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Aforismi Fine - parte 14
Frasi trovate
:
3.890
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle
fine
stre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di marijuana per New York,
che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley, morte, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di sole e luna e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla luna, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'alba, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle
fine
stre, cadevano dal
fine
strino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e in
fine
se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la luna,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla
fine
stra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la morte,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col cuore assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
Commenti:
1
Frasi di Allen Ginsberg
Nux
[strangolando Furiosa]
: Verme, l'hai tradito!
[Furiosa tenta di pugnalarlo]
Angharad
: Niente vittime superflue!
Furiosa
: Questo Figlio di Guerra mi vuole morta!
Capable
: Era deciso!
Angharad
: È un Kamipazzo. È solo un ragazzo alla
fine
dell'emivita.
Nux
: No! Io vivo, io muoio, io vivo ancora!
[...]
È finita, non puoi sconfiggerlo. È colui che ha afferrato il sole!
Angharad
: Non capisci che ti ha fregato?
Capable
: È solo un vecchio che mente.
Nux
: Per mano sua saremo elevati!
Angharad
: Per questo abbiamo il suo marchio impresso sulla pelle? Animali da monta, carne da macello...
Nux
: No, il mio arrivo è atteso!
Capable
: Sei carne da macello per un vecchio!
Angharad
: Che uccide ogni uomo e avvelena ogni cosa.
Nux
: Non è nostra la colpa.
Angharad
: Allora chi ha ucciso il mondo?
Dal film:
Mad Max Fury Road
Scheda film e trama
Frasi del film
Nel programma
[Uomini e donne]
, alla
fine
, si parla di amore e l'amore è universale.
Gianni Sperti
Cit. da
gay.it, intervista, 18 gennaio 2016
Frasi di Gianni Sperti
Sa cosa sento? Niente. Nessun passo per le scale, nessuna navetta alla
fine
stra e nessun clicchettìo di ragnetti spie. Sa perché non sento nessuna di queste cose, Danny? Perché al momento i Precog non riescono a vedere.
Lamar Burgess
Dal film:
Minority Report
Scheda film e trama
Frasi del film
Non ho accettato compromessi da giovanissimo, se la parte non mi sembrava appropriata dicevo no, e alla
fine
mi è toccato accettare il compromesso più grande, per necessità. Avevo tre bambini a cui pensare, mia moglie. Ho accettato una parte in una serie televisiva tedesca. Arrivo in albergo, le riprese cominciavano la mattina successiva, molto presto. Erano le 10, stavo andando a letto per assicurarmi di essere riposato quando sotto la porta viene infilata una busta. Dentro c'erano nuove pagine per il giorno successivo, pagine per le quali avrei rifiutato la parte anche a costo di non avere i soldi per comprare le scarpe ai miei figli. Su quelle pagine c'erano solo schifezze. Ho cominciato a telefonare come un pazzo, a spiegare che non potevano cambiare la mia parte così, senza dirmi niente. Sono riuscito a parlare solo con un'assistente sceneggiatrice, che mi ha detto: "Lei non ha scelta". Così per una settimana ho fatto quello che dovevo fare.
Christoph Waltz
Cit. da
iodonna.it, intervista, 4 dicembre 2014
Frasi di Christoph Waltz
Emozioni forti come il primo giorno
Che fanno sparire le cose che ho intorno
Cercherò il tuo sguardo nei posti affollati
La tua libertà oltre i fili spinati
Non potrai capire mai cosa scateni
Quando mi apri la
fine
stra dei tuoi seni
Quel comandamento scritto sui cuscini
Gli innamorati restan sempre ragazzini
Io non lo so dove vanno a finire le ore
Quando ci scorrono addosso e se ne vanno via
Il tempo lava ferite che non può guarire
L'amore è senza rete e senza anestesia
C'è un calendario sul muro della mia officina
Per ogni mese una foto futura di te
Che sei ogni giorno più erotica o mia Regina
Non c'è un secondo da perdere
Lorenzo Cherubini
Cit. da
Chiaro di luna
Frasi di Lorenzo Cherubini
C'era una volta un servo che sopportava quotidianamente il carattere irascibile del suo padrone. Un giorno, il signore tornò a casa di cattivo umore, si sedette per mangiare. Trovò davanti a sé un piatto di minestra. Ma la minestra era fredda! Così si arrabbiò e gettò il piatto fuori dalla
fine
stra.
Il servo, a sua volta, gettò fuori la carne, il pane, il vino e, in
fine
, la tovaglia e l'argenteria.
Il signore, furioso, gridò:
-
Che cosa stai facendo?! Stupido!!
-
Mi scusi, signore
- rispose seriamente il servo -
Pensavo che oggi volesse mangiare in cortile. Tutto è così tranquillo e il cielo è sereno!
Il signore si prese un istante per riflettere su quella risposta. Riconobbe la sua colpa, si scusò e ringraziò il servo per la lezione che gli aveva appena dato.
Chiunque può farci del male durante la vita, non possiamo farci niente. Ma possiamo decidere per chi soffrire. Non sono le azioni che causano sofferenza ma il significato e l'importanza che gli attribuiamo. Se rispondiamo alla violenza con altra violenza, questa crescerà. Se rispondiamo alla violenza con la pace, questa diminuirà.
Racconto buddista
Da:
La minestra fuori dalla finestra
Solo le relazioni vere riescono in questa impresa di aiutarci a crescere, ma per essere generative devono prendersi tutto il tempo che serve: che cos'è, alla
fine
, amare se non donare il proprio tempo a un altro?
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Non è un paese per figli, Corriere.it, 12 febbraio 2018
Frasi di Alessandro D'Avenia
Un asteroide o un supervulcano potrebbero certamente distruggerci, ma affrontiamo anche rischi che i dinosauri non hanno mai visto: un virus ingegnerizzato, una guerra nucleare, la creazione involontaria di un micro buco nero, o una tecnologia ancora sconosciuta potrebbero significare la nostra
fine
.
[An asteroid or a supervolcano could certainly destroy us, but we also face risks the dinosaurs never saw: An engineered virus, nuclear war, inadvertent creation of a micro black hole, or some as-yet-unknown technology could spell the end of us.]
Elon Musk
Frasi di Elon Musk
L'unica forza per stare in equilibrio sul filo della vita è il peso dell'amore. Le parole, il lavoro, i progetti, il successo, i progetti, il successo, i viaggi... niente basta a stare in equilibrio, né serve andare in fretta. I bravi funamboli non poggiano il piede di colpo, ma prima la punta, poi la pianta e in
fine
il tallone. Con la lentezza scoprono ciò che appartiene a loro. Solo così il passo diventa leggero e la camminata danza.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
È il vento. Non lo vedi né lo senti sinché non trova un ostacolo, come tutte le cose che ci sono sempre state. Persino il mare sembra senza limiti, eppure canta solo quando li trova: infrangendosi sulla chiglia diventa schiuma; spezzandosi sugli scogli, vapore; s
fine
ndosi sulle spiagge, risacca. La bellezza nasce dai limiti, sempre.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
Nella vita di tutti i giorni nessuno ti chiede di raccontare la storia che ti morde il cuore e te lo mastica, e se qualcuno te lo chiede, nella vita di tutti i giorni nessuno riesce a raccontare quella storia, perché non trovi mai le parole adatte, le sfumature giuste, il coraggio di essere nudo, fragile, autentico. Quella storia deve piombare da fuori, come quando accade che i libri ci scelgano e gli autori diventino amici a cui vorremmo telefonare alla
fine
della lettura per chiedere come fanno loro a conoscerci o dove hanno sentito la nostra storia. Quella storia è uno specchio che ti sorprende a esclamare: questa è la mia, questo sono io, ma non avevo le parole per dirlo. E forse scopri di non essere solo, definitivamente solo.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
Non fermare quel tuo modo di riempire le parole | di colori e suoni in grado di cambiare | il mondo che non ero in grado di vedere | ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio, | riesco a sentire anche il profumo della notte | mentre continui a sorprendermi.
Annalisa Scarrone
Cit. da
Una
fine
stra tra le stelle
Frasi di Annalisa Scarrone
Cambio faccia cambio modo di pensare | se una goccia di una lacrima versata | ti accarezza il viso mentre ridi e dici | che è la pioggia.
Annalisa Scarrone
Cit. da
Una
fine
stra tra le stelle
Frasi di Annalisa Scarrone
Tutte le favole meritano un lieto
fine
.
[Frase promozionale]
Dal film:
Cinquanta sfumature di rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Signora Grey, guarda fuori dalla
fine
stra.
Christian Grey
Dal film:
Cinquanta sfumature di rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando si parla in televisione devi stare attenta a non mandare messaggi sbagliati, dove l'educazione deve regnare suprema. Purtroppo alla
fine
sei costretta ad arrabbiarti perché ti ritrovi coinvolto in una discussione, dove è veramente difficile mantenere la calma.
Nadia Rinaldi
Frasi di Nadia Rinaldi
Se uno sa fare bene il proprio lavoro, c'è posto per tutti e alla
fine
o presto o tardi esce fuori.
