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Indice degli autori
Aforismi Essi - parte 41
Frasi trovate
:
10.635
Pitagora
[...]
tolse una volta per tutte ai filosofi che avevano raggiunto i massimi livelli della speculazione i cibi più sofisticati e ingiustificati, raccomandando loro di non mangiare mai esseri viventi né bere vino né sacrificare animali agli dèi né recar danno ad alcuno di
essi
, e di mantenere anche la più accurata giustizia nei loro confronti.
Anche Pitagora viveva in questo modo, astenendosi dall'alimentarsi con carne di animali e prosternandosi davanti agli altari incruenti, e desiderando che anche gli altri cercassero di non eliminare ciò che è di natura simile a noi
[sc. gli animali]
,
[...]
educando gli animali selvatici con le parole e con le opere, ma senza far loro del male con punizioni. Anche tra i politici, inoltre, impose a coloro che dettavano le leggi di astenersi dal mangiare carne di animali, poiché era necessario che quelli che intendevano fare giustizia al più alto livello mai fossero ingiusti con gli animali che sono nostri simili.
Giamblico
Cit. da
Vita di Pitagora
Frasi di Giamblico
In seguito egli diceva che dovevano considerare la patria come un deposito in comune affidato loro dalla moltitudine dei cittadini. Dovevano, quindi, amministrarla come se fossero sul punto di trasmettere ai loro discendenti la fiducia che era stata loro affidata. Il che sarebbe accaduto con certezza, se
essi
fossero stati uguali a tutti gli altri cittadini e non si applicassero a nient'altro più che a ciò che è giusto. Gli uomini, infatti, consapevoli che ogni luogo ha bisogno di giustizia, hanno creato il mito secondo cui il posto che Temi occupa presso Zeus, e Dike presso Plutone è lo stesso che la legge occupa nelle città, affinché colui che compie ingiustizie in ciò di cui è responsabile appaia nello stesso tempo come uno che compie ingiustizia in relazione all'intero universo.
Giamblico
Cit. da
Vita di Pitagora
Frasi di Giamblico
Tutto quanto
essi
stabiliscono sul fare e il non fare, mira alla divinità.
Giamblico
Cit. da
Vita di Pitagora
Frasi di Giamblico
Pitagora mostrava loro, inoltre, che nelle loro relazioni reciproche
essi
avrebbero dovuto comportarsi in modo tale
[...]
da divenire il più rapidamente possibile amici dei loro nemici, e avrebbero dovuto curare, nell'armonia con i più anziani, la benevolenza che si deve ai padri, e nell'amore verso gli altri uomini, la comunione che ci lega ai fratelli.
Giamblico
Cit. da
Vita di Pitagora
Frasi di Giamblico
[...]
incitava a prendere in seria considerazione gli anziani
[...]
. Egli diceva queste cose per indurre
[i suoi uditori]
a stimare i propri genitori più che se st
essi
; egli diceva loro che dovevano avere verso i propri genitori la stessa gratitudine che dovrebbe avere chi sta per morire ad uno che potrebbe riportarlo in vita. E poi diceva che è giusto, più di tutti, amare e mai recare dolore a coloro che per primi e al più alto livello ci hanno fatto del bene: solo i genitori
ci sono benefici prima che nasciamo, e di tutto ciò che di buono riescono a fare i discendenti sono causa i progenitori: non commettiamo alcun peccato verso gli dèi se dimostriamo che i progenitori sono, più di ogni altro, i nostri benefattori.
Giamblico
Cit. da
Vita di Pitagora
Frasi di Giamblico
[Alcuni marinai egiziani]
quando lo videro
[Pitagora]
, appena sbarcati, scendere dall'alto del monte Carmelo (
essi
sapevano che questo era il più santo fra tutti i monti e il più inacc
essi
bile alla maggior parte degli uomini) egli procedeva lentamente e senza voltarsi, e senza che alcun dirupo o roccia difficilmente sormontabile gli ostacolasse il passo, e, avvicinatosi alla nave, chiese semplicemente: "Si va in Egitto?" e
[...]
una volta che avevano risposto di sì, egli salì a bordo
[...]
.
Giamblico
Cit. da
Vita di Pitagora
Frasi di Giamblico
Sono sempre stato impr
essi
onato dalla tremenda resilienza dell'economia americana. Penso che nel corso degli anni, nel corso dei decenni, è stata dimostrata questa straordinaria capacità di incassare forti colpi al corpo, se si vuole, e farli rimbalzare indietro.
Dick Cheney
Frasi di Dick Cheney
Non puoi essere guidato dai sondaggi. I sondaggi cambiano sempre;
essi
sono facilmente manipolati da chiunque ponga le domande di quel sondaggio; salgono; scendono.
[You cannot be driven by the polls. The polls change all the time; they're easily manipulated by whoever wants to ask those poll questions; they go up; they go down.]
Dick Cheney
Frasi di Dick Cheney
Sono una di quelle persone che credono che parte della grandezza degli Stati Uniti sia il nostro settore privato. E' ciò che facciamo come cittadini privati per noi st
essi
e per le nostre società. E la nostra economia è essenzialmente la meraviglia del mondo perché, infatti, è stata prodotta molto per noi nel corso degli anni. Non è il governo a farlo.
[I'm one of those people who believes that part of the greatness of the United States is our private sector. It's what we do as private citizens for ourselves and our companies. And our economy is essentially the wonder of the world because, in fact, it's produced so much for us over the years. That's not government that does that.]
Dick Cheney
Frasi di Dick Cheney
Dottor Mistretta
[in automobile]
: Missionaria pure lei
[parlando della prostituta Caterina]
. La guardi, la guardi. Arriva da Palermo tutti i martedì. Scapoli, braccianti, zolfatari, aspettano tutti la settimana. Lei arriva e in una notte li fa tutti! La mattina riparte e la sera si comincia in un altro paese.
Giuseppe Romolo Morelli
: Poracci.
Dottor Mistretta
: Eh sì, poveri e ingannati. Ingannati da tutti: da Dio, dallo Stato, dagli uomini, e se mi permette ingannati anche da lei, dottor Morelli.
Giuseppe Romolo Morelli
: Ma come si pe... Che intende dire, dottore, scusi? Io sono un prof
essi
onista serio!
Dottor Mistretta
: Lo so che lei è un prof
essi
onista del cinema. Io non volevo offenderla, ma mettiamo sul piano sociale e morale: le pare giusto promettere ricchezza, gloria, a questa povera gente che ha bisogno lavoro, pane, tranquillità, progresso, giustizia?
[passa mafioso appena arrestato dai carabinieri]
Giuseppe Romolo Morelli
: Saranno pure tutti poveri e ingannati dottore mio, ma io da quando sto qui ho visto solo pazzi come quello, e banditi e fanatici e poliziotti e criminali e spie e rivoluzionari, e che è! E nun stanno mai fermi! No! C'hanno sempre 'na cosa da fare e ne vorrebbero fare n'altra! Ma che cazzo sono venuto a...Scusi se mi esprimo così. Ma che è sta Sicilia?! Ma che è?! Un pentolone che bolle e bolle! E nun se capisce perchè, scusi! Me lo dica lei perchè!
Dottor Mistretta
: Caro amico, la storia la si capisce solo quando è troppo tardi. Io non so cosa bolle nel pentolone, però non vorrei che pochi uomini, venditori di sogno come lei, stessero preparando una gran bella festa per pochi invitati.
[prendono una buca]
Dottor Mistretta
: Che fa, ci vogliamo ammazzare?
Giuseppe Romolo Morelli
: Ma non era grave il suo ammalato?
Dottor Mistretta
: Vada piano, tanto quel disgraziato muore lo stesso.
Dal film:
L'uomo delle stelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Restano sul tappeto ‐ a volte anche sotto il tappeto ‐ le principali questioni che frenano da oltre venti anni la crescita economica e lo sviluppo sociale del Paese: burocrazia, illegalità, infrastrutture e pr
essi
one fiscale.
Carlo Sangalli
Frasi di Carlo Sangalli
Vicki
: Warren... ti dispiace se faccio un'osservazione?
Warren
: Cioè?
Vicki
: Be', non hai per niente perso il buonumore nonostante tutto quello che hai passato di recente e lo so che ti ho appena conosciuto però io ho un certo istinto per le persone... e quello che tu mi comunichi è che, a dispetto della tua allegria e del tuo bell'atteggiamento positivo... dentro di te... sei triste, amareggiato.
Warren
: Be', occorre un certo riassestamento quando si perde una moglie.
Vicki
: Sì, ma c'è qualcosa di più... io avverto qualcosa che va oltre il dolore e il lutto, qualcosa di più profondo.
Warren
: Cioè cosa? Non so...
Vicki
: Io ti conosco appena però... credo che sia rabbia. Eh, sì, rabbia e non lo so, forse... paura, solitudine.
Warren
: Be', la sento la solitudine.
Vicki
: Vedi, io l'ho capito.
Warren
: Te la posso dire una cosa?
Vicki
: Ti ascolto!
Warren
: Io ti conosco da appena un'ora circa eppure sento che tu riesci a capirmi meglio di quanto mia moglie Helen abbia mai fatto, nemmeno dopo quarantadue anni di matrimonio. Quarantadue anni... Magari se av
essi
conosciuto prima una donna come te...
Vicki
: Oh, che tristezza mi fai! Che tristezza in quello che hai appena detto, Warren!
Dal film:
A proposito di Schmidt
Scheda film e trama
Frasi del film
Caro Ndugu, spero che tu sia seduto perché purtroppo devo darti una brutta notizia: dall'ultima volta che ti ho scritto mia moglie Helen, la tua madre adottiva a distanza è improvvisamente mancata per un embolo cerebrale. Il funerale è stato splendido e con grande partecipazione di gente. Jeannie è venuta da Denver col suo amico e alcuni parenti hanno affrontato lunghi viaggi arrivando da posti lontani. È stato molto commovente da ogni punto di vista, mancavi soltanto tu. Però adesso che la grande animazione si è spenta e il fumo si è diradato, eccomi qua, solo con i miei pensieri ad aggirarmi in questa grande vecchia casa. Mi pare di averti detto nella lettera precedente che facevo l'attuario presso la Woodmen, compagnia di assicurazioni mondiale. Se di un uomo mi si fornisce l'età, la razza, la prof
essi
one, il luogo di residenza, lo stato civile e la cartella medica, io so calcolare, con un margine di errore minimo, quanti anni quell'uomo potrà vivere. Analizzando me stesso, ora che mia moglie è morta, c'è un 73% di probabilità che io muoia entro nove anni a condizione che non mi risposi. Io so solo che devo impiegare al meglio il tempo che mi resta da vivere. La vita è breve, Ndugu, e io non posso permettermi di sprecare un minuto di più.
