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Aforismi Vento - parte 15
Frasi trovate
:
2.098
Matt Kirby
: Senti, tu lo reggi il whisky?
Wilbur Walsh
: Be', i primi due galloni sì, al terzo di
vento
nostalgico e ci può scappare la lite.
Dal film:
I due superpiedi quasi piatti
Scheda film e trama
Frasi del film
Sì, ma vedi, tu hai ragione ma se io non mangio non vado al cesso e se non vado al cesso cambio carattere, perdo il buon umore e di
vento
... di
vento
... dispettoso.
Wilbur Walsh
Dal film:
I due superpiedi quasi piatti
Scheda film e trama
Frasi del film
Efestione
: Una volta hai detto, la paura della morte guida tutti gli uomini, non ci sono altre forze? Non c'è amore nella tua vita? Alessandro...a volte mi domando se non sia tua madre quella da cui fuggi. Così tanti anni, così tanta distanza fra voi due, di cosa hai paura?
Alessandro
: ah... chi può saperlo? Quando ero bambino mia madre mi credeva divino, mio padre debole. Quale dei due sono, Efestione? Debole o divino? Io so solo che l'unico di cui mi fido a questo mondo sei tu. Mi sei mancato. Ho bisogno di te. Io amo te, Efestione. Nessun altro.
Efestione
: tieni ancora la testa inclinata, così.
Alessandro
: ho smesso di farlo
Efestione
: no, come un cervo che ascolta nel
vento
, tu mi ferisci ancora, Alessandro. E hai occhi come nessuno al mondo. Ah, ti sembrerò un discepolo stolto ma sei tutto quello a cui tengo e per il dolce respiro di Afrodite sono geloso di perderti a causa di questo mondo che desideri così ardentemente.
Alessandro
: tu non mi perderai mai, Efestione. Io sarò con te sempre, fino alla fine.
Dal film:
Alexander
Scheda film e trama
Frasi del film
Tieni ancora la testa inclinata, così...
come un cervo che ascolta il
vento
...
tu mi ferisci ancora Alessandro, e hai gli occhi come nessun altro.
Efestione
Dal film:
Alexander
Scheda film e trama
Frasi del film
Noi siamo un popolo di eroi e di grandi in
vento
ri e discendiamo dagli antichi romani.
Edoardo Bennato
Cit. da
In fila per tre
Frasi di Edoardo Bennato
Questo motorino serie Lux immatricolato 1979, è l'orgoglio della mia vita. Mai un colpo di tosse, un filo di ruggine, una sbandata fuori posto, niente. Un santo! E pensare che di motivi per lasciassi andare a ferro vecchio, e ce n'avrebbe avuti parecchi. Quando gli si montò sopra in cinque per festeggiare la vittoria dell'Italia a' Mondiali dell'82, quando ci caricai sopra du' damigiane, una d'olio e una di morellino per portarle a Don Luigi, quando, per una scommessa idiota, gli bloccai la manopola del gas e lo lasciai andare da solo a diritto lungo un viottolo per vedere quanto restava in equilibrio. Ma soprattutto, ha superato l'av
vento
dei nuovi scooter. Quei moderni mostri neri a punta, che fannno 130 in salita e 160 in discesa, con quei nomi assurdi MKW, WW, KK, KK, WWF, e icché sono, una specie protetta? Insomma, il mio motorino un volea morire, 'un gli facea paura nulla e l'è sempre andaho 'n culo a tutti. Ma il ciclone che soffiò nell'estate del '96, e' portò via anche lui. Sì, perché il ciclone, quando arriva, non è che t'avverte. Passa, piglia e porta via. E a te, 'un ti rimane altro che restare lì, bòno bòno a capire che, forse, se 'un fosse passato, sarebbe stato parecchio, ma parecchio peggio.
Levante
Dal film:
Il ciclone
Scheda film e trama
Frasi del film
Il sogno è un
vento
che abbiamo stretto fra le mani.
Claudio Baglioni
Cit. da
Il sogno è sempre
Frasi di Claudio Baglioni
Chi ha ingannato il cielo a Ustica? | Chi ha imbiancato Medellin? | Chi ha negato già Timisoara? |
Claudio Baglioni
Cit. da
... | Chi ha insozzato il
vento
a Chernobyl? | Chi ha assetato Napoli? | Chi ha schiacciato i cuori dell'Heysel? | Mille aghi nella mente | e niente mai risposte. [da Naso di falco
Frasi di Claudio Baglioni
Mi ubriacai di una città polacca, e vodka e
vento
e non sarei tornato.
Claudio Baglioni
Cit. da
Dagli il via
Frasi di Claudio Baglioni
Resto qui a viverti per vivere, da qualche parte a mettere le porte al
vento
, per questo sono qui.
Claudio Baglioni
Cit. da
Io sono qui
Frasi di Claudio Baglioni
Pensa amore mio, che t'insegnai mille altri cieli e non seppi mai soffiarti
vento
sulle ali.
Claudio Baglioni
Cit. da
Tamburi lontani
Frasi di Claudio Baglioni
Il
vento
rilegge il mio giornale, e domani uscire di nuovo, farmi una faccia allegra per il prossimo carnevale
Claudio Baglioni
Cit. da
Via
Frasi di Claudio Baglioni
È per te | questo bacio nel
vento
| te lo manderò lì | con almeno altri cento.
Eros Ramazzotti
Cit. da
Sta passando Novembre
Frasi di Eros Ramazzotti
Lascia che il
vento
porti | con le sue ali forti | l'ultimo dei sogni che farò | che io farò...
Eros Ramazzotti
Cit. da
L'ombra del gigante
Frasi di Eros Ramazzotti
Io su di lei, il
vento
su noi, tra paura e passione...
Biagio Antonacci
Cit. da
Coccinella
Frasi di Biagio Antonacci
Vorrei essere il vestito che porterai | il rossetto che userai | vorrei sognarti come non ti ho sognato mai | ti incontro per strada e di
vento
triste | perché poi penso che te ne andrai.
Lucio Dalla
Cit. da
Tu non mi basti mai
Frasi di Lucio Dalla
Sai che cosa penso | che se non ha un senso | domani arriverà | domani arriverà lo stesso! | Senti che bel
vento
| non basta mai il tempo | domani un altro giorno arriverà!
Vasco Rossi
Cit. da
Un senso
Frasi di Vasco Rossi
Sono stati giorni di tempesta e
vento
ed era pronto solo chi era pronto, ma adesso sai a cosa vai incontro: chi non è morto è già più forte!
Luciano Ligabue
Cit. da
Quando canterai la tua canzone
Frasi di Luciano Ligabue
Vento
per
vento
, a favore oppure contro... cosa c'è di male in fondo a vivere?
Luciano Ligabue
Cit. da
Giorno per giorno
Frasi di Luciano Ligabue
Roma è 'na città devota, ogni strada un con
vento
, ogni casa 'na mignotta.
Proverbio romano
Proverbi romani
[...]
Quella che mi è capitata è una vicenda assurda e ieri è arrivata la ciliegina sulla torta. Allibito dalle dichiarazioni di un componente della commissione
[Piero Sandulli]
che mi ha giudicato. È una cosa gravissima e che non s'è mai vista. Reputo l'inter
vento
da parte di questo signore improprio e fuori dalle regole. E lui dovrebbe farle rispettare. Questo signore, per uscire sulle prime pagine dei giornali, ha fatto dichiarazioni sul mio conto. Dichiarazioni se non da tifoso quanto meno inopportune. Forse c'è qualcosa di personale da parte di questo signore.
Antonio Conte
Frasi di Antonio Conte
Più vai in vetta e più sono forti le folate di
vento
.
Antonio Conte
Frasi di Antonio Conte
[Bulldozer sta cucinando quando il
vento
gli sposta la pagina della ricetta]
Ragazzi, io tutto quello che posso fare è invitarvi a pranzo
[Ma dopo aver assaggiato quello che ha cucinato]
...in trattoria... e ognuno paga per sè!
Bulldozer
Dal film:
Lo chiamavano Bulldozer
Scheda film e trama
Frasi del film
Fuori, senza curarsi delle luci e degli uomini, un
vento
leggero risale il fiume.
Forse insegue qualcosa o forse da qualcosa è inseguito. Ma è piacevole stare qui per qualche istante a sentirlo passare e frusciare tra gli alberi. È una brezza fresca e sottile, di quelle che asciugano le lacrime agli uomini e impediscono agli angeli di piangere.
E io finalmente posso dormire.
