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Aforismi Fine - parte 15
Frasi trovate
:
3.890
Cacciate i pregiudizi dalla porta, rientreranno dalla
fine
stra.
[da una lettera a Voltaire del 19 marzo 1771]
Federico II di Prussia
Frasi di Federico II di Prussia
[Parlando dell'idea per una storia da scrivere]
Si immagini una specie di rivolta della natura, con tutti i vulcani del mondo che esplodono uno dopo l'altro causando terremoti, squilibri atmosferici di tutti i tipi con grandini di fuoco e sconquassi irreversibili. Si immagini anche due storie romantiche tutte rivolte verso un passato di emozioni e di guai che si intrecciano confusamente nella memoria di vari personaggi. Bene, prima di tutti scompare, inghiottita dal mare, la California intera con Hollywood che precipita nei più profondi abissi, dove si merita di finire... L'azione comincia (e si sofferma) nella piazza principale di Taormina con un bar (il Mocambo o il Wunderbar ndr) che viene man mano sostituito da altri ambienti come la spiaggia, il rifugio e via dicendo. L'Etna è l'ultimo del vulcani a esplodere ma è il più violento, e per i personaggi della commedia non c'è via di scampo. Gli annunci ufficiali incoraggiano i cittadini a recarsi sulla spiaggia dove dovrebbero essere salvati dalla Marina, che però non arriva mai. Chi si reca laggiù può scegliere soltanto fra la colata di lava o il mare In tempesta. In tutti gli ambienti prescelti si diffonde il panico meno che nel bar (che è un po' il posto più adatto per la «cultura» in Italia). Ma anche il bar alla
fine
rimane deserto, ad eccezione di un uomo che continua a bere, dato che gli hanno lasciato la scorta di alcool a portata di mano. È l'unica persona rimasta in vita - si immagina - in tutta la Terra.
Tennessee Williams
Cit. da
Intervista a Il Manifesto, 17 ottobre 1982
Frasi di Tennessee Williams
Personalmente non credo che ci sarà la
fine
del mondo, se non in termini di fiction teatrale. Non è possibile che i conflitti politici e militari contemporanei si risolvano con la distruzione del mondo, semplicemente perché ciò non farebbe comodo a nessuno.
Tennessee Williams
Cit. da
Intervista a Il Manifesto, 17 ottobre 1982
Frasi di Tennessee Williams
Scrivere mi è sempre piaciuto. Ho iniziato con il mio tutore perché, da piccola, dovendo lavorare e viaggiare, non potevo andare a scuola come gli altri bambini. Poi, una trentina di anni fa, Blake e io stavamo girando un film in Irlanda e avevamo portato i nostri figli con noi. Erano piuttosto indisciplinati, chi non voleva lavarsi i denti, chi non voleva andare a dormire, così un giorno la Mary Poppins che c'è in me mi fece dire: Facciamo un gioco: da adesso tutti devono fare il proprio dovere, e al primo che romperà il patto spetterà una penitenza. Però devi giocare anche tu, disse la più grande, la figlia di Blake. Che cosa devo fare?, chiesi. Smetterla di brontolare sempre. Ovviamente fui la prima a perdere. Come penitenza, disse lei a quel punto, dovrai scrivermi una storia. Subito pensai a una cosina breve, ma poi mi resi conto che era un'opportunità per creare un rapporto speciale con lei. Ci misi due anni ma, alla
fine
, avevo scritto Mandy, il mio primo libro.
Julie Andrews
Frasi di Julie Andrews
Ho iniziato ad allenare una ragazzina: faccio la prima schiacciata lenta e altre due palle le mando sopra la testa. Poi le dico: adesso non ti anticipo nulla perché posso usare la bassa o l'alta o dritta in faccia, non devi avere paura del pallone perché sei protetta dal bagher. Ho schiacciato, lei ovviamente ha esitato e si è presa la stampata in bocca, le è uscito il sangue dal naso, sono andato lì perché mi sentivo davvero in colpa e le ho chiesto: come stai, vuoi il ghiaccio o vuoi andare a bagnarti? E lei mi ha risposto: no, ancora. E' stata lì davanti, aveva 11 anni. Alla
fine
questo tipo di sfide ti temprano e ti fanno crescere.
Andrea Lucchetta
Frasi di Andrea Lucchetta
La
fine
del Quantitative easing imporrà un'agenda seria per la crescita.
Carlo Calenda
Cit. da
la Repubblica, 11 agosto 2017
Frasi di Carlo Calenda
Se dal 2007 al 2014 l'Italia ha perduto il 25% della propria base manifatturiera, la ragione è proprio che i governi della
fine
della prima e della seconda Repubblica non hanno fatto niente per le imprese di questo Paese.
Carlo Calenda
Cit. da
la Repubblica, 11 agosto 2017
Frasi di Carlo Calenda
Succede spesso. Quando si è anziani, si tende a saltare il tempo delle realizzazioni, come se non contasse. E come se la
fine
e l'inizio contenessero già tutto.
Cristina Comencini
Cit. da
Matrioska
Frasi di Cristina Comencini
C'era una volta un re con cinque figli. Nelle sue ultime volontà affermò che alla sua morte il suo regno avrebbe dovuto essere diviso dai suoi figli in cinque regioni, in modo tale che ogni regione avesse un con
fine
comune con le altre quattro. Possono essere soddisfatti i termini della sua volontà?
August Ferdinand Möbius
Frasi di August Ferdinand Möbius
La morte è la
fine
o solo l'inizio?
Dal film:
Lazarus Project
Scheda film e trama
Frasi del film
Orietta Berti ha ottenuto la restituzione di vent'anni di versamenti Irap, realizzando il sogno di tutti gli italiani che considerano l'imposta regionale sulle attività produttive il loro incubo portatile. È riuscita a dimostrare che intorno a lei non lavorava una piccola azienda, ma soltanto dei collaboratori occasionali. La Berti non sarà un'impresa, ma di sicuro ne ha realizzata una. Dietro quell'aria pacioccona e stranita da sorella ideale di Forrest Gump si nasconde un donnino pragmatico e tignoso, capace di ingaggiare e vincere un combattimento di sumo contro il mostro multiforme del Fisco italiano, che l'ha battuta in primo grado e ribattuta in appello, ma ha finito per soccombere davanti alla maestà della Cassazione.
In un'epoca di arrabbiati e lamentosi cronici, questa maestra del tortellino zen, produttrice instancabile di storie a lieto
fine
, è la prova vivente che un approccio sereno e concreto ai problemi costituisce ancora il modo migliore di risolverli. Alla donna che non è un'impresa verrebbe da affidare qualsiasi impresa. Orietta Berti che mette d'accordo Madrid e la Catalogna. Orietta Berti che trasforma Kim in un pacifista, Trump in un ambientalista, la Merkel in una spendacciona e Macron in una persona sincera. Orietta Berti che convince Facebook e le sue sorelle a pagare le tasse. Orietta Berti che fa approvare la nuova legge elettorale, l'OriettaBertellum. Orietta Berti che pulisce le strade di Roma e dà pure la cera... Ecco, forse questa sarebbe un'impresa impossibile persino per lei.
Massimo Gramellini
Cit. da
Il caffè di Gramellini, Fin che la tassa va, Corriere.it, 22 settembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Alla
fine
dell'ultima guerra mi trovavo a New York. Per me, uomo senza patria che sapeva in misura molto limitata la lingua del paese, la zona intorno alla 57° Strada era diventata quasi una nuova patria.
Avevo alle spalle una via lunga e pericolosa, la «Via dolorosa» di tutti coloro che di fronte al regime hitleriano avevano dovuto fuggire.
Erich Maria Remarque
Cit. da
Ombre in Paradiso ‐ Incipit
Frasi di Erich Maria Remarque
Mi alzo. Sono tranquillissimo. Vengano i mesi e gli anni, non mi prenderanno più nulla, non possono prendermi più nulla. Sono tanto solo, tanto privo di attese che posso guardare dinanzi a me senza timore. La vita, che mi ha sorretto attraverso questi anni, è ancora nelle mie mani e nei miei occhi. Se io abbia saputo superare le sue prove, non so. Ma finché dura, essa si cercherà la sua strada, vi consenta o non vi consenta ciò che dentro di me dice "io".
Egli cadde nell'ottobre 1918, in una giornata così calma e silenziosa su tutto il fronte, che il bollettino del Comando Supremo si limitava a queste parole: "Niente di nuovo sul fronte occidentale".
Era caduto con la testa in avanti e giaceva sulla terra, come se dormisse. Quando lo voltarono si vide che non doveva aver sofferto a lungo: il suo volto aveva un'espressione così serena, quasi fosse contento che la
fine
fosse giunta a quel modo.
[Explicit]
Erich Maria Remarque
Cit. da
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Frasi di Erich Maria Remarque
Nando Parrado
: Ascoltate, ho qualcosa da dirvi. Buone notizie: hanno dichiarato chiuse le ricerche.
Carlitos Paez
: Perché sarebbero buone notizie?
Nando Parrado
: Perché vuol dire che ce ne andremo di qui da soli, va bene? Ci salveremo da soli. Che avevi detto, Alberto? Il Cile è a Ovest, giusto?
Alberto Artuna
: Sì. È esatto.
Bobby François
: È pazzo.
Rafael Cano
: Non funzionerà. Non siamo riusciti neanche a scalare la collina.
Moncho Sabella
: È vero!
Nando Parrado
: Perché non avevate cibo. Ora, se le ricerche sono state interrotte dobbiamo salvarci da soli e dobbiamo mangiare.
Lilliana Methol
: Mangiare cosa?
[Segue un lungo silenzio in cui i sopravvissuti si guardano]
Carlitos Paez
: No... I morti?
Javier Methol
: No...
Carlitos Paez
: Vuoi dire che dovremmo mangiare i morti?
Nando Parrado
: Esatto. Dovremmo mangiare i morti. Questo dovremmo affrontare.
Alcuni dei sopravvissuti
: Nando!
Roberto Canessa
: Nando ha ragione.
Alcuni dei sopravvissuti
: Cosa?!
Gustavo Zerbino
: Non credo alle mie orecchie! Anche tu, Roberto? Stai parlando di mangiare la gente!?
Roberto Canessa
: No, stiamo parlando di mangiare carne per non morire.
Alcuni dei sopravvissuti
: Non potrei farlo! È disgustoso! Non ci riuscirei!
Roberto Canessa
: È disgustoso. E allora? Se io avessi una ferita infetta che dovesse essere lavata non lo fareste anche se è disgustoso perché andrebbe fatto?
Gustavo Zerbino
: Sì. Sì, lo farei. Ma non ti mangerei!
[Carlitos Paez ride]
Roberto Canessa
: Zitto.
Carlitos Paez
: Scusa...
Roberto Canessa
: Voi credete che abbiamo un'anima e che appena moriamo l'anima lascia il nostro corpo?
Gustavo Zerbino
: Non lo so, non sono un prete.
Roberto Canessa
: D'accordo, va bene.
Gustavo Zerbino
: Senti, non voglio parlarne!
Roberto Canessa
: Neanch'io, Zerbino, ma va fatto! Moriamo di fame! Siamo intrappolati! Ora se l'anima, se c'è, lascia il corpo quando moriamo allora il corpo è solo una carcassa!
Antonio Balbi
: Questo è l'inizio della
fine
.
Roberto Canessa
: Quello che c'è la fuori nella neve è solo carne, Antonio. Cibo.
Gustavo Zerbino
: Io non lo farò, preferisco morire. Credo in Dio e ho paura che mi giudicherà se farò una cosa del genere.
Bobby François
: Be', c'ha messo lui qui!
Gustavo Zerbino
: Forse l'ha fatto per metterci alla prova, per vedere cosa facciamo, se ci comporteremo come esseri civili.
Antonio "Tintín" Vizintín
: A Dio non importa se siamo civili.
Gustavo Zerbino
: E come fai a saperlo?
Sopravvissuto #1
: Lascia parlare Tintín, non dice mai niente.
Antonio "Tintín" Vizintín
: Credo che Dio voglia che seguiamo ciò che ci dice il cuore, che usiamo la ragione, che lottiamo per vivere.
Gustavo Zerbino
: Ad ogni costo?
Antonio "Tintín" Vizintín
: No, sopravvivere senza uccidere degli innocenti per vivere.
Gustavo Zerbino
: E la nostra innocenza? Che sarà della nostra innocenza se sopravviveremo come cannibali?
Lilliana Methol
: Be', mi dispiace, ma io non posso farlo.
Javier Methol
: Neanche io.
