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Operazione Valchiria

Frasi del film

Nel nostro database ci sono 11 frasi relative al film Operazione Valchiria. Leggile tutte.
Frasi di Operazione Valchiria

Riassunto e trama del film Operazione Valchiria

[da Wikipedia]

Tunisia, 1943, il colonnello Conte Claus von Stauffenberg, ufficiale della 10. Panzer-Division, annota nel suo diario la disillusione in merito alla politica ed alle promesse di Hitler e la sua speranza di una fine rapida della guerra che sta portando la Germania alla rovina. Durante un attacco aereo alleato viene ferito gravemente perdendo l'occhio sinistro, la mano destra e due dita della mano sinistra e viene rimpatriato. Egli non è il solo ufficiale ad esprimere valutazioni fortemente negative sull'operato del dittatore. Infatti, il 13 marzo dello stesso anno, il generale Henning von Tresckow tenta di uccidere il Führer con una bomba a tempo, caricata con uno stratagemma sull'aereo che da Smolensk lo riporterà in Germania, ma l'attentato fallisce e, causa l'arresto di uno dei congiurati, si rende necessario trovare un sostituto e la scelta del generale Friedrich Olbricht cade proprio sul giovane colonnello.

Stauffenberg, inizialmente scettico sulla conduzione "politica" dell'operazione, dopo essere stato trasferito all'Ufficio generale dell'esercito attua delle modifiche all'Operazione Valchiria (Piano Walküre)[2]. Queste permettono di poter utilizzare e controllare, contro le SS ed i vertici del partito, le forze della "riserva", distribuite in Germania e nei paesi occupati. Perché questo possa avvenire sono necessari alcuni elementi: l'approvazione del nuovo piano da parte di Hitler, la complicità o l'assenso del generale Friedrich Fromm, comandante della riserva e la morte del Führer. Fromm tuttavia, nonostante l'offerta del posto di comandante supremo dell'esercito, non intende prendere parte al complotto ma evita di denunciare Stauffenberg ed Olbricht, in prospettiva di quanto possa accadere in caso di morte di Hitler.

Il generale von Tresckow viene trasferito al fronte e sceglie di mettere Stauffenberg a capo della parte militare dell'operazione, non prima di avere raccomandato al colonnello di esaminare il problema delle comunicazioni provenienti dalla Wolfsschanze, la tana del lupo, sede del comando di Hitler dove avverrà l'attentato. Esse, infatti, dovranno essere bloccate, ed allo scopo egli convince il generale Erich Fellgiebel, responsabile delle comunicazioni, a collaborare con lui. Stauffenberg viene nominato capo di stato maggiore della riserva e questo gli darà modo di partecipare alle riunioni in cui sarà presente il dittatore e, come suo addetto, viene chiamato il tenente Werner von Haeften, fedele alla congiura. Insieme a lui, il 7 giugno 1944, si reca al Berghof, la residenza privata di Hitler, riuscendo a fargli approvare le modifiche all'Operazione Valchiria.

Il colonnello Albrecht Mertz von Quirnheim si incarica di "istruire" Stauffenberg sull'uso del congegno che sarà utilizzato per l'attentato: due pacchi da 975 grammi di esplosivo al plastico che dovranno essere innescati con altrettante matite inglesi: due detonatori che, per essere attivati, devono essere schiacciati con una pinza, lasciando dai 10 ai 15 minuti di tempo per collocare l'ordigno ed allontanarsi. Carl Friedrich Goerdeler (Kevin McNally), che dovrebbe divenire Cancelliere dopo il colpo di stato, dispone di non procedere se non sarà possibile uccidere, insieme ad Hitler, anche il comandante delle SS Heinrich Himmler, limitando di fatto la sfera di azione del colonnello. Infatti il primo tentativo, avvenuto il 13 luglio, data l'assenza di Himmler, viene bloccato, nonostante la riserva sia già stata allertata.

Le conseguenze sono immediate: il generale Fromm promette l'arresto ad Olbricht e Stauffenberg nel caso allertassero nuovamente la riserva senza suo ordine. Il colonnello rinfaccia a Goerdeler la sua inerzia nel procedere e quest'ultimo ne chiede la rimozione dal comando delle operazioni per avere tentato di procedere ugualmente senza la sua autorizzazione ma, in seguito all'ordine del suo arresto, dovrà forzatamente farsi da parte ed il generale Ludwig Beck, nel piano della congiura futuro Capo di stato, lascia da quel momento mano libera a Stauffenberg.

Il 20 luglio 1944, giorno dell'attentato, Stauffenberg, insieme al tenente von Haeften, si reca nuovamente a Rastenburg ma, una volta arrivati, ricevono la notizia che la riunione è stata anticipata a causa della visita di Mussolini. Con il pretesto del cambio della camicia, i due si recano in una stanza per innescare gli esplosivi ma vengono "richiamati" da parte dell'attendente del feldmaresciallo Wilhelm Keitel che gli chiede di sbrigarsi. Il colonnello, impacciato dalla sua menomazione, riesce ad innescare uno solo dei due pacchi di esplosivo ed inoltre la riunione viene spostata dal bunker alla sala riunioni, una costruzione in legno che non amplificherà l'effetto dell'esplosione. Il tenente viene mandato a prendere l'automobile e Stauffenberg, come concordato, viene chiamato al telefono da Fellgiebel ed in questo modo riesce ad uscire dalla sala riunioni.