[Explicit]
Giorgio Faletti
Cit. da
Io sono Dio
Frasi di Giorgio Faletti
L'amore è fatto di pioggia. Solo il
vento
sa quando e dove può arrivare.
Giorgio Faletti
Cit. da
Fuori da un evidente destino
Commenti:
5
Frasi di Giorgio Faletti
Primo av
vento
re
: Questo
[Eugene]
O'Neill ha orecchiato epidermicamente gli stilemi del monologo interiore dell'Ulisse joyciano.
Moglie dell'av
vento
re
: Sarà, Peppi', ma io me so' fatta 'na capa 'e suonno.
[all'uscita di un teatro dove davano Strano interludio]
Dal film:
C'eravamo tanto amati
Scheda film e trama
Frasi del film
Adesso, grazie a un particolare scoperto quasi per caso, in quella stanza grigia, sospesa per aria come un aquilone in balia del
vento
, volteggiava una piccola speranza colorata.
Giorgio Faletti
Cit. da
Io uccido
Frasi di Giorgio Faletti
«La casa è piuttosto strana, però di qua la vista è stupenda!»
In piedi sulla soglia, Marco si girò verso la sorella. Stava ritta sulla scogliera che precipitava a picco nel mare, una ventina di metri oltre il piccolo giardino delimitato da un muretto bianco.
Il suo maglione rosso era una macchia sullo sfondo blu cobalto dell'Egeo.
Si girò e venne verso di lui, i capelli biondi gonfiati dal
vento
, stringendosi nelle braccia, il viso basso quasi a voler controllare le scarpe.
Marco conosceva troppo bene sua sorella per non capire quando era nervosa.
Giorgio Faletti
Cit. da
Pochi inutili nascondigli ‐ Incipit
Frasi di Giorgio Faletti
La terra non ha memoria.
Il
vento
si nutre di polvere e cespugli rotolati e dell'orgoglio di impronte cancellate e nuvole disperse. Ora che la mia gente di quelle stesse nuvole è fatta e con quelle stesse orme ha camminato, non c'è altro da attendere ancora. Non sarà Kokopelli, il suonatore dal morbido flauto, sulla schiena accasciato quando il suo spirito ci abbandona alla carestia che uccide. Non sarà Orge dai denti digrignati, né Soyal dal muto triangolo in bocca, né Nangosohu che ha in faccia la stella del mattino. Nessuno di questi dimenticati spiriti tornerà a riportarci l'orgoglio abbattuto, i sensi sopiti, la battaglia perduta perché mai combattuta.
Nessuno.
Sarà il dormiente generato dal sonno e dalla paura che ci condurrà sull'antico sentiero, il guerriero ardente unico figlio di questa terra che da sempre non ha memoria.
Eppure, da sempre, ricorda.
Giorgio Faletti
Cit. da
Fuori da un evidente destino ‐ Incipit
Frasi di Giorgio Faletti
Quando un pensiero ti domina lo ritrovi espresso dappertutto, lo annusi perfino nel
vento
.
Thomas Mann
Cit. da
Tonio Kröger
Commenti:
6
Frasi di Thomas Mann
Il testo, la musica, l'arte, la fotografia, il cinema, e in generale anche le immagini sono manipolabili, citabili, ricostruibili come fossero dei Lego della modernità, dei Lego pieni di senso che nessuno prima sapeva davvero come usare. Il lato emozionale dei social network ha fuso inconsci, per dirla con Jung, trasformandoli in collettivi, generando altri mondi e altre scritture. Ha cercato risposte in domande che si fanno nel
vento
del web, e a sua volta ha generato domande che nessuno prima aveva pensato esistessero. Siamo di fronte a un lenta rivoluzione sociale e culturale, che forse sarà lunga, e troverà molte resistenze. Ma che potrebbe cambiare tutto.
Roberto Cotroneo
Frasi di Roberto Cotroneo
Ora lei mi chiede se io sarei capace di scriverla, questa storia. Almeno di scriverla, visto che non ho parole per dirla.
[da Il
vento
dell'odio]
Roberto Cotroneo
Frasi di Roberto Cotroneo
Oggi vivo di insonnia e di nostalgie. Specie nei giorni che precedono la primavera, nei giorni di
vento
, sono preda di rimpianti a cui non so dare un nome.
[da Questo amore]
Roberto Cotroneo
Frasi di Roberto Cotroneo
L'esperienza del web rischia di essere il contrario dell'esperienza nella vita pratica. Sul web più che cercare stimoli inattesi, cerchi esperienze da ripetere, come fosse un continuo reiterare un desiderio che già conosci. L'inatteso è filtrato, a volte censurato. Se qualcuno dice cose che non capisco e non condivido potrei cancellarlo o toglierlo dai miei follower. E allora l'esperienza non è mai l'av
vento
dello sconosciuto nel conosciuto, non è mai la mescolanza di saperi, ma il ripetersi di cose che rafforzano identità fragili confermandole. Tutti quelli che la pensano come me commentano le mie opinioni, e mi aiutano a non perdermi. Quindi si tratta di un'esperienza filtrata.
Roberto Cotroneo
Frasi di Roberto Cotroneo
L'immaginario di tutta la fantascienza è sempre stato lo stesso: le macchine, i robot, prenderanno il soprav
vento
sull'uomo. Nessuno invece avrebbe immaginato che una gigantesca identità condivisa, un'anima del mondo sempre più ampia, partendo da questa strana trascendenza del web, avrebbe cambiato noi stessi e le cose sulla terra fino a questo punto.
Roberto Cotroneo
Frasi di Roberto Cotroneo
Questo è l'odore che mi piace. Questo è il trifoglio appena tagliato, la salvia calpestata quando uno cavalca dietro un armento, il fumo della legna e delle foglie che bruciano d'autunno. È l'odore della nostalgia, l'odore del fumo dei mucchi di foglie che bruciano l'autunno nelle strade del Missoula. Quale odore preferiresti sentire? L'erba dolce che gl'indiani adoperano nei loro cesti? Il cuoio affumicato? L'odore della terra a primavera dopo la pioggia? L'odore del mare quando un o cammina in mezzo alle ginestre su un promontorio in Galizia? O il
vento
di terra quando si avvicina a Cuba nell'oscurità: l'odore dei fiori di cactus, di mimosa e delle viti marine? O preferisci l'odore del prosciutto fritto, la mattina, quando hai fame? O quello del caffè del mattino? O di una mela quando la mordi? O di un frantoio quando si prepara il sidro, o del pane appena sfornato? Ma allora devi aver fame.
Ernest Hemingway
Cit. da
Per chi suona la campana
Frasi di Ernest Hemingway
Morire era niente e El Sordo non aveva dentro di sé una visione chiara della morte né la temeva. Ma vivere era l'immagine di un campo di grano che ondeggia al
vento
sul fianco di una collina. Vivere era un falco nel cielo. Vivere era una giarra di terra piena d'acqua nella polvere della trebbiatura, col grano lanciato in aria e la pula che vola. Vivere era un cavallo tra le cosce e un fucile sotto una gamba e una collina e una valle e un fiume fiancheggiato d'alberi sulle rive, e l'estremo della valle e le colline al di là.
Ernest Hemingway
Cit. da
Per chi suona la campana
Frasi di Ernest Hemingway
Il mento poggiato sulle braccia incrociate, l'uomo era disteso sulla terra bruna del bosco coperta d'aghi di pino. Sulla sua testa il
vento
investiva, fischiando, le cime degli alberi. In quel punto il versante del monte si raddolciva ma un poco più in giù precipitava rapido, e l'uomo poteva vedere la traccia nera della strada incatramata che, serpeggiando, attraversava il valico.
Ernest Hemingway
Cit. da
Per chi suona la campana
‐ Incipit
Frasi di Ernest Hemingway
È questa la cosa spa
vento
sa: il passato di cui ricordiamo è senza tempo. Impossibile rivivere un amore come rileggendo un libro o rivedendo un film.
Milan Kundera
Cit. da
L'ignoranza
Frasi di Milan Kundera
Patrizio Moro-Lanza si sentiva da tre mesi così pienamente felice, che già cominciava a provare una superstiziosa paura, quasi presentisse che la sua cattiva sorte stesse in agguato a tramargli qualche crudele sorpresa. Gli pareva impossibile che la disdetta, da cui era stato perseguitato fin dalla fanciullezza, fosse ora cessata d'improvviso, appena entrata in casa di lui la bella e gentile persona divenuta da tre mesi la dolce compagna della sua vita. Avea notato, con grande meraviglia, che dal giorno del suo matrimonio tutto gli era riuscito bene. Fin le circostanze che da prima gli avevano prodotto un senso di stizza e di dispiacere, come l'improvviso traslocamento all'Agenzia delle Tasse di Marzallo e il vasto ex con
vento
destinato da quel municipio per ufficio dell'Agenzia e per abitazione dell'Agente; fin queste circostanze si erano a un tratto mutate in favor suo e contribuivano a rendergli più deliziosa la cara solitudine della sua vita, fra la madre malaticcia sempre e sofferente e la giovane moglie che pareva gettasse attorno, per le malinconiche stanze della loro strana abitazione, sorridenti sprazzi di sole.