Sopravvissuto #2
: Non credo che potrei farlo. Come potremo tornare dai nostri cari?
Roberto Canessa
: Potresti tornare vivo e penso che loro lo preferirebbero.
Gustavo Zerbino
: R oberto, sei pronto ad andare là fuori e tagliare della carne da un corpo umano e mangiarla?
Federico Aranda
: Nessuno di noi può decidere una cosa del genere.
Sopravvissuto #3
: Siamo soli qui.
Carlitos Paez
: Potremmo essere sulla Luna.
Sopravvissuto #4
: È pazzesco.
Sopravvissuto #5
: Devono esserci state delle situazioni simili da sempre. I primi uomini...
Antonio "Tintín" Vizintín
: Non lo so. Non ci resta altro da fare che pregare.
Dal film:
Alive - Sopravvissuti
Scheda film e trama
Frasi del film
Ti mangi le unghie? È una brutta abitudine. La gente dice sempre che gli occhi sono la
fine
stra dell'anima... tutte cazzate! Le mani... sono quelle che distinguono un vero signore.
Arthur Lustig
Dal film:
Paradiso perduto
Scheda film e trama
Frasi del film
Resistere non è inutile, alla
fine
vinceremo questa battaglia ‐ L'umanità è troppo forte, non siamo un mucchio di mezze cartucce ‐ Per questo ci batteremo, e alla
fine
saremo esseri umani ‐ Ci esalteremo per tutte le cose vere, per le cose che valgono, per la creatività e lo spirito dinamico dell'essere umano che rifiuta di sottomettersi!
È tutto quello che avevo da dirvi, adesso tocca a voi.
Alex Jones
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Questa è la mia
fine
stra sul mondo, ogni istante è uno spettacolo diverso. Io magari non lo capisco, magari non sono neanche d'accordo con questo mondo, ma sai una cosa? Lo accetto e continuo a a galleggiare.
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando i giovani si sentono sfruttati, alla
fine
si sentono senza speranza. E chi la ruba? La droga, le altre dipendenze... Il suicidio giovanile accade quando vengono staccate le radici. È molto importante il rapporto dei giovani con le radici. I giovani sradicati oggi chiedono aiuto, vogliono ritrovare le radici. Per questo insisto sul dialogo tra giovani e anziani, un po' scavalcando i genitori, perché lì sono le radici e sono un po' più lontane e così evitano i conflitti che possono avere con le radici più prossime, i genitori. Oggi i giovani hanno bisogno di ritrovare le radici. Qualsiasi cosa vada contro questo, ruba loro la speranza.
Papa Francesco
Cit. da
Corriere.it, intervista 11 settembre 2017
Frasi di Papa Francesco
Giornalista
: Il cacciatore di tesori Brock Lovett, noto per aver portato alla luce l'oro di alcuni galeoni spagnoli affondati nel Mar dei Caraibi...
Lizzy Calvert
: Ho capito, fra un po' arriva la pappa. Vieni.
Giornalista
: ... ha ora deciso di salire a bordo di un sottomarino russo per raggiungere il più famoso relitto di tutti i tempi: il Titanic. Dalla nave-ricerca Keldysh, che si trova nel nord Atlantico, in diretta via satellite, Brock Lovett. Salve, Brock.
Lovett
: Salve, Tracy. Naturalmente, tutti conoscono gli avvenimenti del Titanic, insomma, la nobiltà, l'orchestra che ha suonato sino alla
fine
, tutte quelle storie lì. Ma quello che a me interessa sono le cose non raccontate, i segreti imprigionati nel cuore dello scafo del Titanic. Per questo faremo uso di alcune tecnologie avanzate, per indagare sul relitto più a fondo di quanto non sia mai stato fatto finora.
Giornalista
: La sua spedizione si trova in questo momento al centro di curiose polemiche per quanto riguarda i diritti di recupero e la questione morale. Molti l'hanno definita uno sciacallo.
Lovett
: Beh, nessuno ha mai chiamato il recupero del tesoro di Tutankhamen sciacallaggio...
Lizzy
: Che cosa c'è?
Rose Calvert
: Alza il volume, cara.
Lovett
: Sono circondato da validissimi esperti, il cui compito è quello di assicurarsi che tutti questi cimeli vengano preservati e catalogati correttamente. Guarda questo ritratto che abbiamo trovato oggi. Un pezzo di carta rimasto sott'acqua 85 anni. E la mia équipe è stata in grado di mantenerlo intatto. Avremmo dovuto lasciarlo abbandonato sul fondo dell'oceano per l'eternità? Quando invece possiamo vederlo e godercelo, ora, qui?
Rose
: Che mi venga un colpo.
Buell
: Brock! C'è una telefonata via satellite per te.
Lovett
: Bobby, ci stiamo immergendo. Li vedi questi sommergibili? Vanno sott'acqua?
Buell
: Lo so, ma fidati. E' una telefonata che non ti vorresti perdere.
Lovett
: Speriamo che sia così. Okay, stand-by.
Buell
: Però devi parlare ad alta voce. È molto in là con l'età.
Lovett
: Fantastico. Sono Brock Lovett. In che posso aiutarla, signora...
Buell
: Calvert. Rose Calvert.
Lovett
: Signora Calvert?
Rose
: Ero curiosa di sapere se avete già trovato il Cuore dell'Oceano, signor Lovett.
Buell
: Te l'avevo detto che non te la dovevi perdere.
Lovett
: Va bene, sono tutto orecchi, Rose. Sa dirci chi è la donna del ritratto?
Rose
: Oh, sì. La donna del ritratto sono io.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Galliani lavora per il Milan 24 ore su 24, vive di Milan. Ho per lui un rispetto infinito. Mi ha permesso di studiare da dirigente accanto a lui, ho sempre sentito la sua stima. E c'è tanto di suo nella mia panchina rossonera. Alla
fine
ha rispettato le mie scelte.
[Gazzetta.it, 18 settembre 2010]
Leonardo Nascimento de Araujo
Frasi di Leonardo Nascimento de Araujo
[Sul team di doppio con Nastase]
Quando le multe diventarono più salate dei premi che vincevamo, mi dissi che era arrivato il momento di mettere
fine
al sodalizio.
Jimmy Connors
Frasi di Jimmy Connors
Vogliamo la sicurezza in Europa con la Russia, e non contro la Russia. Questo è il nostro approccio. Ma se non sarà possibile dobbiamo affermare anche i nostri principi: si tratta qui né più, né meno di garantire la nostra pace in Europa.
[...]
Dalla
fine
della Seconda guerra mondiale è stato possibile mantenere la pace in Europa solo perché abbiamo imparato a rispettare i nostri confini.
[...]
Chi viola questi confini, mette in gioco anche la pace in Europa. Per questo si tratta di una questione di principio, cui dobbiamo reagire insieme.
[25 febbraio 2015]
Angela Merkel
Frasi di Angela Merkel
Giada
: ... l'etnocentrismo...
Riccardo
: Ehi, ma non ti annoi a studiare sempre?
Giada
: È necessario. E poi preferisco studiare che essere costretta a divertirmi.
Riccardo
: Tu vieni proprio da un altro pianeta, eh? Guarda là. Tutto in mostra. Poi ci parli e magari scopri che non hanno niente da dire. A quella sta bene farsi trattare come un oggetto. Si fanno mercificare. Tu invece... no.
Giada
: Riccardo...
Riccardo
: Sì.
Giada
: È un paio di giorni che cerco uno dei miei taccuini. Quello che non ti volevo dare. Per caso ce l'hai tu?
Riccardo
: Io?
Giada
: Sì, tu. O forse ce l'ha la ragazza che ama farsi mercificare. Pensi che sono cretina? Mi prendi pure per il culo?
Riccardo
: Va bene. Scusa.
Giada
: Sei un essere spregevole. Come ti sei permesso? È una violenza, lo capisci?
Riccardo
: E dai! Non esagerare adesso. Ho sbagliato. Ma non so come fare con te. Io volevo... solo cercare di capirti un po'.
Giada
: Ma che cazzo te ne frega di capirmi!
Riccardo
: Effettivamente non lo so! Però mi frega. Senti, ormai le ho lette le cose che hai scritto. E ci ho pure pensato, sul serio! Tu dici cose giuste, ma... ci hai troppa rabbia. Tu ci rosichi troppo. La vita può essere presa anche in un altro modo, sai? Giada, io non voglio insegnarti niente. Lo so che pensi che sono un coglione.
Giada
: Mh.
Riccardo
: E forse hai anche ragione.
Giada
: Mh.
Riccardo
: Ma almeno quando c'è il sole, io sorrido. Oggi c'è il sole, Giada. Te ne sei accorta?
Giada
: Sì, però non mi piace che tu...
Riccardo
: Lo so, ho sbagliato. E... Ti chiedo scusa. Dai, sai che facciamo? Oggi niente lezione. Ci sei mai salita sul tetto? No? Ti va? Così ci godiamo questo splendido sole.
Giada
: È proprio bello qui.
Riccardo
: Senti, ti va di venire a cena da me questa sera?
Giada
: Dici che ho fatto bene ad accettare subito?
Sara
: Minimo.
Giada
: Ho chiesto anche il permesso in trattoria. Non so, sono confusa. So solo che quando ci penso mi sento una stretta allo stomaco. Che significa?
Sara
: Che ti sto invidiando.
Giada
: Beh, non c'è molto da dire. Vengo da un paesello vicino a Roma. E ci torno poco per non sentire le lagne di mia madre. Mi faccio un gran culo per pagarmi gli studi.
Fine
. E tu?
Riccardo
: Neanche io ho molto da dire. Sempre stato qui. Con mio padre parlo poco, mia madre invece parla troppo. E nella vita non vorrei fare un cazzo, tranne divertirmi.
Giada
: Certo che noi due non abbiamo proprio niente in comune.
Riccardo
: Già. Eppure sei a cena qui. Curioso, no?
Giada
: Sì. Infatti è strano. Perché sono qui?
Riccardo
: Beh, perché magari ci sono cose che ancora non ci siamo detti. Forse.
Giada
: Cose tipo?
Riccardo
: Posso? Sei più bella così. Perché li porti?
Giada
: Perché non ci vedo. Senza mi sento persa.
Riccardo
: Forse è meglio. Non trovi?
Giada
: Non lo so. Dici?
Riccardo
: Non ti piace guardarci?
Giada
: Preferisco esserci.
Riccardo
: C'è qualcosa che non va?
Giada
: Non così.
Riccardo
: E come?
Giada
: Dolcemente.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Loris
: Colpo di scena! La cozza si è chiusa nel suo guscio, eh? E dillo che ti rode.
Riccardo
: Falla finita.
Loris
: Strategico, cugino mio. Cosa può volere l'animale cozza dall'uomo? Questa è la domanda. Rassicurala. Scopri quello che pensa e... e assecondala. Falle credere che state sulla stessa linea d'onda.
Giada
: Ha fatto bene gli esercizi e dice che a Ibiza questa estate non ci va più. Quella di Ibiza è una cazzata per sembrare profondo. E gli esercizi se li sarà scaricati via Internet.
Sara
: Ma tu guarda le cose da un altro punto di vista. Se mente, mente per te. Ma non credo che non ne sei per niente lusingata.
Giada
: Tu ti fideresti di uno così?
Riccardo
: "Il male del mondo". Che è?
Giada
: Riflessioni.
Riccardo
: Riflessioni su cosa?
Giada
: Su come vedo il mondo.
Riccardo
: Ah, interessante. Posso leggerle?
Giada
: Non credo che ti interesserebbero.
Riccardo
: Perché no? La smetti di trattarmi come un minorato?
Giada
: Scusami. È che sono cose confuse, private. È il mio modo di guardare, ed è una cosa intima.
Riccardo
: Beh, mi interessano davvero. Prometto che non lo faccio leggere a nessuno.
Giada
: No. No, non siamo così in confidenza, no.
Riccardo
: Guarda che anche io ho la mia visione del mondo: le mie foto.
Giada
: Ah sì, le tue foto, è vero.
Riccardo
: Ah sì? Perché, cos'hanno?
Giada
: Niente. Non so se vuoi davvero sapere quello che penso.
Riccardo
: Perché non voglio? Avanti, dimmi.
Giada
: Penso che siano begli scatti. Sai abbinare con gusto i colori, sai usare Photoshop. Ma niente di più. Sono solo illustrazioni. Non c'è sguardo, non c'è personalità. Tu non sai guardare, questo penso.
Riccardo
: Ah, non so guardare?
Giada
: No.
Riccardo
: Tu sì, invece.
Giada
: Sì. Cambia capitolo.