Warren Schmidt
Dal film:
A proposito di Schmidt
Scheda film e trama
Frasi del film
Helen e io siamo sposati da quarantadue anni. Ultimamente, ogni notte, mi ritrovo a farmi la stessa domanda: "chi è questa vecchia che vive in casa mia?" Perché ogni piccola cosa che lei fa mi irrita tanto? Come tira fuori le chiavi dalla borsetta molto prima di arrivare alla macchina, come sperpera i nostri soldi per le sue ridicole collezioni, come butta via alimenti ancora in ottimo stato solo perché la data è scaduta... e la sua mania... la sua mania di provare nuovi ristoranti
[...]
e il modo in cui mi interrompe quando cerco di parlare.
[...]
Detesto il modo in cui si siede e anche l'odore che emana. Ha insistito per anni che io mi sed
essi
sul water quando urino: la mia promessa di alzare la tavoletta, di asciugare il bordo e dopo di richiudere il coperchio non l'ha mai accettata, no!
[scrivendo una lettera a Ndugu]
Warren Schmidt
Dal film:
A proposito di Schmidt
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia
[scelta di essere vegetariano]
è una scelta ambientale nel senso stretto, una decisione che ho preso circa vent'anni fa. Il consumo ecc
essi
vo di carne e pesce non fa bene al pianeta.
Mario Tozzi
Frasi di Mario Tozzi
Reggio Calabria e M
essi
na furono rase al suolo: è una buona idea quella di costruire proprio lì, il Ponte
[sullo stretto di M
essi
na]
a campata unica più lungo del mondo?
Mario Tozzi
Frasi di Mario Tozzi
Superiori a noi in numero compl
essi
vo di individui e in biomassa,
[gli insetti]
venivano tenuti «sotto controllo» attraverso l'uso di insetticidi e diserbanti ed erano m
essi
a dura prova dall'inquinamento e dalla perdita di territorio. Ma resistevano tenacemente e, una volta scacciati, ritornavano sempre a colonizzare gli spazi dell'uomo, convivendo con lui in disparte e in silenzio.
[...]
Se gli insetti fossero scomparsi, l'umanità si sarebbe già estinta da tempo.
[...]
E non ci sarebbero stati nemmeno più i fiori. Tutta la superficie terrestre sarebbe lentamente marcita e le sostanze nutritive che alimentano il grande pasto della vita si sarebbero disseccate. Impollinazione e decomposizione semplicemente non avvengono, se mancano gli insetti, la vita stessa come noi la conoscevamo non sarebbe nemmeno concepibile.
Mario Tozzi
Cit. da
Pianeta Terra: ultimo atto
Frasi di Mario Tozzi
Già nel 1830, in Ohio, le pressanti richieste di un capitale sempre più aggr
essi
vo avevano portato al brevetto della disassembly line, la catena di smontaggio: il maiale veniva appeso per uno stinco ancora vivo e poi sventrato in 120 secondi da 126 macellai che lavoravano in mezzo metro di sangue e liquami, spesso ferendosi con i coltelli e con le orecchie assordate dal «grugnito dell'universo». Le Stock Yards di Chicago trattavano 20 milioni di animali all'anno. Henry Ford avrebbe preso esempio da lì per inventare la sua assembly line, la catena di montaggio, che avrebbe dato un impulso fondamentale alla ricerca del profitto.
Mario Tozzi
Cit. da
Pianeta Terra: ultimo atto
Frasi di Mario Tozzi
Per tacitare la propria coscienza, a un certo punto gli uomini cominciarono a prodigarsi per salvare dall'estinzione i pochi esemplari rimasti di specie che loro st
essi
avevano messo in pericolo. Successe per esempio con il panda gigante, che in Cina era stato ridotto a poche decine di esemplari perché l'agricoltura aveva distrutto il suo habitat. E successe alla tigre siberiana. Ma che cos'altro erano, i panda e le tigri, se non autentici morti viventi, visto che non si provvedeva al ripristino e alla tutela dei loro habitat naturali?
Mario Tozzi
Cit. da
Pianeta Terra: ultimo atto
Frasi di Mario Tozzi
Si è scritto molto sulla fine del mondo. Centinaia di libri (e non pochi film) danno corpo ad apocalissi a tinte fosche e drammatiche, in cui l'uomo viene spesso dipinto come vittima inerme e innocente di forze ostili a lui superiori.
[...]
cercherò di spiegare come i veri pericoli da cui occorre guardarsi non siano quelli sbandierati da visionari e sedicenti esperti digiuni di scienza, ma quelli che siamo noi st
essi
a creare.
[...]
Ma è di gran lunga più comodo credere a Nostradamus o ai Maya che prendere atto del clima che cambia o delle risorse che cominciano a scarseggiare.
Mario Tozzi
Cit. da
Pianeta Terra: ultimo atto
Frasi di Mario Tozzi
La "mafia stragista" non esiste più, è stata destrutturata, è stata ridotta all'impotenza attraverso gli ergastoli che sono stati inflitti tutti con il Maxiprocesso di cui sono stato giudice a latere, e rendendo inoffensivo Matteo M
essi
na Denaro, l'unico latitante rimasto, perché pare che per proteggere la sua latitanza non si possa interessare attivamente tutta Cosa Nostra, per questo è stato anche lui ridimensionato.
[30 giugno 2017]
Piero Grasso
Frasi di Piero Grasso
La storia di cosa nostra è una storia di misteri irrisolti o solo parzialmente risolti. Non solo per le stragi, ma anche per i cosiddetti omicidi politici di Michele Reina, Piersanti Mattarella, Pio La Torre, Carlo Alberto dalla Chiesa, che danno l'impr
essi
one di essere stati comm
essi
non solo per le esigenze di cosa nostra; anzi, l'hanno danneggiata.
[30 gennaio 2017]
Piero Grasso
Frasi di Piero Grasso
Sul tema della libertà di stampa e della tutela dei giornalisti, ho ribadito la nec
essi
tà di compiere decisivi passi in campo legislativo per adeguare il nostro impianto normativo a quello europeo. Urgenza alla quale il Parlamento deve immediatamente rispondere, approvando al più presto il disegno di legge sulla diffamazione, la cui gestazione è stata finora troppo lunga e complicata.
[Repubblica.it, 28 luglio 2015]
Piero Grasso
Frasi di Piero Grasso
L'occupazione jugoslava che a Trieste durò quarantacinque giorni, fu causa non solo del fenomeno delle foibe ma anche delle deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi di popolazioni inermi. In Istria, a Fiume e in Dalmazia, la repr
essi
one Jugoslava costrinse molte persone ad abbandonare le loro case. La popolazione italiana che apparteneva a quella regione fu quasi cancellata e di quell'orrore, per troppo tempo, non si è mantenuto il doveroso ricordo. Non possiamo dimenticare e cancellare nulla; non le sofferenze inflitte alle minoranze negli anni del fascismo e della guerra, né quelle inflitte a migliaia e migliaia di italiani.
[La Stampa.it, 10 febbraio 2014]
Piero Grasso
Frasi di Piero Grasso
In Portogallo un uomo rapisce l'amante, che probabilmente aveva deciso di lasciarlo, e per vendetta avverte il marito (ah, la solidarietà maschile). Il coniuge li raggiunge munito di solide argomentazioni: un batticarne da macellaio. Ma, anziché sul rivale, si avventa sulla moglie per farne polpette. La donna riesce a mettersi in salvo e presenta denuncia contro i due eroi. Entra in scena la Giustizia. Due magistrati di Porto, un uomo e una donna. Forse consultano i sacri testi dell'Inquisizione, ma in ogni caso li scartano, ritenendoli troppo progr
essi
sti. E scrivono una sentenza da rileggere nelle notti buie e tempestose: «L'adulterio della donna è un gravissimo attentato contro l'onore e la dignità dell'uomo. Nella Bibbia l'adultera veniva punita con la morte e ancora poco tempo fa il tribunale imponeva una pena soltanto simbolica all'uomo che decideva di ucciderla».
Bei tempi, sembrano suggerire i giudici. (Del resto in Italia il delitto d'onore è scomparso nel 1981, l'altro ieri). Ora ci si deve accontentare di sospendere la pena a un pover'uomo «sconvolto e umiliato dalla donna, la cui slealtà e immoralità sessuale ha spinto l'imputato in una profonda depr
essi
one».
E se fosse stata lei a deprimersi per i tradimenti del marito? Su questo la Bibbia non si esprime, perciò i giudici preferiscono tacere. Alla signora scampata al batticarne del vendicatore, ma non al tritacarne dell'inquisitore, resta un ultimo grado di giudizio. L'augurio è che le tocchi in sorte un tribunale più illuminato. A questo punto andrebbero bene anche i talebani.
Massimo Gramellini
Cit. da
Porto delle nebbie, 'Il caffè', Corriere.it, 25 ottobre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
«C'era una volta un paradosso, ma ora il tempo l'ha risolto», dice Amleto a Ofelia
[This was sometime a paradox, but now the time gives it proof]
. Shakespeare sta parlando dell'amore: il quale, naturalmente, è già un bel paradosso di per sé. Ma, come spesso accade, i poeti vedono più lontano di quanto
essi
st
essi
immaginino.
