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Aforismi Fine - parte 20
Frasi trovate
:
3.892
Ogni notte, quando vado a letto, i sensi di colpa mi mangiano il cervello. Penso che, forse, se ci fossi stata, avrei potuto fare qualcosa. Ma è normale che una madre pensi così.
[Sulla morte della figlia di 9 mesi, avvenuta alla
fine
del 2014]
Claudia Galanti
Frasi di Claudia Galanti
Un giorno c'è la vita. Per esempio, un uomo sano, neanche vecchio, senza trascorsi di malattie. Tutto è com'era prima e come sarà sempre. Passa da un giorno all'altro pensando ai fatti suoi, sognando solo il tempo che ancora gli si prepara. Poi, d'improvviso, capita la morte. Un uomo esala un leggero sospiro, si abbandona sulla sedia, ed è la morte. La sua subitaneità non lascia spazio al pensiero, non dà occasione allo spirito di cercare una parola che possa consolarlo. Restiamo soli con la morte, col dato inoppugnabile della nostra mortalità. La morte dopo lunga malattia possiamo accettarla con rassegnazione. Anche che la morte accidentale si può attribuire al destino. Ma che un uomo muoia senza causa apparente, che muoia solamente perché è uomo, ci spinge così vicino all'invisibile con
fine
tra la vita e la morte da farci domandare su che lato di esso ci troviamo. La vita si fa morte, ed è come se quella morte avesse posseduto questa vita da sempre. Morire senza preavviso. Come dire: la vita si interrompe. E può interrompersi in qualunque momento.
Paul Auster
Cit. da
L'invenzione della solitudine ‐ Incipit
Frasi di Paul Auster
La strada che da Casterbridge conduce a nord è deserta e monotona, specie d'inverno. Lungo una parte del percorso si collega a Long-Ash Lane, una tediosa via priva per molte miglia di villaggi o borghi, e con pochissime svolte. Gli ignari viandanti che sono troppo vecchi, troppo giovani o per altri motivi troppo deboli per affrontare una distanza così lunga, ma che nondimeno sono costretti a percorrerla, esclamano, guardando ansiosamente avanti; «Una volta in cima a quella collina vedrò sicuramente la
fine
di Long-Ash Lane!». Ma una volta raggiunta la vetta, vedono la strada allungarsi davanti a loro con la stessa inesorabile piattezza di prima.
Thomas Hardy
Cit. da
Intrusi nella notte ‐ Incipit
Frasi di Thomas Hardy
Una sera di
fine
maggio un uomo di mezza età stava ritornando da Shaston al villaggio di Marlott, nella vicina Valle di Blackemore o Blackmoor. Avanzava su gambette rachitiche e v'era un certo che di bleso nella sua andatura che lo portava a deviare sulla sinistra. Ogni tanto scuoteva il capo, come se assentisse a qualche pensiero, benché in realtà non stesse pensando a nulla in particolare. Un paniere per uova gli pendeva vuoto dal braccio e il pelo del suo copricapo, sciupato, era consunto sulla falda nel punto in cui lo prendeva per toglierselo.
Thomas Hardy
Cit. da
Tess dei d'Uberville ‐ Incipit
Frasi di Thomas Hardy
Questa non è la
fine
. Neanche per sogno. Abbiamo perso intere città. Non sappiamo come sia cominciata. Abbiamo guadagnato tempo. Ma ci ha dato una possibilità. Alcuni hanno iniziato a combattere. Se potete combattere, fatelo. Aiutate gli altri. Siate pronti a tutto. La guerra è appena iniziata.
[Frase finale del film]
Gerry Lane
Dal film:
World War Z
Scheda film e trama
Frasi del film
[Frank sta per prendere un aereo spacciandosi ancora per un pilota; Carl lo intercetta all'aeroporto]
Carl Hanratty
: Come hai fatto, Frank? Come hai fatto a superare quell'esame da avvocato in Louisiana?
Frank Abagnale Jr.
: Tu che ci fai qui? Senti, mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto passare.
Carl Hanratty
: Se torni in Europa morirai nella prigione di Perpignan, se provi a scappare negli Stati Uniti ti rispediamo ad Atlanta per 50 anni.
Frank Abagnale Jr.
: Lo so.
Carl Hanratty
: Ci ho messo 4 anni per organizzare la tua liberazione, ho dovuto convincere i miei capi al FBI e il procuratore generale che non saresti scappato...
Frank Abagnale Jr.
: Perché lo hai fatto?
Carl Hanratty
: Sei solo un ragazzo.
Frank Abagnale Jr.
: Sì, ma non sono tuo figlio. Avevi detto che saresti andato a Chicago...
Carl Hanratty
: Mia figlia non può vedermi questo
fine
settimana, va a sciare.
Frank Abagnale Jr.
: Hai detto che aveva 4 anni, stai mentendo.
Carl Hanratty
: Aveva 4 anni quando me ne sono andato, ora ne ha 15. Mia moglie si è risposata 11 anni fa. Vedo Grace una volta ogni tanto.
Frank Abagnale Jr.
: Io non capisco...
Carl Hanratty
: Ma certo che capisci. A volte è più facile vivere nella menzogna. Ti lascerò volare stasera, Frank. Non proverò neanche a fermarti, perché so che lunedì sarai a lavoro.
Frank Abagnale Jr.
: Ah sì? E come fai a saperlo?
Carl Hanratty
: Guarda, Frank. Nessuno ti dà la caccia.
Dal film:
Prova a prendermi
Scheda film e trama
Frasi del film
Frank Abagnale Jr.
: Ciao Carl.
Carl Hanratty
: Ciao..."Barry Allen dei servizi segreti".
Frank Abagnale Jr.
: È da un paio d'ore che cerco di rintracciarti...
Carl Hanratty
: Cosa vuoi?
Frank Abagnale Jr.
: Voglio chiederti scusa, per quello che è successo a Los Angeles.
Carl Hanratty
: No, no, no, non venirmi a chiedere scusa!
Frank Abagnale Jr.
: Lavori sempre la vigilia di Natale, Carl?
Carl Hanratty
: Mi sono offerto volontario, così quelli che hanno famiglia sono potuti andare a casa prima.
Frank Abagnale Jr.
: Mi sembrava che portassi la fede a Los Angeles, pensavo che anche tu avessi famiglia.
Carl Hanratty
: No, non ho famiglia. Se vuoi parlare con me, parliamo faccia a faccia.
Frank Abagnale Jr.
: D'accordo. Sono nella mia suite allo Stuyvesant Arms, la 3113. Domattina vado a Las Vegas per il
fine
settimana.
Carl Hanratty
: ... Credi di potermi fregare ancora? Tu non vai a Las Vegas, e non sei allo Stuyvesant Arms. Ti piacerebbe che mandassi venti agenti, la vigilia di Natale, a fare irruzione in quel hotel, a buttare giù la porta per farci fare la figura degli idioti!
Frank Abagnale Jr.
: Mi dispiace di averti fatto fare la figura dell'idiota, davvero, mi dispiace...
Carl Hanratty
: No, no.
Frank Abagnale Jr.
: Ascoltami, ti chiedo scusa...
Carl Hanratty
: No! No! No! Non puoi dispiacerti per me! La verità è che sapevo che eri tu, forse non ti ho messo le manette, ma lo sapevo!
Dal film:
Prova a prendermi
Scheda film e trama
Frasi del film
Alla
fine
ho fatto una frittata alla erba e vissero tutti felici e tossicodipendenti.
[Sconsolata]
Anna Maria Barbera
Frasi di Anna Maria Barbera
[I pompeiani e i nucerini convenuti ai]
ludi gladiatori banditi da quel Livineio Regolo, che ho già ricordato espulso dal senato, dapprima si scambiarono ingiurie con l'insolenza propria dei provinciali, poi passarono alle sassate, alla
fine
ricorsero alle armi, prevalendo i cittadini di Pompei, presso i quali si dava lo spettacolo. Furono perciò riportati a casa molti di quelli Nocera con il corpo mutilato per ferite, e in quella città parecchi fra i cittadini piansero la morte di figli e di genitori.
[Nucerinos Pompeianosque gladiatorio spectaculo, quod Livineius Regulus, quem motum senatu rettuli, edebat. quippe oppidana lascivia in vicem incessentes probra, dein saxa, postremo ferrum sumpsere, validiore Pompeianorum plebe, apud quos spectaculum edebatur. ergo deportati sunt in urbem multi e Nucerinis trunco per vulnera corpore, ac plerique liberorum aut parentum mortes deflebant]
Tacito
Cit. da
Annali
Frasi di Tacito
Non concepisco la mancanza di sensibilità per questa alternanza tra giorno e notte. L'architettura e la luce devono essere pensati per questa successione, trovo angosciosi quei paesaggi urbani notturni di architetture morte, palazzi per uffici con piani deserti illuminati....come a Houston. Questa uniformità è in realtà una doppia assenza, assenza di progetto architettonico e di progetto luminoso. Alla
fine
hai delle architetture che sono come delle grosse lampade da terra, dei totem, dei falli luminosi nelle quali non c'è mediazione tra luce e materia.
Gae Aulenti
Frasi di Gae Aulenti
[Sulla collaborazione con Luca Ronconi a teatro]
In fondo in architettura una porta è solo una porta, sulla scena è molto di più, è un limite o un con
fine
.
Gae Aulenti
Frasi di Gae Aulenti
Di giorno una
fine
stra è una bellissima lampada.
Gae Aulenti
Frasi di Gae Aulenti
Lo strumento musicale è come il corpo della donna: è «femmina».
[...]
Femminile, dunque dalla parte del Male, diabolica.
[...]
Ma le tentazioni si succedono sempre «analoghe»: la donna, la musica. Ambedue, «strumenti». Come è inevitabile, alla
fine
i due strumenti si unificano: il diavolo suona indifferentemente o la viola o il corpo della donna.
Ida Magli
Cit. da
La Madonna
Frasi di Ida Magli
Israele è la Sposa di Dio. Il patto di alleanza avviene attraverso una offerta sessuale: l'offerta del prepuzio.
[...]
Inizia, così, la storia drammatica del rifiuto della sessualità nel cristianesimo che porterà, come logica conseguenza, ad attendere la
fine
del mondo.