Loris
: Aspetta, aspetta, no! Ce n'è un'altra! Fuggono i cervelli, restano le tette. Imbottite e strizzate per sembrare sempre più turgide e potenti! Il push-up è il simbolo della falsità imperante. La supremazia dell'apparenza sulla sostanza.
Ragazza
: E poi a che serve il push-up? Tanto la gomma adesso te la metti dentro, vero, Alessia? Loris: L'individuo contemporaneo crede che basti esserci per esistere. Vive ma non guarda, vede solo le forme e non la sostanza, ed è convinto che questa sia la sua missione. In realtà è solo una debole maschera che nasconde la tragedia di una vita vuota.
Katia
: Ma questa sta proprio fuori!
Fiamma
: Oddio, poverina. È chiaro che parla così perché è brutta e povera. No, Ricky?
Riccardo
: Eh, beh, sì, eh? Abbastanza.
Fiamma
: Per forza. Uno è interessato alla verità solo perché il resto non può permetterselo. È così ovvio. Dalle per qualche giorno la possibilità, e poi vedi.
Riccardo
: E se invece fossimo noi a non capire il suo punto di vista? Magari perché vediamo le cose da un'altra prospettiva.
Fiamma
: Fìdati, caro. Se una così potesse mettere le sue manine su ciò che disprezza tanto, nel giro di qualche istante te la ritroveresti a difenderlo con le unghie. Come se fosse sempre stato suo.
Riccardo
: Sì, infatti hai ragione. Però, forse, non sono tutti come noi, no?
Fiamma
: No, Ricky, è come dico io. L'essere umano è fatto così.
Loris
:
Fine
antropologa.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Peppe
: Allora, facciamo così: io ti prendo in prova per una settimana. E poi se va bene, t'assumo.
Giada
: Ma questa settimana è pagata?
Peppe
: Ma certo!
Giada
: Tre volte a settimana, tre ore al giorno. 50 euro. Pagamento a inizio lezione, e soprattutto nessuna responsabilità per il risultato. Mh-mh. Sì.
Loris
: Ehm... buongiorno... sorella. Mi dispiace, ma abbiamo già un'enciclopedia che ci fa da aspirapolvere, ed è anche Testimone di Geova.
Giada
: Sono qui per le ripetizioni, fratello.
Riccardo
: Ah. A quanto pare ci conosciamo già.
Loris
: Beh, buona fortuna, cugino. Ti lascio al tuo destino.
Riccardo
: Ti piacciono? Fatte io.
Giada
: Sì, belle. Molto colorate. Come ci mettiamo?
Riccardo
: Io preferisco sotto.
Giada
: Ce li hai almeno i libri?
Riccardo
: Sì, dovrei cercarli. Servono proprio?
Giada
: Mh. E i soldi.
Riccardo
: Capisci? Non ce la faccio più. È troppo. L'economia, i grafici, la matematica... e Maria la Sanguinaria che mi scuce 600 sui 1.000 che mi restano! Sto alla fame, Bro'. Mi tocca chiedere le cose a credito. Mollo!
Loris
: Sì, così lo zio ti fa saltare anche le palle, oltre ad Ibiza.
Riccardo
: Ecco, lo vedi? È un complotto. Non c'è verso di sfuggire al ragno al limone.
Fiamma
: Non male. La più cliccata sono io.
Loris
: Ci credo, ti si vede pure il pancreas!
Ragazza
: Oh! Ricky, sei bravissimo! Queste sì che sono foto... artistiche.
Riccardo
: Che faccio, la chiamo e mollo?
Loris
: Così passi l'estate a spazzare aghi di pino nella villa a Fregene con papà. Devi essere freddo, Ricca'. Scopatela! Almeno smetti di pagarla.
Riccardo
: Che cazzo dici, Bro'? Ma l'hai vista? Con quella non mi si alza.
Alessia
: Scopare chi?
Loris
: Niente, Alessia. È questione di business.
Riccardo
: Perché, tu dici che risolvo?
Giada
: Porca paletta!
Sara
: Vado io!
Giada
: Sara, hai una lampada da prestarmi?
Sara
: Prendi quella che ho sul comodino! Ciao! Ah, tu sei... sei Ri... Riccardo?
Riccardo
: Eh, sì. Ma c'è Giada? Ciao!
Giada
: Ah... vieni, entra pure. Li hai portati gli esercizi? Okay. Mettiamo una cosa in chiaro, mister culo di marmo. Se ti aspetti che ti dia ripetizioni china tra le tue gambe, ti sbagli di grosso. Quindi, o lavoriamo o quella è la porta. Io non sono come le assistenti con le quali sei abituato a trattare tu.
Riccardo
: Senti, scusami. Io pensavo che... Così, l'ho fatto sulla scia degli eventi.
Giada
: Quali eventi?
Riccardo
: Beh, il buio, le lucette, la
fine
stra chiusa...
Giada
: La
fine
stra chiusa? Sei più a tuo agio così?
Riccardo
: Ah.
Sara
: Dammene uno così! Anche se assomiglia un po' meno a questo, va bene uguale, amen. Fa' che sia io la prescelta. Ti prego, ti prego, ti prego!
Giada
: Finalmente se n'è andato. Ci ha pure provato, l'ameba.
Sara
: E tu?
Giada
: E io che? Non sai che faccia che ha fatto. Pensa che le donne fanno la fila per dargliela.
Sara
: Perché, non è così?
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Franca
: ... tu sei troppo giovane per capire. Quando diventi mamma pure tu, vedi. La colpa è pure mia. Almeno avesse scelto Economia, o Medicina. Ma che pensa di farci con Scienza della Comunicazione? Finirà sotto i ponti.
Sara
: Ma no, Franca. Giada è in gamba.
Franca
: Speriamo, Sara. Ti ricordi quand'era piccola? Era già così: sempre in disparte, piena di problemi. Mh! Come si concia poi! Me pare un maschio. Ma si incontra con qualche ragazzo, almeno? La mia paura è che me rimane zitella, con la casa piena de gatti!
Giada
: Ciao, mamma. È sempre un piacere sentirti parlare di me.
Sara
: Il pranzo è quasi pronto.
Franca
: Scusa, Giada, ma 'na mamma se preoccupa sempre, no?
Giada
: Lasciamo perdere. A proposito, a che cosa devo questa tua visita?
Franca
: Ehm... Senti un po', Giada, io e tuo padre abbiamo parlato a lungo. Mi spiace tanto, ma... da quando sono arrivati l'euri non se campa più. La vita costa troppo. E noi non ce la facciamo più a mantenerti qua a Roma. Quindi perciò te ne devi tornà a casa e venire giù solo per l'esame. Oppure te devi trovà un lavoro.
Sara
: No, dai, su, bisogna uscire, vedere gente. Ho letto l'oroscopo: dice che per le Vergini ci saranno importanti novità in amore. Cambiati, su. Dai.
Giada
: Non capisco cosa c'è che non va.
Sara
: Era out negli anni Ottanta, figurati ora! Ti squalifichi da sola.
Giada
: Ma squalifico da cosa? È solo un maglione! Mi copre, tiene caldo e poi ci tengo. Me l'ha regalato mia nonna.
Sara
: E si vede.
Giada
: Sandalo Fornarina, 180 euro, pari a 60 ore lavorative di un ferrotranviere. Cinta Just Cavalli, 600 euro. Un mese di lavoro di una bidella e un pitone assassinato. Taglio alla Paris Hilton, 80 euro. Per un totale di 200 euro mensili. Venti ore di lavoro di un'infermiera.
Marco Babelli
: Scusa, posso? Ti disturbo?
Giada
: No.
Marco
: Che scrivi?
Giada
: Prendo appunti. Sto sviluppando delle teorie sugli scambi sociali, cazzate.
Marco
: No, perché cazzate? È interessante. Cioè?
Giada
: Cioè... la comunicazione sociale funziona a piramide. Ogni gradino è una classe. Chi sta su questo gradino è impegnato ad imitare quelli che sono sopra, via via sino al vertice, dove siede chi non fa nulla e quindi non ha nulla da dire. Risultato? Facciamo tutti lunghe conversazioni sulla caccia alla lepre.
Marco
: Sì, certo. Non ci avevo mai pensato.
Giada
: Invece parlare di... di se stessi, oppure del proprio lavoro, non è "in". Ma perché?
Marco
: Giusto. Infatti io volevo parlarti proprio di quello che faccio.
Giada
: E certo, che cosa fai?
Marco
: Il giornalista.
Giada
: Ah, bello! E... e dove scrivi?
Marco
: "Parioli Pocket". È una free press, ma non ha niente da invidiare a quelle a pagamento, eh? È trendy, è roba seria, ci sono i servizi e tutto... E poi guarda, guarda che
fine
zza.
Giada
: Tu di che ti occupi? Rilegature?
Marco
: No, no, io sono Marco Babelli. Io curo la rubrica "Prima/Dopo". Vedi, la nostra redazione trasforma le ragazze qualunque in tipi very cool. Io cerco volti. Questa rubrica aiuta le persone a sentirsi forti dentro.
Giada
: Ah, perdonami, Marco, ho solo un dubbio: la lobotomia te l'hanno fatta da piccolo o è ancora fresca?
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
La storia dei fatti accaduti a Sita dai bei fianchi, figlia di Sumantra, l'allevatore di vacche oriundo di sangue guerriero, e ai due mariti, se così può dirsi, di lei, pone, crudele e sanguinosa com'è, le massime esigenze alla forza d'animo di chi ascolta e alla sua capacità di tener testa con l'intelligenza alle tragiche fantasie di Maya. Sarebbe augurabile che gli ascoltatori prendessero esempio dalla fermezza del narratore perché il raccontare una siffatta storia richiede quasi più ardimento che l'udirla. Dal principio alla
fine
essa si svolse come segue.
Thomas Mann
Cit. da
Le teste scambiate ‐ Incipit
Frasi di Thomas Mann
Che cos'era dunque, egli tornava a chiedersi: un uomo pratico o un languido sognatore?
Ah, questa domanda se l'era posta mille volte, e nei momenti di forza e di sicurezza aveva risposto in un modo, nei momenti di stanchezza in un altro. Ma era troppo onesto e sagace per non confessare in
fine
a se stesso la verità, e cioè ch'egli era un miscuglio d'entrambi.
Thomas Mann
Cit. da
I Buddenbrook
Frasi di Thomas Mann
‐ Com'è...? com'è...?
‐ Eh, diavolo, c'est la question, ma très chère demoiselle!
La moglie del console Buddenbrook, seduta accanto alla suocera sul sofà rettilineo laccato di bianco e adorno di una testa di leone dorata, con i cuscini ricoperti di stoffa giallo-chiara, gettò un'occhiata al marito nella poltrona al suo fianco e venne in aiuto alla figlioletta, che il nonno teneva sulle ginocchia, presso la
fine
stra.
Thomas Mann
Cit. da
I Buddenbrook ‐ Incipit
Frasi di Thomas Mann
Il 27 maggio del 1964 un bambino disappetente di nove anni, già in pigiama, ottenne il permesso speciale di restare sveglio davanti alla tv. Sua madre lo turlupinò: "Guarda che se non mangi neanche i tuoi campioni ce la possono fare". Ricordo ancora le dimensioni mostruose della pagnotta imbottita che mi fu messa tra le mani. Masticavo tenace con gli occhi sbarrati sullo schermo. Deglutivo a fatica ma senza fermarmi: il primo rito scaramantico, più mangiavo e meglio i nostri giocavano! Mi fermavo solo per sventolare a ogni gol la bandiera nerazzurra appoggiata sul divano. Quando capitan Picchi sollevò la coppa al cielo, in mezzo al Prater di Vienna, e i bianchi del Real Madrid apparvero in
fine
domi, mio padre si lasciò commuovere: come avrei potuto dormire con tutta quella adrenalina nel cervello e con tutto quel pane nella pancia? Così quel bambino solitamente spedito a letto addirittura prima di Carosello, prese posto in pigiama sulla 1300 Fiat, la bandiera fuori dal
fine
strino. Tutti in piazza Duomo! Viva l'Inter che libera la notte dei bambini!
[da Oliviero Toscani, Inter! 100 anni d'emozioni. Almanacco del centenario, Skira, 2008]
Gad Lerner
Frasi di Gad Lerner
Fu proprio l'atteggiamento di mio padre a farmi capire che l'affrancamento di noi neri non era venuto con la
fine
della guerra di secessione, né con le leggi successive. Era in corso. La mia trisavola era stata venduta per una balla di tabacco, mio nonno era stato meno libero di mio papà, che era meno libero di me, ma non se ne lagnava. Io sarei stato il primo nero ammesso in uno sport di bianchi.