L'espr
essi
one paradoxon significa, infatti, «oltre l'opinione comune»
[da oxis, «furbo», e moron, «scemo». Cioè, letteralmente, «idiot savant»]
. E poiché gli individui possono anche essere intelligenti e colti, ma le masse sono sicuramente beote e ignoranti, l'opinione comune è quasi sempre sbagliata. Dunque, i paradossi sono quasi sempre pure e semplici verità, ed il tempo si diverte a sollevare lembi del grande velo che le nasconde.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
C'era una volta un paradosso ‐ Incipit
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
[Albert Einstein]
Dopo aver ricordato che fin da bambino «la vanità delle speranze e degli sforzi che travolgono incessantemente la maggior parte degli uomini in una corsa affannosa attraverso la vita» l'aveva colpito profondamente, egli ricorda che dapprima divenne religiosissimo, ma cessò improvvisamente di esserlo all'età di dodici anni, perché leggendo libri di divulgazione scientifica si era «ben presto convinto che le storie che raccontava la Bibbia non potevano essere vere». Questa esperienza gli fece capire come «i giovani fossero coscientemente ingannati dallo Stato con insegnamenti bugiardi, e fu un'impr
essi
one sconvolgente», da cui il precoce pensatore trasse un atteggiamento di sospetto verso ogni genere di autorità, e di scetticismo verso le convenzioni sociali, che non l'avrebbe più abbandonato. Da allora egli trovò la liberazione nel «possesso intellettuale del mondo che esiste indipendentemente da noi, esseri umani, e che ci sta di fronte come un grande, eterno enigma, acc
essi
bile solo parzialmente alla nostra osservazione e al nostro pensiero». Naturalmente, conclude Einstein, «la strada verso questo paradiso non era così comoda e allettante come quella del paradiso religioso, ma si è dimostrata una strada sicura, e non ho mai più rimpianto di averla scelta».
[dalla relazione al Festival della Mente, Sarzana, Dio secondo Einstein, la Repubblica, 31 agosto 2007]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Ho scelto un momento inopportuno (la morte di Priebke) e il luogo sbagliato (il mio blog) per toccare un tema spinoso. Tra i commenti al mio post è intervenuto un negazionista. Il mio approccio scientifico non mi consente di negare a priori qualsiasi tesi. Così ho specificato cosa fosse giusto e cosa sbagliato.
[...]
Per esempio che il processo di Norimberga fu propaganda, come quello a Saddam. L'Imperatore giapponese era colpevole quanto Hitler, eppure nessuno lo ha processato. In quei proc
essi
la forma è più importante del contenuto: non si vuole fare giustizia, ma dare un messaggio e vendicarsi.
[...]
Attraverso Hollywood ci siamo convinti che i buoni erano i cow boy e non gli indiani d'America, vittime di un eccidio di 18 milioni di persone: tre volte l'Olocausto. Norimberga è stata un'opera analoga di propaganda. Tutto qua. Mai negato le camere a gas, mai stato negazionista.
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Se dov
essi
convincere qualcuno a non credere, gli direi di leggere la Bibbia... ma con attenzione.
[dall'intervista di Paolo Bonolis nel programma televisivo Il Senso della Vita, 13 gennaio 2007]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Leopardi disse una volta che i bambini possono trovare tutto nel nulla, ma gli adulti non riescono a trovare nulla nel tutto. A seconda dell'atteggiamento con cui si guardi ad
essi
, i paradossi risultano appunto brandelli di nulla in cui si può trovare tutto, o visioni del tutto in cui si può non trovare nulla.
[da: Tempi - e luoghi - dei paradossi, marzo 1996]
[Citazione corretta: "I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto". - dallo Zibaldone, 527, 19 gennaio 1821]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Intendevo dire brevemente che in realtà anche io mi sentivo in qualche modo più vicino a Papa Ratzinger, perché
[...]
effettivamente Ratzinger scriveva libri, aveva una certa profondità di pensiero, che mi sembra di non vedere in Papa Francesco, che è più appunto quello che viene definito un parroco di campagna, che dice delle banalità travestite da metafore religiose. Quindi da questo punto di vista a me Papa Francesco non ha mai fatto una grande impr
essi
one e soprattutto mi fa poca impr
essi
one questa specie di pauperismo che è la sua immagine.
[...]
In realtà il papa è letteralmente l'uomo più ricco del mondo, perché la costituzione del Vaticano non fa distinzione fra le proprietà dello stato e le proprietà del capo di stato.
[dal programma tv Fuori onda, La7, 30 luglio 2016]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Ci illudiamo di ottenere un miracolo a Lourdes, benché in centocinquant'anni la Madonna ne abbia ufficialmente conc
essi
solo sessantacinque, a cento milioni di pellegrini. Una media, inferiore a uno su un milione, di gran lunga più bassa della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori, che è dell'ordine di uno su diecimila. Senza contare che, come osservava Émile Zola, fra gli ex voto si vedono molte stampelle ma nessuna gamba di legno.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
C'era una volta un paradosso
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Cartesio prese anche un abbaglio, sostenendo che l'essenza di Dio implica la sua esistenza tanto quanto l'essenza di un triangolo implica il fatto che la sua somma angolare sia 180°. Per sua sfortuna, Cartesio non avrebbe potuto scegliere un esempio peggiore di «nec
essi
tà», visto che la somma angolare di un triangolo è pienamente «contingente»: essa è minore, uguale o maggiore di 180°, a seconda che la geometria sia iperbolica, euclidea o ellittica. Non si può neppure aggirare l'ostacolo riferendosi alla geometria del mondo fisico, visto che Einstein ha provato che essa, qualunque cosa sia, non è euclidea.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
La complementarità è il grande contributo filosofico di Bohr alla filosofia della scienza. Egli la considerò come l'espr
essi
one di un livello più profondo di verità,
[...]
Le conn
essi
oni di questo pensiero con la filosofia taoista sono evidenti, e non casuali. Al punto che, quando nel 1947 gli fu conferito l'Ordine dell'Elefante, Bohr scelse come stemma araldico il diagramma t'ai-chi, il cerchio bianco e nero che rappresenta la complementarità dello yin e dello yang, e come motto «Contraria sunt complementa».
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
In particolare, benché Hawking e Penrose abbiano dimostrato nel 1970 che le equazioni di campo dalla relatività generale, insieme ad alcune naturali ipotesi aggiuntive, implicano l'esistenza di un Big Bang, entrambi ritengono che il loro risultato non sia altro che una prova dell'inadeguatezza della relatività generale e della nec
essi
tà di una sua integrazione con la meccanica quantistica.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Il motivo della proibizione di raffigurazioni naturalistiche, soprattutto a scopo religioso, è abbastanza evidente: per dirla con la nota metafora buddhista, esse rischiano di concentrare l'attenzione sul dito che punta e di distrarla dalla Luna a cui esso punta. Fuor di metafora, esse rischiano di condurre all'idolatria e alla superstizione invece che a Dio, come effettivamente accade nelle religioni in cui queste rappresentazioni sono permesse: Cattolicesimo in primis, come mostrano sceneggiate quali le proc
essi
oni della Settimana Santa a Siviglia o lo scioglimento del sangue di san Gennaro a Napoli.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Cristo è la traslitterazione del termine greco christos, "unto", scelto dalla Bibbia dei Settanta per tradurre il termine ebraico mashiah, "m
essi
a", col quale l'Antico Testamento indicava colui che doveva venire a restaurare il regno di Israele.
Fra i tanti sedicenti Cristi o M
essi
a della storia, i Vangeli canonici identificano il loro con Gesù: a sua volta la traslitterazione di Ye(ho)shua, "Dio salva" o "Dio aiuta", un nome comune ebraico che secondo Matteo
[Matteo, I, 21]
fu suggerito in sogno a Giuseppe da un angelo perché il figlio di Maria «avrebbe salvato il suo popolo dai suoi peccati». Cristiano, che ovviamente significa "seguace di Cristo", nella tradizione evangelica sta dunque ad indicare "seguace di Gesù", secondo un uso che gli Atti degli Apostoli
[Atti degli Apostoli, XI, 26]
fanno risalire alla comunità di Antiochia.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) ‐ Incipit
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Il rifiuto dell'evoluzionismo e l'esaltazione della razza e della famiglia sono i comandamenti della fede antiscientista.
Essi
infiammano i fanatismi religiosi e politici delle Chiese e delle Leghe del mondo intero, perché le differenze culturali sono più importanti della variabilità biologica, almeno per quelli che si preoccupano più della società costruita da loro, che del mondo creato dalla natura. Per gli altri, il condividere il cento per cento del DNA con certi 'umani' è più imbarazzante che condividerne il 98 per cento con gli scimpanzé.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il matematico impenitente
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
A Pr
essi
ng mi vietavano di imparare qualcosa di calcio. Non potevo. Quando gli altri si riunivano per guardare il match del pomeriggio o della sera, io mi curavo le unghie o magari altro. Insomma, qualunque cosa ma niente pallone, altrimenti temevano per le mancate gag della diretta.
Antonella Elia
Frasi di Antonella Elia
Un giorno Corrado
[Mantoni]
mi vede silenziosa, quasi da parte. Mi chiama e dice: 'Che hai?'. Niente, rispondo, solo che l'altra è così brava, perfetta, bella da crearmi compl
essi
. Mi sento cretina, sono una gaffe perenne. E lui: 'Non cambiare mai, fai la scema che va benissimo'.
Antonella Elia
Frasi di Antonella Elia
I reality televisivi generano mostri. L'ultimo indizio arriva da Bologna, dove il responsabile delle cucine del Policlinico lamenta di non riuscire a trovare un solo studente delle scuole alberghiere disposto a lavorare con lui. Nessun aspirante cuoco smania dalla voglia di mescolare il semolino e impiattare la frutta cotta. Tutti pretendono di fare pratica nei ristoranti stellati, anche se lì poi si ritrovano confinati a pelare le stesse patate che nella mensa dell'ospedale potrebbero almeno trasformare in purea. Intendiamoci, il reality alla MasterChef rimane un genere benemerito che ha rivalutato mestieri ingiustamente sottratti alla considerazione sociale. Grazie alla tv, il cuoco e il pasticciere sono assurti al rango di guru che negli anni Ottanta era una prerogativa dei sarti. Ormai le mamme si vantano più di un figlio laureato in cucina che di uno laureato in medicina. Perciò mi auguro che i reality vengano estesi a tutte le occupazioni manuali e anche ad alcune prof
essi
oni intellettuali circondate ultimamente da un certo scetticismo: il banchiere e il politico, per esempio. Eppure vorrei unire la mia flebile voce a quella del capo-cuoco del Policlinico. Occhio, ragazzi, perché per sfondare nella vita non serve fare meglio degli altri quello che vorrebbero fare tutti, ma fare meglio che si può quello che non ha ancora saputo fare nessuno. Il prossimo Cracco non uscirà dalle cucine di Cracco, ma dalla prima mensa ospedaliera che si inventerà un semolino decente.