Ida Magli
Cit. da
La Madonna
Frasi di Ida Magli
Con l'Illuminismo l'uomo pone ormai domande che non hanno sicurezza di risposta: la ricerca diventa la condizione stessa dell'essere uomo. È la forma moderna della logica scientifica: il tempo della scienza, quindi, coincide con quella che possiamo chiamare la "struttura interrogativa" della musica; con un tempo musicale che da Debussy a Schönberg a Berg fino a Bussotti, si allontana sempre più dal concetto di durata, di inizio e
fine
, e cerca "continuità" nello "spazio", passando dalla dissolvenza del suono alla dissolvenza della tonalità. Nello stesso anno, infatti, in cui Einstein pubblica la "Memoria sulla relatività" ‐ il 1905‐ viene eseguito per la prima volta, e accolto con fischi, il poema sinfonico "Pelleas und Melisande" di Schönberg, che segna una tappa fondamentale nella ricerca di una musica "spaziale".
Ida Magli
Cit. da
La sessualità maschile
Frasi di Ida Magli
È facile comprendere, allora, perché il patto è in realtà un contratto, stabilito dal gruppo, dagli uomini, non da Dio. Essendo affidato a un'azione, la circoncisione, che sono gli uomini a compiere, il patto diventa attivo, concreto, visibile, solo se gli uomini lo vogliono. Dire che è Dio che ha stabilito un patto col suo popolo è chiaramente una finzione. La circoncisione è nelle mani degli uomini e non di Dio. D'altra parte, però, la circoncisione è tanto importante perché stabilisce visibilmente l'appartenenza ad un gruppo, con un "segno indelebile" nella cosa più forte che l'uomo possiede. La manipolazione e mutilazione del corpo è il documento dei documenti, dal quale non è più possibile recedere ed è la parte più importante del rito di iniziazione. In
fine
, dato che la circoncisione, per evidenti ragioni anatomiche, può essere eseguita solo sui "maschi", appare chiaro che l'unico gruppo è quello maschile e che il rapporto e la comunicazione con Dio avviene solo attraverso i maschi.
Ida Magli
Cit. da
Gesù di Nazareth
Frasi di Ida Magli
Non sono sicuro di dire una cosa originale, ma uno dei massimi problemi dell'essere umano è come affrontare la morte. Pare che il problema sia difficile per i non credenti (come affrontare il Nulla che ci attende dopo?) ma le statistiche dicono che la questione imbarazza anche moltissimi credenti, i quali fermamente ritengono che ci sia una vita dopo la morte e tuttavia pensano che la vita della morte sia in se stessa talmente piacevole da ritenere sgradevole abbandonarla; per cui anelano, sì, a raggiungere il coro degli angeli, ma il più tardi possibile.
Recentemente un discepolo pensoso (tale Critone) mi ha chiesto: "Maestro, come si può bene appressarsi alla morte?" Ho risposto che l'unico modo di prepararsi alla morte è convincersi che tutti gli altri siano dei coglioni.
Allo stupore di Critone ho chiarito. "Vedi," gli ho detto, "come puoi appressarti alla morte, anche se sei credente, se pensi che mentre tu muori giovani desiderabilissimi di ambo i sessi danzano in discoteca divertendosi oltre misura, illuminati scienziati violano gli ultimi misteri del cosmo, politici incorruttibili stanno creando una società migliore, giornali e televisioni sono intesi solo a dare notizie rilevanti, imprenditori responsabili si preoccupano che i loro prodotti non degradino l'ambiente e si ingegnano a restaurare una natura fatta di ruscelli potabili, declivi boscosi, cieli tersi e sereni protetti da un provvido ozono, nuvole soffici che stillano di nuovo piogge dolcissime? Il pensiero che, mentre tutte queste cose meravigliose accadono, tu te ne vai, sarebbe insopportabile.
Ma cerca soltanto di pensare che, al momento in cui avverti che stai lasciando questa valle, tu abbia la certezza immarcescibile che il mondo (sei miliardi di esseri umani) sia pieno di coglioni, che coglioni siano quelli che stanno danzando in discoteca, coglioni gli scienziati che credono di aver risolto i misteri del cosmo, coglioni i politici che propongono la panacea per i nostri mali, coglioni coloro che riempiono pagine e pagine di insulsi pettegolezzi marginali, coglioni i produttori suicidi che distruggono il pianeta. Non saresti in quel momento felice, sollevato, soddisfatto di abbandonare questa valle di coglioni?"
Critone mi ha allora domandato: "Maestro, ma quando devo incominciare a pensare così?" Gli ho risposto che non lo si deve fare molto presto, perché qualcuno che a venti o anche trent'anni pensa che tutti siano dei coglioni è un coglione e non raggiungerà mai la saggezza. Bisogna incominciare pensando che tutti gli altri siano migliori di noi, poi evolvere poco a poco, avere i primi dubbi verso i quaranta, iniziare la revisione tra i cinquanta e i sessanta, e raggiungere la certezza mentre si marcia verso i cento, ma pronti a chiudere in pari non appena giunga il telegramma di convocazione.
Convincersi che tutti gli altri che ci stanno attorno (sei miliardi) sino coglioni, è effetto di un'arte sottile e accorta, non è disposizione del primo Cebete con l'anellino all'orecchio (o al naso). Richiede studio e fatica. Non bisogna accelerare i tempi. Bisogna arrivarci dolcemente, giusto in tempo per morire serenamente. Ma il giorno prima occorre ancora pensare che qualcuno, che amiamo e ammiriamo, proprio coglione non sia. La saggezza consiste nel riconoscere proprio al momento giusto (non prima) che era coglione anche lui. Solo allora si può morire.
Quindi la grande arte consiste nello studiare poco per volta il pensiero universale, scrutare le vicende del costume, monitorare giorno per giorno i mass-media, le affermazioni degli artisti sicuri di sé, gli apoftegmi dei politici a ruota libera, i filosofemi dei critici apocalittici, gli aforismi degli eroi carismatici, studiando le teorie, le proposte, gli appelli, le immagini, le apparizioni. Solo allora, alla
fine
, avrai la travolgente rivelazione che tutti sono coglioni. A quel punto sarai pronto all'incontro con la morte.
Sino alla
fine
dovrai resistere a questa insostenibile rivelazione, ti ostinerai a pensare che qualcuno dica cose sensate, che quel libro sia migliore di altri, che quel capopopolo voglia davvero il bene comune.
E' naturale, è umano, è proprio della nostra specie rifiutare la persuasione che gli altri siano tutti indistintamente coglioni, altrimenti perché varrebbe la pena di vivere? Ma quando, alla
fine
, saprai, avrai compreso perché vale la pena (anzi, è splendido) morire.
Critone mi ha allora detto: "Maestro, non vorrei prendere decisioni precipitose, ma nutro il sospetto che Lei sia un coglione". "Vedi", gli ho detto, "sei già sulla buona strada."
Umberto Eco
Frasi di Umberto Eco
Perché tre cose concorrono a creare la bellezza: anzitutto l'integrità o perfezione, e per questo reputiamo brutte le cose incomplete; poi la debita proporzione ovvero la consonanza; e in
fine
la clarità e la luce, e infatti chiamiamo belle le cose di colore nitido. E siccome la visione del bello comporta la pace, e per il nostro appetito è la stessa cosa acquetarsi nella pace, nel bene o nel bello, mi sentii pervaso di grande consolazione e pensai quanto dovesse essere piacevole lavorare in quel luogo
[lo scriptorium]
. (Primo giorno, Dopo Nona)
Umberto Eco
Cit. da
Il nome della rosa
Frasi di Umberto Eco
Non tutte le verità sono per tutte le orecchie, non tutte le menzogne possono essere riconosciute come tali da un animo pio, e i monaci, in
fine
, stanno nello scriptorium per porre capo a un'opera precisa, per la quale debbono leggere certi e non altri volumi, e non per seguire ogni dissennata curiosità che li colga, vuoi per debolezza della mente, vuoi per superbia, vuoi per suggestione diabolica. (l'Abate a Guglielmo; primo giorno, Terza)
Umberto Eco
Cit. da
Il nome della rosa
Frasi di Umberto Eco
Chi ride è malvagio solo per chi crede in ciò di cui si ride. Ma chi ride, per ridere, e per dare al suo riso tutta la sua forza, deve accettare e credere, sia pure tra parentesi, ciò di cui ride, e ridere dal di dentro, se cosí si vuol dire, se no il riso non ha valore. Ridere del piegabaffi, oggi, è un gioco da ragazzi; ridete dell'usanza di radersi, e poi discuteremo. Chi ride deve dunque essere figlio di una situazione, accettarla in toto, quasi amarla, e quindi, da figlio infame, farle uno sberleffo. (Franti a parte, solo di fronte al riso la situazione misura la sua forza: quello che esce indenne dal riso è valido, quello che crolla doveva morire. E quindi il riso, l'ironia, la beffa, il marameo, il fare il verso, il prendere a gabbo, è alla
fine
un servizio reso alla cosa derisa, come per salvare quello che resiste nonostante tutto alla critica interna. Il resto poteva e doveva cadere).
Umberto Eco
Cit. da
Elogio di Franti
Frasi di Umberto Eco
E
[il padre di Enrico]
ti educava così questo figlio alla violenza e alla retorica nazionale, all'interclassismo corporativista e all'umanitarismo paternalista, sì che svolgendosi la vicenda nell'ottantadue, possiamo immaginarci Enrico interventista quarantenne (e quindi a casa, da tavolino), all'inizio della guerra, e professionista fiancheggiatore delle squadre d'azione nel ventidue, lieto in
fine
che il Paese sia andato in mano a un uomo forte garante dell'ordine e della fratellanza. Il Derossi a quell'epoca era già morto sicuramente in guerra, volontario, caduto scagliando la sua medaglia di primo della classe in faccia al nemico, Votini era passato spia dell'Ovra e Nobis, che doveva avere possedimenti in campagna, e già da piccolo dava dello straccione ai figli di carbonai, agrario fiancheggiatore delle squadre, sicuramente era già federale. C'è da sperare che il muratorino e il Precossi si fossero almeno presi il loro olio di ricino e tramassero nell'ombra; e forse Stardi, sgobbone com'era, si era letto tutto il Capitale, senonaltro per puntiglio, e quindi qualcosa aveva capito; ma Garoffi di certo si era allineato e non faceva politica, e Coretti, con quel padre che gli passava calda calda la carezza del Re, chissà che non facesse la guardia d'onore all'Uomo della Provvidenza.