Arthur Ashe
Frasi di Arthur Ashe
«Lo stupro è un atto peggio, ma solo all'inizio, poi la donna diventa calma e si gode come un rapporto sessuale normale». Ad avere scritto queste parole allucinanti che fanno violenza anzitutto alla lingua italiana è stato un mediatore culturale. Si chiama Abid Jee e vive a Bologna, dove studia Giurisprudenza a dispetto della medesima, ma percepisce regolare stipendio da una cooperativa per svolgere la nobile professione che, secondo la Treccani, consiste nel «mediare tra due o più culture, talora molto distanti l'una dall'altra, al
fine
di favorire l'inserimento di persone immigrate». Il problema è che per mediare tra due culture bisognerebbe possederne almeno mezza. Mentre nel linguaggio da entomologo del sesso con cui Abid Jee ha vivisezionato su Facebook lo scempio compiuto a Rimini da una banda di fallocrati si avverte soltanto la presenza di un pregiudizio cavernicolo nei confronti delle donne. In Europa avevamo cominciato a liberarcene (del pregiudizio, non ancora dei cavernicoli), prima che da oltremare giungessero rinforzi.
Sarebbe interessante conoscere i criteri in base ai quali vengono selezionati certi mediatori. Devono esprimersi in un italiano decongiuntivizzato per non demoralizzare gli ospiti circa le difficoltà della nostra lingua? E devono ignorare secoli di Illuminismo, di Romanticismo e finanche di Boldrinismo per non fare sentire a disagio chi a casa propria era abituato a considerare le donne una protesi silente del proprio ego? Ci spiegheranno che Abid Jee è un caso isolato. Ecco, nel caso ce ne fossero altri, isolateli.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Una volta Rudolf Nureyev doveva fare il suo difficilissimo Schiaccianoci e pretese che io danzassi con lui. Ma avevo appena cinque giorni per imparare quella coreografia impossibile, freudiana. Mi diedero un video da studiare, così, da ferma, e io replicai con un voi siete matti, ben decisa a rifiutare. Ma Rudi non volle sentire storie: in due giorni mi insegnò i passi e al quarto ero già in tutù alla prova generale. Prima del debutto mi strinse la mano e, alla
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, mentre tutti applaudivano in piedi, mi sussurrò: Ecco che cosa vuol dire avere coraggio.
Carla Fracci
Frasi di Carla Fracci
Bisogna allargarsi, immensificarsi e divenire per l'altro uno spazio illimitato. Bisogna in
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portargli la presenza infinita dove potrà finalmente essere se stesso, dove respirerà a pieni polmoni, dove potrà togliersi la maschera e rivelare il suo vero volto.
Maurice Zundel
Cit. da
Vita, morte, risurrezione
Frasi di Maurice Zundel
Si può essere l'origine di una dinastia eterna, quando si sa che ogni uomo e ogni donna portano in loro questo potere, potere di una vita quanto l'universo, che li precede e che può, fino alla
fine
del mondo, essere la sorgente di una vita che durerà quanto l'universo?
Maurice Zundel
Cit. da
Vita, morte, risurrezione
Frasi di Maurice Zundel
Tutti i cammini dell'uomo, se sono percorsi sino alla
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, portano a Dio.
Maurice Zundel
Frasi di Maurice Zundel
Eravamo io e alcuni studenti. Abbiamo iniziato a scrivere formule sulla lavagna. Dovevamo inventare la formula per un polimero che si dissolvesse come una saponetta: dalla superficie verso l'interno. Questo avrebbe permesso un rilascio controllabile e sicuro del farmaco. E alla
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ce l'abbiamo fatta.
Robert Langer
Frasi di Robert Langer
Aspettava, Kate Croy, che suo padre rincasasse, ma egli la faceva attendere in modo incomprensibile, e c'erano momenti in cui la ragazza presentava a se stessa, nello specchio sul caminetto, un viso addirittura impallidito dall'irritazione che l'aveva portata al punto di andarsene senza vederlo. A quel punto però era rimasta; cambiando posto, muovendosi dal logoro divano alla poltrona ricoperta di una stoffa lucida che dava l'impressione ‐ l'aveva provata ‐ dello scivoloso e insieme dell'appicicaticcio. Aveva guardato le stampe giallastre sulle pareti e l'unica rivista dell'anno prima che insieme con un lumetto di vetro colorato e uno sgualcito centrino bianco lavorato coi ferri cooperava a ravvivare l'effetto del tappeto violaceo sulla tavola principale; soprattutto, di tanto in tanto, aveva fatto una breve sosta sul balconcino a cui si accedeva dalle due porte-
fine
stre.
Henry James
Cit. da
Le ali della colomba ‐ Incipit
Frasi di Henry James
Sotto certi aspetti ci sono nella vita poche ore più piacevoli di quelle dedicate alla cerimonia del tè del pomeriggio. Vi sono circostanze in cui, sia che si prenda il tè o no ‐ c'è della gente che non ne vuol sapere ‐ quel momento è in sé delizioso. Le condizioni alle quali io penso, incominciando a scrivere questa semplice storia, offrivano un assetto mirabile per l'innocente passatempo. Gli oggetti necessari alla piccola cerimonia erano stati disposti sulla prateria di una vecchia casa di campagna inglese, nel cuore di uno splendido pomeriggio estivo. Una parte del quale era già trascorsa, ma ancor molta ne rimaneva, ch'era della più bella e
fine
qualità.
Henry James
Cit. da
Ritratto di signora ‐ Incipit
Frasi di Henry James
Si fanno vedere solo attraverso le cose, per così dire, o al di là di esse... in strani luoghi e in punti elevati, sulla cima delle torri, sui tetti delle case, fuori delle
fine
stre, sulla sponda opposta degli stagni; ma c'è un sottile proposito, da entrambe le parti, di accorciare le distanze e superare l'ostacolo; e il successo dei tentatori è soltanto questione di tempo. Non hanno che da insistere nelle loro tentazioni.
[Signorina Giddens, parlando del rapporto tra le apparizioni e i bambini]
Henry James
Cit. da
Giro di vite
Frasi di Henry James
«Quando la notte guarderai il cielo, poiché io abiterò in una di esse, e riderò in una di esse, per te sarà come se ridessero tutte le stelle. Avrai stelle che sapranno ridere!» E rise ancora. «E quando ti sarai consolato (poiché ci si consola sempre) sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E ogni tanto aprirai la
fine
stra, così, per puro piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu gli dirai: "Sì, le stelle mi fanno sempre ridere!". E penseranno che sei pazzo. Ti avrò fatto un bello scherzetto...» E rise ancora. «Sarà come se, invece delle stelle, ti avessi dato tanti sonagli che sanno ridere...»
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
Se dite agli adulti: «Ho visto una bella casa di mattoni rosa, con gerani alle
fine
stre e colombi sul tetto...», loro non riescono a immaginarsi la casa. Dovete dire: «Ho visto una casa di centomila franchi». Allora esclamano subito: «Oh, che bella!»
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
La normalità è una stanza senza porte né
fine
stre. È un mistero come uno ci finisca dentro. Ma di una simile stanza esistono planimetrie, e a molti piace, dai loro scranni, chinarvisi sopra a esaminarle.
Elias Canetti
Frasi di Elias Canetti
Immaginate di essere una donna occidentale e di leggere in un boccheggiante Caffè di mezza estate che il fisioterapista giapponese Masayuki Ozaki di anni 45 vive con la moglie, la figlia e Mayu, una bambola di un metro e settanta conosciuta in un negozio specializzato, con cui condivide il letto e i pensieri più intimi. Immaginate di apprendere dalla viva voce di Ozaki che egli è innamorato perso della sua Mayu, capace di ascoltarlo senza mai dargli addosso e di amarlo senza mai accampare un mal di testa, a differenza della moglie con cui non fa sesso dall'epoca dei samurai. Immaginate in
fine
di scoprire che Ozaki sarà anche un caso clinico ma non è un caso isolato, essendo solo uno dei duemila giapponesi che ogni anno aggiungono una protesi di plastica ai loro matrimoni sciancati. E adesso provate a mettervi nei panni di lei.
Non della bambola. Della moglie. Che vede suo marito piazzarle la rivale in casa. Senza neanche l'ipocrisia di sistemarla in un appartamentino, come si faceva con le amanti in carne e ossa di ieri, o di cambiare il codice del telefonino, come si fa con quelle di oggi. Non essendo intralciate dal kimono culturale della consorella nipponica, potreste prendere in considerazione tre ipotesi. 1) Fare a pezzi la bambola. 2) Fare a pezzi il marito. 3) Risparmiarli entrambi, contenti loro, e precipitarvi al negozio a comperare un bambolo. Anche se uno in grado di non parlare ossessivamente di calciomercato e di togliersi i calzini prima di andare a letto, o almeno di mettersene di puliti, pare che neppure in Giappone lo abbiano ancora inventato.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Quando il poeta piange comincia la
fine
del mondo.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
La morte è un con
fine
perfetto.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Amore, il mio seno era caldo
|
e calda la mia potenza.
|
Hai preso il mio seno
|
per un bivacco
|
e hai pianto a lungo sul cuore.
|
In
fine
siamo morti di sogno.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Amore, il mio seno era caldo
Frasi di Alda Merini
Una sera, verso la
fine
di ottobre, Harry Arno disse alla donna con cui usciva saltuariamente da qualche anno: ‐ Ho preso una decisione. Ti dirò una cosa che non ho mai detto a nessuno in vita mia.
‐ Ti riferisci a quello che hai fatto durante la guerra? ‐ disse Joyce.
Questo lo bloccò. ‐ Come fai a saperlo?
‐ Quella volta che eri in Italia e hai sparato a quel disertore?
Harry non disse nulla e si limitò a guardarla.
‐ Me l'hai già raccontato.
‐ Ma va! E quando?
‐ Eravamo seduti a bere qualcosa da Cardozo, di fuori; avevamo ricominciato a uscire insieme da poco. E tu hai detto le stesse identiche parole che hai detto adesso, come se stessi per raccontarmi un segreto. È per questo che l'ho capito. Solo che allora non mi avevi parlato di nessuna decisione.
Elmore Leonard
Cit. da
Pronto ‐ Incipit
Frasi di Elmore Leonard
In tutte le cose vediamo che sussiste per un dono divino un desiderio naturale di essere nel modo migliore che la condizione della loro natura consente e le vediamo operare a questo
fine
e disporre degli strumenti adatti. La connaturata facoltà di giudizio che risponde al proposito di conoscere, fa che questo appetito non sia vano e possa raggiungere, nell'amato peso, la quiete della propria natura. Se fosse altrimenti, ciò accadrebbe per accidente, come quando la malattia trae in inganno il gusto o l'opinione la ragione. Diciamo, perciò, che l'intelletto sano e libero conosce il vero che senza posa desidera raggiungere indagando e perlustrando tutte le cose, e lo stringe in un amoroso amplesso, non dubitando che sia verissimo ciò da cui nessuna mente sana può dissentire.
Nicola Cusano
Cit. da
De docta ignorantia ‐ Incipit
Frasi di Nicola Cusano
La Verità
[...]
è l'unico
fine
cui egli
[l'uomo]
tende e che, in quanto eterna, eternamente pasce l'intelletto. Questa Verità che pasce l'intelletto non è altro che il Verbo stesso.
Nicola Cusano
Frasi di Nicola Cusano
[Sul film "Jules e Jim"]
La gente dimentica la
fine
del film, che è terribile e crudele. A New York, a Los Angeles, mi è capitato di parlare con studenti che hanno visto il film. Sono entusiasti, trovano che sia una stupenda storia d'amore. Quando però io dico che è un film terribile, rimangono interdetti. Ho chiesto loro se ricordavano il finale: quasi tutti lo avevano scordato. Ecco, credo che i ragazzi non vogliano pensare che sia impossibile vivere quell'amore, che sia un'utopia.