Massimo Gramellini
Cit. da
MasterMensa, 'Il caffè', Corriere.it, 19 ottobre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
[Alessandro Matri]
E' una persona estremamente buona. Dà cuore e anima per le persone che ama. Ne potrei dire tante altre: volenteroso, prof
essi
onale, determinato. Tanto forte quanto sensibile. Ama la tranquillità, non è un grandissimo chiacchierone, ma posso garantire che è davvero comico. I nostri amici ci chiamano Sandra e Raimondo. Si aprono dei veri e propri siparietti in casa, tra brontolii e prese in giro, sempre con il sorriso ovviamente. Non ci annoiamo mai.
Federica Nargi
Frasi di Federica Nargi
Ora voi suggerite il bombardamento della cittadina di Cyder Creek in California per mezzo di una bomba ad esplosivo super complesso, la più potente arma non nucleare in nostro possesso, che funziona così: esplode, aspira tutto l'ossigeno verso il nucleo e vaporizza tutto nel raggio di due chilometri: uomini, donne, bambini e i virus di qualunque ceppo. Distruzione completa. Caso chiuso. Crisi risolta.
[Mostra un foglio ripiegato]
Questa è la costituzione americana e io l'ho letta fino all'ultima parola. Non ci ho trovato scritto niente sulla vaporizzazione di duemilasettecento cittadini americani, ma c'è scritto (e svariate volte) che nessuno deve essere privato della vita, della libertà e della proprietà senza un regolare processo. Quindi due condizioni vanno garantite prima di porre in atto l'operazione tabula rasa. La prima: è l'unanime e incrollabile appoggio al presidente sulla questione e pubblicamente! Dovete agire spalla a spalla con lui: se il capo cade dovete cadere con lui! La seconda condizione è che un esercito di esperti dopo aver fatto migliaia di esperimenti in laboratorio deve dire ai commentatori televisivi che non c'è altra soluzione! Sono stato chiaro, eh? Nessun membro di questo governo potrà andare di nascosto al Washington Post a dire che lui ha rappresentato l'unica voce di opposizione! Se c'è una voce di opposizione da qualche parte la voglio sentire qui, adesso!
[Sparpaglia sul tavolo delle foto di persone malate]
Questi sono i cittadini di Cydar Creek! Guardateli bene, questi non sono statistiche, signore e signori! Questa è carne e sangue! E voi dovete impregnarvene la memoria perché queste immagini dovranno oss
essi
onarci per il resto dei nostri giorni!
Capo dello staff
Dal film:
Virus letale
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono sicuro di questo: nessuno può scrivere un libro che i bambini gradiranno, se non lo si scrive innanzitutto per sé st
essi
.
[I am sure of this: that no one can write a book which children will like unless he write it for himself first.]
Alan Alexander Milne
Frasi di Alan Alexander Milne
Per essere amm
essi
al club dei Rispettabili bisogna ribadire a ogni piè sospinto che Trump è il nemico numero uno dell'umanità. Macron può prendere in giro gli operai in sciopero e rimane uno statista illuminato. Trump invece è responsabile di ogni sciagura, comprese quelle minacciate dagli altri. L'ultimo ad attaccarlo è stato Eminem, il leggendario rapper che abita da vent'anni sotto il cappuccio di una felpa. Gli ha dedicato una canzone dove l'epiteto più gentile è «kamikaze nucleare». Come se a minacciare sfracelli atomici fosse stato Trump e non il dittatore nordcoreano. Ma sul feroce comunista asiatico nessuno spende una parolina o una parolaccia. Forse perché è comunista. O forse perché è asiatico, e in Occidente vige la regola che si può parlare male solo di chi sta con i cowboy. Trump è un marchio d'infamia e insultarlo equivale a un paternoster che monda da ogni peccato. Al suo ministro degli Esteri, considerato fin qui un infiltrato dei russi, è bastato dargli dell'imbecille per trasformarsi in statista. E possiamo immaginare che cosa si sarebbe detto e scritto se Harvey Weinstein, il produttore hollywoodiano che saltava addosso a qualsiasi scollatura, fosse stato amico e finanziatore del gel di carota della Casa Bianca, anziché di Obama. Intendiamoci. Trump è un truce affarista che frega il prossimo suo da quand'è nato, e senza neanche il tratto umano di Berlusconi. Non è per questo che dà fastidio, ma perché ha saputo parlare agli impoveriti. Quelli che il club dei Rispettabili ha smesso di ascoltare da tempo.
Massimo Gramellini
Cit. da
Trump che abbaia, 'Il caffè', Corriere.it, 12 ottobre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
William Somerset
: Questa storia non può avere un lieto fine, non è possibile.
David Mills
: Se lo arrestassimo sarebbe già un lieto fine.
William Somerset
: Se prend
essi
mo John Doe, e uscisse fuori che è il Diavolo, o meglio ancora Satana in persona, questo appagherebbe le nostre aspettative ma... non è il Diavolo. E' un essere umano.
David Mills
: Umano? Tu fai della filosofia, mi dici queste cose, queste... guarda che se lo fai per prepararmi ad affrontare una sconfitta, grazie ma...
William Somerset
: Ma tu vuoi diventare un eroe... vuoi diventare un campione... guarda che la gente non vuole campioni, vuole mangiare cheeseburger, giocare al lotto e guardare la televisione.
David Mills
: Ehi, come ci sei diventato così? Vorrei saperlo.
William Somerset
: Non ci si diventa da un giorno all'altro...
David Mills
: Vai avanti.
William Somerset
: È che non riesco a continuare a vivere in mezzo a gente che abbraccia e coltiva l'apatia come se questa fosse una.. una virtù.
David Mills
: Non sei diverso, non sei migliore.
William Somerset
: Non credo di essere né meglio né peggio, per niente. Anzi, io lo capisco, lo capisco totalmente. L'apatia è una soluzione, insomma è più facile stordirsi con qualche droga piuttosto che dover affrontare la vita; è più facile rubare quello che si vuole piuttosto che guadagnarselo. È più facile picchiare un figlio che educarlo. Diamine! L'amore costa, costa impegno, lavoro..
David Mills
: Si parla di gente che è mentalmente disturbata qui, si parla di gente che è mentalmente fuori di testa qui...
William Somerset
: No, no qui purtroppo si parla della nostra vita quotidiana... poi tu guarda che non te lo puoi permettere di essere così ingenuo!
David Mills
: Vaffanculo, dài! Sai? Dovresti sentirti quando parli, davvero. Tu... tu dici: "Il problema principale è che la gente se ne frega... "
William Somerset
:
[Annuisce]
David Mills
: "... E allora io, me ne frego della gente!". Capisci che non ha senso? Lo capisci?
William Somerset
: Ah... Tu non te ne freghi?
David Mills
: Giusta domanda! Io mai!
William Somerset
: Allora tu cambierai il mondo.
David Mills
: Non scherzare. Il punto è che, è che... io non credo che tu molli perché sei convinto delle cose che dici. No, no... Credo che tu te ne voglia convincere, perché molli. Tu vuoi che ti dia ragione, tu vuoi sentirmi dire: "Sì, sì... sì! Quant'è vero! Qui è tutto un casino, questo è un mondo di merda, dovremmo tutti andare a vivere in una foresta sugli alberi." E invece no! Io questo non te lo dico. Io non ti do ragione. Non sono d'accordo. Neanche volendolo!
Dal film:
Seven
Scheda film e trama
Frasi del film
William Somerset
: Volevo farti una domanda quando ci siamo sentiti al telefono: perché qui?
David Mills
: Non la seguo, scusi.
William Somerset
: Tutti quegli sforzi per avere il trasferimento. E'la prima domanda che mi è venuta in mente.
David Mills
: Forse è per le sue stesse ragioni, o almeno quelle che aveva prima di decidere di mollare, giusto?
William Somerset
: Ma se mi conosci appena...
David Mills
: Allora forse non ho capito la domanda.
William Somerset
: Eppure è semplice: hai fatto il diavolo a quattro per essere trasferito qui, non capisco perché ci ten
essi
in questo modo.
David Mills
: Soltanto per rendermi utile! E mi farebbe piacere se non cominciassimo prendendoci a calci nelle palle. Ma qui è lei che comanda, no tenente?
William Somerset
: Esatto. E voglio che ti limiti a osservare e ascoltare, chiaro?
David Mills
: Guardi che non facevo il custode ai grandi magazzini, sono nella omicidi da cinque anni.
William Somerset
: Non qui.
David Mills
: Questo è un altro discorso.
William Somerset
: Per i prossimi sette giorni, detective, questo altro discorso non te lo dimenticare.
Dal film:
Seven
Scheda film e trama
Frasi del film
Auguro buon viaggio a Roberto Speranza, sono sicuro che ci ritroveremo in tante battaglie. Per noi non c'è problema, io continuo in quello che ho sempre detto: non credo nella nec
essi
tà di un partitino del 3%, credo in un movimento molto più ampio, molto più largo e soprattutto capace di unire non di dividere.
Giuliano Pisapia
Cit. da
Corriere.it, intervista 8 ottobre 2017
Frasi di Giuliano Pisapia
Tal fabbrica (il ponte di Rialto nell'invenzione, non realizzata, di Palladio) lodata a ragione dall'autor suo, dipinta e soleggiata dal pennello di Canaletto, di cui mi sono servito, non le posso dire il bello effetto che faccia massime specchiandosi nelle sottostanti acque. Ella può ben credere che non mancano al quadro né barche né gondole, che fa in eccellenza Canaletto, né qualunque altra cosa trasferir possa lo spettatore in Venezia; e le so dire che parecchi Veneziani han domandato qual sito fosse quello della città ch'
essi
non avevano per ancora veduto.
Francesco Algarotti
Frasi di Francesco Algarotti
Una volta, in una città lontana, venne al mondo un bambino trasparente. Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l'aria e l'acqua. Era di carne ed ossa e pareva di vetro. Se cadeva non andava a pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente. Si poteva vedere il suo cuore battere. Soprattutto si vedevano i suoi pensieri.