Luigi Capuana
Cit. da
Profumo ‐ Incipit
Frasi di Luigi Capuana
C'era una volta un barbiere che faceva la barba alla povera gente. Scorticava le facce con un vecchio rasoio e vi trinciava braciole di quando in quando. E se gli av
vento
ri si lamentavano, egli, che era di umore allegro, rispondeva:
- Per un soldino, vi faccio la barba e una braciola; e brontolate? Una braciola costa di più.
Luigi Capuana
Cit. da
Il barbiere ‐ Incipit
Frasi di Luigi Capuana
C'era una volta un vecchio falegname, che aveva una botteguccia e pochi arnesi del suo mestiere: una sega, un succhiello, una pialla, uno scalpello, un martello, una tanaglia, il pancone e nient'altro.
Lavorava di grosso, e ordinariamente gli davano ad acconciare cose vecchie; per questo gli avevano appiccicato il nomignolo di Mastro Acconcia-e-guasta. Guastava un uscio e rimediava una cassa, un tavolino, due sportelli, secondo la richiesta. La colla e i chiodi dovevano comprarli gli av
vento
ri.
Luigi Capuana
Cit. da
Mastro Acconcia-e-guasta ‐ Incipit
Frasi di Luigi Capuana
Nel villaggio di Salem, al tramonto, il giovane Onesto Brown uscì di casa; ma rimise dentro la testa, appena passata la soglia, per scambiare il bacio del congedo con la sua giovane sposa. E Fede, poiché così si chiamava giustamente la moglie, sporse fuori la graziosa testolina, lasciando che il
vento
giocasse con i nastri rosa della cuffia, mentre parlava al suo Onesto Brown.
Nathaniel Hawthorne
Cit. da
Il giovane Goodman Brown ‐ Incipit
Frasi di Nathaniel Hawthorne
Uuuh! Senta il
vento
della sotterranea! Ah! che delizia!
La ragazza
Dal film:
Quando la moglie è in vacanza
Scheda film e trama
Frasi del film
Via col ritmo! Via col
vento
! Giamaica vince! Io me lo sento!
Sanka
Dal film:
Cool Runnings - Quattro sottozero
Scheda film e trama
Frasi del film
Commissario Auricchio
: Belva umana, guarda che tu sarai la belva umana, ma se io mi incazzo di
vento
brutto, di
vento
!
Fracchia
: Guardi che veramente è già sulla buona strada, lei...
Commissario Auricchio
: Ti spezzo la carotide, maledetto!
Dal film:
Fracchia la belva umana
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi semina
vento
, raccoglie tempesta
[Quem planta
vento
, colhe tempestade]
Proverbio brasiliano
Proverbi brasiliani
Chi semina
vento
, raccoglie tempesta chi semina amore, raccoglie saudade.
[Quem semeia
vento
, colhe tempestade quem semeia amor, colhe saudade]
Proverbio brasiliano
Proverbi brasiliani
Lorusso
: Sono un po' preoccupato per i ragazzi perché, insomma un po' non succede niente, voglio dire... poi li vedo... c'è Strazzabosco soprattutto che, sempre solo, schivo, gli è morta anche Silvana adesso, mi sa che è frocio! Niente di male, voglio dire, c'è un dispaccio governativo che parla chiaro che pesanti sanzioni...
Tenente Montini
: Perché?
Lorusso
: Per chi sta con i soldati, con... vive con gli uomini, voglio dire...
Tenente Montini
: Allora, anche Alessandro Magno era un grande guerriero eppure...
Lorusso
: Una mamma anche Alessandro Magno?
Tenente Montini
: Certo!
Lorusso
: Vabbè, voglio dire, una roba di antichi greci... robe successe decine e decine di anni fa... insomma poi non è che, oh, mica che me lo in
vento
signor tenente qui c'è un dispaccio... Va be', voglio dire, una roba di antichi Greci, robe successe decine e decine di anni fa. Insomma poi non è che, oh, mica me lo in
vento
signor tenente, qui c'è un dispaccio: circoscrivere e bloccare il fenomeno omosessuale sul nascere. Reprimere e punire i rapporti omoerotici tra la truppa. Carta canta, no è che lo dico io.
Tenente Montini
: Va be', allora inventiamoci qualcosa per tenere alto il morale della truppa.
Lorusso
: Eh! Si potrebbe far scavare una bella trincea.
Tenente Montini
: E a che serve?
Lorusso
: Niente, cioè la scavano poi la ricoprono.
Tenente Montini
: Dai, poi si demoralizzano.
Lorusso
: Facciamo un simulacro d'attacco.
Tenente Montini
: Con questo caldo?
Lorusso
: Va be', signor tenente, se non le va bene niente cosa devo fare adesso, per tener su l'ambiente no?
Tenente Montini
: Va be', senti Lorusso pensaci te, va bene. Ora scusatemi però perché devo redigere il diario militare, scusa eh.
Lorusso
: Scusi, non sapevo stava... andiamo va'. Qui non succede niente e lui redige. Cosa scriverà?
Colasanti
: Bho!
Dal film:
Mediterraneo
Scheda film e trama
Frasi del film
1933
Carla capì che i genitori stavano per litigare. Nel preciso istante in cui entrò in cucina l'ostilità fra loro la investì come il
vento
gelido e penetrante che a febbraio spazzava le strade di Berlino prima di una bufera di neve. Fu tentata di girarsi e andarsene. Non accadeva spesso che discutessero. In genere si mostravano molto affettuosi tra loro... anche troppo. Carla provava un profondo imbarazzo quando si baciavano davanti ad altre persone. I suoi amici lo trovavano strano, perché i loro genitori non erano altrettanto espansivi. Una volta lo aveva detto alla mamma, che si era messa a ridere compiaciuta. "Il giorno dopo il matrimonio tuo padre e io fummo costretti a separarci a causa della Grande Guerra" aveva spiegato. Era inglese di nascita, anche se non lo si sarebbe detto. "Io rimasi a Londra, mentre lui dovette tornare a casa, in Germania, per arruolarsi". Carla aveva sentito tante volte quella storia, che la mamma amava ripetere. "Eravamo convinti che la guerra sarebbe durata tre mesi, invece lo rividi soltanto cinque anni dopo. Per tutto quel tempo non desiderai altro che stringerlo a me, per cui adesso non me ne stanco mai".
Ken Follett
Cit. da
L'inverno del mondo ‐ Incipit
Frasi di Ken Follett
L'ultimo cammello crollò a mezzogiorno.
Era il maschio chiaro di cinque anni che aveva acquistato a Gialo. Dei tre, il più giovane e robusto, e il meno bizzoso. Lo amava quanto un uomo può amare un cammello: in altre parole, lo odiava con moderazione.
Risalirono il lato sotto
vento
di una duna, uomo e cammello, sprofondando nella sabbia. In cima si fermarono. Guardarono avanti, e quello che videro fu un'altra duna, e oltre quella altre mille. E fu come se nel cammello si spegnesse ogni speranza. Gli si piegarono le zampe anteriori, poi crollarono quelle posteriori. Si accovacciò in cima alla duna come un monumento, fissando il deserto con l'indifferenza di chi muore.