Umberto Eco
Cit. da
Elogio di Franti
Frasi di Umberto Eco
Chi sia codesto Enrico è sin troppo risaputo: di mediocre intelletto (non si sa che voti prenda né se riesca promosso a
fine
anno), oppresso sin dalla più tenera infanzia da un padre, da una madre e da una sorella che gli scrivono nottetempo, come sicari dell'OAS, lettere pressoché minatorie sul suo diario, egli vive continuamente immerso in umbratili complessi, un po' diviso tra l'ammirazione prona per un Garrone che non perde occasione per far della bassa retorica elettorale
[...]
e d'altro lato una sorta di attrazione omosessuale per il Derossi, che è il più bello di tutti», scuote i capelli biondi, prende il primo premio, si fa baciare dal giovane calabrese e sembra insomma certi personaggi dei libri di Arbasino. Tra questi poli è l'Enrico: di carattere impreciso, incostante nei suoi propositi etici, schiavo di ambigui culti della personalità, non poteva essere gran che diverso col padre che si ritrovava, torbido personaggio costui, incarnazione di quell'ambiguo socialismo umanitario che precedette il fascismo, e in cui l'ideologia dolciastra stava alla lotta di classe come il repubblicanesimo di Carducci alla rivoluzione francese (odi alla regina Margherita, nonne e cipressi che a bolgheri alti e schietti, ma repubblica, ciccia)
[...]
.
Umberto Eco
Cit. da
Elogio di Franti
Frasi di Umberto Eco
Il presente manoscritto ci è stato consegnato dal guardiano capo delle carceri comunali di un paesino del Piemonte. Le notizie incerte che l'uomo ci diede sul misterioso prigioniero che lo abbandonò in una cella, la nebbia di cui è avvolta la sorte dello scrittore, una certa complessiva, inspiegabile reticenza di coloro che conobbero l'individuo che vergò queste pagine, ci inducono ad accontentarci di ciò che sappiamo come ci appaghiamo di quel che del manoscritto rimane ‐ il resto roso dai topi ‐ e in base al quale pensiamo che il lettore possa farsi un'idea della straordinaria vicenda di questo Umberto Umberto (ma non fu forse, il misterioso prigioniero, Vladimiro Nabokov paradossalmente profugo per le Langhe, e non mostra forse questo manoscritto l'antivolto del proteico immoralista?) e possa in
fine
trarre da queste pagine quella che ne è la lezione nascosta ‐ sotto la spoglia del libertinaggio una lezione di superiore moralità.
Nonita. Fiore della mia adolescenza, angoscia delle mie notti. Potrò mai rivederti. Nonita. Nonita. Nonita. Tre sillabe, come una negazione fatta di dolcezza: No. Ni. Ta. Nonita che io possa ricordarti sinché la tua immagine non sarà tenebra e il tuo luogo sepolcro.
Umberto Eco
Cit. da
Diario Minimo ‐ Incipit
Frasi di Umberto Eco
[Alberto Moravia]
Ma non è scomparso uno dei Grandi Vecchi del secolo. Moravia è stato sino alla
fine
un Grande Giovane... Non si è costruito l'immagine del vate, dell'eroe, del maledetto o del martire, come altri protagonisti letterari del secolo: si è presa la parte del borghese, raccontando il suo essere borghese, dal di dentro, con lucida e scettica vocazione di moralista. Un poco annoiato, appunto, esibendo qualche acciacco e improvvisi guizzi da scavezzacollo passionale, e molte sorprese quasi infantili di fronte alla varietà della vita. Alla quale annoiatissimo e con frequenti sbuffi di irritazione non si è mai sottratto, aspettando che fosse lei a prendere la decisione di lasciarlo. Cosa che deve avergli provocato l'ultimo moto di stizza.
[citato in "Un giovane fino alla
fine
", la Repubblica, 27 settembre 1990]
Umberto Eco
Frasi di Umberto Eco
Bussavo alle porte dei produttori ma non c'erano più le parti per le quali venivo scelto in passato. Io rappresentavo il bravo ragazzo francese. Diventato grande, a loro parere, non potevo interpretare ruoli diversi. E intanto cominciavano a scarseggiare anche i soldi. Ricordo una volta in cui venni avvicinato da una giovane coppia parigina. Mi avevano riconosciuto e volevano un autografo. I due erano estasiati dall'incontro. Ci fermammo a parlare, poi li salutai. Era l'ora di pranzo. Girai l'angolo e mi infilai in una rosticceria a mangiare un piatto di patatine fritte, il massimo che potevo permettermi a quell'epoca.
[Alla
fine
degli anni '90]
Pierre Cosso
Frasi di Pierre Cosso
Dave
: Ti potresti sparare...
Gaz
: E dove la trovo una pistola, da queste parti?
Dave
: No, però potresti trovarti un ponte bello alto.
Lomper
: Sì, uno di quelli per il bunching-jumping, però senza la corda...
Gaz
: Soffro di vertigini.
Dave
: Annegare: quella sì che è una gran
fine
.
Gaz
: Non so nuotare.
Dave
: Cazzo, ma non serve saper nuotare, scemo: è proprio questo il punto!
Lomper
: Dio, non ne hai tanta voglia, eh?
Dave
: Scusa.
Lomper
: Ci sono: potresti metterti in mezzo alla strada e farti sbattere sotto da un amico in macchina.
Gaz
: Io non ho amici.
Dave
: Ma che dici? Se ti abbiamo appena salvato la vita! Non te ne uscire che non siamo tuoi amici, va bene?
Gaz
: Davvero?
Dave
: Ma sì, davvero: io ti sbatterei sotto per niente, mi basta guardarti in faccia.
Gaz
: Oh, grazie, grazie... Grazie mille.
Dal film:
Full Monty
Scheda film e trama
Frasi del film
Se dall'esterno percorro con lo sguardo la mia vita, essa non appare particolarmente felice. Meno che mai mi è possibile, tuttavia, giudicarla infelice, malgrado ogni errore. Ma in
fine
, è davvero stolto preoccuparsi di felicità e infelicità, giacché a me sembra che farei maggiore difficoltà a privarmi dei giorni più infelici anziché di tutti quelli sereni, Se in una vita umana importa accettare consapevolmente l'ineluttabile, gustare appieno il bene e il male e conquistare oltre al destino esteriore anche uno interiore più autentico e non casuale, la mia vita non è stata né povera né cattiva.
Hermann Hesse
Cit. da
Gertrud ‐ Incipit
Frasi di Hermann Hesse
Qui in Asia Minore tutto sembrava alquanto ragionevole e nulla impossibile. Di quando in quando si vedevano nuovi arrivati che, in preda all'estasi provocata da questa realizzazione dei loro desideri, andavano in giro con visi luminosi e spiritati o con lucide lacrime di gioia, le mani colme di fiori e salutando con il bacio della pace ogni persona che incrociavano.
Hermann Hesse
Cit. da
La
fine
del dottor Knölge
Frasi di Hermann Hesse
La maggioranza di questi europei e americani usciti dai consueti binari portava con sé come unico vizio una certa pigrizia tipica di così tanti vegetariani. Essi non volevano né oro né beni di consumo, né potere né divertimenti, ma volevano innanzitutto poter condurre la loro modesta vita senza lavorare e senza essere importunati.
Hermann Hesse
Cit. da
La
fine
del dottor Knölge
Frasi di Hermann Hesse
A un certo punto, dapprima attraverso i giornali, poi direttamente dalla cerchia dei suoi conoscenti, il dottor Knölge apprese dell'importante avvenimento della fondazione della Società vegetariana internazionale, che aveva acquistato un enorme appezzamento di terreno in Asia Minore e invitava tutti i confratelli del mondo, a prezzi modicissimi, a farvi visita come ospiti o per insediarsi in pianta stabile. L'iniziativa era stata promossa da quei gruppi idealisti di vegetariani tedeschi, olandesi e austriaci le cui aspirazioni rappresentavano una sorta di sionismo vegetariano, e miravano quindi ad acquistare, per gli accoliti e apostoli del loro credo, una terra propria con un'amministrazione propria, in una qualche parte del mondo in cui esistessero le condizioni naturali per vivere secondo l'ideale che avevano in mente. Un primo passo era proprio questa fondazione in Asia Minore.
Hermann Hesse
Cit. da
La
fine
del dottor Knölge
Frasi di Hermann Hesse
Il dottor Knölge, un insegnante di ginnasio andato presto in pensione e dedito privatamente a studi di filologia, non sarebbe di certo mai entrato in contatto con i vegetariani e il vegetarianismo se una tendenza all'affanno e ai reumatismi non l'avesse indotto, un bel momento, a seguire una dieta vegetariana. I risultati furono così strepitosi che da allora in poi, ogni anno, lo studioso trascorse alcuni mesi in una casa di cura o una pensione vegetariana, perlopiù nei paesi del Sud; di conseguenza, nonostante la sua avversione verso tutto quanto fosse insolito ed eccentrico, si ritrovò a frequentare ambienti e individui dissimili da lui, le cui rare visite a casa sua, che non riusciva del tutto a evitare, egli non amava affatto.
Hermann Hesse
Cit. da
La
fine
del dottor Knölge ‐ Incipit
Frasi di Hermann Hesse
I media e l'economia globalizzata provocano l'omologazione dei modelli di vita e degli assetti politici. Nel Novecento il Comunismo ha cercato di distribuire la ricchezza senza essere capace di produrla mentre il Capitalismo ha cercato di produrre la ricchezza senza essere capace di distribuirla. Quando la caduta del muro di Berlino ha posto
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alla guerra fredda, il Comunismo ha perso ma il Capitalismo non ha vinto.
Domenico De Masi
Frasi di Domenico De Masi
Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo dalla
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stra io sto lavorando?