Jeanne Moreau
Frasi di Jeanne Moreau
Charlie Gard non c'è più. Qualcuno dice che non c'è mai stato la sua rarissima malattia impediva alle cellule di svilupparsi eppure ha pesato sul dibattito pubblico più di tante esistenze compiute. Ha permesso alla platea del mondo di conoscere Connie e Chris, i suoi genitori, trasformati dalle circostanze in simboli di rivolta, mentre erano solo una madre e un padre che avrebbero dato la vita per il proprio figlio ritenuto inguaribile dalla medicina e dalla giustizia. Eppure, dopo una resistenza trascinata ai limiti della disobbedienza civile, hanno accettato di arrendersi alla sua
fine
con la mansuetudine dei forti, senza cercare altro conforto che le lacrime. La breve vita di Charlie Gard ha servito scopi importanti. È stata l'esca del conflitto molto moderno tra l'autorità della scienza e quella della coscienza, incarnata da due genitori che rivendicavano il diritto di prendere decisioni su loro figlio in contrasto con quelle assunte dallo Stato. Ma ciò di cui saremo eternamente grati al bambino impalpabile è che ci ha obbligati a riflettere sulla potenza della vita e della morte. Un rovello rimosso di continuo, eppure inestinguibile perché legato alla condizione umana. Ora che Charlie è tornato nell'altrove da dove forse non era mai completamente uscito, il frastuono della polemica lascia il posto a un silenzio che ciascuno deve fronteggiare da sé. Charlie Gard non c'è più. Ma di sicuro non è passato invano.
[Sulla morte di Charlie Gard, "Charlie", Il Caffè di Gramellini, Corriere.it, 29 luglio 2017]
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Una anziana donna cinese possedeva due grandi vasi, appesi alle estremità di un lungo bastone che portava bilanciandolo sul collo.
Uno dei due vasi aveva una crepa, mentre l'altro era intero. Così alla
fine
del lungo tragitto dalla fonte a casa, il vaso intero arrivava sempre pieno, mentre quello con la crepa arrivava sempre mezzo vuoto.
Per oltre due anni, ogni giorno l'anziana donna riportò a casa sempre un vaso e mezzo di acqua.
Il vaso intero era fiero di se stesso, mentre il vaso rotto si vergognava terribilmente della sua imperfezione e di riuscire a svolgere solo metà del suo compito.
Dopo due anni, finalmente trovò il coraggio di parlare con l'anziana donna, e dalla sua estremità del bastone le disse:
- "
Mi vergogno di me stesso, perché la mia crepa ti fa portare a casa solo metà dell'acqua che prendi
".
L'anziana donna sorrise:
- "
Hai notato che sul tuo lato della strada ci sono sempre dei fiori, mentre non ci sono sull'altro lato? Questo perché solo dal tuo lato c'è la crepa e disperdi un po' d'acqua, io ho piantato dei semi di fiori lungo la strada. Così ogni giorno, tornando a casa, tu innaffi i fiori. Per due anni io ho potuto raccogliere dei fiori che hanno rallegrato la mia casa e la mia tavola. Se tu non fossi così come sei, non avrei mai avuto la loro bellezza a rallegrare la mia vita
".
Ciascuno di noi ha il suo lato debole. Ma sono le crepe e le imperfezioni che ciascuno di noi ha che rendono la nostra vita insieme interessante e degna di essere vissuta.
Devi solo essere capace di prendere ciascuna persona per quello che è, scoprendo il suo lato positivo.
Se ti senti come un vaso rotto, ricordati di godere del profumo dei fiori sul tuo lato della strada.
Da:
Il vaso perfetto e il vaso con la crepa
[Annunciando l'addio alla Nazionale]
Ricordo ancora il mio esordio di 21 anni fa: avevo 16 anni e l'emozione unica di quel giorno, sarà sempre viva nella mia memoria. Da allora ho vissuto un viaggio incredibile con tre generazioni di ragazze che come me hanno dato tutto se stesse alla Nazionale. Le saluto e abbraccio tutte ringraziandole per ciò che hanno condiviso con me, sia nei momenti delle grandi soddisfazioni che in quelli dei giorni difficili. L'ultima tappa della qualificazione olimpica in Giappone, mi ha fatto capire che le scelte dell'allenatore, che rispetto ma non condivido, non corrispondono alle mie aspettative e a quanto penso di rappresentare. Ho quindi maturato la scelta difficilissima di mettere la parola
fine
a questa bellissima avventura. Ogni volta che vedrò una partita della Nazionale, sarò sempre la prima tifosa, perché chi ne ha fatto parte sa che l'emozione speciale di rappresentare il proprio Paese, non potrà mai svanire.
[28 maggio 2016]
Francesca Piccinini
Frasi di Francesca Piccinini
[Sulla sua gravidanza]
Stavo solo molto attenta all'alimentazione perché mi rendevo conto che stavo mangiando anche per Ben, che non poteva scegliere. Era responsabilità mia dargli cibi salutari e nutrienti, per farlo nascere sano. Ho fatto molta ginnastica, ma non per la linea: per produrre endor
fine
e regalargli un po' di benessere extra.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
Era la
fine
di dicembre. Mentre fervevano i preparativi delle feste, lui passeggiava sul lungomare di Barcola senza lasciarsi incantare dal paesaggio che solitamente gli veniva in soccorso dando una sferzata al flusso dei suoi pensieri. Non riusciva a tener fede all'impegno di recuperare le vicende del dopoguerra per il suo archivio personale: quei remoti avvenimenti lo lasciavano freddo e indifferente. Non era più nemmeno convinto che avesse un senso indagare le esperienze passate; trascorreva perciò i suoi giorni nella pigra attesa di trovare un pretesto che lo svincolasse dalla promessa che aveva fatto a se stesso.
Boris Pahor
Cit. da
Dentro il labirinto ‐ Incipit
Frasi di Boris Pahor
Verso la
fine
dell'estate 2013, quando ho terminato la scuola, ho deciso di scaricare nuovamente tutti i miei canali di social media e riproporre i video. Il giorno successivo mi sono svegliato e avevo 9.000 follower. Il giorno dopo ho fatto la stessa cosa e mi sono svegliato con 54.000 follower.
Nash Grier
Frasi di Nash Grier
Dedicato a chi visse il brivido dello sbarco sulla luna, e mai lo dimenticherà. E a quei babbei che credono che lo sbarco non sia mai avvenuto.
21 luglio 1969. Quella fu per noi la notte della Luna, il mondo intero viveva in diretta la discesa del primo uomo dalla scaletta del modulo spaziale alla superficie lunare. Immagini traballanti, ma emotivamente insuperate: la cronaca che si sovrapponeva alla fantascienza. Forse anche l'inizio della
fine
dei sogni: da quel giorno, poco a poco, abbiamo disimparato a sognare.
Quello sbarco ‐ «un piccolo passo per un uomo, ma un gigantesco balzo per l'umanità», secondo la frase di Armstrong ‐ ci fece sentire tutti onnipotenti, e soprattutto fece sentire onnipotente l'America, vincitrice della corsa verso il nostro satellite. Bella forza, direte voi giovani: era il frutto della sfida alla conquista dello spazio tra Usa e Urss in piena guerra fredda. Ma anche la libertà dei popoli quasi sempre arriva dopo una guerra, e non per questo ne è invalidata. È un fatto però che la conquista tecnologica nasce in gran parte dall'industria militare. Anche Internet, la vera rivoluzione di libertà del nostro tempo, è figlio dell'industria militare e di quella spaziale. La bomba atomica nasce dal genio di un ebreo italiano che sfuggì al destino del lager riparando negli Usa. E la conquista della Luna fu guidata da uno scienziato che fino al 1945 progettava i missili nazisti V2 con cui fu devastata Londra. Si chiamava Wernher von Braun.
Andò a vivere a Huntsville, in Alabama, con altri 120 scienziati tedeschi, tutti passati al servizio del progetto spaziale americano. Lì nel 1964 lo intervistò Oriana Fallaci per un suo straordinario reportage, Se il sole muore. Allora la Luna sembrava un sogno. Oriana gli chiese: davvero ci arriverete entro il 1970? Lui rispose: «Se il popolo americano è disposto a pagare, sì». I fatti gli diedero ragione. Ma la Fallaci gli chiese anche di Marte. E von Braun: «Per andare su Marte dovremo raggiungere un livello tecnologico molto più alto, e io temo proprio che un simile volo non sarà possibile che dieci o dodici anni dopo il primo viaggio sulla Luna». Per il capo del progetto Apollo, insomma, l'uomo avrebbe potuto conquistare il Pianeta Rosso già all'inizio degli anni '80.
Invece le cose sono andate diversamente dopo la notte in cui Armstrong mise piede sulla Luna. Lui fu il primo e Cernan, tre anni dopo, l'ultimo. La crisi economica abbatté la febbre di ulteriori conquiste, e la sconfitta in Vietnam fece il resto. Quarant'anni dopo, un veicolo lanciato dagli Usa ha visitato Marte, e le foto inviate a Terra da Curiosity sono straordinarie. Ma non è la stessa cosa. Il futuro non si è materializzato come la fantascienza lo aveva sognato: i computer di oggi sono più piccoli del solo occhio di Hal 9000, protagonista tecnologico di 2001 Odissea nello spazio. E, a proposito, i libri da cui furono tratti quel film e l'altro capolavoro del cinema, Blade Runner, furono scritti da Arthur C. Clarke e Philip Dick solo un anno prima del passo di Armstrong: si poteva sognare tutto, nel '68.
Abbiamo passato il 2001 di Odissea e ci avviciniamo al 2019 di Blade Runner, e la tecnologia ci ha piantati ancor di più coi piedi al suolo. Non ci sono auto spaziali né navi volanti. Il futuro dallo spazio è rimbalzato indietro, l'Odissea è sulla Terra. E la sfida non è più per la conquista del cosmo, ma dei nostri smartphone, veri depositari dell'innovazione digitale, terminali delle linee telefoniche come dei nostri ridimensionati brividi fantascientifici, non più Glenn contro Gagarin, ma Apple contro Samsung, California contro Corea. Almeno questo fa un po' Blade Runner.
[Facebook, dalla sua pagina personale, 21 luglio 2017]
Enrico Mentana
Frasi di Enrico Mentana
Icaro mi fa tornare in mente il volo di Lauro De Bosis, che dovrebbe esserle carissimo. Era nato nel 1901 e aveva poco più di vent'anni quando fu invitato a New York e avvertì gli americani dell'infamia della dittatura fascista: proprio come fece poi il Gaetano Salvemini cui lei si ispira, e che fu fra gli amici di Lauro. Nel 1926 insegnò a Harvard e nel 1927 scrisse il poema intitolato così: "Icaro". I suoi famigliari e collaboratori furono arrestati mentre lui tornava dall'Italia in America. Si fermò a Parigi, faceva il portiere d'albergo, traduceva, studiava, preparava antologie di poeti, imparava a guidare l'aereo. Nel 1931 una sottoscrizione gli consentì di acquistare un piccolo velivolo e di caricarlo di volantini. Il 3 ottobre decollò da Marsiglia, arrivò sopra Roma, scese a una quota bassissima, versò su piazza Venezia e sul resto del centro 400 mila manifestini. Aveva preparato tre testi diversi. In uno si leggeva fra l'altro: "Chiunque tu sia, tu certo imprechi contro il fascismo e ne senti tutta la servile vergogna.Ma anche tu ne sei responsabile con la tua inerzia.Non cercarti un'illusoria giustificazione col dirti che non c'è nulla da fare. Non è vero. Tutti gli uomini di coraggio e d'onore lavorano in silenzio per preparare un'Italia libera". De Bosis sapeva che il carburante non gli sarebbe bastato per il ritorno. Precipitò in mare vicino all'isola d'Elba, Icaro di se stesso. La notte prima aveva scritto una "Storia della mia morte". Non era invasato di morte, come gli assassini-suicidi delle Torri. Pensava semplicemente che bisognasse. "Mentre, durante il Risorgimento, i giovani pronti a dar la vita si contavano a migliaia, oggi ce ne sono assai pochi. Bisogna morire. Spero che, dopo me, molti altri seguiranno, e riusciranno in
fine
a scuotere l'opinione". La sua compagna, la famosa attrice Ruth Draper, intitolò a lui una donazione per una cattedra di italianistica a Harvard. Quel Gaetano Salvemini vi tenne le sue famose lezioni sulle origini del fascismo.
[Una mia vecchia lettera non spedita a Oriana Fallaci, il Foglio, 29 marzo 2016]
Adriano Sofri
Frasi di Adriano Sofri
Reiner
: Credo che alla
fine
sia stata la gelosia a far finire tutto.
Il procuratore
: La gelosia?
Reiner
: Sì, si scopava più donne lei di me.
Dal film:
The Counselor
Scheda film e trama
Frasi del film
Roman è il mio fratello maggiore, gli chiedo sempre consiglio. Mio padre è il primo a cui mostro le mie sceneggiature, conosce la mia sensibilità. Ma alla
fine
la decisione è mia.
Sofia Coppola
Frasi di Sofia Coppola
Dal fondo di te, e inginocchiato,
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un bimbo triste, come me, ci guarda.