Nadia Rinaldi
Frasi di Nadia Rinaldi
Ancora una volta mi ero illuso che la vita fosse una storia a lieto
fine
, mentre era soltanto un palloncino gonfiato dai miei sogni e destinato a esplodermi sempre fra le mani.
Massimo Gramellini
Cit. da
Fai bei sogni
Frasi di Massimo Gramellini
Ai pranzi di lavoro si parla e si mangia, si mangia e si parla. Alla
fine
non sai né cosa hai mangiato, né cosa hai detto.
Nino Formicola
Frasi di Nino Formicola
Da piccola avevo un criceto, ma gli animali in generale mi sono sempre piaciuti molto. Poi qualche anno fa mia sorella prese due Collie e io mi sono letteralmente innamorata. Però volevo un cucciolo che fosse solo mio e che potessi portarmi sempre dietro, sia in vacanza che sul lavoro. Alla
fine
mi sono decisa e ho preso Sharon, un Chihuahua.
Cecilia Capriotti
Frasi di Cecilia Capriotti
Cambiare non è giusto, in quanto un uomo si innamora di te per come sei. Una persona può imporsi comportamenti che non gli appartengono solo fino ad un certo punto. Alla
fine
esce fuori la sua indole. Però andare incontro l'uno all'altro, smussare lati caratteriali per il proprio uomo va bene.
Cecilia Capriotti
Frasi di Cecilia Capriotti
Mi manca tutto di Andrea
[Brambilla]
. Mi ricordo però di quando l'ho visto emozionarsi, o per lo meno... l'ha lasciato trapelare: è successo quando siamo stati richiamati a partecipare alla trasmissione Zelig, dopo anni che non apparivamo più in TV. Durante la prima puntata, appena Claudio Bisio ci ha annunciato, il pubblico ha incominciato ad applaudire senza smettere, per alcuni minuti. E noi lì, fermi, senza riuscire a parlare. Abbiamo provato entrambi uno stupore e un'emozione indicibili: un momento in cui ti scorre davanti la vita, perché ti dici: alla
fine
allora avevamo ragione noi. Con un'ovazione simile, vuol dire che non solo il pubblico non ti ha dimenticato, ma che gli sei anche mancato.
Nino Formicola
Frasi di Nino Formicola
Una modella italiana di diciotto anni racconta il giornale britannico Sun ha messo all'asta la sua prima notte d'amore su un sito internazionale di escort di lusso per potersi pagare gli studi a Cambridge. Siamo in presenza della notizia perfetta, a tasso garantito di perbenismo. Impossibile criticarla senza passare per bacchettoni, moralisti e nemici del libero mercato, che per qualsiasi merce si limita a incrociare domanda e offerta senza altri scrupoli che la fissazione del prezzo (un milione di euro, per ora). La ragazza è maggiorenne e libera di disporre del proprio corpo a suo piacimento, anche per soddisfare la fantasia erotica di qualche riccone. Non esiste violenza né pressione psicologica da parte del maschio potente e predatore, anzi è lei a offrirsi e a dettare le regole del gioco. Non si tratta neppure di un capriccio: nell'intervista dice di avere pianificato la sua decisione a sedici anni, quando si rifiutò di perdere la verginità con il fidanzato dell'epoca. C'è persino il nobile
fine
che giustifica i mezzi: il desiderio di iscriversi a una delle università più prestigiose e costose del pianeta, utilizzando gli spiccioli per aiutare la sorella e i genitori a comperarsi una casa. Niente da eccepire, insomma, a condizione che tra vent'anni la ragazza non rilasci un'altra intervista al Sun per accusare il suo primo amante di molestie.
Ma allora, mi domando: perché questa storia lascia addosso, almeno a me, una patina di tristezza?
Massimo Gramellini
Cit. da
Il mercato delle vergini, 'Il caffè', Corriere.it, 17 gennaio 2018
Frasi di Massimo Gramellini
Impazziti dalla paura, si rivoltano l'uno contro l'altro!
[Maddened by fear, they turn against each other!]
[Frase promozionale]
Dal film:
2000: la fine dell'uomo
Scheda film e trama
Frasi del film
Nessuna stanza in cui correre! Nessun posto dove nascondersi!
[No room to run! No place to hide!]
[Frase promozionale]
Dal film:
2000: la fine dell'uomo
Scheda film e trama
Frasi del film
Un virus del fato avvolge la Terra!
[A virus of doom envelopes Earth!]
[Frase promozionale]
Dal film:
2000: la fine dell'uomo
Scheda film e trama
Frasi del film
Questo film non è un documento di fatti realmente accaduti, ma potrebbe diventarlo.
Nessun essere vivente è stato ucciso o maltrattato durante la realizzazione di questo film.
Dal film:
2000: la fine dell'uomo
Scheda film e trama
Frasi del film
Dio, concedi la pace eterna a coloro che amiamo e che sono sepolti qui, e perdonaci tutti per ciò che abbiamo fatto. Amen.
John Custance
Dal film:
2000: la fine dell'uomo
Scheda film e trama
Frasi del film
Alla metà degli anni settanta, l'uomo aveva portato l'inquinamento della Terra al punto di una quasi irreparabile distruzione del suo habitat. Si era discusso molto sulla necessità di salvare il nostro pianeta, ma non si era fatto quasi niente di concreto.
Dal film:
2000: la fine dell'uomo
Scheda film e trama
Frasi del film
Sceneggiatore cechoviano
: Parlerà abbastanza della realtà? Se non è abbastanza reale, se ne accorgono. Rileggiti Čechov. La spenta musica della vita...
René
: Sì, però questo è un film un po' più attuale.
Sceneggiatore cechoviano
: Niente è più attuale di Čechov.
[durante il dialogo lo sceneggiatore continua a guardare fuori dalla
fine
stra]
René
: Ma, c'hai la macchina in doppia fila?
Sceneggiatore cechoviano
: Eh, sì.
Dal film:
Boris - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
Intervistatore
: Mancano due giorni Arthur e tutti parlano di Björn Borg, lo svedese che a soli ventiquattro anni potrebbe entrare nella storia vincendo il suo quinto Wimbledon. McEnroe riuscirà a tirare Borg giù dal suo trono?
Ashe
: Borg giocherà con un'enorme pressione addosso: si aspettano tutti che vinca. McEnroe al contrario parte sfavorito.
Intervistatore
: Hai giocato con entrambi, chi è il più forte?
Ashe
: McEnroe ha più talento ma giocare con Borg è come farsi prendere a martellate. E se Borg è un martello pneumatico, McEnroe invece è una lama affilata: un taglio qui, un taglio là e all'improvviso sei ricoperto di sangue. Anche se le ferite non sono tanto profonde, alla
fine
... muori dissanguato.
Dal film:
Borg McEnroe
Scheda film e trama
Frasi del film
Lo ripeto da cinque anni che lo stanno logorando. Non esistono vie di mezzo per Björn, arrivare secondo o terzo per lui è come arrivare dodicesimo o centododicesimo. Se comincia a perdere è la
fine
.
[a Mariana Simionescu]
Lennart Bergelin
Dal film:
Borg McEnroe
Scheda film e trama
Frasi del film
Politico del PCI
:
[...]
perché è ormai storicamente accertato che anche qui da voi, nel vostro bel sud che io ho il piacere di visitare per la prima volta, è giunto al
fine
il momento di affrontare il secolare problema dell'emancipazione della donna, così come esso è stato affrontato e risolto, per esempio, dai nostri confratelli cinesi. Pertanto, io vi invito a esprimere il vostro democratico parere sul fatto, cioè a dire quale giudizio sereno ed obiettivo merita la signora Cefalù.
Gli uomini del paese
: Buttana! Buttana! Buttanaaa!!
Dal film:
Divorzio all'italiana
Scheda film e trama
Frasi del film
Poco da dire sul processo. Tutto si svolse pressapoco come io avevo previsto.
[...]
L'avvocato De Marzi fu molto brillante: appassionato e sarcastico, commovente e commosso, percorse con agile sicurezza tutta la tastiera degli affetti e dei sentimenti. Non arrivò a parlare delle sante crociate ma chiamò in causa Otello e cumpari Turiddu. C'era la mamma... la mamma che piangeva, poverina. E be' sì, ero quasi commosso anch'io. Poi tirò in ballo mio padre: dissoluto, alcolizzato, corruttore di giovinette, sicuramente affetto da qualche malattia innominabile, seminatore di cambiali e di figli illegittimi. Be', era chiaro l'attenuante di gravità ereditaria poteva facilmente aggiungersi ai motivi d'onore. E in
fine
portò in aula la vedova Patanè. Non riuscì a portare in aula i suoi figli perché data la loro tenera età, il codice di procedura penale lo proibiva, ma esibì le loro fotografie e le immagini di quei poveri orfanelli mi giovarono molto. Non saprei perché. Forse perché in Italia i figli... be', i figli sono sempre figli.
Ferdinando Cefalù
Dal film:
Divorzio all'italiana
Scheda film e trama
Frasi del film
Louis Ginsberg
: Quando mi avresti detto della tua domanda?