Una volta, per sbaglio, il bambino disse una bugia, e subito la gente poté vedere quella che sembrava essere una palla di fuoco dietro la sua fronte. Disse poi la verità e la palla di fuoco si dissolse. Per tutto il resto della sua vita il
bambino trasparente
non disse più bugie.
Egli crebbe, diventò un giovanotto, poi un uomo. Ognuno poteva leggere nei suoi pensieri e, prima che aprisse bocca, si potevano indovinare le sue risposte, quando gli si rivolgeva una domanda.
Egli si chiamava Michele, ma la gente lo chiamava
Michele di cristallo
. Tutti gli volevano bene per la sua lealtà e per la sua onestà. Vicino a lui tutti diventavano gentili.
Purtroppo, in quel paese, salì al governo un feroce dittatore. Cominciò un periodo di prepotenze, di ingiustizie e di miseria per il popolo. Chi osava protestare spariva senza lasciare traccia. Chi si ribellava veniva fucilato. I poveri erano perseguitati, umiliati e offesi in cento modi. La gente taceva e subiva, per timore delle conseguenze.
Ma Michele non poteva tacere. Anche se non apriva bocca, i suoi pensieri parlavano per lui. Dietro la fronte di quello che una volta era il
bambino trasparente
, tutti leggevano pensieri di sdegno e di condanna per le ingiustizie e le violenze del tiranno. Di nascosto poi, la gente ripeteva i pensieri di Michele come modo per avere speranza nel futuro.
Il tiranno fece arrestare Michele di cristallo. Poi ordinò di gettarlo nella più buia prigione. E' allora che successe una cosa straordinaria. I muri della cella in cui Michele fu rinchiuso, diventarono trasparenti! Dopo di
essi
anche i muri dell'intero edificio, e infine anche le mura esterne.
La gente che passava vicino alla prigione poteva vedere Michele seduto sul suo sgabello, come se anche la prigione fosse di cristallo. Tutti continuavano a leggere i suoi pensieri.
Di notte la prigione emanava una grande luce. Il tiranno nel suo palazzo faceva tirare tutte le tende per non vederla, ma non riusciva ugualmente a dormire.
Michele di cristallo, anche in catene, era più forte di lui,
perché la verità è più forte di qualsiasi cosa
.
Da:
Il bambino trasparente
Giornalista
: Ma lei ha scommesso tantissimo su una crisi dell'immobile, nel bel mezzo della più grande esplosione del settore dei nostri tempi, perché?
Robert Miller
: Sono un figlio degli anni '50, mio padre saldava acciaio per la marina, mia madre lavorava con le reduci di guerra. Hanno visto la depr
essi
one, Pearl Harbor, l'atomica. Loro non pensavano potesse capitare qualcosa di brutto, loro sapevano che sarebbe capitato.
Giornalista
: Ed è questo che sta succedendo ora?
Robert
: Quando ero ragazzo il mio insegnate preferito era il signor James, lui diceva che gli eventi del mondo ruotano intorno a cinque cose: S, O, L, D, I.
Giornalista
: Lezioni da primo anno di economia.
Robert
: No, lezioni da quinta elementare. Ma, in fondo è qualcosa che abbiamo già visto tante e tante volte. La competizione per questa limitata disponibilità di denaro che c'è in giro, può far impazzire anche i migliori. Quindi non mi sorprendono tutte queste bolle speculative, ma quando si scontrano con la realtà, le bolle scoppiano.
Dal film:
La frode
Scheda film e trama
Frasi del film
La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza.
Bisogna trovare la cultura sostanziosa. Se la troviamo, la prenderanno tutti gli affamati. Ma noi siamo così ipernutriti che, nella massa del nostro cibo, fatichiamo a distinguere quello sostanzioso. Invece chi è affamato fa proprio questa distinzione. Non rifiuterà il cibo vero per un capriccio. Se mangia un cibo, significa che è vero. Ma ne abbiamo poco, siamo poveri anche noi. Abbiamo dimenticato tutto ciò che ci ha nutriti, ciò che è essenziale, e ci accontentiamo dell'hors d'oeuvre. Cerchiamolo. Se riconosciamo di essere ignoranti anche noi capiremo che il nostro compito non è istruire chissà che popolo separato da noi, ma istruirci tutti, il più possibile, e maggiore è la compagnia, meglio sarà. Per prima cosa deve sparire questa divisione artificiale: popolo e non-popolo, intelligencija (questa distinzione nemmeno esiste: non so quanti contadini alfabetizzati conosco che sono decisamente più dotati per lo studio di un dottore di ricerca all'università) e si studierà non in una classetta con un maestrino, ma tutti insieme in una classona di milioni di persone con un grande maestro centenario che farà lezione non a qualche decina di studenti disposti in un'aula piccola ma a tutti i lettori, milioni. Proprio questo studio comune sarà la principale garanzia della sostanziosità, sarà la prova che farà scartare tutto ciò che è falso, artificioso, temporaneo.
Insegnare e imparare. Ma come?
Raccogliamoci, tutti noi che concordiamo su questo, e, ciascuno nel campo che meglio conosce, diffonderemo quelle grandi opere dell'ingegno umano che hanno reso gli uomini ciò che
essi
sono. Uniamoci e ci dedicheremo a raccogliere, scegliere, raggruppare e pubblicare tutto questo.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
Discorso sulle edizioni popolari
Frasi di Lev Tolstoj
So che per questo titolo mi condanneranno. Alcuni ‐ i più ‐ diranno: sarebbe ora che la smettesse con queste sciocchezze. Al giorno d'oggi lo capiscono tutti che la fede cristiana è una delle tante religioni. E tutte le religioni sono superstizioni, sono cioè quel materiale che più di ogni altra cosa intralcia l'evoluzione dell'umanità. Altri diranno: come, di un cristiano? Chi può dire di sé: io sono un cristiano? Il vero cristiano è innanzitutto umile e non osa definir sé stesso cristiano né tantomeno dichiararsi tale sulla carta stampata. Mi condannino pure, ma io metterò questo titolo. Non mi fa paura che mi si accusi di essere retrogrado perché non soltanto non ritengo che la religione sia una superstizione, ma, al contrario, ritengo che la verità religiosa sia l'unica verità acc
essi
bile all'uomo, e la dottrina cristiana io la ritengo una verità che ‐ lo vogliano riconoscere gli uomini o no ‐ si trova a fondamento di tutto il sapere umano, e non mi fa paura nemmeno mi si condanni perché ho l'orgoglio di chiamarmi cristiano, dato che le parole: io sono un cristiano, le intendo diversamente da come le si intende di solito.
Lev Tolstoj
Cit. da
Memorie di un cristiano ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
I vignaioli si erano immaginati che la vigna in cui erano stati mandati a lavorare per il padrone fosse loro proprietà; che tutto quanto c'era nella vigna fosse stato fatto per loro, perché potessero godersi la vita in quella vigna, dimentichi del padrone e uccidendo chi rammentava loro il padrone e gli obblighi verso di lui.
«La stessa cosa facciamo noi, ‐ pensava Nechljudov, ‐ vivendo nell'insensata convinzione di essere padroni della nostra vita, e che essa ci sia data per il nostro piacere. Mentre è evidentemente un'assurdità. Perché se siamo stati mandati qui è per volontà di qualcuno e per qualcosa. Noi invece abbiamo deciso che viviamo solo per la nostra gioia, ed è chiaro che stiamo male, come starà male il lavoratore che non compie la volontà del padrone. E la volontà del padrone è espressa in questi comandamenti. Basterà che gli uomini mettano in pratica questi comandamenti, e sulla terra si stabilirà il regno di Dio, e gli uomini riceveranno il bene supremo che è loro acc
essi
bile».
«Cercate il regno di Dio e la sua verità, e il resto vi sarà dato in aggiunta. Noi invece cerchiamo il resto ed è evidente che non lo troviamo».
«Eccolo dunque, il compito della mia vita. Appena portata a termine un'opera, ne è cominciata un'altra».
Da quella notte iniziò per Nechljudov un'esistenza completamente nuova, non solo perché mutarono le sue condizioni di vita, ma perché tutto ciò che gli accadde da quel momento assunse per lui un significato completamente diverso da prima. Come finirà questo nuovo periodo della sua vita, lo mostrerà il futuro.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Leggendo il sermone della montagna, che l'aveva sempre toccato, vi trovò per la prima volta non delle idee sublimi e astratte, che avanzavano pretese per lo più esagerate e impraticabili, ma dei comandamenti semplici, chiari, e attuabili praticamente, i quali, se tradotti in realtà (cosa perfettamente possibile), avrebbero instaurato un'organizzazione del tutto nuova della società umana, in cui non solo si eliminava da sé tutta la violenza che tanto indignava Nechljudov, ma si raggiungeva il bene supremo acc
essi
bile all'umanità: il regno di Dio in terra.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Mentre preparava le valigie e le carte, Nechljudov si soffermò sul suo diario, ne rilesse alcuni passi e le ultime cose scritte. Prima di partire per Pietroburgo aveva annotato: «Katiua non vuole il mio sacrificio, ma il suo. Lei ha vinto, e io ho vinto. Mi riempie di gioia per il mutamento interiore che mi pare (non oso ancora crederci) stia avvenendo in lei. Non oso ancora crederci, ma mi pare che torni a vivere». Sulla stessa pagina, di seguito, era scritto: «Ho passato un momento molto difficile e molto gioioso. Ho saputo che si era comportata male in infermeria. E a un tratto ho provato un dolore terribile. Non mi aspettavo un dolore simile. Le ho parlato con ripugnanza e odio e poi mi sono ricordato di me, di quante volte anche ora, sia pure nei pensieri, sono stato colpevole di ciò per cui la odiavo, e a un tratto nello stesso momento ho trovato disgustoso me stesso e pietosa lei, e mi sono sentito molto bene. Se solo sap
essi
mo vedere in tempo la trave nel nostro occhio, quanto saremmo più buoni». Alla data di quel giorno scrisse: «Sono stato da Nataa e proprio perché ero contento di me sono stato cattivo, aggr
essi
vo, e me ne è rimasta una sensazione penosa. Ebbene, che devo fare? Da domani comincia una nuova vita. Addio vecchia vita, per sempre. Molte impr
essi
oni si sono accumulate, ma non riesco ancora a ricondurle a unità».