Joseph Conrad
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Frasi di Joseph Conrad
Eleonora Duse. La sua recitazione, anche quella delle mani, è favolosamente
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, sensibile e trascinante; la sua meravigliosa voce è capace di ogni sfumatura e riesce ad essere commoventemente infantile o far gelare il sangue nelle vene. La sua presenza sul palcoscenico è serrata, flessibile e, in ogni istante, di grande effetto plastico.
Hermann Hesse
Frasi di Hermann Hesse
"Hai Paura Narciso?" gli diceva, "Hai orrore, hai veduto qualcosa? Sì reverendo, il mondo è pieno di morte; essa sta su ogni siepe, dietro ogni albero e non vi giova costruire mura e dormitori e cappelle e chiese, essa guarda dentro dalla
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stra e ride e conosce perfettamente ciascuno di voi; nel cuore della notte la sentite ridere dietro le vostre
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stre e pronunciare i vostri nomi. Cantate pure i vostri salmi e bruciate per bene le candele sull'altare e recitate i vostri vespri e i vostri mattutini e raccogliete erbe nel laboratorio e raccogliete libri nella biblioteca! Digiuni amico? Ti privi del sonno? Ti aiuterà ben lei, madonna Morte, e ti priverà di tutto, fino alle ossa.
Hermann Hesse
Cit. da
Narciso e Boccadoro
Frasi di Hermann Hesse
[Hitch è al bancone e guarda una bella donna - Sara Melas - seduta da sola ad uno dei tavolini. Nel locale le luci sono basse ma si capisce comunque che non deve essere una ragazza facile da avvicinare, molto avvenente ma imperscrutabile. Il cameriere gli dice cosa lei beve di solito, tuttavia quella sera ha preso qualcosa di più forte. Hitch va verso di lei con due bicchieri di Grey Goose ma un altro uomo avvenente con un bicchiere di Grey Goose si siede in fronte a lei, un istante prima che Hitch arrivi, e tenta di instaurare una conversazione con scarso successo]
Chip
: Salve. Ho visto che il tuo bicchiere scendeva di livello, mi sono preso la libertà di portarti un altro Martini alla mela.
Sara
: Grazie.
Chip
: Poi ho notato che tu assomigli un sacco alla mia prossima fidanzata.
[Lei sorride e appoggia il suo drink sul tavolo]
Sara
: Come ti chiami?
Chip
: Mi chiamano Chip.
Sara
: Ah! E non riesci a farli smettere?!
[Hitch che si è seduto di spalle a poca distanza, ascolta e ride]
Chip
: Sei spiritosa.
Sara
: Senti Chip, lo so quanto coraggio richiede attraversare un locale simile e stabilire un rapporto basato sul niente, quindi non prenderla come un fatto personale.
Chip
: Lo sai che hai dei fantastici occhi?
[Hitch, sempre di spalle, abbassa le palpebre come a criticare le banalità del tentativo di approccio di Chip]
Sara
: Grazie, cerca di ascoltare. Io non ho niente contro di te, solo che non sono interessata. Però grazie, è un complimento che tu ci abbia provato.
Chip
: Ah. Figurati. Ti piace la cucina cubana?
Sara
: Chip, sul serio, il sottinteso non era "vorrei che continuassi così".
Chip
: Ma tu sei sempre così timorosa e chiusa che l'uomo giusto possa farti sentire...
[Hitch iterviene e appoggia la mano sulla spalla di Chip]
Hitch
: ...Sentire una vera donna? Scusa il ritardo, amore. Non trovavo un taxi. Com'è andata la riunione?
Sara
: Oh, beh. C'è stato un inizio, uno svolgimento e una
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. E' stato un piacere, Chip.
[Chip guarda prima Hitch, poi Sara. Offeso e infastidito risponde]
Chip
: Altrettanto.
Hitch
: Da un certo punto di vista è molto difficile per un uomo anche solo pensare di avvicinarsi a una donna come lei, ma perché la cosa deve crearle un problema?
Sara
: Cioè la vita è dura per tutti quanti?
Hitch
: Beh, non se si fa attenzione.
[Hitch prende il bicchiere vuoto e lo posa sul vassoio della cameriera, poi si siede vicino a lei]
Hitch
: Cioè lei ha tutti i segnali giusti: niente orecchini, tacchi quasi spianati, capelli tirati indietro, porta occhiali da lettura ma non ha un libro e beve un Grey Goose, il che vuol dire che ha avuto una settimana dura e una birra non poteva bastare. E se non fosse ancora chiaro basta il "vaffanculo" che porta stampato in fronte.
[Lei ride]
Hitch
: Perché chi può credere che esista un uomo in grado di sedersi accanto ad una donna che non conosce e seriamente interessarsi a chi è, che cosa fa senza nessun secondo
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?
Sara
: Io non riesco nemmeno a immaginarmi com'è. E che cosa direbbe un tipo del genere?
Hitch
: Beh, direbbe: mi chiamo Alex Hitchens e sono un consulente. Ma a lei non interesserebbe perché probabilmente non vede l'ora che lui si tolga dai piedi.
Sara
: Ritenendo che pure lui è come tutti gli altri.
Hitch
: Il che, come la vita le ha insegnato, è una virtuale certezza. Ma poi lui le chiederebbe come si chiama e cosa fa per vivere e lei potrebbe mandarlo al diavolo o potrebbe dire...
[Lei è titubante, ma poi risponde]
Sara
: Mi chiamo Sara Melas, tengo la rubrica pettegolezzi sullo Standard.
[Si sporge verso di lui cambiando tono]
Sara
: E allora lui farebbe tante domande intelligenti perché è seriamente ancorché insolitamente interessato.
Hitch
: No.
Sara
: No?
Hitch
: Sarebbe interessato...
Sara
: Aaah...
Hitch
: Ma capirebbe che non c'è nessun modo al mondo di poterla convincere che fa sul serio.
Sara
: Beh potrebbe essere spiritoso, affascinante, piacevolmente originale.
Hitch
: Non aiuterebbe.
Sara
: Non è odioso quando succede così?
Hitch
: Non direi. Probabilmente i due continuerebbero a vivere la loro vita come la vivevano prima e penso anche che se la caverebbero. E' stato un piacere conoscerti Sara Melas.
[Lui se ne va. Arriva subito la cameriera]
Cameriera
: Un Grey Goose da parte del signore che è appena uscito.
Dal film:
Hitch - Lui si che capisce le donne
Scheda film e trama
Frasi del film
La tua bellezza non ha
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, e come un fiore raro che sboccia una volta ogni cent'anni. Ogni giorno che ti vedo sei sempre più incantevole, niente che esista in questo mondo potrebbe ritenersi degno di tanto splendore. Più ti vedo e più ti penso, più ti penso e più mi piaci.. e mi rendo conto che senza te sono come un fiore senza il suo profumo.
Anonimo
È la Guardia Rossa
che marcia alla riscossa
e scuote dalla fossa
la schiava umanità.
Giacque vilmente la plebe in catene
sotto il tallon dell'iniquo padron:
dopo millenni di strazi e di pene
l'asino al
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si cangia in leon.
Sbrana furente il succhion coronato
spoglia il nababbo dell'or che rubò,
danna per fame al lavoro obbligato
chi mai non lavorò, non lavorò...
Quando alla notte la plebe riposa
nella campagna e nell'ampia città,
più non la turba la tema paurosa
del suo vampiro che la svenerà.
Ché sempre veglia devota e tremenda
la Guardia Rossa alla sua libertà:
la tirannia cancrenosa ed orrenda
più non ritornerà, non tornerà!
Ché la Guardia Rossa
già l'inchiodò alla fossa,
nell'epica riscossa
dell'umanità
Nell'arte viene gradualmente sempre più in primo piano l'elemento dell'astratto che ancora ieri, timido e pressoché invisibile, si nascondeva dietro sforzi puramente materialistici, e questo crescere dell'astratto, fino ad acquistare in
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il predominio, è un fatto naturale. Esso è naturale poiché, quanto più la forma organica viene respinta indietro, tanto più questo astratto avanza autonomamente in primo piano e guadagna in suono interiore.
Kandinsky
Frasi di Vasilij Kandinskij
La gente deve sapere che nella Juventus non è facile. Cè una cultura del lavoro diversa rispetto allestero. Io sono stato al Manchester: sembrava di essere in vacanza. Qui ssi lavora tanto, perché tutti gli scudetti non è che li abbiamo rubati: è il lavoro, fino alla
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.
Paul Pogba
Frasi di Paul Pogba
Chi lavora in IBM sa che deve prevedere ogni possibile contrattempo, e per ogni contrattempo,
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del mondo compresa, deve sempre avere a portata di mano una procedura d'emergenza.
Luciano De Crescenzo
Cit. da
Vita di Luciano De Crescenzo scritta da lui medesimo
Frasi di Luciano De Crescenzo
D'altra parte chi in vita sua non ha mai avuto dubbi? Solo uno stupido. Comprando, invece, un libro intitolato Il Dubbio, il lettore alla
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si rende conto di aver fatto bene a dubitare». «Ne sei proprio sicuro?». «Non ho alcun dubbio».
Luciano De Crescenzo
Cit. da
Il dubbio
Frasi di Luciano De Crescenzo
Su, in alto, sullo sfondo azzurrino delle montagne calcaree, sotto il cielo fresco di una dolcezza profonda da cielo di paesaggio fiammingo che mi ricorda i quadri più noti di Van-Haanen, la nostra casa verde dominava il villaggio: col suo tetto aguzzo su l'elegante cornicione bianco, le
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stre gotiche al secondo piano e il verone che la circondava tutta al primo, esile, alta, la tinta verde smaltata dal sole, pareva una casetta cinese di porcellana, così fresca e allegra che ancora, nonostante il triste caso che vi racconterò e che mi costrinse ad allontanarmene per sempre, il suo ricordo mette una nota gaia nelle memorie della mia fanciullezza.
Grazia Deledda
Cit. da
Racconti sardi - Romanzo minimo ‐ Incipit
Frasi di Grazia Deledda
Un palmizio le cui foglie sembravano lame di spade arrugginite dal vento marino, sorgeva tra l'ultima casetta del villaggio e la landa che finiva col mare.
