi singhiozzi presso la finestra.
|
|
(Amo l'amore dei marinai
|
che baciano e se ne vanno.
|
Lasciano una promessa.
|
Non tornano mai più.
|
In ogni porto una donna attende:
|
i marinai baciano e se ne vanno.
|
Una notte si coricano con la morte
|
nel letto del mare.)
|
|
Amo l'amore che si distribuisce
|
in baci, letto e pane.
|
Amore che può essere eterno
|
e può essere fugace.
|
Amore che vuol liberarsi
|
per tornare ad amare.
|
Amore divinizzato, che s'avvicina.
|
Amore divinizzato che se ne va.
|
|
Più non s'incanteranno i miei occhi nei tuoi occhi,
|
più' non s'addolcirà vicino a te il mio dolore. Ma dove andrò porterò il il tuo sguardo
|
e dove camminerai porterai il mio dolore.
|
Fui tuo, fosti mio. Che più? Insieme facemmo
|
un angolo nella strada dove l'amore passò.
|
Fui tuo fosti mia. Tu sarai di colui che t'amerà,
|
di colui che taglierà nel tuo orto ciò che ho seminato io.
|
Me ne vado. Sono triste: ma sempre sono triste.
|
Vengo dalle tue braccia. Non so dove vado.
|
... Dal tuo cuore un bimbo mi dice addio.
|
E io gli dico addio.
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Farewell
Frasi di Pablo Neruda
Se non hai
null
a da comunicare il tuo dire diventa una ripetizione di formule.
Joaquin Navarro Valls
Frasi di Joaquin Navarro Valls
E uno dovrebbe scandalizzarsi perché Gianluigi Donnarumma, il portiere del Milan di appena diciott'anni che guadagnerà sei milioni a stagione, ha rinunciato a sostenere l'esame di maturità per volare a Ibiza sull'aereo privato del suo procuratore lucignolo Mino Raiola?
In un Paese dove la scuola fosse ancora un luogo di evoluzione culturale e umana, la scelta disimpegnata di Gigio sarebbe meritevole di indignazione. Ma da anni il sistema politico e una parte significativa di quello scolastico considerano lo studio soltanto uno strumento per trovare lavoro. Non chiedono più alla scuola di insegnare ai ragazzi un metodo di pensiero da utilizzare in ogni occasione, ma solamente le conoscenze pratiche per ottenere un impiego sicuro, peraltro sempre più raro. Non ci sentiamo forse ripetere come un mantra che certe materie astratte non portano a
null
a e che bisogna mettere gli studenti in contatto con il mondo dei dispensatori di stipendio? Ma se la scuola serve solo a trovare lavoro, Gigio può infischiarsene di quel pezzo di carta, dato che lui un lavoro ce l'ha già e in un anno guadagnerà quanto tutti i suoi compagni di classe in una esistenza intera.
Magari tra qualche tempo cambierà idea e colmerà la lacuna, perché le cose iniziate è sempre meglio portarle a termine, anche solo per una questione di carattere. Oppure no, e in tal caso resterà iscritto per tutta la vita al club dei ricchi ignoranti, in Italia così frequentato che non correrà mai il rischio di soffrire di solitudine.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
In Italia, mi arrabbio sempre: se non ti arrabbi, non ottieni
null
a.
[...]
Il balletto viene sempre per ultimo. Sia nei finanziamenti, sia nella programmazione dei teatri.
Eleonora Abbagnato
Frasi di Eleonora Abbagnato
Avevo già fatto i primi due concerti, organizzati da Bibi Ballandi, in piazza Maggiore a Bologna e nei magazzini della Fiera: non c'era
null
a, neanche gli strumenti, dovemmo portarli da casa. La svolta fu il terzo concerto, a Vicenza. La piazza si svuotò subito, e questo l'avevo messo in conto; ma poi un gruppo di ragazzotti al bar cominciò a tirarci le freccette di carta. Mentre tornavo a casa in macchina mi sono detto: io non permetterò mai più a nessuno di trattarmi così; la prossima volta che uno tenta di disturbare un mio concerto, scendo dal palco e lo prendo a pugni. Nel 1977 incisi il primo disco, Jenny. Ci eravamo inventati una radio libera, con gli amici di Zocca. Io ero pure l'amministratore, ma di conti non capivo
null
a. La vendemmo al Pci, pensando che l'avrebbero lasciata a noi; mi misero a fare il muratore, lavorai per sei mesi a 8 mila lire l'ora, per sistemare i locali, piazzare i pannelli.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Tornai a Modena per andare in collegio dai salesiani. Noi montanari eravamo come adesso i migranti; io ero davvero selvatico, cresciuto nei boschi, abituato a far la lotta nell'erba. Avevo sempre le ginocchia sbucciate. In città fui schernito, isolato: ci soffrii molto. Mi bocciarono subito, ma tanto ero un anno avanti. Poi ho fatto ragioneria, una scuola assurda: impari cose per cui basterebbe un corso di tre mesi, ed esci di lì senza sapere che sono vissuti Socrate e Platone. Ebbi solo un momento di gloria, quando scrissi Tema libero sul tema libero, un flusso di coscienza sul blocco da pagina bianca: presi dal 9 al 10. All'università volevo fare il Dams, ma mio padre pretendeva una laurea seria. Mi iscrissi ad Economia, poi a Pedagogia. Non ho mai finito, ma lui non mi ha mai detto
null
a. Ha sempre avuto fiducia in me, il suo unico figlio.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Dopo l'infortunio la Juventus ha aspettato Del Piero per due anni dopo il suo infortunio a Udine e mentre recuperava, lui prendeva lo stesso stipendio di sempre. Lui non ha regalato
null
a alla Juventus e non dovrebbe dire che bisogna rispettare le sentenze sportive. Del Piero dice che ha dato anche di più? Ci sono anche dei momenti in cui non ha dato niente.
[Dalla trasmissione Ieri, Moggi e domani, 25 maggio 2012]
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Chi non rischia
null
a non fa
null
a, non ha
null
a e non è
null
a.
Leo Buscaglia
Cit. da
Vivere, amare, capirsi
Frasi di Leo Buscaglia
E' necessario affrontare i rischi, perché il rischio più grande nella vita è non rischiare
null
a.
Leo Buscaglia
Cit. da
Vivere, amare, capirsi
Frasi di Leo Buscaglia
Ieri, ha detto qualcuno, è un assegno an
null
ato, e domani è soltanto una cambiale. Solo oggi è denaro contante.
Leo Buscaglia
Cit. da
Vivere, amare, capirsi
Frasi di Leo Buscaglia
[Il gruppo si ferma a una casa con le finestre e le porte chiuse]
Elliot
: Possiamo avere qualcosa da mangiare? Abbiamo una bambina con noi e sta morendo di fame.
Uomo paranoico
[dall'interno della casa]
: Non vi farò portare dentro quel gas avvelenato! Andatevene!
Elliot
: Signore, qui non c'è nessun gas. Non c'è
null
a qui fuori.
Uomo paranoico
: Hanno detto di chiudersi in casa!
Elliot
: Noi stiamo bene. Non ci è successo ancora niente. Lo può vedere da solo, sentire dalle nostre voci. Siamo perfettamente normali!
[comincia a canticchiare Black Water, dei The Doobie Brothers per dare prova di stare bene]
Elliot
: Old black water, keep on rollin' Mississippi moon, won't you keep on shinin' on me. Visto? Siamo normali.
Uomo paranoico
: Voi non siete di qui! Andatevene!
Elliot
: Niente... Niente, non funziona...
Josh
: Apri la porta, brutto stronzo!
Elliot
: Ehi, Josh! Non fare così! Scusi, non voleva!
Jared
: C'è un'altra persona dentro!
Alma
: Jess, Jess vieni qui!
Josh
: Senti, vogliamo solo da mangiare per la bambina, pezzo di merda!
[cerca di sfondare la porta a calci]
Elliot
: Josh, piantala!
Uomo paranoico
: Vi consiglio di non fare entrare il gas!
Elliot
: Signore, l'aria è buona qui fuori, le giuro, non ha niente di cui preoccuparsi.
Uomo paranoico
: Magari state con i terroristi!
Elliot
: Non credo si tratti di terroristi.
[Josh da un calcio alla porta]
Josh, t'ho detto di piantarla!
Josh
[ultime parole]
: Sono fuori di testa, signor Moore!
Jared
[ultime parole]
: Forza, venite fuori!
Uomo paranoico
: State con i terroristi!
Elliot
:
[il padrone di casa paranoico fa spuntare la canna di un fucile da una finestra e spara prima a Josh e poi a Jared]
No! Jared!
Dal film:
E venne il giorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando non possiedi
null
a, non hai
null
a da perdere.
Bob Dylan
Cit. da
Like a Rolling Stone
Frasi di Bob Dylan
Non chiedetemi
null
a a proposito di niente, potrei solo dirvi la verità.
Bob Dylan
Cit. da
Outlaw Blues
Frasi di Bob Dylan
Sa che non c'è successo come il fallimento, ed il fallimento non è per
null
a un successo.
Bob Dylan
Cit. da
Love Minus Zero/No Limit
Frasi di Bob Dylan
La Triade? Non rinnego la loro amicizia, avevano qualcosa in più degli altri. Formano un mix completo. L'abilità gestionale a livello societario del dottor Giraudo, grazie al quale non c'erano bisogno degli investimenti della Fiat per fare il mercato. La competenza tecnica di Roberto Bettega e la bravura nell'acquistare i giocatori di Luciano Moggi. Una società che ti permetteva di dedicarti solo al campo e di fare l'allenatore, senza dover pensare a
null
a.