Ken Follett
Cit. da
Il Codice Rebecca ‐ Incipit
Frasi di Ken Follett
Non voglio vederlo!
|
Dì alla luna che si mostri;
|
non voglio vedere il sangue
|
d'Ignazio sopra l'arena.
|
Non voglio vederlo!
|
È spalancata la luna.
|
Cavallo di calme nubi
|
e circo grigio del sogno
|
con salici in prima fila.
|
Non voglio vederlo!
|
Il mio ricordo si brucia.
|
Avvisate i gelsomini
|
di minuscolo candore!
|
Non voglio vederlo!
|
La vacca del vecchio mondo
|
passava la triste sua lingua
|
sopra un muso di grumi
|
di sangue in terra versato.
|
Ed i tori di Guisando,
|
quasi morte e quasi pietra,
|
mugghiaron come due secoli
|
sazi di premere il suolo.
|
No.
|
Non voglio vederlo!
|
Sale Ignazio sui gradini,
|
tutta la sua morte a spalla.
|
Andava in cerca dell'alba
|
e l'alba non esisteva.
|
Cerca il suo fermo profilo
|
e il sogno lo disorienta.
|
Il suo bel corpo cercava
|
e trovò il suo sangue aperto.
|
Non ditemi di vederlo!
|
Non voglio sentire il getto
|
che sempre più s'affioca;
|
il getto che le tribune
|
illumina e si riversa
|
sopra il fustagno ed il cuoio,
|
della folla sitibonda.
|
Chi mi grida di mostrarmi!
|
Non ditemi di vederlo.
|
Non si chiusero i suoi occhi
|
nel vedersi lì le corna;
|
ma le terribili madri
|
rizzarono allora il capo.
|
Ed attraverso gli allevamenti
|
corse un
vento
di voci segrete,
|
a tori celesti gridate
|
da mandriani di pallida nebbia.
|
Non principe di Siviglia
|
potrebbe essergli pari,
|
né spada come la sua
|
né cuore del suo più vero.
|
Come un fiume di leoni
|
il suo stupendo vigore,
|
e come un torso di marmo
|
la sua lineata saggezza.
|
Aria di Roma andalusa
|
gli dorava la testa
|
dove il suo riso era un nardo
|
di sale e d'intelligenza.
|
Che gran torero in arena!
|
Che buon montanaro ai monti!
|
Quanto mite con le spighe!
|
Quanto duro con gli sproni!
|
Tenero con la rugiada!
|
Che bagliore nella fiera!
|
Quanto tremendo con l'ultime
|
banderillas della tenebra!
|
Ma ora dorme in eterno.
|
Ora i muschi e l'erba dischiudono
|
con loro dita sicure
|
il fiore del suo teschio.
|
E il suo sangue ora viene cantando:
|
cantando per maremme e praterie,
|
sdrucciolando su corna intirizzite;
|
senz'anima vacilla nella nebbia.
|
In migliaia di zoccoli inciampando
|
come una lunga, oscura, triste lingua,
|
per formare una pozza d'agonia
|
presso il Guadalquivir del firmamento.
|
Oh bianco muro di Spagna!
|
Oh nero toro di pena!
|
Oh sangue duro d'Ignazio!
|
Oh usignolo delle sue vene!
|
No.
|
Non voglio vederlo!
|
Un calice non v'è che lo contenga,
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non vi son rondinelle che lo bevano,
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non v'è brina di luce che lo geli,
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non di gigli v'è canto né diluvio,
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non cristallo che lo copra d'argento.
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No.
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Io non voglio vederlo!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Compianto per Ignazio Sanchez Mejias
Frasi di Federico Garcia Lorca
Eran le cinque in punto della sera.
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Un bambino portò il lenzuolo bianco
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alle cinque della sera.
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Una sporta di calce già pronta
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alle cinque della sera.
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Il resto era morte e solo morte
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alle cinque della sera.
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Il
vento
portò via i cotoni
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alle cinque della sera.
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E l'ossido seminò cristallo e nichel
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alle cinque della sera.
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Già combatton la colomba e il leopardo
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alle cinque della sera.
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E una coscia con un corno desolato
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alle cinque della sera.
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Cominciarono i suoni di bordone
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alle cinque della sera.
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Le campane d'arsenico e il fumo
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alle cinque della sera.
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Negli angoli gruppi di silenzio
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alle cinque della sera.
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Solo il toro ha il cuore in alto!
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alle cinque della sera.
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Quando venne il sudore di neve
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alle cinque della sera.
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quando l'arena si coperse di iodio
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alle cinque della sera.
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la morte pose le uova nella ferita
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alle cinque della sera.
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Alle cinque della sera.
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Alle cinque in punto della sera.
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Una bara con ruote è il letto
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alle cinque della sera.
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Ossa e flauti suonano nelle sue orecchie
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alle cinque della sera.
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Il toro già mugghiava dalla fronte
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alle cinque della sera.
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La stanza s'iridava d'agonia
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alle cinque della sera.
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Da lontano già viene la cancrena
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alle cinque della sera.
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Tromba di giglio per i verdi inguini
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alle cinque della sera.
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Le ferite bruciavan come soli
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alle cinque della sera.
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E la folla rompeva le finestre
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alle cinque della sera.
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Alle cinque della sera.
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Ah, che terribili cinque della sera!
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Eran le cinque a tutti gli orologi!
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Eran le cinque in ombra della sera!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Alle cinque della sera
Frasi di Federico Garcia Lorca
La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
|
una sonnolenza rassegnata e amabile,
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una musica umile si sveglia con lei
|
e fa vibrare l'anima addormentata del paesaggio.
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|
È un bacio azzurro che riceve la Terra,
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il mito primitivo che si rinnova.
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Il freddo contatto di cielo e terra vecchi
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con una pace da lunghe sere.
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|
È l'aurora del frutto. Quella che ci porta i fiori
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e ci unge con lo spirito santo dei mari.
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Quella che sparge la vita sui seminati
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e nell'anima tristezza di ciò che non sappiamo.
|
|
La nostalgia terribile di una vita perduta,
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il fatale sentimento di esser nati tardi,
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o l'illusione inquieta di un domani impossibile
|
con l'inquietudine vicina del color della carne.
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|
L'amore si sveglia nel grigio del suo ritmo,
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il nostro cielo interiore ha un trionfo di sangue,
|
ma il nostro ottimismo si muta in tristezza
|
nel contemplare le gocce morte sui vetri.
|
|
E son le gocce: occhi d'infinito che guardano
|
il bianco infinito che le generò.
|
|
Ogni goccia di pioggia trema sul vetro sporco
|
e vi lascia divine ferite di diamante.
|
Sono poeti dell'acqua che hanno visto e meditano
|
ciò che la folla dei fiumi ignora.
|
|
O pioggia silenziosa; senza burrasca, senza
vento
,
|
pioggia tranquilla e serena di campani e di dolce luce,
|
pioggia buona e pacifica, vera pioggia,
|
quando amorosa e triste cadi sopra le cose!
|
|
O pioggia francescana che porti in ogni goccia
|
anime di fonti chiare e di umili sorgenti!
|
Quando scendi sui campi lentamente
|
le rose del mio petto apri con i tuoi suoni.
|
|
Il canto primitivo che dici al silenzio
|
e la storia sonora che racconti ai rami
|
il mio cuore deserto li commenta
|
in un nero e profondo pentagramma senza chiave.
|
|
La mia anima ha la tristezza della pioggia serena,
|
tristezza rassegnata di cosa irrealizzabile,
|
ho all'orizzonte una stella accesa
|
e il cuore mi impedisce di contemplarla.
|
|
O pioggia silenziosa che gli alberi amano
|
e sei al piano dolcezza emozionante:
|
da' all'anima le stesse nebbie e risonanze
|
che lasci nell'anima addormentata del paesaggio!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Pioggia
Frasi di Federico Garcia Lorca
Il grido lascia nel
vento
|
un'ombra di cipresso.
|
|
(Lasciatemi piangere
|
in questo campo)
|
|
Tutto si è rotto nel mondo.
|
Non resta che il silenzio.
|
|
(Lasciatemi piangere
|
in questo campo)
|
|
L'orizzonte senza luce
|
è morso dai falò.
|
|
(Vi ho già detto di Lasciarmi
|
piangere
|
in questo campo).