Il villaggio pareva disabitato, e ad accrescere quest'impressione non mancavano qua e là alcune rovine coperte di musco giallastro e popolato di lucertole. Anche i muri della casetta del palmizio e quelli del cortile che la fiancheggiava, si sgretolavano e si slabbravano; e intorno alle
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struole dalle imposte scolorite si scorgevano le pietre rossiccie.
Grazia Deledda
Cit. da
Nel deserto ‐ Incipit
Frasi di Grazia Deledda
Nonostante tutte le precauzioni e i provvedimenti del caso, il nostro viaggio di nozze fu disastroso.
Ci si sposò di maggio, e si partì subito dopo. Rose, rose, ci accompagnavano: le fanciulle le gettavano dalle loro
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stre, con manciate di grano e sguardi d'invidia amorosa: la stazione ne era tutta inghirlandata; e rosseggianti anche le siepi della valle. Rose e grano: amore e fortuna: tutto ci sorrideva.
La mèta del nostro viaggio era sicura, adatta alla circostanza: una casetta fra la campagna e il mare, dove il mio sposo aveva già qualche volta villeggiato: una donna anziana, discreta, brava per le faccende domestiche, da lui già conosciuta, doveva incaricarsi di tutti i nostri bisogni materiali.
Grazia Deledda
Cit. da
Il paese del vento ‐ Incipit
Frasi di Grazia Deledda
Ero nervosissima quando Umberto
[Tozzi]
ha sentito il mio provino. Alla
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però gli è piaciuto: mi ha persino detto che, a primo impatto, sembravo una cantante internazionale! Lui è una persona di poche parole, ma mi ha fatto il suo in bocca al lupo e mi ha detto di stare attenta, perché sapeva che con il mio background sarei partita svantaggiata.
Raffaella Fico
Frasi di Raffaella Fico
Come dare una forma a ciò che non ne ha? Nessun confronto potrebbe aiutarci. Tuttavia, al
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di cacciare delle immagini per mezzo di immagini, io voglio mostrarti, con la figura di un dato linguaggio, per quanto almeno ciò è possbile, questo senso vuoto di immagini.
Enrico Suso
[A Tony Lo Svelto che dice che da lì a poco, ci sarebbe stata la
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del mondo]
Perché li spaventi con queste balle apocalittiche?
Manny
Dal film:
L'era glaciale 2 - Il disgelo
Scheda film e trama
Frasi del film
«Una tizia mi ha dato due pezzi da dieci per avvertirti che ti aspetta fuori» mi sussurrò all'orecchio il cameriere, rabboccando il mio bicchiere di calvados.
Annuii stancamente: sapevo di chi si trattava. «Dille che aspetti la
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del concerto» tagliai corto.
Johnny Shines aveva appena iniziato a cantare So Glad I Found You, accompagnato da Bart Pate all'armonica e da Gloria Sitz al piano. Vecchio e malato era tornato in Europa per l'ultima tournée. Erano ormai mesi che attendevo con impazienza di poter ascoltare quella voce roca e profonda.
Alla
fine
andai in camerino a salutarlo; lo coprii di complimenti e gli regalai una bottiglia di Old Turkey.
Massimo Carlotto
Cit. da
Storia di Gabriella, vedova di mala ‐ Incipit
Frasi di Massimo Carlotto
La guerra m'aveva sospinto, all'epoca di questa storia, lontano dai miei abituali luoghi di residenza. Due formidabili eserciti stranieri si scontravano allora sul nostro suolo, conducendo una campagna cruenta e che parve infinita alla maggior parte della popolazione, la quale ne fu, come si immagina, direttamente e barbaramente danneggiata. Inoltre le esose pretese, in uomini e materiali, d'uno di questi eserciti (l'invasore, che lentamente s'andava ritirando attraverso il paese, davanti all'altro, detto liberatore), nonché spirito patriottico o compromissione politica, costrinsero numerosissime persone a cercar rifugio per lunghi mesi o anche per anni in posti selvaggi e discosti dalle grandi strade, abbandonando i propri interessi, i propri averi e le famiglie medesime. Dove, coloro che ne avevano la possibilità o se ne sentirono il genio, si organizzarono per una resistenza armata o addirittura per l'offesa, altri resisterono almeno passivamente alle imposizioni degli invasori, altri in
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badarono soltanto a togliersi dal folto della mischia.
Tommaso Landolfi
Cit. da
Racconto d'autunno ‐ Incipit
Frasi di Tommaso Landolfi
E invero tutte le qualità che un accorto novellatore di razza umana, esperto quanto si voglia di caratteri, può rilevare in un animale o attribuirgli, non sono al postutto che mere supposizioni, cui solo il nostro smodato antropomorfismo presta verosimiglianza. Fra noi: in che modo penetrare d'un bruto i pensieri, il vero significato dei suoi gesti, anche ad adottare l'accezione umana di tali termini? Un uomo di fronte a un altro uomo ha almeno una convenzione, se non altro di linguaggio, alla cui stregua commisurarne gli attributi; ma riportare questa convenzione sugli animali sarebbe a dir poco arbitrario. Rispetto a che cosa, in
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, ad esempio una scimia sarebbe buona o cattiva? Tanto vale dunque agnosticamente confessare dal bel principio di non capirci nulla, e chiudere l'imbarazzante parentesi. Quella scimia insomma era una scimia, con tutti gli attributi esteriori e le qualità apparenti della sua razza; era una creatura misteriosa.
Tommaso Landolfi
Cit. da
Le due zittelle
Frasi di Tommaso Landolfi
Con la famiglia – perdurando il sistema – è scomparso non solo l'organo più efficiente della borghesia, ma la resistenza che, se opprimeva l'individuo, d'altro canto lo rafforzava, o addirittura lo produceva. La
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della famiglia paralizza le controforze. L'ordine collettivistico nascente è una tragica parodia di quello senza classi: e col borghese liquida l'utopia che si nutriva dell'amore della madre.
Theodor W. Adorno
Cit. da
Minima moralia. Meditazioni della vita offesa
Frasi di Theodor W. Adorno
Buongiorno Italia
gli spaghetti al dente
e un partigiano come Presidente
con l'autoradio sempre
nella mano destra
e un canarino sopra la
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stra
Toto Cutugno
Cit. da
L'italiano
Frasi di Toto Cutugno
Quando giro questi film
[dove compare molto muscoloso]
mi alleno con i pesi in maniera scientifica: inizio due mesi prima delle riprese, smetto una settimana prima della
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. Ma odio la palestra e non faccio più di mezz'ora, un'ora massimo al giorno. È tutta una questione di memoria muscolare. Ho fatto molto sport, sin da ragazzino e ho un metabolismo rapido. Mi basta mezz'ora al giorno di pesi ben fatti. Anche se oggi, a 32 anni, ne risento un po'. Inizio ad accusare dolori e acciacchi la sera. Non so come faccia Hugh Jackman!.
Chris Evans
Frasi di Chris Evans
Nessuno può negare che in Europa e soprattutto in Italia il Male venga presentato con due pesi e due misure. Nessuno può negare che pei nemici dell'Occidente i nostri media avanzino sempre qualche giustificazione. Nessuno può negare che le nequizie islamiche siano sempre accompagnate da qualche silenzio o da qualche ma, qualche però. E la risposta al mio interrogativo è proprio il cancro incurabile del nuovo nazifascismo, del nuovo bolscevismo, del nuovo collaborazionismo. Soprattutto il collaborazionismo di coloro che berciano o scrivono sui muri «Dieci-cento-mille-Nassiriya». Che sui siti Internet chiedono «Dieci Euro per la Resistenza Irachena». Che durante i loro cortei bruciano le automobili e spaccano le vetrine dei McDonald's. Che nei loro comizi definiscono Bush un criminale, un boia, un assassino da consegnare alla Corte dell'Aja. Il collaborazionismo, insomma, d'una Sinistra che le bandiere rosse le ha sostituite con le bandiere arcobaleno. E che le bandiere arcobaleno le sventola solo a favore dell'Islam. Il collaborazionismo, in
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, di coloro che in buona fede gli si accodano. Oppure si tappano gli occhi, gli orecchi, la bocca, e tacciono per viltà.
Oriana Fallaci
Cit. da
Oriana Fallaci intervista sé stessa - L'Apocalisse
Frasi di Oriana Fallaci
Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esistesse potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza. In
fine
avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c'è un'intelligenza che urla d'essere ascoltata.
Oriana Fallaci
Cit. da
Lettera a un bambino mai nato
Frasi di Oriana Fallaci
Era morto l'uomo che amavo e m'ero messa a scrivere un romanzo che desse senso alla tragedia. Per scriverlo m'ero esiliata in una stanza al primo piano della mia casa in Toscana ed era stato come infilarsi in un tunnel di cui non si intravede la
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, uno spiraglio di luce. La stanza era in realtà un corridoio brevissimo, arredato con alcuni scaffali di libri, un tavolino, una sedia, e male illuminato da una mezza
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stra che s'apriva su un campo di ulivi. Al bordo del campo e proprio sotto la mezza
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stra, un pero su cui mi cadeva lo sguardo quando alzavo gli occhi in cerca di sole.
Oriana Fallaci
Cit. da
Intervista con il Potere ‐ Incipit
Frasi di Oriana Fallaci
Io sono nato nella città di Bombay... tanto tempo fa. No, non va bene, impossibile sfuggire alla data: sono nato nella casa di cura del dottor Narlikar il 15 agosto 1947. E l'ora? Anche l'ora è importante. Be', diciamo di notte. No, bisogna essere più precisi... Allo scoccare della mezzanotte, in effetti. Quando io arrivai le lancette dell'orologio congiunsero i palmi in un saluto rispettoso. Oh, diciamolo chiaro, diciamolo chiaro; nell'istante preciso in cui l'India pervenne all'indipendenza, io fui scaraventato nel mondo. Ci fu chi boccheggiò. E, fuori dalla
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stra, folle e fuochi d'artificio. Pochi secondi dopo, mio padre si ruppe un alluce; ma questo incidente era una bazzecola se paragonato a quel che era accaduto a me in quel tenebroso momento: grazie infatti alle tirannie occulte di quelle lancette dolcemente ossequianti, io ero stato misteriosamente ammanettato alla storia, e il mio destino indissolubilmente legato a quello del mio paese. Nei tre decenni successivi non avrei avuto scampo.