Allen Ginsberg
: Non volevo che lei lo sapesse.
Louis Ginsberg
: L'amore che si è accumulato, ammuffisce in
fine
. Finché non scopriamo che la sola cosa che abbiamo...
Allen Ginsberg
: È quella che cedi agli altri.
Louis Ginsberg
: È quella che diamo agli altri. Abbiamo, diamo... c'è consonanza.
Allen Ginsberg
: Cedi è assonanza.
Louis Ginsberg
: Ehi, ho scritto io questa benedetta poesia. Va bene? Perché tu non vai a scrivere le tue? Aprila.
Allen Ginsberg
: Accettato.
Louis Ginsberg
: Accettato?
Allen Ginsberg
: Sì. All'università.
Louis Ginsberg
: Accettato alla Columbia!
Dal film:
Giovani ribelli Kill Your Darlings
Scheda film e trama
Frasi del film
Il cerchio libertino è giunto a una
fine
. Si torna al principio.
William Burroughs
Dal film:
Giovani ribelli Kill Your Darlings
Scheda film e trama
Frasi del film
L'amore che si è accumulato, ammuffisce in
fine
. Finché non scopriamo che la sola cosa che abbiamo è quella che diamo agli altri.
Louis Ginsberg
Dal film:
Giovani ribelli Kill Your Darlings
Scheda film e trama
Frasi del film
Gabriella Forrester
:
[registrando un servizio tv]
Per quanto i cartelloni siano un triste spettacolo, personalmente spero che questo ponga
fine
alla strana dei tre cartelloni alle porte di Ebbing, nel Missouri...
Mildred Hayes
:
[passando in macchina]
Non finisce proprio un cazzo, brutta ritardata! Quest è solo l'inizio. Manda in onda questo, stronza, sulla tua trasmissione di merda Buongiorno Missouri!
Dal film:
Tre Manifesti a Ebbing Missouri
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi sono spaventato quando mia figlia mi ha detto che vorrebbe diventare famosa, perché vede che tutti vogliono farsi le foto con me. Le ho risposto che non è importante diventare famosi, ciò che conta è essere contenti di quello che si fa. La felicità alla
fine
dipende dall'equilibrio che troviamo in noi stessi.
Max Giusti
Frasi di Max Giusti
[Sull'esperienza alla conduzione radiofonica]
All'inizio
[gennaio 2010]
le puntate sembravano registrate a rallentatore, ero privo di ritmo e di mestiere. Poi abbiamo iniziato a indovinare i tempi giusti ma io continuo a sentirmi un dilettante che si diverte, spero di esserlo tutta la vita, perché vuol dire non sono mai padrone di una cosa, ma che ho sempre da imparare e accettare sfide nuove. Quello che impari facendo la radio è che non sia tanto importante chi sei tu e che cosa vuoi mettere in mostra. Bisogna esser funzionali al programma perché alla
fine
le persone non ascoltano me in quanto Barbarossa ma una trasmissione con me.
Luca Barbarossa
Frasi di Luca Barbarossa
La sottosegretaria Maria Elena Boschi mi ha chiamata il giorno dopo la sua nomina, che era anche il giorno della
fine
del mio processo in Cassazione. Da subito ho letto la coincidenza come l'apertura di una pagina nuova della mia vita.
Lucia Annibali
Frasi di Lucia Annibali
Il mio compagno di viaggio ideale, sinceramente sono i miei occhi. Sono molto curioso, mi fa compagnia il paesaggio. Non mi perdo nulla. Miei compagni possono essere il
fine
strino di un treno, di un aereo, della macchina. Ho sempre questo rapporto molto visivo, non mi distraggo, sono dentro le cose.
Bungaro
Frasi di Bungaro
Qualcuno vede il mondo alla
fine
del mondo. Invece attraverso la musica e il mio lavoro ho visto una parte di mondo che per quanto si muova in modo manieristico, magari vivendo su Facebook o guardando i talent show, continua a leggere e a comprare dischi.
Enzo Avitabile
Frasi di Enzo Avitabile
Io ho un unico desiderio: fare le cose per come le sento, fino alla
fine
dei miei giorni.
Enzo Avitabile
Frasi di Enzo Avitabile
Era inverno.
Soffiava il vento dalla steppa
E aveva freddo il Bambino nella grotta
Sul pendio della collina.
Lo scaldava l'alito del bue.
Gli animali domestici
stavano nell'antro,
Sulla mangiatoia aleggiava un tiepido vapore.
Scossisi dalle pelli la paglia del giaciglio
E i grani di miglio,
I pastori assonnati
Guardavano alla lontananza di mezzanotte.
Lontano c'era un campo innevato e un cimitero,
Staccionate, pietre tombali,
Stanghe di carri nella neve,
E il cielo sul cimitero pieno di stelle.
Ma vicino, ignota fino allora,
Più timida di un lumino
Alla
fine
strina di un capanno
Baluginava la stella sulla via di Betlemme.
Ardeva come un pagliaio, in disparte
Da cielo e da Dio,
Come il riverbero di un incendio,
Come masseria in fiamme e fuoco in un granaio.
Si alzava come un covone ardente
Di paglia e di fieno
In mezzo all'universo intero,
Allarmato da questa nuova stella.
La sovrastava un bagliore sempre più acceso
E qualcosa significava,
E i tre scrutatori di stelle
Accorrevano al richiamo di fuochi mai visti.
Li seguivano i doni sui cammelli.
E gli asinelli bardati, uno più piccolo
Dell'altro, scendevano la montagna a piccoli passi.
E, come strana visione di tempi futuri,
si alzò in lontananza tutto ciò che avvenne poi.
Tutti i pensieri dei secoli, tutti i sogni, tutti i mondi,
Tutto l'avvenire di gallerie e musei,
Tutte le burle delle fate, tutte le opere dei maghi,
Tutti gli alberi di Natale del mondo, tutti i sogni dei bambini.
Tutto il tremolio delle candele accese, tutti i festoni,
Tutto lo sfarzo del luccichio colorato...
... Sempre più cattivo e furioso soffiava il vento dalla steppa...
Parte dello stagno era nascosta dalle cime degli ontani,
Ma l'altra si vedeva benissimo anche da qui.
Attraverso i nidi dei corvi e gli apici degli alberi.
I pastori riuscivano a distinguere bene
Come sull'argine andavano gli asini e i cammelli.
Andiamo con tutti, inchiniamoci al miracolo
Dissero allacciandosi le pelli.
Avevano caldo per la camminata nella neve.
Orme di piedi scalzi portavano alla capanna
Sulla radura chiara come fogli di mica.
A quelle orme, come a fiamma di moccolo,
Ringhiavano i cani sotto la luce della stella.
La notte di gelo pareva di fiaba,
E qualcuno dai monti nevosi di tormenta
Continuava a unirsi non visto a loro.
I cani si trascinavano guardandosi in giro inquieti,
E si stringevano al pastore e attendevano sventure.
Proprio per quella strada, proprio per quel luogo
passò qualche angelo nel folto della folla.
L'incorporeità li rendeva invisibili,
Ma il passo lasciava l'impronta del piede.
La gente in frotta s'affollava alla rupe.
Albeggiava. Si profilavano i tronchi dei cedri.
E voi chi siete? chiese Maria.
Siamo stirpe di pastori e inviati dal cielo.
Siamo venuti a dar lode a entrambi voialtri.
Non si può tutti insieme. Aspettate all'ingresso.
Grigia come cenere la foschia del mattino,
Battevano i piedi mulattieri e pecorai,
Chi era a piedi litigava con chi era a cavallo,
Presso il tronco cavo dell'abbeveratoio,
Mugghiavano i cammelli, scalpicciavano gli asini.
Albeggiava. L'alba spazzava dalla volta celeste
le ultime stelle, come granelli di cenere.
E di tutta l'innumerevole folla solo i Magi
Maria fece entrare nella fenditura della roccia.
Lui dormiva, tutto raggiante, nella mangiatoia di quercia,
come raggio di luna nelle profondità di un albero cavo.
Invece che pellicce di pecora
aveva labbra di asino e nari di bue.
Rimasero nell'ombra, in quel buio di stalla,
Sussurravano, trovando a stento le parole.
D'un tratto qualcuno nell'oscurità con la mano scostò
dalla mangiatoia un Mago verso sinistra,
E quello si voltò: dalla soglia alla Vergine
come un ospite guardava la Stella di Natale.
Boris Pasternak
Cit. da
La stella di Natale
Frasi di Boris Pasternak
A sud del golfo di Finlandia la notte
|
vicino al mare brumoso
|
l'albero di Natale scintilla
|
tra oscure torri gotiche
|
corazze di cavalieri teutoni
|
e ciminiere di fabbriche
|
l'albero di Natale
|
l'albero di Natale canta
|
sulla piazza bianca di neve
|
canzoni dell'Estonia
|
lunghissimo scintillante
|
pagliuzzato d'oro
|
l'albero di Natale
|
tu sei nella palla di vetro rosso
|
i tuoi capelli son paglia gialla le ciglia azzurre
|
sono io che l'ho appesa
|
mettendotici dentro
|
il tuo collo bianco è lungo e rotondo
|
ti ho messa nella palla di vetro rosso
|
con i miei dubbi
|
con le mie ansietà con le mie parole
|
le mie speranze le mie carezze
|
a tutti gli alberi di Natale a tutti gli alberi
|
a tutti i balconi le
fine
stre i chiodi le nostalgie
|
ho appeso la palla di vetro rosso.
