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Citazione di Umberto Saba
Tu sei come la pavida
coniglia. Entro l'angusta
gabbia ritta al vederti
s'alza,
e verso te gli orecchi
alti protende e fermi;
che la crusca e i radicchi
tu le porti, di cui
priva in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui.
Chi potrebbe quel cibo
ritoglierle? chi il pelo
che si strappa di dosso,
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?
coniglia. Entro l'angusta
gabbia ritta al vederti
s'alza,
e verso te gli orecchi
alti protende e fermi;
che la crusca e i radicchi
tu le porti, di cui
priva in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui.
Chi potrebbe quel cibo
ritoglierle? chi il pelo
che si strappa di dosso,
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?
[Tratta dalla poesia "A mia moglie", dedicata da Umberto Saba a Lina Wölfler]
Breve biografia di Umberto Saba
Umberto Poli nasce a Trieste il giorno 9 marzo 1883. La madre, Felicita Rachele Cohen, è di origini ebraiche e appartiene a una famiglia di commercianti che opera nel ghetto triestino. Il padre Ugo Edoardo Poli, agente di commercio di nobile famiglia veneziana, si era inizialmente convertito alla religione ebraica per sposare Rachele, ma l'abbandona quando lei in attesa del figlio. Il futuro poeta cresce quindi in un contesto malinconico per la mancanza della figura paterna. Per tre anni viene allevato da Peppa Sabaz, balia... continua su Biografieonline.it