Frasi di Luca Tommassini - pagina 2

• Sommersi come siamo da informazioni di tutti i tipi, questa non è più, credo, epoca di fuochi d'artificio, né di coriandoli. In passato, anche sbagliando - perché è solo ammettendo di aver sbagliato che si può andare avanti - ho accumulato stili e idee all'interno di un unico progetto, rischiando di diventare artefatto, barocco. Oggi invece voglio puntare solo sulla purezza, su elementi sempre più poetici, leggeri, quotidiani. Sull'anima.
• A sette anni dipinsi di rosa il bagno di casa.
  Tutto: i termosifoni, la maniglia della porta, il lavandino, il bidet.
  Il rosa era il colore preferito di mia madre, e io volevo sorprenderla, farla felice.
  Recuperai la vernice al ferramenta sotto casa e mi applicai con un pennellino, fin nei minimi dettagli, studiando con attenzione le tempistiche:
  quando mia madre fosse tornata a casa, avrebbe trovato tutto già perfettamente asciutto.
  
  Quella fu la prima messinscena della mia vita.
• Oggi, dopo aver lavorato con le maggiori star internazionali - da Michael Jackson a Madonna, da Whitney Houston a Robin Williams -, ho capito che quel lato infantile che c'è in ognuno di noi è la prima spinta alcambiamento, e quindi al successo. E per tale motivo va preservato, protetto, cullato, nutrito... ma non troppo!
  
  Avendo l'occasione di stare a stretto contatto con queste star, ho capito che, in fondo, a volte si diventa così grandi quasi per gioco, perché non si è condizionati dalla realtà, e si riesce a sognare ancora senza limiti. È questa follia inconsapevole a fare, spesso, di un artista quello che è.
• Solo spogliando si può cercare di sfiorare l'anima.
• Per molto tempo, dopo aver cominciato a studiare danza e a ballare in televisione, non mi sono mai concesso davvero la possibilità di essere creativo. Non pensavo di esserlo.
  
  Tutto emerse, poi, in maniera quasi inconsapevole. Mi ritrovai nella situazione di dover mettere insieme una coreografia e, semplicemente, ci provai.
• [Su Madonna] Non dimenticherò mai quando si è innamorata di Alessandro Gassmann, perché vedemmo insieme il film Hamam, il Bagno Turco. Mi fece diventare amico di Ferzan Ozpetek e poi organizzammo una cena perché voleva conoscere Alessandro. Io le dissi che però lui era sposato e lei mi disse "digli che venga da solo". Alla fine non successe mai.
• Geri Halliwell era estremamente ambiziosa e sognatrice. Nelle espressioni da bambina che si disegnavano sul suo volto si leggeva tutto l'entusiasmo che aveva per il mondo e lo spettacolo. Voleva che le trovassi un principe da sposare, perché il suo sogno era diventare una principessa.
• [Su Madonna] Io da lei ho imparato a non drogarmi più e a fare patti con me stesso. La sua normalità è molto rigida, è come una madre. Mette delle regole fisse, chi arriva tardi al lavoro ha le multe, la prima ora 100 dollari, la seconda ora 200 e la terza licenziato in tronco. [...] Abbiamo subito violenze, poi era come fare il militare, lei è tostissima. Negli hotel lei fa controllare i secchi della spazzatura, il perimetro dell'albergo, mette delle persone sotto le nostre finestre e fa controllare lo scarico. Per vedere se uno usa droghe, nel caso ti licenzia in tronco.

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