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Per Nechljudov quella notte era più che allegra. Era per lui una notte gioiosa, felice. La fantasia rinnovava per lui le impr
essi
oni di quell'estate felice che aveva trascorso lì, giovane innocente, e adesso si sentiva come era stato non solo allora, ma in tutti i momenti migliori della sua vita. Non solo si ricordò, ma si sentì come quando, ragazzo di quattordici anni, pregava Dio che gli rivelasse la verità, come quando bambino piangeva sulle ginocchia della madre, prima di separarsi da lei, promettendole di essere sempre buono e di non darle dispiaceri, ‐ si sentì come quando lui e Nikolen'ka Irtenev avevano deciso che si sarebbero sempre aiutati a vivere una vita buona e avrebbero cercato di rendere felici tutti gli uomini.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Una delle superstizioni più frequenti e diffuse è che ogni uomo abbia solo certe qualità definite, che ci sia l'uomo buono, cattivo, intelligente, stupido, energico, apatico, eccetera. Ma gli uomini non sono così. Possiamo dire di un uomo che è più spesso buono che cattivo, più spesso intelligente che stupido, più spesso energico che apatico, e viceversa: ma non sarebbe la verità se dic
essi
mo di un uomo che è buono o intelligente, e di un altro che è cattivo, o stupido. E invece è sempre così che distinguiamo le persone. Ed è sbagliato. Gli uomini sono come i fiumi: l'acqua è in tutti uguale e ovunque la stessa, ma ogni fiume è ora stretto, ora rapido, ora ampio, ora tranquillo, ora limpido, ora freddo, ora torbido, ora tiepido. Così anche gli uomini. Ogni uomo reca in sé, in germe, tutte le qualità umane, e talvolta ne manifesta alcune, talvolta altre, e spesso non è affatto simile a sé, pur restando sempre unico e sempre se stesso.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Ogni uomo, per agire, ha bisogno di credere importante e buona la propria attività. E per questo, qualunque sia la sua condizione, egli non mancherà di crearsi una visione della vita umana in genere, alla luce della quale la sua attività possa apparirgli importante e buona.
Di solito si pensa che il ladro, l'assassino, la spia, la prostituta, riconoscendo cattiva la propria prof
essi
one, debbano vergognarsene. Invece accade esattamente il contrario. Gli uomini che il destino e i loro peccati o errori hanno posto in una determinata condizione, per quanto sbagliata sia, si creano una visione della vita in genere alla luce della quale questa condizione possa apparir loro buona e rispettabile. Per sostenere poi tale visione gli uomini si appoggiano istintivamente a una cerchia di persone in cui venga riconosciuto il concetto che si sono creati della vita e del loro posto in essa. La cosa ci sorprende quando i ladri si vantano della loro destrezza, le prostitute della loro depravazione, gli assassini della loro crudeltà. Ma ci sorprende solo perché la cerchia, l'ambiente di queste persone è circoscritto, e soprattutto perché noi ne siamo al di fuori. Ma non capita forse lo stesso fenomeno fra i ricchi che si vantano delle loro ricchezze, cioè di ladrocinio, fra i capi militari che si vantano delle loro vittorie, cioè di omicidio, fra i sovrani che si vantano della loro potenza, cioè di sopraffazione? Noi non vediamo in queste persone un concetto distorto della vita, del bene o del male, volto a giustificare la loro condizione, solo perché la cerchia di persone con tali concetti distorti è più vasta, e noi st
essi
vi apparteniamo.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Scritto il lasciapassare, il procuratore consegnò il foglio a Nechljudov, guardandolo con curiosità.
‐ Devo inoltre comunicarle, ‐ disse Nechljudov, ‐ che non posso continuare a partecipare alla s
essi
one.
‐ Come lei sa, bisogna fornire dei motivi validi alla corte.
‐ Il motivo è che ritengo qualsiasi tribunale non solo inutile, ma immorale.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
In fondo, proprio in fondo all'anima sapeva di aver agito così male, in maniera così ignobile e crudele, che con la coscienza di quell'azione non poteva non solo giudicare chicch
essi
a, ma neppure guardare negli occhi la gente, e tanto meno considerarsi il giovanotto meraviglioso, nobile e magnanimo che credeva di essere. Mentre doveva considerarsi tale per continuare a vivere arditamente e allegramente. Dunque c'era un solo mezzo: non pensarci. E così fece.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Per quanto gli uomini, riuniti a centinaia di migliaia in un piccolo spazio, cercassero di deturpare la terra su cui si accalcavano, per quanto la soffocassero di pietre, perché nulla vi crescesse, per quanto estirpassero qualsiasi filo d'erba che riusciva a spuntare, per quanto esalassero fiumi di carbon fossile e petrolio, per quanto abbattessero gli alberi e scacciassero tutti gli animali e gli uccelli, ‐ la primavera era primavera anche in città. Il sole scaldava, l'erba, riprendendo vita, cresceva e rinverdiva ovunque non fosse strappata, non solo nelle aiuole dei viali, ma anche fra le lastre di pietra, e betulle, pioppi, ciliegi selvatici schiudevano le loro foglie vischiose e profumate, i tigli gonfiavano i germogli fino a farli scoppiare; le cornacchie, i passeri e i colombi con la festosità della primavera già preparavano nidi, e le mosche ronzavano vicino ai muri, scaldate dal sole.
Allegre erano le piante, e gli uccelli, e gli insetti, e i bambini. Ma gli uomini ‐ i grandi, gli adulti ‐ non smettevano di ingannare e tormentare se st
essi
e gli altri. Gli uomini ritenevano che sacro e importante non fosse quel mattino di primavera, non quella bellezza del mondo di Dio, data per il bene di tutte le creature, la bellezza che dispone alla pace, alla concordia e all'amore, ma sacro e importante fosse quello che loro st
essi
avevano inventato per dominarsi l'un l'altro.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
Per trovare la felicità, bisogna cercare la felicità degli altri. Il migliore, l'unico modo di servire se st
essi
, è servire gli altri uomini (tu riceverai la più grande felicità del mondo, il loro amore).
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Rifl
essi
oni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
Io ho risolto per me stesso il problema del senso della vita, dicendomi che consiste nell'accrescere l'amore in se st
essi
e nel mondo.
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Rifl
essi
oni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
Per salvarsi, cioè non essere infelici, non soffrire, bisogna dimenticarsi di se st
essi
. E l'unico modo per dimenticare se st
essi
è amare.
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Rifl
essi
oni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
Non fate spegnere quella luce, ma vegliatela come cosa preziosa e lasciatela dilatare. In questo espandersi della luce risiede l'unico grande gioioso senso della vita di ogni uomo.
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Rifl
essi
oni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
E non pensate che vi sia impossibile di arrivare da soli al bene, alla verità. Non solo ciò è possibile, ma ogni vita, la vostra e quella di ogni uomo, non tende che a questo.
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Rifl
essi
oni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
È solo dopo lunghi sforzi, e dopo aver sprecato decine di anni per cercare di realizzare quegli scopi mondani che non sempre si raggiungono, che mi sono accorto della loro vanità.
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Rifl
essi
oni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
Considerare come l'intera nostra vita solo l'essenza materiale e temporale dell'uomo è un errore del pensiero, è scambiare la parte per il tutto.
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Rifl
essi
oni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
All'inizio la vita appare all'uomo fatta di materia
[...]
. Nel movimento di questa materia vede la sua vita, nella cessazione del movimento di questa materia vede la cessazione della sua vita. La vera vita è, invece, la manifestazione della coscienza.
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Rifl
essi
oni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
In realtà, invece, la nostra vita è costituita soltanto dalla presa di coscienza dell'essere spirituale racchiuso nei confini del corpo.
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Rifl
essi
oni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
Poiché i piaceri sono pochi e tutti alla fine annoiano e i desideri sono infiniti, ciò significa che per quanto un uomo sia ricco e in buona salute non sarà mai soddisfatto, anzi al contrario, più diverrà ricco più sarà annoiato, perché più numerosi sono i godimenti che uno ha e meno
essi
lo rallegrano.
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Rifl
essi
oni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
La vita individuale dell'uomo non consiste in altro che nel suo avvicinamento alla morte e nella liberazione dal corpo della sua essenza spirituale.
Lev Tolstoj
Cit. da
Perché vivo? Rifl
essi
oni sullo scopo e il significato dell'esistenza
Frasi di Lev Tolstoj
Io non dico che la mia fede sia l'unica indubbia e autentica in ogni tempo, ma non ne vedo un'altra che sia più semplice, più chiara e che più di questa risponda alle esigenze della mia mente e del mio cuore; se la dov
essi
scoprire, la accoglierei immediatamente, poiché a Dio non occorre null'altro che la verità. Ma tornare a ciò da cui con tante sofferenze sono appena riuscito ad uscire, questo io non posso farlo in nessun modo, così come un uccello che già vola non può entrare nel guscio di quell'uovo da cui è uscito.
Lev Tolstoj
Cit. da
Risposta alla deliberazione del sinodo (1901) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Perché non vi siano né l'oppr
essi
one del popolo né le inutili guerre, e perché nessuno s'indigni più contro coloro che sembrano essere i colpevoli di tutto ciò, occorrerebbe in realtà ben poco, e precisamente e unicamente che gli uomini capiscano come stanno veramente le cose, e le chiamino con il loro nome; e sappiano che un esercito è uno strumento d'omicidio e che il costruire e comandare un esercito ‐ ovverosia ciò di cui si occupano con tanta disinvoltura i re, gli imperatori, i presidenti ‐ è soltanto una preparazione all'omicidio.
Basterebbe che ogni re, imperatore, o presidente comprendesse che i suoi doveri di comandante in capo delle forze armate non sono affatto un incarico onorevole e importante, come gli fan credere i suoi adulatori, bensì un malvagio e vergognoso prepararsi all'omicidio; e che ogni privato cittadino comprendesse che il pagamento delle tasse, con le quali si arruolano e si armano i soldati, e a maggior ragione il prestar servizio militare, non sono affatto azioni senza importanza, bensì azioni malvagie e vergognose, e costituiscono non soltanto una connivenza ma una vera e propria complicità ad un omicidio ‐ e subito si vanificherebbe da sé tutto quel potere degli imperatori, dei presidenti e dei re che tanto ci indigna, e per il quale adesso si continua ad assassinarli.