Salman Rushdie
Cit. da
I figli della mezzanotte ‐ Incipit
Frasi di Salman Rushdie
Ai miei tempi i locali notturni erano aperti tutti i giorni, oggi a Milano e Roma aprono solo il
fine
settimana.
Jerry Calà
Frasi di Jerry Calà
Solamente un essere predestinato ha la facoltà di domandare ad un altro: «Qual è dunque il tuo tormento?». E non gli è data nascendo. Deve passare per anni di notte oscura in cui vaga nella sventura, nella lontananza da tutto quello che ama e con la consapevolezza della propria maledizione. Ma alla
fine
riceve la facoltà di rivolgere una simile domanda, nel medesimo istante ottiene la pietra di vita e guarisce la sofferenza altrui.
Simone Weil
Cit. da
Corrispondenza
Frasi di Simone Weil
Gli studi scolastici sono come il campo che racchiude una perla: per averla, vale la pena di vendere tutti i propri beni, nessuno eccettuato, al
fine
di poter acquistare quel campo.
Simone Weil
Cit. da
Riflessioni sull'utilità degli studi scolastici, al
fine
dell'amore di Dio
Frasi di Simone Weil
Nella prima leggenda del Graal è detto che il Graal, pietra miracolosa che in virtù dell'ostia consacrata sazia ogni fame, apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra, il re quasi completamente paralizzato dalla più dolorosa ferita: «Qual è il tuo tormento?».
Simone Weil
Cit. da
Riflessioni sull'utilità degli studi scolastici, al
fine
dell'amore di Dio
Frasi di Simone Weil
Non soltanto l'amore di Dio è sostanzialmente fatto di attenzione: l'amore del prossimo, che sappiamo essere il medesimo amore, è fatto della stessa sostanza. Gli sventurati non hanno bisogno d'altro, a questo mondo, che di uomini capaci di prestar loro attenzione. La capacità di prestare attenzione a uno sventurato è cosa rarissima, difficilissima; è quasi un miracolo, è un miracolo. Quasi tutti coloro che credono di avere questa capacità, non l'hanno. Il calore, lo slancio del sentimento, la pietà non bastano.
Simone Weil
Cit. da
Riflessioni sull'utilità degli studi scolastici, al
fine
dell'amore di Dio
Frasi di Simone Weil
Un racconto eschimese spiega così l'origine della luce: «II corvo che nella notte eterna non poteva trovare cibo, desiderò la luce, e la terra si illuminò». Se c'è un vero desiderio, se l'oggetto del desiderio è veramente la luce, il desiderio della luce produce la luce.
Simone Weil
Cit. da
Riflessioni sull'utilità degli studi scolastici, al
fine
dell'amore di Dio
Frasi di Simone Weil
I beni più preziosi non devono essere cercati ma attesi. L'uomo, infatti, non può trovarli con le sue sole forze, e se si mette a cercarli troverà al loro posto dei falsi beni di cui non saprà neppure riconoscere la falsità.
Simone Weil
Cit. da
Riflessioni sull'utilità degli studi scolastici, al
fine
dell'amore di Dio
Frasi di Simone Weil
Quelli che credono sapere meno si troveranno forse alla
fine
ad essere stati quelli da cui gli altri avranno più appreso.
[Aprendo un corso per operai nel 1927-1928]
Simone Weil
Frasi di Simone Weil
Le cose sono lì, non dicono niente, non si ricordano di nulla, non sperano nulla. Tutta la loro forza è la loro presenza... Il mondo è quello che è: senza
fine
estraneo a sé stesso. Nel mondo tutto è fuori di tutto, tutto è straniero a tutto, tutto è indifferente a tutto.
Simone Weil
Frasi di Simone Weil
Il
fine
di un partito politico è cosa vaga e irreale. Se fosse reale, esigerebbe un enorme sforzo d'attenzione, in quanto una concezione del bene pubblico non è cosa facile da elaborare. L'esistenza del partito è palpabile, evidente, e non esige alcuno sforzo per essere riconosciuta. È inevitabile, così che in realtà il partito sia esso stesso il proprio
fine
.
Simone Weil
Cit. da
Manifesto per la soppressione dei partiti politici
Frasi di Simone Weil
La sventura ha costretto Cristo a supplicare di essere risparmiato, a cercare conforto fra gli uomini, a credersi abbandonato dal Padre. Ha costretto un giusto a imprecare contro Dio, un giusto perfetto, quanto almeno può esserlo una natura soltanto umana, e forse anche di più, se Giobbe non è tanto un personaggio storico quanto una immagine di Cristo. «Egli si fa gioco della sventura degli innocenti». Non è una bestemmia, è un autentico grido strappato al dolore. Il libro di Giobbe è dall'inizio alla
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una pura meraviglia di verità e di autenticità. Se si parla di sventura, tutto ciò che si discosta da quell'esempio è, più o meno, macchiato di menzogna.
Simone Weil
Cit. da
L'amore di Dio e la sventura
Frasi di Simone Weil
La mia idea essenziale del 1934: Non è il
fine
che importa, ma le conseguenze implicite nel meccanismo stesso dei mezzi messi in opera.
Simone Weil
Cit. da
Quaderni
Frasi di Simone Weil
Leviamo via il tappeto | e poi mettiamoci dei pattini | per scivolare meglio sopra l'odio | Torre di controllo, aiuto | sto
fine
ndo l'aria dentro al serbatoio.
Samuele Bersani
Cit. da
Giudizi Universali
Frasi di Samuele Bersani
Sono ricercatrice universitaria e come tutti i ricercatori, simpaticamente, non guadagniamo neanche un soldo, e quindi fin dall'inizio, per mantenermi, ho iniziato a fare qualunque cosa: ripetizioni, baby sitter, lavare i piatti... E alla
fine
- per fortuna erano tempi diversi! - mi è capitata la televisione. Questo è stato il mio miracolo, perché mi ha permesso di mantenermi durante lo studio.
Susanna Messaggio
Frasi di Susanna Messaggio
Occorre sbarazzarsi del cattivo gusto di voler andare d'accordo con tutti. Le cose grandi ai grandi, gli abissi ai profondi, le
fine
zze ai sottili e le rarità ai rari.
Friedrich Nietzsche
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Frasi di Friedrich Nietzsche
Il vero soldato mente a sé stesso quando dice di odiare la guerra. Egli ama in modo profondo la guerra. E non perché sia un uomo particolarmente malvagio, assetato di sangue, ma perché ama la vitalità che (per quanto paradossale possa sembrare) la guerra porta dentro di sé. Con la vitalità, la sfida e la scommessa e il mistero di cui essa si nutre. Sul palcoscenico della gran commedia che ha nome "pace" il mistero non esiste. Sai già che lo spettacolo si compone di alcuni atti e che dopo il primo atto vedrai il secondo, dopo il secondo vedrai il terzo: le incognite riguardano solo lo sviluppo della storia narrata e il suo epilogo. Sul palcoscenico della gran tragedia che ha nome "guerra", invece, non sai mai che cosa accadrà. Che tu ne sia spettatore o interprete, ti chiedi sempre se vedrai la
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del primo atto. E il secondo è una possibilità. Il terzo, una speranza. Il futuro, un'ipotesi. Puoi morire in qualsiasi momento, alla guerra, e in qualsiasi momento puoi restar ferito cioè venire tolto dal cast o dal recinto del pubblico. Tutto è un'incognita lì, un interrogativo che tiene col fiato sospeso, ma proprio per questo ci vibri d'una vitalità esasperata. I tuoi occhi sono più attenti, alla guerra, i tuoi sensi più svegli, i tuoi pensieri più lucidi. Scorgi ogni particolare, percepisci ogni odore, ogni rumore, ogni sapore. E, se hai cervello, puoi studiarvi l'esistenza come nessun filosofo potrà mai studiarla: puoi analizzarvi gli uomini come nessun psicologo potrà mai analizzarli, capirli come non potrai mai capirli in un tempo e in un luogo di pace. Se poi sei un cacciatore, un giocatore d'azzardo, ti ci diverti come non ti sei mai divertito e non ti divertirai mai nel bosco o nella tundra o al tavolo della roulette. Perché l'atroce gioco della guerra è la caccia delle cacce, la sfida delle sfide, la scommessa delle scommesse. La caccia all'Uomo, la sfida alla Morte, la scommessa con la Vita. Eccessi di cui il vero soldato ha bisogno.