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
L'albero di Natale
Frasi di Nazim Hikmet
Nonostante un drammatico quadro clinico lo costringa a letto con una linea di febbre, l'estensore di queste incerte note saluta la scoperta scientifica del secolo: i sintomi del raffreddore colpiscono i maschi più duramente delle femmine. La ricerca dell'autorevole dottor Sue dell'università di Terranova - stufo di essere preso in giro dalla moglie perché a ogni colpo di tosse faceva testamento - decreta la
fine
del luogo comune sugli uomini che si disperano per un mal di gola. Nossignore, gli uomini non mentono. Non sui raffreddori, almeno. Il testosterone, di cui sono pieni fino al collo, rende più fragile la loro risposta immunitaria.
«Ne deriva», scrive sul British Medical Journal l'esimio dottor Sue, «una maggiore debolezza del maschio rispetto alle infezioni delle vie respiratorie, con il rischio anche di morte». Qui forse il medico canadese ha lievemente esagerato. Nella cerchia dei miei amici i decessi da raffreddore restano piuttosto rari. Ma è vero che alcuni di noi ci sono andati vicini, vicinissimi. Finora la calma disumana con cui le donne sopportano fenomeni estremi, come la raucedine tra naso e gola, veniva attribuita alla loro maggiore resistenza al dolore.
Adesso però la scienza ha parlato: se l'uomo si lamenta, non è perché sopporta di meno, ma perché soffre di più. P.S. La presidente dei medici generici del Royal College ha ribadito che l'influenza è uguale per maschi e femmine. Ma, da donna e probabile moglie di un perpetuo moribondo, risulta di parte. Io credo al dottor Sue.
Massimo Gramellini
Cit. da
L'influenza del maschio, 'Il caffè', Corriere.it, 13 dicembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Conosco una sola verità. Il tempo della
fine
dei Jedi è giunto.
Luke Skywalker
Dal film:
Gli ultimi Jedi
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando le persone esprimono ciò che è più importante per loro, spesso viene fuori nei luoghi comuni. Ciò non li rende ridicoli. E' qualcosa che invece li rende teneri. Come se lottando per raggiungere ciò che è per loro è molto personale, si arrivi alla
fine
solamente facendo uscire ciò che è più pubblico.
Terrence Malick
Frasi di Terrence Malick
[Sul cinema europeo negli anni '70]
Ricordo l'emozione che ci provocava l'uscita di un nuovo film, ogni volta era una scoperta. Eravamo consapevoli che stavamo guardando qualcosa di rivoluzionario, una
fine
stra sul mondo che potevamo decidere di attraversare in ogni momento.
Terrence Malick
Frasi di Terrence Malick
Helen
: Lavoro al fianco di un uomo ogni giorno e non ho saputo evitare di infatuarmi di lui.
Hugh Alexander
: E chi sarebbe? Così lo prendo a calci.
Helen
: Non tema, è una relazione casta. Non l'ho mai incontrato: è tedesco.
Hugh Alexander
: Ho voglia di ucciderlo!
[Helen ride]
Alan Turing
: C-che cosa vuol dire che lavora a fianco di un tedesco?
Helen
: Ognuna di noi intercetta messaggi da una specifica torre radio tedesca. C'è una controparte di là che batte sui tasti i messaggi. Ognuno ha un tocco diverso e alla
fine
arrivi a riconoscere il suo. Strano e intimo. Mi sembra di conoscerlo bene oramai. Peccato che abbia una fidanzata. Ma per questo dissento da lei, signor Alexander, perché sono innamorata di un collega che non ho mai visto.
[...]
Alan Turing
: Perché pensi che la tua controparte abbia una fidanzata?
Helen
: È uno stupido scherzo, non ci pensare.
Alan Turing
: No, no, no, no! Dimmelo!
Helen
: Perché tutti i suoi messaggi cominciano con le lettere C-I-L-L-Y. E penso che "Cilly" sia il nome del suo amore.
Alan Turing
: Ma dovrebbero avere istruzioni di usare cinque lettere casuali all'inizio dei messaggi.
Helen
: Be', il mio non lo fa.
Hugh Alexander
: L'amore di porta a fare strane cose, immagino.
Alan Turing
: In questo caso l'amore ha fatto perdere la guerra alla Germania!
Dal film:
Imitation Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Vediamo se decidono estraendo a sorte tra eutanasia, Ius Soli e altri provvedimenti. Io però più che del
fine
vita mi preoccupo della vita e a me piacerebbe che questo Parlamento si occupasse degli italiani che stanno vivendo.
Matteo Salvini
Cit. da
Corriere.it, 28 novembre 2017 - Salvini: «Biotestamento? Mi occupo dei vivi, non della morte»
Frasi di Matteo Salvini
Una donna non la perdi cosi all'improvviso... Di solito accumula troppo dolore, troppe lacrime e troppe delusioni. E alla
fine
decide che quello non è più il posto per lei.
Alberto Zuccalà
Vorrei poter dire tutto quello che c'è da dire in una sola parola. Odio tutte le cose che possono accadere tra l'inizio di una frase e la sua
fine
.
Leonard Cohen
Cit. da
Il gioco favorito
Commenti:
2
Frasi di Leonard Cohen
Guidaci, fino alla
fine
del tempo.
Jack O'Brien
Dal film:
The Tree of Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Mario Tozzi
: Voi siete di quelli che siete andati via dall'Italia, avete mollato l'Occidente, il consumismo.. eh? Avete trovato un paradiso, cerchiamo un'isola dove non c'è niente... Però poi alla
fine
fai il giro dell'isola e trovi sempre un Mediterraneè.
Alex
: Io ti ho detto che ti ospito, lo confermo, puoi star qui quanto vuoi. Non è che sei obbligato a dire cazzate: ti ospito anche se stai zitto.
Mario Tozzi
: Cazzate? Ah sono cazzate? Io un po' ho girato, e sai qual è il più bel Paese del mondo?
Alex
:
[Sarcastico]
L'Italia!
Mario Tozzi
: Bravo!
Alex
: Spaghetti.. pizza...
Mario Tozzi
: Sì, gli spaghetti... Il posto dove si mangia meglio nel mondo è l'Italia! Le donne più belle del mondo! Cosa ridi? La gente è felice, sta bene. Ci sarà anche... i camorristi, la 'ndrangheta, i politici, i mafiosi... però è un Paese dove la gente... insomma oh... ha la sua libertà... c'è il benessere, son felici. Dov'è che c'è il più bel campionato di calcio del mondo?
Alex
: In Italia!
Mario Tozzi
: Bravo!
Alex
: E lo sai per far star bene quella poca gente lì cosa ci vuole? Centinaia di milioni che stanno male! Sai per avere il campionato più bello del mondo cosa ci vuole? Centinaia di campionati che fanno schifo! Poi scusa, se stavi cosi bene là, perché sei venuto qua?
Dal film:
Puerto Escondido
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono stato convinto che alla
fine
sarei morto per una malattia cardiaca, che avrei esaurito il mio tempo e ogni trattamento, la tecnologia non avrebbe continuato a fronteggiare la mia malattia. E adesso, tutto l'improvviso, quando si ottiene un cuore nuovo, la vita si apre di nuovo com prima.
[I was convinced that eventually I would die of heart disease, that we'd run out of time and out of treatment, the technology wouldn't keep ahead of my disease. And now all of the sudden, when you get the new heart, your life opens up before you again.]
Dick Cheney
Frasi di Dick Cheney
Un Mondiale senza l'Italia. Ma soprattutto un'Italia senza il Mondiale. Addio notti più o meno magiche, gruppi di ascolto con pizza al taglio e birra ghiacciata, illusioni di contare ancora qualcosa almeno nel calcio. L'ultimo fuoriclasse ha quasi quarant'anni e lo avete visto piangere a
fine
partita, mentre rendeva onore ai vincitori senza una recriminazione né un lamento.
Non esiste frase più abusata e insopportabile di «io ci metto la faccia», ma Buffon ce l'ha messa davvero. A restare a casa è la Nazionale peggiore da quando siamo nati. Poco talento, e quel poco messo male in campo o tenuto addirittura fuori. Per aprire gli armadi svedesi sarebbero bastate due ali agili e veloci come El Shaarawy e Insigne. Il primo ha giocato un bocconcino di partita, il secondo neanche quella. È stata una notte rovesciata. Nel senso che la figuraccia dell'andata ha costretto gli azzurri a giocare contro natura, all'attacco, un modulo che non ci è mai riuscito troppo bene. Mentre la Svezia ha potuto truccarsi da Italia, tra catenaccio, botte, simulazioni e perdite di tempo, con quel portiere che non tratteneva nulla, ma prendeva tutto.
