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La storia che non si affanna, poesia di Wislawa Szymborska
La storia che non si affanna
alle trombe mi accompagna.
Gerico viene chiamata
la città da me abitata.
Mi frana di dosso pezzo
a pezzo la cinta muraria.
Sto in piedi tutta nuda
sotto la divisa d'aria.
suonate, trombe, e come si confà,
suonate insieme a più non posso.
Ormai solo la pelle cadrà
e mi discolperanno le ossa.
alle trombe mi accompagna.
Gerico viene chiamata
la città da me abitata.
Mi frana di dosso pezzo
a pezzo la cinta muraria.
Sto in piedi tutta nuda
sotto la divisa d'aria.
suonate, trombe, e come si confà,
suonate insieme a più non posso.
Ormai solo la pelle cadrà
e mi discolperanno le ossa.
[dalla raccolta "Appello allo Yeti", 1957]
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Questa frase è presente in:Breve biografia di Wislawa Szymborska
La grande poetessa Wisława Szymborska nasce il 2 luglio del 1923 a Cracovia, in Polonia. La sua infanzia e l'adolescenza sono funestate dallo scoppio della seconda guerra mondiale. La giovane Wisława è costretta, infatti, a proseguire gli studi in clandestinità, ed è in questo modo che riesce a diplomarsi nel 1941. Nel 1943,...
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