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Per quella vita che arderà nelle sue vene
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dovrebbero legarsi le nostre vite.
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Per quelle mani, figlie delle tue mani,
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dovrebbero uccidere le mie mani.
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Per quegli occhi aperti sulla terra
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vedrò un giorno lacrime nei tuoi.
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Io non voglio, Amata.
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Perché nulla ci leghi
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che nulla ci unisca.
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Né la parola che profumo' la tua bocca,
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né ciò che non dissero le parole.
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Né la festa d'amore che non avemmo,
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ne i tuoi singhiozzi presso la
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stra.
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(Amo l'amore dei marinai
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che baciano e se ne vanno.
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Lasciano una promessa.
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Non tornano mai più.
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In ogni porto una donna attende:
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i marinai baciano e se ne vanno.
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Una notte si coricano con la morte
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nel letto del mare.)
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Amo l'amore che si distribuisce
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in baci, letto e pane.
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Amore che può essere eterno
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e può essere fugace.
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Amore che vuol liberarsi
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per tornare ad amare.
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Amore divinizzato, che s'avvicina.
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Amore divinizzato che se ne va.
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Più non s'incanteranno i miei occhi nei tuoi occhi,
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più' non s'addolcirà vicino a te il mio dolore. Ma dove andrò porterò il il tuo sguardo
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e dove camminerai porterai il mio dolore.
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Fui tuo, fosti mio. Che più? Insieme facemmo
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un angolo nella strada dove l'amore passò.
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Fui tuo fosti mia. Tu sarai di colui che t'amerà,
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di colui che taglierà nel tuo orto ciò che ho seminato io.
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Me ne vado. Sono triste: ma sempre sono triste.
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Vengo dalle tue braccia. Non so dove vado.
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... Dal tuo cuore un bimbo mi dice addio.
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E io gli dico addio.
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Farewell
Frasi di Pablo Neruda
In Italia stava per passare una buona legge, ma niente paura: non accadrà. Non per ora, almeno, e se avete la pazienza di attendere qualche riga, saprete chi ringraziare per lo scampato pericolo. La materia da regolare sono le decine di minorenni che ogni anno perdono un genitore per mano dell'altro. Qualcuno ha scritto che sono orfani tre volte: della vittima (quasi sempre la mamma), dell'assassino (suicida o in galera) e dello Stato che li abbandona a un destino gramo. Ci voleva una legge.
E una legge è stata in
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approvata dalla Camera. All'unanimità, evento insolito in quel litigioso consesso. Accompagnata dalle benedizioni di tutti, la norma è approdata al Senato per il varo definitivo. Ma qui ha incrociato un manipolo di maschi d'altri tempi, capitanati dal mio idolo Giovanardi. Lo avrei visto bene nell'America del proibizionismo, col nome d'arte di Joe Vanardi. Che cosa ti combina Joe? Agguanta la legge e la mette a bagnomaria, sperando che evapori.
Infatti ha scoperto che nell'attuale formulazione potrebbe applicarsi anche agli orfani di unioni civili. Condito da brividi di orrore, il suo pensiero corre al caso statisticamente raro, ma non impossibile di un omicidio tra coniugi gay, uno dei quali abbia avuto l'ardire di mettere al mondo un figlio che con le nuove disposizioni potrebbe ereditare le sostanze dell'altro. Ottenendo così, per via traverse e macabre, i medesimi effetti della diabolica adozione. Uno scenario apocalittico. Perciò, fermi tutti.
Quanto a voi, cari orfani, mettetevi il cuore in pace: a Joe non la si fa.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Con la signora Pina si diresse allegro verso la sua utilitaria posteggiata sotto un magnifico palazzo illuminato nel quale c'era una gran festa di ricchi. "Buon anno!" urlò Fantozzi allegro verso le
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stre illuminate. Dal terzo piano, secondo una vecchia usanza, piombò sulla macchina una vecchia cucina economica da 2 tonnellate: gliela appiattì come la frittata con cipolle che a lui piaceva tanto. Fantozzi rimase un minuto impietrito, poi cominciò ad inveire in direzione delle
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stre. Gridò che era d'accordo con gli studenti che contestavano il lusso borghese. "Fanno bene!" ululava "e farebbero anche meglio a..." Uscì dalla porta del palazzo un suo direttore superiore che andava a un veglione che gli domandò: "Farebbero bene a far che?...". "A... studiare" concluse Fantozzi con un tragico sorriso.
[Explicit]
Paolo Villaggio
Cit. da
Fantozzi, il libro
Frasi di Paolo Villaggio
Albachiara la scrissi per Giovanna, una ragazza che vedevo scendere dall'autobus a Zocca. Era un pezzo provocatorio, con quel finale sulla masturbazione femminile, allora tabù, anche per le mie amiche. Ma Giovanna non credeva che l'avessi composto per lei, pensava fosse un modo per intortarla, e allora scrissi Una canzone per te. Alla
fine
una storia l'abbiamo avuta, e ci mancherebbe altro, dopo due canzoni così.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Alle 3 ½ del 26 maggio 1831;
Carissima moglie,
La tua virtù e la tua religione sieno teco e ti assistino nel ricevere che farai questo mio foglio ‐ Sono le ultime parole dell'infelice tuo Ciro ‐ Egli ti rivedrà in più beato soggiorno ‐ Vivi ai figli e fà loro da Padre ancora; ne hai tutti i riquisiti. ‐ L'ultimo amoroso comando che impongo al tuo cuore è quello di non abbandonarti al dolore ‐ Vincilo, e pensa chi è che te lo suggerisce e consiglia.
Non resterai che orbata di un corpo che pur doveva soggiacere alla sua
fine
‐ L'anima mia sarà come divisa teco da tutta l'eternità ‐ Pensa ai figli e in loro seguita a vedervi il loro genitore, e quando l'età farà conoscere chi era dirai loro ch'era uno che amò sempre il suo simile ‐
Fò te l'interprete dell'ultimo mio congedo con tutta la famiglia: io mojo col nome di tutti sul cuore, e la mia Cecchina lo invade tutto.
Non ti spaventi l'idea dell'immatura mia
fine
giacche Iddio mi accorda forza e coraggio sin qui d'incontrarla come la mercede del giusto; mi farà la grazia fino al fatal momento ‐
Il dirti d'incamminare i figli sulla strada della virtù è dirti ciò che hai sempre fatto; ma dicendo poi loro che era tale l'intenzione del suo genitore crederanno di onorare e rispettare la mia memoria ancora ubbidendoti ‐ Cecchina mia, prevedo le tue angoscio, e mi si divide il cuore alla sola idea. Non abbandonarviti: tutti dobbiamo morire ‐ Ti mando l'ultimo pegno che mi rimane: dei miei capelli ‐ danne in memoria alla famiglia.
Oh buon Dio! quanti infelici per mia colpa; ma mi perdonerete. Dò l'ultimo bacio ai figli; non oso individuarli perché troppo mi angustierei ‐ tutti a quattro ‐ e i genitori e l'ottima Nonna, la cara sorella e Celeste; insomma tutti vi ho presenti. Addio per sempre Cecchina; sarai sempre la madre de' miei figli. In questo ultimo tremendo momento le cose mondane non sono più per me. Troveranno i miei figli e tu della pietà dopo la mia morte, più che ne sperassi vivendo ‐ Speravo molto. Il Sovrano... ma non sono più di questo mondo ‐ Addio con tutto il cuore ‐ Addio per sempre. Ama sempre la memoria dell'infelice tuo
Ciro.
L'eccellente Don Bernardi che mi assisterà in questo terribile passaggio si sarà incaricato di farti avere queste ultime mie parole ‐ Ancora un tenero bacio ai figli ed a te sino che vesto terrena spoglia. Agli amici ai quali può essere cara la mia memoria raccomanda loro i figli miei. Ma addio ‐ addio eternamente.
Ciro Menotti
Frasi di Ciro Menotti
Anche a me venne il dubbio di aver preso il fratello quando lo rividi agli Europei. Mi fece una brutta impressione. Non era lui. L'Avvocato non risparmiò critiche e battute. Ma alla
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abbiamo avuto ragione noi. Zidane si è dimostrato un fuoriclasse planetario, un giocatore d'altri tempi.
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Alla
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l'accordo economico si trovava sempre. Diciamo che nel cercare i bravi giocatori, io guardavo anche alla persona. Magari per qualche affare c'è stato più da lavorare perché il giocatore, oltre ai soldi, guardava anche ad altre cose. E questo mi faceva piacere perché voleva dire che dietro al calciatore c'era anche un uomo.
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
In un'intervista a Le Monde il signor Blanc ha raccontato che già nel 2004 John Elkann gli aveva detto di voler fare fuori la vecchia guardia e quindi di tenersi pronto. L'affermazione fa scopa con la testimonianza di un generale della Finanza che in tempi non sospetti mi confessò: guarda che Montezemolo ne dice di tutti i colori su di te e Giraudo, vi vogliono togliere di mezzo. Alla
fine
ne hanno approfittato tutti. Ma chi fa del male, si ritroverà in mezzo al male.
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
[Riferendosi a Roberto Bettega]
[...]
Lui non è adatto a tenere il timone di un'azienda. È un bravo ragazzo, un operativo. Se lo mandi in giro fa il suo dovere. Ma ha bisogno di qualcuno che gli stia sopra, come ai tempi miei e di Giraudo. Non lo stimo più, Bettega. Anzi, sa cosa le dico? Non lo saluterò neanche se me lo ritrovassi a un passo. Ma come? Al Tribunale sportivo di Roma gli azionisti, certi azionisti almeno, ci scaricano e ci tirano addosso. Alla Procura di Torino ci denunciano per infedeltà patrimoniale. E lui rientra in società, dentro questa società? Ci vuole anche la faccia come il c... per richiamarlo. Bettega farà la
fine
di Ferrara, glielo garantisco. A Ciro gli hanno fatto accettare un gruppo senza capo né coda, a lui rinfacceranno di non aver rimesso a posto la squadra.
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Signora Rico
: Pronto? ...Oh, Johnny!
Johnny Rico
: Ciao, mamma.
Signora Rico
: Bill, prendi anche tu, è Johnny!
Bill Rico
: Johnny?!
Johnny Rico
: Papà...
Bill Rico
: Dov'è la tua divisa?
Signora Rico
: Bill!
Bill Rico
: ...Sono contento di sentirti, come stai, figliolo?
Johnny Rico
: Non mi sta andando troppo bene qui, papà... Pensavo... Io spero che per voi non sia un problema se torno a casa...
Signora Rico
: Be', ma certo! Puoi tornare a casa subito!
Johnny Rico
: Mi dispiace... Sono stato un idiota...
Bill Rico
: Non dire così. Intanto vieni a casa, poi ne parliamo... Ti vogliamo bene, figliolo.
[Improvvisamente ci sono interferenze]
Signora Rico
:
[Dalla
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stra della loro casa, il cielo diventa oscuro]
Mio dio, cos'è?
Bill Rico
: Sembra pioggia...
Signora Rico
: In questa stagione?!
Bill Rico
: È tutto bui...
[Il messaggio viene interrotto]
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
La devastazione davanti alla quale ci ritroviamo è senza precedenti. A giudicare dalle prime valutazioni, milioni di morti. Una città in rovina. Il meteorite è stato sparato fuori dall'orbita dal plasma degli insetti proveniente da Klendathu, il pianeta di residenza degli Aracnidi. Niente è sopravvissuto a quello che una volta era considerato il paradiso dell'America Latina... Buenos Aires è stata cancellata via dalla Terra! Il Consiglio Federale si è riunito pochi minuti fa, e ha votato all'unanimità la mobilitazione al
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di distruggere gli Aracnidi.
Rete Federale
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
Me ne sono andato in piena guerra civile. Ho fatto migliaia di chilometri sui camion, a piedi, in mezzo al deserto. Alla
fine
ho attraversato mezza Europa per farmi arrestare in una stazione. Non è da coglioni?
Jonas
Dal film:
Samba
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di rabbia, odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo. L'altro è buono e vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede. I due lupi lottano dentro di noi. Sai quale vince alle
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? Quello a cui tu dai da mangiare.