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Lamento
Frasi di Federico Garcia Lorca
Vento
dell'est
|
una lanterna
|
e un pugnale
|
nel cuore.
|
La strada
|
ha un fremito
|
di corda
|
tesa.
|
Un fremito
|
di tafano enorme.
|
Da ogni parte
|
io
|
vedo il pugnale
|
nel cuore.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Crocicchio
Frasi di Federico Garcia Lorca
Notte d'estate.
|
L'acqua della fonte
|
suona il suo tamburo
|
d'argento.
|
Gli alberi
|
tèssono il
vento
|
e i fiori lo tingono
|
di profumo.
|
Una ragnatela
|
immensa
|
fa della luna
|
una stella.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Notte d'estate
Frasi di Federico Garcia Lorca
Unisci la rossa tua bocca alla mia,
|
o Estrella gitana!
|
Sotto l'ora solare del mezzogiorno
|
morderò la Mela.
|
Fra i verdi ulivi della collina
|
c'è una torre moresca,
|
colore della tua carne agreste
|
che sa di miele e d'aurora.
|
Mi offri nel tuo corpo ardente
|
il divino nutrimento
|
che dà fiori al ruscello quieto
|
e stelle al
vento
.
|
Come ti donasti a me, luce bruna?
|
perché mi desti pieni
|
d'amore il sesso di giglio
|
e la sonorità dei tuoi seni?
|
Fu per la mia tristezza?
|
(Oh, miei goffi passi!)
|
Forse destò pietà in te
|
la mia vita spenta di canti?
|
Perché non hai preferito ai miei lamenti
|
le cosce sudate
|
di un San Cristoforo contadino
|
pesanti in amore e belle?
|
Danaide del piacere sei con me.
|
Femminile Silvano.
|
I tuoi baci odorano come il grano
|
secco dall'estate.
|
Oscurami la vista col tuo canto.
|
Sciogli la tua chioma
|
dispiegata e solenne come un manto
|
d'ombra sopra i prati.
|
Dipingi con la bocca insanguinata
|
un cielo d'amore,
|
su un fondo di carne, la stella
|
violetta del dolore.
|
Prigioniero è il mio cavallo Andaluso
|
dei tuoi occhi aperti,
|
e volerà desolato e assorto
|
quando li vedrà morti.
|
Se tu non m'amassi t'amerei
|
per il tuo sguardo cupo
|
come l'allodola ama il giorno nuovo
|
per la rugiada.
|
Unisci la rossa tua bocca alla mia,
|
o Estrella gitana!
|
Lasciami sotto il giorno chiaro
|
consumare la mela.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Madrigale di primavera (1920)
Frasi di Federico Garcia Lorca
Vorrei lasciare in questo libro
|
tutto il mio cuore.
|
Questo libro che ha visto
|
con me i paesaggi
|
e vissuto ore sante.
|
|
Che pena quei libri
|
che ci riempiono le mani
|
di rose e di stelle
|
e lentamente passano!
|
|
Che tristezza profonda
|
lasciare i pannelli
|
di pene e dolori
|
che un cuore porta!
|
|
Veder passare gli spettri
|
di vite, che si cancellano,
|
vedere l'uomo nudo
|
in Pegasi senz'ali,
|
|
veder la vita e la morte,
|
la sintesi del mondo
|
che in spazi profondi
|
si guardano e ci abbracciano.
|
|
Un libro di poesie
|
è un autunno morto:
|
i versi son le foglie
|
nere sulla bianca terra,
|
|
e la voce che li legge
|
è il soffio del
vento
|
che li affonda nei cuori
|
- intime distanze -
|
|
Il poeta è un albero
|
con frutti di tristezza
|
e con foglie secche
|
per pianger ciò che ama.
|
|
Il poeta è il medium
|
della Natura
|
che spiega la sua grandezza
|
con delle parole.
|
|
Il poeta capisce
|
tutto l'incomprensibile,
|
e chiama amiche
|
cose che si odiano.
|
Sa che i sentieri
|
sono tutti impossibili
|
e per questo la notte
|
li percorre con calma.
|
|
Nei libri di versi,
|
fra rose di sangue,
|
passano le tristi
|
e eterne carovane
|
|
che lasciano il poeta,
|
quando piange la sera,
|
circondato e stretto
|
dai suoi fantasmi
|
|
Poesia è amarezza
|
celeste miele che sgorga
|
da un invisibile favo
|
che fabbricano i cuori.
|
|
Poesia è l'impossibile
|
fatto possibile. Arpa
|
che invece di corde
|
ha cuori e fiamme.
|
|
Poesia è la vita
|
che attraversiamo in ansia
|
aspettando colui che porta
|
la nostra barca senza rotta.
|
|
Dolci libri di versi
|
sono gli astri che passano
|
nel muto silenzio
|
verso il regno del Nulla,
|
scrivendo nel cielo
|
strofe d'argento.
|
|
Oh! che pene profonde
|
e mai riparate,
|
le voci dolenti
|
che cantano i poeti!
|
|
Vorrei in questo libro
|
lasciar tutto il mio cuore.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Questo è il prologo
Frasi di Federico Garcia Lorca
Ho chiuso la mia finestra
|
perché non voglio udire il pianto,
|
ma dietro i grigi muri
|
altro non s'ode che il pianto.
|
Vi sono pochissimi angeli che cantano,
|
pochissimi cani che abbaiano;
|
mille violini entrano nella palma della mia mano.
|
Ma il pianto è un cane immenso,
|
il pianto è un angelo immenso,
|
il pianto è un violino immenso,
|
le lacrime imbavagliano il
vento
.
|
E altro non s'ode che il pianto.
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Casida del pianto
Frasi di Federico Garcia Lorca
Ho tanta paura
|
delle foglie morte,
|
paura dei prati
|
gonfi di rugiada.
|
Vado a dormire;
|
se non mi sveglierai
|
lascerò al tuo fianco il mio freddo cuore.
|
|
Che cosa suona
|
così lontano?
|
Amore. Il
vento
sulle vetrate,
|
amor mio!
|
|
Ti cinsi collane
|
con gemme d'aurora.
|
Perchè mi abbandoni
|
su questo cammino?
|
|
Se vai tanto lontana
|
il mio uccello piange
|
e la vigna verde
|
non darà vino.
|
|
Che cosa suona,
|
così lontano?
|
Amore. Il
vento
sulle vetrate,
|
amor mio!
|
|
Non saprai mai
|
o mia sfinge di neve,
|
quanto
|
t'avrei amata
|
quei mattini
|
quando a lungo piove
|
sul ramo secco
|
e si disfa il nido.
|
|
Che cosa suona
|
così lontano?
|
Amore. Il
vento
sulle vetrate,
|
amore mio!
Federico Garcia Lorca
Titolo della poesia:
Notturno (1919)
Frasi di Federico Garcia Lorca
Regina
: Mago dello specchio magico, sorgi dallo spazio profondo, tra
vento
e oscurità io ti chiamo. Parla! Mostrami il tuo volto!
Specchio
: Che vuoi conoscere mia Regina?
Regina
: Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?
Specchio
: Bella, tu sei bella oh mia Regina, ma attenta: al mondo una fanciulla c'è, vestita sol di stracci, poverina, ma ahimè, assai più bella è di te!
Regina
: Guai a lei! Dimmi il suo nome!
Specchio
: Ha la bocca di rose, e ha d'ebano i capelli, come neve è bianca.
Regina
: Biancaneve!
Dal film:
Biancaneve e i sette nani (1937)
Scheda film e trama
Frasi del film
Madame De Farge
: Non abbiamo diritti!
Av
vento
ri
: Noo!
Madame De Farge
: Vosce in capitolo!
Av
vento
ri
: Noo!
Madame De Farge
: Non abbiamo dignità!
Av
vento
ri
: Noo!
Madame De Farge
: Siamo talmente poveri che, hélas, non abbiamo neanche una lingua, sentite che rassa di stupido ascento!
Un av
vento
re
: Ha rajone, parliamo tutti come Maurice Chevalier Honh-honh-honh!
Av
vento
ri
: Honh-honh-honh!
[Riunione di rivoluzionari nella locanda di Madame De Farge.]
Dal film:
La pazza storia del mondo
Scheda film e trama
Frasi del film
Nell'amara | radice del cuore, sento | il
vento
d'autunno.
Ian Fleming
Cit. da
Si vive solo due volte
Frasi di Ian Fleming
Verdi giardinetti,
|
chiare piazzole,
|
|
fonte verdognola
|
dove l'acqua sogna,
|
dove l'acqua muta
|
finisce sulla pietra.
|
|
Le foglie d'un verde
|
vizzo, quasi nere
|
dell'acacia, il
vento
|
di settembre le bacia,
|
e alcune si porta via
|
gialle, secche,
|
giocando, tra la bianca
|
polvere della terra.
Antonio Machado
Titolo della poesia:
Settembre
Frasi di Antonio Machado
Era una notte del mese
|
di maggio, azzurra e serena.
|
Sull'azzurro cipresso
|
il plenilunio brillava,
|
illuminando la fonte
|
dove l'acqua zampillava
|
or si' or no singhiozzando.
|
Solo la fonte udiva.
|
Poi d'occulto usignolo
|
si senti' il motivo.
|
Ruppe raffica di
vento
|
la curva dello zampillo.
|
E una dolce melodia
|
vagò per tutto il giardino:
|
un musicante tra i mirti
|
il suo violino suonava.