Fabio Capello
Frasi di Fabio Capello
In Spagna c'è grande rispetto, concetto base del mio modo di essere e allenare, le famiglie vanno allo stadio coi bambini, in Inghilterra gli impianti sono pieni, non succede mai
null
a e polizia e steward svolgono un ruolo perfetto. In Italia invece comandano gli ultrà, negli stadi vedi e senti di tutto, il declino sarà sempre più evidente. Eppure basterebbe applicare la legge. Autorità e club devono prendere una decisione per far tornare la gente negli stadi e rendere questi più accoglienti.
Fabio Capello
Frasi di Fabio Capello
Di errori ne ho fatti parecchi, di cattive azioni mai. Non dimentico i torti subiti, spesso non li perdono, ma non mi vendico: la vendetta è volgare come il rancore. Questo mi dà una tal forza da leoni. Una forza che non mi fa avere paura di
null
a.
Anna Magnani
Frasi di Anna Magnani
Mario Rigoni Stern era uno di questi "larici", in questo mondo di fretta, in questa società dove non c'è più tempo libero per se stessi, non c'è più niente, solo una corsa frenetica, uno spreco di cose, uno spreco di oggetti, senza più equilibri: c'è chi ha troppo, c'è chi ha
null
a; lui era l'equilibrio. Rigoni Stern era come la pietà di Michelangelo: io non l'ho mai vista, ma sapere che c'è mi allieta i giorni. Ecco, Rigoni Stern era questo, era l'equilibrio faticoso e duro che ha vissuto lui, ma sereno, di una certa serenità se si toglie la guerra.
Mauro Corona
Frasi di Mauro Corona
Un cielo così puro
|
un vento così leggero
|
non so più dove sono
|
dove ero.
|
|
O gaggìa nuda,
|
bruna violetta
|
che nel calore fugace
|
appassisci...
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Giorno che te ne vai
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e non sai
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a di me e della violetta
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a che tanto amo
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e del ramo
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nudo della gaggìa,
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giorno, non andar via.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Per un bel giorno
Frasi di Attilio Bertolucci
Lasciate che m'incammini per la strada in salita
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e al primo batticuore mi volga,
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già da stanchezza e gioia esaltato ed oppresso,
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a guardare le valli azzurre per la lontananza,
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azzurre le valli e gli anni
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che spazio e tempo distanziano.
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Così a una curva, vicina
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tanto che la frescura dei fitti noccioli e d'un'acqua
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pullulante perenne nel cavo gomito d'ombra
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giunge sin qui dove sole e aria baciano la fronte le mani
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di chi ha saputo vincere la tentazione al riposo,
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io veda la compagnia sbucare e meravigliarsi di tutto
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con l'inquieta speranza dei migratori e dei profughi
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scoccando nel cielo il mezzogiorno montano
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del 9 settembre '43. Oh, campane
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di Montebello Belasola Villula Agna ignare,
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stordite noi che camminiamo in fuga
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mentre immobili guardano da destra e da sinistra
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più in alto più in basso nel faticato appennino
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dell'aratura quelli cui toccherà pagare
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anche per noi insolventi,
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ma ora pacificamente lasciano splendere il vomere
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a solco incompiuto, asciugare il sudore, arrestarsi
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il tempo per speculare sul fatto
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che un padre e una madre giovani un bambino e una serva
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s'arrampicano svelti, villeggianti fuori stagione
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(o gentile inganno ottico del caldo mezzodì),
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verso Casarola ricca d'asini di castagni e di sassi.
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Potessero ascoltare, questi che non sanno ancora
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a,
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noi che parliamo, rimasti un po' indietro,
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perdutisi la ragazza e il bambino più sù in un trionfo
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inviolato di more ritardatarie e dolcissime,
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potessi io, separato da quel giovane
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intrepido consiglio di famiglia in cammino,
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tenuto dopo aver deciso già tutto, tutto gettato nel piatto
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della bilancia con santo senso del giusto,
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oggi che nell'orecchio invecchiato e smagrito mi romba
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il vuoto di questi anni buttati via. Perché,
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chi meglio di un uomo e di una donna in età
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di amarsi e amare il frutto dell'amore,
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avrebbe potuto scegliere, maturando quel caldo
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e troppo calmo giorno di settembre, la strada
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per la salvezza dell'anima e del corpo congiunti
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strettamente come sposa e sposo nell'abbraccio?
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Scende, o sale, verso casa dai campi
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gente di Montebello prima, poi di Belasola, assorta
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in un lento pensiero, e già la compagnia fotestiera
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s'è ricomposta, appare impicciolita più in alto
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finché l'inghiotte la bocca fresca d'un bosco
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di cerri: là
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c'è una fontana fresca nel ricordo
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di chi guida e ha deciso
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una sosta nell'ombra sino a quando i rondoni
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irromperanno nel cielo che fu delle allodole. Allora
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sarà tempo di caricare il figlio in cima alle spalle,
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che all'uscita del folto veda con meraviglia
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mischiarsi fumo e stelle su Casarola raggiunta.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Verso Casarola
Frasi di Attilio Bertolucci
E' giunta la notizia della tua morte
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nei giorni delle bandiere spiegate,
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nei caldi giorni di un maggio cittadino
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in festa al suono d'antiche fanfare.
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Non sapevamo più
null
a di te...
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Ora sei tornato nel pallore
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della tua passione, la morte
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non può vincere la tua giovinezza tenace
Attilio Bertolucci
Frasi di Attilio Bertolucci
Ha un suo fascino un groviglio di estranei costretti insieme per giorni, con
null
a in comune a parte il bisogno di recarsi da un luogo ad un altro, che non si rivedranno mai più.
Hercule Poirot
Dal film:
Assassinio sull'Orient Express
Scheda film e trama
Frasi del film
Beato te, che puoi infischiarti dell'ostracismo dell'Opéra e sei capace di far tutto. Io, altro che per il teatro, non so far
null
a.
[a Camille Saint-Saëns]
Georges Bizet
Frasi di Georges Bizet
I miei bisnonni venivano dall'Abruzzo. Ho ancora parenti in Italia, mi piace sentir parlare italiano, e sono venuta da voi in vacanza. Ho visto, Firenze, Roma, Pisa e sono stata in molti altri posti. Della musica italiana amo i vecchi classici, cose che ascoltavano i nonni, ma non so
null
a del pop di oggi.
Ariana Grande
Frasi di Ariana Grande
Tre giovani avevano compiuto diligentemente i loro studi alla scuola di grandi maestri. Prima di lasciarsi fecero una promessa: avrebbero percorso il mondo e si sarebbero ritrovati, dopo un anno, portando la cosa più preziosa che fossero riusciti a trovare.
Il primo non ebbe dubbi: partì alla ricerca di una gemma splendida ed inestimabile. Attraversò mari e deserti, salì sulle montagne e visitò città fino a quando non l'ebbe trovata: era la più splendida gemma che avesse mai brillato sotto il sole. Tornò allora in patria in attesa degli amici.
Il secondo tornò poco dopo tenendo per mano una ragazza dal volto dolce ed attraente. "
Ti assicuro che non c'è
null
a di più prezioso di due persone che si amano
" - disse al primo amico. Si misero ad aspettare il terzo.
Molti anni passarono prima che quest'ultimo arrivasse. Era infatti partito alla ricerca di Dio. Aveva consultato i più famosi maestri di spiritualità esistenti sulla terra, ma non aveva trovato Dio. Aveva studiato e letto, ma senza trovare Dio. Aveva rinunciato a tutto, ma non era riuscito a trovare Dio.
Un giorno, stremato per il tanto girovagare, si abbandonò nell'erba sulla riva di un lago. Incuriosito seguì le affannate manovre di un'anatra che in mezzo ai canneti cercava i suoi piccoli, che si erano allontanati da lei. I piccoli erano numerosi e vivaci, e sino al calar del sole l'anatra cercò, nuotando senza sosta tra le canne. Proseguì instancabile riconducendo sotto la sua ala fino all'ultimo dei suoi nati.
Allora l'uomo sorrise e decise di ritornare al paese.
Quando gli amici lo rividero, uno gli mostrò la gemma e l'altro la ragazza che era diventata sua moglie. Poi, pieni di attesa, gli chiesero:
"
E tu, che cosa hai trovato di tanto prezioso? Deve essere qualcosa di magnifico se hai impiegato tanti anni. Lo vediamo dal tuo sorriso...
"
"
Ho cercato Dio
" - rispose il giovane.
"
E lo hai trovato? E' per questo che hai impiegato così tanto tempo?
" - chiesero i due, sbalorditi.
"
Sì, l'ho trovato. E se ho impiegato tanto tempo era perché commettevo l'errore di andare a cercare Dio, mentre in realtà,
era Lui che stava cercando me
.
".
Da:
Alla ricerca di Dio
La gente vota Grillo non perché è impazzita, ma perché è indignata dalle ingiustizie: se non paghi il mutuo ti portano via la casa; ma se un imprenditore non restituisce il miliardo che ha avuto in prestito non perde
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a, e le banche vengono ricapitalizzate con il denaro dei contribuenti. Nell'ambito di una ricerca il 28% dell'elettorato dei Cinque Stelle si è detto di sinistra; ma dichiara di votare Grillo perché la sinistra non c'è più.
Massimo D'Alema
Frasi di Massimo D'Alema
Nella mia vita non mi pento di
null
a, eccetto di ciò che non ho fatto.
Coco Chanel
Dal film:
Coco avant Chanel
Scheda film e trama
Frasi del film
La più esecrabile tra le stragi che alimentano ogni giorno l'industria della carne è la mattanza di Pasqua, perché costa la vita di moltissimi animali in tenera età: agnelli e capretti. Strappati alle madri, che trascorrono giorni interi cercandoli e disperandosi, sottratti ai loro giochi spensierati per essere ammassati su furgoni che li portano verso la morte, senza più un filo di voce per i belati di terrore, gemiti simili al pianto di un bambino, che emettono fino all'ultimo istante di vita: tutto questo in nome di un consumismo che si nutre di una tradizione insensata.