Pochi minuti dopo avviene l'esplosione. I due, non senza fatica, riescono ad uscire dalla tana del lupo ed imbarcarsi sull'aereo che li riporterà a Berlino. Fellgiebel chiama Mertz von Quirnheim per comunicargli l'avvenuto attentato ma i due non si intendono e le comunicazioni vengono immediatamente bloccate ed Olbricht. Ritenendolo troppo rischioso, egli non allerta la riserva per dare inizio all'Operazione Valchiria, perdendo in questo modo tempo prezioso. Von Quirnheim decide allora di agire di sua iniziativa allertando la riserva ed, una volta che Stauffenberg e von Haeften atterrano a Berlino, vengono a conoscenza che l'allarme non è stato dato e che Fromm non è stato avvertito. Stauffenberg è furibondo per il tempo che è stato perduto, e ritenendo la riuscita dell'operazione compromessa, intima al generale di dare inizio a "Valchiria" a nome di Fromm, anche senza la sua approvazione e gli dà appuntamento nell'ufficio di quest'ultimo entro un quarto d'ora.

Olbricht esegue le direttive di Stauffenberg, e da inizio all'Operazione Valchiria, a nome di Fromm. Pochi minuti, nell'ufficio di quest'ultimo, i congiurati mettono di fronte al fatto compiuto il generale, offrendogli ancora una volta di unirsi a loro. Tuttavia Fromm, dopo avere parlato al telefono con Keitel, saputo che Hitler è sopravvissuto, si rifiuta di partecipare al complotto e, pertanto, viene messo agli arresti dai congiurati. Il capo della polizia di Berlino, il Conte Wolf-Heinrich von Helldorf, garantisce l'appoggio delle forze dell'ordine ed i primi gerarchi nazisti cominciano ad essere arrestati ed i ministeri occupati ed anche dai distretti dei paesi occupati giungono notizie confortanti in merito alla resa senza combattere delle SS. Il feldmaresciallo Erwin von Witzleben viene nominato comandante supremo delle forze armate. Tutto sembra procedere secondo i piani ma la riserva comincia, giustificando i timori di Beck, a ricevere ordini contraddittori ed anche in capo a Stauffenberg viene emanato un ordine di arresto.

La situazione precipita dopo che il maggiore Otto Ernst Remer[3] parla direttamente al telefono con Hitler, accertando in questo modo che il Führer è vivo. Quest'ultimo ordina all'alto ufficiale di catturare tutti i traditori vivi. Le comunicazioni dal comando di Stauffenberg vengono bloccate e rapidamente il controllo della situazione torna al Governo del Reich. I congiurati vengono arrestati e Fromm, disattendendo gli ordini di Hitler, ne ordina la fucilazione, nonostante l'esplicita opposizione del maggiore Remer, al fine di cercare di occultare la sua conoscenza dei fatti. Beck si suicida, Stauffenberg, von Haeften, von Quirnheim ed Olbricht vengono immediatamente fucilati nel cortile del palazzo di Bendlerblock e gli altri congiurati verranno giustiziati dopo brevi processi ma il destino di Fromm è comunque segnato: sarà fucilato il 12 marzo 1945.

Anno

2008 (16 anni fa)

Titolo originale

Valkyrie

Genere

Drammatico, Guerra, Storico

Durata

116 minuti (1 ora e 56 minuti)

Regia

Bryan Singer

Film di Bryan Singer

Data di uscita

giovedì 25 dicembre 2008

Poster e locandina

Attori del film Operazione Valchiria

Tom Cruise nel ruolo di colonnello Claus von Stauffenberg
Kenneth Branagh nel ruolo di generale Henning von Tresckow
Bill Nighy nel ruolo di generale Friedrich Olbricht
Tom Wilkinson nel ruolo di generale Friedrich Fromm
Carice van Houten nel ruolo di Nina von Stauffenberg
Thomas Kretschmann nel ruolo di maggiore Otto Ernst Remer
Terence Stamp nel ruolo di generale Ludwig Beck
Eddie Izzard nel ruolo di generale Erich Fellgiebel
Kevin McNally nel ruolo di Carl Friedrich Goerdeler
Christian Berkel nel ruolo di colonnello Albrecht Mertz von Quirnheim
David Bamber nel ruolo di Adolf Hitler
Tom Hollander nel ruolo di colonnello Heinz Brandt
David Schofield nel ruolo di generale Erwin von Witzleben
Jamie Parker nel ruolo di tenente Werner von Haeften
Waldemar Kobus nel ruolo di capo della polizia Wolf-Heinrich von Helldorf
Matthias Freihof nel ruolo di reichsführer Heinrich Himmler
Gerhard Haase-Hindenberg nel ruolo di Reichsmarschall Hermann Goering
Harvey Friedman nel ruolo di ministro Joseph Goebbels
Manfred-Anton Algrang nel ruolo di architetto Albert Speer
Kenneth Cranham nel ruolo di feldmaresciallo Wilhelm Keitel
Andrew Schwerdt nel ruolo di attendente di Keitel
Halina Reijn nel ruolo di Margarethe von Oven
Danny Webb nel ruolo di capitano Haans
Christian Oliver nel ruolo di sergente Adam
Chris Larkin nel ruolo di sergente Helm
Tim Williams nel ruolo di dottore

Biografie correlate al film Operazione Valchiria

Sceneggiatura

Christopher McQuarrie, Nathan Alexander

Musiche

John Ottman

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