Antonio Machado
Titolo della poesia:
Notte di maggio
Frasi di Antonio Machado
Nuvole, sole, prato verde e case
|
Sull'altura, confusi. Primavera
|
argine. Ha messo nell'aria fredda dei campi
|
La grazia di quei pioppi lungo l'argine.
|
|
Dalla valle i sentieri vanno al fiume:
|
là, sul ciglio dell'acqua, amore aspetta.
|
Per te indossano i campi questa veste
|
Di giovane, oh invisibile compagna?
|
|
E quest'odore del faceto al
vento
?
|
E quella prima bianca margherita?
|
Sei con me dunque? Nella mano
|
|
Sento un doppio battito e il cuore mi grida
|
E nelle tempie mi assorda il pensiero:
|
si, sei tu che fiorisci, che resusciti.
Antonio Machado
Titolo della poesia:
Primaverile
Frasi di Antonio Machado
Nuda è la terra, e l'anima
|
ulula contro il pallido orizzonte
|
come lupa famelica. Che cerchi,
|
poeta, nel tramonto?
|
|
Amaro camminare, perché pesa
|
il cammino sul cuore. Il
vento
freddo,
|
|
e la notte che giunge, e l'amarezza
|
della distanza... Sul cammino bianco,
|
alberi che nereggiano stecchiti;
|
|
sopra i monti lontani sangue ed oro...
|
Morto è il sole... Che cerchi,
|
poeta, nel tramonto?
Antonio Machado
Titolo della poesia:
Poeta, nel tramonto
Frasi di Antonio Machado
Dovrò servire molte prime e spostarla più volte che posso. È comunque una partita di tennis, cercherò di giocarmela e di divertirmi. Il
vento
potrebbe disturbare il suo lancio di palla molto alto? Allora speriamo che arrivi un uragano!
[Prima della finale del Roland Garros 2012]
Sara Errani
Frasi di Sara Errani
Una volta un re fece una festa e c'erano le principesse più belle del regno. Ma un soldato che faceva la guardia vide passare la figlia del re. Era la più bella di tutte e se ne innamorò subito. Ma che poteva fare un povero soldato a paragone con la figlia del re! Basta! Finalmente, un giorno riuscì a incontrarla e ce disse che non poteva più vivere senza di lei. E la principessa fu così impressionata del suo forte sentimento che ci disse al soldato: "Se saprai aspettare cento giorni e cento notti sotto il mio balcone, alla fine, io sarò tua!"
Minchia, subito il soldato se ne andò là e aspettò un giorno, due giorni e dieci e poi venti. Ogni sera la principessa controllava dalla finestra ma quello non si muoveva mai. Con la pioggia, con il
vento
, con la neve era sempre là. Gli uccelli ci cacavano in testa e le api se lo mangiavano vivo ma lui non si muoveva. Dopo novanta notti era diventato tutto secco, bianco e ci scendevano le lacrime dagli occhi e non poteva trattenerle ché non aveva più la forza manco per dormire... mentre la principessa sempre che lo guardava. E arrivati alla novantanovesima notte il soldato si alzò, si prese la sedia e se ne andò via.
Alfredo
Dal film:
Nuovo Cinema Paradiso
Scheda film e trama
Frasi del film
Intervistatore
: La prima domanda è per il deputato in carica: come intende recuperare lavoro per questo distretto?
Brady
: È un'ottima domanda Carl. Grazie di avermelo chiesto. È la prima cosa a cui penso quando mi sveglio al mattino ed è l'ultima cosa a cui penso quando vado a dormire. Cosa vuol dire più lavoro in North Carolina? Un North Carolina forte. E un North Carolina forte vuol dire un'America forte. E questo miei cari amici è quello che faremo noi.
[L'inter
vento
finisce e il pubblico applaude]
Dal film:
Candidato a sorpresa
Scheda film e trama
Frasi del film
Giovinezza in lieti campi si pasce,
né l'ardor del sole, né la pioggia,
né il
vento
la conturba.
Sempre gioconda fra i piacer
sua vita la vergine conduce.
Sofocle
Cit. da
Trachinie
Frasi di Sofocle
Io ai miei capelli in ordine ci tengo. Anche in campo. Anche se gioco sotto a un temporale. Anche se corro in mezzo alle raffiche di
vento
. Tutti, persino i compagni di squadra e addirittura mia moglie, mi chiedono come faccio a finire la partita sempre pettinato. La verità è che curo molto la testa.
Javier Zanetti
Frasi di Javier Zanetti
Aprile piovoso, maggio bello e chiaro, anno
vento
so.
[Avrel piuvous, màz venerous, àn ventarous]
Proverbio emiliano romagnolo
Proverbi emiliani e romagnoli
Chi compra un podere, stia lontano da tre cose: gente ricca, con
vento
e fiume.
[Chi compra sit, lontan da tri: siori, convent e fium]
Proverbio emiliano romagnolo
Proverbi emiliani e romagnoli
Pisciare contro
vento
, annusare tabacco fra la gente, correre sulla sabbia, sono tre cose da sciocco.
[Pisèr cantr a vant, tabachèr stra la zant, còrrer pr al sabìan, i en trai cos da quajan]
Proverbio emiliano romagnolo
Proverbi emiliani e romagnoli
Prima il
vento
e poi la brina, acqua in terra alla mattina
[Premma al vant e po la bren-na, acua in tera a la maten-na]
Proverbio emiliano romagnolo
Proverbi emiliani e romagnoli
Chi è sculacciato dalla nebbia, è sculacciato anche dal
vento
[Chi ch'l'è sculazè da la nebia u l'sculaza neca è vent]
Proverbio emiliano romagnolo
Proverbi emiliani e romagnoli
Mi chiese di interpretare la parte di Rhett Butler in Via col
vento
,
[...]
io però rifiutai. Non mi vedevo così focoso e in seguito, quando vidi Clark Gable recitare il ruolo alla perfezione, seppi di aver avuto ragione.
Gary Cooper
Frasi di Gary Cooper
[Mentre in Inghilterra indossava i colletti inamidati]
Volevo sentire la rude giovinezza dell'America. Volevo il
vento
rumoroso delle pianure che fischiava e mi spettinava i capelli.
Gary Cooper
Frasi di Gary Cooper
[Su Clark Gable nel ruolo di protagonista in Via col
vento
]
Sono contento che sarà Clark Gable che perderà la faccia e non io.
[Ultime parole famose]
Gary Cooper
Frasi di Gary Cooper
[Nel 1938, sulla scelta di Clark Gable per il ruolo di protagonista, che lui aveva rifiutato]
Via col
vento
sarà il fiasco più clamoroso della storia di Hollywood.
[Ultime parole famose]
Gary Cooper
Frasi di Gary Cooper
Trenta dì conta gennaio e febbraio, marzo e aprile. Di
vento
tto ce n'è uno, tranne mio cugino che ha sei mesi.
Hrundi
Dal film:
Hollywood Party
Scheda film e trama
Frasi del film
Voi lavorate per assecondare il ritmo della terra e l'anima della terra.
Poiché oziare è estraniarsi dalle stagioni e uscire dal corso della vita, che avanza in solenne e fiera sottomissione verso l'infinito.
Quando lavorate siete un flauto attraverso il quale il sussurro del tempo si trasforma in musica. Chi di voi vorrebbe essere una canna silenziosa e muta quando tutte le altre cantano all'unisono?
Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate esaudite una parte del sogno più remoto della terra, che vi fu dato in sorte quando il sogno stesso ebbe origine.
Vivendo delle vostre fatiche, voi amate in verità la vita.
E amare la vita attraverso la fatica è comprenderne il segreto più profondo.
Ma se nella vostra pena voi dite che nascere è dolore e il peso della carne una maledizione scritta sulla fronte, allora vi rispondo : tranne il sudore della fronte niente laverà ciò che vi è stato scritto.
Vi è stato detto che la vita è tenebre e nella vostra stanchezza voi fate eco a ciò che è stato detto dagli esausti.
E io vi dico che in verità la vita è tenebre fuorché quando è slancio,
E ogni slancio è cieco fuorché quando è sapere,
E ogni sapere è vano fuorché quando è lavoro,
E ogni lavoro è vuoto fuorché quando è amore;
E quando lavorate con amore voi stabilite un vincolo con voi stessi, con gli altri e con Dio.
E cos'è lavorare con amore?
È tessere un abito con i fili del cuore, come se dovesse indossarlo il vostro amato.
È costruire una casa con dedizione come se dovesse abitarla il vostro amato.
È spargere teneramente i semi e mietere il raccolto con gioia, come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.
È diffondere in tutto ciò che fate il soffio del vostro spirito,
E sapere che tutti i venerati morti stanno vigili intorno a voi.