E adesso? È la
fine
di un Mondiale, mica la
fine
del mondo. Si ricomincia. Speriamo con Ancelotti al posto di Ventura e chiunque altro al posto di Tavecchio, il presidente delle figuracce che giustamente si congeda con la più umiliante di tutte.
Massimo Gramellini
Cit. da
Azzurro tenebra, 'Il caffè', Corriere.it, 14 novembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Warren, a te sembra giusto che questi giovanotti si prendano i nostri posti di lavoro? A me sembra una vera e propria cospirazione!
[ride]
Io il nostro Warren lo conosco forse da più anni di quanti molti di voi ne hanno vissuti. Warren e io veniamo da lontano, da molto lontano, dall'epoca pionieristica della Woodmen, ma questa è storia antica. E comunque io so bene cosa significa andare in pensione... e quello che voglio dire a te, ad alta voce, Warren, in modo che queste grandi genti sentano è che tutti questi bei regali laggiù non significano proprio un bel niente e neanche questa cena significa un cavolo di niente... né la previdenza sociale e la pensione significano un cavolo di niente, nessuna di queste vuote cerimonie significa un bel cavolo di niente! Quello che conta, quello che conta veramente, Warren, è la consapevolezza di aver dedicato la tua vita a qualcosa di importante, di essere stato produttivo, di aver lavorato per un'ottima compagnia, anzi... per una delle migliori compagnie di assicurazioni del nostro Paese, di aver creato una bella famiglia, di aver messo su una bella casa, di essere rispettato dalla tua comunità, di esserti creato amicizie meravigliose e durature. Se alla
fine
della sua carriera un uomo può guardarsi indietro e dire "io ho fatto bene il mio lavoro", allora può ritirarsi gloriosamente e godersi una ricchezza che va ben oltre quella monetaria. Perciò, voi giovani qui presenti, guardate e ammirate un vostro collega molto ricco!
[alla festa per il pensionamento di Warren]
Ray Nichols
Dal film:
A proposito di Schmidt
Scheda film e trama
Frasi del film
Ciò che conta davvero nella vita è l'amore che hai al momento. Perché anche se ho sempre detto che sto bene da solo, alla
fine
le gioie e i dolori vanno condivisi, vanno vissuti con un'altra persona. Che deve essere quella che ami e devi avere la fortuna di essere ricambiato.
Massimo Ciavarro
Cit. da
[Vanityfair.it, 3 giugno 2015]
Frasi di Massimo Ciavarro
Alla
fine
degli Anni Novanta, a Milano, si è presentato un riccone e mi ha chiesto di andare con lui. Ho rifiutato. Dopo qualche giorno è tornato con una valigetta piena di soldi, l'ha aperta, ha rivoltato il contenuto sul pavimento, e mi ha detto: Voglio che li raccogli con la fica. Se lo fai sono tutti tuoi'. Un'idiozia, voleva dominarmi, il suo obiettivo era umiliarmi, così l'ho mandato affanculo. Io comando, non consento a nessuno di sottomettermi.
Milly D'Abbraccio
Frasi di Milly D'Abbraccio
A quattordici anni avevo una baby sitter molto particolare, scherzava, stuzzicava, provocava. Alla
fine
, gioco su gioco, l'ho legata al letto e non mi sono fermata. Da quel giorno ho capito molto di me, delle mie attitudini.
Milly D'Abbraccio
Frasi di Milly D'Abbraccio
Fino alla
fine
del Diciannovesimo secolo i dinosauri erano sconosciuti agli uomini, come la corrente elettrica.
Mario Tozzi
Cit. da
Pianeta Terra: ultimo atto
Frasi di Mario Tozzi
Animali incredibili, le termiti, gli unici in grado di decomporre la cellulosa e liberare le sostanze nutritive che, altrimenti, rimarrebbero per sempre intrappolate nei tronchi marciti o negli steli. Senza termiti, uno spesso tappeto di vegetali morti soffocherebbe l'intero pianeta, ma ciò non accade grazie a un complesso di batteri e protozoi che vivono in simbiosi nella parte finale del loro intestino. Questi insetti sono peraltro una preziosa fonte di grassi e proteine per gli altri animali, uomo incluso, che in certe aree del mondo se ne cibava avidamente. In
fine
, i termitai consentono spesso il ripopolamento dopo un'alluvione, visto che restando emersi consentono la formazione di isole e il ritorno della vegetazione. Animali come questi, fondamentali per l'intero ecosistema terrestre, erano guardati dall'uomo come esseri inutili e insignificanti.
Mario Tozzi
Cit. da
Pianeta Terra: ultimo atto
Frasi di Mario Tozzi
Gli uomini sono
[...]
fatti così: neanche la vicinanza della
fine
riesce a porre un freno alla loro bramosia di profitto.
Mario Tozzi
Cit. da
Pianeta Terra: ultimo atto
Frasi di Mario Tozzi
Si è scritto molto sulla
fine
del mondo. Centinaia di libri (e non pochi film) danno corpo ad apocalissi a tinte fosche e drammatiche, in cui l'uomo viene spesso dipinto come vittima inerme e innocente di forze ostili a lui superiori.
[...]
cercherò di spiegare come i veri pericoli da cui occorre guardarsi non siano quelli sbandierati da visionari e sedicenti esperti digiuni di scienza, ma quelli che siamo noi stessi a creare.
[...]
Ma è di gran lunga più comodo credere a Nostradamus o ai Maya che prendere atto del clima che cambia o delle risorse che cominciano a scarseggiare.
Mario Tozzi
Cit. da
Pianeta Terra: ultimo atto
Frasi di Mario Tozzi
[Sulla pièce "Tre donne in cerca di guai"]
Siamo un trio fantastico. A questo spettacolo, ci lavoro da un sacco di tempo. È un progetto che ho cercato di realizzare otto anni fa, ma allora non ci sono riuscita. Avevo comprato i diritti e li avevo portati in Italia, ma i produttori mi avevano detto che il tema non era attuale e che in l'Italia non avrebbe funzionato. Poi ho ripreso i diritti nel 2014; prima ci ho lavorato da sola, poi anche con il regista ‐ anche a lui piaceva questo testo. Abbiamo chiamato la produzione e poi abbiamo cominciato a pensare alle attrici. Inizialmente, oltre a me, dovevano esserci Catharine Spaak e Marisa Laurito ‐ infatti in alcune locandine sono rimasti questi nomi. La presenza della Spaak era definitiva, anche se alla
fine
ci ha mollati; mentre la Laurito aveva dato l'ok per mettere il suo nome, ma con riserva. Catharine Spaak è stata sostituita da Barbara Bouchet; conosco Barbara da più di trent'anni, all'inizio avevamo pensato a lei, ma avevamo saputo che stava facendo un'altra cosa in teatro. Poi un giorno, ho deciso comunque di chiamarla, e lei ha accettato. Per quanto riguarda Marisa, sapevamo già dall'inizio che la sua presenza era incerta. Lei è stata molto corretta e mi ha chiamato dicendomi che, a causa di altri impegni, purtroppo, doveva rinunciare allo spettacolo. Così Tania Corsaro, la produttrice, mi ha detto: Che ne dici di Iva Zanicchi come sostituta della Laurito?, mi è sembrata un'idea geniale; poi Iva ha accettato e tutto è partito.
Corinne Cléry
Frasi di Corinne Cléry
Quando mi hanno proposto di fare Moonraker ‐ Operazione Spazio, siccome non dovevo essere la protagonista, ma la co-protagonista femminile e non sapevo bene cosa avrei dovuto fare, all'inizio non volevo accettare. Mi sono detta: No, io non voglio essere un numero, ma poi mi convinsero. La protagonista era Lois Chiles, una bellissima attrice americana: quella che aveva fatto Il Grande Gatsby. Poi ci sono stati dei problemi con la produzione e alla
fine
non è stata lei, bensì io, a rappresentare il film in tutto il mondo e devo dire che è stata un'esperienza meravigliosa.
Corinne Cléry
Frasi di Corinne Cléry
Oggi ci sono tanti ruoli per donne, soprattutto in teatro. Io mi sono messa a fare teatro quindici anni fa per caso: mi avevano chiamata chiedendomi se volevo fare uno spettacolo teatrale, e io mi sono detta: No, non lo posso fare, non mi sento pronta, ma, essendo molto impulsiva, alla
fine
ho risposto: Ma sì, lo faccio. Poi sono partita in Africa, per un lavoro per Retequattro e mentre stavo lì, ho pensato: Oddio, ma che follia! Che cosa ho detto! Ho accettato di fare teatro, ma non ne sono proprio in grado. Poi, mentre stavo facendo una fiction con Marco Columbro, dove c'era anche Erika Blanc ‐ un'attrice teatrale ‐ ho cominciato a studiare con lei teatro e ho veramente capito quanto sia stata folle ad aver accettato, così su due piedi. Fino all'ultimo momento ho detto: Che follia, che follia, poi quando tutto è stato fatto, e tutto è andato bene, mi sono innamorata del teatro. Il teatro ti prende... è come un amore, e io voglio farlo.