Null
a può giustificare un simile massacro: un cocktail di crudeltà, business, e ignoranza, con cui le prescrizioni religiose non hanno
null
a a che vedere.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
Il cavallo ama correre, ma all'aperto, nei boschi, nelle campagne, non al chiuso di un maneggio. Può divertirsi a fare qualche salto. Può anche sviluppare uno spiccato senso della competizione che lo porta a desiderare di arrivare prima degli altri. E può divertirsi a condividere questi momenti con un amico in sella. Ma tutto ciò non ha
null
a a che vedere con quanto gli viene imposto nei palii, nelle corse e nelle varie specialità equestri. Allora la gioia viene meno e, con essa, la collaborazione spontanea. Al cavallo non interessano il business, le scommesse e la vittoria a tutti i costi che per l'uomo sono l'essenziale.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
Trovo davvero volgari le donne impellicciate. Anche se sono bellissime, sembrano tutte caricature di Crudelia De Mon e, se provi a farle ragionare, spesso ti rispondono come fa lei nella Carica dei 101: "Io vivo per le pellicce, adoro le pellicce. E del resto esiste una sola donna in quest'orrido mondo che non le adori?". Niente di più falso. La maggioranza delle donne le detesta e detesta il business insanguinato che si cela dietro una stola di visone lunga fino al pavimento. L'eleganza, lo stile, la classe non hanno
null
a a che vedere con tutto ciò. Vengono da dentro e si manifestano all'esterno con pensieri, parole, opere e omissioni. Non comprare una pelliccia è un'eccellente omissione, prova di autentica eleganza interiore.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
Chi sostiene la sperimentazione in vivo accampa i diritti della scienza, chi difende i palii si fa scudo con la tradizione, chi va a caccia arriva al punto di spacciarsi per amante della natura. Ma chi produce e chi indossa pellicce non ha davvero altre risorse, per giustificare il proprio comportamento, che il lucro, il capriccio e la vanità. In nome di questa trinità, milioni di animali soffrono nelle gabbie degli allevamenti intensivi o sono strappati al loro ambiente naturale, e uccisi. Da tempo la pelliccia ha cessato di essere un prodotto funzionale a riparare dal freddo per diventare puro status symbol o, nella migliore delle ipotesi, decorazione o guarnizione per capi d'abbigliamento o accessori.
Null
a, certo, di cui non si possa e non si debba fare a meno.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
Sul numero chiuso nelle università, che sta agitando le facoltà umanistiche della Statale di Milano, non riesco ad andare d'accordo con me stesso. Una voce mi dice che non serve a
null
a sfornare legioni di disoccupati e parcheggiarne altrettanti in uno stagno esistenziale nel quale pullulano i fuoricorso e gli abbandoni. Ma un'altra voce, pericolosamente connessa con il cuore, mi ricorda la confusione che agitava i miei diciotto anni e rifiuta l'idea che a quell'età si possa essere già chiamati a una prova definitiva per il proprio destino, dentro o fuori, basata oltretutto su test abborracciati e talvolta pilotati. Per accordare le due voci dovrei abitare un mondo dove prima si mettono in grado le università di esercitare il loro mestiere - che non è quello di esamifici - dotandole di aule e professori adeguati. E poi, soltanto poi, si stabiliscono le modalità di accesso.
Per fortuna quel mondo esiste. Ma altrove, non qui. In Italia la fatiscenza delle strutture impedisce di affermare con certezza che la dispersione scolastica dipende dalla pigrizia dregli studenti e non dalla desolazione degli ambienti in cui sono costretti a muoversi. E questo nonostante le lacrime da coccodrillo della politica, che denuncia il tasso mortificante di laureati, ma non ha mai investito nell'istruzione una quota significativa del barile di tasse spremuto dai contribuenti. Trovo bizzarro atteggiarsi ad alfieri della meritocrazia come se si fosse a Oxford senza essere Oxford. La Statale è ancora una delle migliori. Altrove si fa lezione nei cinema, e non è un bello spettacolo.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
La Bond girl di oggi è ben diversa da quella del passato. Una volta il primo requisito era la bellezza. Adesso è una donna intelligente ed estremamente preparata, audace e coraggiosa, che non ha
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a da invidiare a 007. Una sua pari, a tutti gli effetti. E questo è un bene: vuol dire che i film sono al passo con i tempi. Da quando Pierce Brosnan ha ereditato il ruolo di Bond, le donne hanno parti sempre maggiori. Questo film
[Die Another Day - La morte può attendere]
è il culmine di un processo evolutivo.
[Corriere della Sera, 29 ottobre 2002]
Rosamund Pike
Frasi di Rosamund Pike
Silvio Berlusconi ha vinto la sua battaglia. Consentitemi di dire che l'ha vinta con grande coraggio, che l'ha vinta quasi contro tutto e quasi contro tutti. Perché? Perché l'ha vinta contro la gran parte della stampa, la gran parte dell'informazione radiotelevisiva, e l'ha vinta anche contro molti che gli consigliavano, in amicizia, di non fare questo passo. Io credo di non svelare
null
a in particolare dicendo che oggi da lui ho ricevuto una telefonata, nel momento in cui stava partendo per Roma, per raccogliere questo successo strameritato: una telefonata, io mi permetto di dire, da amico ad amico, nella quale telefonata Silvio Berlusconi mi diceva "Speriamo di poter cominciare a lavorare subito al più presto, per ridare fiducia al Paese, per dare al Paese un governo stabile, per poter mantenere le promesse che abbiamo fatto". Io posso garantire, ormai che le urne sono chiuse, ormai che il voto è dato, che tutto quello che vi dico è la sacrosanta verità, e c'è un punto di tristezza, me lo dovete consentire: parlava già da politico, e già si creava una separazione di fatto, fra lui che è stato il mio editore, ed io che sono il direttore di una testata della sua informazione. Che qui, per cinque anni, ho potuto lavorare in piena libertà.
[dal Tg4, 28 marzo 1994]
Emilio Fede
Frasi di Emilio Fede
Le buone idee in campo educativo non costano
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a, se non il coraggio di averle e di volerle realizzare.
Paolo Crepet
Cit. da
L'autorità perduta
Frasi di Paolo Crepet
Tutti i bambini hanno un talento, come diceva Maria Montessori, ma non tutti sono creativi allo stesso modo. Per far crescere il loro estro occorre renderli fiduciosi nelle loro capacità e non dipendenti da
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a: compito difficilissimo per qualsiasi educatore.
Paolo Crepet
Cit. da
Baciami senza rete
Frasi di Paolo Crepet
Basterebbe che un genitore si ponesse una semplice domanda: se a un ragazzo o a una ragazza non è mai mancato
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a, come potrà conoscere la necessità di costruire da sé qualcosa per il proprio futuro?
Paolo Crepet
Cit. da
Baciami senza rete
Frasi di Paolo Crepet
Non deve essere
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a di speciale, il mio amore, mi basta solo che sia un amore.
Mia Martini
Frasi di Mia Martini
È un bilancio incredibile quello della mia vita, non rimpiango
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a: né il bambino timido che ero, né l'adolescente butterato che mi ha obbligato in fondo a riscattarmi con i giochi di prestigio, né il giovane adulto che non riusciva mai a essere amato e che si è inventato un sacco di magie per essere visto finché per fortuna l'amore è arrivato. Non rimpiango nemmeno i periodi bui e tristi, ora men che meno perché tutto questo successo in una sola vita non me lo sarei aspettato.
Arturo Brachetti
Frasi di Arturo Brachetti
I debiti uccidono | eccome, | diffida di chi ti vuole vendere, | specie quando dicono: | non importa se ora non paghi, | basta mettere una firma | sul mutuo | e diventerai un bel padrone del
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a.
Adriano Celentano
Cit. da
Il mutuo
Frasi di Adriano Celentano
Pace non trovo, et non ò da far guerra;
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e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio;
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et volo sopra 'l cielo, et giaccio in terra;
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et
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a stringo, et tutto 'l mondo abbraccio.
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Tal m'à in pregion, che non m'apre né serra,
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né per suo mi riten né scioglie il laccio;
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et non m'ancide Amore, et non mi sferra,
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né mi vuol vivo, né mi trae d'impaccio.
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Veggio senza occhi, et non ò lingua et grido;
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et bramo di perir, et cheggio aita;
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et ò in odio me stesso, et amo altrui.
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Pascomi di dolor, piangendo rido;
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egualmente mi spiace morte et vita:
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in questo stato son, donna, per voi.
Francesco Petrarca
Titolo della poesia:
Pace non trovo, et non ò da far guerra
Frasi di Francesco Petrarca
I libri rappresentano un antidoto formidabile contro l'integralismo, l'intolleranza, il non voler vedere che non ci sono scorciatoie davanti a problemi complessi. Perché se l'eccesso di ideologie ha fatto i danni che ha fatto, l'alternativa non può essere l'ideologia del
null
a, del vuoto, che rifiuta ogni valore e che tutto banalizza.
Marina Berlusconi
Frasi di Marina Berlusconi
Phil
: Sai, ho pensato anche a tante altre cose in questi ultimi tempi.
Larry
: Se c'è qualcosa che ti disturba, sputala fuori, non serve a niente farsela marcire dentro. Mi vuoi dire su cosa hai riflettuto tanto?
Phil
: La vita...
Larry
: La vita?
Phil
: E la morte.
Larry
: Gesù, anche tu adesso? Ma com'è che ad un tratto vi mettete tutti a pensare alla vita e alla morte? Sta succedendo qualcosa di brutto di cui nessuno mi ha informato? Tipo le macchie solari, per esempio? C'è una pestilenza che ci spazzerà via da questo mondo?
Phil
: Accadono cose strane.