Oriana Fallaci
Cit. da
Insciallah
Frasi di Oriana Fallaci
È una macchina diabolica, l'esercito, e il militarismo un ingranaggio mortale. Lo sai qual è la ricetta per fotter le reclute fin dal momento in cui arrivano alla caserma, Bernard? Prima si schierano sul piazzale coi loro abiti borghesi affinché ricordino d'appartenere a una società priva di uguaglianza, vale a dire un consorzio nel quale c'è chi veste bene e chi veste male. Poi gli si infila l'uniforme affinché si illudano d'accedere a un sodalizio di uguali, vale a dire un consorzio nel quale tutti vestono i medesimi panni. Subito dopo si rimbecilliscono con le esercitazioni e le marce che stroncano. E-marciando-cantate-così-tenete il passo. (Però il passo non c'entra, Bernard. C'entra che a cantare non pensano, e a non pensare non s'accorgono di venir fottuti.) In
fine
si cancella la loro personalità, la loro individualità. Perché il soldato non deve essere un individuo, una persona: deve esser parte d un nucleo perfetto che agisce all'unisono. E lo sai qual è l'ingrediente per ottenere un nucleo perfetto o quasi perfetto? L'odio. L'odio collettivo cioè diretto verso lo stesso bersaglio, e non il bersaglio rappresentato dal nemico che la guerra ti procura o ti procurerà: il bersaglio rappresentato da un paria coi gradi di sergente. Il sergente becero, ignorante, di cui subisci la tirannia che gli è stata delegata dal tenente al quale è stata delegata dal capitano al quale è stata delegata dal maggiore al quale è stata delegata dal colonnello al quale è stata delegata dal generale al quale è stata delegata dalla Macchina, a cui hanno insegnato a berciare come a un cantante si insegna a gorgheggiare do-re-mi-fa-sol-la. Sì, gli hanno insegnato a usare la voce per comandarti e sfotterti e umiliarti, Bernard. E lui la usa nel modo prescritto. «Sei laureato, tu? Bene, allora va' a pulire i cessi.» Al contadino e all'operaio, invece: «Razza di piercolo, da che fogna vieni? Non sai nemmeno contare, somaro?» Poi dispetti, addestramenti forzati, canagliate, fino a quando laureati e contadini e operai lo odiano in uguale misura, e il nucleo quasi perfetto è ottenuto. "Quasi" perché manca il tocco finale, l'ingrediente decisivo, e indovina qual è il tocco finale. L'ingrediente decisivo. È l'amore. L'amore concentrato sullo stesso bersaglio che stavolta è il tenente o meglio ancora il capitano. Insomma l'ufficiale buono, comprensivo, paterno, che ascolta e consola e magari si rivolge a te con il Lei. «È laureato, lei? Bravo, me ne rallegro. È contadino, lei? Bravo, me ne compiaccio. È operaio, lei? Bravo, me ne complimento.» Oppure: «Sì, la rampogna del sergente è stata eccessiva: lo rimprovererò a mia volta. Voglio essere un amico, per voi, in caso di bisogno rivolgetevi a me.» Bisogno? Che bisogno? Ormai l'unico bisogno di cui hanno bisogno è ricevere amore, darlo, e dall'odio per il sergente passano all'amore per il tenente o il capitano. Il-mio-capitano. Per il loro capitano accettano qualsiasi sacrificio, qualsiasi martirio, sono pronti a crepare. Con lui salteranno fuori dalla trincea, con lui si lanceranno contro la mitragliatrice che falcia, con lui uccideranno il nemico cioè il disgraziato che dall'altra parte della barricata ha subìto l'identico trattamento, con lui creperanno come bovi al macello. E questo, inutile dirlo, senza che sospettino d'esser le vittime d'un lurido imbroglio, le ruote di un ingranaggio ben oliato e ben collaudato. Perenne.
Oriana Fallaci
Cit. da
Insciallah
Frasi di Oriana Fallaci
È una cosa di cattivo gusto, comandare, e spiacevolissima. Perché pone a contatto coi beceri e con gli ottusi, costringe a esercitare la volgarità del potere, limita la libertà sia di chi comanda che di chi è comandato, in
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inebria i presuntuosi.
Oriana Fallaci
Cit. da
Insciallah
Frasi di Oriana Fallaci
Dalle guerre mi ritenevo vaccinata, e in sostanza lo sono. Niente mi sorprende più. Neanche quando mi arrabbio, neanche quando mi sdegno. Però alle guerre io ho sempre visto la gente che muore ammazzata. Non l'ho mai vista la gente che muore ammazzandosi, buttandosi senza paracadute dalle
fine
stre d'un ottantesimo o novantesimo o centesimo piano. Hanno continuato a buttarsi finché, una verso le dieci, una verso le dieci e mezzo, le Torri sono crollate e... Sai, con la gente che muore ammazzata, alle guerre io ho sempre visto roba che scoppia. Che crolla perché scoppia, perché esplode a ventaglio. Le due Torri, invece, non sono crollate per questo. La prima è crollata perché è implosa, ha inghiottito sé stessa. La seconda perché s'è fusa, s'è sciolta proprio come se fosse stata un panetto di burro. E tutto è avvenuto, o m'è parso, in un silenzio di tomba. Possibile?
Oriana Fallaci
Frasi di Oriana Fallaci
Il fatto è che loro fanno sempre così. È quasi un secolo che fanno così. Che seguono il modello o, se preferisce, il metodo bolscevico anzi stalinista. Perché sa su che cosa si basa il metodo bolscevico anzi stalinista? Nel perseguitare l'avversario attraverso la calunnia e l'oltraggio e la menzogna. Nel diffamarlo, offenderlo, ridicolizzarlo, demonizzarlo. Nell'attribuirgli cose che non ha fatto, cose che non ha detto. Cose che non ha scritto. In
fine
, nel mandarlo in un gulag o buttarlo dinanzi a un plotone d'esecuzione...
Oriana Fallaci
Frasi di Oriana Fallaci
Ho raggiunto ciò che i dottori chiamano la
Fine
della Strada, e non durerò a lungo. Ma sapere che voi fate quello che fate, pensare che voi sarete qui quando io non ci sarò più, mi aiuta parecchio a esercitare quel dovere contro il nemico. A non dargli pace finché avrò un filo di fiato.
Oriana Fallaci
Frasi di Oriana Fallaci
In un'enorme stanza disadorna, un omone grasso e sudicio applicava con un coltello da cucina, placche di colore bianco su una grande tela vuota. Ogni tanto appoggiava il viso alla
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stra per ammirare la tempesta. Il mare era talmente vicino che si aveva come l'impressione che esso s'infrangesse sulla casa avvolta dalla schiuma e dal frastuono. L'acqua salata colpiva i vetri come grandine e colava lungo i muri. Sopra il camino, una bottiglia di sidro e a fianco un bicchiere metà pieno. Di tanto in tanto, Courbet ne beveva qualche sorso dopodiché si rimetteva al lavoro. Fu così che nacque L'onda, un'opera che fece scalpore nel mondo
[Sul quadro di Courbet "Il mare in burrasca detto anche L'onda", 1870]
Guy de Maupassant
Frasi di Guy de Maupassant
L'aspetto della saggezza non è cupo e tetro, non è pensieroso, è ilare e pieno di gioia. Il
fine
e il compimento della sapienza stanno nella giocosità felice.
Oriana Fallaci
Cit. da
Un uomo
Frasi di Oriana Fallaci
Cloud non significa "
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della privacy". Significa solo prestare più attenzione a come i prodotti sono concepiti per garantirla.
Tim Cook
Frasi di Tim Cook
Essere gay mi ha dato una più profonda comprensione di cosa significhi appartenere a una minoranza e mi ha fornito una
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stra da cui vedere le sfide con cui le persone in altre minoranze hanno a che fare ogni giorno. Mi ha reso più empatico, e questo mi ha dato una vita più ricca. A volte è stata dura e scomoda, ma questo mi ha dato la sicurezza di essere me stesso, di seguire il mio percorso, e staccarmi dalle avversità e dall'intolleranza. Mi ha anche dato la corazza di un rinoceronte, che torna buona quando sei il CEO di Apple.
[Ottobre 2014]
Tim Cook
Frasi di Tim Cook
Ho la sensazione che tu sia una persona che cerca continuamente ma che non vuole trovare, cerchi sempre dove sai che non trovi perché non vuoi possedere, vuoi solo desiderare di possedere. Questo è il motore della tua esistenza, la continua ricerca senza
fine
.
Fabio Volo
Cit. da
La strada verso casa
Frasi di Fabio Volo
Ci sono momenti in cui la vita regala attimi di bellezza inattesa. Smetti di fare una cosa e ti accorgi che attorno a te tutto è perfetto, il dono di un Dio meno distratto del solito. Tutto sembra sincero. La nascita di una nuova vita, l'alba di un cambiamento, qualcosa di profondo o semplicemente la conferma di un affetto tenuto nascosto, di un sentimento segreto, custodito in silenzio dentro di noi con pudore. O anche la
fine
di qualcosa, la
fine
di un momento, di un periodo difficile sempre più faticoso da sostenere. Quando terminano i respiri corti, lasciando spazio a uno lungo profondo che riempie e svuota il petto. In quei momenti non mi manca nulla.
Fabio Volo
Cit. da
Le prime luci del mattino
‐ Incipit
Frasi di Fabio Volo
Molti insegnanti hanno usato gli episodi di Star Trek e i concetti di Star Trek nelle loro classi di scienze, al
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di coinvolgere gli studenti.
Patrick Stewart
Frasi di Patrick Stewart
Stalin divulgò tesi esagerate e false, fu vittima di una prospettiva quasi disperata di persecuzione senza
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, di una diffidenza generale e continua, del sospetto in tutte le direzioni.
Palmiro Togliatti
Frasi di Palmiro Togliatti
Alla
fine
della guerra, la situazione era tale che non ci sarebbe stato difficile prendere il potere ed iniziare la costruzione di una società socialista. La gran parte del popolo ci avrebbe seguito.
Palmiro Togliatti
Frasi di Palmiro Togliatti
Il fattore più importante in un attacco è la sorpresa.
Lisa Freemont
Dal film:
La finestra sul cortile
Scheda film e trama
Frasi del film
Se non mi tiri fuori da questa palude di noia, farò qualcosa di irreparabile:
[...]
finisce che mi sposo, così non andrò più da nessuna parte.
Jeffries
Dal film:
La finestra sul cortile
Scheda film e trama
Frasi del film
Intelligenza... Niente ha procurato alla razza umana più guai che l'intelligenza.
Stella
Dal film:
La finestra sul cortile
Scheda film e trama
Frasi del film
[Ricordando quel che vide dalla
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stra della sua fattoria seduto con Linda]
Era domenica, stavamo mangiando agnello arrosto per pranzo ed era la stagione degli agnelli, con tutti quei meravigliosi agnellini che saltellavano qua e là nel pascolo. Al che abbiamo guardato l'agnello nel piatto, poi di nuovo gli agnellini là fuori e abbiamo pensato: "Stiamo mangiando una di quelle creaturine che sgambettano allegramente qua fuori". La cosa ci stese, e ci siamo detti: "Aspetta un attimo, non vogliamo mica fare una cosa del genere". Eccola qua, la svolta epocale: non abbiamo mai più mangiato carne.
Paul McCartney
Frasi di Paul McCartney
A la fin de Agost, giò 'l sô l'è fosch.
[Alla
fine
di agosto, tramontato il Sole è già fosco. - A
fine
agosto le giornate già si accorciano]
Proverbio brianzolo
Proverbi brianzoli
Cale Crane
: E' ultima.
Lilly Crane
: Manca ancora parecchio alla
fine
!