Spesso vi ho udito dire, come se parlaste nel sonno:
"Chi lavora il marmo e scopre la propria anima configurata nella pietra, è più nobile di chi ara la terra.
E chi afferra l'arcobaleno e lo stende sulla tela in immagine umana, è più di chi fabbrica sandali per i nostri piedi".
Ma io vi dico, non nel sonno ma nel vigile e pieno mezzogiorno, il
vento
parla dolcemente alla quercia gigante come al più piccolo filo d'erba;
E che è grande soltanto chi trasforma la voce del
vento
in un canto reso più dolce dal proprio amore.
Il lavoro è amore rivelato.
E se non riuscite a lavorare con amore, ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e, seduti alla porta del tempio, accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.
Poiché se cuocete il pane con indifferenza, voi cuocete un pane amaro, che non potrà sfamare l'uomo del tutto.
E se spremete l'uva controvoglia, la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.
E anche se cantate come angeli, ma non amate il canto, renderete l'uomo sordo alle voci del giorno e della notte.
Kahlil Gibran
Cit. da
Sul lavoro
Commenti:
1
Frasi di Kahlil Gibran
Michele
: Serra perché non ti fai i cazzi tuoi!
Serra
: Perchè quando non ci vedo chiaro, di
vento
lesbica, e i cazzi non m'interessano più!
Dal film:
Le fate ignoranti
Scheda film e trama
Frasi del film
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
|
|
Scrivere, per esempio: «La notte è stellata, e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza.»
|
|
Il
vento
della notte gira nel cielo e canta.
|
|
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
|
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.
|
|
In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
|
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.
|
|
Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
|
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
|
|
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
|
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.
|
|
Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza lei.
|
E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.
|
|
Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
|
La notte è stellata e lei non è con me.
|
|
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
|
La mia anima non si rassegna d'averla persa.
|
|
Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
|
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
|
|
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
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Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.
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Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.
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La mia voce cercava il
vento
per arrivare alle sue orecchie.
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D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
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La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
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Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora.
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È così breve l'amore e così lungo l'oblio.
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E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,
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la mia anima non si rassegna d'averla persa.
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Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
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e questi gli ultimi versi che io le scrivo.
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Posso scrivere i versi più tristi stanotte
Frasi di Pablo Neruda
Succede che mi stanco di essere uomo
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Succede che entro nelle sartorie e nei cinema smorto,
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impenetrabile, come un cigno di feltro
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che naviga in un'acqua di origine e di cenere.
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L'odore dei parrucchieri mi fa piangere e stridere
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Voglio solo un riposo di ciottoli o di lana
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Non voglio più vedere stabilimenti e giardini
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Mercanzie, occhiali e ascensori.
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Succede che mi stanco dei miei piedi e delle mie unghie
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E dei miei capelli e della mia ombra
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Succede che mi stanco di essere uomo.
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Dopo tutto sarebbe delizioso
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Spaventare un notaio con un giglio mozzo
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O dar morte a una monaca con un colpo d'orecchio.
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Sarebbe bello andare per le vie con un coltello verde
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E gettar grida fino a morir di freddo.
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Non voglio essere più radice nelle tenebre,
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barcollante, con brividi di sonno, proteso all'ingiù,
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nelle fradicie argille della terra
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assorbendo e pensando, mangiando tutti i giorni.
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Non voglio per me tante disgrazie
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Non voglio essere più radice e tomba
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Sotterraneo deserto, stiva di morti,
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intirizzito, morente di pena.
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E per ciò il lunedì brucia come il petrolio
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Quando mi vede giungere con viso da recluso
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E urla nel suo scorrere come ruota ferita
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E fa passi di sangue caldo verso la morte.
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E mi spinge in certi angoli, in certe case umide,
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in ospedali dove le ossa escono dalla finestra,
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in certe calzolerie che puzzano d'aceto
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in strade spa
vento
se come crepe.
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Vi sono uccelli color zolfo e orribili intestini
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Appesi alle porte delle case che odio,
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vi sono dentiere dimenticate in una caffetteria
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vi sono specchi
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che avrebbero dovuto piangere di vergogna e spa
vento
,
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vi sono ombrelli dappertutto e veleni e ombelichi.
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Io passeggio con calma, con occhi, con scarpe,
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con furia, con oblio
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passo attraverso uffici e negozi ortopedici
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e cortili con panni tesi a un filo metallico:
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mutande, camicie e asciugamani che piangono
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lente lacrime sporche.
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Walking around
Frasi di Pablo Neruda
Ti manderò un bacio con il
vento
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e so che lo sentirai,
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ti volterai senza vedermi ma io sarò li
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Siamo fatti della stessa materia
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di cui sono fatti i sogni
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Vorrei essere una nuvola bianca
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in un cielo infinito
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per seguirti ovunque e amarti ogni istante
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Se sei un sogno non svegliarmi
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Vorrei vivere nel tuo respiro
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Mentre ti guardo muoio per te
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Il tuo sogno sarà di sognare me
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Ti amo perché ti vedo riflessa
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in tutto quello che c'è di bello
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Dimmi dove sei stanotte
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ancora nei miei sogni?
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Ho sentito una carezza sul viso
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arrivare fino al cuore
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Vorrei arrivare fino al cielo
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e con i raggi del sole scriverti ti amo
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Vorrei che il
vento
soffiasse ogni giorno
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tra i tuoi capelli,
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per poter sentire anche da lontano
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il tuo profumo!
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Vorrei fare con te quello
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che la primavera fa con i ciliegi.
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Bacio
Frasi di Pablo Neruda
Quando vien la Candelora de l'inverno semo fora, ma se piove e tira
vento
ne l'inverno semo drento
Proverbio veneto
Proverbi veneti
Col bel
vento
tuti navega
Proverbio veneto
Proverbi veneti
Navega fin che te ga el
vento
in pope
Proverbio veneto
Proverbi veneti
[Febbraio]
La Madona Candelora dè l'inverno sèmo fòra ma se piove e tira
vento
dè l'inverno sèmo dentro
Proverbio veneto
Proverbi veneti
Gli sembrava così bella, così seducente, così diversa dalla gente comune, che non capiva perché nessuno rimanesse frastornato come lui al rumore ritmico dei suoi tacchi sul selciato della via, né si sconvolgessero i cuori con l'aria dei sospiri dei suoi falpalà, né impazzissero tutti d'amore al
vento
della sua treccia, al volo delle sue mani, all'oro del suo ridere.
Gabriel Garcia Marquez
Cit. da
L'amore ai tempi del colera
Frasi di Gabriel García Márquez
Era inevitabile: l'odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati. Il dottor Juvenal Urbino lo sentì non appena entrato nella casa ancora in penombra, dove si era recato d'urgenza a occuparsi di un caso che per lui aveva smesso di essere urgente già da molti anni. Il rifugiato antillano Jeremiah de Saint-Amour, invalido di guerra, fotografo di bambini e suo avversario di scacchi più compassionevole, si era messo in salvo dai tormenti della memoria con un suffumigio di cianuro d'oro.
Era ancora troppo giovane per sapere che la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e che grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato.
Ma era lì. Voleva trovare la verità, e la cercava con un'ansia appena paragonabile al terribile timore di trovarla, sospinta da un
vento
incontrollabile più imperioso della sua alterigia congenita, più imperioso persino della sua dignità: un supplizio affascinante.
Gabriel Garcia Marquez
Cit. da
L'amore ai tempi del colera
‐ Incipit
Frasi di Gabriel García Márquez
Stavano cominciando a far colazione quando videro entrare Santiago Nasar inzuppato di sangue che portava tra le mani il grappolo delle proprie viscere. Poncho Lanao mi disse: «Quello che non ho mai potuto dimenticare fu il terribile odore di merda». Ma Argénida Lanao, la figlia maggiore, raccontò che Santiago Nasar camminava con la prestanza di sempre, misurando bene i passi, e che il suo volto di saraceno con i ricci sconvolti era più bello che mai. Nel passare di fronte alla tavola sorrise a tutti, e proseguì, attraverso le camere da letto, fino all'uscita posteriore della casa. «Restammo paralizzati dallo spa
vento
» mi disse Argénida Lanao. Mia zia Wenefrida Márquez stava squamando una alosa nel patio della sua casa, dall'altra parte del fiume, e lo vide scendere le scalinate del vecchio molo cercando con passo fermo la direzione di casa sua.
"Santiago, figlio mio" gli gridò, "che ti succede!"
Santiago Nasar la riconobbe.
"È che mi hanno ammazzato, piccola Wene" disse.