Corinne Cléry
Frasi di Corinne Cléry
Il mio sogno nel cassetto è quello di continuare a fare teatro fino alla
fine
. Voglio lavorare fino alla
fine
!
Corinne Cléry
Frasi di Corinne Cléry
Stai per cominciare a leggere la storia della geometria: cioè, lo sviluppo nel tempo del concetto di spazio. Uno studio antico, per iniziare il quale risaliremo a quattromila anni fa, e visiteremo insieme le antiche civiltà degli Egizi e degli Indiani. Ci concentreremo poi a lungo sui Greci di duemila anni fa, e termineremo in
fine
con gli Arabi.
[Recensione su piergiorgioodifreddi.it]
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
C'è spazio per tutti ‐ Incipit
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Il nulla fa la sua apparizione più scontata in fisica nello spazio vuoto, introdotto in Oriente dal taoismo. Nel Tao Tze Ching (XI) si afferma che l'utilità delle cose, dai vasi alle abitazioni, sta non in esse, ma nei vuoti che delimitano.
[...]
Il vuoto è unanimemente considerato sia il principio ultimo della realtà, che il
fine
ultimo della saggezza, in molti classici orientali: nella Chandogya Upanishad induista si legge che «brahman è il vuoto».
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Sul gioco di parole, in
fine
, basta notare che senza umorismo la vita diventerebbe un'insopportabile via crucis: e puntualmente, come disse Giovanni Crisostomo, Gesù non ha mai riso. Non è il solo, e quelli come lui sembra che abbiano il problema di non riuscire a distinguere tra linguaggio e metalinguaggio, e di confondere i sensi letterali con quelli metaforici, e viceversa. Ben vengano dunque le battute, le spiritosaggini, i lapsus, i libri di Bartezzaghi, e quant'altro ci può ricordare che la vita è gioco, e che chi la prende troppo seriamente finisce di mettere, mettersi o venir messo in croce inutilmente.
[Il signore degli strani anelli, Lingua e letteratura]
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il matematico impenitente
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Credo in un solo Dio, la Natura, Madre onnipotente, generatrice del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, l'Uomo, plurigenito figlio della Natura, nato dalla Madre alla
fine
di tutti i secoli: natura da Natura, materia da Materia, natura vera da Natura vera, generato, non creato, della stessa sostanza della Madre.
Credo nello Spirito, che è Signore e dà coscienza della vita, e procede dalla Madre e dal Figlio, e con la Madre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti dell'Intelletto.
Aspetto la dissoluzione della morte, ma non un'altra vita in un mondo che non verrà.
[Il mio credo]
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il matematico impenitente
Commenti:
1
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Essere, o non essere, questo è il problema:
se sia più nobile nella mente soffrire
colpi di fionda e dardi d'atroce fortuna
o prender armi contro un mare d'affanni
e, opponendosi, por loro
fine
? Morire, dormire...
nient'altro, e con un sonno dire che poniamo
fine
al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali
di cui è erede la carne: è una conclusione
da desiderarsi devotamente. Morire, dormire.
Dormire, forse sognare. Sì, qui è l'ostacolo,
perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale
deve farci riflettere. È questo lo scrupolo
che dà alla sventura una vita così lunga.
Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo,
il torto dell'oppressore, l'ingiuria dell'uomo superbo,
gli spasimi dell'amore disprezzato, il ritardo della legge,
l'insolenza delle cariche ufficiali, e il disprezzo
che il merito paziente riceve dagli indegni,
quando egli stesso potrebbe darsi quietanza
con un semplice stiletto? Chi porterebbe fardelli,
grugnendo e sudando sotto il peso di una vita faticosa,
se non fosse che il terrore di qualcosa dopo la morte,
il paese inesplorato dalla cui frontiera
nessun viaggiatore fa ritorno, sconcerta la volontà
e ci fa sopportare i mali che abbiamo
piuttosto che accorrere verso altri che ci sono ignoti?
Così la coscienza ci rende tutti codardi,
e così il colore naturale della risolutezza
è reso malsano dalla pallida cera del pensiero,
e imprese di grande altezza e momento
per questa ragione deviano dal loro corso
e perdono il nome di azione.
[To be, or not to be, that is the question:
Whether 'tis nobler in the mind to suffer
The slings and arrows of outrageous fortune,
Or to take arms against a sea of troubles,
And by opposing end them? To die, to sleep...
No more, and by a sleep to say we end
The heartache and the thousand natural shocks
That flesh is heir to: 'tis a consummation
Devoutly to be wished. To die, to sleep.
To sleep, perchance to dream. Ay, there's the rub,
For in that sleep of death what dreams may come
When we have shuffled off this mortal coil
Must give us pause. There's the respect
That makes calamity of so long life,
For who would bear the whips and scorns of time,
Th'oppressor's wrong, the proud man's contumely,
The pangs of despis'd love, the law's delay,
The insolence of office, and the spurns
That patient merit of th'unworthy takes,
When he himself might his quietus make
With a bare bodkin? Who would fardels bear,
To grunt and sweat under a weary life,
But that the dread of something after death,
The undiscovered country from whose bourn
No traveller returns, puzzles the will,
And makes us rather bear those ills we have
Than fly to others that we know not of?
Thus conscience does make cowards of us all,
And thus the native hue of resolution
Is sicklied o'er with the pale cast of thought,
And enterprises of great pitch and moment
With this regard their currents turn awry,
And lose the name of action.]
William Shakespeare
Cit. da
Amleto, atto III, scena I
Frasi di William Shakespeare
Una bambina di Modena iscritta alla seconda elementare si ritrova in classe, unica italiana, con diciotto bimbi di altre etnie che la isolano durante la ricreazione, parlano altre lingue, non vanno alle sue feste e non la invitano alle loro. È la realtà di certi quartieri-ghetto poco frequentati dai radical chic, dove si sperimenta la sgradevole sensazione di sentirsi ospiti a casa propria e di subire quelle discriminazioni che in ogni parte del mondo insidiano le minoranze. L'aggravante è che la discriminata, in questo caso, è una bambina. Sua madre protesta, si rivolge ai giornali, in
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getta la spugna e sposta la figlia in un altro istituto, dove gli extracomunitari sono sempre tanti, ma non più tutti. La scuola della discordia si difende ricordando che la metà dei bambini di quella classe è nata in Italia. Un particolare che soddisferà uno dei requisiti del futuro ius soli, ma che di per sé non significa nulla, se le famiglie di provenienza degli alunni continuano a educarli secondo i loro pregiudizi. Infatti, secondo le accuse, a fare precipitare la situazione sarebbe stata la mamma marocchina di una di queste bimbe, che avrebbe istigato la figlia a maltrattare la piccola modenese.
L'integrazione resta l'unica carta per una civiltà che ha smesso di fare figli e si ritrova a condividere i suoi spazi con chi invece di figli ne fa ancora. Ma come non la si favorisce erigendo muri, così non la si aiuta calando le braghe. E cioè creando ghetti in cui i pochi di origine italiana sono costretti a recitare la parte degli intrusi.
Massimo Gramellini
Cit. da
La pecora bianca, 'Il caffè', Corriere.it, 19 ottobre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
[Su Alessandro Matri]
Ci siamo conosciuti esattamente nel novembre del 2008 a Milano tramite amici in comune. Da parte sua è stato subito colpo di fulmine. E da quel momento ha cominciato a corteggiarmi. Mi piaceva essere corteggiata, mi piaceva tenerlo sullo spine. Era troppo... perfetto. Educato, rispettoso, mai una parola fuori posto, timido, sempre con il sorriso, sempre calmo, un ragazzo semplicissimo, con grande attaccamento alla sua famiglia, ai suoi amici di sempre. Perfetto, come dicevo. Dentro di me pensavo: non può essere vero, qualche difetto lo deve avere... C'è voluto un po' di tempo, ma alla
fine
ho ceduto.
Federica Nargi
Frasi di Federica Nargi
Ha seguito le nostre mosse! Crea pupazzi di neve, taglia le cose in pezzettini. Si prende gioco di noi! Se non lo troviamo questo non avrà
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!
Harry Hole
Dal film:
L'uomo di neve
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ford
: Sam, è altamente improbabile che il Motaba ci crei altri problemi e tu lo sai bene.
Sam Daniels
: No, io non lo so affatto!
Billy Ford
: Be', dovresti saperlo. Lo sapresti se non covassi un morboso desiderio di vedere la
fine
del mondo.
Dal film:
Virus letale
Scheda film e trama
Frasi del film
William Somerset
: Questa storia non può avere un lieto
fine
, non è possibile.
David Mills
: Se lo arrestassimo sarebbe già un lieto
fine
.
William Somerset
: Se prendessimo John Doe, e uscisse fuori che è il Diavolo, o meglio ancora Satana in persona, questo appagherebbe le nostre aspettative ma... non è il Diavolo. E' un essere umano.
David Mills
: Umano? Tu fai della filosofia, mi dici queste cose, queste... guarda che se lo fai per prepararmi ad affrontare una sconfitta, grazie ma...