Dal film:
Dreamer - La strada per la vittoria
Scheda film e trama
Frasi del film
Non c'è vita da buttare | per la
fine
di un amore | c'è più spazio nel tuo cuore per l'amore che verrà.
Gigi D'Alessio
Cit. da
Non c'è vita da buttare
Frasi di Gigi D'Alessio
C'era una volta un grazioso verme, giovane bello e furbo. Sopratutto era un lavoratore instancabile. Un bel giorno uscendo di casa, il verme vide poco lontano una noce stupenda, con un guscio scolpito come un'opera d'arte, grande come poche altre e di un colore vivo ed affascinante.
Il verme decise che avrebbe fatto di tutto per riuscire ad assaporare il suo frutto e soprattutto farlo assaggiare alla sua famiglia, composta dalla sua amata vermetta e due piccoli vermicelli.
Appena tornato la sera dal lavoro, dopo aver sussurrato qualcosa alla noce, subito iniziò a cercare di aprirla: il verme passò l'intera serata senza riuscire nemmeno a scalfirla.
Il giorno seguente il verme andò al lavoro e nel frattempo iniziò a pensare ad un modo per aprire la noce.
Tornato nuovamente a casa la sera, accese le luci, e dopo aver sussurrato qualcosa alla noce, prese il martello più grande che aveva: con tutte le forze che gli rimanevano cercò di aprirla.
Alla
fine
risultò un'altra serata buttata via: la noce era davvero resistente!
Passarono tanti altri giorni, poi mesi... e la noce era ancora lì, integra, senza che il verme riuscisse in alcun modo a scalfirla, nonostante i numerosi quotidiani tentativi.
Va detto che c'erano molte altre noci intorno al verme: noci di tutti i tipi, molto più alla sua portata, che si presentavano con gusci sottili, ma il verme era ostinato e voleva aprire proprio quella noce.
Un bel dì, dopo un forte temporale durato giorni e giorni, dopo mille tentativi e tanto lavoro, molto serenamente il verme e la sua signora passarono davanti alla noce.
Inavvertitamente il verme scivolò e batté la testa sulla noce.
Incredibilmente il guscio si frantumò in mille pezzi!
Il verme con la sua famiglia finalmente riuscì ad assaporare quella noce che per tanto tempo aveva desiderato aprire.
Era buonissima! Era proprio la noce dei suoi sogni!
Morale: molto spesso nella vita per raggiungere degli obiettivi serve pazientare perché persistendo, alla
fine
, è solo una questione di tempo.
Da:
Il verme e la noce
L'amore non ha religione | nessun con
fine
, nessuna nazione | nè americano, nè bolscevica | l'amore è quando lei ti dà (quando lei ti dà) quando lei ti dà (ti dà, ti dà) la vita.
Checco Zalone
Cit. da
L'amore non ha religione
Frasi di Checco Zalone
Oggi è la
fine
della Repubblica. La
fine
di un regime acquiescente al dis-ordine. In questo stesso momento in un sistema lontano da qui, la nuova Repubblica mente alla galassia mentre sostiene segretamente il tradimento della ripugnante Resistenza. Questa feroce macchina che avete fabbricato, sopra la quale noi siamo, metterà
fine
al Senato e ci condurrà alla fetida Resistenza. Tutti i rimanenti sistemi si piegheranno al Primo Ordine e nella nostra memoria questo sarà l'ultimo giorno della Repubblica!
Generale Hux
Dal film:
Star Wars - Il risveglio della Forza
Scheda film e trama
Frasi del film
Sul New York Herald del 26 novembre 1911 apparve il resoconto dell'impiccagione di tre uomini. Furono giustiziati per l'omicidio di Sir Edmund William Godfrey
: marito, padre di famiglia, farmacista e cittadino modello, residente a Greenberry Hill, Londra. Godfrey fu ucciso da tre vagabondi il cui movente era una stupida rapina, vennero identificati come Joseph Green, Stanley Berry e Daniel Hill... "Green-Berry-Hill"... e a me piace pensare che si trattò di "una pura fatalità".
Sulla Reno Gazeth del giugno 1973 c'è un articolo che parla di un incendio, dell'immenso volume d'acqua che ci volle per spegnerlo e di un sommozzatore che si chiamava Delmer Darion, impiegato al casinò del Nageth Hotel di Reno, Nevada, come croupier al tavolo del Black Jack. Tutti conoscevano l'amore che Delmer nutriva per le attività all'aria aperta e lo sport, ma la sua vera passione era il lago. Secondo il rapporto del coroner Delmer morì per un attacco cardiaco a metà strada fra il lago e l'albero, ma il particolare più curioso della vicenda è il suicidio di Craig Hansen che avvenne il giorno dopo. Craig faceva il volontario nei pompieri, aveva quattro figli e beveva troppo; il signor Hansen pilotava l'aereo che pescò Delmer Darion nel lago; ancora più curioso il fatto che il tormentato Craig Hansen si era imbattuto in Delmer Darion appena due sere prima.
[...]
Il senso di colpa unito a quella grottesca coincidenza lo spinsero a suicidarsi. E io cerco di convincermi che si trattò di "una pura fatalità".
Nel 1961 al pranzo di gala dell'Associazione Americana di Scienze Forensi il dottor John Harper, Presidente della suddetta Associazione, raccontò una storia che cominciava con il tentato suicidio del diciassettenne Sydney Barringer avvenuto a Los Angeles il 23 marzo 1958. Il coroner dichiarò che il fallito suicidio si era tramutato in un riuscitissimo omicidio. Mi spiego meglio
: la tesi del suicidio fu confermata da un biglietto trovato nella tasca destra di Sydney. Mentre il ragazzo si trovava sul cornicione in cima al palazzo quattro piani più sotto si accendeva una violenta lite: le concitate grida della coppia furono udite come al solito dai vicini. Accadeva spesso che i due si minacciassero a vicenda con un fucile o con una delle tante pistole che tenevano in casa. E mentre veniva accidentalmente esploso un colpo, Sydney transitava al di là della
fine
stra. La storia si complicò quando si scoprì che i due invasati erano Fay e Arthur Barringer, rispettivamente madre e padre di Sydney. Messa di fronte alla tragica ricostruzione dei fatti che costò non pochi sforzi agli agenti accorsi, Fay Barringer giurò di non sapere che il fucile fosse carico. Un ragazzino che viveva nel palazzo e che andava spesso a trovare Sydney Barringer disse che sei giorni prima aveva visto chi era stato a caricare il fucile. A quanto pare tutte quelle liti e quelle violente scenate avevano saturato il povero Sydney che essendo a conoscenza dell'indole aggressiva dei suoi genitori aveva deciso di porvi rimedio. Sydney Barringer salta dal cornicione del nono piano, quattro piani sotto i suoi stanno litigando, il colpo partito accidentalmente alla madre gli trapassa lo stomaco mentre sta precipitando di fronte alla
fine
stra del sesto piano, muore immediatamente, ma continua a cadere fino a fermarsi quattro piani più sotto su una rete di protezione installata da una ditta di lavavetri tre giorni prima e che avrebbe interrotto la sua caduta salvandogli la vita, se non fosse stato per quel cratere nello stomaco. Perciò Fay Barringer fu stato accusata dell'omicidio di suo figlio e Sydney imputato come complice nella sua stessa morte.
L'umile opinione di questo narratore è che non si tratti solo di "qualcosa che è successo", e che non possiamo archiviarlo come "uno scherzo del caso". No signori, non è possibile, io non riesco a spiegare bene ciò che penso, ma per me non si trattò di "una pura fatalità", no ...stranezze simili accadono di continuo.
Dal film:
Magnolia
Scheda film e trama
Frasi del film
Frank
:
Fine
pausa pranzo. Bentornati. Allora, vi sono piaciuti i nachos?
Pubblico
: Erano buonissimi.
Frank
: Sì, sì, ma voi non siete qui per pensare al cibo...
Pubblico
: Nooo!
Frank
: No, voi siete qui per un solo motivo: perché io vi illumini, vi aiuti a innalzarvi, vi porti per mano e vi conduca verso un futuro non più così sconosciuto. Perciò restatemi accanto. "Come fingere di essere gentili e premurosi".
[Si avvicina a un cartello con questa scritta]
Dunque, questo... questo è un capitolo molto importante, come vedrete. Ma arriviamo al concetto fondamentale. Partiamo da lì, partiamo dal punto chiave della faccenda. Gli uomini sono
[scandendo la parola]
merda.
Pubblico
: Cosa?! È impazzito?
Frank
: Che c'è? Gli uomini sono... merda. Non è questo che dicono? Sì, è questo che dicono perché noi facciamo cose orribili, cose terrificanti, esecrabili, davvero. Cose che nessuna donna potrebbe mai fare. Le donne non mentono. Le donne non tradiscono.
Pubblico
: Sono stronzate.
Frank
: Le donne non ci manipolano, per carità.
Pubblico
: Certo.
Frank
: Ora ci siete, vero? Capite cosa fa la società ai nostri cervelli? Oh, poveri bambini! Uh... la donna! Ci insegnano a chiedere perdono: "Mi dispiace".
Pubblico
: Basta!
Frank
: Mi dispiace tanto, baby. Scusami, ti prego!
[pausa]
Ma cosa è che... di cosa, eh, abbiamo bisogno? Delle loro "passerine"? Del loro... amore? Mamma non mi lasciava giocare al calcio e papà mi picchiava... per questo sono così, per questo faccio quello che faccio. Eh? Che megacazzate!
Pubblico
: Hai ragione.
Frank
: Io non chiederò perdono per quello che sono. Non chiederò perdono per le cose di cui ho bisogno!
Pubblico
: Giusto! Molto bene!
Frank
: Non chiederò perdono...
[gridando]
per quello che voglio! Ok. Ora tirate fuori il vostro opuscolo azzurro e andate a pagina 18 dell'opuscolo azzurro.
[Arrabbiandosi]
Ma che cazzo sto facendo?
[rovescia un tavolo]
Tirate fuori... l'opuscolo... l'opuscolo bianco: quello vi serve. Pagina 23 dell'opuscolo bianco: "Come fingere di essere gentili e premurosi".
Dal film:
Magnolia
Scheda film e trama
Frasi del film
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