Per cui non occorre assassinare gli Alessandri, i Carnot, gli Umberti e gli altri, ma occorre spiegar loro che sono
essi
st
essi
degli assassini, e occorre soprattutto non permettere loro di assassinare altra gente, rifiutare di assassinare su loro comando.
Lev Tolstoj
Cit. da
Non uccidere (1900) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Per qual motivo l'astinenza dal cibo animale sarà appunto il primo atto del digiuno e della vita morale, è stato detto ottimamente: e non da un uomo soltanto, ma da tutta quanta l'umanità, nella persona dei suoi migliori rappresentanti, e ininterrottamente, fin da quando l'uomo ha cominciato ad affacciarsi alla consapevolezza. Ma allora perché, se l'illegittimità, ovverosia l'immoralità del cibo animale è nota all'umanità da così gran tempo, gli uomini non sono ancora pervenuti alla consapevolezza di questa legge? domanderanno gli uomini che per loro natura si lasciano guidare non tanto dalla loro ragione, quanto piuttosto dall'opinione comune. La risposta a questo interrogativo è che tutto il cammino percorso dagli uomini nella scoperta della morale, il quale cammino costituisce il fondamento d'ogni cammino umano, lo si è potuto percorrere e lo si percorre soltanto lentamente; ma che indizio certo d'un progredire autentico, e non accidentale, lungo questo cammino, è la sua continuità e la sua costante accelerazione.
Tale è appunto il progredire del vegetarianesimo. Esso ha trovato espr
essi
one in tutti i pensieri che gli scrittori vi hanno dedicato e nella vita stessa dell'umanità, che inconsapevolmente sta passando sempre più dal carnivorismo ai cibi vegetali, mentre consapevole espr
essi
one di ciò sono le dimensioni sempre maggiori e la particolare forza che va assumendo il movimento vegetariano.
Lev Tolstoj
Cit. da
Il primo gradino (1892) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Non siamo struzzi, e non possiamo credere che se non guarderemo, ciò che non vogliamo vedere non esisterà più. E tanto meno lo possiamo, quando ciò che non vogliamo vedere è quel che vogliamo mangiare. E soprattutto, se almeno fosse necessario tutto ciò! O magari non necessario, ma se non altro almeno utile a qualcosa. E invece? Niente, non è di nessuna utilità. (Coloro che ne dubitano leggano quei numerosi libri che sono stati scritti a questo proposito da scienziati e da medici, e nei quali viene appunto dimostrato che la carne non è affatto necessaria all'alimentazione umana. E non ascoltino invece quei medici veterotestamentari che difendono a spada tratta la nec
essi
tà di far uso di carne solamente perché la carne è stata ritenuta necessaria per lungo tempo dai loro predecessori e poi anche da loro st
essi
; costoro la difendono caparbiamente, con malevolenza, così come si difende sempre quel che è vecchio e va ormai cadendo in disuso.) Serve soltanto a educare la gente ai sentimenti bestiali, a sviluppare la bramosia, la lussuria, l'ubriachezza. Il che trova perennemente conferma nel fatto che uomini giovani, buoni, non guastati ancora, e in particolar modo le donne e le fanciulle, sentono, pur senza saperlo, che così come da una cosa ne deriva un'altra, allo stesso modo la virtù non è compatibile con la bistecca, e non appena desiderano esser buoni, abbandonano appunto i cibi a base di carne.
Lev Tolstoj
Cit. da
Il primo gradino (1892) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Esiste una scala delle virtù, e bisogna cominciar dal primo gradino per salire poi i succ
essi
vi; e la prima virtù che dovrà acquisire un uomo, se vuol acquisire le succ
essi
ve, è appunto ciò che gli antichi definivano ἐγκράτεια o σωφροσύνη, ovverosia il dominio di sé.
Lev Tolstoj
Cit. da
Il primo gradino (1892) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
L'uomo è superiore agli animali non perché abbia la possibilità di torturarli, ma perché è capace di provare compassione per loro; e l'uomo ha compassione degli animali perché sente che in
essi
dimora il medesimo principio che alberga nell'uomo.
Lev Tolstoj
Cit. da
Pensieri di saggi
Frasi di Lev Tolstoj
Per far sì che la vita non sia mero dolore ma piuttosto completa gioia, siate sempre buoni con tutti, uomini e animali. E per essere sempre buoni, dovete prima imparare a essere buoni. Per imparare a essere buoni, non dovete commettere una sola azione crudele senza rimproverare voi st
essi
. E se farete così, presto imparerete l'abitudine alla bontà, con tutti: uomini e animali allo stesso modo. E se sarete abituati alla bontà, allora la gioia regnerà nei vostri cuori.
Lev Tolstoj
Cit. da
Pensieri di saggi
Frasi di Lev Tolstoj
Una delle più penose condizioni per i gelosi (e gelosi sono tutti nella nostra vita di società) è trovarsi costretti a quelle relazioni mondane che mettono in una grande e pericolosa intimità gli uomini e le donne. Bisogna diventar ridicoli oppure permettere l'intimità nei balli, l'intimità tra i medici e le loro clienti, l'intimità con gli artisti, i pittori e specialmente i musicisti. Le persone si occupano insieme della più nobile tra le arti, la musica: perciò è necessaria quella tale intimità, e quell'intimità non ha nulla di biasimevole: soltanto un marito scioccamente geloso può vedervi qualcosa di male. E intanto tutti sanno che proprio a mezzo di occupazioni, e specialmente della musica, avviene la maggior parte degli adultèri nel nostro mondo. Evidentemente li avevo m
essi
nella medesima situazione penosa nella quale mi trovavo io: per un pezzo non mi riuscì di dir nulla. Ero come una bottiglia capovolta dalla quale l'acqua non esce perché è troppo piena. Volevo ingiuriarlo, scacciarlo, ma invece sentivo che dovevo invece mostrarmi amabile e affettuoso con lui. E così feci. Finsi di approvare tutto, per quello stesso strano sentimento che mi obbligava a rivolgermi a lui con tanta maggiore gentilezza quanto più la sua presenza mi era penosa. Gli dissi che mi affidavo al suo gusto e consigliai lo stesso a mia moglie. Egli rimase ancora un poco, quanto bastava per cancellare la sgradevole impr
essi
one che aveva prodotto la mia subitanea entrata nella stanza, con quel viso stravolto e quel mio silenzio, e poi se ne andò, figurando di aver finalmente deciso quel che si dovesse suonare. Io ero interamente persuaso che a paragone di ciò che li preoccupava la questione dei pezzi da suonare era per loro senza alcuna importanza.
Lev Tolstoj
Cit. da
La sonata a Kreutzer
Frasi di Lev Tolstoj
Sono convinto che verrà il giorno, e sarà forse molto presto, in cui ci si chiederà con stupore come abbia potuto esistere una società che consentiva azioni così lesive dell'ordine pubblico come quegli abbellimenti corporali che sono perm
essi
alle donne nella nostra società. È come se si mettessero sulle passeggiate o lungo i sentieri trappole di ogni sorta, o peggio! Per quale motivo si proibisce il gioco d'azzardo, mentre alle donne sono consentiti abiti da meretrice che eccitano i sensi? Il pericolo è mille volte maggiore!
Lev Tolstoj
Cit. da
La sonata a Kreutzer
Frasi di Lev Tolstoj
Voi ritenete che le donne nella nostra società nutrano inter
essi
diversi rispetto alle donne delle case di tolleranza, e io vi dimostrerò che è falso. Se le finalità, il contenuto interiore dell'esistenza sono differenti, tale differenza si rifletterà inevitabilmente anche sull'aspetto esteriore, e tale aspetto sarà differente. Ma osservate quelle derelitte e infelici, e poi le dame della più alta società: agghindate, vestite allo stesso modo, gli st
essi
profumi, le stesse braccia, spalle e seni denudati e il sedere in bella mostra sotto gli abiti attillati, la stessa passione per le pietruzze e gli altri gingilli costosi e luccicanti, gli st
essi
divertimenti, balli, musica e canti. Sia quelle che queste usano ogni mezzo per sedurre. Non c'è alcuna differenza. A un esame oggettivo si può solo dire che quelle che si prostituiscono per brevi periodi sono di solito disprezzate, e quelle che si prostituiscono più a lungo sono invece riverite.
Lev Tolstoj
Cit. da
La sonata a Kreutzer
Frasi di Lev Tolstoj
L'amore produce il bene, perché l'uomo, amando, si unisce a Dio e quindi non desidera più nulla per sé, ma desidera dare agli altri ciò che ha, persino la sua vita e in questo dono di se stesso trova la felicità.
[...]
Amare vuol dire offrire se st
essi
a Dio, fare la Sua volontà; ma Dio è amore, Egli vuole il bene di tutti
[...]
.
[Amatevi gli uni gli altri]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Tutta la legge di Dio che scaturisce dalla coscienza della propria condizione, consiste nella sottomissione alla volontà di Dio, nell'amore verso il prossimo e nel servizio del prossimo. In questo consiste il fondamento di ogni fede.
Ciò non significa che non ci possano essere molte altre utili regole religiose, le quali definiscono l'applicazione di questa legge nelle diverse circostanze della vita. Queste regole si trovano nei libri di Veda, nel Buddismo, negli antichi libri ebraici, nel Vangelo e nelle dottrine morali succ
essi
ve. Tali sono i comandamenti di Mosè ‐ non tutti ‐ quali: non uccidere, non fornicare; tali sono i comandamenti di Manu: non dire il falso, non lasciarti trascinare dall'ebbrezza; tali sono i comandamenti del Buddismo sulla compassione verso gli animali; tali sono i cinque grandi comandamenti di Cristo, che abbracciano tutta la vita delle persone: 1) non adirarti; 2) non farti trascinare dalla lascivia; 3) non giurare; 4) non commettere violenza; 5) ama i nemici.
[Il bastoncino verde]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
In che consiste la vera condizione dell'uomo sulla terra e in che consiste quell'inganno che rende l'uomo infelice?
L'inganno consiste nel fatto che gli uomini si dimenticano della morte, dimenticano che
essi
in questo mondo non vivono, ma passano.