William Somerset
: Ma tu vuoi diventare un eroe... vuoi diventare un campione... guarda che la gente non vuole campioni, vuole mangiare cheeseburger, giocare al lotto e guardare la televisione.
David Mills
: Ehi, come ci sei diventato così? Vorrei saperlo.
William Somerset
: Non ci si diventa da un giorno all'altro...
David Mills
: Vai avanti.
William Somerset
: È che non riesco a continuare a vivere in mezzo a gente che abbraccia e coltiva l'apatia come se questa fosse una.. una virtù.
David Mills
: Non sei diverso, non sei migliore.
William Somerset
: Non credo di essere né meglio né peggio, per niente. Anzi, io lo capisco, lo capisco totalmente. L'apatia è una soluzione, insomma è più facile stordirsi con qualche droga piuttosto che dover affrontare la vita; è più facile rubare quello che si vuole piuttosto che guadagnarselo. È più facile picchiare un figlio che educarlo. Diamine! L'amore costa, costa impegno, lavoro..
David Mills
: Si parla di gente che è mentalmente disturbata qui, si parla di gente che è mentalmente fuori di testa qui...
William Somerset
: No, no qui purtroppo si parla della nostra vita quotidiana... poi tu guarda che non te lo puoi permettere di essere così ingenuo!
David Mills
: Vaffanculo, dài! Sai? Dovresti sentirti quando parli, davvero. Tu... tu dici: "Il problema principale è che la gente se ne frega... "
William Somerset
:
[Annuisce]
David Mills
: "... E allora io, me ne frego della gente!". Capisci che non ha senso? Lo capisci?
William Somerset
: Ah... Tu non te ne freghi?
David Mills
: Giusta domanda! Io mai!
William Somerset
: Allora tu cambierai il mondo.
David Mills
: Non scherzare. Il punto è che, è che... io non credo che tu molli perché sei convinto delle cose che dici. No, no... Credo che tu te ne voglia convincere, perché molli. Tu vuoi che ti dia ragione, tu vuoi sentirmi dire: "Sì, sì... sì! Quant'è vero! Qui è tutto un casino, questo è un mondo di merda, dovremmo tutti andare a vivere in una foresta sugli alberi." E invece no! Io questo non te lo dico. Io non ti do ragione. Non sono d'accordo. Neanche volendolo!
Dal film:
Seven
Scheda film e trama
Frasi del film
Una volta, in una città lontana, venne al mondo un bambino trasparente. Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l'aria e l'acqua. Era di carne ed ossa e pareva di vetro. Se cadeva non andava a pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente. Si poteva vedere il suo cuore battere. Soprattutto si vedevano i suoi pensieri.
Una volta, per sbaglio, il bambino disse una bugia, e subito la gente poté vedere quella che sembrava essere una palla di fuoco dietro la sua fronte. Disse poi la verità e la palla di fuoco si dissolse. Per tutto il resto della sua vita il
bambino trasparente
non disse più bugie.
Egli crebbe, diventò un giovanotto, poi un uomo. Ognuno poteva leggere nei suoi pensieri e, prima che aprisse bocca, si potevano indovinare le sue risposte, quando gli si rivolgeva una domanda.
Egli si chiamava Michele, ma la gente lo chiamava
Michele di cristallo
. Tutti gli volevano bene per la sua lealtà e per la sua onestà. Vicino a lui tutti diventavano gentili.
Purtroppo, in quel paese, salì al governo un feroce dittatore. Cominciò un periodo di prepotenze, di ingiustizie e di miseria per il popolo. Chi osava protestare spariva senza lasciare traccia. Chi si ribellava veniva fucilato. I poveri erano perseguitati, umiliati e offesi in cento modi. La gente taceva e subiva, per timore delle conseguenze.
Ma Michele non poteva tacere. Anche se non apriva bocca, i suoi pensieri parlavano per lui. Dietro la fronte di quello che una volta era il
bambino trasparente
, tutti leggevano pensieri di sdegno e di condanna per le ingiustizie e le violenze del tiranno. Di nascosto poi, la gente ripeteva i pensieri di Michele come modo per avere speranza nel futuro.
Il tiranno fece arrestare Michele di cristallo. Poi ordinò di gettarlo nella più buia prigione. E' allora che successe una cosa straordinaria. I muri della cella in cui Michele fu rinchiuso, diventarono trasparenti! Dopo di essi anche i muri dell'intero edificio, e in
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anche le mura esterne.
La gente che passava vicino alla prigione poteva vedere Michele seduto sul suo sgabello, come se anche la prigione fosse di cristallo. Tutti continuavano a leggere i suoi pensieri.
Di notte la prigione emanava una grande luce. Il tiranno nel suo palazzo faceva tirare tutte le tende per non vederla, ma non riusciva ugualmente a dormire.
Michele di cristallo, anche in catene, era più forte di lui,
perché la verità è più forte di qualsiasi cosa
.
Da:
Il bambino trasparente
Eravamo in lutto per nostra madre che era morta in autunno e passammo tutto l'inverno in campagna da sole, Katja, Sonja e io.
Katja da antica data era una persona di famiglia, era la governante che ci aveva tirati su tutti e che io ricordavo e amavo da sempre. Sonja era mia sorella minore. Trascorremmo un inverno cupo e triste nella nostra vecchia casa di Pokrovskoe. Il tempo era freddo e così ventoso che i mucchi di neve sovrastavano le
fine
stre che erano quasi sempre ghiacciate e appannate, e per tutto l'inverno praticamente non ci muovemmo mai, neppure a piedi.
Lev Tolstoj
Cit. da
Felicità familiare ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
Poiché i piaceri sono pochi e tutti alla
fine
annoiano e i desideri sono infiniti, ciò significa che per quanto un uomo sia ricco e in buona salute non sarà mai soddisfatto, anzi al contrario, più diverrà ricco più sarà annoiato, perché più numerosi sono i godimenti che uno ha e meno essi lo rallegrano.
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Riflessioni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
Verrà presto il tempo in cui le persone saranno altrettanto inorridite al pensiero di uccidere una mucca, una pecora o un maiale per nutrirsene, proprio come adesso inorridiscono al pensiero di uccidere a un tal
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un proprio simile.
Lev Tolstoj
Cit. da
Pensieri di saggi
Frasi di Lev Tolstoj
Dio si rivela sempre a tutti, a tutti coloro che lo cercano. Egli si rivela ad ogni uomo, nel suo proprio cuore. Ogni uomo sente in sé Dio, quel principio di vita che non è corpo, ma che vive nel corpo umano, che non ha né peso, né misura, né colore, né gusto, né odore, che mai ebbe inizio e mai avrà
fine
.
[Il bastoncino verde]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Ci si può domandare se è ragionevole e morale ‐ questi due termini sono inseparabili ‐ uccidersi.
No! Uccidersi è irragionevole, così come tagliare i polloni di una pianta che si vorrebbe estirpare. Essa non morrà, crescerà irregolarmente, ecco tutto. La vita è indistruttibile, al di là del tempo e dello spazio. La morte non può che cambiarne la forma, mettendo
fine
alla sua manifestazione in questo mondo. Ma rinunciando alla vita in questo mondo, io non so se la forma che essa prenderà altrove, mi sarà più gradita e in secondo luogo io mi privo della possibilità di imparare e di acquisire a profitto del mio io, tutto ciò che avrei potuto apprendere in questo mondo. D'altra parte e soprattutto, il suicidio è irrazionale perché, rinunciando alla vita a causa del disgusto che essa mi provoca, io mostro di avere un concetto errato dello scopo della mia vita, supponendo che serva al mio piacere, mentre essa ha per scopo, da un lato, il mio perfezionamento personale e dall'altro la cooperazione all'opera generale che si compie nel mondo.
Ed è per questo che il suicidio è immorale. All'uomo che si uccide, la vita era stata data con la possibilità di vivere fino alla sua morte naturale, a condizione di essere utile all'opera generale della vita e lui, dopo aver goduto della vita, finché gli è parsa gradevole, ha rinunciato a metterla al servizio dell'utilità generale, appena gli è divenuta spiacevole; mentre verosimilmente egli cominciava a divenire utile nel preciso istante in cui la sua vita si incupiva, perché ogni lavoro comincia con travaglio.
[Sul suicidio]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Mio caro Mikhail Aleksandrovich,
scrivo "caro" non perché questa è l'abitudine, ma perché, da quando ho ricevuto la sua prima lettera e soprattutto la seconda, sento che lei mi è molto vicino e ho molto affetto per Lei. In questo sentimento vi è parecchio egoismo. Forse lei non mi presterà fede, ma è incredibile, quanto io mi senta solo e fino a qual punto il mio vero io sia disprezzato da tutti quelli che mi circondano. So che colui che sopporterà fino alla
fine
, sarà salvato, so che solo nelle cose vane l'uomo può godere il frutto del proprio lavoro o almeno vederne i risultati: ma nell'opera della divina verità, che è eterna, non può vedere il frutto nel breve spazio della sua brevissima vita.