Anonimo
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Una vecchia leggenda Cherokee racconta che un giorno il capo di un grande villaggio decise che era arrivato il momento di insegnare al nipote preferito cosa fosse la vita. Lo portò nella foresta e lo fece sedere ai piedi di un grande albero e gli spiegò:
-
Figlio mio, nella mente e nel cuore di ogni essere umano si combatte una lotta incessante. Anche se io sono vecchio capo, guida della nostra gente, che mi considera saggio, quella lotta avviene anche dentro di me. Se non ne conosci l'esistenza, ti spaventerai e non saprai mai quale direzione prendere. Magari, qualche volta nella vita vincerai, ma poi, senza capire perché, all'improvviso ti ritroverai perso, confuso e in preda alla paura, e rischierai di perdere tutto quello che hai faticato tanto a conquistare.
Crederai di fare le scelte giuste per poi scoprire che erano sbagliate. Se non capisci le forze del bene e del male, la vita individuale e quella collettiva, il vero sé e il falso sé, vivrai sempre in grande tumulto.
È come se ci fossero due grandi lupi che vivono dentro di ognuno: uno bianco, l'altro nero
.
Il lupo bianco è buono, gentile e innocuo. Vive in armonia con tutto ciò che lo circonda e non arreca offesa quando non lo si offende. Il lupo buono, ben ancorato e forte nella comprensione di chi è e di cosa è capace, combatte solo quando è necessario, e quando deve proteggere sé stesso e la sua famiglia. Anche in questo caso lo fa nel modo giusto. Sta molto attento a tutti gli altri lupi del suo branco e non devia mai dalla propria natura.
Ma c'è anche un lupo nero che vive in ognuno, ed è molto diverso. È rumoroso, arrabbiato, scontento, geloso e pauroso. Le più piccole cose gli provocano eccessi di rabbia. Litiga con chiunque, continuamente, senza ragione. Non riesce a pensare con chiarezza poiché avidità, rabbia e odio in lui sono troppo grandi. Ma la sua è rabbia impotente, figlio mio, poiché non riesce a cambiare niente. Quel lupo cerca guai ovunque vada, e li trova facilmente. Non si fida di nessuno, quindi non ha veri amici.
A volte è difficile vivere con questi due lupi dentro di sé, perché entrambi lottano strenuamente per dominare l'anima.
Il ragazzo chiese ansiosamente:
-
Quale dei due lupi vince, nonno?
Con voce ferma, il capo rispose:
-
Tutti e due, figlio mio. Se scelgo di nutrire solo il lupo bianco, quello nero mi aspetta al varco per approfittare di qualche momento di squilibrio, o in cui sono troppo impegnato e non riesco ad avere il controllo di tutte le responsabilità. Il lupo nero allora attaccherà il lupo bianco. Sarà sempre arrabbiato e in lotta per ottenere l'attenzione che pretende. Ma se gli presto un po' di attenzione perché capisco la sua natura, se ne riconosco la potente forza e gli faccio sapere che lo rispetto per il suo carattere, e gli chiederò aiuto se la nostra tribù si trovasse mai in gravi problemi, lui sarà felice. Anche il lupo bianco sarà felice. Così entrambi vincono. E tutti noi vinciamo.
Confuso, il ragazzo chiese:
-
Non capisco, nonno, come possono vincere entrambi?
Il capo indiano continuò:
-
Il lupo nero ha molte importanti qualità di cui posso aver bisogno in certe circostanze. È temerario, determinato e non cede mai. È intelligente, astuto e capace di pensieri e strategie tortuose. Sono caratteristiche importanti in tempo di guerra. Ha sensi molto acuti e affinati che soltanto chi guarda con gli occhi delle tenebre può valorizzare. Nel caso di un attacco, può essere il nostro miglior alleato.
Il capo Cherokee tirò fuori due pezzi di carne dalla sacca e li gettò a terra: uno a sinistra e uno a destra. Li indicò, poi disse:
-
Qui alla mia sinistra c'è il cibo per il lupo bianco, e alla mia destra il cibo per il lupo nero. Se scelgo di nutrirli entrambi, non lotteranno mai per attirare la mia attenzione e potrò usare ognuno dei due nel modo che mi è necessario. E dal momento che non ci sarà guerra tra i due, potrò ascoltare la voce della mia coscienza più profonda, scegliendo quale dei due potrà aiutarmi meglio in ogni circostanza.
Se capisci che ci sono due grandi forze dentro di te e le consideri con uguale rispetto, saranno entrambi vincenti e convivranno in pace. La pace, figlio mio, è la missione dei Cherokee, il
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ultimo della vita. Un uomo che ottiene la pace interiore ha tutto. Un uomo che è lacerato dalla guerra che si combatte dentro di lui, è niente.
Da:
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
[Il gruppo si ferma a una casa con le
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stre e le porte chiuse]
Elliot
: Possiamo avere qualcosa da mangiare? Abbiamo una bambina con noi e sta morendo di fame.
Uomo paranoico
[dall'interno della casa]
: Non vi farò portare dentro quel gas avvelenato! Andatevene!
Elliot
: Signore, qui non c'è nessun gas. Non c'è nulla qui fuori.
Uomo paranoico
: Hanno detto di chiudersi in casa!
Elliot
: Noi stiamo bene. Non ci è successo ancora niente. Lo può vedere da solo, sentire dalle nostre voci. Siamo perfettamente normali!
[comincia a canticchiare Black Water, dei The Doobie Brothers per dare prova di stare bene]
Elliot
: Old black water, keep on rollin' Mississippi moon, won't you keep on shinin' on me. Visto? Siamo normali.
Uomo paranoico
: Voi non siete di qui! Andatevene!
Elliot
: Niente... Niente, non funziona...
Josh
: Apri la porta, brutto stronzo!
Elliot
: Ehi, Josh! Non fare così! Scusi, non voleva!
Jared
: C'è un'altra persona dentro!
Alma
: Jess, Jess vieni qui!
Josh
: Senti, vogliamo solo da mangiare per la bambina, pezzo di merda!
[cerca di sfondare la porta a calci]
Elliot
: Josh, piantala!
Uomo paranoico
: Vi consiglio di non fare entrare il gas!
Elliot
: Signore, l'aria è buona qui fuori, le giuro, non ha niente di cui preoccuparsi.
Uomo paranoico
: Magari state con i terroristi!
Elliot
: Non credo si tratti di terroristi.
[Josh da un calcio alla porta]
Josh, t'ho detto di piantarla!
Josh
[ultime parole]
: Sono fuori di testa, signor Moore!
Jared
[ultime parole]
: Forza, venite fuori!
Uomo paranoico
: State con i terroristi!
Elliot
:
[il padrone di casa paranoico fa spuntare la canna di un fucile da una
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stra e spara prima a Josh e poi a Jared]
No! Jared!
Dal film:
E venne il giorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Julian
: Ora ti faccio un'indovinello e tu devi darmi la risposta.
Ragazza nel panico
: Cosa?!
Julian
: Quanto avresti... quanto avresti se ti dicessi che ti pago un penny il primo giorno, e poi due penny il secondo e poi quattro il terzo e continuassi a raddoppiarli per tutto il mese? Quanti soldi avresti alla
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del mese? Quanti?
Ragazza nel panico
: Dieci dollari.
Julian
: No, aumenta, aumenta. Forza, continua a guardare me. Continua a guardare solo me.
Ragazza nel panico
: Venti dollari?
Julian
: No. Di più. Di più.
Ragazza nel panico
: Trenta. Sì, trenta. Sono trenta dollari.
Julian
: Te la do io la risposta. Sono più di dieci milioni di dollari. Avresti più di dieci milioni di dollari alla
fine
del mese.
Dal film:
E venne il giorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Elliot
: Jake, non hai nessun'opinione?
[Jake fa spallucce]
Non ti interessa sapere cosa è successo alle api?
[Jake scuote la testa]
Invece la scienza dovrebbe interessarti. E sai perché? Perché la tua faccia è perfetta.
[Jake è perplesso]
Il problema è che è perfetta adesso, a quindic'anni. Ma se ti interessassi di più alla scienza sapresti che il nostro naso cresce poco per volta ogni anno. Quindi il perfetto equilibrio dei tratti potrebbe non essere più tanto perfetto tra cinque anni e potrebbe essere addirittura mostruoso tra dieci.
[Jake si tocca il naso]
Andiamo dai, fa uno sforzo, concentrati. Quale potrebbe essere la ragione per cui sono sparite?
Jake
: Un atto della natura che non capiremo mai del tutto.
Elliot
: Risposta esatta. Proprio così. Alla
fine
la scienza tirerà fuori una ragione plausibile, ma non sarà nient'altro che una teoria. Perché noi non vogliamo accettare che esistono forze che vanno aldilà della nostra conoscenza. Un bravo scienziato ha un profondo rispetto delle leggi della natura.
Jake
: Scusi di quanto cresce il nostro naso ogni anno?
Elliot
: Di una minuscola parte. Non ti preoccupare per questo. Vedrai che continuerai a essere bello.
Dal film:
E venne il giorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Il Signore è il mio pastore. Il Signore è il mio pastore. Il Signore è il mio pastore. Il Signore è il mio pastore. Il Signore è il mio pastore.
[Ultime parole prima di morire sbattendo la testa contro il muro e contro le
fine
stre]
Signora Jones
Dal film:
E venne il giorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi hai scritto una lettera tragica, che mi fa paura. Che posso dirti? Sono vecchio anch'io, ho anch'io tanti malanni addosso e intorno (): sei stato grande nel dolore, nella gioia, nella vita. Sempre. E ora vuoi "buttarti giù dalla
fine
stra"? Son pensieri degni di Carlo Betocchi, questi? Anch'io sono vecchio, ti ripeto. Anch'io mi trovo sull'orlo.
Giorgio Caproni
Frasi di Giorgio Caproni
Alla
fine
sono arrivata al punto in cui ho deciso che non mi importa se ciò che faccio sia buona arte o cattiva arte. Mi piace farlo, e alla gente piace.
Margaret Keane
Frasi di Margaret Keane
Adoro i misteri. Ci sono cose che non ti sembrano collegate. Alla
fine
le colleghi. E tutto ha un senso.
Cheryl Melhoff
Dal film:
I sogni segreti di Walter Mitty
Scheda film e trama
Frasi del film
Bene e male, ho definito questi termini abbastanza chiaramente, senza dubbio, in qualche modo. Ah, ma ero così vecchio allora, adesso sono più giovane.
Bob Dylan
Cit. da
My Back Pages
Frasi di Bob Dylan
Era mattina presto, molto presto, e mi trovavo in cima a una collina, a Woodstock. Non ricordo come accadde. Rimasi accecato dal sole. Stavo guidando controsole, e guardai in alto, anche se, ricordo, da piccolo qualcuno mi aveva detto di non farlo mai... Rimasi accecato per qualche secondo, o mi feci prendere dal panico, o qualcosa del genere, non so. Fatto sta che frenai bruscamente, la ruota posteriore si bloccò ed io volai per aria. Sara mi seguiva in auto, e così poté raccogliermi. Passai una settimana all'ospedale, poi venni trasferito a casa di questo dottore, nel suo attico. C'era un letto in quell'attico, e una
fine
stra che dava sull'esterno. Sara rimase con me tutto il tempo.
[Nel 1987]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
[Prima della gara Juventus-Roma del campionato di Serie A 1999-2000]
Il problema della sudditanza esiste, forse anzi sicuramente è un fattore involontario ma non possiamo fare finta che non ci sia
[...]
. Se analizziamo i fatti e facciamo i conti dei pro e dei contro che riguardano altre squadre, ci accorgiamo che alla
fine
qualche cosa esiste. La Juventus viene favorita perché sono ormai molti anni che si trova al vertice, non dobbiamo stupirci perché il problema esiste su tutti i campi.
Fabio Capello
Frasi di Fabio Capello
L'antica tradizione che il mondo sarà consumato dal fuoco alla
fine
di seimila anni risponde a verità, secondo quanto ho udito dall'Inferno.
William Blake
Cit. da
Memorabile Apparizione
Frasi di William Blake
Tutte le Bibbie, codici sacri, sono state causa dei seguenti Errori:
1. Che nell'Uomo ci sono due principi reali di esistenza, cioè un Corpo e un'Anima.
2. Che l'Energia chiamata Male, procede solo dal Corpo; che la Ragione, chiamata Bene, procede solo dall'Anima.
3. Che Dio in Eterno torturerà l'Uomo avendo egli seguito le proprie Energie.
Ma i seguenti Contrari a tali Errori sono Verità:
1. Nell'Uomo non c'è un Corpo distinto dall'Anima; il cosiddetto Corpo è una parte dell'Anima che i cinque Sensi, maggiori antenne dell'Anima in questo evo, discernono.
2. Solo l'Energia è vita, e procede dal Corpo; la Ragione non è che il con
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o il cerchio esterno dell'Energia.