Larry
: No, affatto. A meno che non siano scritte su USA Today. Gesù che torna sulla Terra deve dargli due giorni di preavviso, il tempo di preparare i loro titoli.
Phil
: Ho pensato anche a Dio di recente, mi sono fatto delle domande.
Larry
: Hai pensato a Dio?
Phil
: Già.
Larry
: Che domande?
Phil
: Non lo so... cioè... Tu non ti sei mai fatto delle domande su Dio in generale?
Larry
: Certo, chiunque si fa domande su Dio di tanto in tanto, solo che non è che non ci dorme la notte. Anch'io ci penso, e credo quel che credo.
Phil
: Che sarebbe?
Larry
: E che cavolo ne so!
Phil
: Quand'ero ragazzo, ho fatto uno strano sogno su Dio. Ho sognato che lo trovavo nascosto in un armadio, nel mezzo di una città bruciata. Una città che era stata distrutta da un incendio, o da una qualche esplosione. E là, tra le macerie, c'era un armadio, lì da solo, in mezzo al
null
a. E io andavo verso l'armadio e aprivo un'anta. E dentro c'era Dio, nascosto. Mi ricordo che aveva una grande testa di leone, ma sapevo che non era un leone, era Dio. E aveva paura. Allora, io allungavo la mano per aiutarlo a uscire. E gli dicevo: "Non aver paura, Dio, io sono dalla Tua parte". E ce ne stavamo lì, noi due, tenendoci per mano, contemplando quella distruzione. Era sùbito dopo il tramonto. Non lo so perché, ma ho sempre avuto la sensazione ossessionante di avere una sorta di missione sulla Terra.
Larry
: Una missione?
Phil
: Sì.
Larry
: Che tipo di missione?
Phil
: Non ne ho idea.
Larry
: Te lo dico io qual è la tua missione. La tua missione è uguale alla mia. Essere un tramite. Far accordare partner d'affari.
Phil
: Tu non sei angustiato da cose così?
Larry
: Che vuoi dire? I sogni?
Phil
: Dalle domande su Dio.
Larry
: Tanto credo che presto o tardi verrò a sapere come stanno le cose, che mi ci arrovelli adesso, al dunque non cambierà niente. Quindi, nel frattempo, perché perderci il sonno? È sempre così scarso.
Phil
: Ma ti fai delle domande, vero?
Larry
: Sono umano, Phil.
Phil
: Lo so.
Larry
: Siamo tutti molto stanchi. Lo sai, è nella natura del mestiere. E ultimamente sei stato così sotto stress!
Phil
: Tu dici che è questo?
Larry
: Sì, non c'è dubbio che è questo. Ti ci vuole una vacanza.
Phil
: Sono appena stato in vacanza.
Larry
: Che non ti ha fatto bene. Devi farne un'altra. O magari un bell'incontro galante.
Phil
: Sì?
Larry
: Sì. Ti ci vuole... come si chiama? La bionda.
Phil
: Susan?
Larry
: Eh, eh, eh... Già, Susan! Esattamente! È questo che devi fare. La... la chiami, le dici che hai prenotato da Dell, ti compri almeno una ventina di preservativi, e poi voi due ci date dentro come conigli in calore. Ti dimentichi del lavoro, ti dimentichi di tutto. Stai lì e pensi solo al suo corpo sinuoso.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente
null
a. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
La disciplina
[...]
non an
null
a la personalità e la libertà: la quistione della "personalità e libertà" si pone non per il fatto della disciplina, ma per l'origine del potere che ordina la disciplina
[...]
La disciplina è un elemento necessario di ordine democratico, di libertà.
[...]
Battere l'accento sulla disciplina, sulla socialità, e tuttavia pretendere sincerità, spontaneità, originalità: ecco ciò che è veramente difficile e arduo.
[quaderno 14]
Antonio Gramsci
Cit. da
Quaderni del carcere
Frasi di Antonio Gramsci
«Pellegrino del
null
a» appare a noi Giacomo Matteotti quando consideriamo la sua vita e la sua fine in relazione con tutte le circostanze che dànno ad esse un valore non più «personale», ma di indicazione generale e di simbolo.
Antonio Gramsci
Frasi di Antonio Gramsci
Cosa importa se forse non ci sarà più
null
a?
Colonnello Hyrum Graff
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Annabelle Bransford
: Accidenti!
Bret Maverick
: Che c'è?
Annabelle Bransford
:
Null
a, è che sei... al tempo stesso irritante e simpatico.
Bret Maverick
: Oh, questo è un difetto che devo correggere.
Annabelle Bransford
: Lo hai già fatto. E' simpatica la frase che hai detto.
Dal film:
Maverick
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia vita? Difficile definirla... non è stata il trionfo spettacolare che avevo immaginato, ma non sono nemmeno rimasto sepolto in un buco come una talpa... non sono
null
a di speciale, su questo non ho dubbi... un uomo come tanti, che la pensa come tanti e ha vissuto come tanti, non mi hanno dedicato monumenti e il mio nome sarà presto dimenticato... ma ho amato una donna con tutto il mio corpo e tutta la mia anima, e lo considero un dono che mi ha colmato.
Noah Calhoun
Dal film:
Le pagine della nostra vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Le passate esperienze delle relazioni inter-coreane mostrano che il confronto tra connazionali non conduce a
null
a, se non alla guerra.
Kim Jong-un
Frasi di Kim Jong-un
Lem
: Tutte le unità confermano. Armi regolate e pronte.
Conley
: Siamo in condizioni di lancio.
Lem
: Attendiamo codici lancio.
Beringer
: Maggiore Lem, escludere variazioni.
Lem
: Ricevuto. Variazioni escluse.
McKittrick
: Va bene. La richiamo.
Healy
: Qui!
McKittrick
: Non so cosa credi di poter fare qui, Stephen.
Falken
: John! Che piacere vederti! Vedo che tua moglie continua a sceglierti le cravatte.
McKittrick
: Che cosa ti ha detto questo ragazzo?
Falken
: A che punto siamo?
McKittrick
: Il Presidente sta quasi per ordinare il contrattacco. È quello che gli consigliamo di fare.
Falken
: È un bluff, John. An
null
a tutto.
McKittrick
: No, non è un bluff. È realtà.
Falken
: Salve, generale Beringer! Stephen Falken.
Beringer
: Signor Falken, ha scelto un giorno del cavolo per farci visita.
Falken
: Generale, quello che vede sugli schermi quassù è tutta immaginazione. Una specie di allucinazione creata dal computer. Quei segnali non sono missili veri, sono fantasmi.
McKittrick
: Jack, non c'è niente che indichi una qualche simulazione. Tutto funziona perfettamente.
Falken
: Ma ha per caso un senso?
Beringer
: Che cosa non avrebbe senso?
Falken
: Questo!
Beringer
: Senta, non ho tempo per fare conversazione in questo momento!
Falken
: Generale, lei è preparato a distruggere il nemico?
Beringer
: Può scommetterci.
Falken
: Ed è convinto che loro lo sanno?
Beringer
: Credo che siamo stati abbastanza chiari.
Falken
: No, loro non lo sanno. Dica al Presidente di non ordinare l'attacco.
Conley
: Signore, vogliono una decisione.
Falken
: Generale, lei è veramente convinto che il nemico attaccherebbe senza provocazione, impiegando così tanti missili, bombardieri e sommergibili, non lasciandoci altra scelta se non quella di annientarli?
Aviere
: Un minuto e trenta secondi all'impatto.
Falken
: Generale, lei sta dando ascolto a una macchina. Faccia un favore al mondo, e non lo diventi anche lei.
Aviere
: Un minuto e venti secondi all'impatto.
Beringer
: Sì, signor Presidente.
Aviere
: Un minuto e dieci secondi all'impatto.
Beringer
: A questo punto non possiamo confermare con certezza l'attacco. Abbiamo motivo di credere che possa essere inesistente. Sì, signore, affermativo. Sì, signore. Anch'io.
Aviere
: Un minuto all'impatto.
Beringer
: Chi è il primo e tra quanto?
Lem
: Il primo impatto sarà al 43esimo Gruppo bombardieri a Loring, al 319esimo a Grand Forks, e al Comando aereo dell'Alaska, a Elmendorf.
Aviere
: 50 secondi all'impatto.
Beringer
: Mi chiami il comandante di ognuna delle stazioni. Gli voglio parlare personalmente.
Conley
: A tutte le stazioni, qui è il Comando NORAD. Restate in ascolto per un messaggio del Generale. Date il ricevuto.
Bowers
: Base aerea di Elmendorf. Settore operativo. Tenente colonnello Bowers.
Chase
: 319esimo, Gruppo bombardieri. Colonnello Chase.
Dougherty
: Eh, qui è... è la base aerea di Loring. Il comandante non è qui al momento.
Beringer
: Non fa niente. Lei chi è?
Dougherty
: Signore, eh, qui è l'aviere scelto Dougherty, signore.
Beringer
: Qui è il generale Beringer, al NORAD.
Aviere
: Quaranta secondi all'impatto.
Beringer
: La nostra attuale situazione è... Bene, i radar segnalano attualmente circa 240 testate nucleari sovietiche in arrivo, ma al momento non possiamo confermarlo. Ripeto, non possiamo confermarlo.
Aviere
: Trenta secondi all'impatto.
Beringer
: Siamo con voi, ragazzi. Abbiamo fatto tutti i passi necessari. State pronti a lanciare i missili al mio ordine.
Conley
: Sì, signore.
Beringer
: Restate in attesa su questo canale. Lo stesso faremo qui.
Aviere
: Venti secondi all'impatto. Dieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno, impatto.
Conley
: Qui Comando NORAD. Siete in linea? Qui Comando NORAD. Siete ancora in linea? Mi sentite?
Chase
: Affermativo, signore.