So tutto questo, eppure spesso sono preso dalla disperazione; perciò il nostro incontro e la mia quasi certezza di trovare in Lei un uomo che cammina sinceramente insieme a me, sulla medesima via e con lo stesso mio
fine
, mi riempie di gioia.
[Lettera a M.A. Enghelgardt]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
[...]
ti capita di vedere gente nuova, come non ne hai mai vista, diciamo in qualche angolo dell'Africa o del Giappone: un uomo, un altro, un terzo, e ancora e ancora, e non c'è
fine
, sempre nuovi e nuovi, come non ne ho mai potuti vedere e non ne vedrò, e tutti vivono nello stesso modo egoistico la loro vita singola, proprio come me; e ti viene il terrore e il dubbio: che significa questo, perché tanti così? Qual è il mio rapporto con loro? È possibile che non ci si veda che come estranei, loro me e io loro? Non può essere. E c'è un'unica risposta: loro e io siamo una sola cosa, come fanno una sola cosa tutti quelli che vivono e sono vissuti e vivranno, una sola cosa con me, e io vivo di loro e loro vivono di me. (3 febbraio 1892)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Il povero Solovëv, che non capisce niente del cristianesimo, lo giudica e vorrebbe inventare qualcosa di meglio. Chiacchiere, chiacchiere senza
fine
. (5 ottobre 1881)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Tutto si è fatto silenzioso a Mosca. È ben raro che si senta uno strider di ruote per una via gelata. Alle
fine
stre non più lumi, e i lampioni si sono spenti. Dalle chiese si diffondono i suoni delle campane e, oscillando sopra la città che dorme, ricordano che è mattino. Le vie sono deserte. Di rado in qualche posto un vetturino notturno impasta insieme sabbia e neve con gli stretti pattini della slitta e, portatosi in un altro angolo, si addormenta, aspettando un passeggiero. Passa una vecchietta diretta in chiesa, dove già, riflettendosi nelle guarnizioni dorate delle icone, ardono di luce rossa radi ceri disposti senza simmetria. Gli operai già si alzano dopo la lunga notte invernale e vanno al lavoro.
Ma per i signori è ancora sera.
Lev Tolstoj
Cit. da
I cosacchi ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
La destinazione dell'arte del nostro tempo è di tradurre dalla sfera della ragione alla sfera del sentimento la verità che il bene della gente è nell'unione e di instaurare in luogo della violenza attuale quel regno di Dio, cioè quell'amore che si presenta a noi tutti come
fine
supremo della vita dell'umanità. Può darsi che in avvenire la scienza rivelerà all'arte nuovi, ancora più alti ideali, e che l'arte li realizzerà ma nel nostro tempo la destinazione dell'arte è chiara e ben determinata. Il compito dell'arte cristiana è la realizzazione dell'unione fraterna degli uomini.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
Che cosa è l'arte?
Frasi di Lev Tolstoj
Si produce nel mondo una quantità infinita di combinazioni e di fenomeni di ogni specie. Io sono l'uno di essi. Scomparirò, ma il tempo è infinito, e in seguito la stessa combinazione, lo stesso io deve di nuovo apparire alla
fine
di un tempo infinito. Ora il tempo infinito durante il quale non sarò, è per me un battito d'occhi. Di conseguenza sarò sempre, mi addormenterò e subito dopo mi risveglierò.
Lev Tolstoj
Frasi di Lev Tolstoj
Carl Van Loon
: Tu non abiti qui vero?
Eddie Morra
: Beh... gli spartani evitavano piacevolezze.
Carl Van Loon
: Sì, e alla
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li hanno presi a calci nel culo.
Dal film:
Limitless
Scheda film e trama
Frasi del film
Un buon condottiero non solo non ha bisogno né della genialità né di qualsivoglia altra virtù; al contrario, è bene che manchi delle migliori, delle più elevate qualità umane, come l'amore, la poesia, la
fine
zza di sentimenti, il dubbio filosofico, la capacità speculativa. Dev'essere un uomo limitato, fermamente convinto che ciò che fa è molto importante (altrimenti il suo mestiere gli verrebbe a noia): solo a queste condizioni sarà un valido uomo d'armi. Dio ci scampi se sarà, in senso compiuto, un uomo: se proverà affetto per qualcuno, se conoscerà sentimenti pietosi, se distinguerà il giusto dall'ingiusto. Si capisce perché fin dall'antichità, sia stata creata per loro la teoria dei geni, perché in mano loro sta il potere? Il merito del successo nelle imprese militari non dipende da costoro, ma dall'uomo che in mezzo alle file grida "Urrà!" Solo in quelle file si può prestare servizio con la certezza di esser utili!
(III, I, XI; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
[...]
quell'adulazione
fine
e sicura, che consiste nel riconoscere tacitamente che il vostro interlocutore è, con voi, il solo uomo capace di comprendere la bestialità di tutti gli altri e la saggezza e la profondità delle vostre idee.
(II, III, VI; 1956)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Quando hai una bambina di un anno e ti dicono che tra due mesi morirai, puoi decidere di accelerare la
fine
oppure di proiettarla nel tempo dell'amore, che è l'eternità. Solo la morte di tua figlia ti apparirebbe più insopportabile del saperla condannata a crescere senza di te. Per esorcizzare il distacco, una giovane madre di Treviso aggredita da un tumore rarissimo ha cercato il modo di accompagnare la sua creatura per mano fino ai confini della maggiore età. Lo ha trovato nel linguaggio muto dei gesti, che a differenza delle parole arrivano diritti al cuore. Ha scelto e affidato al marito diciotto regali da consegnare alla figlia uno per volta, a ogni compleanno. Bambole, giochi, libri per l'infanzia, vestiti da adolescente e in
fine
un mappamondo di sughero dove ha segnato con delle puntine tutti i luoghi che avrebbe voluto visitare con lei.
Chissà che cosa ne sarà stato del mondo, quando la diciottenne scarterà l'ultimo pacchetto. Non potendo prevedere il futuro, sua madre le ha donato il proprio passato. Non ci sarà per sgridarla quando combinerà la prima sciocchezza né per consolarla quando subirà la prima delusione. Ma le ha lasciato un testamento di regali per ricordarle che sua madre non l'ha mai né abbandonata né rifiutata. L'ha amata. Solo per un attimo, purtroppo. Ma l'amore di questa madre è un attimo che dura tutta una vita.
Massimo Gramellini
Cit. da
Avrò cura di te, 'Il caffè', Corriere.it, 30 settembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
[Sulla sua barca]
È la mia roulotte galleggiante, è una vecchia barca americana di sedici metri e mezzo in cui vivo da Pasqua a
fine
settembre. Il resto dell'anno lo trascorro a Milano, dove abito da una vita.
Marco Predolin
Frasi di Marco Predolin
A un certo punto mi sono deciso di mettere
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alle umiliazioni e per questo ho cercato un'alternativa in questo locale
[il suo ristorante "I pirati"]
, per vivere dignitosamente: ormai ricevevo solo ruoli da ospite o proposte indecenti da piccole emittenti, quelle che poi magari non ti pagano.
Marco Predolin
Frasi di Marco Predolin
Cara Mamma,
tu sei una delle persone più forti che conosca. Guardavo mia figlia (OMG, sì, ho una figlia) e lei ha le mie braccia e le mie gambe. Il mio corpo e le mie stesse braccia, forti, muscolose, potenti. Non so come potrei reagire se dovesse sopportare quello che ho dovuto sopportare io da quando avevo 15 anni fino ad oggi. Sono stata definita un uomo perché sembravo troppo forte. Mi hanno accusato di doping (No, sono una persona fin troppo integra per comportarmi in maniera disonesta solo per ottenere un vantaggio). Hanno detto che non appartengo agli sport femminili ‐ ma quelli maschili ‐ perché sembro più forte di tante donne (No, semplicemente lavoro sodo e sono nata con questo fisico cazzuto e ne vado fiera).
Eppure mamma, non capisco come tu non ti sia scagliata contro ogni reporter, ogni persona o annunciatore e, diciamolo, contro gli hater, troppo ignoranti per capire il potere di una donna di colore.
Sono orgogliosa perché siamo riuscite a dimostrare a questa gente come sono alcune donne. Non siamo tutte uguali. Alcune sono in carne, altre sono forti, altre sono muscolose, alte, basse, ma alla
fine
siamo tutte uguali: siamo donne e siamo orgogliose!
Tu hai così tanta classe, spero tanto di seguire il tuo esempio. Ci provo, anche se, e Dio lo sa, ho una LUNGA strada da percorrere, ma grazie.
Grazie per essere il modello di cui avevo bisogno per sopportare tutte le difficoltà che ora considero sfide - sfide che mi divertono. Spero di insegnare alla mia piccola Alexis Olympia lo stesso, e avere la stessa determinazione che hai avuto tu.
Promettimi mamma, che continuerai ad aiutarmi. Non sono sicura di essere così equilibrata e forte come te. Spero di arrivarci un giorno. Ti voglio bene.
La tua figlia più piccola,
Serena
Serena Williams
Cit. da
Lettera alla madre, Reddit, 19 settembre 2017
Frasi di Serena Williams
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