[Il bastoncino verde]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Per me amare Dio vuol dire amare la verità; amare il prossimo come se st
essi
è riconoscere l'unità della propria anima e della propria vita con ogni altra vita umana e con la Verità eterna ‐ Dio.
[Lettera a M.A. Enghelgardt]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Come comportarsi davanti a una madre che batte a morte il suo bambino?
[...]
Che cosa mi ripugna, nel fatto che la madre batte il bambino? Che cosa vi trovo di iniquo? Forse che il bambino soffre o piuttosto il fatto che la madre prova le torture della malvagità, invece delle gioie dell'amore? Io penso entrambe le cose. Una persona da sola, non può far niente di male. Il male nasce dalla disunione fra le persone. Se voglio agire, devo cercare di eliminare la disunione e ristabilire la comunicazione fra madre e figlio. Usare la forza contro la madre non servirebbe a questo scopo. Che fare allora?
[...]
Prendere il posto del fanciullo non sarebbe irragionevole! Quello che scrive Dostoevskij e che ripetono i monaci metropoliti mi ripugna.
Essi
pretendono che fare la guerra
[...]
sia un dovere di legittima difesa. Ho sempre risposto: difendere gli altri con il proprio petto, sì; ma sparare col fucile sui nostri simili, non è difesa, ma assassinio.
[Lettera a M.A. Enghelgardt]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Conoscono le donne solo i mariti. Solo il marito le vede dietro le quinte. Per questo L
essi
ng affermava che tutti i mariti dicono: c'è solo una donna cattiva, e l'ho sposata io. Di fronte agli altri esse fingono così bene, che nessuno le vede come sono in realtà, in particolare finché sono giovani. (16 luglio 1901)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Vi sono due mezzi di conoscenza del mondo esterno: uno è il mezzo più rozzo e «naturale», quello dei cinque sensi. Attraverso questo mezzo di conoscenza non si formerebbe in noi il mondo che conosciamo, ma sarebbe il caos fornitoci dalle varie sensazioni. L'altro mezzo consiste nel conoscere se st
essi
con l'amore per sé, e poi conoscere gli altri esseri con l'amore per questi esseri: trasferirci col pensiero nell'altro uomo, nell'animale, nella pianta, persino nella pietra. Con questo mezzo conosci dall'interno e formi tutto il mondo che conosciamo. Questo mezzo, che chiamano anche dono poetico, è nient'altro che amore. È, per così dire, il ristabilimento fra tutti gli esseri dell'unità andata distrutta. Esci da te e entri in un altro. E puoi entrare in tutto. Sempre: fondersi con Dio, col Tutto. (5 ottobre 1893)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Io decado. Non in senso mentale, non è niente, non c'è decadimento; ma nei sentimenti, nell'amore. Mi vien meno lo spirito e incattivisco. Siedo e m'incattivisco coi presenti e con gli assenti. Ogni parola, pensiero, suscitano non comprensione e simpatia per chi li ha espr
essi
, ma desiderio di opporgli la mia verità. Disgustoso, assolutamente disgustoso. (18 giugno 1890)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Oggi ho pensato: molti dei pensieri che ho espresso negli ultimi tempi appartengono non a me, ma agli uomini che sentono affinità con me e si rivolgono a me con le loro questioni, i loro dubbi, i loro pensieri, i loro piani. Così il pensiero di fondo o, per dir meglio, il sentimento della Sonata a Kreutzer, appartiene a una donna, una slava, che mi ha scritto una lettera, comica per il linguaggio ma notevole per il suo contenuto, sulla soggezione delle donne alle esigenze sessuali. In seguito essa venne da me e mi fece una forte impr
essi
one. La rifl
essi
one che il versetto di Matteo «se guardi una donna con desiderio eccetera» vale non solo per le altre donne, ma anche per la propria, mi è stata offerta da un inglese che mi ha scritto di questo. E così in molti altri casi. (9 maggio 1890)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
A unire gli uomini serve, oltre all'amore, anche la verità. Raggiungendo una verità unica per tutti, gli uomini si uniscono fra di loro. (È per questo che le superstizioni sono nocive: dividono gli uomini.) Per questo la vera scienza porta all'unione; ma perché sia tale, essa deve veramente portare tutti alla verità. L'espr
essi
one della verità dev'essere chiara, comprensibile e vera, indubbia. (9 novembre 1889)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
E perché noi, nella nostra situazione, si possa servire il prossimo, occorre innanzi tutto smettere di esigere i servizi del prossimo. Sembra strano, ma la prima cosa da fare è servire se st
essi
: accendere la stufa, portare l'acqua, preparare il mangiare, lavare i piatti eccetera. Con questo cominciamo a servire gli altri. (4 aprile 1884)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Il bene di cui parlo io è quello che può essere considerato bene per se st
essi
e per tutti. (22 maggio 1881)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Sono convinto che nell'uomo esiste una forza infinita, non solo morale ma anche fisica; ma su questa forza grava un freno terribile: l'amore di sé; o più precisamente il pensiero di sé, che genera impotenza. Ma appena l'uomo si libera da questo freno, diventa onnipotente. Avrei voglia di dire che il mezzo migliore per liberarsene è l'amore verso gli altri, ma sarebbe sbagliato. L'onnipotenza è l'assenza di coscienza; l'impotenza pensiero di sé. Liberarsi da questo pensiero di sé si può soltanto per mezzo dell'amore verso gli altri oppure per mezzo del sonno, dell'ebrietà, del lavoro eccetera; tutta la vita dell'uomo trascorre nella ricerca di questa liberazione. Da dove proviene la forza dei veggenti, dei lunatici, dei deliranti o degli uomini sotto l'influenza della passione? Delle madri, degli esseri umani o degli animali che difendono i propri figli? Perché non riusciamo a pronunciare giustamente una parola se pensiamo come va pronunciata giustamente? Perché la punizione più terribile che gli uomini hanno inventato è la reclusione a vita? (La morte come punizione non è stata inventata dagli uomini:
essi
agiscono in questo caso come arma cieca della provvidenza.) La reclusione a vita, in cui l'uomo è privato di tutto ciò che può aiutarlo a dimenticare se stesso, lo lascia col pensiero eterno di sé. Come può l'uomo salvarsi da questo supplizio? Egli riesce a distrarsi dal pensiero di sé per un secondo osservando un ragno o una scrostatura nel muro. È vero che il modo migliore, il più conforme al destino umano per salvarsi dal pensiero di sé è l'amore per gli altri; ma non è facile raggiungere questa felicità.
[Note del viaggio in Svizzera, 15-27 maggio 1857]
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
I sentimenti st
essi
si pongono il loro scopo. (1847)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
17 marzo. Kazan Da sei giorni sono in clinica e da sei giorni sono quasi soddisfatto di me. Les petites causes produisent de grands effets. Ho preso la gonorrea, ovviamente per quello per cui di solito si prende; e questa insignificante circostanza mi ha dato la spinta per salire su quel gradino sul quale già da tempo avevo posto il piede; ma non riesco in nessun modo a issare il tronco (forse perché inavvertitamente ho posato prima il piede sinistro invece del destro). Qui sono completamente solo, nessuno m'importuna, qui non ho servi, nessuno mi aiuta: di conseguenza nessun estraneo ha influenza sulla ragione e sulla memoria, e la mia attività deve di nec
essi
tà svilupparsi. Il vantaggio principale consiste in ciò, che io vedo ora con chiarezza che la vita disordinata che la maggior parte dei giovani di mondo conducono, giustificandola con la gioventù, non è altro che la conseguenza di una precoce depravazione dell'animo. La solitudine è tanto utile all'uomo che vive in società, quanto la società all'uomo che non vive in essa. Separa l'uomo dalla società, fallo entrare in se stesso, e non appena si tolgono alla sua ragione le lenti che gli mostrano ogni cosa rovesciata, non appena si schiarisce il suo sguardo sulle cose, gli sarà persino incomprensibile come prima non vedesse tutto questo.
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
Noi siamo fieri del progredire della nostra civiltà, esaminiamo con soddisfazione ciò che consideriamo come suoi succ
essi
in tutte le branche della vita sociale, ma osserviamo pure che la nostra esistenza è spesso fondata sui principi più ingiusti e crudeli, e che l'umanità dell'avvenire ne parlerà con la stessa ripugnanza che noi proviamo oggi per la schiavitù e la tortura, come errori di altri tempi, che la civiltà ha abolito.
Lev Tolstoj
Cit. da
Contro la caccia e il mangiar carne
Frasi di Lev Tolstoj
Allargai il raggio delle mie osservazioni, esaminai la vita di enormi masse di uomini, sia di quelli passati sia di quelli contemporanei. E di uomini che avevano capito il senso della vita, che avevano saputo vivere e morire io ne vedevo non due, tre, dieci, bensì centinaia, migliaia, milioni. E tutti loro, infinitamente diversi per indole, intelligenza, educazione, condizione, tutti allo stesso modo e in completa contrapposizione alla mia ignoranza conoscevano il senso della vita e della morte, sopportavano privazioni e sofferenze, vivevano e morivano vedendo in ciò non la vanità, ma il bene.
Ed io fui preso da amore per quegli uomini. Quanto più penetravo nella loro vita di uomini viventi e nella vita degli uomini che erano già morti, dei quali leggevo o sentivo raccontare, tanto più io li amavo, e tanto più mi diventava facile vivere. Vissi così circa due anni e in me si verificò quel rivolgimento che da tempo già si preparava e del quale erano sempre esistite dentro di me le premesse. Mi accadde che la vita della nostra cerchia ‐ dei ricchi, delle persone istruite non solo mi disgustò, ma perse qualsiasi senso. Tutto quello che noi facevamo, i nostri ragionamenti, la nostra scienza, le nostre arti, tutto ciò mi apparve come un trastullo da ragazzi. Io capii che non si doveva cercare un senso in tutto ciò. E invece quel che faceva il popolo lavoratore, il quale costruisce la vita, mi appariva come l'unica occupazione degna di rispetto. E capii che il senso che veniva attribuito a quella vita era la verità, e l'accettai. (cap. X)
Lev Tolstoj
Cit. da
Conf
essi
one
Frasi di Lev Tolstoj
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