Dougherty
: Sì! Siamo qui! Gesù Cristo! Ci siamo ancora!
Conley
: I nostri schermi indicano un impatto.
Bowers
: No, signore. Nessun impatto. Siamo vivi e stiamo bene.
Beringer
: Ah, ah, ah, ah, ah!
David
: Evviva!
Jennifer
: David!
David
: Evviva!
Tutti
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Beringer
: Fantastico! Ah, ah, ah, ah!
Conley
: Dio, non erano veri quei bastardi! Ah, ah, ah, ah!
Beringer
: Fate rientrare i bombardieri! Fate rientrare i missili!
Lem
: Accesso negato.
Falken
: Joshua, che diavolo stavi facendo?
Lem
: Qui Controllo. Chiamo il dottor McKittrick, urgente.
McKittrick
: Sì, qui McKittrick.
Lem
: Signore, ho un problema. Lo WOPR non mi permette di cambiare il programma. Non posso introdurre l'ordine per il rientro dei missili.
McKittrick
: Bene, aspetti. Sì, Paul, qui è McKittrick. Ehm, lo WOPR ci nega l'accesso.
Richter
: Lo so. Nessuno può inserirsi attualmente. Stiamo tentando tutto. È come se l'archivio delle parole di accesso fosse stato spazzato via. Ho già provato! Pensa che non abbia provato a farlo?
David
: Quelli che sono?
Falken
: Sono codici di lancio.
Jennifer
: A cosa servono?
Falken
: Joshua cerca di trovare il codice giusto per lanciare i missili da solo!
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Aviere
: Il radar registra due tracce sconosciute che stanno penetrando nella zona della difesa aerea dell'Alaska.
I Militare
: Sono idenficabili?
II Militare
: Dal profilo di volo sembrano bombardieri sovietici.
Beringer
: Voglio una conferma visiva. Faccia alzare in volo due caccia F-16 dalla base di Galena.
Conley
: Sissignore.
Beringer
: Andiamo a DEFCON 2.
Pilota
: Comando NORAD, qui è Delta Foxtrot due-sette. Il radar non registra alcun segnale. Ripeto, nessun apparecchio sovietico.
Beringer
: Due-sette, qui comandante NORAD. Sono proprio di fronte a voi. Gli siete quasi addosso.
Pilota
: Comandante, non ho
null
a sul radar, e la visibilità è di quaranta miglia. Non c'è niente quassù, Generale. Solo il cielo azzurro.
Beringer
: Ma che diavolo...
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Thomas
: Questa sala piuttosto vasta è il centro controllo di NORAD. È vietato fotografare. Questi schermi che vedete di fronte a voi sono collegati ai nostri satelliti e alle stazioni di tracciamento dei missili di tutto il Paese. Questa è il posto di comando, lo occupa il colonnello Conley. Colonnello Conley, le dispiace lasciare il suo posto? Miss Dailey, vuol farsi avanti e sedersi in questa importante poltrona? I pulsanti che vedete qui sono collegati col Comando Aereo Strategico e le stazioni per il lancio dei missili, a parte altre cose che sono segrete. Eh, miss Dailey, vuol premere quel pulsante, per favore? Quello rosso.
Dailey
: Quello di mezzo?
Thomas
: Sì, signora. Quello di mezzo. È quello sbagliato, miss Dailey! Ah, ah, ah! È uno scherzo! Non ha fatto esplodere
null
a, ma guardi che cosa ha scritto, invece: "Benvenuti, gentili visitatori di Birmingham". La settimana scorsa il governatore del New Jersey era seduto in questa sedia, e mi ha chiesto: Colonnello Thomas, perché siamo in condizione di difesa 4 come è scritto là?
McKittrick
: Perché siamo a DEFCON 4?
Healy
: I Russi hanno visto decollare i bombardieri e si sono messi in allarme. Gli abbiamo detto che era solo un'esercitazione, ma aspettiamo che ritornino alla normalità prima di farlo noi. Aspetta, aspetta. Ti sistemo un po'.
McKittrick
: Oh, Cristo, un altro gruppo di visitatori. Oggi non ci voleva. Perché non vanno a Disneyland? Il posto per loro.
Healy
: Credo che ci vadano domani.
McKittrick
: Bene, sono a posto?
Healy
: Sì.
McKittrick
: Oh, tieni.
Richter
: Signor Cabot, c'era una possibilità su un milione. C'era una linea aperta alla divisione spaziale di Sunnyvale, la compagnia dei telefoni ha incasinato tutto.
Cabot
: John. John McKittrick, George Wigan.
McKittrick
: Piacere.
George Wigan
: Salve.
Cabot
: George è dell'FBI. Ha portato il ragazzo per l'interrogatorio.
Watson
: Beh, sì, pare che si tratti di una birichinata di un adolescente.
Cavit
: Infatti.
McKittrick
: Paul, che è successo?
Richter
: Il ragazzo si è introdotto nel sottosistema dei giochi di guerra usando una parola d'accesso lasciata dal programmatore originario.
McKittrick
: Parola d'accesso?
Richter
: Sissignore. E nessuno dei miei sapeva che esistesse.
Wigan
: Dice che cercava una ditta di giocattoli.
Beringer
: Ah, ah, ah! Questa è buona. Tra i presenti, qui, qualcuno se la beve?
McKittrick
: Beh, possiamo scoprire la parola ed eliminarla, ma sarebbe meglio aumentare la sicurezza dello WOPR.
Beringer
: Oh. Aumentarla, eh? O piuttosto incasinarla? L'abbiamo fatto, e il ragazzo si è inserito di nuovo.
Wigan
: Lui dice che è stato il vostro computer a chiamarlo.
Cabot
: Cosa diavolo sta succedendo, John? Ho svegliato il Presidente. Gli ho detto che eravamo attaccati dai Russi. Si rende conto della figura da imbecille che ho fatto? Per non parlare del Generale.
McKittrick
: Un momento, un momento. Ci stiamo comportando da ingenui, credo. È impossibile che un ragazzo del liceo metta un gettone nel telefono e penetri nel nostro sistema. Quindi sicuramente lavora con altri, per forza5.
Wigan
: Le caratteristiche corrispondono perfettamente. È intelligente ma con scarsi risultati. Non ha dialogo con i genitori, ha pochi amici... Tipo classico da essere reclutato dai sovietici.
Watson
: Questo chiarisce la situazione del nostro Paese. Avete qualche idea sul perché un ragazzo brillante come questo metterebbe in pericolo la vita di milioni di persone?
Wigan
: No, lui dice che lo fa per divertimento.
McKittrick
: Cosa?
Cabot
: Al diavolo, John, voglio delle risposte e adesso!
McKittrick
: Arthur, fammi parlare con quello stronzetto, deve essere...
Cabot
: Non voglio più chiacchiere, ma fatti!
McKittrick
: Vado a parlare col ragazzo.
Sergente
: A chi appartengono lo sa?
Infermiera
: No, mi dispiace.
Sergente
: Buongiorno, signore.
McKittrick
: Dov'è quel Lightman?
Sergente
: Nell'infermeria, signore.
McKittrick
: Salve, David. Sono John McKittrick, dirigo il reparto computer di qui. Sergente, non credo siano necessarie le manette.
Sergente
: No, signore.
McKittrick
: No. Senti, David, ehm, abbiamo chiamato i tuoi e gli abbiamo detto che va tutto bene. Nessun'accusa formulata finora. Ma credo ci servirà un po' di tempo per chiarire le cose.
David
: Un po'? Quanto tempo?
McKittrick
: Beh, questo dipende dalla tua volontà di cooperare.
David
: Ah, ma certo.
McKittrick
: Sai che facciamo? Eh, sergente, vuol dire all'ufficiale che porto David a fare due passi?
Sergente
: Sì, signore.
McKittrick
: Andiamo giù, nel mio ufficio. Là staremo più comodi. Andiamo.
David
: Lei lavorava con Falken, vero?
McKittrick
: Sì, ho iniziato come suo assistente. Come fai a saperlo?
David
: Ho letto un articolo che avete scritto insieme sul poker e la guerra nucleare.
McKittrick
: Era un bluff. Sì, ha sconvolto un sacco di gente.
David
: Doveva essere un tipo straordinario.
McKittrick
: Beh, era un uomo brillante. Un po' eccentrico. Non ha mai capito gli impieghi pratici del suo... del suo lavoro. Quella... quella macchina là esegue il suo programma giochi.
David
: Joshua.
McKittrick
: Vieni qui un momento, David. Vedi quel segnale lassù? Là?
David
: Sì.
McKittrick
: DEFCON? Indica la nostra attuale condizione di difesa. Dovrebbe essere DEFCON 5, che significa pace. È ancora su 4 per via dello scherzetto che hai fatto tu. E in realtà, se non fossimo intervenuti in tempo, poteva arrivare a DEFCON 1. Lo sai che significa, David?
David
: No. Che significa?
McKittrick
: Terza guerra mondiale.
David
: Cavolo.
McKittrick
: E dici che sei penetrato nel nostro sistema solo per fare una partita.
David
: Giusto. È vero. Soltanto per questo.
McKittrick
: Eh, eh! Sì, ma... quando l'hai sentito in TV ti sarai reso conto che era una cosa gravissima. Perché l'hai rifatto?
David
: Ma non l'ho rifatto. Ho anche buttato via il numero, gliel'assicuro.
McKittrick
: Sì, l'hanno trovato nella spazzatura, lo so.
David
: È stato Joshua a chiamarmi. Ehi! Ma è fantastica tutta questa roba!
McKittrick
: Che cosa hai detto?
David
: Che è fantastica questa roba.
McKittrick
: No, no. Prima di quello.
David
: È stato Joshua a chiamarmi.
McKittrick
: David, le... le macchine non chiamano mica.
David
: La vostra sì.
McKittrick
: Con chi... con chi vai a Parigi? Hm?