3. L'Energia è l'Eterno Piacere.
Reprimono il desiderio solo quelli che lo hanno tanto debole da poterlo reprimere; l'elemento repressivo o ragione ne usurpa allora il posto e fa da guida a chi non sa volere.
Cosi frenato, il desiderio si fa gradualmente passivo fino a non più essere che ombra di sé.
La storia di ciò si trova scritta nel Paradiso Perduto, dove il Tiranno, ossia la Ragione, si chiama Messia. E l'Arcangelo delle origini, o detentore del comando dell'esercito celeste, è chiamato Demonio o Satana, e Peccato e Morte sono chiamati i suoi figli. Ma nel Libro di Giobbe, il Messia di Milton si chiama Satana.
Poiché le due parti hanno registrato la stessa storia.
Parve infatti alla Ragione che il Desiderio fosse stato bandito, ma è versione del Demonio che il Messia cadde, e formò poi un cielo con quanto gli riuscì di carpire all'Abisso.
E' attestato anche nel Vangelo quando egli prega il Padre d'inviargli il consolatore cioè il Desiderio, affinché potesse la Ragione avere Idee su cui costruire; il Gehovah della Bibbia non essendo altri che colui che dimora nelle fiamme del fuoco.
Dopo la sua morte, sappiate, Cristo diventò Gehovah.
Ma in Milton, il Padre è Destino, il Figlio, un Calcolo dei cinque sensi, lo Spirito Santo, Vuoto!. Nota. Milton era impacciato scrivendo di Dio e degli Angeli, e a suo agio scrivendo dei Demòni e dell'Inferno, poiché egli era un vero Poeta, e dalla parte del Demonio senza saperlo.
William Blake
Cit. da
La Voce del Diavolo
Frasi di William Blake
Ormai il Lager era lontano. Nemmeno piú ci pensava, anche se erano passati pochi giorni. Ora stava risalendo le montagne verso il con
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; camminava di notte, e di giorno se ne stava rintanato lungo il fiume come un animale notturno. Nascosto dentro i cespugli, ogni tanto chiudeva gli occhi e si lasciava prendere da un sonno leggero e bastava il frullo di un'ala a risvegliarlo. Per nutrirsi staccava dai rami degli alberi del bosco germogli di peccio, foglie tenerissime di faggio e di acero appena nate, raccoglieva e portava alla bocca i germogli di mirtillo, di lampone e di rosa canina. Masticava lentamente assaporando i diversi gusti che erano pur sempre piú buoni e graditi della brodaglia che passava il Terzo Reich.
Mario Rigoni Stern
Cit. da
Sentieri sotto la neve ‐ Incipit
Frasi di Mario Rigoni Stern
Iniziò allora la
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dell'era fascista, non dal 25 luglio 1943, ma con la resistenza dei poveri soldati greci, con la nostra cacciata dalla loro terra quando stupidamente li aggredimmo. Anche se poi, in primavera, le cose ebbero altro esito finale, questo fatto restava. Proprio che eravamo stati i più esposti e i più sacrificati non ce ne rendevamo conto, tanto quello che per anni ci avevano insegnato a scuola, o predicato, si era radicato nella nostra mente e aveva reso ottusa la ragione.
Mario Rigoni Stern
Cit. da
L'ultima partita a carte
Frasi di Mario Rigoni Stern
Passarono le stagioni: la primavera con il disgelo, l'estate con il fieno e le malghe, l'autunno con la legna e i funghi, l'inverno con i morbidi piumini sui letti tiepidi e la neve sulle
fine
stre. Tutte le cose mutano in fretta. Troppo in fretta.
Mario Rigoni Stern
Cit. da
Il bosco degli urogalli
Frasi di Mario Rigoni Stern
Questo che vedete qui dipinto in sanguigna e nero
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e che occupa intero il quadro spazioso
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sono io all'età di quarantanove anni, ravvolto
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in un'ampia vestaglia che mozza a metà le mani
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come fossero fiori, non lascia vedere se il corpo
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sia coricato o seduto: così è degli infermi
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posti davanti a
fine
stre che incorniciano il giorno,
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un altro giorno concesso agli occhi stancatisi presto.
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Ma se chiedo al pittore, mio figlio quattordicenne,
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chi ha voluto ritrarre, egli subito dice
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uno di quei poeti cinesi che mi hai fatto
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leggere, mentre guarda fuori, una delle sue ultime ore.
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È sincero, ora ricordo d'avergli donato quel libro
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che rallegra il cuore di riviere celesti
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e brune foglie autunnali; in esso saggi, o finti saggi, poeti
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graziosamente lasciano la vita alzando il bicchiere.
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Sono io appartenente a un secolo che crede
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di non mentire, a ravvisarmi in quell'uomo malato
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mentendo a me stesso: e ne scrivo
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per esorcizzare un male in cui credo e non credo.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Ritratto di uomo malato
Frasi di Attilio Bertolucci
Come agosto finisce, la mattina
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dopo una notte di pioggia si sente
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(il cielo è più profondo ) che l'autunno
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sta per venire; ci si guarda intorno
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e non si sa che fare: tutto
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è fresco, rinnovato da uno smalto
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malinconico di perplessità!
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Allora si gironzola, si sta zitti,
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sappiamo che c'è tempo, ma che pure
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l'anno dovrà morire, ed il bel cielo,
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il verde verniciato delle piante,
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il rosso delle ruote ad asciugare,
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l'incudine che suona di lontano,
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lento cuore del giorno, tutto parla
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d'una partenza prossima, un addio.
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La memoria è una strada che si perde
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e si ritrova dopo un'ansia breve,
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tranquilla: già nel sole di settembre
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scottante sulla schiena è un'altra estate,
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che le vespe ronzando sulle ceste
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dell'uva bianca indorano, e si mischia
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al loro volo il rumore nascosto
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e perenne del grano che ventila
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un vecchio attento e polveroso.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Fine
d'estate
Frasi di Attilio Bertolucci
[Recensione a Fernanda Romagnoli]
Così da una passeggiata di villeggianti, con voci che si fanno versi ai limiti della prosa ‐ "Non perdersi di vista", "Seguire la salita ‐ nei segnali degli alberi" ‐ ci colpisce improvvisamente, alla
fine
, lo stacco ansioso della tensione verso il "banchetto" mistico.
Attilio Bertolucci
Frasi di Attilio Bertolucci
[...]
"Forza Inter" adesso è impossibile da dire, però ho pianto anche per l'Inter e questo lo posso dire, perché una volta, l'unico modo per poter veder l'Inter era a Mantova. L'Inter andò a Mantova a giocare ma purtroppo non riuscimmo a trovare i biglietti, però, con astuzia mi sono messo davanti a un cancello a piangere per 45 minuti e alla
fine
, a furia di vedermi piangere, lo stewart mi lasciò entrare a vedere il secondo tempo. Mi ricordo che nel secondo tempo l'Inter fece 5 gol e vinse 6 a 1 quella partita. È stata l'unica volta che ho visto l'Inter dal vivo.
Carlo Ancelotti
Frasi di Carlo Ancelotti
Era maggio del 2002, e Dario Hübner fu preso in prestito dal Milan per la tournée in America. Ricordo un aneddoto, che successe contro l'Ecuador. Finì il primo tempo, e al rientro negli spogliatoi
[...]
cerco Hübner, e non lo trovo. Chiedo agli altri: "che
fine
ha fatto Dario?" Abbiati mi fa: "Mister è dietro il bagno". Aprìi la porta, e vidi che stava fumando una Marlboro e vicino aveva una piccola lattina di birra, che si era portato dall'albergo. Gli dissi: "ma Dario, che fai? Ti stai giocando una conferma nel Milan, e vieni a fumare e bere negli spogliatoi? Come lo giochi il secondo tempo?" Lui mi guardò ed in tutta tranquillità disse: "Mister, sinceramente è una vita che faccio questo, e se non lo faccio non riesco a rendere al meglio. Per quanto riguarda il Milan, son venuto solamente per la pubblicità in modo che posso allungare la carriera di altri 2-3 anni. A quest'ora ero al mio paese a prendere un po' di fresco. Terza cosa: la vuole una sigaretta?" A quella frase tutto lo spogliatoio, cominciò a ridere, ed anche io mi feci una bella risata. Era così Dario, genuino al massimo. Pensava solo a star bene con se stesso.
Carlo Ancelotti
Frasi di Carlo Ancelotti
L'hanno eliminato, alla
fine
.
Hector MacQueen
Dal film:
Assassinio sull'Orient Express
Scheda film e trama
Frasi del film
[Parlando del finale di Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway]
Alina
: Non l'ha più preso?
Robert McCall
: Mh?
Alina
: Il pesce.
Robert McCall
: Sì. Sì certo, lo ha preso.
Alina
: Ha un lieto
fine
.
Robert McCall
: Be', non direi. Il vecchio ha legato il pesce al fianco della barca, doveva remare fino a riva. Il pesce ha perso sangue, sono arrivati degli squali e lo hanno divorato tutto, senza lasciare niente.
Alina
: È una fatica sprecata, no?
Robert McCall
: No, dipende da come la vedi. Il vecchio ha incontrato il suo più grande avversario quando pensava di aver chiuso quel capitolo. Si è identificato con il pesce. È come... se lo rispettasse di più perché lotta.
Alina
: Perché non l'ha lasciato andare allora?
Robert McCall
: Il vecchio rimane il vecchio, il pesce rimane il pesce. Devi rimanere te stesso nel mondo. Ad ogni costo.
Dal film:
The Equalizer
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho tre libri preferiti: tra i romanzi recenti Accabadora, di Michela Murgia. Tra i classici invece ricorderei Canne al vento, di Grazia Deledda, che sfoglio spesso lentamente, quasi assaporandolo. In
fine
Il diario di Anna Frank: l'ho letto per la prima volta a scuola, senza troppo interesse, e l'ho riscoperto anni più tardi, fino a innamorarmene.
Giorgia Palmas
Frasi di Giorgia Palmas
Il mio Ziguli
[...]
è nato dalle parti di Olbia, in una colonia di gatti malati e denutriti. Quasi subito è stato colpito da una delle classiche parvovirosi, quasi sempre mortali, che si diffondono tra i cuccioli non vaccinati. Raffreddore, febbre e una copiosa secrezione oculare non curata, che gli ha lesionato irrimediabilmente le cornee e lo ha reso cieco.
[...]
Inizialmente pensavo che un handicap di questa portata, la cecità totale, fosse insopportabile per un felino e che la cosa più giusta per quel micino di appena due mesi sarebbe stata addormentarsi per sempre. Invece mi sbagliavo di molto, e fu proprio lui a dimostrarmelo.
[...]
Lo guardavo giocare, avventarsi sul cibo e, quando la mia mano lo raggiungeva, abbandonarsi senza controllo al piacere di fare le fusa. Aveva una voglia di vivere e un'allegria che, con la mia logica umana, non riuscivo a spiegare in un animaletto completamente cieco.
[...]
Con gli altri gatti, inizialmente, cercava di ritrarsi o provava ad attaccarli, come se ne avesse paura. Ma bastarono pochi giorni perché si fidasse di tutti, perfino dei cani. Oggi è un gattone meraviglioso, grigio tigrato. Forse troppo grasso, perché non ha mai perso l'istinto di buttarsi sul cibo. Ma salta sulle
fine
stre, esce in giardino, si arrampica sugli alberi e, incredibilmente, insegue gli insetti come tutti gli altri gatti. Osservarlo è un piacere. Mi ha insegnato, una volta di più, che la vita merita sempre di essere difesa e di essere vissuta.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
Sono nato in India in tempi politicamente agitati. Tuttavia, la mia famiglia mi circondò sempre di tanto calore e protezione che da bambino non mi resi praticamente conto degli immani rivolgimenti politici che l'India dovette attraversare negli anni Trenta e dei problemi che il mio paese fu costretto ad affrontare un processo che nei decenni successivi non poté dirsi ancora concluso. Quando nacqui, il 29 aprile 1936, il dominio inglese sull'India non era più incontestato già da tempo, tuttavia esisteva ancora. Il Mahatma Gandhi fu per la prima volta presidente del Congresso Nazionale Indiano dal 1924 al 1937 e guidò il Movimento per l'indipendenza dell'India; alla
fine
la sua politica di resistenza non violenta trionfò, ma il paese era dilaniato internamente e continuò ad esserlo ancora per molto tempo, ben oltre la conquista dell'indipendenza, ottenuta nell'agosto del 1947.
Zubin Mehta
Cit. da
La partitura della mia vita ‐ Incipit
Frasi di Zubin Mehta
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