Inciampò sull'ultimo scalino, ma si rialzò subito. «Ebbe persino cura di scuotersi con la mano la terra che gli era rimasta sulle trippe» mi disse mia zia Wene. Poi entrò in casa per la porta posteriore, che stava aperta dalle sei, e crollò ventre a terra in cucina.
[Explicit]
Gabriel Garcia Marquez
Cit. da
Cronaca di una morte annunciata
Frasi di Gabriel García Márquez
Allora saltò oltre per precorrere le predizioni e appurare la data e le circostanze della sua morte. Tuttavia, prima di arrivare al verso finale, aveva già compreso che non sarebbe mai più uscito da quella stanza, perché era previsto che la città degli specchi (o degli specchietti) sarebbe stata spianata dal
vento
e bandita dalla memoria degli uomini nell'istante in cui Aureliano Babilonia avesse terminato di decifrare le pergamene, e che tutto quello che vi era scritto era irripetibile da sempre e per sempre, perché le stirpi condannate a cent'anni di solitudine non avevano una seconda opportunità sulla terra.
[Explicit]
Gabriel Garcia Marquez
Cit. da
Cent'anni di solitudine
Frasi di Gabriel García Márquez
Roberto
: Cerca di capirmi Giuliana, io lo dico per te, non per me. Sarò fatto male, ma io... io sono fatto così, ho il senso della responsabilità. E ho, sì, e ho il rimorso di averti fatto perdere questi cinque anni.
Giuliana
: Quasi sei...
Roberto
: Ah, sei, ancora peggio allora. E per una donna sono gli anni migliori fra l'altro. Figuriamoci... quando ti ho conosciuto eri quasi una bambina. Avevi poco più che vent'anni. Anche se... sì insomma, se vogliamo essere giusti vero... le tue esperienze le avevi già avute ma...
Giuliana
: Con un uomo che voleva sposarmi!
Roberto
: Certo. Certo! Ed è appunto per questo che mi sento doppiamente colpevole!
Giuliana
: Colpevole di cosa? Io non rimpiango niente, lo sai! Io sono contenta!
Roberto
: Ah, adesso! Ma più tardi? Quando non sarai più così giovane? Quando dovrai fare un bilancio della tua vita? Tu fatalmente finirai per chiederti: "Va bene va bene, vediamo: Roberto che cosa mi ha dato?" E ti dovrai rispondere "niente" perché purtroppo questa è la verità. Non ti ho dato niente, Giuliana.
Giuliana
: Ma perché dici così? Io sono contenta con te! Noi siamo insieme da sei anni e io vorrei... essere con te altri cinque, altri dieci, tutta la mia vita!
Roberto
: Certo...
Giuliana
: Se mi ami ancora...
Roberto
: Ma come "se ti amo", andiamo! E ti pare che starei qui a parlare con te, a cercare di convincerti, per il tuo bene? Andiamo! Ragiona un po' Giuliana!
Giuliana
: È vero... scusami. Sei tanto buono, Roberto.
Roberto
: No, no, non è questione di bontà guarda. È questione che anche tu hai diritto ad avere una tua vita, una tua casa, tutte quelle cose che io purtroppo, con la migliore buona volontà, non ti posso dare. Eh! Lo dico per te, Giuliana. E scusa... in fondo per me le cose vanno bene come stanno. Ragiona un momento: io vengo a casa tua, sì, quando mi pare, Mi offri il pranzo, mi ficco a letto, faccio i miei comodi... no? Giuliana... dai, non fare il broncio! Fai un sorrisino a Robertuccio tuo eh? Plipliplipli... Eh, scusa, io che ci rimetto? Niente! Anzi, per me la situazione è ideale. Ho moglie, figli e in più...
Giuliana
: Hai figli? Bambini? Come? Da quanto tempo?
Roberto
: Eh... sta per arrivare... eh sì, è questo che... ti volevo dire. Sì: mia moglie è incinta.
Giuliana
: Sono contenta per te.
Roberto
: Eh... contenta... altra responsabilità... altre preoccupazioni... e poi sapessi che umiliazione, soprattutto adesso, ogni sera dover cercare delle ragioni, delle scuse... l'ufficio, il lavoro... per strappare questi pochi minuti con te. No vedi, è un giro di menzogne che mi avvilisce che mi esaspera capisci, che non posso più sopportare... non per me eh, per te eh, tesoro, per te. Per te che meriti tanto di più, Giuliana. Tanto di più. Che avresti il diritto di avere un uomo tutto per te, non uno che può darti soltanto i ritagli di tempo, come purtroppo faccio io. Tu ti devi far sposare, eh. Hai più diritto di tante a una sistemazione! E io questo purtroppo non te lo posso più dare. Grazie, se fossi scapolo...
Giuliana
: Scusa, due anni fa tu eri scapolo, stavamo già insieme da tanto tempo, perché non hai sposato me? Invece hai preferito sposare un'altra donna. Rispondi, perché non hai sposato me?
Roberto
: Ecco, ecco. Ah perché, mi chiedi il perché?
Giuliana
: Eh sì.
Roberto
: Ah ah, ma perché ti amavo troppo, no Giuliana? Perché avevo paura, paura di renderti infelice! Ma non lo vedi? Non lo vedi che razza di marito che sono io? Abbi pazienza: sto qui con te mentre mia moglie mi crede in ufficio, mia moglie che, te l'ho detto, aspetta un bambino... andiamo via! Che vergogna! E se avessi sposato te, guarda, prima o poi... prima o poi avrei ingannato te con un'altra... perché, già, io mi conosco. Buono? Buono io? Ma andiamo, io sono una carogna. Solo che ho il coraggio di riconoscerlo. Buono... guarda, che le sposi o no prima o poi le donne che stanno con me finiscono con l'essere delle infelici. Ed è appunto per questo, è per non rischiare di renderti più infelice ancora che io, adesso...
Giuliana
: Tu vuoi lasciarmi...
Roberto
: Ah io? A sono... ah ah ah, Ah perché sono io che voglio lasciare te adesso? Ah allora io cosa faccio, parlo parlo, parlo al
vento
, non mi capisci. Abbi pazienza Giuliana, mettiti al posto mio. Eh, magari, magari avessi il coraggio di dare un bel taglio netto: "Giuliana: Giuliana lasciamoci". Grazie, andrebbe benissimo, la coscienza andrebbe a posto. Ma io questo coraggio non ce l'ho. E non ce l'avrò mai. Capito? Questa forza io... non ce l'ho. Dovresti essere tu ad averla. Certo. Cerca di capire. Dovresti essere tu a cercare di... dirmi "Sì Roberto, guarda... Roberto lasciamoci". Dovresti essere tu capisci? Dai, non fare così, fai un sorrisino a Robertuccio tuo sì? Così, brava. Fatti forza.
Dal film:
I mostri
Scheda film e trama
Frasi del film
Lana
: Be'... non è come me lo aspettavo. È meglio! Congratulazioni, questo mi dimostra che sei pronta per essere lasciata sciolta! D'ora in avanti sentiti libera di scrivere qualsiasi cosa!
Andie
: Di che genere?
Lana
: Diciamo... dovunque ti porti il
vento
.
Andie
: Anche di politica?
Lana
: Il
vento
non ti porterà da quella parte.
Andie
: E invece di Religione, povertà... economia?
Lana
: Il nostro
vento
è più che altro una leggera brezza.
Andie
: Di cosa posso scrivere, Lana?!
Lana
: Di qualsiasi cosa tu voglia: Scarpe, laser terapia, abbigliamento sportivo... Usa l'immaginazione, non esistono limiti.
Andie
: Grazie di questa opportunità, Lana.
Lana
: Prego.
Andie
: E grazie per avermi reso facile il compito di rifiutarla.
Dal film:
Come farsi lasciare in 10 giorni
Scheda film e trama
Frasi del film
Ah è fantastico, è fantastico! Sono qui, all'una e mezza di notte ai docks! Tanto varrebbe che s
vento
lassi una banconota da cento dollari e dicessi "Chi mi rapina? Chi mi rapina?"
Terry
Dal film:
Jumpin' Jack Flash
Scheda film e trama
Frasi del film
L'uomo libero è come una nuvola bianca. Una nuvola bianca è un mistero; si lascia trasportare dal
vento
, non resiste, non lotta, e si libra al di sopra di ogni cosa. Tutte le dimensioni e tutte le direzioni le appartengono. Le nuvole bianche non hanno una provenienza precisa e non hanno una meta; il loro semplice essere in questo momento è perfezione.
Osho Rajneesh
Frasi di Osho Rajneesh
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