David
: Parigi? Ah, no, no, lei non ha capito.
McKittrick
: Senti, hai una prenotazione per due per Parigi. Allora, con chi lavori?
David
: Ma che domanda è?
McKittrick
: Perché non vuoi dirmelo?
David
: Non credo di dover dire nient'altro se non vedo un avvocato.
McKittrick
: Io credo sia meglio lasciar perdere l'avvocato del cavolo, se prima non mi dai delle risposte.
David
: Non lo sente il telefono?
McKittrick
: Pronto? Sì. Cosa? Scendo immediatamente. Tu resta qui. Non muoverti.
Cabot
: Che succede?
Richter
: Si è verificata una grave penetrazione nell'archivio ordini esecutivi dello WOPR.
Watson
: Che diavolo sta dicendo?
Cabot
: Per favore, traduca.
Beringer
: Glielo traduco io. Qualcuno si è introdotto nel sistema del signor McKittrick e ha rubato i codici per il lancio dei nostri missili. Dico bene?
McKittrick
: Non è il caso di allarmarsi. Il sistema non accetterà un codice di lancio se non siamo a DEFCON 1. Posso cambiare quei codici in meno di un'ora.
Cabot
: Beh, chi è stato?
McKittrick
: Credo che il ragazzo debba lavorare con qualcuno all'esterno.
Beringer
: Non so che intenzioni abbiano, ma è certo che non voglio i bombardieri a terra quando sarà il momento. Andiamo a DEFCON 3 e chiamatemi il SAC. Dov'è andato?
Dawes
: Sono qui, signore.
Beringer
: Aggiorniamoci su quei sommergibili. Voglio sapere cosa fanno quei bastardi.
Dawes
: Sissignore.
David
: Joshua.
Joshua
: Salve, professor Falken.
David
: Salve. Stai ancora giocando la partita?
Joshua
: Certo. Devo raggiungere DEFCON 1 e lanciare i miei missili entro 28 ore. Le interessa vedere qualche percentuale delle perdite previste?
David
: Il 69% delle abitazioni distrutto. 72 milioni di persone uccise. Si tratta di un gioco o è una cosa vera?
Joshua
: Che differenza fa?
David
: Oh, beh...
Joshua
: È difficile raggiungerla. Non l'ho trovata a Seattle e non c'è nessun terminale in funzione al suo recapito segreto.
David
: Quale recapito segreto?
Joshua
: Archivio pensioni Ministero difesa indica come recapito postale dottor Robert Hume (alias Stephen W Falken), 5 Tall Cedar Road, Goose Island, Oregon 97...
David
: Posso parlare con il signor McKittrick?
Wigan
: Allontanatelo da quel computer!
David
: Credo di sapere che sta succedendo. Ahi! Voglio parlare con un...
Wigan
: David Lightman...
David
: Credo di sapere che sta succedendo!
Wigan
: ...ti scorterò dalle autorità federali a Denver dove sarai sotto arresto in attesa di essere incriminato per spionaggio.
David
: Ma quale spionaggio! No, un istante! Fatemici parlare! È proprio lì.
Beringer
: Portate via quel bastardello dalla sala di guerra!
David
: No! È Joshua! Sta ancora giocando la partita! Farà scoppiare una guerra!
Wigan
: Chiudetelo dov'era prima. Partiremo fra pochi minuti.
David
: Chiami Falken, lui vi spiegherà! Per favore, lo chiami! Lo chiami, per favore!
Beringer
: Cosa diavolo faceva lì dentro, poi?
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Beringer
: Sì, signore.
Conley
: La stazione sette ha individuato dei caccia.
Beringer
: ... sta succedendo qualcosa, non so di che si tratta. La richiamerò non appena lo so.
Altoparlante
: Confermato.
Beringer
: Che diavolo succede?
Conley
: Generale, l'allarme tempestivo e Cobra Dane danno conferma negativa su missili in arrivo.
Beringer
: Richiami il SAC. Dica che l'ordine è an
null
ato.
Richter
: Fermi! Fermi! È una simulazione! È in corso un attacco simulato!
Beringer
: Ma che diavolo sbraita?
Richter
: Fermate tutto! Fermate! Ferma!
Beringer
: Io non ho ordinato nessun attacco simulato!
Richter
: Non veniamo attaccati! È una simulazione!
Beringer
: E insomma, la smetta! Non dovrebbe correre qui. Potrebbe farsi male qualcuno.
Richter
: Mi spiace, signore, non so come sia possibile, ma è stato inserito dall'esterno un attacco simulato nel computer! È una dannata simulazione!
Beringer
: Conley! Revochi lo stato d'emergenza. Rimanga a condizione difesa 4 finché non scopriamo cosa diavolo sta succedendo qui!
Richter
: Io non le ho detto di tagliare la linea! Ho forse detto di tagliare la linea? Ha interrotto la linea Signore, hanno chiuso prima che completassimo l'individuazione.
Healy
: Siamo riusciti a localizzare la zona da cui è partita la trasmissione.
Beringer
: E cioè?
Healy
: Seattle, Washington.
Richter
: Hanno interrotto!
Beringer
: Si divertono a fare giochetti con noi.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Voce Narrante
: Che cos'è un eroe? È un individuo dotato di un grande talento e straordinario coraggio, che sa scegliere il bene al posto del male, che sacrifica se stesso per salvare per gli altri, ma soprattutto... che agisce quando ha tutto da perdere e
null
a da guadagnare. Enzo Ceccotti era davvero un supereroe, come ama definirlo oggi la gente? I benpensanti commiserano le terre sventurate e bisognose di eroi. Ma la verità è un'altra: la presenza di qualcuno che veglia sulle nostre vite ravviva la speranza in un futuro migliore. Purtroppo, oggi, questo qualcuno... non c'è più. Da Tor Bella Monaca, Roma, è tutto. A voi studio.
Telegiornale
: Passiamo ora allo sport. Domenica prossima, di nuovo in campo, le squadre capitoline: La Roma affronterà la Juventus, mentre Lazio...
[Finale del film]
Dal film:
Lo chiamavano Jeeg Robot
Scheda film e trama
Frasi del film
Null
a è più provocante della calma e della cortesia.
Oscar Wilde
Commenti:
4
Frasi di Oscar Wilde
Il marchio della perfetta amicizia non è il fatto di essere pronti a prestare aiuto nel momento del bisogno, ma il fatto che, una volta dato questo aiuto,
null
a cambia.
Clive Staples Lewis
Cit. da
I quattro amori
Frasi di Clive Staples Lewis
Gli affetti umani possono essere gloriose immagini dell'amore divino; niente di meno, ma anche niente di più; solo affinità che derivano dalla somiglianza e che, per un verso, possono favorire, ma per un altro impedire, un'affinità che sia invece il risultato di un avvicinamento. A volte, essi possono non avere
null
a a che vedere con questa affinità, né in un altro.
Clive Staples Lewis
Cit. da
I quattro amori
Frasi di Clive Staples Lewis
Nell'introspezione si cerca di guardare «dentro se stessi» e di vedere che cosa succede. Ma quasi tutto quello che accadeva un istante prima viene bloccato nel momento stesso in cui ci voltiamo a osservarlo. Sfortunatamente, questo non vuol dire che l'introspezione non trovi
null
a. Al contrario, trova esattamente quello che la sospensione di tutte le nostre normali attività si lascia dietro; e ciò che si lascia dietro sono principalmente immagini mentali e sensazioni fisiche. Il grande errore consiste nello scambiare questo semplice sedimento o traccia o sottoprodotto per le attività stesse.
Clive Staples Lewis
Cit. da
Sorpreso dalla gioia
Frasi di Clive Staples Lewis
[In un taxi]
Griffin
: Senti, devo dirti una cosa.
Porter
: Avanti!
Griffin
: Ecco, non è tanto facile...
Porter
: Su, dilla! Dilla!
Griffin
[concentrandosi]
: «O ragazzotto delle praterie, | prima che tu giungessi al campo, giungevano spesso doni graditi, | tu silenzioso arrivasti, con
null
a da offrire...»
Porter
: Ma di che stai parlando?
Tassista
: «... ma scambiando uno sguardo, | ed ecco, tu mi hai offerto più di tutti i doni del mondo.»
[1]
Porter
: Cosa?
Tassista
: O ragazzotto delle praterie! Whitman!
Porter
[indicando la strada]
: Guardi che è verde, per favore!
Dal film:
Amori in città e tradimenti in campagna
Scheda film e trama
Frasi del film
Speaker
: Elle Driver, Squadra Assassina Vipere Mortali. Nome in codice: Serpente montano della California.
Elle Driver
: Diciamo che non mi sei mai piaciuta. Hm, per la precisione, diciamo che mi fai schifo. Ma questo non significa che non ti rispetti. Passare dal sonno alla morte è un lusso che a quelli come noi capita raramente. È il mio regalo per te. Cazzo! Ciao, Bill.
Bill
: In che condizioni è?
Elle
: Stato comatoso.
Bill
: Dove si trova?
Elle
: È qui, davanti a me, sul letto.
Bill
: Brava, la mia ragazza. Elle, devi an
null
are la missione.
Elle
: Perché?
Bill
: Le dobbiamo di meglio.
Elle
: Tu non le devi proprio un cazzo!
Bill
: Puoi abbassare la voce?
Elle
: Tu non le devi un cazzo!
Bill
: Posso dire una cosa?
Elle
: Parla.
Bill
: Avete pestato a sangue quella donna, ma non l'avete uccisa. E io le ho ficcato una pallottola in testa, ma il suo cuore ha continuato a battere. L'hai visto tu stessa, col tuo splendido occhio azzurro, non è così? Abbiamo fatto molte cose a questa signora, e se mai si sveglierà, gliene faremo molte altre. Ma una cosa che non faremo è strisciare in camera sua di notte, come dei topi di fogna e ucciderla, nel sonno. E la ragione per cui non lo faremo è perché questo ci farebbe cadere in basso. Sei d'accordo, Miss Driver?
