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Che bella giornata

Frasi del film

Nel nostro database ci sono 15 frasi relative al film Che bella giornata. Leggile tutte.
Frasi di Che bella giornata

Riassunto e trama del film Che bella giornata

[da Wikipedia]

Checco (Checco Zalone) Zalone è un ragazzo pugliese che si è trasferito da un trentennio al nord Italia coi genitori Anna e Nicola (Rocco Papaleo) e lavora come buttafuori precario in una discoteca del suo paesino della Brianza. Avendo un forte desiderio di lavorare nel campo della sicurezza, Checco sogna di diventare un carabiniere, come suo zio materno Giuseppe Capobianco, ma per una serie di buffe circostanze viene respinto al colloquio di lavoro con il perfido colonnello Gismondo Mazzini per tre volte consecutive. Successivamente, grazie a una raccomandazione del cardinale Rosselli, arcivescovo di Milano, si ritrova a lavorare come addetto alla sicurezza del Duomo di Milano, facendo impressionare e preoccupare Mazzini, che si è reso conto che Checco è decisamente maldestro e inadatto a svolgere un compito del genere.

Qui, durante il lavoro, svolto non proprio nel migliore dei modi, conosce Farah (Nabiha Akkari), una bella ragazza araba che si finge studentessa di architettura per avere accesso alla Madonnina, ai cui piedi medita in realtà di fare un attentato facendo detonare un ordigno esplosivo con l'aiuto del fratello Sufien (Mehdi Mahdloo) e di altri due complici terroristi arabi, per vendicare l'uccisione della sua famiglia in un bombardamento della NATO non meglio precisato durante la guerra al terrorismo in Arabia: Sufien incarica la sorella di fare amicizia con il guardiano Checco e di far azionare proprio a lui la bomba nascosta, senza che quest'ultimo lo sappia. Divenuto guardiano della Madonnina, Checco cade subito nel tranello di Farah, innamorandosene. Prova allora a cercare invano dei consigli dai suoi amici, il suo ex-collega buttafuori Giovanni (Herbert Ballerina) (che ora lavora in un supermercato) e la guida artistica del Duomo, Ivano, che sta per diventare sacerdote. I genitori, specialmente il padre Nicola, che lavora come cuoco dell'esercito italiano in Iraq e nelle trincee arabe, sono all'inizio contrari alla nuova frequentazione del figlio, ma poi capiscono che Farah è orfana sin da piccola e le danno tutto l'affetto possibile, in particolare durante un battesimo di famiglia celebrato in Puglia, in cui la nominano addirittura madrina del bambino battezzato (anche se lei non è di religione cristiana). Checco però è perseguitato da tempo anche da un'altra ragazza, Maria (Anna Bellato), che è innamorata di lui, non ricambiata.

Sufien, i due arabi e Farah vorrebbero volare a Londra e buttare giù anche il Big Ben con un terzo complice, ma Checco e la famiglia li invitano ad una cena a base di cozze, che hanno effetti devastanti per lo stomaco dei due malcapitati: dopo essere andati in bagno per tutta la notte, all'alba, decidono di rinunciare a entrambi gli attentati e tornano definitivamente in Arabia. Intanto Gismondo tenta in tutti i modi di corrompere l'arcivescovo per far licenziare Zalone, mentre Ivano tenta di convincere il suo superiore a farlo rimanere. Tutto questo durerà poco, poiché un giorno Checco ruba la tela dell'Estasi di Santa Teresa per permettere a Farah di fotografarla (lei diceva di volerla fotografare per i suoi studi, e nel museo era vietato) e viene prontamente licenziato, pena le conseguenze penali e amministrative. Mazzini, felice, torna a Roma, dove non era mai riuscito ad andare a causa di Checco. Giovanni, tentando di aiutare Checco a fidanzarsi con Farah, si sposa con Maria, allontanandola finalmente da Checco.

A questo punto Farah, innamoratasi di Checco senza farglielo capire esplicitamente (gli scrive solo "che bella giornata") e tornata a sorridere grazie all'affetto e all'allegria spregiudicata della famiglia del ragazzo (non lo faceva più dalla strage in cui erano morti i suoi genitori), rifiuta di portare a termine il piano suo e di Sufien: costretta a tornare in Arabia, finge di eseguire il suo compito dicendo a Checco di avere un regalo per lui da aprire sotto la Madonnina, e consegnandoli la valigia che doveva contenere il regalo: il regalo doveva essere la bomba, e Checco, aprendo la valigia sotto la Madonnina, avrebbe fatto esplodere l'ordigno, ma nella valigia c'è solo un modellino della casa di Checco, come vero regalo per lui, che sotto nasconde solamente il meccanismo di attivazione della bomba, perché la ragazza ha spostato l'ordigno in un trullo in rovina di proprietà di Checco in Brianza, ereditato dal defunto nonno pugliese di Alberobello, per la cui demolizione erano necessari 10.000 €, appunto evitati grazie all'esplosione dell'ordigno. Con l'esplosione del trullo, Checco guadagnerà i 10.000 euro anziché spenderli, mentre Farah dice a Sufien che, se per caso si accorgesse che la bomba non è esplosa a Milano, è perché Checco l'ha usata per distruggere altri monumenti cristiani: Sufien sorride per la prima volta, grazie a Checco, dimostrando di avere cuore. Alla fine Ivano diventa il parroco della chiesa nel paesino brianzolo di Checco, con Giovanni che diventerà suo diacono oltre a fare il mestiere di buttafuori. A Roma, l'antagonista di Checco, il colonnello Mazzini, muore d'infarto nel vedere che Checco ha un nuovo lavoro in Vaticano, questa volta stabile: infatti Zalone, raccomandato da Ivano, è diventato addirittura la guardia del corpo personale di papa Benedetto XVI.

Anno

2011 (13 anni fa)

Genere

Commedia

Durata

92 minuti (1 ora e 32 minuti)

Regia

Gennaro Nunziante

Film di Gennaro Nunziante

Data di uscita

mercoledì 5 gennaio 2011

Poster e locandina

Attori del film Che bella giornata

Checco Zalone nel ruolo di Checco
Nabiha Akkari nel ruolo di Farah
Rocco Papaleo nel ruolo di Nicola
Isabelle Adriani nel ruolo di Mercedes
Anna Rita Del Piano nel ruolo di Anna Capobianco
Ivano Marescotti nel ruolo di colonnello Gismondo Mazzini
Tullio Solenghi nel ruolo di papa Benedetto XVI
Giustina Buonomo nel ruolo di nonna Rosa
Herbert Ballerina nel ruolo di Giovanni
Anna Bellato nel ruolo di Maria
Cinzia Mascoli nel ruolo di Rossella Mazzini
Mehdi Mahdloo nel ruolo di Sufien
Matteo Reza Azchirvani nel ruolo di terrorista arabo #1
Hossein Taheri nel ruolo di terrorista arabo #2
Edoardo Pavese nel ruolo del questore
Caparezza nel ruolo di se stesso
Michele Alhaique nel ruolo di don Ivano
Bruno Armando nel ruolo di capo dell'Intelligence
Anis Gharbi nel ruolo di terrorista arabo #3
Mariangela Eboli nel ruolo di Susi

Doppiatori italiani

Biografie correlate al film Che bella giornata

Soggetto e sceneggiatura

Gennaro Nunziante, Checco Zalone

Musiche

Checco Zalone

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