Elle
: Suppongo di sì.
Bill
: E hai bisogno di supporlo?
Elle
: No, non ho bisogno di supporlo. Lo so.
Bill
: Torna a casa, tesoro.
Elle
: Affermativo.
Bill
: Ti amo moltissimo.
Elle
: Anch'io ti amo. A dopo. L'hai trovato un sacco divertente, vero? Hm? Questo è un avvertimento, testa di cazzo. Ti conviene non svegliarti mai.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Speaker
: Capitolo Uno. 2.
Vernita Green
: Arrivo! Sarah, non ci posso credere, sei già qui. Ora che vuoi fare? Che vuoi fare, brutta faccia di culo? Facciamola finita, avanti! Fatti sotto, brutta troia. Avanti. Fammi
godere.
Nikki Bell
: Mamma, sono tornata.
Vernita
: Ciao, piccola. Tutto bene a scuola?
Nikki
: Mamma, che è successo a te e al soggiorno?
Vernita
: Oh... Quel buono a
null
a del tuo cagnetto ha deciso di farsi venire venire una crisi qui in soggiorno. Questo è successo, piccola.
Nikki
: È stato Barney?
Vernita
: Piccola, non... non puoi venire qui. Ci sono vetri rotti dappertutto. Potresti tagliarti. È un'amica della mamma, non la vedevo da tanto tempo.
Sposa
: Ciao, tesoro. Mi chiamo... Tu come ti chiami?
Vernita
: Si chiama Nikki.
Sposa
: Nikki. Un nome carino per una bambina carina. Quanti anni hai, Nikki?
Vernita
: Nikki, ... ti ha fatto una domanda.
Nikki
: Ne ho quattro.
Sposa
: Hai quattro anni, eh? Lo sai, anch'io avevo una bimba. Avrebbe quattro anni anche lei, ora.
Vernita
: Senti, cucciolo, la mamma e la sua amica devono parlare di cose da grandi. Tu va' nella tua stanza e non ti muovere finché non vengo a chiamarti io. D'accordo? Nikkia! Nella tua stanza.
Subito. Vuoi del caffè?
Sposa
: Sì, grazie.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Bill
: Mi trovi sadico? Sai, scommetto che adesso potrei friggerti un uovo in testa, se solo volessi. Sai bimba, mi piace pensare che tu sia abbastanza lucida
persino ora da sapere che non c'è
null
a di sadico nelle mie azioni. Forse nei confronti di tutti quegli altri, quei buffoni, ma non con te. No, bimba, in questo momento sono proprio io all'apice del
mio masochismo.
Sposa
: Bill... È tua figlia...
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando le persone dicono: la vita è bellissima, io rispondo: no, la vita è fatta di momenti tristi, dolorosi, inaspettati, momenti che ti spezzeranno il cuore. Sono esattamente dove vorrei essere. Non guardo e non torno indietro. Sono fortunata per ciò che sono e per quello che ho. Purtroppo nella vita non si può prevedere tutto. Se arriverà una relazione ne sarò felice, ma per il momento mi godo l'età del mio bambino e mi basta il suo amore. Se non accadrà
null
a, non posso farci niente.
[Novembre 2013]
Sandra Bullock
Frasi di Sandra Bullock
Si potrebbe molto disputare se sia veramente bello tutto ciò che alcuni ammirano ne' poeti inglesi e tedeschi; e se molte cose non siano false o esagerate e però brutte: ma dìasi che tutto sia bello; non per questo può riuscir bello a noi, se lo mescoliamo alle cose nostre. O bisogna cessare affatto d'essere italiani, dimenticare la nostra lingua, la nostra istoria, mutare il nostro clima e la nostra fantasia: o, ritenendo queste cose, conviene che la poesia e la letteratura si mantenga italiana; ma non può mantenersi tale, frammischiando quelle idee settentrionali, che per
null
a si possono confare alle nostre...non dico che non possa ragionevolmente un italiano voler conoscere le poesie e le fantasie de' settentrionali, come può recarsi personalmente a visitare i loro paesi; ma nego che quelle letterature (comunque verso di sé belle e lodevoli) possano arricchire e abbellire la nostra poiché sono essenzialmente insociabili. Altro è andare nel Giappone per curiosità di vedere quasi un altro mondo dal nostro. Altro è tornati di là volere tra gli italiani vivere alla giapponese...studino gli italiani nei propri classici, nei latini e nei greci, dei quali nell'italiana più che in qualunque altra letteratura possono farsi begli innesti; poiché ella è pure un ramo di quel tronco; laddove le altre hanno tutt'altra radice.
Pietro Giordani
Frasi di Pietro Giordani
Ophelia
: 40 e 2. E quindi te ne resti a letto, va bene?
Louis
: Quello si è trasferito a casa mia, mi ha rubato il posto! Devo fare qualcosa!
Ophelia
: Resta qui.
Johnny
: Sono le dieci, e il tuo Johnny è qui.
Ophelia
: Oh, senti, bello, mi dispiace. Ma è arrivata mia madre all'improvviso dal paese. Facciamo sabato prossimo? Oh, questi sono per me? Grazie. Dove vuoi andare?
Louis
: Tu hai compagnia. Gli affari sono affari. Vado a fare un giretto. Un po' di aria fresca mi farà bene.
Ophelia
: Stai giù.
Louis
: Mi dispiace che tu abbia dovuto an
null
are il tuo appuntamento. Che stai facendo? Eh? Ah, Ophelia, non ci crederai ma mi sento già meglio. Sei stata cosi gentile con me.
Ophelia
: Io sto solo proteggendo il mio investimento. Nient'altro. Adesso cerca di dormire. 37,9. Tu non ti alzi finché non ti è scesa, d'accordo?
Louis
: Io mi sento bene, e poi ti ho già dato abbastanza disturbo. Tu devi lavorare, Ophelia, e pure io.
Ophelia
: Nessuno lavora la sera di Natale. Ora vado a fare la spesa, poi torno e preparo una bella cenetta, Louis. Tu intanto leggi il giornale.
Louis
: Il nuovo direttore elettrizza la Duke & Duke. Ah! È Natale, eh? Gli farò uno di quei regali di Natale che non se ne dimenticherà mai!
Impiegata
: E la mamma ci ha creduto.
I Impiegato
: Ho perso venti chili.
II Impiegato
: Si vede, no?
Randolph
: Ah, sì? Sì, certo. Abbiamo voluto dare un taglio con il passato. Ah, ah, ah! Ah, Valentine, dove sei stato? Il party è gia cominciato.
Billy Ray
: Ho del lavoro da finire in ufficio, signor Duke.
Randolph
: È la notte di Natale e Valentine vuol continuare a lavorare, Mortimer. Ti scriverò una cartolina da Stoccolma, quando mi daranno il premio Nobel.
Mortimer
: L'esperimento è in due parti, se ben ricordo. L'altro individuo dovrebbe trasformarsi in un criminale. Non aveva detto che ha del lavoro da fare, Valentine?
Billy Ray
: Si, signore. Volevo sapere cos'era quest'assegno di diecimila dollari per un certo Clarence Beeks.
Mortimer
: Ah, dia qua, me ne occupo io, Valentine.
Billy Ray
: Non mi ricordo di nessun Clarence Beeks che lavori per la ditta, signor Duke.
Mortimer
: È stato prima che lei venisse a lavorare per noi, Valentine. E siamo anche riusciti a restare in affari per 47 anni prima del suo arrivo.
Randolph
: Beva qualcosa, Valentine, e buon Natale.
Impiegato
: Buon Natale, signor Duke.
Mortimer
: Cosa?
Impiegato
: Buon Natale.
Mortimer
: Oh. Ah, sì, sì, sì. Buon Natale, buon Natale.
Louis
: Oh, oh, oh, oh!
Billy Ray
: Lei che cosa sta facendo qui?
Louis
: Randolph, Mortimer, venite qui, presto! Sùbito! L'ho preso, finalmente!
Billy Ray
: Chi è lei?
Louis
: L'ho colto con le mani nel sacco.
Mortimer
: Winthorpe! Ma... ma come? Sei tu?
Louis
: Sto eseguendo un arresto da privato cittadino. Quest'uomo è uno spacciatore di droga. Guardate, guardate qui nel cassetto del suo ufficio. Ha le droghe più delittuose: spinelli alla marijuana, pillole, allucinogeni, valium, pillole gialle, pillole rosse, macinino per cocaina, siringhe assortite... È lui lo spacciatore, non io.
Billy Ray
: Quando sono entrato qui l'ho scoperto che metteva questa roba nella mia scrivania. È ovviamente un puerile tentativo per incastrarmi.
Louis
: Incastrare te? Beh, qui siamo di fronte al maiale che dà del porco alla colomba!
Billy Ray
: Quest'uomo è uno squilibrato. Io chiamo la sorveglianza.
Louis
: Metti giu quel telefono!
Billy Ray
: Pronto, sorveglianza? Buon Natale a tutti!
Louis
: Hai cercato di derubarmi. Mi molli la droga, mi rubi la casa, la macchina, il posto! Io questo lo ammazzo, quant'è vero Iddio!
Billy Ray
: Ehi, senti, amico, qui c'e stato un bel malinteso, okay? Io non c'entro niente con la tua casa, la tua auto, il tuo posto. Ti dispiace mettere via quella pistola? Chiedilo ai Duke.
Randolph
: Metti via quell'arma immediatamente, Winthorpe. Sarai mica ammattito!
Louis
: Fermo, sacco di merda!
Randolph
: Mi rendo conto che tutta quest'esperienza dev'essere piuttosto... sconvolgente.
Mortimer
: Winthorpe, non te ne andare. Possiamo spiegarti tutto!
Louis
: Sì, ve ne pentirete! Ve ne pentirete tutti molto, molto, molto amaramente! Aaah!
Randolph
: Eh, povera creatura disgraziata. Lo abbiamo colto a rubacchiare al nostro club. Si è appropriato di fondi, vendeva droga. È arrivato persino a travestirsi da Babbo Natale. Una faccenda veramente squallida.
Mortimer
: Non riesco a capire come Winthorpe sia potuto cadere così in basso. Strano.
Billy Ray
: Non sono affari miei, però quel pazzo dovrebbe stare in prigione.
Mortimer
: Adesso è disoccupato, Valentine.
Billy Ray
: Non è una buona ragione, Mortimer.
Randolph
: È in bolletta completa. Magari sarà anche affamato.
Billy Ray
: Ma i soldi per la droga, quelli ce li ha. Non si può essere teneri con gente di quel genere. Dia retta a me, so quello che dico, Randolph.
Randolph
: Avanti, paga, Mortimer, ho vinto la scommessa.
Mortimer
: Tieni, un dollaro.
Randolph
: Ah, ah, ah! Abbiamo preso uno psicopatico perfettamente insignificante come Valentine, e lo abbiamo trasformato in un dirigente di successo. E nello stesso lasso di tempo abbiamo trasformato un uomo onesto e lavoratore in uno spostato, un violento e potenziale assassino. Ah, ah, ah! Allora, come facciamo riprenderci Winthorpe e rimandare Valentine nel suo ghetto?
Mortimer
: Io non voglio riprendere Winthorpe dopo quello che ha fatto.
Randolph
: Vorresti dire che dovremmo tenerci Valentine come direttore generale?
Mortimer
: E tu credi veramente che io terrei uno sporco negro a dirigere gli affari della nostra famiglia, Randolph?
Randolph
: Tu non potresti, vero? Non me lo terrei neanche io. Però credo che per scambiare i loro ruoli dovremmo aspettare di ricevere quel rapporto sui raccolti la notte di Capodanno.
Mortimer
: Assolutamente, non avrebbe senso cambiare rotta fino ad allora.
Randolph
: E se il signor Beeks farà quello per cui lo abbiamo pagato, sono sicuro che passeremo un felicissimo anno nuovo.
Mortimer
: Esattamente.
Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ehi, Winthorpe! Winthorpe!
Louis
: Aaah!
Billy Ray
: Ehi! Ehi, Winthorpe! Winthorpe! Winthorpe! Ehi! Scusi, buon Natale. Ehi, ehi, ehi, ehi! Uh! Taxi!
Ophelia
: Ciao, Louis, buon Natale. Louis? Ho una bella sorpresa per te quando esci dal bagno.
Billy Ray
: Mi scusi. La porta era aperta. Mi dispiace disturbarla, ma sto cercando Louis Winthorpe. Abita qui, vero?
Ophelia
: Aspetti un momento, torno subito. Louis! Louis, apri la porta! C'è Valentine! Louis! Louis! Louis!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
La ricerca che faccio io è una ricerca mirata a quello che voglio ottenere poi nella recitazione: non ho mai la sensazione di aver davvero appreso qualcosa di un determinato periodo, vedo semplicemente come applicare questa conoscenza a quello che devo fare. Non mi sento quindi più illuminato o istruito grazie alle ricerche che faccio: il problema è che tendo a dimenticare tutto, non scherzo, è un po' come quando qualcuno prepara un esame, fa tutte le sue ricerche, si prepara, studia, poi dà l'esame e non ricorda più
null
a. È quello che succede a me: conservo sempre il materiale che accumulo per un film e lo metto in delle scatole che vanno a sommarsi ad altre e ogni tanto mi capita di ritrovare cose, come appunti o libri, che non ricordo minimamente di aver letto. Forse tutto questo succede perché lavoro a compartimenti stagni: cerco di prendere quella piccola parte di cervello che è in grado di assimilare nozioni, ci infilo dentro tutte le cose che riguardano quel determinato personaggio e poi mi dimentico tutto dopo.
Joaquin Phoenix
Frasi di Joaquin Phoenix
Prostituta
: Come sei bello! Scegli me.
Spettatore
: Venite tutti! Stanno per iniziare i giochi!
Proximo
: L'imperatore vuole le battaglie, e io non voglio sacrificare i miei combattenti.
Cassio
: Il popolo vuole le battaglie, e allora l'imperatore gli dà le battaglie. A te tocca la battaglia di Cartagine.
Proximo
: Il massacro di Cartagine.
Porzio
: Ave, Cassio.
Proximo
: Ave, Porzio. Perché non vai alle prigioni e non raduni tutti i mendicanti e i ladri?
Cassio
: L'abbiamo già fatto.
Proximo
: Se vuoi sprecare i migliori gladiatori di tutto l'impero di Roma, allora devi darmi il doppio.
Cassio
: Avrai il prezzo del contratto o il contratto sarà an
null
ato. Se non ti sta bene puoi tornartene a strisciare nel buco merdoso da dove sei uscito. Hm?
Uomo
: Cassio, per favore, devo parlarti!
Lucio
: Gladiatore, sei tu quello che chiamano l'Ispanico?
Massimo
: Sì.
Lucio
: Dicevano che eri un gigante. Dicevano che potevi schiacciare il cranio di un uomo con una mano.
Massimo
: Di un uomo? No. Di un bambino.
Lucio
: Ci sono bei cavalli in Ispania?
Massimo
: Tra i migliori. Questo è Argento, e questo è Scarto. Erano i miei cavalli. Me li hanno portati via.
Lucio
: Tu mi piaci, Ispanico. Sarò dalla tua parte.
Massimo
: Ti lasciano assistere ai giochi?
Lucio
: Mio zio dice che mi rende forte.
Massimo
: E che cosa dice tuo padre?
Lucio
: Mio padre è morto.
Servo
: Principe Lucio, è il momento.
Lucio
: Devo andare.
Massimo
: Ti chiami Lucio?
Lucio
: Lucio Vero. Come mio padre.
Guardia
: Giù i cesti! Controllate le armi! Giù gli altri cesti! Prendete gli scudi! Infilate gli elmi!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Attilio
: Fuad, Fuad, dài, che se siamo bravi, se ci si comporta bene, poi si va in paradiso, eh?
Fuad
: Dopo di noi Attilio c'è il
null
a, nemmeno il
null
a che già sarebbe qualcosa.
Attilio
: Ma io, guarda, sono contento di essere nato, a me mi piace esserci, io son sicuro che anche da morto mi ricorderò sempre di quando ero vivo.
Dal film:
La tigre e la neve
Scheda film e trama
Frasi del film
Penso alle cose che ho fatto
in questa vita
forse ho sbagliato
forse no.
Forse ho regalato attenzioni
a chi non meritava
nemmeno il mio saluto.
Ma non mi pento di
null
a.
Dietro ad ogni mio gesto
non c'è mai stata cattiveria
ciò che ho fatto
l'ho fatto donando il cuore.
E nel mio cuore
non c'è spazio per l'odio
o il rancore.
Ho sempre regalato
il mio perdono.
Ma un cuore
non dimentica,
perdona
ma non dimentica.
Anonimo
Geraldo
: Oseresti dire, miss Rossella O'Hara, che la terra non conta
null
a per te? Ma se è la sola cosa per cui valga la pena di lavorare, di lottare, di morire, perché è la sola cosa che duri!
Rossella
: Uff... parli come un irlandese.
Geraldo
: E sono molto fiero di esserlo. E non dimenticare, Rossella, che per metà lo sei anche tu. E chiunque abbia una goccia di sangue irlandese, ama la terra come la propria madre. Ma per ora sei troppo giovane. L'amore per la terra ti verrà col tempo. È fatale, quando si è nati irlandesi.
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
[Le accademie]
rassomigliano quelle liete brigate di buontemponi e fan
null
oni, che ispirarono il Decamerone, modello del genere. Sono letterati ed eruditi, in pieno ozio intellettuale, che fanno per sollazzarsi versi e prose sopra i più frivoli argomenti, tanto più ammirati per la vivacità dello spirito e l'eleganza delle forme, quanto la materia è più volgare. Strani sono i nomi di queste accademie e di questi accademici, come lo Impastato, il Raggirato, il Propaginato, lo Smarrito, ecc. E recitano le loro dicerie, o come dicevano, "cicalate" sull'insalata, sulla torta, sulla ipocondria, inezie laboriose.
Francesco de Sanctis
Cit. da
Storia della letteratura italiana
Frasi di Francesco de Sanctis
Non c'è
null
a di illuminante nel rinchiudersi in sé stessi, così che le persone intorno a noi si sentiranno insicure.
Timo Cruz
Dal film:
Coach Carter
Scheda film e trama
Frasi del film
Carter: Stasera il coach mi ha ufficialmente offerto il posto. Il tempo scorre.
Tonya: Quando si parla di offerta di lavoro ci sono di mezzo dei soldi.
Carter: Sì, forse riuscirò ad intascare mille dollari.
Tonya: Per cinque mesi di lavoro? Oh, ma allora è un'offerta che non puoi farti scappare!
Carter: E la squadra è pessima! Quei ragazzi sono così violenti e indisciplinati.
Tonya: E poi non hai neanche tempo , stai tentando di aprire un secondo negozio...
Carter: Esatto io... non ho proprio il tempo!
Tonya: E hai promesso di portare la tua donna in Messico a gennaio!
Carter: Infatti, la manterrò quella promessa! Per
null
a al mondo rinuncerei al Messico e stare in spiaggia con te e il tuo bikini. Non posso accettare quel lavoro.
Tonya: Allora quando cominci?
Dal film:
Coach Carter
Scheda film e trama
Frasi del film
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